Interrogazione parlamentare - E-3969/2003Interrogazione parlamentare
E-3969/2003

Inchiesta giudiziaria della Procura di Catania per una truffa di 5 milioni di euro ai danni dell'Unione europea

INTERROGAZIONE SCRITTA E-3969/03
di Maurizio Turco (NI)
alla Commissione

Il 12 dicembre 2003, sul quotidiano "La Sicilia" è apparso un articolo dal titolo "Catania, truffa Ue per 5 milioni di euro" dal quale si apprende che:

-  i militari del Nucleo provinciale di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Catania hanno scoperto una truffa posta in essere da una società catanese per ottenere illecitamente contributi comunitari per un ammontare di 5 milioni di euro;

-  la società aveva percepito un contributo ex legge 488/92 per creare e sviluppare, nella zona industriale di Catania, una nuova azienda operante nel settore della produzione di materiale medico-chirurgico;

-  la società ha però mutato la propria compagine sociale più volte nel corso degli ultimi anni, pur rimanendo di fatto non operativa e, una volta ottenuto il finanziamento, i soci italiani sono usciti di scena e la proprietà è passata a due società aventi sedi nel Liechtenstein ed nel Lussemburgo;

-  il progetto prevedeva una spesa per investimenti dei quali circa il 90% risultava essere assorbito dall'acquisto di un particolare macchinario che, a detta dei titolari, poteva essere fornito solo da una società di progettazione del Liechtenstein a seguito di costruzione presso una società spagnola. Entrambe queste ultime risultavano essere collegate alle società che detenevano il capitale sociale della società di capitali catanese;

-  la successiva ricostruzione capillare della movimentazione della merce ha consentito di appurare una realtà ben diversa rispetto a quella prospettata, ovvero che  il macchinario, dichiarato per un valore di circa 9 milioni di euro, valeva in realtà di circa 1,5 milioni di euro ed era stato acquistato direttamente presso stabilimenti di produzione di Modena e Varese;

-  al fine di far perdere le tracce della sua origine, era stato trasportato presso il porto di Barcellona dove, dopo un breve periodo di giacenza, era stato trasportato a Catania. In tal modo lo stesso, a seguito dell'omissione dei precedenti passaggi, sarebbe risultato cartolarmente prodotto ed importato dalla Spagna;

-  per giustificare i costi, risultati inesistenti, sono state emesse fatture per operazioni inesistenti per un controvalore di circa 9,5 milioni di euro.

 

Potrebbe la Commissione far sapere se è a conoscenza dei fatti descritti, ovvero quali provvedimenti ha preso o intende prendere al riguardo e se l'OLAF ne è informata, ovvero ha avviato o intende avviare un'inchiesta?

 

 

GU C 84 E del 03/04/2004