RELAZIONE sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 13 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria (domanda EGF/2015/007 – BE/Hainaut-Namur Glass, presentata dal Belgio)

19.2.2016 - (COM(2016)0001 – C8-0013/2016 – 2016/2013(BUD))

Commissione per i bilanci
Relatore: Tomáš Zdechovský

Procedura : 2016/2013(BUD)
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A8-0029/2016
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 13 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria (domanda EGF/2015/007 – BE/Hainaut-Namur Glass, presentata dal Belgio)

(COM(2016)0001 – C8-0013/2016 – 2016/2013(BUD))

Il Parlamento europeo,

–  vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2016)0001 – C8-0013/2016),

–  visto il regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006[1] (regolamento FEG),

–  visto il regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020[2], in particolare l'articolo 12,

–  visto l'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria[3] (AII del 2 dicembre 2013), in particolare il punto 13,

–  vista la procedura di trilogo prevista al punto 13 dell'AII del 2 dicembre 2013,

–  vista la lettera della commissione per l'occupazione e gli affari sociali,

–  vista la lettera della commissione per lo sviluppo regionale,

–  vista la relazione della commissione per i bilanci (A8-0029/2016),

A.  considerando che l'Unione ha predisposto strumenti legislativi e di bilancio per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze delle trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale o della crisi economica e finanziaria globale, e per assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro;

B.  considerando che il sostegno finanziario dell'Unione ai lavoratori collocati in esubero dovrebbe essere dinamico e reso disponibile nel modo più rapido ed efficiente possibile, in conformità della dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, adottata durante la riunione di concertazione del 17 luglio 2008, e nel rispetto dell'AII del 2 dicembre 2013 con riferimento all'adozione di decisioni di mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG);

C.  considerando che l'adozione del regolamento FEG riflette l'accordo raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio concernente la reintroduzione del criterio di mobilitazione relativo alla crisi, l'aumento del contributo finanziario dell'Unione al 60% dei costi totali stimati delle misure proposte, l'incremento dell'efficienza del trattamento delle domande d'intervento del FEG in seno alla Commissione e da parte del Parlamento e del Consiglio ottenuto con la riduzione dei tempi per la valutazione e l'approvazione, l'estensione delle azioni e dei beneficiari ammissibili ai lavoratori autonomi e ai giovani, nonché il finanziamento di incentivi per la creazione di imprese proprie;

D.  considerando che il Belgio ha presentato la domanda EGF/2015/007 BE/Hainaut-Namur Glass per un contributo finanziario del FEG in seguito ai collocamenti in esubero nel settore economico classificato alla divisione 23 della NACE revisione 2 (Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi) nelle regioni di livello NUTS 2 di Hainaut (BE32) e Namur (BE35) in Belgio, e che si prevede la partecipazione alle misure di 412 lavoratori in esubero e di 100 giovani sotto i 25 anni disoccupati e non iscritti a corsi di istruzione o di formazione (NEET) della regione dell'Hainaut; che 144 dei summenzionati lavoratori sono stati collocati in esubero in seguito alla chiusura dell'impianto di produzione di Roux (Hainaut), di proprietà di AGC Europe SA, e 268 a seguito della chiusura dell'impianto di produzione di Auvelais (regione di Namur), di proprietà di Saint-Gobain Glass Benelux;

E.  considerando che la domanda non soddisfa i criteri di ammissibilità stabiliti all'articolo 4, paragrafo 1, del regolamento FEG, è stata presentata a norma dei criteri di intervento che prevedono una deroga in circostanze eccezionali, in particolare a norma dell'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento FEG nel caso dei lavoratori in esubero e dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento FEG nel caso dei NEET;

1.  conviene con la Commissione che le condizioni stabilite all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento FEG sono soddisfatte e che, di conseguenza, il Belgio ha diritto a un contributo finanziario pari a 1 095 544 EUR a norma del regolamento in parola, cifra che costituisce il 60% dei costi totali (1 825 907 EUR);

2.  osserva che le autorità belghe hanno presentato la domanda per ottenere un contributo finanziario a valere sul FEG il 19 agosto 2015 e che la valutazione della Commissione è stata finalizzata il 20 gennaio 2016 e notificata al Parlamento il medesimo giorno;

3.  rileva che negli ultimi anni il commercio di prodotti di vetro nell'Unione ha subito gravi perturbazioni e sottolinea che nel periodo 2000-2010 l'occupazione nel settore del vetro nel suo complesso è diminuita del 32% in Europa; sottolinea che in Vallonia, la quale vanta una tradizione storica nella fabbricazione del vetro, varie imprese di grandi dimensioni hanno incontrato difficoltà negli ultimi anni, e che tra il 2007 e il 2012 le regioni di Hainaut e Namur hanno registrato una perdita di posti di lavoro nel settore del vetro pari al 19%, mentre in Vallonia sono stati persi 1 236 posti di lavoro nel 2013 e 1 878 nel 2014;

4.  evidenzia che soprattutto l'Hainaut affronta una difficile situazione del mercato del lavoro, con un tasso di occupazione pari al 9,2% in meno della media nazionale; osserva che il mercato del lavoro delle due regioni è altresì caratterizzato da una percentuale elevata di manodopera non qualificata (il 50% circa dei richiedenti lavoro di entrambe le regioni non dispone di un titolo di istruzione secondaria superiore);

5.  constata che nel 2013 il gruppo Saint-Gobain è stato costretto a chiudere un altro impianto di produzione in una zona deindustrializzata in Vallonia, che è stato oggetto della domanda EGF/2013/011 BE/Saint-Gobain Sekurit concernente 257 esuberi nello stesso settore; rileva che varie misure nell'ambito delle due domande sono simili;

6.  valuta positivamente il fatto che le autorità belghe abbiano deciso di avviare l'erogazione dei servizi personalizzati a favore dei lavoratori colpiti già il 10 settembre 2014, con largo anticipo rispetto alla decisione in merito alla concessione del sostegno del FEG al pacchetto coordinato proposto;

7.  rileva che la deroga all'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), del regolamento FEG riguarda, in questo caso, un numero di esuberi che non è sensibilmente inferiore alla soglia minima di 500 lavoratori collocati in esubero; accoglie positivamente il fatto che la domanda miri a sostenere 100 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET);

8.  osserva che il Belgio prevede sette tipologie di misure destinate ai lavoratori collocati in esubero e oggetto della domanda in esame: (i) sostegno/orientamento/integrazione, ii) facilitazione della ricerca di un impiego, iii) formazione integrata, iv) trasferimento di esperienza, v) sostegno alla creazione di imprese, vi) sostegno a progetti collettivi e vii) indennità per la ricerca di un lavoro e la formazione.

9.  accoglie con favore il sostegno per i progetti collettivi; invita la Commissione a valutare i risultati di questo tipo di misure nell'ambito di altre domande al fine di determinarne i benefici per i partecipanti;

10.  accoglie con favore il fatto che la domanda contenga misure specificamente rivolte a fornire assistenza ai NEET; rileva che i servizi personalizzati forniti ai NEET comprendono: mobilitazione e orientamento per ulteriore istruzione/formazione o per seguire sessioni introduttive, ii) formazione, iii) miglioramento personalizzato delle competenze e iv) indennità per la ricerca di un lavoro e la formazione;

11.  apprezza che le indennità e gli incentivi che saranno forniti tra le misure proposte si limitino al 5,52% dei costi totali stimati;

12.  osserva che il pacchetto coordinato di servizi personalizzati è stato elaborato in consultazione con le parti sociali, le imprese e i servizi pubblici per l'impiego;

13.  ricorda che, in conformità dell'articolo 7 del regolamento FEG, l'elaborazione del pacchetto coordinato di servizi personalizzati finanziati dal FEG dovrebbe tenere conto delle prospettive future del mercato del lavoro e delle competenze richieste ed essere compatibile con il passaggio a un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse e sostenibile;

14.  ricorda l'importanza di migliorare le possibilità d'impiego di tutti lavoratori attraverso una formazione personalizzata e il riconoscimento delle capacità e delle competenze acquisite durante la carriera professionale del lavoratore; si attende che la formazione offerta nell'ambito del pacchetto coordinato sia adattata non solo alle esigenze dei lavoratori licenziati, ma anche all'effettivo contesto imprenditoriale;

15.  sottolinea che, in caso di domande successive provenienti dalla stessa area geografica, la Commissione dovrebbe raccogliere ed analizzare le esperienze tratte dalle domande precedenti e garantire che, in caso di nuove domande, le conclusioni di tale analisi siano tenuti in considerazione;

16.  chiede alla Commissione di indicare con maggiore precisione, nelle future proposte, in quali settori i lavoratori hanno probabilità di trovare occupazione e se la formazione offerta è adeguata alle future prospettive economiche e alle esigenze del mercato del lavoro nelle regioni interessate dai licenziamenti;

17.  osserva che le autorità belghe confermano che le azioni ammissibili non ricevono aiuti da altri strumenti finanziari dell'Unione; ribadisce la sua richiesta alla Commissione affinché presenti, nelle sue relazioni annuali, una valutazione comparativa di tali dati, onde assicurare il pieno rispetto dei regolamenti esistenti ed evitare che si verifichino duplicazioni relativamente ai servizi finanziati dall'Unione;

18.  ribadisce che l'assistenza del FEG non deve sostituire le azioni che sono di competenza delle imprese in virtù della legislazione nazionale o di contratti collettivi, né le misure relative alla ristrutturazione di imprese o settori;

19.  apprezza la procedura perfezionata messa in atto dalla Commissione a seguito della richiesta del Parlamento di accelerare la concessione delle sovvenzioni; prende atto dei vincoli temporali che il nuovo calendario comporta e del potenziale impatto per quanto riguarda l'efficienza nel trattamento della pratica;

20.  chiede alla Commissione di garantire l'accesso del pubblico a tutti i documenti connessi ai casi coperti dal FEG;

21.  approva la decisione allegata alla presente risoluzione;

22.  incarica il suo Presidente di firmare tale decisione congiuntamente al Presidente del Consiglio e di provvedere alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;

23.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, compreso l'allegato, al Consiglio e alla Commissione.

ALLEGATO: DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (domanda EGF/2015/007 – BE/Hainaut-Namur Glass, presentata dal Belgio)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006[4], in particolare l'articolo 15, paragrafo 4,

visto l'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria[5], in particolare il punto 13,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)  Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) mira a fornire sostegno ai lavoratori collocati in esubero e ai lavoratori autonomi la cui attività sia cessata in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione, a causa del persistere della crisi economica e finanziaria globale oppure a causa di una nuova crisi economica e finanziaria globale, e ad assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro.

(2)  Il FEG non deve superare un importo annuo massimo di 150 milioni di EUR (a prezzi 2011), come disposto all'articolo 12 del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio[6].

(3)  Il 19 agosto 2015 il Belgio ha presentato una domanda di mobilitazione del FEG in seguito ai collocamenti in esubero e alle cessazioni di attività nel settore economico classificato alla divisione 23 della NACE revisione 2 (Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi) nelle regioni di livello NUTS 2 di Hainaut (BE32) e Namur (BE35) in Belgio, integrandola con ulteriori informazioni secondo quanto previsto all'articolo 8, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1309/2013. La domanda è conforme alle condizioni per la determinazione del contributo finanziario a valere sul FEG come stabilito dall'articolo 13 del regolamento (UE) n. 1309/2013.

(4)  In conformità all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1309/2013, il Belgio ha deciso di offrire servizi personalizzati cofinanziati dal FEG anche a 100 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET).

(5)  A norma dell'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1309/2013, la domanda del Belgio è considerata ricevibile, in quanto gli esuberi hanno un grave impatto sull'occupazione e sull'economia locale, regionale e nazionale.

(6)  È pertanto opportuno procedere alla mobilitazione del FEG per erogare un contributo finanziario di 1 095 544 EUR in relazione alla domanda presentata dal Belgio.

(7)  Al fine di ridurre al minimo i tempi di mobilitazione del FEG, è opportuno che la presente decisione si applichi a decorrere dalla data della sua adozione,

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

Nel quadro del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è mobilitato per erogare l'importo di 1 095 544 EUR in stanziamenti di impegno e di pagamento.

Articolo 2

La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Essa si applica a decorrere dal [data della sua adozione][7].

Fatto a

Per il Parlamento europeo,  Per il Consiglio

Il Presidente  Il Presidente

MOTIVAZIONE

I. Contesto

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali del commercio mondiale.

Secondo le disposizioni dell'articolo 12 del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020[8] e dell'articolo 15 del regolamento (UE) n. 1309/2013[9], , il Fondo non può superare l'importo annuo massimo di 150 milioni di EUR (a prezzi 2011). Gli importi necessari sono iscritti nel bilancio generale dell'Unione a titolo di accantonamento.

Per quanto riguarda la procedura di attivazione del Fondo descritta al punto 13 dell'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria[10], la Commissione, in caso di valutazione positiva di una domanda, presenta all'autorità di bilancio una proposta di mobilitazione del Fondo e, nel contempo, una corrispondente richiesta di storno. In caso di disaccordo viene avviata una procedura di trilogo.

II. La domanda concernente Hainaut-Namur Glass e la proposta della Commissione

Il 20 gennaio 2016 la Commissione ha adottato una proposta di decisione sulla mobilitazione del FEG a favore del Belgio per facilitare il reinserimento professionale dei lavoratori collocati in esubero presso 2 imprese operanti nella divisione 23 della NACE Revisione 2 ("Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi") nelle regioni di livello NUTS[11] 2 di Hainaut (BE32) e Namur (BE35) in Belgio.

La domanda in esame, la prima nel quadro del bilancio 2016, si riferisce alla mobilitazione del FEG per un importo totale di 1 095 544 EUR a favore del Belgio. Essa riguarda 412 lavoratori collocati in esubero e fino a 100 giovani disoccupati e non iscritti a corsi di istruzione o di formazione (NEET).

La domanda è stata trasmessa alla Commissione il 19 agosto 2015 ed è stata integrata da informazioni aggiuntive fino al 28 ottobre 2015. La Commissione ha concluso, in conformità di tutte le disposizioni applicabili del regolamento FEG, che la domanda soddisfa le condizioni per un contributo finanziario a valere sul Fondo.

Le autorità belghe affermano che all'origine degli esuberi vi sono gli sviluppi che hanno interessato il settore del vetro in Europa, e soprattutto in Belgio, negli ultimi anni e che hanno avuto un impatto notevole sulla produzione del vetro in Vallonia. La consolidata tradizione nel settore della fabbricazione del vetro in Vallonia è ora confrontata a gravi perturbazioni nel commercio di prodotti di vetro nell'Unione e alla sovraccapacità produttiva dell'Asia, unite a costi di produzione più elevati e a norme ambientali più severe in Europa.

I servizi personalizzati da fornire ai lavoratori in esubero consistono in sette tipi di azioni: i) sostegno/orientamento/integrazione, ii) facilitazione della ricerca di un impiego, iii) formazione integrata, iv) trasferimento di esperienza, v) sostegno alla creazione di imprese, vi) sostegno a progetti collettivi e vii) indennità per la ricerca di un lavoro e la formazione. I servizi personalizzati offerti ai NEET comprendono: i) mobilitazione e orientamento per ulteriore istruzione/formazione o per seguire sessioni introduttive, ii) formazione, iii) miglioramento personalizzato delle competenze e iv) indennità per la ricerca di un lavoro e la formazione.

Secondo la Commissione, le azioni proposte sopra descritte costituiscono misure attive del mercato del lavoro che rientrano nell'ambito delle azioni ammissibili di cui all'articolo 7 del regolamento FEG. Tali azioni non sostituiscono le misure passive di protezione sociale.

Le autorità belghe hanno fornito tutte le necessarie garanzie che:

–  saranno rispettati i principi di parità di trattamento e di non discriminazione per quanto riguarda l'accesso alle azioni proposte e la loro attuazione,

–  sono state rispettate le condizioni relative agli esuberi collettivi stabilite nella legislazione nazionale e nella normativa dell'UE,

–  le imprese che hanno proceduto ai licenziamenti e che hanno proseguito le loro attività anche dopo tali provvedimenti hanno adempiuto agli obblighi di legge in materia di esuberi, accordando ai propri lavoratori tutte le prestazioni previste,

–  le azioni proposte non riceveranno un sostegno finanziario da altri fondi o strumenti finanziari dell'Unione e sarà impedito qualsiasi doppio finanziamento,

–  le azioni proposte saranno complementari alle azioni finanziate dai Fondi strutturali,

–  il contributo finanziario a valere sul FEG sarà conforme alle norme procedurali e sostanziali dell'Unione in materia di aiuti di Stato.

Il Belgio ha comunicato alla Commissione che le fonti di prefinanziamento o cofinanziamento nazionale sono rappresentate dall'ufficio pubblico dell'occupazione della Vallonia (FOREM) e dalla Regione della Vallonia.

III. Procedimento

Per mobilitare il Fondo, la Commissione ha presentato all'autorità di bilancio una richiesta di storno per un importo complessivo di 1 095 544 EUR dalla riserva FEG (40 02 43) verso la linea di bilancio FEG (04 04 01).

Si tratta della prima proposta di storno per la mobilitazione del Fondo trasmessa, ad oggi, all'autorità di bilancio nel corso del 2016.

In caso di disaccordo sarà avviata una procedura di trilogo, come previsto all'articolo 15, paragrafo 4, del regolamento FEG.

In base a un accordo interno, alla procedura dovrebbe essere associata la commissione per l'occupazione e gli affari sociali, al fine di fornire un sostegno e un contributo costruttivi alla valutazione delle domande di mobilitazione del Fondo.

ALLEGATO: LETTERA DELLA COMMISSIONE PER L'OCCUPAZIONE E GLI AFFARI SOCIALI

ZP/jb D(2016)3679

Jean Arthuis

Presidente della commissione per i bilanci

ASP 09G205

Oggetto: Parere sulla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) in relazione alla domanda EGF/2015/007 BE/Hainaut Namur Glass, presentata dal Belgio (COM(2016) 1 final)

Signor presidente,

la commissione per l'occupazione e gli affari sociali (EMPL) e il suo gruppo di lavoro sul FEG hanno esaminato la mobilitazione di detto fondo in relazione alla domanda EGF/2015/007 BE/Hainaut Namur Glass e hanno adottato il seguente parere.

La commissione EMPL e il gruppo di lavoro sul FEG sono a favore della mobilitazione del Fondo relativamente alla domanda in esame. A tale proposito, la commissione EMPL formula alcune osservazioni, senza tuttavia mettere in discussione lo storno dei pagamenti.

Le decisioni della commissione EMPL si basano sulle seguenti considerazioni:

A)  considerando che la domanda in esame si basa sull'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1309/2013 (regolamento FEG) e si riferisce a 412 lavoratori collocati in esubero presso AGS Glass (144 lavoratori) e Sainte-Gobain Glass (268 lavoratori), operanti nel settore economico classificato alla divisione 23 della NACE revisione 2 (Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi) nelle regioni di livello NUTS 2 di Hainaut e Namur in Belgio, durante il periodo di riferimento dal 31 agosto 2014 al 31 maggio 2015; che la domanda riguarda inoltre 100 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET);

B)  considerando che al fine di stabilire il legame tra gli esuberi e le trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione il Belgio sostiene che negli ultimi anni la domanda di prodotti in vetro in Europa ha subito un rallentamento, mentre le importazioni sono aumentate drasticamente, causando gravi perturbazioni negli scambi dei prodotti in vetro nell'Unione europea; che la sovraccapacità produttiva dell'Asia ha determinato una pressione al ribasso sui prezzi in Europa; che tra il 2000 e il 2010, nel settore del vetro nel suo complesso, l'occupazione è calata del 32% in Europa (in particolare in Germania, Polonia, Francia e Belgio);

C)  considerando che, a causa della forte concorrenza principalmente di produttori cinesi e giapponesi, due impianti di produzione in Vallonia (di proprietà di AGC Europe SA e Saint-Gobain Glass Benelux) sono stati chiusi nel 2014;

D)  considerando che un'ampia maggioranza (97,82%) dei lavoratori interessati dalle misure sono uomini e il 2,18% sono donne; che il 71,12% dei lavoratori è di età compresa tra 30 e 54 anni e il 23,54% tra 55 e 64 anni.

La commissione per l'occupazione e gli affari sociali invita pertanto la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione concernente la domanda belga i seguenti suggerimenti:

1.  conviene con la Commissione che i criteri di intervento di cui all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1309/2013 sono soddisfatti e che pertanto il Belgio ha diritto a un contributo finanziario a titolo di tale regolamento;

2.  rileva che la deroga dall'articolo 4, paragrafo 1, lettera a) del regolamento riguarda, in questo caso, un numero di esuberi che non è sensibilmente inferiore alla soglia minima di 500 lavoratori collocati in esubero; accoglie positivamente il fatto che la domanda miri a sostenere 100 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET);

3.  osserva che la domanda fa seguito alla domanda EGF/2013/011 BE/Saint-Gobain Sekurit, presentata in precedenza dal Belgio in relazione a 257 esuberi avvenuti nello stesso settore; rileva che varie misure nell'ambito delle due domande sono simili;

4.  accoglie con favore il sostegno per i progetti collettivi; invita la Commissione a valutare i risultati di questo tipo di misure nell'ambito di domande ricorrenti al fine di determinarne i benefici per i partecipanti;

5.  sottolinea che, in caso di domande successive provenienti dalla stessa area geografica, la Commissione dovrebbe raccogliere ed analizzare le esperienze tratte dalle domande precedenti e garantire che, in caso di nuove domande, le conclusioni di tale analisi siano tenuti in considerazione;

6.  accoglie con favore il fatto che la domanda contenga misure specificamente rivolte a fornire assistenza ai NEET;

7.  apprezza che le indennità e gli incentivi che saranno forniti tra le misure proposte si limitino al 5,52 % dei costi totali stimati;

8.  ricorda che, in conformità dell'articolo 7 del regolamento FEG, l'elaborazione del pacchetto coordinato di servizi personalizzati dovrebbe tener conto delle prospettive future del mercato del lavoro e delle competenze richieste ed essere compatibile con il passaggio a un'economia sostenibile ed efficiente sotto il profilo delle risorse.

Voglia gradire, signor Presidente, i sensi della mia più profonda stima

Thomas HÄNDEL

Presidente della commissione EMPL

ALLEGATO: LETTERA DELLA COMMISSIONE PER LO SVILUPPO REGIONALE

On. Jean ARTHUIS

Presidente

Commissione per i bilanci

Parlamento europeo

Signor Presidente,

Oggetto:  Mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

Una proposta di decisione relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG), presentata dalla Commissione, è stata deferita alla commissione per lo sviluppo regionale affinché formuli un parere. Prendo atto dell'intenzione della commissione per i bilanci di approvare il 18 febbraio 2016 una relazione in proposito:

-  COM(2016) 1 final propone un contributo a titolo del FEG pari a 1 095 544 EUR per finanziare misure attive del mercato del lavoro finalizzate ad agevolare il reinserimento professionale di 412 lavoratori collocati in esubero nel settore economico della fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi nelle regioni di livello NUTS 2 di Hainaut (B32) e Namur (B35) in Belgio.

Le norme applicabili ai contributi finanziari a valere sul FEG sono stabilite nel regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006.

I coordinatori della commissione hanno valutato tale proposta e mi hanno chiesto di scriverLe per comunicarLe che la maggioranza della commissione da me presieduta non solleva obiezioni alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per l'assegnazione degli importi summenzionati proposti dalla Commissione.

Voglia gradire, signor Presidente, i sensi della mia più profonda stima

Iskra MIHAYLOVA

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

18.2.2016

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

29

6

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Jean Arthuis, Richard Ashworth, Reimer Böge, Lefteris Christoforou, Jean-Paul Denanot, Gérard Deprez, Eider Gardiazabal Rubial, Jens Geier, Esteban González Pons, Ingeborg Gräßle, Bernd Kölmel, Zbigniew Kuźmiuk, Vladimír Maňka, Siegfried Mureşan, Victor Negrescu, Younous Omarjee, Petri Sarvamaa, Patricija Šulin, Eleftherios Synadinos, Paul Tang, Indrek Tarand, Isabelle Thomas, Inese Vaidere, Monika Vana, Daniele Viotti, Marco Zanni, Auke Zijlstra

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Xabier Benito Ziluaga, Andrey Novakov, Pavel Poc, Nils Torvalds, Tomáš Zdechovský

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Birgit Collin-Langen, Nathan Gill, Dietmar Köster

  • [1]  GU L 347 del 20.12.2013, pag. 855.
  • [2]  GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884.
  • [3]  GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1.
  • [4]   GU L 347 del 20.12.2013, pag. 855.
  • [5]   GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1.
  • [6]   Regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884).
  • [7]   Data da inserire da parte del Parlamento prima della pubblicazione nella GU.
  • [8]  GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884.
  • [9]  GU L 347 del 20.12.2013, pag. 855.
  • [10]  GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1.
  • [11]  Regolamento (UE) n. 1046/2012 della Commissione, dell'8 novembre 2012, recante attuazione del regolamento (CE) n. 1059/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'istituzione di una classificazione comune delle unità territoriali per la statistica (NUTS) per quanto riguarda la trasmissione delle serie temporali per la nuova suddivisione regionale (GU L 310 del 9.11.2012, pag. 34).