Interrogazione parlamentare - E-004776/2014Interrogazione parlamentare
E-004776/2014

Malattia infiammatoria intestinale

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-004776-14
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Erik Bánki (PPE) , Csaba Sógor (PPE) , Petru Constantin Luhan (PPE) , Teresa Riera Madurell (S&D) , Oreste Rossi (PPE) , Carl Schlyter (Verts/ALE) , Nikos Chrysogelos (Verts/ALE) , Michèle Rivasi (Verts/ALE) , Monika Panayotova (PPE) , Kathleen Van Brempt (S&D)

La malattia infiammatoria intestinale (Inflammatory bowel disease o IBD) è una malattia cronica che colpisce dai 2,5 milioni ai 3 milioni di persone in Europa (dai 5,5 ai 7 milioni a livello mondiale), e le cifre sono previste al rialzo. L'IBD può manifestarsi a qualsiasi età, anche se viene diagnosticata con particolare frequenza nei bambini e nei giovani adulti. Tra i sintomi figurano diarrea, sanguinamento rettale, crampi, affaticamento, perdita di peso e, con particolare riferimento ai bambini, ritardi nella crescita e nell'inizio della pubertà. Spesso i sintomi conducono al ricovero ospedaliero e negli ultimi cinque anni l'85 % delle persone affette da IBD ha dovuto ricevere cure specialistiche in ospedale. L'IBD può inoltre causare gravi danni al tratto digerente e per almeno la metà delle persone affette è necessario ricorrere all'intervento chirurgico.

Nonostante tali preoccupanti aspetti, tra i cittadini dell'UE è piuttosto basso il livello di sensibilizzazione sull'IBD, la quale contribuisce all'isolamento sociale, a una minore frequenza scolastica e a una ridotta partecipazione al mercato del lavoro da parte delle persone affette.

L'indagine IMPACT del 2010-2011 ha evidenziato che in Europa circa il 25 % delle persone colpite da IBD ha subito forme di discriminazione. Un altro risultato allarmante scaturito dall'indagine riguarda il livello di partecipazione al mercato del lavoro da parte delle persone affette da IBD, infatti stando ai risultati la malattia conduce a elevati livelli di assenteismo e il 44 % dei rispondenti ha persino perso il posto di lavoro o è stato costretto a lasciarlo in conseguenza dell'IBD. Oltre a rappresentare un disagio per le persone affette da IBD e le loro famiglie, la bassa partecipazione al mercato del lavoro e i costi elevati delle cure costituiscono anche un significativo onere economico per l'intera società europea. Secondo lo studio finanziato dal 7° PQ e intitolato «IBD Character», i costi annuali aggregati dell'IBD superano nella sola Europa i 25 milioni di EUR.

1. Dato che le cause e le cure riguardanti l'IBD sono tuttora ignote e in considerazione del fatto che i costi delle cure rappresentano un onere considerevole per i sistemi sanitari nazionali e conducono a notevoli perdite di competitività, intende la Commissione sostenere la ricerca sull'IBD, in particolare quella farmaceutica, ambientale e orientata agli aspetti nutrizionali, nel quadro di Orizzonte 2020, al fine di contribuire ad affrontare questa sfida scientifica?

2. In termini di politiche e nell'ambito delle strategie riguardanti le malattie croniche, intende porre maggiore enfasi sull'IBD, conformemente alle strategie individuate nel corso del processo di riflessione sulle malattie croniche?

3. In che modo intende la Commissione coadiuvare gli Stati membri al fine di migliorare la vita quotidiana delle persone affette da IBD, con particolare riferimento alla non discriminazione, al miglioramento delle condizioni lavorative, alla gestione dello stress, e all'accesso all'istruzione a domicilio?

GU C 416 del 20/11/2014