Interrogazione parlamentare - E-9663/2010Interrogazione parlamentare
E-9663/2010

Atrocità commesse dal Marocco con lo sgombero dell'accampamento saharawi di Agdaym Izik

9.11.2010

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-9663/2010
al Consiglio
Articolo 117 del regolamento
Oriol Junqueras Vies (Verts/ALE)

L'8 novembre 2010 le truppe di occupazione marocchine sono passate dalle minacce alle atrocità e alla brutalità contro donne, bambini e anziani nell'accampamento di Agdaym Izik, insediatosi dal 10 ottobre per protestare contro la drammatica situazione in cui si trova la popolazione civile saharawi sotto occupazione marocchina. Più di 160 camion e veicoli antisommossa, nonché decine di mezzi blindati, carichi di soldati armati, hanno fatto irruzione con la forza nell'accampamento di Agdaym Izik, attaccando in maniera indiscriminata donne, bambini, anziani e uomini indifesi. L'attacco criminale ha avuto inizio intorno alle sette del mattino, con lo sgombero forzato delle persone accampate, la distruzione dei loro averi e l'incendio del campo. Secondo le prime informazioni, si tratta di un vero bagno di sangue, un massacro e un genocidio pianificato da giorni, che ha provocato diversi morti (di cui ancora non si conosce la cifra esatta) e numerosi feriti.

Contemporaneamente, nella città di El Ayoun, è stata intensificata la repressione contro la popolazione saharawi, scesa in strada per protestare contro l'assedio imposto all'accampamento. Inoltre, l'aeroporto è stato completamente circondato da poliziotti, gendarmi e altre forze di sicurezza.

Nei giorni precedenti, l'accampamento era stato isolato attraverso un blocco totale degli approvvigionamenti di cibo, acqua e medicinali, impedendo l'accesso sia alla popolazione saharawi che agli stranieri, compresi i giornalisti, e si erano verificati diversi casi di aggressione; inoltre, era stato impedito l'accesso a El Ayoun ai rappresentanti di organizzazioni politiche di Euskadi e del Parlamento europeo.

Il Regno del Marocco è colpevole di questa aggressione perpetrata, ancora una volta, ai danni del popolo saharawi. L'Unione europea non deve continuare a consentire questa grave violazione dei diritti umani del popolo saharawi, che si aggiunge, per la sua gravità, alle privazioni, alle torture e alla mancanza di libertà del popolo saharawi. Può il Consiglio far sapere se intende sospendere l'accordo di associazione UE-Marocco, o se l'Unione europea intende continuare a ignorare questa situazione, consentendo con il suo silenzio questo massacro del popolo saharawi?

GU C 265 E del 09/09/2011