RELAZIONE sul miglioramento della qualità della formazione degli insegnanti

10.7.2008 - (2008/2068(INI))

Commissione per la cultura e l'istruzione
Relatrice: Maria Badia i Cutchet

Procedura : 2008/2068(INI)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A6-0304/2008
Testi presentati :
A6-0304/2008
Testi approvati :

PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul miglioramento della qualità della formazione degli insegnanti

(2008/2068(INI))

Il Parlamento europeo,

–   visti gli articoli 3, lettera q), 149 e 150 del Trattato CE,

–   vista la comunicazione della Commissione dal titolo "Migliorare la qualità della formazione degli insegnanti" (COM(2007)0392) e i relativi documenti di lavoro dei servizi della Commissione (SEC(2007)0931 e SEC(2007)0933),

–   vista la decisione n. 1720/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2006 che istituisce un programma d'azione nel campo dell'apprendimento permanente[1], la quale prevede specificamente l'obiettivo di migliorare la qualità e la dimensione europea della formazione degli insegnanti (articolo 17, paragrafo 2, lettera e)),

–   viste le otto competenze chiave indicate nella raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, intitolata "Competenze chiave per l'apprendimento permanente - un quadro europeo di riferimento"[2],

–   visto il programma di lavoro decennale "Istruzione e formazione 2010" e specificamente l'obiettivo 1.1 "Migliorare l'istruzione e la formazione per insegnanti e formatori"[3], nonché le successive relazioni intermedie comuni sui progressi compiuti verso la sua attuazione,

–   vista la politica UE in materia di multilinguismo e la relazione sul multilinguismo del gruppo ad alto livello della Commissione (2007),

–   viste le conclusioni del Consiglio europeo straordinario di Lisbona del 23-24 marzo 2000,

–   viste le conclusioni del Consiglio europeo di Barcellona del marzo 2002, il quale ha adottato obiettivi concreti per migliorare, tra l'altro, l'istruzione e la formazione per insegnanti e formatori,

–   viste le conclusioni del Consiglio del 5 maggio 2003 in merito ai livelli di riferimento del rendimento medio europeo nel settore dell'istruzione e della formazione (parametri di riferimento)[4],

–   viste le conclusioni adottate dal Consiglio "Istruzione, gioventù e cultura" nella riunione del 15-16 novembre 2007, segnatamente le conclusioni concernenti la formazione degli insegnanti[5],

–   viste le inchieste triennali del Programma per la valutazione internazionale degli studenti (PISA) dell'OCSE, nonché la sua relazione "Teachers matter: attracting, developing and retaining effective teachers" del 2005,

–   vista la relazione "How the world's best performing school systems come out on top" (McKinsey & Co., settembre 2007),

–   visto lo studio pubblicato dal Parlamento europeo "La situazione attuale e le prospettive dell'educazione fisica nell'Unione europea",

–   vista la sua risoluzione del 13 novembre 2007 sul ruolo dello sport nell'istruzione[6],

–   visto l'articolo 45 del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per la cultura e l'istruzione (A6‑0304/2008),

A. considerando che un'istruzione e una formazione di elevata qualità comportano svariati vantaggi che vanno oltre la creazione di posti di lavoro e il rafforzamento della competitività e costituiscono elementi importanti dell'apprendimento permanente,

B.  considerando l'esigenza di formare persone autosufficienti, informate e impegnate a realizzare una società coesa; considerando che la qualità dell'insegnamento è un fattore critico, che contribuisce alla creazione di posti di lavoro, alla competitività e al potenziale di crescita dell'Unione europea in un mondo globalizzato,

C. considerando che il Fondo sociale europeo può svolgere un ruolo importante ai fini dello sviluppo dell'istruzione e della formazione, contribuendo a migliorare la formazione degli insegnanti,

D. considerando che la qualità della formazione degli insegnanti si riflette nella pratica dell'insegnamento e ha conseguenze dirette non solo sul livello di conoscenza degli studenti ma anche sulla formazione della loro personalità, in particolare nel corso dei primi anni della loro esperienza scolastica,

E.  considerando che le sfide legate alla professione di insegnante stanno aumentando dal momento che gli ambienti educativi diventano più complessi ed eterogenei; considerando altresì che tali sfide includono miglioramenti nell'ambito delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), cambiamenti alle strutture sociali e familiari, gruppi di studenti sempre più eterogenei in molte scuole per effetto dell'emergere di società multiculturali, maggiore autonomia delle scuole, che comporta nuovi compiti per gli insegnanti e necessità di prestare maggiore attenzione alle esigenze in termini di apprendimento dei singoli studenti,

F.  considerando che esiste una correlazione chiara e positiva tra una formazione di alta qualità degli insegnanti e il raggiungimento di elevati tassi di riuscita degli studenti,

G. considerando che, alla luce del flusso crescente di informazioni connesso alla digitalizzazione in corso, occorre sviluppare le infrastrutture adeguate per utilizzare i media e il loro contenuto in maniera efficace, conformemente agli obiettivi e alle esigenze di ciascuno; considerando inoltre che l'educazione ai media è un tipo di approccio pedagogico che dovrebbe consentire agli utenti di sviluppare un approccio critico e riflessivo nell'uso di tutti i mezzi di comunicazione,

H. considerando che più dell'80% degli insegnanti di scuola elementare e del 97% dei maestri d'asilo nell'UE sono donne, mentre nell'istruzione secondaria tale dato scende al 60%,

I.   considerando che la qualità della formazione degli insegnanti può influire sui livelli di abbandono scolastico e sulle capacità di lettura degli studenti più grandi,

J.   considerando che l'istruzione impartita alla scuola materna ed elementare ha un effetto particolarmente importante sui successivi risultati dei bambini in materia di istruzione,

K. considerando che a fronte di oltre 27 sistemi di formazione degli insegnanti in tutta l'Unione, le sfide che la professione di insegnante pone sono comuni pressoché a tutti gli Stati membri,

L.  considerando che l'insegnamento è un'attività professionale, in cui livelli elevati di soddisfazione sul lavoro sono importanti per conservare personale di qualità,

M. considerando che sarebbe ingiusto attribuire ai soli insegnanti la responsabilità della loro attività didattica; considerando la necessità di sottolineare che la capacità degli insegnanti di garantire un'istruzione adeguata a tutti i loro studenti, creare un clima nell'ambito del quale tutti possano convivere e ridurre i comportamenti violenti è strettamente connessa alle condizioni in cui svolgono la loro attività, ai mezzi di supporto disponibili, al numero di studenti con difficoltà di apprendimento in ogni classe, all'ambiente socioculturale delle scuole, alla cooperazione delle famiglie e al sostegno sociale ricevuto; considerando che il livello di impegno degli insegnanti dipende in larga misura dall'impegno della società per l'istruzione, e che entrambi i fattori interagiscono ai fini di un insegnamento di migliore qualità,

N. considerando che occorre compiere ogni sforzo possibile per far sì che tutti gli insegnanti condividano un sentimento di appartenenza a una professione rispettata e stimata, dato che buona parte dell'identità professionale dipende dalla considerazione sociale di cui è oggetto,

O. considerando che per attirare neoassunti qualificati alla professione dell'insegnamento occorrono livelli di riconoscimento sociale, di status e di remunerazione corrispondenti,

P.  considerando che gli insegnanti svolgono un ruolo importante, nello sviluppo e a livello sociale, tale da travalicare i confini tradizionali delle singole materie e che possono avere una funzione di rilievo come esempi da seguire,

Q. considerando che l'obiettivo delle "pari opportunità per tutti" è racchiuso nel trattato CE, in particolare nel suo articolo 13, che combatte le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali,

R.  considerando che la qualità delle scuole dipende in larga misura dal grado di autonomia accordato ai loro progetti e alla loro gestione,

S.  considerando che l'adeguatezza delle qualifiche professionali degli insegnati di educazione fisica svolge un ruolo molto importante per lo sviluppo psicofisico dei bambini e per indirizzarli verso una vita sana,

1.  sostiene con forza l'assunto che l'aumento della qualità della formazione degli insegnanti porti a miglioramenti sostanziali del rendimento degli studenti;

2.  ritiene che una maggiore e migliore formazione degli insegnanti, insieme a politiche volte a favorire l'assunzione dei candidati migliori per la professione di insegnante, dovrebbero rappresentare priorità essenziali per tutti i ministeri dell'Istruzione;

3.  crede che l'aumento della spesa per l'istruzione debba avere come obiettivo i settori che portano ai miglioramenti maggiori nel rendimento degli studenti;

4.  sottolinea che gli Stati membri devono attribuire maggiore importanza e stanziare più risorse per la formazione degli insegnanti, qualora vogliano compiere progressi significativi verso il raggiungimento degli obiettivi della "Istruzione e formazione 2010" della strategia di Lisbona, ovvero migliorare la qualità dell'istruzione e rafforzare l'apprendimento permanente in tutta l'Unione;

5.  incoraggia con forza la promozione del perfezionamento professionale continuo e coerente per gli insegnanti nel corso della loro intera carriera lavorativa; raccomanda che tutti gli insegnanti abbiano costantemente l'opportunità sia accademica che finanziaria, sotto forma ad esempio di borse di studio pubbliche, di migliorare e aggiornare le loro competenze e qualifiche nonché le loro conoscenze pedagogiche; ritiene opportuno strutturare simili opportunità formative in maniera tale da consentire il riconoscimento delle qualifiche in tutti gli Stati membri;

6.  sottolinea la necessità di incrementare il dialogo e lo scambio di esperienze a livello transnazionale, in particolare per quanto concerne la garanzia e l'efficacia dello sviluppo professionale permanente nel settore della formazione degli insegnanti elementari;

7.  sollecita un'attenzione particolare nei confronti dell'inserimento iniziale dei nuovi insegnanti; incoraggia lo sviluppo di reti di sostegno e programmi di tutoraggio, attraverso i quali insegnanti di comprovata esperienza e capacità possano svolgere un ruolo essenziale nella formazione dei nuovi colleghi, trasmettendo loro le conoscenze acquisite grazie a una brillante carriera professionale, promuovendo l'apprendimento in equipe e aiutando a ridurre i tassi di abbandono dei neoassunti; ritiene che grazie al lavoro e all'apprendimento in comune, gli insegnanti possano contribuire a migliorare il rendimento negli istituti scolastici e l'ambiente educativo in generale;

8.  invita gli Stati membri ad accertarsi che, pur focalizzando l'attenzione sull'assunzione e la conservazione degli insegnanti migliori, in particolare rendendo la professione sufficientemente interessante, la composizione della forza lavoro degli insegnanti a tutti i livelli dell'istruzione scolastica rispecchia la diversità sociale e culturale presente nella società;

9.  sottolinea lo stretto legame tra il garantire che l'insegnamento sia una professione allettante e soddisfacente con buone prospettive di carriera e l'assumere laureati e professionisti altamente motivati; sollecita gli Stati membri ad adottare ulteriori misure per promuovere l'insegnamento quale scelta lavorativa per gli elementi migliori;

10. sottolinea l'importanza specifica di una politica di genere nonché l'importanza di garantire l'alta qualità degli insegnanti della scuola materna ed elementare e di offrire loro gli adeguati livelli di sostegno sociale e professionale che le loro responsabilità comportano;

11. riconosce l'importanza della partecipazione permanente degli insegnanti a gruppi di lavoro e di discussione concernenti la loro attività didattica e ritiene che tale attività debba essere sostenuta da tutor e amministrazioni scolastiche; ritiene che la partecipazione ad attività di riflessione critica sul processo di insegnamento dovrebbe sistematicamente produrre maggiore interesse nel lavoro degli insegnanti e migliorarne pertanto il rendimento;

12. ribadisce l'importanza del ruolo della scuola per la vita sociale e il percorso educativo dei bambini, nonché per garantire loro le conoscenze e le competenze necessarie per partecipare alla vita di una società democratica; sottolinea l'importanza di coinvolgere insegnanti qualificati, competenti e esperti nella concezione di metodi di formazione pedagogici efficaci per gli insegnanti;

13. invita gli Stati membri a garantire che solo insegnanti di educazione fisica adeguatamente qualificati tengano lezioni di educazione fisica nel sistema scolastico pubblico;

14. mette in luce le marcate differenze tra gli stipendi medi degli insegnanti, non solo tra diversi Stati membri, ma anche in relazione ai redditi medi nazionali e al PIL pro capite; chiede che gli insegnanti beneficino di buone remunerazioni, che riflettano la loro importanza nella società e invita ad agire per affrontare il problema della "fuga dei cervelli" ovvero degli insegnanti migliori verso posti di lavoro privati e meglio remunerati, segnatamente nei settori delle scienze e della tecnologia;

15. sottolinea che gli insegnanti devono essere meglio attrezzati per soddisfare il ventaglio di nuove richieste fatte loro; prende atto delle sfide, ma anche delle opportunità, che gli sviluppi delle TIC pongono agli insegnanti; incoraggia l'attribuzione di una priorità elevata all'istruzione TIC durante la formazione iniziale e successiva, per garantire conoscenze aggiornate in merito ai più recenti sviluppi tecnologici e alle loro applicazioni didattiche e per far sì che gli insegnanti possiedano le competenze necessarie per utilizzare tali tecnologie proficuamente in classe;

16. ritiene che uno degli obiettivi della formazione debba essere quello di fornire agli insegnanti il quadro innovativo di cui hanno bisogno per integrare la prospettiva ambientale nelle loro attività e nei nuovi settori; è favorevole a seminari locali che soddisfino le esigenze individuate in determinati contesti, nonché a corsi rivolti al personale di un istituto specifico ai fini dell'attuazione di progetti concreti che tengano conto dei loro bisogni e del loro contesto specifico;

17. sottolinea che la mobilità degli insegnanti, una migliore cooperazione e il lavoro di gruppo potrebbero migliorare la creatività e l'innovazione dei metodi di insegnamento e agevolare un apprendimento basato sulle migliori pratiche;

18. invita la Commissione ad aumentare le risorse finanziarie disponibili a sostegno della formazione degli insegnanti attraverso il programma di apprendimento permanente, in particolare con scambi di insegnanti tra scuole di paesi e regioni vicini; mette in luce che la mobilità agevola la diffusione delle idee e delle migliori prassi nell'ambito dell'insegnamento e promuove miglioramenti nelle competenze linguistiche, oltre a rafforzare la consapevolezza delle altre culture; sottolinea che gli insegnanti dovrebbero beneficiare di maggiori possibilità di apprendimento delle lingue nell'arco della carriera, il che, tra l'altro, massimizzerebbe le opportunità offerte dai programmi di mobilità dell'Unione;

19. chiede che la formazione sui media sia considerata prioritaria nell'ambito della formazione degli insegnanti e che i moduli di formazione sui media esistenti costituiscano un importante elemento nella formazione di base degli insegnanti;

20. mette in risalto il ruolo cruciale dei partenariati scolastici Comenius e Comenius Regio nel contesto della mobilità degli insegnanti;

21. sostiene con forza l'apprendimento delle lingue straniere sin dalla più tenera età e l'inserimento di lezioni di lingua in tutti i programmi dell'insegnamento primario; sottolinea come investimenti sufficienti per l'assunzione e la formazione di insegnanti di lingue straniere siano essenziali per raggiungere tale obiettivo;

22. sottolinea che ogni insegnante dovrebbe costituire un esempio da seguire per quanto concerne la padronanza della propria lingua, che è strumento essenziale per una comunicazione corretta e agevola gli studenti nell'apprendimento delle altre materie nonché nello sviluppo della loro capacità di comunicazione, un fattore di importanza ancora maggiore in molte attività professionali;

23. sottolinea la necessità che in tutti gli Stati membri gli insegnanti conoscano almeno una lingua straniera sulla base di certificati che attestino tale competenza;

24. chiede di promuovere la conoscenza dei media nella formazione scolastica, parascolastica ed esterna degli insegnanti nell'ambito dell'educazione ai media e dell'apprendimento permanente, per mezzo della cooperazione tra autorità pubbliche e settore privato;

25. sottolinea che nulla può sostituire il tempo che gli insegnanti trascorrono in classe con gli studenti ed è preoccupato per il peso crescente del lavoro amministrativo che rischia di andare a detrimento di questo aspetto e del tempo consacrato alla preparazione delle lezioni;

26. chiede che l'educazione civica sia inserita tra le materie obbligatorie nella formazione degli insegnanti e nelle scuole, affinché gli insegnanti e gli studenti abbiano la necessaria conoscenza dei diritti e dei doveri dei cittadini e dell'Unione europea e possano analizzare e valutare in maniera critica le situazioni e i processi politici e sociali attuali;

27. ritiene che ogni scuola abbia un rapporto unico con la sua comunità locale e che i direttori scolastici debbano avere maggiori responsabilità decisionali, al fine di poter affrontare i problemi di istruzione e i requisiti di insegnamento specifici del loro ambiente, in collaborazione con i genitori e con i soggetti interessati della comunità locale; sottolinea che con l'arrivo di una popolazione di immigrati altamente diversificata occorre sensibilizzare specificamente gli insegnanti agli aspetti e ai processi interculturali, non solo all'interno delle scuole ma anche in relazione alle famiglie e al loro contesto locale immediato, dove si sviluppa la diversità;

28. sottolinea l'impatto estremamente positivo del programma Comenius sugli insegnanti e la sua importanza per le piccole comunità, in particolare nelle zone socioeconomiche depresse, grazie alla promozione dell'inclusione e di una maggiore consapevolezza della dimensione europea nell'istruzione;

29. accoglie favorevolmente che gli Stati membri abbiano convenuto di unire gli sforzi per migliorare il coordinamento delle politiche in materia di formazione degli insegnanti, in particolare attraverso il metodo aperto di coordinamento; sollecita gli Stati membri ad approfittare pienamente di tale opportunità di apprendimento reciproco e chiede di essere consultato in merito al calendario e agli sviluppi in questo settore;

30. sottolinea la necessità di statistiche più accurate sulla formazione degli insegnanti in tutta l'Unione, al fine di incoraggiare la condivisione delle informazioni, una maggiore cooperazione e lo scambio delle migliori prassi; propone che gli Stati membri, in collaborazione con la Commissione, creino sistemi che garantiscano la pronta disponibilità di dati comparativi circa la formazione degli insegnanti nell'ambito dell'insegnamento nella scuola materna, primaria e secondaria;

31. ritiene che, per affrontare il problema della violenza nelle scuole, siano fondamentali una maggiore cooperazione tra responsabili del corpo docente e genitori e la creazione di strumenti e procedure che consentano di contrastare efficacemente tale fenomeno;

32. sottolinea l'importanza di un insegnamento sensibile alle questioni di genere nonché dell'aspetto di genere nella formazione degli insegnanti;

33. invita la Commissione a divulgare i modelli di migliori prassi degli Stati membri che migliorano le competenze generali necessarie nella vita tramite progetti scolastici riguardanti ad esempio una dieta sana e lo sport, l'economia domestica e la programmazione finanziaria individuale;

34. invita gli Stati membri a integrare nella formazione degli insegnanti programmi di risoluzione dei conflitti, affinché apprendano nuove strategie per superare tutti i tipi di conflitti esistenti nelle aule scolastiche e anche per affrontare violenze e aggressioni;

35. invita gli Stati membri a integrare nella formazione degli insegnanti delle conoscenze di base sull'Unione europea, le sue Istituzioni e il loro funzionamento, e a organizzare visite di studio presso le Istituzioni europee per i futuri insegnanti;

36. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché all'OCSE, all'Unesco e al Consiglio d'Europa.

  • [1]  GU L 327 del 24.11.2006, pag. 45.
  • [2]  GU L 394 del 30.12.2006, pag. 10.
  • [3]  GU C 142 del 14.6.2002, pag. 7.
  • [4]  GU C 134 del 7.6.2003, pag. 3.
  • [5]  GU C 300 del 12.12.2007, pag. 6
  • [6]  Testi approvati, P6_TA(2007)0503.

MOTIVAZIONE

Comunicazione della Commissione e quadro generale

Nell'agosto 2007, la Commissione ha pubblicato una comunicazione dal titolo "Migliorare la qualità della formazione degli insegnanti"[1]. Tale comunicazione contiene una valutazione della situazione attuale dell'istruzione e della formazione degli insegnanti nell'Unione europea e propone una riflessione condivisa sulle misure che possono essere adottate dagli Stati membri, in quanto responsabili dell'organizzazione e del contenuto dei sistemi scolastici e di formazione, ai sensi del trattato CE.

Obiettivi della comunicazione sono assicurare che l'istruzione e lo sviluppo professionale degli insegnanti siano coordinati e adeguatamente finanziati, promuovere il possesso da parte di tutti gli insegnanti di conoscenze, attitudini e competenze pedagogiche che siano effettive, sostenere la professionalizzazione degli insegnanti e promuovere la ricerca nell'ambito della professione dell'insegnamento, nonché lo status e il riconoscimento della professione.

Il quadro di riferimento complessivo intende migliorare l'istruzione e la formazione in Europa, nel contesto della strategia di Lisbona. Il Consiglio di Barcellona del marzo 2002 ha adottato obiettivi concreti per migliorare i sistemi di istruzione e formazione, compresa l'istruzione e la formazione per insegnanti e formatori. Nel 2004, la relazione comune del Consiglio e della Commissione sui progressi compiuti verso gli obiettivi di Lisbona nei settori dell'istruzione e della formazione chiedeva lo sviluppo di principi comuni europei per le competenze e le qualifiche necessarie a insegnanti e formatori. Nel novembre 2006, il Consiglio ha affermato che "gli sforzi del corpo insegnante dovrebbero essere sostenuti dal continuo sviluppo professionale "', mentre nel novembre 2007 il Consiglio ha adottato le conclusioni sull'istruzione degli insegnanti, sulla base della comunicazione della Commissione. Tra le summenzionate conclusioni, il Consiglio ha affermato che "un insegnamento di alta qualità è una condizione preliminare per un'istruzione e una formazione di alta qualità, che a loro volta contribuiscono in maniera significativa a determinare la competitività a lungo termine dell'Europa e la sua capacità di creare più posti di lavoro e produrre crescita in linea con gli obiettivi di Lisbona"[2].

Ciononostante, finora sono stati compiuti progressi insufficienti verso gli obiettivi definiti nel programma Istruzione e formazione 2010 della strategia di Lisbona.

Lo stato attuale

La comunicazione identifica nella qualità dell'insegnamento uno dei fattori chiave che contribuiscono alla creazione di posti di lavoro, al rafforzamento della competitività e al potenziale di crescita dell'Europa in un mondo in fase di globalizzazione, oltre che al miglioramento del rendimento degli studenti.

In Europa, gli insegnanti sono più di 6 milioni e svolgono un ruolo essenziale nello sviluppo delle conoscenze e delle competenze, oltre a contribuire allo sviluppo dei bambini nella società. Le sfide che gli insegnanti affrontano sono in aumento, dato che gli ambienti educativi diventano più complessi ed eterogenei. Tuttavia, secondo l'inchiesta dell'OCSE del 2005, "Teachers Matter" (Gli insegnanti contano)[3], quasi tutti i paesi hanno lamentato lacune nelle competenze di insegnamento, scarsi investimenti nella formazione permanente e nello sviluppo del corpo insegnanti e un basso sostegno nei primi anni di insegnamento.

Vi è inoltre una vasta gamma di questioni correlate da prendere in considerazione. Per esempio, le donne superano di gran lunga gli uomini nella forza lavoro degli insegnanti; vi sono differenze notevoli tra paesi in termini di retribuzione degli insegnanti con riferimento agli stipendi medi; la conservazione degli insegnanti è influenzata in modo particolare dalle condizioni generali del mercato del lavoro e la professione di insegnante è caratterizzata da una percentuale elevata di lavoratori con età più alta, con l'inevitabile conseguenza che occorrerà attirare un numero sufficiente di neoassunti motivati e preparati nel momento in cui questi insegnanti esperti andranno in pensione.

Posizione della relatrice

Vi sono numerosi fattori che influenzano l'apprendimento degli studenti, tra cui le potenzialità e la motivazione degli stessi studenti, l'atteggiamento delle loro famiglie e degli altri studenti, nonché il sostegno all'apprendimento, l'organizzazione dell'istituto scolastico e la qualità degli insegnanti. Per i decisori politici, è difficile influenzare la maggior parte di questi fattori, quanto meno nel breve periodo[4]. Ciononostante, è possibile ottenere effetti significativi sui sistemi dell'istruzione grazie a politiche incentrate sugli insegnanti.

Come ha sottolineato l'OCSE, il miglioramento dell'efficienza e dell'uguaglianza della formazione scolastica dipende, in larga misura, dal fatto di garantire che persone competenti vogliano intraprendere la professione di insegnante, che il loro insegnamento sia di alta qualità e che tutti gli studenti abbiano accesso a un insegnamento di qualità elevata[5]. Per affrontare le sfide di un mondo sempre più globalizzato, gli Stati membri devono compiere progressi verso il miglioramento di politiche incentrate sugli insegnanti, quale mezzo per migliorare gli standard complessivi dell'istruzione. A tale scopo occorre affrontare la questione del reclutamento degli insegnanti, della formazione degli insegnanti, sia iniziale sia permanente, dello status della professione di insegnante, della gestione degli istituti scolastici oltre al fatto che bisogna trarre un vantaggio effettivo da quello che l'Unione può fare per aggiungere valore a tutti questi elementi, in particolare attraverso lo scambio delle migliori prassi.

In tale contesto generale, sarebbe opportuno tenere in considerazione le seguenti raccomandazioni.

1. Assumere i candidati migliori

È importante che gli Stati membri garantiscano che la spesa per l'istruzione sia sufficiente e mirata a quei settori che producono i risultati migliori. Come sottolinea la recente relazione di McKinsey, le prove disponibili suggeriscono che il fattore principale all'origine della variazione nell'apprendimento degli studenti a scuola è la qualità degli insegnanti[6].

Per esempio, mentre la riduzione delle dimensioni delle classi migliora il rendimento complessivo degli studenti, le prove suggeriscono che il livello di miglioramento è molto superiore se i medesimi studenti dispongono di insegnanti efficienti e motivati. Vale anche il contrario: se uno studente è costantemente a contatto con cattivi insegnanti, il suo rendimento subirà una flessione significativa, con un impatto particolarmente accentuato durante i primi e importantissimi anni di istruzione[7].

La sfida principale consiste pertanto nel garantire che i candidati migliori diventino insegnanti. Ciò non si ottiene soltanto facendo sì che una buona percentuale dei migliori laureati scelga la professione dell'insegnamento come carriera professionale. I sistemi scolastici trarranno beneficio (in termini di soluzione del problema della carenza di insegnanti e dell'introduzione di competenze nuove e preziose) anche dal fatto di attirare professionisti di esperienza e competenza provenienti da altri ambiti professionali, in una fase successiva delle loro carriere lavorative.

2. Migliorare lo status, il riconoscimento e la remunerazione della professione di insegnante

Talvolta l'insegnamento viene considerato una seconda scelta dal punto di vista professionale: in alcuni paesi vi è una tendenza a scegliere i programmi di studi che avviano all'insegnamento come opzione di riserva,qualora il mercato del lavoro per i laureati subisca un deterioramento[8]. Ciononostante, i sistemi scolastici di successo non si fondano su insegnanti di seconda scelta.

È importante che l'insegnamento venga considerato una professione allettante per i candidati migliori. A tale scopo, fondamentale è lo status sociale degli insegnanti. Gli studi mostrano come lo status percepito sia strettamente legato sia alla selezione, sia alla remunerazione. L'introduzione di una selezione competitiva nel processo di assunzione degli insegnanti può rendere l'insegnamento più allettante, mettendo in dubbio l'assunto che "chiunque può insegnare". Analogamente, mentre l'insegnamento è essenzialmente una carriera improntata alla vocazione e la remunerazione viene raramente menzionata dai candidati come la motivazione principale per iniziare la professione, è comunque importante definire una remunerazione e stipendi iniziali adeguati. Come sottolinea la relazione McKinsey, tutti i sistemi dove si ottengono risultati elevati corrispondono retribuzioni allo stesso livello di, o superiori alla media OCSE, con riferimento al rispettivo PIL pro capite[9].

La retribuzione, lo status e la soddisfazione sul lavoro sono inoltre elementi importanti per assicurare il mantenimento di un corpo docenti adeguato, che altrimenti potrebbe essere tentato di abbandonare l'insegnamento a favore di carriere lavorative meglio remunerate nel settore privato, soprattutto per gli insegnanti di materie scientifiche e tecnologiche. Come mette in luce la comunicazione della Commissione "gli insegnanti che ricevono una retribuzione più elevata rispetto ad altre professioni sono meno portati ad abbandonare la professione".[10]

3. Investire nella formazione iniziale e permanente

Una volta selezionati e assunti i migliori insegnanti, la sfida è far sì che tali insegnanti diventino gli istruttori migliori.

A tale scopo, è necessario che gli insegnanti sviluppino una serie di competenze e conoscenze e occorrono investimenti significativi per la formazione dei nuovi insegnanti, oltre che dei più esperti. Pertanto, gli Stati membri dovrebbero continuare a migliorare la formazione iniziale degli insegnanti e facilitare lo sviluppo professionale permanente degli insegnanti nell'arco di tutta la loro carriera lavorativa, in modo che abbiano l'opportunità di migliorare e aggiornare le loro qualifiche, oltre che le loro competenze pedagogiche.

Per garantire la qualità della formazione degli insegnanti, anche la qualità degli insegnanti che provvedono alla formazione deve costituire una priorità. Per questo motivo, è importante riconoscere il ruolo che insegnanti realizzati e di esperienza possono svolgere nella formazione dei colleghi neoassunti. Si potrebbe prevedere una piccola riduzione delle lezioni di tali insegnanti esperti, in modo che possano dedicare più tempo alla formazione dei loro colleghi. Analogamente, è importante incoraggiare ogni scuola a utilizzare le proprie risorse, in modo che gli insegnanti possano apprendere insieme (e gli uni dagli altri) e contribuire a migliorare gli ambienti di apprendimento nel loro complesso.

Con il mutamento del ruolo degli insegnanti, deve cambiare anche l'offerta formativa disponibile. Per esempio, sarebbe opportuno attribuire una priorità elevata all'istruzione TIC, per garantire conoscenze aggiornate sui più recenti sviluppi tecnologici e far sì che gli insegnanti possiedano le competenze necessarie per sfruttare tali tecnologie in classe. Inoltre, dovrebbero essere erogati investimenti sufficienti per l'assunzione e la formazione di insegnanti di lingua straniera, in modo che le scuole dispongano delle risorse necessarie per migliorare l'apprendimento delle lingue straniere e per impartire tale insegnamento a partire da un'età molto precoce.

4. Sostenere fermamente lo scambio delle migliori prassi

Non solo esistono più di ventisette sistemi di istruzione nell'Unione, ma anche la gamma dei risultati è alquanto variegata. Ciò porta alla conclusione inevitabile che i sistemi di alcuni Stati membri ottengano risultati migliori di altri. Esiste chiaramente la necessità che gli Stati membri apprendano gli uni dagli altri e che scambino le migliori prassi secondo parametri di riferimento e standard internazionali, anche se occorrono statistiche comparative migliori per agevolare tali scambi tra Stati membri.

Gli scambi delle migliori prassi possono chiaramente aver luogo sia a un macrolivello, sia a un microlivello. A un macrolivello, gli Stati membri hanno recentemente concordato di lavorare insieme nel settore della formazione degli insegnanti e dello scambio di migliori prassi, attraverso il metodo aperto di coordinamento in seno al Consiglio; si tratta di uno sviluppo da accogliere positivamente, pur rammentando che è un'opportunità che gli Stati membri devono realmente sfruttare. A un microlivello, l'UE svolge un ruolo nell'incoraggiare i singoli insegnanti dei vari paesi a imparare gli uni dagli altri, direttamente attraverso i programmi di mobilità a livello di scuola, in particolare il Comenius. Il presente progetto di relazione sostiene fermamente tali iniziative di mobilità.

5. Promuovere il processo decisionale a livello di istituto scolastico

Le ricerche suggeriscono che la direzione e la gestione degli istituti scolastici sono secondi soltanto all'insegnamento in aula quale elemento di influenza sull'apprendimento[11] e che una gestione esperta ed efficace degli istituti scolastici porta a una cultura di aspettative elevate in tutto il sistema scolastico. Nel contempo, ogni istituto scolastico possiede un ambiente unico e specifico, legato alla varietà dei suoi studenti, delle sue risorse e del suo corpo docente. In tale contesto, i responsabili di ogni scuola dovrebbero avere maggiori responsabilità, in collaborazione con i genitori e i soggetti interessati della comunità locale, per affrontare e gestire le loro specifiche sfide educative, compresi i requisiti di formazione dei propri insegnanti.

  • [1]  COM(2007)0392 def. del 3.8.2007.
  • [2]  GU C 300 del 12.12.2007, pag. 7.
  • [3]  "Teachers Matter: Attracting, Developing and Retaining Effective Teachers", OCSE 2005.
  • [4]  Sintesi, "Teachers Matter: Attracting, Developing and Retaining Effective Teachers", OCSE 2004, pag. 3.
  • [5]  Ibid., pag. 2.
  • [6]  McKinsey & Co. "How the world's best-performing schools come out on top"', settembre 2007, pag. 12.
  • [7]  Cfr. ibid. pag. 12. Nella sua comunicazione del 2006 su "Efficienza ed equità nei sistemi europei di istruzione e formazione" (COM(2006)0481 def. dell'8.9.2006), la Commissione conclude che "l'istruzione preelementare ha il tasso di apprendimento più elevato di tutto il ciclo dell'apprendimento permanente", pag. 3. Cfr. inoltre pagg. 5-7.
  • [8]  "Teachers Matter: Attracting, Developing and Retaining Effective Teachers", OCSE 2005, pag. 102.
  • [9]  McKinsey & Co. "How the world's best-performing schools come out on top"', settembre 2007, pag. 20.
  • [10]  COM(2007)0392 def. del 3.8.2007, pag. 9.
  • [11]  McKinsey & Co. "How the world's best-performing schools come out on top"', settembre 2007, pag. 29.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

24.6.2008

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

29

3

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Maria Badia i Cutchet, Katerina Batzeli, Ivo Belet, Giovanni Berlinguer, Nicodim Bulzesc, Marielle De Sarnez, Marie-Hélène Descamps, Jolanta Dičkutė, Milan Gaľa, Claire Gibault, Vasco Graça Moura, Christopher Heaton-Harris, Luis Herrero-Tejedor, Ruth Hieronymi, Mikel Irujo Amezaga, Ramona Nicole Mănescu, Manolis Mavrommatis, Ljudmila Novak, Dumitru Oprea, Zdzisław Zbigniew Podkański, Mihaela Popa, Christa Prets, Pál Schmitt, Hannu Takkula, Helga Trüpel, Thomas Wise

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Victor Boştinaru, Mary Honeyball, Elisabeth Morin, Reino Paasilinna, Ewa Tomaszewska, Cornelis Visser, Tadeusz Zwiefka