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Proċedura : 2010/2080(INI)
Ċiklu ta' ħajja waqt sessjoni
Ċiklu relatat mad-dokument : A7-0252/2010

Testi mressqa :

A7-0252/2010

Dibattiti :

Votazzjonijiet :

PV 23/11/2010 - 8.2
CRE 23/11/2010 - 8.2
Spjegazzjoni tal-votazzjoni
Spjegazzjoni tal-votazzjoni

Testi adottati :

P7_TA(2010)0426

Rapporti verbatim tad-dibattiti
It-Tlieta, 23 ta' Novembru 2010 - Strasburgu Edizzjoni riveduta

8.2. Aspetti tad-Dritt Ċivili, Kummerċjali, tal-Familja u Internazzjonali Privat tal-Pjan ta' azzjoni li jimplimenta l-Programm ta' Stokkolma (A7-0252/2010, Luigi Berlinguer) (votazzjoni)
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- Πριν από την ψηφοφορία

 
  
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  Luigi Berlinguer, relatore. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, grazie al cambiamento dell'ordine del giorno approvato ieri da questa Assemblea sono qui ad esprimere prima di tutto il compiacimento per il fatto che la commissione JURI ha approvato all'unanimità il progetto di relazione che votiamo ora.

È importante che la costruzione dello spazio giuridico europeo trovi un consenso così ampio in Parlamento. Il Programma di Stoccolma investe nella profondità del quotidiano la natura stessa del processo di costruzione di un'Europa dei cittadini, non solo delle forze politiche o delle rappresentanze istituzionali. Esso intende infatti risolvere i problemi di vita degli europei con la creazione vera e unitaria di un effettivo mercato comune del lavoro, delle merci e dei servizi, di un'attività imprenditoriale senza frontiere interne e senza impacci burocratici, fino a rafforzare la base comune del diritto delle successioni, dei contratti, dei consumatori, della tempestività dei pagamenti, della famiglia, dei minori e altro.

Sarà anche compito e merito della giustizia, dei magistrati nazionali, degli avvocati, dei commercialisti e dei lavoristi che operano nei singoli Stati fare l'Europa, interpretare il diritto che unisce il nostro continente. Il nostro passato è segnato da tradizioni giudiziarie e giuridiche diverse – Common law e Civil law – con differenze fra i codici francesi o tedeschi e storie talvolta lontane. Rispettiamo le prerogative nazionali e il principio di sussidiarietà, ma rendiamoci conto che per fare l'Europa – e per fortuna il cammino è ormai in atto – è necessaria una progressiva convergenza che si fonda su una grande tradizione costituzionale dei diritti fondamentali simbolo dell'Europa.

Signor Presidente, l'Action Plan che andiamo ad approvare si propone di costruire, rafforzare, estendere e diffondere una solida cultura giuridica europea, una mentalità giuridica europea. Raccomando per questo il voto.

 
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