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Interrogazione parlamentare - E-009616/2014Interrogazione parlamentare
E-009616/2014

Regolamentazione dei call center

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-009616-14
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Enrico Gasbarra (S&D)

L'equilibro tra il rispetto dei rinnovi contrattuali nazionali di categoria e l'affermazione di norme comuni in caso di trasferimenti di imprese deve essere un obiettivo prioritario nell'agenda UE in materia di lavoro.

Prevenire pratiche di concorrenza sleale, quali la fissazione di prezzi al ribasso sul costo del lavoro anche oltre i minimi tabellari previsti negli Stati membri, risulta sempre più urgente.

Tali fenomeni di dumping non solo colpiscono le condizioni dei lavoratori, ma vanno a discapito della cittadinanza tutta, spesso anche per il costo di ammortizzatori sociali avviati là dove il lavoro viene meno.

La Carta dei diritti sociali e la Carta dei diritti fondamentali dell'UE identificano principi di rilevanza in materia di rispetto delle condizioni dei lavoratori, che hanno trovato riscontro diretto, per i trasferimenti di impresa, nella direttiva 23/2001/CE.

Come intende la Commissione ribadire l'applicazione di tali principi nel settore delle telecomunicazioni con riferimento ai lavoratori dei call center (come testimoniato in questi giorni anche dalle manifestazioni «notte bianca dei call center», realizzate proprio per protestare contro le delocalizzazioni e le lesioni dei diritti dei lavoratori del settore), per i quali le pratiche di trasferimento aziendale e di dumping occupazionale sono ancora molto frequenti e rilevanti?