Criticità del sistema di gestione dei rifiuti in Calabria
9.12.2014
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-010391-14
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Laura Ferrara (EFDD) , Marco Valli (EFDD) , Dario Tamburrano (EFDD) , Fabio Massimo Castaldo (EFDD) , Marco Affronte (EFDD) , Piernicola Pedicini (EFDD) , Eleonora Evi (EFDD)
Dal 1997 la Regione Calabria versa in una perenne emergenza ambientale e sanitaria determinata da una disastrosa gestione del ciclo dei rifiuti, basata sulle discariche ed inquinata dagli interessi di gruppi criminosi. Più di un miliardo di euro è stato speso senza ottenere risultati apprezzabili, mentre cumuli di immondizia invadono ciclicamente diversi centri calabresi.
La Commissione, rispondendo alla petizione n. 615/2013, aveva comunicato di aver elaborato una serie di raccomandazioni, tra cui:
- — pianificare una gestione dei rifiuti in linea con le indicazioni della direttiva 2008/98/CE;
- — promuovere programmi locali e progetti per la raccolta differenziata al fine di conseguire l'obiettivo nazionale del 65 % e il riciclo;
- — introdurre il sistema PAYT («Pay As You Throw»: paghi quanto butti);
- — garantire un pretrattamento dei rifiuti, conforme agli obblighi di legge, prima dello smaltimento;
- — aggiornare l'istituzione di SISTRI (Sistema di Tracciabilità Informatica dei rifiuti) per evitare pratiche illegali correlate alla gestione dei rifiuti.
La Commissione prevedeva, altresì, di procedere ad un'analisi approfondita dell'attuale piano di gestione dei rifiuti della Calabria e di avviare, eventualmente, un'indagine.
1. Quali sono le iniziative intraprese o che potrebbero essere intraprese in merito, al fine di impedire ulteriori pregiudizi alla salute e all'ambiente?
2. Potrebbe essere utile la creazione di una task-force che indaghi ed intervenga sulle criticità del sistema calabrese di gestione dei rifiuti?