Interrogazione parlamentare - E-2469/2010Interrogazione parlamentare
E-2469/2010

Attuazione del Quadro Ruggie nell'UE e attività dell'ArcelorMittal in Sudafrica

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2469/10
di Pascal Canfin (Verts/ALE)
alla Commissione

Le operazioni delle multinazionali con sede nell'UE hanno un profondo impatto sulla vita delle persone e dell'ambiente. Le attività di ArcelorMittal nel suo stabilimento siderurgico di Vanderbijlpark, vicino a Johannesburg, Sudafrica, sollevano preoccupazioni molto gravi di responsabilità sociale di impresa (Corporate Social Responsibility — CSR) e di competenza dell'UE in questo settore. È stato riferito che questa, che è la più grande società siderurgica mondiale e che ha sede a Lussemburgo, è direttamente responsabile del trasferimento forzato di centinaia di famiglie. È dimostrato che le sue attività hanno prodotto la contaminazione delle falde acquifere, con alte concentrazioni di emissioni di anidride carbonica e solforosa e una produzione di rifiuti industriali su larga scala. Come risultato, le attività aziendali hanno gravemente compromesso la salute delle persone e l'ambiente[1]. ArcelorMittal fa parte del consorzio siderurgico ULCOS: Ultra-Low Carbon dioxide (CO2) Steelmaking (siderurgia a bassissima produzione di anidride carbonica). La Commissione europea ha finanziato il 44 % del bilancio ULCOS (25 960 000 euro) dal 2004 al 2010, attraverso il suo Sesto programma quadro e il Programma per la siderurgia del Fondo di ricerca. Il consorzio e la Commissione hanno recentemente deciso di avviare ULCOS II. La Commissione dovrà ora fornire finanziamenti supplementari fino al 2015[2].

Il Consiglio dell'Unione europea ha recentemente espresso il suo pieno appoggio all'attività del Rappresentante speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani e le imprese transnazionali ed altre imprese, signor John Ruggie[3], e ha aderito ai tre pilastri del quadro Ruggie «Proteggere, rispettare e rimediare»: segnatamente il dovere dello Stato di proteggere dalle violazioni dei diritti umani da parte di terzi, comprese le imprese; l'obbligo delle imprese di rispettare i diritti umani e la necessità di garantire rimedi efficaci per le vittime[4].

1. Quali iniziative intende prendere la Commissione europea per costruire sulla sua comunicazione sulla CSR con l'obiettivo di introdurre una legislazione vincolante e di attuare i tre pilastri del quadro Ruggie sia all'interno che all'esterno dell'UE?

2. Prima di concedere sovvenzioni vorrà e chiederà effettivamente la Commissione alle aziende di rispettare i principi fondamentali della CSR quali definiti nella risoluzione del Parlamento europeo (P6_TA(2007)0062) e nel quadro Ruggie?

3. Come intende la Commissione obbligare a rispondere della propria attività le imprese finanziate da fondi pubblici dell'UE che mettono a repentaglio i diritti umani delle persone e/o l'ambiente?

4. Come intende la Commissione europea dar sostegno alle vittime di violazioni dei diritti umani e del degrado ambientale e che cosa farà la Commissione per garantire loro l'accesso alla giustizia e la sanzione delle aziende che perpetrano tali atti, come nel caso di ArcelorMittal in Sudafrica?

GU C 138 E del 07/05/2011