RELAZIONE sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (domanda EGF/2011/005 PT/Norte-Centro Automotive del Portogallo)

23.11.2011 - (COM(2011)0664 – C7‑0334/2011 – 2011/2262(BUD))

Commissione per i bilanci
Relatore: Barbara Matera

Procedura : 2011/2262(BUD)
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A7-0395/2011
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (domanda EGF/2011/005 PT/Norte-Centro Automotive del Portogallo)

(COM(2011)0664 – C7‑0334/2011 – 2011/2262(BUD))

Il Parlamento europeo,

–   vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2011)0664 – C7-0334/2011),

–   visto l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1] (AII del 17 maggio 2006), in particolare il punto 28,

–   visto il regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione[2] (regolamento FEG),

–   vista la consultazione a tre quale prevista al punto 28 dell'AII del 17 maggio 2006,

–   vista la lettera della commissione per l'occupazione e gli affari sociali,

–   vista la relazione della commissione per i bilanci (A7-0395/2011),

A. considerando che l'Unione europea ha predisposto appositi strumenti legislativi e di bilancio per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali e per agevolare il loro reinserimento nel mercato del lavoro;

B.  considerando che l'ambito di applicazione del FEG è stato ampliato e che a partire dal 1° maggio 2009 è possibile chiedere un sostegno per i lavoratori licenziati in conseguenza diretta della crisi finanziaria ed economica mondiale;

C. considerando che il sostegno finanziario dell'Unione ai lavoratori licenziati dovrebbe essere dinamico e reso disponibile nel modo più rapido ed efficiente possibile, in conformità della dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, adottata durante la riunione di concertazione del 17 luglio 2008, e nel rispetto dell'AII del 17 maggio 2006 con riferimento all'adozione di decisioni di mobilitazione del FEG;

D. considerando che il Portogallo ha chiesto assistenza in relazione a 726 esuberi, tutti ammessi all'assistenza del Fondo, in tre imprese operanti nella divisione 29 NACE Rev. 2 ("Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi")[3] nelle regioni NUTS II di Norte (PT11) e Centro (PT16) in Portogallo;

E.  considerando che la domanda di assistenza soddisfa le condizioni di ammissibilità stabilite dal regolamento FEG;

1. chiede alle istituzioni interessate di compiere gli sforzi necessari per migliorare le disposizioni procedurali e di bilancio al fine di accelerare la mobilitazione del FEG; apprezza a tale proposito la procedura perfezionata che la Commissione ha messo in atto, dando seguito alla richiesta del Parlamento di accelerare la concessione dei contributi, al fine di presentare all'autorità di bilancio la valutazione della Commissione sull'ammissibilità di una domanda FEG congiuntamente alla proposta di mobilitazione del Fondo; auspica l'introduzione di ulteriori miglioramenti procedurali nel quadro delle prossime revisioni del FEG e il raggiungimento di una maggiore efficienza e trasparenza;

2.  ricorda l'impegno delle istituzioni volto a garantire una procedura agevole e rapida per l'adozione delle decisioni relative alla mobilitazione del FEG, apportando un aiuto specifico, una tantum e limitato nel tempo ai lavoratori che sono stati licenziati a causa della globalizzazione e della crisi economica e finanziaria; sottolinea il ruolo che il FEG può svolgere ai fini del reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati, in particolare di quelli più vulnerabili e meno qualificati;

3.  sottolinea che, in conformità dell'articolo 6 del regolamento FEG, occorre garantire che il Fondo sostenga il reinserimento nel mercato del lavoro dei singoli lavoratori licenziati; sottolinea inoltre che l'assistenza del FEG può cofinanziare solo misure attive per il mercato del lavoro che portino a un'occupazione a lungo termine; ribadisce che l'aiuto del FEG non deve sostituire le azioni che sono di competenza delle imprese in forza della legislazione nazionale o dei contratti collettivi, né le misure relative alla ristrutturazione di imprese o settori;

4.  osserva che le informazioni fornite sul pacchetto coordinato di servizi personalizzati da finanziare a titolo del FEG includono informazioni sulla compatibilità e la complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali; reitera il suo invito alla Commissione a presentare una valutazione comparativa di tali dati anche nelle sue relazioni annuali;

5. prende atto del fatto che, in seguito alle ripetute richieste del Parlamento, per la prima volta il bilancio 2011 presenta stanziamenti di pagamento pari a 47 608 950 EUR alla linea di bilancio FEG 04 05 01; ricorda che il FEG è stato creato quale strumento specifico e distinto, con obiettivi e scadenze proprie, e che è pertanto giustificata un'apposita dotazione che eviterà di procedere, come in passato, a storni da altre linee, un'operazione che potrebbe pregiudicare il conseguimento degli obiettivi delle varie politiche;

6. valuta positivamente l'aumento previsto degli stanziamenti di pagamento iscritti nella linea di bilancio del FEG che verrà richiesto mediante lo storno globale. Gli stanziamenti di questa linea di bilancio saranno utilizzati per coprire l'importo di 1 518 465 EUR necessario per la presente domanda;

7.  approva la decisione allegata alla presente risoluzione;

8.  incarica il suo Presidente di firmare la decisione congiuntamente al Presidente del Consiglio e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

9.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, compreso l'allegato, al Consiglio e alla Commissione.

  • [1]  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.
  • [2]  GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1.
  • [3]  Regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che definisce la classificazione statistica delle attività economiche NACE Revisione 2 e modifica il regolamento (CEE) n. 3037/90 del Consiglio nonché alcuni regolamenti (CE) relativi a settori statistici specifici (GU L 393 del 30.12.2006, pag. 1).

ALLEGATO: DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

sulla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione ai sensi del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (domanda EGF/2011/005 PT/Norte-Centro Automotive del Portogallo)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1], in particolare il punto 28,

visto il regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione[2], in particolare l'articolo 12, paragrafo 3,

vista la proposta della Commissione[3],

considerando quanto segue:

(1)      Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato istituito per fornire sostegno supplementare ai lavoratori in esubero che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali dovuti alla globalizzazione e per assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro.

(2)      L'ambito di applicazione del FEG è stato ampliato e a partire dal 1° maggio 2009 è possibile chiedere un sostegno per i lavoratori in esubero come conseguenza diretta della crisi economica e finanziaria mondiale.

(3)      L'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 consente di mobilitare il FEG nei limiti di un importo annuo massimo di 500 milioni di euro.

(4)      Il 6 giugno 2011 il Portogallo ha presentato domanda di mobilitazione del FEG in relazione agli esuberi in tre imprese operanti nella divisione 29 NACE Rev. 2 ("Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi") nelle regioni NUTS II di Norte (PT11) e Centro (PT16), integrandola con informazioni complementari fino al 18 luglio 2011. La domanda è conforme ai requisiti per la determinazione dei contributi finanziari stabiliti all'articolo 10 del regolamento (CE) n. 1927/2006. La Commissione propone quindi di stanziare un importo pari a 1 518 465 EUR.

(5)      Occorre pertanto procedere alla mobilitazione del FEG per fornire un contributo finanziario in relazione alla domanda presentata dal Portogallo,

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Nel quadro del bilancio generale dell’Unione europea stabilito per l’esercizio 2011, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è mobilitato per fornire l’importo di 1 518 465 EUR in stanziamenti d’impegno e di pagamento.

Articolo 2

La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Fatto a [Bruxelles/Strasburgo], il

Per il Parlamento europeo                           Per il Consiglio

Il Presidente                                                  Il Presidente

  • [1]               GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.
  • [2]               GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1.
  • [3]               GU C […] del […], pag. […].

MOTIVAZIONE

I. Contesto

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali.

In base alle disposizioni del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1] e dell'articolo 12 del regolamento (CE) n. 1927/2006[2], il Fondo non può superare un importo annuo massimo di 500 milioni di euro, che possono essere prelevati da qualsiasi margine esistente al di sotto del massimale globale di spesa dell'anno precedente e/o dagli stanziamenti d'impegno annullati nel corso dei due esercizi precedenti, esclusi quelli relativi alla rubrica 1b. Gli importi necessari sono iscritti in bilancio come stanziamenti accantonati non appena si individuano margini e/o impegni annullati sufficienti.

Per quanto riguarda la procedura, in caso di valutazione positiva di una domanda e ai fini dell'attivazione del Fondo, la Commissione presenta all'autorità di bilancio una proposta di mobilitazione dello stesso, contestualmente a una corrispondente proposta di storno. Parallelamente, può essere organizzata una consultazione a tre per trovare un accordo sul ricorso al Fondo e sugli importi necessari. La consultazione a tre può assumere una forma semplificata.

II. Situazione attuale: la proposta della Commissione

Il 13 ottobre 2011 la Commissione ha adottato una nuova proposta di decisione sulla mobilitazione del FEG a favore del Portogallo al fine di sostenere il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati a causa della crisi economica e finanziaria globale.

La domanda in esame, la ventiduesima nel quadro del bilancio 2011, si riferisce alla mobilitazione del FEG per un importo totale di 1 518 465 EUR per il Portogallo. La domanda riguarda 726 esuberi in tre imprese operanti nella divisione 29 NACE Rev. 2 ("Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi")[3] nelle regioni NUTS II di Norte (PT11) e Centro (PT16) durante il periodo di riferimento di nove mesi dal 1° luglio 2010 al 1° aprile 2011. Tutti i licenziamenti sono stati calcolati in conformità all'articolo 2, lettera b), del regolamento (CE) n. 1927/2006.

La domanda EGF/2011/005 PT/Norte-Centro Automotive del Portogallo è stata presentata alla Commissione il 6 giugno 2011 e integrata con informazioni aggiuntive fino al 18 luglio 2011. Essa si basa sul criterio d'intervento di cui all'articolo 2, lettera b), del regolamento FEG, che prevede l'esubero di almeno 500 dipendenti nell'arco di nove mesi, in imprese operanti nella stessa divisione NACE rev. 2, in una regione o in due regioni contigue di livello NUTS II in uno Stato membro.

Uno dei criteri di valutazione della Commissione è stato l'esame del nesso tra gli esuberi e i grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali o la crisi finanziaria. In questo caso si tratta della riduzione della domanda di nuovi veicoli a motore nell'Unione europea, come conseguenza della crisi economica e finanziaria mondiale.

La contrazione della domanda di impianti elettrici per automobili conseguente al calo della produzione di veicoli, associata all'impossibilità di comprimere ulteriormente i costi di produzione e/o di accedere al credito, ha portato alla chiusura della Kromberg & Schubert Portugal, Lda e dell'impianto di produzione Lear a Guarda. La chiusura della Leoni Wiring Systems Viana, Lda, è riconducibile all'effetto combinato della difficile situazione economica indotta dalla crisi e del trasferimento degli impianti produttivi in Marocco.

Restano valide le argomentazioni addotte nei casi precedenti[4]

riguardanti l'industria automobilistica, nei quali i licenziamenti erano una diretta conseguenza della crisi.

Il pacchetto coordinato di servizi personalizzati da finanziare, compresa la sua compatibilità con le azioni sostenute dai Fondi strutturali, prevede misure a favore di:

· informazione, definizione dei profili e orientamento: le azioni di informazione e di definizione dei profili intendono aggiornare tutti i potenziali beneficiari sulle misure disponibili e incoraggiare i lavoratori a parteciparvi attivamente;

· riconoscimento, convalida e certificazione delle competenze: i lavoratori individueranno le conoscenze e le competenze acquisite nel corso della vita in contesti formali e informali;

· formazione professionale: i lavoratori riceveranno la formazione più consona al proprio livello d'istruzione e di competenze per potersi reintegrare rapidamente nel mondo del lavoro;

· sovvenzioni per formazioni su iniziativa personale: questa misura consente ai lavoratori di partecipare a corsi di formazione adeguati, concordati con gli interessati nel quadro del loro piano personale per l'occupazione e svolti da istituti di formazione autorizzati;

· sostegno per la ricerca di lavoro su iniziativa personale: si tratta di una sovvenzione concessa ai lavoratori che trovano autonomamente un nuovo lavoro a tempo pieno;

· incentivo per le assunzioni: può essere concesso un sostegno finanziario a imprese che stipulano contratti a tempo pieno con lavoratori beneficiari del FEG;

· sostegno agli imprenditori: per i lavoratori che desiderano avviare un'impresa sarà organizzata una formazione sulle conoscenze specifiche necessarie;

· sostegno per l'avvio di imprese: dopo il completamento della formazione e della preparazione all'imprenditorialità, i lavoratori verranno aiutati con un sussidio non rimborsabile di 20 000 EUR per ciascun posto di lavoro creato, compreso quello del promotore, fino a un massimo di tre;

· piano di integrazione: il piano di integrazione farà acquisire ai lavoratori un'esperienza di lavoro di almeno 30 ore settimanali per un periodo da 6 a 12 mesi.

Riguardo ai criteri di cui all’articolo 6 del regolamento (CE) n. 1927/2006, nella domanda e nella documentazione complementare allegata, le autorità portoghesi:

•          hanno confermato che il contributo finanziario del FEG non sostituisce le misure che      sono di competenza delle imprese in forza della legislazione nazionale o dei contratti   collettivi;

•          hanno dimostrato che le azioni previste sono destinate a fornire sostegno ai singoli         lavoratori e non vanno utilizzate per la ristrutturazione di imprese o settori;

•          hanno dichiarato che le azioni ammissibili di cui sopra non ricevono aiuti da altri  strumenti finanziari dell'UE.

Per quanto concerne i sistemi di gestione e di controllo, il Portogallo ha comunicato alla Commissione che il contributo finanziario sarà gestito e controllato dall'Instituto do Emprego e Formação Profissional, I.P. (IEFP, I.P.), il servizio pubblico per l'impiego. L'Instituto de Gestão do Fundo Social Europeu (IGFSE, I.P.), l'istituto di gestione del Fondo sociale europeo, sarà incaricato degli audit e dei controlli relativi alla presente domanda FEG.

Secondo la valutazione della Commissione, la domanda soddisfa i criteri di ammissibilità stabiliti dal regolamento FEG, per cui la Commissione raccomanda all'autorità di bilancio di procedere all'approvazione.

Ai fini della mobilitazione del Fondo, la Commissione presenta separatamente una richiesta di storno per iscrivere nel bilancio 2011 gli specifici stanziamenti di impegno, in conformità al punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006.

Il relatore valuta positivamente l'aumento previsto degli stanziamenti di pagamento iscritti nella linea di bilancio del FEG che verrà richiesto mediante lo storno globale. Gli stanziamenti di questa linea di bilancio saranno utilizzati per coprire l'importo di 1 518 465 EUR necessario per la presente domanda.

Il relatore ricorda che il FEG è stato creato quale strumento specifico e distinto, con obiettivi e scadenze proprie, e che è pertanto giustificata un'apposita dotazione che eviti di procedere, come in passato, a storni da altre linee, un'operazione che potrebbe pregiudicare il conseguimento degli obiettivi delle varie politiche.

L'accordo interistituzionale consente la mobilitazione del Fondo nei limiti di un importo annuo massimo di 500 milioni di euro.

La presente proposta di mobilitazione del Fondo è la ventiduesima presentata all'autorità di bilancio nel 2011. Di conseguenza, gli stanziamenti messi a disposizione per l'importo attualmente richiesto (1 518 465 EUR) lasciano a disposizione un importo pari a 410 882 896 EUR fino alla fine del 2011. Questo importo consente di avere ancora a disposizione almeno il 25% dell'importo massimo annuale riservato al FEG per le assegnazioni durante l'ultimo quadrimestre del 2011, come disposto dall'articolo 12, paragrafo 6, del regolamento FEG.

III. Procedura

La Commissione ha presentato una richiesta di storno per iscrivere nel bilancio 2011 gli specifici stanziamenti d'impegno, conformemente al punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006.

La consultazione a tre sulla proposta di decisione della Commissione concernente la mobilitazione del FEG potrebbe svolgersi in forma semplificata, come previsto all'articolo 12, paragrafo 5, della base giuridica, salvo in mancanza di un accordo tra Parlamento e Consiglio.

In base a un accordo interno, la commissione per l'occupazione e gli affari sociali (EMPL) dovrebbe essere associata alla procedura, al fine di fornire un sostegno e un contributo costruttivi alla valutazione delle domande di mobilitazione del Fondo.

A seguito della sua valutazione, la commissione EMPL esprimerà la propria posizione in merito alla mobilitazione del Fondo, che figurerà nella lettera allegata alla presente relazione.

La dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, adottata durante la riunione di concertazione del 17 luglio 2008, ha confermato l'importanza di garantire una procedura rapida, nel rispetto dell'accordo interistituzionale, per l'adozione delle decisioni relative alla mobilitazione del Fondo.

  • [1]  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.
  • [2]  GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1.
  • [3]  Regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che definisce la classificazione statistica delle attività economiche NACE Revisione 2 e modifica il regolamento (CEE) n. 3037/90 del Consiglio nonché alcuni regolamenti (CE) relativi a settori statistici specifici (GU L 393 del 30.12.2006, pag. 1).
  • [4]  EGF/2010/002 Cataluña Automoción, COM(2010) 453 definitivo, EGF/2010/004 Wielkopolskie, COM(2010) 616 definitivo,
    EGF/2010/031 GM Belgium COM(2011) 212 definitivo e
    EGF/2011/003 Arnsberg and Düsseldorf COM(2011) 447 definitivo.

ALLEGATO: LETTERA DELLA COMMISSIONE PER L'OCCUPAZIONE E GLI AFFARI SOCIALI

EK/jm

D(2011)56447

On. Alain Lamassoure

Presidente della commissione per i bilanci

ASP 13E158

Oggetto: Parere sulla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) in relazione alla domanda EGF/2011/005 PT/Norte-Centro Automotive del Portogallo (COM(2011)664 def.)

Signor presidente,

la commissione per l'occupazione e gli affari sociali (EMPL) e il suo gruppo di lavoro sul FEG hanno esaminato la mobilitazione di detto Fondo in relazione alla domanda EGF/2011/005 PT/Norte-Centro Automotive del Portogallo e hanno approvato il seguente parere.

La commissione EMPL e il gruppo di lavoro sul FEG sono favorevoli alla mobilitazione del Fondo relativamente alla domanda in esame. A questo proposito la commissione EMPL formula alcune osservazioni senza tuttavia mettere in discussione lo storno dei pagamenti.

Le delibere della commissione EMPL si basano sulle seguenti considerazioni:

A)  considerando che la domanda si basa sull'articolo 2, lettera b) del regolamento FEG e riguarda 726 lavoratori in esubero nelle regioni confinanti NUTS II di Norte e Centro della divisione 29 NACE Rev. 2 nel periodo di riferimento dal 1° luglio al 1° aprile 2010;

B)  considerando che le autorità portoghesi sostengono che gli esuberi sono stati causati dalla crisi economica e finanziaria che ha determinato un forte calo della domanda di nuove automobili in Europa e ha messo sotto pressione il settore automobilistico e i suoi fornitori in tutto il mondo; che la produzione di veicoli a motore nell'UE è calata del 17% nel 2009 e del 23% nel 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007;

C)  considerando che al calo della domanda di veicoli a motore è seguito un calo della domanda di impianti elettrici per automobili associato al mancato accesso al credito o all'impossibilità di ridurre ulteriormente la produzione o limitare i margini che hanno portato alla chiusura della Kromberg & Schubert Portugal, Lda e della Delphi Automotive Systems, Portugal SA, nonché al trasferimento della Leoni Wiring Systems Viana in Marocco;

D)  considerando che nelle precedenti domande relative al settore automobilistico, la Commissione ha già riconosciuto che la crisi economica e finanziaria ha colpito in particolar modo i costruttori di automobili e i loro fornitori, dato che tra il 60 e l'80% dei nuovi veicoli venduti in Europa è acquistato a credito;

E)  considerando che la regione di Norte ha il reddito pro capite più basso e il tasso di disoccupazione più elevato del Portogallo e che le regioni di Norte e Centro dipendono principalmente da settori tradizionali, quali il tessile e il calzaturiero, e sono caratterizzate da una forza lavoro poco qualificata;

F)  considerando che il 65,81% dei lavoratori beneficiari delle misure è rappresentato da donne e il 34,16% da uomini; che il 97,66% dei lavoratori in esubero ha dai 25 ai 55 anni; che 3 lavoratori interessati presentano una disabilità o un problema di salute di lunga durata;

G)  considerando che il 78,93% dei lavoratori in esubero rientra nella categoria delle professioni tecniche e affini;

H)  considerando che il 64,60% dei lavoratori ha solo una scolarizzazione di base mentre il 30,44% ha completato un livello di istruzione superiore;

la commissione per l'occupazione e gli affari sociali invita pertanto la commissione per i bilanci, competente per il merito, a integrare i seguenti suggerimenti nella proposta di risoluzione sulla domanda portoghese:

1.  concorda con la Commissione nell'affermare che le condizioni stabilite all'articolo 2, lettera b), del regolamento FEG (regolamento (CE) n. 1927/2006) sono soddisfatte e che, di conseguenza, il Portogallo ha diritto a un contributo finanziario a norma del regolamento in parola;

2.  rileva che le autorità portoghesi hanno presentato la domanda relativa al contributo finanziario del FEG il 6 giugno 2010 e che la valutazione della Commissione è stata comunicata il 13 ottobre 2011;

3.  rileva che il FEG è già stato mobilitato per le regioni di Centro e Norte in relazione agli esuberi del settore tessile, calzaturiero ed elettronico, in seguito alle richieste EGF/2009/001 Northe/Center/Portugal, EGF/2010/026 PT/Rohde e EGF/2009/023 PT/Qimonda;

4.  ricorda che il sostegno del FEG nel caso dell'industria tessile (EGF/2009/001) ha avuto conseguenze positive, dato che, un anno dopo il periodo di attuazione del pacchetto coordinato, il 27,7% dei lavoratori coinvolti nelle misure era in attività[1];

5.  accoglie con favore il coinvolgimento delle parti sociali nella creazione del pacchetto coordinato di misure;

6.  rileva che quattro delle otto misure proposte sono costituite da indennità (sovvenzioni per formazioni su iniziativa personale, sostegno per la ricerca di lavoro su iniziativa personale, incentivo per le assunzioni e sostegno per l'avvio di imprese) e che più della metà del sostegno del FEG sarà destinato a tali misure;

7.  ricorda, in questo contesto, l'importanza dell'istruzione e della formazione professionale per migliorare le abilità e le competenze della forza lavoro, in particolare nelle regioni caratterizzate da un basso livello di istruzione come Centro e Norte; si rammarica della mancata presentazione di informazioni sulle tipologie di formazione settoriale;

8.  ricorda il fatto che il tasso di cofinanziamento inferiore del FEG rispetto al Fondo sociale europeo ha un effetto dissuasivo nelle regioni più povere, ammesse al sostegno dei Fondi strutturali, poiché esse tendono a concentrare le risorse finanziarie nazionali disponibili a favore dell'ultimo e, di conseguenza, non sono in grado di beneficiare del sostegno mirato e specifico del FEG.

Voglia gradire, signor Presidente, i sensi della mia più profonda stima.

Pervenche Berès

  • [1]  COM(2011) 0466

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

23.11.2011

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

31

2

3

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Alexander Alvaro, Reimer Böge, Lajos Bokros, Andrea Cozzolino, Jean-Luc Dehaene, James Elles, Göran Färm, José Manuel Fernandes, Eider Gardiazábal Rubial, Ivars Godmanis, Estelle Grelier, Monika Hohlmeier, Sidonia Elżbieta Jędrzejewska, Anne E. Jensen, Sergej Kozlík, Jan Kozłowski, Alain Lamassoure, Giovanni La Via, Vladimír Maňka, Barbara Matera, Nadezhda Neynsky, Dominique Riquet, László Surján, Helga Trüpel, Derek Vaughan, Angelika Werthmann

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Antonello Antinoro, Maria Da Graça Carvalho, Frédéric Daerden, Derk Jan Eppink, Paul Rübig, Peter Šťastný, Georgios Stavrakakis

Supplenti (art. 187, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Arnaud Danjean, Matthias Groote, Bernadette Vergnaud