RELAZIONE recante le raccomandazioni del Parlamento europeo al Consiglio, alla Commissione e al SEAE sui negoziati dell'accordo di associazione UE-Georgia

27.10.2011 - (2011/2133(INI))

Commissione per gli affari esteri
Relatore: Krzysztof Lisek
PR_INI_art90-4


Procedura : 2011/2133(INI)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A7-0374/2011

PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

recante le raccomandazioni del Parlamento europeo al Consiglio, alla Commissione e al SEAE sui negoziati dell'accordo di associazione UE-Georgia

(2011/2133(INI))

Il Parlamento europeo,

–   visti i negoziati in corso tra l'UE e la Georgia sulla conclusione di un accordo di associazione,

–   viste le conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 1° settembre 2008 e le conclusioni del Consiglio "Affari generali e relazioni esterne" dell'Unione europea del 15 settembre 2008,

–   viste le conclusioni del Consiglio del 10 maggio 2010 sulla Georgia, recanti l'adozione delle direttive negoziali,

–   visto l'accordo di partenariato e cooperazione (APC) tra la Georgia e l'Unione europea, entrato in vigore il 1° luglio 1999,

–   visti l'accordo per il cessate il fuoco del 12 agosto 2008, firmato dalla Georgia e dalla Federazione russa con la mediazione dell'UE, e l'accordo di attuazione dell'8 settembre 2008,

–   visto l'intervento di Mikheil Saakashvili, Presidente della Georgia, al Parlamento europeo il 23 novembre 2010,

–   vista la dichiarazione congiunta del vertice di Praga sul partenariato orientale, del 7 maggio 2009,

–   viste le conclusioni del Consiglio "Affari esteri" del 25 ottobre 2010 sul partenariato orientale,

–   vista la comunicazione congiunta dal titolo "Una risposta nuova ad un vicinato in mutamento" del 25 maggio 2011,

–   visto il piano d'azione congiunto UE-Georgia nell'ambito della politica europea di vicinato (PEV), adottato dal Consiglio di cooperazione UE-Georgia il 14 novembre 2006, che definisce gli obiettivi strategici e specifici sulla base dell'impegno per i valori comuni e un'efficace attuazione delle riforme politiche, economiche e istituzionali,

–   vista la relazione intermedia della Commissione europea sulla Georgia adottata il 25 maggio 2011,

–   visti gli accordi UE-Georgia in materia di facilitazione del visto e di riammissione entrati in vigore il 1° marzo 2011,

–   vista la dichiarazione congiunta su un partenariato per la mobilità tra l'Unione europea e la Georgia del 30 novembre 2009,

–   viste le raccomandazioni chiave pubblicate dalla Commissione nel 2009 sui preparativi della Georgia in vista dell'avvio dei negoziati sulla zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA),

–   vista la firma dell'accordo tra l'UE e la Georgia relativo alla protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti agricoli e alimentari del 14 luglio 2011,

–   vista la firma dell'accordo sullo spazio aereo comune tra l'UE e i suoi Stati membri e la Georgia del 2 dicembre 2010,

–   vista la relazione speciale n. 13/2010 della Corte dei conti europea sui risultati dello strumento europeo di vicinato e partenariato (SEVP) nel Caucaso meridionale,

–   viste le sue risoluzioni del 3 settembre 2008[1] sulla situazione in Georgia, del 20 maggio 2010[2] sull'esigenza di una strategia UE per il Caucaso meridionale e del 7 aprile 2011[3] sulla revisione della politica europea di vicinato – dimensione orientale,

–   visti l'articolo 90, paragrafo 4, e l'articolo 48 del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A7-0374/2011),

A. considerando che il partenariato orientale ha creato un quadro politico significativo per approfondire le relazioni, accelerare l'associazione politica e promuovere una maggiore integrazione economica tra l'UE e la Georgia, sostenendo le riforme politiche e socio-economiche e facilitando l'avvicinamento all'UE;

B.  considerando che il partenariato orientale prevede il rafforzamento delle relazioni bilaterali attraverso nuovi accordi di associazione, tenendo conto della situazione e dell'ambizione specifiche di ciascun paese partner nonché della sua capacità di rispettare gli impegni che ne derivano;

C. considerando che la partecipazione attiva della Georgia e l'impegno per valori e principi condivisi, quali la democrazia, lo Stato di diritto, il buon governo e il rispetto dei diritti umani, sono essenziali per far avanzare questo processo, per portare a termine con successo i negoziati e la successiva attuazione dell'accordo di associazione e per garantire che l'accordo abbia un impatto sostenibile sullo sviluppo del paese;

D. considerando che il ravvicinamento delle legislazioni costituisce uno strumento importante per promuovere la cooperazione tra l'UE e la Georgia;

E.  considerando che la Georgia è uno dei partner del partenariato orientale che ha raggiunto i risultati migliori in termini di adozione di riforme, nonostante permangano tuttora problemi riguardo alla loro attuazione; che sono necessari ulteriori miglioramenti per quanto concerne le riforme in materia di sistema giudiziario e diritti lavorativi, diritti delle donne e integrazione delle minoranze;

F.  considerando che il conflitto insoluto tra Russia e Georgia pregiudica la stabilità e lo sviluppo di quest'ultima; che la Russia continua a occupare i territori georgiani dell'Abkhazia e della regione di Tskhinvali/Ossezia meridionale, in violazione delle norme e dei principi fondamentali del diritto internazionale; che atti di pulizia etnica e spostamenti forzati di popolazione si sono registrati nelle aree sotto il controllo effettivo delle forze occupanti, che sono responsabili delle violazioni dei diritti umani avvenute in dette aree;

G. considerando che, nella comunicazione congiunta dal titolo "Una risposta nuova ad un vicinato in mutamento", l'UE ha dichiarato l'ambizione di impegnarsi più attivamente nella risoluzione del conflitto; che la missione di monitoraggio dell'UE sta svolgendo un ruolo importante sul posto e che il rappresentante speciale dell'UE per il Caucaso meridionale e la crisi in Georgia copresiede i colloqui di Ginevra; che finora detti colloqui hanno prodotto scarsi risultati;

H. considerando che l'UE sottolinea il diritto della Georgia ad aderire alle organizzazioni o alleanze internazionali, a condizione che rispetti il diritto internazionale, e ribadendo la sua ferma adesione al principio secondo cui nessun paese terzo può opporsi alla decisione sovrana di un altro Stato di aderire a un'organizzazione o alleanza internazionale, né ha il diritto di destabilizzare un governo democraticamente eletto;

I.   considerando che i negoziati con la Georgia sull'accordo di associazione procedono celermente, ma che ciononostante i negoziati sulla zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA) devono ancora essere avviati;

1.  rivolge, nel contesto dei negoziati in corso sull'accordo di associazione, le seguenti raccomandazioni al Consiglio, alla Commissione e al SEAE:

     a)    fare in modo che i negoziati con la Georgia continuino a un ritmo costante;

     b)    garantire inoltre che l'accordo di associazione rappresenti un quadro globale e lungimirante per l'ulteriore sviluppo delle relazioni con la Georgia nei prossimi anni;

Dialogo politico e cooperazione

     c)    riconoscere che la Georgia è uno Stato europeo e basare l'impegno dell'UE e i negoziati in corso con la Georgia su una prospettiva europea, tra cui l'articolo 49 del trattato sull'UE, quale preziosa leva per l'attuazione delle riforme e catalizzatore necessario a ottenere il sostegno pubblico a favore di quelle riforme che potrebbero ulteriormente potenziare l'impegno della Georgia verso i valori e i principi condivisi della democrazia, dello Stato di diritto, dei diritti umani e del buon governo;

     d)    rafforzare il sostegno dell'UE a favore della sovranità e dell'integrità territoriale della Georgia e, dopo la conclusione dell'accordo, garantirne l'applicabilità a tutto il territorio del paese; a tal fine, continuare a impegnarsi attivamente per la risoluzione del conflitto, anche grazie alla missione di monitoraggio dell'UE il cui mandato è stato recentemente prorogato fino al 15 settembre 2012;

     e)    sottolineare la necessità di garantire il rientro di tutti gli sfollati interni e dei rifugiati ai rispettivi luoghi di residenza permanente in condizioni sicure e dignitose e mettere in evidenza l'inaccettabilità degli spostamenti forzati di popolazione;

     f)     porre in rilievo l'importanza della tolleranza interetnica e religiosa; accogliere con favore la legge sulla registrazione delle organizzazioni religiose recentemente approvata dal parlamento della Georgia e le azioni positive adottate dal governo del paese nel settore dell'istruzione, intese a una maggiore integrazione delle minoranze nazionali;

     g)    riconoscere le regioni georgiane dell'Abkhazia e di Tskhinvali/Ossezia meridionale quali territori occupati;

     h)    intensificare i colloqui con la Federazione russa per garantire che rispetti incondizionatamente tutte le disposizioni dell'accordo per il cessate il fuoco del 12 agosto 2008 tra Russia e Georgia, in particolare la disposizione in virtù della quale la Russia deve garantire alla missione di monitoraggio dell'UE un accesso senza restrizioni ai territori occupati dell'Abkhazia e della regione di Tskhinvali/Ossezia meridionale; mettere in evidenza la necessità di portare stabilità a suddette regioni della Georgia;

     i)     invitare la Russia a revocare il riconoscimento della separazione dei territori georgiani dell'Abkhazia e della regione di Tskhinvali/Ossezia meridionale, a porre fine all'occupazione dei territori georgiani e a rispettare pienamente la sovranità e l'integrità territoriale della Georgia nonché l'inviolabilità dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale in virtù del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite, dell'atto finale della conferenza di Helsinki sulla sicurezza e la cooperazione in Europa e delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite;

     j)     accogliere con favore l'impegno unilaterale assunto dalla Georgia a non utilizzare la forza per riprendere il controllo sulle regioni dell'Abkhazia e dell'Ossezia meridionale, come dichiarato dal Presidente Saakashvili in occasione del suo intervento al Parlamento europeo il 23 novembre 2010 ed esortare la Russia a fare altrettanto assumendosi l'impegno di non utilizzare la forza contro la Georgia; valutare positivamente la strategia della Georgia nei confronti dei territori occupati e il piano d'azione per una politica di impegno quale strumento importante ai fini della riconciliazione e sottolineare la necessità di rafforzare il dialogo e i contatti interpersonali con le popolazioni locali dell'Abkhazia e dell'Ossezia meridionale in modo da rendere possibile la riconciliazione;

     k)    invitare la Georgia e la Russia ad avviare colloqui diretti senza condizioni preliminari su una serie di argomenti, con la mediazione, se del caso, di una terza parte reciprocamente accettabile, ad integrazione – e non in sostituzione – del processo di Ginevra in atto;

     l)     esprimere preoccupazione riguardo agli attacchi terroristici commessi in Georgia a partire dall'anno scorso e invitare la Georgia e la Russia a cooperare alle indagini sui suddetti attacchi terroristici; esortare la Georgia e la Russia a moderare la retorica sui bombardamenti e sul sostegno al terrorismo al fine di instaurare un clima di fiducia nella conduzione delle indagini;

Giustizia, libertà e sicurezza

     m)   plaudere ai notevoli progressi compiuti dalla Georgia nell'ambito delle riforme democratiche (tra cui il rafforzamento delle istituzioni democratiche, in particolare l'ufficio del difensore civico, la lotta contro la corruzione e la riforma della magistratura), delle riforme economiche e della liberalizzazione; congratularsi con la Georgia per la riduzione del tasso di criminalità in generale, e dei reati gravi in particolare, nel paese;

     n)    esprimere preoccupazione per i casi di avvocati che sono stati aggrediti e violentemente pestati dalla polizia; esortare le autorità georgiane a prendere provvedimenti immediati ed efficaci per indagare sui fatti di cui sopra, lottare contro l'impunità e le persecuzioni a sfondo politico e assicurare i responsabili alla giustizia; garantire che si ponga fine, immediatamente ed efficacemente, a tutte le azioni e le minacce ai danni di avvocati per l'esercizio legittimo dei loro doveri professionali;

     o)    chiedere al governo georgiano di adoperarsi più assiduamente per un dialogo politico costruttivo con le forze di opposizione e di progredire ulteriormente nell'instaurazione di un clima democratico favorevole alla libertà di parola, con particolare riferimento all'accessibilità dei media pubblici per tutti i partiti politici;

     p)    chiedere al governo georgiano di migliorare ulteriormente le condizioni fisiche nelle carceri e nei centri di detenzione, continuare a fornire il proprio pieno sostegno al difensore civico georgiano, responsabile del controllo delle violazioni dei diritti umani ed esaminare la possibilità di agevolare le visite da parte di organizzazioni non governative della società civile e per i diritti umani ai detenuti nelle carceri e nei centri di detenzione;

     q)    valutare l'attuazione degli accordi di facilitazione del visto e di riammissione e del partenariato per la mobilità tra l'UE e la Georgia; prendere quindi in considerazione la possibilità di avviare, a tempo debito, un dialogo tra l'UE e la Georgia in materia di visti ai fini della liberalizzazione del settore; garantire che l'accordo rispecchi i progressi che sono stati compiuti verso la liberalizzazione dei visti al momento della conclusione dei negoziati dell'accordo stesso;

     r)     includere nell'accordo clausole sulla protezione e la promozione dei diritti umani che rispecchino le norme internazionali ed europee più rigorose, sfruttando appieno il quadro del Consiglio europeo e dell'OSCE e insistendo in particolare sui diritti degli sfollati interni e delle persone appartenenti alle minoranze nazionali e di altro genere;

     s)     prendere atto del notevole lavoro svolto dalla Georgia nell'attuazione del piano di azione per gli sfollati interni, in particolare per quanto riguarda l'accesso all'alloggio;

     t)     incoraggiare le autorità georgiane ad adottare e attuare una legislazione globale ed efficace contro la discriminazione che sia conforme alla lettera e allo spirito della normativa dell'Unione europea e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, inserendovi disposizioni contro la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale e l'identità di genere;

     u)    sottolineare, nell'accordo, l'importanza di garantire le libertà fondamentali, lo Stato di diritto, il buon governo e la lotta costante contro la corruzione e continuare a sostenere la riforma della magistratura in via prioritaria, per aumentare la fiducia pubblica nel sistema giudiziario, e la necessità di sviluppare un sistema giudiziario pienamente indipendente, anche adottando misure volte ad assicurare che i casi ad alto profilo politico, come pure quelli attinenti ai diritti umani e all'usurpazione di proprietà, siano esaminati con imparzialità;

     v)    chiedere al governo georgiano di promuovere la libertà dei mezzi d'informazione, la libertà di espressione e il pluralismo dei media; consentire ai media di riportare i fatti in modo indipendente e oggettivo senza subire pressioni politiche ed economiche; garantire una credibile ed efficace attuazione delle misure intese a tutelare i giornalisti; assicurare la trasparenza della proprietà dei media, in particolare per quanto riguarda i mezzi radiotelevisivi, e il libero accesso alle informazioni pubbliche;

     w)   includere nell'accordo una sezione dedicata alla protezione dei diritti dei minori che preveda l'armonizzazione del diritto georgiano in materia con la Convenzione sui diritti del fanciullo;

     x)    sottolineare l'importanza di conseguire la piena uguaglianza di genere, con particolare riferimento all'enorme disparità di retribuzione tra i sessi;

Economia e cooperazione settoriale

     y)    avviare quanto prima i negoziati sulla DCFTA e, in tale contesto, fornire la necessaria assistenza alle controparti georgiane affinché portino avanti i negoziati e successivamente attuino la DCFTA, dopo una valutazione accurata e approfondita del suo impatto sociale e ambientale;

     z)     sostenere l'apertura, il prima possibile, dei negoziati sulla DCFTA non appena saranno soddisfatte le raccomandazioni fondamentali fatte dalla Commissione e sottoscritte dagli Stati membri, in modo da consentire una più stretta integrazione della Georgia con il suo principale partner commerciale, aspetto questo necessario per sostenere la crescita economica della Georgia e superare la crisi economica e i danni causati dalla guerra con la Russia nel 2008;

     aa)   incoraggiare i progressi della Georgia nel perfezionare la sua legislazione, migliorare l'efficienza delle sue istituzioni e garantire standard di controllo di elevata qualità per i suoi prodotti, al fine di soddisfare le condizioni stabilite dalla Commissione europea;

     ab)  fornire alla Georgia l'assistenza tecnica e finanziaria dell'UE al fine di garantire la continuazione delle riforme legislative e istituzionali necessarie per adeguarsi alla DCFTA e per accelerare il processo di attuazione delle raccomandazioni fondamentali stabilite nel piano di azione UE-Georgia;

     ac)   sottolineare l'importanza per l'Unione che la Georgia garantisca un corretto smaltimento di rifiuti tossici e scorie radioattive sul proprio territorio come condizione necessaria a favorire gli scambi commerciali, specie in campo agricolo, a tutela della sicurezza alimentare;

     ad)  inserire nell'accordo impegni a favore del rispetto dei diritti e delle norme in materia di lavoro dell'Organizzazione internazionale del lavoro, in particolare le Convenzioni 87 e 98, e della Carta sociale dell'Unione europea, nonché a favore dello sviluppo di un dialogo sociale autentico, strutturato e non discriminatorio nella pratica e del fatto che l'avvicinamento da parte della Georgia all'acquis sociale dell'UE faciliterebbe l'integrazione con l'Unione;

     ae)   invitare le autorità georgiane ad assumere un impegno più fermo per le politiche a favore dell'occupazione e per la coesione sociale e a progredire nella creazione di un contesto favorevole alle norme dell'Unione europea in materia di economia sociale di mercato;

     af)   prendere in considerazione i considerevoli sforzi compiuti negli ultimi anni dal governo georgiano al fine di aprire l'economia del paese introducendo dazi industriali molto bassi, adottare un quadro giuridico e regolamentare favorevole alle imprese e agli investimenti e far rispettare lo Stato di diritto;

     ag)   includere impegni sequenziali relativi ai capitoli commerciali fondamentali, quali le barriere non tariffarie, l'agevolazione degli scambi, le norme di origine, le misure sanitarie e fitosanitarie, i diritti di proprietà intellettuale, gli investimenti e la politica di concorrenza, nonché portare a termine le azioni nei settori contemplati dal piano di azione;

     ah)   incoraggiare la Georgia a portare avanti delle riforme che migliorino il contesto imprenditoriale, la sua capacità di riscossione delle imposte e il suo meccanismo di risoluzione delle controversie in materia contrattuale, promuovendo nel contempo la responsabilità sociale delle imprese e uno sviluppo sostenibile; incoraggiare la Georgia a investire nelle infrastrutture, in particolare per quanto riguarda i servizi pubblici, a combattere le disparità esistenti, soprattutto nelle aree rurali, a incoraggiare la cooperazione fra esperti provenienti dagli Stati membri dell'UE e i loro omologhi in Georgia al fine di promuovere l'attuazione delle riforme nel paese e a condividere costantemente le migliori pratiche in materia di governance dell'UE;

     ai)    incoraggiare una vasta cooperazione settoriale; chiarirne in particolare i vantaggi e promuovere la convergenza normativa nel settore;

     aj)   includere nell'accordo disposizioni concernenti la possibilità che la Georgia partecipi ai programmi e alle agenzie dell'UE, trattandosi di uno strumento essenziale per promuovere le norme europee a tutti i livelli;

     ak)  sottolineare la necessità di conseguire uno sviluppo sostenibile, anche tramite la promozione delle fonti rinnovabili di energia e l'efficienza energetica, tenendo in considerazione gli obiettivi dell'UE in materia di cambiamento climatico; sottolineare il ruolo importante che la Georgia riveste per il miglioramento della sicurezza energetica dell'UE promuovendo i progetti prioritari e gli interventi politici per lo sviluppo del corridoio meridionale (NABUCCO, AGRI, gasdotto trans-caspico, White Stream, EAOTC);

     al)    incoraggiare e assistere le autorità georgiane nel loro programma di investimenti per la costruzione di nuove capacità di generazione nelle centrali idroelettriche, nel rispetto degli standard e delle norme dell'UE, quale strumento per diversificare i fabbisogni energetici del paese;

Varie

     am)  consultare il Parlamento europeo per quanto riguarda le disposizioni in materia di cooperazione parlamentare;

     an)   includere punti di riferimento chiari per l'attuazione dell'accordo di associazione e prevedere meccanismi di controllo, compresa la presentazione di relazioni periodiche al Parlamento europeo;

     ao)  fornire alla Georgia un'assistenza finanziaria e tecnica mirata, onde contribuire a garantire che possa far fronte agli impegni derivanti dai negoziati dell'accordo di associazione e dalla sua piena attuazione, continuando a prevedere programmi globali di potenziamento istituzionale; rendere disponibili maggiori risorse per lo sviluppo della capacità amministrativa delle autorità locali e regionali, con l'aiuto delle iniziative del partenariato orientale, per programmi di partenariato, consultazioni ad alto livello, programmi di formazione e programmi di scambio per lavoratori, come pure tirocini e borse di studio a fini di formazione professionale;

     ap)  aumentare, in linea con la comunicazione congiunta dal titolo "Una risposta nuova ad un vicinato in mutamento", l'assistenza dell'UE alle organizzazioni della società civile e ai mezzi d'informazione in Georgia, al fine di consentire loro di svolgere un monitoraggio interno e di assumere una maggiore responsabilità per quanto riguarda le riforme e gli impegni intrapresi dal governo;

     aq)  incoraggiare la squadra negoziale dell'UE a continuare la fruttuosa cooperazione con il Parlamento europeo, fornendo un'informazione continua e documentata sui progressi compiuti nei negoziati, a norma dell'articolo 218, paragrafo 10, del TFUE, che stabilisce che il Parlamento sia immediatamente e pienamente informato in tutte le fasi della procedura;

2.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, recante le raccomandazioni del Parlamento europeo, al Consiglio, alla Commissione e al SEAE e, per informazione, alla Georgia.

PARERE della commissione per il commercio internazionale (19.10.2011)

destinato alla commissione per gli affari esteri

sulle raccomandazioni al Consiglio, alla Commissione e al SEAE sui negoziati dell'accordo di associazione UE-Georgia
(2011/2133(INI))

Relatore per parere: Laima Liucija Andrikienė

SUGGERIMENTI

Nel contesto dei negoziati in corso sull'accordo di associazione UE - Georgia e i futuri negoziati su un accordo di libero scambio globale e approfondito, la commissione per il commercio internazionale invita la commissione per gli affari esteri, competente per il merito, a includere i seguenti suggerimenti nella sua proposta di risoluzione:

1.  sostenere l'apertura, il prima possibile, dei negoziati sull'istituzione di una zona di libero scambio globale e approfondita non appena saranno soddisfatte le raccomandazioni fondamentali stabilite dalla Commissione e sottoscritte dagli Stati membri, in modo da consentire una più stretta integrazione della Georgia con il suo principale partner commerciale, aspetto questo necessario per sostenere la crescita economica della Georgia e superare la crisi economica e i danni causati dalla guerra con la Russia nel 2008;

2.  prendere in considerazione i considerevoli sforzi compiuti negli ultimi anni dal governo georgiano al fine di aprire l'economia del paese introducendo dazi industriali molto bassi, adottare un quadro giuridico e regolamentare favorevole alle imprese e agli investimenti e far rispettare lo Stato di diritto;

3.  incoraggiare i progressi della Georgia nel perfezionare la sua legislazione, migliorare l’efficienza delle sue istituzioni e garantire standard di controllo di elevata qualità per i suoi prodotti, al fine di soddisfare le condizioni stabilite dalla Commissione europea;

4.  fornire alla Georgia l'assistenza tecnica e finanziaria dell'UE al fine di garantire la continuazione delle riforme legislative e istituzionali necessarie per adeguarsi a una zona di libero scambio globale e approfondita e per accelerare il processo di attuazione delle raccomandazioni fondamentali stabilite nel piano di azione UE-Georgia;

5.  sottolineare l’importanza per l’Unione che la Georgia garantisca un corretto smaltimento di rifiuti tossici e scorie radioattive sul proprio territorio come condizione necessaria a favorire gli scambi commerciali, specie in campo agricolo, a tutela della sicurezza alimentare;

6.  includere impegni sequenziali relativi ai capitoli commerciali fondamentali, quali le barriere non tariffarie, l'agevolazione degli scambi, le norme di origine, le misure sanitarie e fitosanitarie, i diritti di proprietà intellettuale, gli investimenti e la politica di concorrenza, nonché portare a termine le azioni nei settori contemplati dal piano di azione;

7.  incoraggiare la Georgia a portare avanti delle riforme che migliorino il contesto imprenditoriale, la sua capacità di riscossione delle imposte e il suo meccanismo di risoluzione delle controversie in materia contrattuale, promuovendo nel contempo la responsabilità sociale delle imprese e uno sviluppo sostenibile; incoraggia la Georgia ad investire nelle infrastrutture, in particolare per quanto riguarda i servizi pubblici, a combattere le disparità esistenti, soprattutto nelle aree rurali, e a incoraggiare la cooperazione fra esperti provenienti dagli Stati membri dell'UE e i loro omologhi in Georgia al fine di promuovere l'attuazione delle riforme nel paese e condividere costantemente le migliori pratiche in materia di governance dell'UE;

8.  promuovere, mediante il negoziato dell’accordo di associazione, l’attuazione di scambi commerciali liberi ed equi, lo sviluppo sostenibile, i diritti umani, le norme sul lavoro e il buon governo in Georgia; garantire, in particolare, che le leggi georgiane sul lavoro rispettino le convenzioni fondamentali dell’OIL, in particolare le convenzioni 87 e 98, e che sia eradicato il lavoro infantile.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

11.10.2011

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

22

3

2

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

William (The Earl of) Dartmouth, Laima Liucija Andrikienė, Kader Arif, David Campbell Bannerman, Daniel Caspary, Marielle De Sarnez, Christofer Fjellner, Yannick Jadot, Bernd Lange, David Martin, Emilio Menéndez del Valle, Vital Moreira, Paul Murphy, Franck Proust, Godelieve Quisthoudt-Rowohl, Niccolò Rinaldi, Helmut Scholz, Peter Šťastný, Robert Sturdy, Gianluca Susta, Iuliu Winkler, Pablo Zalba Bidegain, Paweł Zalewski

Supplenti presenti al momento della votazione finale

José Bové, George Sabin Cutaş, Silvana Koch-Mehrin, Elisabeth Köstinger, Jörg Leichtfried

Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Martin Callanan

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

20.10.2011

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

36

0

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Pino Arlacchi, Elmar Brok, Andrzej Grzyb, Anneli Jäätteenmäki, Tunne Kelam, Nicole Kiil-Nielsen, Maria Eleni Koppa, Andrey Kovatchev, Krzysztof Lisek, Mario Mauro, Francisco José Millán Mon, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Norica Nicolai, Vincent Peillon, Bernd Posselt, Hans-Gert Pöttering, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Nikolaos Salavrakos, Hannes Swoboda, Charles Tannock, Inese Vaidere, Boris Zala

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Nikolaos Chountis, Tanja Fajon, Kinga Gál, Liisa Jaakonsaari, Elisabeth Jeggle, Barbara Lochbihler, Monica Luisa Macovei, Konrad Szymański, Indrek Tarand, Ivo Vajgl, Janusz Władysław Zemke

Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Heinz K. Becker, Edite Estrela, Filip Kaczmarek, Róża Gräfin von Thun und Hohenstein