Lavoratori a tempo parziale verticale ciclico e applicazione italiana della direttiva 97/81/CE
25.11.2016
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-008842-16
alla Commissione
Articolo 130 del regolamento
Brando Benifei (S&D)
La direttiva 97/81/CE è intesa ad attuare l'accordo quadro sul lavoro a tempo parziale concluso il 6 giugno 1997 tra le organizzazioni intercategoriali a carattere generale. Tale accordo ha per oggetto quello di assicurare la soppressione delle discriminazioni nei confronti dei lavoratori a tempo parziale, che non devono essere trattati in modo meno favorevole rispetto ai lavoratori a tempo pieno comparabili. La direttiva 97/81 è stata recepita nell'ordinamento giuridico italiano con il decreto legislativo 25 febbraio 2000, n. 61.
Tuttavia, la Corte europea di giustizia, con le sentenze C-395/08 e C-396/08, ha dichiarato una non conformità alla direttiva europea della disciplina italiana per quanto riguarda il trattamento pensionistico previsto per i lavoratori a tempo parziale di tipo verticale ciclico. In particolare la Corte si è espressa contro una normativa nazionale che esclude dal calcolo dell'anzianità contributiva necessaria per acquisire il diritto alla pensione, per i suddetti lavoratori, i periodi non lavorati. Ad oggi tuttavia non risulta esservi stato da parte dell'INPS e del governo italiano un allineamento alla direttiva europea.
Alla luce di quanto esposto, può la Commissione precisare quanto segue:
- —È essa a conoscenza di tale situazione?
- —In quali termini la valuta?
- —Intende essa procedere a una analisi dello stato dell'arte e sta valutando l'eventuale possibilità di prendere provvedimenti?