RELAZIONE recante una proposta di risoluzione non legislativa sul progetto di decisione del Consiglio sulla conclusione a nome dell'Unione dell'accordo di partenariato sulle relazioni e la cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Nuova Zelanda, dall'altra

24.10.2017 - (15470/2016 – C8-0027/2017 – 2016/0366(NLE) – 2017/2050(INI))

Commissione per gli affari esteri
Relatore per parere: Charles Tannock

Procedura : 2017/2050(INI)
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Ciclo del documento :  
A8-0333/2017
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A8-0333/2017
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE NON LEGISLATIVADEL PARLAMENTO EUROPEO

sul progetto di decisione del Consiglio sulla conclusione a nome dell'Unione dell'accordo di partenariato sulle relazioni e la cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Nuova Zelanda, dall'altra

(15470/2016 – C8-0027/2017 – 2016/0366(NLE)2017/2050(INI))

Il Parlamento europeo,

–  visto il progetto di decisione del Consiglio (15470/2016),

–  visto il progetto di accordo di partenariato sulle relazioni e la cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Nuova Zelanda, dall'altra[1] (09787/2016),

–  vista la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 207 e dell'articolo 212, paragrafo 1, e in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 6, lettera a), e paragrafo 8, secondo comma, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C8-0027/2017),

–  vista la dichiarazione comune sulle relazioni e la cooperazione tra l'Unione europea e la Nuova Zelanda, adottata a Lisbona nel 2007[2],

–  vista la sua recente risoluzione sulla Nuova Zelanda, del 25 febbraio 2016, sull'apertura di negoziati ALS con l'Australia e la Nuova Zelanda[3],

–  visto l'accordo tra l'Unione europea e la Nuova Zelanda che istituisce un quadro per la partecipazione della Nuova Zelanda alle operazioni dell'Unione europea di gestione delle crisi, firmato nel 2012[4],

–  visto l'accordo di cooperazione scientifica e tecnologica tra la Comunità europea e il governo della Nuova Zelanda, entrato in vigore nel 2009[5],

–  vista la 22ª riunione interparlamentare UE-Nuova Zelanda, tenutasi a Bruxelles il 23 marzo 2017,

–  vista la sua risoluzione legislativa del ... sul progetto di decisione,

–  visto l'articolo 99, paragrafo 2, del proprio regolamento,

–  vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A8-0333/2017),

A.  considerando che la Nuova Zelanda è legata all'Unione europea e ai suoi Stati membri da un partenariato stretto e di lunga data;

B.  considerando che l'Unione europea condivide valori e principi comuni con la Nuova Zelanda, tra cui il rispetto dei principi democratici, dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dello stato di diritto, compreso il diritto internazionale, nonché la pace e la sicurezza;

C.  considerando che l'Unione europea resta il terzo maggiore partner commerciale della Nuova Zelanda e che entrambe le parti condividono un'ampia gamma di interessi economici e commerciali;

D.  considerando che il primo ambasciatore dell'UE residente in Nuova Zelanda ha assunto le sue funzioni nel settembre 2016, a completamento della transizione verso una delegazione autonoma dell'Unione europea in Nuova Zelanda;

E.  considerando che la Nuova Zelanda mantiene buone relazioni con alcuni dei partner più stretti dell'UE, in particolare con l'Australia e gli Stati Uniti; prendendo atto, a tale proposito, della dichiarazione di Wellington del 2010, che stabilisce un partenariato strategico tra la Nuova Zelanda e gli Stati Uniti, nonché dell'accordo sull'intensificazione delle relazioni economiche (CER), firmato con l'Australia nel 1983;

F.  considerando che la Nuova Zelanda, membro del comitato di aiuto allo sviluppo (DAC) dell'OCSE, è un prezioso partner per lo sviluppo e un importante fornitore di assistenza in termini di aiuto pubblico allo sviluppo (APS) come percentuale del PNL e contribuisce allo sviluppo sostenibile e alla riduzione della povertà nei paesi in via di sviluppo per un pianeta più equo, più sicuro e più prospero;

G.  considerando che la Nuova Zelanda è membro dell'alleanza "Five Eyes" in materia di intelligence con gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada e l'Australia; che altri Stati membri dell'UE (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Belgio, Svezia, Danimarca e Spagna) fanno parte del sistema più ampio noto come "Fourteen Eyes";

H.  considerando che la Nuova Zelanda riserva un'attenzione particolare allo sviluppo delle relazioni nella regione Asia-Pacifico, in particolare con la Cina, il sud-est asiatico e il Giappone, e contribuisce alla stabilità regionale del sud-est asiatico e del Pacifico sudoccidentale;

I.  considerando che una regione Asia-Pacifico integrata nella quale la Nuova Zelanda svolge un ruolo di primo piano contribuisce a un sistema globale basato su valori e regole e, pertanto, alla sicurezza della stessa Unione;

J.  considerando che la Nuova Zelanda è un membro fondatore del Forum delle isole del Pacifico (PIF) e ha un partenariato strategico con l'ASEAN;

K.  considerando che la Nuova Zelanda ha concluso accordi bilaterali di libero scambio con Australia, Singapore, Thailandia, Cina, Hong Kong, Taiwan, Malaysia e Corea del Sud, nonché i seguenti accordi commerciali multilaterali: accordo di partenariato strategico economico transpacifico con Singapore, Cile e Brunei, accordo di libero scambio ASEAN-Australia-Nuova Zelanda e accordo di libero scambio tra la Nuova Zelanda e il Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG); che la Cina e la Nuova Zelanda si stanno adoperando per potenziare i loro accordi commerciali;

L.  considerando che la Nuova Zelanda è inoltre parte dell'accordo di partenariato transpacifico (TPP), che ha ratificato, ed è parte attiva dei negoziati per il partenariato economico regionale globale (RCEP);

M.  considerando che la Nuova Zelanda è stata un membro non permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) per due anni, nel 2015 e 2016, durante i quali ha esercitato, con una visione e una leadership forti, la presidenza dell'UNSC in due occasioni;

N.  considerando che la Nuova Zelanda è da tempo membro dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE), del Fondo monetario internazionale (FMI), della Banca mondiale e della Banca Asiatica di Sviluppo (ADB) ed è membro della neocostituita Banca asiatica di investimento per le infrastrutture (AIIB), con sede a Shanghai;

O.  considerando che la Nuova Zelanda ha contribuito alle operazioni di mantenimento della pace dell'ONU in Bosnia, Kosovo, Sierra Leone e Afghanistan, tra le altre; che in Afghanistan ha diretto una squadra di ricostruzione nella provincia di Bamyan nonché missioni di addestramento per coadiuvare lo sviluppo dell'esercito nazionale afghano, oltre ad aver contribuito fino al 2012 alla missione EUPOL per fornire assistenza nel ripristino dell'ordine pubblico;

P.  considerando che dal 2015 la Nuova Zelanda conduce una missione di formazione non combat in Iraq con l'obiettivo di formare le forze di sicurezza irachene nell'ambito della lotta contro l'IS/Daesh;

Q.  considerando che la Nuova Zelanda è stata il primo paese al mondo a adottare il suffragio universale nel 1893;

R.  considerando che la Nuova Zelanda è un sostenitore dei metodi di produzione verdi, in particolare nel settore alimentare, e ha promosso accordi globali a livello mondiale in materia di clima nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, l'attuazione dell'accordo di Parigi nell'ambito della COP21 e un'efficace azione di mitigazione da parte di tutti i paesi sviluppati e dei paesi in via di sviluppo che producono più emissioni, anche agendo da apripista con l'istituzione di un sistema nazionale di scambio di quote di emissione,

S.  considerando che la Nuova Zelanda e l'Unione europea cooperano nella promozione dello sviluppo sostenibile, della resilienza e della mitigazione per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici nella regione Asia-Pacifico, in particolare favorendo l'uso sistematico dell'energia rinnovabile;

T.  considerando che la Nuova Zelanda e l'Unione europea cooperano per promuovere lo sviluppo sostenibile e per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici nella regione del Pacifico, con particolare attenzione al ruolo svolto dalle fonti di energia rinnovabili;

U.  considerando che la Nuova Zelanda contribuisce al Fondo internazionale per l'Irlanda, un'organizzazione che opera per promuovere il progresso economico e sociale e per incoraggiare e facilitare il dialogo e la riconciliazione tra comunità;

1.  accoglie con favore la conclusione dell'accordo di partenariato sulle relazioni e la cooperazione, che fornirà un quadro politico orientato al futuro all'interno del quale le relazioni e la cooperazione UE-Nuova Zelanda sullo sviluppo sostenibile e su un'ampia gamma di questioni saranno ulteriormente sviluppate negli anni a venire per rispondere a nuove ambizioni e aspirazioni;

2.  appoggia l'avvio dei negoziati sull'accordo di libero scambio tra UE e Nuova Zelanda, che devono svolgersi in uno spirito di reciprocità e mutuo beneficio, tenendo conto della sensibilità di alcuni prodotti agricoli e di altro tipo; sottolinea che è importante rafforzare il dialogo politico e migliorare la cooperazione sulla crescita economica, sulla creazione di posti di lavoro, sugli scambi e sugli investimenti;

3.  apprezza la volontà del primo ministro Bill English di evidenziare e ribadire l'impegno a mantenere relazioni privilegiate con l'Europa effettuando la sua prima visita ufficiale all'estero nell'Unione europea, al Parlamento europeo, a Londra e a Berlino nel gennaio 2017, appena un mese dopo la sua nomina a primo ministro;

4.  riconosce le relazioni bilaterali forti e radicate nel tempo tra la Nuova Zelanda e gli Stati membri dell'UE, compresi i legami culturali, economici e interpersonali;

5.  sottolinea la cooperazione dell'Unione europea con la Nuova Zelanda in materia di pace, sicurezza, stabilità nella regione Asia-Pacifico, agricoltura, sviluppo sostenibile, pesca e affari marittimi, trasporti, aiuto umanitario, misure sanitarie, energia, ambiente e cambiamenti climatici;

6.  sottolinea la cooperazione dell'Unione europea con la Nuova Zelanda per il rafforzamento della governance ambientale e degli oceani, che è necessaria per conseguire gli obiettivi di conservazione e utilizzo sostenibile delle risorse;

7.  prende atto della tabella di marcia per la cooperazione scientifica e tecnologica tra UE e Nuova Zelanda in materia di ricerca e innovazione; incoraggia ulteriori investimenti e nuove opportunità nella cooperazione scientifica, accademica e tecnologica;

8.  accoglie con favore gli articoli dell'accordo di partenariato sulle relazioni e la cooperazione relativi alla cooperazione nella lotta al terrorismo, in particolare gli impegni in materia di scambio di informazioni sulle reti e i gruppi terroristici e lo scambio di opinioni sui metodi per prevenire, contrastare e combattere il terrorismo e la sua propaganda, la radicalizzazione e la criminalità informatica, garantendo nel contempo la tutela dei diritti umani e rispettando lo stato di diritto;

9.  sottolinea la partecipazione della Nuova Zelanda alle operazioni dell'UE di gestione delle crisi per promuovere la pace e la sicurezza e il suo contributo alle operazioni antipirateria EUNAVFOR Atalanta al largo del Corno d'Africa, alla missione EUPOL Afghanistan e all'operazione EUFOR Althea in Bosnia-Erzegovina;

10.  plaude all'impegno di lunga data della Nuova Zelanda nella coalizione internazionale contro il terrorismo; ricorda che la Nuova Zelanda può svolgere un ruolo significativo nella lotta al terrorismo internazionale nella regione Asia-Pacifico; si compiace del fatto che il paese stia già fornendo sostegno a governi e ONG nei paesi del sud-est asiatico nella lotta contro l'estremismo violento e la radicalizzazione;

11.  riconosce il ruolo di co-patrocinatore delle risoluzioni dell'UNSC sulla Siria e sul processo di pace in Medio Oriente svolto dalla Nuova Zelanda alla fine del 2016, quando era membro dell'UNSC;

12.  si compiace dell'impegno di lunga data della Nuova Zelanda a favore della Corte penale internazionale (CPI) e plaude ai suoi sforzi e contributi costruttivi per lo sviluppo e l'efficacia della CPI quale mezzo per rafforzare la pace e la giustizia internazionale;

13.  si compiace della ratifica dell'accordo sul clima della COP21 da parte della Nuova Zelanda e nota con soddisfazione che oltre l'80 % dell'energia elettrica di tale paese proviene da fonti di energia rinnovabili;

14.  prende nota del partenariato UE-Nuova Zelanda nel settore dell'energia per il Pacifico; invita entrambe le parti a potenziare la cooperazione sull'energia sostenibile in linea con l'iniziativa delle Nazioni Unite "Energia sostenibile per tutti";

15.  riconosce il contributo della Nuova Zelanda alla protezione, alla conservazione e all'uso sostenibile delle risorse marine, nonché alla ricerca marina;

16.  ritiene che la Nuova Zelanda sia un partner importante nella cooperazione in materia di ambiente e nella tutela dello stesso nella regione del Pacifico e in Antartide;

17.  incarica il suo presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Servizio europeo per l'azione esterna e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e della Nuova Zelanda.

  • [1]  GU L 321 del 29.11.2016, pag. 3.
  • [2]  GU C 32 del 6.2.2008, pag. 1.
  • [3]  Testi approvati, P8_TA (2016)0064.
  • [4]  GU L 160 del 21.6.2012, pag. 2.
  • [5]  GU L 171 dell'1.7.2009, pag. 28.

INFORMAZIONI SULL'APPROVAZIONEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

Approvazione

10.10.2017

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

46

2

7

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Lars Adaktusson, Michèle Alliot-Marie, Francisco Assis, Goffredo Maria Bettini, Mario Borghezio, Elmar Brok, Klaus Buchner, James Carver, Lorenzo Cesa, Andi Cristea, Georgios Epitideios, Knut Fleckenstein, Eugen Freund, Michael Gahler, Sandra Kalniete, Manolis Kefalogiannis, Tunne Kelam, Janusz Korwin-Mikke, Eduard Kukan, Ilhan Kyuchyuk, Ryszard Antoni Legutko, Barbara Lochbihler, Sabine Lösing, Alex Mayer, David McAllister, Francisco José Millán Mon, Clare Moody, Javier Nart, Demetris Papadakis, Alojz Peterle, Julia Pitera, Cristian Dan Preda, Jozo Radoš, Sofia Sakorafa, Jaromír Štětina, Charles Tannock, Miguel Urbán Crespo, Ivo Vajgl, Geoffrey Van Orden, Hilde Vautmans, Anders Primdahl Vistisen, Boris Zala

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Laima Liucija Andrikienė, Raffaele Fitto, Ana Gomes, Rebecca Harms, Liisa Jaakonsaari, Urmas Paet, Miroslav Poche, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Helmut Scholz, Traian Ungureanu

Supplenti (art. 200, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Heidi Hautala, Răzvan Popa, Gabriele Preuß

VOTAZIONE FINALE PER APPELLO NOMINALEIN SEDE DI COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO

46

+

ALDE

Ilhan Kyuchyuk, Javier Nart, Urmas Paet, Jozo Radoš, Ivo Vajgl, Hilde Vautmans

ECR

Raffaele Fitto, Ryszard Antoni Legutko, Charles Tannock, Geoffrey Van Orden, Anders Primdahl Vistisen

PPE

Lars Adaktusson, Michèle Alliot-Marie, Laima Liucija Andrikienė, Elmar Brok, Lorenzo Cesa, Michael Gahler, Sandra Kalniete, Manolis Kefalogiannis, Tunne Kelam, Eduard Kukan, David McAllister, Francisco José Millán Mon, Alojz Peterle, Julia Pitera, Cristian Dan Preda, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Traian Ungureanu, Jaromír Štětina

S&D

Francisco Assis, Goffredo Maria Bettini, Andi Cristea, Knut Fleckenstein, Eugen Freund, Ana Gomes, Liisa Jaakonsaari, Alex Mayer, Clare Moody, Demetris Papadakis, Miroslav Poche, Răzvan Popa, Gabriele Preuß, Boris Zala

Verts/ALE

Rebecca Harms, Heidi Hautala, Barbara Lochbihler

2

-

EFDD

James Carver

NI

Georgios Epitideios

7

0

ENF

Mario Borghezio

GUE/NGL

Sabine Lösing, Sofia Sakorafa, Helmut Scholz, Miguel Urbán Crespo

NI

Janusz Korwin-Mikke

Verts/ALE

Klaus Buchner

Significato dei simboli utilizzati:

+  :  favorevoli

-  :  contrari

0  :  astenuti