RELAZIONE sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2012, sezione IV – Corte di giustizia

20.3.2014 - (COM(2013)0570 – C7‑0276/2013 – 2013/2199(DEC))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatore: Tamás Deutsch

Procedura : 2013/2199(DEC)
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A7-0213/2014
Testi presentati :
A7-0213/2014
Testi approvati :

1. PROPOSTA DI DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2012, sezione IV – Corte di giustizia

(C7‑0276/2013 – 2013/2199(DEC))

Il Parlamento europeo,

–       visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2012[1],

–       visti i conti annuali consolidati dell'Unione europea relativi all'esercizio 2012 (COM(2013)0570 – C7‑0276/2013)[2],

–       viste la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2012, accompagnate dalle risposte delle istituzioni[3] ,

–       vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti[4] nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2012 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–       visti l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–       visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[5], in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

–       visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002[6], in particolare gli articoli 164, 165 e 166,

–       visti l'articolo 77 e l'allegato VI del suo regolamento,

–       vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0213/2014),

1.      concede il discarico al Cancelliere della Corte di giustizia per l'esecuzione del bilancio della Corte di giustizia per l'esercizio 2012;

2.      esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.      incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo e al Garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

2. PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2012, sezione IV – Corte di giustizia

(C7‑0276/2013 – 2013/2199(DEC))

Il Parlamento europeo,

–       visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2012[7],

–       visti i conti annuali consolidati dell'Unione europea relativi all'esercizio 2012 (COM(2013)0570 – C7‑0276/2013)[8],

–       viste la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2012, accompagnate dalle risposte delle istituzioni[9],

–       vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti[10] nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2012 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–       visti l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–       visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[11], in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

–       visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002[12], in particolare gli articoli 164, 165 e 166,

–       having regard to its previous discharge decisions and resolutions,

–       visti l'articolo 77 e l'allegato VI del suo regolamento,

–       vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0213/2014),

1.      osserva con soddisfazione che, nella sua relazione annuale 2012, la Corte dei conti ha constatato che per la Corte di giustizia dell'Unione europea ("Corte di giustizia") non sono state riscontrate debolezze significative in merito agli aspetti sottoposti ad audit che riguardano le risorse umane e gli appalti ;

2.      si compiace che la Corte dei conti abbia concluso, sulla base degli audit svolti, che i pagamenti relativi all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2012 per le spese amministrative e di altro genere delle istituzioni e degli organi dell'UE sono, nell'insieme, esenti da errori significativi;

3.      osserva che nel 2012 gli stanziamenti d'impegno della Corte di giustizia ammontavano a 343 567 692,52 EUR (contro i 335 904 453,30 EUR del 2011) e che il tasso di esecuzione è stato del 98,63%, ossia superiore a quello del 2011; ricorda che il bilancio della Corte di giustizia è puramente amministrativo;

4.      rileva che nel 2012 il numero di procedimenti pendenti e chiusi presso il Tribunale è diminuito leggermente rispetto agli anni precedenti (con 1308 procedimenti pendenti nel 2011 e 1237 nel 2012); constata peraltro con rammarico la diminuzione del numero di procedimenti chiusi (con 714 procedimenti chiusi nel 2011 e 688 nel 2012); osserva che la proposta concernente la nomina di giudici supplementari in seno al Tribunale, tuttora all'esame del Consiglio, potrebbe contribuire all'effettiva riduzione dei procedimenti pendenti;

5.      nota che la Corte di giustizia e il Tribunale della funzione pubblica registrano la stessa tendenza alla diminuzione dei procedimenti chiusi e all'aumento di quelli pendenti rispetto alla situazione del 2011 (Corte di giustizia: 849 procedimenti pendenti nel 2011 e 886 nel 2012, con 638 procedimenti chiusi nel 2011 e 595 nel 2012; Tribunale della funzione pubblica: 178 procedimenti pendenti nel 2011 e 235 nel 2012, con 166 procedimenti chiusi nel 2011 e 121 nel 2012); nota che i Membri del Tribunale della funzione pubblica non sono cambiati;

6.      chiede informazioni chiare relative alla produttività di ciascuna Sezione a tre e a cinque giudici della Corte di giustizia e del Tribunale e della Sezione a tre giudici e a giudice unico del Tribunale della funzione pubblica; chiede di conoscere il numero delle cause trattate come relatore dal Presidente e del Vicepresidente dopo la riorganizzazione della Corte di giustizia;

7.      invita la Corte di giustizia, il Tribunale e il Tribunale della funzione pubblica a fornire dati riepilogativi sul numero delle cause pendenti da oltre 24 mesi;

8.      sottolinea il fatto che la Corte di giustizia riconosce che esistono tuttora margini di miglioramento con le risorse attualmente a sua disposizione; sottolinea anche che le riforme interne attuate nel 2012 - segnatamente la creazione di una nuova Sezione composta da cinque giudici e di un'ulteriore Sezione con tre giudici come pure le modifiche alla composizione della Grande Sezione e la revisione del regolamento di procedura - hanno apportato un certo numero di cambiamenti al sistema e che è possibile con altre riforme fare ancora di più; invita la Corte di giustizia ad informarlo in merito al numero di cause assegnate nel 2012 a ciascun relatore alla Corte di giustizia e al Tribunale;

9.      sollecita la Corte di giustizia a trovare il modo di gestire nel modo più opportuno la tendenza all'aumento del numero dei nuovi procedimenti e all'aggravamento del carico di lavoro, giacché le riforme interne e la revisione del regolamento non basteranno da sole a far diminuire significativamente negli anni a venire il numero dei procedimenti pendenti dinanzi la Corte; vede una possibile soluzione nella riduzione delle settimane senza udienze o deliberazioni;

10.    è d'accordo sul fatto che il Tribunale debba fare di più per ridurre le attività ufficiali esterne dei suoi Membri e del suo personale; invita la Corte di giustizia ad adottare un approccio più trasparente pubblicando sul suo sito un elenco della attività esterne di ciascun giudice;

11.    chiede formalmente alla Corte dei conti di effettuare un'analisi comparata di produttività fra la Corte di giustizia e gli organi giudiziari (supremi) comparabili degli Stati membri;

12.    sottolinea che, negli anni in cui verrà a scadenza il mandato di altri giudici vi sarà un grave rischio di flessione della produttività con conseguenti ripercussioni sulla continuità e stabilità del lavoro della Corte di giustizia, se il Consiglio non rinnoverà il mandato dei giudici e si registreranno ritardi nella nomina di nuovi;

13.    rileva che la Corte di giustizia è fra tutte le istituzioni dell'Unione quella che ha la maggiore percentuale di addetti ai servizi di traduzione, visto che il 47,3 dei suoi dipendenti lavorano come traduttori e interpreti; ritiene positivo che la Corte di giustizia sia tenuta a gestire i suoi procedimenti in tutte e 24 le lingue ufficiali dell'Unione e a tradurre nelle lingue ufficiali tutte le sue decisioni; è tuttavia persuaso che esistano margini per razionalizzare i servizi di traduzione della Corte;

14.    invita la Corte di giustizia ad applicare per il calcolo del costo unitario per pagina tradotta lo stesso metodo utilizzato nelle altre istituzioni, onde permettere di operare un raffronto interistituzionale dei costi di traduzione applicando identici criteri;

15.    riconosce i benefici dell'applicazione e-Curia, che è operativa dal mese di novembre 2011; nota con soddisfazione che, come era stato anticipato, l'applicazione ha contribuito a migliorare la performance nella trattazione delle cause;

16.    prende atto dei costi sostenuti per il progetto e-Curia e la sua manutenzione; apprezza i miglioramenti apportati al sistema per tener conto delle richieste e proposte degli utenti; chiede di essere informato in modo dettagliato in merito all'aggiornamento continuo del sistema e ai suoi susseguenti costi;

17.    saluta con favore il passaggio dalle relazioni cartacee a quelle elettroniche; rileva che, a partire dal 1° gennaio 2012, l'applicazione e-Curia ha permesso lo scambio elettronico di documenti relativi ai procedimenti e alle decisioni della Corte fra tutte le parti in causa e i tribunali della Corte; rileva che le ultime relazioni su carta sono state pubblicate prima della fine del 2012 e che la transizione dal circuito documentale cartaceo al circuito elettronico ha determinato una notevole riduzione dei costi di produzione;

18.    osserva con particolare soddisfazione che, alla fine del 2012, vi erano 1003 utenti attivi di e-Curia distribuiti fra quattordici Stati membri, due paesi membri dell'Associazione europea di libero scambio e cinque istituzioni europee (segnatamente Parlamento europeo, Consiglio e Commissione); constata peraltro con rammarico che vi sono ancora Stati membri che non usano e-Curia per scambiarsi documenti con la Corte di giustizia;

19.    rileva che nel 2012 sono state solo sette le sedute plenarie della Corte di giustizia che hanno fatto registrare una piena partecipazione; chiede che l'ordine del giorno di tali sedute sia allegato alla relazione di attività dell'anno corrispondente;

20.    saluta con favore il fatto che la Corte di giustizia abbia adottato in materia di dignità sul lavoro norme - fra cui determinate procedure per trattare le accuse di molestie - egualmente applicabili a tutti i membri del personale che lavorano per l'Ufficio di un Membro o presso uno dei suoi servizi; sottolinea il fatto che è essenziale mantenere in futuro un ambiente di lavoro quanto più possibile sano per il personale e i Membri della Corte;

21.    prende atto dell'adozione del regolamento (UE, Euratom) n. 741/2012 che modifica il protocollo sullo statuto della Corte di giustizia dell’Unione europea[13] e dell'adozione nel 2012 del nuovo regolamento di procedura della Corte di giustizia; ritiene che le modifiche apportate aiuteranno la Corte ad assolvere meglio i suoi compiti; si attende che il follow-up di tali riforme sia esposto in modo particolareggiato nella relazione annuale di attività per il 2013;

22.    constata con rammarico che gli Stati membri che hanno aderito all'UE negli ultimi 10 anni non sono rappresentanti nelle Istituzioni a livello di direttori generali e di direttori; ribadisce la necessità di un maggiore equilibrio geografico a tutti i livelli dell'amministrazione, come avviene già a livello di Capi Unità;

23.    saluta con favore il fatto che le riforme organizzative che hanno portato alla creazione della Direzione della biblioteca non abbiano avuto alcuna incidenza finanziaria sui posti creati;

24.    apprezza il fatto che il programma commemorativo per il 60° anniversario della Corte di giustizia (2012) abbia comportato costi diretti solo in misura marginale;

25.    sostiene la politica della Corte di giustizia di dare la preferenza alle risorse interne, specie per i servizi di traduzione; invita la Corte a valutare la possibilità di realizzare un sistema di traduzione on demand per casi determinati, al fine di alleggerire ulteriormente la quantità dei documenti da tradurre;

26.    prende atto dell'aumento di spesa per il Centro per l'infanzia e per la produzione e distribuzione di documenti; invita la Corte di giustizia ad assicurare che tali squilibri non abbiano a ripetersi negli anni futuri;

27.    conferma che il numero di udienze e di altre riunioni con interpretazione ha continuato nel 2012 a crescere con l'aumento del numero delle cause in tutte le sedi giurisdizionali;

28.    constata con rammarico i ritardi registratisi nell'attuazione dei controlli di spesa ex post relativamente alla manutenzione delle apparecchiatura e applicazioni informatiche; rileva che è stato adottato un piano d'azione per rettificare i risultati del controllo ex post sui costi di pulizia e manutenzione;

29.    invita la Corte di giustizia a includere nella sua relazione annuale di attività le risultanze e conseguenze dei casi chiusi dall'OLAF (Ufficio europeo per la lotta anti-frode), in cui l'indagine ha riguardato l'istituzione o uno dei membri del suo personale;

30.    chiede che la politica immobiliare della Corte di giustizia sia allegata alla relazione annuale di attività;

31.    si compiace che la Corte di giustizia abbia elaborato una relazione annuale di attività particolarmente esauriente e dettagliata e vi abbia incluso informazioni approfondite sulla sua gestione delle risorse umane, conformemente alle richieste del Parlamento;

32.    invita la Corte dei conti a inserire nella sua prossima relazione annuale una rassegna del follow-up dato dalla Corte di giustizia alle raccomandazioni formulate dal Parlamento nella presente risoluzione.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

18.3.2014

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

23

2

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Marta Andreasen, Inés Ayala Sender, Zuzana Brzobohatá, Tamás Deutsch, Martin Ehrenhauser, Jens Geier, Gerben-Jan Gerbrandy, Ingeborg Gräßle, Cătălin Sorin Ivan, Rina Ronja Kari, Monica Luisa Macovei, Jan Mulder, Eva Ortiz Vilella, Monika Panayotova, Crescenzio Rivellini, Paul Rübig, Bogusław Sonik, Bart Staes, Georgios Stavrakakis, Michael Theurer, Derek Vaughan

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Amelia Andersdotter, Philip Bradbourn, Esther de Lange, Vojtěch Mynář, Jan Olbrycht, Markus Pieper, Barbara Weiler

  • [1]  GU L 56 del 29.9.2012.
  • [2]  GU C 334 del 15.11.2013, pag. 1.
  • [3]  GU C 331 del 14.11.2013, pag. 1.
  • [4]  GU C 334 del 15.11.2013, pag. 122.
  • [5]  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
  • [6]  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
  • [7]  GU L 56 del 29.9.2012.
  • [8]  GU C 334 del 15.11.2013, pag. 1.
  • [9]  GU C 331 del 14.11.2013, pag. 1.
  • [10]  GU C 334 del 15.11.2013, pag. 122.
  • [11]  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
  • [12]  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
  • [13]     Regolamento (UE, Euratom) n. 741/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’ 11 agosto 2012 , che modifica il protocollo sullo statuto della Corte di giustizia dell’Unione europea e il relativo allegato I (GU L 228 del 23.8.2012, pag. 1).