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Interrogazione parlamentare - E-006451/2012Interrogazione parlamentare
E-006451/2012

Casi di pubblicità ingannevole ai danni di alcune aziende europee

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-006451/2012
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Sergio Gaetano Cofferati (S&D)

Considerando che, nonostante si tratti di un fenomeno ampiamente denunciato, numerose aziende europee subiscono tuttora pratiche commerciali sleali, poste in essere da società che realizzano annuari e riviste commerciali. La condotta fraudolenta consiste nell'inviare a diverse aziende europee una comunicazione pubblicitaria per proporre l'inserimento di un'inserzione apparentemente gratuita in cataloghi e riviste in vista della partecipazione ad eventi fieristici. In allegato viene inoltre inviato un formulario, dove si invitano le aziende a correggere i propri dati societari eventualmente riportati in modo errato. Il contenuto di tale modulo ed il testo della comunicazione non lasciano presumere alcun dubbio circa la totale gratuità del servizio offerto. Tuttavia il formulario allegato contiene una clausola scritta con caratteri minuti, di difficile lettura, dove si prevedono l'onerosità del servizio e la sua durata triennale. I firmatari concludono pertanto inconsapevolmente un contratto in base al quale verranno inseriti in un annuario commerciale al costo di circa 1 200 EUR l'anno. Dopo pochi mesi, le vittime di tali pratiche vengono sollecitate a saldare i loro debiti dalle stesse società che le hanno ingannate oppure da agenzie di recupero crediti;

Considerando che le direttive 2006/114/CE e 84/450/CEE definiscono pubblicità ingannevole «qualsiasi pubblicità che in qualsiasi modo, compresa la sua presentazione, induca in errore o possa indurre in errore le persone alle quali è rivolta [...] e possa pregiudicare il comportamento economico di dette persone [...]»;

Considerando che in data 16.12.2008 il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sulle «Pratiche sleali delle società di compilazione degli annuari», nella quale si denunciavano gli eventi summenzionati e si invitava la Commissione ad intervenire per garantire la piena ed efficace attuazione da parte degli Stati membri delle direttive 2006/114/CE e 2005/29/CE;

Si chiede alla Commissione:

GU C 263 E del 12/09/2013