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Procedura : 2010/2278(INI)
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A7-0072/2011

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Mercoledì 6 aprile 2011 - Strasburgo
Mercato unico per gli europei
P7_TA(2011)0145A7-0072/2011

Risoluzione del Parlamento europeo del 6 aprile 2011 sul mercato unico per gli europei (2010/2278(INI))

Il Parlamento europeo,

–  vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, quale incorporata nei trattati dall'articolo 6 TUE,

–  visto l'articolo 26 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, secondo cui «il mercato interno comporta uno spazio senza frontiere interne, nel quale è assicurata la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali secondo le disposizioni dei trattati»,

–  visto l'articolo 3, paragrafo 3, del trattato sull'Unione europea, che impegna l'Unione a lavorare per «un'economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e [per] un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente»,

–  visto l'articolo 9 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea che recita «nella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni, l'Unione tiene conto delle esigenze connesse con la promozione di un elevato livello di occupazione, la garanzia di un'adeguata protezione sociale, la lotta contro l'esclusione sociale e un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana»,

–  visto l'articolo 11 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, ai sensi del quale «le esigenze connesse con la tutela dell'ambiente devono essere integrate nella definizione e nell'attuazione delle politiche e azioni dell'Unione, in particolare nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile»,

–  visto l'articolo 12 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, ai sensi del quale «nella definizione e nell'attuazione di altre politiche o attività dell'Unione sono prese in considerazione le esigenze inerenti alla protezione dei consumatori»,

–  visto l'articolo 14 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e il relativo protocollo n. 26 sui servizi di interesse (economico) generale,

–  vista la comunicazione della Commissione al Consiglio europeo intitolata «Europa 2020, una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva» (COM(2010)2020),

–  vista la comunicazione della Commissione intitolata «Verso un atto per il mercato unico. Per un'economia sociale di mercato altamente competitiva» (COM(2010)0608),

–  vista la comunicazione della Commissione intitolata «Un'agenda dei cittadini per un'Europa dei risultati» (COM(2006)0211),

–  visti la comunicazione della Commissione intitolata «Un mercato unico per l'Europa del XXI secolo» (COM(2007)0724) e il documento di lavoro dei servizi della Commissione dal titolo «The single market: review of achievements» (SEC(2007)1521), la risoluzione del Parlamento del 4 settembre 2007 sulla revisione del mercato unico(1) e il documento di lavoro dei servizi della Commissione dal titolo «The single market review: one year on» (SEC(2008)3064),

–  viste la comunicazione della Commissione intitolata «Opportunità, accesso e solidarietà: verso una nuova visione sociale per l'Europa del XXI secolo» (COM(2007)0726), la comunicazione della Commissione «Servizi di interesse generale, compresi i servizi sociali di interesse generale: un nuovo impegno europeo» (COM(2007)0725) e la risoluzione del Parlamento del 27 settembre 2006 sul Libro bianco della Commissione sui servizi d'interesse generale(2),

–  viste la raccomandazione della Commissione, del 29 giugno 2009, sulle misure per migliorare il funzionamento del mercato unico(3) e la raccomandazione della Commissione, del 12 luglio 2004, riguardante il recepimento nel diritto nazionale delle direttive che incidono sul mercato interno(4),

–  visti il Quadro di valutazione del mercato interno del luglio 2009 (SEC(2009)1007) e le risoluzioni del Parlamento del 9 marzo 2010(5) e del 23 settembre 2008(6) sul quadro di valutazione del mercato interno,

–  viste la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo e al Comitato economico e sociale europeo dal titolo «Strategia per la politica dei consumatori dell'UE 2007-2013 – Maggiori poteri per i consumatori, più benessere e tutela più efficace» e la risoluzione del Parlamento del 20 maggio 2008 sulla strategia per la politica dei consumatori dell'Unione europea 2007-2013(7),

–  visti la comunicazione della Commissione, del 28 gennaio 2009, dal titolo «Monitoraggio dei risultati relativi ai consumatori nel mercato unico – Seconda edizione del quadro di valutazione dei mercati dei beni di consumo» (COM(2009)0025) e l'allegato documento di lavoro dei servizi della Commissione dal titolo «Seconda valutazione dei mercati dei beni di consumo» (SEC(2009)0076),

–  vista la comunicazione della Commissione del 2 luglio 2009 sull'applicazione dell'acquis in materia di protezione dei consumatori (COM(2009)0330) e la relazione della Commissione, del 2 luglio 2009, concernente l'applicazione del regolamento (CE) n. 2006/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell'esecuzione della normativa che tutela i consumatori («Regolamento sulla cooperazione per la tutela dei consumatori») (COM(2009)0336),

–  vista la comunicazione della Commissione sul commercio elettronico transfrontaliero tra imprese e consumatori nell'UE (COM(2009)0557),

–  vista la sua risoluzione del 9 marzo 2010 sulla protezione dei consumatori(8),

–  vista la relazione del professore Mario Monti alla Commissione sul rilancio del mercato unico,

–  vista la sua risoluzione del 20 maggio 2010 sulla creazione di un mercato unico per i consumatori e i cittadini(9),

–  vista la sua risoluzione del 20 ottobre 2010 sulla crisi finanziaria, economica e sociale(10),

–  vista la Comunicazione della Commissione sulla Gioventù in movimento (COM(2010)0477),

–  vista la propria risoluzione del 21 settembre 2010 sul completamento del mercato interno per il commercio elettronico(11),

–  vista la comunicazione della Commissione intitolata «Relazione 2010 sulla cittadinanza dell'Unione: eliminare gli ostacoli all'esercizio dei diritti dei cittadini dell'Unione (COM(2010)0603),

–  vista la relazione del Comitato economico e sociale europeo, sezione per il mercato unico, la produzione e il consumo, «Obstacles to the European single market 2008»(12),

–  visti la relazione annuale del 2008 di SOLVIT sullo sviluppo e i risultati della rete SOLVIT (SEC(2009)0142), il documento di lavoro dei servizi della Commissione dell'8 maggio 2008 su un piano d'azione per un approccio integrato per fornire i servizi di assistenza del mercato unico ai cittadini e alle imprese (SEC(2008)1882) e la risoluzione del Parlamento del 9 marzo 2010 su SOLVIT(13),

–  visto il regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, che pone norme in materia di accreditamento e vigilanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti, che mira a creare un quadro complessivo di norme e principi per l'accreditamento e la vigilanza del mercato(14),

–  visto l'articolo 48 del suo regolamento,

–  visti la relazione della commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e i pareri della commissione per i problemi economici e monetari, della commissione per l'occupazione e gli affari sociali, della commissione giuridica, della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e della commissione per le petizioni (A7-0072/2011),

A.  considerando che un mercato unico funzionante è il fattore chiave per consentire all'Unione europea di raggiungere il suo pieno potenziale in termini di competitività, di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile, di creazione di nuovi e migliori posti di lavoro, di sforzi per creare condizioni di parità per ogni tipo di impresa, di garanzia di pari diritti per tutti i cittadini europei e di rafforzamento di un'economia di mercato altamente competitiva,

B.  considerando che l'atto per il mercato unico attribuisce agli europei un ruolo di partecipazione attiva nell'economia europea,

C.  considerando che il mercato unico non può essere valutato in termini esclusivamente economici, ma deve essere visto come inserito in un quadro giuridico più ampio, che conferisce diritti fondamentali specifici ai cittadini, ai consumatori, ai lavoratori, agli imprenditori e a ogni tipo di imprese, soprattutto piccole e medie,

D.  considerando che troppi ostacoli impediscono ai cittadini che desiderano studiare o lavorare di spostarsi in un altro Stato membro o fare acquisti transfrontalieri e alle PMI di stabilirsi in un altro Stato membro e operare nel commercio transfrontaliero; che tali ostacoli sono dovuti, fra l'altro, all'insufficiente armonizzazione delle legislazioni nazionali, alla scarsa portabilità dei diritti di sicurezza sociale e all'eccessiva burocrazia, che impediscono la libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali all'interno dell'Unione,

E.  considerando che il completamento del mercato unico richiede una prospettiva olistica per rafforzarne ulteriormente lo sviluppo, come sottolineato dalla relazione Monti e dalla risoluzione «Realizzare un mercato unico per i consumatori e i cittadini», che occorre integrare tutte le politiche pertinenti in un obiettivo strategico del mercato unico, includendo non solo le politiche della concorrenza, ma anche altre politiche, quali industria, consumatori, energia, trasporti, digitale, ambiente, cambiamento climatico, commercio, politica regionale, giustizia e cittadinanza al fine di raggiungere un elevato livello di integrazione,

F.  considerando che il mercato unico dovrebbe consentire ai cittadini europei una maggiore scelta a prezzi più bassi, segnatamente per coloro che vivono nelle zone meno accessibili quali le regioni insulari, montane e scarsamente popolate, e per quanti soffrono di mobilità ridotta,

G.  considerando che il materiale pubblicato dalla Commissione in versione stampata o online è spesso troppo astratto o complesso per coinvolgere realmente i cittadini e raggiungere un pubblico ampio,

H.  considerando l'importanza di evitare che l'iniziativa «atto per il mercato unico» consti di una serie di misure isolate l'una dall'altra, e di assicurare che tutte le proposte concorrano alla realizzazione di un obiettivo coerente,

Introduzione

1.  valuta positivamente la comunicazione della Commissione intitolata «Verso un atto per il mercato unico» e, nello specifico, il secondo capitolo «Gli europei nel cuore del mercato per ritrovare la fiducia», che contiene diciannove proposte destinate alle necessità dei cittadini europei;

2.  ritiene che le proposte indicate nella comunicazione rispondano generalmente alle aspettative del Parlamento, ma debbano essere ulteriormente rafforzate per mettere i cittadini al centro del mercato unico;

3.  deplora che la comunicazione sia stata ripartita in 3 capitoli – cittadini, imprese e governance – anziché essere suddivisa per argomenti; osserva che la competitività del mercato unico e la sua accettazione da parte dei cittadini non devono essere considerati obiettivi contrastanti, ma che si rafforzano a vicenda; ritiene, tuttavia, che i tre capitoli della comunicazione rivestano la stessa importanza, siano interconnessi e debbano essere affrontati in modo coerente, tenendo conto delle proposte e delle preoccupazioni formulate dai soggetti interessati a livello dell'Unione europea e negli Stati membri;

4.  è profondamente convinto che l'atto per il mercato unico (SMA) debba costituire un pacchetto coerente ed equilibrato di misure conformi allo spirito della relazione Grech (A7-0132/2010) e della relazione Monti, che getta le basi di un'Europa del valore aggiunto per cittadini e imprese;

5.  reputa essenziale rilanciare e approfondire il mercato unico nel quadro delle politiche UE per combattere gli effetti della crisi finanziaria ed economica e in quanto parte integrante della strategia UE 2020;

6.  ritiene che gli europei non sfruttino ancora pienamente il potenziale del mercato unico in molti settori, inclusa la libera circolazione di persone, beni e servizi, e che siano necessari nuovi incentivi, in particolare per garantire un'effettiva mobilità geografica dei lavoratori in tutta Europa;

7.  ritiene che la strategia del mercato unico debba rafforzare il benessere sociale e i diritti dei lavoratori, garantendo condizioni di lavoro eque per tutti gli europei;

8.  sostiene l'idea della Commissione di avviare, con l'atto per il mercato unico, una discussione globale e pragmatica in tutta Europa sui benefici e i costi del mercato interno e chiede alla Commissione di garantire l'effettiva applicazione delle norme sul mercato interno volte a ridurre gli oneri amministrativi per i cittadini;

9.  condivide la convinzione secondo cui la piena realizzazione del mercato unico europeo debba costituire la base per il completamento del processo di integrazione politica ed economica;

10.  sottolinea in particolare l'impegno, assunto dalla Commissione nella comunicazione in oggetto, di promuovere nuovi approcci verso lo sviluppo sostenibile;

11.  sottolinea che non è soltanto la legislazione relativa al mercato unico a essere attuata e applicata in modo inadeguato da parte degli Stati membri, ma anche altre normative che hanno ripercussioni sui diritti dei cittadini europei e degli altri residenti legali; invita gli Stati membri a garantire, in particolare, una migliore attuazione della direttiva sulla libera circolazione (2004/38/CE);

12.  ritiene che gli sforzi volti a completare il mercato unico debbano concentrarsi sulle preoccupazioni dei cittadini, dei consumatori, degli utenti dei servizi pubblici e delle imprese e fornire loro benefici tangibili, al fine di ripristinare pienamente la fiducia nel mercato unico e sensibilizzare maggiormente in merito alle opportunità offerte dal mercato unico;

13.  esorta la Commissione e gli Stati membri a collaborare per far passare il messaggio del mercato unico ai cittadini e garantire il riconoscimento dei benefici e la diffusa comprensione e applicazione dei loro diritti in qualità di consumatori; riconosce, a tale proposito, la necessità di migliori strategie di comunicazione, capaci di interessare e coinvolgere realmente la maggioranza dei cittadini, e di un ricorso creativo alle moderne tecnologie;

14.  sottolinea che il mercato unico per gli europei è imperniato in primo luogo sull'occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro e che è essenziale creare un contesto in cui le imprese e i cittadini possano esercitare pienamente i loro diritti;

15.  sottolinea che il mercato unico offre un grande potenziale in termini di occupazione, crescita e competitività e che, per sfruttarlo pienamente, è necessario adottare forti politiche strutturali;

16.  sottolinea che le sfide demografiche richiedono una strategia atta a contribuire alla creazione di posti di lavoro che colmino le lacune esistenti nel mercato del lavoro dell'Unione europea;

17.  condivide l'opinione espressa nella risoluzione del 20 maggio 2010 «Realizzare un mercato unico per i consumatori e i cittadini », secondo cui la Commissione dovrebbe promuovere una legislazione in materia di mercato unico «favorevole ai consumatori», al fine di garantire che gli interessi dei consumatori siano pienamente integrati nel funzionamento del mercato unico;

18.  sottolinea che la fiducia dei cittadini e dei consumatori è fondamentale per il funzionamento del mercato unico e non può essere data per scontata, ma deve invece ricevere nuovi impulsi; ritiene in particolare che, al fine di mantenere le loro promesse, gli Stati membri e le istituzioni dell'UE debbano garantire che l'attuale quadro normativo del mercato unico funzioni al massimo delle sue capacità; sottolinea che per completare in modo efficace il mercato unico sono indispensabili la fiducia dei cittadini e l'esistenza di un contesto favorevole alle imprese; crede che l'integrazione economica debba essere associata a opportune misure sociali, ambientali e di protezione dei consumatori, al fine di raggiungere entrambi gli obiettivi;

19.  ritiene inoltre che in merito alla questione di fornire valore aggiunto ai cittadini europei, le proposte relative al mercato unico debbano rispettare i principi di sussidiarietà e sovranità nazionale e promuovere lo scambio delle migliori prassi tra gli Stati membri;

20.  sottolinea la mancanza di comunicazione diretta con i cittadini e ritiene che le rappresentanze dell'UE negli Stati membri debbano essere incaricate di rispondere immediatamente a notizie negative e fuorvianti riportate dai mezzi di comunicazione presentando i fatti, e debbano compiere ulteriori sforzi per fornire informazioni su legislazione, progetti e programmi europei, promuovendo anche un dibattito informato sulle questioni europee; sostiene con forza l'uso della tecnologia moderna nelle forme più svariate e creative, compresi i videogiochi di ruolo nei quali i giovani europei potrebbero gareggiare a livello europeo (ad esempio nel contesto di una competizione europea per le scuole), apprendendo nel contempo come funzionano l'economia e l'Unione europea;

21.  sottolinea che l'efficacia e la legittimità democratica dell'Unione allargata può e deve essere migliorata, dato che il sostegno dei cittadini europei per l'UE si sta chiaramente erodendo; è del parere che si spendano troppo poco tempo e troppo pochi sforzi, o che si usi il metodo sbagliato, per riunire le popolazioni d'Europa, cosa che dovrebbe essere il compito primario della UE; chiede pertanto che gli Stati membri e le istituzioni dell'UE facciano di più per creare un consenso a favore dell'UE e per convincere i cittadini europei dell'importanza dei valori dell'Unione europea e della sua utilità e benefici;

22.  ritiene che la lotta contro la corruzione e il crimine organizzato sia essenziale per il corretto funzionamento del mercato interno e invita la Commissione e gli Stati membri a continuare il loro lavoro in questo campo utilizzando tutti gli strumenti disponibili, compreso il meccanismo di cooperazione e verifica;

23.  sottolinea la necessità di inserire gli obiettivi del programma di Stoccolma, in particolare quelli relativi alle frontiere aperte e alla libera circolazione di beni, capitali, servizi e persone, nell'elaborazione dell'atto sul mercato unico;

24.  afferma che gli Stati membri hanno il dovere di adottare e attuare la normativa europea sul mercato interno e sui relativi diritti dei cittadini europei;

25.  sottolinea che l'attuazione del mercato unico deve procedere nel pieno rispetto dei diritti dei cittadini e dei residenti dell'Unione, come espresso nella Carta dei diritti fondamentali;

26.  ritiene che la procedura delle petizioni possa offrire un contributo positivo per aiutare i cittadini a trarre vantaggio dal mercato interno;

27.  invita la Commissione ad adottare una «Carta dei cittadini» chiara e facilmente accessibile sul diritto di vivere e lavorare ovunque nell'UE e a sviluppare una comunicazione multilingue mirata sui problemi quotidiani cui devono far fronte i cittadini che si muovono, acquistano o vendono in Europa, come anche sulle norme di protezione sociale, sanitaria e dei consumatori e sulle norme di tutela ambientale su cui possono far affidamento;

28.  ritiene che l'ordine di priorità delle 19 azioni proposte dalla Commissione dovrebbe essere basato sul loro impatto in termini di creazione di posti di lavoro e di fornitura di risultati tangibili per i cittadini europei in un periodo di tempo ragionevole;

29.  ricorda che nella sua risoluzione sull'economia sociale il Parlamento europeo ha chiesto un maggiore riconoscimento delle imprese di economia sociale, inclusa una loro integrazione generalizzata nelle politiche UE, un dialogo intensificato con i rappresentanti dell'economia sociale, migliori misure di sostegno imprenditoriale e un maggiore riconoscimento nel contesto nel dialogo sociale; ricorda che nella stessa risoluzione il Parlamento europeo ha chiesto che i registri nazionali tengano in considerazione le imprese di economia sociale e che siano raccolti dati statistici specifici sulle loro attività;

30.  chiede che venga indetto un concorso televisivo per l'azienda europea transfrontaliera dell'anno, allo scopo di far conoscere ai cittadini le opportunità e i benefici offerti dal mercato unico e il potenziale di idee dei giovani; ritiene che la possibilità di vedere persone provenienti da diverse parti d'Europa che si incontrano per definire insieme un piano imprenditoriale, reperire finanziamenti e realizzare insieme qualcosa di concreto contribuirebbe a promuovere sia l'idea dell'Europa e del mercato unico che il senso dell'imprenditorialità; è convinto altresì che seguendo l'impresa vincente nel corso dell'anno - compresi i dipendenti e i loro amici e parenti - si potrebbero evidenziare i vantaggi e i problemi esistenti, nonché le soluzioni offerte dal mercato unico per risolverli, affinché i cittadini divengano consapevoli di ciò che è realmente l'Europa, anche in termini umani;

31.  ricorda la necessità, nell'ambito delle politiche integrate dell'UE, di prendere in considerazione la situazione delle regioni con specifiche caratteristiche territoriali, in particolare le regioni ultraperiferiche di cui all'articolo 349 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, onde consentire a tali regioni e alle loro imprese, alla forza lavoro e ai cittadini, la piena integrazione nel mercato interno dell'UE, sfruttandone quindi appieno i vantaggi che ne derivano; incoraggia la Commissione a mantenere e approfondire le disposizioni specifiche dedicate a tali regioni; ricorda la necessità di stabilire il piano d'azione sul grande vicinato europeo illustrato dalla Commissione nella sua comunicazione COM(2004)0343, a complemento dell'integrazione nel mercato unico; chiede infine che le proposte del capitolo intitolato «Rafforzare la solidarietà nel mercato unico» siano ampliate e rafforzate e che, in particolare, si tenga conto dell'impatto del mercato unico nelle regioni più svantaggiate, al fine di anticipare e sostenere gli sforzi di adeguamento di tali regioni;

Valutazione generale

32.  invita la Commissione ad adottare misure urgenti per favorire la mobilità dei cittadini, al fine di promuovere la crescita sostenibile, l'occupazione e l'inclusione sociale, e chiede l'istituzione di un «quadro di valutazione della mobilità» per misurare la mobilità all'interno dell'UE; valuta positivamente, in tale contesto, le iniziative della Commissione sul riconoscimento delle qualifiche professionali, su «Gioventù in movimento», sul passaporto europeo delle competenze, sui diritti dei passeggeri aerei e sull'accesso a determinati servizi bancari di base, nonché l'iniziativa proposta per migliorare la trasparenza e la comparabilità delle spese bancarie; suggerisce che la Commissione, nella sua valutazione d'impatto, conduca una analisi costi-benefici e cerchi sinergie tra le iniziative di cui sopra; invita la Commissione a rafforzare e ampliare la partecipazione a programmi di mobilità, in particolare tra i giovani, e di accrescere il profilo di tali programmi;

33.  osserva che le questioni concernenti la sicurezza dei prodotti e la vigilanza di mercato sono estremamente importanti per i cittadini europei; accoglie, pertanto, positivamente il piano d'azione pluriennale della Commissione per lo sviluppo della vigilanza del mercato europeo sulla base di orientamenti per i controlli doganali e sulla sicurezza dei prodotti, ed esorta la Commissione a istituire un sistema unico di vigilanza del mercato per tutti i prodotti, sulla base di un atto legislativo che copra sia la direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti (GPSD) che il regolamento sulla vigilanza del mercato; invita la Commissione a svolgere un ruolo più attivo nel coordinamento e la condivisione delle migliori pratiche tra le autorità doganali e di vigilanza del mercato, al fine di aumentare l'efficacia dei controlli alle frontiere sulle merci importate da paesi terzi; esorta la Commissione e gli Stati membri ad assegnare le risorse necessarie affinché le attività di vigilanza del mercato siano efficaci;

34.  invita la Commissione a chiedere agli Stati membri che tuttora applicano restrizioni ai propri mercati del lavoro di rivedere le relative disposizioni transitorie in modo da aprire i mercati del lavoro a tutti i lavoratori europei,

35.  ritiene che un afflusso di migranti e lavoratori stagionali altamente specializzati sia benefico per l'economia europea; invita pertanto gli Stati membri a procedere rapidamente all'eliminazione delle restrizioni esistenti sul proprio mercato del lavoro a favore di tutti i cittadini dell'Unione europea; invita inoltre la Commissione a sviluppare ulteriormente la politica in materia di immigrazione per quanto concerne i gruppi summenzionati, tenendo conto della necessità di non svuotare i paesi d'origine delle loro risorse umane essenziali, migliorando nel contempo la gestione delle frontiere esterne e la prevenzione dell'immigrazione illegale;

36.  ribadisce che il principio di non discriminazione nel mercato interno elimina l'obbligo imposto ai cittadini di un altro Stato membro di presentare documenti originali, copie autenticate, certificati di nazionalità o traduzioni ufficiali di documenti per poter fruire di un servizio o di condizioni o tariffe più vantaggiose;

37.  è del parere che la direttiva Servizi costituisca il quadro normativo fondamentale per incrementare la libera circolazione dei fornitori di servizi, e miri a rafforzare i diritti dei consumatori in qualità di fruitori dei servizi e a rendere disponibili maggiori informazioni, assistenza e trasparenza per quanto riguarda i prestatori e i loro servizi;

38.  invita la Commissione a proporre misure pratiche per estendere la protezione dei consumatori contro le pratiche commerciali sleali nei confronti delle piccole aziende;

39.  apprezza l'intenzione della Commissione di proporre un'iniziativa legislativa per riformare il sistema di riconoscimento delle qualifiche professionali; invita la Commissione a valutare l'acquis e a pubblicare un Libro verde entro settembre 2011; richiama l'attenzione sulla necessità di garantire la portabilità dei diritti pensionistici; invita gli Stati membri a coordinare più efficacemente le loro politiche in materia di pensioni e a scambiarsi migliori pratiche a livello europeo;

40.  chiede di stabilire un legame più chiaro tra i programmi dell'istruzione secondaria e superiore e le esigenze del mercato del lavoro, sottolineando l'importanza dei tirocini; invita la Commissione a promuovere l'insegnamento formale e informale; ritiene che le tessere professionali possano costituire una misura concreta per facilitare la mobilità dei professionisti nel mercato unico, perlomeno in determinati settori; esorta la Commissione, in vista del riesame, a condurre una valutazione d'impatto sulla creazione delle tessere professionali, tenendo conto dei vantaggi, del valore aggiunto, delle esigenze in termini di protezione dei dati e dei costi connessi;

41.  ritiene che la Commissione dovrebbe sponsorizzare uno scambio europeo di competenze che consenta alle piccole e medie imprese di beneficiare delle competenze disponibili nelle imprese più grandi, promuovendo in tal modo le sinergie e il tutoraggio;

42.  apprezza l'intenzione della Commissione di adottare una comunicazione sulle priorità energetiche entro il 2020-2030; esorta la Commissione ad affrontare il problema degli anelli infrastrutturali mancanti e ad agevolare l'integrazione delle fonti di energia rinnovabili, al fine di contribuire alla realizzazione di un mercato interno dell'energia pienamente operativo;

43.  accoglie favorevolmente l'annunciata iniziativa legislativa sull'attuazione della direttiva relativa al distacco dei lavoratori (96/71/CE) al fine di garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori distaccati e chiarire gli obblighi delle autorità nazionali e delle aziende; invita gli Stati membri a porre rimedio alle carenze nell'applicazione e nel rispetto della direttiva;

44.  accoglie con favore la misura annunciata dalla Commissione volta a garantire l'accesso a determinati servizi bancari di base; osserva che le misure di controllo applicate ai clienti che rappresentano presumibilmente un rischio maggiore per la banca devono essere oggettivamente motivate e proporzionate; apprezza l'iniziativa proposta volta a migliorare la trasparenza e la comparabilità delle spese bancarie;

45.  invita la Commissione a includere nel proprio programma iniziative chiave nel campo dei servizi finanziari (ad es. l'area unica dei pagamenti in euro (SEPA) e maggiore certezza giuridica in materia di detenzione di titoli), che sono estremamente rilevanti per il mercato unico; sottolinea che un sistema di pagamento frammentato costituisce un ostacolo al commercio transfrontaliero; invita la Commissione a proseguire l'opera di miglioramento del sistema dell'area unica dei pagamenti in euro, allo scopo di definire un servizio di pagamento di base disponibile per tutte le carte, aumentando la trasparenza dei costi delle transazioni e riducendo le commissioni interbancarie all'interno dell'UE;

46.  chiede l'adozione di misure volte a creare un quadro giuridico adeguato per le fondazioni, le mutue e le associazioni, al fine di conferire loro uno status europeo e prevenire l'incertezza giuridica, nonché di promuovere altre imprese dell'economia sociale e altri progetti sociali; si compiace dell'intenzione della Commissione di rivedere il regolamento (CE) n. 1435/2003 relativo allo statuto della società cooperativa europea; chiede, nell'ambito di tale revisione, la creazione di uno statuto realmente autonomo; sottolinea la necessità di migliorare l'accesso transfrontaliero delle imprese dell'economia sociale e di massimizzare il loro potenziale imprenditoriale, sociale, culturale e innovativo nel mercato unico;

47.  apprezza il desiderio della Commissione di tenere conto, ove necessario, dell'impatto sociale della legislazione proposta concernente il mercato unico, al fine di assumere decisioni politiche maggiormente informate e basate su evidenze; esorta la Commissione a proporre un insieme di indicatori che possano essere utilizzati per valutare l'impatto sociale della legislazione; ritiene che tale valutazione d'impatto debba essere intrapresa nel quadro di un'analisi integrata che contempli tutti i pertinenti impatti di una proposta (finanziario, ambientale, relativo alla competitività, alla creazione di posti di lavoro e alla crescita);

48.  invita la Commissione, nel quadro del rilancio di un mercato unico più competitivo che generi una crescita sostenibile con più posti di lavoro di migliore qualità, a garantire il rispetto di tutti i diritti sociali; ritiene che a tal fine la Commissione debba includere nella legislazione sul mercato unico un riferimento alle politiche e ai diritti sociali, qualora sia giustificato alla luce delle conclusioni di una valutazione dell'impatto sociale della legislazione proposta; sottolinea inoltre che, laddove opportuno, nella legislazione sul mercato unico si deve tenere debitamente conto dei nuovi articoli 8 e 9 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e dell'entrata in vigore della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, che garantisce agli europei un'intera gamma di diritti civili, politici, economici e sociali, nonché il diritto di negoziare, concludere e attuare accordi collettivi in conformità del diritto e delle prassi nazionali e nel debito rispetto del diritto dell'UE;

49.  accoglie favorevolmente l'intenzione della Commissione di presentare una proposta legislativa sui prestiti ipotecari, al fine di rispondere all'attuale mancanza di tutela dei consumatori, all'incertezza giuridica che circonda i mutui e all'insufficiente comparabilità delle condizioni e delle scelte proposte dai fornitori di mutuo ipotecari, per garantire la stabilità del sistema economico e finanziario e ridurre gli ostacoli, affinché i fornitori di mutui ipotecari possano operare e i cittadini possano ottenere mutui in altri Stati membri;

50.  si rammarica che non siano state previste azioni nella comunicazione della Commissione su un atto per il mercato unico in merito alle tariffe di roaming, malgrado la natura tangibile di tali misure e le elevate aspettative dei cittadini in proposito; invita la Commissione a proporre una proroga del regolamento in materia di roaming sino al giugno 2015 e a modificarne il campo di applicazione introducendo massimali per i prezzi al dettaglio per la trasmissione dei dati; osserva che, per raggiungere gli obiettivi dell'agenda digitale, tale iniziativa dovrebbe essere inclusa nel campo di applicazione dell'atto per il mercato unico; invita il settore delle telecomunicazioni a promuovere un modello commerciale basato su canoni forfettari per la trasmissione di dati, messaggi vocali e SMS in roaming in tutta l'UE;

51.  invita la Commissione a varare quanto prima misure volte a stabilizzare i mercati finanziari, garantire che tali mercati operino a vantaggio dell'economia reale e creare un mercato unico al dettaglio adeguatamente disciplinato e controllato, con il duplice obiettivo di raggiungere un livello elevato di protezione dei consumatori e garantire la stabilità finanziaria evitando bolle, in particolare nel settore immobiliare;

52.  invita la Commissione a individuare ed eliminare gli ostacoli fiscali che gravano ancora sui cittadini europei; chiede un'azione più incisiva per evitare ai cittadini europei la doppia imposizione;

53.  si compiace dell'iniziativa della Commissione di lanciare una consultazione pubblica in materia di governance societaria e di migliorare la trasparenza delle informazioni fornite dalle imprese in materia di aspetti sociali, ambientali e di rispetto dei diritti umani, ma sottolinea l'importanza di adottare ulteriori misure specifiche per promuovere politiche retributive valide e responsabili, l'adeguata partecipazione delle donne agli organi gestionali e decisionali, la valorizzazione dell'impegno a lungo termine degli azionisti, il miglioramento della consultazione dei lavoratori e regimi di partecipazione e azionariato; chiede in particolare la promozione di regimi di partecipazione azionaria dei dipendenti, il rafforzamento dell'impegno a lungo termine degli azionisti e la promozione dell'informazione e dei diritti di consultazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti, unitamente ai diritti di partecipazione a livello decisionale; sottolinea che l'aumento della trasparenza, delle buone relazioni con il personale e di processi produttivi conformi allo sviluppo sostenibile sono anche nell'interesse delle imprese, degli industriali e degli investitori;

54.  prende atto della proposta della Commissione relativa all'iniziativa per l'imprenditoria sociale e raccomanda di avviare una consultazione su tale progetto, al fine di valutare il potenziale di tale misura in termini di crescita economica e di creazione di posti di lavoro;

55.  ritiene che l'atto per il mercato unico debba proporre azioni su come il settore pubblico può coinvolgere maggiormente le imprese nella promozione di soluzioni innovative per la fornitura di servizi pubblici; invita la Commissione e gli Stati membri, sulla base delle rispettive competenze, a garantire che i servizi di interesse economico generale (SIEG), compresi i servizi sociali di interesse generale (SSIG), siano assicurati in un quadro di accesso universale, alta qualità, accessibilità economica e chiare regole di finanziamento, fornendo alle autorità pubbliche una «cassetta per gli attrezzi» per valutare la qualità di tali servizi; ritiene opportuno che la Commissione assuma iniziative specifiche settoriali utilizzando tutte le opzioni disponibili, sulla base dell'articolo 14 e del protocollo n. 26 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e in coerenza con essi, per garantire che i SIEG e i SSIG possano essere forniti a un livello appropriato, in accordo con il principio di sussidiarietà;

56.  invita la Commissione a facilitare l'applicazione delle norme UE chiarendo i criteri di compatibilità con il mercato interno degli aiuti di Stato e degli appalti pubblici per i servizi sociali di interesse generale (SSIG);

57.  chiede che sia fatto un uso strategico e appropriato delle risorse disponibili a titolo dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione e che le reti transeuropee siano ampliate nell'ottica dello sviluppo del mercato unico;

58.  richiama in particolare l'attenzione sul valore aggiunto della rete TEN-T, in particolare per quanto riguarda i progetti di natura transnazionale e volti a ridurre le strozzature; sottolinea che la rete TEN-T fornisce un quadro efficace per la circolazione delle persone e delle merci all'interno dell'UE e osserva che la strategia Europa 2020 riconosce il valore aggiunto europeo dell'accelerazione dei progetti strategici che oltrepassano i confini, rimuovono gli ostacoli e apportano sostegno ai nodi intermodali (città, porti, aeroporti, piattaforme logistiche);

59.  sostiene il concetto di una rete di base costituita da progetti prioritari conformi a tali principi, che dovrebbero poi essere i principali beneficiari dei finanziamenti UE, e chiede che gli investimenti nei trasporti finanziati dall'UE siano complementari ad altri progetti di infrastrutture di trasporto connessi che beneficiano di finanziamenti UE da altre fonti;

60.  accoglie con favore l'introduzione di diritti reali per i passeggeri del trasporto aereo, ferroviario, marittimo e stradale (autobus e corriere) all'interno dell'UE, e riconosce che tali diritti sono essenziali per facilitare la libera circolazione delle persone nel mercato unico;

61.  chiede una revisione del sistema di applicazione di tali diritti nel settore del trasporto aereo, seguita, se necessario, da proposte legislative volte a chiarire e consolidare tali diritti, al fine di garantirne un'applicazione uniforme in tutta l'Unione europea e di eliminare il rischio di falsare la concorrenza all'interno del mercato unico sia all'interno che tra i modi di trasporto; chiede che tali proposte includano l'adeguata tutela dei consumatori nell'ambito dei pacchetti turistici, in caso di fallimento e per quanto riguarda le tariffe eccessive per i servizi;

62.  rileva che l'attuale quadro normativo in materia di diritti dei passeggeri aerei necessita di migliori misure di attuazione, affinché i cittadini possano beneficiare appieno dei loro diritti, soprattutto nel caso di passeggeri a mobilità ridotta (PRM); invita la Commissione ad adottare una proposta di modifica del regolamento sui diritti dei passeggeri aerei, onde potenziare le misure a tutela dei consumatori, nonché una comunicazione sui diritti dei passeggeri utenti di tutti i tipi di trasporto, cui dovranno seguire proposte legislative;

63.  invita la Commissione a fare un bilancio dell'esperienza acquisita finora nel campo dei diritti dei passeggeri, a individuare elementi comuni tra i modi e a fissare orientamenti di politica generale per i prossimi anni, concentrandosi in particolare su come rafforzare la consapevolezza dei passeggeri per quanto riguarda i loro diritti e le modalità per esercitarli;

64.  invita la Commissione a incoraggiare l'uso delle nuove tecnologie nell'ambito di un sistema di trasporti intelligente e sostenibile, che assista i passeggeri mediante il sostegno alle biglietterie integrate;

65.  osserva che i benefici derivanti dal mercato unico del digitale avranno un impatto diretto sulla vita quotidiana degli europei; invita ad adottare misure volte a promuovere la sanità elettronica e l'accesso universale ai servizi a banda larga a prezzi contenuti; accoglie con favore la proposta di decisione che istituisce un programma d'azione per lo spettro radio europeo, in particolare la liberazione della banda di 800 MHz con il dividendo digitale entro il 2013, che consentirà la crescita del mercato della banda larga senza fili e assicurerà un rapido accesso ad Internet a tutti i cittadini, in particolare coloro che vivono nelle zone d'Europa meno accessibili quali le regioni insulari, montane e scarsamente popolate;

66.  invita gli Stati membri a non considerare la proposta della Commissione in vista di una direttiva orizzontale antidiscriminazioni (COM(2008)0426) soltanto in termini di costi, ma anche in funzione dei benefici che potrebbero derivare dal fatto che le persone che in precedenza non si sentivano sicure in determinati settori inizieranno ad accedere ai servizi in tali settori;

67.  sostiene fermamente le «25 azioni volte a migliorare la vita quotidiana dei cittadini dell'UE» contenute nella relazione 2010 sulla cittadinanza dell'Unione (COM(2010)0603), in particolare quelle relative a una maggiore protezione delle vittime, degli indagati e degli imputati;

68.  saluta con favore la direttiva sui diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera e invita gli Stati membri ad attuarla pienamente;

Priorità fondamentali

69.  invita la Commissione ad avallare il seguente elenco di proposte, che costituiscono priorità fondamentali per il Parlamento:

o
o   o

   invita la Commissione ad adottare misure volte ad aumentare la mobilità dei cittadini europei, in particolare pubblicando entro settembre 2011 un Libro verde sul riconoscimento delle qualifiche professionali, compresa una valutazione del quadro esistente e, se opportuno, a proporre una iniziativa legislativa di riforma di questo quadro nel 2012, valutando nel contempo la fattibilità e il valore aggiunto a livello europeo delle tessere professionali e di un «passaporto europeo delle competenze» nel 2011 e la messa a punto un «quadro di valutazione della mobilità» per misurare la mobilità all'interno dell'UE;
   invita la Commissione a svolgere un ruolo più attivo nel coordinamento delle attività tra le autorità doganali e la vigilanza europea del mercato, al fine di aumentare l'efficacia dei controlli alle frontiere sulle merci importate da paesi terzi e di elaborare nel 2011 un piano d'azione pluriennale per lo sviluppo di un sistema europeo di vigilanza del mercato efficace per tutti i prodotti, mantenendo nel contempo la flessibilità degli Stati membri nell'adempiere i loro obblighi giuridici;
   invita la Commissione a proporre una proroga del regolamento in materia di roaming sino al giugno 2015 e a modificarne il campo di applicazione introducendo anche massimali ai prezzi al dettaglio per la trasmissione dei dati, al fine di ridurre i costi di roaming per i cittadini e le imprese;
   invita la Commissione a presentare entro giugno 2011 una proposta legislativa intesa a garantire l'accesso a determinati servizi bancari di base e a migliorare la trasparenza e la comparabilità delle spese bancarie entro la fine del 2011;
   chiede alla Commissione di presentare una proposta legislativa volta a eliminare gli ostacoli che i lavoratori mobili affrontano per assicurare la portabilità integrale delle pensioni;

70.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.

(1) GU C 187 E del 24.7.2008, pag. 80.
(2) GU C 306 E del 15.12.2006, pag. 277.
(3) GU L 176 del 7.7.2009, pag. 17.
(4) GU L 98 del 16.4.05, pag. 47.
(5) GU C 349 E del 22.12.2010, pag. 25.
(6) GU C 8 E del 14.1.2010, pag. 7.
(7) GU C 279 E del 19.11.2009, pag. 17.
(8) GU C 349 E del 22.12.2010, pag. 1.
(9) Testi approvati, P7_TA(2010)0186.
(10) Testi approvati, P7_TA(2010)0376.
(11) Testi approvati, P7_TA(2010)0320.
(12) http://www.eesc.europa.eu/smo/news/Obstacles_December-2008.pdf.
(13) GU C 349 E del 22.12.2010, pag. 10.
(14) GU L 218 del 13.8.2008, pag. 30.

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