Sostegno a ulteriori attività di ricerca volte a rendere ampiamente diffuso l'accesso ai contenuti digitali nell'Unione europea
26.2.2016
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-001708-16
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Julie Ward (S&D) , Brando Benifei (S&D) , Lambert van Nistelrooij (PPE)
L'industria dell'editoria rappresenta un settore molto importante per l'economia e la società dell'Unione, e l'UE dovrebbe assumere un ruolo di primo piano nel sostenere l'accesso di tutti in questo ambito, in linea con gli sviluppi a livello internazionale.
Si potrebbe creare un ambiente editoriale dell'UE più inclusivo adottando un approccio basato sul consenso. Tutti gli attori della catena di valore (editori, organismi di normazione e rappresentanti delle persone con disabilità visive, come pure imprese del settore tecnologico, piattaforme di distribuzione e sviluppatori di commercio elettronico e di soluzioni di lettura elettronica (software e dispositivi)) devono essere consapevoli dell'importanza di un accesso ai contenuti digitali ampiamente diffuso e della necessità di acquisire esperienze, conoscenze e competenze.
Sta la Commissione incoraggiando un simile approccio basato sul consenso, attraverso lo stanziamento di fondi e la realizzazione di progetti nel quadro di Orizzonte 2020?
In caso di risposta negativa, può la Commissione definire un flusso specifico di fondi, possibilmente nell'ambito del prossimo programma di lavoro di Orizzonte 2020, a sostegno di progetti di innovazione volti a promuovere una maggiore collaborazione tra tutti gli attori nonché a elaborare e attuare nuovi modelli di produzione, distribuzione e utilizzo di contenuti digitali accessibili, dalla messa a punto di flussi di lavoro per la produzione di contenuti accessibili allo sviluppo di strumenti di authoring e certificazione (ad esempio controllo di accessibilità EPUB), soluzioni di lettura elettronica accessibili, piattaforme di distribuzione accessibili, metadati sulle caratteristiche di accessibilità, ecc.?