Interrogazione parlamentare - E-0497/2004Interrogazione parlamentare
E-0497/2004

Discriminazione di giovani comunitari nell'accesso a federazioni sportive in Spagna

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0497/04
di María Valenciano Martínez-Orozco (PSE)
alla Commissione

Nella sua risposta all’interrogazione  E-4005/03[1] dell’on. Anna Terrón, la Commissione rimanda ad una risposta fornita alla stessa MPE (P-3911/03[2]) che riguardava la discriminazione di giovani stranieri e non fornisce una risposta alla situazione riferita ai giovani comunitari.

 

A norma dei trattati e ai sensi degli articoli 4 e 8 del progetto di costituzione europea, è vietata ogni forma di discriminazione basata sulla nazionalità nei confronti dei cittadini degli Stati membri che godono della cittadinanza dell’Unione.

 

La Convenzione sui diritti dell’infanzia riconosce al fanciullo, all’articolo 31, il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica, così come il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica ed incoraggia l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.

 

L’articolo 24 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea sancisce che i bambini hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere.

 

In Spagna si stanno verificando gravi casi di discriminazione di bambine e bambini per l’accesso alle federazioni sportive, mediante ostacoli amministrativi o il rifiuto delle federazioni sportive ad accoglierli come membri, benché siano cittadini comunitari.

 

Qual è la posizione della Commissione in merito al fatto che le federazioni spagnole non accolgano giovani comunitari, rifiuto che impedisce loro di praticare lo sport?