Decisione del Parlamento europeo del 19 novembre 2013 sulla conclusione di un accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, la cooperazione in materia di bilancio e la sana gestione finanziaria (2011/2152(ACI))
Il Parlamento europeo,
– visto il progetto di accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, la cooperazione in materia di bilancio e la sana gestione finanziaria,
– visti gli articoli 310, 311, 312 e 323 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),
– vista la sua risoluzione del 23 ottobre 2012 finalizzata a favorire il buon esito della procedura di approvazione del quadro finanziario pluriennale 2014-2020(1),
– viste le conclusioni adottate dal Consiglio europeo il 8 febbraio 2013,
– vista la sua risoluzione del 13 marzo 2013 sulle conclusioni del Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio 2013 relative al quadro finanziario pluriennale(2),
– viste le conclusioni adottate dal Consiglio europeo il 28 giugno 2013,
– vista la sua risoluzione del 3 luglio 2013 sull'accordo politico relativo al quadro finanziario pluriennale 2014-2020(3),
– visto l'articolo 127, paragrafo 1, del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per gli affari costituzionali e il parere della commissione per i bilanci (A7-0337/2013),
A. considerando che il 27 giugno 2013 tra il Parlamento europeo, la Presidenza irlandese del Consiglio e la Commissione è stato raggiunto un accordo politico al più alto livello politico sul quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020 e su un nuovo accordo interistituzionale;
B. considerando che per la prima volta sono state utilizzate le nuove disposizioni del trattato di Lisbona relative al quadro finanziario pluriennale, le quali attribuiscono un ruolo più incisivo e prerogative maggiori soprattutto al Parlamento europeo;
C. considerando che è opportuno adottare, nel contesto del quadro finanziario pluriennale, un accordo interistituzionale per attuare la disciplina di bilancio e per migliorare il funzionamento della procedura annuale di bilancio e la cooperazione tra le istituzioni in materia di bilancio;
1. accoglie con favore l'accordo politico raggiunto sul quadro finanziario pluriennale 2014-2020 e su un nuovo accordo interistituzionale; è determinato, nel corso delle prossime procedure di bilancio, a utilizzare pienamente i nuovi strumenti creati, in particolare nell'ambito della flessibilità;
2. sottolinea che il lungo e laborioso processo negoziale, sia con il Consiglio che a livello interistituzionale, e il relativo risultato non costituiscano un’attuazione soddisfacente delle nuove disposizioni relative al quadro finanziario pluriennale introdotte dal trattato di Lisbona, in particolare per quanto riguarda il potenziamento del ruolo e delle prerogative da esse accordate al Parlamento europeo;
3. denuncia la strategia negoziale del Consiglio, che ha vincolato i suoi negoziatori alle conclusioni del Consiglio europeo dell’8 febbraio 2013 in materie rientranti nell'ambito della procedura legislativa ordinaria, quali criteri dettagliati di assegnazione, dotazioni per programma o beneficiario e dotazioni finanziarie discrezionali miranti ad adeguare gli importi per gli Stati membri stanziati dal bilancio dell'Unione, impedendo così a entrambi i rami legislativi di condurre negoziati veri e propri;
4. si rammarica, inoltre, che i numerosi contatti e le frequenti riunioni degli ultimi anni tra la delegazione del Parlamento e le successive presidenze del Consiglio non abbiano influito né sullo spirito, il calendario o il contenuto dei negoziati, né sulla posizione del Consiglio, anche per quanto riguarda la necessità di operare una distinzione tra gli aspetti legislativi dell'accordo sul QFP e quelli di bilancio;
5. conclude che, conformemente all'articolo 312, paragrafo 5, TFUE, in futuro dovrebbero essere definite modalità alternative di lavoro per facilitare l'adozione del QFP, che garantiscano il pieno rispetto dei poteri legislativi e di bilancio conferiti al Parlamento dal TFUE e prevedano che il Consiglio conduca negoziati anche in merito agli elementi delle basi giuridiche per i programmi "connessi al QFP" e che il Consiglio europeo si astenga dall'agire in veste di legislatore, in violazione del TFUE;
6. invita la sua commissione competente per i bilanci, in collaborazione con la sua commissione competente per gli affari costituzionali, a trarre le opportune conclusioni e a presentare nuove proposte, in debito anticipo rispetto alla revisione postelettorale del 2016, sulle modalità di svolgimento dei negoziati sul QFP, onde garantire la natura democratica e trasparente dell'intero processo di compilazione del bilancio;
7. approva la conclusione dell'accordo in appresso;
8. incarica il suo Presidente di firmare l'accordo con il Presidente del Consiglio e il Presidente della Commissione e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;
9. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, compreso l'allegato, al Consiglio e alla Commissione, per conoscenza.
Accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria
(Il testo dell'allegato non figura poiché esso corrisponde all'accordo interistituzionale quale pubblicato nella GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1.)