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Procedura : 2017/2035(INI)
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Ciclo del documento : A8-0335/2017

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A8-0335/2017

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PV 11/12/2017 - 20
CRE 11/12/2017 - 20

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PV 12/12/2017 - 5.12

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P8_TA(2017)0485

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Martedì 12 dicembre 2017 - Strasburgo
Accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione UE-Kazakhstan (risoluzione)
P8_TA(2017)0485A8-0335/2017

Risoluzione non legislativa del Parlamento europeo del 12 dicembre 2017 recante una proposta di risoluzione non legislativa sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione, dell'accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Kazakhstan, dall'altra (12409/2016 – C8-0469/2016 – 2016/0166(NLE)2017/2035(INI))

Il Parlamento europeo,

–  visto il progetto di decisione del Consiglio (12409/2016),

–  visto il progetto di accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Kazakhstan, dall'altra (09452/2015),

–  visti la richiesta di approvazione presentata dal Consiglio a norma degli articoli 31, paragrafo 1, e 37 del trattato sull'Unione europea, nonché gli articoli 91, 100, paragrafo 2, 207 e 209 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 218, paragrafo 6, lettera a) (C8-0469/2016),

–  vista la firma dell'accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione (ARPC) il 21 dicembre 2015 ad Astana, alla presenza del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR), Federica Mogherini,

–  vista l'applicazione provvisoria delle parti dell'ARPC di esclusiva competenza dell'UE a partire dal 1° maggio 2016,

–  vista l'applicazione ininterrotta dell'accordo di partenariato e di cooperazione UE-Kazakhstan (APC), sottoscritto il 23 gennaio 1995, sin dalla sua entrata in vigore il 1° luglio 1999,

–  vista la sua risoluzione del 22 novembre 2012 recante le raccomandazioni del Parlamento europeo al Consiglio, alla Commissione e al Servizio europeo per l'azione esterna sui negoziati per un accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione UE-Kazakhstan(1),

–  viste le sue precedenti risoluzioni sul Kazakhstan, incluse quelle del 10 marzo 2016(2), del 18 aprile 2013(3), del 15 marzo 2012(4) e del 17 settembre 2009 sul caso di Evgenij Žovtis in Kazakhstan(5),

–  viste le sue risoluzioni del 15 dicembre 2011 sullo stato di attuazione della strategia dell'UE per l'Asia centrale(6) e del 13 aprile 2016 sull'attuazione e la revisione della strategia UE-Asia centrale(7),

–  vista la sua risoluzione legislativa del 19 gennaio 2017 sul progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione dell'accordo sul proseguimento delle attività del Centro internazionale di scienza e tecnologia(8), istituito ad Astana, in Kazakhstan,

–  vista la sua risoluzione legislativa del 12 dicembre 2017 sul progetto di decisione(9),

–  viste le conclusioni del Consiglio, del 22 giugno 2015 e del 19 giugno 2017, sulla strategia dell'UE per l'Asia centrale,

–  vista la quarta relazione del servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) e dei servizi della Commissione, del 13 gennaio 2015, sui progressi compiuti nell'attuazione della strategia dell'UE per l'Asia centrale adottata nel 2007,

–  visti i dialoghi annuali UE-Kazakhstan in materia di diritti umani,

–  viste le varie riunioni UE-Asia centrale,

–  visto l'articolo 99, paragrafo 2, del suo regolamento,

–  visti la relazione della commissione per gli affari esteri e il parere della commissione per il commercio internazionale (A8-0335/2017),

A.  considerando che l'ARPC, nel rispetto e tenuto conto delle differenze sociali esistenti e del particolare contesto politico, economico e sociale delle parti contraenti, dovrebbe portare a un approfondimento e rafforzamento tangibili dei legami politici ed economici tra le due parti, a vantaggio dei cittadini sia del Kazakhstan che dell'Unione;

B.  considerando che l'ARPC (articolo 1) potrebbe rafforzare il quadro per l'adempimento degli elementi essenziali, quali il rispetto della democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani e i principi dell'economia di mercato, come già previsto dall'APC, purché l'attuazione di tutte le clausole sia soggetta a un meccanismo di monitoraggio rigoroso ed efficace, basato su chiari parametri di riferimento e scadenze; che la lotta alla proliferazione delle armi di distruzione di massa costituisce anch'essa un elemento essenziale (articolo 11);

C.  considerando che il Kazakhstan è il primo paese dell'Asia centrale ad aver sottoscritto un ARPC con l'UE; che l'ARPC, una volta ratificato da tutti gli Stati membri e dal Parlamento europeo, sostituirà l'APC del 1999 e che il testo dell'ARPC è stato divulgato il 15 luglio 2015;

D.  considerando che l'ARPC definisce un'ampia gamma di nuovi settori di cooperazione che non solo rientrano nell'interesse politico ed economico dell'UE, ma sono anche adatti a sostenere il Kazakhstan nella nuova fase di modernizzazione a cui il paese ambisce, assicurando nel contempo la cooperazione per affrontare le sfide globali, in particolare per quanto riguarda uno sviluppo sociale ed economico sostenibile per tutti i cittadini, la tutela della diversità culturale, la salvaguardia dell'ambiente e la gestione delle conseguenze dei cambiamenti climatici, conformemente a quanto previsto dall'accordo di Parigi, nonché il mantenimento della pace e della cooperazione regionale;

E.  considerando che dal maggio 2016 due terzi dell'ARPC sono applicati a titolo provvisorio;

F.  considerando che il Parlamento europeo, nell'ambito delle sue competenze, è pronto a contribuire attivamente allo sviluppo e all'elaborazione di settori specifici di cooperazione con il Kazakhstan, incluse le relazioni parlamentari;

G.  considerando che il Kazakhstan ha aderito all'OMC il 1° gennaio 2016;

H.  considerando che il Kazakhstan ha aderito alla Commissione europea per la democrazia attraverso il diritto (Commissione di Venezia) nel marzo 2012;

Disposizioni generali sulle relazioni UE-Kazakhstan e sull'ARPC

1.  sottolinea che il rafforzamento delle relazioni politiche, economiche e culturali tra l'UE e il Kazakhstan deve basarsi su un impegno condiviso a favore di valori universali, in particolare la democrazia, lo Stato di diritto, il buon governo e il rispetto dei diritti umani, nonché ispirarsi a interessi reciproci;

2.  prende atto della coerente strategia di ravvicinamento all'UE del Kazakhstan; sottolinea il contributo fondamentale del paese ai fini dell'attuazione della strategia UE-Asia centrale, che sarà sottoposta a una sostanziale revisione nel 2019;

3.  si compiace del fatto che l'ARPC stabilisca una base solida per l'approfondimento delle relazioni; constata che il Kazakhstan è il primo paese partner dell'Asia centrale con cui l'UE ha negoziato e sottoscritto un ARPC; ritiene che tale accordo di nuova generazione sia un buon modello e potrebbe essere applicato in futuro anche ad altri paesi della regione;

4.   accoglie con favore l'ambizione espressa nell'ARPC di rafforzare la cooperazione e promuovere in modo significativo i legami economici tra l'UE e il Kazakhstan in diversi settori che preoccupano e interessano entrambe le parti, quali la democrazia e lo Stato di diritto, i diritti umani e le libertà fondamentali, lo sviluppo sostenibile, la politica estera e di sicurezza, il commercio, la giustizia, la libertà e la sicurezza, nonché in altri 29 settori strategici, quali la cooperazione economica e finanziaria, l'energia, i trasporti, l'ambiente e i cambiamenti climatici, l'occupazione e gli affari sociali, la cultura, l'istruzione e la ricerca; incoraggia entrambe le parti a mantenere attivamente i propri impegni;

5.  si attende che l'ARPC promuoverà il rafforzamento dello Stato di diritto e della partecipazione democratica di tutti i cittadini, un panorama politico più diversificato, una magistratura più efficiente, indipendente e imparziale, una maggiore trasparenza e responsabilità del governo, un miglioramento del diritto del lavoro in linea con i requisiti sanciti dall'OIL, un maggior numero di opportunità commerciali per le piccole e medie imprese, lo sviluppo sostenibile dell'ambiente, della gestione delle risorse idriche e di altre risorse, tra cui un uso efficiente dell'energia e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili;

6.  sottolinea l'importanza e l'ininterrotta validità delle raccomandazioni del Parlamento europeo del 22 novembre 2012 sui negoziati relativi all'ARPC UE-Kazakhstan;

7.  ricorda che il Parlamento ha sottolineato che i progressi nei negoziati relativi all'ARPC devono essere collegati a progressi sul fronte delle riforme politiche nonché a progressi reali in materia di rispetto dei diritti umani, Stato di diritto, buon governo e democratizzazione, settori in cui l'attuazione delle raccomandazioni della Commissione di Venezia potrebbe risultare vantaggiosa; esprime forti preoccupazioni per il fatto che il diritto alla libertà di espressione, di riunione pacifica e di associazione rimangano limitati; esorta il paese ad attuare pienamente le raccomandazioni formulate dal relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti alla libertà di riunione pacifica e di associazione nella relazione sugli esiti della sua missione in Kazakhstan del gennaio 2015;

8.  sottolinea che i successivi passi in avanti devono basarsi sull'applicazione del principio "more for more" (maggiori aiuti a fronte di un maggiore impegno);

9.  accoglie con favore il fatto che l'ARPC abbia introdotto la possibilità di negoziare un accordo di facilitazione del rilascio dei visti tra l'UE e il Kazakhstan, parallelamente alla possibilità di negoziare un accordo che disciplini gli obblighi specifici in materia di riammissione; sottolinea l'importanza di intensificare gli scambi, in particolare quelli accademici e dei giovani, e chiede a tale proposito un sostanziale ampliamento del programma Erasmus+ per il Kazakhstan;

10.  ribadisce il suo invito al Consiglio, alla Commissione e al VP/AR a:

   garantire che entrambe le parti rispettino gli elementi essenziali dell'ARPC, in quanto la relativa inosservanza si tradurrebbe nella composizione di una controversia (articolo 278) o finanche in una sospensione in caso di violazioni gravi (articolo 279);
   fissare parametri di riferimento e scadenze per l'attuazione dell'ARPC;
   prevedere un meccanismo di monitoraggio globale tra il Parlamento europeo e il SEAE quando l'ARPC entrerà pienamente in vigore, compresi gli elementi specificati nella sua risoluzione del 22 novembre 2012;

11.  ricorda che l'articolo 218, paragrafo 10, del TFUE e la pertinente giurisprudenza della CGUE, relativi all'accesso immediato e completo del Parlamento europeo a tutti i documenti negoziali e alle relative informazioni, sono applicati ancora solo in modo parziale dal VP/AR, dal Consiglio e dalla Commissione;

12.  invita la commissione di cooperazione parlamentare UE-Kazakhstan ad aggiornare il proprio regolamento al fine di prevedere il controllo democratico dell'applicazione provvisoria dell'accordo nei settori in cui è già entrato in vigore, nonché ad avvalersi delle proprie prerogative per adottare raccomandazioni e predisporre il controllo dell'intero ARPC una volta che sarà entrato pienamente in vigore;

Dialogo politico e cooperazione, democrazia, Stato di diritto, buon governo e libertà fondamentali

13.   invita l'Unione a rendere prioritari in maniera coerente i temi dello Stato di diritto e della democrazia, delle libertà fondamentali e dei diritti umani nel suo dialogo politico con il Kazakhstan;

14.  invita il Kazakhstan, alla luce delle proteste sociali talvolta violente, a intraprendere misure proattive e concrete nel campo delle riforme politiche, democratiche e sociali nell'attuazione del programma "Kazakhstan 2050", compresa una più chiara separazione dei poteri tra il ramo esecutivo e quello legislativo, nonché a introdurre ulteriori garanzie a livello di bilanciamento dei poteri nel sistema costituzionale, in linea con gli impegni internazionali assunti dal paese nell'ambito dei vari strumenti delle Nazioni Unite, dell'OSCE e del Consiglio d'Europa; ribadisce la convinzione che l'auspicata transizione del paese verso un nuovo tipo di crescita ad alto contenuto scientifico non sarebbe realizzabile senza un sistema di istruzione di elevata qualità, l'accesso di ampie fasce della popolazione a servizi essenziali moderni, una politica sociale inclusiva, nonché un sistema di relazioni sociali regolamentate, soprattutto nel settore economico; valuta positivamente il programma "100 passi", il quale rappresenta un tentativo di far fronte alla necessità di avviare riforme urgenti nel paese;

15.  accoglie con favore alcuni recenti sviluppi positivi nel campo delle riforme costituzionali e amministrative e l'istituzione di una piattaforma di consultazione della società civile; esprime tuttavia profonda preoccupazione per gli effetti restrittivi del codice penale e di quello amministrativo, entrati in vigore nel 2015, sulle organizzazioni della società civile e le loro attività;

16.  invita il Kazakhstan ad attuare pienamente le raccomandazioni formulate a seguito della missione di osservazione elettorale dell'OSCE/ODIHR delle elezioni del 20 marzo 2016, secondo le quali il paese deve ancora compiere considerevoli progressi per ottemperare agli impegni assunti in seno all'OSCE nel campo delle elezioni democratiche; esorta le autorità kazake a evitare di limitare l'attività dei candidati indipendenti; sollecita altresì il rispetto dei diritti elettorali dei cittadini;

17.  accoglie con favore la cooperazione del Kazakhstan con la Commissione di Venezia e chiede la piena attuazione delle sue raccomandazioni, in particolare nel settore delle riforme democratiche e giudiziarie;

18.  plaude alle riforme amministrative attualmente in corso e raccomanda ulteriori riforme che garantiscano una magistratura realmente indipendente e imparziale e misure più efficienti per la lotta alla corruzione a tutti i livelli; chiede tuttavia riforme e una governance più incisive, con una magistratura effettivamente indipendente, libera dalla corruzione e garante del diritto a un equo processo e del diritto di difesa, come pure sforzi più intensi ed efficienti nella lotta alla corruzione, alla criminalità organizzata e al traffico di stupefacenti; chiede di migliorare, modernizzare e finanziare i settori sociali fondamentali; evidenzia l'importanza di una maggiore attenzione allo sviluppo economico e sociale nelle regioni periferiche e fuori dai centri urbani principali, ai fini della stabilità del paese sul lungo periodo;

19.  constata l'esistenza di piattaforme per il dialogo con la società civile; ribadisce la propria preoccupazione circa la legislazione applicabile alle ONG, che ne mina l'indipendenza e la capacità di operare; ricorda l'importanza di una società civile attiva e indipendente per il futuro sostenibile del Kazakhstan; esorta le autorità kazake a garantire in ogni circostanza che tutti gli attivisti per i diritti umani e le ONG nel paese possano svolgere le loro legittime attività a sostegno dei diritti umani senza timore di ritorsioni, libere da ogni restrizione, e quindi contribuire allo sviluppo sostenibile della società e al rafforzamento della democrazia; è del parere che l'ARPC comporti altresì un rafforzato sostegno allo sviluppo di un'autentica società civile, invita le autorità kazake ad agire di conseguenza, e chiede alla Commissione di istituire programmi volti al rafforzamento e al consolidamento dell'azione delle ONG indipendenti;

20.  chiede che si ponga fine alla persecuzione giudiziaria, alle vessazioni e alla detenzione di giornalisti indipendenti, attivisti della società civile, sindacalisti, difensori dei diritti umani, esponenti politici dell'opposizione e altre persone particolarmente attive, come rappresaglia per l'esercizio della libertà di espressione e di altre libertà fondamentali, fenomeno che si è intensificato negli ultimi due anni; chiede la completa riabilitazione e il rilascio immediato di tutti gli attivisti e prigionieri politici attualmente in carcere, nonché la revoca delle restrizioni alla libertà di movimento per gli altri soggetti interessati; chiede di porre fine agli abusi delle sue procedure di estradizione di Interpol e di fermare i maltrattamenti contro gli oppositori politici all'estero;

21.  plaude alla liberazione condizionale del noto attivista kazako e leader del partito di opposizione Alga!, Vladimir Kozlov, nell'agosto 2016;

22.  esprime preoccupazione per la limitazione della libertà dei mezzi di comunicazione, della libertà di espressione e della libertà di riunione e di associazione, come pure della libertà di religione, anche attraverso una legislazione restrittiva, pressioni, censura e azioni penali contro gli attivisti; sottolinea che la libertà di espressione dei mezzi di informazione indipendenti, dei blogger e dei singoli cittadini rappresenta un valore universale che deve essere difeso; raccomanda al Kazakhstan di applicare le norme del Consiglio d'Europa nel suo sistema giuridico; prende atto degli sforzi compiuti dal paese per migliorare la propria immagine internazionale, come dimostrato dalla recente apertura di EXPO 2017 ad Astana; rileva tuttavia che tali sforzi sono contraddetti dalla repressione dei dissidenti e dalle pressioni sulla società civile degli ultimi mesi;

23.  esprime preoccupazione per il fatto che alcune disposizioni del codice penale e del codice di procedura penale, sottoposti a una recente riforma, limitino la libertà di espressione; incoraggia il Kazakhstan a rivedere tali disposizioni, in particolare quelle che configurano la diffamazione come reato;

24.  sottolinea che la libertà dei mezzi di comunicazione e la libertà di espressione sono fondamentali per la realizzazione e il consolidamento della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani; si rammarica del fatto che il contesto per i mezzi di informazione indipendenti sia diventato ancora più ostile; esprime preoccupazione per la proposta legislativa sui mezzi di comunicazione volta all'attuazione di norme in base alle quali i giornalisti devono verificare le proprie informazioni presso le autorità statali; esorta le autorità kazake a ritirare tali modifiche dalla proposta legislativa e assicurare ai giornalisti la piena indipendenza di indagine e di relazione; invita inoltre le autorità kazake ad astenersi dal limitare l'accesso ai mezzi di informazione critici nei confronti dello Stato, sia online che offline, all'interno del paese e dall'estero; deplora che la diffamazione continui a configurarsi come reato in Kazakhstan e pone l'accento sulla problematicità della questione dal punto di vista della libertà di espressione nel paese; esprime preoccupazione per il considerevole numero di cause di diffamazione, comprese quelle contro alcune nuove emittenti e altri siti web di notizie che criticano le politiche del governo e sono anche sistematicamente bloccati, intentate da funzionari pubblici e altri personaggi pubblici, i quali godono di particolare protezione e chiedono ingenti somme per danni morali a causa di articoli su presunti casi di corruzione o comportamenti illeciti e altre questioni non gradite;

25.  chiede l'inversione delle tendenze negative rispetto alla libertà dei mezzi di comunicazione, alla libertà di espressione e alla libertà di riunione e di associazione nonché alla libertà di religione; raccomanda al Kazakhstan di applicare le norme del Consiglio d'Europa nella propria legislazione; rileva, in tale contesto, che dal 2016 tutte le ONG kazake sono tenute per legge a registrarsi presso le autorità e fornire annualmente informazioni sulle loro attività, ai fini dell'inclusione in una banca dati governativa sulle ONG; sottolinea che tale misura potrebbe contribuire a migliorare la trasparenza nel settore; è tuttavia preoccupato per il fatto che i nuovi requisiti si aggiungano ad obblighi di informativa nei confronti dello Stato già piuttosto ampi per il settore non governativo, mentre la politica di trasparenza è applicata in maniera sproporzionata nei confronti del settore senza scopo di lucro e non governativo, al contrario degli altri soggetti giuridici; esprime timore per il fatto che la partecipazione ad associazioni non registrate si configuri come reato e che la mancata trasmissione delle informazioni per la nuova banca dati o la fornitura di informazioni "non corrette" possa dare luogo a sanzioni nei confronti delle organizzazioni; si rammarica del fatto che le attività delle associazioni pubbliche registrate possano essere sospese o terminate dai tribunali per qualsiasi violazione, seppur minima, della legislazione nazionale;

26.  osserva con preoccupazione che l'adozione delle recenti leggi antiterrorismo, incluso un disegno di legge che propone la revoca della cittadinanza alle persone sospettate di terrorismo, potrebbe portare alla soppressione dell'opposizione politica pacifica e legittima; esorta le autorità kazake a evitare di utilizzare tale legislazione per i suoi possibili effetti di limitazione della libertà di espressione, della libertà di religione o di credo, dell'indipendenza della magistratura o divieto dell'attività dell'opposizione;

27.  constata che, nelle sue osservazioni conclusive sul Kazakhstan adottate nell'estate 2016, il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha espresso timori in merito alle disposizioni formulate in modo vago all'articolo 174 del codice penale, che vieta l'"incitazione" alla discordia sociale, nazionale o di altro tipo, e all'articolo 274, che proibisce la "diffusione di informazioni notoriamente false", e all'utilizzo di tali articoli per limitare indebitamente la libertà di espressione e altri diritti tutelati dal Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici (ICCPR); si rammarica delle accuse mosse contro gli attivisti della società civile e i giornalisti e della loro detenzione in virtù dei summenzionati articoli del codice penale; osserva che l'elenco comprende Maks Bokaev e Talgat Ajan, i quali stanno scontando una pena detentiva di cinque anni per il loro ruolo nelle proteste pacifiche contro la riforma fondiaria avvenute in Kazakhstan nella primavera del 2016; esorta il governo kazako a rilasciare tali persone e a ritirare le accuse nei loro confronti;

28.  invita il Kazakhstan a rivedere la legge sui sindacati del 2014 e la legge sul lavoro del 2015 al fine di allinearle alle norme dell'OIL; ricorda al paese l'obbligo di rispettare pienamente le conclusioni adottate dalla commissione dell'OIL per l'applicazione delle norme (nel 2017, 2016 e 2015);

29.  condanna la chiusura della confederazione dei sindacati indipendenti del Kazakhstan (CITUK), con sentenza del tribunale nel gennaio 2017, per una presunta mancata conferma del proprio status ai sensi della legge sui sindacati del 2014; rammenta alle autorità kazake la necessità di garantire una magistratura indipendente e imparziale e di consentire un vero e proprio dialogo sociale, anche promuovendo l'esistenza e l'attività dei sindacati indipendenti, come la CITUK e i suoi affiliati; fa riferimento alle conclusioni della commissione dell'OIL per l'applicazione delle norme concernenti la situazione in Kazakhstan nel giugno 2017; si rammarica che il 25 luglio 2017 un tribunale abbia dichiarato Larisa Kharkova, presidente della CITUK, colpevole dei reati di appropriazione indebita e frode legati all'utilizzo dei fondi dei sindacati, accuse che si ritengono essere di matrice politica; deplora che il tribunale l'abbia condannata in modo arbitrario a quattro anni di restrizioni alla libertà di movimento, oltre a 100 ore di lavori sociali e al divieto di detenere posizioni di alto livello in seno alle associazioni pubbliche per cinque anni; invita il Kazakhstan ad annullare la condanna e a ritirare le accuse nei suoi confronti;

30.  si rammarica che nell'aprile e nel maggio 2017 altri due dirigenti sindacali, Nurbek Kushakbayev e Amin Yeleusinov, siano stati condannati rispettivamente a due anni e mezzo e a due anni di carcere, sulla base di accuse penali che si ritengono essere di matrice politica; osserva che le sentenze pronunciate contro i tre dirigenti sindacali rappresentano un duro colpo per l'attività sindacale indipendente nel paese;

31.  prende atto del carattere multietnico e multireligioso del Kazakhstan e sottolinea la necessità di tutelare le minoranze e i loro diritti, segnatamente per quanto riguarda l'uso delle lingue, la libertà di religione o di credo, la non discriminazione e le pari opportunità; plaude alla pacifica coesistenza di diverse comunità in Kazakhstan;

32.  chiede un sostanziale riesame del dialogo UE-Kazakhstan in materia di diritti umani al fine di renderlo più efficace e orientato ai risultati; chiede alle autorità kazake di impegnarsi pienamente in tale dialogo e in tutti gli altri consessi in modo da conseguire progressi tangibili sulla situazione dei diritti umani nel paese, prestando particolare attenzione ai singoli casi; rammenta che occorre garantire il coinvolgimento della società civile in tali dialoghi e consultazioni;

33.  sottolinea la necessità di un impegno continuo nel ciclo del meccanismo della revisione periodica universale del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC), segnatamente per quanto riguarda l'attuazione efficace delle sue raccomandazioni;

34.  insiste affinché il Kazakhstan si allinei alle raccomandazioni del Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura e a quelle emesse nel 2009 dal relatore speciale delle Nazioni Unite sulla tortura;

35.  lamenta che il Kazakhstan abbia finora respinto un'indagine internazionale indipendente sugli eventi di Zhanaozen del 2011, nonostante le richieste dell'UNHRC;

36.  si compiace del fatto che il paese abbia presentato domanda di adesione a diverse convenzioni del Consiglio d'Europa;

37.  si rammarica del fatto che il Kazakhstan non sia né parte né firmatario dello statuto di Roma della Corte penale internazionale e lo invita a firmare e ad aderire a tale statuto;

Relazioni internazionali, cooperazione regionale e sfide globali

38.  accoglie con favore la cooperazione costruttiva del Kazakhstan nelle relazioni internazionali, alla luce dell'importante contributo fornito dal paese alla pace e alla stabilità sia a livello regionale che mondiale, ad esempio agevolando i colloqui sull'accordo nucleare iraniano, i negoziati tra le parti ad Astana per una soluzione globale che ponga fine alla guerra in Siria, gli sforzi diplomatici con riferimento al conflitto in Ucraina e la sua iniziativa sulla Conferenza sull'interazione e sulle misure di rafforzamento della fiducia in Asia; incoraggia il Kazakhstan a continuare a impegnarsi e svolgere un ruolo costruttivo sulla scena internazionale; valuta positivamente, al riguardo, la richiesta di graduale eliminazione dei conflitti armati mediante la non proliferazione nucleare e il disarmo, come pure l'avvio della dichiarazione universale per la creazione di un mondo libero dalle armi nucleari; plaude, in particolare, alla decisione del Kazakhstan di non aderire al divieto russo sui prodotti agricoli dell'UE e ritiene che si tratti di un segnale concreto e incoraggiante che dimostra la volontà del paese di intensificare il dialogo e la cooperazione con l'Unione;

39.  prende atto dell'importanza geostrategica del Kazakhstan e riconosce la politica estera multi-vettoriale del paese, che mira a promuovere relazioni amichevoli e stabili e include, di conseguenza, in via prioritaria la creazione e il mantenimento equilibrato di buoni rapporti di vicinato con la Russia, la Cina, gli stati vicini dell'Asia centrale e con altri partner, tra cui gli Stati Uniti e l'Unione europea;

40.  riconosce che il Kazakhstan è un attore importante della politica estera e di sicurezza, non da ultimo visto il ruolo coerente che svolge in termini di disarmo nucleare e sicurezza a livello globale, nonché alla luce della sua partecipazione in qualità di membro non permanente al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel periodo 2017-2018;

41.  prende atto delle sfide sul piano della sicurezza poste al paese dal Daesh e da altre organizzazioni definite terroristiche dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite; osserva l'elevato numero di cittadini kazaki tra i foreign fighter in Medio Oriente; rileva che è possibile che si verifichi un'ulteriore destabilizzazione del Kazakhstan a causa del conflitto afghano in corso, anche per via dell'estremismo religioso, del traffico di stupefacenti e del terrorismo; chiede una più intensa cooperazione nella lotta all'estremismo violento e al terrorismo ed evidenzia che la priorità dovrebbe essere quella di far fronte alle cause profonde della radicalizzazione; osserva che l'articolo 13 dell'ARPC si incentra sulle misure antiterrorismo e svolge un ruolo essenziale soprattutto nell'attuale contesto internazionale;

42.  osserva che il Kazakhstan fa parte di tutte le principali organizzazioni regionali; prende atto del profilo internazionale assunto di recente dal paese, tramite la presidenza di varie organizzazioni internazionali come l'OSCE, l'Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC), la Comunità di Stati indipendenti, l'Organizzazione di cooperazione di Shanghai nonché l'Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva, il che costituisce un buon punto di partenza per attività congiunte che mirino a stabilizzare la situazione della sicurezza nella regione dell'Asia centrale e a ricercare soluzioni multilaterali alle sfide globali; plaude, in tale contesto, alle chiare dichiarazioni del Kazakhstan, secondo le quali l'adesione del paese all'Unione economica eurasiatica (UEE) non influirà sul rafforzamento delle relazioni con l'UE;

43.  raccomanda all'Unione di continuare a sostenere la cooperazione regionale nell'Asia centrale, in particolare lo Stato di diritto, le misure di rafforzamento della fiducia, la gestione delle risorse e delle risorse idriche, la gestione delle frontiere, la stabilità e la sicurezza; sostiene in tal senso gli sforzi profusi dal Kazakhstan per promuovere relazioni di buon vicinato e divenire garante della stabilità nella regione; chiede un accordo centro-asiatico sostenibile su questioni legate alla gestione delle risorse idriche, all'energia e alla sicurezza che risponda a tutti gli interessi in gioco;

44.  riconosce che il Kazakhstan rappresenta una potenza di primo piano nella regione dell'Asia centrale; sollecita il paese a sfruttare tale posizione quale base per un coinvolgimento positivo nel vicinato della regione e ad adottare misure per compiere progressi in termini di cooperazione regionale;

Sviluppo sostenibile, energia e ambiente

45.  accoglie con favore la terza strategia di modernizzazione del Kazakhstan, annunciata nel gennaio 2017, il cui obiettivo è far sì che il paese diventi uno dei 30 paesi più sviluppati a livello mondiale;

46.  esprime soddisfazione per il capitolo rafforzato sulle materie prime e la cooperazione energetica, che offre enormi potenzialità per contribuire alla sicurezza energetica dell'UE; ricorda che il Kazakhstan svolge un ruolo importante come fornitore energetico dell'Unione; invita l'UE ad adoperarsi per una cooperazione energetica maggiormente attiva e a rafforzare il dialogo con il Kazakhstan e con altri paesi dell'Asia centrale al fine di consolidare la sicurezza energetica dell'Unione;

47.  accoglie con favore l'inclusione nell'ARPC del capitolo sulla cooperazione in materia di cambiamenti climatici; chiede all'Unione europea di continuare a cooperare con il governo del Kazakhstan, aiutandolo a identificare e sviluppare politiche ambientali ed ecologiche innovative e sostenibili; ricorda che il Kazakhstan soffre le pesanti conseguenze di due tra le più devastanti catastrofi ambientali a livello mondiale causate dall'uomo, ovvero il prosciugamento del lago d'Aral e la sperimentazione nucleare durante il periodo sovietico presso il sito di Semej/Semipalatinsk; invita la Commissione ad aumentare l'assistenza a favore delle autorità kazake, sia a livello finanziario che tecnico, in modo da migliorare in misura sostanziale la gestione e la conservazione delle risorse idriche nel bacino del lago d'Aral nel quadro del programma di azione del Fondo internazionale per la salvaguardia del lago d'Aral, nonché a sviluppare un piano d'azione efficace per il risanamento dell'area dell'ex poligono nucleare; plaude alla partecipazione del Kazakhstan al programma volontario di partenariato "Ponte verde"; ritiene che esso fornirà una base stabile e a lungo termine per gli investimenti verdi, il trasferimento di nuove tecnologie e innovazioni, nonché il passaggio a una società senza emissioni di carbonio;

48.  sottolinea la necessità di applicare i principi dello sviluppo ambientale sostenibile in Kazakhstan con riferimento all'estrazione e alla lavorazione delle sue immense risorse naturali; valuta positivamente, in tal senso, il rispetto, da parte del paese, delle norme definite dall'Iniziativa per la trasparenza delle industrie estrattive (EITI);

Commercio ed economia

49.  ricorda che l'UE è il principale partner commerciale nonché il primo investitore del paese e che il Kazakhstan è il principale partner commerciale dell'UE nell'Asia centrale; auspica che tali relazioni siano ulteriormente rafforzate; osserva che l'80 % delle esportazioni del Kazakhstan verso l'UE sono costituite da petrolio e gas; ribadisce l'importanza di una maggiore diversificazione del commercio del paese con l'UE; sottolinea che il commercio e i diritti umani si possono rafforzare positivamente e reciprocamente in un contesto caratterizzato dallo Stato di diritto; rammenta che la comunità imprenditoriale svolge un ruolo importante nell'offrire incentivi positivi in termini di promozione dei diritti umani, della democrazia e della responsabilità delle imprese; sottolinea che le catene globali del valore contribuiscono a rafforzare le norme internazionali di base del lavoro, ambientali, sociali e dei diritti umani, tra cui l'istituzione e l'applicazione delle misure in materia di salute e sicurezza sul lavoro, opportunità di istruzione, istituzioni imparziali e riduzione della corruzione;

50.  si compiace dell'adesione del Kazakhstan all'OMC il 1° gennaio 2016, la quale ha favorito la modernizzazione economica e amministrativa del paese; constata che l'economia del paese si basa in larga misura sullo sfruttamento e sull'esportazione di materie prime e di idrocarburi; auspica che l'ambizioso programma di diversificazione dell'economia, nell'ambito del quale l'Unione europea potrebbe svolgere un ruolo importante, nonché in quello di riforma del paese, che prevede, tra l'altro, la professionalizzazione della pubblica amministrazione e l'introduzione di misure di contrasto della corruzione, abbiano totale e concreta esecuzione; chiede in particolare alla Commissione di aiutare il Kazakhstan a rendere la propria economia sostenibile e rispettosa dell'ambiente;

51.  prende atto dell'impegno del paese a completare il processo di piena liberalizzazione dei movimenti di capitali sotto forma di investimenti diretti e si rammarica del fatto che il titolo dell'ARPC relativo al commercio e alle imprese non contenga disposizioni anticorruzione; ritiene che vada prestata particolare attenzione alle questioni inerenti al governo societario e alla corruzione nel monitoraggio dell'attuazione dell'accordo, al fine di evitare un aumento del rischio di riciclaggio di denaro;

52.  si compiace della volontà del Kazakhstan, come indicato nel primo anno di applicazione dell'ARPC, di onorare e adempiere i suoi impegni derivanti dall'accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione e dall'OMC; invita il paese a rispettare i suoi impegni nell'ambito dell'ARPC in materia di diritti di proprietà intellettuale, sulla base di un regime regionale di esaurimento;

53.  chiede al Kazakhstan di allineare pienamente i suoi dazi all'importazione con gli impegni derivanti dall'OMC e dall'ARPC, a prescindere dalla partecipazione all'Unione economica eurasiatica, per evitare onerosi pagamenti compensativi ai partner commerciali dell'OMC;

54.  invita il paese ad aderire al sistema esperto per il controllo degli scambi (TRACES) al fine di consentire efficaci controlli sanitari e fitosanitari e l'utilizzo dei certificati bilaterali SPS UE-Kazakhstan;

55.  prende atto del periodo transitorio generale di cinque anni per gli appalti pubblici e del periodo transitorio di otto anni per le costruzioni previsti dall'accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione e attende con vivo interesse un incremento degli scambi commerciali dopo la conclusione di tali periodi; osserva che gli appalti pubblici costituiscono un importante strumento di politica pubblica per il Kazakhstan;

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56.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al rappresentante speciale dell'UE per l'Asia centrale, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri nonché al governo e al parlamento del Kazakhstan.

(1) GU C 419 del 16.12.2015, pag. 159.
(2) Testi approvati, P8_TA(2016)0083.
(3) GU C 45 del 5.2.2016, pag. 85.
(4) GU C 251 E del 31.8.2013, pag. 93.
(5) GU C 224 E del 19.8.2010, pag. 30.
(6) GU C 168 E del 14.6.2013, pag. 91.
(7) Testi approvati, P8_TA(2016)0121.
(8) Testi approvati, P8_TA(2017)0007.
(9) Testi approvati, P8_TA(2017)0484.

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