RELAZIONE sulla relazione 2016 della Commissione sul Montenegro

2.3.2017 - (2016/2309(INI))

Commissione per gli affari esteri
Relatore: Charles Tannock


Procedura : 2016/2309(INI)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A8-0050/2017
Testi presentati :
A8-0050/2017
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla relazione 2016 della Commissione sul Montenegro

(2016/2309(INI))

Il Parlamento europeo,

–  viste le conclusioni del Consiglio europeo del 19-20 giugno 2003 e l'allegata "Agenda di Salonicco per i Balcani occidentali: procedere verso l'integrazione europea",

–  visto l'accordo di stabilizzazione e di associazione (ASA) tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Montenegro, dall'altra, del 29 marzo 2010[1],

–  visto l'esito delle riunioni della conferenza di adesione UE-Montenegro a livello di supplenti, del 30 giugno 2016, e a livello ministeriale, del 13 dicembre 2016,

–  viste le conclusioni del Consiglio del 26 giugno 2012 relative all'apertura dei negoziati di adesione con il Montenegro il 29 giugno 2012 e le conclusioni del 13 dicembre 2016, che hanno ricevuto l'approvazione della grande maggioranza delle delegazioni,

–  vista la settima riunione del Consiglio di stabilizzazione e di associazione tra il Montenegro e l'Unione europea, tenutasi a Bruxelles il 20 giugno 2016,

–  vista la comunicazione della Commissione del 9 novembre 2016 dal titolo "Comunicazione 2016 sulla politica di allargamento dell'UE" (COM(2016)0715), accompagnata dal documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Montenegro 2016 Report" (SWD(2016)0360),

–  viste la dichiarazione finale del presidente del vertice di Parigi dei Balcani occidentali del 4 luglio 2016 e le raccomandazioni delle organizzazioni della società civile per il vertice di Parigi 2016,

–  visti la decisione dei ministri degli Esteri degli Stati membri della NATO del 2 dicembre 2015 e la firma del protocollo di adesione del Montenegro alla NATO il 19 maggio 2016,

–  vista la relazione finale della missione di osservazione elettorale dell'OSCE/ODIHR sulle elezioni parlamentari del 16 ottobre 2016,

–  vista la dichiarazione congiunta dell'ottava riunione del comitato consultivo misto della società civile UE-Montenegro, tenutasi a Budva l'8 novembre 2016,

–  viste la dichiarazione e le raccomandazioni approvate in occasione della dodicesima riunione della commissione parlamentare di stabilizzazione e di associazione (SAPC) UE-Montenegro, tenutasi a Podgorica il 19-20 maggio 2016,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sul Montenegro,

–  visto l'articolo 52 del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A8-0050/2017),

A.  considerando che l'integrazione euro-atlantica è la prima priorità della politica estera del Montenegro;

B.  considerando che sono stati compiuti ulteriori progressi nei negoziati di adesione; che il processo di adesione del Montenegro è attualmente considerato quello più avanzato; che il quadro giuridico nel campo dello Stato di diritto è per lo più completo e che la struttura istituzionale è stata creata;

C.  considerando che permangono preoccupazioni circa il clima politico interno polarizzato e il boicottaggio dell'opposizione in Parlamento; che il dialogo sostenibile e la cooperazione costruttiva tra la coalizione di governo e l'opposizione sono essenziali al fine di continuare a progredire nel processo di adesione;

D.  considerando che la corruzione e la criminalità organizzata continuano a costituire gravi preoccupazioni;

E.  considerando che le organizzazioni della società civile possono partecipare a gruppi di lavoro, anche in materia di negoziati di adesione, ma hanno espresso insoddisfazione rispetto al loro livello di coinvolgimento nelle decisioni politiche e alla possibilità di accedere alle informazioni; che è estremamente preoccupante che alcuni attivisti della società civile siano stati personalmente presi di mira da parte dei media tramite campagne di diffamazione;

F.  considerando che i progressi del Montenegro nel quadro del capitoli 23 e 24 sullo Stato di diritto rimangono essenziali per l'andamento complessivo del processo negoziale;

G.  considerando che la libertà di espressione e la libertà dei mezzi di informazione sono valori imprescindibili dell'UE nonché i pilastri fondamentali di ogni democrazia; che la comunità dei mezzi di informazione del Montenegro è altamente politicizzata, che la censura e l'autocensura persistono e che si verificano ancora pressioni economiche e politiche sui giornalisti;

1.  accoglie con favore il progresso costante nell'integrazione del Montenegro nell'UE; accoglie con favore il fatto che il Montenegro abbia conseguito progressi costanti nei negoziati di adesione, prendendo atto che finora sono stati aperti 26 capitoli nell'ambito dei negoziati e 2 capitoli sono stati provvisoriamente chiusi; invita il Consiglio ad accelerare i negoziati con il Montenegro; incoraggia l'apertura e la chiusura di ulteriori capitoli nei negoziati di adesione nel 2017; si compiace dell'adozione da parte del governo montenegrino del programma di adesione del Montenegro all'UE per il 2017-2018; incoraggia il Montenegro ad accelerare le riforme, aumentare gli sforzi per soddisfare tutti i parametri di riferimento e continuare a focalizzarsi sugli aspetti fondamentali del processo di adesione; ricorda che è essenziale fornire risultati concreti e un rendimento ottimo e sostenibile in termini di attuazione, in particolare nel campo dello Stato di diritto, della giustizia e della lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata;

2.  si congratula con le autorità competenti per le elezioni parlamentari svoltesi il 16 ottobre 2016 in modo ordinato e nel rispetto, in linea generale, delle libertà fondamentali; incoraggia un ulteriore allineamento con gli standard internazionali; si compiace che l'affluenza sia stata la più alta dal 2002; si compiace della revisione del quadro giuridico entro il quale si sono tenute le elezioni, ma rileva la persistenza di alcune lacune amministrative, anche da parte della commissione di Stato per le elezioni, come pure di preoccupazioni circa la precisione del registro elettorale e la politicizzazione;

3.  si rammarica della necessità di chiudere temporaneamente due piattaforme Internet di comunicazione il giorno delle elezioni nonché degli atti di pirateria informatica ai danni del sito web del Centro per la transizione democratica (CDT) qualche giorno prima delle elezioni, il che ha ostacolato il lavoro delle organizzazioni della società civile nel monitoraggio delle elezioni; chiede alle autorità competenti di affrontare le lacune e indagare sulle presunte irregolarità procedurali, compresi i presunti abusi dei fondi statali, gli abusi d'ufficio e le eventuali altre carenze segnalate, in modo rapido e trasparente, in linea con le raccomandazioni dell'OSCE/ODIHR; auspica che l'indipendenza della commissione di Stato per le elezioni venga sostenuta; ritiene che sia necessario un miglioramento del processo elettorale per creare una piena fiducia nel processo elettorale; prende atto con rammarico del fatto che una parte dell'opposizione non abbia riconosciuto i risultati delle elezioni; riconosce i tentativi da parte di attori esterni di screditare il processo elettorale e le difficoltà che ciò ha provocato; si attende che il nuovo governo mantenga l'impegno politico nei confronti del processo di riforma e invita tutti i partiti politici a rilanciare un dialogo costruttivo;

4.  osserva che, nel periodo precedente le elezioni, è stato formato un governo di fiducia elettorale; si rallegra del fatto che tale sviluppo sia frutto di un'iniziativa del Montenegro e sia stato realizzato con la partecipazione di vari partiti;

5.  esprime preoccupazione per i presunti tentativi russi di influenzare gli sviluppi in Montenegro, poiché questa modalità di azione nella regione potrebbe comportare un'ulteriore destabilizzazione dei Balcani occidentali; è preoccupato per i gravi incidenti, tra cui un presunto colpo di Stato, che si sono verificati il 16 ottobre 2016 e invita il vicepresidente della Commissione/alto rappresentate dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR) e la Commissione a seguire da vicino le indagini in corso da parte delle autorità competenti; si compiace della volontà della Serbia di collaborare nell'ambito di tali indagini; ritiene importante che i servizi competenti degli Stati membri condividano tra loro, con il VP/AR e con la Commissione le informazioni relative a questi incidenti;

6.  continua ad essere profondamente preoccupato per la polarizzazione del clima interno e per il boicottaggio delle attività parlamentari ad opera dei membri dell'opposizione; invita l'opposizione ad approfittare dell'offerta del primo ministro montenegrino di partecipare al governo, in cambio della fine del boicottaggio; ribadisce la necessità che tutte le forze politiche rilancino una cooperazione e un dialogo costruttivi in seno al parlamento montenegrino; chiede un ulteriore rafforzamento del controllo parlamentare del processo di adesione e della capacità di sorveglianza del bilancio; si compiace con il parlamento per aver continuato a dimostrare un alto livello di trasparenza; esprime preoccupazione per l'uso sproporzionato della forza durante le proteste antigovernative, insiste ripetutamente sulla necessità di dare un seguito opportuno al "caso delle registrazioni audio"; invita a migliorare il controllo parlamentare relativo all'attuazione delle misure di lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione;

7.  invita il governo a migliorare l'accesso alle informazioni pubbliche, in particolare rispetto ai grandi progetti infrastrutturali, quali la costruzione di autostrade, le privatizzazioni, gli appalti pubblici e le operazioni giudiziarie;

8.  accoglie con favore la nuova strategia di riforma della pubblica amministrazione (RPA) 2016-2020, il programma di riforme della gestione delle finanze pubbliche, l'entrata in vigore della nuova legge sulle retribuzioni e la semplificazione delle procedure amministrative; chiede l'adozione di misure per stanziare le adeguate risorse di bilancio per l'attuazione della RPA, nonché una volontà politica coerente per razionalizzare la pubblica amministrazione, anche in vista dei preparativi per l'adesione; rileva i progressi limitati in direzione di un rafforzamento della capacità amministrativa; incoraggia la completa depoliticizzazione della pubblica amministrazione; ritiene essenziale aderire ai principi del merito, della professionalità, della responsabilità e della trasparenza, svolgere una valutazione dell'impatto normativo tempestiva nonché garantire il diritto dei cittadini a una buona amministrazione priva di corruzione e all'informazione;

9.  constata i progressi nella riforma della giustizia, incluso il miglioramento delle capacità istituzionali; continua a essere preoccupato per le indebite ingerenze nell'indipendenza della magistratura, specialmente per quanto riguarda la nomina dei giudici; sottolinea la necessità di rafforzare la responsabilità della magistratura mediante lo sviluppo di un monitoraggio dell'attuazione dei codici etici e di nuovi sistemi disciplinari per i giudici e i pubblici ministeri; sottolinea inoltre la necessità di razionalizzare la rete giudiziaria e di migliorare ulteriormente le capacità relative al monitoraggio degli arretrati nei tribunali, nonché di ridurre ulteriormente il numero di casi pendenti; chiede una responsabilità istituzionale e individuale più efficace nel trattamento delle accuse di corruzione, riciclaggio di denaro e criminalità organizzata; sottolinea la necessità di attuare in modo efficace le decisioni giudiziarie in merito all'accesso all'informazione e di contrastare la prassi prevalente di dichiarare la riservatezza dei documenti al fine di limitarne l'accesso; sottolinea l'importanza di creare maggiore consapevolezza da parte del pubblico in merito ai meccanismi di reclamo esistenti;

10.  invita le autorità competenti, pur rilevando alcuni progressi nel dare seguito ai crimini di guerra, a provvedere in modo efficace alle indagini, ai processi, alle sentenze e alle pene per i crimini di guerra, nonché a lottare contro l'impunità in linea con le norme internazionali, con particolare riferimento ai funzionari responsabili ai vertici della catena di comando; accoglie con favore l'adozione di una strategia per i processi, al fine di avviare nuovi procedimenti e giungere a risultati concreti; sottolinea la necessità di garantire che le vittime dei crimini di guerra abbiano libero accesso alla giustizia e a un equo risarcimento nonché di garantire una protezione totale dei testimoni nel corso dei procedimenti giudiziari in materia di crimini di guerra;

11.  rileva con preoccupazione che la corruzione rimane diffusa in molti campi ma accoglie con favore l'ulteriore rafforzamento del quadro anticorruzione, rendendo tra l'altro pienamente operativa l'Agenzia anticorruzione e nominando speciali pubblici ministeri anticorruzione, nonché affrontando la necessità di formazione specializzata a lungo termine; ritiene indispensabile assicurare la loro indipendenza nelle indagini; sottolinea l'importanza di attività politicamente imparziali, professionali e trasparenti dell'Agenzia anticorruzione, in particolare rispetto a casi di corruzione ad alto livello e al finanziamento dei partiti politici; sottolinea ancora una volta la necessità di istituire un monitoraggio delle indagini portate a termine e delle condanne eseguite, in particolare nei casi di corruzione ad alto livello, e delle misure volte a prevenire la corruzione, compresa l'applicazione più efficace delle sanzioni previste dalla legge; invita il nuovo governo a includere la lotta alla corruzione tra le sue priorità, destinandovi risorse umane e di bilancio sufficienti;

12.  invita ad attuare in modo efficace i piani d'azione settoriali per campi particolarmente soggetti alla corruzione, quali gli appalti pubblici, la privatizzazione, l'urbanistica, l'istruzione, l'assistenza sanitaria, l'amministrazione locale e la polizia; invita ad un'indagine efficace in merito ai casi potenziali di informatori e alla loro protezione adeguata; invita ad incorporare il reato di arricchimento illecito all'interno del codice penale del Montenegro; auspica un'attuazione efficace dell'Accordo di cooperazione tra Eurojust e il Montenegro per migliorare la cooperazione giudiziaria nella lotta contro le forme gravi di criminalità; invita ad adottare misure per la protezione degli informatori;

13.  prende atto dell'adozione di un piano di azione per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo e della firma del protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo; sottolinea la necessità di continuare a sviluppare il monitoraggio dei casi di criminalità organizzata, in particolare per quanto riguarda la tratta di esseri umani, il traffico di stupefacenti e il riciclaggio di denaro, al fine di garantire una più forte cooperazione tra le agenzie e di intensificare ulteriormente la cooperazione regionale e internazionale nella lotta contro la criminalità organizzata; sottolinea la necessità che consulenti contabili legali specializzati prestino assistenza nelle normali indagini;

14.  accoglie con favore i miglioramenti nel quadro giuridico per la lotta contro la tratta degli esseri umani; sottolinea, tuttavia, che è necessaria una migliore identificazione delle vittime della tratta e un maggiore accesso all'assistenza, ai risarcimenti e alle misure di protezione da parte loro;

15.  accoglie con favore la nuova strategia per la lotta contro l'estremismo violento nel 2016-2018, che integra la strategia nazionale per la prevenzione e la lotta contro il terrorismo, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo; prende atto della creazione di una nuova unità di intelligence con il compito di individuare e monitorare potenziali membri di gruppi estremisti violenti; ritiene fondamentale identificare le persone nelle prime fasi della radicalizzazione, al fine di impedire il loro reclutamento da parte di gruppi estremisti violenti e riuscire a reintegrarle nella società; ritiene importante che le misure adottate in tal senso assicurino il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, conformemente agli obblighi internazionali; sottolinea l'importanza di creare consapevolezza per monitorare le possibili minacce terroristiche;

16.  invita le autorità competenti, pur riconoscendo la partecipazione delle organizzazioni della società civile ai preparativi per l'adesione, a migliorare ulteriormente l'accesso di tali organizzazioni alle informazioni relative all'UE e a garantire che le consultazioni con esse siano svolte in modo significativo, ove possibile; invita le autorità competenti a elaborare un approccio che offra maggior sostegno e inclusione, al fine di facilitare le attività di base da parte delle organizzazioni della società civile e incoraggiare la loro partecipazione attiva alla supervisione dell'intero processo elettorale; esorta le autorità competenti a predisporre finanziamenti pubblici per le organizzazioni della società civile, sia a livello nazionale che locale, in modo più sostenibile, trasparente ed efficiente; invita le autorità pertinenti a creare condizioni che agevolino il lavoro volontario e un grado più elevato di impegno civico; è profondamente preoccupato per il fatto che le campagne denigratorie e i tentativi di intimidazione non siano cessati contro alcuni attivisti delle organizzazioni della società civile; invita le autorità ad indagare e chiarire le cause di tali tentativi e ad intensificare gli sforzi ai fini proteggere gli attivisti delle organizzazioni della società civile;

17.  prende atto di alcuni progressi nel miglioramento della situazione delle minoranze, tra cui il completamento di diverse riforme legislative per garantire un maggiore allineamento alle norme dell'UE e internazionali in materia di diritti umani; accoglie con favore l'adozione di una strategia 2016-2020 e del piano di azione per l'inclusione sociale delle comunità rom ed egiziane; chiede lo stanziamento di un bilancio adeguato per attuare correttamente il piano di azione; è preoccupato per la doppia discriminazione subita dalle donne e dalle bambine nella comunità rom e per l'accesso della comunità rom, delle minoranze egiziane e della popolazione ashkali all'assistenza sanitaria, all'istruzione, agli alloggi e all'occupazione; incoraggia le autorità competenti a continuare a rafforzare gli sforzi per salvaguardare i diritti delle persone LGBTI; riconosce le difficoltà di accettazione della diversità sessuale all'interno della società montenegrina; invita le autorità competenti a profondere ulteriori sforzi di sensibilizzazione in materia di non discriminazione per il grande pubblico; resta preoccupato per il fatto che la maggior parte degli edifici pubblici, compresi i centri medici e le facoltà universitarie, non sia ancora accessibile alle persone con disabilità e che il numero di persone con disabilità occupate sia ancora molto limitato; invita ad adottare ulteriori misure per proteggere l'identità multinazionale della regione di Boka Kotorska;

18.  chiede l'ulteriore rafforzamento delle istituzioni per i diritti umani, compreso il mediatore e il ministero dei Diritti umani e dei diritti delle minoranze e ritiene che la loro conoscenza delle leggi e delle norme internazionali ed europee in materia di diritti umani dovrebbe essere migliorata; esprime preoccupazione per la mancanza di un approccio uniforme e il livello ridotto delle sanzioni nel caso di violazione dei diritti umani;

19.  rimane preoccupato per le continue violenze sessuali e domestiche di genere, la mancanza di azioni giudiziarie e di adeguate condanne per i colpevoli in linea con le norme internazionali, nonché per l'inefficienza del sostegno e della protezione delle vittime; chiede l'adozione di misure volte a istituire adeguati servizi di protezione, migliorare il coordinamento interistituzionale pertinente, ricorrere in modo efficace alla nuova banca dati unificata dei casi di violenza domestica e attuare la strategia 2016-2020 per la lotta contro la violenza domestica; sottolinea l'importanza di istruire e formare i dipendenti delle istituzioni statali per lavorare con le vittime; invita le autorità competenti a garantire una protezione adeguata, alloggi a lungo termine, sostegno finanziario e programmi di istruzione alle vittime di matrimoni forzati, nonché azioni giudiziarie efficienti e condanne contro i colpevoli; sottolinea l'importanza di incoraggiare la rappresentanza delle donne in politica, anche in posizioni decisionali chiave, nonché il loro accesso e una migliore rappresentazione nel mercato del lavoro; chiede l'elaborazione di una politica pubblica che aiuti a trovare un equilibrio tra la vita professionale e familiare; prende atto che prosegue l'attuazione del piano di azione 2013-2017 per la parità di genere; esorta le autorità competenti ad effettuare stanziamenti di bilancio sufficienti per la sua attuazione; osserva che il coordinamento delle politiche per l'infanzia presenta difficoltà e che la violenza contro i minori continua a preoccupare;

20.  invita le autorità montenegrine ad adottare le misure necessarie per prevenire la violenza contro i minori, la tratta degli esseri umani e i matrimoni forzati di minori, di cui le ONG continuano a riferire;

21.  sottolinea la necessità di lavorare costantemente e seriamente all'armonizzazione del sistema giuridico montenegrino con le norme giuridiche internazionali in materia di diritti umani e libertà delle persone con disabilità, al fine di rispettare i principi dello Stato di diritto, della costituzionalità e della legalità;

22.  continua a essere preoccupato per il livello di libertà di espressione e libertà dei mezzi di comunicazione in Montenegro e per la mancanza di indagini efficaci da parte del governo sulle aggressioni ai giornalisti; esorta nuovamente le autorità competenti a risolvere i casi da tempo pendenti di violenze, intimidazioni e minacce contro i giornalisti, ad adottare misure volte a proteggere i professionisti dei mezzi di informazione e a creare un ambiente sicuro per il giornalismo libero e investigativo; è inoltre preoccupato per le aggressioni commesse dalle forze di polizia e i recenti casi di pressioni e intimidazioni nei confronti di giornalisti, tra cui campagne diffamatorie, aggressioni fisiche e minacce, nonché casi di interferenza con i mezzi di comunicazione nel corso di manifestazioni antigovernative, compresi arresti arbitrari e sequestro di attrezzature; esprime preoccupazione per la perdurante mancanza di indagini adeguate su tali aggressioni e per la mancata risoluzione di tali casi; rileva che il numero di casi di diffamazione rimane elevato; insiste sulla trasparenza delle pubblicità statali nei mezzi di informazione privati, sulla modifica del codice penale montenegrino e sull'introduzione di nuovi reati intesi a prevenire e punire gli attacchi contro i giornalisti che svolgono il loro lavoro in modo professionale; riconosce le misure legali adottate al fine di fornire una maggiore autonomia finanziaria e una maggiore sostenibilità al servizio pubblico radiotelevisivo RTCG e invita a intraprendere ulteriori passi per garantire la sua indipendenza, anche sul piano editoriale; sottolinea la necessità di sostenere e rafforzare i meccanismi di autoregolamentazione esistenti; sottolinea che il codice etico rivisto per i giornalisti deve essere applicato in maniera efficace e uniforme in tutta la comunità dei mezzi di comunicazione; invita, ove opportuno, gli osservatori della delegazione dell'UE e delle ambasciate degli Stati membri a partecipare più regolarmente ai processi contro i giornalisti e i professionisti dei mezzi di comunicazione;

23.  rileva che durante le elezioni del 2016 la commissione di Stato per le elezioni aveva limitato l'accesso dei mezzi di comunicazione; chiede l'attuazione delle raccomandazioni sui mezzi di comunicazione presentate nella relazione finale della missione di osservazione elettorale dell'OSCE/ODIHR sulle elezioni parlamentari del 2016;

24.  esorta il nuovo governo, pur prendendo atto degli sviluppi economici favorevoli, ad adottare misure per garantire la sostenibilità di bilancio, migliorando nel contempo i diritti sociali e la protezione dei consumatori, ad avviare ulteriori riforme strutturali al fine di migliorare il contesto imprenditoriale e degli investimenti onde creare crescita e occupazione e un'economia più diversificata, fra cui misure volte a ridurre gradualmente il settore informale, nonché ad affermare con forza la necessità di combattere efficacemente l'evasione fiscale; accoglie con favore l'apertura del capitolo 19 e ritiene fermamente che sia il miglior incentivo affinché il governo acceleri il lavoro in materia di inclusione sociale, riduzione della povertà e del settore informale; chiede la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché un maggiore impegno per rafforzare lo Stato di diritto e l'esecuzione dei contratti; sottolinea la necessità di affrontare gli squilibri esterni elevati e di rivalutare i progetti di investimento nelle infrastrutture pubbliche che mettono in difficoltà la sostenibilità di bilancio; invita a rendere disponibili ulteriori misure finanziarie e non finanziarie per il sostegno delle PMI e ad investire maggiormente nell'innovazione e in progetti sostenibili per stimolare l'economia; chiede il miglioramento del dialogo sociale;

25.  osserva che, benché siano stati compiuti alcuni progressi nello sviluppo delle infrastrutture di trasporto, anche mediante l'Osservatorio dei trasporti dell'Europa sudorientale, la mancanza di strade transfrontaliere ostacola commercio e turismo; plaude agli sforzi finora compiuti per la liberalizzazione del settore ferroviario in Montenegro; sottolinea la necessità di coordinarsi con i paesi vicini in materia di connettività e permettere che essi partecipino al processo di pianificazione per i progetti infrastrutturali;

26.  sottolinea l'importanza di rafforzare il settore delle PMI e di fornire sostegno attraverso una legislazione, finanziamenti e un'attuazione della politica industriale migliori, come pure riducendo gradualmente l'economia informale e rendere più veloce la registrazione elettronica delle imprese in tutta la nazione;

27.  rileva che l'economia sommersa del Montenegro costituisce ancora una grande parte del PIL totale; ricorda che l'estesa economia informale costituisce un ostacolo importante per le imprese e per la crescita economica ed esorta il Montenegro a prendere provvedimenti per ridurre la quota di economia sommersa;

28.  osserva con preoccupazione che alcuni risultati dello sviluppo di capacità finanziati a titolo dell'IPA non sono stati utilizzati appieno o non sono stati oggetto di un seguito da parte delle autorità; sottolinea che, per ottenere risultati positivi, le autorità devono garantire una disponibilità di personale adeguata, adottare la legislazione necessaria per permettere l'utilizzo dei risultati e concedere la necessaria indipendenza alle istituzioni di nuova creazione;

29.  prende atto del leggero declino del tasso di disoccupazione; accoglie con favore la nuova strategia nazionale 2016-2020 in materia di occupazione e sviluppo delle risorse umane e il relativo piano di azione 2016; continua a essere preoccupato per l'elevata disoccupazione giovanile e la scarsa mobilità dei lavoratori; chiede misure proattive per il mercato del lavoro al fine di aumentare i posti di lavoro di qualità e sostenere le donne, le persone vulnerabili, le persone con disabilità e i giovani nell'istruzione, nell'orientamento professionale, nella formazione e nell'occupazione nonché per quanto riguarda i diritti del lavoro; ribadisce l'importanza di una partecipazione attiva a iniziative regionali per i giovani, quali l'Ufficio di cooperazione giovanile regionale dei Balcani occidentali, anche facendo ricorso a programmi esistenti concepiti per incentivare la connettività nella regione e affrontare la disoccupazione giovanile;

30.  osserva che la spesa pubblica destinata all'istruzione rimane bassa, al di sotto della media dell'UE; sottolinea la necessità di adottare le misure necessarie, con particolare riferimento ai servizi di assistenza alla prima infanzia e alle scuole materne, in cui le iscrizioni sono purtroppo basse e ben al di sotto dell'obiettivo dell'UE del 95 % entro il 2020; ritiene che sia opportuno prestare particolare attenzione alla mancanza di accesso a numerose università pubbliche per le persone con disabilità;

31.  accoglie con favore la nuova legge sull'ambiente, la strategia nazionale di recepimento e attuazione dell'acquis dell'UE in materia di ambiente e cambiamento climatico e il relativo piano di azione 2016-2020; sottolinea la necessità di rafforzare gli sforzi di attuazione, con particolare riferimento alla qualità dell'acqua, alla protezione della natura e alla gestione dei rifiuti, come pure le relative capacità amministrative a tutti i livelli; è preoccupato per il notevole ritardo nell'approntare una protezione del potenziale sito Natura 2000 della salina di Ulcinj (Dulcigno); chiede che siano compiuti ulteriori sforzi per preservare la biodiversità della salina e lo sviluppo sostenibile del litorale;

32.  invita le autorità competenti ad adottare le necessarie misure di protezione e conservazione in merito al lago di Scutari al fine di mantenerne le caratteristiche ecologiche tra cui l'integrità ecologica; invita il governo a garantire che la trasformazione dei parchi nazionali in un'azienda controllata dallo Stato non abbia effetti negativi sulla loro protezione; è preoccupato dei ritardi significativi nel determinare la tutela delle aree identificate come potenziali aree della rete Natura 2000; rammenta che è necessario condurre valutazioni d'impatto ambientale adeguate e strategiche in conformità dell'acquis dell'UE e delle norme internazionali;

33.  sottolinea la necessità di attuare gli impegni internazionali nel campo della mitigazione dei cambiamenti climatici; è profondamente preoccupato del progetto del governo di sviluppare la centrale a carbone di Pljevlja II, incompatibile con gli impegni sottoscritti nel quadro dell'accordo di Parigi;

34.  riconosce i buoni progressi compiuti nel campo dell'energia, compresi quelli nel settore delle interconnessioni con i paesi partner; invita il Montenegro a introdurre una normativa di attuazione del terzo pacchetto energia, in particolare la direttiva sulle energie rinnovabili; continua a esprime preoccupazione per lo sviluppo di impianti idroelettrici non sostenibili e per il fatto che molti di questi impianti sono pianificati senza un'adeguata valutazione d'impatto ambientale, in particolare per quanto riguarda la tutela della biodiversità e l'impatto sulle aree protette come previsto dalla normativa dell'UE; invita le autorità competenti a mantenere una sorveglianza vigile sulle operazioni di esplorazione offshore nel settore degli idrocarburi e ad attuare tutte le misure protettive ai sensi della legislazione e dei regolamenti adottati, nonché dell'acquis dell'UE;

35.  invita le autorità montenegrine, alla luce dei preparativi per il vertice sui Balcani occidentali che si terrà in Italia nel 2017, a moltiplicare gli sforzi per attuare misure giuridiche e normative nei settori dei trasporti e dell'energia (misure non vincolanti), al fine di rispondere al programma di connettività dell'Unione europea;

36.  plaude alla partecipazione proattiva e al costante ruolo costruttivo del Montenegro nella cooperazione regionale e internazionale nel segno dei rapporti di buon vicinato; incoraggia un'ulteriore cooperazione in tal senso; valuta in modo molto positivo il Montenegro per l'allineamento costante e completo della sua politica estera alla politica estera e di sicurezza comune dell'UE, compresa la decisione (PESC) 2016/1671 del Consiglio, che rinnovava le misure restrittive dell'UE contro la Russia; accoglie con favore la partecipazione del Montenegro alle missioni di PSDC dell'UE; incoraggia il paese a continuare ad affrontare in modo costruttivo e con spirito di buon vicinato le questioni bilaterali in sospeso con i paesi vicini, compresi i problemi irrisolti con la Serbia e la Croazia relativi alla demarcazione dei confini, il prima possibile nel processo di adesione; rinnova l'invito alle autorità affinché contribuiscano a risolvere le questioni della successione legate all'eredità dell'ex Repubblica socialista federale di Jugoslavia; plaude all'accordo relativo alla demarcazione dei confini con la Bosnia-Erzegovina e alla ratifica dell'accordo relativo alla demarcazione dei confini con il Kosovo; sottolinea la necessità di portare avanti i negoziati in materia di adeguamento degli accordi sui valichi di frontiere e sul traffico alla frontiera; plaude alla cooperazione con i paesi vicini nel quadro del processo della dichiarazione di Sarajevo; esorta il Montenegro a rispettare le posizioni comuni dell'UE sull'integrità dello Statuto di Roma e i principi guida dell'UE correlati sugli accordi di immunità bilaterale;

37.  rileva che il Montenegro, per quanto non si trovi sulla "rotta dei Balcani occidentali" rimane un paese di transito per rifugiati e migranti, la maggior parte dei quali provenienti dalla Siria; invita le autorità montenegrine a garantire che i migranti e i rifugiati che chiedono asilo in Montenegro o che attraversano il territorio del paese vengano trattati in conformità del diritto internazionale e dell'UE, compresa la Convenzione per i rifugiati del 1951 e la Carta dei diritti fondamentali dell'UE; accoglie con favore l'adozione del piano di azione di Schengen e della strategia 2016-2020 per la gestione integrata della migrazione;

38.  invita la Commissione a continuare a collaborare con tutti i paesi dei Balcani occidentali sulle questioni legate alla migrazione, al fine di garantire il rispetto delle norme e degli standard dell'UE e internazionali; accoglie con favore il lavoro svolto finora a tale riguardo;

39.  plaude alla partecipazione attiva del Montenegro al vertice di Parigi del 2016 sui Balcani occidentali, in particolare sul programma di connettività; invita le autorità ad attuare l'accordo sui valichi di frontiera con l'Albania, di recente sottoscrizione, e ad attuare il regolamento sulle reti transeuropee, per quel che riguarda la concessione di licenze e il libero accesso al mercato ferroviario; osserva che, benché il mercato ferroviario in Montenegro sia aperto alla concorrenza dal 2014, al momento nessun operatore privato ha dimostrato interesse per un ingresso nel mercato; invita il nuovo governo ad offrire un mercato ferroviario aperto, con diritti di accesso alle linee ferroviarie e assegnazione delle capacità trasparenti e completamente conformi all'acquis;

40.  si compiace del fatto che il protocollo di adesione del Montenegro alla NATO sia stato firmato nel maggio 2016, nel riconoscimento degli sforzi del Montenegro nell'attuazione delle riforme, e sia attualmente in fase di ratifica da parte dei membri della NATO, dal momento che la NATO è un importante fattore di pace e stabilità nei Balcani occidentali; incoraggia i membri della NATO appartenenti all'Unione europea a dare la priorità al processo di ratifica e a riconoscere che l'adesione del Montenegro alla NATO è una tappa strategica importante e simbolica del processo di integrazione euro-atlantica del paese; ricorda che i negoziati di adesione all'UE sono indipendenti dal processo di adesione alla NATO;

41.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al governo e al parlamento del Montenegro.

  • [1]  GU L 108, del 29.4.2010, pag. 1.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

28.2.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

51

7

2

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Lars Adaktusson, Nikos Androulakis, Francisco Assis, Amjad Bashir, Mario Borghezio, Victor Boştinaru, Elmar Brok, Klaus Buchner, James Carver, Fabio Massimo Castaldo, Lorenzo Cesa, Javier Couso Permuy, Andi Cristea, Georgios Epitideios, Knut Fleckenstein, Anna Elżbieta Fotyga, Eugen Freund, Michael Gahler, Iveta Grigule, Sandra Kalniete, Manolis Kefalogiannis, Tunne Kelam, Andrey Kovatchev, Eduard Kukan, Ryszard Antoni Legutko, Arne Lietz, Barbara Lochbihler, Sabine Lösing, Andrejs Mamikins, Ramona Nicole Mănescu, Alex Mayer, David McAllister, Francisco José Millán Mon, Pier Antonio Panzeri, Demetris Papadakis, Ioan Mircea Paşcu, Alojz Peterle, Tonino Picula, Kati Piri, Cristian Dan Preda, Jozo Radoš, Sofia Sakorafa, Alyn Smith, Jordi Solé, Dubravka Šuica, Charles Tannock, László Tőkés, Ivo Vajgl, Johannes Cornelis van Baalen, Hilde Vautmans, Anders Primdahl Vistisen

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Angel Dzhambazki, Takis Hadjigeorgiou, Urmas Paet, Miroslav Poche, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Igor Šoltes, Eleni Theocharous, Bodil Valero, Željana Zovko

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALE IN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

51

+

ALDE

Iveta Grigule, Urmas Paet, Jozo Radoš, Ivo Vajgl, Hilde Vautmans, Johannes Cornelis van Baalen

ECR

Amjad Bashir, Angel Dzhambazki, Anna Elżbieta Fotyga, Ryszard Antoni Legutko, Charles Tannock, Eleni Theocharous

PPE

Lars Adaktusson, Elmar Brok, Lorenzo Cesa, Michael Gahler, Sandra Kalniete, Manolis Kefalogiannis, Tunne Kelam, Andrey Kovatchev, Eduard Kukan, David McAllister, Francisco José Millán Mon, Ramona Nicole Mănescu, Alojz Peterle, Cristian Dan Preda, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, László Tőkés, Željana Zovko, Dubravka Šuica

S&D

Nikos Androulakis, Francisco Assis, Victor Boştinaru, Andi Cristea, Knut Fleckenstein, Eugen Freund, Arne Lietz, Andrejs Mamikins, Alex Mayer, Pier Antonio Panzeri, Demetris Papadakis, Ioan Mircea Paşcu, Tonino Picula, Kati Piri, Miroslav Poche

Verts/ALE

Klaus Buchner, Barbara Lochbihler, Alyn Smith, Jordi Solé, Bodil Valero, Igor Šoltes

7

-

EFDD

James Carver

ENF

Mario Borghezio

GUE/NGL

Javier Couso Permuy, Takis Hadjigeorgiou, Sabine Lösing, Sofia Sakorafa

NI

Georgios Epitideios

2

0

ECR

Anders Primdahl Vistisen

EFDD

Fabio Massimo Castaldo

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti