Interrogazione parlamentare - E-1196/2009Interrogazione parlamentare
E-1196/2009

Divieto totale di uso dell'amianto

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1196/09
di Willy Meyer Pleite (GUE/NGL)
alla Commissione

L’articolo 12 del Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite riconosce a ogni persona il diritto alla salute fisica e mentale. In virtù di tale diritto, ciascuno Stato è tenuto a creare le condizioni necessarie a far sì che i propri cittadini possano godere di buona salute.

L’esposizione all’amianto riguarda milioni di lavoratori e consumatori in Europa e nel resto del mondo. Le patologie provocate dalle fibre di tale sostanza sono responsabili di alcune tra le malattie professionali più gravi: ogni anno, fino a 100 000 decessi in tutto il mondo sono causati da malattie connesse all'amianto, una cifra pari a più del 54 % delle morti per cancri professionali.

La direttiva 1999/77/CE[1], che adegua per la sesta volta al progresso tecnico l'allegato I della direttiva 76/769/CEE del Consiglio concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e di uso di talune sostanze e preparati pericolosi, prevedeva la messa al bando, entro gennaio 2005 dell'utilizzo dell’amianto in tutto il territorio dell’UE, con una deroga fino a gennaio del 2008 per l'amianto utilizzato negli stabilimenti di elettrolisi. Ciononostante, attraverso il regolamento (CE) n. 1907/2006 REACH[2], la Commissione intende oggi estendere la deroga all’utilizzo di diaframmi contenenti cellule di elettrolisi a base di amianto crisotilo.

Poiché non sembrano esservi ragioni che giustifichino tale decisione, salvo quella di aver ceduto, come denunciato da sindacati e associazioni di medici e persone interessate, alle pressioni della lobby costituita dalle imprese interessate, anteponendo in tal modo i criteri economici a quelli scientifici e al diritto irrinunciabile alla salute e alla tutela dei lavoratori sui luoghi di lavoro, può la Commissione rispondere alle seguenti domande:

GU C 189 del 13/07/2010