Interrogazione parlamentare - E-002847/2018Interrogazione parlamentare
E-002847/2018

VP/HR — Seguito dato alle conclusioni del Consiglio sul Myanmar del 26 febbraio 2018 e alla decisione 2018/655 del Consiglio

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-002847-18
alla Commissione (Vicepresidente/Alto Rappresentante)
Articolo 130 del regolamento
Wajid Khan (S&D) , Barbara Lochbihler (Verts/ALE) , Fabio Massimo Castaldo (EFDD) , Alessia Maria Mosca (S&D) , Javier Nart (ALDE) , Bart Staes (Verts/ALE) , Merja Kyllönen (GUE/NGL) , Izaskun Bilbao Barandica (ALDE) , Ivo Vajgl (ALDE) , Csaba Sógor (PPE) , Theresa Griffin (S&D) , Urmas Paet (ALDE) , Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL) , Robert Rochefort (ALDE) , Baroness Nosheena Mobarik (ECR) , Karoline Graswander-Hainz (S&D) , Bronis Ropė (Verts/ALE) , David Martin (S&D) , Richard Corbett (S&D) , Marietje Schaake (ALDE) , Ana Gomes (S&D) , Clare Moody (S&D) , Soraya Post (S&D) , Bodil Valero (Verts/ALE) , Pavel Telička (ALDE) , Margrete Auken (Verts/ALE) , Jude Kirton-Darling (S&D) , Julie Ward (S&D) , Hilde Vautmans (ALDE) , Ismail Ertug (S&D) , Molly Scott Cato (Verts/ALE) , Pascal Durand (Verts/ALE) , Nessa Childers (S&D) , Sirpa Pietikäinen (PPE) , Liliana Rodrigues (S&D) , José Inácio Faria (PPE) , John Howarth (S&D)

Alla luce delle diffuse, sistematiche e gravi violazioni dei diritti umani perpetrate dall'esercito e dalle forze di sicurezza del Myanmar/Birmania nello Stato di Rakhine, il Consiglio ha adottato la decisione 2018/655[1] che istituisce un quadro legale per sanzioni mirate contro esponenti delle forze armate del Myanmar e della polizia di frontiera.

Nelle sue conclusioni[2], il Consiglio invita il Myanmar/Birmania a cercare i responsabili dei presunti crimini contro l'umanità, chiedendo al paese di accettare la giurisdizione della corte penale istituzionale in conformità dell'articolo 12, paragrafo 3, dello Statuto di Roma. Purtroppo però, il comunicato stampa congiunto del quarto dialogo UE-Myanmar sui diritti umani[3] non menziona le questioni sollevate dall'UE.

I tentativi del governo del Myanmar di occultare le prove, documentati da Amnesty International[4], evidenziano la necessità di un meccanismo imparziale e indipendente a sostegno delle indagini sulle presunte atrocità, volto a raccogliere e preservare le prove da inserire in una banca dati principale per i procedimenti penali internazionali.

1. Può la Commissione far sapere qual è la tempistica prevista per l'attuazione delle misure restrittive, in particolare per quanto riguarda l'elenco dei soggetti a cui si applicano?

2. Il VP/HR incoraggia i paesi terzi, in particolare l'Australia, ad adottare misure restrittive analoghe, come indicato all'articolo 11 della decisione?

3. Quali misure sta adottando l'Unione europea/ il VP/HR per sollecitare il Myanmar/Birmania a indagare sui responsabili e a sostenere la creazione di un meccanismo imparziale e indipendente?

Ultimo aggiornamento: 7 giugno 2018
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