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Procedura : 2011/2289(INI)
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A7-0037/2012

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CRE 13/03/2012 - 8.8
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Martedì 13 marzo 2012 - Strasburgo
Statistiche europee
P7_TA(2012)0073A7-0037/2012

Risoluzione del Parlamento europeo del 13 marzo 2012 sulla gestione della qualità delle statistiche europee (2011/2289(INI))

Il Parlamento europeo,

–  vista la comunicazione della Commissione dal titolo «Rafforzamento della gestione della qualità delle statistiche europee» (COM(2011)0211),

–  visto l'articolo 48 del suo regolamento,

–  visti la relazione della commissione per i problemi economici e monetari e il parere della commissione per lo sviluppo regionale (A7-0037/2012),

A.  considerando che l'ufficio Eurostat esiste dal 1953 e che l'esigenza di salvaguardare la sua indipendenza è ampiamente riconosciuta;

B.  considerando che è fondamentale disporre di statistiche affidabili e accurate per poter adottare efficaci strategie economiche e di bilancio a livello di Stati membri e di Unione;

C.  considerando che il successo della strategia Europa 2020 per la crescita e l'occupazione e il pacchetto sulla governance economica, incluso il Semestre europeo, richiedono statistiche indipendenti di alta qualità;

D.  considerando che gli utilizzatori di statistiche dovrebbero poter ricevere dati pertinenti, tempestivi e accurati, raccolti e compilati dagli uffici nazionali conformemente ai principi di imparzialità, obiettività e indipendenza professionale;

E.  considerando che le statistiche dovrebbero essere pubblicamente accessibili, di facile comprensione per i responsabili delle politiche e i cittadini, nonché idonee al confronto su base annua;

F.  considerando che la qualità delle statistiche europee dipende dall'integrità dell'intero processo di produzione; che l'ammodernamento in corso dei metodi di produzione delle statistiche rappresenta un investimento pubblico fondamentale per razionalizzare l'intera catena di produzione e richiede un impegno continuo a livello UE e nazionale;

G.  considerando che la crisi del debito nella zona dell'euro ha messo in luce i pericoli dell'inaccuratezza delle statistiche e delle frodi statistiche dovute alla carente qualità dei dati di contabilità pubblica a monte e alle carenze delle attuali disposizioni in materia di governance statistica;

H.  considerando che gli uffici di statistica non soltanto dovrebbero essere indipendenti per statuto, ma dovrebbero disporre anche di meccanismi e di barriere di protezione onde garantire la loro separazione dal processo politico, evitando così insuccessi sistemici; allo stesso tempo, tuttavia, occorre sottolineare che lo Stato è responsabile della correttezza e dell'autenticità dei dati statistici;

I.  considerando che il rapporto fra Eurostat e le Corti dei conti nazionali dovrebbe essere rafforzato;

J.  considerando che negli Stati membri gli uffici nazionali di statistica dovrebbero essere riformati per poter rispettare quanto prima la nuova normativa europea;

K.  considerando che circa 350 provvedimenti in materia di statistiche, che si applicano in tutti gli Stati membri, impongono agli Stati membri più piccoli oneri di adempimento proporzionalmente più alti;

L.  considerando che Eurostat fornirà gli indicatori economici necessari per la sorveglianza delle politiche fiscali e il quadro di valutazione sugli squilibri macroeconomici, unitamente a nuovi meccanismi di applicazione; che le recenti riforme giuridiche, in particolare il pacchetto sulla governance economica noto come «six pack», hanno posto la solidità e l'affidabilità delle statistiche al centro della governance economica a livello UE;

1.  ritiene che debba essere adottato un approccio sistemico in materia di qualità, che potrebbe richiedere una riforma del metodo di produzione delle statistiche europee e una graduale transizione da un approccio correttivo a un approccio preventivo nei confronti della gestione della qualità delle statistiche europee, in generale, e delle statistiche sulla finanza pubblica, in particolare; plaude alla natura vincolante delle norme in materia di produzione e di verifica dell'esattezza delle statistiche europee; ritiene che per salvaguardare la credibilità dei dati statistici sia essenziale l'esistenza di organismi statistici indipendenti;

2.  invita la Commissione a fornire agli Stati membri assistenza e consulenza tecnica per aiutarli a far fronte ai vincoli della ricerca e ai principali ostacoli metodologici, nell'ottica di garantire l'adempimento e l'erogazione di dati di alta qualità;

3.  appoggia l'intenzione della Commissione di proporre modifiche al regolamento (CE) n. 223/2009 (regolamento sulle statistiche) onde definire un approccio proattivo alla sorveglianza e alla valutazione dei dati di finanza pubblica nella fase iniziale a monte, al fine di poter prendere misure correttive fin dalle primissime fasi; sostiene la proposta di definire un quadro giuridico che miri a rinforzare il quadro della governance, in particolare per quanto concerne l'indipendenza professionale degli uffici nazionali di statistica e di Eurostat, e impegni formalmente tutti gli Stati membri a prendere tutte le misure necessarie a livello nazionale per salvaguardare la fiducia nelle statistiche e consentire un'applicazione più rigorosa del codice di condotta sulle statistiche europee;

4.  esorta la Commissione a presentare al Parlamento europeo e al Consiglio proposte legislative che mirino a introdurre nella normativa dell'UE elementi del codice di condotta delle statistiche europee riveduto, nell'ottica di distinguere in maniera chiara le responsabilità e le competenze degli uffici nazionali di statistica da quelle dei governi degli Stati membri e di assicurare una rendicontabilità della qualità dei dati più trasparente e coordinata;

5.  esorta Eurostat a proseguire, in collaborazione con i principali fornitori e utilizzatori di dati, gli sforzi per l'ammodernamento dei metodi di produzione delle statistiche europee al fine di salvaguardare l'efficacia dei costi;

6.  invita Eurostat ad assicurare che siano predisposti in tutti gli Stati membri sistemi di contabilità pubblica standardizzati, rafforzati da meccanismi di audit interni ed esterni, inclusa l'applicazione del quadro giuridico recentemente rivisto del regolamento (CE) n. 479/2009, nonché da future proposte legislative ritenute appropriate; plaude all'intenzione della Commissione europea di conferire a Eurostat maggiori poteri d'indagine;

7.  sottolinea che tutti gli Stati membri dovrebbero verificare l'accuratezza delle statistiche a tutti i livelli amministrativi; incoraggia Eurostat a dichiarare pubblicamente se nutre dei dubbi in merito all'accuratezza di tutti i tipi di statistiche;

8.  ritiene che il pacchetto sulla governance economica recentemente adottato necessiti di norme relative ai dati granulari sull'esposizione del settore pubblico connessi alle garanzie e alle passività potenziali, ad esempio attraverso le garanzie del settore pubblico e l'esposizione ai partenariati pubblico-privati (PPP); tali norme dovrebbero essere definite senza indugio e comunicate da Eurostat, tenendo conto di tutti i livelli amministrativi;

9.  plaude al ruolo del comitato consultivo europeo per la governance statistica (ESGAB) nella sorveglianza indipendente di Eurostat e del sistema statistico europeo; invita Eurostat e gli altri uffici di statistica ad attuare le raccomandazioni indicate dall'ESGAB nella sua relazione annuale 2011;

10.  sottolinea che Eurostat deve assicurare la trasparenza riguardo al proprio personale mediante la pubblicazione di informazioni relative ai suoi funzionari (che sono dipendenti pubblici) e ai suoi agenti contrattuali, e fornire informazioni sulle modalità di impiego degli esperti nazionali;

11.  sottolinea che l'indipendenza dei servizi statistici deve essere salvaguardata, sia a livello nazionale che europeo, dalla minaccia di possibili ingerenze politiche;

12.  osserva che il sistema di gestione della qualità richiede una stretta collaborazione tra Eurostat e gli organismi nazionali preposti alla verifica dei dati di finanza pubblica a monte; invita la Commissione a presentare proposte che assicurino maggiore indipendenza e maggiore coerenza nelle competenze delle Corti dei conti nazionali nel verificare la qualità delle fonti utilizzate per stabilire le cifre relative al debito e al disavanzo nazionali e nel rafforzare il ruolo di coordinamento della Corte dei conti europea;

13.  sottolinea il fatto che la gestione della qualità delle statistiche sulla finanza pubblica e altri dati statistici nazionali, così come la precisione e la comunicazione tempestiva dei dati, è un requisito fondamentale per il corretto funzionamento del Semestre europeo;

14.  riconosce che l'elaborazione di statistiche accurate può, in molti casi, implicare la raccolta e il confronto dei dati da numerose fonti; osserva pertanto che accorciare i tempi necessari per la pubblicazione delle statistiche può, in alcuni casi, ridurre l'affidabilità o l'accuratezza delle statistiche o aumentare il costo della raccolta dei dati e raccomanda che, nella definizione delle migliori pratiche in questo settore, sia debitamente preso in considerazione l'equilibrio tra tempestività, affidabilità e costi di preparazione;

15.  esorta Eurostat a considerare metodi di pubblicazione, in particolare quelli online, di più facile consultazione per il cittadino medio e per i non esperti, in particolare per quanto riguarda l'uso di grafici; ritiene che il sito web di Eurostat dovrebbe consentire un accesso più facile alle serie di dati complete di lungo periodo e includere grafici comparativi per dare più valore aggiunto ai cittadini; aggiunge, inoltre, che i suoi aggiornamenti periodici dovrebbero offrire, laddove possibile, informazioni su ciascuno Stato membro e serie annuali e mensili, nonché, laddove possibile e utile, serie di dati di lungo periodo;

16.  sottolinea che la fornitura di statistiche precise, pertinenti e di elevata qualità è di fondamentale importanza per uno sviluppo regionale sostenibile ed equilibrato; osserva che la disponibilità di dati precisi ed esatti costituisce il punto di partenza per ottenere informazioni dettagliate in merito a singoli settori quali la demografia, l'economia e l'ambiente, e che pertanto essa riveste un ruolo chiave nel processo decisionale relativo allo sviluppo regionale, in particolare nel contesto dell'attuazione della strategia Europa 2020;

17.  invita la Commissione a continuare a misurarsi con la necessità di informazioni statistiche affidabili che consentano alle politiche europee di rispondere meglio alle realtà economiche, sociali e territoriali a livello regionale;

18.  appoggia l'intenzione di Eurostat di stabilire un quadro normativo per gli «impegni per assicurare la fiducia nelle statistiche»; sottolinea che l'osservanza della norma sulla riservatezza dei dati all'interno del sistema statistico europeo (SSE), nonché del principio di sussidiarietà, contribuirà ad accrescere la fiducia negli uffici di statistica;

19.  constata che è indispensabile migliorare il funzionamento dei sistemi di contabilità pubblica; chiede, tuttavia, alla Commissione di chiarire se la standardizzazione dei sistemi di contabilità pubblica in tutti gli Stati membri sia necessaria e possibile; sollecita la Commissione a elaborare una metodologia comune e a mettere in atto soluzioni efficaci, idonee e comprovate;

20.  sottolinea la necessità di sviluppare un sistema coerente per la ricerca sui processi socioeconomici nelle aree transfrontaliere, ivi incluse quelle situate nelle regioni a ridosso delle frontiere esterne dell'Unione europea, nonché statistiche per le macroregioni, al fine di ottenere un quadro attendibile, completo e preciso dell'economia, in termini di sviluppo regionale e macroregionale, che comprenda tanto la dimensione urbana quanto le aree rurali; ritiene che debbano essere migliorati i meccanismi di ricerca connessi alla bilancia dei pagamenti; constata, altresì, che i conti regionali e nazionali dovrebbero essere monitorati da vicino nel quadro di un sistema solido di gestione della qualità delle statistiche europee;

21.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai parlamenti nazionali.

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