Interrogazione parlamentare - E-7658/2010Interrogazione parlamentare
E-7658/2010

Valutazione della direttiva sulla conservazione dei dati

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-7658/2010
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Rebecca Harms (Verts/ALE)

Già nel 2008 la Commissione aveva convocato un gruppo di esperti per valutare l'applicazione della direttiva sulla conservazione dei dati. A settembre 2010 la Commissione intende presentare al Parlamento europeo una valutazione circa la direttiva riguardante la conservazione dei dati (2006/24/CE[1] ).

1. È la Commissione a conoscenza del fatto che sono contrari alla conservazione dei dati diverse organizzazioni per la tutela dei diritti civili, della protezione dei dati e dei diritti umani nonché associazioni di ascolto telefonico dedicato a persone in crisi o in situazioni di emergenza, organizzazioni professionali p.es. di giornalisti, avvocati e medici, sindacati, centri per la tutela dei consumatori e anche associazioni degli imprenditori?

2. Dispone la Commissione di informazioni sulla misura in cui le percentuali di criminalità o di risoluzione di crimini in Stati che non prevedono la conservazione dei dati si discostano in modo rilevante ai fini statistici da quelle degli Stati che hanno trasposto la direttiva 2006/24/CE?

3. Ritiene la Commissione che la direttiva riguardante la conservazione dei dati sia compatibile con la sentenza Marper della Corte europea dei diritti dell'uomo del 4.12 2008 (http://cmiskp.echr.coe.int/tkp197/view.asp?action=html&documentId=843941&portal=hbkm&source=externalbydocnumber&table=F69A27FD8FB86142BF01C1166DEA398649)?

4. Considerando che nel 2009 la Corte costituzionale rumena ha dichiarato incostituzionale la disposizione di una conservazione generale dei dati (http://www.vorratsdatenspeicherung.de/content/view/342/1/lang,de/#Urteil), quali conclusioni trae la Commissione da tale sentenza?

5. Intende la Commissione proporre di rendere la direttiva 2006/24/CE una misura volontaria, in modo che gli Stati membri abbiano la facoltà di opporsi alla conservazione dei dati (opzione di non partecipazione) e garantire nuovamente piena libertà di comunicazione ai propri cittadini? In caso negativo, potrebbe indicarne le ragioni?

GU C 243 E del 20/08/2011