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Procedura : 2011/2723(RSP)
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Ciclo del documento : B7-0475/2011

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B7-0475/2011

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PV 13/09/2011 - 19
CRE 13/09/2011 - 19

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PV 14/09/2011 - 7.3
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Mercoledì 14 settembre 2011 - Strasburgo
Strategia UE per i senzatetto
P7_TA(2011)0383B7-0475/2011

Risoluzione del Parlamento europeo del 14 settembre 2011 su una strategia dell'UE per i senzatetto

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue dichiarazioni del 22 aprile 2008 sulla soluzione del problema dei senzatetto(1) e del 16 dicembre 2010 su una strategia dell'Unione europea per i senzatetto(2),

–  vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in particolare l'articolo 34,

–  vista la Carta sociale europea riveduta del Consiglio d'Europa, in particolare l'articolo 31,

–  vista la relazione congiunta sulla protezione e l'inclusione sociale 2010 della Commissione e del Consiglio,

–  vista la dichiarazione del Consiglio del 6 dicembre 2010 su «L'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale: lavorare insieme per combattere la povertà nel 2010 e oltre»,

–  viste le raccomandazioni finali della Conferenza di consenso europea sulle persone senza fissa dimora del 9 e 10 dicembre 2010,

–  vista la comunicazione della Commissione del 16 dicembre 2010 intitolata «La Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale: un quadro europeo per la coesione sociale e territoriale» (COM(2010)0758),

–  visti i pareri del Comitato delle regioni del 3 giugno 1999 sul problema dei senzatetto e dell'alloggio (CdR 376/98 fin), del 6 ottobre 2010 sul tema «Far fronte all'esclusione sociale causata dalla mancanza di una fissa dimora» (CdR 18/2010 fin) e del 31 marzo 2011 sul tema «Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale» (CdR 402/2010 fin),

–  vista l'interrogazione con richiesta di risposta orale alla Commissione, dell'11 luglio 2011, su una strategia UE per i senzatetto (O-000153/2011 – B7-0421/2011)

–  visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che il problema dei senzatetto continua a essere presente in tutti gli Stati membri dell'UE e rappresenta un'inaccettabile violazione della dignità umana;

B.  considerando che la mancanza di una fissa dimora costituisce una delle forme più estreme di povertà e indigenza e che negli ultimi anni tale fenomeno è aumentato in molti Stati membri dell'UE;

C.  considerando che il 2010 è stato l'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale;

D.  considerando che il problema dei senzatetto è emerso come una chiara priorità nell'ambito del processo di inclusione sociale dell'UE;

E.  considerando che, nel corso dell'ultimo decennio, il coordinamento delle politiche per i senzatetto nell'Unione europea ha rafforzato e valorizzato gli sforzi a livello nazionale, regionale e locale nel quadro del metodo aperto di coordinamento in materia di protezione e inclusione sociale; che occorre basarsi su questo lavoro nell'ambito di un approccio più strategico;

F.  considerando che il problema dei senzatetto ha una natura pluridimensionale e richiede quindi una risposta politica articolata;

G.  considerando che la strategia Europa 2020, con il suo obiettivo prioritario di ridurre di almeno 20 milioni il numero di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale entro il 2020, dà nuovo impulso alla lotta contro tutte le forme di povertà ed esclusione sociale, compresa la mancanza di una fissa dimora;

H.  considerando che uno degli elementi fondamentali della strategia Europa 2020 è l'iniziativa faro «Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale»;

I.  considerando che tale quadro getta le basi per un'azione più energica e ambiziosa per quanto concerne il problema dei senzatetto a livello di Unione europea attraverso l'individuazione di metodi e strumenti che consentano di proseguire al meglio il lavoro avviato dalla Commissione sul problema, tenendo conto dell'esito della conferenza di consenso del dicembre 2010;

J.  considerando che il Comitato delle regioni ha delineato un'agenda europea di edilizia residenziale sociale per coordinare le misure riguardanti il finanziamento dell'edilizia residenziale sociale, l'utilizzo dei Fondi strutturali e l'aumento dell'efficienza energetica; che la strategia dell'UE per i senzatetto dovrebbe contribuire a tale agenda;

1.  esorta gli Stati membri ad adoperarsi per conseguire l'obiettivo di risolvere il problema dei senzatetto entro il 2015;

2.  chiede lo sviluppo di una strategia dell'UE integrata e ambiziosa, basata sulle strategie nazionali e regionali e avente l'obiettivo a lungo termine di risolvere il problema dei senzatetto nel quadro più ampio dell'inclusione sociale;

3.  invita la Commissione a istituire un gruppo di lavoro per la strategia dell'UE a favore dei senzatetto e a coinvolgere nella lotta a questo fenomeno tutti i soggetti interessati, compresi i responsabili politici a livello nazionale, regionale e locale, i ricercatori, le ONG impegnate nella fornitura di servizi ai senzatetto, le persone senza fissa dimora e i settori attinenti come gli alloggi, l'occupazione e la sanità;

4.  chiede che nello sviluppo di una strategia dell'UE si tenga conto della classificazione ETHOS (classificazione europea sull'esclusione abitativa e la condizione di persona senza dimora); invita il Comitato per la protezione sociale e il suo sottogruppo «indicatori» a favorire un accordo tra gli Stati membri sull'applicazione di tale definizione; esorta Eurostat a raccogliere dati sul problema dei senzatetto nell'UE nel quadro delle statistiche dell'Unione europea sul reddito e le condizioni di vita (EU-SILC);

5.  chiede che venga definito, quale elemento centrale della strategia dell'UE per i senzatetto, un quadro accettato dalla Commissione e dagli Stati membri per monitorare l'evoluzione delle strategie nazionali e regionali sul problema; chiede che, in tale contesto, vengano elaborate relazioni di avanzamento semestrali o annuali;

6.  ritiene che i seguenti elementi chiave delle strategie per i senzatetto, proposti nella relazione congiunta 2010 sulla protezione e l'inclusione sociale, dovrebbero essere oggetto di monitoraggio e relazione:

   chiarezza degli obiettivi, soprattutto per quanto concerne la prevenzione della condizione di senzatetto; riduzione della durata di tale condizione; riduzione delle sue forme più gravi; miglioramento della qualità dei servizi per i senzatetto e della disponibilità di alloggi a prezzi accessibili;
   un approccio integrato che includa tutti i settori strategici pertinenti;
   una governance adeguata;
   valide procedure di raccolta dei dati;
   una dimensione abitativa solida;
   l'evoluzione del profilo delle persone senza fissa dimora, in particolare per quanto concerne l'impatto della migrazione;

7.  chiede nello specifico che questo quadro di monitoraggio sia applicato ai progressi effettuati dagli Stati membri per risolvere il problema dei senzatetto e porre fine alla condizione di senzatetto a lungo termine;

8.  sostiene che la strategia dell'UE per i senzatetto non deve limitarsi ai requisiti di monitoraggio e relazione, ma deve prevedere un pacchetto di attività a favore dello sviluppo e del sostegno di efficaci strategie nazionali e regionali per i senzatetto;

9.  chiede che venga definito un solido programma di ricerca per sviluppare la conoscenza e la comprensione del problema nel quadro della strategia dell'UE per i senzatetto, come pure l'apprendimento reciproco continuo e gli scambi transnazionali su questioni chiave nella lotta a tale fenomeno;

10.  chiede che si rivolga specifica attenzione agli approcci orientati al settore abitativo, nel quadro dell'obiettivo di innovazione sociale della Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale, al fine di rafforzare la base di conoscenze sulle combinazioni efficaci di assistenza abitativa e di accompagnamento per gli ex senzatetto e di ispirare lo sviluppo di politiche e di pratiche basate su elementi concreti;

11.  chiede che la strategia dell'UE per i senzatetto si concentri sulla promozione di servizi di qualità per le persone senza fissa dimora ed esorta la Commissione a sviluppare un quadro volontario della qualità per i servizi sociali, come previsto nella comunicazione sulla Piattaforma europea contro la povertà;

12.  chiede che si creino stretti legami tra la strategia dell'UE per i senzatetto e i flussi di finanziamento dell'UE, in particolare quelli derivanti dai Fondi strutturali; esorta la Commissione a promuovere l'utilizzo del meccanismo di finanziamento del FESR anche per gli alloggi destinati ai gruppi emarginati, in modo da poter affrontare il problema dei senzatetto nei vari Stati membri dell'UE;

13.  chiede che il problema dei senzatetto sia integrato negli ambiti politici pertinenti quale aspetto della lotta alla povertà e all'esclusione sociale;

14.  sostiene che la strategia dell'UE per i senzatetto deve rispettare appieno il trattato di Lisbona, che stabilisce «il ruolo essenziale e l'ampio potere discrezionale delle autorità nazionali, regionali e locali di fornire, commissionare e organizzare servizi di interesse economico generale il più vicini possibile alle esigenze degli utenti»; ritiene che spetti agli Stati membri definire i termini dell'offerta di alloggi sociali e a prezzi economici e che la strategia dell'UE per i senzatetto debba essere del tutto compatibile con le politiche degli Stati membri in materia di alloggi sociali, che sanciscono giuridicamente principi quali la promozione del mix sociale e la lotta alla segregazione sociale;

15.  esorta l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) a prestare maggiore attenzione agli effetti della povertà estrema e dell'esclusione sociale sull'accesso e sul godimento dei diritti fondamentali, in quanto l'applicazione del diritto all'alloggio è fondamentale per godere di molti altri diritti, compresi quelli politici e sociali;

16.  sollecita il Consiglio «Occupazione, politica sociale, salute e consumatori» a esaminare l'elaborazione di una strategia dell'UE per i senzatetto;

17.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato delle regioni, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato per la protezione sociale e al Consiglio d'Europa.

(1) GU C 259 E del 29.10.2009, pag. 19.
(2) Testi approvati, P7_TA(2010)0499.

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