Índice 
 Anterior 
 Siguiente 
 Texto íntegro 
Procedimiento : 2010/0258(COD)
Ciclo de vida en sesión
Ciclos relativos a los documentos :

Textos presentados :

A7-0212/2011

Debates :

Votaciones :

PV 01/12/2011 - 6.17
Explicaciones de voto

Textos aprobados :

P7_TA(2011)0536

Acta literal de los debates
Jueves 1 de diciembre de 2011 - Bruselas Edición revisada

7. Explicaciones de voto
Vídeo de las intervenciones
PV
MPphoto
 

  El Presidente. − Pasamos ahora a las explicaciones de voto.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'attivazione dello strumento di stabilità pone in evidenza ancora una volta la cruciale necessità di una sempre maggiore flessibilità del bilancio dell'Unione europea. Al tempo stesso, nonostante l'aumento contenuto degli stanziamenti d'impegno di alcune linee di bilancio e di numerose riduzioni della dotazione di altre linee di bilancio, i massimali dalla sottorubrica 1a e della rubrica 4 non consentono di finanziare in maniera sufficiente determinate priorità fissate dal Parlamento e dal Consiglio.

Nel quadro del bilancio generale dell'Unione per l'esercizio 2012, lo strumento di flessibilità è quindi utilizzato per fornire la somma di 30,75 milioni di euro in stanziamenti d'impegno nella sottorubrica 1a e di 208,67 milioni di euro in stanziamenti di impegno nella rubrica 4. L'attivazione dello strumento di flessibilità per il finanziamento della strategia UE 2020 impegnerà quindi un importo complessivo di 239,42 milioni di euro.

Questi dati ci soddisfano e di qui la motivazione del nostro voto.

 
  
MPphoto
 

  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, I wonder where it comes from, this idea that the way to get rich is by receiving subsidies? It is not true of individuals and it is not true of nations. If it were true, Greece would now be the wealthiest country in the EU, and there would be angry, impoverished, penurious German crowds protesting about the bail-out that they were getting from Athens.

But of course, as we have seen in the European Union, the reverse is true; the effect of receiving large subsidies is in fact deleterious to your GDP. The reason for that is that among states, as among individuals, people will eventually begin to arrange their affairs around qualifying for the hand out. Just as within a nation, welfare can be debilitating to the recipient, so among nations the same principle pertains. Excessive intervention at EU level, excessive spending, was the cause of our problem. It is not going to be the solution.

 
  
MPphoto
 

  Ashley Fox (ECR). - Mr President, today we approved the EU budget for 2012, agreeing to an increase in spending of 2% and this actually represented a victory for Member States and taxpayers over this Parliament and the Commission. Hard though it is to believe, the Commission called for an increase of 4.3% and the Parliament wanted an increase of 5.3% – this at a time when national governments are having to increase taxes and cut expenditure at home.

Could there be any better illustration of how detached both the Commission and this Parliament have become from the real world? In my view, even a 2% increase is too high; we should cut the EU budget and save our taxpayers’ money. Rather than asking for increases in funds, the Commission should concentrate on spending wisely the money it already receives.

 
  
MPphoto
 

  George Lyon (ALDE). - Mr President, could I too seek to back the budget as agreed today. I welcome the deal which has been found between the Council and Parliament for next year’s budget which now reflects the reality of tough budgetary decisions being taken at national level right across Europe. The European Union has the responsibility to share the burden of the economic crisis and take part in the joint effort towards budget austerity and responsible spending.

For this reason I support the 2% overall increase decided today, which is way below the original budget bid of 5% by the Commission and 5% by Parliament. It was the right thing to do. It is the only realistic way forward with the EU annual budget; I welcome my colleagues’ support in Parliament and I congratulate the colleagues who negotiated this deal last week. It is a good decision and one which reflects well on this Parliament.

 
  
MPphoto
 

  Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Zunächst einmal kann man feststellen, dass auch das Europäische Parlament seiner Verantwortung hier gerecht geworden ist. Wir haben in dem nötigen Zeitfenster einen Haushalt verabschiedet, insoweit ist die Welt in Ordnung. Das ist die gute Nachricht.

Die andere, die schlechte Nachricht – worüber ich mich auch persönlich sehr ärgere – ist, dass die Mitgliedstaaten ständig neue Aufgaben für das Europäische Parlament haben und uns ständig neue Aufgaben übertragen, aber dann, wenn es um die Finanzierung geht, die notwendigen finanziellen Mittel nicht mit übertragen.


Das wird unsere Aufgabe sein für die Zukunft: Es muss hier einen fairen Handel, einen fairen Deal geben. Zusätzliche Aufgaben für das Europäische Parlament bedeuten natürlich auch zusätzliche Finanzierung, zusätzliche finanzielle Mittel. Deshalb habe ich mich bei diesem Antrag der Stimme enthalten. Aber nochmals: Das Europäische Parlament ist seiner Verantwortung gerecht geworden und hat im vorgesehenen Zeitfenster den Haushalt beschlossen.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, dopo quindici ore di negoziato costruttivo, il bilancio 2012 chiude con un livello degli stanziamenti di pagamento approvato pari a 129,08 miliardi di euro, corrispondenti all'ammontare adottato dal Consiglio nella posizione del luglio scorso. Invece, l'ammontare degli stanziamenti d'impegno è pari a 147,23 miliardi di euro, superiore di quasi un miliardo all'importo della posizione del Consiglio.

Durante i negoziati, quando si è capito che non vi sarebbe stata possibilità di manovra sugli stanziamenti di pagamento, tenuto conto che le delegazioni dei paesi membri avevano illustrato le difficoltà in cui versano i bilanci nazionali, l'approccio del Parlamento europeo si è orientato sul livello degli impegni, con particolare riferimento alla competitività e alle relazioni esterne. Per questo io esprimo appoggio a questo bilancio 2012 che, considerato il periodo di difficoltà economica e finanziaria, ha comunque trovato una soluzione di ampio respiro nel capitolo della competitività, ad esempio guardando all'innovazione e agli investimenti utili per una futura ripresa europea.

E voglio concludere ricordando che è stato raggiunto l'accordo, per la prima volta dall'introduzione della nuova procedura secondo il trattato di Lisbona, entro il termine per la conciliazione.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Gutiérrez Prieto (S&D). - Señor Presidente, desde el año 2010 estamos viviendo, especialmente en la zona del euro, una crisis sin precedentes de la deuda soberana en nuestra historia reciente, que está demostrando las debilidades de los instrumentos europeos para luchar contra la especulación de los llamados «mercados».

Uno de los instrumentos de los que disponemos en la zona del euro es el Banco Central Europeo, cuya ambición política para atajar la crisis de la deuda y apostar por el crecimiento ha sido, desde mi punto de vista, claramente insuficiente: primero, en relación con el crecimiento, renunciando a una bajada de los tipos de interés –que sí han hecho otros bancos centrales– que incentivara el consumo y la inversión para promoverlos dentro de sus competencias; y, en segundo término, en relación con la deuda soberana, interviniendo en los mercados secundarios sólo en los momentos límites, y sin ser capaz de capaz de movilizar y utilizar todos sus recursos para luchar contra la especulación y a favor de la protección de nuestra moneda común, actuando como un banco de último recurso, sí, pero ágil y decidido.

Todo ello explica las razones de nuestra intención de voto en este informe y también nuestras exigencias de cara al futuro sobre el papel que tiene que desempeñar el Banco Central Europeo.

 
  
MPphoto
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat pentru acest raport, deoarece trebuie menţinută stabilitatea pieţelor financiare. Este nevoie ca Europa să dispună de un cadru adecvat pentru politica economică, limitând datoriile din sectorul public. Salut poziţia proactivă a Băncii Centrale Europene pe durata crizei. Este, însă, important ca metodele de evaluare folosite să fie făcute publice.

Totodată, ar fi oportun ca BCE să asigure o mai bună informare privind fondurile băncilor centrale din zona euro. Sprijin instituirea unei supravegheri macroprudenţiale pentru sistemul financiar. Ea trebuie să ţină cont de diferenţele dintre statele membre din zona euro şi cele din afara acesteia. Atrag atenţia, însă, că este nevoie de o poziţie constructivă şi echilibrată din partea băncii faţă de toate ţările Uniunii Europene. BCE trebuie să utilizeze în mod responsabil instrumentele de care dispune, inclusiv tipărirea de bani.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione che ci ha presentato oggi la BCE ricomprende dei dati che mi sembrano assolutamente interessanti: nel 2010 la BCE ha registrato un risultato lordo di 1 334 milioni di euro; il calo rispetto all'esercizio precedente è riconducibile, da una parte, alla riduzione degli interessi attivi netti per effetto di tassi di interesse più modesti sia sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'eurosistema sia sulle riserve ufficiali denominate in dollari statunitensi e, dall'altra, al fatto che nel 2010 non sono state effettuate vendite di oro.

Il Consiglio direttivo ha deciso di trasferire, al 31 dicembre del 2010, un importo di 1 163 milioni di euro al fondo di accantonamento, che ha così raggiunto il suo attuale limite massimo consentito. La BCE ha quindi chiuso l'esercizio 2010 con un utile netto di 171 milioni di euro, che il Consiglio direttivo ha deciso di distribuire per intero alle banche centrali nazionali dei paesi dell'area dell'euro.

Il fondo di accantonamento è destinato alla copertura dei rischi di cambio, di tasso di interesse, di credito e di prezzo dell'oro, la sua entità e l'esigenza stessa di continuare a disporne sono riesaminati con cadenza annuale.

I proventi ordinari della BCE sono rappresentati dai redditi generati dall'investimento delle riserve ufficiali di cui dispone e dal portafoglio detenuto a fronte dei fondi propri, nonché dagli interessi attivi sulla quota dell'8% del valore totale delle banconote in euro in circolazione ad essa assegnata e dagli interessi attivi netti derivanti dai portafogli costituiti ai fini della politica monetaria nell'ambito del programma per l'acquisto di obbligazioni garantite e del programma per il mercato dei titoli finanziari.

 
  
MPphoto
 

  Hans-Peter Mayer (PPE). - Herr Präsident! Ich habe gegen die Änderung der Begleitmaßnahmen für den Bananensektor gestimmt, weil in diesem Bericht die Entscheidungen des Vertrags von Lissabon in keiner Weise berücksichtigt werden. Der Bericht ermöglicht es dem Rat, weitreichende Entscheidungen zur Entwicklungspolitik in zehn wichtigen AKP-Ländern alleine zu treffen. Es gibt weder einen politischen noch einen rechtlichen Grund, warum das Parlament nicht im Verfahren der delegierten Rechtsakte über die Entwicklungspolitik mitentscheiden sollte. Im Gegenteil: Das Parlament sollte als Vertreter des Volkes ganz besonders auf seine Kompetenzen achten, damit es mitentscheiden kann, unter welchen Bedingungen und für welche Zwecke Steuergelder in der Entwicklungspolitik verwendet werden. In einer Absichtserklärung für die Zeit nach 2013 hat der Rat zugestimmt, die delegierten Rechtsakte gebührend in Erwägung zu ziehen. Ich halte das für eine Missachtung der Rechte des Parlaments. Die Kompetenzen sind klar verteilt. Wir sollten darauf nicht verzichten!

 
  
MPphoto
 

  Michael Cashman (S&D). - Mr President, on behalf of the European Parliamentary Labour Party, we voted in favour of this report because we had no guarantees that alternative sources of funding and financing would be found. Furthermore, we cannot fight our interinstitutional fights on the back of the world’s poorest.

The package is a compromise, agreed by the European Parliament as part of the conciliation team, and we need to be seen as reliable partners. The non-approval of the DCI Banana Accompanying Measures could well mean the loss of the declaration which was agreed as part of that package and which contains an improved position for Parliament in including delegated acts in the future financing instruments.

Finally, we regret that the Council was not willing to accommodate further and that this agreement does not create a precedent for future negotiations on the instruments, for which delegated acts will have to be included.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, il Parlamento europeo è pronto ad accettare il pacchetto di compromesso, in quanto la durata restante degli attuali strumenti è breve, ma a causa della rigidità del Consiglio non è stato possibile migliorare ulteriormente il testo dello strumento, in particolare per quel che concerne il ruolo del Parlamento nelle decisioni strategiche per le quali la parità tra i colegislatori è fondamentale.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la revisione di metà percorso prevista ai sensi dei regolamenti istitutivi degli strumenti finanziari ha avuto l'effetto di far emergere una sostanziale distanza di vedute tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio sulle modalità di approvazione dei programmi pluriennali di cooperazione con i paesi in via di sviluppo.

La distanza di posizione ha reso necessaria la convocazione del comitato di conciliazione con un trilogo che ha portato alla formulazione delle quattro proposte di compromesso. Nel caso dello strumento con i paesi industrializzati, la modifica era volta ad estendere l'ambito geografico dei programmi ICI ai paesi emergenti che figurano ancora tra i beneficiari dello strumento tradizionale di cooperazione.

L'aspetto negoziale più delicato ha riguardato la richiesta del Parlamento di includere nei testi dei regolamenti le allocazioni finanziarie specifiche per paesi o regioni, in termini monetari o percentuali. Per il Consiglio e la Commissione tali allocazioni non possono che essere indicative e non deve essere pregiudicato l'esercizio di allocazione dei fondi per regioni e paesi ad opera di Consiglio e Commissione ai sensi delle vigenti procedure.

 
  
MPphoto
 

  Miroslav Mikolášik (PPE) - Ľudské práva, demokracia a právny štát sú základnými hodnotami, na ktorých je založená Európska únia. Sú zakotvené v jej zakladajúcej zmluve a boli posilnené prijatím Charty základných práv. Únia aktívne podporuje univerzálne ľudské práva a obhajuje ich nielen v rámci svojho územia, ale aj vo vzťahoch s tretími krajinami. Nový právny rámec Európskeho nástroja financovania na podporu demokracie a ľudských práv vo svete má potenciál zlepšiť efektívnosť a transparentnosť vonkajšej pomoci Spoločenstva. Musíme vziať do úvahy fakt, že priamo volený Európsky parlament je nositeľom demokratickej legitimity v rámci inštitucionálneho zriadenia, a preto upevnenie pozície Parlamentu pri využívaní delegovaných aktov v oblasti vonkajších vzťahov sa stáva principiálnou otázkou.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, il testo su cui abbiamo votato istituisce uno strumento per la promozione della democrazia e dei diritti umani, che contribuisce allo sviluppo e al consolidamento della democrazia e dello Stato di diritto e al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Per assicurare l'efficacia e la coerenza degli interventi di aiuto, la Commissione garantirà uno stretto coordinamento tra le proprie attività e quelle degli Stati membri. L'assistenza fornita nell'ambito di questo strumento si prefigge un maggior rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali nei paesi e nelle regioni dove sono più minacciati.

A questo proposito il Parlamento europeo ha sempre chiesto tolleranza zero contro la violazione dei diritti fondamentali di qualsiasi genere e l'entrata in vigore del trattato di Lisbona ha reso la Carta dei diritti fondamentali giuridicamente vincolante, trasformando i valori base in diritti concreti. Questo voto di oggi offre un esempio forte e concreto anche di base giuridica.

 
  
MPphoto
 

  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, it is difficult not to derive a certain wry amusement from the way in which those in this Chamber who are loudest in their condemnation of colonialism and imperialism are quite happy to sign up to precisely that ideology when it is the European Union pushing causes which they happen to favour: anti-discrimination or more access to contraception or local federations on a multinational model in mimicry of the EU or whatever it is.

Just two questions. First of all, given what is happening in Europe, do you really think we have this money? Secondly, if you look at it from the point of view of the peoples in those more waxing and virile countries when they cast their eyes at this cramped and declining customs union, why do you think they should take our advice on any subject?

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'obiettivo primario generale della cooperazione dell'Unione europea è l'eliminazione della povertà nei paesi e nelle regioni partner nel contesto dello sviluppo sostenibile, incluso il perseguimento degli Obiettivi del millennio, nonché la promozione della democrazia, della buona governance e del rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto.

Il suo piano d'azione nel merito dello strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo comprende il supporto ai paesi ACP aderenti al protocollo dello zucchero, programmi geografici di assistenza al Sudafrica e a quarantasette paesi in America latina, Asia e Medio Oriente e programmi tematici.

In campo multilaterale la dichiarazione del millennio costituisce il principale punto di riferimento e la sua finalità rimane il dimezzamento della povertà assoluta, cioè di quelle persone che vivono con meno di un dollaro al giorno entro il 2015. Il quadro europeo è un riferimento essenziale per la cooperazione allo sviluppo di ogni Stato membro. Un terzo dell'aiuto pubblico italiano allo sviluppo viene gestito dalla Commissione europea a Bruxelles, di qui un convinto voto favorevole a questo provvedimento.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, codificare i vari atti applicabili alle statistiche stradali e fissare nuove condizioni per la delega di potere alla Commissione da parte del legislatore: sono questi gli obiettivi in accordo con l'articolo 290 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, obiettivi importanti, assolutamente importanti che vanno qui sottolineati.

È necessario altresì garantire che l'esercizio dei poteri delegati non determini significativi oneri finanziari aggiuntivi per i rispondenti. Pertanto, in accordo con l'analoga impostazione adottata per il regolamento concernente le statistiche sul turismo, la commissione per i trasporti e il turismo dovrà adottare emendamenti volti a limitare la portata dei poteri delegati alla Commissione europea e a fissare ulteriori condizioni per il loro esercizio. Gli emendamenti proposti possono rappresentare una buona base per gli ulteriori negoziati con il Consiglio e la Commissione.

 
  
MPphoto
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea acestui raport, deoarece semnarea Tratatului de aderare reprezintă un moment important pentru Croaţia şi îmi doresc stabilitate în Balcani. Astfel, perspectiva europeană devine reală, iar efortul reformelor făcute este răsplătit. Însă afirm, din proprie experienţă, că acest moment nu reprezintă încheierea procesului. Trebuie continuate reformele privind justiţia şi combaterea corupţiei, precum şi măsurile vizând privatizarea şantierelor navale, aşa cum cere Comisia Europeană.

Atrag, însă, atenţia că este nevoie de o evaluare obiectivă a progreselor înregistrate de Croaţia, în condiţiile menţinerii mecanismului de cooperare şi verificare pentru România şi Bulgaria. De asemenea, informarea opiniei publice este importantă pentru a asigura reuşita procesului de ratificare. Totodată, aderarea Croaţiei reprezintă un prilej oportun să facem o campanie în toate statele membre, pentru a ne reaminti de beneficiile Uniunii.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, a vent'anni dalla dichiarazione di indipendenza e a circa otto anni dalla presentazione della domanda di adesione all'Unione europea, la Croazia ha raggiunto un obiettivo storico nel suo processo di integrazione nell'Unione e lo abbiamo visto oggi anche dall'entusiasmo con cui quest'Aula ha salutato i rappresentanti del parlamento croato chiudendo positivamente i negoziati di adesione.

Si vanno concludendo così i negoziati di adesione con la Croazia che pongono fine a quasi sei anni di impegno e a molti anni di preparazione, che hanno modificato significativamente il panorama sociopolitico, economico e culturale di quel paese. I risultati positivi di questo processo rafforzeranno il sostegno all'adesione all'Unione europea tra i cittadini croati e incoraggeranno i cittadini a partecipare al referendum relativo all'Unione e a sostenere il trattato di adesione.

È importante che la Croazia prosegua gli sforzi volti a risolvere le questioni bilaterali in sospeso con alcuni paesi come la Serbia, in particolare per quanto concerne la demarcazione dei confini, le persone scomparse, la restituzione delle proprietà e i rifugiati.

 
  
MPphoto
 

  Philip Claeys (NI). - Voorzitter, ik heb een principiële stem willen uitbrengen over de vraag of Kroatië moet kunnen toetreden tot de Europese Unie, en ik heb ja gestemd. Maar het is een "ja, maar".

Enerzijds is het zo dat Kroatië een Europees land is, wat niet van alle andere kandidaat-lidstaten gezegd kan worden, en moet het dus zeker en vast zijn plaats kunnen hebben in de Europese Unie. Anderzijds bestaat er toch nog een groot aantal problemen in Kroatië. Ik denk onder meer aan het probleem van de corruptie. Die problemen moeten eerst aangepakt worden en tot een goed einde gebracht, vooraleer het land effectief kan toetreden tot de Europese Unie. Enkel en alleen als het land voldoet aan alle volledige criteria van Kopenhagen, moet het kunnen toetreden tot de Europese Unie.

 
  
MPphoto
 

  Andreas Schwab (PPE). - Herr Präsident! Die baden-württembergischen Kollegen und ich haben uns bei der Abstimmung über den Beitritt Kroatiens zur Europäischen Union heute der Stimme enthalten. Das Ergebnis der Abstimmung hat aber positiverweise ergeben, dass es insgesamt eine sehr breite und gute Unterstützung für den Beitritt dieses 28. Landes zur Europäischen Union gibt, und darüber freuen wir uns.

Der Beitritt Kroatiens zum 1.7.2012 zeigt, dass die Europäische Union nach wie vor eine starke Gemeinschaft ist, die über Attraktivität verfügt. Das Abstimmungsergebnis zeigt auch, dass Kroatien, das in den vergangenen Jahren die strengsten Auflagen bekommen hat, diese ganz weitgehend erfüllt hat.

Dennoch, Herr Präsident, sind viele Bürgerinnen und Bürger der Auffassung, dass wir endlich darauf Wert legen müssen, dass die Umsetzung europäischen Rechts wirklich konsequent daran gemessen wird, was wir in Europa brauchen. Viele Mitgliedstaaten der Europäischen Union erfüllen diese Anforderungen selbst nicht. Das erkennen wir an. Trotzdem sehen wir, dass Kroatien bis zu seinem Beitritt ebenfalls noch das eine oder andere verändern wird. Wir hoffen, das Kroatien am 1. Juli 2012 dann tatsächlich alle Auflagen erfüllt und ein vollwertiges Mitglied der Europäischen Union wird.

Wir haben deswegen mit den Kolleginnen und Kollegen der Landesgruppe Baden-Württemberg entschieden, uns der Stimme zu enthalten. Wir sehen darin aber eine positive Aufforderung an Kroatien, die letzten verbliebenen Hürden noch zu überwinden.

 
  
MPphoto
 

  Miroslav Mikolášik (PPE) - Chorvátsko dlho prejavuje odhodlané úsilie stať sa členom Európskej únie. Politická vôľa sa odzrkadlila v reformách verejnej správy, justície a základných práv, zvyšovaní transparentnosti, v boji proti korupcii a organizovanému zločinu. V oblasti legislatívy Chorvátsko preukazuje dobrý stupeň zosúladenia právnych predpisov s acquis communautaire a naďalej podstupuje významné legislatívne, ale aj inštitucionálne zmeny. Prirodzene, v uskutočňovaní reforiem, predovšetkým v kľúčových oblastiach demokratického právneho štátu, treba v plnom rozsahu pokračovať. Chorvátsko je republikou založenou na hodnotách, ktoré sú spoločné aj pre ostatné členské štáty Európskej únie, a tak vyjadrujem podporu pristúpeniu Chorvátska k Európskej únii. Bude mi potešením privítať chorvátskych kolegov medzi nami v júli 2013.

 
  
MPphoto
 

  Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, kannatin esitystä, mutta Kroatian on pidettävä yllä uudistustahtia. Koko yhteiskunta on valjastettava mukaan uudistustyöhön. EU:n jäseneksi liittyminen onnistuu, kun sillä on kansalaisten tuki ja sitoutuminen takanaan. Kroatian on vielä liittymisen jälkeenkin jatkettava keskeneräisten uudistusten toteutusta erityisesti oikeuslaitoksen uudistamisessa ja korkean tason korruption kitkemisessä.

Talouden alalla Kroatian tulee jatkaa rakenneuudistuksia, kohentaa työllisyyttä, elvyttää työmarkkinoita ja lujittaa valtion taloutta kilpailukyvyn parantamiseksi, ja tämä kaikki koskee myös niitä taantuman kourissa olevia EU:n jäsenvaltioita.

Toivotammekin Kroatian tervetulleeksi rauhan, vaurauden ja hyvinvoinnin unioniin. Olisi vaarallista kaksinaismoraalia estää myös Serbian EU-jäsenyyspyrkimykset nyt joulukuussa. Vakaasti kohti Eurooppaa uudistuva Serbia on Länsi-Balkanin alueen vetojuhta, ja myös Makedoniaa kohdellaan epäreilusti poliittisen nimityskiistan seurauksena.

 
  
MPphoto
 

  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, two weeks ago on the day he announced his candidacy for the Croatian elections, Aleksandar Saša Radović, a longstanding veteran anti-corruption campaigner was arrested. He had announced his candidacy in the name of Croatia 21st Century, an anti-corruption party, which stands for the dismantling of the crony state economy there. He has written several books exposing malfeasance in high places and although, of course, I do not know the circumstances exactly around his arrest, it does seem highly suspicious and it sends out a signal to all those who are challenging vested interests in Zagreb.

When I visited Croatia earlier this year, I was saddened by how many of the brave and patriotic people of that beautiful country came to me and said that they saw EU membership as an antidote to domestic corruption. It was heartbreaking to have to say that in fact their fraudsters would find a whole new field of operation at European level with far greater sums at their disposal.

This is now a judicial process. But I have to say the national parliament now being elected in Croatia is going to be the one from which we draw observer members to this House prior to the 2014 European election. Surely there is a case for some international scrutiny in the face of what looks prima facie like a political arrest.

 
  
MPphoto
 

  Leonidas Donskis (ALDE). - Mr President, I expressed strong disagreement with my group and I voted against the position of my group concerning the assessment of what happened to our colleague Viktor Uspaskich. I am afraid that the audiatur et altera pars principle has been severely violated and that only one side has been listened to.

The criticism of Lithuania as a country where politically motivated trials are allegedly pursued is unfair, one-sided and misguided. Lithuania is a democracy. The rule of law does exist in Lithuania. To imply that things are otherwise and that Lithuania is engaged in something similar to the Timoshenko case in Ukraine would be absurd. I see no reason why a politician should avoid a trial defending his or her honour.

I find it difficult to believe that we could send a message to my country that the separation of powers does not exist in Lithuania. To treat Lithuania like Belarus would be simply preposterous and would deal a blow to the reputation of the European Parliament in my country.

 
  
MPphoto
 

  Francesco De Angelis (S&D). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, la crisi non è più soltanto una minaccia, ma un dato di fatto capace di modificare assetti sociali e politici e per questo motivo richiede risposte forti e ambiziose.

Se il successo della strategia 2020 dipende dall'impegno dell'Unione europea nel suo insieme, gli Stati membri devono considerare le politiche economiche e di bilancio come una questione di interesse comune. Da soli forse alcuni paesi potranno andare più veloci, ma insieme andremo tutti più lontano. È quindi necessario un maggior coordinamento nell'adozione e nell'attuazione di misure di bilancio e di contrasto efficace delle frodi fiscali e dell'evasione fiscale.

In questo senso, la promozione dei legami commerciali internazionali e il miglioramento del mercato interno sono elementi fondamentali per il rafforzamento della competitività e della crescita economica. Tuttavia è necessario che la strategia Europa 2020 abbia una maggiore dimensione territoriale e sociale. Solo con il diretto coinvolgimento delle istituzioni locali nella pianificazione e nell'attuazione dei programmi si potrà garantire una migliore consapevolezza degli obiettivi da raggiungere.

 
  
MPphoto
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea acestui raport, pentru că Uniunea Europeană trebuie să combată dezechilibrele macroeconomice pe baza unei abordări simetrice. Este esenţială o coordonare mai strânsă a politicilor economice din statele membre, mai ales în timp de recesiune. Însă este nevoie de responsabilitate şi curaj din partea guvernelor pentru a pune în aplicare măsurile de austeritate necesare redresării economice. Trebuie corectate diferenţele existente în privinţa nivelului inflaţiei şi al competitivităţii.

Ţin să precizez că, fără adoptarea unor măsuri structurale eficiente, Europa va înregistra doar o creştere economică de aproximativ 1,5% până în 2020. Totodată, bugetele naţionale nu trebuie să pună în pericol stabilitatea financiară a întregii Uniuni şi este obligatoriu ca bugetul european şi bugetele statelor membre să fie armonizate. Pactul euro plus, la care a aderat şi ţara mea, va contribui la o mai bună coordonare a politicilor economice.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, uno degli effetti della crisi economica è l'aumento delle diseguaglianze, degli squilibri macrofinanziari e delle disparità in termini di competitività. Queste problematiche hanno evidenziato la necessità che l'Unione affronti gli squilibri macroeconomici sulla base di un approccio simmetrico che faccia fronte sia ai deficit eccessivi sia alle eccedenze eccessive, garantendo un più stretto coordinamento delle politiche economiche e di bilancio e una migliore sorveglianza di bilancio.

L'esperienza acquisita dall'entrata in scena dell'euro e gli errori commessi nel corso dei primi dieci anni di funzionamento dell'Unione economica e monetaria hanno evidenziato la necessità di una più efficace governance economica dell'Unione, che dovrebbe fondarsi su una maggiore titolarità nazionale delle regole e delle politiche stabilite di comune accordo e su un più solido quadro di sorveglianza delle politiche economiche nazionali a livello dell'Unione.

 
  
MPphoto
 

  Paul Murphy (GUE/NGL). - Mr President, we are in the middle of the most serious crisis of capitalism in Europe since the 1930s. The answer of the bosses and their representatives in governments across Europe is very clear. It is contained in the one word ‘austerity’. The problem that they face is that the majority of people across Europe do not agree with their solutions. The majority of people know that while the rich are getting richer the economies of Europe are being destroyed and thrown into a downwards spiral.

That is why we have this so-called ‘European Semester’ and ‘economic surveillance’. It is part of the process of doing away with that very awkward notion of democratic checks, democratic accountability, and replacing it with financial coups in Italy and in Greece and the use of colonial tactics where austerity budgets are imposed by the likes of the Commission.

The meaning of this process was seen in relation to the Irish budget, where next week we will have a discussion in the Dáil, the Irish Parliament, about a budget that will contain cutbacks of up to EUR 4 billion – savage attacks on ordinary people – but before any discussion in the Irish Parliament, before any discussion in Irish society, the outlines of this budget turned up in the German Bundestag. Despite the false outrage of the Irish Government, that is precisely what ‘economic surveillance’ means.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor presidente, onorevoli colleghi, questo primo forum del mercato unico ha chiamato a raccolta cittadini, imprenditori, parti sociali e decisori politici a tutti i livelli per dibattere dello stato del mercato unico.

È stata posta molta attenzione al documento della Commissione contenente i venti ostacoli incontrati con maggiore frequenza dai cittadini e dalle imprese, che confermano quindi il divario esistente fra le aspettative e la realtà del mercato unico, questo a vent'anni dalla sua nascita.

Alle aree più delicate sono stati dedicati appositi seminari tematici; tra questi occorre menzionare quello sul riconoscimento delle qualifiche professionali, il distacco dei lavoratori e la previdenza sociale di base, nonché gli ostacoli tributari e il miglioramento del funzionamento nella legislazione in materia di appalti pubblici.

In conclusione, un incontro che ha permesso di ravvivare gli umori e discutere dei problemi che ancora ostacolano uno dei principali obiettivi dell'Unione, la quale ha già portato però innumerevoli vantaggi per i consumatori, ma anche per ventuno milioni di aziende in Europa.

 
  
MPphoto
 

  Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, äänestin tämän päätöslauselmaesityksen puolesta. Sisämarkkinat ovat todistettavasti tuoneet viimeisen 20 vuoden aikana paljon erilaisia etuja. Eduista huolimatta valitettavan monet kansalaiset ja yritykset kuitenkin kokevat yhä sisämarkkinat itselleen vieraiksi.

Nykyisessä talous- ja luottamuskriisissä yksi meidän kaikkien parlamentaarikkojen keskeisimmistä tehtävistä on vakuuttaa niin kansalaiset kuin yritykset yhteisten sisämarkkinoiden eduista. Samoin meidän tulisi löytää eri jäsenvaltioista yhteistä tahtoa jo sovittujen toimenpiteiden toteuttamisesta myös käytännössä.

Yhteiset sisämarkkinat ovat edelleen yksi EU:n hienoimmista saavutuksista ja – rohkenen sanoa – EU:n tulevaisuuden kannalta ehkä merkittävin ja vaikuttavin tekijä.

 
  
MPphoto
 

  Tadeusz Cymański (ECR). - Panie Przewodniczący! Intensyfikacja działań mających na celu przeciwdziałanie rozprzestrzenianiu się wirusa HIV jest bardzo istotna zarówno na poziomie państw członkowskich, jak i Unii Europejskiej. Wiele postulatów zawartych w rezolucji w sprawie reakcji Unii Europejskiej na problem HIV i AIDS jest godnych poparcia i szybkiego wdrożenia.

Niestety, po raz kolejny w przypadku tematów związanych ze zdrowiem publicznym do zapisów uchwalanych przez Parlament Europejski wprowadza się mniej lub bardziej jednoznaczne rekomendacje do upowszechniania aborcji. Dlatego też głosowałem przeciwko proponowanej rezolucji.

 
  
MPphoto
 

  Michael Cashman (S&D). - Mr President, I welcome this excellent report. The European Parliamentary Labour Party voted in favour of it. It is absolutely right that we have a holistic approach. I want to point out that women’s sexual health and reproductive rights are vital. There needs to be access to contraception and access to emergency contraception, as well as to safe and legal abortions where necessary. HIV prevention and awareness is vital, and therefore the emphasis on education programmes is welcomed.

We must also recognise the enormous positive developments that have been made. In this respect, as I said at the beginning of the debate, we need to call on the Commission to unfreeze the funds for the global fund on AIDS and HIV. Unlike a previous British speaker, I wish to say that the promotion and defence of universal human rights are not colonialism: they are the tools and the aspirations of all civilised societies.

 
  
MPphoto
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, accolgo con favore il testo di questa proposta di risoluzione che si iscrive nel conseguimento di uno degli Obiettivi di sviluppo del millennio da realizzare per il prossimo 2015.

Come evidenziato dalle statistiche e da un paragrafo della relazione che abbiamo votato, il numero maggiore di contagi riguarda giovani e donne. Una ricerca delle Nazioni Unite ha rilevato come la campagna di informazione contro il virus dell'HIV fosse particolarmente in voga negli anni '80, ma l'interesse verso questo tipo di malattia sia andato progressivamente scemando, come se il pericolo non esistesse più. Il risultato è che i giovani oggigiorno sono meno informati e meno consapevoli dei rischi legati al contagio. Pochi sanno che una persona che vive con l'HIV non necessariamente ha l'AIDS, oppure che l'HIV si trasmette mentre l'AIDS no, oppure che non esiste alcun test dell'AIDS ma solo il test per l'HIV.

Per questo mi compiaccio che la relazione si faccia carico di rendere attuale un argomento su cui vi è ancora tanto da dibattere e informare nel tentativo di trovare una risposta globale al problema attraverso una migliore e maggiore conoscenza e informazione.

 
  
MPphoto
 

  Paul Murphy (GUE/NGL). - Mr President, 33 million people are currently living with HIV, 2.5 million people are newly infected every year and over two million people die of AIDS annually. According to Irish Aid, HIV/AIDS is likely to become the leading cause of death in the 21st century. These shocking figures underline the need for a real response to this disease and unfortunately in some respects we are going in the wrong direction.

International financing for HIV programmes in the ex-colonial world has fallen by 10% in 2010. Even in Europe, as part of the massive cutbacks that are taking place in the public sector and in public services, cost-cutting measures have been introduced in relation to anti-retroviral drugs, a move which in reality puts people’s lives at risk.

Important research has been conducted and important steps forward have been made in terms of increasing access to anti-retroviral drugs with generic medicines and patent pills, but it is still not enough. The existence of patents that protect the pharmaceutical industry often means that those who need these drugs do not get access to them. Therefore the pharmaceutical industry needs to be nationalised and run democratically in the interest of people not profit, and this needs to be accompanied by a substantial increase in internationally coordinated patent-free research to guarantee progress and access to improved HIV/AIDS drugs for all.

 
  
MPphoto
 

  Philip Claeys (NI). - Voorzitter, ik heb tegen het verslag over hiv en aids gestemd. Niet omdat ik er iets op tegen heb dat mensen die besmet zijn met hiv of aids de best mogelijke zorg krijgen of dat er meer middelen worden uitgetrokken voor het ontwikkelen van geneesmiddelen. Ik heb er wel iets op tegen dat in een dergelijk verslag dingen sluipen die eigenlijk niets te maken hebben met het eigenlijke onderwerp. Ik heb het bijvoorbeeld over paragraaf 22, waar gepleit wordt voor - ik citeer - veilige en legale abortus.

Welnu, de Europese Unie heeft zich niet te bemoeien met dergelijke aangelegenheden. Dit is een aangelegenheid van de lidstaten, en als er lidstaten zijn die geen legale abortus willen, dan moet dat perfect mogelijk zijn.

Er wordt terecht in het verslag gepleit voor de eerbiediging van de rechten, onder meer de privacy van de mensen die besmet zijn, maar er wordt niet ingegaan op de vraag hoe mensen die te maken krijgen met besmette mensen, zoals artsen, tandartsen en verplegers, beschermd kunnen worden wanneer zij niet op de hoogte zijn van de besmetting van een patiënt. Het is een kiese zaak, maar het is ook een probleem dat dringend aan bespreking toe is. Ook de maatschappij moet beschermd kunnen worden.

 
  
MPphoto
 

  El Presidente. − Con esto concluyen las explicaciones de voto.

Written explanations of vote

 
  
  

Report: Reimer Böge (A7-0353/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este relatório porque é importante financiar de forma adequada as várias sub-rubricas da Estratégia 2020, pela importância que tem para a UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − Oggi abbiamo votato per la mobilitazione del fondo di flessibilità a favore della strategia UE 2020 e della politica europea di vicinato. La strategia UE 2020 è uno degli strumenti per affrontare gli attuali tempi difficili di crisi economica e di carenza di fiducia che stiamo attraversando in Europa sia a livello delle Istituzioni che tra i cittadini. La mobilitazione del fondo è necessaria per permettere a questi due strumenti della UE di portare avanti la politica europea per la crescita e la stabilità economica, sociale e politica dell'Unione. Il comitato di conciliazione convocato per il bilancio 2012 ha approvato la mobilitazione dello strumento di flessibilità per 200 milioni di euro oltre i massimali della sottorubrica 1a e della rubrica 4 per sostenere la politica di vicinato e la Strategia Europa 2020, in linea con questa decisione mi compiaccio per il vasto consenso di tutta l'aula nei confronti della mobilizzazione del fondo.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – La procédure budgétaire de l’UE prévoit 3 étapes : l’adoption du budget, la mise en œuvre du budget et son évaluation. Lorsque le budget est adopté, il est prévu de pouvoir mobiliser un « instrument de flexibilité » permettant de dépasser les plafonds pour certaines politiques européennes. Le recours à cet instrument pour le budget 2012 concerne la politique européenne de voisinage et la Stratégie Europe 2020. Considérant que l’aide aux voisins immédiats de l’Europe (notamment suite au printemps arabe) est primordiale pour garantir la stabilité de l’Europe et que la réalisation des objectifs de la Stratégie pour une croissance durable, intelligente et inclusive est prioritaire, j’ai voté en faveur du rapport Böge.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją ir pritariau prie rezoliucijos pridedamam sprendimui dėl Europos lankstumo priemonės mobilizavimo siekiant paremti strategiją „Europa 2020“ ir Europos kaimynystės politikos priemonę. 2006 m. gegužės 17 d. Tarpinstituciniame susitarime numatyta galimybė mobilizuoti lankstumo priemonę, kad būtų galima padengti aiškiai nurodytas išlaidas, kurių negalima padengti neviršijant daugiametės finansinės programos vienos arba kelių išlaidų kategorijų viršutinių ribų. Išnagrinėjusios visas galimybes perskirstyti 1a (Konkurencingumas augimui ir užimtumui skatinti) ir 4 (ES kaip pasaulinio masto veikėja) išlaidų kategorijų asignavimus abi biudžeto valdymo institucijos (Taryba ir Europos Parlamentas) susitarė mobilizuoti lankstumo priemonę, siekdamos papildyti finansavimą pagal 2012 m. biudžetą viršijant 1a ir 4 išlaidų kategorijose numatytas viršutines ribas: 30,75 mln. EUR – strategijai „Europa 2020“ pagal 1a išlaidų kategoriją; ir 208,67 mln. EUR Europos kaimynystės politikos priemonei pagal 4 išlaidų kategoriją.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a mobilização do Instrumento de Flexibilidade a favor da Estratégia UE 2020 e da Política Europeia de Vizinhança, nos termos do n.º 27 do Acordo Interinstitucional, de 17 de Maio de 2006, entre o Parlamento Europeu, o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira. O Acordo Interinstitucional de 17 de Maio de 2006 prevê a mobilização do Instrumento de Flexibilidade para permitir o financiamento de despesas especificamente identificadas que não possam ser financiadas dentro dos limites máximos disponíveis de uma ou mais rubricas do Quadro Financeiro Plurianual. No orçamento de 2012, torna-se necessário ultrapassar os limites máximos das rubricas 1a e 4, pelo que a Comissão propôs mobilizar o Instrumento de Flexibilidade nos termos do n.º 27 do Acordo Interinstitucional.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette décision autorisant la mobilisation de l'instrument de flexibilité au-delà des plafonds fixés dans le cadre financier pluriannuel car il est important, en ces temps de crise, d'investir dans les projets d'avenir. Le budget de l'Union doit gagner en flexibilité afin de réorienter les priorités de financement lorsque les circonstances l'imposent.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Tal como bem refere o relator, o Acordo Interinstitucional de 17 de Maio de 2006 prevê a mobilização do Instrumento de Flexibilidade para permitir o financiamento de despesas especificamente identificadas que não possam ser financiadas dentro dos limites máximos disponíveis de uma ou mais rubricas do Quadro Financeiro Plurianual. Verificou-se que, no tocante ao orçamento de 2012, será necessário ir além dos limites máximos relativos às rubricas 1a (Estratégia UE 2020) e 4 (Instrumento Europeu de Vizinhança). A importância de ambos recomenda este reforço, sem o qual poderia ser posto em causa o financiamento daquilo que é considerado prioritário por parte da UE, pondo assim em causa a sua capacidade de acção e a consequência das suas políticas.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório presente, da responsabilidade de Reimer Böge, analisa a proposta de decisão do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho sobre a Mobilização do Instrumento de Flexibilidade a favor da Estratégia UE 2020 e da Política Europeia de Vizinhança, nos termos do ponto 27 do Acordo Interinstitucional, de 17 de Maio de 2006, entre o PE, o Conselho e a Comissão, relativamente à disciplina orçamental e à boa gestão financeira. Esta mobilização destina-se a reforçar duas áreas fundamentais da política da UE, a Estratégia UE 2020 e o Instrumento Europeu de Vizinhança, cujas despesas ultrapassam os limites máximos disponíveis no âmbito do Quadro Financeiro Plurianual. Os montantes a mobilizar são os seguintes: 30,75 milhões de euros para a Estratégia UE 2020, na rubrica 1a, e 208,67 milhões de euros para o Instrumento Europeu de Vizinhança, na rubrica 4. Votei favoravelmente este relatório porque considero que a situação de crise económica e financeira que se vive na União Europeia exige de todos nós uma maior responsabilidade no sentido de não colocarmos em causa as expectativas que os cidadãos colocam nas instituições europeias.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Não votámos favoravelmente este relatório, pois relativamente ao orçamento geral da União Europeia para o exercício de 2012 (adiante designado por orçamento para 2012), o Instrumento de Flexibilidade é utilizado a fim de disponibilizar um montante de 50 milhões de euros em dotações de autorização na rubrica 1a e de 150 milhões de euros em dotações de autorização na rubrica 4. Este montante será utilizado para complementar o financiamento de 50 milhões de euros para a Estratégia Europa 2020 na rubrica 1a e de 150 milhões de euros para a Política Europeia de Vizinhança na rubrica 4.

Ora, o Comité de Conciliação convocado para o orçamento para 2012 acordou em mobilizar o Instrumento de Flexibilidade no montante total de 200 milhões de euros para além dos limites máximos enunciados nas rubricas 1a e 4 nos termos já referidos, quando, no mínimo, deveria ter trocado os montantes para beneficiar mais o emprego, sobretudo num período de grave crise social em diversos países da União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Medziinštitucionálna dohoda zo 17. mája 2006 umožňuje mobilizáciu nástroja flexibility na financovanie jednoznačne špecifikovaného výdavku, ktorý by nebolo možné financovať v rámci stropov, ktoré sú k dispozícii v jednej alebo vo viacerých výdavkových kapitolách viacročného finančného rámca. V súlade s bodom 27 medziinštitucionálnej dohody a po preskúmaní všetkých možností prerozdelenia rozpočtových prostriedkov v rámci okruhu 4 Komisia navrhuje mobilizovať nástroj flexibility na financovanie európskej susedskej politiky vo výške 208,67 milióna EUR, čo predstavuje sumu 153,3 mil. EUR nad rámec stropu okruhu 4 a 30,75 milióna EUR na stratégiu EÚ 2020 v rámci okruhu 1a. Zverejnenie tohto rozhodnutia v Úradnom vestníku Európskej únie sa musí uskutočniť najneskôr v čase zverejnenia rozpočtu na rok 2012.

 
  
MPphoto
 
 

  Jiří Havel (S&D), písemně. − Strategie EU2020, ke které se členské státy zavázaly, nesmí zůstat pouze na papíře. Proto je nutné ji adekvátně financovat, zejména její stěžejní pilíře, tj. celoživotní vzdělávaní, výzkum a inovace. Ve světle nedávných politických změn ve Středomoří, v rámci tzv. Arabského jara, je evidentní, že pro evropskou stabilitu a prosperitu je zásadní i silná politika sousedství. Zpráva poslance Bögeho navrhuje, aby mezery ve financovaní těchto klíčových politik, které si vynucuje Rada navzdory předchozím závazkům, byly zaplněny za pomoci nástroje pružnosti. Tento postup považují za optimální Komise i EP a také já bych jej chtěl podpořit.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − 2006 m. gegužės 17 d. Tarpinstituciniame susitarime numatyta galimybė mobilizuoti lankstumo priemonę, kad būtų galima padengti aiškiai nurodytas išlaidas, kurių negalima padengti neviršijant daugiametės finansinės programos vienos ar kelių išlaidų kategorijų viršutinių ribų. Dėl daugiametėje finansinėje programoje nustatytų viršutinių ribų, ypač 1a išlaidų pakategorei ir 4 išlaidų kategorijai, negalima finansuoti ES prioritetų nepakenkiant esamoms priemonėms ir politikos kryptims. Pritariau dokumentui, kadangi išnagrinėjusios visas galimybes perskirstyti 1a ir 4 išlaidų kategorijų asignavimus abi biudžeto valdymo institucijos susitarė mobilizuoti lankstumo priemonę, siekdamos papildyti finansavimą pagal 2012 m. biudžetą viršijant 1a ir 4 išlaidų kategorijose numatytas viršutines ribas, t.y. 30,75 mln. EUR – strategijai „Europa 2020“ pagal 1a išlaidų kategoriją ir 208,67 mln. EUR Europos kaimynystės politikos priemonei pagal 4 išlaidų kategoriją.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Il voto odierno è strettamente collegato all'approvazione del Bilancio generale Ue per il 2012. Poiché, durante i lavori che hanno preceduto la formazione di una posizione comune, il Parlamento europeo, con l'accordo del Consiglio, ha ritenuto fondamentale ricorrere ad una spesa supplementare per il 2012, per rilanciare l'economia in settori strategici per la crescita e per aiutare l'Europa ad uscire dalla crisi, si è deciso, su proposta della Commissione, di attivare lo strumento di flessibilità. Come è noto, l'Accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 autorizza il ricorso allo strumento di flessibilità per consentire il finanziamento di spese che non potrebbero essere finanziate all'interno dei massimali disponibili di una o più rubriche del quadro finanziario pluriennale. Per questi motivi, con il voto di oggi si è consentito di integrare, oltre i massimali della sottorubrica 1a e della rubrica 4, il finanziamento previsto nel bilancio 2012 per un importo pari a 30,75 milioni di euro a favore della strategia Europa 2020 (a titolo della sottorubrica 1a) e di 208,67 milioni di euro a favore dello strumento europeo di vicinato ( rubrica 4).

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − The Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 allows for the mobilisation of the Flexibility Instrument to allow the financing of clearly identified expenditure which could not be financed within the limits of the ceilings available for one or more headings of the multiannual financial framework. For the 2012 budget, additional expenditure, beyond the ceilings of Headings 1a and 4 is required, and the Commission has proposed to mobilise the Flexibility Instrument in accordance with point 27 of the Interinstitutional Agreement. The amounts to be mobilised are as follows: EUR 30.75 million for the EU 2020 Strategy under Heading 1a; EUR 208.67 million for the European Neighbourhood Policy Instrument under Heading 4.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla Relazione Böge è favorevole. E’ più che mai necessario che sia attivato lo strumento di stabilità per il finanziamento della strategia UE 2020. Credo infatti che sia un passo importante verso l’obiettivo di dotare il bilancio europeo di una sempre maggiore flessibilità.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Estou de acordo com a mobilização do instrumento de flexibilidade a fim de libertar verbas para fazer face a deficiências na ordem dos 30,75 milhões de euros para a Estratégia UE 2020 na rubrica 1a e de 208,67 milhões de euros para o Instrumento Europeu de Vizinhança na rubrica 4.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 allows for the mobilisation of the Flexibility Instrument to allow the financing of clearly identified expenditure which could not be financed within the limits of the ceilings available for one or more headings of the multiannual financial framework. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Mit der Interinstitutionellen Vereinbarung aus dem Jahr 2006 wird die Inanspruchnahme des Flexibilitätsinstruments zur Finanzierung genau bestimmter Ausgaben, die innerhalb der Obergrenze einer oder mehrerer Rubriken des mehrjährigen Finanzrahmens nicht getätigt werden können, ermöglicht. Die EU möchte nun diese Möglichkeit einer Budgetübertragung zwischen den Haushaltsrubriken nutzen, um zusätzliches Geld für die Europa-2020-Strategie und die Europäische Nachbarschaftspolitik zu nutzen. Gerade in der derzeitigen Krise bin ich gegen die Benutzung dieses Flexibilitätsinstruments.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kadangi Europos lankstumo priemonės turi būti kuo skubiau mobilizuotos, kad būtų galima padengti išlaidas ir paremti strategiją „Europa 2020“ bei Europos kaimynystės politikos priemonę. Pažymėtina, kad būtina ir toliau plėtoti tokią lankstumo priemonių sistemą, kuri užtikrinti iškilusių nenumatytų poreikių finansavimą, kadangi ES 2020 strategijos prioritetų ir struktūrinių reformų bei Europos kaimynystės politikos priemonių įgyvendinimas yra vieni svarbiausių ES uždavinių. Atkreiptinas dėmesys į tai, kad lankstumo priemonės mobilizavimas, dar kartą parodo neišvengiamą poreikį didinti ES biudžeto lankstumą. Tačiau visais atvejais turi būti pasiekta ir išlaikyta pusiausvyra tarp ES biudžeto lankstumo ir biudžetinės drausmės. Labai svarbu užtikrinti, kad ES biudžeto išlaidos būtų prognozuojamos ir užtikrintų programų tęstinumą.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − La relazione sulla mobilizzazione dello strumento di flessibilità che riguarda la strategia di UE 2020 e la politica europea di vicinato, non puo' che trovarmi favorevole, in quanto ritengo sia fondamentale incentivare i finanziamenti e la coesione in questa nostra Europa, di modo che i legami possano essere sempre piu saldi e le iniziative portino a obiettivi sempre piu concreti. La strategia 2020, proprio in un momento di crisi come quello attuale, ponendo il focus su ricerca, crescita e innovazione deve rappresentare l'obiettivo a cui l'intera Unione deve tendere. Ma nel fare ciò è fondamentale fornire gli strumenti finanziari necessari al suo pieno raggiungimento.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O presente relatório refere-se à proposta de decisão do Parlamento Europeu e do Conselho relativa à mobilização do Instrumento de Flexibilidade a favor da Estratégia UE 2020 e da Política Europeia de Vizinhança, nos termos do ponto 27 do Acordo Interinstitucional, de 17 de Maio de 2006, entre o Parlamento Europeu, o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira. O referido Acordo Interinstitucional prevê a mobilização do Instrumento de Flexibilidade para permitir o financiamento de despesas especificamente identificadas que não possam ser financiadas dentro dos limites máximos disponíveis de uma ou mais rubricas do Quadro Financeiro Plurianual. Foi solicitada ao Parlamento Europeu a autorização necessária para ultrapassar os limites máximos das rubricas acima mencionadas. Devidamente justificada a necessidade de ultrapassar os referidos limites, dei o meu voto favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Segundo os elementos trazidos pela relatora, é necessário mobilizar, no orçamento de 2012, 30,75 milhões de euros para a Estratégia UE 2020 (rubrica 1a) e 208,67 milhões de euros para o Instrumento Europeu de Vizinhança (rubrica 4). Para o efeito, é preciso recorrer ao Instrumento de Flexibilidade, com base jurídica no Acordo Interinstitucional de 17 de Maio de 2006. Atendendo à apreciação prévia positiva realizada pela Comissão dos Orçamentos, votei favoravelmente a resolução.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 allows for the mobilisation of the Flexibility Instrument to allow the financing of clearly identified expenditure which could not be financed within the limits of the ceilings available for one or more headings of the multiannual financial framework. For the 2012 budget, additional expenditure, beyond the ceilings of Headings 1a and 4 is required, and the Commission has proposed to mobilise the Flexibility Instrument in accordance with point 27 of the Interinstitutional Agreement. The amounts to be mobilised are as follows: EUR 30.75 million for the EU 2020 Strategy under Heading 1a; EUR 208.67 million for the European Neighbourhood Policy Instrument under Heading 4. The two arms of the budgetary authority are reminded that the publication of the Decision in the Official Journal of the European Union shall not intervene later than the publication for the 2012 budget.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Tendo em conta o acordo interinstitucional, de Maio de 2006, a Comissão Europeia propõe, para o orçamento da UE para 2012, a mobilização do Instrumento de Flexibilidade, para a rubrica 1a, relativa à competitividade para o crescimento e o emprego, e para a rubrica 4, referente à UE como protagonista global, uma vez que se torna imperativo ultrapassar os limites máximos de ambas as rubricas.

Os montantes a mobilizar correspondem a 30,75 milhões de euros para os objectivos da UE 2020 e 208,67 milhões de euros para o Instrumento Europeu de Vizinhança e Parceria. Ambos os temas, em diferentes dimensões, são de extrema importância para a UE. Em primeiro lugar, é primordial encetar medidas e afectar o financiamento necessário para transformar a UE numa economia inteligente, inclusiva e sustentável através da diminuição da taxa de desemprego, do aumento da produtividade e do reforço da coesão social. Para isso, é necessário implementar as sete iniciativas emblemáticas da UE2020.

Na parte da acção externa da UE, e após as revoluções da Primavera Árabe, é essencial que a UE apoie os processos de transição democrática nestes países e que, simultaneamente, crie as medidas necessárias para o desenvolvimento económico e social das populações, cujas expectativas são agora extremamente elevadas.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind mobilizarea instrumentului de flexibilitate în scopul implementării Strategiei „Europa 2020” și a politicii europene de vecinătate. Punctul 27 din Acordul interinstituțional din 17 mai 2006 dintre Parlamentul European, Consiliu și Comisie privind disciplina bugetară și buna gestiune financiară permite mobilizarea instrumentului de flexibilitate în vederea finanțării unor cheltuieli clar identificate, care nu ar putea fi finanțate în limitele plafoanelor disponibile pentru una sau mai multe rubrici din cadrul financiar multianual. Susțin mobilizarea instrumentului de flexibilitate pentru a finanța măsuri pentru implementarea Strategiei „Europa 2020” de la subrubrica 1a și pentru a finanța instrumentul european pentru politica de vecinătate de la rubrica 4 cu suma totală de 239,42 milioane EUR. Astfel, în cadrul bugetului general al Uniunii Europene pentru exercițiul financiar 2012, se mobilizează instrumentul de flexibilitate pentru a se asigura suma de 30,75 de milioane EUR în credite de angajament la rubrica 1a și de 208,67 de milioane EUR în credite de angajament la rubrica 4. Solicit că, în cadrul politicii de vecinătate, Uniunea ar trebui să acorde o mai mare importanță Parteneriatului estic și cooperării cu statele vecine UE din regiunea Dunării. Mobilizarea instrumentului de flexibilitate evidențiază necesitatea crucială ca bugetul UE să fie din ce în ce mai flexibil.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Mit sechs Änderungsanträgen zum Vorschlag der Kommission über die Inanspruchnahme des Flexibilitätsinstruments – hinsichtlich einer Mittelumschichtung, um die im Haushaltsplan 2012 veranschlagten Mittel in der Teilrubrik 1a und der Rubrik 4 aufzustocken – wurden die Mittel für das Europäische Nachbarschafts- und Partnerschaftsinstrument (Rubrik 4) von veranschlagten 208,67 Millionen Euro auf 150 Millionen Euro begrenzt, während die Finanzierung der Strategie „Europa 2020“ (Teilrubrik 1a) über die veranschlagten 30,75 Millionen Euro auf 50 Millionen angehoben wurde. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Report: Francesca Balzani, José Manuel Fernandes (A7-0414/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este projecto comum, na medida em que as principais preocupações do Parlamento Europeu relativamente ao Orçamento de 2012 estão espelhadas neste documento final que decorreu de intensa negociação e resultou no projecto comum aprovado pelo Comité de Conciliação. A proposta inicial do Conselho colocaria em perigo a execução no terreno das políticas da UE. De uma maneira geral, a UE precisa de um reforço dos seus orçamentos e é importante que isso se verifique no futuro e, desde logo, no próximo Quadro Financeiro Plurianual.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Antoniozzi (PPE), per iscritto. − Mi congratulo con i colleghi Balzani e Fernandes per il lavoro svolto sia in precedenza in commissione parlamentare, sia nell'ambito del Comitato di conciliazione. Comprendo le ragioni del Consiglio, tuttavia la situazione in cui versano le economie degli Stati Membri richiedeva una risposta improntata all'austerità, ed in tal senso l'accordo di compromesso che abbiamo raggiunto rappresenta una soluzione soddisfacente. Condivido i dubbi del commissario Lewandowski, ma ricordo che la possibilità di adottare un bilancio rettificativo in un momento successivo, qualora non si possa fare fronte ai pagamenti, è stata giustamente prevista nella dichiarazione congiunta di Parlamento e Consiglio. Mi compiaccio infine del fatto che siamo riusciti a mantenere le promesse sugli stanziamenti alla politica d'immigrazione. I risvolti legati alla situazione politica nel Maghreb non sono prevedibili, dobbiamo essere pronti ed avere gli strumenti giusti per far fronte ad ogni emergenza, perciò mi auguro che questo argomento possa costituire oggetto di dibattito in questa sede.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Depuis l’entrée en vigueur du Traité de Lisbonne en décembre 2009, le Parlement européen détient des compétences budgétaires accrues. Le Parlement et le Conseil se partagent désormais pleinement la compétence budgétaire. Ces deux institutions ayant adopté un projet de budget différent en octobre dernier, ce dossier a donc ensuite fait l'objet de discussions en comité de conciliation afin que le Parlement européen et le Conseil puissent s’accorder sur un projet budgétaire commun. Je suis heureuse de constater que les priorités formulées par les députés ont été reprises. Tout en tenant compte du contexte d’austérité budgétaire dans lequel les Etats membres se trouvent, nous nous sommes assuré que les engagements de l’Europe envers la croissance, l’emploi et l’innovation seront tenus. J’ai donc approuvé ce projet de budget 2012.

 
  
MPphoto
 
 

  Margrete Auken, Emilie Turunen (Verts/ALE), skriftlig. − Forliget om EU's budget indgået mellem et flertal i Europa-Parlamentet og Det Europæiske Råd betyder, at budgettet stiger med 1,86% i 2012 (i realiteten en nedgang i EU's budget ift. 2011).

SF's medlemmer af Europa-Parlamentet mener, at EU i højere grad bør tage initiativer til vækst- og jobskabelse på europæisk plan, end man gør i dag. Det kræver dels et større EU-budget end det nuværende, dels en radikal omfordeling indenfor EU's budget, hvor fokus flyttes fra den massive landbrugsstøtte og satsning på uholdbare energiløsninger og hen på grøn vækst og jobskabelse.

Vi står imidlertid i en situation, hvor mange af EU's medlemslande må skære dybt i deres nationale budgetter, og set i det lys anerkender SF, at det i den nuværende situation ikke er rimeligt at bede landene øge deres betaling til EU. Omvendt kan vi ikke støtte et budget, hvor man ikke for alvor har vist vilje til at omprioritere og oven i købet er enedes om en stigning i støtten til atomkraft. Vi har derfor valgt at afholde os fra at stemme på budgettet for 2012.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją dėl 2012 m. ES biudžeto ir pritariau bendram tekstui, dėl kurio susitarė Taikinimo komitetas lapkričio mėnesį vykusiose derybose. 2012 m. ES biudžete numatyta bendra mokėjimų asignavimų suma – 129 088 mln. Eurų, įsipareigojimai - 147 232 mln. eurų. Atsižvelgdami į valstybėse narėse toliau dedamas pastangas tęsti fiskalinį konsolidavimą, Taryba ir Europos Parlamentas susitarė dėl mokėjimų asignavimų lygio 2012 m. sumažinimo palyginus su Komisijos pateiktu biudžeto projektu. Tačiau, Komisija galės reikalauti papildomų mokėjimų asignavimų taisomajame biudžete, jeigu į 2012 m. biudžetą įrašytų asignavimų nepakaks išlaidoms pagal 1a išlaidų pakategorę (Konkurencingumas augimui ir užimtumui skatinti), 1b išlaidų pakategorę (Sanglauda augimui ir užimtumui skatinti), 2 išlaidų kategoriją (Gamtos išteklių išsaugojimas ir valdymas), 3 išlaidų kategoriją (Pilietybė, laisvė, saugumas ir teisingumas) ir 4 išlaidų kategoriją (ES kaip pasaulinio masto veikėja) padengti. Pritariu, jog „Europa 2020“ strategija turi būti 2012 m. ES biudžeto strategijos centre, nes šią politiką sudaro labai svarbios ir būtinos ES ekonomikos atgaivinimo strategijos sudedamosios dalys, todėl jai reikia užtikrinti tinkamas investicijas ES ir nacionaliniu lygmenimis. Taip pat manau, jog ES biudžetas turi būti priemonė, padedanti valstybėms narėms vykdyti ekonomikos atgaivinimo politiką, skatinant ir remiant nacionalines investicijas, kurios intensyvintų augimą ir užimtumą.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Le projet de budget 2012 contient des initiatives intéressantes, comme l'enveloppe de 250 millions d'euros pour les producteurs de fruits et légumes ou le budget "Erasmus pour tous". Néanmoins, je regrette qu'au fil des négociations, nous ayons perdu le petit pourcentage d'augmentation budgétaire prévu à la fois par la Commission et par le Parlement dans son vote d'octobre. Nous sommes encore loin de consacrer 1,24 % de notre PIB au budget européen! Certes, la période est davantage à la rigueur qu'à l'accroissement des dépenses; cependant, je suis d'avis que l'on ne peut se satisfaire de l'austérité comme politique. Nous devons proposer, en parallèle, des perspectives de relance. Or, le budget tel qu'il est voté aujourd'hui ne permet pas d'envisager une relance économique, environnementale et sociale. Je me suis abstenu pour cette raison, mais également parce qu'une enveloppe de 100 millions (et ce n'est que la première d'une longue série!) est accordée à ITER. Or, je considère que ce projet de recherche doit se faire à budget constant. Le budget est en croissance exponentielle depuis son démarrage, il faudrait donc qu'ITER se développe désormais avec les fonds disponibles.

 
  
MPphoto
 
 

  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Salut acordul la care s-a ajuns cu Consiliul, întrucât acesta este unul relativ echilibrat, fiind rezultatul eforturilor îndelungi ale negociatorilor Parlamentului și Consiliului. Există o serie de elemente pozitive la care subscriu întru totul, așa cum este mobilizarea instrumentului de flexibilitate la rubrica 1A pentru finanțarea măsurilor necesare atingerii obiectivelor Strategiei UE 2020, respectiv la rubrica 4 privind acțiunea externă a UE și, în special, politica de vecinătate a UE. Consider că, în contextul „primăverii arabe”, este nevoie ca UE să sprijine financiar aceste țări în eforturile de reconstrucție și de evoluție către democrație. Așa cum revoluțiile arabe au demonstrat-o, stabilitatea economică este o bază pentru stabilitatea politică, iar UE poate contribui la aceasta prin ajutorul financiar. Nu în ultimul rând, mă bucur și că acest acord conține și propunerile Parlamentului pentru finanțarea de proiecte pilot și acțiuni pregătitoare, printre care și un proiect pilot în vederea organizării unui eveniment destinat tinerilor sportivi din România în 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le budget 2012, qui a fait l'objet d'un accord entre le Parlement et le Conseil. Ce budget s'élevera à 129,1 milliards d'euros en paiements, soit une augmentation de 1,86 %, et à 147,2 milliards d'euros en engagements. Plusieurs priorités du Parlement européen ont été prises en compte : l'aide alimentaire aux plus démunis, les aides aux groupements de producteurs de légumes, le programme de formation tout au long de la vie (lifelong learning), les programmes de recherche aéronautique et spatiale, le contrôle aux frontières (Frontex), les nouvelles aurorités de contrôle financier et un début de financement du surcoût du réacteur ITER.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com o acordo que se alcançou na reunião de conciliação em que o Conselho adoptou por unanimidade a proposta final de orçamento para 2012. Destaco ainda o facto de o Conselho ter concordado com a proposta do Parlamento, que propõe utilizar um montante de 200 milhões de euros a partir do instrumento de flexibilidade. A disponibilização destes 200 milhões de euros vem responder à preocupação do Parlamento Europeu em fomentar a competitividade e tem como objectivo impulsionar o crescimento e o emprego como forma de combater a crise económica. Dentro das áreas prioritárias do orçamento da UE, gostaria de referir alguns exemplos, nomeadamente o programa para o empreendedorismo e a inovação, o Erasmus Mundus e a investigação na área da energia e das PME.

 
  
MPphoto
 
 

  Françoise Castex (S&D), par écrit. – Je me suis abstenue. Comme l'a très bien dit ma collègue Estelle Grelier, ce budget 2012 est finalement le budget du Conseil, auquel le Parlement européen a ajouté un petit "supplément d'âme". En effet, nous ne sommes pas dupes de la manœuvre du Conseil: les États membres cherchent par dessus tout à imposer l'austérité, sans accepter l'affichage des conséquences de ce choix sur les politiques concrètes menées par l'Union européenne. Face à la crise et à la récession que vivent les Européens, alors que les États ont des difficultés à se financer et multiplient les politiques d'austérité, nous avons besoin a minima d'un budget européen à la hauteur, capable de mener des politiques de relance. Il en va de l'emploi et de la croissance en Europe.

 
  
MPphoto
 
 

  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − Il lavoro svolto dalla delegazione del Palamento europeo in seno al tavolo di conciliazione è da apprezzare e da valutare positivamente. Le condizioni finanziarie degli Stati membri non potevano consentire e non hanno consentito di ottenere di più. Eppure proprio in questi momenti complessi deve emergere la volontà e il coraggio di scelte politiche innovative e, per certi versi, anche di rottura. Il conservatorismo di alcuni Stati membri (Germania anzitutto, ma non solo) sta pericolosamente rallentando il percorso verso l'introduzione di strumenti che, viceversa, appaiono ogni giorno più urgenti e difficilmente sostituibili. Negli stessi momenti in cui, con difficoltà, si approvavano le linee del bilancio, la Commissione lanciava le consultazioni sugli Eurobond, sollevando le reazioni negative di alcuni governi nazionali. Tuttavia, gli Eurobond rappresentano solo una parte della possibile soluzione. Nel bilancio 2012, l'evidente ampliamento della forbice tra stanziamenti di impegni e in pagamento è sintomo di quanto l'attuale sistema di approvvigionamento delle risorse comunitarie sia inefficace e insufficiente e che, di conseguenza, è giunto il momento per una sua modifica, basata su un reale sistema di risorse proprie derivanti, oltre che dalla TTF e da una nuova Iva, anche da una nuova forma di tassazione delle fonti energetiche.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Tal como disse anteriormente, creio que o orçamento geral da União Europeia para o exercício de 2012 procurou ter uma preocupação com a situação de crise que atravessamos, sem ceder a populismos fáceis. É por isso que voto hoje favoravelmente o projecto comum acordado pelo Comité de Conciliação. Congratulo o trabalho do meu colega José Manuel Fernandes neste delicado dossier.

 
  
MPphoto
 
 

  Elisa Ferreira (S&D), por escrito. O acordo relativo ao orçamento da União Europeia para 2012 prevê um aumento de 1,86% nos pagamentos em relação a 2011, o que significa uma redução em termos reais. Apesar da proposta mais ambiciosa do Parlamento, o acordo final confirma a proposta do Conselho, a qual limita o volume total de pagamentos a 0,98% do Rendimento Nacional Bruto dos Estados-Membros.

No período gravíssimo da vida da União Europeia, que atravessamos, quando as divergências internas à zona euro e a ausência de crescimento e emprego ameaçam destruir a própria moeda única, deveria este orçamento europeu dar, pelo menos em termos simbólicos, uma mensagem de confiança aos cidadãos e constituir um estímulo (mesmo que limitado) ao relançamento da economia, que compensasse a multiplicidade de políticas recessivas impostas a nível de diversos Estados-Membros. Um reforço estratégico era necessário para promover a coesão espacial e social no interior da União e, por esta via, relançar a confiança dos cidadãos no projecto europeu. A ausência deste sinal justifica o meu voto negativo. Apesar disso, quero expressar o meu apreço pelo trabalho desenvolvido pelos colegas envolvidos nesta difícil negociação e que, embora não conseguindo inverter a questão essencial acima expressa, melhoraram substancialmente a proposta inicial.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Com este relatório, o Parlamento Europeu dá a sua aprovação final ao orçamento geral da UE para o exercício de 2012, dando aval ao projecto comum resultante das negociações com o Conselho. Às insuficiências do anterior projecto de orçamento somam-se agora novos cortes, que levam o orçamento comunitário para 2012 a ficar abaixo de 1% do RNB comunitário (0,98%). Os 129,088 mil milhões de euros (em pagamentos) representarão uma diminuição, em termos reais, do orçamento da UE. Estamos assim perante uma rendição clara às imposições dos países mais poderosos e aos interesses que defendem, à custa dos países de economias mais frágeis – imputando-lhes a responsabilidade de suportar os custos económicos e sociais das políticas que nos conduziram à crise. São políticas e orientações que estão no âmago do processo de integração capitalista europeia e que têm vindo a ser aprofundadas, ao invés de corrigidas, como se impunha. Surge, assim, como uma enorme mentira a tão propalada coesão económica e social. Uma mentira propagandeada da direita à social-democracia – os mesmos que deram o seu acordo a este orçamento.

Pela nossa parte, continuamos a pugnar pela adopção de políticas que promovam uma efectiva coesão, a justiça social, o emprego, a solidariedade e a cooperação – obviamente, devidamente suportadas no plano orçamental.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Congratulo-me com o resultado da Conciliação no que diz respeito área em que sou relator - despesas administrativas e de funcionamento das instituições da União Europeia – uma vez que o Conselho aceitou na íntegra a minha proposta. Recordo que as despesas administrativas de todas as instituições têm um peso inferior a 6% no orçamento da UE. O acordo entre o Parlamento Europeu e o Conselho ocorreu no dia 18 de Novembro após um encontro de conciliação que durou mais de 16 horas e meia. Saliento que as prioridades do PE relativamente à promoção do crescimento económico e juventude foram consideradas. Nesse sentido, reforçou-se a rubrica 1A – competitividade para o crescimento e emprego –, com 50 milhões de euros, para além da margem através do instrumento de flexibilidade. Na proposta final de orçamento da UE para 2012, foi acordado um volume de 129,1 milhões de euros para pagamentos e um volume de despesas de autorização no valor de 147,2 milhões de euros. O Conselho aprovou a proposta final de orçamento para 2012 por unanimidade, o que não deixa de surpreender, já que na sua primeira leitura tinham votado contra: Reino Unido, Suécia, Holanda, Dinamarca e Finlândia.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Através deste relatório, o Parlamento Europeu dá a sua aprovação final ao orçamento geral da União Europeia para o exercício de 2012, concedendo o seu aval ao projecto comum resultante do Comité de Conciliação e composto pela lista das rubricas orçamentais não alteradas relativamente ao projecto de orçamento e à posição do Conselho. Inclui também a síntese dos montantes, por categoria, do quadro financeiro, os montantes de todas as rubricas orçamentais e o documento consolidado que indica os valores e o texto final de todas as rubricas modificadas durante a conciliação relativa ao processo orçamental para 2012.

Rejeitámos este orçamento por seguir os caminhos das políticas neoliberais, militaristas e federalistas da União Europeia, não respondendo, de forma alguma, às necessidades dos povos. Pelo contrário, acentua as divergências e ignora as consequências da grave crise do capitalismo. É urgente a adopção de políticas que promovam a justiça social, o emprego, as condições de vida dignas, a solidariedade e a cooperação para que, nesse quadro, o orçamento geral da União Europeia seja uma mais-valia para as populações.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky rozpočet by mal podporovať rast a vytváranie kvalitných pracovných miest v súlade so stratégiou EÚ 2020. Myslím si, že je opodstatnené, aby Rada túto stratégiu financovala riadnym spôsobom, aj napriek úsporným opatreniam. Rozpočet Európskej únie na jednotlivé roky je súčasťou 7-ročného finančného rámca, ktorý odhaduje, koľko peňazí bude pre programy Únie potrebných. Návrh Európskeho parlamentu na rozpočet EÚ na rok 2012 sa zameriava na potrebu rešpektovania existujúcich záväzkov a urýchlenie programov, ktoré končia. Celkový rozpočet na budúci rok bude 129,1 miliardy eur (nárast 1,86 %) v platbách a 147,2 miliardy v záväzkoch. Zvýšenie prostriedkov na platby bude obmedzené, tak ako to požadovali členské štáty, ktoré akceptovali priority rastu Európskeho parlamentu, akými sú napr. inovácie, zamestnanosť, ochrana hraníc či riadenie migrácie a podpora demokratického vývoja v arabskom svete. Medzi rozpočtové kapitoly, v ktorých Parlament žiada najvyšší nárast, patrí kapitola výskumu a rozvoja (+8,8 %) a kapitola pokrývajúca kohézny fond a štrukturálne fondy (+10,35 %). Súčasťou týchto politík sú dlhodobé investičné projekty, ktoré sú práve dnes, počas piateho roku viacročného finančného rámca, plne rozbehnuté a v rámci ktorých bude teraz potrebné uhrádzať faktúry, ku ktorých vyplateniu sa EÚ zaviazala v minulosti.

 
  
MPphoto
 
 

  Vicky Ford (ECR), in writing. − I have voted against the 2012 EU budget. Whilst I welcome the significant reductions between this budget and previous proposals from this Parliament, I believe that there are still substantial savings and efficiencies that could be made. At a time when UK public sector workers find their wage increases capped at 1%, increases in the EU budget are unfair and unaffordable.

 
  
MPphoto
 
 

  Pat the Cope Gallagher (ALDE), i scríbhinn. − Thug Parlaimint na hEorpa a formheas inniu do bhuiséad an AE don bhliain 2012. Tá sé mar aidhm ag an mbuiséad, lena bhfuil EUR 129 billiún d’íocaíochtaí agus EUR 147 billiún do ghealltanais i gceist, costais oibriúcháin a laghdú agus an fás agus an iomaíocht a spreagadh ag an am céanna.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Goebbels (S&D), par écrit. – Je refuse de cautionner le résultat du trilogue sur le budget communautaire 2012. Le Parlement européen se satisfait de quelques vagues promesses d'engagements supplémentaires, alors qu'après des mois de batailles autour de centaines d'amendements finalement inutiles, il accepte tout simplement le diktat du Conseil sur le niveau des paiements autorisés. Ceux-ci sont gelés à 129,088 milliards d'euros, soit exactement la position initiale du Conseil. Il est évident que l'Union européenne ne se donne pas les moyens de son ambition, notamment à un moment où la récession économique mettra tous les États sous une pression supplémentaire.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Je me félicite du soutien massif au rapport sur le budget de l'Union pour l'année 2012 suite à l'accord obtenu en comité de conciliation avec le Conseil de l'Union européenne. Le budget 2012 représentera 129 milliards d'euros, soit une augmentation mesurée de 1,86% en crédits de paiements par rapport à l'année 2011, et de 147,2 milliards d'euros en crédits d'engagements. C'est un effort salutaire de la part du Parlement européen, qui a su adapter ses ambitions à la situation actuelle, tout en préservant les politiques majeures de la PAC et de cohésion ainsi que les domaines d'investissement pour l'économie d'avenir: entreprenariat, innovation, programmes de recherche aéronautique et spatiale... Les dépenses de fonctionnement des institutions européennes ont, au contraire, été limitées à moins de 6% du budget de l'Union. Par cette décision, les institutions européennes ont adressé un signal clair à l'opinion : la crise frappe tout le monde et n'épargne surtout personne. Dans ce contexte, nous devons également fournir les efforts nécessaires qui s'imposent en restreignant au mieux nos dépenses. Je me réjouis également du maintien du programme d'aide alimentaire aux plus démunis, qui était au cœur des préoccupations des autorités françaises et des députés de la majorité présidentielle tout au long de ces derniers mois.

 
  
MPphoto
 
 

  Cătălin Sorin Ivan (S&D), în scris. − Doresc să o felicit în primul rând pe colega mea Francesca Balzani pentru tot efortul depus pentru a ajunge la un rezultat mai mult decât onorabil pentru Parlamentul European în niște condiții extrem de dificile. Parlamentul European a ajuns să fie singura instituţie din Europa care să apere creșterea economică, să dorească stimularea economiei; iar bugetul european a ajuns să fie una din singurele speranțe pentru relansarea economiei europene. Guvernele europene de dreapta taie bugetele naționale, taie bugetul UE, taie salariile, pensiile și se miră de ce economia nu se relansează. Europa are nevoie de investiții, nu de reduceri bugetare, iar deficitele bugetare pot fi finanțate din sectorul financiar care continuă să facă beneficii, fiind în același timp la originea crizei.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Come ho già ribadito questa mattina, in sede di discussione, sono molto soddisfatto per il voto di oggi. Colgo l'occasione offerta dalla dichiarazione di voto per ringraziare i due relatori, onorevoli Balzani e Fernandes, il Commissario Lewandowski, il Consiglio, nella persona del Presidente Dominik, nonché tutti i colleghi e i collaboratori per il pregevole lavoro svolto durante questa procedura. Penso che il voto a larga maggioranza ottenuto quest'oggi rifletta pienamente lo spirito costruttivo con cui le tre istituzioni hanno lavorato in questi mesi per giungere all'approvazione del Bilancio europeo per il 2012, un bilancio che, a mio parere, tiene in piena considerazione il difficile periodo di crisi, ma che, al contempo, cerca di rilanciare gli investimenti e l'economia per centrare l'obiettivo di una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile dell'Unione europea.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the 2012 budget.

 
  
MPphoto
 
 

  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − I voted in favour of this report and the concluding agreements reached through the conciliatory meetings determining the EU budget for 2012.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Congratulo-me com o sucesso alcançado nas negociações no Comité de Conciliação no âmbito do processo orçamental de 2012. Este orçamento é muito importante para o futuro económico da UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Gerade in der angespannten Krisensituation müssen unbedingt alle Sparpotentiale genutzt werden. Nicht nur, weil eine Budgeterhöhung angesichts nationaler Sparprogramme unverständlich ist, sondern auch, weil nächstes Jahr in den permanenten Euro-Stabilisierungsmechanismus einzuzahlen ist. Und dieses Bargeld muss aus den ohnehin schon knappen nationalen Budgets finanziert werden. Es mag ja sein, dass nun die Auszahlungen für viele Mehrjahresprogramme anstehen und deren Fördermittel zum jetzigen Zeitpunkt nicht gestrichen werden können, da die EU ansonsten wegen Vertragsbruchs verklagt werden kann. Es sind jedoch ausreichend Sparpotenziale vorhanden. Ich habe daher gegen das Budget gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Šiandien pritarėme ateinančių metų Europos Sąjungos biudžetui. Susitarimas dėl biudžeto – visuomet iššūkis. Ypač tai juntama šiemet, kuomet Europos Parlamentas aktyviai dalyvauja derybose dėl biudžeto sudarymo ir, antra vertus, kuomet Europos Sąjungos ekonomika ateinančiais metais nežada didesnių įplaukų į biudžetus – tiek nacionalinius, tiek ES. Skaitmenine išraiška ES biudžetas didėja. Vis tik, atsižvelgiant į metinę infliaciją, liekame tose pačiose pozicijose. Svarbu tai, kad ekonomikos augimui ir moksliniams tyrimams skiriamų lėšų kiekis nemažėja – tik tokiu būdu galima skatinti stringančią ES ekonomiką. Vis tik ateityje ir pačios valstybės narės turėtų būti suinteresuotos administracinių išlaidų mažinimu, visų pirma atsisakant trijų Europos Parlamento darbo vietų.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Sono favorevole e sostengo questo accordo di bilancio. Il Parlamento chiedeva una somma più alta, ma gli Stati membri spingevano fortemente per una percentuale minore. Il compromesso che siamo riusciti a raggiungere, seppur non ottimale, è un punto importante, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale in cui è necessario sostenere la crescita. Le somme che possono arrivare dal bilancio comunitario possono rappresentare una boccata d'ossigeno e un sostegno importante per alcune realtà che, nel corso di questa crisi, hanno sofferto e stanno soffrendo situazioni di alta criticità.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Através da presente resolução legislativa o Parlamento Europeu aprovou o projecto comum das instituições relativamente ao processo orçamental para 2012, projecto previamente aprovado pelo Comité de Conciliação. Tendo por base o relatório da delegação do Parlamento Europeu ao Comité de Conciliação, votei favoravelmente a presente resolução.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A propósito do Orçamento da União Europeia de 2012, o Comité de Conciliação entretanto constituído para superar impasses que haviam surgido, chegou a um projecto de acordo global, resultante do entendimento entre os representantes do Parlamento Europeu, Conselho e Comissão. Deste modo, ficaram abertas as portas para a aprovação definitiva do Orçamento de 2012. Atendendo ao acordo alcançado, votei favoravelmente a confirmação do acordo comum e das declarações comuns apresentadas pelas três instituições.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Oggi si è votato in Plenaria la procedura di bilancio 2012. Sono state approvate le cifre finali e le aree di spesa prioritarie del bilancio comunitario per il 2012. Le proposte del Parlamento europeo si sono focalizzate su crescita, innovazione, occupazione, controllo dei confini, gestione delle migrazioni e supporto dello sviluppo democratico nel mondo arabo. Queste priorità sono state tutte accolte dagli Stati membri nell'accordo finale. Tutti gli aumenti negli stanziamenti di pagamento saranno limitati, come richiesto dagli Stati membri. Commissione, Consiglio e Parlamento si sono trovati d'accordo sulla necessità di fare un punto della situazione nel corso del prossimo anno per vedere se il bilancio, così come approvato, è realistico o se sarà necessario apportare degli aggiustamenti. Gli Stati membri hanno firmato una dichiarazione in tal senso. Il bilancio totale per il prossimo anno ammonterà a 129,1 miliardi di euro (aumento dell'1,86%) per i pagamenti e 147,2 miliardi (+3,8%) per gli impegni di spesa.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo documento perché ritengo che il bilancio 2012 così delineato si focalizzi su crescita, innovazione, occupazione, controllo dei confini, gestione delle migrazioni e supporto dello sviluppo democratico nel mondo arabo. Il nuovo bilancio totale per il prossimo anno ammonterà a 129,1 miliardi di euro, con un aumento dell'1,86%, per i pagamenti e 147,2 miliardi (+3,8%) per gli impegni di spesa. In tempi di crisi si è riusciti a ridurre i costi operativi, pur mantenendo la crescita e la competitività: ora bisogna andare avanti lungo la strada già tracciata con convinzione e con grande collegialità d'intenti.

 
  
MPphoto
 
 

  József Szájer (PPE), írásban. − Tagadhatatlan, hogy az Európai Unió 2012-es költségvetését a tagállamok pénzügyi problémái alakították. A pénzügyi válság azért érinti súlyosan az Uniót, mert gazdaságilag kiszolgáltatott helyzetben van. Azonban most mégis örömmel jelenthetem ki, hogy végül sikerült egy szerény, takarékos költségvetés elfogadásában megállapodniuk az uniós intézményeknek.

Jelenleg a pénzügyi rendszer helyreállítását kell mindenekelőtt szem előtt tartanunk, amelynek eléréséhez elengedhetetlen a munkahelyteremtés, a foglalkoztatottság növelése, valamint a gazdasági növekedést ösztönző befektetések.

Hiszem, hogy mindezek előfeltétele egy felelős költségvetés elfogadása és végrehajtása, amelyhez véleményem szerint szigorú gazdasági fegyelemnek kell társulnia. Ezen követelmények pedig nemcsak az Unió, hanem az egyes tagállamok tekintetében is egyaránt fennállnak.

Példaértékű, hogy az új magyar Alaptörvény elfogadásával a hazai költségvetési jog is jelentős reformon esett át a hatékony válságkezelés és a gazdaság fellendítése érdekében. Immár alkotmányos rendelkezések rögzítik, hogy Magyarország a kiegyensúlyozott, átlátható és fenntartható költségvetési gazdálkodás elve szerint működik. Ennek az elvnek a megvalósulásáért az magyar Országgyűlés és a mindenkori Kormány viseli az elsődleges felelősséget.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. As instituições europeias acordaram os valores orçamentais para o exercício económico de 2012 centrando a sua prioridade de actuação no crescimento económico e na resolução da crise financeira. Além destas prioridades, considero importante salientar que as instituições europeias acordaram um reforço de 50 milhões de euros na rubrica 1a do orçamento (competitividade para o crescimento e emprego), existindo assim uma maior disponibilidade financeira para dinamizar programas de apoio às empresas e à juventude.

Por fim, entendo ser acertada a opção de canalizar 38 milhões de euros do Fundo de Desenvolvimento Rural para o Fundo Social Europeu (secção 3.2. do Orçamento), o que demonstra que a União Europeia continua a privilegiar a coesão social.

 
  
  

Report: Sidonia Elżbieta Jędrzejewska (A7-0407/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este relatório porque vai ao encontro do que foi estabelecido pelo Comité de Conciliação, mas lamento profundamente o clima de desconfiança que prevaleceu durante as negociações entre a Comissão e os Estados-Membros quanto ao nível de dotações de pagamento suplementares necessárias em 2011 para que a Comissão pudesse cumprir as obrigações legais da União.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Face aux besoins financiers imprévus, la procédure budgétaire de l’UE autorise la Commission européenne à proposer des modifications du budget en cours. Cette dernière a donc présenté différents « projets de budget rectificatif » pour le budget 2011. Détenant une compétence budgétaire, le Parlement européen discute des propositions de la Commission et vote les projets rectificatifs. Le projet rectificatif qui était à l’ordre du jour de cette session plénière concernait le Fonds social européen, le programme de soutien pour le développement d’une politique maritime intégrée et l’aide européenne à la Palestine. Afin que l’UE puisse réaliser les objectifs qu’elle s’est fixée, ces modifications sont nécessaires. J’ai donc voté en faveur du rapport de ma collègue Sidonia Jedrzejewska.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kuria pritariama Tarybos pozicijai 2011-ųjų finansinių metų Europos Sąjungos taisomojo biudžeto projekto Nr. 6/2011 be pakeitimų. 2011 m. bendrojo biudžeto taisomojo biudžeto projektas Nr. 6/2011 aprėpia pagal 1 ir 4 išlaidų kategoriją numatytų įsipareigojimų asignavimų padidinimą atitinkamai 3,25 mln. EUR, siekiant suteikti Graikijai specifinių įgūdžių paremti administracinės reformos veiksmų programos mokesčių administravimo srityje įgyvendinamą, ir 113,4 mln. EUR – asignavimai, reikalingi finansiškai paremti Palestinai, taikos procesui ir Jungtinių Tautų paramos ir darbo agentūrai Palestinos pabėgėliams Artimuosiuose Rytuose, taip pat papildomoms prekybos bananais priemonėms.

Taip pat numatytas mokėjimų asignavimų padidinimą 550,3 mln. EUR. Šiuo padidinimu siekiama padengti pagal 1 išlaidų kategoriją numatytas reikmes: 142 mln. EUR bus panaudoti padidinti mokėjimams pagal 1a išlaidų kategoriją „Konkurencingumas augimui ir užimtumui skatinti“, asignavimų straipsnyje “Bendradarbiavimas – nanomokslai, nanotechnologijos, medžiagos ir naujos gamybos technologijos”, o likusieji 408 mln. EUR bus perskirstyti 1b išlaidų kategorijai „Sanglauda augimui ir užimtumui skatinti“, asignavimų straipsnyje Europos socialinis fondas – konvergencija, siekiant patenkinti po bendrojo perkėlimo nepatenkintus poreikius. Be kita ko, sukurtas naujas straipsnis “Integruotos jūrų politikos tolesnio vystymo paramos programa”, įrašant į rezervą 23,14 mln. EUR įsipareigojimų asignavimų.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Tendo em conta o relatório da Comissão dos Orçamentos e o facto de o Parlamento ter reiteradamente salientado, durante todo o processo orçamental de 2011, que o nível global dos pagamentos defendido pelo Conselho e adoptado para o exercício de 2011 era insuficiente e não permitiria satisfazer as necessidades claramente acordadas, votei favoravelmente a posição do Conselho sobre o projecto de orçamento rectificativo n.º 6/2011 sem alterações, que declara o orçamento rectificativo n.º 6/2011 definitivamente aprovado, e concordo com a sua publicação no Jornal Oficial da União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do projecto de orçamento rectificativo n.º 6/2011 por entender que este respeita o acordo concluído pelo comité de conciliação. Lamento, no entanto, que a abordagem do Conselho seja contrária aos processos do Semestre Europeu e da melhoria da governação económica europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O orçamento rectificativo 6/2011, tal como apresentado pela Comissão, visa reforçar diversas áreas, como as dos recursos próprios, Grécia, Fundo Social Europeu, Palestina e criar uma nova rubrica orçamental destinada à política marítima integrada. Acompanho as preocupações da relatora e faço votos por que o Parlamento não descure o seu papel de autoridade orçamental e não deixe de se bater pelo rigor e clareza nas contas europeias.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Este orçamento rectificativo serve, nomeadamente, para que a UE cumpra os seus compromissos no âmbito, da política de coesão. A Comissão estima para este ano de 2011, e para fazer face a compromissos já assumidos, que o Fundo Social Europeu precisa de mais 1,5 mil milhões de euros, enquanto para a investigação são necessários mais 142 milhões de euros. Para fazer face a esta necessidade de 1 642 milhões de euros, a Comissão apresentou o orçamento rectificativo n.º 6, através da reafectação de verbas, e, portanto, dentro das margens do orçamento. Consegue-se 697 milhões de euros dentro da rubrica 1, e 395 milhões de euros na rubrica 2, mais concretamente do desenvolvimento rural. Ficam assim a faltar 550 milhões de euros. Daí a necessidade deste orçamento rectificativo. No entanto, os Estados-Membros, não concordaram com estes montantes e aprovaram apenas 200 milhões de euros para este objectivo, mesmo assim com os votos contra do Reino Unido e da Holanda. Não há memória de o Conselho colocar em causa os números apresentados pela Comissão. Para além disso, registo o facto de o Conselho ter afirmado que tinha outros números, mas nunca os ter apresentado!

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O projecto de orçamento rectificativo em apreço propõe o reforço de dotações para autorizações num montante de 113,4 milhões de euros, no âmbito da rubrica 4, que, entre outros aspectos, financia a assistência à Palestina, o processo de paz e a UNRWA. Consideramos este reforço de dotações importante e bem-vindo, e um potencial contributo para o processo de paz, no quadro actual com que se depara o povo palestiniano. O reforço orçamental nesta rubrica é acompanhado da dotação necessária para as Medidas de Acompanhamento para o sector das Bananas (MAB). As verbas necessárias, em ambos os casos, são obtidas a partir da reafectação de dotações não utilizadas para a assistência macrofinanceira.

Este orçamento rectificativo, referente ao exercício de 2011, faz parte do acordo concluído pelo Comité de Conciliação sobre o orçamento para o exercício de 2012. Não estando afastadas algumas reservas, da nossa parte, quanto à forma como estas verbas serão utilizadas, e conhecida que é a nossa crítica relativamente à insuficiência das verbas previstas para as MAB, consideramos que há aspectos positivos nesta proposta, que devem prevalecer. Por essa razão, votámos favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Este projecto de orçamento propõe o reforço de dotações para autorizações num montante de 113,4 milhões de euros, no âmbito da rubrica 4, que entre outros aspectos financia a assistência à Palestina, o processo de paz e a UNRWA. Consideramos este reforço de dotações bastante importante como uma ajuda ao processo de paz e ao povo palestiniano.

Os reforços no âmbito da rubrica 4 para a assistência financeira à Palestina, o processo de paz e a UNRWA, bem como para as Medidas de Acompanhamento para o sector das Bananas são reafectados a partir de dotações não utilizadas para a assistência macrofinanceira e fazem parte do acordo concluído pelo Comité de Conciliação sobre o orçamento para o exercício de 2012. Embora tenhamos algumas dúvidas sobre a forma como estas verbas vão ser utilizadas, há aspectos muito positivos, designadamente os que são destinados à Palestina, pelo que votámos favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V súlade s článkom 16 nariadenia Rady č. 1150/2000 z mája 2000 Komisia zrevidovala odhady vlastných zdrojov. Toto sa týka predovšetkým zostatkov DPH a HND (hrubého národného dôchodku), ako aj tradičných vlastných zdrojov. Pokiaľ ide o integrovanú námornú politiku, od jej stanovenia v decembri 2007 bola počas prvých troch rokov financovaná prostredníctvom pilotných projektov a prípravných akcií. V septembri 2010 Komisia predložila návrh nariadenia s cieľom pokračovať v jej financovaní do konca súčasného finančného rámca. Navrhované financovanie umožní Komisii, aby ďalej rozvinula a konkretizovala možnosti vykonávania integrovanej námornej politiky v súlade s pokynmi stanovenými v správe o pokroku. Administratívna reforma v Grécku má zásadný význam pre úspešné vykonávanie politiky súdržnosti prostredníctvom štrukturálnych fondov. Cieľom operačného programu administratívnej reformy je zaviesť také reformy, ktoré by zlepšili konkrétne dôležité operácie gréckeho štátu, fungovanie verejnej správy a efektívnosť verejnej služby. Z analýzy potrieb týkajúcich sa viazaných rozpočtových prostriedkov do konca roka vyplynulo, že v okruhu 4 „EÚ ako globálny aktér“ je k dispozícii 60,4 mil. EUR. Navrhuje sa prerozdeliť túto sumu do položky 19 08 01 02 – Finančná podpora Palestíne, mierovému procesu a UNRWA (Agentúre OSN pre pomoc a prácu v prospech palestínskych utečencov na Blízkom východe) v rámci európskeho susedstva a partnerstva.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi reiškiamas vis didesnis susirūpinimas dėl Tarybos pozicijos, nes, jeigu Sąjunga siekia atsigauti po dabartinės ekonominės ir socialinės krizės, turi būti remiamos į ateitį orientuotos investicijos. Padidinti asignavimai yra reikalingi finansiškai paremti Palestinai, taikos procesui ir Jungtinių Tautų paramos ir darbo agentūrai Palestinos pabėgėliams Artimuosiuose Rytuose, taip pat papildomoms prekybos bananais priemonėms, perskirti iš nepanaudotų makrofinansinės pagalbos asignavimų, sudaro dalį susitarimo, kurį spręsdamas 2012-ųjų finansinių metų biudžeto klausimus pasiekė Taikinimo komitetas.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted against this proposal because I do not support an increase in expenditure for the 2011 budget.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Este projecto de orçamento rectificativo é importante para fazer face a deficiências orçamentais no que respeita à política marítima integrada, à Grécia, ao FSE e à Palestina. Estamos a falar de verbas na ordem dos 113,4 milhões de euros a serem canalizadas para as rubricas referidas.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, la proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulla rettifica del bilancio per il 2011 è dovuta all'esigenza di aumentare il bilancio necessario per i pagamenti dell'Unione. Evitare carenze di stanziamenti di pagamento era la base del primo progetto di bilancio e per compensarlo la strategia di rettificare, aumentando le disponibilità delle casse europee per il terzo semestre 2011 credo sia indispensabile. Alla luce di ciò motivo il mio voto favorevole alla suddetta proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Através da presente resolução legislativa o Parlamento Europeu aprovou o projecto comum das instituições relativamente ao projecto de orçamento rectificativo n.º 6/2011 da União Europeia para o exercício de 2011, previamente aprovado pelo Comité de Conciliação. Tendo por base o relatório da delegação do Parlamento Europeu ao Comité de Conciliação e verificando que o orçamento rectificativo n º 6/2011, alterado pelo Conselho, reflecte o acordo concluído pelo Comité de Conciliação, que abrange igualmente o orçamento para o exercício de 2012, votei favoravelmente a presente resolução.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O projecto de orçamento rectificativo n.º 6/2011 ao orçamento geral de 2011 visava, inicialmente, reforçar as dotações para as autorizações das categorias 1 e 4 em, respectivamente, 3,25 milhões de euros e 113,4 milhões de euros, e o aumento das dotações de pagamento, relativas à categoria 1, em 550,3 milhões de euros. Contudo, o Conselho veio a modificar a proposta, reduzindo para 200 milhões o montante total do aumento de dotações, em resultado, todavia, do acordo concluído pelo comité de conciliação relativo ao orçamento de 2012. Apesar de lamentar a postura de desconfiança do Conselho perante o Parlamento no contexto das negociações, de que o relator faz nota, votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Il continuo sostegno dell'UE a UNRWA è un elemento essenziale della strategia dell'Unione europea per il processo di pace in Medio Oriente per alleviare le difficoltà della popolazione di rifugiati in Libano e, quindi, contribuire alla stabilità della regione. L'UE ei suoi Stati membri sono i maggiori donatori per l'UNRWA. Insieme con gli aiuti umanitari, sostegno da parte dello strumento di stabilità e dallo Strumento europeo di vicinato e partenariato, l'UE ha erogato più di EUR 64.000.000 € a sostegno dei profughi palestinesi in Libano negli ultimi quattro anni. Obiettivo principale dell'UE nel fornire sostegno ai rifugiati palestinesi è quello di contribuire alla giusta soluzione del problema dei rifugiati come parte di una soluzione globale della questione dello status finale. In tal modo, l'Unione europea assicura che i bisogni essenziali umanitari e di sviluppo dei profughi palestinesi siano soddisfatti. L'UE offre la maggior parte di tale assistenza attraverso la sua partnership con il soccorso delle Nazioni Unite e l'occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente. L'Unione europea continuerà a sostenere l'UNRWA nei suoi sforzi per alleviare le terribili condizioni di vita dei profughi palestinesi in Libano attraverso un nuovo programma per un budget complessivo pari a € 12 milioni.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O projecto de orçamento rectificativo n.º 6/2011 visa vários objectivos: o reforço dos pagamentos nas rubricas 1a e 1b, o reforço dos compromissos relativos à Palestina e ao UNRWA, a revisão do aumento de receitas quanto aos recursos próprios, o reforço relativamente ao tema do FSE e a criação de uma nova rubrica orçamental para a Política Marítima Integrada. É um orçamento rectificativo que já está fortemente ligado ao processo orçamental relativo ao exercício de 2012 e que, tendo em conta as necessidades actuais, de 2011, e o seu orçamento manifestamente insuficiente para todos os compromissos assumidos e necessidades presentes, deve ser aprovado.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Der Berichtigungshaushaltsplan Nr. 6/2011 betrifft eine zuvor abgestimmte Erhöhung der Rubriken 1 und 4 des Haushaltsplans von 2011. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Reports: Francesca Balzani, José Manuel Fernandes (A7-0414/2011) and Sidonia Elżbieta Jędrzejewska (A7-0407/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Against. Today’s budget vote rubberstamps a scaling-back of ambition for the EU and the prospects for a European response to the crisis. The EU budget is a key instrument for European investment and should be a key instrument for stimulating European economic recovery in response to the crisis but this deal will reduce its ability to do so. The proposed spending in key areas will also fail to ensure the sustainable transformation of the European economy. Instead of prioritising investment in green technologies, the budget allocates a disproportionate amount of funding to nuclear energy vis-à-vis safe and sustainable energy technologies, like renewables and energy efficiency. All of this ignores the ticking budgetary time bomb that is the ITER nuclear fusion project. Despite the blind focus on cutbacks across the budget, the Council is still insisting that the ballooning costs for ITER are met under the EU budget. Instead, with nuclear fusion a technology that will not be commercially viable before 2050, if ever, the Council should finally give up on pouring public funds into this hugely expensive white elephant.

 
  
  

Report: Barbara Matera (A7-0395/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório. Devemos usar este fundo para casos de emergência como este, especialmente considerando que Portugal atravessa neste momento graves dificuldades financeiras e que a ajuda ao fenómeno do desemprego é fundamental.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afectados pelas consequências de mudanças significativas na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir 1 de Maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência directa da crise económica, financeira e social. Numa altura em que nos vemos confrontados com esta grave crise, de que se destaca o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego de um dia para o outro. Assim, apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 1.500.000 EUR do FEG a favor de Portugal com o objectivo de apoiar os trabalhadores despedidos pelas empresas Kromberg & Schubert, Lear e Leoni que operam no sector automóvel nas regiões Norte e Centro do país.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização foi criado para prestar um apoio complementar a trabalhadores afectados na sequência de mudanças estruturais importantes nos padrões do comércio mundial. Por este motivo, votei favoravelmente este relatório sobre a proposta de decisão do Parlamento Europeu e do Conselho relativa à mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, nos termos do n.º 28 do Acordo Interinstitucional, de 17 de Maio de 2006, entre o Parlamento Europeu, o Conselho e a Comissão, sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira (candidatura FEG/2011/005 PT/Norte-Centro Automotive, Portugal.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − The European Globalisation Adjustment Fund was created in order to provide assistance to workers rendered redundant due to structural changes in global trade patterns. The EGF will help workers find new jobs or train them to learn relevant skills geared towards the current needs of the labour market. This fund has not been used to its full extent due to the bureaucratic difficulties involved in its mobilisation. Currently, the EGF can be improved through the following measures: improved procedural and budgetary plans to make mobilisation faster, allowing the EGF to provide individual support for workers who have suffered due to globalisation, and the creation of a specific budget line for EGF. I support the rapporteur and believe that these changes will be necessary to help workers in finding work and reducing the EU's unemployment rate. In short, the faster the EGF can be mobilised, the sooner the EU can help workers in need.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Dadas as diversas repercussões que Portugal tem vindo a sofrer devido à sua frágil exposição à crise financeira e às mudanças estruturais nos padrões do comércio mundial, apoio este relatório que prestará uma vital assistência temporária e pontual aos trabalhadores desempregados. Além disso, acredito no fim para o qual a mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG), num montante total de 1.518.465 euros a favor de Portugal, irá ser aplicado. Este apoio à reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em consequência da globalização e da crise económico-financeira global é fundamental para salvaguardar 726 casos de despedimentos, que ocorreram em 3 empresas da Divisão 29 (Fabricação de veículos automóveis, reboques e semi-reboques). Do pacote de medidas propostas pela Comissão, gostaria de dar especial relevo a duas: a orientação profissional (sessões de informação e definição de perfis com o intuito de lhes proporcionar direcções quanto às fases a percorrer no regresso à actividade laboral) e os programas de formação profissional, onde os trabalhadores receberão a formação mais adequada aos respectivos níveis educativos e de competências, elaborados tendo em vista a actualização de competências, cada vez mais importante num contexto de crescente competitividade num mundo mais globalizado.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport sur la mobilisation du Fond européen d'ajustement à la mondialisation afin de soutenir des travailleurs confrontés à des licenciements dans le secteur automobile. En permettant l'allocation de ce fonds, l'Union européenne fait preuve de solidarité envers nos travailleurs touchés par les conséquences de la crise.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por apoiar a mobilização de 1,5 milhões de euros do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização a favor de Portugal, destinados a apoiar 726 trabalhadores despedidos em três empresas que operam no sector automóvel nas regiões Norte e Centro do país. Considero este pedido pertinente, na medida em que o encerramento das empresas em questão se ficou a dever à diminuição da procura provocada pela crise e à deslocalização das unidades de produção para Marrocos.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O sector da construção automóvel na União Europeia vem sofrendo particularmente com o fenómeno da globalização. Portugal não escapou, infelizmente, a essa tendência. A presente resolução respeita a 726 desempregados de empresas daquele sector, sedeadas no Norte e Centro do país. Faço votos para que o apoio adicional proporcionado pelo Fundo possa minorar os dramas pessoais dos trabalhadores despedidos e contribuir para que estes possam ser integrados no mercado de trabalho, bem como para que a ajuda prevista possa ser mobilizada com a maior brevidade de modo a ser o mais eficaz possível.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Mais um pedido de mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG), feito por Portugal. Mais umas centenas de trabalhadores despedidos na sequência do encerramento de três empresas do sector automóvel do Norte e Centro do país (a Kromberg & Schubert Portugal, Lda., a Lear e a Leoni), agravando o drama social que hoje constitui o desemprego nestas regiões. Mais uma consequência das políticas estruturais desta UE e dos sucessivos governos portugueses que promoveram o desmantelamento de componentes importantes do sector industrial do país, deixando-o mais exposto ao livre arbítrio das multinacionais que agem apenas e só de acordo com o velho, natural, bem conhecido e único critério: o da maximização do lucro.

É lamentável que a Comissão Europeia não tenha tomado todas as medidas necessárias para defender estes postos de trabalho, como várias vezes propusemos, tomando medidas que ponham fim a esta autêntica estratégia beduína destas multinacionais. Mais uma vez, salientamos a injustiça de os critérios de financiamento deste Fundo exigirem uma elevada taxa de co-financiamento aos Estados-Membros (35% do montante global previsto), o que dificulta a candidatura de países com condições financeiras mais frágeis.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Bod 28 Medziinštitucionálnej dohody zo 17. mája 2006 medzi Európskym parlamentom, Radou a Komisiou o rozpočtovej disciplíne a riadnom finančnom hospodárení umožňuje uvoľniť prostriedky z Európskeho fondu na prispôsobenie sa globalizácii (EGF) prostredníctvom nástroja flexibility s ročným stropom vo výške 500 mil. EUR nad rámec príslušných okruhov finančného rámca. Dňa 6. júna 2011 Portugalsko predložilo žiadosť EGF/2011/005 PT/Norte-Centro Automotive o finančný príspevok z fondu EGF v dôsledku prepúšťania v troch podnikoch, ktoré podľa klasifikácie NACE Revision 2 pôsobia v rámci divízie 29 („výroba motorových vozidiel, prívesov a návesov“) v regiónoch Norte (PT11) a Centro (PT16) na úrovni NUTS II v Portugalsku. Po dôkladnom preskúmaní predloženej žiadosti Komisia dospela k záveru, že sú splnené podmienky na poskytnutie finančného príspevku. Rovnako som toho názoru, že je opodstatnené žiadosti Portugalska vyhovieť a finančné prostriedky poskytnúť.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi 2011 m. birželio 6 d. Portugalija pateikė paraišką mobilizuoti EGF lėšas dėl darbuotojų atleidimo iš trijų įmonių (Variklinių transporto priemonių, priekabų ir puspriekabių gamyba), vykdančių veiklą šiaurės ir vidurio Portugalijos regionuose, ir iki 2011 m. liepos 18 d. ją papildė išsamesne informacija. Ši paraiška atitinka finansinei paramai taikomus reikalavimus, kaip nustatyta Reglamento (EB) Nr. 1927/2006 10 straipsnyje. Todėl Komisija siūlė mobilizuoti 1 518 465 EUR sumą.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this mobilisation of the Globalisation Adjustment Fund to help workers made redundant by the fall in demand for electrical equipment for cars. The decline in car manufacturing, combined with the impossibility of further reducing production costs and/or access to credit, resulted in the closure of Krombert & Schubert Portugal, Lda and the Lear production plant in Guarda. The closure of Leoni Wiring Systems Viana, Lda was due to the combination of a difficult economic situation due to the crisis and the relocation of the production plant to Morocco.

 
  
MPphoto
 
 

  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − I support the assistance this report will provide, to mobilise a total amount of EUR 1 518 465 from the European Globalisation Fund for the retraining of redundant workers in the Portuguese manufacturing sector.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A UE é um espaço de solidariedade, no qual o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização se enquadra. Estes apoios são fundamentais para o auxílio aos desempregados e às vítimas das deslocalizações que se verificam num contexto globalizado. É cada vez maior o número de empresas que se deslocalizam, aproveitando os reduzidos preços do factor trabalho que são praticados em vários países, nomeadamente na China e na Índia, com efeitos nocivos para os países que respeitam os direitos dos trabalhadores. O FEG, que se destina a ajudar os trabalhadores vítimas da deslocalização de empresas, é fundamental para facilitar o acesso a um novo emprego. O FEG já foi no passado utilizado por outros países da UE, cabendo agora dar esse auxílio a Portugal que apresentou um pedido de assistência relativo a um caso que envolve 726 trabalhadores despedidos, todos potenciais beneficiários de assistência, em três empresas da divisão 29 (Fabricação de veículos automóveis, reboques e semi-reboques) da NACE Rev. 2, nas regiões NUTS II Norte (PT11) e Centro (PT16).

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de este informe para destinar fondos provinentes del Fondo Europeo para la Adaptación a la Globalización (FEAG), en concreto para los 726 despidos que se han producido en tres empresas cuya actividad se desarrolla en el marco de la división 29 (Fabricación de vehículos de motor, remolques y semirremolques) de la NACE, revisión 2, en las regiones NUTS II Norte (PT11) y Centro (PT16), en Portugal. El FEAG proporciona ayuda adicional a los trabajadores que sufren las consecuencias de grandes cambios estructurales en los patrones del comercio mundial, así como para ayudarles a reintegrarse al mercado de trabajo. Dinamarca ha presentado solicitud de fondos del FEAG para despidos del sector de la automoción que se ajustan al reglamento del propio Fondo. Ahora debe garantizarse que el FEAG apoye la reintegración al mercado laboral de los trabajadores despedidos, a pesar de que la asistencia del FEAG no debe sustituir a las acciones que sean responsabilidad de las empresas en virtud de la legislación nacional o de convenios colectivos, ni a las medidas de reestructuración de empresas o sectores.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − This is already the twenty-second application to be examined under the 2011 budget and refers to the mobilisation of a total amount of EUR 1 518 465 from the EGF for Portugal. It concerns 726 redundancies in three enterprises operating in the field of manufacture of motor vehicles, trailers and semi-trailers during the nine-month reference period from 1 July 2010 to 1 April 2011. The EGF has never been applied to Latvia. I think that criteria should be amended in order to allow small countries, such as Latvia, to be able to participate in the fund.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Fünf portugiesische Unternehmen mussten 726 Angestellte auf Grund der Wirtschaftskrise entlassen. Um Portugal bei der Wiedereingliederung der Arbeitslosen finanzielle Hilfestellung zukommen zu lassen, wurde der Antrag gestellt, 1 518 465 Euro aus dem Europäischen Fonds für die Anpassung an die Globalisierung bereit zu stellen. 500 Milliarden Euro ist die Obergrenze für die Gelder, die durch den Europäischen Fonds für die Anpassung an die Globalisierung jährlich ausgeschüttet werden können. Ich stimme für den Bericht, da die Inanspruchnahme der Gelder durchaus gerechtfertigt ist, da sämtliche notwendigen Berichte und Anträge fristgerecht gestellt wurden.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, il fondo di adeguamento alla Globalizzazione, necessario per il reinserimento nel mercato del lavoro o per la tutela di lavoratori in situazioni aziendali precarie é uno strumento indispensabile per ricevere dall'Unione europea quell'aiuto di cui molte aziende locali hanno bisogno. La relazione per la quale ho votato favorevolmente riguarda, nello specifico, 3 imprese locali portoghesi che producono autoveicoli e rimorchi e semirimorchi che nel periodo di crisi economica in cui ci troviamo hanno un problema di esuberi pari a 726 unità ed hanno richiesto aiuto al fondo in questione.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização foi criado para prestar um apoio complementar a trabalhadores atingidos pelas consequências de mudanças estruturais importantes dos padrões do comércio mundial. No quadro do orçamento geral da União Europeia para o exercício de 2011, é mobilizado um montante de 1.518.465 EUR em dotações de autorização e de pagamento a título do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização para o caso português. Cumprindo-se todos os requisitos necessários para accionar o presente mecanismo de ajuda financeira, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. No seio da execução do orçamento para 2011, foi apresentada, pela 22.ª vez, uma candidatura ao Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, que tem por escopo apoiar os trabalhadores que, por força da deslocalização motivada pelo fenómeno de concorrência global das empresas em que laboravam, se encontram em situação de alta fragilidade.

Neste caso, em que Portugal solicitou a intervenção do Fundo, conhece-se um total de 726 casos de despedimento por parte de três empresas, nas regiões Norte e Centro, num período de referência de quatro meses. Na verdade, todos os pressupostos para a intervenção do Fundo, que permite uma mobilização de até 500 milhões de euros por ano, encontram-se preenchidos. Por conseguinte, votei em sentido favorável na esperança de que, por esta via, se minorem as dificuldades de quem tem sido profundamente afectado pelos recentes acontecimentos.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − The European Globalisation Adjustment Fund has been created in order to provide additional assistance to workers suffering from the consequences of major structural changes in world trade patterns. According to the provisions of point 28 of the Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 on budgetary discipline and sound financial management and of the Article 12 of Regulation (EC) No 1927/2006, the Fund may not exceed a maximum amount of EUR 500 million, drawn from the margin under the global expenditure ceiling from the previous year, and/or from the cancelled commitment appropriations from the previous two years, excluding those related to Heading 1b. The appropriate amounts are entered into the budget as a provision as soon as the sufficient margins and/or cancelled commitments have been identified. As concerns the procedure, in order to activate the Fund the Commission, in case of a positive assessment of an application, presents to the budgetary authority a proposal for mobilisation of the Fund and, at the same time, a corresponding request for transfer. In parallel, a trilogue could be organised in order to find an agreement on the use of the Fund and the amounts required. The trilogue can take a simplified form.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − L'Unione europea ha predisposto degli appositi strumenti legislativi e di bilancio per fornire un sostegno supplementare ai lavoratori che risentono delle conseguenze dei grandi cambiamenti strutturali nei flussi commerciali mondiali e per agevolare il loro reinserimento nel mercato del lavoro. Dal 1° maggio l'ambito di applicazione del Fondo è stato ampliato: adesso, infatti, è possibile chiedere un sostegno per i lavoratori licenziati in conseguenza diretta della crisi finanziaria ed economica mondiale. Il Portogallo ha chiesto assistenza in relazione a 726 esuberi, tutti ammessi all'assistenza del Fondo, in tre imprese operanti nel settore della fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi nelle regioni di Norte e Centro. Considerando che la domanda di assistenza soddisfa le condizioni di ammissibilità stabilite dal regolamento del Fondo, è necessario che le istituzioni compiano gli sforzi necessari per migliorare le disposizioni procedurali e di bilancio al fine di accelerare la mobilitazione del fondo stesso.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1927/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, de 20 de Dezembro de 2006, instituiu o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) com o objectivo de apoiar os trabalhadores que perdem os seus postos de trabalho devido a alterações estruturais no contexto da economia global. Portugal apresentou um pedido de mobilização do FEG com vista a apoiar os 726 trabalhadores despedidos em três empresas de componentes automóveis localizadas nas regiões do Norte e Centro, nomeadamente na Kromberg & Schubert (Guimarães), na Lear (Guarda) e na Leoni (Viana do Castelo). O apoio europeu, no valor de 1,5 milhões de euros, corresponde a 65% do custo total do programa, destinando-se a ministrar acções de orientação profissional, reconhecimento, validação e certificação de competências, formação profissional e apoio à criação do próprio emprego ou empresa.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul referitor la mobilizarea fondului european de ajustare la globalizare (FEAG) în cazul Portugaliei, pentru a furniza sprijin lucrătorilor din industria constructoare de mașini afectaţi de schimbările majore din structura comerţului mondial. Cererea se referă la mobilizarea din FEAG a sumei de 1 518 456 EUR pentru Portugalia, în cazul concedierii a 726 de angajaţi din trei întreprinderi din domeniul producţiei de autovehicule, remorci și semiremorci. Concedierile au avut loc în perioada dintre 1 iulie 2010 și 1 aprilie 2011, în două regiuni învecinate, Norte și Centro. Cauza acestor disponibilizări o reprezintă reducerea cererii de autovehicule noi în Uniunea Europeană. Producţia de autovehicule din UE a scăzut în 2009 cu 17%, iar în 2008 cu 23% faţă de aceeaşi perioadă din 2007. Scăderea cererii de echipamente electrice pentru automobile, combinată cu imposibilitatea de a reduce și mai mult costurile de producţie și/sau de a avea acces la credite, a condus la închiderea uzinei și a unităţii de producţie din cadrul uzinei Lear din Guarda și relocarea acesteia în Maroc. Susţin necesitatea mobilizării FEAG în vederea sprijinirii lucrătorilor concediaţi. De asemenea, consider că UE trebuie să își consolideze politica industrială, pentru a preveni delocalizarea industriei europene în terţe ţări.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Encore un! Une fois de plus, j'ai voté contre. Ce rapport vise à mobiliser plus d'un million d'euros, au nom du soutien à des salariés portugais, pour financer les plans sociaux de trois entreprises qui les licencient. Comme le mois dernier avec Renault et Peugeot, ce sont trois entreprises portugaises du secteur automobile qui mettent au chômage des centaines d'hommes et de femmes pour augmenter leurs profits et/ou pour délocaliser un site de production au Maroc. Pour moi, cela reste un cautère sur une jambe de bois. Si nous souhaitons vraiment aider les salariés, il ne faut pas se cantonner à "un ajustement à la mondialisation". Il vaudrait mieux que l'argent distribué par l'Union européenne soit, en permanence, assorti de contreparties en termes de démocratie au sein de l'entreprise, d'une interdiction des licenciements boursiers, et de la mise en place d'une meilleure répartition de la richesse créée. Il vaudrait mieux que tous les députés européens nous soutiennent quand nous proposons une sécurité de l'emploi et de la formation, financée par des fonds publics. Les salariés européens méritent mieux que des réactions à court terme face au bon vouloir d'entreprises qui, elles, ne les considèrent que comme une simple variable d'ajustement.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Im Zuge der Finanzkrise kam es auch zu einem Rückgang der Nachfrage nach elektronischer Ausrüstung für Kraftfahrzeuge und der Produktion im Automobilsektor allgemein. Drei Unternehmen stellten daraufhin ihre Produktion in Portugal ein und 726 Arbeitnehmer wurden entlassen. Aus dem Globalisierungsfonds werden nun 1 518 465 Euro bereitgestellt, um diese Arbeitnehmer zu unterstützen und wieder in den Arbeitsmarkt zu integrieren. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Report: Tadeusz Zwiefka (A7-0410/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, tendo em consideração o direito da UE, o direito grego e os argumentos aduzidos no texto relativos aos factos que conduziram a este processo.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – A la demande du Tribunal de première instance du Pirée, en Grèce, le Parlement européen s’est prononcé en faveur de la levée de l’immunité de l’eurodéputé Georgias Toussas, accusé de fraude. Le Parlement a tenu à rappeler que les eurodéputés avaient non seulement des droits mais également des obligations. Responsables devant les citoyens, les eurodéputés doivent exercer leur mandat de manière irréprochable. J’ai donc voté en faveur du rapport Zwiefka.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui lève l'immunité parlementaire du député européen Georgias Toussas. Cette décision montrera à nos concitoyens que les élus ne sont pas à l'abri de sanctions judiciaires en cas de faute et qu'il n'existe pas d'impunité au sein de nos institutions.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório, elaborado por Tadeusz Zwiefka, versa sobre o pedido de levantamento da imunidade parlamentar do eurodeputado grego Georgios Toussas, na sequência da carta do juiz do Tribunal de Primeira Instância do Pireu, Atenas, Grécia. O Ministério Público Tribunal de Primeira Instância do Pireu acusa este deputado ao Parlamento Europeu (PE) de, em conjunto com mais oito pessoas e enquanto gestor do Fundo de Pensões dos Marinheiros da Marinha Mercante, ter desviado um montante superior a 147 mil euros. Georgios Toussas, aquando da sua audição pela Comissão dos Assuntos Jurídicos, alegou que esta acusação revestia a forma de perseguição política, o que não foi confirmado pela referida comissão. Tendo em conta a recomendação da Comissão dos Assuntos Jurídicos e embora todo o arguido seja considerado inocente até a sentença ter transitado em julgado, voto favoravelmente esta proposta de levantamento da imunidade parlamentar a Georgios Toussas pois é fundamental, para a credibilidade do PE, que não exista nenhuma espécie de corporativismo entre nós.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Sudca siedmej komory súdu prvého stupňa v Pireu požiadal o zbavenie imunity poslanca Európskeho parlamentu Georgiosa Toussasa, aby mohol viesť trestné konanie, ktoré začal na základe pokynov vydaných prokuratúrou magistrátneho súdu v Pireu. Pán Toussas je spolu s ôsmimi ďalšími osobami obvinený z vedomej sprenevery majetku Fondu námorníkov obchodného loďstva (NAT), ktorý podľa verejného práva predstavuje právnickú osobu a ktorého správou bol Toussas poverený, vo výške viac ako 147 000 EUR v prospech inej strany. Pán Toussas spáchal údajný podvod ako člen predstavenstva NAT a ako taký mal v zmysle gréckeho trestného práva postavenie zamestnanca. Georgios Toussas počas vypočutia Výborom pre právne veci, ktoré sa uskutočnilo 10. októbra 2011, naznačil, že trestné konanie môže predstavovať politické prenasledovanie namierené proti nemu. Po preskúmaní všetkých skutočností a v súlade s článkom 6 ods. 2 rokovacieho poriadku Výbor pre právne veci po zvážení dôvodov za a proti vo veci zbavenia poslaneckej imunity odporúča, aby Európsky parlament zbavil Georgiosa Toussasa poslaneckej imunity.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report on the waiver of the immunity of Georgios Toussas.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A defesa da independência do mandato de um Deputado Europeu é da competência do Parlamento Europeu e essa independência não pode ser posta em causa. No caso em apreço, o Tribunal de Primeira Instância do Pireu, Secção 7, solicitou o levantamento da imunidade de Georgios Toussas, deputado ao Parlamento Europeu, a fim de lhe permitir instaurar um processo penal iniciado na sequência das instruções emitidas pelo Ministério Público do Tribunal de Primeira Instância do Pireu, relativo a um alegado abuso de confiança que envolve prejuízos superiores a 147.000 euros (artigo 390.º do Código Penal grego e artigo 1.º da Lei 1608/1950), bem como um inquérito judicial (artigos 246.º, 248.º e 250.º do Código de Processo Penal grego). O juiz pretende intimar Georgios Toussas para depor como arguido neste caso e responder à acusação acima referida, nos termos dos artigos 270.º, 271.º e 273.º do Código de Processo Penal grego. É, por conseguinte, aconselhável recomendar que a imunidade parlamentar seja levantada no caso em apreço, daí o meu sentido de voto.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The judge at the Piraeus Court of First Instance, Section 7, has requested the waiver of immunity of Georgios Toussas, Member of the European Parliament, in order to enable him to conduct the criminal proceedings started as a result of the instructions issued by the Public Prosecutor’s Office of the Piraeus Magistrate Court. Mr Toussas, together with eight other persons, is charged with knowingly defrauding for the benefit of another party, by a sum in excess of EUR 147 000, the property of the Merchant Seamen’s Fund, a legal entity under public law, the management of which he was entrusted with.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Foi solicitado ao Parlamento Europeu o levantamento da imunidade parlamentar do eurodeputado Georgios Toussas. A Comissão dos Assuntos Jurídicos pronunciou-se sobre o assunto, tendo aprovado por unanimidade um relatório em que decidiu levantar a imunidade parlamentar. De facto, considerou-se não se encontrar fundamento para a alegação de fumus persecutionis no caso em apreço.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour of waiving the immunity of Georgios Toussas as the case concerns an alleged breach of trust resulting in damages.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O pedido de levantamento da imunidade parlamentar foi requerido pelo Tribunal de Primeira Instância grego, de forma a dar início a um processo judicial referente à alegada quebra de confiança, com indícios de fraude. Este tipo de procedimento está de acordo com as regras inscritas no Regimento do Parlamento Europeu. O deputado declarou, na Comissão dos Assuntos Jurídicos, que este caso era uma perseguição política, facto para o qual esta comissão não encontrou indícios. Por isso, e tendo em conta este relatório, sou a favor do levantamento da imunidade parlamentar.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Τούσσας (GUE/NGL), γραπτώς. – Η άρση ασυλίας του ευρωβουλευτή του ΚΚΕ, Γιώργου Τούσσα, έπειτα από αίτημα της Εισαγγελίας Πειραιά διότι, ως μέλος του ΔΣ του NAT και εκπρόσωπος των ναυτεργατών, ψήφισε δήθεν ομόφωνα στις 27-3-2003 με τα υπόλοιπα μέλη του ΔΣ για τη χορήγηση πιστοποιητικού μη οφειλής στην «MARE ΝΑΥΤΙΛΙΑΚΗ" που είχε πλειοδοτήσει στο πλειστηριασμό του πλοίου «ΔΗΜΗΤΡΗΣ ΜΟΙΡΑΣ", με οφειλές στο ΝΑΤ, αποτελεί παραποίηση της αλήθειας και προσπάθεια να απαλλαγούν οι πραγματικοί υπεύθυνοι οι εφοπλιστές, η διαχρονική πολιτική των κυβερνήσεων ΠΑΣΟΚ, ΝΔ και της ΕΕ για την πτώχευση του ΝΑΤ και των ασφαλιστικών ταμείων των εργαζομένων. Το αίτημα της Εισαγγελίας Πειραιά για άρση της ασυλίας στερείται νομικής ή ηθικής βάσης σύμφωνα με τα γεγονότα και τη σαφή του θέση στο ΔΣ του ΝΑΤ. Τα Πρακτικά των συγκεκριμένων συνεδριάσεων του Δ.Σ. του ΝΑΤ αποδεικνύουν ότι ο Γιώργος Τούσσας, ως εκπρόσωπος της ΠΕΜΕΝ, εκφράζοντας τις θέσεις του ταξικού ναυτεργατικού κινήματος, όχι μόνο δεν συμφώνησε στο ΔΣ του ΝΑΤ για την χορήγηση πιστοποιητικού μη οφειλής αλλά, αντίθετα, ζήτησε πλήρη εξασφάλιση και καταβολή των ασφαλιστικών εισφορών στο Ταμείο. Άλλωστε και παλαιότερα, χωρίς καν να ζητηθεί άρση της ασυλίας του από το Ευρωκοινοβούλιο, ο ευρωβουλευτής του ΚΚΕ δικάστηκε στις 16-10-2007 στο Τριμελές Πλημμελειοδικείο Πειραιά, μαζί με άλλους συνδικαλιστές, για την απεργία των ταξικών ναυτεργατικών σωματείων, και αθωώθηκε μετά την κατάρρευση του σαθρού κατηγορητηρίου.

 
  
  

Report: Bernhard Rapkay (A7-0412/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório dado subscrever todos os argumentos apresentados pela Comissão de Assuntos Jurídicos.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório, da responsabilidade de Bernhard Rapkay, debruça-se sobre o pedido de levantamento da imunidade parlamentar ao eurodeputado italiano Luigi de Magistris. Luigi de Magistri, eleito deputado ao Parlamento Europeu (PE) em 2009, foi notificado para comparecer no Tribunal de Nápoles na sequência de uma queixa apresentada pela empresa Bagnoliafutura SpA, de Nápoles, que acusa o eurodeputado de denegrir a sua imagem junto dos mercados, banca, administração pública e fornecedores. A Bagnoliafutura SpA acusa o deputado de colocar, na sua página web, comunicados responsabilizando-a por atrasos e desperdícios de fundos públicos, de passividade e ineficiência, e de se envolver numa actividade que classifica como combinação de política e delinquência. Lugi de Magistris defendeu-se argumentando que difundiu informação relativa a uma pergunta escrita formulada à Comissão Europeia sobre irregularidades constatadas pela Comissão, bem como sobre o presumível desperdício de fundos públicos. Considerando que os factos do processo mostram que as informações publicadas por Luigi de Magistris têm nexo directo e evidente como exercício das funções de deputado ao PE e tendo em conta o artigo 8.º do Protocolo relativo aos Privilégios e Imunidades da União Europeia, voto favoravelmente a defesa dos privilégios e imunidades de Luigi de Magistris.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Poslanec Európskeho parlamentu Luigi de Magistris požiadal o ochranu svojej poslaneckej imunity, pričom žiadosť sa týka súdneho predvolania v konaní, ktoré sa proti nemu vedie pred neapolským súdom na podnet spoločnosti Bagnolifutura SpA so sídlom v Neapoli, ktorá sa zaoberá projektovaním a sanáciou pôdy, v súvislosti s tlačovými správami, ktoré vydal a ktoré boli zverejnené na jeho internetovej stránke. Podľa tohto súdneho predvolania predstavujú vyhlásenia vydané v týchto tlačových správach urážku na cti a následkom toho vznikla požiadavka o náhradu škody. Luigi de Magistris v spomenutých tlačových správach zverejnil informácie týkajúce sa následnej písomnej otázky, ktorú položil Európskej komisii a v ktorej žiadal podrobnejšie informácie o nezrovnalostiach pri verejnom obstarávaní, ktoré Komisia zistila v máji 2009. Požadoval podrobnejšie informácie o údajnom plytvaní verejnými prostriedkami v neapolskej oblasti, kde práve spoločnosť Bagnoliafutura vykonáva svoju činnosť. Skutková podstata uvedená v predvolaní, a písomné dôkazy, ktoré predložil poslanec Výboru pre právne veci, preukazujú, že vydané vyhlásenia majú skutočne priamu a zjavnú súvislosť s výkonom činnosti Luigiho de Magistris ako poslanca Európskeho parlamentu. Zároveň však, keďže pri zverejnení predmetných tlačových správ Luigi de Magistris postupoval v rámci výkonu svojich úloh poslanca Európskeho parlamentu, sa Parlament vyslovuje za ochranu jeho imunity a výsad.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the waiver of the immunity of Luigi de Magistris but of course without prejudice to his guilt or otherwise, which is for a court to decide.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A defesa da independência do mandato de um Deputado Europeu é da competência do Parlamento Europeu e essa independência não pode ser posta em causa. O pedido de Luigi de Magistris diz respeito a um mandado de citação que corre contra ele no Tribunal de Nápoles em nome de Bagnolifutura SpA, empresa estabelecida em Nápoles com actividades nos domínios do design e da descontaminação de solos, relacionado com comunicados de imprensa da sua autoria e publicados no seu sítio Web. Os comunicados em questão foram publicados no sítio Web de Luigi de Magistris num momento em que ele era deputado ao Parlamento Europeu, na sequência das eleições europeias de 2009. Os referidos comunicados de imprensa de Luigi de Magistris divulgaram informações relativas a uma pergunta escrita complementar formulada à Comissão Europeia, na qual solicitava elementos adicionais sobre irregularidades constatadas pela Comissão, em Maio de 2009, no âmbito de contratação pública. Considerando que Luigi de Magistris solicitou igualmente informações suplementares sobre o presumível desperdício de fundos públicos na zona de Nápoles, onde decorrem as actividades da empresa Bagnolifutura, ao publicar os referidos comunicados de imprensa, Luigi de Magistris estava a agir no exercício das suas funções enquanto deputado ao Parlamento Europeu. Estou assim de acordo em defender os privilégios e imunidades de Luigi de Magistris.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Mr De Magistris was summoned before the Court of Naples by Bagnoliafutura SpA, a mixed company domiciled in Naples engaged in design and in soil remediation, in connection with press releases issued by him and published on his website. Luigi de Magistris submits that in the press releases he expressed his political opinion as a Member of the European Parliament and according to him it is absolutely normal and necessary to inform the public of the results of his work. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kadangi Europos Parlamento nario viešai išreikšta nuomonė ar pareiškimai turėtų būti laikomi politinės valios išraiška, kuri užtikrintų tinkamą ir veiksmingą pareigų vykdymą bei atskaitomybę rinkėjams. Joks asmuo negali būti baudžiamas už viešai išreikštą nuomonę, jei toks pareiškimas neturi nusikalstamos veikos požymių. Atkreiptinas dėmesys, kad EP nario imunitetas yra institucinė priemonė ir nepriklausomumo garantija, apsauganti nuo išorės spaudimo ir užtikrinti narių nepriklausomumą einant savo pareigas. Be to, parlamentiniu imunitetu siekiama apsaugoti tiek pačią Parlamento instituciją, tiek jos narius kaip atskirus asmenis.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Foi solicitado ao Parlamento Europeu o levantamento da imunidade parlamentar do eurodeputado Luigi de Magistris. A Comissão dos Assuntos Jurídicos pronunciou-se sobre o assunto, tendo aprovado por unanimidade um relatório em que decidiu pelo não levantamento da imunidade parlamentar. De facto, considerou-se que Luigi de Magistris estava no exercício dos seus deveres, enquanto membro do Parlamento Europeu, quando proferiu as declarações que motivaram o processo-crime. Procurar impedir os membros do Parlamento Europeu de exprimirem as suas opiniões sobre questões de interesse público, instaurando processos judiciais, não é aceitável numa sociedade democrática. Votei favoravelmente por defender a liberdade de expressão dos deputados no exercício das suas funções e para defender o interesse do Parlamento Europeu enquanto instituição.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour of defending the parliamentary immunity of de Magistris, as his statements have a direct connection with de Magistris’s performance of his duties as an MEP.

 
  
  

Report: Danuta Maria Hübner (A7-0380/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Alvaro (ALDE), schriftlich. Die FDP im Europäischen Parlament stimmt dem Bericht Hübner zur Änderung der Verordnung KOM(2011)0482 nur unter der Bedingung zu, dass es sich bei der Anhebung der geltenden Kofinanzierungssätze um 10 Prozentpunkte um eine Ausnahme für die explizit betroffenen Staaten handelt. Die Ausnahme darf keinen Präzedenzcharakter haben und sollte nach Überwindung der schweren Finanz- und Wirtschaftskrise mit den entsprechenden Liquiditätsengpässen für die betroffenen Staaten rückgängig gemacht werden.

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, sendo de realçar a necessidade inegável de medidas adicionais da UE, adaptando os Regulamentos existentes aos requisitos da actual crise financeira.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą dėl pasiūlymo dėl Europos Parlamento ir Tarybos reglamento, kuriuo dėl grąžintinos paramos ir finansų inžinerijos iš dalies keičiamas Tarybos reglamentas (EB) Nr. 1083/2006. Pasiūlyme pateikiama kompensuojamosios dotacijos, kaip tiesioginio finansinio įnašo, kuris suteikiamas kaip parama ir kurį iš dalies arba visiškai galima kompensuoti be palūkanų, apibrėžtis. Jame nurodoma, kad struktūrinių fondų lėšomis galima finansuoti išlaidas, kurios susidarė vykdant veiklą, susijusią su grąžintinai paramai finansuoti skirtais įnašais. Be to, jame patikslinama, kad paramą teikiančiai institucijai arba kitai kompetentingai valstybės narės valdžios institucijai grąžintos paramos lėšos turi būti laikomos atskiroje sąskaitoje ir vėl naudojamos tuo pačiu tikslu arba laikantis veiksmų programos tikslų. Reikėtų užtikrinti teisinį tikrumą ir aiškumą kalbant apie grąžintiną paramą ir finansų inžinerijos priemones. Pritariu pranešėjos nuomonei, kad būtina vykdyti deramą finansų inžinerijos priemonių stebėseną, tačiau, kad nereikėtų taikyti naujų papildomų valstybių narių ataskaitų teikimo prievolių. EP pakeitimais siekiama patikslinti tekstą, įtraukti kredito linijos apibrėžtį, iš dalies pakeisti ataskaitų teikimo reikalavimus ir patikslinti su išlaidų deklaracija susijusias prievoles.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho não definia a ajuda financeira concedida pelos Estados-Membros aos beneficiários como sendo reembolsável ou não reembolsável. Com o objectivo de clarificar as dúvidas existentes no que se refere à elegibilidade de algumas tipologias de apoios, em Agosto de 2011, a Comissão Europeia (CE) apresentou a proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita à ajuda reembolsável e à engenharia financeira, clarificando a elegibilidade das ajudas a título reembolsável e definindo as obrigações de informação no campo dos instrumentos de financiamento.

O presente relatório permitirá que os Estados-Membros concedam apoios às diversas entidades sobre a tipologia de ajuda reembolsável, permitindo aproveitar os Fundos Estruturais várias vezes ao longo do período de programação. Pelo acima referido, apoiei o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Mi congratulo con la relatrice per l’ottimo e complesso lavoro svolto cui ho dato il mio voto positivo. Nel periodo di programmazione 2000-2006, gli Stati hanno istituito forme di aiuto, identificati dal regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, tramite fondi specifici e tramite un aiuto rimborsato fornito attraverso altri strumenti. Il regolamento (CE) n. 1083/2006 non definisce se l’aiuto sia propriamente rimborsabile o non rimborsabile e contiene forme di ingegneria finanziaria alquanto restrittive. Anche se il regolamento non sembra contemplare l’aiuto rimborsabile, gli Stati Membri, memori dell’esperienza positiva del precedente periodo di programmazione, hanno continuato ad utilizzare forme di aiuto rimborsabile. Concordo con lo spirito della relazione che mira a chiarire la legittimità di una prassi giuridica esistente. La certezza e la chiarezza del diritto devono essere garantite riguardo agli aiuti rimborsabili e agli strumenti di ingegneria finanziaria e, concordemente con quanto afferma la relatrice, ritengo che andrebbero limitati ulteriori obblighi di rendicontazione degli Stati Membri. Infine, vedo con favore l’utilizzo dei fondi strutturali per finanziare le spese legate a un’operazione comprendente contributi destinati a sostenere l’aiuto rimborsabile.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre a proposta de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita à ajuda reembolsável e à engenharia financeira, porque concordo com o objectivo geral da proposta e acredito que a maioria dos seus elementos não suscitam qualquer dúvida. Concordo igualmente que a clareza e a certeza jurídica em matéria de ajuda reembolsável e de instrumentos de engenharia financeira devem ser acauteladas.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − This proposal discusses amendments made to a Council regulation regarding repayable assistance and financial engineering. Member States have had great success with repayable assistance schemes from 2000 to 2006 and have now started implementing these repayable assistance schemes in the programming for 2007-2013. In July of 2006, Council Regulation No 1083/2006 gave the general provisions on the European Regional Development Fund, the European Social Fund and the Cohesion Fund and repealing Regulation 1260/1999. These provisions laid out the rules for financial assistance, but the repayable assistance plans in the form of reimbursement grants and credit lines that Member States adopted were not completely covered by the provisions of Regulation No 1083/2006. I thus agree with the rapporteur in that it is necessary in accordance with Article II of Council Regulation No 1081/2006 to make amendments that allow structural funds to co-finance repayable assistance. Such amendments need to include the following provisions: the financial resources used during repayable assistance must be reimbursed by beneficiaries, enhanced transparency and more efficient execution of financial engineering resources, and making clear that provisions on major projects are not applicable for repayable assistance.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio non definisce se l'aiuto finanziario concesso dagli Stati membri ai beneficiari sia rimborsabile o non rimborsabile, inoltre sorgono dei dubbi riguardo all'ammissibilità di alcuni tipi di supporto da fornire. Questo è un fatto interessante se pensiamo che gli aiuti agli Stati membri hanno continuato ad assumere le sembianze di aiuti finanziari non rimborsabili col passare del tempo. Nel mese di agosto 2011 la Commissione europea ha presentato una proposta che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 in materia di aiuti rimborsabili e ingegneria finanziaria, chiarendo l'ammissibilità degli aiuti sotto-rimborsabili e la definizione degli obblighi d’informazione nel settore degli strumenti di finanziamento. Sono d'accordo e ritengo positiva questa relazione perché mi auguro che gli Stati membri concedano, rimanendo sulla tipologia degli aiuti rimborsabili, assistenza a soggetti diversi, in modo da poter usufruire dei fondi strutturali, anche più di una volta se necessario, durante tutto il periodo del programma.

 
  
MPphoto
 
 

  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − La necessità di introdurre un quadro di certezza giuridica - che sovraintendesse a una prassi comune, ossia l'utilizzo di uno strumento finanziario che, previsto nel passato regolamento generale e non anche nel 1083/2006, ha continuato a rivestire un ruolo importante nella gestione dei fondi comuni - risponde all'evidenza della sua funzionalità. Non a caso, infatti, gli Stati membri hanno continuato a utilizzarli, pur in assenza di indicazioni definite. Era, pertanto, certamente urgente fare chiarezza e accrescere il grado di trasparenza dei procedimenti. Tuttavia, si vuole esprimere sostegno, in particolare, alla previsione del riutilizzo del contributo rimborsato, gestito attraverso un conto separato e destinato alle medesime finalità: uno strumento capace di garantire un adeguato ed efficace reinvestimento delle somme, ed, eventualmente, anche un modo per alleggerire il cofinanziamento a carico degli Stati. Nel complesso, sia la concessione di contributi rimborsabili, che l'istituzione di una linea di credito speciale, alla quale il singolo beneficiario può attingere, sembrano andare nelle direzione di un ampliamento del novero delle possibilità di approvvigionamento, tanto più necessario in un momento di grave difficoltà finanziaria di molti Stati membri. Per questo non si può che sostenere l'approvazione di questa misura.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − A jelentés célja, hogy a pénzügyi eszközök szabályozását egyértelműbbé és differenciáltabbá tegye. A tagállamok tapasztalatai igen kedvezőek voltak a pénzügyi eszközök használatát illetően a 2000-2006-os programozási időszakban, és ennek megfelelően folytatták ezen eszközök használatát a 2007-2013-as időszakban is.

Örvendetesnek tartom, hogy az Európai Bizottság szeretné világosabbá tenni egy meglevő eszköz használatát. Annak érdekében, hogy a Bizottság megfelelő információt kapjon a pénzügyi eszközök végrehajtásáról, lényeges, hogy speciális jelentéstételi rendelkezéseket vezessenek be ezek vonatkozásában, azonban fontosnak tartom aláhúzni, hogy a pénzügyi eszközök alaposabb európai bizottsági felügyelete nem eredményezheti a tagállami jelentéstételi és adminisztratív terhek jelentős növekedését.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui permettra de clarifier le cadre juridique des aides européennes. La mise en œuvre de ces mesures permettra de soutenir les projets favorisant la croissance et de renforcer le contrôle de l'allocation de ces fonds.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório por considerar positivo que, na actual conjuntura de crise, se introduza alguma flexibilidade adicional na utilização dos fundos estruturais. Neste sentido, entendo que a proposta da Comissão vai no bom sentido ao permitir que alguns destes fundos possam ser usados para co-financiar ajudas reembolsáveis.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1260/1999 define as diversas modalidades de assistência susceptíveis de serem prestadas por via de contribuições dos fundos estruturais. A proposta que aprovamos hoje pretende alterar este Regulamento no sentido de inserir no seu articulado uma prática amplamente instituída, que consiste em co-financiar ajuda reembolsável com fundos estruturais. Para além disso, pretende, também, confirmar que as disposições relativas aos grandes projectos, aos projectos geradores de receitas e à durabilidade das operações não são aplicáveis aos instrumentos de engenharia financeira. Esta é, por isso mesmo, uma proposta clarificadora que melhora a segurança e a certeza jurídicas.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A colega Danuta Maria Hübner apresentou-nos um relatório sobre a proposta de Regulamento do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho relativamente à ajuda reembolsável e à engenharia financeira. As boas práticas administrativas e financeiras, quando potenciadoras de resultados ao nível da excelência, devem conduzir à adopção de metodologias inovadoras e reformadoras de normativos que, aprovados com a melhor das intenções, nem sempre a sua práxis se eleva aos objectivos que presidiram à sua criação. A proposta da Comissão em análise pretende explicitar, na sequência dos avisos emanados do Tribunal de Contas Europeu, a legalidade de uma prática instituída no âmbito do período de programação 2000-2006, conforme o Regulamento (CE) n.º 1260/1999 mas violando o regulamento (CE) n.º1083/2006. Torna-se, pois, imperioso que o novo Regulamento contemple, entre os instrumentos de engenharia financeira, a ajuda reembolsável que se revelou extremamente positiva no quadro comunitário anterior.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório trata da alteração a um regulamento, que não prevê se a ajuda por via dos Fundos Estruturais pode ser ou não reembolsável. Esta alteração introduz o conceito de subvenção reembolsável, como participação financeira directa por via de donativo, que pode ser total ou parcialmente reembolsável e sem juros. Assim torna-se possível que os Fundos Estruturais financiem despesas de operações, incluindo mediante contribuições destinadas a custear ajudas reembolsáveis, clarificando também que tais ajudas reembolsáveis ao organismo que concede o apoio, ou a outra autoridade pública competente do Estado-Membro, devem ser mantidas numa conta distinta e reutilizadas para os mesmo fins ou em consonância com os objectivos do programa operacional.

A proposta da Comissão estabelece ainda as obrigações de informação e de acompanhamento adequado no campo dos instrumentos de engenharia financeira. A relatora propõe, o que nos parece adequado, acolher os objectivos gerais da proposta da Comissão, embora restringindo as obrigações adicionais de informação dos Estados-Membros.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Nariadením Rady (ES) č.1260/1999 sa stanovujú rôzne formy pomoci, ktoré sa môžu poskytovať z príspevkov zo štrukturálnych fondov. Členské štáty zaviedli tieto formy pomoci počas programového obdobia rokov 2000 – 2006 zriadením osobitných fondov a prostredníctvom návratnej pomoci poskytnutej inými nástrojmi. Nariadením Rady (ES) č. 1083/2006 sa naopak nevymedzuje pomoc ako návratná alebo nenávratná pomoc. Obsahuje ustanovenia týkajúce sa nástrojov finančného inžinierstva, no tieto ustanovenia sú úzko vymedzené. Toto nariadenie sa zjavne nevzťahuje na návratnú pomoc. Členské štáty však aj naďalej využívali návratné formy pomoci na základe pozitívnych skúseností z minulého programového obdobia. Preto je potrebné stanoviť v nariadení (ES) č. 1083/2006, že návratná pomoc sa môže spolufinancovať zo štrukturálnych fondov. A rovnako si myslím, že je dôležité poskytnúť objasnenie o zákonnosti existujúcej právnej praxe. V súvislosti s návratnou pomocou a nástrojmi finančného inžinierstva je nevyhnutné zabezpečiť právnu zrozumiteľnosť a istotu. Domnievam sa, že je na mieste monitorovanie nástrojov finančného inžinierstva, avšak ďalšie povinnosti v súvislosti s predkladaním správ členskými štátmi by bolo vhodné upraviť.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Tarybos reglamente (EB) Nr. 1260/1999 nurodoma įvairių formų parama, kuri galėtų būti teikiama kaip struktūrinių fondų įnašai. Valstybės narės šias paramos formas nustatė 2000–2006 m. programavimo laikotarpiu ir įkūrė specialius fondus, be to, grąžintiną paramą teikė naudodamos kitas priemones. Kita vertus, Tarybos reglamente (EB) Nr. 1083/2006 nepateikiama nei grąžintinos, nei negrąžintinos paramos apibrėžtis. Jame numatomos nuostatos dėl finansų inžinerijos priemonių, tačiau jų taikymo sritis gana siaura. Minėtasis reglamentas, atrodo, neaprėpia grąžintinos paramos. Tačiau valstybės narės toliau taikė grąžintinos paramos formas, remdamosi teigiama buvusio programavimo laikotarpio patirtimi. Pritariau dokumentui, kadangi būtina Reglamente (EB) Nr. 1083/2006 numatyti, jog grąžintina parama gali būti bendrai finansuojama iš struktūrinių fondų. Komisijos pasiūlymu siekiama suteikti aiškumo dėl esamos teisinės praktikos teisėtumo.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Propunerea Comisiei stabilește că din fondurile structurale pot fi finanțate cheltuieli pentru operațiuni care conțin contribuții pentru susținerea asistenței rambursabile. De asemenea, documentul clarifică faptul că asistența rambursată organismului care furnizează asistența din statul membru se înregistrează contabil separat și se reutilizează în același scop. Consider că această propunere clarifică utilizarea tuturor formelor de asistență rambursabilă la nivel de proiect și oferă un ajutor semnificativ utilizării fondurilor structurale. În plus, prevede și o nouă obligație cu privire la efectuarea cheltuielilor în timp util (în termen de doi ani de la plata în fond) și la raportarea instrumentelor de inginerie financiară utilizate. Acest lucru reprezintă un mijloc util pentru monitorizarea și evaluarea globală a performanțelor acestor tipuri de sprijin.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal because I consider that the thrust of the proposal is sensible and that most elements are immediately clear. I agree that legal clarity and certainty should be ensured as regards repayable assistance and financial engineering instruments. I also support the view that appropriate monitoring of financial engineering instruments is necessary; however, I am of the view that additional reporting obligations of the Member States should be limited. In addition I consider that some elements of the proposal should be clarified. I therefore supported the rapporteur tabling amendments aiming at clarifying the text, adding the definition of credit line, modifying the reporting requirements and clarifying the obligations as regards statement of expenditure.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Concordo con la relatrice sul fatto che gli aiuti rimborsabili e gli strumenti di ingegneria finanziaria debbano essere messi in atto con la massima certezza del diritto. Mi trovano d’accordo inoltre gli emendamenti con i quali la relatrice intende fare chiarezza sul testo. Importante l’introduzione della definizione di linea di credito. Il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Erminia Mazzoni (PPE), per iscritto. − Abbiamo votato la proposta di modifica del regolamento (CE) n. 1083/2006 sui Fondi strutturali al fine di introdurvi una definizione generale dell'aiuto rimborsabile. Tale regolamento, infatti, non definisce l'aiuto come rimborsabile o non rimborsabile, mentre il suo articolo 44 contiene solo disposizioni relative agli "strumenti di ingegneria finanziaria". Gli Stati membri hanno comunque continuato ad utilizzare forme di aiuto rimborsabili, basandosi sull'esperienza positiva del precedente periodo di programmazione. La definizione di "aiuto rimborsabile" comprende le sovvenzioni rimborsabili (totalmente o parzialmente rimborsabili senza interessi) e le linee di credito gestite dall'autorità di gestione tramite organismi intermedi (istituzioni finanziarie pubbliche). Vista la crescente applicazione sul campo degli strumenti di ingegneria finanziaria di cui all'articolo 44 e visto che finora la Commissione dispone solo di informazioni limitate su tali strumenti, è parso opportuno modificare il regolamento per garantire che gli Stati membri e la Commissione possano monitorare correttamente queste forme di aiuto rimborsabili e informare la Commissione al riguardo.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1260/1999 define as diversas modalidades de assistência susceptíveis de serem prestadas por via de contribuições dos fundos estruturais. Os Estados-Membros instituíram essas modalidades no período de programação 2000-2006, mediante a criação de fundos específicos e a concessão de ajuda reembolsável por outros instrumentos. Ao invés, o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho não define a ajuda como reembolsável ou não reembolsável. A ajuda reembolsável não é, aparentemente, abrangida por esse regulamento. Não obstante, os Estados-Membros continuaram a recorrer a essa modalidade de ajuda, mercê da boa experiência do período de programação anterior. A própria Comissão aprovou documentos de programação que integravam descrições dos regimes em questão. É, pois, necessário consignar no Regulamento (CE) n.º 1083/2006 que os fundos estruturais podem co-financiar ajuda reembolsável. Trata-se, assim, de tornar juridicamente possível uma prática instituída.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − It is known that during the previous programming period Member States had positive experiences with repayable assistance schemes – which were introduced at the national level – and therefore continued to use them in the current programming period. However, these schemes – in the form of the reimbursable grants and of credit lines – have not been properly covered by the EC Regulation No 1083/2006 (General Regulation). Therefore the Commission submitted a proposal to amend the current General Regulation accordingly, so as to provide the clarity of an existing legal practice. I am completely in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kadangi turime dėti visas pastangas, kad grįžusios lėšos būtų tinkamai investuojamos ir kad teikiama parama būtų kuo veiksmingiau panaudojama. Visų pirma, struktūrinių fondų lėšos turėtų būti naudojamos išlaidų, kurios susidarė vykdant veiklą, susijusią su grąžintinai paramai finansuoti skirtais įnašais, finansavimui. Tam, kad įgyvendinimo procesas vyktų skaidriai ir operatyviai, būtina grąžintas paramos lėšas laikyti atskiroje sąskaitoje ir naudoti tuo pačiu tikslu. Ypatingas dėmesys turi būti skiriamas finansų inžinerijai, kaip inovatyviam ES struktūrinių fondų išteklių panaudojimo būdui. Dėl to Komisija ir valstybės narės turėtų užtikrinti šių priemonių taikymo stebėseną. Be to, labai svarbu užtikrint, kad administracinės išlaidos arba mokesčiai būtų proporcingi bendram finansų inžinerijos priemonės efektyvumu.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Il mio voto favorevole a questa relazione è motivato dal fatto che trovo sia giusto che gli aiuti siano rimborsabili, visto anche che gli Stati continuano ad usufruirne dopo l'esperienza positiva del precedente periodo di programmazione. Mi trovo altresì concorde con la proposta della Commissione che introduce un obbligo giuridico di garantire che il contributo finanziario versato dalle autorità di gestione per costituire elementi di ingegneria finanziaria venga utilizzato per le spese ammissibili entro un termine di due anni dal versamento al fondo.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a posição do Parlamento Europeu aprovada em primeira leitura, a 1 de Dezembro de 2011, tendo em vista a adopção de um regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera a anterior legislação sobre a ajuda reembolsável, a engenharia financeira e certas disposições relativas à declaração de despesas. Fi-lo porque o objectivo geral da proposta é acertado e a maioria dos seus elementos não suscitam qualquer dúvida.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A proposta apresentada, que visa alterar o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita à ajuda reembolsável e à engenharia financeira, tem por objecto clarificar que os Fundos Estruturais podem co-financiar uma ajuda reembolsável. Trata-se de uma prática que vem sendo seguida pelos operadores jurídicos europeus, justificando-se a presente alteração na medida em que positiva o direito consuetudinário, oferecendo, por isso, vantagens ao nível da cognoscibilidade do Direito da União. Votei, assim, em sentido favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Council Regulation (EC) No 1260/1999 identified the various forms of assistance that could be provided through Structural Fund contributions. Member States established during the 2000-2006 programming period these forms of assistance by setting up specific funds and through repayable assistance delivered via other instruments. On the contrary, Council Regulation (EC) No 1083/2006 does not provide a definition of assistance as either repayable or non-repayable. It contains provisions for ‘Financial Engineering Instruments’; however, these provision are rather narrow. Repayable assistance seems not to be covered by this regulation. Nonetheless, Member States continued to use repayable forms of assistance based on the positive experience of the past programming period. Even the Commission approved programming documents including descriptions of these systems. The European Court of Auditors has identified the issue of repayable assistance in its audits of ERDF operations. It is therefore necessary to set out in Regulation (EC) No 1083/2006 that the Structural Funds may co-finance repayable assistance. The Commission proposal aims to provide clarity about the legality of an existing legal practice.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − L'Unione europea si confronta con una perdurante crisi economica e finanziaria che ha preoccupanti ripercussioni negative sulla stabilità economica degli Stati membri. I tagli alle risorse nazionali disponibili per finanziare gli investimenti pubblici sono divenuti un vincolo per l'attuazione della politica di coesione. La relazione adottata oggi rappresenta un compromesso equilibrato sulla retroattività delle misure proposte, combinato con una clausola che consente a tutti i paesi di beneficiare del tasso di cofinanziamento maggiorato assicurando nel frattempo che il regolamento di modifica non pregiudichi i negoziati in corso sul futuro quadro legislativo e sul futuro quadro finanziario pluriennale.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho não define a ajuda financeira concedida pelos Estados-Membros aos beneficiários como sendo reembolsável ou não reembolsável, existindo dúvidas referentes à elegibilidade de algumas tipologias de apoios a conceder. Este facto é ainda mais importante quando, no actual período de programação, vários Estados-Membros continuaram a recorrer à modalidade de ajuda financeira não reembolsável. Em Agosto de 2011, a Comissão Europeia (CE) apresentou a proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita à ajuda reembolsável e à engenharia financeira, clarificando a elegibilidade das ajudas a título reembolsável e definindo as obrigações de informação no campo dos instrumentos de financiamento.

Concordo com o presente relatório, pois entendo ser positivo que os Estados-Membros concedam apoios às mais diversas entidades sobre a tipologia de ajuda reembolsável, podendo assim aproveitar os Fundos Estruturais várias vezes ao longo do período de programação.

 
  
MPphoto
 
 

  Oldřich Vlasák (ECR), in writing. − The use of repayable instruments, as provided for in the 2007-13 General Regulation governing the Structural Funds, has been subject to some degree of legal uncertainty regarding their use. In order to regularise this anomalous situation, and in light of the intervention of the Court of Auditors, the Commission believed it necessary to introduce a general definition of repayable assistance. I supported proposed changes which promote the usage of innovative financial instruments, which could support revenue generating projects, alongside more traditional sources of funding, such as non-reimbursable grants. I am satisfied that the proposal provides clarity about the legality of existing legal practices in our Member States. The Parliament’s report also reduces the administrative burden on the part of the Member States by limiting some of the proposed additional reporting obligations by the Commission to those required by the Court of Auditors.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Die Verordnung (EG) Nr. 1083/2006 enthält keine Definition über Beihilfen – rückzahlbar oder nicht. Jedoch verwendeten die Mitgliedstaaten – aufgrund der gemachten positiven Erfahrungen in der vorangegangenen Programmperiode – rückzahlbare Beihilfenformen. Diese Praxis soll nunmehr auf gesetzlicher Basis verankert werden, und rückzahlbare Beilhilfen sowie finanztechnische Instrumente sollen garantiert werden. Dem stimme ich zu.

 
  
  

Report: Danuta Maria Hübner (A7-0383/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório e todas as medidas necessárias e excepcionais para apoiar os Estados-Membros em dificuldades para enfrentarem a actual crise financeira. Esta crise está aliás, neste momento, a contagiar todos os Estados-Membros e a atingir proporções até há bem pouco tempo inacreditáveis. São precisas políticas de estímulo ao investimento que conduzam ao crescimento e ao emprego, sem as quais nunca conseguiremos controlar as dívidas soberanas. Todavia, na actual situação de falta de liquidez dos bancos e das finanças públicas dos Estados-Membros intervencionados, só os Fundos Europeus podem promover esse investimento. Mas com finanças públicas debilitadas, a capacidade de absorção dos fundos é reduzida, pelo que a redução agora introduzida das necessidades de co-financiamento nacionais dará um contributo valioso para a melhoria das situações socioeconómicas e financeiras nesses países.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Face à la crise économique et financière, la solidarité européenne est plus que jamais d’actualité. Cette solidarité européenne est au cœur de la politique de cohésion qui accorde une aide aux régions affichant un retard économique. Actuellement, certains Etats membres recevant des fonds structurels de la part de l’Union ne sont plus en mesure de cofinancer certains projets de développement, faute de liquidités. Favorable à une politique de cohésion forte, j’ai voté en faveur d’une résolution du Parlement européen visant à augmenter temporairement de 10% le taux de cofinancement de certains projets (qui peut donc être porté à 95% dans des cas très particuliers). Ces projets seront ciblés et devront répondre aux objectifs de compétitivité, d’emploi et de croissance.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą dėl pasiūlymo dėl Europos Parlamento ir Tarybos reglamento, kuriuo dėl tam tikrų finansų valdymo nuostatų, taikytinų tam tikroms valstybėms narėms, kurios turi didelių finansinio stabilumo sunkumų ar kurioms tokie sunkumai gresia, iš dalies keičiamas Tarybos reglamentas (EB) Nr. 1083/2006. Europos Komisija pasiūlymu siekė skirti papildomų finansinių išteklių ES valstybėms narėms, susiduriančiomis su ypatingais valstybės skolos/deficito administravimo sunkumais, ir užtikrinti finansinį stabilumą, kad būtų galima toliau įgyvendinti programas. Derybose su Taryba pasiektas subalansuotas kompromisas dėl siūlomų priemonių taikymo atgaline data, taip pat dėl laikinojo galiojimo išlygos, kuri leistų visoms programoje dalyvaujančioms šalims pasinaudoti padidėjusia bendro finansavimo norma. Taip pat, bus sudarytos sąlygos greitai suteikti pagalbą toms valstybėms narėms, kurioms krizė padarė didelės žalos. Laikinai padidinus bendro finansavimo normas bus galima lengviau sutelkti išteklius tam tikriems projektams įgyvendinti ir sumažinti spaudimą, kurį patiria nacionaliniai biudžetai.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. Em Agosto de 2011, a Comissão Europeia (CE) apresentou a proposta de alteração ao Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita a determinadas disposições referentes à gestão financeira de determinados Estados-Membros afectados ou ameaçados por graves dificuldades de estabilidade financeira, nomeadamente a Grécia, a Hungria, a Irlanda, a Letónia, Portugal e a Roménia. A Portugal serão disponibilizados 629 milhões de euros, o que representa uma antecipação do montante financeiro da política de coesão para o período 2007-2013. Com o aumento de 10 pontos percentuais da taxa de co-financiamento, Portugal sairá beneficiado uma vez que este aumento contribuirá para injectar dinheiro na economia nacional, ajudará o tecido empresarial, em especial as PME, e contribuirá para a criação de emprego. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Mi congratulo con la relatrice e collega per aver trattato, nella presente relazione cui ho dato voto favorevole, un tema necessario per affrontare la difficile situazione che l’Europa sta vivendo. Il perdurare della crisi economica e finanziaria, che ha preoccupanti ripercussioni sulla stabilità macroeconomica e sul bilancio degli Stati, impone, infatti, una rapida azione attraverso la fornitura di risorse finanziarie supplementari per quegli Stati dell’Unione che si trovano in una situazione di particolare difficoltà, al fine di garantire che i programmi continuino ad essere attuati. La modalità prescelta è quella di una “maggiorazione” di dieci punti percentuali dei tassi di cofinanziamento applicabili agli assi prioritari dei programmi, che consenta, così, di aumentare i pagamenti per i paesi beneficiari. Le misure proposte saranno transitorie e in vigore fino all’uscita dello Stato membro dal meccanismo di sostegno finanziario, ma è necessaria una applicazione retroattiva del regolamento. Condivido con la relatrice anche la procedura per una trasparente assegnazione della maggiorazione: a tal fine, è utile una resa dei conti esauriente sull’uso dei pagamenti transitoriamente aumentati, senza tuttavia aumentare gli oneri amministrativi.

 
  
MPphoto
 
 

  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Criza financiară cu care se confruntă Uniunea Europeană aduce prejudicii grave stabilităţii economice. Se cer măsuri imediate în vederea continuării absorbţiei fondurilor structurale în anumite ţări în care presiunea asupra bugetelor naţionale este în continuă creștere. Decizia de a mări cu zece puncte finanţările acordate anumitor state va contribui la redresarea economiilor naţionale, cât și la dezvoltarea anumitor regiuni aflate în dificultate, prin optimizarea utilizării fondurilor structurale și din Fondul de coeziune. Îmi exprim mulţumirea că acest text a fost adoptat în prima lectură pentru a veni în sprijinul economiilor care suferă sub presiunea crizei financiare.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Hübner modifiant le règlement du Conseil (CE) n°1083/2006 en ce qui concerne certaines dispositions ayant trait à la gestion financière pour certains Etats membres qui connaissent des difficultés ou une menace de graves difficultés quant à leur stabilité financière. L'objectif est d'aider les Etats membres les plus touchés par la crise financière à poursuivre l'exécution des programmes financés par les fonds structurels. L'exécution des programmes opérationnels et des projets est freinée par les problèmes de liquidités liés aux contraintes budgétaires. C'est pourquoi le règlement révisé augmentera les sommes allouées aux pays concernés de manière exceptionnelle et temporaire. Concrètement, cela se traduira par une augmentation des taux de cofinancement européens de 10 points de pourcentage applicables à l'axe prioritaire avec, par conséquent, un financement moindre de la part des Etats concernés. Les crédits d'engagement ne seront pas modifiés et la majoration sur les crédits de paiement sera compensée d'ici la fin de la période de programmation.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. No momento de crise económica e financeira que atravessamos, é importante assegurar a boa execução dos programas da política de coesão enquanto instrumento de injecção de fundos na economia. No entanto, a execução dos programas constitui um problema, especialmente para os Estados-Membros que foram mais afectados pela crise e que receberam assistência financeira no âmbito do MEEF. Congratulo-me com a proposta da Comissão que tem como objectivo efectuar pagamentos a esses países, enquanto beneficiarem dos mecanismos de apoio, sem alterar a dotação total da política de coesão no período de 2007-2013. Tal proporcionará recursos financeiros adicionais aos Estados-Membros nesta conjuntura crítica e facilitará a continuidade da execução dos programas no terreno.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − The economic crisis has had a devastating effect on economic growth and financial stability in almost all Member States. In order to take measures to counterbalance these negative effects it is necessary to amend the relevant current legislative framework. This amending regulation supports the European Commission’s proposal to amend Council Regulation No 1083/2006 in order to provide additional financial resources to Member States that are struggling under unsustainable debts. In May 2011, Ireland and Portugal were given such assistance and it proved crucial to these two countries, which is why the current regulation must be amended in order to continue the aid supplied by this programme. It is for this reason that I support the rapporteur.

 
  
MPphoto
 
 

  Jorgo Chatzimarkakis, Jürgen Creutzmann, Britta Reimers und Alexandra Thein (ALDE), schriftlich. Die FDP im Europäischen Parlament stimmt dem Bericht Hübner zur Änderung der Verordnung KOM(2011)0482 nur unter der Bedingung zu, dass es sich bei der Anhebung der geltenden Kofinanzierungssätze um 10 Prozentpunkte um eine Ausnahme für die explizit betroffenen Staaten handelt. Die Ausnahme darf keinen Präzedenzcharakter haben und sollte nach Überwindung der schweren Finanz- und Wirtschaftskrise mit den entsprechenden Liquiditätsengpässen für die betroffenen Staaten rückgängig gemacht werden.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. A crise económica e financeira e a recessão económica que o mundo e a Europa atravessam levaram a uma deterioração das condições financeiras, económicas e sociais em vários Estados-Membros, incluindo Portugal, levando a uma redução dos recursos financeiros disponíveis para o financiamento de investimentos públicos.

Aplaudo a proposta da Comissão Europeia de proporcionar assistência financeira adicional, através da política de coesão, aos Estados-Membros que neste momento enfrentam graves dificuldades na gestão do seu défice, como é o caso do meu país, permitindo assim a continuidade da execução de programas que estavam ameaçados face à conjuntura económica.

Partilho com o relator a importância estratégica da retroactividade destas medidas de majoração da taxa de co-financiamento em 10 pontos, parecendo-me equilibrado o acordo alcançado, que estabelece limites de vigências e critérios de elegibilidade que não prejudicam o futuro Quadro Financeiro Plurianual.

Estou convicto de que esta alteração ao Regulamento (CE) n.º 1083/2006 vai ser de uma ajuda fulcral para os Estados-Membros mais atingidos pela crise, aliviando a pressão sobre o seu orçamento nacional e fazendo jus a uma verdadeira política de coesão entre os Estados-Membros da UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio voto favorevole a questa relazione. Noi tutti ci siamo ormai resi conto che la crisi del debito periferico si è trasformata in una nuova crisi economica nell’eurozona, con un impatto estremamente negativo sulla stabilità macroeconomica e sul bilancio degli Stati Membri. La proposta della Commissione europea che modifica il regolamento (CE) n. 1083/2006 (regolamento generale) che fornisce ulteriori risorse finanziarie in altri Stati membri dell'UE che si trovano in particolari difficoltà nella gestione del debito e del deficit pubblico, mira quindi a garantire la stabilità fiscale muovendosi su binari lievemente deviati, ma che seguono comunque la giusta direzione. L’eurozona necessita ora di un forte messaggio politico. Mi auguro che la prossima riunione del Consiglio a vertice UE il 9 dicembre dimostri la volontà comune di tutti gli Stati membri per cooperare nell'adozione di misure molto specifiche per superare la crisi.

 
  
MPphoto
 
 

  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − Non è possibile non essere concordi nel sostenere un provvedimento che rappresenta una boccata d'ossigeno concreta e consistente per quegli Stati membri che presentano le maggiori difficoltà economico-finanziarie. Allo stesso modo, non si può non appoggiare una misura che rappresenta un tentativo per massimizzare l'uso dei finanziamenti europei, scongiurando il rischio di lasciarli non spesi a causa della mancata disponibilità finanziaria degli Stati membri, come pure il conseguente, ulteriore deterioramento e indebolimento delle condizioni economico-sociali. Per quanto limitata ai soli Stati membri che hanno avuto accesso a meccanismi di stabilità finanziaria, la misura va, quindi sostenuta e approvata in fretta. Tuttavia, questo non ci esenta dal sottolineare quanto essa rappresenti la dimostrazione del fallimento del patto di stabilità e del six-pack così come voluti e approvati dalla maggioranza di destra in Commissione e in Parlamento. In particolare, questo intervento "contingente" si limita ad attenuare gli effetti, per loro natura "strutturali" del circolo vizioso innescato, in particolare, dalla mancata esclusione degli stanziamenti per investimenti dalla rigidità dei criteri del patto di stabilità, anche a causa della mancata introduzione di una golden-rule sugli investimenti. Ben vengano provvedimenti-tampone, ferma restando la consapevolezza dell'errata strategia perseguita e della urgenza di interventi correttivi strutturali.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Az Európai Uniónak elhúzódó gazdasági és pénzügyi válsággal kell megbirkóznia, mely rendkívül negatívan érinti a tagállamok költségvetését és makrogazdasági stabilitását. A regionális források felhasználása így komoly veszélybe kerül, hiszen egyre nehezebb a társfinanszírozás tagállami részének biztosítása.

Mindezek fényében üdvözlendő az Európai Bizottság javaslata a társfinanszírozási ráta ideiglenes, 10 százalékpontos emelésére azon uniós tagállamok számára, melyek különös nehézségekkel küzdenek az államadósság és a pénzügyi stabilitás terén. A rendelkezés által érintett országok (Magyarország, Románia, Lettország, Portugália, Görögország, Írország) teljes kohéziós politikai támogatása összességében nem változna.

Örömmel tölt el, hogy a politikai csoportok között nem volt jelentős nézeteltérés, a tárgyalásokat sikerült rövid idő alatt lezárni, így a jelenlegi plenáris ülésen sor kerülhet a jelentés megszavazására, és a támogatás folyósítása megkezdődhet 2012 elején.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Os Estados-Membros que se submeteram a programas de estabilização/assistência financeira enfrentam, actualmente, grandes dificuldades para financiar os seus investimentos públicos. O enorme esforço de consolidação orçamental a que estão sujeitos e a falta de liquidez das suas economias ameaçam parar um conjunto significativo de investimentos públicos com forte apoio comunitário. Caso a UE deixasse que tal acontecesse, não apenas esses países deixariam de beneficiar de parte dos apoios comunitários a que têm direito, como se dificultaria a recuperação das respectivas economias. Assim sendo, votei a favor do relatório por considerar muito positiva a proposta de reforço do co-financiamento comunitário.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Numa altura em que são necessários sinais positivos por parte das instituições europeias no sentido de estancar a crise financeira, é importante aprovar a proposta de alteração ao Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho (Regulamento Geral), para proporcionar recursos financeiros adicionais aos Estados-Membros da UE que enfrentam graves dificuldades financeiras. Esta alteração permite o aumento das taxas de co-financiamento para os fundos da UE destinados a Portugal, à Grécia, à Irlanda, à Roménia, à Letónia e à Hungria, podendo essa contribuição cobrir 95% dos custos totais dos projectos que reforcem a competitividade, o crescimento e o emprego.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Congratulo-me com a aprovação desta proposta, por parte do Parlamento Europeu, que permite que os pagamentos intermédios a título dos Fundos Estruturais e do Fundo de Coesão sofram um aumento correspondente a dez pontos percentuais acima da taxa real de co-financiamento para cada eixo prioritário, no caso dos Estados-Membros que enfrentem sérias dificuldades de estabilidade financeira e tenham solicitado beneficiar desta medida. Os Estados-Membros elegíveis para esta medida são os países da zona euro que receberam assistência financeira no âmbito de um programa do mecanismo europeu de estabilização financeira (MEEF) e os países que não pertencem à zona euro e que receberam assistência financeira do Instrumento Europeu da Balança de Pagamentos. Assim, esta disposição é aplicável retroactivamente a Portugal, Irlanda, à Grécia e a Portugal com efeitos a partir do dia em que, nos termos do artigo 77.º, n.º 2, lhes tenha sido concedida assistência financeira. É ainda aplicável à Hungria, Letónia e Roménia, a partir de 1 de Janeiro de 2010. Os fundos da Política de Coesão podem desta forma vir a ter 95% de co-financiamento europeu. A maioria esmagadora do Parlamento Europeu votou favoravelmente este relatório. Espero que o Conselho tenha a mesma atitude.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Desde há muito que o esforço nacional exigido, a par das restrições ao investimento público impostas a pretexto do Pacto de Estabilidade, tem comprometido uma utilização plena dos Fundos comunitários por parte, precisamente, dos países economicamente mais débeis, que deles mais necessitariam. Os programas FMI-UE vieram agravar significativamente este quadro, atirando o investimento - público e privado - para níveis historicamente baixos. Assim, esta proposta da Comissão, de aumento do co-financiamento comunitário (FEDER e FSE) para os países que enfrentam maiores dificuldades, com a correspondente redução do esforço nacional, há muito que se impõe como uma necessidade, e chega, lamentavelmente, tarde.

Mas importa referir que esta proposta não aumenta - como devia - o orçamento à disposição de cada um dos países em dificuldades. Pelo contrário, o resultado prático, devido à redução do esforço nacional, será a redução do valor global de investimento previsto nas áreas em questão: áreas sociais e desenvolvimento regional. Serão, consequentemente, mais reduzidas as perspectivas de crescimento e desenvolvimento abertas pelos investimentos realizados. Desta forma, compromete-se o objectivo da coesão. Impõe-se, por isso, que a Comissão considere a possibilidade de aumento efectivo dos Fundos comunitários à disposição destes países. Para além da supressão dos critérios irracionais do Pacto de Estabilidade, libertando o necessário investimento público.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. A utilização plena dos Fundos comunitários por parte dos países economicamente mais débeis, que deles mais necessitariam, desde há muito que está dificultada pelo esforço nacional exigido, a par das restrições ao investimento público impostas, designadamente a pretexto do Pacto de Estabilidade. Os recentes programas FMI-UE vieram agravar significativamente este quadro, atirando o investimento - público e privado - para níveis muito baixos. Esta proposta da Comissão, de aumento do co-financiamento comunitário (FEDER e FSE) para os países que enfrentam maiores dificuldades, com a correspondente redução do esforço nacional, peca por ser tardia.

Importa, no entanto, referir que esta proposta não aumenta, como devia, o orçamento à disposição de cada um dos países em dificuldades. Pelo contrário, o resultado prático, devido à redução do esforço nacional, será a redução do valor global de investimento previsto nas áreas em questão: áreas sociais e desenvolvimento regional. É preciso que a Comissão considere a possibilidade de aumento efectivo dos Fundos comunitários à disposição destes países além da supressão dos critérios irracionais do Pacto de Estabilidade, libertando o necessário investimento público.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Svetová finančná kríza a hospodársky útlm vážne poškodili hospodársky rast a finančnú stabilitu a vyvolali výrazné zhoršenie finančných a hospodárskych podmienok v niekoľkých členských štátoch. Majú konkrétne vážne ťažkosti alebo im takéto ťažkosti hrozia, pričom ide hlavne o problémy súvisiace s ich hospodárskym rastom a finančnou stabilitou a so zhoršením schodku a zadlženia, čo je okrem iného spôsobené medzinárodným hospodárskym a finančným prostredím. Napriek tomu, že boli prijaté dôležité opatrenia na vyváženie negatívnych účinkov krízy vrátane zmien a doplnení legislatívneho rámca, vplyv finančnej krízy na reálnu ekonomiku, trh práce a občanov je zreteľný. Narastá tlak na vnútroštátne finančné zdroje, pričom k jeho zmierneniu by mohlo prispieť predovšetkým optimálne využívanie finančných prostriedkov zo štrukturálnych fondov a Kohézneho fondu. Práve už zmieňovaná kríza a hospodársky útlm, ktoré vážne poškodili finančnú stabilitu niekoľkých členských štátov, si vyžadujú rýchlu reakciu s cieľom zmierniť účinky na ekonomiku ako celok. Som toho názoru, že je dôležité, aby členské štáty získali finančnú pomoc zo strany Únie alebo od ostatných členských štátov eurozóny, s cieľom riešiť závažné ťažkosti v oblasti finančnej stability.

 
  
MPphoto
 
 

  Marian Harkin (ALDE), in writing. − I support this report, which aims to provide additional financial assistance through the mechanism of the Cohesion Policy by topping up the co-financing rate by 10 percentage points. However, sometimes in these institutions, one hand doesn't know what the other hand is doing. A real problem has arisen in Ireland and I presume elsewhere with regard to LEADER funding. Queries have suddenly arisen about projects costing more than EUR 200 000 and whether there is a conflict with state aid. This has caused a full stop with regard to projects that are in the pipeline and awaiting funding. State aid was never an issue before for these types of projects but now, because there is a query, everything stops. Is nobody considering all the many projects that are currently at a standstill and the knock-on effects of the entire spend? If there are queries, projects should be allowed to continue until a decision is made. I am calling for an immediate decision on this matter. There is no point voting here to give higher levels of co-funding to Member States and at the same time blocking LEADER projects because of new queries.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Je me félicite de l'adoption à la quasi unanimité du rapport de Madame Hübner qui va permettre à six Etats-membres - le Portugal, la Grèce, l'Irlande, la Roumanie, la Hongrie et la Lettonie - de bénéficier du relèvement des taux de cofinancement des fonds structurels et de cohésion pour une période provisoire et de manière exceptionnelle. Conformément à l'esprit de solidarité qui anime l'Union européenne, ces six pays, qui rencontrent des problèmes de liquidités liées à la crise et, de fait, des difficultés dans l'exécution des programmes financés par les fonds régionaux, pourront recevoir davantage de financements de la part de la Commission européenne et voir leur contribution atténuée temporairement. Cette mesure d'aide exceptionnelle permettra, je l'espère, de répondre à l'urgence de la situation en injectant des fonds dans l'économie réelle et en relançant les projets qui permettront à ces pays d'envisager leur avenir avec sérénité. C'est une décision sage qui n'aura aucune conséquence sur la dotation globale de ces pays concernés pour la période 2007-2013, puisque les crédits payés en 2012 seront répercutés ultérieurement.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau Komisijos pasiūlymui, pagal kurį iš dalies keičiamas Tarybos reglamentas (EB) Nr. 1083/2006. Siekiama skirti papildomų finansinių išteklių ES valstybėms narėms, susiduriančiomis su ypatingais valstybės skolos/deficito administravimo sunkumais, ir užtikrinti finansinį stabilumą, kad būtų galima toliau įgyvendinti programas.

 
  
MPphoto
 
 

  Krišjānis Kariņš (PPE), rakstiski. − Es atbalstīju priekšlikumu regulai, ar kuru groza Regulu Nr. 1083/2006 par Eiropas Reģionālās attīstības fondu un Eiropas Sociālā fonda darbību. Šie grozījumi, kas ļautu palielināt Eiropas Savienības līdzfinansējumu no šiem fondiem par 10 procentpunktiem tām valstīm, kuru finanšu stabilitāte ir apdraudēta vai kuras ir saņēmušas starptautisko aizdevēju finansējumu (Latvija, Grieķija, Īrija, Portugāle, Rumānija, Ungārija). Latvijas gadījumā tas nozīmē līdzfinansējuma pieaugumu līdz 95% līdzšinējo 85% vietā.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Consider că acordarea unui ajutor suplimentar pentru proiectele de dezvoltare regională finanțate din Fondul European de Dezvoltare Regională (FEDR) și Fondul Social European (FSE) este benefică. Pe lista statelor care vor beneficia de noua măsură UE se află și țara mea, România, alături de Ungaria, Letonia, Portugalia, Grecia și Irlanda. Noul regulament adoptat prevede creșterea temporară cu 10 puncte procentuale a contribuției europene în proiectele comunitare. Această măsură vine în ajutorul beneficiarilor și dorește să sprijine dezvoltarea regiunilor mai sărace și predispuse să fie afectate în continuare de criza economică și financiară. Procedura de acordare a majorărilor trebuie să fie clară și nu ar trebui să ducă la creșterea sarcinilor administrative, permițând și o adaptare rapidă a politicii pentru a răspunde nevoilor țărilor celor mai afectate de criză.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − The European Union is being confronted with the persistence of the economic and financial crisis having an alarmingly negative impact on the macroeconomic stability and budget of Member States. Reductions in national financial resources available to finance public investments have become a clear constraint to Cohesion Policy implementation and absorption of Structural Funds in some countries. I welcome the proposal of the European Commission (COM (2011)0482) amending Council Regulation (EC) No 1083/2006 (General Regulation), and note that the aim is to provide additional financial resources to EU Member States facing particular difficulties in managing public debt/deficit and ensuring financial stability – with a view to ensuring the continuation of the implementation of the programmes.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione Hübner è favorevole. I tagli alle risorse nazionali disponibili per finanziare gli investimenti pubblici sono palesemente divenuti un vincolo per l'attuazione della politica di coesione e per l'esecuzione dei fondi strutturali in alcuni paesi. E’ pertanto necessario dotare gli Stati membri di risorse supplementari volte a gestire in maniera ottimale il debito pubblico.

 
  
MPphoto
 
 

  Erminia Mazzoni (PPE), per iscritto. − Il 1 dicembre abbiamo votato la proposta di modifica del regolamento (CE) 1083/2006, per introdurre disposizione straordinarie per alcuni Stati membri in grave difficoltà economica e finanziaria. Essa rientra nel pacchetto di misure straordinarie adottate dalla Commissione europea nell´agosto 2011, che si sono rese necessarie alla luce della crisi economica e finanziaria, che esercita una crescente pressione sulle risorse finanziarie nazionali, in un momento in cui gli Stati membri procedono a riduzioni di bilancio. Ciò genera un problema di liquidità derivante dai vincoli di bilancio, che mette a repentaglio l´attuazione dei programmi della politica di coesione e l´impatto di tali investimenti sull´economia reale. Con il presente provvedimento si propone di modificare l´articolo 77 del regolamento in modo da consentire alla Commissione - su richiesta degli Stati membri interessati e previa decisione del Consiglio di concessione di assistenza nel quadro dei meccanismi di sostegno - di maggiorare del 10% il rimborso delle spese dichiarate per il periodo in questione, accrescendo così i tassi di cofinanziamento applicabili per gli assi prioritari. Ciò non comporterà oneri finanziari aggiuntivi per il bilancio generale poiché gli stanziamenti finanziari totali dei Fondi a favore dei Paesi e dei programmi in questione per il periodo complessivo resteranno invariati.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Em Agosto de 2011, foi apresentada pela Comissão Europeia a proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita a determinadas disposições referentes à gestão financeira de determinados Estados-Membros afectados ou ameaçados por graves dificuldades de estabilidade financeira, como são exemplo a Grécia, Hungria, Irlanda, Letónia, Portugal e Roménia. O aumento em 10 pontos percentuais da taxa de co-financiamento é vantajosa para Portugal, pois facilitará a injecção de fundos na economia nacional, antecipará a execução dos fundos comunitários e dinamizará projectos que irão criar emprego e gerar riqueza. Os 629 milhões de euros disponibilizados a Portugal representam uma antecipação do envelope financeiro da Política de Coesão 2007-2013 e não um financiamento novo ou adicional para os Estados-Membros.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I support all the necessary measures to be taken to support Member States in difficulty to face the current financial crisis. Decreasing the co-financing rate under the Structural Funds for those Member States, exceptionally, for this period could be a major help.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, užsitęsusi finansų ir ekonomikos krizės ypač stipriai paveikė valstybių narių nacionalinius biudžetus, dėl to reikia imtis priemonių, kurios padėtų užtikrinti finansinį valstybių narių stabilumą ir tolimesnį programų įgyvendinimą. Atsižvelgiant į tai, būtina teikti laikiną papildomą finansinę paramą toms valstybėms narėms, kurios susiduria su dideliais valstybės skolos ar deficito administravimo sunkumais. Taigi, pritariu pasiūlymui padidinti bendras finansavimo normas tam tikrą laikotarpį. Be to, labai svarbu užtikrinti, kad parama būtų teikiama tik esant ypatingiems atvejams, kai susidariusių problemų negalima išspręsti kitomis priemonėmis.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − La crisi economica che fronteggiamo e che ogni giorno si fa sentire sul bilancio degli Stati membri viene combattuta dagli stessi con diverse modalità di finanziamento. La stabilità finanziaria, obiettivo principale di ogni Stato, è in bilico e ogni proposta per garantirla va presa in considerazione. Ho votato a favore del testo della collega Hübner perché il regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio viene modificato in modo tale da risolvere un dilemma che affligge molti degli Stati che utilizzano il sistema delle sovvenzioni rimborsabili, affiancati ai contributi dei fondi strutturali, come forme di aiuto diretti. Non esistendo una definizione precisa di sovvenzioni rimborsabili, non si poteva stabilire quanto gli Stati membri potessero far riferimento a questa forma di aiuto senza interessi aggiuntivi. Con l'approvazione del nuovo testo si afferma che i fondi strutturali possono cofinanziare gli aiuti rimborsabili.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση. Όλοι πλέον αντιλαμβάνονται ότι η δημοσιονομική κρίση χρέους στην περιφέρεια έχει μετατραπεί σε μια νέα οικονομική κρίση στην ευρωζώνη με εξαιρετικά αρνητικό αντίκτυπο στην μακροοικονομική σταθερότητα και στον προϋπολογισμό των κρατών μελών. Η πρόταση της Ευρωπαϊκής Επιτροπής, η οποία τροποποιεί τον κανονισμό (EΚ) αριθ. 1083/2006 του Συμβουλίου (γενικός κανονισμός) και προβλέπει πρόσθετους οικονομικούς πόρους στα κράτη μέλη της ΕΕ τα οποία αντιμετωπίζουν ιδιαίτερες δυσκολίες στην διαχείριση του δημόσιου χρέους και του δημόσιου ελλείμματος και άρα και στην διασφάλιση της δημοσιονομικής σταθερότητας, κινείται προς την σωστή κατεύθυνση, όμως δεν επαρκεί. Η ευρωζώνη τώρα χρειάζεται και ένα ισχυρό πολιτικό μήνυμα. Το προσεχές Συμβούλιο κορυφής της ΕΕ στις 9 Δεκεμβρίου έχει μία και ίσως από τις τελευταίες ευκαιρίες να αποδείξει την κοινή πολιτική βούληση όλων των κρατών μελών και τη λήψη πολύ συγκεκριμένων μέτρων για την υπέρβαση της κρίσης.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório sobre a proposta de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que diz respeito a determinadas disposições referentes à gestão financeira relativamente a determinados Estados-Membros afectados ou ameaçados por graves dificuldades de estabilidade financeira. Concordo com as conclusões expostas pela relatora. De facto, esta alteração ao regulamento geral permitirá empreender rapidamente acções com vista a ajudar os Estados-Membros duramente atingidos pela crise. A majoração temporária dos limites máximos de co-financiamento facilitará a concentração dos fundos na realização de alguns projectos e reduzirá a pressão sobre o orçamento nacional. Em suma, estas medidas ajudarão os nossos países nesta conjuntura de crise.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A presente crise com que a União se debate tem permitido aperfeiçoar os mecanismos comunitários de prevenção de riscos sistémicos e de reacção a situações de fragilidade económico-financeira. Por um lado, tal permitiu focar a atenção dos decisores políticos comunitários na necessidade de adoptar instrumentos estruturais que, para o futuro, permitam uma resposta mais célere aos diversos problemas que possam emergir. Por outro, levou à adopção de medidas que, a curto prazo, pudessem minorar os efeitos da crise económica e financeira.

É neste contexto que se enquadra a proposta de alteração ao Regulamento (CE) n.º 1083/2006, no que respeita às disposições referentes à gestão financeira relativamente a determinados Estados-Membros afectados ou ameaçados por graves dificuldades de estabilidade financeira. Um dos pontos que deve ser realçado é a majoração de 10 pontos percentuais da taxa de co-financiamento comunitário dos projectos de coesão. O Regulamento aplica-se, entre outros, aos países da zona euro que receberam assistência financeira no contexto do Mecanismo Europeu de Estabilização Financeira, o que abarca Portugal.

Votei, por conseguinte, em sentido favorável, na esperança de que estes instrumentos permitam minorar as dificuldades com que nos temos deparado.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The European Union is being confronted with the persistence of the economic and financial crisis having an alarmingly negative impact on the macroeconomic stability and budget of Member States. Reductions in national financial resources available to finance public investments have become a clear constraint to Cohesion Policy implementation and absorption of Structural Funds in some countries. Member States eligible for this measure are defined (1) as those EURO countries that have received financial assistance under a programme from the European Financial Stabilisation Mechanism (EFSM) or (2) those NON-EURO countries that that have received financial assistance from the Balance of Payments (BoP) mechanism. The way to provide additional financial assistance through Cohesion Policy is a “top-up” of the co-financing rate, allowing for an increase in payments to the countries eligible. The EC proposes a 10 percentage point top-up of the applicable co-financing rates for the priority axis of the programmes.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Em Agosto de 2011, a Comissão Europeia (CE) apresentou a proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1083/2006 do Conselho no que respeita a determinadas disposições referentes à gestão financeira de determinados Estados-Membros afectados ou ameaçados por graves dificuldades de estabilidade financeira, nomeadamente a Grécia, Hungria, Irlanda, Letónia, Portugal e Roménia.

Entendo que a proposta de aumentar em 10 pontos percentuais a taxa de co-financiamento é vantajosa para Portugal, pois permitirá injectar dinheiro fresco na economia nacional, antecipar a execução dos Fundos comunitários e dinamizar projectos que irão criar emprego e gerar riqueza. Os 629 milhões de euros disponibilizados a Portugal representam uma antecipação do envelope financeiro da política de coesão para o período 2007-2013 e não um financiamento novo ou adicional para os Estados-Membros. A urgência da proposta e o prazo reduzido do relatório da comissão requereram uma coordenação estreita entre o relator e a Presidência polaca, que conduz as negociações no Conselho.

Gostaria assim de felicitar todos os envolvidos pela rápida decisão tomada no apoio aos Estados-Membros em dificuldades financeiras.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul Danutei Hubner aferent modificării Regulamentului 1083/2011 privind gestiunea financiară pentru anumite state membre care se confruntă cu dificultăţi financiare. Ungaria, România, Letonia, Portugalia, Grecia și Irlanda au fost cele mai afectate de criză și au primit asistenţă financiară prin mecanismul european de stabilizare financiară (MESF), pentru ţările din zona EURO, sau prin mecanismul privind balanţa de plăţi, pentru ţările din afara acestei zone. Măsura adoptată este temporară și permite Comisiei suplimentarea cu 10% a ratelor de cofinanţare aplicabile în perioada de intervenţie a mecanismelor de sprijin, nemodificând fondurile globale alocate acestor ţări în cadrul politicii de coeziune pentru perioada 2007-2013. Statul membru interesat înaintează Comisiei o cerere în termen de două luni de la data începând cu care statul membru îndeplinește una dintre condiţiile menţionate în regulament. Cererea va detalia scopul utilizării derogării și va oferi informaţii privind măsurile complementare prevăzute pentru a concentra fondurile pentru competitivitate, creștere și ocuparea forţei de muncă, inclusiv în legătură cu modificarea programelor operaţionale. Comisia are la dispoziţie 30 de zile de la data depunerii cererii pentru a formula obiecţii. Regulamentul se va aplica retroactiv, iar măsura va înceta să se aplice după ce statul membru părăsește mecanismul de sprijin.

 
  
MPphoto
 
 

  Oldřich Vlasák (ECR), in writing. − This proposal aims to harness Cohesion Policy in order to provide additional financial resources to Member States such as Greece and Portugal, which face huge difficulties in managing their debts. This proposal allows for additional financial assistance through Cohesion Policy by allowing for a temporary "top-up" increase of present co-financing rates by up to 10%. While Cohesion Policy can be used as a tool to assist those Member States who are struggling to finance quality public investments, it is questionable whether this proposal is an adequate reaction to the economic and fiscal problems in the Member States concerned. In many ways, it is just as important to pay attention to the quality of the supported projects and their potential contribution to economic growth, rather than merely seeking to maximise absorption rates of Structural and Cohesion funding in the Member States concerned. Moreover, the proposed arrangement can appear unfair, in that operational programmes in Member States which managed their public finances more carefully will be subject to less favourable co-financing conditions than those Member States such as Greece, thereby creating a perverse reward for financial irresponsibility. Given these factors I was unable to support this proposed measure and opted to abstain.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Die noch immer andauernde Finanz- und Wirtschaftskrise hat extrem negative Auswirkungen auf die makroökonomische Stabilität der Haushalte der Mitgliedstaaten. Kürzungen in den Haushaltsplänen führten zu Umsetzungsproblemen bei wichtigen Vorhaben der Kohäsionspolitik und behindern die notwendige Inanspruchnahme der EU-Strukturfonds. Die vorgeschlagene Änderung der Verordnung (EG) Nr. 1083/2006 soll es besonders betroffenen Mitgliedstaaten ermöglichen, EU-Förderungen, für deren Inanspruchnahme sie die Voraussetzungen erfüllen, durch Herabsetzung der Kofinanzierungsrate auch abrufen zu können. Die Maßnahmen sind zeitlich begrenzt, wobei mittels Abänderungsanträgen die Kommissionsvorlage in der konkreten Ausgestaltung präzisiert wurde. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Report: Danuta Maria Hübner (A7-0381/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, na medida em que é importante, particularmente neste momento de crise, prestar especial atenção às Regiões Ultraperiféricas Europeias, que já enfrentam dificuldades permanentes. Neste sentido, são justificadas as isenções e reduções de impostos relativos a produtos fabricados localmente nas ilhas Canárias, cuja economia tem sido prejudicada pela actual crise.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą ir pritariau Komisijos pasiūlymui dėl Tarybos sprendimo, kuriuo iš dalies keičiamas Sprendimas 2002/546/EB dėl jo taikymo laikotarpio. 2002 m. birželio 20 d. Tarybos sprendimu 2002/546/EB Ispanijai leidžiama iki 2011 m. gruodžio 31 d. taikyti mažesnį vadinamąjį AIEM mokestį (mokestis dažniausiai nustatomas į Kanarų salas įvežamiems ir Kanarų salose įsigyjamiems produktams) tam tikriems Kanarų salose vietoje gaminamiems produktams arba juos nuo tokio mokesčio atleisti. Sprendime 2002/546/EB nurodytos konkrečių priemonių, skirtų stiprinti vietos pramonę didinant jos konkurencingumą, priėmimo priežastys. 2009 m. visuotinė ekonomikos krizė, dėl kurios sumažėjo keliaujančiųjų skaičius, turėjo didelių pasekmių nuo pajamų iš turizmo labai priklausančių Kanarų salų ekonomikai. 2010 m. lapkričio 16 d. Ispanija Europos Komisijai pateikė prašymą pratęsti Sprendimo 2002/546/EB taikymo laikotarpį dvejiems metams. Komisija įvertino prašymą atsižvelgdama į Kanarų salų patiriamų sunkumų mastą. Ji padarė išvadą, kad remiantis turimais duomenimis pateisinama patenkinti prašymą. Pagal pateiktą pasiūlymą dėl Tarybos sprendimo, kuriuo iš dalies keičiamas Sprendimas 2002/546/EB dėl jo taikymo laikotarpio, taikymo laikotarpį bus leidžiama pratęsti iki 2013 m. gruodžio 31 d.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Tendo em conta a proposta da Comissão ao Conselho e em conformidade com o disposto no artigo 46.º do Regimento, votei favoravelmente o relatório sobre a proposta de decisão do Conselho que altera a Decisão 2002/546/CE no que se refere ao seu período de aplicação. Por este motivo, acredito que este relatório não precisa de alterações.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − The Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU) does not allow for a distinction between the taxation of local products of the Canary Islands and the taxation of products from Spain or other Member States. Council decision 2002/546/EC of June 2002 authorised Spain up until 31 December 2011 to apply exemptions from or reductions to taxes for products produced locally in the Canary Islands. This was adopted in order to strengthen the local industry and increase competitiveness. With the economic crisis, however, travelling abroad has been reduced substantially and has had harsh consequences on the Canary Islands, an economy that heavily relies on tourism as a source of revenue. On 16 November 2010, Spain introduced a proposal that would allow Council decision 2002/546/EC to be extended until December 2013. I support the rapporteur and believe the Canary Islands have benefited from this tax exemption, and this extension will allow for the area to return to economic growth.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Aggasztónak tartom, hogy a Kanári-szigeteket különösen erősen sújtotta a pénzügyi és gazdasági válság, és a munkanélküliség több mint kétszeresére emelkedett a szigeten a válság hatására (26,2% 2009-ben, míg 2001-2007 között 10,4% és 12% között mozgott). A foglalkoztatás növelése alapvető célja az Európai Unió regionális politikájának, és ez a célkitűzés különös hangsúlyt kap a gazdasági válság idején.

Mindezek fényében támogathatónak tartom, hogy a Kanári-szigeteken előállított termékek esetében alkalmazott adókedvezmény alkalmazási időtartamát egy évvel meghosszabbítsák.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport pour soutenir cette destination touristique prisée des Européens. La prorogation de cette mesure illustre bien la solidarité européenne envers les territoires dont l'économie, très dépendante du tourisme, est menacée par la crise économique.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório por considerar que a gravidade da situação económica nas Ilhas Canárias justifica a aplicação de algumas medidas de carácter excepcional, designadamente a introdução de um regime de excepção em matéria de tributação.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. A Decisão 2002/546/CE do Conselho, de 20 de Junho de 2001, autoriza a Espanha a aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções de imposto a produtos fabricados localmente nas Ilhas Canárias. Esta decisão procura reforçar a indústria local, melhorando, para o efeito, a sua competitividade. Em 16 de Novembro de 2010, a Espanha apresentou à Comissão Europeia um pedido visando prorrogar o período de aplicação da Decisão 2002/546/CE por dois anos, até 2013. Atendendo às necessidades particulares das regiões ultraperiféricas, voto favoravelmente esta prorrogação, acompanhando a Comissão, que deferiu este pedido.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço, da responsabilidade de Danuta Maria Hübner, versa sobre a proposta de decisão do Conselho que altera a Decisão 2002/546/CE quanto ao seu período de aplicação que terminava no próximo dia 31 de Dezembro de 2011. A decisão supra referida e enquadrada no artigo 349.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia (TFUE) prevê a existência de medidas especiais de apoio às Regiões Ultraperiféricas da UE como forma de as ajudar a ultrapassar as desvantagens económicas decorrentes da sua situação geográfica. Entre as regiões consideradas ultraperiféricas encontram-se as Ilhas Canárias. A crise económica e financeira mundial teve graves consequência no turismo das Ilhas Canárias e provocou um aumento significativo do desemprego na região que, de 17,3% em 2008, subiu para 26,2% em 2009, o que levou o Governo de Espanha a solicitar à Comissão Europeia a prorrogação por dois anos do período de aplicação da Decisão 2002/546/CE. Nestes termos, voto favoravelmente a prorrogação do período de aplicação, aos produtos locais das Ilhas Canárias, da Decisão 2002/546/CE por mais dois anos, ou seja, até 31 de Dezembro de 2013, data em que expiram as “Orientações relativas aos auxílios estatais com finalidade regional para o período de 2007/2013”.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Sobre as regiões ultraperiféricas da UE pesa um conjunto de factores, de natureza estrutural, que afectam a sua situação social e económica e o seu desenvolvimento, como sejam o afastamento, a insularidade, a pequena superfície, o relevo e o clima difíceis, e a dependência económica em relação a um pequeno número de produtos. Por esta razão, estas regiões devem merecer especial atenção.

Entre outros aspectos, devem ser definidas condições especiais de aplicação de legislação e de políticas sectoriais. Isto é válido, naturalmente, para todas as regiões ultraperiféricas, incluindo os Açores e a Madeira, muito embora as medidas aqui aprovadas apenas digam respeito às Ilhas Canárias. A Decisão 2002/546/CE do Conselho autoriza a Espanha a aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções do imposto conhecido como AIEM a uma lista de produtos fabricados localmente nas Ilhas Canárias. O que se pretende agora é, a pedido do governo espanhol, prorrogar o período de aplicação destas medidas. A Comissão e o relator propõem que o pedido de Espanha seja deferido, o que merece o nosso acordo.

Para além da defesa da produção local das RUP, impõem-se medidas de defesa da produção nacional, particularmente nos Estados-Membros de economias mais frágeis, como sucede com Portugal. Fizemos já propostas nesse sentido.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Sabemos que, nas Regiões Ultraperiféricas da UE, há um conjunto de factores, de natureza estrutural, que afectam a sua situação social e económica e o seu desenvolvimento. São os casos do afastamento, da insularidade, da pequena superfície, do relevo e do clima difíceis e a dependência económica em relação a um pequeno número de produtos. Por estas razões, estas regiões devem merecer especial atenção. Entre outros aspectos, devem ser definidas condições especiais de aplicação de legislação e de políticas sectoriais.

Isto é válido, naturalmente, para todas as regiões ultraperiféricas, incluindo os Açores e a Madeira, muito embora as medidas aqui aprovadas apenas digam respeito às Ilhas Canárias. A Decisão 2002/546/CE do Conselho autoriza Espanha a aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções do imposto conhecido como AIEM a uma lista de produtos fabricados localmente nas Ilhas Canárias. O que se pretende agora é, a pedido do Governo espanhol, prorrogar o período de aplicação destas medidas.

A Comissão e o relator propõem que o pedido de Espanha seja deferido, o que merece o nosso acordo. Mas impõem-se também medidas de defesa da produção nacional, particularmente nos Estados-Membros de economias mais frágeis, como Portugal.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V rozhodnutí Rady 2002/546/ES z 20. júna 2002 prijatom na základe článku 299 ods. 2 Zmluvy o ES sa Španielsku až do 31. decembra 2011 povoľuje uplatňovať oslobodenie od dane známej ako AIEM na niektoré výrobky, ktoré sa vyrábajú miestne na Kanárskych ostrovoch, alebo zníženie tejto dane. Opatrenia uvedené v zmienenom rozhodnutí sú navrhnuté s cieľom posilniť miestny priemysel zvýšením jeho konkurencieschopnosti. Pokles počtu turistov spôsobený svetovou hospodárskou krízou v roku 2009 mal vážne dôsledky pre ekonomiku Kanárskych ostrovov, ktorá vo veľkej miere závisí od príjmov z cestovného ruchu. Miera nezamestnanosti, ktorá sa v období rokov 2001 – 2007 pohybovala medzi 10,4 % a 12 %, sa tak v roku 2009 zvýšila na 26,2 %. Španielsko 16. novembra 2010 predložilo Európskej komisii žiadosť o predĺženie obdobia uplatňovania rozhodnutia 2002/546/ES o dva roky, aby sa dátum uplynutia jeho účinnosti zhodoval s dátumom uplynutia platnosti usmernení pre národnú regionálnu pomoc na roky 2007 – 2013. Komisia posúdila žiadosť so zreteľom na rozsah znevýhodnení, ktorými sú Kanárske ostrovy postihnuté, a dospela k záveru, že vyhovenie žiadosti o predĺženie je vzhľadom na dostupné informácie odôvodnené. Taktiež zastávam rovnaký názor, čo sa týka uplatňovania rozhodnutia, ktorým sa umožňuje predĺženie obdobia uplatňovania do 31. decembra 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Compte tenu de la situation très particulière des îles Canaries, sévèrement frappées par la crise, l'Union européenne a décidé de renforcer son soutien à l'économie locale, qui dépend pour beaucoup du tourisme. Elle a autorisé l'Espagne, pour une période supplémentaire de deux ans, à pratiquer des exonérations ou des réductions de l'impôt "AIEM" (« Arbitrio sobre los Importaciones y Entregas de Mercancias en las islas Canarias ») applicable à certains produits fabriqués localement. Cette décision, largement soutenue par le Parlement européen, répond à la démarche globale consistant à porter assistance, par des pratiques ciblées, à tous les territoires de l'Union, en particulier ceux qui subissent de vrais handicaps du fait de leur éloignement ou de leur accessibilité limitée.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pagal ES Sutarties nuostatas iš esmės neleidžiama skirtingai apmokestinti Kanarų salų vietos produktus ir Ispanijos ar kitų valstybių narių produktus. 2002 m. birželio 20 d. Tarybos sprendimu Ispanijai leidžiama iki 2011 m. gruodžio 31 d. taikyti mažesnį vadinamąjį AIEM mokestį tam tikriems Kanarų salose vietoje gaminamiems produktams arba juos nuo tokio mokesčio atleisti. Sprendime nurodytos konkrečių priemonių, skirtų stiprinti vietos pramonę didinant jos konkurencingumą, priėmimo priežastys. 2009 m. visuotinė ekonomikos krizė, dėl kurios sumažėjo keliaujančiųjų skaičius, turėjo didelių pasekmių nuo pajamų iš turizmo labai priklausančių Kanarų salų ekonomikai. Todėl nedarbas 2009 m. išaugo iki 26,2 proc., tuo tarpu 2001–2007 m. laikotarpiu nedarbo lygis svyravo nuo 10,4 proc. iki 12 proc. 2010 m. lapkričio 16 d. Ispanija Europos Komisijai pateikė prašymą pratęsti Sprendimo 2002/546/EB taikymo laikotarpį dvejiems metams, kad galiojimo pabaigos data sutaptų su 2007–2013 m. nacionalinių regioninės pagalbos teikimo gairių galiojimo pabaiga. Komisija įvertino prašymą atsižvelgdama į Kanarų salų patiriamų sunkumų mastą. Ji padarė išvadą, kad remiantis turimais duomenimis pateisinama patenkinti prašymą. Pritariau dokumentui, kadangi pateiktas pasiūlymas dėl Tarybos sprendimo, kuriuo iš dalies keičiamas Sprendimas 2002/546/EB dėl jo taikymo laikotarpio, pagal kurį taikymo laikotarpį leidžiama pratęsti iki 2013 m. gruodžio 31 d.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal. Although the Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU), does not in principle allow any difference between the taxation of local products of the Canary Islands and the taxation of products from Spain or other Member States, Council Decision 2002/546/EC of 20 June 2002, adopted on the basis of Article 299(2) of the EC Treaty, authorises Spain, up to 31 December 2011, to apply exemptions from or reductions in the tax known as AIEM to a list of products produced locally in the Canary Islands. Decision 2002/546/EC sets out the reasons for adopting specific measures, designed to strengthen local industry by making it more competitive.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Com a Decisão 2002/546/CE do Conselho, de 20 de Junho de 2002, é possível à Espanha aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções do imposto AIEM a produtos fabricados nas Ilhas Canárias. Esta decisão, que resulta do facto de se tratar de uma região ultraperiférica, define as razões que justificam a adopção de medidas específicas destinadas a reforçar a indústria local e que melhoram, para o efeito, a sua competitividade. Espanha apresentou à Comissão Europeia um pedido visando prorrogar o período de aplicação da Decisão por dois anos, para que a data de expiração da Decisão coincida com a data das Orientações relativas aos auxílios estatais com finalidade regional para o período 2007-2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The report is about the application of the special arrangements concerning the AIEM tax applicable in the Canary Islands. Spain submitted a request to the European Commission to extend the period of application of Decision 2002/546/EC for two years. The Spanish authorities confirm that the handicaps that justified the approval of total exemptions and partial reduction of the AIEM tax to a list of products produced locally in the Canary Islands are still valid. Accordingly, the purpose of this proposal is to extend the period of application of Decision 2004/162/EC for a period of two years – until 31 December 2013 – in order to make it coincide with the Guidelines on National Regional Aid that are applicable for the period 2007-2013. I am in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šį sprendimą, kadangi atsižvelgiant į Kanarų salų patiriamų sunkumų mastą, yra tikslinga pratęsti šiuo metu Kanarų saloms taikomą apmokestinimo išimtį. Pažymėtina, kad Kanarų salų didžioji dalis pajamų yra surenkamos iš turizmo. Užsitęsusi ekonomikos ir finansų krizė ypač stipriai paveikė Kanarų salų ekonomiką, išaugo nedarbo lygis. Manau, kad ES turi kiek galima labiau padėti savo atokiausiems regionams, taikydama specialias priemones, tokiu būdu suteikiant galimybę vystytis šių regionų ekonomikai. Atsižvelgiant į Kanarų salų nepalankią rinkos padėtį, būtina gerinti jų konkurencingumą, stiprinant vidaus pramonę, suteikiant tam tikras mokestines lengvatas.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Approvo la modifica delle decisione 2002/546/CE per quanto riguarda la proroga del periodo di applicazione fino al 31 dicembre 2013 poiché a causa della crisi togliere, ad un paese come la Spagna, la possibilità di non pagare un'imposta come l'AIEM sui prodotti fabbricati nelle isole Canarie puo' andare ad aggravare ulteriormente situazioni già precarie. Con questa proroga il Paese avrà la data di scadenza che coinciderà con quella degli orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionali per il periodo 2007 - 2013. Ovviamente la misura a carattere temporaneo e straordinario deve rimanere tale.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. A Decisão 2002/546/CE autoriza a Espanha a aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções do imposto conhecido como AIEM a uma lista de produtos fabricados localmente nas Ilhas Canárias. Em 16 de Novembro de 2010, a Espanha apresentou à Comissão Europeia um pedido visando prorrogar o período de aplicação da Decisão 2002/546/CE por dois anos, de modo a que a data de expiração da decisão coincidisse com a data das Orientações relativas aos auxílios estatais com finalidade regional para o período 2007-2013. A análise da Comissão teve em conta a dimensão das dificuldades que afectam as Ilhas Canárias. Com base nos elementos disponíveis, a Comissão concluiu que se justifica deferir o pedido da Espanha. Consequentemente, foi apresentada uma proposta de Decisão do Conselho que altera a Decisão 2002/546/CE no que se refere ao seu período de aplicação, permitindo a prorrogação do período de aplicação até 31 de Dezembro de 2013. O Parlamento foi chamado a votar esta modificação e nada havendo a opor, além de considerar que estas medidas de discriminação positiva para as RUPs são importantes para o arquipélago que delas beneficia directamente e para aqueles outros que poderão vir a invocar o precedente, votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A Decisão 2002/546/CE do Conselho, de 20 de Junho de 2002, autorizou a Espanha a aplicar um conjunto de isenções ou reduções de impostos aplicáveis a produtos fabricados nas Ilhas Canárias com vista a permitir o reforço da economia e competitividade locais. Apesar de terem natureza excepcional, votei em sentido favorável a prorrogação do seu prazo de aplicação até 31 de Dezembro de 2013, atendendo à actual crise económica e financeira.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU), does not in principle allow any difference between the taxation of local products of the Canary Islands and the taxation of products from Spain or other Member States. Council Decision 2002/546/EC of 20 June 2002, adopted on the basis of Article 299(2) of the EC Treaty, authorises Spain, up to 31 December 2011, to apply exemptions from or reductions in the tax known as AIEM to a list of products produced locally in the Canary Islands. Decision 2002/546/EC sets out the reasons for adopting specific measures, designed to strengthen local industry by making it more competitive. The global economic crisis of 2009, with its impact in the reduction of travelling, had severe consequences on the economy of Canary Islands, highly dependent on the revenues from tourism. Hence, unemployment rose from a rate oscillating between 10.4% and 12%, for the 2001-2007 period to 26.2% in 2009.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A Decisão 2002/546/CE do Conselho, de 20 de Junho de 2002, autoriza Espanha a aplicar, até 31 de Dezembro de 2011, isenções ou reduções do imposto AIEM a uma lista de produtos fabricados localmente nas Ilhas Canárias. A Decisão expõe as razões que justificam a adopção de medidas específicas, destinadas a reforçar a indústria local e que melhoram, para o efeito, a sua competitividade, que decorrem nomeadamente do facto de ser uma Região Ultraperiférica.

Espanha apresentou à Comissão Europeia um pedido visando prorrogar o período de aplicação da Decisão por dois anos, de modo a que a data de expiração da Decisão coincida com a data das «Orientações relativas aos auxílios estatais com finalidade regional para o período 2007-2013». A análise da Comissão teve em conta a dimensão das dificuldades que afectam as Ilhas Canárias e, com base nos elementos disponíveis, a Comissão concluiu que se justifica deferir o pedido de Espanha. O Parlamento Europeu apoiou esta decisão que, todavia, não deve, do meu ponto de vista, afectar o comércio com outras Regiões Ultraperiféricas, mas sim, como indica o seu fundamento, incentivar a competitividade das regiões que apresentam dificuldades específicas e exigem, por isso, medidas especiais.

 
  
MPphoto
 
 

  Oldřich Vlasák (ECR), in writing. − Article 349 of the Treaty authorises the Member States of France, Spain and Portugal to provide for a difference between the taxation of local products and the taxation of products from other Member States. This was introduced on the basis of the perceived permanent handicaps that affect the economic and social conditions of these "outermost regions", as they are defined in the Treaty. This report accepts the Commission's proposal to extend the application of exemptions from and reductions in a tax known as AIEM for certain products produced locally in the Canary Islands. In line with consistent ECR policy on such Article 349 measures, I have refused to support this report in committee, on the basis that the Treaty provision grants an unfair advantage to the three Member States concerned, even though all Member States have their own peripheral regions and yet cannot benefit from such exemptions from harmonising Community provisions on VAT.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Das EU-Recht erlaubt keine günstigere Besteuerung lokaler Produkte gegenüber Erzeugnissen aus den anderen Mitgliedstaaten. Im November 2010 stellte Spanien ein Ansuchen an die Kommission, eine Ausnahmeregelung für die Kanarischen Inseln zu verlängern, sodass das Ablaufdatum mit dem Ende der Richtlinie über Nationale Regionale Hilfe 2007-2013 zusammenfällt. Die Kommission kommt zu dem Schluss, dass aufgrund der gegebenen ökonomischen Situation auf den Kanaren – der Einbruch des Tourismussektors bedingte einen rasanten Anstieg der Arbeitslosenrate (von maximal 12 % auf 26,2 %) – die Ausnahme angebracht ist. Die Berichterstatterin stimmte dieser Auffassung zu und dem folgte auch ich.

 
  
  

Report: Danuta Maria Hübner (A7-0382/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este relatório, na medida em que é importante lembrar o carácter permanente das desvantagens que afectam as RUP e criar instrumentos existentes que se destinam a compensar estas desvantagens. No momento que vivemos urge, portanto, não ignorar o carácter degressivo do esforço que se impõe na prossecução de políticas de mais rigor ou austeridade, sempre que estamos perante situações de maior fragilidade. Neste sentido, são justificadas estas medidas no domínio da política fiscal, até porque não põem em causa o ordenamento jurídico da União.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją ir pritariau Komisijos pasiūlymui dėl Tarybos sprendimo, kuriuo iš dalies keičiamos Sprendimo 2007/659/EB nuostatos dėl jo taikymo laikotarpio ir sumažinto akcizo tarifo taikymo metinei kvotai. Atsižvelgdama į specialias ES atokiausių regionų, įskaitant Prancūzijos užjūrio departamentus, sąlygas, ypatumus ir ribotas galimybes, Taryba, remdamasi Komisijos pasiūlymu ir pasikonsultavusi su Europos Parlamentu, nustatys konkrečias priemones, kuriomis siekiama šiems regionams nustatyti Sutarčių ir bendros politikos taikymo sąlygas. Šios konkrečios priemonės visų pirma susijusios su mokesčių politika. Tačiau minėtosios priemonės nepažeis Sąjungos teisinės tvarkos vientisumo ir nuoseklumo.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Tendo em conta a proposta da Comissão ao Conselho e em conformidade com o disposto no artigo 46.º do Regimento, votei favoravelmente o relatório sobre a proposta de decisão do Conselho que altera a Decisão 2007/659/CE no que se refere ao seu período de aplicação e ao contingente anual que pode beneficiar de uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo. Por este motivo, acredito que este relatório não precisa de alterações.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − This proposal will adopt specific measures to specify the conditions of application of the Treaties and common policies to the EU’s outermost regions, such as the French Overseas Departments (FOD). One of these specific measures deals with fiscal policies, particularly the decision to authorise France to apply a reduced rate of excise duty on traditional rum produced overseas and sold in the French mainland. I support the rapporteur and believe the following amendments should be passed: 1. an increase in the annual quota of 108 000 hl of pure alcohol to 125 000 hl and 2. extend the derogation date from 31 December 2012 to 31 December 2013. These proposals reflect the market price for rum in the EU and will certainly be helpful to the economies of the EU’s outermost regions.

 
  
MPphoto
 
 

  Tamás Deutsch (PPE), írásban. − Az Unió legkülső régióinak, különösen a francia tengerentúli megyéknek fejlődését távoli fekvésük, kis méretük, kedvezőtlen domborzati és éghajlati viszonyaik egyaránt hátráltatják. Ez az oka annak, hogy a francia hatóságok Franciaország európai területén jövedékiadó-kedvezményt alkalmazhatnak a Franciaország tengerentúli megyéiben előállított hagyományos rumra.

Ebben az összefüggésben szeretném hangsúlyozni, rendkívül fontos, hogy az Unió különös gondot fordítson a leghátrányosabb helyzetben levő régiók támogatására és felzárkóztatására, és ezt a szempontot kell következetesen érvényesíteni a kohéziós politika jövőjéről folyó tárgyalások során is.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui prolonge une autorisation spéciale de dédouanement des produits ultra-marins afin de soutenir nos producteurs d'outre-mer et de permettre à nos citoyens d'accéder à ces produits à un moindre coût. En prolongeant cette mesure favorisant le commerce du rhum de nos départements d'Outre-mer, l'Union montre l'importance de favoriser une bonne circulation des produits de nos terroirs.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório por permitir que este produto tradicional da França ultramarina possa manter, temporariamente, a actual taxa de imposto reduzida, coincidindo assim o seu término com o da aplicação dos auxílios estatais decididos pela Comissão para este sector.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. A Decisão 2007/659/CE do Conselho, de 9 de Outubro de 2007, autoriza a França a aplicar, até ao final de 2012, no território da França metropolitana e em relação ao rum tradicional produzido nos departamentos franceses ultramarinos, uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo. As autoridades francesas requereram à Comissão não apenas um aumento do contingente anual, como uma prorrogação de um ano (até ao fim de 2013). Voto favoravelmente esta prorrogação, acompanhando a Comissão, que deferiu estes pedidos.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O artigo 349.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia prevê a existência de medidas especiais de apoio às Regiões Ultraperiféricas da UE cujas economias apresentem situações débeis. Em 9 de Outubro de 2007, o Conselho aprovou a Decisão 2007/659/CE, que permitia à França aplicar, no território da França Metropolitana, e ao rum tradicional produzido nos departamentos franceses ultramarinos, uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo. Entretanto, a França solicitou a derrogação dos efeitos da Decisão supracitada por mais um ano e um aumento de 108.000 hectolitros para 125.000 do contingente anual de álcool puro. O presente relatório debruça-se sobre a proposta de decisão do Conselho que altera a Decisão 2007/659/CE quanto ao seu período de aplicação, que terminava no dia 31 de Dezembro de 2012, prorrogando-o até 31 de Dezembro de 2013, data em que expiram as Orientações relativas aos auxílios estatais com finalidade regional para o período de 2007/2013, bem como um ajustamento do contingente anual de álcool puro tendo em conta a evolução do mercado da União em relação ao consumo de rum. Considerando que estas medidas não põem em causa o ordenamento jurídico da UE, voto favoravelmente este relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Esta proposta diz respeito aos departamentos franceses ultramarinos e prossegue os mesmos objectivos da proposta, da responsabilidade da mesma relatora, relativa às Ilhas Canárias. Ou seja, pretende-se, através de medidas no domínio fiscal, defender determinadas produções consideradas mais sensíveis nas regiões ultraperiféricas.

A Decisão 2007/659/CE do Conselho autoriza a França a aplicar, nestas regiões, relativamente ao rum tradicional, uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo. Tendo em conta que esta derrogação termina no final de 2012, as autoridades francesas dirigiram à Comissão dois pedidos: por um lado, que fosse aumentado o contingente anual de 108 000 hectolitros para 125 000 hectolitros de álcool puro; por outro, que se prorrogasse por um ano o período de vigência da decisão, ou seja, até ao final de 2013. A liberalização e desregulação do comércio e a sacrossanta livre concorrência ameaçam a viabilidade das produções locais, particularmente nos países e nas regiões com sistemas produtivos mais débeis e sujeitos a constrangimentos diversos, de carácter estrutural. Mas, como a realidade o vem demonstrando, este risco não se restringe às RUP. Muitos dos fundamentos que sustentam a necessidade de defesa da produção local nas RUP justificam igualmente a necessidade de defesa da produção nos Estados-Membros de economias mais débeis, como sucede com Portugal.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Este relatório refere-se aos departamentos franceses ultramarinos e prossegue os mesmos objectivos da proposta, da responsabilidade da mesma relatora, relativa às Ilhas Canárias.

Pretende-se, através de medidas no domínio fiscal, defender determinadas produções consideradas mais sensíveis nas regiões ultraperiféricas. A Decisão 2007/659/CE, do Conselho, autoriza a França a aplicar, nestas regiões, relativamente ao rum tradicional, uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo. Tendo em conta que esta derrogação termina no final de 2012, as autoridades francesas dirigiram à Comissão dois pedidos: por um lado, que fosse aumentado o contingente anual de 108 000 hectolitros para 125 000 hectolitros de álcool puro; por outro, que se prorrogasse por um ano o período de vigência da decisão, ou seja, até ao final de 2013.

A liberalização e desregulação do comércio e a sacrossanta livre concorrência ameaçam a viabilidade das produções locais, particularmente nos países e regiões com sistemas produtivos mais débeis e sujeitos a constrangimentos diversos, de carácter estrutural. Mas, como a realidade o vem demonstrando, este risco não se restringe às RUP. Muitos dos fundamentos que sustentam a necessidade de defesa da produção local nas RUP justificam também a necessidade de defesa da produção nos Estados-Membros de economias mais débeis, como Portugal.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − V článku 349 Zmluvy o fungovaní Európskej únie (ZFEÚ), ktorý sa uplatňuje na vzdialené regióny Únie, ku ktorým patria aj francúzske zámorské departmány, sa ustanovuje, že vzhľadom na hospodársku a sociálnu štrukturálnu situáciu veľmi odľahlých regiónov, ktorá je ovplyvnená ich odľahlosťou, ostrovnou polohou, malou rozlohou, obťažnými topografickými a klimatickými podmienkami, hospodárskou závislosťou na malom množstve výrobkov, čo spolu negatívne pôsobí na rozvoj týchto území, Rada na návrh Komisie a po porade s Európskym parlamentom prijme osobitné opatrenia na stanovenie podmienok na uplatnenie zmlúv a spoločných politík na uvedených územiach. Tieto opatrenia sa týkajú najmä daňovej politiky. Rada ich prijme bez toho, aby narušila integritu a súdržnosť právneho poriadku Únie vrátane vnútorného trhu a spoločných politík. Vo Francúzsku je znížená sadzba spotrebnej dane obmedzená ročnou kvótou 108 000 hektolitrov čistého alkoholu a platnosť uvedenej výnimky uplynie 31. decembra 2012. Francúzske orgány požadujú zvýšenie ročnej kvóty na 125 000 hektolitrov čistého alkoholu a zároveň žiadajú, aby sa obdobie uplatňovania rozhodnutia 2007/659/ES predĺžilo o jeden rok. Po preskúmaní všetkých skutočností sa navrhuje zvýšiť kvótu na 120 000 hektolitrov čistého alkoholu. Taktiež, predĺženie obdobia uplatňovania rozhodnutia 2007/659/ES o jeden rok, do 31. decembra 2013, je vzhľadom na dostupné zistenia opodstatnené.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Une nouvelle fois, l'Union européenne a su faire preuve de souplesse en prorogeant d'une année l'autorisation donnée à la France d'appliquer, sur son territoire et pour le rhum traditionnel fabriqué dans les départements français d'Outre-mer, un droit d'accise adapté à l'évolution du marché du rhum dans l'Union. Le taux réduit, jusqu'ici limité à un contingent annuel de 108 000 hectolitres d'alcool pur, sera porté à 125 000 hectolitres. Cette décision traduit la capacité d'adaptation de l'UE aux exigences du marché, souvent synonymes de dynamisme pour l'emploi, et son souci de maintenir le lien entre le continent et les territoires éloignés du centre décisionnel.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Prancūzijai leidžiama jos užjūrio departamentuose gaminamam ir žemyninėje dalyje parduodamam tradiciniam romui taikyti sumažintą akcizo tarifą. Sumažintas akcizo tarifas taikomas tik 108 000 hektolitrų gryno alkoholio metinei kvotai. Nukrypti leidžianti nuostata baigia galioti 2012 m. gruodžio 31 d. Prancūzijos valdžios institucijos pateikė Komisijai nustatytą ataskaitą su dviem prašymais. Pirma, prašoma 108 000 hektolitrų gryno alkoholio metinę kvotą padidinti iki 125 000 hektolitrų, kad ji atitiktų pokyčius ES romo rinkoje. Antra, Sprendimo 2007/659/EB taikymo laikotarpį prašoma pratęsti vieniems metams, t. y. iki 2013 m. gruodžio 31 d., kad šio laikotarpio pabaiga sutaptų su 2007 m. birželio 27 d. Komisijos priimto sprendimo dėl valstybės pagalbos toje pačioje srityje (Valstybės pagalba Nr. 530/2006) taikymo laikotarpio pabaiga. Pritariau siūlymui pritarti Komisijos pasiūlymui.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal, which takes into account the special conditions, characteristics and constraints of the EU’s outermost regions, including the French Overseas Departments (FOD). The Council, on a proposal from the Commission and after consulting the European Parliament, will adopt specific measures aimed at laying down the conditions of application of the Treaties, including common policies. One of the areas concerned by these specific measures is fiscal policy. However, the measures formerly mentioned will not undermine the integrity and coherence of the Union legal order.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Tendo em conta as condições, características e limitações especiais das regiões ultraperiféricas da UE, incluindo dos departamentos franceses ultramarinos (DOM), o Conselho, sob proposta da Comissão e após consulta ao Parlamento Europeu, adoptará medidas específicas destinadas a fixar as condições de aplicação dos Tratados, incluindo políticas comuns. Estas medidas específicas dizem respeito designadamente à política fiscal.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Council Decision 2007/659/EC authorises France to apply to ‘traditional’ rum produced in its overseas departments and sold on the French mainland a reduced rate of excise duty. The reduction in excise duty is limited in quantity and the derogation expires on 31 December 2012. The report contains two requests: an increase of quantity from 108 000 hectolitres to 125 000 hectolitres of pure alcohol to reflect developments on the market for rum in the EU; and a request for an extension by one year, i.e. to 31 December 2013, of the period of application of Decision 2007/659/EC. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kuria numatoma pratęsti Prancūzijos užjūrio departamentuose gaminamam ir žemyninėje dalyje parduodamam romui sumažinto akcizo tarifo taikymo laikotarpį ir atitinkamai padidinti jo kvotas. Atkreiptinas dėmesys į tai, kad sumažinto akcizo taikymas yra itin svarbus šiems regionams ir jų vystymuisi. Pažymėtina, kad jų atokumas, izoliuotumas, mažumas, sunkios topografinės ir klimato sąlygos ypatingai apsunkina užjūrio departamentų socialinę ir ekonominę padėtį. Taigi, atsižvelgiant į šių regionų ypatumus ir ribotas galimybes, būtina ir toliau taikyti sumažintą akcizo tarifą tradiciniam jos užjūrio departamentuose pagamintam romui, kad jų vystymuisi nekiltų grėsmė ir būtų užtikrintas ekonominis ir socialinis stabilumas.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione della collega Hübner perché ritengo importante offrire alle regioni più periferiche dell'Unione eguale possibilità di commerciare con le regioni interne ed è quindi necessario abbassare il livello delle accise per il commercio di prodotti specifici immessi sul mercato dalle regioni periferiche. In questo modo si riesce ad incentivare il commercio di tali prodotti mantenendo il prezzo adeguato alla richiesta dei mercati europei. Tenendo conto delle condizioni e caratteristiche speciali nonché dei vincoli particolari delle regioni più periferiche dell'Unione europea, il Consiglio adotterà misure specifiche volte a definire le condizioni di applicazione di queste politiche.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O presente relatório refere-se à proposta de decisão do Conselho que altera a Decisão 2007/659/CE no que se refere ao seu período de aplicação e ao contingente anual que pode beneficiar de uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo, concretamente para a comercialização do rum dos departamentos franceses ultramarinos. Atento o relatório da Comissão que justifica este tratamento preferencial, além de considerar que estas medidas de discriminação positiva para as RUPs e/ou departamentos franceses ultramarinos são importantes para o arquipélago que delas beneficia directamente e para aqueles que poderão vir a invocar o precedente, votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A Decisão 2007/659/CE do Conselho, de 9 de Outubro de 2007, autorizou a França a aplicar uma taxa reduzida de imposto sobre o consumo na França metropolitana e sobre o rum tradicional produzido nos departamentos franceses ultramarinos, com vista a permitir o reforço da economia e competitividade locais. Apesar de terem natureza excepcional, votei em sentido favorável a prorrogação do seu prazo de aplicação até 31 de Dezembro de 2013, bem como o aumento do contingente anual para 125 000 hectolitros de álcool puro, para que se ajuste este regime ao termo do período de aplicação da decisão da Comissão em matéria de auxílios estatais relativos a estes bens.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Taking into account the special conditions, characteristics and constraints of the EU's outermost regions, including the French Overseas departments (FOD), the Council, on a proposal from the Commission and after consulting the European Parliament, will adopt specific measures aimed at laying down the conditions of application of the Treaties, including common policies. One of the areas concerned by these specific measures is fiscal policy. However, the measures formerly mentioned will not undermine the integrity and coherence of the Union legal order. Council Decision 2007/659/EC of 9 October 2007, adopted on the basis of Article 299(2) of the EC Treaty (now Article 349 TFEU), authorises France to apply to ‘traditional’ rum produced in its overseas departments and sold on the French mainland a reduced rate of excise duty. The reduction in excise duty is limited to an annual quota of 108 000 hl of pure alcohol. The derogation expires on 31 December 2012.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Tendo em conta as condições, características e limitações especiais das Regiões Ultraperiféricas, o Conselho, sob proposta da Comissão e após consulta do Parlamento Europeu, pode adoptar medidas específicas destinadas a fixar as condições de aplicação dos Tratados, nos termos do artigo 349.° do TFUE, incluindo medidas específicas da política fiscal. A Decisão 2007/659/CE do Conselho, de 9 de Outubro de 2007, autoriza assim a França a aplicar, no território da França metropolitana e em relação ao rum tradicional produzido nos DOM, uma taxa reduzida do imposto especial sobre o consumo, limitada a um contingente anual de 108 000 hl de álcool puro, terminando a derrogação em 31 de Dezembro de 2012.

As autoridades francesas enviaram à Comissão, em 29 de Junho de 2010, o relatório que incluía dois pedidos: aumentar o contingente anual para 125 000 hectolitros, a fim de ajustar o contingente à evolução do mercado da União relativo ao rum e prorrogar, até 31 de Dezembro de 2013, o período de aplicação da decisão, para fazer coincidir o termo deste período com o termo do período de aplicação da decisão em matéria de auxílios estatais e relativa ao mesmo assunto, que foram deferidos pela Comissão e apoiados pelo Parlamento.

 
  
MPphoto
 
 

  Oldřich Vlasák (ECR), in writing. − Article 349 of the Treaty authorises the Member States of France, Spain and Portugal to provide for a difference between the taxation of local products and the taxation of products from other Member States. This was introduced on the basis of the perceived permanent handicaps that affect the economic and social conditions of these ‘outermost regions’, as they are defined in the Treaty. This latest Article 349 measure concerns rum produced in French overseas departments and sold on the French mainland with a reduced rate of excise duty. The reduction is limited to an annual quota of 108 000 hectolitres of pure alcohol. The Commission’s proposal is extend this special tax exemption for two additional years until December 2013, and to increase the annual quota concerned to 125 000 hl. I have voted against such Article 349 measures, on the basis that the Treaty provision grants an unfair advantage to the three Member States concerned, even though all Member States have their own peripheral regions and yet cannot benefit from such exemptions from harmonising Community provisions on VAT.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Mit Entscheidung 2007/659/EG wurde Frankreich ermächtigt, auf Rum aus dem französischen Übersee-Departments einen ermäßigten Steuersatz (für ein begrenztes Jahreskontingent) zu erheben. Diese Ausnahmeregelung soll nun auf Antrag bis Dezember 2013 verlängert werden. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Report: Ramon Tremosa i Balcells (A7-0361/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Trata-se de um relatório equilibrado, motivo pelo qual mereceu a minha aprovação. Saliento a importância de, futuramente, o BCE intervir na economia europeia de forma mais robusta, pelo que era desejável ver isso espelhado nos relatórios dos próximos anos.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le vote de la résolution relative au rapport annuel de la BCE a été l’occasion de débattre au Parlement européen du rôle de la BCE pour sortir de la crise de la zone euro. Les députés européens ont pu interpeller le nouveau président de la Banque, Mario Draghi, qui a remplacé Jean-Claude Trichet en novembre dernier, sur les moyens à adopter pour combattre la crise. J’ai voté en faveur de ce rapport, qui rappelle que le Parlement européen joue un rôle actif pour proposer des solutions de sortie de crise. Nous nous sommes prononcés en faveur de plus de gouvernance économique, qui doit aller de pair avec la gouvernance monétaire. Nous prônons également une zone euro forte, qui a besoin d’un ministre européen des finances et d’un Trésor européen afin d’épauler la BCE. L’idée de mettre en place un Fonds monétaire européen pour réduire la dépendance de l’UE envers le FMI a également été avancée. Enfin, la création d’une agence de notation européenne permettrait de casser le monopole des agences de notation américaines qui mettent en péril la confiance des marchés envers la zone euro.

 
  
MPphoto
 
 

  Margrete Auken, Emilie Turunen (Verts/ALE), skriftlig. − I punkterne 41 og 42 i betænkningen om Den Europæiske Centralbanks årsrapport anføres det, at der er behov for en fælles europæisk finansminister for eurozonen, og at denne eventuelt skal komme fra Kommissionen; man opfordrer desuden til oprettelse af et fælleseuropæisk finansministerium.

For SF's medlemmer af Europa-Parlamentet er det vigtigt at understrege, at hvis et sådan finansministerium skal oprettes, så skal det ske under streng demokratisk kontrol. Som det er formuleret i de to pågældende punkter i betænkningen, kan vi derfor ikke bakke op om ideen, da det er alt for ukonkret og vagt formuleret. Betænkningen indeholder imidlertid mange gode elementer, og vi har derfor valgt at stemme for den.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį svarbų dokumentą. Europos centrinis bankas atlieka svarbią funkciją išlaikant kainų ir finansinį stabilumą bei tinkamą finansų rinkų likvidumą. ES užsitęsusi finansinė krizė bei toliau didėjantis ekonominės konvergencijos atotrūkis euro zonos bei savo valiutą su euru susiejusiose šalyse išlieka viena rimčiausių bendrosios pinigų politikos problemų. Manau, kad Europos Sąjungai yra reikalinga bendra fiskalinė valdysena, kuri apimtų ne tik euro zonai priklausančias šalis, bet ir tas valstybes nares, kurios savo nacionalinę valiutą yra susiejusios su euru ir yra tiesiogiai įtakojamos visų ECB priimamų sprendimų. Ne kartą išreiškiau pasiūlymą kuo skubiau steigti Europos kreditų reitingų agentūrą, kuri suteiktų galimybę objektyviai ir nepriklausomai įvertinti valstybių narių ekonomikas remiantis aiškiais ir skaidriais reitingų kriterijais. Taip pat pritariu pranešime išsakytam raginimui Komisijai imtis visų reikalingų veiksmų kuriant Europos valiutų fondą, dėl ko nebeliktų būtinybės Tarptautiniam valiutos fondui dalyvauti Europos kreditų politikoje, bei sumažėtų valstybių narių priklausomumas nuo kitų tarptautinių institucijų.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − Nelle ultime settimane, i premi di rischio in Italia hanno raggiunto livelli storici sui mercati finanziari. Nonostante le recenti tensioni possano indicare il contrario, dal 2008, l'euro ha rappresentato un successo: senza la moneta unica la crisi finanziaria globale sarebbe stata di gran lunga peggiore per tutti i paesi europei, e inoltre, i paesi del nord Europa non si sarebbero ripresi da essa così rapidamente, come è avvenuto dal 2009, attraverso il loro modello basato sulle esportazioni. Esiste un pensiero su cui anche il mondo accademico è unanime: senza l'euro il mercato unico e la libera circolazione delle persone - che rappresentano i maggiori successi dell'Unione - sarebbero probabilmente implosi. Ritengo, pertanto, che l'euro non abbia fallito nella sua funzione dinnanzi agli effetti della grave crisi economico-finanziaria ma, piuttosto, che ci sia stato un problema di governance economica dell'area dell'euro. La teoria economica insegna, infatti, che la realizzabilità di una moneta unica dipende dalla capacità di minimizzare i grandi squilibri economici, ove presenti. È proprio in questi momenti di tensioni per il progetto europeo, di cui la nostra valuta è un simbolo, che gli attuali fallimenti nell'area dell'euro devono essere considerati un'esperienza preziosa per evitare il ripetersi degli stessi errori.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Tremosa i Balcells sur le rapport annuel 2010 de la BCE. Il souligne la persistance d'un déficit de gouvernance budgétaire au sein de l'Union européenne et s'inquiète de la dépendance croissante d'un certain nombre de banques de la zone euro vis-à-vis des liquidités fournies par la BCE en l'absence d'un marché interbancaire véritablement fonctionnel. Le rapport salue par ailleurs l'action déterminante de la BCE depuis le début de la crise économique en 2007, et reconnait que les mesures non conventionnelles adoptées par l'institution dans le domaine de la politique monétaire se sont avérées nécessaires même si elles doivent rester temporaires. Pour lutter efficacement contre la crise, le rapport souhaite mettre en place une "gouvernance économique plus intégrée" et propose plusieurs pistes de réflexion ("Fonds Monétaire Européen", "ministère européen des finances publiques" "Trésor européen unique").

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Estou convencida de que o euro sobreviverá aos momentos críticos do nosso tempo. Louvo a atitude proactiva e determinada do BCE durante a crise, que o leva a assumir um papel fundamental para o crescimento económico na Europa. Congratulo-me com o pacote de Governação Económica e sublinho a necessidade de implementar e aplicar rapidamente as disposições nele contidas. Apelo a uma aplicação coerente e equilibrada do Pacto Europeu de Estabilidade e Crescimento e a um mecanismo automático de imposição de sanções aos países com défices orçamentais. Apelo ainda a um reforço significativo dos recursos disponíveis para a nova arquitectura de supervisão financeira com vista a aumentar a sua eficácia.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − The European Central Bank has a duty to keep eurozone inflation in check so as to protect the purchasing power of the euro. These goals will be more easily reached if the European Central Bank were to mutualise eurozone debt by issuing Eurobonds. I agree with the rapporteur in that the ECB needs to create a discount rate mechanism that can be adjusted if securities are further downgraded by credit rating agencies. I also agree with the rapporteur in that there needs to be more power given to the EU institutions so that national fiscal policies can be better coordinated and kept within agreed rules.

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Ο καταστατικός στόχος της Ευρωπαϊκής Κεντρικής Τράπεζας για τη σταθερότητα των τιμών, αδιαφορώντας για τις επιπτώσεις στην πραγματική οικονομία αποδείχτηκε, μέσα σε αυτές τις συνθήκες, καταστροφικός. Δυστυχώς η έκθεση δεν αναγνωρίζει τις αδυναμίες στους καταστατικούς στόχους της ΕΚΤ και θεωρεί το συγκεκριμένο γεγονός θετικό. Ο ρόλος της ΕΚΤ είναι απαραίτητο να αλλάξει προς μια κατεύθυνση πραγματικής αλληλεγγύης και στήριξης των λαών και των κρατών μελών. Η συγκεκριμένη έκθεση για τον απολογισμό της ΕΚΤ το 2010 δεν αναγνωρίζει ότι σε μια εξαιρετικά κρίσιμη περίοδο η ΕΚΤ κρύφτηκε πίσω από τη συγκράτηση του πληθωρισμού δημιουργώντας μια σειρά από δυσμενείς συνέπειες. Πρώτον δεν έβαλε φρένο στην εκτίναξη των σπρεντς, δεύτερον δεν έβαλε φρένο στη δράση της "μαφίας των κερδοσκόπων" των Οίκων Αξιολόγησης ,αντίθετα ενσωμάτωσε τη λειτουργία τους και στο καταστατικό της. Τρίτον, κράτησε υψηλά το επιτόκιο, σε περιόδους ύφεσης, πιο ψηλά από τις ΗΠΑ, πιο ψηλά κι από αυτό της Μεγάλης Βρετανίας. Τέλος, τα περί ανεξαρτησίας της ΕΚΤ είναι πολύ συζητήσιμα καθώς οι "ανεξάρτητοι τραπεζίτες" αγιοποιούνται σε σημείο πρωθυπουργοποίησης, όπως έχουμε ήδη σε δύο χώρες. Η Κεντρική Τράπεζα χειραγωγείται πολιτικά. Ο πολιτικός, κοινοβουλευτικός έλεγχος στην ΕΚΤ είναι απαραίτητος. Για όλους τους παραπάνω λόγους καταψήφισα την έκθεση.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui dresse un bilan objectif des activités de la Banque centrale européenne (BCE) pour l'année 2010. Il propose des solutions afin d'aller plus loin dans l'intégration économique de la zone euro et de mettre un terme à la crise des dettes souveraines qui touche maintenant l'ensemble de la zone. Il est urgent de trouver une réponse européenne à cette crise afin de rassurer les marchés et de garantir l'épargne de nos concitoyens.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório pelo facto de concordar, em linhas gerais, com o seu conteúdo. Apoio, em particular, a proposta de introdução de euro-obrigações e de uma maior coordenação de políticas orçamentais entre os Estados-Membros.

 
  
MPphoto
 
 

  Göran Färm, Anna Hedh, Olle Ludvigsson, Marita Ulvskog och Åsa Westlund (S&D), skriftlig. − Vi svenska socialdemokrater avstod i röstningen om detta betänkande. Å ena sidan är de generella slutsatserna om ECB:s verksamhet rimliga och balanserade. Å andra sidan innehåller betänkandet skrivningar som vi inte kan stödja när det gäller att inrätta en europeisk kreditvärderingsstiftelse, att utse en gemensam europeisk finansminister och att skapa ett gemensamt europeiskt finansdepartement. Det är ännu inte helt klargjort att det skulle gå att säkerställa oberoendet och trovärdigheten för en offentlig kreditvärderingsstiftelse. Vi vill följa de vidare analyserna och diskussionerna i frågan innan vi tar definitiv ställning. Beträffande finansministern och finansdepartementet är vi öppna för vidare utredningar, men är i grunden högst tveksamma till den typen av mycket långtgående finanspolitisk integration.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. No actual contexto económico em que vivemos, o papel do Banco Central Europeu é intensamente discutido, pois, tendo como primordial objectivo a estabilidade dos preços e, consequentemente a estabilidade financeira e a adequada liquidez dos mercados, muito poderá ainda ser feito para que possa ajudar na recuperação económica da UE. Para além da atitude cada vez mais activa do BCE na gestão da crise, nomeadamente no verão de 2011, o relatório contempla várias cenários a ser explorados pela UE, como a criação de um Ministro das Finanças Europeu, a criação de um Tesouro Europeu, um Fundo Monetário Europeu, uma maior intervenção do BCE a par da Comissão e do FMI nos países intervencionados, entre outras propostas actualmente em debate na UE. Assim, este relatório não se limita a fazer uma mera análise do papel do BCE e da sua actividade ao longo de 2010, e apresenta propostas concretas.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O Banco Central Europeu, fundado em 1 de Junho de 1998, é a instituição da União Europeia responsável pela política monetária da União Económica Monetária e tem, como objectivos principais, preservar o poder de compra do euro e assegurar a estabilidade de preços na respectiva zona. A importância do euro é inquestionável e, sem ele, a crise financeira global teria sido muito pior para a maior parte dos países europeus. Ainda, recentemente, pudemos verificar como a sua intervenção pode acalmar os mercados. Tendo em conta a crise que a UE atravessa, é fundamental, mais do que nunca, termos um euro forte e estável para que a existência de um mercado único e a circulação de pessoas e bens seja um êxito. Na verdade, não foi o euro que falhou. O que falhou foi a governação na zona euro, sobretudo o incumprimento do Pacto de Estabilidade e Crescimento. Considero que o BCE tem mantido uma posição equilibrada e construtiva, utilizando de forma adequada os mecanismos de que dispõe, nomeadamente a emissão de moeda, procurando manter os mercados estáveis e exercendo uma supervisão a nível macro. Por isso, votei favoravelmente o relatório anual do BCE relativo ao ano de 2010.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Ao longo deste ano ficou bem claro aquilo que há muito vimos denunciando: a falsa independência do BCE.

À medida que os especuladores se foram concentrando sobre a dívida soberana dos Estados, impondo juros agiotas ao seu necessário financiamento, o BCE foi financiando os bancos, a taxas de juro várias vezes mais baixas do que as que, posteriormente, estes cobraram aos Estados. Com este autêntico mecanismo de extorsão, assim alimentado pelo BCE, ganharam os bancos, em especial os grandes bancos das grandes potências, mas perderam os Estados, em especial os de economias mais débeis, e os povos. Este mecanismo é hoje complementado pela compra de dívida no mercado secundário, assim aliviando a exposição dos mesmos bancos aos títulos de dívida dos países em dificuldade (activos potencialmente tóxicos).

Assim se mantêm as costas quentes dos bancos, incentivando a que a extorsão exercida sobre os Estados e os povos continue. Impõe-se, por tudo isto, uma profunda alteração dos estatutos, das orientações e da falsa autonomia do BCE, garantindo a presença em igualdade dos Estados na sua direcção, de forma a assegurar o efectivo controlo político pelos seus Estados-Membros. O relatório ignora tudo isto e cauciona o papel e a intervenção que o BCE vem desenvolvendo. Por isso, votámos contra.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Se algo ficou claro, ao longo do ano em apreciação, foi aquilo que há muito vimos denunciando: a falsa independência do BCE.

À medida que os especuladores se foram concentrando sobre a dívida soberana dos Estados, impondo juros agiotas ao seu necessário financiamento, o BCE foi financiando os bancos, a taxas de juro várias vezes mais baixas do que as que, posteriormente, estes cobraram aos Estados. Com este autêntico mecanismo de extorsão, assim alimentado pelo BCE, ganharam os bancos, em especial os grandes bancos das grandes potências, mas perderam os Estados, em especial os de economias mais débeis, e os povos. Este mecanismo é hoje complementado pela compra de dívida no mercado secundário, assim aliviando a exposição dos mesmos bancos aos títulos de dívida dos países em dificuldade (activos potencialmente tóxicos).

Assim se mantêm as costas quentes dos bancos, incentivando a que a extorsão exercida sobre os Estados e os povos continue. Impõe-se, por tudo isto, uma profunda alteração dos estatutos, das orientações e da falsa autonomia do BCE, garantindo a presença em igualdade dos Estados na sua direcção, de forma a assegurar o efectivo controlo político pelos seus Estados-Membros. O relatório ignora tudo isto, antes caucionando o papel e a intervenção que o BCE vem desenvolvendo. Assim sendo, votámos contra.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európska centrálna banka bola dosiaľ veľmi úspešná v udržaní inflácie podľa HICP na úrovni okolo 2 %, a to napriek viacerým otrasom na makrofinančnej úrovni a nestálym cenám komodít a v čase nízkeho priemerného rastu HDP v Únii. Znepokojujúcim je však vplyv zvýšenia úrokových sadzieb na hospodársky rast v eurozóne, čo by mohlo sťažiť beztak pomalé oživenie v eurozóne, najmä v jej najslabších ekonomikách. V súlade s článkom 282 ZFEÚ je hlavným cieľom ECB udržať cenovú stabilitu, ktorá prispieva k finančnej stabilite a náležitej likvidite na finančných trhoch. Naopak, finančná nestabilita je vážnym rizikom pre strednodobú cenovú stabilitu, keďže bráni plynulému fungovaniu transmisných mechanizmov menovej politiky. Pretrvávajúci či dokonca neustále sa zhoršujúci nedostatok hospodárskeho zbližovania je pre jednotnú menovú politiku v eurozóne naďalej štrukturálnym problémom. Rovnako sa vplyv menovej politiky na rôzne členské štáty eurozóny výrazne líši a je predpoklad, že táto asymetria sa podľa všetkého ešte zvýrazní, ak bude ECB zvyšovať úrokové sadzby. Vo viacerých členských štátoch je totiž väčšina úverov indexovaná krátkodobými úrokovými mierami. I z tohto dôvodu je nevyhnutne potrebné spoločné fiškálne riadenie na úrovni Únie. Som presvedčená, že pre zvýšenie stability celosvetového menového systému je potrebná oveľa užšia medzinárodná koordinácia.

 
  
MPphoto
 
 

  Salvatore Iacolino (PPE), per iscritto. − Il mio voto favorevole manifesta innanzitutto un apprezzamento per il negoziato in "Conciliazione" tra il Consiglio Ecofin e la delegazione del Parlamento europeo, caratterizzato da un clima profondamente costruttivo. Non nego che le preoccupazioni per il rischio che un bilancio caratterizzato dall'austerità non avrebbe permesso il finanziamento di tutti i programmi sono state forti. Tuttavia, l'aumento degli impegni finanziari sul tema dell'immigrazione ha generato il mio compiacimento per il risultato raggiunto. Posso ritenermi anche soddisfatto per l'adozione del pacchetto di 70 tra progetti pilota ed azioni preparatorie, per un totale di 105,4 milioni di euro in termini di impegni di spesa, di cui 5 proposti e supportati dalla delegazione italiana del PPE. Nel settore dell'immigrazione, vorrei menzionare in particolare, il progetto pilota sui minori non accompagnati, che ha ricevuto 1 milione di euro di finanziamenti. Dall'inizio del 2011, infatti, centinaia di minori sbarcati in Italia dal Nord Africa sono scomparsi, spesso vittime della criminalità organizzata: pertanto, questo progetto pilota contribuirà a sviluppare strategie e buone prassi di accoglienza e integrazione per proteggere i minori non accompagnati. In tal modo si tutelerà l'interesse superiore del minore, garantendo adeguato reinserimento sociale, sostegno educativo e reale integrazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi yra teigiamai vertinama tai, kad iki šiol ECB puikiai sekėsi išlaikyti SVKI infliaciją ties 2 proc. riba, nepaisant keleto makrofinansinių sukrėtimų ir nepastovių biržos prekių kainų, ir tokiu laikotarpiu, kai vidutinis BVP augimas Sąjungoje buvo žemas. Svarbiausias ECB tikslas – išlaikyti kainų stabilumą ir kad tai padeda išsaugoti finansinį stabilumą ir tinkamą finansų rinkų likvidumą. Finansinis nestabilumas kelia didelę grėsmę kainų stabilumui vidutinės trukmės laikotarpiu, o tai apsunkina pinigų politikos poveikio mechanizmo veikimą. Manau, kad ECB atliko lemiamą vaidmenį taikydamas ekstremaliosios situacijos priemones, kurių jis ėmėsi siekdamas išlaikyti rinkos stabilumą.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − L'esigenza di rafforzare il ruolo della Banca Centrale Europea è avvertita da tutte le istituzioni nazionali ed europee, in particolar modo per le congiunture economiche e finanziarie che il mondo intero sta attraversando. Il debito pubblico di diversi Stati europei versa in condizioni critiche che necessitano di un supporto istituzionale e bancario che sia percepito con la stessa capacità decisionale del Fmi. Inoltre, come sostenuto nella relazione, è opportuno agire a tutto campo per far sì che la politica economica e monetaria della BCE sia di sostegno dei singoli Stati membri dell´Unione ma anche della moneta unica che sta vivendo, in queste ultime settimane, un difficile momento e viene messa fortemente in discussione. Il rilancio della moneta unica e dell´intera economia europea passa da scelte importanti della BCE, come quella, recente, presa dal neo governatore Mario Draghi, di tagliare i tassi di interesse dal 1,50% all´1,25%. Queste e altri fondamentali misure potranno rafforzare la Banca Centrale Europea e risollevare le sorti dell´euro e delle economie degli Stati membri

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I supported this report. Eurobonds can simultaneously achieve a remarkable source of financing for countries with low levels of debt and very expensive financing for those countries that break the rules, following the red and blue bonds model. Finally, Eurobonds can give an impulse to the euro as a global reserve currency, as with them a debt obligations market would be born on a European scale, five times bigger than the German one and almost as big as the North American.

 
  
MPphoto
 
 

  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − La crisi finanziaria sta portando l'area dell'Euro vicino alla rottura. Paese dopo paese, salvataggio dopo salvataggio, la crisi del debito minaccia di generare un effetto domino in tutta l'Europa. L'euro non ha fallito come meccanismo di integrazione per il rafforzamento del mercato unico. Tuttavia, qualcosa non è sicuramente andato come doveva: si tratta, inequivocabilmente, della mancanza di una vera e propria governance economica. E' mancata la disciplina interna dell'area dell'euro, in particolare riguardo al rispetto del Patto di stabilità e crescita, dal momento che dal 1999 vi sono state decine di violazioni da parte di numerosi paesi e che non sono mai state applicate sanzioni. Per questa ragione, l'area dell'euro è diventata vulnerabile ad attacchi speculativi mirati al debito sovrano dei paesi meno efficienti e competitivi. Riteniamo che l'Unione monetaria europea abbia il dovere di mantenere sotto controllo l'inflazione e di salvaguardare il potere d'acquisto della valuta. Se si vuole che l'euro rimanga un progetto realizzabile, è necessario creare un quadro chiaro, che consenta di aiutare i paesi con problemi di liquidità, ma nel contempo riesca a incentivare la responsabilità fiscale e una convergenza duratura dei livelli di competitività tra i paesi membri.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione è favorevole. E’ condivisibile la preoccupazione per l'effetto degli aumenti del tasso d'interesse sulla crescita economica nell'area dell'euro, in quanto tali provvedimenti potrebbero ostacolare la già lenta ripresa nell'area in oggetto.

 
  
MPphoto
 
 

  Arlene McCarthy (S&D), in writing. − This report addresses the actions and activities of the European Central Bank during this critical period of stress in the eurozone and the wider European economy. The ECB has a crucial role to play in containing the threat of sovereign debt and banking crises in the eurozone, in the absence of clear and credible long-term arrangements being put in place. This report fails to support the ECB in undertaking this urgent role. The report also includes a call for the establishment of a new European Finance Minister and a European Treasury. It is a matter for eurozone members to determine whether such institutions should be put in place for the eurozone but Labour Euro MPs do not support any implication that such bodies should apply to non-eurozone Member States and believe consideration of Treaty change for such matters is a distraction at this time of crisis. We therefore abstained on this report.

 
  
MPphoto
 
 

  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − I welcome the findings of this report on the role of the ECB although the focus of today’s debate is less about 2010 and more about the future. A solemness is required of all of us during these difficult times. We do need to restore confidence and it is a very difficult thing to do once it is sundered. We need to move away, and I think we have, from the blame game that has happened in the past, because we now know that this is a much bigger problem for all of us. We need the euro to succeed and the ECB to be part of the restoration of both confidence and the new measures that we will require for the future. In voting for this report I welcome its findings.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Este relatório enquadra-se num cenário de crise em que, apesar das consequências que daí resultaram, se conseguiu, com a utilização de várias medidas, cumprir o principal objectivo de estabilidade financeira da economia europeia. Este documento vem dar ênfase às acções do BCE, nomeadamente no que respeita à estabilidade de preços e à supervisão financeira. Existem, no entanto, alguns pontos a criticar tais como a necessidade de publicar as actas e as conclusões das reuniões do seu órgão executivo e a dificuldade crescente em promover uma convergência económica na zona euro.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I am in favour, because the report inscribes itself in the annual exercise aimed at establishing some democratic control over the European Central Bank, whilst respecting its full independence.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Mit dem Eingriff in die Anleihenmärkte, der seit Mai 2010 erfolgte und mittlerweile bereits über 200 Milliarden Euro an Staatsanleihen schwer verschuldeter Euroländer beträgt, hat die Europäische Zentralbank definitiv ihr Mandat überschritten. Schließlich ist die EZB ausschließlich für die Geldwertstabilität des Euro zuständig, ihre Hauptaufgabe ist es, die Inflation in der Währungsunion im Zaum zu halten. Die EZB mag ihre Ankäufe als für die Stabilisierung der Kapitalmärkte wichtig erachten. Tatsächlich jedoch wurde damit, dass die EZB sich in der Grauzone zwischen Fiskal- und Geldpolitik bewegt, die Zinslast der Eurokrisenstaaten keinesfalls gedrückt. Ist erst einmal die Glaubwürdigkeit verloren, verursacht dies immense Kosten. In der Krise darf die EZB den derzeitigen Irrweg keinesfalls weitergehen. Aus diesem Grund habe ich den Bericht abgelehnt.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado en contra de este informe anual sobre el BCE porque éste no solo no ha sido capaz de preveer y poner en marcha mecanismos para prevenir la crisis, sino que ha sido parte de ella. El BCE debe reformarse para promover el pleno empleo, la economía y el crecimiento sostenible. El objetivo de la estabilidad presupuestaria ha demostrado ser un desastre. La independencia del BCE es más que cuestionable, ya que es una institución claramente manipulada por los banqueros que ha demostrado ser incapaz de hacer frente a las acciones de los especuladores y a las agencias de rating. Juntamente con la troika, el BCE ha empujado para imponer las medidas de austeridad que están llevando a los ciudadanos a la miseria. El BCE ha sido un co-conspirador en el golpe de estado de los mercados que han sido capaces de reemplazar a gobiernos democráticamente electos por gobiernos de tecnócratas y banqueros.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Seit Mai 2010 agiert die EZB außerhalb ihrer ursprünglichen Kompetenzen, die ja darin bestehen die Inflation und damit die Stabilität des Euros zu überwachen. Mittlerweile fungiert sie jedoch als Liquiditätsbeschaffer für Pleitestaaten und kaufte seit dem Früjahr 2010 Ramschanleihen im Wert von über 200 Mrd. EUR an! Dass damit die Krise keineswegs gemildert wurde, sondern eher der Teufelskreis verstärkt, kann dieser Tage jeder in den Medien nachlesen. Die EZB sollte sich wieder auf ihr ursprüngliches Mandat zurück besinnen. Was wir jetzt brauchen ist Stabilität, damit nicht bald auch die starken Volkswirtschaften der Eurozone in den Sog der Krise gezogen werden. Da ich den gegenwärtigen Weg der EZB für einen Irrweg halte, habe ich negativ abgestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu Europos centrinio banko (ECB) 2010 m. metinei ataskaitai. Sveikintina, kad ECB puikiai atliko savo darbą, ypatingai tokiu visai Europai sunkiu laikotarpiu, kai BVP augimas buvo itin žemas, biržos prekių kainos buvo nepastovios. Nepaisant šių faktorių ECB, taikydamas ekstremaliosios situacijos priemones, atliko esminį vaidmenį siekiant išsaugoti rinkų, kainų ir finansinį stabilumą, bei tinkamą finansų rinkų likvidumą. ECB visos krizės metu rodė ryžtą ir laikėsi aktyvios pozicijos. Tačiau ECB vykdydamas jam pavestas funkcijas turi užtikrinti didesnį savo veiklos skaidrumą. Manau, kad siekiant panaikinti šiuo metu esamas kreditų reitingų oligopolijas ir skatinti sąžiningą konkurenciją, yra tikslinga įkurti Europos kredito reitingų fondą. Be to, Komisija turi dėti visas pastangas, kad kuo greičiau būtų įkurtas ir pradėtų funkcionuoti Europos valiutų fondas. Tik įgyvendinus šias priemones bus sumažintas valstybių narių priklausomumas nuo kitų tarptautinių institucijų ir TVF nedalyvaus būsimoje Europos kreditų politikoje.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Η παρέμβαση της ΕΚΤ στη δευτερογενή αγορά των ομολόγων ήταν αναμφισβήτητα σημαντική, όμως πλέον δεν αρκεί. Η ΕΚΤ καλείται να αναλάβει, στον βαθμό που αυτό είναι απαραίτητο, δράση προκειμένου τα κράτη μέλη να έχουν πρόσβαση στη ρευστότητα. Η χθεσινή απόφαση των μεγαλύτερων κεντρικών τραπεζών του κόσμου για χαλάρωση της σκληρής νομισματικής πολιτικής είναι άλλο ένα βήμα προς αυτή την κατεύθυνση, όμως οι επόμενες μέρες είναι κρίσιμες. Η ΕΚΤ έχει να επιτελέσει τον δικό της ρόλο στην προσπάθεια επίλυσης της κρίσης της ευρωζώνης. Με την άνοδο των επιτοκίων δανεισμού σε χώρες του αποκαλούμενου «σκληρού πυρήνα» του ευρώ όπως η Ιταλία, η ΕΚΤ μπορεί να λειτουργήσει κατευναστικά στις χρηματαγορές. Η έκθεση, την οποία και υπερψήφισα, σκιαγραφεί αυτή την αναγκαιότητα, εκφράζει την σημασία για περισσότερες θαρραλέες αποφάσεις με την ελπίδα ότι η έκθεση της ΕΚΤ την επόμενη χρονιά θα εμπεριέχει περισσότερα αισιόδοξα μηνύματα για την ευρωπαϊκή οικονομία.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório anual do BCE. Quero, no entanto, e acompanhando o relator, lamentar a ausência de um quadro europeu adequado de política económica para a gestão da crise e a hesitação na gestão da crise por parte da Comissão e dos Estados-Membros, em particular daqueles que carecem de reformas. Sublinho o pedido feito pelo Parlamento Europeu que insta o Conselho e a Comissão a apresentarem rapidamente medidas abrangentes e de longo alcance, necessárias para salvaguardar a estabilidade do euro.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A apresentação do Relatório Anual de 2010 do Banco Central Europeu convoca os difíceis problemas com que, desde há uns meses, a União Europeia se tem deparado. O relator alerta, com inegável pertinência, para os sucessos que, malgrado os recentes acontecimentos, se lograram atingir. Na verdade, a União monetária parece ter estado na base do sucesso do mercado único, propiciando as condições necessárias para que houvesse um sistema amplo de livre intermediação nas trocas. Permitiu, por outro lado, a introdução de mecanismos de correcção e de controlo das contas públicas dos Estados-Membros, ainda que frágeis, o que parece ser a fonte das actuais perturbações. Todavia, apesar de previstos instrumentos de controlo, nota-se a falta de um mecanismo central de governance, o que levou a que o BCE interviesse. Salienta-se, por exemplo, que desde a sua introdução, já se realizaram dezenas de violações ao Pacto de Estabilidade e Crescimento, inclusive por parte da França e da Alemanha.

Deste modo, votei a resolução em sentido favorável, atendendo àquilo que tem de mais fundamental: uma verdadeira política orçamental comum.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The EP: expresses concern at the effect of interest rate increases on economic growth in the euro area; adds that this could hinder the already slow recovery in the euro area, particularly in its weakest economies; stresses that before the financial crisis private debt, as well as credit bubbles and in some cases public debt, increased in an unsustainable way, and that risks were created through private debt bubbles; notes, further, that the increase in government debt was the result of the need to save the private sector, in particular the financial sector; takes the view that, in addition to the HIPC, asset price trends and credit growth in the EU and in Member States are crucial indicators for the effective monitoring of financial stability within the EMU and, more broadly, the EU; emphasises that the repurchasing of bonds on secondary markets is justified by the aim of restoring a monetary policy which functions effectively during this period of exceptional malfunctioning of certain sectors of the market; notes that these repurchasing programmes are complemented by programmes neutralising liquidity.

 
  
MPphoto
 
 

  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − La relazione mi vede parzialmente favorevole perché pur avendo agito correttamente con l'acquisto di Titoli di Stato di alcuni paesi dell'Unione e con il sostegno del ruolo dell'euro come valuta internazionale, la BCE non ha saputo opporsi in modo adeguato allo strapotere delle agenzie di rating, ad esempio istituendo una fondazione europea di rating del credito. Ritengo che in collaborazione con la Commissione si debba togliere ogni riferimento da qualunque atto ufficiale dell'Unione su valutazioni delle agenzie di rating. Mi preoccupa anche l'istituzione di un Ministro europeo delle finanze che se da una parte potrebbe intervenire con consigli e supporto verso i paesi con problemi di bilancio dall'altra potrebbe diventare un organismo costoso che limita la sovranità degli Stati membri.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Relatório Anual do BCE foi elaborado num contexto de crise em que, apesar das condicionantes daí resultantes, se pretendeu, através de algumas sérias medidas, cumprir o principal objectivo que é a estabilidade financeira da economia europeia. O documento do Parlamento Europeu realça as acções do BCE, nomeadamente quanto ao seu sucesso no que respeita à estabilidade de preços e nas suas novas tarefas na área da supervisão financeira. Porém, evidencia alguns pontos críticos tais como a necessidade de publicar as actas e as conclusões das reuniões do seu órgão executivo e a dificuldade crescente em promover uma convergência económica na zona euro. Pelas razões expostas, votei a favor do documento.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté contre ce rapport qui entérine largement le rôle de la Banque centrale européenne et son action négative dans la gestion de la crise actuelle, y compris en allant au-delà des traités. Pire, ce rapport se félicite de l'attitude "constante et rigoureuse" de la BCE et du succès de son combat contre l'inflation. Pire encore, le rapport promeut un nouveau rôle politique pour la BCE, lui demandant d'élargir son action. Pour moi, la question essentielle est au contraire de placer la BCE sous contrôle politique, et de l'obliger à intervenir pour soutenir non pas les marchés financiers et les banques, mais les États, l'emploi et la cohésion sociale. Il faudrait donc d'abord lui permettre de prêter directement aux États, au lieu de laisser ces derniers dépendre des taux pratiqués sur les marchés. Cela éviterait d'inventer des usines à gaz comme celle mise en avant actuellement, par laquelle la BCE prêterait de l'argent au FMI pour qu'il puisse le reverser aux États membres. Ce serait le meilleur moyen de lutter contre la spéculation sur les emprunts publics. Face aux aberrations économiques que l'on voit s'accumuler, il est plus que jamais nécessaire de contrôler la Banque centrale européenne.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Das durchschnittliche Staatsdefizit im Euro-Währungsgebiet ist von 0,7 % des BIP im Jahre 2007, auf 6 % im Jahre 2010 gestiegen, die durchschnittliche Neuverschuldungsquote von ursprünglich bereits übermäßigen 66,2 % auf 85,1 %. Ohne die gemeinsame starke Währung wären die Auswirkungen der Finanzkrise jedoch wesentlich fataler gewesen – die Neuverschuldungsquote der USA liegt bei 101,1 % des BIP, die Quote Japans sogar bei 212,1 %. Doch wie bereits in verschiedenen Berichten und langen Debatten festgestellt wurde, ist es dem Euro nicht gelungen, eine (eigenverantwortliche) Steuerung des Währungsgebietes zu etablieren und die Einhaltung der budgetären Disziplin zu gewährleisten. Um diese gemeinsame Währung zu erhalten, empfiehlt der Berichterstatter, einen konkreten Rahmen zu schaffen, um Mitgliedstaaten mit Liquiditätsproblemen zu unterstützen. Weiters verlangt der Berichterstatter eine Vertiefung der Finanzintegration durch die Übertragung entsprechender Hoheitsrechte an die EU, wobei er diese Abtretung auf einen Mittelweg relativiert, innerhalb dessen die Marktdisziplin und die Erledigung haushaltspolitischer Auflagen durch die Mitgliedstaaten zu kombinieren ist. Schließlich fordert der Berichterstatter, zur Vermeidung der begangenen Fehler die Schaffung eines europäischen Finanzministeriums und einer Finanzverwaltung, die Euroanleihen emittieren kann. Da ich nicht in allen Punkten die Auffassung des Berichterstatters teile, musste ich den Bericht ablehnen.

 
  
  

Report: Mary Honeyball (A7-0363/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório porque a educação é uma área que determina, de forma indelével, o futuro da UE. Ao combatermos o abandono escolar precoce de forma eficiente podemos ajudar a UE porque o reforço da capacidade competitiva da nossa economia pode muito bem assentar essencialmente numa aposta no conhecimento. Deste modo, precisamos de aumentar os níveis de qualificação, a fim de acrescentar valor e competências aos nossos recursos e enfrentar o cada vez mais exigente mercado de trabalho e o mundo competitivo.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − L'abbandono scolastico è una questione sociale che bisogna assolutamente contrastare. Più di sei milioni di giovani all'interno dell'Unione abbandonano la scuola prima di concludere gli studi della scuola secondaria. Il tasso medio di abbandono scolastico dell'Unione europea è pari al 14%. Inoltre è un fenomeno che riguarda sensibilmente i bambini Rom e i bambini diversamente abili, per questi ultimi il tasso di descolarizzazione è molto più elevato rispetto ai loro coetanei e solo il 40% di loro accede alla scuola secondaria. Gli Stati membri devono adottare politiche di integrazione inclusive ed azioni più efficaci per ridurre la dispersione scolastica la quale risulta tra le cause maggiori di povertà e disoccupazione. Sostengo fortemente la relazione della collega Honeyball, perché per raggiungere l'obiettivo di portare il tasso di abbandono scolastico al di sotto del 10% entro il 2020 è necessaria un'azione immediata e concreta da parte dell'Unione.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Potrivit unor statistici prezentate de Comisia Europeană la începutul acestui an, peste șase milioane de tineri europeni părăsesc sistemul de educaţie și formare profesională. Aceștia se confruntă cu obstacole în găsirea unui loc de muncă stabil, nivelul slab al educaţiei lor reprezentând și o cauză a șomajului, sărăciei și excluziunii sociale. Consider că trebuie îmbunătăţit accesul egal la educaţie de înaltă calitate de la vârste fragede, întrucât abandonul școlar timpuriu are consecinţe grave nu numai pentru creșterea economică, pentru stabilitatea socială, dar și pentru coeziunea socială a UE, aducând prejudicii parcursului profesional, sănătăţii și bunăstării tinerilor. Am votat în favoarea acestui raport.

 
  
MPphoto
 
 

  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I voted for this report because early school leaving is a huge challenge. One of the five Europe 2020 headline targets indeed is to reduce the proportion of early school leavers to less than 10% and to increase the share of the younger generation with a degree or diploma or equivalent level of education to at least 40%. It is fundamental to stress that early school leaving has severe consequences for the EU’s social cohesion as it damages the career prospects, health and well-being of young people. A low level of education is also a key cause of poverty, negative health and social exclusion. Unfortunately it is a matter of fact that early school leaving is particularly pronounced among children from poor and disadvantaged backgrounds and children from migrant families. The equality of opportunities and choice in education is vital for creating a fairer and inclusive society. In that regard a fundamental role is played by the public services. Therefore the possible public spending cuts in the education sector, on account of the economic crisis and the budgetary austerity policies, will have a terrible impact.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Convaincue qu’accorder plus de place à l’éducation permettra à l’Europe d’être plus compétitive, j’ai voté en faveur du rapport Honeyball relatif à la lutte contre l’abandon scolaire. Cette lutte s’inscrit dans la Stratégie Europe 2020 qui vise à améliorer les niveaux d’éducation en réduisant le taux d’abandon scolaire à moins de 10%. Le Parlement européen prône une scolarité obligatoire jusque 18 ans et la création d’ « écoles de la seconde chance » visant à réinsérer des jeunes en situation de décrochage scolaire. La dimension professionnelle doit faire partie intégrante des programmes d’éducation.

 
  
MPphoto
 
 

  Zoltán Bagó (PPE), írásban. − Az Európa 2020 stratégia öt kiemelt célja közül az egyik az iskolából kimaradók arányának 10%-nál alacsonyabb szintre való csökkentése, illetve a felsőfokú vagy azzal egyenértékű iskolai végzettséggel rendelkező 30-34 évesek arányának legalább 40%-ra való növelése.

Magyarországon 2009-es adatok szerint a lemorzsolódók aránya 11,2 százalék, illetve a felsőfokú vagy azzal egyenértékű iskolai végzettséggel rendelkező 30-34 évesek aránya 23,9 százalék. Hazánkban is igaz, hogy az iskolai lemorzsolódás különösen a szegény és hátrányos helyzetű gyermekekre jellemző.

A roma gyermekek esetében további intézkedésekre van szükség, hogy megvalósuljon az oktatás azon célja, miszerint mindenki egyenlő eséllyel válhat sikeressé. Támogatom szavazatommal ezt a jelentést, mely a magyar elnökségi félév alatt született politikai megállapodást követi a parlamentben a korai iskolaelhagyók számának csökkentésével kapcsolatban.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat pentru raportul colegei Honeyball, deoarece apreciez accentul pus pe includerea grupurilor vulnerabile în educaţia de masă. În România, rata abandonului școlar a crescut cu o treime în ultimii zece ani, de la 1,8% la 2,4%. Fenomenul este agravat de actuala criză economică și socială. Cea mai afectată este, în continuare, comunitatea romă: conform studiilor, 4 din 5 copii neșcolarizaţi în România sunt romi. Cauzele acestei situaţii sunt multiple. Una dintre ele este dificultatea familiei de a-i susţine și încuraja pe copii să urmeze o formă de educaţie. În aceste condiţii, este necesar un sprijin concret și structurat din partea școlii, comunităţii și autorităţilor. Pentru moment, una dintre problemele din domeniu este insuficienţa bunelor practici la nivel naţional. De aceea, spre exemplu, în judeţul Bihor a fost înfiinţat Centrul Educaţional pentru Romi, care contribuie la elaborarea de programe educaţionale alternative. Una dintre acţiuni este „Grădiniţa de vară”, program educaţional non-formal destinat eliminării decalajelor de pregătire preșcolară dintre copiii romi și ne-romi care se înscriu în clasa I. Susţin acest tip de iniţiative, care vor contribui în mod semnificativ la implementarea Strategiei Naţionale pentru Incluziunea Romilor.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O abandono escolar precoce é um fenómeno complexo e representa um enorme desafio para a Europa. A Estratégia Europa 2020 estabeleceu como um dos seus objectivos prioritários a redução do abandono escolar em 10% até 2020. O insucesso escolar não pode ser apreciado de forma isolada, porquanto está intrinsecamente associado a fenómenos como a pobreza, a migração e a situação familiar e tem implicações sociais e económicas que se têm demonstrado de extrema gravidade.

O presente relatório vem propor a adopção de um conjunto de medidas e iniciativas preponderantes para reduzir este fenómeno, estimando-se que a redução do número de jovens que abandonam a escola precocemente na Europa, em 1%, criaria mais de meio milhão de jovens qualificados todos os anos. Neste sentido, é determinante que a presente abordagem seja centrada no interesse do aluno, com vista à oferta de escolha mais vasta, à promoção da mobilidade entre diferentes vertentes de ensino, a melhorar os rácios alunos/professores e à reintegração dos jovens que abandonaram a escola. Por considerar que estas medidas podem contribuir para o combate ao abandono escolar precoce, votei em sentido favorável o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – L'abandon scolaire et ses conséquences sur l'emploi des jeunes et l'exclusion sociale est un énorme défi pour l'Europe. Le rapport de Mme Honeyball répond à une priorité majeure: ramener le taux d'abandon scolaire à moins de 10 %. Le défi est de taille! En 2009, parmi les jeunes de 18 à 24 ans, il s'élevait à 14,4 % en Europe. La plupart des pays de l'Union ont accompli des progrès dans la réduction du nombre de jeunes quittant l'école prématurément ou ayant peu de qualifications, mais il reste toutefois encore beaucoup à faire pour atteindre cet objectif. J'estime que les orientations proposées par le rapport sont très constructives, comme la personnalisation des parcours et des formations, l'identification précoce et l'accompagnement des élèves en risque de décrochage, la prise en compte de l'incidence des inégalités sociales, le développement des formations en alternance ainsi que le renforcement de l'accueil des élèves handicapés. Encore faut-il engager les financements nécessaires à leur réalisation! Il est essentiel que le système éducatif européen fasse en sorte que tous les jeunes ne quittent pas l'école avant d'avoir un solide socle de compétences de base leur permettant de poursuivre une formation, des études ou de trouver un emploi.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − La relazione pone molta enfasi sulla lotta all'abbandono scolastico all'interno di specifiche comunità come quelle di rom e immigrati; in questi contesti, la relatrice proporrebbe particolari forme di sostegno e l'adozione di misure e provvedimenti che consentano agli studenti senza documento di identità di andare a scuola. In particolare, vengono caldeggiati provvedimenti specifici sui rom che, data la loro tradizionale usanza di spostarsi di frequente in quanto nomadi, necessiterebbero di misure particolari al fine di superare queste difficoltà che determinano un tasso naturalmente alto di abbandono scolastico all'interno della loro popolazione giovanile. Come succede in tantissimi provvedimenti che passano al voto, anche questa volta si pone un risalto particolare verso queste comunità che sono oggetto di un trattamento riservato da parte della nostra assemblea. Non condivido questa posizione, né in generale la tendenza a far passare misure legislative di favore verso una comunità che di per sé non dimostra di volersi integrare, rendendo quindi inutile di fatto qualsiasi nostra azione a loro favore. Il mio voto è pertanto contrario.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Abandonul școlar timpuriu reprezintă un fenomen complex și o provocare uriașă cu care se confruntă Europa. De aceea, este important demersul UE de a pune în aplicare numeroase măsuri și instrumente pentru a sprijini mai bine statele membre în elaborarea de politici naționale eficiente și eficace de combatere a acestui fenomen. Strategia Europa 2020 subliniază, în plus, șase obiective principale pentru statele membre, unul dintre acestea fiind reducerea abandonului școlar timpuriu cu 10% până în 2020. Ţinta anterioară, stabilită în 2003, nu a fost însă îndeplinită decât de 7 dintre statele membre, pentru că, la finele lui 2009, rata abandonului școlar timpuriu pentru toţi tinerii cu vârste cuprinse între 18 și 24 de ani a fost de 14,4%. Ratele ridicate ale abandonului școlar timpuriu au puternice implicaţii sociale și economice. Abandonul școlar timpuriu are un impact negativ asupra creșterii economice, cauzând instabilitate economică și socială. Prin urmare, sunt esenţiale intervenţiile ce vizează mobilizarea energiilor și dezvoltarea competenţelor tinerilor pentru viitoarea dezvoltare economică și socială a statelor membre. Se consideră că reducerea ratei părăsirii timpurii a școlii în Europa cu doar 1% ar crea în plus aproape o jumătate de milion de tineri calificaţi în fiecare an.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Tra gli obiettivi principali della strategia EU 2020 rientra anche la riduzione del 10% dell’abbandono scolastico entro il 2020. Un problema, purtroppo, ancora attuale per molti Stati, compreso il mio, tant’è che nel 2009 la media di abbandono scolastico dei giovani europei tra i 18 e i 24 anni si è attestata intorno al 14.4%. Ho votato a favore della relazione pur riconoscendo la difficoltà di identificare politiche idonee, problematicità dovute alla mancanza di indicatori standard utili a individuare i soggetti più a rischio. Vi sono, tuttavia, alcuni gruppi sociali, riconoscibili da taluni fattori (scarso rendimento, povertà e contesto socio-familiare) ai quali va riservata un’attenzione maggiore. Condivido, perciò, con il relatore la necessità di attuare politiche incisive, con un approccio personalizzato, e creare meccanismi di reintegro nel sistema scolastico attraverso, ad esempio, scuole “di seconda opportunità”. Un successo in questo settore avrà importanti ricadute sociali ed economiche impattando direttamente sulla crescita e sulla stabilità economica; basti pensare che ridurre di un solo punto percentuale il tasso di abbandono scolastico in Europa vuol dire formare quasi mezzo milione di giovani qualificati all’anno.

 
  
MPphoto
 
 

  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, deoarece cred cu tărie că accesul tinerilor la educaţie este cel mai important instrument pentru dezvoltarea societăţii și a democraţiei într-un mod sustenabil. Europa se află într-un moment în care nu își permite să piardă talente, nemaivorbind de povara enormă pe care abandonul școlar o reprezintă pentru sistemele sociale. Nu putem vorbi despre relansarea economiei europene fără a investi în educaţie. Am sprijinit astfel decizia de a oferi tinerilor care abandonează școala acces la fonduri europene și programe de mobilitate.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Honeyball sur la lutte contre l'abandon scolaire. Ce rapport a fait l'objet d'un large consensus. Il propose une série de mesures ambitieuses pour lutter contre le décrochage et l'abandon scolaire.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Destaco a preocupação do Parlamento Europeu pela igualdade de oportunidades, pela escolha ao acesso ao ensino para indivíduos de todas as origem sociais, étnicas ou religiosas, independentemente do sexo ou da deficiência, e pelo apoio aos alunos que sofrem de dificuldades de aprendizagem com vista à integração. Saliento o esforço junto dos Estados-Membros pela introdução de um sistema de apoio financeiro subordinado à verificação dos recursos para apoiar aqueles que dele necessitem, por forma a apoiar as famílias mais desfavorecidas através do fornecimento de refeições e manuais escolares gratuitos e a reduzir o impacto da desigualdade social. Realço a recomendação do Parlamento Europeu relativamente à aprendizagem precoce das NTIC (Novas Tecnologias da Informação e da Comunicação), bem como das línguas, enquanto meios de comunicação privilegiados que a juventude tem a particularidade de adquirir rapidamente.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − Early school leaving (ESL) remains a largely unaddressed phenomenon in the EU despite efforts through the Europe 2020 Strategy to lower the relatively high average rate. A target to reduce ESL to 10% by 2020 was agreed upon by all Member States in 2003 and so far only seven countries have reached this goal. Though most Member States have shown signs of progress there is still much to be done in order to lower the ESL rate as a high proportion of young people who drop out of school negatively affects economic growth and the development of skills that are necessary for the future economic and social development of Member States. I support the rapporteur and her proposed efforts to curb this unresolved problem.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. O abandono escolar precoce é um fenómeno complexo e reduzi-lo exige um forte empenho político. O abandono escolar precoce é, sem dúvida, um dos factores que mais contribuem para o desemprego, a pobreza e a exclusão social, daí que a Estratégia Europa 2020 consagre como um dos seus cinco grandes objectivos a redução da taxa de abandono escolar para menos de 10%.

A realidade da empregabilidade dos jovens depende largamente do nível de qualificações alcançado. Segundo dados do Eurostat, em 2009, cerca de 52% dos jovens da UE que abandonaram precocemente a escola encontravam-se desempregados. Congratulo-me com o facto de termos vindo a assistir a um contínuo decréscimo da taxa de abandono escolar. Porém, mais de metade dos Estados-Membros ainda não conseguiu atingir a meta de 10%, uma vez que, na sua grande maioria, continuam a ter uma abordagem fragmentada e mal coordenada deste problema.

Apoio o quadro proposto para a adopção de estratégias globais e consistentes que deverão ajudar os Estados-Membros a elaborar políticas eficazes de redução do abandono escolar precoce. A redução significativa do número de jovens que abandonam a escola prematuramente é um investimento crucial, não apenas para o seu futuro individual, mas também para a futura prosperidade e coesão social da UE no seu conjunto.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della proposta contro la lotta all’abbandono scolastico. Si tratta di un fenomeno complesso nonché di una sfida importante cui l'Europa deve far fronte. Per contrastare questa tendenza, è necessario rinnovare e diversificare il programma nazionale, ampliando la gamma di opzioni educative disponibili per gli studenti. Offrire agli studenti una scelta più ampia a scuola è importante non solo per accrescere la loro motivazione a rimanere, ma anche per fornire loro l'ampio spettro di conoscenze e competenze essenziali necessarie per trovare successivamente un impiego. Le riforme strutturali sono importanti per fornire ai giovani le competenze e la formazione necessarie ad agevolare la loro entrata nel mondo del lavoro, tra cui la capacità di risolvere i problemi, valutare le informazioni in chiave critica e comunicare efficacemente. Ritengo importante istituire scuole alternative o "di seconda opportunità", che devono dimostrare sensibilità nei confronti delle esigenze individuali delle persone. Sottolineo che investire maggiori somme di denaro a favore della lotta all'abbandono scolastico può avere nel lungo termine l'effetto di evitare che i giovani diventino dipendenti dalla sicurezza sociale, riducendo così la disoccupazione nell'UE e incoraggiando la rigenerazione della forza lavoro.

 
  
MPphoto
 
 

  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − Nella mentalità collettiva europea l'immagine della alfabetizzazione come risultato da conseguire rimanda ad aree esterne al continente o, al massimo a zone limitate e periferiche. Viceversa, esso rappresenta un problema anche in aree "occidentali" e "industrializzate": non a caso due recenti studi hanno mostrato come, in Italia, il 71% della popolazione si trova al di sotto del livello minimo di comprensione di un testo di media difficoltà. Pur a fronte di questi dati, nei singoli Stati membri non si sono riscontrate politiche coordinate al problema, tanto da rendere complesso il conseguimento dell'obiettivo fissato per il 2020. Preme sottolineare, in linea con la piattaforma europea per la lotta alla povertà, l'esigenza di coordinare le due linee di intervento, creando una sinergia capace di invertire il tasso di incidenza del fattore "povertà" sulle percentuali di abbandono scolastico e, più in generale, di scarsa scolarità. I governi nazionali, stretti nella morsa della crisi finanziaria, hanno per lo più tagliato i fondi per l'istruzione; in questo modo rischiando di incentivare il circolo vizioso "bassa scolarità-disoccupazione". Sono, per questo, diventati tanto più importanti l'intervento e il sostegno delle istituzioni europee, sia attraverso un utilizzo mirato dei fondi strutturali, sia attraverso l'implementazione di strumenti finanziari alternativi.

 
  
MPphoto
 
 

  Rachida Dati (PPE), par écrit. – La lutte contre le décrochage scolaire figure parmi les objectifs de l'UE contenus dans la stratégie «Europe 2020». L'ambition est de réduire le taux d'abandon scolaire à 10%, contre 14,4% actuellement. J'ai voté en faveur de ce rapport, parce qu'il offre des mesures personnalisées pour prévenir le décrochage et réinsérer dans le système scolaire les jeunes qui se trouvent dans cette situation. Créer des canaux de coopération entre le nombre le plus large d'acteurs de la vie éducative et économique me semble l'une des propositions les plus essentielles de ce rapport, qui reflète le rôle de l'école comme une étape cruciale dans l'insertion sociale et professionnelle de chacun.

 
  
MPphoto
 
 

  Proinsias De Rossa (S&D), in writing. − I support this report on tackling early school leaving. The current European Commission target is to reduce the rate of early school leaving to 10% or lower across the EU by 2020. We need to work to ensure equality of opportunity for children from all social, ethnic and religious backgrounds, and regardless of gender or disability. We also need more efficient early warning mechanisms and follow-up procedures put in place in response to learning difficulties which might lead to early school leaving. We should also encourage Member States to take measures to counter stereotypes which can lead pupils from disadvantaged backgrounds to be steered towards vocational training courses, regardless of their potential in other areas. It is important also to develop teachers’ skills to help them deal with ‘at risk’ pupils Young people should also be involved in discussions about programmes designed to tackle early school leaving. There is a clear link between early school leaving and youth unemployment, particularly in the light of the decline of jobs in low-skilled or unskilled labour sectors in the EU. Member States must develop suitable programmes to reintegrate early school leavers into their education systems. Equally, lifelong learning should also be promoted.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui permet de renforcer la lutte contre l'exclusion de ces populations de jeunes en difficulté. Il est important d'aider ces jeunes à rester dans un système éducatif afin de leur apporter tous les outils leur permettant de se lancer dans la vie active avec un diplôme.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport deoarece abandonul școlar timpuriu reprezintă un factor fundamental care contribuie la șomaj, sărăcie și excluziune socială. Pentru a putea participa pe deplin în societate şi pentru a-şi atinge potenţialul ca cetăţeni europeni, tinerii trebuie să posede un spectru larg de cunoștinţe și de competenţe esenţiale pentru performanţele lor intelectuale și sociale. Aceștia trebuie să fie capabili să comunice eficient, să lucreze în echipă, să poată soluţiona probleme complexe, cât şi să evalueze în mod critic anumite informaţii. Aceasta problemă este una extrem de importantă, mai ales în contextul Strategiei Europa 2020, deoarece unul din cele cinci obiective principale este acela de a reduce sub 10% rata abandonului școlar și de a ne asigura că cel puţin 40% din tânăra generaţie dispune de o calificare sau de o diplomă de absolvire a studiilor superioare sau a unui ciclu de învăţământ echivalent. Nu în ultimul rând, susţin că problema tinerilor de etnie romă trebuie abordată în mod special. Acestora trebuie să li se permită accesul la educaţie, iar în cadrul comunităţilor tradiţionale de romi este nevoie de măsuri suplimentare pentru a depăși problemele abandonului școlar timpuriu.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por considerar que as propostas adoptadas contribuem para combater, de uma maneira mais eficaz, o abandono escolar precoce. O abandono escolar precoce tem consequências muito negativas quer a nível económico, quer a nível social. Todas as medidas para reduzir o abandono escolar precoce são cruciais para o futuro desenvolvimento económico e social dos Estados-Membros. Estima-se que a redução de apenas 1% do número de jovens que abandonam a escola precocemente na Europa criaria cerca de mais meio milhão de jovens qualificados todos os anos.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. A Estratégia UE 2020 estabelece como objectivo prioritário reduzir o abandono escolar precoce a 10% até 2020. Em 2009, a taxa de abandono escolar precoce das pessoas com idades compreendidas entre 18 e 24 anos era de 14,4%, valor que ainda está longe da meta definida. O abandono escolar, como bem explica a relatora, tem implicações sociais e económicas graves, tendo um impacto negativo no crescimento económico e gerando instabilidade económica e social. Por isso mesmo, é urgente que os Estados-membros desenvolvam políticas de combate ao abandono escolar e que apostem, sobretudo, na formação técnica e profissional, criando ligações estreitas entre as escolas e o mercado de trabalho, de forma a promover o crescimento e a competitividade.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço, da autoria da colega Mary Honeyball, aborda o problema do abandono escolar e as medidas e instrumentos adoptados pela União Europeia para apoiar os Estados-Membros na definição de políticas nacionais mais eficientes e eficazes visando a resolução deste problema. Entre os seis objectivos prioritários consagrados na Estratégia Europa 2020, conta-se a redução para 10% do abandono escolar precoce até 2020. Refira-se que, em 2009, a taxa de abandono escolar entre as pessoas com idades compreendidas entre os 18 e os 24 anos era de 14,4%. Trata-se de uma matéria de importância capital, pois, com este combate, não só elevamos a auto-estima dos cidadãos, mas também melhoramos a qualidade de vida das pessoas, potenciando, assim, a diminuição da pobreza e do número dos excluídos socialmente. Em primeiro lugar, há que identificar os grupos de risco (minorias étnicas, pais de baixa escolaridade, populações rurais, etc.), as causas deste abandono, como o insucesso escolar, e os factores que o potenciam, como a pobreza, os abusos e a situação familiar instável. Consciente de que a resolução deste problema exige uma abordagem global e a mobilização de todos os agentes ligados ao processo de ensino/aprendizagem, votei favoravelmente este relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório procura abordar o problema do abandono escolar precoce de uma forma abrangente. Em primeiro lugar, fornecendo alguns elementos úteis à compreensão da sua dimensão e à sua persistência, assim registando o falhanço das metas traçadas pela UE neste domínio. Posteriormente, identificando causas e avançando com algumas propostas concretas para o combater.

O relatório contém aspectos importantes, que valorizamos, como sejam: a chamada de atenção para uma maior incidência do problema nos grupos sociais mais desfavorecidos; a necessária ligação do abandono escolar à pobreza e à exclusão social; o alerta para as consequências dos cortes em curso nos sistemas públicos de ensino; o impacto das políticas ineficazes em matéria de conciliação da vida profissional e familiar. Mas consideramos que se poderia e deveria ter ido mais longe. Em especial na denúncia das políticas em marcha em inúmeros países, como Portugal.

A desregulação das relações de trabalho, o desinvestimento e a desresponsabilização do Estado, o desmantelamento de serviços públicos, no seu conjunto têm levado não apenas ao aumento do abandono escolar, mas também ao recrudescer de dramas como o do trabalho infantil. Por outro lado, não acompanhamos a relatora na tónica colocada na orientação crescente do sistema de ensino para o mercado trabalho em detrimento da formação integral do indivíduo.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Aborda-se aqui o problema do abandono escolar precoce de uma forma abrangente. Em primeiro lugar, fornecendo alguns elementos úteis à compreensão da sua dimensão e à sua persistência, assim registando o falhanço das metas traçadas pela UE neste domínio.

Posteriormente, identificando causas e avançando com algumas propostas concretas para o combater. O relatório contém aspectos importantes, que valorizamos, como sejam: a chamada de atenção para a maior incidência do problema nos grupos sociais mais desfavorecidos; a necessária ligação do abandono escolar à pobreza e à exclusão social; o alerta para as consequências dos cortes em curso nos sistemas públicos de ensino; o impacto das políticas ineficazes em matéria de conciliação da vida profissional e familiar.

Mas consideramos que se poderia e deveria ter ido mais longe, em especial na denúncia das políticas em marcha em inúmeros países como Portugal. A desregulação das relações de trabalho, o desinvestimento e a desresponsabilização do Estado, o desmantelamento de serviços públicos, no seu conjunto, têm levado não apenas ao aumento do abandono escolar, mas também ao recrudescer de dramas como o do trabalho infantil. Não subscrevemos a relatora na tónica colocada na orientação crescente do sistema de ensino para o mercado trabalho em detrimento da formação integral do indivíduo.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Zníženie počtu prípadov predčasného ukončenia školskej dochádzky sa javí ako nevyhnutné na dosiahnutie mnohých kľúčových cieľov v rámci stratégii Európa 2020. Podporuje predovšetkým dosiahnutie dvoch z nich: dospieť k tzv. inteligentnému rastu zlepšovaním úrovní vzdelávania a odbornej prípravy a k tzv. inkluzívnemu rastu odstraňovaním jedného z najväčších rizikových faktorov nezamestnanosti a chudoby. Dôvody predčasného ukončenia školskej dochádzky sú v závislosti od jednotlivých krajín a aj v rámci regiónov dosť odlišné. Som presvedčená, že politiky na zníženie počtu prípadov predčasného ukončenia školskej dochádzky je potrebné prispôsobiť špecifickej situácii v rámci regiónu alebo krajiny, nakoľko nie je možné dosiahnuť jednotné riešenie v prospech všetkých členských štátov. K tomuto javu dochádza preukázateľne častejšie u znevýhodnených a zraniteľných skupín, akými sú napríklad i mladí ľudia so špeciálnymi výchovnovzdelávacími potrebami. Predčasné ukončenie školskej dochádzky následne vyúsťuje do sociálneho znevýhodnenia a zachováva riziko sociálneho vylúčenia. Keďže v prípade predčasného ukončenia školskej dochádzky sa jedná o komplexný jav, ktorý nie je možné vyriešiť iba samotným vzdelávaním a odbornou prípravou, domnievam sa, že je nevyhnutné začleniť opatrenia, ktorými sa podporuje zníženie mier predčasného ukončenia školskej dochádzky, do všetkých príslušných politík zameraných na deti a mladých ľudí.

 
  
MPphoto
 
 

  Salvatore Iacolino (PPE), per iscritto. − Esprimo voto favorevole perchè ritengo che l'abbandono scolastico sia un fenomeno complesso nonché una sfida importante a cui l'Europa deve necessariamente far fronte. L'abbandono scolastico è uno dei fattori determinanti della disoccupazione, della povertà e dell'esclusione sociale. Inoltre, esso produce gravi conseguenze per la coesione sociale dell'UE, ai fini della crescita economica, della base di competenze e della stabilità sociale europee, in quanto nuoce alle prospettive professionali, alla salute e al benessere dei giovani. La strategia Europa 2020, ha delineato tra gli obiettivi principali per gli Stati membri quello di ridurre al 10% il tasso di abbandono scolastico entro il 2020. Questo perché elevati tassi di abbandono scolastico hanno implicazioni sociali ed economiche tutt'altro che rosee; il fenomeno incide negativamente sulla crescita economica e conduce all'instabilità economica e sociale. È quindi decisivo intervenire con provvedimenti per canalizzare l'energia e sviluppare le capacità dei giovani. A riguardo, bisogna intervenire attraverso una maggiore sponsorizzazione degli strumenti europei per la qualificazione dei giovani, la loro formazione e l'inserimento lavorativo.

 
  
MPphoto
 
 

  Pat the Cope Gallagher (ALDE), i scríbhinn. − Molann an togra seo do scoileanna, údaráis phoiblí agus seirbhísí sláinte agus sóisialta comhoibriú le chéile le cur chuige sainiúil a shocrú chun dul i ngleic le fadhb luathfhágáil na scoile.

Iarrtar freisin infheistiú breise a dhéanamh i bhforbairt scileanna múinteoirí agus modhanna múinteoireachta nua a thabhairt isteach chun daoine óga a spreagadh le filleadh ar an scoil. Is í aidhm an rúin ná ráta na luathfhágála a laghdú 10% faoin mbliain 2020. Is ionann gach laghdú 1% ar an ráta luathfhágála agus 500 000 oibrí óg oilte nua sa bhliain do gheilleagar na hEorpa, agus is buntáiste mór don fhás geilleagrach agus don chobhsaíocht shóisialta a bheadh ansin.

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – Tout commence à l'école, où l'on donne à nos enfants les clés de leur avenir tant éducatif que culturel. Or, chaque année en Europe, plus de 6 millions d'enfants quittent le système scolaire sans diplôme. L'abandon scolaire est un facteur considérable contribuant au chômage, à la pauvreté et à l'exclusion sociale, et c'est un grand défi pour l'Europe : nos enfants sont notre futur et il est essentiel d'agir pour eux. Aussi, je suis très heureuse que notre Parlement ait adopté une résolution sur la lutte contre l'abandon scolaire lors de cette session plénière. Plus particulièrement, je soutiens vivement certaines dispositions-clés de ce rapport : davantage d'efforts en matière "d'approche personnalisée" pour chaque enfant, un plus grand accès des élèves au soutien éducatif, l'amélioration des dispositifs d'orientation professionnelle avec plus de contacts avec l'entrepreneuriat, un terme mis à l'enseignement spécialisé séparé pour les personnes handicapées en vue d'une meilleure intégration de ces élèves, ou enfin la création de davantage d'écoles de la seconde chance qui sont excellentes et très efficaces en matière d'intégration professionnelle et sociale des jeunes sortis du système éducatif. Autant de dispositions extrêmement pertinentes si nous voulons améliorer nos systèmes éducatifs en Europe, mais encore faut-il que les Etats les mettent en œuvre.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – 52% des jeunes qui ont quitté l'école sans diplôme se retrouvent au chômage. Le taux d'abandon scolaire actuel n'est plus tolérable. C'est pourquoi j'ai soutenu l'adoption de cette résolution pour demander aux Etats membres d'entreprendre des réformes éducatives qui ciblent les enfants les plus exposés au décrochage scolaire et qui sont - le plus souvent - des enfants issus de familles pauvres et défavorisées ou de migrants. Des efforts particuliers doivent être entrepris en direction des enfants roms dont 20% ne sont scolarisés d'aucune manière et dont 30% se trouvent en situation d'abandon scolaire. Le succès de l'expérience des "écoles de la deuxième chance" devrait être appuyé afin d'aider à la réinsertion des jeunes en situation de décrochage. Enfin des méthodes d'apprentissage différentes pourraient aussi contribuer à cette inversion de tendance, de même que la promotion de parcours récompensant davantage les savoirs pratiques.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Gutiérrez Prieto (S&D), por escrito. − He votado a favor de este informe para mandar un doble mensaje: en primer lugar a las Instituciones, reivindicándoles que deben, a pesar de la crisis, seguir invirtiendo en educación, en programas de prevención e intervención contra el abandono escolar prematuro como la mayor política contra la desigualdad y contra la exclusión social. Y en segundo lugar a los ciudadanos, para decirles que no deben renunciar a su derecho a la educación, en estos momentos en que Europa está redefiniendo su papel en el mundo, también en lo económico y en lo social. Tener ciudadanos altamente cualificados, no sólo es un derecho que debe garantizarse, sino una obligación moral que debe defenderse. La Comisión Europea ya ha dicho que, en pocos años, el 85% de los empleos deberán ser altamente cualificados. Cuanta más formación, menos desempleo, mejores empleos y menor precariedad. Hoy, luchar contra el abandono escolar es la política crucial de la inserción laboral. Crear estrategias transversales entre los ciudadanos, las instituciones y la comunidad educativa es fundamental para luchar contra la exclusión.

 
  
MPphoto
 
 

  Lívia Járóka (PPE), in writing. − Roma pupils are frequently subject to low-quality education throughout the EU, often aggravated by segregated education and gypsy-only classrooms. Their difficulties in receiving quality education result in their astoundingly low educational achievements: 20% of Roma children are not enrolled in school, 30% are early school leavers and some 50% of Roma are illiterate or semi-illiterate. Local governments must take appropriate measures for the reintegration of early school leavers up to the maximum age of compulsory education and the institution must inform the parents and the local government about school-leavers. Assistance mechanisms, such as scholarships and mentoring support should be established for young Roma, to inspire them not only to obtain diplomas, but also to enrol in higher education. A system of perks should also be considered, which would increase the participation of Roma youth in such institutions and improve their qualifications. Teachers who teach underprivileged students or are employed in lagging-behind regions should be financially compensated and receive appropriate training. It is also necessary to create specific programmes targeting pre-school education and to develop semi-boarding programmes and ‘tutoring’ in schools, simultaneously targeting the adult age group with vocational training and lifelong learning programmes.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Je salue l'adoption du rapport sur l'abandon scolaire qui concerne chaque année 6 millions de jeunes en Europe. Ce rapport est cohérent avec les priorités de la Stratégie Europe 2020 de l'Union européenne qui s'est donnée comme objectif de ramener le taux d'abandon scolaire à moins de 10%. En France, nous nous sommes fixé l'objectif ambitieux de ramener le taux à 9,5%. Il est essentiel de traiter le mal à la racine et d'éviter que ces jeunes ne se retrouvent marginalisés. C'est pourquoi je souscris pleinement aux recommandations de ce rapport qui souligne la nécessité d'identifier et d'accompagner dès la petite enfance les jeunes qui présentent un fort risque de décrochage. Il recommande également de généraliser la personnalisation des parcours et des formations, le développement des formations en alternance, le renforcement de la concertation avec les parents et la prise en compte de l'incidence des inégalités sociales.

 
  
MPphoto
 
 

  Филиз Хакъева Хюсменова (ALDE), в писмена форма. − Подкрепих настоящата резолюция, тъй като справянето с преждевременното напускане на училище е една от необходимите стъпки за намаляване на безработицата, повишаване на заетостта и предотвратяване на загубата на социален и икономически потенциал за ЕС. Смятам за важно да се работи както в посока задържане на учениците в училище, така и за предоставяне на втори шанс на преждевременно прекъсналите своето образование. По този начин на младите ще се даде възможност за пълноценно участие в обществения живот и ще се намали рискът от социално изключване. Споделям позицията, че е необходим по-силен фокус върху уязвимите групи, както и върху населението, живеещо в по-бедните и отдалечените райони, тъй като те са най-засегнати от проблема. Проучване в България показва, че основните причини за отпадане на децата от училище не са свързани с тяхното нежелание, а с образователния и социалния статус на техните родители. Такъв тип проблеми налагат засилена координация между отделните институции, подобряване на образователната помощ, социалните услуги и оказването на допълнителна подкрепа на семействата. Вярвам, че предоставянето на равни възможности и достъп до висококачествено образование за лицата от всички групи ще съдейства за растеж в Европа.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, kadangi mokyklos nebaigusiems asmenims reikia sukurti sistemą, kad būtų galima juos reintegruoti į švietimo sistemą. Vienas iš sprendimų – skatinti valstybes nares steigti vadinamąsias „antrosios galimybės“ arba „alternatyviąsias“ mokyklas. Jos turi atitikti asmenų, kurie nebaigė mokyklos ankstesniais savo gyvenimo metais, kai nusivylė švietimo sistema, poreikius. Be to, šios mokyklos turi būti lanksčios ir prisitaikančios, kad asmenys galėtų derinti savo įsipareigojimus švietimo įstaigai su darbo ir šeimos įsipareigojimais

 
  
MPphoto
 
 

  Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Zjawisko przedwczesnego kończenia nauki przez młodzież w Unii Europejskiej jest poważnym problemem. W pełni popieram współpracę państw członkowskich w tym obszarze. Dzięki kooperacji państw jesteśmy w stanie zmniejszyć nasilenie tego procesu.

W dzisiejszych czasach przy niskim przyroście demograficznym niezwykle ważne jest, aby młodzież otrzymywała edukację w stopniu pozwalającym w późniejszych latach podjąć wartościową i dobrze płatną pracę. Przyczyni się to do poprawy sytuacji materialnej przyszłych pracowników, dzięki czemu będzie spadał odsetek ubóstwa. W przyszłości wpłynie to pozytywnie na gospodarkę, a także poprawi jej stabilność.

Naukę w szkołach można dostosować w taki sposób, aby uczniowie chętnie ją pobierali i czuli, że będzie ona przydatna w ich dalszym życiu. Dzięki wykorzystywaniu innowacyjnych rozwiązań w systemie nauczania możemy wpływać na rozwój uczniów, co będzie zachęcać ich do kontynuowania nauki. Niecodzienne sposoby kształcenia, np. poprzez taniec, teatr lub inne formy ekspresji, mogą prowadzić do obniżenia zjawiska przedwczesnego kończenia nauki. Nauka w formie zabawy stanie się dla uczniów przyjazna i ciekawa, co w przyszłości może skutkować mniejszym odsetkiem młodzieży, która zniechęca się do edukacji.

Obecnie można zaobserwować większy problem przedwczesnego kończenia nauki na wsiach niż w miastach. Są regiony, które oczekują naszej pomocy w tej dziedzinie. W tym zakresie ważne jest także wsparcie szkół oraz rodziców, aby móc lepiej dotrzeć do uczniów.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho espresso voto favorevole alla relazione dell´on. Honeyball perché ritengo che il principio dell´istruzione e dell´educazione esteso alla popolazione europea sia essenziale nell´ottica di un rafforzamento del mercato del lavoro e delle professionalità che saranno a disposizione nella società di domani. Combattere l´abbandono scolastico facendo leva su programmi scolastici qualitativamente validi, su un'approfondita comprensione dei disagi e dei problemi che portano gli studenti ad abbandonare la scuola e sulla costruzione di possibili alternative alla ripetizione degli anni scolastici, è prioritario se si vuole costruire un´Europa sempre più capace di affrontare un contesto globale in evoluzione. Sono fermamente convinto che l´attenzione a questo problema dimostri la sensibilità del Parlamento e delle istituzioni europee ad un tema che, se sottovalutato, rischia di minare le basi economiche e culturali del futuro di noi tutti e di quello, soprattutto, dei nostri figli.

 
  
MPphoto
 
 

  Ramona Nicole Mănescu (ALDE), în scris. − Am votat în favoarea raportului privind combaterea abandonului școlar timpuriu, deoarece sunt ferm convinsă că trebuie luate măsuri concrete la nivel european și naţional pentru rezolvarea acestei probleme. Abandonul școlar timpuriu are la bază o serie de cauze specifice fiecărui mediu, care sunt influenţate de caracteristicile sistemului de educaţie din statele membre. Tocmai de aceea, prin votul pe care l-am dat astăzi am susţinut necesitatea unei abordări care să fie adaptată particularităţilor și nevoilor distincte din fiecare stat. De asemenea, am votat pentru ca atât Comisia, cât și statele membre, să stabilească și să implementeze politici capabile să identifice din timp și să sprijine copiii și tinerii care au gradul de risc cel mai ridicat în ceea ce privește abandonul școlar timpuriu. Cred că acest raport este unul bun, deoarece cuprinde măsuri necesare pentru soluţionarea acestei probleme, subliniind totodată importanţa unei coordonări atât la nivel european, cât și la nivel naţional și rolul esenţial pe care îl au statele membre în a împiedica abandonul școlar. Consider că acestea din urmă trebuie să realizeze mai întâi o analiză a cauzelor care stau la baza acestui fenomen și să instituie planuri naţionale de acţiune, în conformitate cu recomandările europene în acest domeniu.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution which ‘urges the Member States to carry out an in-depth analysis of the problem of early school leaving, while taking due account of data protection, in order to identify the root causes at national, regional and local level, and to develop appropriate packages of measures for prevention, intervention and compensation, including specialised establishments or school support services for recognised disabilities; believes that strategies to tackle early school leaving must be based on an analysis of the specific national, regional, and local dimensions of the phenomenon and that these data should serve to focus research on the reasons for the exceptionally high drop-out rates among given categories of pupils and in the regions, localities, and schools most affected’.

 
  
MPphoto
 
 

  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − L'abbandono scolastico è un fenomeno complesso e rappresenta una sfida importante cui l'Europa deve far fronte: la strategia Europa 2020 stabilisce, tra gli obiettivi principali per gli Stati membri, la riduzione al 10% del tasso di abbandono scolastico entro il 2020. Concordiamo con questa relazione che, pur apprezzando alcuni progressi realizzati dalla maggior parte degli Stati membri dell'UE, sostiene la tesi che si debba fare molto di più al riguardo. Elevati tassi di abbandono hanno, infatti, implicazioni sociali ed economiche, è quindi decisivo intervenire con provvedimenti per canalizzare l'energia e sviluppare le capacità dei giovani. Sono, dunque, indispensabili riforme strutturali volte a fornire ai giovani le competenze e la formazione necessarie per agevolare la loro entrata nel mondo del lavoro. È fondamentale che le scuole incoraggino la mobilità degli studenti fra i diversi percorsi educativi, siano essi accademici, professionali e così via. Offrire agli studenti una scelta più ampia a scuola è importante non solo per accrescere la loro motivazione a rimanere, ma anche per fornire loro l'ampio spettro di conoscenze e competenze essenziali necessarie per trovare successivamente un impiego.

 
  
MPphoto
 
 

  Barbara Matera (PPE), per iscritto. − L´abbandono scolastico è una delle problematiche sociali più urgenti che l´Unione europea insieme agli Stati membri deve affrontare. In questi anni sono state realizzate delle iniziative importanti da parte della Commissione europea, e lo stesso riconoscimento di questa problematica tra le priorità della strategia Europa 2020, testimonia l´attenzione posta per questa piaga sociale. L´abbandono scolastico come riconosciuto nella relazione della collega Honeyball è un fenomeno complesso che colpisce tutte le società europee e ha sfaccettature diverse da Stato membro a Stato membro. Occorre quindi che vengano rafforzate tutte le misure a livello comunitario e nazionale al fine di aiutare le famiglie più deboli con l'obiettivo di garantire un elevato livello scolastico ai propri figli, favorire l´adozione di un approccio personalizzato e inclusivo all´istruzione a cominciare dalla scuola di prima infanzia, facilitare una condivisione della responsabilità tra famiglie, scuola, e autorità pubbliche, e migliorare le modalità per reintegrare nel sistema scolastico le persone che hanno abbandonato in precedenza la scuola attraverso lo sviluppo delle "scuole della seconda opportunità", ben illustrate dalla relatrice. Per tali ragioni ho espresso il mio voto favorevole alla relazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Iosif Matula (PPE), în scris. − Redresarea economică în Uniunea Europeană este strâns legată de un grad înalt de calificare a forţei de muncă, obiectiv înscris în strategia pe care ne-am asumat-o pentru perioada următoare: Europa 2020. În momentul actual, din păcate, un mare număr de tineri părăsesc prematur băncile școlii, cu un nivel insuficient al calificării. Aceasta le reduce considerabil șansele de reușită în viaţă, de integrare socială și de ocupare a unui loc de muncă bine plătit. Este semnificativ faptul că, potrivit statisticilor, reducerea cu un punct procentual a ratei abandonului școlar timpuriu ar putea genera anual un milion de tineri calificaţi și noi oportunităţi de creștere economică. În acest sens, este important să identificăm acele măsuri care pot reduce fenomenul abandonului școlar. Spre exemplu, consilierea oferită atât elevilor, cât și părinţilor, având în vedere influenţa pe care o are mediul familial asupra traseului educaţional și social al elevului. De asemenea, este important aportul activităţilor extra-curriculare, organizate în cadrul instituţiilor de învăţământ. Atrag, totodată, atenţia asupra sprijinului suplimentar care trebuie acordat persoanelor cu dizabilităţi, pentru a le oferi o calificare adecvată, dar și asupra soluţiilor de tipul „a doua șansă” pentru cei care au abandonat școala, dar doresc să-și continue pregătirea.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione è favorevole. La relatrice elenca in maniera esauriente cause e possibili soluzioni ad un problema che riguarda ancora troppe persone all’interno dell’Unione europea. Gli Stati membri devono quindi analizzare in modo più approfondito la problematica dell'abbandono scolastico.

 
  
MPphoto
 
 

  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − Approximately 6 million young people leave education and training per year with a lower secondary school level education, or less. Action to address this situation is needed from an early age to ensure that children are given the best possible start. This report aims to tackle early school leaving in the context of the Europe 2020 Agenda; I welcome it and voted to support it.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A construção de um sistema educativo eficaz e o combate ao abandono escolar é um dos maiores desafios que se impõe a um país. Num espaço a 27, o desafio é ainda maior. Está provado que as habilitações literárias (ou a falta delas) são um indicador de pobreza, perdendo-se milhares de jovens qualificados todos os anos. As implicações sociais e económicas de taxas elevadas de abandono escolar precoce são graves, tendo um impacto negativo no crescimento económico da União. A educação é um pilar primordial no âmbito de uma integração europeia de sucesso, no sentido de definição de políticas nacionais eficientes para fazer face ao problema do abandono escolar precoce. Neste sentido, saúdo a adopção da Estratégia Europa 2020 que irá, decerto, obrigar os Estados-Membros a traçar novos rumos nas respectivas políticas educativas.

 
  
MPphoto
 
 

  Alajos Mészáros (PPE), írásban. − A gyenge teljesítmény az iskolai lemorzsolódás egyik fő oka. Egyetértek azzal, hogy a gyermekek kudarcainak gyakori kiváltó oka, hogy az iskolai tantervek nem igazodnak a gyermekek életkori szükségleteihez és szociálisan meghatározott érdeklődéséhez. Az egységes oktatási rendszer megnehezíti a tanulóval végzendő munka egyénre szabását.

A sajátos nevelési igényű vagy magatartási nehézségekkel küzdő diákok esetében a személyre szabott megközelítés a diákok javát szolgálja. Ezen diákok esetében csak kisebb létszámú osztályokban lehetséges pozitív eredményt elérni.

Tudjuk, hogy a pedagógiai asszisztens nagy segítség úgy tanároknak, mint diákoknak, viszont csak nagyon korlátozott létszámban (a költségvetés miatt) vannak jelen az iskolákban, melynek bővítése a sajátos nevelésű diákoknál indokolt lenne, hisz ezáltal külön segítségben és figyelemben részesülnek.

Támogatom azt a javaslatot, hogy minden középiskola hozzon létre egy tanácsadói szolgálatot, hogy az iskolák ne csak oktató szerepet, de lelki támaszt is nyújtsanak a diákoknak. Egyetértek a Második esély jellegű megoldással, mely lehetővé tenné az iskolákból kimaradók számára a visszailleszkedést.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − Si los jóvenes quieren participar plenamente en la sociedad y realizarse como personas y ciudadanos, deben poseer un amplio abanico de conocimientos y capacidades para su desarrollo intelectual y social, como la comunicación eficaz, la resolución de problemas y la capacidad para evaluar información con juicio crítico. Los problemas que conducen al abandono escolar prematuro tienen sus raíces fuera de la escuela y deben ser identificados y resueltos, por lo que el informe aconseja que se implanten medidas de redistribución, como la facilitación gratuita de manutención, libros escolares y equipamiento deportivo básico, para reducir el impacto de la desigualdad social, luchando al mismo tiempo contra los riesgos de estigmatización de estos alumnos. El informe pide a los estados que presenten planes de acción para atajar el problema del abandono escolar prematuro y solicita más fondos y una mejor accesibilidad para el programa de aprendizaje permanente de la UE, que incrementa la movilidad de alumnos y profesores, potencia el intercambio de buenas prácticas y contribuye a mejorar los métodos de enseñanza y aprendizaje. También propone un uso eficiente de la financiación de fondos estructurales de la UE a fin de aplicar medidas preventivas contra el abandono escolar prematuro. He votado a favor.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – Dans le contexte d'une Union européenne qui se veut être la première économie de la connaissance, le rapport de Mme Honeyball est particulièrement pertinent. Il est irrationnel de rogner sur des budgets comme l'éducation au niveau national, car c'est justement cela qui mènera l'Union européenne à un enlisement profond dans la crise économique. Les jeunes d'aujourd'hui sont les cerveaux et les bras de demain. Il est nécessaire de mettre en place un système d'échange de bonnes pratiques en la matière, car les situations nationales divergent fortement. Il est d'autant plus essentiel de lutter contre ce fléau qu'il a été prouvé que ce sont les personnes détentrices d'un diplôme qui seront privilégiées dans un avenir proche. Si nous ne mettons pas en œuvre tout ce qui est en notre pouvoir pour lutter contre l'abandon scolaire, c'est un échec pour l'Europe de la connaissance, l'Europe citoyenne et l'Europe responsable.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I believe that tackling early school leaving quickly and effectively can help the EU from a cultural, social and economic viewpoint. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Hohe Schulabbruchsquoten haben erhebliche sozioökonomische Folgen, weshalb im Rahmen der Strategie 2020 geplant ist, die Schulabbruchsquote auf 10 % zu senken. Studien haben ergeben, dass es deutliche Merkmale gibt, wer eher dazu tendiert, die schulische Laufbahn nicht abzuschließen. So fällt auf, dass Mädchen (13 %) weniger häufig aussteigen als die Jungen (17 %). Zudem lässt sich feststellen, dass Kinder aus Familien, in denen das Qualifikationsniveau geringer ist, deutlich öfter abbrechen. Auch Migranten verzeichnen eine höhere Schulabbruchsquote. Nichtsdestotrotz lässt sich dieses Phänomen nicht pauschal betrachten und schon gar nicht von äußeren Einflüssen wie zum Beispiel Armut oder Missbrauch isolieren. Nachweislich lässt sich feststellen, dass Schulabbrecher deutlich häufiger von Armut bedroht sind, was unter anderem am fehlenden Bildungsniveau und der damit verbundenen Öffnung des Arbeitsmarktes für solche Menschen liegt. Ich stimme gegen den Bericht, da ich der Meinung bin, dass es sich beim Thema Bildung und Schule um nationalstaatliche Probleme handelt, für die es in jedem Mitgliedsstaat individuelle Lösungen gibt.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Europos Sąjungos siekiams tapti konkurencingiausia pasaulio ekonomika ypač daug įtakos turi europiečių išsilavinimas. Vienas iš išsilavinimo aspektų – mokyklos nebaigiančių asmenų skaičius. Mano šalis Lietuva yra viena nedaugelio, jau pasiekusių užsibrėžtą tikslą sumažinti šį skaičių iki mažiau nei 10 proc. Norėtųsi pasiūlyti kitoms valstybėms semtis patirties iš tokių valstybių kaip Lietuva, tačiau švietimo sistema kiekvienoje valstybėje yra unikali, atkartojanti kultūrinius ir socialinius ypatumus. Sutikdama su rezoliucijoje išdėstytais bendraisiais principais, noriu atkreipti dėmesį, kad vis tik švietimo srityje kaip niekur kitur turime ypač atsižvelgti į kiekvienos valstybės ypatumus ir ieškoti kiekvienai jų patrauklių individualių sprendimų. Tuo tarpu viršnacionaliniu lygiu galime valstybes nares ir ES institucijas tik paraginti glaudžiau bendradarbiauti ir keistis gerąja patirtimi.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Hohe Schulabbrecherquoten haben gravierende sozioökonomische Folgen: Schulabbrüche wirken sich negativ auf das Wirtschaftswachstum aus und gefährden zudem die wirtschaftliche und soziale Stabilität. Gelingt eine europaweite Senkung der Schulabbrecherquote um nur 1 % pro Jahr, so wird angenommen, dass dadurch zusätzlich eine halbe Million qualifizierter junger Menschen zur Verfügung stehen könnten. Durch die demographische Entwicklung Europas wird es besonders wichtig sein, so viele kompetente junge Menschen am Arbeitsmarkt zu integrieren, wie nur möglich, um nicht auf Migration angewiesen zu sein. Die vorgeschlagenen Maßnahmen im Bericht halte ich allerdings für nicht zielführend: Die Berichterstatterin schlägt etwa vor, dass traditionelle Prüfungen abgeschafft werden sollen, da dadurch die Benotung von der Leistung an einem bestimmten Tag abhänge. Ich halte herkömmliche Prüfverfahren jedoch für wichtig, weil junge Menschen auch in ihrem späteren Berufs- und Sozialleben darauf angewiesen sind, Leistung dann erbringen zu können, wenn sie von ihnen verlangt wird. Ich kann mich der Berichterstatterin in ihren Methoden nicht anschließen und habe deshalb gegen den Bericht gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kadangi mokyklos nebaigimas yra pagrindinis nedarbą, skurdą ir socialinę atskirtį didinantis veiksnys. Manau, kad įgyvendinus atitinkamas priemones Europos Sąjungos lygiu galima išspręsti šią problemą ir užkirsti kelią skurdo plitimui. Atkreiptinas dėmesys į tai, kad dauguma valstybių narių vis dar taiko fragmentišką ir nepakankamai koordinuotą šios problemos sprendimo metodą. Visų pirma, reikia įgyvendinti tam tikras mokyklų reformas bei sukurti konsultacinį fondą mokiniams. Mokyklos turi būti skatinamos atsisakyti tradicinio testavimo modelio, kad moksleivio ateities perspektyvos nebūtų priklausomos nuo vienos dienos rezultato. Vertinimas turi būti tęstinis, nuolatinis procesas. Be to , labai svarbu, kad valstybės narės įvairiomis priemonėmis nuolat plėstų švietimo galimybes, diegtų naujoves ir įvairintų nacionalinio ugdymo programas. Pritariu idėjai skurti „antrosios galimybės“ mokyklas, kurios suteiktų galimybę mokyklos nebaigusius asmenis reintegruoti juos į švietimo sistemą, sukuriant jiems palankias sąlygas derinti savo įsipareigojimus švietimo įstaigai su darbo ir šeimos įsipareigojimais.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Gentili colleghi, la battaglia che la nostra Unione sta portando avanti contro l'abbandono scolastico è assolutamente necessaria e l'appoggio in modo convinto. Viviamo in un'epoca di forte competizione in cui l'istruzione e la cultura scolastica rappresentano le basi per far sì che i giovani riescano ad avere successo nella vita e nel mondo professionale. L'istruzione modella le persone, facendo sì che siano meglio preparate alla vita e abitutate alle relazioni. L'abbandono deve essere combattuto sopratutto quando è dovuto a casi di bullismo o di tossicodipendenza e le scuole devono essere fornite anche di servizi di assistenza dove i giovani possano trovare un'accoglienza che li aiuti in momenti di smarrimento.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Το 2009, το ποσοστό της πρόωρης εγκατάλειψης του σχολείου για όλα τα νεαρά άτομα ηλικίας 18 έως 24 ετών στην Ευρώπη ανήρχετο στο 14,4 % όταν τα ίδια τα κράτη μέλη έχουν δεσμευτεί να μειώσουν το ποσοστό αυτό στο 10% το 2020. Η Ελλάδα κατέχει ένα από τα μεγαλύτερα ποσοστά όσον αφορά τα άτομα που εγκαταλείπουν το σχολείο αμέσως μετά την πρωτοβάθμια εκπαίδευση και σχεδόν το μεγαλύτερο ποσοστό όσον αφορά τους νέους μετανάστες (πάνω από 40%) που εγκαταλείπουν το σχολείο πρόωρα. Οι κοινωνικές και οικονομικές επιπτώσεις είναι σημαντικές. Εκτείνονται από την κοινωνική περιθωριοποίηση των ατόμων που εγκαταλείπουν πρόωρα το σχολείο και τις λιγότερες ευκαιρίες για εργασία μέχρι την μείωση των οικονομικών δυνατοτήτων μιας χώρας. Εκτιμάται ότι η μείωση του ποσοστού των ατόμων που εγκαταλείπουν πρώιμα το σχολείο σε όλη την Ευρώπη κατά μόνο 1% θα αυξήσει, κάθε έτος, κατά μισό εκατομμύριο τα εξειδικευμένα νεαρά άτομα με ανάλογη συμβολή στο ΑΕΠ των χωρών αυτών. Η έκθεση, την οποία και υπερψήφισα, υπογραμμίζει αυτές τις συνέπειες προτείνοντας παράλληλα μία σειρά δράσεων, όπως αναμόρφωση του εκπαιδευτικού συστήματος, επέκταση του θεσμού της «δεύτερης ευκαιρίας» και ενίσχυση των κοινοτικών πόρων που προορίζονται για αυτόν τον σκοπό.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que a igualdade de oportunidades, de escolha e de acesso a um ensino de elevada qualidade para indivíduos de todas as origem sociais, étnicas ou religiosas, independentemente do sexo ou da deficiência, é fundamental para criar uma sociedade mais justa, coesa, inovadora e dinâmica e ainda por crer que as propostas apresentadas vão nesse sentido.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Um dos objectivos da Estratégia Europa 2020 é a redução do abandono escolar precoce a 10% no ano de 2020. Com esse objectivo visa dotar-se a União Europeia, a um tempo, de trabalhadores qualificados e, noutro plano, garantir uma base de futuro para os diversos Estados-Membros. Para o efeito, torna-se necessário adoptar medidas que consigam oferecer respostas aos jovens que, ano após ano, abandonam o processo de educação formal numa fase muito prematura. Nestas matérias, os dados apontam para um grande heterogeneidade de causas que levam ao abandono precoce, o que sugere a necessidade de também oferecer respostas diversificadas. Justifica-se, por conseguinte, a partilha de boas práticas entre os diversos Estados-Membros, procurando, por essa via, encontrar, a todo o momento, as vias mais adequadas para atingir o meritório objectivo da Estratégia Europa 2020. Deste modo, votei em sentido favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Mitro Repo (S&D), kirjallinen. − Arvoisa puhemies, äänestin äsken koulunkäynnin keskeyttämisen vähentämistä käsittelevän mietinnön puolesta. Aihe on erittäin ajankohtainen. Talouskriisin seurauksena meillä on yhä suurempi vaara siitä, että kuilu hyväosaisten ja huono-osaisten kansalaisten kesken syvenee. Puutteellinen koulutus kytkeytyy usein köyhyyteen ja sosiaaliseen syrjäytymiseen, jossa vaarana on sukupolvesta toiseen jatkuva kierre. Pahimmillaan tilanne on niissä perheissä, jossa työttömyys on periytynyt ammatin sijaan vanhemmilta lapsille jo kolmannessa sukupolvessa. Tällaisia perheitä löytyy jo useista Euroopan maista. Yksi tapa estää syrjäytymistä on panostaa koulutukseen ja ennaltaehkäistä koulunkäynnin keskeyttämistä, ja siksi kannatan lämpimästi tätä mietintöä.

 
  
MPphoto
 
 

  Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – Plus de 6 millions d'adolescents quittent le système scolaire sans diplôme. C'est un problème commun à tous les États membres et en pleine recrudescence, qui justifie que le Parlement européen se soit penché sur la question à travers le vote, ce midi, d'une résolution sur le décrochage scolaire. Selon des chiffres récents, 52 % des jeunes ayant quitté l'école sans diplôme se retrouvent au chômage et viendront grossir le bataillon des 5,5 millions de jeunes chômeurs. C'est tout simplement inacceptable et intenable, à terme, si l'on veut préserver la cohésion sociale et la solidarité intergénérationnelle dans nos sociétés occidentales. C'est pourquoi il faut se féliciter des propositions intéressantes formulées dans le rapport Honeyball: la prolongation de l'obligation de scolarisation de 16 à 18 ans, ainsi que la création de davantage d'"écoles de la seconde chance", dans la mesure où l'approche unique ne convient pas à tous les jeunes scolarisés. Car inverser la courbe de l'abandon scolaire ne se décrète pas et nécessite d'investir dans l'éducation. Il faut aussi revaloriser les filières techniques et s'assurer qu'un diplôme donne droit à un emploi. Le droit et pas la chance: tel est le dilemme qu'il faut trancher dans le domaine de l'éducation.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Oggi si è votata in Plenaria la relazione dell´on. Honeyball sulla lotta contro l'abbandono scolastico. L'abbandono scolastico è un fenomeno complesso nonché una sfida importante a cui l'Europa deve far fronte. A tal proposito l'Unione europea ha iniziato a mettere in atto una serie di misure e strumenti per meglio sostenere gli Stati membri nell'elaborazione di politiche nazionali adeguate ed efficaci al fine di affrontare il problema. In tali iniziative rientrano la comunicazione della Commissione sulla lotta contro l'abbandono scolastico, una nuova proposta di raccomandazione del Consiglio sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico e l'iniziativa "Youth on the Move". La maggior parte degli Stati membri dell'UE ha realizzato almeno qualche progresso nel ridurre la percentuale di giovani che abbandonano la scuola precocemente o con scarse qualifiche, e si è registrato un cambiamento apprezzabile e positivo nel loro approccio all'abbandono scolastico. La relazione votata oggi sostiene la tesi che si debba fare molto di più al riguardo.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – J'ai voté pour la résolution sur la lutte contre l'abandon scolaire. Ce texte rappelle en effet l'un des grands objectifs de la stratégie "Europe 2020" : ramener le taux d'abandon scolaire à moins de 10 % d'ici 2020, ce qui aurait un effet positif sur la baisse du chômage des jeunes et sur l'amélioration du taux d'emploi dans l'Union (plus de la moitié des Européens qui ont quitté prématurément l'école sont actuellement sans emploi). Cet objectif est d'autant plus important à atteindre que le nombre d'emplois disponibles pour la main-d'œuvre peu qualifiée ou non qualifiée baissera encore dans les années à venir. La résolution souligne par ailleurs une situation préoccupante : un jeune Européen sur quatre a actuellement des difficultés en lecture. Il est pourtant évident que la lecture est un outil indispensable pour progresser dans l'ensemble des matières scolaires, s'intégrer dans le monde du travail, comprendre l'information, communiquer correctement et se cultiver. Revenons donc aux fondamentaux : des mesures spécifiques pour remédier aux lacunes en matière de lecture s'imposent d'urgence. Et préconisons l'apprentissage précoce des NTIC (nouvelles technologies de l'information et de la communication), comme celles des langues, que les jeunes ont justement l'avantage de pouvoir assimiler rapidement.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Early school leaving (ESL) is a complex phenomenon and a huge challenge facing Europe. Consequently the EU has begun putting in place numerous measures and tools to better support Member States in developing efficient and effective national policies to tackle it. They include the Commission communication on tackling early school leaving, a new proposal for a Council recommendation on policies to reduce early school leaving, and the Commission’s flagship initiative ‘Youth on the Move’. The Europe 2020 Strategy, in addition, outlines six headline targets for Member States, one of which is to reduce ESL to 10% by 2020. This 10% target was previously agreed by Member States in 2003, however only seven of them managed to reach the benchmark. In 2009 the rate of ESL for all 18-to-24-year-olds in Europe stood at 14.4%. Most EU countries have made at least some progress in reducing the number of young people leaving school early or with low qualifications, and there has been a noticeable and positive change in how they approach early school leaving; yet this report argues that far more needs to be done.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − La quota di abbandono scolastico nell'Unione europea è oggi pari al 15%. Ridurre tale percentuale di almeno 5 punti avrebbe importanti effetti, calo della disoccupazione giovanile e del tasso di disoccupazione, poiché chi ha abbandonato la scuola risulta poi disoccupato nella misura del 52%. Con la risoluzione odierna invitiamo tutti gli Stati membri ad analizzare la problematica dell'abbandono scolastico, elaborando pacchetti mirati di misure di prevenzione. E' necessario sostenere politiche più efficaci ed incisive, calibrate sul fabbisogno per l'insegnamento scolastico. Tutti i giovani devono essere facilitati ad entrare nel mondo del lavoro attraverso servizi di orientamento individuali.

 
  
MPphoto
 
 

  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − Indubbiamente una relazione sull'abbandono scolastico poteva essere di stimolo per l'Unione europea e per gli Stati membri per un attenta valutazione dei supporti necessari ai giovani per aiutarli nella loro formazione. Una particolare attenzione dedicata ai giovani con problemi di inserimento sociale e di disabilità doveva portare conseguentemente ad una richiesta di impegno finanziario a favore degli Stati membri per migliorare le strutture dedicate. Purtroppo la relazione non considera con pari dignità tutti gli studenti che abbandonano la scuola ma si occupa prioritariamente delle minoranze etniche, degli immigrati e dei Rom per i quali suggerisce particolari riguardi e attenzioni. Per questo motivo di discriminazione dei giovani europei il mio voto è stato contrario.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – J'ai soutenu ce rapport en plénière, car il s'attaque à un véritable fléau, qui touche le plus souvent des jeunes en situation déjà précaire. On ne peut nier que, souvent, l'abandon scolaire est lié à la pauvreté et l'exclusion sociale. Lutter contre l'un, c'est donc lutter contre les autres. Ce rapport met en avant des orientations simples : dépistage précoce, soutien accru, approche personnalisée. Ces solutions sont connues, mais peu d'Etats ont aujourd'hui la volonté de faire de leur mise en place une priorité. Or, permettre à davantage de jeunes de tirer pleinement profit de l'enseignement, c'est élever le niveau global de compétences et donc les possibilités d'emploi. Un dernier mot sur la lecture : la proportion de jeunes de 15 ans ayant des difficultés en lecture atteint 24,1 % dans les États membres. Si nous devons choisir un angle d'attaque, c'est bien celui là! La lecture est selon la moi la clef indispensable à tous les savoirs, toutes les connaissances. Nous devons nous assurer que tous les jeunes, qu'ils sortent à terme ou de manière précoce du système scolaire, ont bien cette clef dans leur poche !

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση της Mary Honeyball διότι αφορά ένα πολύ ευαίσθητο θέμα που ζητά επίλυση το συντομότερο. Η πρόωρη εγκατάλειψη του σχολείου (ESL) είναι ένα περίπλοκο φαινόμενο και μια τεράστια πρόκληση που αντιμετωπίζει η Ευρώπη. Ως εκ τούτου, η Ευρωπαϊκή Ένωση έχει αρχίσει να θέτει σε εφαρμογή πολυάριθμα μέτρα και εργαλεία για να υποστηρίξει καλύτερα τα κράτη μέλη στην ανάπτυξη αποτελεσματικών και ουσιαστικών εθνικών πολιτικών που θα αντιμετωπίσουν το εν λόγω φαινόμενο. Η Στρατηγική "Ευρώπη 2020" περιγράφει επιπλέον έξι κεντρικούς στόχους για τα κράτη μέλη, ένας από τους οποίους είναι η μείωση της πρόωρης εγκατάλειψης του σχολείου σε 10 % έως το 2020,στόχος τον οποίο πρέπει να υλοποιήσουμε όλοι στις χώρες μας.

 
  
MPphoto
 
 

  Christel Schaldemose, Dan Jørgensen, Britta Thomsen, Ole Christensen (S&D), skriftlig. − De danske socialdemokrater i Europa-Parlamentet har stemt for betænkningen om løsning af problemet med elever, der forlader skolen for tidligt (A7-0363/2011), da vi mener, at betænkningen tager fat i et alvorligt problem i undervisningssektoren og fremsætter en række fornuftige løsningsforslag. Selvom der er dele af forslaget, vi ikke kan støtte (f.eks. punkterne 1, 31, 32 og 48), og selvom uddannelsespolitik primært er medlemsstaternes kompetence, mener vi, at betænkningen samlet set sender et rigtigt signal om at bekæmpe antallet af elever, der forlader skolen for tidligt.

 
  
MPphoto
 
 

  Marco Scurria (PPE), per iscritto. − Per combattere la disoccupazione giovanile nell’ Unione europea è necessario attuare una serie di provvedimenti come il prolungamento dell’istruzione obbligatoria fino a 18 anni e la creazione di scuole cosiddette “della seconda opportunità”. In questi istituti, alla presenza di docenti, psicologi ed educatori, ragazzi in condizioni di disagio, poveri e in precoce stato di fallimento, anche a causa di una eccessiva rigidità del sistema scolastico vigente, vengono reintrodotti nel circuito dell’istruzione con percorsi formativi ad hoc che tengono conto anche delle passioni e degli interessi extracurriculari delle persone. A fronte di una disoccupazione giovanile che colpisce un ragazzo ogni cinque, basterebbe una riduzione dell’1% del tasso di abbandono scolastico per dare spazio a 500.000 giovani lavoratori qualificati. Inoltre, secondo alcuni dati recenti, il 52% dei giovani che hanno lasciato la scuola senza raggiungere un diploma rimane disoccupato. Per garantire ad un’ Europa, in crisi economica e con un trend di migranti in continua espansione, una possibilità concreta di sviluppo e di coesione sociale ritengo fondamentale far leva sulla conoscenza e su un adeguato grado di istruzione; le riforme della scuola debbono prevedere partenariati tra scuole ed imprese locali per offrire agli studenti un migliore orientamento professionale

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Uno dei cinque principali obiettivi della strategia Europa 2020 è ridurre a meno del 10% il tasso di abbandono scolastico e portare ad almeno il 40% la percentuale di giovani muniti di laurea o diploma o aventi un livello di istruzione equivalente. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che gli Stati membri elaborino modalità per reintegrare nel sistema scolastico le persone che hanno abbandonato la scuola anzitempo attuando programmi idonei, quali ad esempio le "scuole della seconda opportunità", che offrono un contesto di apprendimento appropriato, in grado di aiutare i giovani a ritrovare la fiducia in sé stessi e nella propria capacità di apprendimento. E', inoltre, necessario che siano destinati maggiori fondi e che sia migliorata l'accessibilità al programma dell'Unione europea per l'apprendimento permanente, il quale aumenta la mobilità di alunni e insegnanti, sostiene lo scambio di migliori pratiche e contribuisce a migliorare i metodi di insegnamento e apprendimento. Occorre, infine, che sia fatto un utilizzo più efficace dei finanziamenti assegnati a titolo dei Fondi strutturali dell'Unione per attuare le misure volte a prevenire l'assenteismo scolastico.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O abandono escolar precoce é uma problemática que afecta os países da UE e que põe em causa o desenvolvimento de uma sociedade baseada no conhecimento e na inovação, tal como está inscrito nos objectivos da Estratégia UE 2020, mais particularmente na iniciativa emblemática "Juventude em Movimento". A meta de 10 % para o abandono escolar, até 2020, ainda está longe de ser alcançada, uma vez que, em 2009, a taxa de abandono escolar precoce das pessoas com idades compreendidas entre 18 e 24 anos era de 14,4%. Múltiplos são os factores que levam ao abandono escolar, que se espelha, particularmente, em grupos de risco associados à pobreza, abusos e situações familiares, insucesso escolar e minorias étnicas e populações migrantes. Este combate, se bem sucedido, reduzirá a pobreza inter-geracional e proporcionará um crescimento económico a médio e longo prazo.

Não existe uma solução única, mas sim um conjunto de iniciativas e medidas, com especial incidência nas políticas públicas, de forma a envolver os diversos actores educativos e das comunidades locais. Mais serviços de apoio e de aconselhamento socioprofissional, formas de avaliação inovadoras e contínuas, o adquirir de competências de avaliação crítica, o aprender a aprender e maior mobilidade poderão fazer a diferença.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind combaterea abandonului școlar timpuriu, deoarece egalitatea de șanse și accesul la educaţie, indiferent de mediul social, de starea economică a familiei, de gen sau dizabilităţi, sunt esenţiale pentru dezvoltarea economică şi socială a Uniunii. Competitivitatea Uniunii depinde de calitatea și de accesul tinerilor la educaţie de calitate. Subliniez legătura dintre abandonul școlar timpuriu și șomajul în rândul tinerilor. Peste jumătate dintre tinerii care abandonaseră timpuriu școala în UE erau șomeri în 2009. Abandonul școlar timpuriu înseamnă locuri de muncă precare, iar efectele economice și sociale, pe termen lung, ale abandonul școlar timpuriu implică un risc ridicat de sărăcie. Lupta împotriva abandonului școlar timpuriu este o modalitate eficientă de a preveni excluziunea socială a tinerilor. Încurajez statele membre să investească în formarea profesorilor și în calificarea personalului, atât în învăţământul preșcolar, cât și în cel obligatoriu. Subliniez că tehnologia informaţiei și comunicaţiilor (TIC) poate avea efecte pozitive în contexte pedagogice și poate favoriza motivaţia și învăţarea. Statele membre ar trebui să promoveze şi să consolideze accesul elevilor la TIC şi să instituie programe de formare pentru profesori. Solicit fonduri suplimentare şi o accesibilitate sporită pentru programul UE de învăţare de-a lungul vieţii, precum și pentru creșterea mobilităţii elevilor și a profesorilor.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − More needs to be done to reduce the rate of school drop outs, particularly for the most vulnerable groups in our society – 20% of Roma children get no education at all and, of those who have been in education, 30% have dropped out of school. We need a more varied and effective approach to teaching – a wide curriculum which includes vocational training is vital at this time. We need young skilled workers to help boost the economy and need to ensure that everybody leaves school with qualifications – at the moment around 52% of children that leave school without qualification are jobless. Making sure that people have a second chance to gain qualifications is a fundamental part of this report, which I fully support.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport sur la lutte contre l'abandon scolaire qui persiste, voire s'aggrave, dans tous les États membres de l'Union. Les propositions de ce rapport sont positives: nécessité d'identifier les "élèves à risque", demande d'une approche personnalisée et ouverte à tous en matière d'éducation, développement des services d'éducation et d'accueil publics et gratuits, notamment pour les jeunes enfants. Nous avons besoin d'une école qui sera réellement une école de l'égalité, de l'inclusion, de tous et de toutes, et de la réussite scolaire. Reste aux États membres à traduire ces propositions en actes, alors que les politiques d'austérité s'attaquent en priorité aux services publics de l'éducation.

 
  
MPphoto
 
 

  Oldřich Vlasák (ECR), písemně. − Výše podílu žáků, kteří předčasně ukončují školní docházku, je již v současné době v případě ČR velmi nízká. ČR vedle Slovenska, Polska a Slovinska dlouhodobě patří mezi 4 členské státy s nejnižším ukazatelem předčasné školní docházky a s 5,6 % je také poměrně hluboko pod cílovou hodnotou EU pro rok 2020 (v roce 2008 byl průměrný ukazatel pro EU 14,9 %). Při projednávání této zprávy jsem byl proti, protože se nedomnívám, že situaci vyřešíme rozvojem veřejných bezplatných jeslí a zařízení denní péče či zajišťováním mimoškolních aktivit a kroužků ze strany členských států, jak se navrhuje ve zprávě. Současně mám rezervovaný postoj k efektu navrhovaného sociálního mapování osob, které předčasně končí školní docházku, a to prostřednictvím centralizace a shromažďování údajů ze všech členských států zde v Bruselu. Spíše než na aktivistická opatření, ke kterým zpráva vyzývá, bychom se podle mého názoru měli u nás doma v ČR zaměřovat především na analyzování konkrétních příčin předčasných ukončení školní docházky a okamžitou reakci při zhoršování situace, tedy zvyšování procenta předčasných ukončení školní docházky.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Menschen brechen aus unterschiedlichen Gründen vorzeitig ihre Ausbildung ab, jedoch sind ihre Chancen auf dem Arbeitsmarkt nachgewiesenermaßen schlecht und aufgrund ihres niedrigen Einkommens sind sie zudem höchst armutsgefährdet. Eines der sechs Leitziele der Strategie „Europa 2020“ ist die Senkung der Schulabbrecherquote auf 10 % (bis 2020), da der unmittelbare Zusammenhang zwischen einer hohen Schulabbrecherquote und deren dämpfenden Entwicklung auf das Wirtschaftswachstum auf der Hand liegt. Zur Erreichung dieser Eigenvorgabe muss die EU dringend wirkungsvolle Maßnahmen setzen: Den Schülern muss bereits qualifizierte Hilfestellung bei der beruflichen Orientierung geboten werden. Die gängigen Prüfverfahren müssen selbst überprüft werden und Lehrpläne mit innovativen und breitgefächerten Elementen an die heutige Zeit angepasst werden.

 
  
MPphoto
 
 

  Marina Yannakoudakis (ECR), in writing. − When Margaret Thatcher became British Prime Minister in 1979, she instructed the Department for Education to send no more than one circular (set of instructions) to schools and colleges each year. Now our educational establishments are bombarded with proposals and recommendations on almost a daily basis. As a school governor and a former local councillor, I know that we should not be telling our schools what to teach, how to teach or what targets to achieve. I certainly don’t believe that this is a job for the European Union, which is why I voted against this report. The report also includes recommendations which are idealistic, impractical and verging on the irrational. If, as the report suggests, EU Member States are to provide financial support to parents who ‘devote time and love to bringing up young children’, the next obvious step would be the establishment of an EU love police to check that all European children are receiving the necessary Brussels-sanctioned quota of affection. The report also calls for the ‘special relationship between parents and children’ to be strengthened. Is this really an area which requires EU legislation? I think not.

 
  
  

Report: Charles Goerens (A7-0403/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Abstenho-me neste relatório, uma vez que o Parlamento não fica em pé de igualdade com o Conselho no âmbito da tomada de decisões estratégicas.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – La politique européenne de coopération au développement accordait au groupe des Etats d’Afrique, des Caraïbes et du Pacifique des préférences commerciales sur des produits issus de l’agriculture, tels que les bananes. Dénoncé par l’Organisation mondiale du commerce (OMC), ce régime commercial préférentiel a fait l’objet d’un accord sur la banane négocié entre l’UE et cette dernière. Si les préférences tarifaires ont été revues à la baisse, l’UE n’abandonne pas pour autant les pays ACP producteurs de banane. De fait, elle a mis en place un programme de mesures (2010-2013) pour les accompagner dans leurs efforts d’adaptation. Ces mesures ont fait l’objet d’un compromis global avec le Conseil. J’ai voté en faveur du rapport Goerens qui rappelle que le Traité de Lisbonne place le Parlement européen sur un pied d’égalité avec le Conseil concernant l’approbation des priorités stratégiques dans la programmation des fonds destinés à la coopération.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Este programa, proposto pela Comissão Europeia, requer todo o meu apreço, na medida em que procura apoiar o ajustamento das zonas que dependem das exportações de bananas. Estas medidas irão apoiar as políticas de diversificação económica ou de investimentos para aumentar a competitividade, assim como o impacto social e ambiental. Contribuirão igualmente para a redução da pobreza e para a integração gradual dos países ACP (África, Caraíbas e Pacífico) exportadores de bananas na economia mundial, apoiando o desenvolvimento sustentável.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − On 15 February 2011 a constituent meeting of the EP delegation to the Conciliation Committee was held in Strasbourg where the EP delegation discussed four files as a package (DCI, DCI/BAM, ICI+ and EIDHR). It was agreed that these files will remain unchanged until 2013. I support the rapporteur and call for these documents to be accepted as a compromise package between the Parliament and the Council.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cet accord qui permettra de soutenir l'économie de la banane des pays ACP tout en respectant les règles de l'OMC. Il s'agit là d'aider des pays dont le développement économique est concentré sur des secteurs spécialisés.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Abstive-me na votação do relatório sobre o instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento - medidas de acompanhamento no sector das bananas, porque considero que o Parlamento Europeu deverá ter um peso equivalente ao do Conselho nas decisões políticas estratégicas relativas à negociação de futuros instrumentos financeiros.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O comércio de bananas constitui uma importante fonte de rendimento para diversos países, entre os quais os Estados ACP. A União Europeia teve para, com estes Estados um tratamento preferencial que foi reiteradamente rejeitado pela Organização Mundial de Comércio. Esta circunstância originou a negociação de um novo acordo comercial, no quadro desta organização, que reduziu a margem de preferências dos países da África, Caraíbas e Pacífico. Esta circunstância não deixará de ter impacto nesses países e que justifica a proposta de estabelecimento do programa de acompanhamento em apreço. Concordo com a necessidade de acompanhar a evolução deste sector.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço faz parte de um conjunto de quatro textos que foram aprovados num processo de conciliação entre o Parlamento Europeu e o Conselho. Tratou-se de um processo algo complicado na medida em que o Tratado de Lisboa não foi respeitado pelo Conselho no que se refere à co-decisão. O PE, consciente da urgência em chegar a um acordo para não prejudicar terceiros, acabou por ceder nas suas posições. O projecto comum, aprovado pelo Comité de Conciliação, de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1905/2006, institui um instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento mediante a adopção de medidas de acompanhamento no sector das bananas. Congratulo-me com a aprovação deste relatório, que votei favoravelmente, pois a sua não aprovação teria consequências muito graves, quer para os cidadãos europeus que veriam os abastecimentos cancelados, quer para os países produtores – países de África, Caraíbas e Pacífico (ACP) – carenciados destas ajudas para a sua sobrevivência uma vez que, em alguns casos, a situação humanitária é dramática e agravar-se-ia. Além disso, esta aprovação foi um bom resultado para a imagem de credibilidade da UE, caso contrário seria rotulada como parceiro não fiável.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. À parte do assunto que dominou a discussão deste relatório, persiste a questão de fundo, que andou arredada do debate. Desde a primeira leitura até à actual fase de conciliação que a discussão se centrou nos actos delegados e no papel do Parlamento em decisões consideradas estratégicas. Esta discussão termina agora, com a cedência do Parlamento ao Conselho, abdicando da anteriormente reivindicada "igualdade entre os co-legisladores".

Mas não podemos deixar de assinalar, como já fizemos anteriormente, que as medidas de acompanhamento no sector das bananas (MAB), ao abrigo do Instrumento de Financiamento da Cooperação para o Desenvolvimento (ICD), não tem em devida conta os interesses e as necessidades dos países ACP. Estes países, que serão significativamente afectados pela liberalização do comércio com os países da América Central (aliás como as Regiões Ultraperiféricas da UE), não foram devidamente envolvidos na discussão deste acordo. De acordo com os países ACP, o montante da ajuda necessária para a manutenção do seu sector bananeiro, amortecendo o impacto da referida liberalização, rondará os 500 milhões de euros. Ora, o montante proposto pela Comissão, 190 milhões de euros, fica assim muito aquém do impacto estimado deste acordo. Recorde-se que, só no continente africano, cerca de 500 000 pessoas dependem do sector bananeiro.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Como já referimos em anteriores debates sobre este tema, a questão dos actos delegados tem dominado a discussão em torno do Instrumento de Financiamento da Cooperação para o Desenvolvimento, como sucede aliás com outros instrumentos financeiros. Neste caso, têm sido expressas fundadas preocupações, que partilhamos, sobre um eventual atraso na transferência das verbas previstas no âmbito das medidas de acompanhamento para o sector das bananas motivado pela contenda em curso entre o Parlamento e o Conselho.

Sem menosprezar a relevância desta discussão, seria bom, contudo, olharmos também para as questões de fundo que decorrem do Acordo de liberalização do comércio de bananas assinado pela União Europeia. É preciso recordar que os países ACP, que serão significativamente afectados por este acordo se não forem devidamente envolvidos na sua discussão, estimaram o montante da ajuda necessária para a manutenção do seu sector bananeiro em 500 milhões de euros.

O montante proposto pela Comissão fica muito aquém do impacto estimado deste acordo. Só no continente africano, são cerca de 500 000 as pessoas cujo sustento depende do sector bananeiro, considerado um pólo de desenvolvimento sustentável que viabilizou a instalação de infra-estruturas de saúde, água, energia e habitações. O livre comércio, a que este acordo abre as portas, vai agora pôr isto em causa.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Po hlasovaní v druhom čítaní 3. februára a vzhľadom na politickú vôľu čo najskôr uzavrieť zmierovacie konanie sa 15. februára 2011 v Štrasburgu konala ustanovujúca schôdza delegácie EP v Zmierovacom výbore. Delegácia EP sa rozhodla rokovať o príslušných štyroch okruhoch ako o balíku (nástroj financovania rozvojovej spolupráce (DCI), nástroj financovania rozvojovej spolupráce/sprievodné opatrenia týkajúce sa banánov (DCI/BAM), nástroj financovania spolupráce s industrializovanými krajinami a územiami a inými krajinami a územiami s vysokými príjmami (ICI+) a nástroj financovania na podporu demokracie a ľudských práv vo svete (EIDHR)). Počas hodnotenia v polovici trvania DCI a EIDHR bolo dohodnuté, že tieto nástroje zostanú nezmenené, keďže sa neplánujú žiadne nové strategické dokumenty do roku 2013. Európsky parlament vyhlasuje, že je pripravený prijať kompromisný balík, keďže trvanie súčasného nástroja sa pomaly končí. Vyjadruje poľutovanie, že v dôsledku nepružnosti Rady nebolo možné zlepšiť text nástroja financovania rozvojovej spolupráce/balíka sprievodných opatrení týkajúcich sa banánov (DCI/BAM), najmä v súvislosti s úlohou Parlamentu v strategických rozhodnutiach, kde je mimoriadne dôležité rovnocenné postavenie spoluzákonodarcov. V súlade s kritériami určenými v článku 290 ods. 1 bude Európsky parlament trvať na využití delegovaných aktov vždy v prípadoch, keď ide o strategické politické rozhodnutia o financovaní a plánovaní v súvislosti s týmito nástrojmi.

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – J'ai voté contre ce rapport relatif à la création d'un nouvel instrument financier de coopération au développement qui prévoit des mesures d'accompagnement aux producteurs de bananes dans certains pays ACP, suite à la réduction de leurs préférences tarifaires. Je suis bien entendu favorable à ce programme d'aide doté d'un budget de 190 millions d'euros, et favorable à l'octroi de mesures d'accompagnement dans le secteur de la banane car ce secteur est d'une importance cruciale pour nos partenaires ACP. Je suis en revanche totalement opposée à l'attitude adoptée par le Conseil dans ce dossier et à son refus de reconnaître un quelconque pouvoir à notre parlement. En effet, en vertu du Traité de Lisbonne, le Parlement européen a un pouvoir égal à celui du Conseil concernant l'approbation des priorités stratégiques et des dotations financières dans la programmation des fonds européens, y compris ceux destiné à la coopération au développement. Par son attitude rigide et ses menaces de blocage sur tout le paquet législatif, le Conseil a honteusement nié le mandat donné à l'équipe de négociation du Parlement européen conduite par mon collègue Charles Goerens, qui a lui-même demandé le retrait de son nom du rapport, pour signifier son mécontentement. Pour ces raisons, j'ai voté contre le rapport.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − EP pareiškė esąs pasirengęs pritarti kompromisiniam paketui, nes esamos priemonės jau gana greitai baigs galioti. Susilaikiau balsuodamas, kadangi yra apgailestaujama, kad dėl Tarybos nelankstumo nebuvo įmanoma dar labiau patobulinti vystomojo bendradarbiavimo finansinės priemonės bananų sektoriaus papildomųjų priemonių teksto, ypač nuostatų, susijusių su Parlamento vaidmeniu priimant strateginius sprendimus, kai labai svarbu, kad abi teisėkūros institucijos turėtų lygias teises. Manau, kad šis rezultatas neturi tapti precedentu būsimoms deryboms dėl išorinių finansinių priemonių, taikytinų po 2013 m. Parlamentas turi reikalauti, kad visais atvejais, kai tų priemonių finansavimas ir planavimas susijęs su strateginiais politiniais sprendimais, būtų pasitelkiami deleguotieji teisės aktai.

 
  
MPphoto
 
 

  Kartika Tamara Liotard (GUE/NGL), in writing. − The Council has proven to be very rigid in its position during the conciliation, effectively prohibiting Parliament from being treated equally as a co-legislator in the sense that there have to be delegated acts (Article 290 TFEU) for strategic political decisions on financing and programming of instruments for development cooperation. However, a vote against would mean that the ACP banana-supplying countries would be denied much needed financial assistance, something for which I cannot take responsibility. Therefore I abstained on the final vote.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the banana accompanying measures instrument so that countries impacted by tariff reductions on bananas can get assistance for their industry.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1905/2006, apresentada em Maio de 2010, institui um instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento, com o objectivo de criar um programa de medidas de acompanhamento para o sector das bananas destinado aos principais países de África, das Caraíbas e do Pacífico (Países ACP) fornecedores de bananas. Apoio o relatório por conter medidas que visam apoiar as alterações existentes a nível social e ambiental, estabelecer políticas de diversificação económica e estruturar investimentos com vista a aumentar a sua competitividade.

 
  
MPphoto
 
 

  Vital Moreira (S&D), por escrito. Abstive-me da votação final do Regulamento sobre o Financiamento da UE ao Desenvolvimento ("DCI-BAM") para respeitar o compromisso de voto obtido dentro do Grupo Socialista entre os que eram a favor e os que eram contra esse instrumento legislativo.

Todavia, tendo pertencido ao Comité de Conciliação que negociou com o Conselho, considero que o referido regulamento é o melhor possível. Não é verdade, como dizem os opositores, que o Parlamento vá ter menos poderes do que o Conselho no controlo da sua aplicação pela Comissão. E tenho para mim que nenhum parlamento nacional vai tão longe no controlo parlamentar dos programas nacionais de apoio aos países em desenvolvimento. O que nem o Parlamento nem o Conselho podem fazer é substituir-se à Comissão no exercício dos poderes de execução que os Tratados lhe conferem. Trata-se de simples respeito pela separação de poderes.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Für viele AKP-Staaten (Afrika, karibischer Raum und Pazifischer Ozean) stellt die Bananenerzeugung für den Export in die EU eine wichtige Wirtschaftstätigkeit dar, weil damit Multiplikatoreffekte für die gesamte Wirtschaft verbunden sind. Angesichts dessen räumt die EU den Bananenexporteuren aus der AKP-Gruppe bestimmte Handelspräferenzen ein. Auf diesem Wege kann die EU den Wohlstand und die wirtschaftliche Dynamik in der Region fördern, ohne einfach nur Geld bereitzustellen. Man schafft einen Anreiz für die Menschen in ihrem eigenen Land ein Produkt anzubauen, zu vermarkten und zu exportieren. Für die wichtigsten Bananenlieferanten unter den AKP-Staaten bedarf es daher eines Programms mit Begleitmaßnahmen für den Bananensektor. Deshalb habe ich für den gegenständlichen Bericht gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Priimant šį paketą dėl vystomojo bendradarbiavimo finansinių priemonių bananų sektoriaus papildomųjų priemonių turi būti pasiektas visapusiškas kompromisas. Pažymėtina, kad užtikrinant pagalbos veiksmingumą ypač svarbūs yra politikos suderinamumas vystymosi labui, savarankiškumas vystymosi srityje ir nesuskaidyta pagalba. Ypatingas dėmesys turi būti skiriamas nuostatoms, susijusioms su Parlamento vaidmeniu priimant strateginius sprendimus. Abi teisėkūros institucijos turi turėti lygias teises. Visais atvejais, kai tų priemonių finansavimas ir planavimas susijęs su strateginiais politiniais sprendimais, turi būti pasitelkiami deleguotieji aktai.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Tendo por base o relatório A7-0403/2011 e as considerações que fiz em sede de declaração escrita, votei favoravelmente a resolução legislativa que altera o regulamento do PE e Conselho que institui um instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento neste domínio.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1905/2006 instituiu um instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento, tendo sido objecto, recentemente, de um procedimento de revisão. Todavia, atendendo às divergências surgidas entre as instituições no decorrer do procedimento legislativo, foi constituído um Comité de Conciliação, tendo sido possível, após oito trílogos, alcançar um acordo final confirmado por troca de correspondência a 24 e 26 de Outubro de 2011. Deste modo, votei favoravelmente, ressalvando a necessidade, porém, de o Parlamento Europeu ser considerado, nestes processos de decisão, na qualidade de co-legislador.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Si j'ai voté contre ce rapport, ce n'est évidemment pas parce que suis opposé à l'idée d'aider financièrement les pays ACP producteurs de bananes qui ont été affectés par la diminution des droits de douanes sur les bananes venant des pays d'Amérique latine. Au contraire, l'aide de 190 millions d'euros à répartir entre 10 pays sur 4 ans me parait tout à fait justifiée. En revanche, je suis très préoccupé par la façon dont les pouvoirs du Parlement ont été niés tout au long des négociations sur ce texte. Alors que, depuis l'adoption du Traité de Lisbonne, le Parlement peut être mis sur un pied d'égalité avec le Conseil en matière de contrôle des compétences d'exécution de la Commission, celui-ci a exigé de n'avoir simplement qu'à informer le Parlement des mesures d'exécution qui seront prises suite à l'adoption de ce texte. Ce refus du Conseil de laisser le Parlement exercer son droit légitime de contrôle est absolument inacceptable. Pour dénoncer ce refus, et pour éviter de créer un précédent dans les négociations à venir en matière d'instruments financiers, je me suis opposé à l'adoption de ce texte par le Parlement.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), par écrit. – J'ai voté contre. Au-delà des aspects techniques et financiers visant à soutenir le secteur de la banane dans 10 pays ACP, il s'agissait, en rejetant ce rapport, de faire respecter les pouvoirs du Parlement européen. Après plusieurs mois de négociations tendues, je suis franchement déçe que mes collègues n'aient pas compris l'enjeu de ce vote, préférant sacrifier les droits de notre assemblée face aux menaces permanentes – et injustifiées – de la Commission et du Conseil. Alors que chaque jour, les citoyens européens ont un peu plus l'impression que la démocratie plie sous le joug des contraintes économiques, le Parlement européen leur aurait envoyé un signal positif en confortant les prérogatives qui sont les siennes depuis 2007 et en défendant celles qui le sont depuis l'application du Traité de Lisbonne. Le Parlement européen décide – au même titre que le Conseil – des choix stratégiques de financement de la coopération au développement et dispose d'un droit de regard démocratique. En adoptant ce rapport aujourd'hui, il a renoncé à exercer ces deux compétences suite aux fausses rumeurs répandues et au chantage exercé par la Commission et le Conseil.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Em Março de 2010, a Comissão Europeia (CE) apresentou a proposta que altera o Regulamento (CE) n.º 1905/2006 que institui um Instrumento de Financiamento da Cooperação para o Desenvolvimento, tendo como objectivo criar um programa de medidas de acompanhamento para o sector das bananas destinado aos principais países de África, das Caraíbas e do Pacífico (Países ACP) fornecedores de bananas.

Voto favoravelmente o presente relatório por incluir medidas que visam apoiar as alterações existentes a nível social e ambiental, estabelecer políticas de diversificação económica e estruturar investimentos com vista a aumentar a sua competitividade. Após ter sido aprovado em primeira leitura, foram realizados oito trílogos que resultaram no pacote de compromisso orçamentado em 190 milhões de euros e com a duração máxima de quatro anos (2010-2013).

 
  
MPphoto
 
 

  Patrice Tirolien (S&D), par écrit. – Ce texte DCI/BAM balaye d'un revers de main le mandat qui avait été donné à l'équipe de négociation du Parlement: respecter l'esprit et la lettre du traité de Lisbonne, placer le Parlement au même niveau que le Conseil sur toutes les décisions de programmation concernant le choix des priorités stratégiques et les dotations financières, et ne pas créer de précédent négatif pour le Parlement avant les prochaines négociations sur les futurs instruments financiers d'aide extérieure 2014-2020. Avec l'application de l'article 291 du traité FUE pour les décisions stratégiques de programmation, le Parlement disposera donc d'un pouvoir de contrôle moindre encore qu'avec la procédure de comitologie en vigueur sous l'ancien traité. Tout cela est la conséquence d'un chantage honteux qu'a exercé le Conseil, qui menaçait de bloquer tout le paquet de mesures si le Parlement rejetait ne serait-ce qu'un seul des quatre textes soumis au vote. J'ai donc voté contre ce texte, car notre Parlement se devait de défendre ses droits prévus dans le traité de Lisbonne, tout en montrant que sa plénière restait souveraine face aux tentatives de déstabilisation du Conseil.

 
  
  

Report: Helmut Scholz (A7-0401/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, salientando que, relativamente a futuros instrumentos de financiamento, o PE insistirá em actos delegados e na igualdade de circunstâncias com o Conselho sempre que estejam envolvidas decisões estratégicas.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com o objectivo principal do ICD (Instrumento de Cooperação para o Desenvolvimento) de erradicar a pobreza através da consecução dos Objectivos de Desenvolvimento do Milénio. É do interesse comum continuar a aprofundar as relações com países que são simultaneamente países em desenvolvimento e parceiros importantes na economia mundial, como são o caso da Índia, da China, do Brasil e do México. Saliento a importância da segurança energética e da diplomacia pública para os interesses comunitários e para a erradicação da pobreza em regiões como a Ásia Central e o Médio Oriente.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − On 21 April 2009, the Commission adopted its proposal to amend Regulation No 1394/2006, which established financing instruments for cooperation with the industrialised and other high-income regions (ICI Regulation). This amendment expanded the regulation to also cooperate with developing countries in Asia, Central Asia, Latin America, the Middle East, as well as South Africa. However, this ICI Regulation does not provide a legal basis for financing these activities as they do not fulfil the criteria laid down by the Development Assistance Committee of the Organisation for Economic Cooperation and Development. The European Parliament made many improvements with its first and second readings of this bill in 2010 and 2011. Changes made include improvements to the EP’s programming and financing. Also, the Council and EP agreed to accept the four files (DCI, DCI/BAM, ICI+ and EIDHR) as a compromise package. This compromise enables the EU to strengthen its economic relations with developing countries, as well as with major emerging economies – like Mexico and China.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório porque considero que o PIP+ vai no sentido correcto, ao promover um reforço das relações da União Europeia com as economias em desenvolvimento. Numa altura em que a maior parte do crescimento económico mundial se produz nas economias em desenvolvimento, a defesa dos interesses europeus exige que a UE invista na sua diplomacia política, aposte em parcerias económicas e desenvolva uma crescente cooperação empresarial com os mercados emergentes. Só assim, poderá a UE vencer o desafio da globalização.

 
  
MPphoto
 
 

  Göran Färm, Anna Hedh, Olle Ludvigsson, Marita Ulvskog och Åsa Westlund (S&D), skriftlig. − Vi svenska socialdemokrater har inget emot den ändrade ICI-förordningen i sig. Den ger en rättslig grund för finansiering av verksamhet som inte uppfyller de kriterier för offentligt utvecklingsbistånd som fastställts av OECD:s kommitté för utvecklingsbistånd och därför inte omfattas av förordningen om finansieringsinstrumentet för utvecklingssamarbete. Men vi stödjer inte att finansieringen av ICI+-instrumentet sker genom pengar ur budgeten för offentligt utvecklingsbistånd; 176 miljoner euro för perioden 2010–2013. Dessa pengar ska användas för den verksamhet som uppfyller kriterierna från OECD:s kommitté för utvecklingsbistånd.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Tal como defendi na votação em primeira leitura (Outubro de 2010), considero fundamental que a Europa estabeleça relações fortes com certos actores regionais e globais, apoiando-os e estabelecendo laços políticos e económicos fortes. Relembro, muito em especial, dois países com os quais Portugal tem fortes laços históricos e afectivos, o Brasil e Angola, dois importantes actores globais, na América do Sul e em África, respectivamente, que a UE deve, cada vez mais, olhar como parceiros. Entretanto, com o agudizar da crise na Europa e com a boa performance que muitos dos países abrangidos por este instrumento têm tido, é ainda mais importante aprofundar as relações da União Europeia com os países em desenvolvimento que são, simultaneamente, grandes parceiros da economia mundial, como a China, o Brasil e o México, e com regiões como a Ásia Central e o Médio Oriente, a Ásia, a América Latina e, ainda, a África do Sul.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço faz parte de um conjunto de quatro textos que foram aprovados num processo de conciliação entre o Parlamento Europeu e o Conselho. O projecto comum, aprovado pelo Comité de Conciliação, de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1934/2006, institui um instrumento de financiamento da cooperação com os países e territórios industrializados e outros de elevado rendimento (IPI) cujo objectivo é o alargamento deste instrumento de financiamento, de modo a incluir os países em desenvolvimento abrangidos pelo Regulamento (CE) n.º 1905/2006, nomeadamente países da Ásia, da Ásia Central, da América Latina, além do Iraque, Irão, Iémen e África do Sul. O acordo alcançado nesta matéria, além do apoio público ao desenvolvimento, permite à UE aprofundar o seu relacionamento com países em desenvolvimento como a Índia, o Brasil e a China, que desempenham um papel muito importante na economia mundial. Congratulo-me com a aprovação deste relatório, que votei favoravelmente, cujo fundo vai permitir reforçar a diplomacia pública e realizar acções de sensibilização, além de promover as parcerias económicas e a cooperação empresarial, potenciando, assim, o relacionamento entre os europeus e os cidadãos destes países.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Od roku 2007 Európska únia racionalizuje svoju geografickú spoluprácu s rozvojovými krajinami v Ázii, Strednej Ázii a Latinskej Amerike a s Irakom, Iránom, Jemenom a Južnou Afrikou v rámci nariadenia Európskeho parlamentu a Rady (ES) č. 1905/2006 z 18. decembra 2006, ktorým sa ustanovuje nástroj financovania rozvojovej spolupráce. EÚ má strategický záujem na posilňovaní rôznorodých väzieb s týmito krajinami, najmä v oblasti hospodárskej, obchodnej, akademickej a vedeckej výmeny, a i preto potrebuje finančný nástroj umožňujúci financovanie takýchto opatrení, ktoré pre svoju povahu nespĺňajú podmienky oficiálnej rozvojovej pomoci. Pre splnenie tohto účelu boli v rámci rozpočtových postupov v rokoch 2007 a 2008 vytvorené štyri prípravné akcie: obchodné a vedecké výmeny s Indiou, obchodné a vedecké výmeny s Čínou, spolupráca s krajinami Ázie so stredne veľkými príjmami a spolupráca s krajinami Latinskej Ameriky so stredne veľkými príjmami. Pri preskúmaní nariadenia bola zistená nejednotnosť v ustanoveniach, ktorými sa náklady týkajúce sa daní, ciel alebo iných poplatkov vylučujú ako neoprávnené. Kvôli jednotnosti je potrebné uviesť tieto ustanovenia do súladu s ostatnými nástrojmi a z toho dôvodu sa domnievam, že nariadenie (ES) č. 1934/2006 je žiaduce zodpovedajúcim spôsobom zmeniť a doplniť.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − 2009 m. balandžio 21 d. Komisija priėmė pasiūlymą dėl Reglamento, iš dalies keičiančio Reglamentą (EB) Nr. 1394/2006, nustatantį bendradarbiavimo su pramoninėmis ir kitomis dideles pajamas gaunančiomis šalimis ir teritorijomis finansavimo priemonę (priemonės reglamentas). Pasiūlymas pateiktas kaip išorės finansavimo priemonių laikotarpio vidurio peržiūros dalis. Pagrindinis tikslas – išplėsti priemonės reglamento taikymo sritį taip pat įtraukiant bendradarbiavimą su besivystančiomis šalimis, patenkančiomis į 2006 m. gruodžio 18 d. Reglamento (EB) Nr. 1905/2006, nustatančio vystomojo bendradarbiavimo finansinę priemonę dėl geografinio bendradarbiavimo su besivystančiomis Azijos, Vidurinės Azijos ir Lotynų Amerikos šalimis bei Iraku, Iranu, Jemenu ir Pietų Afrika, taikymo sritį. Iš dalies pakeistas priemonės reglamentas suteiks tinkamą teisinį pagrindą (finansavimo) veiklai, kuri neatitinka oficialios vystymosi pagalbos kriterijų, kuriuos nustato Ekonominio bendradarbiavimo ir plėtros organizacijos vystymosi pagalbos komitetas, ir kuri remiantis šiuo pagrindu nepatenka į priemonės reglamento taikymo sritį. Pritariau pasiūlymui, kadangi iš dalies pakeistas priemonės reglamentas padės toliau stiprinti santykius su šalimis, kurios tuo pačiu metu yra ir besivystančios šalys, ir svarbios partnerės pasaulinėje ekonomikoje, pvz., Kinija, Brazilija ir Meksika, taip pat su regionais, tokiais kaip Vidurinė Azija ir Artimieji Rytai, Azija, Lotynų Amerika bei Pietų Afrika.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted to support the outcome of the Conciliation Committee on the financial instrument for cooperation with industrialised countries.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Sono convinto che questo accordo consentirà all'Unione europea un’importante estensione delle attività diverse dall'aiuto pubblico allo sviluppo a paesi come il Brasile o l’India, che sono al tempo stesso paesi in via di sviluppo ed economie emergenti in fortissima crescita. Il mio voto alla relazione Scholz è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O Instrumento de Cooperação para o Desenvolvimento (ICD) foi criado para a cooperação geográfica com países da Ásia, da Ásia Central e da América Latina e ainda com o Iraque, o Irão, o Iémen e a África do Sul a fim de erradicar a pobreza e cumprir os chamados Objectivos de Desenvolvimento do Milénio. É muito importante que a União Europeia aprofunde as relações com países em desenvolvimento e assuma um papel crescente na economia mundial. Temos que conseguir que o proposto assegure um financiamento estável para a cooperação no período compreendido entre 2010 e 2013, com a disponibilização de 176 milhões de euros.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai. Manau, kad yra tikslinga išplėsti reglamento taikymo sritį įtraukiant bendradarbiavimą su besivystančiomis šalimis. Pakeistas priemonės reglamentas sustiprins ES santykius su šalimis, kurios tuo pačiu metu yra ir besivystančios, ir svarbios partnerės pasaulinėje ekonomikoje, ypač Brazilija, Kinija, Meksika. Pažymėtina, kad šios šalys yra svarbios dvišalės partnerės ir daugiašalių forumų ir pasaulinio valdymo dalyvės. Be to, ES turi strateginį interesą su jomis vystyti įvairiapusius ryšius, ypač tokiose srityse kaip ekonomika, prekyba, akademinė sritis, verslas ir moksliniai mainai.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Gentili colleghi, ho votato in modo favorevole a questa relazione, poiché l'istituzione di uno strumento finanziario di cooperazione con paesi industrializzati e ad alto reddito, proposta presentata per aiutare paesi in Asia e in Sudamerica e lo Yemen, il Sudafrica e l'Iraq darà sicuramente risultati concreti, finanziando progetti che potranno essere portati a termine in maniera adeguata. Chiaramente quello che è opportuno fare è anche verificare l'efficacia e l'efficenza degli aiuti; è infatti opportuno che questi aiuti siano mirati e non cadano a pioggia e soprattutto non vadano a finanziare quei settori che comportano una concorrenza sleale con l'Unione Europea.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a presente resolução legislativa do Parlamento Europeu sobre o texto comum, aprovado pelo Comité de Conciliação, relativo à alteração do Regulamento do Conselho que institui um instrumento de financiamento para a cooperação com os países e territórios industrializados e outros de elevado rendimento. Faço-o por estar plenamente de acordo com os objectivos e prioridades que a Comissão aí reitera de erradicação da pobreza, incluindo a prossecução dos Objectivos de Desenvolvimento do Milénio, os quais apresenta como sendo os principais da sua política de cooperação para o desenvolvimento.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1394/2006 instituiu um instrumento de financiamento para a cooperação com países e territórios industrializados ou de elevado rendimento. Entretanto procurou-se alargar o seu âmbito de aplicação, de modo a abarcar países em desenvolvimento que, contudo, não satisfazem os critérios de determinação de Ajuda Pública ao Desenvolvimento, tal como definidos pela OCDE, mas que apresentam grande relevo para a política externa da União, como a China, o México ou o Brasil. Todavia, atendendo às divergências surgidas entre as instituições no decorrer do procedimento legislativo, foi constituído um Comité de Conciliação, tendo sido possível, após oito trílogos, alcançar um acordo final confirmado por troca de correspondência em 24 e 26 de Outubro de 2011. Por considerar esta iniciativa relevante para a acção externa comunitária, e tendo sido possível obter um acordo global entre as instituições, votei em sentido favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport car le financement communautaire prévu par le règlement tel que négocié avec le Conseil appuiera la coopération économique, financière, technique, culturelle et universitaire dans les pays partenaires. Il aura également pour effet de renforcer les liens économiques avec ces pays. Un autre point qui est important à mes yeux est le renforcement, via ce nouveau règlement, du rôle du Parlement : il sera enfin associé à la programmation, à l’évaluation et à la notification du programme. Il ne se contentera donc plus de se prononcer a posteriori mais pourra véritablement donner des orientations. C'est pourquoi je souhaite qu'il entre rapidement en vigueur.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A União Europeia instituiu o Instrumento de Cooperação para o Desenvolvimento (ICD) para a cooperação geográfica com países da Ásia, da Ásia Central e da América Latina e ainda com o Iraque, o Irão, o Iémen e a África do Sul, com o objectivo geral de erradicar a pobreza através da realização dos Objectivos de Desenvolvimento do Milénio.

Concordo com o presente relatório por considerar importante que a União Europeia aprofunde as relações com países em desenvolvimento e que assumem uma importância crescente na economia mundial. As propostas apresentadas visam assegurar um financiamento estável para a cooperação no período compreendido entre 2010 e 2013, nomeadamente através da disponibilização de 176 milhões de euros.

Por fim, considero extremamente positivo que a proposta contenha princípios de gestão estratégica que permitirão optimizar o desenvolvimento do ICD, nomeadamente a definição de objectivos, prioridades temáticas, repartição financeira indicativa e resultados esperados.

 
  
  

Report: Kinga Gál, Barbara Lochbihler (A7-0404/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório pela importância que a UE deve manter no domínio da promoção dos direitos humanos fundamentais, da liberdade e da democracia. Aliás, todos os acordos económicos e comerciais assinados pela União Europeia com países terceiros devem continuar a ter em consideração o respeito que esses Estados manifestam pelos direitos humanos. Tendo em conta que a UE é um território modelo, cabe-nos, portanto, também a responsabilidade de difundir esse padrão de respeito pelos direitos humanos e, como tal, necessitamos dos meios financeiros adequados para executarmos programas e projectos com esse intuito.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com o acordo alcançado na conciliação que reforça a posição negocial do Parlamento Europeu, nomeadamente no que diz respeito a futuros instrumentos financeiros no domínio das relações externas. Votei favoravelmente por considerar que este acordo permite ultrapassar obstáculos à aplicação do Instrumento de Financiamento da Cooperação para o Desenvolvimento (ICD) e do Instrumento Financeiro para a Promoção da Democracia e dos Direitos Humanos a nível Mundial (IEDDH). O IEDDH, juntamente com o ICD, é o único instrumento de acção externa que não prevê qualquer excepção ao princípio da não elegibilidade da UE para financiamento dos custos relacionados com taxas, direitos e outros encargos.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − On 21 April 2009, the Commission adopted a proposal amending Regulation No 1889/2006 that established a financing instrument for the promotion of democracy and human rights worldwide. In this package the European Instrument for Democracy and Human Rights (EIDHR), which is an instrument that can grant aid where no established development cooperation exists, was also discussed. The EIDHR and the Development Cooperation Instrument (DCI) are the only measures that do not have an exception to the principle of non-eligibility for EU funding. This kind of flexibility is essential to the operation of EIDHR and DCI, which is why the Commission has proposed to adopt the words ‘in principle’ in Article 13, paragraph 6. The European Parliament has further amended this legislation by harmonising the EIDHR and DCI and by introducing a measure for the adoption of multiannual cooperation programmes and strategy papers. Upon the second reading, the Parliament and Commission agreed that the four files (DCI, DCI/BAM, ICI+ and EIDHR) would be accepted as a compromise package and would remain unchanged until 2013. I therefore support the rapporteur and this finalised package.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. A revisão do Regulamento que institui um Instrumento Europeu para a Promoção da Democracia e os Direitos do Homem, a nível mundial, afigurou-se necessária devido à falta de flexibilidade que o caracterizava, uma vez que este instrumento de acção externa não prevê qualquer excepção ao princípio da não elegibilidade para financiamento da UE dos custos relacionados com taxas, direitos e outros encargos, o que pode dificultar extremamente a boa execução dos programas e projectos financiados pela ajuda externa. A revisão deste instrumento foi integrada num pacote que integra quatro instrumentos de acção externa. Na sequência de intensas negociações entre o Conselho e o PE, conseguiu-se finalmente alcançar um acordo político.

Considero bastante positivo o resultado global alcançado na conciliação, que prevê, basicamente, que relativamente a importantes decisões estratégicas, como é o caso dos objectivos, das prioridades, da repartição financeira indicativa e dos resultados esperados, a decisão deve ser tomada conjuntamente pelo Conselho e pelo PE, em co-decisão. É igualmente melhorada a posição do PE no que diz respeito aos actos delegados, sendo de aplaudir o facto de as duas instituições terem chegado a acordo numa declaração comum que delineia a utilização de actos delegados no domínio das relações externas no que diz respeito a futuros instrumentos financeiros.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o instrumento financeiro para a promoção da democracia e dos direitos humanos a nível mundial, tendo em conta a importância destes fundos para quem deles beneficia e porque considero o compromisso alcançado nas negociações com o Conselho positivo.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O Instrumento Europeu para a Democracia e os Direitos do Homem (IEDDH) é um dos principais instrumentos de financiamento externo da União Europeia. Este não prevê excepção ao princípio da não elegibilidade para financiamento da UE dos custos relacionados com taxas, direitos e outros encargos. A flexibilidade neste tocante, é importante atendendo a que uma excessiva rigidez poderá pôr em questão as acções financiadas ou a financiar. A Comissão pretende alterar esse estado de coisas, o que me parece adequado ao fim deste instrumento financeiro.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A União Europeia é uma referência mundial no tocante ao funcionamento da democracia – para o bem e para o mal – e à defesa intransigente dos Direitos do Homem. Por isso aprovou a Carta dos Direitos Fundamentais, vinculativa para todos os Estados-Membros, e ergue a sua voz na luta contra a pena de morte e todos os tratamentos desumanos. O relatório em apreço sobre o Instrumento Europeu para a Democracia e os Direitos do Homem (IEDDH) faz parte de um conjunto de quatro textos que foram aprovados num processo de conciliação entre o Parlamento Europeu e o Conselho. O projecto comum, aprovado pelo Comité de Conciliação, de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1889/2006, institui um instrumento financeiro para a promoção da democracia e dos direitos humanos a nível mundial. Congratulo-me com a aprovação deste relatório, que votei favoravelmente, pois precisamos de continuar a defender os direitos humanos nos países onde são violados. Daí a necessidade de darmos protecção aos activistas e às ONG, pois não podemos admitir que alguns Estados usem os impostos para perturbar o trabalho dos defensores dos Direitos Fundamentais do Homem.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Komisia prijala návrh nariadenia, ktorým sa mení a dopĺňa nariadenia (ES) č. 1889/2006 o zavedení nástroja financovania na podporu demokracie a ľudských práv vo svete, 21. apríla 2009. Európsky nástroj pre demokraciu a ľudské práva (EIDHR) je jedným z nástrojov vonkajšieho financovania, ktorých sa balík týka. EIDHR a nástroj financovania rozvojovej spolupráce sú jedinými finančnými nástrojmi EÚ pre vonkajšiu činnosť, v ktorých sa neustanovuje výnimka zo zásady, na základe ktorej nie sú náklady súvisiace s daňami, clami a inými poplatkami oprávnené na financovanie z prostriedkov EÚ. Vo všetkých ostatných nástrojoch v tejto oblasti sa v jednotlivých prípadoch umožňuje financovanie týchto nákladov v záujme riadneho vykonávania programov a projektov. Táto flexibilita je dôležitá, pretože nepružné formulovanie nástrojov EIDHR a DCI (nástroj financovania rozvojovej spolupráce) môže veľmi sťažovať financovanie činnosti prostredníctvom vonkajšej pomoci. Cieľom návrhu Komisie je zosúladiť príslušné ustanovenie s ostatnými nástrojmi rozvojovej pomoci.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Europos demokratijos ir žmogaus teisių rėmimo priemonė ir vystomojo bendradarbiavimo finansinė priemonė yra vienintelės priemonės išorės veiksmams, kuriose nenumatyta principo, kuriuo remiantis su mokesčiais, muitais ir kitomis rinkliavomis susijusios išlaidos neatitinka ES finansavimo reikalavimų, išimtis. Taikant visas kitas priemones šioje srityje sudaroma galimybė konkrečiais atvejais leisti lanksčiai finansuoti šias išlaidas siekiant tinkamai įgyvendinti programas ir projektus. Pritariau pasiūlymui, kadangi toks lankstumas yra būtinas, nes dėl Europos demokratijos ir žmogaus teisių rėmimo priemonėje ir vystomojo bendradarbiavimo finansinėje priemonėje nustatytos griežtos formuluotės gali būti labai sunku įgyvendinti iš išorės pagalbos finansuojamus veiksmus.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, la proposta delle presente relazione, che punta ad una maggiore flessibilità per gli strumenti finanziari su una promozione della democrazia e dei diritti umani nel mondo, mi trova favorevole. Si tratta di strumenti finanziari importanti e la loro approvazione come pacchetto che comprende il DCI, il DCI/MAB, l´ICI+ e il EIDHR, è stata una condizione necessaria per proseguire nello snellimento delle procedure volta ad acquisire tali strumenti finanziari gestendoli in un'unica soluzione che ne renda anche più omologabili gli iter burocratici. La conciliazione su un tema particolarmente delicato, come quello degli strumenti finanziari per la promozione della democrazia e dei diritti umani nel mondo, è un segno importante e tangibile della volontà codecisionale delle istituzioni europee di garantire l'utilizzo di tali strumenti in maniera uniforme unitamente ad una loro azione più efficace e meno difficoltosa

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted to back the work of the Conciliation Committee on this important instrument to promote democracy and human rights.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione della collega Lochbihler è favorevole. Una maggiore flessibilità dell'EIDHR e per la cooperazione allo sviluppo sono una priorità assoluta se abbiamo davvero l’intenzione di costruire una politica estera credibile così come previsto dal Trattato di Lisbona.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A falta de flexibilidade do regulamento que institui um Instrumento Europeu para a promoção da Democracia e os Direitos do Homem a nível mundial levou à sua revisão. Este instrumento de acção externa não prevê qualquer excepção ao princípio da não elegibilidade para financiamento da UE dos custos relacionados com taxas, direitos e outros encargos, o que pode dificultar a boa execução dos programas e projectos por ela financiados. Foi também importante o consenso encontrado entre o Conselho e o PE no que se refere às questões da co-decisão.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado en contra de este instrumento, porque aunque entiendo que estamos votando sobre el procedimiento de conciliación, por el que el PE demanda tener competencias de control sobre el mismo, no se nos puede escapar el contenido del instrumento. Siempre he sido muy crítico con este instrumento, ya que la UE ha usado y usa el tema de los derechos humanos para practicar política de injerencia en terceros países. Con este instrumento, la UE puede financiar a partidos políticos, fundaciones e incluso personas individuales en aquellos países terceros países que quiera, sin necesidad de autorización del país destinatario. Así hemos podido comprobar cómo se ha utilizado desde el 2006, año en que fue creado, para financiar a grupos desestabilizadores en ciertos países de América Latina.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kadangi Europos demokratijos ir žmogaus teisių rėmimo visame pasaulyje finansavimo priemonei būtina suteikti lankstumą. Šiuo metu yra taikomos labai griežtos formuluotės dėl to kyla sunkumų įgyvendinat iš išorės pagalbos finansuojamos veiksmus. Taigi, kad ši priemonės būtų efektyviai įgyvendinta ir pasiektų tikslą, turi būti sudarytos galimybės konkrečiais atvejais leisti lanksčiau finansuoti išlaidas, susijusias su mokesčiais, muitais ir kitomis rinkliavomis, kurios neatitinka ES finansavimo reikalavimų.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, esportare e promuovere la democrazia e i diritti umani nel mondo è un dovere di noi tutti. Il fatto che venga incrementato lo strumento finanziario per la propagazione di questi valori è sicuramente uno dei metodi più idonei allo sviluppo e a far sì che i valori in cui crediamo siano sostenuti e supportati. Siamo in un'epoca nella quale è necessario far sì che tutte le ingiustizie che hanno caratterizzato il passato e la storia del nostro mondo vengano sorpassate da nuovi valori comuni, basati sulla giustizia e sulla democrazia.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O instrumento financeiro para a promoção da democracia e dos direitos humanos a nível mundial é um dos instrumentos disponíveis para a política externa da União. O presente instrumento, juntamente com outros de política externa, foi negociado num designado pacote legislativo. Pretendia-se, em conjunto, obter um maior poder de escrutínio por parte do PE. Em sede de conciliação chegou-se a uma Declaração Comum do Parlamento Europeu e do Conselho relativa à utilização de actos delegados no domínio das relações externas no que respeita aos futuros instrumentos financeiros, o que reforça a posição negocial do Parlamento Europeu no sentido da inclusão dos actos delegados nos novos instrumentos. A importância deste acordo é determinante para a democraticidade destes processos de financiamento.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1899/2006 instituiu um instrumento de financiamento para a promoção da democracia e dos direitos humanos a nível mundial, tendo sido objecto, recentemente, de um procedimento de revisão que visa instituir critérios mais flexíveis de atribuição de ajuda financeira.

Todavia, atendendo às divergências surgidas entre as instituições no decorrer do procedimento legislativo, foi constituído um Comité de Conciliação, tendo sido possível, após oito trílogos, alcançar um acordo final confirmado por troca de correspondência em 24 e 26 de Outubro de 2011. Por considerar esta iniciativa relevante para a acção externa comunitária, e tendo sido possível obter um acordo global entre as instituições, votei-a em sentido favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Commission adopted its proposal for a Regulation amending Regulation No 1889/2006 on establishing a financing instrument for the promotion of democracy and human rights worldwide on 21 April 2009. The European Instrument for Democracy and Human Rights (EIDHR) is one of the external financing instruments that are dealt with in a package. The EIDHR together with the Development Cooperation Instrument (DCI) are the only instruments for external action not providing an exception to the principle of the non-eligibility for EU funding of costs related to taxes, duties and other charges. All the other instruments in this area allow for flexibility to accept, on a case by case basis, these costs to be financed in the interest of a proper implementation of programmes and projects. Such flexibility is essential as the rigid formulation of the EIDHR and DCI instruments may make action financed by external aid extremely difficult. The Commission proposal intends to align the relevant provision with the other instruments by adding the words ‘in principle’ in Article 13, paragraph 6.

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση των Kinga Gál και Barbara Lochbihler διότι θεωρώ ότι το ευρωπαϊκό μέσο για τη δημοκρατία και τα δικαιώματα του ανθρώπου (EIDHR) είναι ένα από τα οικονομικά μέσα εξωτερικής δράσης για την προαγωγή της δημοκρατίας και των δικαιωμάτων του ανθρώπου παγκοσμίως. Είναι πολύ σημαντικό, σε μια περίοδο οικονομικής κρίσης στην οποία οι ευρωπαϊκές κοινωνίες ταλανίζονται από τα οικονομικά χρέη, να υπάρχει ένα χρηματοδοτικό μέσο ενίσχυσης που σε δύσκολές περιστάσεις θα ενισχύει τις εγχώριες αγορές και εν συνεχεία ολόκληρη την ευρωζώνη.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Entre os vários instrumentos financeiros utilizados no âmbito da cooperação externa da União Europeia foram detectadas algumas incoerências no que respeita à elegibilidade para financiamento comunitário dos custos relativos a imposições, direitos e outros encargos, sendo necessário clarificar os procedimentos a adoptar.

Voto favoravelmente o presente relatório por concordar que o apoio comunitário não deve poder, em princípio, ser utilizado para o pagamento de impostos, direitos ou encargos nos países beneficiários.

 
  
MPphoto
 
 

  Marina Yannakoudakis (ECR), in writing. − I was pleased to vote for this report because I believe that the proliferation of democracy and human rights has been one of the successes of the European Union. However, when funding democracy and human rights projects in third countries, the EU must ensure not only that taxpayers’ money is not wasted but also that the projects are meeting their objectives. A recent case of a democracy and human rights project in Afghanistan involving one of my London constituents has highlighted the need to manage such projects better and to ensure value-for-money for citizens. The EU office in Afghanistan paid my constituent EUR 70 000 to make a documentary on the plight of women who have been raped or beaten and then imprisoned under the country’s justice system. These unreasonable punishments and discrimination against women were highlighted in my constituent’s film In-Justice. And yet the EU Delegation refuses to release this film. My constituent wishes to reach an agreement with the EU Delegation in order to tell the story of these mistreated and persecuted women. I call on the EU to reach a solution so that the film can be released or return the money it has wasted to the taxpayer.

 
  
  

Report: Gay Mitchell (A7-0402/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório. A União Europeia é a instituição no mundo que mais apoia o desenvolvimento dos países que necessitam de atingir níveis de progresso mais avançados. É importante que a Europa continue a ser uma referência nesse domínio, pois a solidariedade entre os povos é uma das marcas sociais que deve continuar a integrar o código genético da UE. A UE deve apoiar um desenvolvimento sustentável e a execução dos programas de apoio deve ser o mais transparente possível.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Dans le cadre de la politique de coopération au développement, l’UE a mis en place un instrument financier pour la période 2007-2013 pour venir en aide aux pays en voie de développement. Cet instrument contribue à la réalisation des « objectifs pour le millénaire ». Je suis d’accord sur le but de développement poursuivi par cet instrument et tiens à rappeler que le Traité de Lisbonne place le Parlement européen sur un pied d’égalité avec le Conseil concernant l’approbation des priorités stratégiques dans la programmation des fonds destinés à la coopération. J’ai donc voté en faveur du rapport Mitchell.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente este pacote de compromisso por entender que as instituições europeias têm vindo a trabalhar no sentido de clarificar o financiamento comunitário, tendo decidido, nomeadamente, que os apoios comunitários atribuídos não podem ser utilizados para o pagamento de impostos, direitos ou encargos nos países beneficiários.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − On 15 February 2011 a constituent meeting of the EP delegation to the Conciliation Committee was held in Strasbourg where the EP delegation discussed four files as a package (DCI, DCI/BAM, ICI+ and EIDHR). It was agreed that these files will remain unchanged until 2013. The Parliament accepted this package as a compromise with the Council as not much more could be implemented that would improve the DCI/BAM instrument. I agree with the rapporteur in that the Parliament must insist on the use of delegated acts whenever political decisions are made on financing and programming with regard to DCI, DCI/BAM, ICI+ and EIDHR.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento, tendo em conta a importância destes fundos para quem deles beneficia e porque considero positivo o compromisso alcançado nas negociações com o Conselho.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço, elaborado por Gay Mitchel, faz parte de um conjunto de quatro textos que foram aprovados num processo de conciliação algo polémico no que respeita à co-decisão entre o Parlamento Europeu e o Conselho. O projecto comum, aprovado pelo Comité de Conciliação, de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1905/2006, institui um instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento (ICD). Num quadro financeiro apertado, como aquele em que nos encontramos devido à crise económica e financeira, as dotações destinadas à cooperação para o desenvolvimento não são as ideais para apoiar mais países, mais estudantes e implementar medidas de luta contra a pobreza e a exclusão social. Congratulo-me com a aprovação deste relatório, que votei favoravelmente, pois é fundamental continuarmos a trabalhar para erradicar a pobreza, indo de encontro aos Objectivos do Milénio (ODM) e da Estratégia Europa 2020. Além disso, é importante que estes fundos motivem os povos para respeitarem os Direitos do Homem, cumprirem as regras definidas pela Organização Internacional do Trabalho (OIT) e contribuírem para a redução do CO2 através do combate às alterações climáticas.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Do processo de conciliação saiu um recuo do Parlamento face às posições do Conselho. O relatório é crítico face à posição do Conselho, mas aceita-a, em nome do compromisso, com a condição de este processo não constituir um precedente para o futuro. Não menosprezamos esta discussão em torno dos actos delegados, que se vem arrastando já desde o início da discussão deste relatório. Mas na discussão sobre o Instrumento Financeiro da Cooperação para o Desenvolvimento (ICD) está em jogo mais do que esta questão.

Concretamente, porque os instrumentos financeiros são indissociáveis dos objectivos políticos que servem, é necessário aprofundar a reflexão sobre uma questão de fundo: a da orientação imprimida à política de cooperação e de ajuda ao desenvolvimento da UE. E aqui há não apenas aspectos quantitativos a ter em conta, relativos ao montante do financiamento - que tarda em atingir os compromissos assumidos - mas também os, não menos importantes, aspectos qualitativos. Entre outros aspectos, pelo seu carácter exemplar, importa, mais uma vez, denunciar a forma como a Comissão tem procurado impor aos países em desenvolvimento, apesar das muitas resistências da parte destes, acordos de livre comércio (os chamados APE), aos quais chega a condicionar, explícita ou implicitamente, parte da ajuda presente e futura, num acto de inaceitável chantagem.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Do processo de conciliação saiu um recuo do Parlamento Europeu face às posições do Conselho. O relatório é crítico face à posição do Conselho, mas aceita-a, em nome do compromisso, com a condição de este processo não constituir um precedente para o futuro. Não menosprezamos esta discussão em torno dos actos delegados, que se vem arrastando já desde o início da discussão deste relatório. Mas na discussão sobre o Instrumento Financeiro da Cooperação para o Desenvolvimento (ICD) está em jogo mais do que esta questão.

Concretamente, porque os instrumentos financeiros são indissociáveis dos objectivos políticos que servem, é necessário aprofundar a reflexão sobre uma questão de fundo: a da orientação imprimida à política de cooperação e de ajuda ao desenvolvimento da UE. E aqui há não apenas aspectos quantitativos a ter em conta, relativos ao montante do financiamento - que tarda em atingir os compromissos assumidos - mas também os, não menos importantes, aspectos qualitativos. Entre outros aspectos, pelo seu carácter exemplar, importa, mais vez, denunciar a forma como a Comissão tem procurado impor aos países em desenvolvimento, apesar das muitas resistências destes, acordos de livre comércio (os chamados APE), aos quais chega a condicionar, explícita ou implicitamente, parte da ajuda presente e futura.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Po hlasovaní v druhom čítaní 3. februára a vzhľadom na politickú vôľu čo najskôr uzavrieť zmierovacie konanie sa 15. februára 2011 v Štrasburgu konala ustanovujúca schôdza delegácie EP v Zmierovacom výbore. Delegácia EP sa rozhodla rokovať o príslušných štyroch okruhoch ako o balíku (nástroj financovania rozvojovej spolupráce (DCI), nástroj financovania rozvojovej spolupráce/sprievodné opatrenia týkajúce sa banánov (DCI/BAM), nástroj financovania spolupráce s industrializovanými krajinami a územiami a inými krajinami a územiami s vysokými príjmami (ICI+) a nástroj financovania na podporu demokracie a ľudských práv vo svete (EIDHR)). Pri hodnotení v polovici trvania DCI a EIDHR bolo dohodnuté, že tieto nástroje zostanú nezmenené, pretože sa do roku 2013 neplánujú žiadne nové strategické dokumenty. Európsky parlament vyhlasuje, že v duchu kompromisu je pripravený prijať kompromisný balík, keďže trvanie súčasného nástroja sa pomaly končí. Vyjadruje poľutovanie, že nebolo možné ďalej zlepšiť text nástroja financovania rozvojovej spolupráce/balíka sprievodných opatrení týkajúcich sa banánov (DCI/BAM), najmä v súvislosti s úlohou Parlamentu v strategických rozhodnutiach, kde je mimoriadne dôležité rovnocenné postavenie spoluzákonodarcov. V súlade s kritériami určenými v článku 290 ods. 1 bude Európsky parlament trvať na využití delegovaných aktov vždy v prípadoch, keď ide o strategické politické rozhodnutia o financovaní a plánovaní v súvislosti s týmito nástrojmi.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau dokumentui, nes Europos Parlamentas pareiškė, kad yra pasirengęs pritarti kompromisiniam paketui remdamasis kompromiso dvasia, nes likęs esamų priemonių galiojimo laikas gana trumpas. Apgailestaujama, kad buvo neįmanoma toliau tobulinti vystomojo bendradarbiavimo finansinės priemonės bananų sektoriaus papildomųjų priemonių teksto, ypač atsižvelgiant į Europos Parlamento vaidmenį priimant strateginius sprendimus, kai visiems teisės aktų leidėjams būtina užtikrinti vienodas sąlygas. Šis rezultatas neturi tapti precedentu būsimoms deryboms dėl išorinių finansinių priemonių, taikytinų po 2013 m. Europos Parlamentas, laikydamasis 290 straipsnio 1 dalyje nustatytų kriterijų, turėtų raginti naudotis deleguotaisiais aktais tais atvejais, kai reikės priimti strateginius politinius sprendimus dėl minėtųjų priemonių finansavimo ir programavimo. Taip pažymėtina, kad Delegacija rekomendavo laikytis požiūrio dėl paketo ir Parlamentui patvirtinti per trečiąjį svarstymą bendrą tekstą.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − Even though I do not entirely support the outcome of conciliation on the Development Cooperation Instrument I voted to support it.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Concordo pienamente con il relatore sulle perplessità dovute alla mancanza di parità tra istituzioni nelle decisioni strategiche su tale materia. Credo comunque che il compromesso proposto vada accettato. Il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. As instituições europeias têm vindo a trabalhar nas alterações a este regulamento, no sentido de clarificar a proibição de financiamento no âmbito do pagamento de impostos, tendo decidido que os apoios comunitários atribuídos não podem ser utilizados para o pagamento de impostos, direitos ou encargos nos países beneficiários. Estou assim de acordo com o presente relatório, dada a necessidade de uniformizar e clarificar os apoios concedidos, de forma a evitar a má utilização no que respeita aos apoios prestados pela União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – L'instrument de financement de la coopération au développement est doté d'un budget avoisinant les 17 milliards d'euros pour la période 2007-2013. Il vise à éradiquer la pauvreté, à promouvoir la démocratie, la bonne gouvernance le respect des droits de l'homme et l'État de droit. Il s'agit d'un dossier d'une extrême importance, parce qu'il touche à la lutte contre la pauvreté. Lors du G20, à Cannes, les chefs d'État et de gouvernement ont réitéré "le rôle crucial de l'aide publique au développement pour atteindre les objectifs du Millénaire pour le développement". J'espère sincèrement que cet engagement se traduira dans la réalité. Par ailleurs, sur le plan institutionnel, ce dossier est stratégiquement important. Si un compromis global a été accepté dans un esprit de conciliation, c'est parce qu'il fallait aboutir rapidement à une solution. Néanmoins, il est primordial que les colégislateurs soient, à l'avenir, placés sur un pied d'égalité.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kadangi esamų priemonių likęs galiojimo laikas yra trumpas, dėl to būtina pasiekti kompromisą, kad būtų užtikrintas išorės paramos veiksmingumas. Labai svarbu, kad ir ateityje būtų tinkamai atsižvelgiama į Parlamento vaidmenį priimant strateginius sprendimus. Visiems teisės aktų leidėjams turi būti sudarytos lygiateisės sąlygos. Be to, būsimose derybose dėl išorinių finansinių priemonių, taikytinų po 2013 m., turėtų būti naudojamasi deleguotaisiais aktais, kai priimami sprendimai dėl šių priemonių finansavimo ir programavimo.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, la relazione concernente il finanziamento della cooperazione allo sviluppo trova il mio appoggio poiché nella condizione nella quale ci ritroviamo è necessario sostenere la cooperazione per quanto possibile. La cooperazione è stata sin dall'inizio uno dei capisaldi dell'azione dell'Unione. Ma occorre apprendere dal passato per evitare di ripetere gli errori commessi. Come ho già affermato, occorre far sì che gli aiuti non cadano a pioggia, ma siano mirati dove effettivamente necessari. Il Parlamento ambiva ad obiettivi più ambiziosi, ma accetta l'ottica di compromesso per riuscire ad ottenere una parità tra i colegislatori che possa rendere i lavori più veloci e più profiqui, di modo che lo sviluppo, al quale si cerca sempre di arrivare, sia sempre tra le prerogative dei nostri governi e delle nostre unioni.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. No mesmo âmbito do processo anterior, A7-0404/2011, o Parlamento Europeu negociou no sentido de obter um maior poder de escrutínio. Em sede de conciliação chegou-se a uma Declaração Comum do Parlamento Europeu e do Conselho relativa à utilização de actos delegados no domínio das relações externas no que respeita aos futuros instrumentos financeiros, o que reforça a posição negocial do Parlamento Europeu no que se refere à inclusão de actos delegados nos novos instrumentos. A importância deste acordo é determinante para a democraticidade destes processos de financiamento.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1905/2006 instituiu um instrumento de financiamento da cooperação para o desenvolvimento, tendo sido objecto, recentemente, de um procedimento de revisão. Todavia, atendendo às divergências surgidas entre as instituições no decorrer do procedimento legislativo, foi constituído um Comité de Conciliação, tendo sido possível, após oito trílogos, alcançar um acordo final confirmado por troca de correspondência em 24 e 26 de Outubro de 2011.

Deste modo, votei em sentido favorável, ressalvando a necessidade, porém, de o Parlamento Europeu ser considerado, nestes processos de decisão, na qualidade de co-legislador.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The European Parliament declares it is ready to accept the compromise package in a spirit of compromise as the remaining duration of the current instruments is rather short. It regrets that it was not possible to further improve the text on the DCI/BAM instrument, in particular in relation to Parliament’s role in strategic decisions where an equal footing between the co-legislators is essential. The Parliament underlines that this result does not set a precedent for the future negotiations on the post-2013 external financing instruments. In line with the criteria defined in Article 290, paragraph 1, the European Parliament will insist on the use of delegated acts wherever strategic political decisions are involved on financing and programming with regard to those instruments. The delegation recommends maintaining the package approach, and that the Parliament approves the joint text at third reading.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O artigo 294.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia estabelece o modo de funcionamento do processo legislativo ordinário para a adopção de um acto, devendo a Comissão Europeia apresentar uma proposta ao Parlamento Europeu e ao Conselho. As instituições europeias têm vindo a trabalhar nas alterações ao regulamento no sentido de clarificar a proibição de financiamento no âmbito do pagamento de impostos, tendo decidido que os apoios comunitários atribuídos não podem ser utilizados para o pagamento de impostos, direitos ou encargos nos países beneficiários.

Aprovo o presente relatório por entender que é necessário uniformizar e clarificar os apoios concedidos por forma a evitar más interpretações no que concerne os apoios prestados pela União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Je me suis abstenue sur ce rapport qui redéfinit la règlementation de l'utilisation des instruments financiers en matière de coopération au développement. Je suis opposée à la manière générale de verser ces fonds, souvent utilisés comme une arme dans nos rapports avec les pays en développement et leurs ressortissants. En outre, ce rapport n'acte que très peu d'avancées sur la place du Parlement européen dans la définition des objectifs qui sous-tendront l'utilisation des financements ainsi mobilisés. En revanche, j'ai voté en faveur de deux autres rapports qui déclinent plus spécifiquement l'utilisation de ces fonds: celui de Kinga Gál et Barbara Lochbihler, qui se focalise sur la promotion de la démocratie et des droits de l'Homme, et celui de mon collègue et ami Helmut Scholz, qui traite de la coopération avec les pays industrialisés. Sur ces deux rapports, le Parlement européen a gagné un droit de regard plus substantiel. Ce progrès démocratique est en lui-même positif. Il doit permettre de réorienter ces instruments vers une coopération réellement fondée sur des valeurs de démocratie, de solidarité et de respect des différences, notamment culturelles.

 
  
  

Report: Brian Simpson (A7-0212/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório em primeira leitura, após terem sido introduzidas alterações pelo Grupo S&D no que diz respeito às condições de delegação de poderes para a Comissão.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, la relazione in oggetto riguarda la proposta della Commissione europea in merito alla rifusione del regolamento sulla rilevazione statistica dei trasporti di merci su strada. La proposta, nell'atto di rifusione, contiene un duplice obiettivo della Commissione: codificare vari atti applicabili alle statistiche stradali e fissare nuove condizioni per la delega di poteri alla Commissione stessa da parte del legislatore. A mio avviso, quest'ultima proposta, pur essendo in accordo con le disposizioni contenute nell'articolo 290 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, prevede una richiesta di delega di poteri della Commissione troppo ampia. Nel contempo, ritengo che sia necessario garantire che l'esercizio dei poteri ad essa così delegato non determini significativi oneri finanziari aggiuntivi per i rispondenti. Concordo, pertanto, con il relatore sull'opportunità sia di limitare la portata dei poteri delegati alla Commissione europea, sia di fissare ulteriori e specifiche condizioni per il loro esercizio.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. O Grupo Consultivo dos Serviços Jurídicos do Parlamento Europeu, do Conselho e da Comissão concluiu, no seu parecer, que a proposta em apreço não contém alterações de fundo e que a proposta se cinge à codificação pura e simples dos actos existentes, sem alterações substantivas. Por isso, votei favoravelmente, por considerar que as alterações propostas constituem uma base para ulteriores negociações com o Conselho e a Comissão.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − This proposal was put forward by the Commission in order to recast a regulation of the European Parliament and of the Council on statistical returns in respect of the carriage of goods by road. I agree with the rapporteur that the Commission's proposals in the recast regulation are much too general and that we must ensure that the amendments would not place any additional financial burdens on statistical respondents. I therefore voted against the Commission’s proposals as I do not think these criteria were met and I would like to engage in further negotiations with the Commission on this particular issue.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o levantamento estatístico dos transportes rodoviários de mercadorias, porque considero o acordo alcançado com o Conselho em primeira leitura positivo, designadamente, no que se refere à definição do âmbito e à delegação de poderes, bem como à obrigatoriedade de a Comissão apresentar um relatório sobre a aplicação do regulamento em 2014.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. A proposta em causa pretende tornar obrigatória a recolha de dados por tipo de mercadorias para as estatísticas dos transportes rodoviários, uniformizando, nos 27 Estados, o tipo de informação recolhida e trabalhada. Sabendo a importância que o transporte de mercadorias em condições de segurança e de forma eficaz assume para o comércio internacional, apoio a proposta da Comissão.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A objectividade da estatística, enquanto ramo da matemática aplicada, confere-lhe um estatuto especial, quer no domínio da investigação científica, quer das organizações públicas e privadas. Nenhum governo passa sem um organismo responsável por estudos estatísticos. A própria UE dispõe do Serviço de Estatística das Comunidades Europeias (EUROSTAT). Num espaço cada vez maior e onde a rodovia assume um papel determinante no transporte de mercadorias, é fundamental a existência de dados fiáveis para enformar todos os estudos nesta área, os quais apenas são possíveis com recurso às estatísticas. O presente relatório, da responsabilidade de Brian Simpson, diz respeito à reformulação da proposta de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho sobre o levantamento estatístico dos transportes rodoviários de mercadorias na UE. Tendo em conta o parecer do Grupo Consultivo dos Serviços Jurídicos do PE, do Conselho e da Comissão, segundo o qual esta proposta não apresenta alterações de fundo, cingindo-se, apenas, à codificação pura e simples dos actos existentes, voto favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Na sua proposta para reformular o regulamento relativo ao levantamento estatístico dos transportes rodoviários de mercadorias, a Comissão pretende alargar os seus poderes delegados. O relator considera, e bem, que o âmbito da delegação de poderes proposta é demasiado amplo. Propõe-se, assim, restringir esse âmbito, com a preocupação, desde logo, de que a carga financeira imposta aos inquiridos e aos Estados-Membros seja também restringida. Este regulamento permite garantir que as disposições comunitárias sejam claras e facilmente compreensíveis, nomeadamente no que respeita a dados estatísticos relativos aos veículos, aos percursos e às mercadorias.

Os Estados-Membros transmitirão trimestralmente ao Eurostat os dados individuais, devidamente verificados, correspondentes às variáveis mencionadas. A abordagem proposta é idêntica à seguida relativamente às informações estatísticas relativas ao turismo, recentemente aprovadas, o que nos parece adequado. Compatibiliza-se, assim, a utilidade de dispormos de estatísticas fiáveis, que apoiem o delinear de políticas públicas sectoriais, com a ausência de sobrecarga dos inquiridos.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Na sua proposta para reformular o Regulamento relativo ao levantamento estatístico dos transportes rodoviários de mercadorias, a Comissão pretende alargar os seus poderes delegados. O relator considera, e bem, que o âmbito da delegação de poderes proposto é demasiado amplo. Propõe-se, assim, restringir esse âmbito, com a preocupação, desde logo, de que a carga financeira imposta aos inquiridos e aos Estados-Membros seja também restringida.

Este regulamento permite garantir que as disposições comunitárias sejam claras e facilmente compreensíveis, nomeadamente no que respeita a dados estatísticos relativos aos veículos, aos percursos e às mercadorias. Os Estados-Membros transmitirão trimestralmente ao Eurostat os dados individuais, devidamente verificados, correspondentes às variáveis mencionadas. A abordagem proposta é idêntica à seguida relativamente às informações estatísticas relativas ao turismo, recentemente aprovadas, o que nos parece adequado. Compatibiliza-se, assim, a utilidade de dispormos de estatísticas fiáveis que apoiem o delinear de políticas públicas sectoriais com a não sobrecarga dos inquiridos.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Nariadenie Rady (ES) č. 1172/98 z 25. mája 1998 o štatistických výkazoch o cestnej nákladnej doprave bolo opakovane podstatným spôsobom zmenené a doplnené. Pri príležitosti ďalších zmien a doplnení je z dôvodu prehľadnosti vhodné túto smernicu prepracovať. V záujme splnenia úloh zverených Komisii v súvislosti so spoločnou dopravnou politikou, je opodstatnené, aby Komisia mala k dispozícii porovnateľné, spoľahlivé, zladené, pravidelné a komplexné štatistické údaje o rozsahu a rozvoji cestnej nákladnej dopravy vykonávanej vozidlami registrovanými v Únii a o stupni využitia vozidiel zabezpečujúcich túto prepravu. Je potrebné zostaviť komplexné regionálne štatistiky vzhľadom na prepravu tovaru a jazdy vozidiel. Zároveň by však rozsah právomocí delegovaných na Komisiu nemal byť príliš široký. Z tohto dôvodu a v súlade s podobným prístupom prijatým v prípade nariadenia o štatistikách v oblasti cestovného ruchu, by bolo, myslím, vhodné prijať pozmeňujúce a doplňujúce návrhy zamerané na obmedzenie rozsahu právomocí delegovaných na Komisiu a stanovenie ďalších podmienok na vykonávanie týchto právomocí.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Komisija pasiūlė naują reglamento dėl krovinių vežimo keliais statistinių ataskaitų redakciją, ja siekdama: pirma, susisteminti įvairius teisės aktus, kurie taikomi renkant statistinius duomenis apie vežimą keliais, antra, nustatyti naujas teisės akto leidėjo įgaliojimų suteikimo Komisijai sąlygas. Pastarasis tikslas atitinka Sutarties dėl Europos Sąjungos veikimo 290 straipsnį. Pritariau šiems pasiūlymams, tačiau sutinku ir su pranešėjo nuomone, kad būtina užtikrinti, jog įgaliojimų suteikimo taikymas nesudarytų didelės papildomos finansinės naštos statistinių duomenų teikėjams.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – La Commission a proposé la refonte du règlement relatif au relevé statistique des transports de marchandises par route. L'objectif est de codifier différents actes applicables aux statistiques routières et de fixer de nouvelles conditions pour la délégation de pouvoirs par le législateur à la Commission. J'ai soutenu ce rapport.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted to support Mr Simpson's proposals on this subject.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A reformulação do regulamento relativo aos dados estatísticos dos transportes rodoviários de mercadorias era uma necessidade para desta forma, codificar um conjunto de actos referentes às estatísticas do transporte rodoviário e, ao mesmo tempo, determinar novos critérios para os actos delegados. A uniformização dos dados estatísticos é essencial para se avaliar com clareza os diferentes dados fornecidos pelos Estados-Membros.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − Este informe aprueba la propuesta de Reglamento del Parlamento Europeo y del Consejo sobre la relación estadística de los transportes de mercancías por carretera. Este informe no conlleva ningún cambio de fondo en la materia en cuestión, es simplemente una refundición de textos existentes, por lo cual he votado a favor.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Beim Kommissionsvorschlag für die Neufassung einer Verordnung über die statistische Erfassung des Güterkraftverkehrs ist in meinen Augen nicht absehbar, ob mit den neuen Bedingungen für die Übertragung von Befugnissen durch den Gesetzgeber an die Kommission nicht eine schrittweise weitere Aushöhlung des Subsidiaritätsprinzips einhergeht. Schließlich ist der Umfang der Befugnisübertragung an die Kommission in der vorgeschlagenen Neufassung zu groß. Hier bin ich mit dem Berichterstatter einer Meinung. Jedoch ist es zu wenig, zu fordern, dass die Wahrnehmung der delegierten Befugnisse keinerlei zusätzliche finanzielle Belastung der Berichtspflichtigen verursachen darf. Im Sinne des seit Jahren angekündigten Bürokratieabbaus ist vielmehr jegliche Neufassung und Änderung zu nutzen, um den Unternehmen auch tatsächliche bürokratische Erleichterungen zu verschaffen. Dies ist nicht geschehen. Der vorliegende Bericht findet aus diesen Gründen nicht meine Zustimmung.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kadangi naujos redakcijos reglamentu siekiama susisteminti įvairius teisės aktus, kurie taikomi renkant statistinius duomenis apie vežimą keliais ir nustatyti naujas teisės akto leidėjo įgaliojimų suteikimo Komisijai sąlygas. Pažymėtina, kad įgaliojimų suteikimo taikymas turi nesudaryti papildomos finansinės ir administracinės naštos statistinių duomenų teikėjams. Dėl šios priežasties Parlamentui turi būti suteikta teisė nustatyti tam tikras sąlygas, kurios apsaugotų duomenis teikiančias tarnybas nuo papildomos naštos. Manau, kad tikslinga apriboti įgaliojimų suteikimą Komisijai ir nustatyti papildomas šių įgaliojimų įgyvendinimo sąlygas. Be to, labai svarbu užtikrinti, kad Komisija vykdydama parengiamuosius darbus, rengtų tinkamas konsultacijas, įskaitant konsultacijas su ekspertais. Taipogi Komisija turi nuolat tinkamai informuoti Parlamentą ir pateikti jam reikiamus dokumentus.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, la rilevazione statistica dei trasporti di merci su strada serve a codificare i vari atti applicabili alle statistiche stradali e a fissare nuove condizioni per le deleghe in materia di trasporti. La rifusione del regolamento in questione per la quale ho votato a favore, così come proposta dal relatore, delinea un giusto bilanciamento di poteri delegati tra Commissione e Parlamento europeo in accordo con l'analoga impostazione adottata per il regolamento concernente le statistiche sul turismo.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório com base no parecer do Grupo Consultivo dos Serviços Jurídicos do Parlamento Europeu, do Conselho e da Comissão que concluiu que, para além das alterações devidamente identificadas, a proposta em apreço não contém qualquer outra alteração de fundo, cingindo-se à codificação pura e simples dos actos existentes, sem alterações substantivas.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A presente proposta, relativa ao levantamento estatístico dos transportes rodoviários de mercadorias, visa, por um lado, codificar as disposições já existentes com inegáveis vantagens de certeza e segurança jurídicas, bem como de acessibilidade aos textos normativos por parte dos cidadãos comunitários, e, por outro, concretizar as condições para delegação de poderes à Comissão por parte do legislador comunitário, em consonância com o artigo 290.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia. Trata-se de um propósito louvável, na medida em que visa garantir a adequação do Direito derivado da União aos seus textos fundamentais. Nesta medida, votei em sentido favorável o texto apresentado.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The scope of the delegation of powers to the Commission is too broad in the proposed recast. At the same time, it is necessary to ensure that the application of delegated powers would not cause any additional substantial financial burden on statistical respondents. Therefore, and in line with the similar approach taken for the regulation on tourism statistics, we have adopted amendments aiming at limiting the scope of powers delegated to the Commission and setting further conditions to the exercising of those powers. Moreover, it is necessary to adjust some provisions on implementing acts with the new Regulation on implementing acts which entered into force on 1 March 2011. Your rapporteur believes that the proposed amendments would be a good basis for further negotiations with the Council and the Commission. The recast procedure is governed by Rule 87 of the Rules of Procedure.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Este relatório pretende fazer uma reformulação do regulamento relativo aos dados estatísticos dos transportes rodoviários de mercadorias para desta forma codificar um conjunto de actos referentes às estatísticas do transporte rodoviário e, simultaneamente, determinar novos critérios para os actos delegados. Concordo plenamente com a uniformização dos dados estatísticos para assim se avaliar com clareza os diferentes dados fornecidos pelos Estados-Membros. Contudo, quero referir que esta reformulação não deve aumentar custos adicionais aos inquiridos e que, no acto da delegação de competências à Comissão, o Parlamento deve ser informado adequadamente. Esta mesma alteração deve também ser aplicada sobre as estatísticas do turismo.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul Simpson referitor la propunerea de regulament privind datele statistice referitoare la transportul rutier de mărfuri. Pentru a îndeplini sarcinile ce i-au fost încredinţate în contextul politicii comune a transporturilor, Comisia trebuie să aibă la dispoziţie date statistice comparabile, sigure, sincronizate, regulate și cuprinzătoare cu privire la dimensiunea și dezvoltarea transportului rutier de mărfuri cu vehicule înmatriculate în Uniune și cu privire la gradul de utilizare a vehiculelor care realizează acest transport. Este necesar să se realizeze statistici regionale cuprinzătoare cu privire atât la transportul de mărfuri, cât și la deplasările efectuate de vehicule. În conformitate cu principiul subsidiarităţii, crearea unor standarde statistice comune, care să permită obţinerea de informaţii armonizate, poate fi realizată mai bine numai la nivelul Uniunii. Datele vor fi colectate în fiecare stat membru sub autoritatea organismelor și instituţiilor care au sarcina de a elabora statisticile oficiale. Statele membre trebuie să întocmească statistici cu privire la transportul rutier de mărfuri cu vehicule de transport rutier de mărfuri care sunt înmatriculate în statul membru respectiv și cu privire la deplasările efectuate de aceste vehicule. Statele membre transmit Eurostat, în fiecare trimestru, date individuale temeinic verificate, fără a indica numele, adresa sau numărul de înmatriculare.

 
  
MPphoto
 
 

  Oldřich Vlasák (ECR), písemně. − Nařízení o statistickém vykazování silniční přepravy zboží určuje povinnost členských států zasílat Eurostatu statistické údaje o silniční nákladní dopravě. Proti tomuto nařízení nemám výhrady, byť vyjadřuji rezervovaný postoj k delegování pravomoci na Evropskou komisi při přijímání prováděcích opatření ve formě delegovaných aktů. Při přípravě delegovaných aktů také považuji za důležité konzultovat návrhy i na expertní úrovni s tím, že Komise by měla zajistit, aby nebyla výrazně zvýšena administrativní zátěž na členské státy a zpravodajské jednotky.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Die Kommission legte einen Vorschlag vor, der die Kodifizierung mehrerer Rechtsakte, die auf die Güterverkehrsstatistik anwendbar sind, beinhaltet. Der Berichterstatter bemängelt die Regelung der Übertragungsbefugnisse, die zu umfassend ausgestaltet wurde, und empfiehlt daher Änderungsanträge, mit denen der Umfang dieser Befugnisse wieder begrenzt wird. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Report: Kyriacos Triantaphyllides (A7-0398/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório, concordando com o ponto de vista do relator segundo o qual as zonas fronteiriças constituem um instrumento muito importante, desenvolvido pela União Europeia, para garantir que não sejam erguidas fronteiras artificiais e arbitrárias entre povos que vivem em regiões divididas por fronteiras nacionais. É, de facto, importante incentivar os Estados-Membros a celebrar acordos bilaterais com os países terceiros vizinhos, a bem da promoção de contactos sustentados entre os povos que vivem dos dois lados das fronteiras externas da União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla relazione sull'inclusione della regione di Kaliningrad e altri distretti amministrativi polacchi nella zona di frontiera ammissibile. Dal 2004, in seguito all'allargamento dell'UE a dieci Paesi tra cui la Polonia, la regione di Kaliningrad è divenuta di fatto una enclave russa all'interno del territorio dell'Unione Europea, cosa che ha determinato un profondo cambiamento nelle condizioni di vita dei cittadini locali. Le iniziative messe in opera finora non hanno consentito di ridurre in misura sensibile la marginalizzazione degli abitanti della regione in questione e della regione stessa, e c'era quindi la necessitá oggettiva di porre rimedio a questa situazione. Condivido quindi l'opportunitá di modificare il regolamento sul traffico frontaliero locale, evitando in questo modo la frammentazione della regione in diversi distretti e permettendo cosí agli abitanti della zona di beneficiare delle facilitazioni per il traffico frontaliero locale. Considerando pertanto opportuni l'agevolazione della circolazione delle persone e degli scambi culturali, sociali ed economici in quella regione, ho votato a favore.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione Triantaphyllides. Con l’adozione del regolamento (CE) n. 1931/2006, l’Unione Europea si è dotata di una deroga generale in materia di traffico locale, alle frontiere terrestri, per i residenti frontalieri, considerando come zona di frontiera locale una zona compresa entro i 30 km. Gli Stati membri possono così ammettere i residenti frontalieri all’interno dell’Unione, dotati unicamente di un lasciapassare per traffico frontaliero locale, senza la necessità di presentare ulteriori documenti come un visto. La Polonia e la Federazione Russa hanno proposto una modifica del regolamento considerando la particolare situazione che vive il distretto di Kaliningrad. Questa regione, con circa un milione di abitanti e circondata interamente dall’UE ad eccezione del Mar Baltico, è artificialmente frammentata in tre distretti: uno soggetto all’accordo sul traffico frontaliero con la Polonia, uno con la Lituania e uno non soggetto ad alcun accordo. Una siffatta modifica permetterebbe a tutti gli abitanti di beneficiare delle facilitazioni per il traffico frontaliero locale e garantirebbe l’eliminazione di barriere artificiali e arbitrarie tra i residenti della regione.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. A região de Kaliningrado da Federação da Rússia tornou-se um enclave dentro da União Europeia, na sequência do alargamento desta última em 2004, verificando-se, deste então, uma considerável restrição de todos os seus laços com os países vizinhos. Nos últimos anos, têm-se registado na UE várias iniciativas que facilitaram a circulação dos residentes de Kaliningrado. No entanto, tendo em conta a situação geográfica específica de Kaliningrado, essas iniciativas têm-se revelado insuficientes na resposta à marginalização de Kaliningrado e dos seus residentes. Congratulo-me com a proposta da Comissão Europeia de alteração do regulamento relativo ao pequeno tráfego fronteiriço como resposta a uma situação excepcional.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − On 20 December 2006 the European Parliament adopted Regulation 1931/2006 which set rules regarding local border traffic at the external borders of Member States. This regulation aimed to prevent barriers to trade, social and cultural interchange or regional cooperation. The Kaliningrad region of the Russian Federation lies within this Schengen region as a result of the EU enlargement in 2004 and since then it has lost all of its previous ties with its neighbours. There have been many regulations easing the border and travel restrictions between Kaliningrad and the rest of Russia; however, such initiatives have not been successful. Due to this situation, Kaliningrad and Poland have both called for amendments to be made to the local border traffic regulations in order to make the entire Kaliningrad region a single border area. I support the rapporteur and believe that this amendment will allow for improved regional cooperation. Furthermore, this move will also benefit Poland’s tourism sector since the amendment will allow for easier access to local border traffic permits.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. A região de Kaliningrado é caracterizada por uma situação geográfica muito específica, uma vez que se tornou o único enclave na UE após o alargamento de 2004, tendo ficado totalmente circundada por dois Estados-Membros da UE. Reveste, assim, uma importância fundamental em termos de cooperação e intercâmbio na zona do mar Báltico, pelo que é importante assegurar que as fronteiras da UE não sirvam de obstáculo à cooperação económica, regional, social e cultural com esses países vizinhos.

Embora exista um Acordo de 2007 entre a UE e a Rússia relativo à facilitação da emissão de vistos, o Regulamento relativo ao pequeno tráfego fronteiriço proporciona maiores facilidades que se coadunam mais com as necessidades específicas de deslocação regular, ou mesmo quotidiana, das pessoas que vivem numa zona fronteiriça.

Considero esta proposta essencial do ponto de vista de cooperação transfronteiriça desenvolvida ao abrigo da Política Europeia de Vizinhança, que contribuirá, sem dúvida, para promover a parceria estratégica entre a UE e a Rússia, bem como para melhorar as relações de vizinhança entre ambos. Convém, no entanto, salvaguardar que esta foi uma solução única encontrada para a situação excepcional que caracteriza a região de Kaliningrado e que, de forma alguma, serve de precedente.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui permettra à Kaliningrad d'être considérée comme une seule zone frontalière avec l'UE et contribuera au renforcement du partenariat stratégique entre l'UE et la Russie.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. A actual região de Kaliningrado - parte daquilo que foi outrora a Prússia Oriental - é um enclave russo no seio da União Europeia. De modo a evitar o isolamento da sua população, propõe-se facilitar a circulação dos seus habitantes, mediante a derrogação de algumas regras constantes do Código das Fronteiras Schengen - alterando-se, para esse efeito, o Regulamento (CE) n.º 1931/2006 - e o acesso dos mesmos às regiões polacas vizinhas. A situação peculiar daquela região russa parece justificar a excepcionalidade destas medidas e favorecer o diálogo com um dos mais importantes parceiros da União, pelo que dou o meu acordo à adopção das mesmas.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Um dos maiores êxitos da História da Europa foi o Acordo de Schengen que, através da abolição das fronteiras internas, veio facilitar a circulação das pessoas nos territórios dos Estados signatários e promover o comércio e o turismo. Esta liberdade de circulação, no entanto, acarreta grandes responsabilidades para os Estados e obriga-os a uma boa articulação. O sucesso deste acordo é tal que, alguns países que não aderiram à União Europeia, subscreveram este acordo. Em ordem a regular o controlo das pessoas no atravessamento das fronteiras externas, foi aprovado um regulamento denominado Código de Fronteiras Schengen (CFS). A pequena província de Kaliningrado, da Federação Russa, encontra-se rodeada por dois Estados-Membros constituindo, desde o alargamento de 2004, o único enclave da UE, pelo que deve ser enquadrada como uma zona de pequeno tráfego transfronteiriço no CFS, situação que favorecerá a parceria estratégica entre a UE e a Federação Russa. Assim, voto favoravelmente o relatório apresentado por Kyriacos Triantaphyllides sobre a proposta de Regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 1931/2006 saudando a inclusão da região de Kaliningrado e de alguns distritos administrativos polacos da zona fronteiriça no Acordo de Schengen.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A região de Kaliningrado, um enclave da Federação da Rússia na costa do mar Báltico, tem todas as suas fronteiras terrestres com países da UE (Polónia e Lituânia), na sequência do alargamento de 2004. Assistiu-se deste então a uma considerável restrição de todos os seus laços com os países vizinhos.

A UE tem tomado iniciativas, nos últimos anos, com vista a facilitar a circulação dos residentes de Kaliningrado, tais como o Documento de Trânsito Facilitado e o Documento de Trânsito Ferroviário Facilitado. Estas iniciativas simplificaram as deslocações entre Kaliningrado e a Rússia continental. Foi também celebrado, em 2007, um acordo entre a CE e a Federação da Rússia sobre a facilitação da emissão de vistos, que facilita a emissão de vistos de curta duração a todos os nacionais russos que viajam para os países do Espaço Schengen. No entanto, tendo em conta a situação geográfica específica de Kaliningrado, essas iniciativas têm-se revelado insuficientes na resposta à marginalização de Kaliningrado e dos seus residentes.

É por isso que tanto a Polónia como a Federação da Rússia solicitaram alterações ao regulamento relativo ao pequeno tráfego fronteiriço, tendo em conta a situação específica da região de Kaliningrado. Este relatório procura, assim, dar uma resposta - que nos parece adequada e positiva - a um problema que persiste.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Votámos este relatório de um deputado cipriota do nosso grupo político por considerarmos que dá resposta positiva a um tema concreto. De facto, a região de Kaliningrado da Federação da Rússia tornou-se um enclave dentro da União Europeia, na sequência do alargamento desta última, em 2004, assistindo-se, deste então, a uma considerável restrição de todos os seus laços com os países vizinhos.

Têm-se verificado várias iniciativas da UE, nos últimos anos, que facilitaram a circulação dos residentes de Kaliningrado (tais como o Documento de Trânsito Facilitado e o Documento de Trânsito Ferroviário Facilitado, que simplificaram as deslocações entre Kaliningrado e a Rússia continental, ou o Acordo de 2007 entre a Comunidade Europeia e a Federação da Rússia sobre a facilitação da emissão de vistos, que facilita a emissão de vistos de curta duração a todos os nacionais russos que viajam para os países Schengen). No entanto, tendo em conta a situação geográfica específica de Kaliningrado, essas iniciativas têm-se revelado insuficientes na resposta à marginalização de Kaliningrado e dos seus residentes. É por isso que tanto a Polónia como a Federação da Rússia solicitaram alterações ao regulamento relativo ao pequeno tráfego fronteiriço, considerando a situação específica da região de Kaliningrado.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Európsky parlament a Rada prijali v decembri 2006 nariadenie, ustanovujúce pravidlá malého pohraničného styku na vonkajších pozemných hraniciach členských štátov, čo umožňuje členským štátom udeliť osobám žijúcim v pohraničnej oblasti výnimku zo všeobecných pravidiel týkajúcich sa hraničných kontrol vrátane vízovej povinnosti, potreby preukázať dostatok prostriedkov na živobytie, ako aj potreby dokladovať účel návštevy. Cieľom je vyhnúť sa vytvoreniu prekážok brániacim obchodným, sociálnym a kultúrnym výmenám alebo regionálnej spolupráci so susedmi. Pri uplatňovaní miestneho pohraničného styku môžu členské štáty uzatvárať so susednými krajinami bilaterálne dohody zamerané na riešenie osobitných potrieb vo vzťahu k ich príslušným susedom. Väzby kaliningradského regiónu so susedmi sa výrazne obmedzili predovšetkým v dôsledku rozširovania Únie v roku 2004. Za uplynulé roky vzniklo množstvo iniciatív EÚ, ktoré obyvateľom Kaliningradu uľahčili pohyb, no vzhľadom na osobitnú geografickú situáciu Kaliningradu sa preukázali ako nedostatočné riešenie. Preto žiadajú Poľsko a Ruská federácia takú zmenu nariadenia, ktorá by zohľadnila osobitnú situáciu tohto regiónu. Európska komisia je naklonená zaujať kladné stanovisko v prípade, že by sa jednalo len o riešenie ojedinelej situácie. Domnievam sa, že je zároveň žiaduce, aby Poľsko prijalo potrebné opatrenia na zabezpečenie jednoduchšieho pohybu a aby zabránilo zbytočným komplikáciám, ktoré by tento pohyb brzdili a zavádzali nové prekážky.

 
  
MPphoto
 
 

  Adam Gierek (S&D), na piśmie. − Głosowałem za przyjęciem sprawozdania, gdyż jako Polak, członek Delegacji do Parlamentarnej Komisji Współpracy Unia Europejska – Rosja, z wielką satysfakcją przyjmuję zapowiedź wprowadzenia bezwizowego ruchu granicznego dla mieszkańców rosyjskiego Obwodu Kaliningradzkiego i polskich terenów przygranicznych. Jest to osiągnięcie dla mojego kraju, całej Unii Europejskiej, równocześnie dla Rosji, we wzajemnym szerokim otwieraniu się na siebie dla lepszej przyszłości.

To nie politycy kształtują przygraniczne kontakty, ale otwarty przepływ zwykłych obywateli. Wraz z nimi podąża potencjał ekonomiczny oraz intelektualny, co wywołuje wszechstronny rozwój przygranicznych obszarów, począwszy od turystyki, przez biznes, do sfery kultury. Stąd w moim kraju wielkie zainteresowanie ruchem bezwizowym z Kaliningradem i mocne dążenie do objęcia nim kolejnych obszarów.

Niestety, niedobre skojarzenia wywołuje w Polsce nazwa rosyjskiego obwodu wywodząca się od Kalinina, radzieckiego funkcjonariusza współwinnego mordu polskich oficerów w Katyniu. Używanie z polskiej strony dla Kaliningradu tradycyjnej nazwy Królewiec powinno łagodzić istniejący dysonans.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam pranešimui, nes bus užkirstas kelias dirbtiniam regiono, kuriame iš viso gyvena apie 1 mln. gyventojų, suskaidymui į tris sritis (vienai taikomas vietinio eismo per sieną susitarimas su Lenkija, kitai – susitarimas su Lietuva, o trečiai netaikomas joks susitarimas, nes ji neįeina į pasienio teritoriją) ir sudarytos sąlygos visiems gyventojams reglamente nustatytomis sąlygomis pasinaudoti vietinio eismo per sieną supaprastinimu.

 
  
MPphoto
 
 

  Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Chciałbym wyrazić pełne poparcie dla tego sprawozdania. Jedną z idei Unii Europejskiej jest swobodny przepływ osób, który ma służyć dobru relacji międzyludzkich, oraz wymianie handlowej i intelektualnej. Dlatego zamiast budować bariery, powinniśmy je łagodzić. Obwód Kaliningradzki jest specyficzną enklawą, a przed przystąpieniem Polski i Litwy do UE mieszkańcy terenów przygranicznych utrzymywali ścisłe kontakty w różnych sferach życia. Zrozumiałe jest, że chcemy chronić zewnętrzną granicę Unii, jednakże należy uwzględnić wyjątkowość tej sytuacji, jak w przypadku Rumunii i Mołdawii, czy Słowacji, Polski i Ukrainy. Szczególne procedury o bezwizowym ruchu przygranicznym pozwoliłyby na swobodny rozwój handlu i ułatwiłyby życie mieszkańcom tych obszarów, którzy zostali pozbawieni budowanych od wielu lat relacji. Jak bardzo jest to potrzebne, świadczą niezbicie dane statystyczne.

 
  
MPphoto
 
 

  Timothy Kirkhope (ECR), in writing. − The people of Kaliningrad should enjoy as much freedom to travel to the EU as is appropriate according to the rules on the Schengen area.  This Kaliningrad oblast has almost one million inhabitants, which creates problems on its own as regards abolishing standard border controls. The creation of the exception to the general Schengen rules only for Kaliningrad is a step that requires sincere and deep cooperation by the Russian Federation and the EU. Such cooperation is now diminishing, in light of Russia opening a new anti-missile radar station in Kaliningrad, as well as suggestions about possible withdrawal from the New Start treaty and deployment of tactical missiles to the Kaliningrad area. 

All these steps do not increase the mutual trust that is a prerequisite for any exception to the general rules on the Schengen area and checks on the external border of the EU. Therefore, while supporting the general idea of facilitating local border traffic from and to Kaliningrad, it seems appropriate to postpone the decision on this measure until mutual trust and cooperation as regards Kaliningrad are built between the Russian federation and the EU and its Member States.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this Report.Local border areas constitute a very important tool developed by the European Union to ensure artificial and arbitrary barriers are not erected between peoples living in regions divided by national frontiers

 
  
MPphoto
 
 

  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − Le zone di frontiera locali rappresentano uno strumento molto importante sviluppato dall'Unione europea per assicurare che non vengano erette barriere artificiali ed arbitrarie tra i residenti di regioni divise dalle frontiere nazionali. Concordiamo con il relatore che invita gli Stati membri a concludere accordi bilaterali con i paesi terzi limitrofi al fine di promuovere contatti regolari tra le persone che vivono dalle due parti delle frontiere esterne dell'Unione europea. L'allargamento del 2004 ha creato una barriera artificiale nei legami culturali, sociali ed economici esistenti da lungo tempo tra gli abitanti di tutta la regione, quindi appoggiamo la richiesta di modifica del regolamento quale formulata nella proposta della Commissione. Ciò rappresenta per noi un'importante opportunità per ribadire il forte impegno a favore del principio della libera circolazione e per sostenere in modo fermo e coerente il diritto delle persone di spostarsi liberamente. Invitiamo, dunque, la Polonia ad intraprendere azioni concrete al fine di agevolare la circolazione ed evitare inutili ritardi o altre complicazioni ordinarie che di fatto ostacolano la libera circolazione dei cittadini nella regione di Kaliningrad.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − La relazione in oggetto è uno strumento molto utile per ribadire con chiarezza l’impegno incondizionato del Parlamento europeo in favore della libertà di circolazione. In questo contesto, come è giustamente sottolineato dal collega Triantaphyllides, la modifica del regolamento dovrebbe essere intesa a far sì che l'intero distretto di Kaliningrad sia considerato un'unica zona di frontiera.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A região de Kaliningrado tem uma situação geográfica muito específica, dado ter-se tornado no único enclave na UE após o alargamento de 2004, tendo ficado totalmente circundada por dois Estados Membros da UE. Tem, assim, uma importância fundamental em termos de cooperação e intercâmbio na zona do mar Báltico, pelo que é relevante assegurar que as fronteiras da UE não possam servir de obstáculo à cooperação económica, regional, social e cultural com esses países vizinhos. A presente proposta torna-se assim muito importante no que respeita à cooperação transfronteiriça, desenvolvida ao abrigo da Política Europeia de Vizinhança, que ajudará a promover a parceria estratégica entre a UE e a Rússia, bem como a melhorar as relações de vizinhança entre ambos.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − La región de Kaliningrado de la Federación Rusa se ha convertido en un enclave para la UE desde su ampliación en 2004. Ya ha habido un cierto número de iniciativas de la UE en años pasados para facilitar el movimiento de los habitantes de Kaliningrado. Pero, dada la especificidad geográfica de los mismos, éstas han resultado ser insuficientes para paliar la marginalización de la región y sus habitantes. Este informe pretende dar el visto bueno a la propuesta de la Comisión Europea para revisar y, si es necesario, ampliar estas propuestas para facilitar el movimiento de los habitantes de Kaliningrado hacia Europa. He votado a favor de este informe.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The proposal seeks to make an exception to the regulation to allow the whole of the Kaliningrad oblast as well as a wider area at the border with Poland to be considered as a local border area. This will avoid fragmentation of existing administrative districts and ensure the inhabitants can move easily without visa requirements. I think this is a very good proposal and I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Šiuo beprecedentiniu sprendimu – pataisydama reglamentą pagal vieno ne ES šalies regiono reikmes, ES rodo ypatingą geros valios gestą Rusijos atžvilgiu. Tikiuosi, kad šis sprendimas prisidės prie paprastų žmonių tarpusavio ryšių plėtojimo, kad ilgainiui Kaliningrado sritis taps Europinio modernizavimo poligonu, pavydžiu kitiems Rusijos regionams. Tikiuosi, atsakydama RF sustiprins bendradarbiavimą su susijusiomis ES šalimis tokiose srityse, kaip kova su organizuotu nusikalstamumu ir kontrabanda (ypač cigarečių, gaminamų Kaliningrado srityje ir degalų), kad pagaliau sulauksime bendradarbiavimo dėl Kaliningrado srityje planuojamos statyti atominės elektrinės, pažangos bendruose projektuose, kaip Euroregionas Nemunas. Taip pat primenu, kad Kaliningrado sritis Rusijos karinėje strategijoje užima ypatingą vietą. Žinant, kad tai yra įžanga didesnio masto sprendimams, pažymėčiau, kad bevizis režimas yra ne ES įsipareigojimas, o sprendimas, pagrįstas jo prašančios šalies pažanga ir reformomis, kurios leistų saugiai jį įvesti. Sunkiai įsivaizduoju bevizį režimą su valstybe, kurios valdžios struktūros globoja karo nusikaltimais ir nusikaltimais žmoniškumui kaltinamus asmenis, kaip pavyzdžiui M. Golovatovo atveju, kol Rusija atsisako bendradarbiauti tokios kategorijos bylose kaip Sausio 13-osios ir Medininkų žudynių bylos. Todėl tikiuosi nuoširdžios strateginės partnerystės ir iš Rusijos pusės. Lygiagrečiai, svarbu nepalikti užnugaryje EKP šalių, tokių kaip Gruzija, Moldova ir Ukraina, kurios daro didelę pažangą diegdamos europines reformas.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kadangi būtina pašalinti dirbtines ir nepagrįstas kliūtis žmonėms, gyvenantiems abiejose Europos Sąjungos išorės sienų pusėse. Ypatingas vaidmuo šiuo atveju tenka valstybėms narėms, kurios turi kuo greičiau sudaryti dvišalius susitarimus su kaimyninėmis trečiosiomis šalimis. Įgyvendinus šias priemones bus sudarytos palankios sąlygos ilgamečių kultūrinių, socialinių ir ekonominių ryšių tarp viso regiono gyventojų plėtojimui. Manau, kad šis naujos redakcijos reglamentas padės kurti geresnius ES ir Rusijos kaimyninius santykius. Be to, jis yra akivaizdus įrodymas, kad ES laikomasi įsipareigojimo įgyvendinti judėjimo laisvės principą ir nuosekliai bei aktyviai remti žmonių teisę laivai judėti.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, ho votato a favore della relazione relativa alla modifica del regolamento per i residenti nelle zone di frontiera con l'Unione Europea perché sia per i Paesi membri di confine, che per i cittadini di paesi extracomunitaria residenti lungo le frontiere è importante facilitare i passaggi senza necessità di visti o controlli particolari. Per il quieto vivere e per agevolare la vita privata dei cittadini di questi territori e i rapporti commerciali tra i piccoli commercianti delle zone in questione ritengo importante stabilire una regolamentazione adeguata alle esigenze di quei cittadini. Nello specifico il regolamento riguarda l'inclusione nelle zone considerate, come quanto sopra esposto, della regione di Kaliningrad e di alcuni territori di confine della Polonia.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Η περιοχή του Καλίνινγκραντ, η οποία αποτελεί τμήμα της Ρωσικής Ομοσπονδίας, μετετράπη σε θύλακα στο εσωτερικό της ΕΕ λόγω της διεύρυνσης της ΕΕ το 2004 και, από τότε, οι δεσμοί της με τις γειτονικές χώρες περιορίστηκαν σημαντικά. Παρά τις ευρωπαϊκές πρωτοβουλίες για τη βελτίωση της μετακίνησης των κατοίκων του Καλίνινγκραντ, η ιδιόμορφη γεωγραφική θέση της περιοχής δεν απέτρεψε την περιθωριοποίηση του Καλίνινγκραντ και των κατοίκων του. Με την παρούσα πρόταση για την τροποποίηση του σχετικού κανονισμού, και βάσει του άρθρου 15 του κανονισμού που επιτρέπει στα κράτη μέλη να εισάγουν μέτρα με στόχο τη διευκόλυνση της διέλευσης των συνόρων από κατόχους αδειών τοπικής διασυνοριακής κυκλοφορίας, η έκθεση την οποία και υπερψήφισα, καλεί τις γείτονες χώρες, και εν προκειμένω την Πολωνία, να λάβουν όλα τα απαραίτητα μέτρα όπως, για παράδειγμα, την καθιέρωση ειδικών σημείων διέλευσης των συνόρων ή λωρίδων αποκλειστικά για τους κατόχους αδειών τοπικής διασυνοριακής κυκλοφορίας, έτσι ώστε να διευκολύνεται η μετακίνηση και να εξαλείφονται οι συνθήκες που παρεμποδίζουν την κυκλοφορία αυτή και εισάγουν νέους φραγμούς.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O presente relatório tem por base a resolução legislativa do Parlamento Europeu, de 1 de Dezembro de 2011, sobre a alteração ao Regulamento relativo à inclusão da região de Kaliningrado e de certos distritos administrativos polacos na zona fronteiriça elegível. Pretende-se, assim, que estas regiões beneficiem do Regulamento que estabelece as regras para o pequeno tráfego fronteiriço nas fronteiras terrestres externas dos Estados-Membros e que altera o disposto na Convenção de Schengen. Com esta medida evita-se a criação de barreiras ao comércio, aos intercâmbios sociais e culturais e à cooperação regional com os países vizinhos, preservando simultaneamente a segurança de todo o espaço Schengen. Por estes motivos votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.º 1391/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, que tem por objecto as regras para o pequeno tráfego fronteiriço nas fronteiras externas dos Estados-Membros, permite a derrogação das regras de controlo das fronteiras para Estados vizinhos, não sendo necessário, nessas hipóteses excepcionais, apresentar um visto, a prova de meios de subsistência suficientes e a comprovação do objectivo da entrada. Esta derrogação do Regulamento funda-se na preocupação de garantir as boas relações entre os povos, sem que laços (económicos, sociais e culturais) entre as diferentes comunidades, de tradição secular, sejam desfeitos. É esse o caso da região de Kaliningrado (na designação alemã Königsberg), que integrou a União Soviética entre 1945 e 1992 e, desde então, a Federação Russa, fazendo fronteira natural com o Mar Báltico e territorial com a Polónia e Lituânia. Justifica-se ainda que se estenda a dimensão da zona fronteiriça a um total de 50 km (contra um regime regra de 30 km), de modo a evitar uma repartição de um regime que se pretende único por várias zonas artificiais.

Votei, por conseguinte, em sentido favorável, esperando que o Acordo contribua para facilitar as relações entre os dois espaços, dificultadas pelo alargamento de 2004.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. On 20 December 2006, the European Parliament and Council adopted Regulation (EC) No 1931/2006 laying down rules on local border traffic at the external land borders of the Member States (hereafter: The Regulation), which enables Member States to derogate from the general rules on border checks laid down in the Schengen Borders Code for persons living in a border area, including visa requirement, the need to have sufficient means of subsistence as well as the need to prove the purpose of the stay. The objective of this Regulation is to prevent the creation of barriers to trade, social and cultural interchange or regional cooperation with neighbours.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – L'enclave de Kaliningrad est l'unique enclave existant sur le territoire de l'Union européenne. Le Conseil et le Parlement européen ont adopté en 2006 un règlement fixant des règles relatives au petit commerce frontalier aux frontières terrestres extérieures des Etats membres qui permet de déroger, en faveur des personnes qui résident dans une zone frontalière, aux règles générales définies par le code frontières Schengen en matière de contrôle aux frontières. Ce règlement autorise les États membres à conclure des accords bilatéraux avec les pays voisins qui ne font pas partie de l’Union européenne. Le petit trafic frontalier facilite sensiblement la vie des personnes qui vivent à proximité des frontières terrestres extérieures. Il existe peu d’éléments démontrant des abus. L'application des règles normales de définition de la zone frontalière diviserait artificiellement cette enclave. Ce texte autorise à élargir la "zone frontalière", permettant ainsi de faciliter et d’accroître les échanges économiques et culturels entre Kaliningrad, d’une part, et les principaux centres du nord de la Pologne, d’autre part. J'ai voté en faveur de cette modification du règlement parce que je considère que les législations et réglementations européennes doivent être adaptées aux réalités du terrain.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − La regione di Kaliningrad della Federazione russa è diventata un'enclave nell'Unione Europea in seguito all'allargamento del 2004, e da allora i suoi legami con i paesi vicini hanno subito notevoli limitazioni. Negli ultimi anni l'Unione ha intrapreso una serie di iniziative per favorire la circolazione dei residenti di Kaliningrad. Tra le varie misure adottate è stato istituito un documento di transito ferroviario agevolato per gli spostamenti tra Kaliningrad e la Russia continentale. Nel 2007 è stato poi stipulato l'accordo tra Unione e Russia sulla facilitazione del rilascio di visti, che semplifica il rilascio di visti di breve durata per tutti i cittadini russi diretti nei paesi Schengen. Le zone di frontiera locali rappresentano uno strumento molto importante sviluppato dall'Unione europea per assicurare che non vengano erette barriere artificiali e arbitrarie tra i residenti di regioni divise dalle frontiere nazionali. E' quindi necessario che gli Stati membri concludano accordi bilaterali con i paesi terzi limitrofi al fine di promuovere contatti regolari tra le persone che vivono dalle due parti delle frontiere esterne dell'Unione europea.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Das Gebiet von Kaliningrad in der Russischen Föderation wurde durch die EU-Erweiterung zu einer Enklave innerhalb der EU. Rund eine Million Menschen leben in drei Bezirken, die vollständig von EU-Gebiet umschlossen sind. Diese Menschen haben nunmehr mit Transit- und Visumsanforderungen zu kämpfen, wenn sie nach Polen oder in das Kernland Russlands fahren möchten. In der Verordnung (EG) Nr. 1931/2006 sind Vorschriften über den kleinen Grenzverkehr und Landaußengrenzen der Mitgliedstaaten (auf einer Zone von 30 km) festgelegt, welche eine Ausnahme von den Schengen-Regelungen darstellen. Zur Durchführung dieser Verordnung können die Betroffenen bilaterale Abkommen mit den benachbarten Drittstaaten schließen, um den speziellen Gegebenheiten ausreichend Rechnung zu tragen. Die EU versuchte, mit Initiativen den Personenverkehr zwischen Kaliningrad und dem russischen Kernland für die Bewohner des Gebietes zu erleichtern, jedoch erwiesen sich diese bislang als unzureichend. Polen und die Russische Föderation haben nun um eine Änderung der Verordnung (EG) Nr. 1931/2006 angesucht: Die Grenzgebietzone soll ausnahmsweise auf 50 km erweitert werden, sodass das gesamte Gebiet von Kaliningrad als Grenzgebiet gilt. Die Kommission empfiehlt eine entsprechende Abänderung der Verordnung. Ich habe dem ebenfalls zugestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Zbigniew Ziobro (ECR), na piśmie. − W sprawozdaniu, nad którym głosowano, zauważyć można nierówne traktowanie partnerów. Z jednej strony wszyscy mieszkańcy Obwodu Kaliningradzkiego otrzymują możliwość przekraczania granicy, tymczasem po polskiej stronie programem bezwizowym objęty jest tylko 50 km pas przygraniczny. Należy rozwiązać tą krzywdzącą nierówność poprzez rozszerzenie tej strefy na teren całego województwa i poruszenie tej kwestii w czasie najbliższego spotkania Unia – Rosja.

Niestety w rezolucji nie wspomniano również o możliwości przepływu statków handlowych i turystycznych przez Cieśninę Pilawską na wody Zalewu Wiślanego. Aktualnie strona rosyjska chce zwężenia prawa nieszkodliwego przepływu obejmującego tę kategorię cieśnin. Uważam, że powinniśmy jako Unia starać się wyrównywać dysproporcje w traktowaniu mieszkańców regionów graniczących z obwodem i dać możliwość bezgranicznego przekraczania tego obwodu ludności całego województwa, a nie tylko wybranych powiatów.

 
  
  

Recommendation: Hannes Swoboda (A7-0390/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo a assinatura do Tratado de Adesão da Croácia e vejo este Tratado como um factor político positivo na construção europeia, chamando no entanto à atenção para a necessidade de reforçar as políticas europeias dirigidas à coesão e à convergência socio-económica e territorial da União, sem as quais o alargamento poderá ter resultados não desejados.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, mi sono astenuta sul voto relativo alla domanda di adesione della Croazia alla Unione europea. In questi anni la Croazia ha senza dubbio compiuto notevoli progressi per quanto riguarda la riforma del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione, la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, così come per la tutela dei diritti delle minoranze. Tuttavia sono convinta che molto ci sia ancora da fare in ricordo della vasta azione di pulizia etnica nei confronti della popolazione italiana, consumata tra il 1945 e il 1948 dalle milizie delle autorità croate dell'ex regime comunista Jugoslavo soprattutto nessun impegno è stato preso per il riconoscimento dei diritti degli esuli, a partire dai beni confiscati durante quegli anni.

 
  
MPphoto
 
 

  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I voted for this Resolution because I fully support the conclusion of the accession negotiations for EU membership with Croatia. I believe that Croatian membership will make the EU stronger, will enrich its culture and will make an important contribution giving a positive impetus to the process of European integration. I also would like to stress the need for Croatia to keep up the reform momentum and to continue with the same vigour and hard work also after the conclusion of the negotiations and beyond accession. While acknowledging the good progress made, Croatia should continue to implement reform of the judiciary and facilitate the return of refugees and displaced persons, paying special attention to the situation of ethnic Serbian returnees. In addition to that Croatian authorities should strengthen the administrative capacities of anti-corruption bodies and foster a culture of political, public sector and judicial accountability as a prerequisite for reinforcing the rule of law.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le processus d’adhésion de la Croatie à l’UE a débuté en 2003 lorsque le pays déposa sa candidature auprès de la Commission européenne. Ces dix années de négociation lui ont permis de préparer son intégration à l’Union européenne. Je me félicite du soutien apporté par le Parlement européen qui a souhaité envoyer un signal fort à la Croatie. Elle deviendra le 28ème membre de l’UE le 1er juillet 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Zoltán Bagó (PPE), írásban. − A horvát európai uniós csatlakozási tárgyalások hat éve folynak. Az Európai Néppárt és Magyarország erősen támogatta a tárgyalások során Horvátország felvételét. Szavazatommal fejeztem ki én is, hogy egyetértek a Horvát Köztársaság Európai Unióhoz történő csatlakozásával, valamint a Tanácsnak a csatlakozási kérelem elfogadásáról szóló határozatával.

A csatlakozási szerződés tervezetét Magyarország egyetértésével szövegezték a Tanácsban. A magyar érdekek a több mint egy évig tartó szövegezés során lettek feltüntetve a dokumentumban. Horvátország a tervek szerint az Unió 28. tagállamává válhat 2013. július 1-jétől.

Felhívnám azonban a figyelmet Horvátország ICTY-jal (a volt Jugoszláviával foglalkozó nemzetközi büntetőtörvényszékkel) való együttműködésének további szükségességére, az igazságszolgáltatás hatékonyságának javítására, és a korrupció és szervezett bűnözés elleni harc folytatására.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com o alargamento da União Europeia, através da adesão da República da Croácia. A Croácia atingiu um grau elevado de preparação para a adesão, o que implica o respeito permanente dos valores nos quais a União assenta, bem como o empenhamento na sua promoção. A Croácia cumpre os critérios políticos e espera-se que este país satisfaça os critérios económicos e os do acervo para a sua adesão em 1 de Julho de 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  David Casa (PPE), in writing. − Croatia has been an independent nation for twenty years now and an EU accession candidate for eight. The country has successfully met the required criteria to become a fully-fledged Member State. The accession process has helped consolidate democracy and has mobilised other sweeping political, social and economic reforms in Croatia. The nation’s accession is important both to the EU and to the Balkan region in general. I support the rapporteur and believe that Croatia should be accepted as a Member state on 1 July 2013 as long as it continues the improvements made thus far. Until this date, I encourage Croatia to continue to step up its prosecution of war criminals, better facilitate the return of refugees, improve women’s equality in regard to equal pay and representation in political institutions and improve LGBT rights due to the violence demonstrated at the LGBT pride march in June 2011.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea aderării Croaţiei la Uniunea Europeană, întrucât consider că această ţară a îndeplinit toate condiţiile, atât politice, cât și economice, pentru a putea deveni membru al UE. Prin aderarea Croaţiei, Uniunea Europeană dovedeşte că rămâne deschisă și capabilă să întreţină un dialog constructiv și real cu vecinătatea sa imediată. Acest lucru este extrem de important, în special în momentele actuale de criză pe care UE le traversează și care împing Uniunea către o închidere către sine. Dialogul și deschiderea, valori fundamentale ale UE, trebuie să rămână repere nu doar în relaţiile sale externe şi în chestiuni precum imigraţia, dar şi în ceea ce priveşte dinamicile europene interne. Acest dialog și deschidere ar trebui să contribuie la relansarea integrării UE prin renunţarea la comportamentele naţionaliste sau xenofobe.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente esta recomendação por defender a adesão da Croácia à União Europeia. Com este acto, fica aberto o caminho para a assinatura do Tratado de Adesão a 8 de Dezembro e subsequente ratificação pelos 27 Estados-Membros. É necessário, no entanto, que a Croácia dê resposta aos desafios que ainda se colocam, nomeadamente no que diz respeito ao sistema judicial e à luta contra a corrupção e o crime organizado.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Em Fevereiro de 2010, escrevi que a Croácia vinha cumprindo com inegável sucesso os critérios para a adesão que tinha envidado esforços para persistir nesse caminho, não obstante as dificuldades adicionais que lhe eram colocadas pela conjuntura internacional, e que a Croácia - país constituía um bom exemplo para os outros países que pretendiam vir a fazer parte da União Europeia. Felizmente que o percurso croata não se alterou e que, de acordo com os critérios estabelecidos pela União, está agora pronta a aderir a esta comunidade de Estados e de povos. Saúdo o povo e as instituições croatas neste momento importante da sua história e da nossa história europeia comum e faço votos para que a adesão da Croácia à União venha a dar novo alento reformista aos Estados balcânicos que ainda desta não fazem parte, bem como à própria União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A presente proposta de recomendação, da responsabilidade de Hannes Swoboda, incide sobre o Tratado relativo à Adesão da República da Croácia à União Europeia, um dos três instrumentos que constituem o processo de adesão de um país à UE: Tratado, Protocolo e Acto Final. A adesão da República da Croácia à UE é um momento de grande importância para a Europa e representa a subida de mais um degrau no processo de estabilidade para a região balcânica. Para a Croácia esta fase não representa o fim de um processo mas, apenas, mais uma etapa vencida. Gostaria de salientar o momento histórico que esta adesão representa para a Europa, como ficou bem patente no entusiasmo com que este Parlamento aplaudiu a aprovação da proposta de adesão. Porque estamos perante um casamento feliz – a UE tem interesse no seu alargamento à região dos Balcãs e a Croácia tem muito a ganhar com a sua adesão ao mercado único - saúdo a adesão da Croácia à UE e faço votos para que o governo croata continue o processo de democratização e de reformas em curso, contribuindo, assim, para os desígnios que subjazem à construção do mercado único.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A decisão sobre a adesão da Croácia, ou de qualquer outro país, à União Europeia deve resultar, em primeiro lugar, da livre expressão da vontade soberana do povo desse país. Isto é tanto mais importante quanto, consabidamente, nem sempre essa livre expressão - que, bem entendido, envolve uma profunda discussão, participada e informada, e uma decisão - foi assegurada no passado, noutros casos.

Não ignoramos nem podemos menosprezar o sentido, a natureza e os objectos deste processo de integração. O que a experiência de outros países nos mostra (e mesmo a portuguesa) é que o processo de integração capitalista que a UE corporiza implicou a destruição de capacidade produtiva e de emprego, a dependência crescente do país, uma posição desfavorável, subordinada e periférica no processo de divisão internacional do trabalho, a perda de soberania sobre elementos centrais que permitiriam ao nosso povo realizar os seus anseios e aspirações, e que são absolutamente necessários à livre determinação do seu colectivo devir.

Mas a internacionalização da economia, a divisão internacional do trabalho, a crescente cooperação entre Estados e os processos de integração correspondem a realidades e tendências de evolução não exclusivas do capitalismo. Por isso mesmo, lutamos por essa outra Europa, que é não apenas possível como cada vez mais necessária.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. É ao povo croata a quem, em primeiro lugar, deve caber a decisão de se juntar, ou não, à UE. O que a experiência portuguesa nos mostra é que o processo de integração capitalista da UE significou (e significa) sobretudo destruição de capacidade produtiva e de emprego, dependência crescente do país em relação às grandes potências da UE, perda de soberania sobre elementos centrais que permitiriam ao nosso povo realizar os seus anseios e aspirações.

Sendo a integração das economias uma necessidade dialéctica, o seu desenvolvimento no quadro do sistema capitalista e do desenvolvimento desigual que ele implica apenas favorece as grandes potências e os monopólios, particularmente os monopólios financeiros, empobrecendo países e povos, sacrificando a democracia e dificultando a luta por sistemas económicos e sociais que coloquem o trabalho e o bem-estar do ser humano como primeira e única prioridade.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Dvadsať rokov po vyhlásení nezávislosti a približne osem rokov po predložení žiadosti o členstvo v Európskej únii dosiahlo Chorvátsko historický medzník v procese svojho začlenenia do EÚ úspešným ukončením prístupových rokovaní, pričom tieto úspechy si zasluhujú bezpodmienečné uznanie. Prístupový proces významne prispieva k transformácii Chorvátska na pevnú a vyspelú demokratickú krajinu, jeho členstvo môže Úniu posilniť, obohatiť jej európsku kultúru a dedičstvo a významne prispieť k zachovaniu dôveryhodnosti rozširovacieho procesu. Napriek značným pokrokom som však presvedčená, že je dôležité pokračovať v začatých reformách, je potrebné zamerať sa predovšetkým na záväzky prijaté v oblasti súdnictva, vnútorných vecí a základných práv – vrátane ochrany slobody médií, nestranného riešenia prípadov vojnových zločinov, boja proti korupcii, ochrany menšín, riadenia hraníc, policajnej spolupráce, boja proti organizovanému zločinu a justičnej spolupráce v občianskych a trestných veciach – ako aj na záväzky v oblasti politiky hospodárskej súťaže. Potešiteľné je odhodlanie Chorvátska bojovať proti korupcii a pozitívny posun nastal napr. tiež v oblasti práv žien a rodovej rovnosti. Je žiaduce, aby Chorvátsko naďalej upevňovalo dobré susedské vzťahy, aby bolo naďalej dôležitým a aktívnym propagátorom regionálnej spolupráce na všetkých úrovniach a aby svoje úsilie o členstvo podporilo takými krokmi, ktoré budú pre všetkých občanov tohto regiónu hospodárskym, sociálnym a ľudským prínosom.

 
  
MPphoto
 
 

  Pat the Cope Gallagher (ALDE), i scríbhinn. − Tacaím go hiomlán le haontachas na Cróite chun an Aontais Eorpaigh. Is í an chéad chéim eile anois ná go síneodh na Ballstáit agus an Chróit, i ndiaidh reifrinn náisiúnta, an conradh aontachais. Táthar ag ceapadh go n-aontóidh an Chróit leis an AE ar an 1 Iúil 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Bruno Gollnisch (NI), par écrit. – La Croatie est sans aucun conteste un pays européen, par sa géographie, sa culture, son histoire, sa population. Et chacun d'entre nous doit se réjouir que nous puissions entretenir avec elle des relations étroites. Cependant, la construction européenne telle qu'elle est ne peut pas être le cadre de ces relations. Elle évolue en effet dangereusement vers un État supranational centralisé, court-circuitant les peuples et les parlements nationaux, imposant ses diktats ultralibéraux et mondialistes, s'arrogeant le droit de dicter les budgets des États, donc l'ensemble de leurs actions, l'œil rivé plus sur la satisfaction des marchés que sur le bien-être des hommes. Je comprends la valeur symbolique, pour le peuple croate, d'une adhésion à l'Union européenne. Mais je sais aussi que ce peuple déchantera rapidement. Les bénéfices qu'il en retirera seront bien moindres qu'espérés, et les contraintes bien plus insupportables que prévues. Demandez aux peuples grec, irlandais, portugais, ce qu'ils en pensent aujourd'hui! Je ne vends pas un billet à un ami pour qu'il embarque sur le Titanic. C'est pourquoi je me suis abstenu.

 
  
MPphoto
 
 

  Mathieu Grosch (PPE), schriftlich. Ich habe mich bei der Abstimmung zum Bericht enthalten, weil das Land bereits große Anstrengungen gemacht hat, jedoch noch nicht die erforderlichen Kriterien erfüllt.

Zurzeit sollte die EU sich anstrengen, intern besser zusammenzuarbeiten, ihre Sozial- und Wirtschaftspolitik zu stärken, anstatt neue Mitglieder aufzunehmen und in diesen Ländern wie z. B. auch in den Ländern, die der EU zuletzt beigetreten sind, Hoffnungen zu schüren, die weitgehend enttäuscht werden. Europa wird hierdurch zwar größer, aber nicht besser und bestimmt nicht stärker.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiam dokumentui ir Kroatijos Respublikos stojimui į Europos Sąjungą ir ypač Tarybos sprendimui priimti stojimo paraišką, tačiau Komisija turi griežtai ir objektyviai kontroliuoti tolesnį pasirengimą stojimui, taip pat padėti Kroatijos valdžios institucijoms įgyvendinti derybų metu prisiimtus įsipareigojimus ir prievoles. Taip pat Komisija turi reguliariai informuoti Parlamentą apie tai, kaip Kroatijos valdžios institucijos laikosi įsipareigojimų, kad šalis galėtų prisiimti visus narystės Sąjungoje įsipareigojimus 2013 m. liepos 1 d. stodama į ES.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted against Croatian admission to the EU at this time.

 
  
MPphoto
 
 

  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − Consideriamo che le condizioni fissate per l'ammissione della Croazia nell'Unione europea siano pienamente soddisfatte. Il Parlamento europeo dovrà essere consultato su eventuali modifiche sostanziali del relativo progetto di trattato. Riteniamo, poi, indispensabile il ruolo della Commissione europea che dovrà attentamente monitorare gli ulteriori preparativi per l'adesione, con rigore ed obiettività, e dovrà aiutare le autorità croate a rispettare gli impegni e gli obblighi assunti nel quadro dei negoziati. Ci aspettiamo che la Commissione informi regolarmente il Parlamento sulle misure adottate dalle autorità croate per onorare gli impegni ed assumere pienamente gli obblighi derivanti dall'adesione prevista per il 1° luglio 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – Je me suis abstenue sur le vote concernant la demande d'adhésion de la Croatie à l'Union européenne. En effet, ce rapport donne son approbation à l'adhésion de la République de Croatie à l'Union européenne. Pour ma part, bien que la Commission doive régulièrement informer le Parlement de la mesure dans laquelle les autorités croates honorent leurs engagements en vue de s'acquitter des obligations qui leur incombent au moment de l'adhésion le 1er juillet 2013, j'estime que la crise que traverse l'Union européenne est suffisamment sérieuse pour mettre le processus d'intégration en attente. Les pays actuellement membres de l'Union européenne, et en particulier de la zone euro, doivent être suffisamment solides avant d'intégrer les avantages et les contraintes d'une nouvelle adhésion. La mobilisation actuelle des Chefs d'Etat de gouvernement pour construire l'avenir de l'UE témoigne en effet de l'urgence de consolider nos acquis. Par ailleurs, j'attendrais de la Commission européenne qu'elle prenne des dispositions particulières afin d'obtenir des garanties dans le domaine de la lutte contre la corruption.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Visti i requisiti per l’adesione che la Croazia ha fino ad oggi dimostrato di avere sono favorevole all’accoglimento della domanda di adesione. Aggiungo che si tratta di un fatto davvero importante per l’Unione europea e per tutta la zona dei balcani.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Votei em sentido favorável à adesão da Croácia à União Europeia. Cumpre todos os critérios para a adesão à União Europeia, designadamente os chamados “Critérios de Copenhaga”: a existência de um Estado de Direito, instituições estáveis que garantem a democracia, o respeito pelos direitos humanos e a protecção das minorias, a existência de uma economia de mercado operante, bem como a capacidade de enfrentar a pressão da concorrência e as forças de mercado na União. Tendo capacidade de cumprir as obrigações decorrentes da adesão, incluindo a partilha dos objectivos da União Política, Económica e Monetária, a pertença da Croácia ao espaço a 27 simboliza ainda a solidariedade da União no empreendimento dos esforços para dar um sinal positivo à região dos Balcãs.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − Mi grupo siempre ha estado a favor del ingreso de Croacia en la UE, así como de cualquier otro país siempre que cumpla con los requisitos establecidos. Por lo tanto, he votado a favor de este informe porque da el visto bueno al acceso de Croacia a la UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – Depuis son indépendance, la Croatie a montré sa volonté de construire avec l'Union européenne des relations solides. Pour preuve, la réforme de son système administratif et la lutte, toujours plus accrue, contre la corruption. Ces efforts, la Croatie devra les poursuivre, car l'adhésion prévue en juillet 2012 n'est pas la fin d'un processus, mais bien le début d'une longue coopération toujours plus étroite. Un mécanisme d'accompagnement devra être maintenu, s'inscrivant dans le cadre d'une relation de confiance entre l'Union européenne et la Croatie. Cela permet de faire en sorte que les tenants et aboutissants de l'adhésion soient favorables pour chacun. Pour l'avenir, Zagreb devra encore lutter notamment contre la corruption et le crime organisé. Elle devra s'attaquer au domaine des réformes judiciaires, poursuivre en justice les criminels de guerre, encourager le retour des réfugiés et veiller à ce que l'ensemble des recommandations du Tribunal pénal international pour l'ex-Yougoslavie (TPIY) soient respectées. Comme l'a dit très justement M.  Barroso, "l'élargissement est une affaire de crédibilité". Je suis convaincu que la Croatie sera un 28e État membre crédible et digne de confiance.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I welcome the signing of Croatia's Accession Treaty and regard it as proof of credibility of EU enlargement policy: hard work and reforms take some time, but pay off ultimately! S&D is looking forward to the arrival of Croatian observers to the EP. In favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Der Beitritt Kroatiens in die Europäische Union stellt einen wichtigen Schritt dar. Kroatien hat sich während der letzten Jahre stets bemüht, die in den Aufnahmeverhandlungen von der EU geforderten Reformen durchzusetzen und somit alle Beitrittskriterien zu erfüllen. Zudem steht außer Frage, dass Kroatien Teil der christlich geprägten europäischen Kulturgemeinschaft ist und eine Eingliederung in die Europäische Union auch aus diesem Grund wünschenswert erscheint. Hervorzuheben ist zudem, dass Kroatien, vor allem im Vergleich mit der Türkei, die ankündigten Reformen zu jeder Zeit auch kontinuierlich vorangetrieben hat. Dies lässt darauf schließen, dass die EU mit der Aufnahme des kroatischen Volkes zukünftig ein verlässliches Mitglied auf europäischer Ebene hat. Auch stellt der Beitritt Kroatiens einen wichtigen Schritt zur Integration der Länder des Westbalkans dar. Aus diesen Gründen habe ich für den Beitritt Kroatiens gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Vital Moreira (S&D), por escrito. Votei a favor da adesão da Croácia à União Europeia porque entendo que esse país preenche inteiramente as condições de acesso à União, a começar pelos chamados critérios de Copenhaga (agora explicitamente referidos no Tratado da UE), nomeadamente em matéria de democracia, direitos humanos, independência da justiça, bom governo, protecção de minorias, economia de mercado e concorrência, protecção social, etc.

Depois da prematura adesão da Bulgária e da Roménia, que manifestamente não estavam ainda em condições de o fazer, era importante garantir que as novas adesões fossem mais bem preparadas e menos determinadas por critérios de oportunidade política. A UE já tem demasiados problemas para resolver de modo a ser poupada às dificuldades de digerir a entrada de novos países sem as necessárias condições para se integrarem inteiramente em todas as áreas de integração europeia (mercado interno, Europa social, Espaço de Liberdade, Segurança e Justiça, política externa, etc.).

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Šiandien Europos Parlamentas priėmė istorinį sprendimą, pritardamas Kroatijos Respublikos stojimui į Europos Sąjungą ir Tarybos sprendimui priimti Kroatijos stojimo paraišką. Tikiuosi, kad Kroatija toliau išlaikys gerą pažangą įgyvendinant prisiimtus derybinius įsipareigojimus. Man malonu, kad Lietuva, šalis iš kurios esu kilusi, ir Kroatija bus susijusios istoriniais ryšiais, kadangi Kroatijos įstojimas į ES numatytas 2013 m. liepos 1 d., Lietuvos pirmininkavimo ES Tarybai laikotarpiu. Tikiuosi, artimiausiu metu Europos Parlamente galėsime pasveikinti kolegas parlamentarus-stebėtojus iš Kroatijos.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai, kuria išreiškiamas pritarimas Kroatijos Respublikos stojimui į Europos Sąjungą. Tačiau Komisija ir toliau turi griežtai ir objektyviai kontroliuoti tolesnį pasirengimą stojimui. Kroatija turi užtikrinti demokratiją garantuojančių institucijų stabilumą, teisinę valstybę, žmogaus teises bei tinkamai įgyvendinti ekonominius ir teisinius reikalavimus. Atsižvelgiant į tai, labai svarbu užtikrinti, kad Kroatijos valdžios institucijoms būtų teikiama visapusiška pagalba, kad jos galėtų tinkamai įgyvendinti derybų metu prisiimtus įsipareigojimus ir prievoles.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, il Parlamento europeo, grazie anche al mio voto favorevole, ha approvato le raccomandazioni al Consiglio per l'ammissione della Croazia nell'UE. Dopo 8 anni di negoziati siamo finalmente al momento decisivo in cui sarà il popolo croato, attraverso un referendum il prossimo anno, a stabilire se la Croazia farà parte dell'Unione europea dal 2013. Alla Croazia va dato atto di aver raggiunto un obiettivo storico nel suo processo d'integrazione chiudendo positivamente i negoziati di adesione con l'UE rientrando nei parametri richiesti relativamente a sistema giudiziario, tutela dei diritti fondamentali e lotta alla corruzione. Tutti risultati che meritano un riconoscimento incondizionato.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a adesão à União Europeia da República da Croácia por considerar, com base nos relatórios apresentados ao PE, que as condições da admissão do país candidato estão preenchidas. Saliento, no entanto, o dever da Comissão de controlar os preparativos ulteriores para a adesão com rigor e objectividade e ajudar as autoridades croatas a cumprir os compromissos e obrigações assumidos nas negociações, bem como a necessidade de a Comissão informar regularmente o Parlamento sobre até que ponto as autoridades croatas honram os seus compromissos, a fim de assumirem todas as obrigações de membro a partir da adesão em 1 de Julho de 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Tendo-se verificado todos os pressupostos para a adesão da Croácia ao espaço comum, e não se levantando qualquer obstáculo por parte da Comissão dos Assuntos Externos, votei em sentido favorável a aprovação da adesão da Croácia à União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – En donnant son avis conforme à l'adhésion à l'Union européenne de la Croatie, le Parlement européen a ouvert la voie à la procédure d'adhésion et de ratification de ce pays par les 27 États membres de l'actuel club européen. Cet accord devrait être entériné lors du Conseil européen du 9 décembre en vue d'une adhésion officielle de la Croatie le 1er juillet 2013. Certes, les temps ne sont plus aux festivités qui avaient marqué les cérémonies de l'élargissement de l'Union à 10 nouveaux États le 1er juin 2004. Pour autant, il est important d'accueillir comme il se doit ce joyau de la Méditerranée: avec enthousiasme et fermeté. Une adhésion spontanée, et non par défaut, s'impose au vu des efforts consentis par la population croate, et au vu, aussi, de son niveau de vie et de la situation économique croate, bien meilleurs que les indicateurs d'autres États au moment de leur adhésion. La crise qui sévit dans l'Union depuis 2009 implique aussi de la fermeté à l'égard des nouveaux entrants, qui doivent s'inscrire dans un cercle vertueux: budgets de rigueur, lutte sans faille contre les corruptions et pour la transparence. Ce message-là, les autorités croates doivent aussi l'entendre!

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The EP has today given its broad support to Croatian membership, recognising the huge progress made towards reforms by Croatia. The process of reform is not over, however, and Croatia should continue on its reform path. This is particularly true in the areas of justice reform, anti-corruption reforms, minority protection and the prosecution of war crimes. The EP has today also criticised the crackdown on the last Gay Pride Parade in Split, in spite of efforts by the EPP to muzzle this criticism. The EP must now continue to monitor the situation to ensure Croatia implements all reforms and that the EU Commission properly oversees this. To this end, the Greens believe the EP should be given the role of assessing the 6-monthly monitoring reports on Croatia's progress. MEPs also have an important role to convince EU citizens that continuing the enlargement process in the western Balkans is in the interest of all in Europe.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – La Croatie, qui négocie son adhésion depuis 2005, a accompli ces dernières années de profondes réformes structurelles qui lui permettent de remplir les conditions fixées pour adhérer à l'Union européenne. Des réformes majeures ont été réalisées afin d'améliorer l'emploi, la fiscalité et la compétitivité. De nombreux défis subsistent, et les autorités croates doivent continuer leur réforme, notamment en matière judiciaire, de lutte contre la corruption et le crime organisé. Pour apaiser les blessures du passé, la Croatie doit multiplier ses efforts en vue de poursuivre en justice les criminels de guerres, de respecter l'ensemble des recommandations du Tribunal pénal internationale pour l'ex-Yougoslavie et d'encourager le retour des refugiés de guerre, en particulier les Serbes. L'adhésion prochaine de la Croatie est un signal positif pour l'ensemble de la région, c'est un signe que les réformes paient, c'est la raison pour laquelle j'ai soutenu ce rapport.

 
  
MPphoto
 
 

  József Szájer (PPE), írásban. − Mindannyian emlékszünk arra, hogy Horvátország uniós csatlakozása a magyar EU elnökségi programban kiemelt prioritásként szerepelt. Ebben a történelmi pillanatban tehát, amikor elsöprő többséggel döntöttünk Horvátország teljes jogú EU-s tagállammá válása mellett, különösen fontosnak tartom hangsúlyozni a magyar soros elnökség által a csatlakozási tárgyalások lezárása érdekében kifejtett hatalmas erőfeszítéseket.

Örömmel állapíthatom meg, hogy a magyarok elkötelezettsége meghozta eredményét. Azzal, hogy ma az Európai Parlament jóváhagyta a horvát csatlakozást, újabb fejezetet nyitottunk az Unió életében. A bővítés az európai integráció erejének megkérdőjelezhetetlen bizonyítéka. Ugyanakkor nem szabad megfeledkeznünk arról, hogy a csatlakozási szerződés tagállamok általi ratifikálása, továbbá a horvát népszavazás még előttünk áll, azonban ha minden a tervek szerint halad, Horvátország 2013 júliusában csatlakozhat az Európai Unióhoz.

Véleményem szerint a mai döntés minden érintett fél tekintetében előnyökkel jár. A csatlakozás nemcsak Horvátország számára hordoz rendkívüli jelentőséget, hanem Magyarország, valamint a régió valamennyi országa számára is stratégiai jelentőséggel bír. Mindazonáltal bízom abban, hogy a bővítés képes lesz újabb lendületet adni az Uniónak is.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A entrada da Croácia na União Europeia é um sinal bastante positivo para a região dos Balcãs Ocidentais. O conjunto de critérios políticos e económicos, estabelecidos no Conselho Europeu de Copenhaga, de 1993, e a adaptação e implementação do acervo da UE foram alcançados pela Croácia, tal como é descrito no parecer da Comissão, de Outubro de 2011.

A adesão da Croácia à UE, em 1 de Julho de 2013, abrirá uma janela de esperança aos países dos Balcãs, mostrando que os esforços a cumprir, através dos critérios de Copenhaga, são frutíferos. No caso concreto da Croácia, questões como a luta contra a corrupção, a independência judicial, e a perseguição a criminosos de guerra e cooperação com o Tribunal Penal Internacional para a ex-Jugoslávia fizeram com que as negociações se arrastassem desde 2003, data do primeiro pedido de adesão da Croácia à UE.

Congratulo as entidades croatas pelos esforços envidados, mas gostaria, contudo, de sublinhar que as regras do jogo devem ser aplicadas de igual modo a todos os países candidatos e potenciais candidatos.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru rezoluţia legislativă a Parlamentului European din 1 decembrie 2011 referitoare la aderarea Republicii Croaţia la Uniunea Europeană, deoarece susţin aderarea la Uniunea Europeană a Republicii Croaţia. Comisia trebuie să monitorizeze în continuare pregătirile în vederea aderării cu rigoare și obiectivitate și să ajute autorităţile croate să-și îndeplinească angajamentele și obligaţiile, astfel cum au fost asumate în cursul negocierilor. De asemenea, Comisia trebuie să informeze cu regularitate Parlamentul cu privire la măsura în care autorităţile croate își onorează angajamentele în vederea asumării pe deplin a obligaţiilor ce decurg din calitatea de membru în momentul aderării, la 1 iulie 2013. Atragem atenţia asupra necesităţii de consultare a Parlamentului cu privire la orice modificare substanţială a proiectului de Tratat privind aderarea Republicii Croaţia la Uniunea Europeană. Așteptăm, începând cu 1 iulie 2013, participarea mai activă a Croaţiei la dezvoltarea și implementarea strategiilor macroregionale ale UE, în special a Strategiei UE pentru regiunea Dunării.

 
  
MPphoto
 
 

  Geoffrey Van Orden (ECR), in writing. − While I am generally in favour of enlargement of the EU, it is clear that the lessons of other recent accessions have not been learned. In relation to Croatia, there is still widespread corruption, organised crime has not been dealt with, the judiciary is often ineffective and property and contract laws do not function properly. On this basis, I abstained on these votes.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Das Europäische Parlament muss gemäß Artikel 49 des Vertrags über die Europäische Union Erweiterungen der Europäischen Union zustimmen. Da Kroatien die Kopenhagener Kriterien für eine Vollmitgliedschaft zur Union erfüllt, habe ich zugestimmt. Bis zum definitiven Beitritt des Landes wird die Kommission die weitere Entwicklung des eingeleiteten Reformprozesses beobachten und das Europäische Parlament darüber unterrichten.

 
  
MPphoto
 
 

  Hermann Winkler (PPE), schriftlich. In den vergangenen Jahren hat die EU eine Phase rapiden Wachstums zurückgelegt. Seit 2004 wurden 12 neue Mitgliedstaaten aufgenommen. Dabei wurden Warnungen wie zuletzt bei Bulgarien und Rumänien in der Euphorie der Osterweiterung leider ignoriert. Gegenwärtig befindet sich die EU durch die aktuelle Schuldenkrise in der größten Bewährungsprobe seit ihrer Gründung. Jetzt muss Konsolidierung vor Erweiterung stehen, um das Projekt "Europa" zu erhalten. Ein "Nein" zum jetzigen Zeitpunkt ist nicht gegen das kroatische Volk und die Bemühungen großer Teile der Bevölkerung gerichtet, sondern für die Stabilität der Union. Aus diesen Gründen habe ich gegen den Beitritt Kroatiens gestimmt.

 
  
  

Report: Hannes Swoboda (A7-0389/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório. A Croácia deve continuar com as reformas, em particular no que respeita à luta contra a corrupção e à integração de refugiados. A conclusão do novo processo de adesão e o princípio da ratificação do Tratado de Adesão não devem de maneira nenhuma parar as reformas que estão a ser levadas a cabo.

 
  
MPphoto
 
 

  Zoltán Bagó (PPE), írásban. − Horvátország csatlakozási tárgyalásának lezárásával egy hatéves folyamat végére kerül pont. Az állásfoglalás szerint az Európai Parlament támogatja a csatlakozási szerződés aláírását, ahogyan pozitív szavazatommal én is kifejeztem ezen véleményemet.

A horvát csatlakozási tárgyalások lezárása az uniós bővítési folyamat hitelességét erősíti, illetve az európai integráció kiterjesztésének kilátásba helyezése az Unión kívüli országok megbékélését, a jószomszédi kapcsolatok kialakítását segíti. A nyugat-balkáni térségben erre még napjainkban is nagy szükség van, kifejezetten egy ilyen mértékű gazdasági válság alatt.

A csatlakozási folyamatban rendkívül fontos, hogy egy országot a saját érdemei alapján ítéljenek meg, illetve tartózkodjanak a tagállamok a bilaterális viták csatlakozási folyamatba való beemelésétől.

Egyetértek azzal, hogy Horvátországnak további feladata, hogy teljesítse a tárgyalások során vállalt kötelezettségeit, többek között a belügyek, igazságügyi reform és az alapvető jogok terén. A korrupcióellenes harcban pedig erősítse meg az adminisztratív szerveinek kapacitását.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. Passados vinte anos da declaração de independência e cerca de oito anos após a apresentação do pedido de adesão à UE, a Croácia concluiu com êxito as negociações de adesão à UE. Se, por um lado, o processo de adesão contribuiu de forma significativa para a transformação da Croácia numa democracia sólida, por outro lado, a adesão da Croácia tornará a UE mais forte e terá amplas implicações a nível europeu e regional, dando um impulso positivo ao processo de integração europeia tanto na UE como na região dos Balcãs Ocidentais.

O presente relatório, que apoiei, sublinha a necessidade de a Croácia manter o ritmo das reformas, mantendo a mesma intensidade e a mesma determinação após a conclusão das negociações e para além da adesão. Encoraja a Croácia a continuar a levar a cabo a reforma do sector judiciário, de acordo com as recomendações da Comissão Europeia. Contudo, as autoridades croatas deverão continuar a aumentar a capacidade administrativa dos organismos de luta contra a corrupção, nomeadamente respeitando as melhores práticas da União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Congratulo-me com a conclusão das negociações de adesão com a Croácia, que põe termo a quase seis anos de negociações e a vários anos de preparativos que mudaram consideravelmente o panorama sociopolítico, económico e cultural do país. É necessário manter o ritmo das reformas, uma vez que este processo não está completo. Apelo a que se prossiga com a mesma intensidade e a mesma determinação após a conclusão das negociações e para além da adesão.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. O alargamento da UE é um dos instrumentos mais eficazes da sua política externa e uma das provas mais eloquentes do seu sucesso. Vários países querem entrar e nenhum quer sair. Ao longo da sua História, a UE foi crescendo de 6 para 27 Estados-Membros e isso criou problemas de funcionamento. Por isso, muitos sustentam (e eu concordo) que aos três critérios de Copenhaga importa juntar um quarto: o de saber se a UE está em condições de integrar mais um país candidato.

Para lá de, em algumas esferas do Estado de direito, ter dúvidas sobre a prontidão da Croácia, reputo de imprudente, sobretudo no momento de crise que atravessamos, aumentar a entropia da UE, alargando o número de Estados-Membros. E recordo que, sobretudo em sede de alteração dos Tratados (de que tanto se fala novamente), a unanimidade é requerida. Por isso, não posso votar a favor da recomendação da entrada da Croácia, já, na UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − L'adesione della Croazia all'Unione europea a partire dal 1° luglio 2013, riassume in otto anni di negoziati che meritano il pieno riconoscimento, visto il trasformarsi della Croazia in una democrazia solida e matura, basata sui valori costitutivi dell'Unione europea. Mi auguro che questa adesione funga da catalizzatore dei processi di riforma nei paesi dei Balcani occidentali. Questo evento permetterà alla Croazia e ai suoi cittadini di godere pienamente dei diritti e delle garanzie previste dai trattati dell'Unione europea. Oltre ai diritti, le autorità croate devono rispettare gli impegni assunti nei negoziati e incoraggiare la partecipazione dei rappresentanti della società civile in tutto il processo di adesione. In parallelo, un ulteriore sostegno, attraverso lo strumento di pre-adesione, dovrebbe favorire l’adattamento alle iniziative di riforma. Il mio voto a favore di questa relazione sottolinea però anche la necessità di continuare le politiche per la riforma verso una magistratura, imparziale e trasparente contro ogni forma di corruzione e la criminalità organizzata transnazionale. Incoraggio anche una cooperazione più stretta con il Tribunale penale internazionale per l'ex Yugoslavia, in particolare per il perseguimento dei crimini di guerra e l’integrazione dei rifugiati politici.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – L'adhésion de la Croatie à l'UE au 1er juillet 2013, qui est soutenue par le Parlement européen, permettra de renforcer la zone de prospérité et de stabilité de l'Union à l'Europe du Sud-est, une région qui a connu le dernier conflit ouvert sur le sol européen. L'adhésion de la Croatie contribuera à maintenir la crédibilité du processus d'élargissement et constituera un encouragement pour les autres pays de la région des Balkans occidentaux, sur la voie de l'intégration européenne.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Reitero aquilo que afirmei em 2010: faço votos para que a entrada da Croácia na União Europeia seja entendida nos Balcãs como um sinal de esperança e para que os demais países da região, em particular a Sérvia, reconheçam as vantagens e benefícios internos e externos da opção europeia. Face à verificação objectiva do cumprimento dos critérios de adesão por parte da Croácia, é a hora de acolher positivamente o seu pedido de entrada na União e de dar as boas-vindas aos croatas no seio da nossa família comum. Num tempo que não se afigura fácil para nenhum dos Estados europeus, é reconfortante verificar que a ideia generosa que subjaz ao nosso processo de integração ainda tem a capacidade para atrair os demais Estados europeus e que, apesar dos seus problemas, o caminho europeu é o melhor que podemos trilhar em conjunto.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O presente relatório, elaborado por Hannes Swoboda, debruça-se sobre o pedido apresentado pela Croácia, o qual mereceu a concordância do Conselho, tal como o projecto do Tratado de Adesão da República da Croácia, o Protocolo e o Acto Final. Encontram-se, assim, reunidas todas as condições para que a Croácia, a partir do próximo dia 1 de Janeiro de 2013, passe a integrar a União Europeia como o seu 28.º Estado-Membro. Trata-se de um processo muito longo, cujo epílogo só foi possível graças à determinação de todos os políticos envolvidos e a uma política coerente da UE. Só assim se conseguiu que fossem dados passos significativos nas relações entre a Croácia e a Sérvia. Todavia, este processo não termina no próximo dia 9 de Dezembro, em Bruxelas, com a assinatura do Tratado de Adesão. Se muito foi feito, nomeadamente no combate à corrupção, muito há, ainda, por fazer, sobretudo no respeito pelos Direitos do Homem, na consolidação do Estado de Direito e no cumprimento de todos os critérios do Acordo de Copenhaga. Por isso, voto favoravelmente este relatório e congratulo-me com a maneira como este processo decorreu, um exemplo a seguir por outros candidatos à adesão à UE.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Consideramos que a decisão sobre a adesão da Croácia, ou de qualquer outro país, à União Europeia deve resultar, em primeiro lugar, da livre expressão da vontade soberana do povo desse país. Dito isto, naturalmente que não ignoramos nem podemos menosprezar o sentido, a natureza e os objectos deste processo de integração.

O relatório lista um conjunto de obrigações que a Croácia terá que respeitar. Estamos perante o desfiar dos argumentos e da cartilha neoliberal, na qual esta UE insiste e insiste. É a retórica da sacrossanta da livre concorrência, da economia social de mercado, uma designação eufemística para economia capitalista que, na verdade, como a experiência nos vem demonstrando à saciedade, é cada vez mais anti-social.

Não poderá ser próspero o futuro de uma UE que, como demonstra este relatório, guia toda a sua acção – no que se refere aos alargamentos e outras políticas estruturantes - pelo acesso das multinacionais a mercados e matérias-primas e que impõe políticas de destruição de sectores produtivos e de emprego. Por todas estas razões nos abstivemos.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Dvadsať rokov po vyhlásení nezávislosti a približne osem rokov po predložení žiadosti o členstvo v Európskej únii dosiahlo Chorvátsko historický medzník v procese svojho začlenenia do EÚ úspešným ukončením prístupových rokovaní, pričom tieto úspechy si zasluhujú bezpodmienečné uznanie. Prístupový proces významne prispieva k transformácii Chorvátska na pevnú a vyspelú demokratickú krajinu, jeho členstvo môže Úniu posilniť, obohatiť jej európsku kultúru a dedičstvo a významne prispieť k zachovaniu dôveryhodnosti rozširovacieho procesu. Napriek značným pokrokom som však presvedčená, že je dôležité pokračovať v začatých reformách, je potrebné zamerať sa predovšetkým na záväzky prijaté v oblasti súdnictva, vnútorných vecí a základných práv – vrátane ochrany slobody médií, nestranného riešenia prípadov vojnových zločinov, boja proti korupcii, ochrany menšín, riadenia hraníc, policajnej spolupráce, boja proti organizovanému zločinu a justičnej spolupráce v občianskych a trestných veciach – ako aj na záväzky v oblasti politiky hospodárskej súťaže. Potešiteľné je odhodlanie Chorvátska bojovať proti korupcií a pozitívny posun nastal napr. tiež v oblasti práv žien a rodovej rovnosti. Je žiaduce, aby Chorvátsko naďalej upevňovalo dobré susedské vzťahy, aby bolo naďalej dôležitým a aktívnym propagátorom regionálnej spolupráce na všetkých úrovniach a aby svoje úsilie o členstvo podporilo takými krokmi, ktoré budú pre všetkých občanov tohto regiónu hospodárskym, sociálnym a ľudským prínosom.

 
  
MPphoto
 
 

  Pat the Cope Gallagher (ALDE), i scríbhinn. − Tacaím go hiomlán le haontachas na Cróite leis an Aontas Eorpach. Is í an chéad chéim eile anois ná go síneodh na Ballstáit agus an Chróit an conradh aontachais i ndiaidh reifrinn náisiúnta. Táthar ag ceapadh go n-aontóidh an Chróit leis an AE an 1 Iúil 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Goebbels (S&D), par écrit. – Je me suis abstenu lors du vote sur l'adhésion de la Croatie. La Croatie est assurément un État ayant vocation à devenir membre de l'Union européenne. Mais ce nouvel élargissement intervient au mauvais moment. Le budget de l'Union est une misère. Les perspectives financières mèneront vers davantage d'austérité. Et puis surtout, l'Union ne s'est toujours pas dotée des règles permettant un meilleur fonctionnement et une prise de décision plus rapide. En passant de 27 à 28 États, la cacophonie européenne va s'amplifier.

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – La grande histoire de la construction européenne se poursuit. Avec le vote positif du Parlement européen en faveur de l'adhésion de la Croatie, c'est un 28ème Etat membre que s'apprête à recevoir l'Union européenne. En votant favorablement, j'ai souhaité marquer mon approbation à l'adhésion d'un pays profondément européen par son histoire, sa culture mais aussi et surtout par sa géographie. Il y a encore peu, les Balkans étaient à feu et à sang. Depuis les pays de l'ex-Yougoslavie ont progressé très rapidement sur la voie des réformes et de l'intégration. Bien sur, il reste encore à la Croatie à accomplir de nombreux efforts pour se hisser à la hauteur des standards de l'Union européenne, mais avec ce vote, le Parlement européen vient de réaffirmer la vocation européenne de Zagreb.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de l'adhésion de la Croatie à l'Union européenne, qui devrait ainsi devenir le 28ème état de l’Union, au plus tard le 1er juillet 2013. D'ici là, elle devra bien évidemment poursuivre les efforts engagés pour son adhésion. Ces dernières années, la Croatie a mis en place des réformes qui ont permis de rendre ses institutions plus transparentes et responsables. Malgré la rigueur de la crise, ce pays investit dans une politique de création d'emplois verts et procède à des réformes ambitieuses. Ce vote positif vient donc confirmer la Croatie dans sa légitimité à adhérer à l'Union européenne et récompenser les efforts déployés.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį dokumentą, nes yra užbaigtos stojimo derybos su Kroatija ir kad tuo pat metu užbaigtas beveik šešerius metus trukęs derybų procesas ir keletą metų trukę pasirengimai, kurie labai pakeitė šalies politinę, ekonominę ir kultūrinę aplinką. Tačiau reikia ir toliau tęsti reformas, ir manau, kad šis procesas dar nebaigtas ir turėtų būti tęsiamas su ta pačia energija ir dedant daug pastangų taip pat užbaigus derybas ir įstojus į Europos Sąjungą. Teigiami šio proceso rezultatai sustiprins Kroatijos piliečių pritarimą narystei ES ir pasitikėjimą ja, ir paskatins žmones dalyvauti referendume ir pasisakyti už tai, kad būtų pasirašyta Stojimo sutartis. Pritariu Stojimo sutarties pasirašymui, o visos ES valstybės narės laiku turėtų baigti ratifikavimo procedūrą.

 
  
MPphoto
 
 

  Cătălin Sorin Ivan (S&D), în scris. − Susţin aderarea Croaţiei la Uniunea Europeană și apreciez pașii importanţi care au fost făcuţi în acest sens. Raportul lui Hannes Swoboda salută încheierea negocierilor de aderare, cere Croaţiei să organizeze un referendum și să voteze tratatul de aderare. De asemenea, cere statelor membre să încheie repede procesul de ratificare. Am susţinut acest raport. Croaţia și-a îndeplinit angajamentele. Cu toate acestea, guvernul Croaţiei trebuie să rezolve provocările încă existente, precum cele din sistemul juridic și continuarea luptei împotriva corupţiei și crimei organizate. Sunt, de asemenea, necesare reforme structurale în economie și stimularea competitivităţii.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Ce rapport salue la conclusion des négociations d'adhésion avec la Croatie. Par ailleurs, il soutient l'élan réformateur du pays, et invite tous les acteurs de la scène politique, économique, sociale et culturelle à y participer. J'ai voté en faveur de ce rapport.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Con l´approvazione della presente relazione si chiude un percorso iniziato sei anni fa e che riveste un profondo significato sia per la Croazia che per l´Unione europea. L´allargamento della nostra istituzione alla Croazia rappresenta, infatti, un'opportunità di crescita e di sviluppo per entrambi i soggetti beneficiari dell´accordo. Si tratta di un momento importante e conclusivo di anni di negoziati che hanno visto il Paese dei Balcani impegnato in un processo di costruzione di standard sociali ed economici, in linea con le aspettative e i principi dell´Ue. Non bisogna dimenticare che la storia politica della Croazia, così come quella di molti altri paesi della zona balcanica, riflette un processo difficile e complesso di formazione democratica. Sono convinto che oggi sia iniziato un cammino che vedrà, da un lato, la Croazia impegnata nel migliorare i propri settori sociali e, dall´altro lato, l´Unione europea rafforzata dall´allargamento ad un nuovo Stato membro, come previsto dai principi dei nostri padri fondatori consapevoli dell`importanza di essere uniti nella diversità.

 
  
MPphoto
 
 

  Marian-Jean Marinescu (PPE), în scris. − Am votat pentru aderarea Croaţiei la UE. Ca reprezentant al unei ţări care se află printre cele mai noi state membre care au aderat la Uniune, mă bucur că încă o ţară se va alătura Uniunii în 2013. Aderarea Croaţiei reprezintă un început și un exemplu pentru toate ţările din Balcanii de Vest. Integrarea europeană a Balcanilor de Vest este o strategie cheie pentru realizarea obiectivelor europene de stabilitate și prosperitate. Croaţia a înregistrat progrese în toate domeniile pe care le-a implicat procesul de aderare pe parcursul ultimelor 12 luni și este un stat cu un mare potenţial pentru Uniune. Procesul de aderare a contribuit în mod semnificativ la transformarea Croaţiei într-o democraţie bazată pe valori europene și a impulsionat reformele din domeniul politic și economic. Toate aceste eforturi ale statului croat trebuie răsplătite, astfel încât cetăţenii să se poată bucura din plin de statutul de membru UE al ţării lor.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for the amendment expressing concerns about the treatment of people who took part in a LGBT pride march in Split on 11 June 2011.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione Swoboda è favorevole. Il relatore indica puntualmente gli aspetti positivi dell’adesione della Croazia all’Unione europea e individua in maniera precisa ciò che la Croazia dovrebbe compiere per accrescere il proprio spirito europeo, sia all’interno delle istituzioni, sia per quanto concerne le convinzioni dei propri cittadini.

 
  
MPphoto
 
 

  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − This is a historical moment and I strongly support this report welcoming Croatian accession. I look forward to its expected entry into the EU on 1 July 2013, following the ratification process.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O êxito da adesão da Croácia terá elevadas implicações a nível europeu, dando um impulso positivo ao processo de integração europeia, bem como um sinal de esperança à zona dos Balcãs: a certeza de que a adesão à UE significa um forte incentivo a que os potenciais candidatos da região à adesão efectuem as reformas políticas, legislativas e económicas necessárias, no sentido de que os países vizinhos da Croácia cumpram as obrigações que lhe são próprias no âmbito do processo de plena adesão à UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − No he votado a favor de este informe porque, a pesar de que mi grupo siempre ha estado a favor del ingreso de Croacia en la UE, como de cualquier otro país que cumpla con los requisitos establecidos para ello, no puedo apoyar la demanda que la UE le hace a Croacia de poner en marcha reformas que van en contra de los intereses del pueblo croata. Durante el proceso de accesión, el principal objetivo de la UE ha sido el de promover en Croacia una economía neoliberal competitiva y la privatización de ciertos sectores clave. El foco estaba puesto en mejorar las condiciones para hacer que Croacia fuera más atractiva a los ojos de los inversores extranjeros. De ahí que las reformas promovidas por la UE estén básicamente orientadas a reformar el sistema socio-económico que conducirá a un aumento de las diferencias sociales y económicas del país. Por estos motivos me he abstenido en este informe.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – La Croatie a pu compter sur un large soutien des autres États membres tout au long du processus d'adhésion. Notre voisin n'a pas manqué de faire valoir les valeurs qui nous sont communes, et c'est là un élément essentiel. En rejoignant l'Union européenne en 2012, la Croatie renforcera son rôle et sa contribution à l'établissement d'une zone de stabilité dans l'Europe du Sud-Est. Je sollicite fortement notre futur 28e État membre pour qu'une coopération renforcée soit mise en place avec la Serbie en matière de justice et de poursuite des criminels de guerre. L'adhésion doit aussi être l'occasion pour la Croatie de maintenir des relations bilatérales avec les autres pays des Balkans, réaffirmant ainsi sa position centrale au sein de cette région.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I voted in favour because I think that Croatia should continue stepping up the reforms, in particular in the field of judiciary, fight against corruption and the integration of refugees. The completion of the accession talks and the start of the ratification of the Accession Treaty must not stop the reforms.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Der Antrag Kroatiens auf Mitgliedschaft in der Europäischen Union ist sehr begrüßenswert. Kroatien, das sich seit Beginn der Aufnahmeverhandlungen stets um die Erfüllung der von der EU gestellten Aufgaben bemüht hat, wird ein verlässlicher Partner auf europäischer Ebene sein. Die engere Eingliederung des kulturell seit jeher zu Europa gehörenden kroatischen Volkes ist folglich zu begrüßen. Im Gegensatz zu anderen Beitrittskandidaten, wie etwa der Türkei, steht bei Kroatien zudem außer Frage, dass eine Aufnahme bei Erfüllung aller Kriterien – sofern es dem Wunsch des kroatischen Volkes entspricht – einen logischen Schritt in der europäischen Integration darstellt. Ich habe daher für den Antrag Kroatiens auf Mitgliedschaft in der Europäischen Union gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Kroatijos pavyzdys dar kartą įrodo, kad integracija į ES yra vienas veiksmingiausių ekonominės, politinės ir net socialinės transformacijos metodų. ES plėtra yra daug pastangų ir pasiryžimo reikalaujantis, tačiau abipusiai naudingas instrumentas, užtikrinantis taiką, stabilumą, susitaikymą ir vystymąsi, ir šis efektas neapsiriboja viena šalimi, tačiau turi ir regioninį poveikį. Viliuosi, kad Kroatijos sėkmė paskatins šiuo keliu energingai žengti likusias regiono valstybes. Net ir po to, kai gruodžio 8–9 d. EVT rėmuose bus pasirašyta Kroatijos Respublikos stojimo į ES sutartis, būtina neatsipalaiduoti, bet toliau tęsti politines bei ekonomines reformas, ypač teisės viršenybės įtvirtinimo, kovos su korupcija ir organizuotu nusikalstamumu, žmogaus teisių apsaugos bei verslo aplinkos gerinimo srityse, kurti draugiškus ir stabilius santykius su kaimynais. ES taip pat turi tinkamai pasiruošti Kroatijos stojimui, atsižvelgti į jį 2013 m. Daugiametėje finansinėje programoje ir įtraukti Kroatiją į derybas dėl 2014–2020 Daugiametės finansinės programos. Tikiuosi, kad ratifikavimo procedūros ES šalyse vyks sklandžiai ir Kroatija bus pasirengusi tapti 28-ąja valstybe nare kaip numatyta, nuo 2013 m. liepos 1 dienos, Lietuvos pirmininkavimo ES Tarybai laikotarpiu.

 
  
MPphoto
 
 

  Kristiina Ojuland (ALDE), in writing. − The green light by the European Parliament to the application of Croatia to accede to the EU comes at a very right time. When some external actors may wish to see the EU disintegrating, the accession of a new member sends out a reassuring signal: ‘The reports of its death are greatly exaggerated.’ The accession of Croatia does not, however, mark the end of the country’s European integration. The experience of Estonia as well as of the other Member States that have joined recently has taught that even more difficult challenges lay ahead. It is far more demanding to establish a relatively small country as a full-fledged active Member State on a routine basis than to meet the fixed criteria and conclude the negotiations. Membership calls for a long-term perspective, patience and willingness to compromise for the common good in order to secure the viability of European Union as an influential global actor. I look forward to working with my future colleagues from Croatia to reach those goals and hope that soon enough we may greet all the Western Balkans to the European Union.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai dėl Kroatijos įstojimo į Europos Sąjungą. Sveikintina, kad pagaliau Kroatija sėkmingai užbaigė istorinį etapą ES integracijos procese. Buvo užbaigtos stojimo derybos su Kroatija ir kad tuo pat metu užbaigtas beveik šešerius metus trukęs derybų procesas ir keletą metų trukę pasirengimai. Įgyvendindama politines, ekonomines, socialines ir kultūrines reformas, Kroatija tapo tvirta ir brandžia demokratine valstybe. Atkreiptinas dėmesys į tai, kad prisijungimo prie ES nereikėtų laikyti proceso pabaiga, tai tik žingsnis link tolesnio ir nuolatinio šalies administracinio ir ekonominio modernizavimo.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório convicta de que o alargamento da União é uma dimensão constituinte do projecto europeu o qual, com a adesão da Croácia, se deverá fortalecer. A conclusão das negociações de adesão com a Croácia põe termo a quase seis anos de negociações e a vários anos de preparativos que mudaram consideravelmente o panorama sociopolítico, económico e cultural do país. A adesão à EU permitirá à Croácia manter o ritmo das reformas que empreendeu e juntar-se a um projecto que não poderia, dada a sua posição geográfica, deixar de ser o seu.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. A Croácia pediu, há cerca de 8 anos, a adesão à União Europeia. No período entretanto decorrido, ocorreram profundas mudanças na realidade política daquele Estado, tendo-se a Croácia transformado numa democracia sólida, apoiada no respeito pelos direitos das pessoas, o que merece o aplauso dos decisores políticos comunitários. Por outro lado, se pensarmos na União Europeia, a adesão da Croácia representa a abertura aos Balcãs e mais um passo no sentido de unir politicamente toda a Europa. Neste sentido, abre-se aqui um incentivo à consolidação das democracias nos diversos Estados da península balcânica, tendo em vista uma possível adesão ao espaço comum. Perante estes dados, é necessário iniciar o processo de ingresso efectivo na UE. Por conseguinte, votei a resolução em sentido favorável, na expectativa de que a adesão da República da Croácia represente mais um passo de sucesso na história comunitária.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − in favour. The EP has today given its broad support to Croatian membership, recognising the huge progress made towards reforms by Croatia. The process of reform is not over, however, and Croatia should continue on its reform path. This is particularly true in the areas of justice reform, anti-corruption reforms, minority protection and the prosecution of war crimes. The EP has today also criticised the crackdown on the last Gay Pride Parade in Split, in spite of efforts by the EPP to muzzle this criticism. The EP must now continue to monitor the situation to ensure Croatia implements all reforms and that the EU Commission properly oversees this. To this end, the Greens believe the EP should be given the role of assessing the 6-monthly monitoring reports on Croatia's progress. MEPs also have an important role to convince EU citizens that continuing the enlargement process in the western Balkans is in the interest of all in Europe.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo documento in favore dell'adesione della Croazia all'UE perché ritengo strategico l'ingresso di questo Paese nell'Unione Europea. Tuttavia, come ricorda il documento, è importante che Zagabria affronti le ultime questioni ancora aperte, in particolare nel campo della riforma giudiziaria e della lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – La Croatie, qui négocie son adhésion depuis 2005, a accompli ces dernières années de profondes réformes structurelles qui lui permettent de remplir les conditions fixées pour adhérer à l'Union européenne. Des réformes majeures ont été réalisées afin d'améliorer l'emploi, la fiscalité et la compétitivité. De nombreux défis subsistent et les autorités croates doivent continuer leur réforme, notamment en matière judiciaire, de lutte contre la corruption et le crime organisé. Pour apaiser les blessures du passé, la Croatie doit multiplier ses efforts en vue de poursuivre en justice les criminels de guerres, de respecter l'ensemble des recommandations du Tribunal pénal internationale pour l'ex-Yougoslavie et d'encourager le retour des refugiés de guerre, en particulier les Serbes. L'adhésion prochaine de la Croatie est un signal positif pour l'ensemble de la région, c'est un signe que les réformes paient, c'est la raison pour laquelle j'ai soutenu ce rapport.

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Η πολιτική διεύρυνσης της ΕΕ αποτελεί μία εκ των βασικότερων παραμέτρων της ευρωπαϊκής ολοκλήρωσης. Από την άλλη πλευρά, και η διαδικασία διεύρυνσης, όπως εφαρμόζεται από την ΕΕ, είναι επίσης ένα εργαλείο το οποίο δίνει τη δυνατότητα συνεχούς ελέγχου της πορείας που ακολουθούν οι υπό ένταξη χώρες, λειτουργώντας ως μοχλός για πολιτικές και οικονομικές μεταρρυθμίσεις στις υποψήφιες προς ένταξη χώρες. Η πολιτική της διεύρυνσης αποτελεί βασικό εργαλείο για την περιφερειακή συνεργασία και την τήρηση σχέσεων καλής γειτονίας. Eύχομαι κάθε επιτυχία στην Κροατία, στην προσπάθεια ένταξής της, και ελπίζω να συνεχίσει τις μεταρρυθμιστικές προσπάθειες με την ίδια δυναμική.

 
  
MPphoto
 
 

  Czesław Adam Siekierski (PPE), na piśmie. − Miałem przyjemność pracować w poprzedniej kadencji we wspólnej delegacji UE i Chorwacji. Przyjęcie Chorwacji do Unii Europejskiej to umocnienie stabilizacji politycznej na Bałkanach Zachodnich. Miejmy nadzieję, że to początek kolejnego rozszerzenia UE o państwa powstałe na obszarze dawnej Jugosławii.

Uważam, że Chorwacja wypełniła niezbędne kryteria ekonomiczne i polityczne. W sytuacji tego regionu, gdzie kształtują się nowe relacje, i w okresie kryzysu było to zapewne wyjątkowo trudne. Dobrze, aby tego tempa zmian dotrzymać, wprowadzać praworządność, walczyć z korupcją i przygotować się do wyzwań wspólnego rynku. Witamy i życzymy powodzenia!

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Personalmente ha votato a favore all'entrata nell'Unione europea della Croazia. In attesa che i cittadini croati si esprimano con un referendum, l'Unione ha dato l'ok preventivo a una Europa a 28. Entro il 1 luglio 2012 la Croazia dovrà continuare a risolvere i problemi interni, lotta alla corruzione e giustizia in primis. Occorrono riforme strutturali, per tenere sotto controllo l'indebitamento pubblico e per favorire il mercato del lavoro. Finora la Croazia, nonostante la crisi economica globale in atto, ha rispettato tutti i paletti che le erano stati imposti. Un dato sicuramente positivo che auspica un ingresso positivo del Paese balcanico nell'Unione.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A adesão da Croácia à União Europeia, em 1 de Julho de 2013, sintetiza oito anos de negociações que merecem um reconhecimento total, face à transformação da Croácia numa democracia sólida e madura, assente nos valores constituintes da UE. Esta adesão funcionará como catalisador dos processos de reforma nos países da região dos Balcãs Ocidentais. Este evento irá permitir que a Croácia e os seus cidadãos beneficiem dos direitos e das garantias inscritos nos Tratados da União Europeia. A par dos direitos, as autoridades croatas devem cumprir os compromissos assumidos no âmbito das negociações e fomentar a participação dos representantes da sociedade civil em todo o processo de adesão. Paralelamente, o apoio adicional, através do Instrumento de Assistência de Pré-Adesão, deve continuar e adequar-se aos esforços de reforma.

Voto favoravelmente este relatório e sublinho que ainda é necessário continuar as políticas para a reforma do sistema judicial, imparcial e transparente, para a luta contra a corrupção, o crime transnacional organizado e a cooperação com o Tribunal Penal Internacional para a ex-Jugoslávia, nomeadamente na instauração de acções penais por crimes de guerra e na integração dos refugiados e das pessoas deslocadas.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul referitor la cererea Croaţiei de a deveni membră a Uniunii Europene, deoarece extinderea UE, prin aderarea Croaţiei, va contribui la consolidarea stabilităţii, a libertăţii și a prosperităţii în Europa. Unul dintre obiectivele Uniunii este acela de a consolida solidaritatea între popoarele care o compun, respectându-le istoria, cultura și tradiţiile. Aderarea Croaţiei presupune respectarea valorilor care stau la baza UE, precum și a angajamentului de promovare a acestora. Salut declaraţia Croaţiei privind promovarea valorilor europene în Europa de Sud-Est. Negocierile au fost finalizate la 30 iunie 2011, dispoziţiile asupra cărora s-a convenit fiind echitabile și corespunzătoare. În consecinţă, Croaţia îndeplinește criteriile politice și ne așteptăm ca aceasta să fie pregătită să adere la 1 iulie 2013. Croaţia trebuie să continue reformele structurale în domeniul economiei, să stimuleze angajarea forţei de muncă prin revigorarea pieţei muncii și să continue consolidarea fiscală pentru a stimula competitivitatea. Este important ca refacerea economică să fie însoţită de modernizare ecologică, inclusiv printr-o mai bună eficienţă energetică, de consolidarea politicilor în domeniul surselor regenerabile de energie și de armonizare a amenajării teritoriului și a politicilor energetice. Încurajez Croaţia să consolideze în continuare drepturile lucrătorilor și ale sindicatelor și să consolideze dialogul social în cadrul procesului decizional.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − I voted in favour of this report in support of Croatia's accession to the EU and I look forward to the signature of the accession treaty. During negotiations Croatia has worked hard to reform its judicial system, but there remains a need to ensure that progress continues to be made especially on issues such as anti-corruption and minority protection. It is vital that the European Parliament continues to monitor the pre-accession process and is kept informed by the European Commission of the steps taken by Croatia to honour the negotiation commitments.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Das Europäische Parlament begrüßt den Abschluss der Beitrittsverhandlungen mit Kroatien, fordert die Republik jedoch auf, die eingeleiteten Reformen mit gleichbleibendem Engagement fortzuführen – explizit in den Bereichen der Justiz, der Kooperation mit dem Internationalen Strafgerichtshof für das ehemalige Jugoslawien und der Anti-Diskriminierungspolitik. Ich habe dem zugestimmt.

 
  
  

Report: Carlo Casini (A7-0386/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo este relatório, como todas as medidas que contribuam para o aumento da credibilidade da política e, em particular, da transparência e confiança no Parlamento Europeu.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Favorable à plus de transparence des activités des eurodéputés, j’ai voté en faveur du rapport de mon collègue Carlo Casini. Ce code de conduite vise à rendre les députés plus responsables en déclarant les activités professionnelles exercées parallèlement et antérieurement à leur mandat. Ce code de conduite prévoit également des dispositions concernant leur rémunération parlementaire et toute rémunération extérieure et des mécanismes de sanction en cas d’infraction au code.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Parlamento Europeu aprovou modificações relativas ao Código de Conduta dos seus deputados. As presentes alterações pretendem reforçar a transparência no exercício do mandato e a liberdade de voto. O Código de Conduta prevê igualmente sanções em caso de violação das regras estabelecidas, que poderão ir até à suspensão ou retirada do mandato no PE. Os princípios que devem reger e nortear a conduta dos eleitos para o Parlamento Europeu são o da responsabilidade ética e moral, bem como o do cumprimento escrupuloso da missão de representação honrosa que os cidadãos conferem. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Nous nous souvenons tous du scandale des députés européens ayant "vendu" leurs amendements à des faux lobbyistes qui étaient en fait journalistes. Bien que concernant une infime minorité des parlementaires, cette affaire, qui s'inscrit dans une ambiance générale de suspicion vis-à-vis de la classe politique, a semé le doute sur l'intégrité des députés. En établissant de règles strictes en matière de déclaration d'intérêts financiers et de prévention des conflits d'intérêts, le code de conduite vise à améliorer la transparence, et par là même – je l'espère –, l'image des députés européens à l'extérieur. Un député devra déclarer les activités professionnelles qu'il exerce en parallèle ainsi que celles qu'il a exercées avant son mandat, et le rapporteur pourra se voir destituer de son rôle de rapporteur si un conflit d'intérêts est mis à jour. L'enjeu du code de conduite est dans le rétablissement de la responsabilité. Il s'agit de faire en sorte que des affaires de ce genre, nuisibles à tous, ne se reproduisent pas dans l'avenir!

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − La relazione propone una serie di condivisibili modifiche al codice di condotta degli eurodeputati. L'importanza della carica che ricopriamo in questa sede ci impone il dovere, tanto dal punto di vista politico quanto sotto il profilo dell'etica e della trasparenza, di rendere quanto piú possibile stringenti e rigorose le norme che disciplinano il rapporto tra la nostra categoria e gli interessi esterni. Condivido l'introduzione delle modifiche secondo la relazione Casini, soprattutto l'introduzione di una maggiore chiarezza in tema di conflitto di interessi e di finanziamenti e di sostegni ricevuti per lo svolgimento dell'attivitá politica. Positive anche le novitá quanto a sanzioni in caso di violazioni del codice, e l'istituzione del Comitato consultivo sul comportamento dei deputati. Il mio voto alla relazione Casini è pertanto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à alteração da regulamentação referente ao Código de Conduta dos Deputados ao Parlamento Europeu em matéria de interesses financeiros e de conflitos de interesses, porque introduz modificações rigorosas ao código de conduta, que deverão contribuir para uma maior transparência e confiança no Parlamento Europeu.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. É muito importante que os deputados ao Parlamento Europeu exerçam os seus mandatos em condições de plena independência e de absoluta transparência. É, por isso, de saudar a aprovação de um Código de Conduta que pretende salvaguardar a independência, a transparência e evitar os conflitos de interesses, à semelhança do que acontece em inúmeros outros sectores de actividades, desde logo em várias profissões que têm os seus próprios códigos deontológicos que impõem uma saudável auto-regulação.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço, elaborado pelo colega Carlo Casini, aborda as alterações ao Regimento do Parlamento Europeu no que respeita ao Código de Conduta dos Deputados ao Parlamento Europeu em matéria de Interesses Financeiros e de Conflitos de Interesses. A actual crise económica e financeira, que muitos cidadãos atribuem a decisões erradas dos políticos, veio colocar esta categoria profissional debaixo de uma vigilância pública muito apertada, a que não são alheias as novas tecnologias da informação, como é o caso da Wikileaks com a revelação de informações confidenciais. Nunca, como hoje, é fundamental que se estabeleçam regras de transparência em relação aos interesses financeiros de quem exerce cargos públicos. No caso dos eurodeputados, nos termos do artigo 232.º do Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia, compete ao PE estabelecer as regras relativas aos interesses dos seus deputados. Consciente de que À mulher de César, não basta sê-lo, é preciso parecê-lo, voto favoravelmente as alterações propostas ao Regulamento actual.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O relatório considera, no essencial, que o novo Código de Conduta aumentará a transparência necessária ao desempenho dos cargos dos eleitos no Parlamento Europeu. Os deputados ao Parlamento Europeu terão de apresentar uma declaração de interesses financeiros com uma série de informações, incluindo as actividades profissionais que desempenharam nos três anos precedentes à entrada em funções no PE, entre outros aspectos. Este relatório surge na sequência de alguns escândalos que envolveram deputados da actual legislatura, alguns deles que entretanto apresentaram a sua demissão. Daí as preocupações que agora estão aqui referidas.

Concordamos, evidentemente, com a proibição de aceitar ou receber "qualquer vantagem financeira directa ou indirecta, ou qualquer outra gratificação em contrapartida do exercício de uma influência ou de um voto relativo à legislação, às propostas de resolução, às declarações escritas ou às perguntas entregues no Parlamento ou numa das respectivas comissões". O Código estipula que os deputados não poderão celebrar "qualquer acordo que os conduza a agir ou a votar no interesse de uma terceira pessoa singular ou colectiva, que possa comprometer a liberdade de voto". Importará avaliar e monitorizar a sua eficácia.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Afirma-se que o novo Código de Conduta visa sobretudo aumentar a transparência. Os eurodeputados terão de apresentar uma declaração de interesses financeiros com uma série de informações, incluindo as actividades profissionais que desempenharam nos três anos precedentes à entrada em funções no PE, a participação, durante esse mesmo período, nos comités ou conselhos de administração de empresas, etc. As actividades exteriores ocasionais remuneradas, incluindo a escrita, a realização de conferências ou a consultadoria também terão de ser declaradas se a remuneração for superior a 5 mil euros por ano.

Sabemos que este relatório surge depois de alguns escândalos que envolveram alguns deputados que já saíram do PE. Daí as preocupações que agora estão aqui referidas. Por exemplo, o código estipula que os eurodeputados não poderão celebrar "qualquer acordo que os conduza a agir ou a votar no interesse de uma terceira pessoa singular ou colectiva, que possa comprometer a liberdade de voto". Também não poderão aceitar ou receber "qualquer vantagem financeira directa ou indirecta, ou qualquer outra gratificação em contrapartida do exercício de uma influência ou de um voto relativo à legislação, às propostas de resolução, às declarações escritas ou às perguntas entregues no Parlamento ou numa das respectivas comissões". Veremos a sua eficácia.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Zmeny rokovacieho poriadku zavádzajú nové, jasnejšie a presnejšie pravidlá a prísnejší režim sankcií, ktorý by mal zvýšiť dôveru v Európsky parlament a prispieť k transparentnosti v inštitúciách Európskej únie. K zmenám v pravidlách dôjde najmä v nasledujúcich oblastiach: zavádzanie prísnejších pravidiel a zvýšenie transparentnosti v snahe predchádzať konfliktu záujmov, jasné pravidlá pre finančné vyhlásenie, ktoré budú prístupné na internetovej stránke Európskeho parlamentu, prísnejšie pravidlá pre dary a podobné výhody. Podstatná je tiež možnosť zrušenia mandátu spravodajcu v prípade závažného porušenia kódexu správania.

 
  
MPphoto
 
 

  Lidia Joanna Geringer de Oedenberg (S&D), na piśmie. − Chciałam wyrazić swoje pełne poparcie dla treści nowego kodeksu postępowania dla posłów w zakresie interesów finansowych i konfliktów interesów. Cieszę się, że udało nam się osiągnąć kompromis na etapie prac w odnośnej komisji, co zostało odzwierciedlone dużą liczbą głosów oddanych przez kolegów za wprowadzeniem zmian w Regulaminie. Nowe zmiany w kodeksie postępowania posłów są kolejnym ważnym etapem w kierunku wprowadzenia bardziej jasnych zasad, i zarazem jasnych sankcji, za ich nieprzestrzeganie i mają one na celu zwiększenie zaufania do Parlamentu oraz ogólną poprawę przejrzystości działania europejskich instytucji.

Nowe zasady koncentrują się na wprowadzeniu rygorystycznych przepisów w odniesieniu do problemu konfliktu interesów, sporządzania deklaracji finansowych publikowanych na stronie Parlamentu oraz przyjmowania prezentów okolicznościowych. Ponadto, nowe przepisy obejmują również sprawozdawców, którzy mogą utracić mandat poselski, jeśli naruszą wyżej wymienione zasady kodeksu postępowania. Uważam, że dobrą inicjatywą jest również utworzenie Komitetu doradczego do spraw postępowania posłów, który pomoże posłom w praktycznej interpretacji i implementacji zasad kodeksu. Chciałabym jeszcze raz bardzo podziękować odpowiedzialnemu sprawozdawcy z Komisji Spraw Konstytucyjnych za ogromną pracę, którą włożył w przygotowanie raportu

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – J'ai voté en faveur de l'instauration de ce nouveau code de conduite pour les députés européens. Ce code interdit aux députés d'exercer en parallèle de leur mandat des activités de lobbyistes, il nous interdit de recevoir des cadeaux de plus de 150 euros, nous oblige à notifier toutes nos activités et rémunérations pendant et avant notre mandat, et nous oblige à déclarer toute appartenance à une association, tout type d'intérêt dans une entreprise ou structure dite "d'influence" et tout autre type d'intérêt financier. Plus particulièrement, j'ai soutenu l'amendement 10 qui proposait de supprimer le seuil de 5000 euros à partir duquel les députés doivent déclarer toutes leurs activités rémunérées extérieures. En établissant ces règles strictes, notre Parlement entend ainsi instaurer une meilleure transparence et une plus grande clarté dans ses activités quotidiennes. Il s'agit également de restaurer un peu l'image extérieure des députés européens et de lutter contre l'antiparlementarisme ambiant. L'enjeu de ce code est aussi dans le rétablissement de la responsabilité de chacun ; je regrette toutefois que de telles mesures ne soient adoptées qu'en réponse aux scandales (on se souvient ici du scandale des 3 députés pris en flagrant délit de corruption par des lobbyistes en mars 2011).

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai soutenu la création d'un code de conduite renforcé pour les parlementaires européens afin de donner un signal clair quant à mes exigences de transparence et de respect par les élus d'un certain nombre de règles éthiques. Ainsi, je considère indispensable d'empêcher que les députés n'exercent une activité professionnelle annexe impliquant des activités de lobbying susceptibles d'influencer inadéquatement l'exercice de leur mandat. Et pour que les possibilités d'abus soient clairement écartées, des sanctions doivent être prévues, ce que propose notamment ce code de conduite. J'ai enfin rejeté les initiatives visant à affaiblir ce dispositif, jugé "trop transparent" par certains, et qui n'auraient pas permis d'atteindre un objectif : celui de renouer la confiance que les citoyens portent à leurs élus.

 
  
MPphoto
 
 

  Marian Harkin (ALDE), in writing. − I support this report as it goes a long way towards putting in place a Code of Conduct for MEPs in regard to financial interests and conflicts of interest. It is important that we carry out work in the most transparent way and indeed in an accountable fashion. However, I supported the amendment which proposed that we declare any remunerated income, not only that above EUR 5000. I know there are administrative issues but this figure is far too high. For some people in some Member States, EUR 5000 represents a year’s income and regardless of where you live, it is a very significant sum of money. I am concerned that we are giving out the wrong message here, and much of the good work we do will have been cancelled out by leaving this EUR 5000 figure as part of the Code of Conduct – it is just too high.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau Darbo tvarkos taisyklių pakeitimams, įvedantiems pareigą deklaruoti bet kokią kitą atlyginamą veiklą ar pajamas. Mano įsitikinimu, Europos Parlamento nariai, vykdydami savo įgaliojimus turi vadovautis tokiais bendraisiais elgesio principais kaip nesavanaudiškumas, padorumas, skaidrumas, darbštumas, garbingumas, atsakomybė ir Europos Parlamento reputacijos puoselėjimas bei laikytis šių principų, todėl Europos Parlamento nariai turi veikti tik vadovaudamiesi bendrais interesais ir nei gauti, nei stengtis gauti, kokios nors tiesioginės ar netiesioginės finansinės naudos ar kokio nors kitokio atlygio.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Salut adoptarea Codului de conduită pentru euro-parlamentari, întrucât era mare nevoie de un astfel de cod. Codul de conduită definește conflictul de interese și prevede posibilitatea sancţionării euro-parlamentarilor, inclusiv prin suspendarea sau retragerea mandatului. Codul arată clar că euro-parlamentarii nu pot primi bani sau avantaje în schimbul votului sau activităţii legislative sau politice din cadrul Parlamentului European. În plus, potrivit noului Cod, euro-parlamentarii trebuie să depună o declaraţie de interese financiare, în care să precizeze, printre altele: - activităţile profesionale din ultimii trei ani dinaintea preluării funcţiei în Parlament; - orice activitate periodică remunerată, exercitată de deputat în paralel cu exercitarea funcţiilor; - orice activitate externă ocazională remunerată (inclusiv scrierile de autor, conferinţe sau expertize), în cazul în care remuneraţia totală depășește 5.000 euro pe an calendaristic; - orice cadou sau beneficiu evaluat la mai mult de €150, primit de un deputat european în cursul îndeplinirii îndatoririlor acestuia, trebuie să fie refuzat sau, dacă acesta reprezintă oficial Parlamentul, să fie transferat Parlamentului European.

 
  
MPphoto
 
 

  Monica Luisa Macovei (PPE), in writing. − I voted in favour of this first Code of Conduct for MEPs. The Code defines the conflict of interest, requires the disclosure of activities during the three years prior to the MEP’s mandate, and foresees the possibility to apply penalties, including the suspension or removal of the MEP from office. The Code is a first step towards transparency and the prevailing of public interest. The Code shows clearly that MEPs cannot receive money or favours in exchange for their vote or their legislative or political activity with the European Parliament. We should go further and prohibit paid membership of boards of directors, as well as a second paid job, except teaching and similar work clearly defined.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I am delighted that the European Parliament has adopted a code of conduct which compares with the best practice in any of our National Parliaments.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Os recentes acontecimentos que envolveram alguns deputados europeus e que levaram à demissão de alguns deles obrigou o Parlamento Europeu a aprovar algumas alterações relativas ao Código de Conduta dos seus deputados. Estes pretendem reforçar a transparência no exercício do mandato e na liberdade de voto. Estas alterações prevêem também sanções em caso de violação das regras estabelecidas, que poderão ir até à suspensão ou retirada do mandato no PE. Há princípios que não devem ser esquecidos na conduta dos eleitos para o Parlamento Europeu quando estes exercem as funções para as quais foram eleitos pelos cidadãos do seu país: estes são o da responsabilidade ética e moral, bem como o do cumprimento escrupuloso da missão de representação honrosa que os cidadãos conferem. Daí o meu sentido de voto.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de este informe porque supone un avance en la lucha contra el nepostismo y la corrupción en este Parlamento. Tenemos que aprender de nuestros errores y asegurar que habrá una revisión del reglamento en dos años. En el nuevo reglamento hay reglas más estrictas sobre las donaciones y las declaraciones de intereses y de ingresos, pero hay que seguir exigiendo estándares más estrictos todavía.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Amendments are aimed at making financial side of MEP's work become more clear and transparent.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Nors, įsigaliojus Lisabonos sutarčiai Europos Parlamentas tapo lygiaverte teisėkūros institucija, ypač formuojant ES biudžetą, žiniasklaida bei rinkėjai, ko gero, daugiau kalba apie mūsų atlyginimus ir išmokas bei su jais susijusius skandalus nei apie tiesioginį darbą. Neapeinamas ir faktas, kad EP nariai niekam nedeklaruodami ir neatsiskaitydami gali gauti bet kokio dydžio atlyginimą ar kitas pajamas iš kitų šaltinių. EP narių atlyginimas yra kelis ar net keliolika kartų didesnis už daugelio jų rinkėjų atlyginimus, taigi, vieną dieną kalbėdami apie skurdo mažinimą Europoje, o kitą prieštaraudami reikalavimui deklaruoti papildomas pajamas, atrodome veidmainiškai. Pritariu Darbo tvarkos taisyklių pakeitimams, įvedantiems pareigą deklaruoti bet kokią kitą atlyginamą veiklą ar pajamas. Vis tik svarbu, kad šios nuostatos būtų realiai įgyvendinamos, o neliktų tik siekiamybe. Antra vertus, manau, kad galėtume žengti ir dar toliau – uždrausti EP nariams gauti papildomą atlyginimą, kaip tai padaryta kai kurių valstybių narių nacionaliniuose parlamentuose. Juk tikrai nenuskurstume, gyvendami vien iš atlyginimo?

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Die gegenwärtige Vertrauenskrise unterstreicht die Notwendigkeit eines klaren und effizienten Verhaltenskodex für Abgeordnete zum Europäischen Parlament in Bezug auf finanzielle Interessen und mögliche Interessenkonflikte. Jeder Abgeordnete sollte seine Tätigkeit nach den Leitprinzipien der Uneigennützigkeit, Integrität, Offenheit, Sorgfalt, Ehrlichkeit, Verantwortlichkeit und unter Wahrung des guten Rufs des Parlaments, ausüben. Bei Auftreten eines Interessenkonfliktes sollten die Vorschriften des gegenständlichen Verhaltenskodex Abhilfe schaffen: Ist der Abgeordnete nicht in der Lage, den Interessenkonflikt zu lösen, teilt er dies dem Präsidenten schriftlich mit. In Zweifelsfällen kann man sich vom Beratenden Ausschuss zum Verhalten von Mitgliedern vertraulich beraten lassen. Zudem sollte jeder Abgeordnete, bevor er im Plenum oder in einem der Organe des Parlaments das Wort ergreift oder abstimmt oder wenn er als Berichterstatter vorgeschlagen wird, jeden bestehenden oder potenziellen Interessenkonflikt in Bezug auf die zu behandelnde Angelegenheit offenlegen. Eine solche Offenlegung erfolgt schriftlich oder mündlich an den Präsidenten während der entsprechenden parlamentarischen Beratungen. Ich halte diese Maßnahmen für sinnvoll und vertrauenstiftend. Ich habe daher positiv abgestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Siiri Oviir (ALDE), kirjalikult. − Pean vajalikuks Euroopa Parlamendi kodukorra muutmist, millega tekiks muu hulgas ka parem ülevaade liikmete parlamendivälise tasustatud tegevuse üle ning sellega seotud tuludest. Kuigi toetan härra Casini raportit, ei toeta ma muudatusettepaneku nr 10 punkti 2 alapunkti e, mis kohustaks parlamendiliikmeid deklareerima majanduslike huvide deklaratsioonis alles neid parlamendiväliseid tulusid, mis ületavad 5000 eurot kalendriaastas. Leian, et taolise piirmäära kehtestamine ei ole õigustatud, sest soodustaks napilt 5000 euro piiridesse jäävate tulude mittedeklareerimist. Lisaks ei ole selge, miks peaks valima piirsummaks just 5000 eurot ja miks mitte 2000 eurot või näiteks 200 eurot? 5000 eurot on suur raha, paljudes liikmesriikides on see keskmist palka saava töötaja kogu aasta tulu. Leian, et enama läbipaistvuse huvideks peaksid Euroopa Parlamendi liikmed deklareerima kõik parlamendivälise tegevuse tulemusena saadud tulud ja kui seame piirmäära, siis võiks see olla 10 korda väiksem – 500 eurot.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, la chiarezza e la trasparenza sono alla base dell'attività di ogni europarlamentare in quanto diretto rappresentante degli interessi dei cittadini. Noi tutti, dall'alto della nostra carica, dobbiamo servire da esempio e non cadere in compromessi che non siano lo specchio dell'obiettivo del nostro mandato. La relazione del collega Casini modifica, ancor più dettagliatamente, il regolamento relativo al codice di condotta dei deputati con la speranza che nessuno possa più cadere in irregolarità finanziarie e conflitti d'interesse. Il mio voto favorevole equivale al mio impegno di chiarezza e trasparenza nei confronti degli elettori.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a modificação ao Regimento relativa ao Código de Conduta dos Deputados ao Parlamento Europeu em matéria de Interesses Financeiros e de Conflitos de Interesses por considerar que se trata, na sua globalidade, de um bom projecto. Não obstante, considero que, em determinados pontos, se poderia e deveria ter ido mais longe, no sentido do reforço da transparência, nomeadamente no que se refere aos rendimentos do eurodeputado que, sem qualquer excepção, deveriam ser tornados públicos. É o que defendo e que defendi juntamente com outros colegas que saíram igualmente vencidos nesta batalha.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Código de Conduta dos Deputados ao Parlamento Europeu em matéria de interesses financeiros e de conflitos de interesses visa dotar o ordenamento jurídico comunitário de instrumentos que garantam a transparência dos processos decisórios, procurando evitar, preventivamente, situações de desvio de poder. Para operacionalizar estas regras, é necessário, contudo, introduzir alterações ao Regimento do Parlamento Europeu. É o que se pretende com a presente proposta que, por isso, votei em sentido favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – Le code de conduite des députés européens adopté ce midi répond à la nécessité d'une meilleure transparence et d'une plus grande clarté quant à notre travail quotidien au Parlement européen. Il répond également aux récents scandales provoqués par quelques collègues payés pour défendre des intérêts particuliers, une attitude inqualifiable aussitôt dénoncée par la présidence du Parlement et les partis nationaux et européens qui se sont empressés d'exclure ces moutons noirs. Parmi les nouvelles règles: davantage de transparence et de contrôle sur les déclarations d'intérêts financiers des députés, une définition claire du conflit d'intérêts, l'obligation de refuser tout cadeau d'une valeur supérieure à 150 euros, et la mise en place d'un comité de contrôle par les pairs. Quoi qu'il en soit, et pour citer un collègue qui a le sens de la formule: "Ce n'est pas parce que l'on surprend quelqu'un la main dans le pot de confiture qu'il faut interdire la confiture...". Malgré les règles et les sanctions les plus strictes, vous ne supprimerez pas les abus. L'intégrité ne se décrète pas, elle s'applique. Et relève avant tout du devoir moral, de l'éthique personnelle, du sens des responsabilités. Autant de valeurs avec lesquelles on ne transige pas.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Dans toute société démocratique, les citoyens sont en droit d'exiger de leurs dirigeants un comportement honnête et responsable. La légitimité du pouvoir est en jeu, et on ne saurait accepter que des scandales visant un nombre réduit d'hommes politiques affectent la réputation de l'ensemble des décideurs. Tout conflit d'intérêt doit donc être évité, et la transparence doit être de mise. C'est en ce sens que toutes les informations pertinentes relatives à la vie professionnelle des députés doivent être mises à disposition du public. Je me félicite en ce sens du vote du rapport de Carlo Casini. Ce texte vise en effet à apporter des modifications tout à fait pertinentes au code de conduite des députés européens en matière d'intérêts financiers et de conflits d'intérêts : rappel des principes de conduite généraux - désintéressement, intégrité, transparence, diligence, honnêteté, responsabilité et respect de la réputation du Parlement -, possibilité de suspendre un député pour l'ensemble de sa fonction ou en qualité de rapporteur dans une commission, déclaration de tous les mandats susceptibles d'influer le travail parlementaire et/ou rémunérés, publication des soutiens financiers ou en personnel, ou encore encadrement des cadeaux de courtoisie.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour, although I also supported the request to eliminate the EUR 5000 threshold for declaring occasional remunerated activity. In my view we have to declare everything, not only the income above EUR 5000.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo documento perché ritengo che questo codice stabilisca norme e principi che i deputati dovranno rispettare nei loro contatti esterni, in modo da evitare conflitti d'interesse. Il nuovo codice di condotta sarà un forte scudo contro comportamenti contrari all'etica e un grande passo in avanti rispetto alla situazione attuale. Il grande consenso espresso dai deputati europei al nuovo Codice di condotta ha un valore simbolico che non può essere ignorato. All'esterno, esso prova all'opinione pubblica che il Parlamento europeo è uno strumento trasparente per servire il bene comune e per costruire l'Europa su linee di libertà e di giustizia

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru decizia Parlamentului European privind modificarea Regulamentului de procedură în privinţa codului de conduită a deputaţilor în Parlamentul European în materie de interese financiare și conflicte de interese, deoarece consider că Parlamentul trebuie să aibă norme clare în materie de transparenţă privind interesele financiare şi conduita membrilor săi. Regulamentul de procedură stabilește principii directoare în ceea ce privește exerciţiul funcţiunii de către deputaţii Parlamentului European. În exerciţiul funcţiunii, deputaţii în Parlamentul European acţionează doar în interesul general, fără a obţine sau a încerca să obţină vreun avantaj financiar direct sau indirect sau vreun alt beneficiu. Totodată, deputaţii se orientează și acţionează cu respectarea următoarelor principii generale de conduită: acţiunea dezinteresată, integritatea, transparenţa, conștiinciozitatea, cinstea, responsabilitatea și respectarea reputaţiei Parlamentului. Parlamentul elaborează norme în materie de transparenţă privind interesele financiare ale membrilor săi, sub forma unui cod de conduită adoptat cu majoritatea membrilor care îl compun, în conformitate cu articolul 232 din Tratatul privind funcţionarea Uniunii Europene, ce va fi anexat la Regulamentul de procedură. Biroul adoptă măsurile de aplicare ale prezentului cod de conduită, inclusiv o procedură de control și poate prezenta propuneri de revizuire a codului de conduită.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté pour ce rapport qui clarifie et renforce le contrôle de l'argent que reçoivent les députés et l'utilisation qu'ils en font. Ce rapport est loin d'être le plus fondamentalement politique. Il permet cependant de répondre à ceux qui tentent, une fois encore, de gagner des voix sur le terrain dangereux de l'antiparlementarisme. À ceux-là, dont certains parlementaires d'extrême-droite, nous répondons: "Rien à cacher!". D'ailleurs, je regrette que seuls les membres du groupe GUE/NGL aient tous voté contre un amendement proposant de limiter la déclaration de revenus annexes aux revenus supérieurs à 5 000 euros. Malheureusement, cet amendement a néanmoins été adopté. Espérons que ce texte aide à mettre fin à de nombreux fantasmes qui discréditent l'ensemble de l'action politique et qui sont toujours alimentés par les pratiques, inhérentes à la nature humaine, de quelques-uns. Après ce pas supplémentaire vers une plus grande transparence, le débat politique doit se recentrer sur des sujets bien plus importants.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Inhalt des Berichts sind einige Änderungen am Verhaltenskodex für EU-Abgeordnete hinsichtlich der finanziellen Interessen und möglicher Interessenskonflikte mit der Ausübung des Mandats. Dem Transparenzprinzip folgend sollten EU-Abgeordnete künftig ihre beruflichen Tätigkeiten in den drei Jahren, die ihrem Mandat vorausgehen, angeben; Einkünfte – auch nicht-reguläre – und Funktionen in Unternehmen müssen aufgelistet werden. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Report: Bernhard Rapkay (A7-0411/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório na medida em que o relator justifica, de forma sustentada, a impossibilidade de manter a imunidade de Viktor Uspakich.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Na sequência dos processos instaurados por infracções penais, contra o eurodeputado Viktor Uspaskich e pendentes no Tribunal Regional de Vilnius (Lituânia), o Parlamento Europeu decidiu, em 7 de Setembro de 2010, levantar a sua imunidade parlamentar. Não conformado com esta decisão, Viktor Uspaskich apresentou dois pedidos de reapreciação. Um entregue a 5 de Abril de 2011 e comunicado a este PE na sessão plenária de 9 de Maio de 2011 e outro requerido a 11 de Abril de 2011 e comunicado na sessão plenária de 4 de Julho de 2011. O PE, considerando que os dois pedidos se relacionavam com o mesmo processo, decidiu que deviam ser tratados em conjunto. O presente relatório debruça-se sobre o pedido de Viktor Uspaskich, datado de 5 de Abril de 2011, para que o PE, nos termos do artigo 7.º do Protocolo relativo aos Privilégios e Imunidades da União Europeia, defira o seu requerimento no sentido da defesa da sua imunidade. Considerando que os factos ocorreram antes da sua eleição para o PE e tendo em conta o parecer da Comissão dos Assuntos Jurídicos, voto favoravelmente a decisão do PE de não defender a imunidade e os privilégios de Viktor Uspaskich.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Je potrebné zaoberať sa žiadosťami Viktora Uspaskicha z 5. a 11. apríla 2011 spoločne, pretože sa týkajú toho istého súdneho konania. Voči poslancovi bolo začaté trestné konanie a čelí obvineniu v zásade z trestných činov falšovania účtovníctva v súvislosti s financovaním politickej strany v období pred jeho zvolením za poslanca Európskeho parlamentu. Dňa 7. septembra 2010 Parlament zbavil Viktora Uspaskicha imunity vzhľadom na to, že neboli uvedené žiadne pádne dôkazy o existencii fumus persecutionis a trestné činy, z ktorých je poslanec obvinený, nemajú žiadnu súvislosť s jeho pôsobením vo funkcii poslanca Európskeho parlamentu. Následne, 28. októbra 2010 Viktor Uspaskich podal žalobu na Všeobecný súd vo veci zrušenia rozhodnutia Európskeho parlamentu zo 7. septembra 2010, v júli 2011 ju však stiahol späť. V liste z 5. apríla 2011, v ktorom poslanec žiada o ochranu imunity, tvrdí, že trestné stíhanie, ktoré začali litovské orgány, mu bráni vo výkone alebo mu sťažuje výkon jeho poslaneckých povinností tým, že obmedzuje slobodu jeho pohybu, čo je v rozpore s článkom 7 protokolu o výsadách a imunitách. Po dôkladnom prešetrení všetkých dostupných skutočností však Parlament dospel k záveru neochraňovať imunitu a výsady Viktora Uspaskicha a toto rozhodnutie a správu príslušného výboru postupuje príslušnému orgánu Litovskej republiky.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I followed the recommendation of the Rapporteur in the case of Mr Viktor Uspaskich.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A defesa da independência do mandato de um Deputado Europeu é da competência do Parlamento Europeu e essa independência não pode ser posta em causa. O deputado europeu Viktor Uspaskich enfrenta acusações de crimes ligados, essencialmente, à falsificação de operações contabilísticas relativas ao financiamento de um partido político durante um período anterior à sua eleição para o Parlamento Europeu. A 7 de Setembro de 2010, o Parlamento levantou a imunidade de Viktor Uspaskich, considerando que não foi apresentada qualquer prova convincente da existência de fumus persecutionis e que os ilícitos criminais de que Viktor Uspaskich é acusado nada têm a ver com suas actividades como deputado ao Parlamento Europeu. Voto assim favoravelmente ao não levantamento da imunidade e dos privilégios de Viktor Uspaskich.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I abstained from voting because the case is entirely political and not all aspects and documents of this case were carefully examined.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The JURI Committee has decided that Uspaskich claim should be rejected on the grounds that no sufficient nexus has been established between the alleged new facts and the bringing of proceedings agains Uspaskich for false accounting.

 
  
  

Report: Bernhard Rapkay (A7-0413/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório na medida em que o relator justifica, de forma sustentada, a impossibilidade de manter os privilégios de Viktor Uspakich.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Na sequência dos processos instaurados, por infracções penais, contra o eurodeputado Viktor Uspaskich e pendentes no Tribunal Regional de Vilnius (Lituânia), o Parlamento Europeu decidiu, em 7 de Setembro de 2010, o levantamento da sua imunidade parlamentar. Não conformado com esta decisão, Viktor Uspaskich apresentou dois pedidos de reapreciação. Um entregue a 5 de Abril de 2011, e comunicado a este PE na sessão plenária de 9 de Maio de 2011, e outro requerido a 11 de Abril de 2011 (sessão plenária de 4 de Julho de 2011). O PE, considerando que os dois pedidos se relacionavam com o mesmo processo, decidiu que deviam ser tratados em conjunto. Este relatório diz respeito ao pedido de Viktor Uspaskich, datado de 11 de Abril último, para que o PE proceda à revisão da sua decisão de levantamento da imunidade parlamentar tomada na sessão plenária de 7 de Setembro de 2010. Considerando que os factos ocorreram antes da sua eleição para o PE, nada tendo a ver com as funções de deputado, e tendo em conta o parecer da Comissão dos Assuntos Jurídicos, voto favoravelmente a decisão do PE de não defender a imunidade e os privilégios de Viktor Uspaskich.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Je potrebné zaoberať sa žiadosťami Viktora Uspaskicha z 5. a 11. apríla 2011 spoločne, pretože sa týkajú toho istého súdneho konania. Voči poslancovi bolo začaté trestné konanie a čelí obvineniu v zásade z trestných činov falšovania účtovníctva v súvislosti s financovaním politickej strany v období pred jeho zvolením za poslanca Európskeho parlamentu. Dňa 7. septembra 2010 Parlament zbavil Viktora Uspaskicha imunity vzhľadom na to, že neboli uvedené žiadne pádne dôkazy o existencii fumus persecutionis a trestné činy, z ktorých je poslanec obvinený, nemajú žiadnu súvislosť s jeho pôsobením vo funkcii poslanca Európskeho parlamentu. Následne, 28. októbra 2010, Viktor Uspaskich podal žalobu na Všeobecný súd vo veci zrušenia rozhodnutia Európskeho parlamentu zo 7. septembra 2010, v júli 2011 ju však stiahol späť. V liste z 5. apríla 2011, v ktorom poslanec žiada o ochranu imunity, tvrdí, že trestné stíhanie, ktoré začali litovské orgány, mu bráni vo výkone alebo mu sťažuje výkon jeho poslaneckých povinností tým, že obmedzuje slobodu jeho pohybu, čo je v rozpore s článkom 7 protokolu o výsadách a imunitách. Po dôkladnom prešetrení všetkých dostupných skutočností však Parlament dospel k záveru neochraňovať imunitu a výsady Viktora Uspaskicha a toto rozhodnutie a správu príslušného výboru postupuje príslušnému orgánu Litovskej republiky.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted to waive the immunity of Viktor Uspaskich.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − I abstained from voting because the case is entirely political and not all aspects and documents of this case were carefully examined.

 
  
MPphoto
 
 

  Siiri Oviir (ALDE), kirjalikult. − Erinevalt oma fraktsioonikaaslastest ei hääletanud ma raporti poolt, mis ei toetanud Leedust valitud Euroopa Parlamendi liikme hr Viktor Uspaskichi taotlust läbi vaadata Euroopa Parlamendi 7. septembril 2010. aastal tema suhtes tehtud otsus. Läbi WikiLeaksi sai taas kinnitust minu varasem kahtlus, et Euroopa Parlamendi liikme hr Uspaskichi vastu esitatud süüdistused on poliitiliselt motiveeritud ja tema suhtes on rikutud menetluskorda. Mitmed Leedu poliitikud, kes kuuluvad ka valitsuserakonda, on tunnistanud, et on rikutud mitmeid protseduurilisi reegleid ning õiguslikult ei pruugi süüdistustel olla ka alust, kuid hr Uspaskichi vastu esitatud süüdistuste tagasivõtmine rikuks Leedu valitsusasutuste ja kohtusüsteemi mainet. Kõik see meenutab mulle ka rida varasemaid juhtumeid, mis on seotud minu koduerakonna – Eesti Keskerakonna – liikmetega, kus peale valimisi selgus, et süüdistused on poliitiliselt motiveeritud ja alusetud. Antud juhul ei ole minu jaoks kõige tähtsam Leedu valitsusasutuste ja kohtusüsteemi maine kaitsmine, vaid õiglus ja inimõiguste kaitse, mis on ka Euroopa Liidu üheks lipukirjaks.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Foi solicitado ao Parlamento Europeu o levantamento da imunidade parlamentar do eurodeputado Viktor Uspaskich. A Comissão dos Assuntos Jurídicos pronunciou-se sobre o assunto, tendo aprovado por unanimidade um relatório em que decidiu levantar a imunidade parlamentar. De facto, considerou-se não se encontrar fundamento para a alegação de fumus persecutionis no caso em apreço.

 
  
  

Reports: Bernhard Rapkay (A7-0411/2011 and A7-0413/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The JURI Committee has decided that Uspaskich claim should be rejected on the grounds that no sufficient nexus has been established between the alleged new facts and the bringing of proceedings agains Uspaskich for false accounting.

 
  
  

Report: Pervenche Berès (A7-0384/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório porque o relator apresenta pelo menos duas propostas importantes: o reforço do papel do PE no processo de co-decisão no que diz respeito ao Semestre Europeu e o reforço da cooperação entre o PE e os parlamentos nacionais.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, ci troviamo in un particolare periodo di crisi dove il coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri ha un ruolo fondamentale. Dall'esperienza del precedente semestre europeo è risultato come i programmi di riforma nazionale manchino ancora di trasparenza e fattibilità. Le politiche economiche e di bilancio nazionali devono essere uno strumento per raggiungere gli obiettivi fissati nel Patto di Stabilità e nella Strategia Europa 2020; a tal fine, una valutazione a livello europeo è necessaria affinché l'Unione agisca con un approccio coordinato nell'affrontare le difficoltà economiche a livello europeo e nazionale. Mi auguro che a gennaio, a partire dalla presentazione dell'analisi annuale della crescita da parte della Commissione, ci venga delineato un quadro più chiaro di tutte le future azioni di coordinamento nel settore economico, in modo da poter affrontare con maggiore determinazione e concretezza le sfide che ci attendono.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Face à la crise économique et financière, le Parlement européen s’est montré résolu et ambitieux en adoptant, en septembre dernier, le « Paquet gouvernance économique », qui contient six propositions législatives visant toutes à renforcer la gouvernance économique de l’UE. Parmi ces propositions figure la mise en œuvre d’un Semestre européen qui forme une instance de débat pour évaluer et coordonner les politiques économiques et budgétaires des Etats membres avant qu’elles ne soient adoptées par ces derniers. Si je suis convaincue que cette coordination est indispensable pour sortir l’Europe de la crise, je note que le rapport Berès ne tire pas assez de leçons du 1er semestre européen, expérimenté en juillet dernier.

 
  
MPphoto
 
 

  Margrete Auken, Emilie Turunen (Verts/ALE), skriftlig. − I punkt 63 i Beres-betænkningen om det europæiske semester opfordrer man til "udarbejdelse af en model for en europæisk statskasse med henblik på at styrke det europæiske semesters gennemførelseskapacitet og den økonomiske søjle i Den Økonomiske og Monetære Union". Det er imidlertid ikke forklaret nærmere i betænkningen, hvad ideen om sådan en europæisk statskasse dækker over. SF's medlemmer af Europa-Parlamentet tager derfor forbehold for den formulering, men har i øvrigt stemt for betænkningen, da den indeholder mange gode elementer.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Le rapport Berès a pour mérite de rééquilibrer – et c'était plus que nécessaire – la proposition de la Commission sur le semestre européen. En mettant l'accent sur la priorité que constitue l'emploi et sur l'idée que les stratégies budgétaires, économiques et sociales mises en place doivent avoir un rôle de redistribution et de développement, le rapport redonne du sens aux perspectives de sortie de crise que nous essayons d'envisager. Malheureusement, le Parlement européen (PE) est encore trop peu impliqué dans le processus lié au semestre européen, comme il est d'ailleurs assez souvent exclu de la gestion de crise actuelle, ce qui pose un problème essentiel de démocratie et de légitimité de l'UE. Aussi, je ne peux que partager l'idée d'une conférence interparlementaire qui serait organisée l'année prochaine, associant à la fois le PE et les parlements nationaux, pour qu'enfin s'enclenche un débat plus large sur les mesures que nous voulons prendre et le projet que nous voulons défendre.

 
  
MPphoto
 
 

  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Susţin această rezoluţie, întrucât consider coordonarea politicilor economice deosebit de importantă pentru funcţionarea zonei euro, iar această rezoluţie conţine o serie de recomandări foarte utile ameliorării semestrului european. Consider că procesul de coordonare trebuie să beneficieze de o mai largă legitimitate democratică și, pentru aceasta, Parlamentul European și parlamentele naţionale trebuie implicate mai substanţial. Mă bucur că raportoarea a renunţat la ideea înfiinţării unei comisii parlamentare speciale din care să facă parte doar membrii PE provenind din ţările zonei euro, întrucât o astfel de iniţiativă ar fi dus la scindarea Parlamentului, cu impact negativ asupra funcţionării sale. O astfel de măsură este cu atât mai greu de înţeles cu cât majoritatea statelor care nu fac astăzi parte din zona euro, printre care şi România, doresc să adopte moneda unică în viitor, ceea ce face ca toţi membrii acestui Parlament să aibă un interes în eficientizarea zonei euro. Nu în ultimul rând, așa cum recomandă și acest raport, consider că este foarte important ca politicile economice ale statelor membre să acorde o importanţă majoră creșterii economice, deoarece, în contextul actual de austeritate, avem mare nevoie de politici care să ne readucă pe calea creșterii economice care să pună punct austerităţii.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Os parlamentos nacionais são eleitos de forma livre sendo, por conseguinte, representantes e garantes dos direitos adquiridos e delegados pelos cidadãos. A criação do Semestre Europeu deve respeitar plenamente as prerrogativas dos parlamentos nacionais. Congratulo-me com a criação do Semestre Europeu enquanto processo institucional, sob a liderança das instituições da UE, com uma coordenação reforçada entre os Estados-Membros para a implementação da estratégia da União, nomeadamente na sua dimensão macroeconómica.

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Το Ευρωπαϊκό Εξάμηνο και ο στενότερος συντονισμός των δημοσιονομικών πολιτικών των κρατών μελών στη βάση των κυρίαρχων νεοφιλελεύθερων κατευθύνσεων, βρίσκεται σε πλήρη αντιστοιχία με τα σχέδια των Μέρκελ - Σαρκοζί. Στο όνομα της «ανάκτησης» της εμπιστοσύνης των αγορών, θυσιάζονται τα δικαιώματα των πολιτών και κατεδαφίζονται κοινωνικά κεκτημένα. Θεσμοθετείται επί της ουσίας, η συνεχής λιτότητα, η συνεχής ύφεση, η ανεργία και η φτώχεια. Το Ευρωπαϊκό εξάμηνο έχει ξεπεραστεί από τις εξελίξεις. Πλέον δεν επαρκεί για να θωρακίσει τα συμφέροντα της κυρίας Μέρκελ και των συμμάχων της. Αποτελεί όμως τη "βασική ιδέα" για τη δημιουργία ενός αυστηρότερου Συμφώνου σταθερότητας και μιας "Δημοσιονομικής ένωσης των προθύμων" που θα στραγγαλίσει τα κράτη-μέλη και τους ευρωπαϊκούς λαούς. Οι προϋπολογισμοί των κρατών μελών θα σχεδιάζονται και θα εγκρίνονται από το Βερολίνο ενώ η δημιουργία μιας Ευρώπης πολλών ταχυτήτων των "ισχυρών" και των "ανίσχυρων" θα αφήνει τα κράτη μέλη της δεύτερης κατηγορίας λεία στις ορέξεις των κερδοσκόπων. Η έκθεση για το Ευρωπαϊκό Εξάμηνο είναι πλήρως εναρμονισμένη με τις αποτυχημένες νεοφιλελεύθερες πολιτικές της ΕΕ και στερεί από τα κράτη μέλη τη δυνατότητα να ασκήσουν μια εναλλακτική αντικυκλική πολιτική με στόχο την αναδιανομή του πλούτου και τη βιώσιμη ανάπτυξη. Για όλους τους παραπάνω λόγους καταψήφισα την έκθεση.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione in quanto credo nell'estrema importanza che il coordinamento delle politiche economiche riveste in questo periodo di grande crisi per l'Unione Europea. L'Europa, infatti, deve adottare - oggi piu' che mai - un approccio simmetrico, basato su una risposta comune da parte degli Stati membri ai problemi derivanti dalla crisi economica, dal conseguente aumento delle disuguaglianze e degli squilibri macrofinanziari. Le politiche dei vari paesi dovrebbero, a mio avviso, essere fortemente interconnesse in modo da garantire una crescita sostenibile e un aumento dell'occupazione, come previsto dalla Strategia Europea 2020. L'Unione Europea deve fronteggiare la mancata fiducia dei cittadini europei nell'integrazione Europea. Ritengo, dunque, fondamentale che tale coordinamento sia volto a garantire una maggiore legittimità, rendicontabilita' e trasparenza nei processi decisionali. Se si considera, inoltre, che il semestre europeo ha le finalità di verificare che la disciplina di bilancio venga applicata e di vigilare sulla realizzazione della Strategia 2020, il requisito della trasparenza è fondamentale. Auspico un maggior sforzo da parte degli Stati membri per garantire una maggiore efficacia delle politiche economiche, finanziarie e sociali.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o Semestre Europeu para a Coordenação das Políticas Económicas, por sublinhar a necessidade de reforçar a dimensão parlamentar da governação económica, através da introdução do processo de co-decisão do Semestre Europeu e de uma maior cooperação entre os parlamentos nacionais e o Parlamento Europeu.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O Semestre Europeu é hoje, assumidamente, um pilar essencial do novo quadro de governação económica. Consagrado pela primeira vez no primeiro pacote do governo económico, este processo tem como principais características o reforço da coordenação económica e orçamental e o assegurar da implementação da Estratégia UE2020 entre os Estados Membros. Pretende-se por esta via, atribuir um maior grau de responsabilidade democrática aos Parlamentos Nacionais, tanto na elaboração como na posterior execução dos seus orçamentos nacionais, e, simultaneamente, proporcionar uma plataforma para a troca de informação e partilha de melhores práticas de execução orçamental. É inegável que um dos caminhos para a necessária consolidação fiscal de que a Europa necessita passa por um reforço das políticas de coordenação económica. O actual contexto económico em que vivemos veio impulsionar ainda esta necessidade e, certamente, muito haverá ainda a fazer neste campo.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreço, da autoria da colega Mary Honeyball, aborda o problema do abandono escolar e as medidas e instrumentos adoptados pela União Europeia para apoiar os Estados-Membros na definição de políticas nacionais mais eficientes e eficazes para resolver este problema. Entre os seis objectivos prioritários consagrados na Estratégia Europa 2020 conta-se a redução para 10% do abandono escolar precoce até 2020. Refira-se que, em 2009, a taxa de abandono escolar entre as pessoas com idades compreendidas entre os 18 e os 24 anos era de 14,4%. Trata-se de uma matéria de importância capital, pois, com este combate, não só elevamos a auto-estima dos cidadãos, mas também melhoramos a qualidade de vida das pessoas, potenciando, assim, a diminuição da pobreza e o número dos excluídos socialmente. Em primeiro lugar, há que identificar os grupos de risco (minorias étnicas, pais de baixa escolaridade, populações rurais, etc.), as causas do abandono, como o insucesso escolar, e os factores que o potenciam, como a pobreza, os abusos e uma situação familiar instável. Consciente de que a resolução deste problema exige uma abordagem global e a mobilização de todos os agentes ligados ao processo de ensino/aprendizagem, votei favoravelmente este relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Mais um relatório nuclear, pela relevância do que está em causa e pelas suas implicações negativas profundas. Mais um relatório que, à semelhança dos demais passos fundamentais dados neste processo de integração europeia - cujo sentido desemboca, está bem à vista, na profunda crise económica e social que enfrentamos - conta com o apoio da direita e da social-democracia. Esta santa aliança pretende agora impor uma disciplina orçamental cada vez maior aos Estados-Membros. E procura, elevando a coordenação de políticas à condição de fim em si mesmo, obnubilar a natureza profundamente negativa e reaccionária dessas políticas.

Apresentámos um conjunto de alterações a este relatório que, lamentavelmente, não foram aprovadas, tendo sido rejeitadas pela santa aliança. São exemplos dessas alterações: a crítica às medidas dos programas de autêntica agressão da troika (CE, BCE e FMI) e às políticas ditas de austeridade seguidas; a defesa de uma política de estabilização orçamental eficaz, que tenha em conta o crescimento e que vise a redistribuição da riqueza, o desenvolvimento sustentável, a criação de emprego e o progresso social; a necessidade de inverter as políticas económicas neoliberais para vencer a crise. Por tudo isto, votámos contra.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. A imposição de uma disciplina orçamental cada vez maior aos Estados-Membros, a par das políticas económicas dominantes, não contribuirá para a recuperação desta crise ou para impedir a emergência de uma crise futura. Pode exacerbar seus efeitos, aumentar as desigualdades, a pobreza e o desemprego e conduzir ao empobrecimento dos povos.

Assim, apresentámos alterações a este relatório que não foram aprovadas. Destacamos algumas dessas alterações: insta os Estados-Membros, o Conselho e a Comissão ter em conta a forte e sempre crescente oposição dos povos da Europa às duras medidas do pacote de resgate da troika e às políticas de austeridade seguidas; considera que a política orçamental é um instrumento importante na gestão da política económica e de desenvolvimento, mas a introdução do Semestre Europeu e os efeitos asfixiantes decorrentes da antecipação da coordenação da política orçamental retirarão aos Estados-Membros a capacidade e a flexibilidade necessárias à prossecução de uma política de estabilização eficaz que vise a redistribuição da riqueza, o desenvolvimento sustentável e a criação de emprego, providenciando um conjunto adequado de serviços públicos e infra-estruturas aos cidadãos; frisa que tentar ultrapassar a crise com medidas mais rigorosas em matéria de disciplina orçamental e de desregulamentação não elimina as principais causas da crise, antes agrava a situação e reforça as políticas económicas neoliberais.

Lamentavelmente, foram todas rejeitadas.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Prehlbujúca sa kríza, nerovnosť a rozdiely v konkurencieschopnosti, ako aj makrofinančné nerovnováhy rozdielne fungovanie finančného systému poukázali na skutočnosť, že je potrebné, aby Európska únia vhodnejším spôsobom riešila makroekonomickú nerovnováhu, lepšie koordinovala hospodárske politiky a vykonávala lepší rozpočtový dohľad. Základom lepšieho rámca pre hospodárske riadenie by mali byť rôzne vzájomne prepojené politiky pre trvalo udržateľný rast a zamestnanosť. Nadmerné dlhy a deficity v niektorých členských štátoch totiž môžu mať ďalekosiahle negatívne dôsledky na ostatné členské štáty a na eurozónu ako celok. Považujem za potrebné a dôležité zabezpečiť intenzívnejšie prepojenie medzi politikami v oblasti zamestnanosti, sociálnych vecí a hospodárstva v rámci európskeho semestra. Tieto kroky je potrebné podniknúť v záujme všetkých generácií a spôsobom, ktorý by podporil demokratickú zodpovednosť, pocit spoluvlastníctva a legitimitu všetkých zúčastnených subjektov. Nevyhnutnou podmienkou pre dosiahnutie tohto cieľa je podpora a plná účasť Európskeho parlamentu. Práve európsky semester je tým inštitucionálnym procesom, ktorý je vedený inštitúciami EÚ v záujme intenzívnejšej koordinácie postupu členských štátov pri vykonávaní stratégie Únie, predovšetkým čo sa týka jej makroekonomického rozmeru.

 
  
MPphoto
 
 

  Vicky Ford (ECR), in writing. − European Semester for Economic Policy Coordination. The ECR Group voted against the report on the basis that Article 121 of the TFEU clearly states that: ‘Member States shall regard their economic policies as a matter of common concern and shall coordinate them within the Council, in accordance with Article 120’. It is therefore against the TFEU for the report to call for a codecision procedure in paragraph 41. We also could not support paragraph 63 which calls for the development of the concept of a European Treasury. For these reasons we were unable to support the report.

 
  
MPphoto
 
 

  Estelle Grelier (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de la résolution de ma camarade Pervenche Berès, car il est essentiel que l'émergence d'une gouvernance économique européenne aille de pair avec un contrôle démocratique accru. Face aux changements majeurs qui devront s'opérer pour que l'Union sorte de la crise, il est indispensable que les décisions prises par l'Europe aient une forte légitimité démocratique. Cette légitimité ne pourra être garantie que par l'adhésion et la participation du Parlement européen à l'élaboration annuelle des grandes orientations de la politique économique de l'UE. Il est notamment essentiel que le Parlement participe à la procédure de "semestre européen", au cours de laquelle chacun des 27 projets de budgets nationaux est évalué par la Commission européenne. A l'issue de cette procédure, le Parlement devrait avoir la possibilité d'amender les orientations de politiques macroéconomiques proposées aux Etats membres. Cette évolution démocratique nécessite aussi que le dialogue avec les parlements nationaux et les partenaires sociaux soit renforcé, afin d'appuyer la cohérence de la politique économique européenne et de garantir la prise en compte des objectifs UE2020. Enfin, il est impératif que la révision des Traités ne soit possible qu'en cas d'accord, et le cas échéant, de participation, du Parlement.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport de ma collègue Pervenche Berès afin de dénoncer le manque de légitimité démocratique dont fait actuellement l'objet la définition du cadre économique de l'Union, au travers du Semestre européen. Le Parlement européen et les parlements nationaux doivent pouvoir faire entendre leur voix dans ce processus afin de lui donner toute crédibilité. En effet, un système de coordination exclusivement intergouvernemental est insuffisant pour répondre à l'exigence de faire des politiques économiques une question d'intérêt commun. Nous ne devons permettre que les interventions requises de l'Union dans les domaines régis par la méthode communautaire. Enfin, l'examen annuel de la croissance doit également être transformé en "lignes directrices annuelles pour la croissance durable", consacrées au renforcement de la croissance durable, régies par la procédure de codécision.

 
  
MPphoto
 
 

  Gunnar Hökmark och Anna Ibrisagic (PPE), skriftlig. − Vi moderater och kristdemokrater röstade idag för ett initiativbetänkande om europeiska planeringsterminen för samordningen av den ekonomiska politiken. Planeringsterminen utgör ett viktigt ramverk för skärpt budgetdisciplin i EU:s medlemsstater. Detta betänkande ger rekommendationer om hur det gällande regelverket bör uppdateras och vi delar de flesta av förslagen. Vi är å andra sidan emot rekommendationen om att inrätta ett "europeiskt finansorgan". Vi anser vidare att planeringsterminen enbart ska fokusera på faktorer av avgörande betydelse för stabila offentliga finanser.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Europos semestras – tai didesnio koordinavimo tarp valstybių narių įgyvendinant ES strategiją, ypač makroekonomikos srityje, institucinis procesas, kuriam vadovauja ES institucijos. Europos semestro tikslai yra du: tikrinti, kaip valstybės narės laikosi biudžetinės drausmės, ir kartu prižiūrėti, kad strategija „Europa 2020“ būtų gerai įgyvendinama, užtikrinant šiam įgyvendinimui reikalingas finansines priemones. Pritariau dokumentui, nes įdiegus Europos semestrą turėtų būti labiau ir geriau įtraukiami Europos Parlamentas ir nacionaliniai parlamentai ir turėtų pakisti jų darbas. Įvedus Europos semestrą ir glaudesnį ekonominės ir fiskalinės politikos koordinavimą ES valstybėms narėms turėtų būti palikta pakankamai kompetencijos ir lanksčių galimybių įgyvendinti veiksmingą biudžeto, ekonomikos ir socialinių reikalų strategiją, tinkamą pagal strategiją „Europa 2020“, kuria būtų galima siekti paskirstymo ir vystymosi, o ES piliečiams užtikrinti tinkamą viešųjų paslaugų ir infrastruktūros lygį.

 
  
MPphoto
 
 

  Krišjānis Kariņš (PPE), rakstiski. − Es atbalstīju ziņojumu par Eiropas pusgadu ekonomikas politikas koordinēšanai, jo uzskatu, ka Latvijas interesēs ir stabili eksporta tirgi. Diemžēl notikumi Eiropā vairs neļauj mums būt drošiem par šo tirgu stabilitāti. Tādēļ ir jāpanāk, lai dalībvalstis, it sevišķi eirozonas valstis vienojas par kopēju atbildību un sakārto savu valstu finanses. Daudzām eirozonas valstīm nu ir jāizdara tas, ko Latvija veiksmīgi izdarīja pēdējos divos gados.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this Resolution which ‘Views as regrettable the lack of clarity in, and the overlapping of, the different instruments and budgetary lines through which the Europe 2020 targets are to be achieved via the EU budget’ and ‘recalls that the European Semester provides a good opportunity to develop greater synergy between EU and Member State budgets’.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Come previsto dalla strategia Europa 2020, il miglioramento del quadro della governance economica dovrebbe basarsi su un insieme di politiche interconnesse e reciprocamente coerenti a favore della crescita sostenibile e dell'occupazione. Il semestre europeo rappresenta uno strumento utile per dare seguito a tali propositi. Ne trarranno certamente giovamento gli Stati membri dell'area dell'euro che sono legati da una responsabilità comune. Il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Arlene McCarthy (S&D), in writing. − Labour MEPs backed this lengthy report as it includes important and positive proposals, including the importance of the European Commission's analysis of growth focusing on long-term sustainable growth. We also welcome its clarification that wages, pensions and other crucial elements of a nation’s social system are issues for subsidiarity which Member States themselves should decide on, without intervention from the European Union. The report makes limited reference to exploring the concept of a European Treasury to support the economic pillar of Economic and Monetary Union. It is a matter for euro zone Members to determine whether such an institution to be put in place for the euro zone but Labour MEPs do not support any implication that such bodies should apply to non-euro zone Member States.

 
  
MPphoto
 
 

  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − The European Semester involves the monitoring of the Member States’ economic, budgetary and employment policies and the identification of growth-enhancing measures to assist in the achievement of national targets under the EU2020 strategy. In the context of the current economic crisis a European Semester that aims to ensure sustained convergence of the economic and fiscal performance of the Member States is to be welcomed. Overcoming the sovereign debt crisis requires a closer coordination of economies, which this report advocates. I voted to support this report.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Tratando-se o semestre europeu de um processo de coordenação das políticas económicas dos Estados-membros, é conduzido pela União Europeia com o objectivo de se concretizar a disciplina orçamental e, ao mesmo tempo, assegurar o cumprimento da estratégia Europa 2020. É muito importante que as instituições europeias tenham adoptado novas medidas com vista a auxiliar os Estados-Membros na correcção dos défices excessivos e a estabelecerem uma maior coordenação das suas políticas económicas e orçamentais.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado en contra de la propuesta de la Comisión Europea para la gobernanza y la coordinación económica, conocida como el semestre europeo para la coordinación de las políticas económicas, porque significa dar más poder a los mercados y reafirmar la apuesta firme por la desregulación y la barra libre para que éstos, es decir, los oligopolios formados por las grandes empresas multinacionales y el sector financiero, hagan negocio llenando unos pocos bolsillos con los derechos privatizados en aras de la austeridad y los recortes. Esta iniciativa deja maniatados a los parlamentos nacionales, a los cuales se les impone una supervisión de los presupuestos desde la UE para asegurarse de que, en todo momento, contenten a los mercados sin importar que los presupuestos sean o no reflejo de las necesidades y las demandas de los ciudadanos de cada Estado miembro. Todo esto es motivo más que suficiente para votar en contra.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – La crise de l'euro est intimement liée aux divergences entre les États membres concernant leurs politiques économiques et budgétaires. L'établissement d'un "semestre européen" ou "gouvernement économique" était donc indispensable. Ce nouvel outil de coordination des politiques économiques et budgétaires de l'Union a pour mission de vérifier l'application de la discipline budgétaire par les États membres et de contrôler la bonne exécution du programme Europe 2020 en lui assurant des moyens financiers suffisants. Avec l'instauration du semestre européen, nous avons fait un pas supplémentaire sur la voie de l'intégration européenne. Toutefois, il faut rappeler que le débat parlementaire sur les grandes orientations de politique économique constitue la pierre angulaire de tout système démocratique. On ne peut pas ignorer le débat démocratique. J'appuie dès lors totalement Mme Berès lorsqu'elle appelle à une transparence complète sur les modifications introduites après discussion avec les États membres sur les recommandations spécifiques par pays.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The initial goal of the report was to assess the first cycle of the European Semester. With the new developments on economic governance, the scope of the report has been broadened to focus on the way to upgrade the parliamentary dimension of economic governance with two main proposals: Reinforce the European Parliament’s role within a co-decision process for the European Semester; and Reinforce cooperation between the European Parliament and national parliaments. In favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Dass die Brüsseler Eurokraten bei der Bewältigung der bereits seit 2008 andauernden Finanz- und Wirtschaftskrise jegliches konstruktives Vorgehen vermissen haben lassen, stellt mittlerweile für die gesamte Wirtschaftswelt eine traurige Tatsache dar. Umso schlimmer ist allerdings, dass sich die europäische Führungsriege nach wie vor jeglichen sinnvollen Alternativen zur Lösung der Problematik verschließt. Es wird vielmehr weiterhin der bereits Ende der 1990er Jahre mit der Einführung des Euros eingeschlagene Irrweg fortgesetzt. In ihrer Not wissen sich die Eurokraten nicht anders zu helfen, als nach noch mehr Zentralisierung nach Brüssel zu schreien. Anstatt allerdings mit dem Europäischen Semester weitere Kompetenzen nach Brüssel zu verlagern, gilt es nun vielmehr zu verhindern, dass Schulden überhaupt erst gemacht werden. Die Priorität sollte darin liegen, in Anbetracht des Schuldenkrisen-Strudels um jeden Preis zu verhindern, dass die wirtschaftlich erfolgreichen Staaten der Eurozone mit in den Abgrund gezogen werden. Da das Europäische Semester in dieser Hinsicht keine vernünftigen Lösungsansätze beinhaltet, habe ich dagegen gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − Ho voluto esprimere il mio voto contrario a questa relazione, riguardante il semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche, poiché si prende come base e obiettivo per tutta l'analisi la strategia Europa 2020, ovvero un'azione che, magari anche a causa della crisi, non sta affatto dando i frutti sperati. Tuttavia, non è la prima volta che queste strategie, tanto sbandierate, si rivelano poi dei clamorosi flop, e la crisi non può certamente costituire un alibi per il fallimento annunciato anche di questa "Europa 2020". Impostare gran parte degli obiettivi del coordinamento delle politiche economiche su questa strategia mi sembra pertanto una mossa perlomeno azzardata. Devo aggiungere inoltre che, in diversi punti, mi sembra si tratti di coordinare le politiche sociali degli Stati membri, piuttosto che le loro economie. Il semestre di coordinamento è stato introdotto solamente da pochi mesi, ma credo che il suo valore e significato debbano essere differenti da quanto espresso in questa relazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Anstatt endlich schwächeren Volkswirtschaften außerhalb des Euros eine Chance zu geben, setzt man in Brüssel auf Planwirtschaft. Die Wirtschafts- und Sozialpolitik, - also die Kernkompetenzen eines souveränen Staates - unterliegen nunmehr der zentralistischen Überwachung von Kommission und ECOFIN. Nationale Reformprogramme müssen in Brüssel vorgelegt werden, "Unstimmigkeiten sollen frühzeitig aufgedeckt werden." Die Empfehlungen von Rat und Kommission sollen dann im 2ten Semester umgesetzt werden. Dieses System kann nicht funktionieren! Das sage nicht nur ich, das zeigt auch eine Studie der Fraktion der Grünen: Danach liegt die Effizienz der Empfehlungen im letzten Europäischen Semester gleich bei null. Und warum? Wachstum erzwingt man nicht durch zentralistische Planwirtschaft! Wir müssen jetzt den Geburtsfehler der Eurozone beheben und eine Hartwährungszone bilden. Mit souveränen Staaten und souveräner Wirtschaftspolitik! Daher habe ich gegen den vorliegenden Bericht gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Balsavau už šią rezoliuciją, kadangi gerai išmoktos praeities pamokos gali tapti tiltu į sėkmingesnę ateitį. Pirmosios krizės bangos patirtį įvertindamos ES institucijos bei bendrijos narės turėtų ne tik kitaip žvelgti į perspektyvą, bet ir kitaip vertinti šiandienę situaciją, bet to dažnai stinga. Tačiau per pastaruosius keletą metų pasaulis gerokai pasikeitė. Direktyvos, kurios priimamos, nėra pakankamai veiksmingos priemonės įveikti kasdien kylančius naujus ir vis stiprėjančius senus iššūkius ekonomikos, finansų, socialinėse srityse. Šiandien pagrindinis Europos Sąjungos dienotvarkės klausimas yra bedarbystės sąjungos šalyse mastas. Privalome kuo skubiau įgyvendinti neatidėliotinas priemones ir programas, kurios įgalintų pačiais greičiausiais terminais nedarbo lygį sumažinti bent trečdaliu. Manau, kad Komisija artimiausiu laikotarpiu turi numatyti ir pateikti konkrečius planus, kuriuose numatytos priemonės leistų padaryti pažangą įgyvendinant pagrindinius šiandienos ir artimiausios ateities tikslus: darbo vietų kūrimą, inovacijų įdiegimą, švietimo, energetikos ir socialinės įtraukties srityse.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Abbiamo approvato il six pack e con i due nuovi regolamenti proposti dalla Commissione la scorsa settimana si mette l'accento sulla disciplina fiscale e di bilancio e sul controllo da parte delle istituzioni Comunitarie. E' giusto, bisogna ritornare ad avere regole di disciplina di bilancio e le procedure devono essere automatiche. Tuttavia, non possiamo dimenticare la crescita, perché se noi ingessiamo i nostri bilanci pubblici con regole ferree, chiedendo anche rigorose riforme strutturali dobbiamo al contempo attuare misure per la crescita perché, altrimenti, in un contesto globale, l'Europa, o molti dei suoi Paesi, rischia la recessione. In tutto questo non possiamo dimenticare il rapporto con i nostri cittadini ed è la ragione per la quale nella relazione dell'on. Berès sul semestre europeo chiediamo maggiore coinvolgimento dei parlamenti nazionali e del Parlamento europeo. Perché quello che questa crisi ha dimostrato soprattutto nell'individuare le risposte è proprio la mancanza di unità, di leadership politica e il deficit democratico nei confronti dei nostri cittadini.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por estar de acordo com as suas grandes linhas e recomendações. Saliento a necessidade de a Comissão e os Estados-Membros reforçarem o apoio a favor das PME, que constituem a espinha dorsal da economia do mercado único, de acordo com as conclusões da Análise Anual do Crescimento, nomeadamente através da implementação completa do Small Business Act e através de um pacote de medidas destinadas a eliminar os obstáculos com que as PME se deparam no acesso a financiamento. Tal medida é extremamente necessária nas regiões ultraperiféricas.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O Semestre Europeu para a Coordenação das Políticas Económicas visou ensaiar um modelo de articulação entre as políticas económico-financeiras europeias e nacionais. Hoje, qualquer esforço de conceptualização do mundo político que se queira afigurar como explicativo da realidade presente tenderá a alertar para a realidade política em rede ou, como prefiro, para o poder poliárquico e redes de inter-constitucionalidade. Com isto procura-se explicar como as decisões de qualquer actor político se repercutem em todos os outros.

Deste modo, a questão que se coloca é a de saber em que medida se pode fazer intervir a legitimação democrática num contexto em que os processos de decisão tradicionais parecem já não oferecer resposta suficiente. Assim, se já não é possível conservar o tradicional conceito de soberania, sob pena de um profundo irrealismo operativo, pode-se ainda garantir a concorrência de poderes e fazer intervir, enquanto co-actores, os parlamentos nacionais e o Parlamento Europeu, enquanto instituições legitimadas directamente. De outro modo, o poder político perderá grande parte da sua legitimação, o que porá em causa as opções fundamentais que se devam tomar. É o que vejo exposto no relatório que, por isso, votei em sentido favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The outcome of the draft report (see link A7-0384/2011) of the ECON committee is the result of a long process. Nine committees drafted opinions which are well reflected in the final text as the rapporteur decided to vote most of them in a chapter called ‘sectoral contributions to the European Semester’. More than 350 amendments were tabled in ECON. In order to avoid the ‘left-right’ clash of the economic governance package Ms Berès opted for a smart and inclusive process of negotiation which led to a good outcome. Most key Green amendments (47) survived through the negotiation process including the following very good elements: - The EP commits to organize a public hearing to hold a dialogue based on the ‘comply or explain’ principle with the Commission and the Council at which the recommendations from the Commission, and the changes introduced by the Council, would be discussed. - The report emphasize that the guidelines for the employment policies of Member States and the broad economic guidelines both form integral parts of the European Semester and are equally important for the achievement of smart, sustainable and inclusive growth. The report also asks the Council and the Commission to ensure that all policy recommendations are consistent with the Integrated Guidelines.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – En mai 2010, la Commission a proposé la mise en place d’un semestre de surveillance budgétaire plus strict. Ce processus est d’application depuis janvier 2011. L'objectif du semestre européen est de renforcer la coordination entre Etats membres et institutions européennes alors que les lignes budgétaires pour l'année suivante sont encore au stade de projet. Il s'agit en particulier de s'assurer que les budgets nationaux seront bien compatibles d'une part, avec les programmes de stabilité ou de convergence présentés quelques mois plus tôt et, d'autre part, avec les orientations économiques arrêtées au niveau européen. Pendant ces six mois (de janvier à juillet), les politiques budgétaires et structurelles des Etats membres seront ainsi passées en revue, à partir des informations qu'ils fourniront, afin d'y détecter les incohérences ou signes de déséquilibre éventuels. J'ai soutenu cette résolution sur le premier semestre européen parce qu'elle demande notamment un renforcement du contrôle parlementaire de la gouvernance de la zone euro tant au niveau national qu'au niveau européen. Pour renforcer la légitimité de l'action communautaire et analyser les mesures proposées, quoi de plus normal que d'impliquer les représentants des peuples.

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση της κ. Beres καθώς θεωρώ ότι μας παρουσίασε ένα πολύ καλό κείμενο που εξισορροπεί την κοινωνική και την οικονομική διάσταση των μέτρων οικονομικής διακυβέρνησης. Έμφαση θα πρέπει να δοθεί στην ανάπτυξη και την ανταγωνιστικότητα της ΕΕ. Προς αυτήν την κατεύθυνση κρίνεται σκόπιμη η εναρμόνιση των εθνικών οικονομικών πολιτικών των κρατών μελών της ΕΕ για την εκπλήρωση των στόχων της στρατηγικής ΕΕ 2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Czesław Adam Siekierski (PPE), na piśmie. − Mamy za sobą pierwszy rok obowiązywania tzw. europejskiego okresu oceny, tj. procedury na rzecz koordynacji polityki gospodarczej państw UE. Procedura ta została wprowadzona w następstwie kryzysu gospodarczego powstałego w znacznej mierze na skutek zbytniego zadłużenia.

Dziś znajdujemy się w epicentrum największego kryzysu gospodarczego w historii UE i pewne jest, że europejski okres oceny nie jest wystarczającym środkiem na rzecz przywrócenia zaufania rynków finansowych i powrotu na ścieżkę wzrostu. Jest kwestią oczywistą, że w ślad za nim muszą iść kolejne działania, których oczekujemy z niecierpliwością. Na chwilę obecną, w pierwszym roku obowiązywania semestru europejskiego trudno jest przewidzieć, czy ten instrument spełnia swoją rolę. Co prawda kolejne państwa członkowskie wdrażają zalecenia Komisji, takie jak podniesienia wieku emerytalnego, ułatwienie dostępu do kapitału czy wykorzystanie zamówień publicznych do pobudzenia gospodarki, lecz nadal brak jest dostatecznej determinacji i koordynacji na poziomie europejskim. Należy mieć nadzieję, że kolejne rozwiązania na rzecz koordynacji polityki gospodarczej UE, których spodziewamy się w najbliższym czasie, po szczycie grudniowym, wraz z usprawnionym europejskim okresem oceny przyniosą oczekiwane rezultaty i przyczynią się do szybkiego wyjścia Europy z kryzysu zadłużeniowego.

 
  
MPphoto
 
 

  József Szájer (PPE), írásban. − A válság során mindannyiunk számára egyértelművé vált, hogy az Unióban szigorúbb költségvetési ellenőrzést kell folytatni. Ennek megfelelően az európai szemeszter keretében elsődleges célunk a tagállamok költségvetési és gazdasági politikájának koordinálása, összhangban a stabilitási és növekedési paktummal, továbbá az EU2020 gazdasági stratégiával.

Legfontosabb feladatunk most egy Közösségi szinten hatékony eszköz létrehozása a jövőbeni államadósság-válságok megelőzésére! Ennek ugyanakkor elengedhetetlen feltétele a szigorúbb szankciók bevezetése. A magyar elnökség alatt kidolgozott hatos jogszabálycsomag legnagyobb érdeme, hogy előtérbe helyezte az állami kiadások kordában tartását, valamint az adósságkritérium fontosságát.

A tagállamok gazdasági politikáinak fokozottabb összehangolása ugyan szükséges, azonban nem elégséges a válságból való kilábaláshoz. Ahhoz, hogy a recesszió következményeit kezelni tudjuk és képesek legyünk egy fenntartható gazdaságpolitika kialakítására, mindenképpen szigorúbb költségvetési ellenőrzést kell folytatni. Magyarország már ezt az utat járja. Sajnos Hazánk az egyik legeladósodottabb ország Európában. Az államadósságunk jelenlegi rendkívüli mértéke pedig a korábbi szocialista kormányok felelőtlen gazdálkodásának a következménye.

Annak érdekében, hogy egyszer s mindenkorra véget vessünk országunk eladósításának, Magyarországon idén alaptörvényi szinten kerültek rögzítésre a felelős költségvetésre és az államadósság-korlátra vonatkozó rendelkezések.

Azt javaslom, hogy az Európai Unió tagállamai kövessék az új magyar Alaptörvény példáját. Szabjanak alkotmányos gátat az eladósodásnak, hogy ne legyen még egy görög, ír vagy portugál válság!

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Semestre Europeu é o processo de coordenação das políticas económicas dos Estados-Membros, sendo conduzido pela União Europeia com o objectivo de verificar a aplicação da disciplina orçamental e assegurar o cumprimento da estratégia Europa 2020. Concordo com o presente relatório devido ao facto de as instituições europeias terem adoptado novas medidas com vista a auxiliar os Estados-Membros na correcção dos défices excessivos e estabelecerem uma maior coordenação das políticas económicas e orçamentais.

No entanto, gostaria de salientar que o Semestre Europeu não pode, nem deverá substituir a legitimidade democrática do Parlamento Europeu e dos parlamentos nacionais, devendo existir sempre um acompanhamento da situação por parte da respectiva comissão parlamentar. Como membro da Comissão de Desenvolvimento Regional, gostaria de salientar que só uma política de coesão forte e dotada de uma base financeira sólida constitui um instrumento eficaz e eficiente para implementar a estratégia Europa 2020, sendo importante evidenciar os seus programas de desenvolvimento a longo prazo, dimensão orçamental e sistema de gestão descentralizado.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul referitor la semestrul european pentru coordonarea politicilor economice. Criza economico-financiară a determinat unele state membre să reducă cheltuielile și investiţiile publice în domenii vitale pentru cetăţenii europeni, cum ar fi sănătatea și educaţia. Consider că este important ca atât Comisia, cât și Consiliul să garanteze că în centrul tuturor propunerilor de politică făcute în contextul semestrului european se află creșterea durabilă și favorabilă incluziunii, corelată cu ocuparea forţei de muncă și cu crearea de locuri de muncă. Măsurile adoptate în cadrul planurilor naţionale de reformă, pentru implementarea „guvernanţei economice” și a semestrului european, nu trebuie să ducă la agravarea crizei sociale. Susţin că recomandările Comisiei și ale Consiliului trebuie să se axeze în principal pe o politică socială favorabilă educaţiei și formării profesionale, accesului la încadrarea în muncă, reintegrării profesionale a șomerilor și unei coordonări mai bune a sistemelor de protecţie socială din statele membre. De asemenea, UE trebuie să consolideze piaţa internă și să elimine barierele din calea mobilităţii lucrătorilor în interiorul UE. Solicit ca recomandările Comisiei, specifice pentru fiecare ţară, să fie însoţite de evaluări ale impactului social, luând în considerare promovarea ocupării forţei de muncă și garantarea accesului la educaţie și la programe de formare continuă.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté contre le rapport portant sur le semestre européen pour la coordination des politiques économiques, car même si ce rapport adopte un ton relativement critique, il se situe dans la droite ligne de la Stratégie Europe 2020, du renforcement du marché unique et du "6-pack", et notamment du rapport Wortmann-Kool. C'est la démonstration même du double discours de certains parlementaires. Dire ici que le consentement parlementaire aux budgets publics est un des fondements de la démocratie ne sert à rien, puisque les textes législatifs disent le contraire. Une fois encore, il s'agit de privilégier les politiques économiques au mépris des questions sociales. Ce rapport ne changera rien aux politiques européennes en cours. Je n'ai donc pas de raison de modifier mon vote contre le "6-pack".

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Mit dem „Europäischen Semester“ wird die notwendige haushaltspolitische und fiskalpolitische Koordinierung zwischen den Mitgliedstaaten sichergestellt, wobei diesen genügend Raum für effektive budgetäre, ökonomische und soziale Maßnahmen gelassen wird. Die vielbeschworenen Synergien können sich erst durch diese Koordinierung tatsächlich optimal entfalten. Inhaltlich fordert das Europäische Parlament, dass frühzeitig ausreichende Mittel veranschlagt werden, um die Ziele der Strategie 2020 tatsächlich umsetzen zu können. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Motion for a resolution: B7-0576/2011

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório salientando alguns dos pontos mais pertinentes para o reforço do nosso mercado interno: o potencial do uso de uma Carta Profissional Europeia, um sistema eficiente de resolução de conflitos, um Ponto de Contacto único, a revisão da legislação em matéria de procuração pública e o compromisso dos Chefes de Estado e de Governo no sentido de cumprirem o Acto do Mercado Único.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Tinkamas ir sklandus bendrosios rinkos veikimas yra esminė sąlyga įgyvendinti laisvą asmenų, prekių, paslaugų ir kapitalo judėjimą ES viduje bei užtikrinti jos ekonominį vystymasi. 2012 pažymėsime reikšmingą įvykį-bendrosios rinkos dvidešimtmetį, todėl yra svarbu žinoti ir suprasti, kaip bendrosios rinkos plėtra vyks ateityje ir kokie yra šios rinkos dalyvių rūpesčiai ir lūkesčiai. Šių metų spalio mėnesį Komisijos ir pirmininkaujančios Lenkijos iniciatyva surengtas Bendrosios rinkos forumas parodė, kad iki šiol išlieka daug teisinių ir administracinių kliūčių sklandžiam bendrosios rinkos veikimui. Manau, kad Bendrosios rinkos akto įgyvendinimas turi būti stebimas aukščiausiu politiniu lygmeniu, o Komisija turėtų reguliariai atlikti šio akto įgyvendinimo peržiūrą bei atitinkamų teisės aktų perkėlimą į nacionalinę teisę valstybėse narėse ir teikti ataskaitas. Pritariu rezoliucijoje išsakytam raginimui užbaigti skaitmeninės rinkos kūrimą ir įveikti išlikusias technines tarpvalstybinės prekybos ir paslaugų teikimo kliūtis, ypač tobulinant elektroninės tapatybės, elektroninio parašo ir elektroninių dokumentų tarpusavio pripažinimą. Norėčiau pabrėžti viešųjų pirkimų bendrųjų principų nustatymo ES mastu svarbą, kas leistų panaikinti nemažai iki šiol išlikusių administracinių ir biurokratinių kliūčių bei suteiktų daugiau galimybių, ypač smulkiam ir vidutiniam verslui, plėtoti veiklą tarpvalstybiniu mastu.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Mercado Único tem trazido enormes benefícios aos 500 milhões de europeus e proporcionado novas oportunidades de expansão às empresas europeias. A presente resolução sugere que os balcões únicos se convertam em verdadeiros centros de governo electrónico, permitindo assim aos empresários efectuar e gerir formalidades administrativas em linha.

O Mercado Único Digital deve ser completado ultrapassando-se os obstáculos técnicos ao comércio transfronteiras e à prestação de serviços transfronteiras. Impõe-se a profissionalização do sector dos contratos públicos e melhorar a participação das PME na adjudicação desses mesmos contratos. Esta resolução aponta também para um sistema alternativo de resolução de litígios eficazes, acessíveis e simples. Salienta-se que o Mercado Único contribui para a inovação, o que, com o apoio de iniciativas coordenadas pela Comissão Europeia e o empenho dos Estados-Membros, criará novas oportunidades para as empresas, em especial para as PME, favorecendo assim a criação de empregos e a coesão social, além de proporcionar um crescimento económico sustentável, bem como de responder às necessidades sociais dos consumidores e cidadãos da UE. Pelo acima exposto, apoiei a presente resolução.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour la résolution sur le Forum du Marché Unique. La création de ce Forum fait partie de l'Acte pour un Marché Unique, qui est un document stratégique de planification des initiatives législatives et non législatives visant à relancer le marché unique en 2012. La résolution fait des propositions pour que ce Forum soit l'occasion de relancer efficacement le marché unique, qui contribue largement à la compétitivité de l'Europe.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente esta resolução por defender que o Fórum do Mercado Único se deve tornar num acontecimento periódico, a fim de permitir que empresas e cidadãos, bem como autoridades locais e regionais, participem directamente e contribuam para o desenvolvimento do futuro do Mercado Único.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O mercado único e as políticas com ele relacionadas trouxeram benefícios para 500 milhões de consumidores europeus e 21 milhões de empresas europeias, tendo sido motor de crescimento económico. Nesta altura em que tudo se joga a nível europeu, sublinho a importância do mercado único para a própria integração europeia, para uma maior coesão social, desenvolvimento sustentável, competitividade e crescimento económico que nos permitam fazer face aos constrangimentos actuais e aos desenvolvimentos futuros e competir num mundo globalizado. Nesse sentido, parece-me pertinente a ideia de criar um fórum periódico para pensar o futuro e o desenvolvimento do Mercado Único.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A presente proposta de resolução, apresentada na sequência de uma declaração da Comissão nos termos do n.º 2 de artigo 110.º do Regimento, diz respeito à realização do primeiro Fórum do Mercado Único que teve lugar na cidade polaca de Cracóvia, nos dias 3 e 4 de Outubro de 2011. A crise económica não nos pode fazer esquecer a dimensão humana das reformas, como o bem-estar dos cidadãos, dos consumidores, dos trabalhadores e aforradores. O objectivo deste fórum, que contou com mais de 1300 participantes (empresas, parceiros sociais, ONG, instituições europeias, autoridades públicas, etc.), consistia em debater as estratégias que permitissem melhorar o funcionamento do mercado único, tais como promover a mobilidade dos cidadãos europeus através do reconhecimento automático das qualificações profissionais, agilizar o sistema alternativo de resolução de litígios em linha, transformar os balcões únicos, defender os consumidores aquando das compras online, criar a patente europeia, etc. Voto favoravelmente esta resolução e congratulo-me com a atenção dada às PME, o verdadeiro motor da economia europeia, as quais poderão potenciar a saída da actual crise económica e financeira através de um crescimento económico sustentável tornando, deste modo, a economia do mercado único cada vez mais dinâmica e competitiva.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Estamos perante uma iniciativa e uma resolução emblemáticas para a maioria deste Parlamento. O considerando que abre a resolução é, de resto, bem elucidativo, ao afirmar que o Mercado Único Europeu trouxe enormes benefícios a 500 milhões de europeus, ao mesmo tempo que proporcionou novas oportunidades de expansão para mais de 21 milhões de empresas europeias e que se tornou o verdadeiro motor do crescimento da economia europeia. Ora falta dizer algo fundamental: é que, nas condições concretas em que se desenvolve este processo de integração, para uns, as referidas oportunidades efectivamente se concretizaram, enquanto, para outros, nunca passaram de promessas, sempre adiadas, que viraram pesadelos.

Para uns foi, efectivamente, a expansão. Para outros, a lenta agonia e o desaparecimento. A livre concorrência facilitou a vida aos grupos económicos e financeiros, mas agravou o desemprego, aumentou as falências de inúmeras PME e não melhorou as condições de vida da população em geral, como a actual crise está a demonstrar. Por estas razões, e atendendo ao quadro exposto, não podemos senão discordar da pressão que aqui se faz para aprofundar o mercado único. Pressão que os floreados em torno da consulta e participação, no essencial, não alteram.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Votámos contra esta resolução que, logo no primeiro ponto, afirma: "Considerando que o Mercado Único Europeu trouxe enormes benefícios a 500 milhões de europeus, ao mesmo tempo que proporcionou novas oportunidades de expansão para mais de 21 milhões de empresas europeias, e que se tornou o verdadeiro motor do crescimento da economia europeia". Ora, tal afirmação é inadmissível tendo em conta que a livre concorrência facilitou a vida aos grupos económicos e financeiros, mas agravou o desemprego, aumentou as falências de microempresas e PME, e não melhorou as condições de vida da população em geral, como a actual crise está a demonstrar.

Assim, embora o Fórum do Mercado Único se possa tornar um acontecimento periódico que permita às empresas e aos cidadãos, bem como às autoridades locais e regionais, participarem directamente e influírem no desenvolvimento futuro do Mercado Único, a verdade é que a realidade actual é bem diferente daquela que este relatório apregoa. De igual modo, discordamos da pressão que aqui se faz para aprofundar o mercado único.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Jednotný európsky trh prináša obrovské výhody pre 500 miliónov Európanov, otvára nové príležitosti pre rozmach viac ako 21 miliónov európskych podnikov, stal sa skutočným motorom rastu v rámci európskej ekonomiky. V mnohých oblastiach však stále existuje rozdiel medzi tým, čo ľudia od jednotného trhu očakávajú, a tým, s čím sa stretávajú v praxi. Na prvom Fóre o jednotnom trhu sa stretli európske podniky, sociálni partneri, mimovládne organizácie, skupiny odborníkov, novinári, národné parlamenty, európske inštitúcie, orgány verejnej správy na rôznych úrovniach a európski občania. Je však dôležité, aby sa toto fórum stalo pravidelne sa opakujúcim podujatím, aby sa podniky a občania, ako aj miestne a regionálne orgány mohli priamo zúčastňovať na ďalšom rozvoji jednotného trhu a mohli ho tak spoločne ovplyvňovať. Domnievam sa, že by bolo vhodné, aby Komisia vytvorila on-line Fórum o jednotnom trhu ako platformu otvorenú pre širokú verejnosť, čo by občanom umožnilo držať krok s vývojom jednotného trhu a zdieľať skúsenosti a aktuálne obavy súvisiace s jednotným trhom. Je potrebné, aby členské štáty, regionálne a miestne subjekty, podniky, odbory a mimovládne organizácie spolupracovali na zabezpečení účinného fungovania pravidiel jednotného trhu v praxi, slúžiacemu občanom i podnikom.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai apporté mon soutien à cette résolution qui reprend les principaux enseignements tirés de la première édition du Forum pour le marché unique, qui s'est tenue à Cracovie en octobre dernier. Cette initiative me paraît très importante afin d'analyser et de débattre des lacunes du marché intérieur, et de trouver des solutions pour renforcer ce dernier. La multiplicité des acteurs présents illustre la nécessité d'instaurer un véritable dialogue avec toutes les parties prenantes.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau šiai rezoliucijai, nes Bendrosios rinkos forumas būtų reguliariai rengiamas, suteikiant verslui, piliečiams ir vietos bei regionų valdžiai galimybę tiesiogiai dalyvauti tolesnėje Bendrosios rinkos plėtroje ir daryti jai įtaką. Europos Bendroji rinka teigiamai prisideda prie inovacijos, grindžiamos koordinuojamomis Komisijos iniciatyvomis ir tvirtais valstybių narių įsipareigojimais, ji suteiks naujų galimybių įmonėms, ypač novatoriškoms MVĮ, ir svariai sustiprins darbo vietų kūrimą bei socialinę sanglaudą, taip pat paskatins tvarų ekonomikos augimą bei padės patenkinti ES piliečių ir vartotojų poreikius. Nacionalines vyriausybes, regiono ir vietos įstaigas, verslo įmones, profesines sąjungas ir nevyriausybines organizacijas turi bendradarbiauti siekiant užtikrinti, kad Bendrosios rinkos taisyklės būtų veiksmingai taikomos vietoje piliečių ir verslo atžvilgiu.

 
  
MPphoto
 
 

  Krišjānis Kariņš (PPE), rakstiski. − Ņemot vērā to, ka Eiropas Savienības vienotais tirgus ir nozīmīgs Latvijai, tās uzņēmējiem, attīstībai un labklājības līmeņa celšanai, kā arī to, ka pastāv daudz šķēršļu šī tirgus darbībai, es balsoju par rezolūcijas priekšlikumu par Vienotā tirgus foruma rezultātiem. Šī rezolūcija paredz izveidot Vienotā tirgus forumu par regulāru pasākumu, aicina dalībvalstis nodrošināt iekšējā tirgus tiesību aktu pareizu pielietošanu, uzsver digitālā tirgus pieaugošo nozīmi. Uzskatu, ka arī Latvijas pārstāvjiem jāiesaistās šajā forumā, jo tā nozīme, iespējams, pieaugs.

 
  
MPphoto
 
 

  George Lyon (ALDE), in writing. − I welcome the work done by the Single Market Forum in an effort to join forces to relaunch the Single Market in this difficult context of economic crisis. I would like to use this opportunity to insist on two points: 1 - The need to make the Single Market a reality for all European citizens and businesses so as to make it the real engine for growth in the European Union. The priority measures that the Commission will come up with in the coming months in the Single Market Act should focus on the need to drive sustainable and innovative economic growth, hand in hand with initiatives taken by Member States and the business community to boost growth in the EU at a time of economic recession. 2 - The Single Market must, as a matter of priority, generate new opportunities for businesses in Europe, starting with innovative SMEs. The Small Business Act principle must underpin all initiatives taken in the framework of the Single Market, to create a small business-friendly environment for our enterprises to thrive on the markets, accompanied by sound and fair regulation which does not create additional unnecessary burden on SMEs which are the core of our potential for growth in Europe.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this Resolution which ‘Recalls the importance of simplification and proper implementation of public procurement rules and therefore calls on the Commission and the Member States to ensure it in the existing and upcoming legal framework; notes the need to professionalise the public procurement sector through improved training, to confirm procurement objectives and to explore possible ways of achieving other policy objectives; considers that the participation of SMEs in public procurement tenders needs to be improved and that procurement procedures need to be less cumbersome, cheaper and more open to SMEs, and underlines the need for an extended use of the ‘most economically advantageous tender’ principle instead of the ‘cheapest price’ principle’.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mercato unico è oggi una delle più importanti certezze che abbiamo per rilanciare l’economia europea, ma anche il pilastro da cui partire per compiere fino in fondo il progetto europeo. Il mio voto alla Risoluzione è favorevole, in quanto sono convinto che debbano essere sempre di più gli eventi volti a coinvolgere i cittadini nel progetto europeo. Il Forum del mercato unico ha avuto successo proprio per questa ragione.

 
  
MPphoto
 
 

  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − The Single Market Forum provides an opportunity for businesses and citizens and local and regional authorities to directly participate in, and influence further, the development of the Single Market which has, thus far, benefited up to 200 million Europeans and opened up new opportunities for expansion for more than 21 million European businesses. I voted in favour of this resolution.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. Este Fórum do Mercado Único, que se realizou em Cracóvia, de 3 a 4 de Outubro de 2011, juntou empresas europeias, parceiros sociais, organizações não-governamentais, grupos de reflexão, jornalistas, parlamentos nacionais, instituições europeias, autoridades públicas de diferentes níveis e cidadãos europeus e, em minha opinião, devia passar a ter uma periodicidade que permita a todos terem uma maior influência no futuro desenvolvimento Mercado Único. A presente proposta de resolução solicita à Comissão que apresente as 12 prioridades constantes do Acto para o Mercado Único até finais de 2011 para permitir ao Conselho e ao Parlamento Europeu a adopção de um primeiro pacote de medidas prioritárias até finais de 2012 e para dar um novo impulso ao Mercado Único, pois este é crucial para o crescimento da economia europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − As a follow-up of the Single Market Act, Parliament organized jointly with the Commission and the Polish Presidency the ‘Single Market Forum’ in Krakow this October. The event brought together politicians, stakeholders (trade unions, businesses, NGOs etc.) and citizens to discuss the functioning, problems and future of the Single Market. As requested in the Single Market Act Report of the Parliament, the Single Market Forum is foreseen to be an annual or biannual event, in order to evaluate and discuss the further development of the Single Market. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Rolandas Paksas (EFD), raštu. − Pritariu šiai rezoliucijai. Visų pirma, manau, kad Bendrosios rinkos forumas turi būti rengiamas reguliariai. Tik tokiu būdų verslo subjektai, piliečiai ir vietos bei regionų valdžios institucijos galės tiesiogiai dalyvauti tolesnėje Bendrosios rinkos veikloje ir būti aktyviais jos plėtros dalyviais. Pažymėtina, bendroji rinka Europos žmonėms atnešė didžiulę naudą. Ji leido sukurti gerovę ir darbo vietas. Tačiau šiuo metu daugelis piliečių, vartotojų ir MVĮ vis dar neturi pakankamai informacijos ir žinių apie savo teises ir galimybes bendrojoje rinkoje. Atsižvelgiant į tai, manau, kad Komisija turi kuo skubiau parengti ir priimti Piliečių teisių chartiją, kurioje būtų nustatytos piliečių teisės ir pareigos bendrojoje rinkoje. Ši chartija turėtų būti skiriama visiems tarpvalstybiniu mastu judantiems, dirbantiems, perkantiems ir parduodantiems piliečiams. Tik įgyvendinus šias priemones bus pasiektas glaudesnis abipusis bendravimas ir sukurtos veiksmingos priemonės pasinaudoti savo teisėmis.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, la risoluzione per la quale ho votato a favore riguarda il Forum del mercato unico europeo tenutosi lo scorso 3-4 Ottobre a Cracovia. Dall'apertura delle frontiere ad oggi il mercato unico in 20 anni ha dato uno slancio davvero importante all'economia europea cambiando in meglio la vita dei cittadini. Oggi, ci affidiamo ancora al potenziale di crescita del mercato unico europeo per fronteggiare la crisi finanziaria, per questo, inoltre, mi auguro che il forum del mercato unico venga organizzato a cadenza regolare, per consentire alle imprese, ai cittadini e alle amministrazioni locali e regionali, di parteciparvi direttamente e di esercitare un'influenza sulla futura evoluzione del mercato europeo.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a presente resolução por estar de acordo com o apelo feito pelo Parlamento Europeu à Comissão e aos Estados-Membros para implicarem mais os cidadãos e outras partes interessadas no desenvolvimento do mercado único, em particular mediante a organização atempada e mais proactiva de consultas públicas sobre a nova legislação, em parceria com as partes interessadas e os parceiros sociais nacionais e locais, bem como com as ONG e os meios de comunicação social.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. O recente Fórum do Mercado Único reuniu, seguindo o elenco apresentado pelo relator, empresas europeias, parceiros sociais, organizações não-governamentais, grupos de reflexão, jornalistas, parlamentos nacionais, instituições europeias, autoridades públicas de diferentes níveis e cidadãos europeus. Tratou-se então de reflectir acerca do sistema europeu de livre circulação de pessoas, mercadorias, serviços e capitais que, neste momento, permitem a livre mobilidade de 500 milhões de pessoas. Foi esse o pano do fundo do projecto comum, conseguindo-se, por via do estreitamento das relações comerciais entre os povos, reforçar a sua interdependência, tornando a Europa um espaço de paz e de concórdia.

O mercado único, ou o seu potencial, merece, neste sentido, a reflexão dos analistas europeus, bem como o compromisso das instituições comunitárias em reforçarem, a todo o momento, os mecanismos de integração económica – sem se perder de vista a razão pela qual foram instituídos. São pontos nos quais me revejo e que, por conseguinte, mereceram a minha apreciação positiva.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – J'ai voté pour la résolution sur le Forum du marché unique. Cette première édition du Forum, qui s'est tenue en octobre, a permis à des entreprises, citoyens, partenaires sociaux, ONG, et pouvoirs publics à différents niveaux de faire part de leurs expériences et propositions concrètes sur le fonctionnement actuel du marché unique. Cet exercice, qui comporte l'avantage de puiser dans diverses sources décentralisées, et de se développer à partir de problèmes découverts sur le terrain, sera assurément répété. Nous allons même organiser en 2012 une "Semaine du Marché unique" dans l'ensemble des pays de l'Union. N'est-il pas plus que jamais nécessaire, en cette période de crise économique et de doutes, de donner un nouvel élan au marché unique ? Pour cela, il faudra combler l'écart entre ce que les Européens en attendent et ce qu'ils en retirent en pratique (rappelons, dans ce contexte, la nécessité de combler le manque de connaissances des citoyens, consommateurs ou PME eu égard à leurs droits, devoirs et possibilités dans le marché unique). Il faudra aussi faire la preuve de son succès, en démontrant qu'il peut être porteur de prospérité pour tous les Européens, où qu'ils soient dans l'Union et quelle que soit leur nationalité.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The EP: 1. Stresses the importance of converting the Single Market Forum into a regular event, to enable businesses and citizens as well as local and regional authorities to directly participate in and influence the further development of the Single Market; 2. Calls on the Commission to work with Member States, applicant countries and EEA partners to hold and promote major public events in 2012 in order to celebrate the 20th anniversary of the Single Market; considers that the objective should be at least one event in all participating countries, with regional activities as appropriate, linked to a central, main EU event, possibly organised with the EU Presidency; 3. Calls on the Commission to put forward all 12 priorities in the Single Market Act by the end of 2011 to enable the Council and the European Parliament, in close cooperation with the Commission, to adopt a first set of priority measures by the end of 2012 to impart new impetus to the Single Market;

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Fórum do Mercado Único, realizado em Cracóvia, na Polónia, de 3 a 4 de Outubro de 2011, reuniu empresas europeias, parceiros sociais, Organizações Não-Governamentais, grupos de reflexão, jornalistas, parlamentos nacionais, instituições europeias, autoridades públicas de diferentes níveis e cidadãos europeus, e deve tornar-se um acontecimento periódico que permita às empresas e aos cidadãos, bem como às autoridades locais e regionais participar directamente e influir no desenvolvimento futuro do Mercado Único.

Na proposta de resolução, que recebeu o meu apoio, a Comissão é instada a apresentar as 12 prioridades constantes do Acto para o Mercado Único até finais de 2011, para permitir ao Conselho e ao Parlamento Europeu a adopção de um primeiro pacote de medidas prioritárias até finais de 2012 e para dar um novo impulso ao Mercado Único, o qual é o verdadeiro motor do crescimento da economia europeia. O Parlamento Europeu convidou ainda a Comissão a cooperar com os Estados-Membros, os países candidatos e os parceiros do EEE na organização e promoção, em 2012, de importantes eventos públicos destinados a celebrar o 20.° Aniversário do Mercado Único.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – C'est l'Acte pour le Marché unique, adopté en début d'année 2011, qui a décidé de la création de ce forum, dont la première édition a eu lieu en octobre dernier. Elle a rassemblé plus de 1000 participants issus de différents secteurs (entreprises, partenaires sociaux, ONG, think tanks, membres des Parlements nationaux, membres des institutions européennes et représentants des autorités publiques nationales) et a posé les bases de plusieurs actions à entreprendre avant le vingtième anniversaire du marché unique, en 2012. Parmi ces actions, une est selon moi primordiale : la modernisation des règles relatives aux marchés publics. Pour faire face à la concurrence des pays tiers, et pour permettre aux entreprises européennes de jouer à armes égales sur les marchés publics hors Union européenne, nous devons repenser rapidement nos règles de soumission. La Commission européenne nous promet un instrument spécifique pour la fin de l'année 2011. Mais elle a déjà pris beaucoup de retard, mettant en difficulté nos entreprises. Nos entreprises sont compétitives, mais elles sont entravées par une législation obsolète. Cette situation ne peut plus durer!

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Der europäische Binnenmarkt bietet rund 500 Millionen Menschen enorme Vorteile – unter anderem hinsichtlich des Angebots und der Preisvorteile – und mehr als 21 Millionen europäischen Unternehmen neue Expansionsmöglichkeiten. Bis Ende 2011 soll die Kommission konkrete Vorschläge für die 12 Prioritäten der Binnenmarktakte vorlegen, sodass Rat und Parlament bis Ende 2012 ein erstes Maßnahmenpaket verabschieden können. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Motion for a resolution: B7-0615/2011

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório salientando que a Comissão e os Estados-Membros devem assegurar um adequado financiamento e investimento para levar a cabo a investigação necessária para implementar de forma efectiva programas de HIV que promovam a igualdade de acesso temporário aos testes de HIV, a tratamentos e à cura para todos. Chamo também a atenção para que todos os Estados-Membros direccionem as suas políticas para porem termo à discriminação e exclusão social normalmente associadas às pessoas que vivem com HIV/SIDA, de modo a proteger os seus direitos fundamentais.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, occorre una risposta globale dell'Unione all'HIV/AIDS in quanto si tratta di un virus e di una malattia che riguarda 2,2 milioni di persone nell'UE e nei paesi vicini. Secondo gli ultimi dati disponibili vengono contagiate circa 26 mila persone all'anno nel territorio europeo e nei paesi adiacenti, e si stima che oltre il 30 % delle persone infette nell'UE non ne sia a conoscenza. L'Unione deve dare una risposta efficace ed adeguata all'evoluzione e alla diffusione del virus per combatterlo e per fornire assistenza alle persone già contagiate. È bene che la Commissione e il Consiglio applichino in tempi rapidi la comunicazione "La lotta contro l'HIV/AIDS nell'Unione europea e nei paesi vicini 2009-2013" e che venga attuato un piano di azione specifico per contrastare le nuove infezioni, supportato quest'ultimo sopratutto da numerose campagne di informazione e sensibilizzazione, per far capire a tutti la gravità del fenomeno.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – En ce 1er décembre, journée mondiale de lutte contre le sida, j'ai voté en faveur de cette résolution qui demande à la Commission européenne et aux États membres de tout mettre en œuvre pour améliorer la prévention contre le sida et la lutte contre les discriminations dont les séropositifs sont victimes. Alors que près de 26 000 nouveaux cas d'infection du sida ont encore été signalés en Europe en 2009, la mobilisation ne doit en aucun cas être remise en cause.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. A epidemia do VIH-SIDA tem sido uma questão prioritária para a União Europeia. A UE empenha-se sobretudo em promover a prevenção e a sensibilização do público, melhorar os sistemas de vigilância, criar redes de parceiros importantes implicados na luta contra o VIH-SIDA e encorajar a difusão de boas práticas.

Infelizmente, as infecções por VIH, em particular na Europa Oriental, estão a aumentar a um ritmo alarmante, existindo igualmente um grande número de casos de doentes infectados que continua a não ser diagnosticado. Nesse sentido, a presente proposta de resolução apela a uma urgente cooperação transfronteiriça e transdisciplinar para combater a epidemia. Continua a ser necessária atenção especial aos problemas que os países vizinhos da UE enfrentam, tendo em conta que o VIH/SIDA e outras infecções transmitidas sexualmente não conhecem fronteiras.

Lamento que na presente resolução tenham sido incluídas questões relativas ao aborto e à contracepção de emergência. Entendo que estas questões não cabem no objecto da presente resolução e levantam questões éticas de enorme delicadeza. Assim, votei contra aquele parágrafo e, consequentemente, abstive-me na votação final da resolução.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente esta proposta de resolução porque considero que a infecção pelo VIH-SIDA é uma doença evitável e que as intervenções preventivas primárias, tais como disponibilização de informação, novas competências, melhores serviços, bens necessários à protecção do vírus e promoção de comportamentos mais seguros, são essenciais para evitar a disseminação do vírus VIH. Sabendo que existe uma necessidade urgente de reforçar o desenvolvimento da aplicação de abordagens de prevenção abrangentes, em simultâneo com um investimento contínuo na pesquisa e no desenvolvimento de novas tecnologias de prevenção, venho por este meio expressar o meu apoio a este relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. É francamente alarmante o ritmo a que as infecções por VIH estão a aumentar na Europa, com especial relevância para a zona da Europa Oriental. Em 2009, foram diagnosticados mais de 25 mil novos casos de infecções com o VIH na UE. É, pois, essencial, que exista uma cooperação transfronteiriça e transdisciplinar que possa ajudar a combater a epidemia, sendo inaceitável que ainda exista uma diferença tão marcada entre Estados-Membros no que diz respeito ao acesso aos serviços de prevenção do VIH, de tratamento e de apoio. Apoio, assim, a necessidade urgente que exista na UE um acesso mais equitativo à sua prevenção, bem como aos respectivos testes e tratamento, ao mesmo tempo que deverão ser garantidos os recursos necessários. Considero que o texto da resolução é, de uma forma global, bastante equilibrado e traduz correctamente a orientação de que é necessário combater o VIH e não os portadores do VIH. Infelizmente, a pressão sectária de alguns, levou à introdução a despropósito da referência ao aborto. Por essa razão, não poderei votar a favor, sublinhando a contradição entre a defesa da saúde e da vida e a tentativa de justificação de práticas abortivas.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette résolution qui invite l'Union européenne à développer au plus vite les mesures de lutte contre ce fléau qui touche l'ensemble de nos populations.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea acestei rezoluţii deoarece SIDA este o boală care poate fi prevenită pe deplin, iar acţiunile de prevenire primară, în special furnizarea de informaţii, competenţe, servicii şi materiale necesare, sunt esenţiale pentru prevenirea răspândirii virusului HIV. Observăm în prezent cum numărul persoanelor infectate cu HIV creşte în mod alarmant, iar acesta este un fenomen de o importanţă deosebită, în special în Europa de Est. Susţin solicitarea adresată Comisiei şi Consiliului de a se investi resursele necesare pentru a garanta un acces echitabil la măsurile de prevenire a infecţiei HIV şi consider că problema stigmatizării sociale trebuie abordată în mod cuprinzător. Totodată, cred că Comisia ar trebui să elaboreze măsuri şi abordări colective la nivelul UE pentru promovarea respectării depline a drepturilor omului, cât şi campanii de informare cu privire la combaterea stigmatizării şi a discriminării persoanelor infectate cu HIV/SIDA. Nu în ultimul rând, este, de asemenea, datoria statelor membre să ia toate măsurile necesare pentru a pune capăt discriminării la care sunt supuse persoanele infectate cu acest virus, în special în ceea ce priveşte accesul la serviciile de asigurare, precum şi condiţiile şi preţurile acestora.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente esta resolução por considerar que o acesso à prevenção do VIH/SIDA, respectivos testes e tratamento, deve ser mais equitativo na UE. É necessário dotar a UE dos recursos necessários para o combate deste flagelo. A crise económica e financeira não pode ter um impacto negativo nos investimentos em áreas essenciais para o combate desta doença.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Neste dia mundial da SIDA, reforço o meu absoluto compromisso na defesa de uma resposta global, humana e eficaz na luta contra o VIH/SIDA e a certeza de que o caminho passa por melhorar o acesso à prevenção e aos tratamentos disponíveis, como o texto desta Resolução defende. Porém, não pude votar favoravelmente o texto, na medida em que foi aprovado, no seu corpo, um parágrafo em que se defende, e cito, "o acesso ao aborto seguro e legal". Por considerar que esta é uma matéria que pertence à esfera de competência dos Estados-membros e não da União Europeia, e, mais ainda, por entender que uma importante Resolução sobre a resposta global da UE ao flagelo do VIH/SIDA não é o local indicado para se defender o "acesso ao aborto seguro e legal", abstive-me na votação final do texto. Neste dia, não deixo, porém, de apelar a todos os Estados-membros para que continuem a investir no acesso equitativo à prevenção, ao diagnóstico e ao tratamento do VIH/SIDA, para que a grave crise económica que atravessamos não seja uma terrível oportunidade para o aumento de novas infecções e de casos não diagnosticados e não tratados.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A presente proposta de resolução, apresentada na sequência de um pergunta com pedido de resposta oral, nos termos do n.º 5 do artigo 115.º do Regimento, e assumindo a forma de revisão intercalar da Comunicação da Comissão ao Conselho e ao Parlamento Europeu intitulada Luta contra o VIH/SIDA na União Europeia e nos países vizinhos 2009-2013, debruça-se sobre a resposta global da União Europeia ao VIH/SIDA, não só na UE, mas também nos países vizinhos. Apesar dos progressos conseguidos na luta contra este flagelo, não podemos baixar os braços, já que, em 2009, na UE e nos países vizinhos, surgiram 161 000 novos casos, de um total que ultrapassa os 2,2 milhões, 45% dos quais são mulheres com menos de 20 anos! É fundamental apostar na informação e evitar a exclusão social. Solidarizo-me com as vítimas e associo-me àqueles que trabalham para que este flagelo venha a ser debelado da face do planeta. Apelo a todos os Estados-Membros e a todas as instituições da UE para que se empenhem ao máximo para erradicar esta doença e combater a exclusão das vítimas.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. As infecções por VIH crescem na Europa a um ritmo preocupante. Em 2009, foram diagnosticados e comunicados pelos Estados-Membros e pelos países do Espaço Económico Europeu perto de 26.000 novos casos, mas nos países vizinhos da UE foram mais de 160.000 as pessoas infectadas. Estes números mostram não ser tolerável qualquer afrouxamento nos esforços de combate ao VIH. Pena é que a mesma maioria que o reconhece, com solenidade, quando se trata de assinalar o Dia Mundial da Luta contra a SIDA, feche os olhos e vire costas ao desinvestimento que vem sendo feito, quer na área da prevenção quer na do combate. Desinvestimento determinado pelos cortes que vêm sendo feitos a coberto da dita austeridade. Austeridade que esta maioria aqui cauciona.

Em Portugal, é elucidativa a decisão, nos últimos dias, de encerrar a linha telefónica de apoio (Linha SIDA), a que se somam um conjunto de outras medidas que comprometem os tão necessários esforços, quer no campo da prevenção quer no do tratamento. É importante ter em conta que o acesso aos serviços de prevenção, tratamento e apoio é muito desigual nos diferentes Estados-Membros e, bem assim, empreender esforços para atenuar essas diferenças, investindo os recursos necessários para garantir, em cada país, um acesso equitativo a estes serviços.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. Sabemos que as infecções por VIH crescem, na Europa, a um ritmo preocupante. Em 2009, foram diagnosticados e comunicados pelos Estados-Membros e pelos países do Espaço Económico Europeu perto de 26.000 novos casos. Mas, nos países vizinhos da UE, foram mais de 160.000 as pessoas infectadas. Estes números mostram não ser tolerável qualquer afrouxamento nos esforços de combate ao HIV. Pena é que a mesma maioria que o reconhece, com solenidade, quando se trata de assinalar o Dia Mundial de Luta contra a SIDA, feche os olhos e vire costas ao desinvestimento que vem sendo feito, quer na área da prevenção quer na do combate, fazendo cortes orçamentais.

Em Portugal, é elucidativa a decisão, nos últimos dias, de encerrar a linha telefónica de apoio (Linha SIDA), a que se somam um conjunto de outras medidas que comprometem os tão necessários esforços, quer no campo da prevenção quer no do tratamento. É importante ter em conta que o acesso aos serviços de prevenção, tratamento e apoio é muito desigual nos diferentes Estados-Membros e, bem assim, empreender esforços para atenuar essas diferenças, investindo os recursos necessários para garantir, em cada país, um acesso equitativo a estes serviços.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Podľa správy o sledovaní HIV z roku 2010, vypracovanú Európskym centrom pre prevenciu a kontrolu chorôb (ECDPC), krajiny Európskej únie a Európskeho hospodárskeho priestoru oznámili, že v roku 2009 bolo diagnostikovaných 25 917 nových prípadov infekcie HIV a počet prípadov infikovania narastá znepokojujúcim tempom predovšetkým vo východnej Európe. Veľký podiel prípadov infekcie HIV nie je diagnostikovaný, mnoho ľudí nepozná svoj sérologický stav a existuje pomerne vysoká pravdepodobnosť, že sa o ňom dozvie iba vtedy, keď ochorie na chorobu súvisiacu s HIV/AIDS. Nedávno uskutočnené testy preukázali účinnosť včasného prístupu k liečbe, ktorý vo významnej miere znižuje infekčnosť pacientov ako aj mieru prenosu. Prístup k službám na prevenciu HIV, liečbe, starostlivosti a podpore je však medzi jednotlivými členskými štátmi značne odlišný. Sociálne vylúčenie, diskriminácia na základe nákazy HIV, ako aj mlčanie a popieranie v súvislosti s infekciou a nedodržiavanie základných ľudských práv osôb postihnutých HIV a osôb patriacich k zraniteľným skupinám pretrvávajú a naďalej sťažujú prevenciu, starostlivosť i liečbu v súvislosti s HIV a zhoršujú vplyv epidémie na jednotlivcov, rodiny, komunity a krajiny. Som presvedčená, že nesmieme dopustiť, aby hospodárska a finančná kríza negatívne vplývala na sektor zdravotníctva a aby došlo k zníženiu investícií do oblastí dôležitých pre boj proti HIV/AIDS.

 
  
MPphoto
 
 

  Pat the Cope Gallagher (ALDE), in writing. − The motion for a resolution on the EU response to HIV/AIDS in the EU and neighbouring countries, mid-term review of Commission Communication COM(2009)569 contains many positive recommendations. However, we decided to vote against the motion due to an explicit reference to abortion contained in paragraph 22.

 
  
MPphoto
 
 

  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Oggi celebriamo la Giornata Mondiale di Lotta all’AIDS. Si tratta di un appuntamento di grande rilievo per tenere alta la soglia di attenzione su questa complessa patologia e sul preoccupante aumento delle persone contagiate. Dal 1981 l’AIDS ha ucciso oltre 25 milioni di persone, diventando una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi. E' fondamentale quindi che l'Europa adotti una strategia comune di lotta all'AIDS/HIV focalizzata innanzitutto sulla prevenzione e su un'informazione capillare ed efficace. Ritengo però che l'approccio adottato nella risoluzione del Parlamento non sia esauriente e non metta in giusto rilievo la fragilità dei soggetti femminili nei confronti di questa malattia. In Europa è in aumento costante il numero di donne colpite dal contagio: ben il 35% delle nuove diagnosi riguarda infatti proprio la popolazione femminile. E' dimostrato inoltre da vari studi che le donne sono due volte più a rischio di contagio in un rapporto non protetto rispetto all'uomo, circostanza dovuta tanto a limiti culturali quanto ad una maggiore vulnerabilità dal punto di vista biologico. Ritengo quindi che la risoluzione avrebbe dovuto sottolineare le iniziative che potrebbero essere messe in campo per alleviare questa situazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – Je me félicite de l'adoption par notre Parlement, en ce 1er décembre qui est Journée mondiale de lutte contre le sida, d'une résolution réaffirmant l'engagement de l'Union Européenne dans la lutte contre le sida aux côtés des malades. Alors qu'en 2010 plus de 25 000 nouveaux diagnostics du VIH ont été recensés dans l'Union européenne (UE), soit une augmentation de 4% par rapport à 2009, il est urgent que l'Union européenne adopte des mesures fortes dans ce domaine. Alors qu'au cours des 20 dernières années la recherche a beaucoup évolué, celle-ci n'est pas parvenue à enrayer la progression de l'épidémie. Par ailleurs, on estime que 30 % des personnes vivant avec le VIH ne sont pas conscientes d'en être porteuses. Le Parlement européen s'est donc prononcé en faveur de mesures fortes pour renforcer la recherche dans ce domaine. Au delà, c'est bien de la prévention et d'un dépistage efficace que nous avons besoin. Recherche, prévention et dépistage généralisé, c'est sur ces 3 points d'appui que doit reposer la lutte contre le sida, de façon à ce que très rapidement il disparaisse.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – Le nombre de malades infectés par le VIH ne cesse d'augmenter de façon inquiétante en Europe, en partie du fait d'un progrès dans les trithérapies rendant moins effrayante l'idée d'une contamination. C'est dans ce contexte que j'ai voté en faveur de cette résolution afin de défendre l'accès à une information exhaustive sur la contraception, en particulier au travers de 3 paragraphes visant, premièrement, à ce que les programmes de prévention du VIH/sida soient intégrés dans les programmes de santé et droits génésiques et sexuels, deuxièmement, à demander aux États membres de veiller à ce que tous les programmes nationaux en matière de sida établissent des liens étroits entre les services de santé sexuelle et génésique et ceux liés au VIH, et enfin, à demander à la Commission et au Conseil de garantir l'accès à des services, des informations et du matériel de santé sexuelle et génésique complets et de qualité, en particulier des conseils, des dépistages et des traitements confidentiels et volontaires ; la prévention des grossesses non désirées ; un accès équitable et abordable aux contraceptifs ; un avortement sûr et légal ; et des soins pour empêcher la transmission verticale du VIH, notamment aux enfants.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – A l'occasion de la journée mondiale de lutte contre le sida, le 1er décembre, le Parlement européen a adopté une résolution visant à intensifier les efforts de la lutte contre le VIH/sida. Cette résolution intervient alors que la Commission européenne est sur le point de lancer l'évaluation à mi-parcours du plan d'action sur la lutte contre le VIH/sida pour la période 2009-2013. Chaque année, on diagnostique 50 000 nouveaux cas dans l'UE et les pays voisins. Dans l'Union, plus de 30% des séropositifs ignorent qu'ils sont infectés, et la proportion atteint 70% dans les pays voisins. Ces chiffres sont alarmants et nous font prendre conscience de l'urgence d'une réponse appropriée au niveau européen et international. La lutte contre le VIH/sida doit s'inscrire résolument parmi les priorités européennes en matière de santé. L'UE et ses Etats membres doivent multiplier les actions de prévention, de dépistage et de sensibilisation pour freiner ce fléau. Car, plus la personne infectée est diagnostiquée tôt, plus ses chances de résister à la progression du virus augmentent et plus les risques de transmission du virus à ses partenaires chutent.

 
  
MPphoto
 
 

  Salvatore Iacolino (PPE), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole, perché ritengo fondamentale l'importanza che una diagnosi completa e precoce del virus HIV ricopre nella lotta alla sua diffusione. Infatti, un trattamento tempestivo consente di ridurre l'infettività dei pazienti e il tasso di trasmissione dell'HIV fino al 96%. Prevenzione ed informazione restano i capisaldi di un'attività sanitaria appropriata ed efficace a difesa del paziente. Vorrei, inoltre, leggere questa risoluzione alla luce del contesto specifico della difesa del diritto alla salute della popolazione immigrata, alla quale bisogna garantire il miglior livello possibile di assistenza e di trattamento. Si consideri che, secondo il Rapporto 2011 dell'UNAIDS, il 68 % della popolazione mondiale affetta da HIV risiede nell’Africa Sub-Sahariana, area dalla quale provengono considerevoli flussi migratori verso l'Europa. In più, il processo migratorio pone spesso i migranti in una condizione di marginalità e di esposizione a un più elevato rischio di contagio di malattie infettive quali l’HIV/AIDS. È doveroso, quindi, lavorare per garantire un accesso universale ed equo alla prevenzione, ai test di individuazione, al trattamento, all'assistenza delle persone affette da HIV, oltre che al trattamento delle co-infezioni quali, tra l'altro, la tubercolosi e le epatiti B e C.

 
  
MPphoto
 
 

  Lívia Járóka (PPE), in writing. − Although there is a slight decrease of new HIV infections on a global scale, the numbers in the EU and neighbouring countries are still rising. According to estimates, almost 30% of European HIV-positive people are totally unaware of their status, resulting in their 3.5 times higher probability of transmitting the virus. Additionally, half of the infected prove to be late for care and progress to late stages of the infection before even being diagnosed. Women and girls are disproportionately affected by HIV and AIDS and current prevention options – such as condoms and abstinence – have proven inadequate in handling the risks that those women face, who are married, want children or are exposed to sexual violence. The four-year action plan of the Commission to reduce new HIV infection throughout Europe must be fully implemented, with special regard to improving access to prevention, treatment and care as well as improving the life conditions of those already infected by HIV. In a broader perspective, universal access to health care, as well as to STD and HIV/AIDS-related prevention, care and support must be facilitated and key populations must be involved in the design, implementation and monitoring.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Je me félicite qu'à l'occasion de la journée mondiale de lutte contre le sida, la résolution sur la lutte contre le VIH/sida dans l'Union européenne et les pays voisins ait été adoptée à une large majorité. Le VIH/sida constitue un grave problème de santé publique: chaque année, plus de 50 000 nouveaux cas de VIH sont diagnostiqués dans l'Union européenne et les pays voisins. Il est indispensable que l'Union maintienne fermement les engagements qu'elle a pris lors de l'adoption de son plan d'action pour la période 2009-2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − În ultimul deceniu, numărul de persoane infectate cu HIV a scăzut cu aproape 20% şi, pentru prima oară în 2009, datorită asigurării accesului la tratament, mai mult de 50% dintre femeile seropozitive au dat naştere unor copii neinfectaţi. Progresele sunt datorate mai ales folosirii pe scară mai largă a medicamentelor antiretrovirale. Tocmai de aceea, Comisia trebuie să folosească în continuare toate oportunităţile disponibile în cadrul Programului cadru privind cercetarea şi dezvoltarea pentru a identifica finanţarea proiectelor promiţătoare privind cercetarea în domeniul HIV/SIDA şi dezvoltarea unor noi medicamente antiretrovirale, vaccinuri şi microbicide inovative. De asemenea, aceste statistici îmbucurătoare dovedesc că şi pe viitor Comisia şi statele membre trebuie să continue promovarea campaniilor de comunicare prin care să furnizeze populaţiei informaţii clare privind infecţia cu HIV, modalităţile de prevenire a acesteia, precum şi comportamentele care prezintă risc.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this Resolution which "Calls on the Member States to take all necessary action to end discrimination against people living with HIV/AIDS, to promote and protect all human rights and fundamental freedoms, paying particular attention to all people vulnerable to and affected by HIV, to review laws and policies that adversely affect the delivery of effective HIV programmes and to ensure that people living with HIV/AIDS are involved and represented when anti-discrimination policies are drawn up; stresses the importance of taking account of the gender perspective in combating discrimination, so as to develop a comprehensive HIV/AIDS approach"

 
  
MPphoto
 
 

  Barbara Matera (PPE), per iscritto. − Il contagio da virus dell´HIV é un fenomeno ancora fortemente presente nella nostra società, e spesso molte persone contagiate ignorano di averlo. E` quindi necessario che vengano presi tutti i provvedimenti necessari sia nella cura, ma soprattutto nella prevenzione, considerando anche il fatto che l´AIDS è una malattia prevedibile. In questo senso ritengo condivisibile il fatto che i programmi di prevenzione dell´HIV/AIDS diventino parte integrante dell´assistenza sanitaria nel settore della salute sessuale e riproduttiva e che venga facilitato l'accesso delle donne ai trattamenti di prevenzione, in quanto spesso a causa delle scarse risorse finanziarie a disposizione o della loro posizione di responsabilità nella cura dei figli, incontrano delle difficoltà. Ritengo quindi positive le misure suggerite dai relatori sia alle istituzioni comunitarie, quali la Commissione e il Consiglio, che agli Stati membri, al fine di migliorare e rendere più efficiente la lotta all'HIV/AIDS nell'Unione europea e nei paesi vicini. Per questo ho espresso il mio voto favorevole alla proposta di risoluzione.

 
  
MPphoto
 
 

  Mairead McGuinness (PPE), in writing. − This Resolution marks an important step towards addressing the EU response to AIDS/HIV within Member States and neighbourhood countries. More than 2.2 million people are currently living with HIV in the EU. I support the general text of this Resolution. However, I did not vote in favour of parts of paragraphs 10, 14, 22, and Recital AA, since these are, and should remain, matters of competence for national governments. I abstained in the final vote on the Resolution as a whole because those points of Member State competence received majority support.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. O combate à SIDA tem que ter uma resposta e um empenho globais, em que as medidas e estratégicas preventivas são a chave para a redução do número de infectados. A informação, a qualidade dos serviços e dos bens necessários à protecção contra a transmissão e à promoção de comportamentos seguros são essenciais para um combate eficaz. É de lamentar, no entanto, que, nesta resolução, se tenha aproveitado para incluir questões relativas ao aborto e à contracepção de emergência. Entendo que estas questões não cabem no objecto da presente resolução e devem ser tratadas com outra responsabilidade, levantando graves questões de ordem ética. Ao votar contra aquele parágrafo e tendo sido este aprovado pela maioria dos deputados, abstive-me na votação final da resolução.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − El sida es una enfermedad que se puede prevenir plenamente. Las intervenciones de prevención primaria que proporcionen la información, las capacidades técnicas, los servicios y los productos necesarios para proteger a las personas frente a la transmisión del VIH y fomentar comportamientos más seguros son las piedras angulares de la prevención de la propagación. Es fundamental que la Comisión desarrolle medidas comunes con el fin de promover el pleno respeto de los derechos humanos y la adhesión a enfoques basados en los derechos humanos para las políticas relacionadas con el VIH/sida, incluidas campañas de información para luchar contra la estigmatización y la discriminación de los portadores. Esta resolución exige a los Estados miembros que hagan todo lo necesario para acabar con cualquier tipo de discriminación contra los portadores del VIH/sida, que fomenten y protejan todos los derechos humanos y libertades fundamentales, prestando especial atención a las personas vulnerables e infectadas por el VIH, que revisen las leyes y políticas que afecten desfavorablemente a la ejecución de programas eficaces de lucha contra el VIH, y que aseguren la participación de los portadores del VIH/sida en la definición de las políticas contra la discriminación. Por ello he votado a favor.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – Selon le rapport publié par l'OMS et ONUSIDA, 2,7 millions de personnes ont été infectées par le VIH en 2010 et 34 millions de personnes vivent avec le VIH. La prévention du VIH/SIDA par une information efficace reste essentielle. Le préservatif, seul moyen de protection efficace contre le VIH/SIDA, devrait être accessible gratuitement ou à bas prix. De même, le dépistage anonyme et gratuit mériterait d’être au cœur d’une campagne de prévention européenne. Il faut saluer les efforts faits en Afrique subsaharienne, notamment au Rwanda, en Namibie et au Botsawana, où on a enregistré une augmentation annuelle globale de 30% du nombre de personnes bénéficiant d’un traitement antirétroviral.

La crise économique ne doit pas être un frein ou un obstacle à l'application des nouvelles technologies et de nouvelles approches pour améliorer l’efficience et l’efficacité des programmes de lutte contre le VIH.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − The report is very important because the Commission and Member States should ensure adequate funding and investment to carry out the research needed to implement effective HIV programmes that give equal and timely access to HIV testing, treatment and care to all, and calls on the Member States to direct their policies towards ending the discrimination and social exclusion often associated with people living with HIV/AIDS and to protect fundamental rights. I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − Il problema legato alla diffusione del visus dell'HIV risulta essere, a 30 anni dalla sua scoperta, ancora drammaticamente attuale. La risoluzione presentata oggi contiene sicuramente aspetti positivi, come l'esortazione a potenziare gli strumenti di individuazione e prevenzione del virus, la necessità di migliorare l'assistenza alle persone colpite e l'invito ad investire nella ricerca affinché si possa finalmente sconfiggere questa sindrome. Importante risulta essere anche una corretta campagna di informazione e sensibilizzazione, per lottare contro i pregiudizi ancora presenti all'interno delle nostre società. Tuttavia, non ho potuto esprime il mio voto positivo, poiché è passato un messaggio, all'interno di questa risoluzione, che non ritengo accettabile: mi riferisco all'articolo 22, nel quale l'aborto viene indicato come strumento lecito per prevenire il contagio. Mi sono pertanto astenuto perché, pur condividendo il sostegno generale alla lotta all'AIDS, non posso consentire alcun cedimento a favore della pratica dell'aborto.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Simboliška, kad tuo pačiu metu minime ir pasaulinę kovos su AIDS dieną, ir bene žymiausio nuo šios ligos mirusio žmogaus – dainininko Fredžio Merkurio – mirties dvidešimtmetį. Pritariu Europos Parlamento pozicijai ir siūlymams dėl efektyvesnės kovos su šia liga – tiek dėl išaiškinimo, tiek dėl prevencijos, tiek dėl aspektų, susijusių su žmogaus teisėmis. Vis tik noriu atkreipti dėmesį, jog savo rezoliucijoje nekalbame apie vieną užsikrėtimo ŽIV būdų – švirkščiamųjų narkotikų vartojimą. Mano šalyje, Lietuvoje, būtent šiuo keliu užsikrėtė daugiau nei 70 proc. ŽIV nešiojančių asmenų. Todėl esu įsitikinusi, jog norint, jog kova su ŽIV plitimu bei AIDS būtų sėkminga, valstybės narės į tai turi kompleksiškai žiūrėti ir kovos su narkotikų vartojimu politikose bei strategijose.

 
  
MPphoto
 
 

  Siiri Oviir (ALDE), kirjalikult. − Tänasel ülemaailmsel aidsipäeval, kui möödunud on juba 30 aastat sellest, kui maailm sai teada HIVist ja AIDSist, on ikka veel oluline sellele valulisele probleemile tähelepanu pöörata. Euroopa Parlamendi resolutsioon, mida ma toetasin, toob välja kurva statistika, kus tänaseks on juba 33,3 miljonit inimest üle maailma nakatanud HIViga – see on sama palju kui kogu Kanada elanikkond. Hea meel on vaid selle üle, et ühiskonna pingutused HIV/AIDSi vastases võitluses on kandnud vilja ja viimase kümnendi jooksul on saavutatud uute nakkusjuhtumite ligi 20% vähenemine ning sarnaselt on langenud viimastel aastatel ka AIDSiga seotud surmajuhtumid. Pean ennekõike oluliseks rõhutada suuremat panustamist ennetustööle, kuna tagajärgedega tegelemine on kordades kulukam ja seda mitte ainult rahaliselt. Selleks peaksid liikmesriigid muu kõrval ka rohkem panustama uute ennetustehnoloogiate alastesse teadusuuringutesse ja tagama teadlaskonna ja kodanikuühiskonna esindajate suurema kaasamise.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Gentili colleghi, uno dei massimi problemi della sanità dei giorni nostri è sicuramente quello riguardante l'HIV e l'AIDS. Per quanto ormai l'informazione sia molto diffusa, dalle statistiche è dimostrato che ogni tre ore c'è un nuovo contagio, ed è per questo che trovo assolutamente necessario che l'UE continui con la sua battaglia contro questa tragedia che colpisce di continuo milioni di persone al mondo. Non parliamo solo di zone povere e poco sviluppate, come possono essere quelle africane ma di tutto il mondo, dell' Europa. Perseverare per raggiungere una risposta comune mi sembra sia necessario e doveroso, senza abbassare la guardia.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Υπερψήφισα το κοινό ψήφισμα. Η έκθεση σχετικά με το Ευρωπαϊκό Κέντρο Ελέγχου και Πρόληψης Νοσημάτων για την επαγρύπνηση για το AIDS διαπιστώνει ότι το 2009 σημειώθηκαν 25.917 νέα περιστατικά μόλυνσης από τον ιό HIV σε χώρες της Ευρωπαϊκής Ένωσης και του Ευρωπαϊκού Οικονομικού Χώρου. Η κατάσταση όμως στην Ελλάδα είναι πολύ χειρότερη. Η αύξηση του ποσοστού των ασθενών από τον ιό υπερβαίνει το 1250% μέσα σε έναν μόνο χρόνο. Αιτία η εσκεμμένη επιδίωξη χρηστών ναρκωτικών ουσιών να προσβληθούν από την ασθένεια του ΗΙV προκειμένου να λαμβάνουν το σχετικό κοινωνικό επίδομα αλλά και η ανεξέλεγκτη πορνεία. Τα απαραίτητα μέτρα για τα οποία το παρόν ψήφισμα καλεί τα κράτη μέλη και την Επιτροπή είναι σωστά αλλά πιθανόν ανεπαρκή για την Ελλάδα. Για τον λόγο αυτό, σήμερα, η Κοινοβουλευτική Ομάδα της Ν.Δ. κατέθεσε και σχετικό γραπτό ερώτημα προς την Επιτροπή ζητώντας την κινητοποίηση των κοινοτικών πόρων για την αντιμετώπιση της ανεξέλεγκτης αύξησης των κρουσμάτων στην χώρα.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a presente resolução por concordar com a maioria das suas linhas. Quero contudo salientar que se deve combater o estigma e a discriminação uma vez que estes dificultam consideravelmente o combate à disseminação do VIH/SIDA.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Neste momento, estima-se em 2,2 milhões o número de pessoas portadoras de VIH na União Europeia e nos países vizinhos. Trata-se, como se sabe, de uma doença cuja transmissão é evitável e relativamente à qual, como é claro, uma prevenção adequada permite reduzir a níveis muito próximos de zero a taxa de infecção. Por outro lado, a detecção atempada da infecção permite reduzir de modo considerável os seus efeitos para a saúde. Dados estatísticos apontam para que, nestes casos de tratamento atempado, a taxa de infecção seja reduzida em 96%. Justifica-se, neste contexto, uma abordagem holística que permita, sob múltiplos planos, aumentar a informação ao dispor dos cidadãos quer ao nível preventivo quer no plano sucessivo de controlo da doença.

 
  
MPphoto
 
 

  Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – En cette journée mondiale de la lutte contre le sida, il est important que le Parlement européen délivre un message fort et constant. Même au regard des progrès extraordinaires qui ont été réalisés jusqu'à présent en matière de prévention et de dépistage du VIH, il est essentiel de ne pas relâcher la vigilance et de maintenir un objectif de "propagation zéro" de l'épidémie. C'est le message que le Parlement européen envoie aujourd'hui, en adoptant une résolution souhaitant un accès plus équitable au dépistage, au traitement et aux soins, pour réduire ainsi le nombre d'infections au VIH. Chaque année, plus de 27 000 personnes sont contaminées en Europe, dont 1196 en Belgique en 2010, soit plus de trois par jour. Si l'impact des antirétroviraux est très efficace – on meurt beaucoup moins du sida actuellement –, un relâchement de la vigilance sexuelle ou une banalisation de la contamination ne sont pas tolérables. Le VIH est très complexe et pose encore beaucoup de questions, par exemple sur la problématique de la co-infection, notamment avec la tuberculose et les hépatites virales B et C. La résolution du Parlement européen participe d'un effort continu, dans l'attente d'un vaccin très attendu.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – En 2009, plus de 160 000 personnes ont été infectées par le VIH dans l'UE et les pays voisins, portant ainsi le nombre de personnes vivant avec ce virus à plus de 2.2 millions selon l'OMS. Alors que les cas d'infections se multiplient à un rythme inquiétant, notamment en Europe de l'Est, le Centre européen de prévention et de contrôle des maladies estime que 30% des individus infectés ignorent l'être. Pourtant, des études récentes ont révélé qu'un traitement précoce permet de réduire à la fois la contagiosité des patients et le taux de transmission du VIH jusqu'à 96%. Face à cette situation, je me félicite de l'adoption de cette résolution. A travers ce vote, nous demandons notamment : aux Etats membres, de promouvoir et de soutenir la recherche sur les nouvelles technologies de prévention; au Conseil, de s'attaquer à l'épidémie à travers le développement de plans d'actions spécifiques par pays; à la Commission et au Conseil, de promouvoir le diagnostic et les soins précoces. Le texte appelle également les Etats membres à prendre toutes les actions nécessaires pour mettre fin à la discrimination contre les personnes atteintes du VIH/sida. Cela me paraît être un point très important.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The EP: 1. Calls on the Commission and Council to implement the Communication on ‘Combating HIV/AIDS in the European Union and neighbouring countries 2009-2013’ and its accompanying Action Plan by: - scaling up the implementation of prevention strategies which effectively target regional or local epidemiologic trends and needs, and working towards universal access to prevention, testing, counselling, treatment, care and support; - supporting an effective response to HIV/AIDS in priority regions, such as the worst affected EU Member States, the EU’s worst affected neighbouring countries and the Russian Federation and other CIS countries, - developing means to reach and support the population groups which are most at risk and most vulnerable to HIV/AIDS across Europe; 2. Recalls that the enemy is HIV, rather than HIV carriers;

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – En 2009, 161 000 personnes ont été infectées par le VIH dans l'Union européenne et les pays voisins, portant ainsi le nombre de personnes vivant avec le VIH à un total de plus de 2,2 millions selon les estimations de l'ONUSIDA et de l'OMS. Le phénomène est d'ailleurs particulièrement inquiétant dans les pays d'Europe de l'Est, qui sont beaucoup plus touchés. J'ai soutenu cette résolution en plénière, car elle rappelle les engagements pris lors de la réunion de haut niveau sur le VIH/sida organisée à l’occasion de l'Assemblée générale des Nations unies en 2011, notamment celui d’assurer l’accès aux traitements à 15 millions de personnes séropositives à travers le monde d’ici 2015, et celui de réduire les infections au VIH de 50 % d’ici 2015. Cet objectif est atteignable si l'on combine l'ensemble des politiques de prévention et de santé dans les Etats membres, en se basant sur toutes les parties prenantes : non seulement les associations et les ONG, le personnel médical, les laboratoires pharmaceutiques, mais aussi les associations syndicales et les différents ministères nationaux. L'éradication de cette épidémie d'ampleur mondiale ne pourra être obtenue que par cette coordination de tous les acteurs.

 
  
MPphoto
 
 

  Bogusław Sonik (PPE), na piśmie. − Głosowałem przeciwko rezolucji w sprawie globalnego zwalczania wirusa HIV/AIDS przez UE, ponieważ rezolucja ta zawiera nie tylko popierane przeze mnie zapisy dotyczące priorytetów opieki zdrowotnej oraz polepszenia warunków życia i leczenia osób zakażonych wirusem. Rezolucja dotyczy również kwestii aborcji na żądanie, której ani polski rząd, ani ja nie popieram. Uważam, że rezolucja dotycząca HIV nie powinna odnosić się do kwestii, które nie są związane z istotą problemu, takich jak legalna aborcja, ponieważ może to wprowadzać w błąd opinię publiczną.

 
  
MPphoto
 
 

  Charles Tannock (ECR), in writing. − Regarding the vote today on World AIDS day I wish to explain why I voted against in several RCVs on the issue of the right to abortion, phrased as ‘reproductive rights’ or ‘sexual health matters’ which is something for reasons of conscience I personally oppose when used as a contraceptive; furthermore I regard abortion law as a matter for each sovereign country to decide in their national parliaments and in many developing countries abortion remains illegal. Nevertheless I have always championed the right for sufferers from HIV/AIDS to receive proper treatment everywhere and in particular for the international community and the EU to mobilise medical aid to countries which have poor facilities for AIDS sufferers, and for the EU to help fund anti-retroviral medication and needle exchange programmes for drug addicts in the developing world. I therefore voted in favour of the resolution overall.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Segundo estimativas das Nações Unidas e da Organização Mundial de Saúde (OMS), há cerca de 2,2 milhões de pessoas portadoras do Vírus da Imunodeficiência Humana (VIH), registando-se um aumento dos casos diagnosticados e comunicados tanto a nível europeu (com um crescimento alarmante na Europa Oriental) como mundial. Outro dado alarmante é o de que, de acordo com o Centro Europeu de Prevenção e Controlo de Doenças, cerca de 30% das pessoas infectadas desconhecem que são portadoras do vírus.

O combate à SIDA tem que ter uma resposta e um empenho globais e transdisciplinares, em que as medidas e estratégicas preventivas são a chave para a redução do número de infectados. A informação, a qualidade dos serviços e dos bens necessários à protecção contra a transmissão e à promoção de comportamentos seguros são essenciais para um combate eficaz.

Com este panorama de fundo, é necessário que os Estados-Membros e cada região europeia tenham uma estratégia adequada à sua realidade, com uma aposta no acesso universal à prevenção, aos testes, ao aconselhamento e ao tratamento, evitando assim a estigmatização e discriminação dos portadores de VIH. Sendo a faixa etária dos 15 aos 24 anos um alvo cada vez mais vulnerável, é preciso aplicar políticas públicas centradas neste grupo.

 
  
MPphoto
 
 

  Marina Yannakoudakis (ECR), in writing. − I voted for the resolution as I believe that we must offer our commitment to combat HIV/AIDS as thousands of people are being infected each year. In the UK 100 000 people are living with HIV and there have been 20 000 deaths in my country since the epidemic began. However, I was disappointed that the issue of reproductive rights and abortion was included in the resolution. While I believe that women must have appropriate access to legal abortion in order to keep them safe, it plays a slight role in the fight against HIV/AIDS. In my constituency of London, Chelsea and Westminster Hospital has made appropriate interventions to reduce the rate of mother-to-child HIV transmission to just 1%. The inclusion of reproductive rights in the resolution unfortunately caused a number of my colleagues in the ECR and the Conservative Party to vote against it. We must face up to HIV which, while being preventable, has no vaccine and no cure. I regret that a number of colleagues opposed, abstained or did not have the courage to vote on this resolution.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté pour ce rapport qui manifeste une volonté politique forte du Parlement européen, voire de l'Union Européenne et de ses États membres, de s'impliquer dans la lutte contre le VIH/sida. La lutte contre cette épidémie et l'ensemble des MST ou des maladies co-infectieuses nécessite une action forte des pouvoirs publics. Le Parlement européen donne un signal fort, y compris en ayant l'intelligence de rappeler que la victoire contre ce fléau passe d'abord par la prévention et l'"éducation sexuelle" ainsi que des "liens étroits entre les services de santé sexuelle et génésique". Toute aussi importante est la volonté, exprimée par le Parlement européen, de combattre les stigmatisations que subissent les personnes atteintes du VIH/sida. Ces discriminations peuvent aller jusqu'à des refus de soins, chose proprement inacceptable. On peut se réjouir, une fois n'est pas coutume, de voir plus des trois quarts des parlementaires s'engager dans ce sens. Je me désole en revanche de voir que certains élus, influencés, à n'en pas douter, par des mouvements tout aussi réactionnaires, aient une attitude aussi rétrograde sur un tel sujet. Les fondamentalistes ne sont pas toujours musulmans et pas toujours de l'autre côté de la Méditerranée.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Nach jüngsten EU-Daten geht die Zahl der (gemeldeten) Neuinfektionen mit HIV kontinuierlich zurück und sank 2011 auf einen neuen Tiefstand. Jedoch alarmieren die neuesten Entwicklungstendenzen in vielen Nachbarländern der EU, in denen HIV nach wie vor eine starke Gefährdung der öffentlichen Gesundheit darstellt. In dem Gemeinsamen Entschließungsantrag werden Kommission und Rat aufgefordert, die „Mitteilung über die Bekämpfung von HIV/AIDS in der EU und in den Nachbarländern (2009-2013)“ und den zugehörigen Aktionsplan umzusetzen, sowie länderspezifische HIV-Aktionspläne zu entwickeln, um koordiniert und effektiv das Risiko von Neuinfektionen zu bekämpfen.

 
  
  

Report: Ryszard Antoni Legutko (A7-0387/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório acreditando que a associação da Ucrânia à UE permitirá à Ucrânia muitas melhorias nas áreas da justiça dos princípios democráticos.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Persuadée que la politique européenne de voisinage contribue au renforcement des principes démocratiques et de bonne gouvernance et de la stabilité chez nos voisins immédiats, j’ai voté en faveur du rapport Legutko. Dans le cadre de la politique européenne de voisinage, l’UE est liée à un certain nombre de pays, dont l’Ukraine, par des plans d’action. Les accords d’association constituent la première étape de leur rapprochement. Le Parlement européen recommande que les négociations reposent notamment sur l’instauration progressive d’une zone de libre-échange, le respect de l’Etat de droit, mis à mal par l’affaire Timochenko, et le maintien de son indépendance politique.

 
  
MPphoto
 
 

  Adam Bielan (ECR), na piśmie. − Panie Przewodniczący! Umowa stowarzyszeniowa z Ukrainą to ogromny krok w kierunku zacieśniania stosunków z naszymi wschodnimi sąsiadami. Ze względu na konieczność stałego podnoszenia bezpieczeństwa, a także rozwoju gospodarczego, współpraca z Kijowem przyniesie korzyści całej Wspólnocie. Udzielając

Ukrainie wsparcia w procesie reformowania przewidzianych traktatem dziedzin życia, oczekuję również zaangażowania ukraińskich władz na rzecz pełnego dostosowania uwarunkowań politycznych, prawnych i administracyjnych celem umożliwienia nieskrępowanego uczestnictwa wszystkich obywateli w procesie politycznym. Jako niezwykle ważny postrzegam rozwój społeczeństwa obywatelskiego będącego kluczowym elementem demokratyzacji. Poprzez podnoszenie świadomości społecznej obywateli oraz zwiększenie ich udziału w życiu publicznym, stymulujemy rozkwit nowoczesnego i przyjaznego państwa ukraińskiego. Popieram zatem postulat niezwłocznego utworzenia biura informacji UE. Cieszę się, że zakończenie negocjacji stowarzyszeniowych następuje w czasie polskiej prezydencji, która przez cały swój okres mocno akcentowała relacje w ramach Partnerstwa Wschodniego. Aprobuję rezolucję.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − UE a făcut din drepturile omului și democrație un aspect central al politicii europene de vecinătate. Viitorul acord de asociere cu Ucraina, care implică un nivel de integrare fără precedent între UE și o țară terță, va deveni un exemplu pentru întreaga politică de vecinătate. Este clar că actuala situație politică din Ucraina, îndeosebi în domeniul libertăților civile și al statului de drept, este în contradicție cu spiritul acordului de asociere UE-Ucraina în curs de negociere. UE înțelege să ofere Ucrainei o perspectivă europeană clară, este în interesul ambelor părți. Dar și Ucraina trebuie să respecte toate criteriile, inclusiv democrația, drepturile și libertățile fundamentale și statul de drept. UE pledează hotărât pentru o Ucraină stabilă și democratică, care respectă principiile unei economii sociale și integratoare de piață, ale statului de drept, inclusiv un sistem judiciar independent, drepturile omului și protecția minorităților. Există, în acest moment, preocupări reale cu privire la libertatea presei, a societății civile, desfășurarea alegerilor și statului de drept în Ucraina. Condamnarea, la 11 octombrie 2011, a fostului prim-ministru al Ucrainei la șapte ani de închisoare și procesele altor miniștri au generat o profundă îngrijorare în UE și sunt considerate de mulți ca un act de răzbunare.

 
  
MPphoto
 
 

  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Datorită mărimii, resurselor, populaţiei şi poziţiei geografice, Ucraina este un actor regional cheie care exercită foarte multă influenţă asupra securităţii, stabilităţii şi prosperităţii întregului continent, de aceea ar trebui să îşi asume partea sa de responsabilitate politică. Ucraina se angajează să implementeze o parte foarte mare a acquis communautaire, iar negocierile sunt printre cele mai avansate pe partea de est a continentului şi ar trebui să fie un adevărat exemplu pentru întreaga politică europeană de vecinătate. Deşi au fost unele preocupări cu privire la libertatea presei, libertatea societăţii civile, desfăşurarea alegerilor şi statul de drept, Ucraina a confirmat în repetate rânduri angajamentul său faţă de integrarea europeană şi faţă de ambiţia sa de a deveni stat membru. Consider că un Acord de asociere UE-Ucraina este un instrument cheie în atingerea acestui obiectiv. Iar ca acest Acord de asociere să fie cât mai repede pus în funcţiune, Ucraina trebuie să implementeze reformele necesare şi să promoveze valorile democratice, drepturile omului şi statul de drept.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. A UE preconiza uma Ucrânia estável e democrática, que respeite os princípios de uma economia de mercado social e inclusiva, o Estado de direito, incluindo um sistema judicial independente, os direitos humanos e a protecção das minorias, e que garanta os direitos fundamentais. Os esforços desenvolvidos pela Ucrânia caminham no sentido de desenvolver uma perspectiva europeia do país, nomeadamente através de consolidação da estabilidade política interna, da criação de um ambiente caracterizado por um sólido pluralismo político, das liberdades democráticas e do respeito do Estado de direito. Apoio, por isso, as recomendações do Parlamento Europeu ao Conselho, à Comissão e ao SEAE sobre as negociações sobre o Acordo de Associação entre a UE e a Ucrânia.

 
  
MPphoto
 
 

  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − Non sarebbe pensabile - in linea anche con gli sviluppi della PEV - non sostenere l'accordo di associazione con l'Ucraina, che, per altro verso, riveste un ruolo strategico fondamentale in un settore altrettanto fondamentale quale quello delle risorse energetiche. Tuttavia, le note vicende politico-giudiziaire non possono essere lasciate in secondo piano. In questo senso occorre rafforzare - come peraltro sostenuto recentemente dalla stessa Timoshenko - il significato politico, che deve marciare di pari passo con gli aspetti economico-commerciali dell'accordo. Esso, come auspicato dal documento in esame, deve quindi diventare lo strumento attraverso cui incentivare lo sviluppo e l'incedere delle riforme. Un percorso per nulla semplice e ancor meno scontato come dimostrato dalla bocciatura dell'emendamento che depenalizzava il reato di abuso di potere o dalla permanenza in carcere della Timoshenko e di altri esponenti dell'opposizione. Nessuna intromissione politica negli affari interni di uno Stato sovrano, ma vigilanza accorta e attiva al rispetto di quelle libertà individuali e politiche, prerequisiti fondamentali nel percorso di avvicinamento alla Ue. Il sostegno all'accordo deve quindi essere letto in questa direzione, senza nulla cedere rispetto al rispetto dei diritti delle minoranze e dei principi democratici, peraltro bene espressi nello stesso documento.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente esta resolução por considerar que contém recomendações importantes para o reforço do quadro de cooperação existente entre a UE e a Ucrânia em diversos domínios, nomeadamente no que toca à protecção dos direitos humanos e das liberdades fundamentais, no domínio da energia e das relações comerciais.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. Espero que a União Europeia e a Ucrânia possam retomar o caminho de convergência que vinham trilhando, e que esta última não deixe de realizar as reformas necessárias que lhe permitam vir a aderir à União Europeia, circunstância que apoio e desejo que venha a verificar-se mais cedo que tarde. É justo reconhecer que a Ucrânia empreendeu um esforço reformista importante que deve ser valorizado e incentivado pela União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em análise incide nas recomendações do Parlamento Europeu ao Conselho, à Comissão e ao SEAE relativamente às negociações sobre o Acordo de Associação entre a União Europeia e a Ucrânia. A Política Europeia de Vizinhança da UE prevê a abertura gradual de certos programas da União Europeia à participação de países vizinhos tendo como objectivos a promoção de reformas, a modernização e, muitas vezes, a democratização dos mesmos. Os responsáveis políticos e estatais ucranianos têm, repetidamente, manifestado a intenção da Ucrânia, a médio prazo, vir a integrar a UE, não obstante a condenação de que foi alvo por este Parlamento, em 11 de Outubro, por causa dos julgamentos e condenação da antiga primeira-ministra Yulia Tymoshenko. A Ucrânia, além de ter levado a cabo um conjunto de reformas da administração pública, teve uma participação activa na criação e nos trabalhos da Assembleia Parlamentar Euronest – plataforma de cooperação entre o PE e os parlamentos nacionais dos países vizinhos a Leste da UE. Acresce referir que a nova geração de ucranianos tem fortes ambições pró-europeias. Assim, voto favoravelmente este relatório na esperança de que contribua para a democratização e consolidação do Estado de Direito na Ucrânia.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. A Ucrânia, pela sua importância geoestratégica e em matéria de recursos naturais (nomeadamente energéticos), tem sido um alvo preferencial por parte da União Europeia. Não são pois estranhas as propostas que, no plano económico, o relatório contempla. Nem é estranho o desrespeito pelos princípios que a própria UE diz serem os seus, nomeadamente a separação de poderes, a imparcialidade ou a transparência e a independência do poder judicial do poder político, de que é exemplo a tentativa de influenciar o processo que as instituições da justiça ucraniana promovem contra Yulia Timoshenko.

Rejeitamos toda a ingerência externa que este relatório promove, na continuação de outras orientações políticas que não têm em conta os interesses do povo ucraniano ou dos povos dos países da UE, mas sim dos monopólios económicos e financeiros, de que a proposta de criação de uma Zona de Comércio Livre é mais um exemplo.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Ukrajina je krajina so strategickým významom pre EÚ. Vzhľadom na svoju veľkosť, zdroje, populáciu a geografickú polohu zastáva v Európe významnú pozíciu, vďaka ktorej je kľúčovým aktérom v regióne a výrazne ovplyvňuje bezpečnosť, stabilitu a prosperitu celého kontinentu. EÚ sa výrazne zasadzuje o stabilnú a demokratickú Ukrajinu, ktorá dodržiava princípy sociálneho trhového hospodárstva, zásady právneho štátu (vrátane nezávislého súdnictva), ľudské práva a ochranu menšín a ktorá zaručuje základné práva. Poprední ukrajinskí politickí a štátni predstavitelia opakovane potvrdili svoje odhodlanie pre európsku integráciu a svoju dlhodobú ambíciu zabezpečiť Ukrajine členstvo v EÚ, a práve dohodu o pridružení považujú za kľúčový nástroj na dosiahnutie tohto cieľa. Európska perspektíva Ukrajiny musí byť založená na politike systematických a nezvratných reforiem vo viacerých dôležitých inštitucionálnych, politických, hospodárskych a sociálnych oblastiach. Rámec, ktorý zabezpečuje dohoda o pridružení, poskytne Ukrajine zásadný nástroj na modernizáciu a plán riadenia vnútorných domácich reforiem, ako aj nástroj na národné zmierenie, ktoré pomôže krajine prekonať nedávne negatívne trendy, preklenúť existujúce rozkoly v ukrajinskej spoločnosti a zjednotiť ju v jej cieli zameranom na jej európsku perspektívu, a to na základe hodnôt demokracie, právneho štátu, ľudských práv a správneho riadenia vecí verejných.

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette résolution, relative aux négociations concernant l'accord d'association UE-Ukraine, d'une part car elle insiste instamment sur la conditionnalité de cet accord avec la protection et la promotion des droits de l'homme, d'autre part car elle rappelle l'intérêt stratégique de l'Ukraine pour l'Union européenne, non seulement en termes de potentiel énergétique mais aussi en termes de gestion des flux migratoires et de lutte contre la criminalité organisée. L'Union Européenne doit rester ferme sur ses valeurs et ses principes, c'est pourquoi l'accord d'association doit constituer une véritable fenêtre d'opportunité économique et commerciale pour l'Ukraine, mais elle doit exiger en retour que l'Ukraine respecte l'engagement environnemental européen dans le cadre de ses activités énergétiques, qu'elle respecte les valeurs démocratiques, l'indépendance de la justice, les droits de l'homme et libertés fondamentales et surtout, qu'elle respecte tous les engagements qu'elle a pris dans le cadre de cet accord d'association. Il est important de garder à l'esprit que l'Ukraine est désormais aux portes de l'Union, et que le resserrement de nos liens avec ce pays est lié à l'effectivité de notre espace de libre-échange ainsi que de notre espace de liberté, de sécurité et de justice.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau, kadangi ES ir Ukraina yra raginamos pasirašyti asociacijos susitarimą, pagal kurį Ukrainą turi įgyvendinti eilę priemonių, siekiant įstoti į ES. Asociacijos susitarimas turės teigiamą poveikį Ukrainos verslo aplinkai, nes vadovaujantis juo ES ir Ukrainos verslo veikėjams bus nustatytos bendros taisyklės ir standartai ir taip užtikrintas didesnis investicijų Ukrainoje nuspėjamumas ir jų finansinis saugumas. ES tvirtai remia stabilią ir demokratišką Ukrainą, kuri laikosi socialinės ir visa apimančios rinkos ekonomikos, įstatymo viršenybės (įskaitant nepriklausomus teismus), žmogaus teisių ir mažumų apsaugos principų ir kurioje užtikrinamos pagrindinės teisės. Ukrainos pastangos kurti ne tik šalies politinį stabilumą, bet ir patikimą politinio pliuralizmo aplinką, taip pat puoselėti demokratines laisves ir skatinti vidaus reformas ateityje užtikrintų greitesnį ir sklandesnį galimo Ukrainos integravimosi į Europą proceso vystymąsi.

 
  
MPphoto
 
 

  Tunne Kelam (PPE), in writing. − I voted in favour of this report. I support in principle the conclusion of an EU-Ukrainian association agreement as soon as possible. But the report also stresses that Ukraine has first to solve the problems and issues mentioned (deterioration of rule of law, selective use of justice, human rights breaches). Ukraine is clearly part of Europe, but its sovereignty is vested in its freedom to show in a convincing way that it also wants to be part of Europe in respecting the core values of Europe – the rule of law, respect for human rights and freedom of speech. As MEPs we also have to be aware that the people of Ukraine do not necessarily equate with the governing regime. These people deserve to be part of Europe and we need to encourage them for a closer integration with Europe. But at the end of the day, actions and real changes, not programmes or slogans, will count.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this Resolution which points out that "the sentencing on 11 October 2011 of Ukraine’s former Prime Minister, Yulia Tymoshenko, to seven years in prison and the trials of other ministers have raised serious concerns in the EU and are widely seen as either acts of revenge or as part of an attempt to convict and imprison opposition members in order to prevent them from standing and campaigning in next year’s parliamentary elections or in the 2015 presidential election; whereas the law selectively applied against Tymoshenko dates back to Soviet times and makes provision for criminal prosecution for political decisions; whereas Articles 364 and 365 of that law, which are currently under review by the Verkhovna Rada, do not comply with EU and UN standar"

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − L’Ucraina è un paese dell’ex Unione sovietica che riveste un’importanza strategica enorme per gli interessi dell’unione europea. Questo però non deve farci chiudere gli occhi di fronte alle violazioni dei diritti delle persone. E’ indispensabile che la cooperazione tra l'Unione europea e l'Ucraina passi attraverso la questione del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A Ucrânia possui uma grande importância geoestratégia para a UE, sendo um actor regional com elevada influência nos países vizinhos. Com este Acordo de Associação, a Ucrânia compromete-se a aplicar grande parte do acervo comunitário. Os esforços desenvolvidos pela Ucrânia para consolidar a estabilidade política interna, para criar um ambiente caracterizado por um sólido pluralismo político, pelas liberdades democráticas e pelo respeito do Estado de direito, bem como para ampliar as reformas internas, estão a facilitar o desenvolvimento da perspectiva europeia do país. No entanto, os últimos acontecimentos políticos, nomeadamente a utilização dos meios judiciais para o combate político, demonstram que ainda existe um longo caminho a percorrer no sentido de agilizar o processo para uma futura adesão à UE, designadamente, o cumprimento de todos os pressupostos que um Estado de Direito exige.

 
  
MPphoto
 
 

  Alajos Mészáros (PPE), írásban. − Az ukrán politikai vezetés már több ízben is megerősítette az európai integráció melletti elkötelezettséget. Ezzel rászolgált a most kötendő társulási megállapodás megkötéséhez, mely eddig soha nem látott mértékű integrációt hozna létre az Európai Unió és Ukrajna között.

Azonban komoly aggodalmat kelt Julia Timosenko bebörtönzése és más miniszterek ellen folytatott perek, amelyekkel a jövő évi parlamenti választásokon való részvételüket próbálják megakadályozni. A közelmúltban aggályok merültek fel a sajtószabadsággal és jogállamisággal kapcsolatban is, nem beszélve arról a tényről, hogy Oroszország nyomást próbál gyakorolni szomszédjára, hogy ne írja alá a szabadkereskedelmi megállapodást az EU-val.

Mindezek ellenére úgy gondolom, hogy meg kell tennünk a szükséges lépéseket ahhoz, hogy megvalósulhasson a társulási megállapodás. Ukrajnának kötelezettségvállalásra van szüksége a reformok, a demokratikus értékek és az emberi jogok megerősítése érdekében. Megfelelő pénzügyi, technikai és jogi segítséget kell nyújtanunk és támogatnunk kell a korrupcióellenes politika kidolgozását az országban. Segítséget kell nyújtanunk az Oroszországgal való tárgyalások során is, valamint az energiabiztonság terén, hogy meg tudjuk erősíteni az Európai Unióval köttetett energiaügyi együttműködést.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − De ninguna manera hubiera podido votar a favor de este informe al tratarse de una clara injerencia en los asuntos internos de Ucrania. El Acuerdo de Asociación que está en negociaciones entre la UE y Ucrania lo que pretende es establecer una Zona de Libre Comercio entre ambas regiones, lo que en ningún caso será beneficioso para las poblaciones, sino para los intereses económicos de la UE. Por otro lado, la UE con este Acuerdo de Asociación impone una perspectiva europea que no es más que la obligación de que Ucrania imponga reformas internas y cambios sistemáticos e irreversibles en toda una serie de importantes ámbitos sociales, económicos, políticos e institucionales, que ya se han llevado a cabo o se están llevando a cabo. Esto supone, bajo mi punto de vista, una injerencia inaceptable en la soberanía de ese país, por lo que he votado en contra de este informe.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – Depuis 1992, date de l'indépendance de l'Ukraine, l'Union européenne n'a cessé de développer des relations bilatérales avec son voisin de l'Est. Les multiples résolutions qui ont été votées récemment au Parlement vont dans ce sens. L'accord d'association entre l'Union européenne et l'Ukraine s'inscrit tout naturellement dans cette logique positive et constructive. La conclusion d'un tel accord devra, au-delà des avantages économiques partagés, amener l'Ukraine à progresser sur la voie d'un État de droit, d'un État garant de la démocratie et des droits fondamentaux des citoyens. La démocratie a des exigences complexes qui vont au-delà du droit de vote et du respect des élections. La démocratie requiert la protection des droits et de la liberté, le respect de la légalité ainsi que la garantie de la libre discussion et l'incitation au débat. C'est avant tout la liberté d'opinion. La majorité n'autorise pas la tyrannie majoritaire. La démocratie, c'est une opposition constructive, une société civile libre et attentive, une presse indépendante.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Ukraine’s association with the EU provides the best possibility for overcoming recent negative trends in the country and I welcome the perspective of the association agreement. In favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Es steht zwar außer Frage, dass die Europäische Union gute Beziehungen, vor allem hinsichtlich wirtschaftlicher und wissenschaftlicher Zusammenarbeit, mit der Ukraine unterhalten sollte. Dabei darf allerdings nicht außer Acht gelassen werden, dass ein Assoziierungsabkommen mit der Ukraine, was über kurz oder lang auf eine Vollmitgliedschaft in der EU abzielt, zweifelsohne eine Verschlechterung der Beziehungen zu Russland mit sich bringt. Zudem hat die Verurteilung der ehemaligen Ministerpräsidentin der Ukraine, Julija Tymoschenko, in einem politischen Schauprozess aufgezeigt, dass die Ukraine hinsichtlich Rechtsstaatlichkeit und demokratischer Werte nach wie vor große Defizite aufweist. Dies alles führt zu einer Situation, in der es derzeit unüberlegt wäre, besagtes Abkommen zu verabschieden. Aus diesem Grund habe ich mich enthalten.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Balsavau už. Ukraina jau kuris laikas yra atsidūrusi kryžkelėje. Svarbu, kad šalies politiniam elitui nepritrūktų politinės valios išlaikyti europietišką kryptį, ne tik ekonomine, bet ir vertybine prasme. Tikiuosi, artimiausiu metu Ukraina įvykdys reikalingas reformas teisingumo srityje, užtikrins p. J. Tymošenko teisę į apeliaciją, ir visai opozicijai – galimybes netrukdomai dalyvauti politiniuose procesuose ir rinkimuose. Kita vertus, ES turėtų palaikyti Ukrainos europines aspiracijas. Ukraina yra viena pažangiausių EKP šalių, jos sėkmės istorija paskatins kitas Rytų Partnerystės šalis sekti šiuo pavyzdžiu. Tikiuosi, ES valstybių vadovai uždegs žalią šviesą Asociacijos susitarimui dar šiemet.

 
  
MPphoto
 
 

  Siiri Oviir (ALDE), kirjalikult. − Toetasin antud resolutsiooni, mis tunnustab Ukraina senist panust ja saavutusi assotsieerimislepingu osas ning pöörab ka tähelepanu olulistele lahendamist vajavatele küsimustele. Samas ei ole ma nõus sellega, et Euroopa Parlament peab pidevalt kaitsekõnet kohtus korruptsioonis süüdi mõistetud Ukraina eelmisele peaministrile Julia Tõmošenkole, kuna tõde antud küsimuses ei ole must ja valge. Hea meel on aga tõdeda, et Ukrainaga peetavad läbirääkimised on Ida-Euroopa piirkonna ühed arenenumad ja eeskujuks kogu Euroopa naabruspoliitikale. Ukrainaga sõlmitav assotsieerimisleping saab olema hoopis laialdasem, tähendades sisulist integratsiooni Euroopasse ning avardades Ukraina jaoks väljavaateid saada tulevikus EL liikmeks.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, tra l'Unione europea e l'Ucraina esistono da tempo molti accordi commerciali che semplificano la legislazione sugli scambi da e per l'Europa o stabiliscono nuove forme procedurali che incentivino l'import - export. Con la relazione del collega Legutko, che ha ricevuto anche il mio voto favorevole, si va verso la sostituzione dell'accordo di partenariato e cooperazione (in vigore dal 1998) con il più completo accordo di associazione che permetterà l'apertura di ulteriori negoziati e la stipulazione di accordi aggiuntivi. L'Ucraina raggiungerà cosi un livello d'integrazione con l'UE senza precedenti per quanto riguarda i rapporti con i paesi terzi. Inoltre, con questo accordo i negoziati tra UE ed Ucraina saranno tra i più avanzati nel vicinato orientale essendo così d'esempio per la politica europea di vicinato nel suo complesso.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a presente resolução da qual destaco o pedido de intensificação da cooperação em matéria de intercâmbio de jovens e estudantes e de desenvolvimento de programas de bolsas, permitindo que os ucranianos se familiarizem com a União Europeia e os seus Estados-Membros, e vice-versa.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Com os recentes alargamentos da União Europeia, a Ucrânia passou a estar às portas do espaço comum. Trata-se de um Estado que ocupa um espaço de grande relevo geoestratégico não só como possível parceiro comercial, mas sobretudo enquanto garante da paz e da segurança numa região onde a implantação do Estado de direito ainda não se encontra assegurado. Neste contexto, relembram-se, por exemplo, as recentes preocupações com a garantia de um processo penal equitativo (a propósito da detenção de Julia Tymoschenko). Todavia, estes elementos devem contribuir não para o agudizar das desconfianças entre os dois espaços, mas sobretudo para incentivar a acção comunitária de apoio à Ucrânia, apoiada no reconhecimento recíproco entre os dois espaços. A UE pode afirmar-se, neste contexto, enquanto verdadeira potência regional no respeito pelos direitos das pessoas e na defesa do primado do direito. Nesta medida, revejo-me na Resolução apresentada, tendo-a votado em sentido favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Mitro Repo (S&D), kirjallinen. − Arvoisa puhemies, äänestin esityksen puolesta. Assosiaatiosopimus on johdonmukainen ja samalla erittäin tärkeä askel Euroopan unionin ja Ukrainan välisissä suhteissa. Tällä sopimuksella Ukraina sitoutuu panemaan täytäntöön suuren osan unionin säännöistä. Ukraina on kokonsa ja sijaintinsa vuoksi strategisesti merkittävä maa. Ukrainan lähentymisellä kohti Eurooppaa on merkitystä turvallisuuteen, vakauteen ja vaurauteen koko Euroopassa. Kansalaisyhteiskunnan uusi sukupolvi on koulutettua eikä se ole kokenut neuvostoaikoja. Uusi sukupolvi on vahvasti Eurooppa-mielinen. Tämä mahdollistaa Ukrainan nykyaikaistumisen.

Viimeaikaiset tiedot tiedotusvälineiden ja kansalaisyhteiskunnan vapauden heikentämisestä, vaalijärjestelyjen puutteista ja oikeusvaltioperiaatteen rakoilusta tulee kuitenkin ottaa vakavasti. Eurooppalaisena valtiona Ukraina on tervetullut EU:n jäseneksi, kunhan se vain ensin täyttää kaikki jäsenyyskriteerit. Myös EU:n on oltava rehellinen ja johdonmukainen: Euroopan on siis pidettävä kiinni lupauksistaan.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – L'Union européenne a tout intérêt à développer des relations avec les pays tiers lorsqu'elles peuvent bénéficier aux deux parties en termes de stabilité politique ou encore de débouchés économiques. L'accord d'association qui est actuellement en négociation entre l'UE et l'Ukraine répond à cette logique - notamment au vu de l'importance géopolitique de l'Ukraine, son histoire et ses ressources - tout en allant plus loin encore. Il annonce en effet un nouveau type d'accord, plus ambitieux, plus prometteur encore, car supposant une mise en œuvre importante de l'acquis communautaire dans le pays tiers concerné. Je me réjouis donc du vote du rapport de Ryszard Antoni Legutko qui soutient ces négociations tout en demandant expressément le respect de l'Etat de droit et des droits de l'homme - citant notamment la récente condamnation, préoccupante, de l'ancienne première ministre Ioulia Timochenko. Je salue également particulièrement la volonté du Parlement européen de renouer un dialogue nécessaire et efficace avec le président Ianoukovitch, la demande de réforme des systèmes judiciaires et électoraux ou encore le projet de renforcer la coopération énergétique pour sécuriser l'approvisionnement en énergie de l'Europe.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The EP addresses, in the context of the ongoing negotiations on the Association Agreement, the following recommendations to the Council, the Commission and the EEAS: (a) to take the view that a deepening of relations between the EU and Ukraine and the fact of offering Ukraine a European perspective are of great significance and in the interests of both parties; to recognise Ukraine’s aspirations pursuant to Article 49 of the Treaty on European Union, provided that all criteria, including respect for the principles of democracy, human rights, fundamental freedoms and the rule of law, are met; (b) to make the necessary progress in order to achieve the rapid initialling of an EU-Ukraine Association Agreement, preferably by the end of 2011 if possible; to ensure at the same time, in line with the demands made in Parliament’s resolution of 27 October 2011, that this important initiative within the Eastern Partnership goes hand in hand with commitments by Ukraine to implement the necessary reforms and strengthen democratic values, human rights and the rule of law;

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – En tant que vice-présidente de la commission des affaires étrangères et membre de la commission du commerce international, j'ai pu suivre l'ensemble des travaux sur ces recommandations. Lorsque la commission du commerce international avait suspendu temporairement son vote, le jour de la condamnation de Ioulia Timochenko, j'avais approuvé cette décision, qui constituait un signal pour l'Ukraine : l'Union européenne ne fait pas que promouvoir ses valeurs, elle n'hésite pas à les défendre concrètement. Les recommandations présentées à l'assemblée plénière tiennent pleinement compte de cette considération, et c'est pourquoi j'ai voté en leur faveur. Je resterai néanmoins vigilante lors des négociations, car au-delà de mes inquiétudes relatives aux droits de l'homme, j'ai également des doutes quant au contenu de la partie commerciale de cet accord. Sur ce dernier point, il sera important que l'Ukraine accepte de faire de réelles concessions, en particulier sur l'éradication des obstacles, tarifaires ou non tarifaires, aux exportations, et l'acceptation des indications géographiques.

 
  
MPphoto
 
 

  Czesław Adam Siekierski (PPE), na piśmie. − Dnia 1 marca 1998 roku pomiędzy UE a Ukrainą została podpisana umowa o partnerstwie i współpracy. Był to pierwszy krok do zacieśniania relacji między oboma podmiotami. Kolejnym etapem, stanowiącym bliższe ramy kooperacji ma być układ o stowarzyszeniu między UE, a Ukrainą. Spowoduje to częściową implementację prawa UE do systemu prawnego Ukrainy i zacieśnienie więzi gospodarczo-politycznych.

Jednakże trzeba wskazać, iż niedawne aresztowanie b. premier Ukrainy Julii Tymoszenko negatywnie rzutuje w kontekście zawarcia wymienionego powyżej układu o stowarzyszeniu, gdyż stawia pod znakiem zapytania sprawność działania demokracji i niezawisłość sądów na Ukrainie. Dlatego też słusznym wydaje się wprowadzenie do przyszłego układu mechanizmu prawnego umożliwiającego ewentualne zawieszenie tegoż układu w przypadku gdyby jego istotne postanowienia były celowo nieprzestrzegane przez rząd Ukrainy.

Przyszły układ o stowarzyszeniu powinien szczegółowo regulować sprawy związane ze współpracą gospodarczą i handlową. Kluczowym zagadnieniem do opracowania wydaje się być tutaj współpraca energetyczna. Jest ona niezbędna do wzajemnej dywersyfikacji źródeł energii oraz zabezpieczenia tranzytu surowców energetycznych z Rosji. Konieczne jest również zwalczanie korupcji na stanowiskach urzędniczych. Układ musi nakładać na Ukrainę także wymagania dotyczące wprowadzenia systemu bezwizowego pomiędzy Ukrainą a UE. Rozwiązanie takie mogłoby być sprawdzone w praktyce podczas Mistrzostw Europy w Piłce Nożnej w 2012 roku.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − I negoziati a cui si fa riferimento nella relazione che abbiamo votato questa mattina, e cioè l'incontro del prossimo 19 dicembre, sono ancora in forse, siccome è notizia di pochi giorni fa' che il Presidente ucraino, Viktor Janukovych, ha chiuso un dibattito con la stampa circa la sua presenza o meno al Summit UE-Ucraina dicendo che "ci sarà là dove necessario per gli interessi nazionali ucraini". Ha lasciato così nel dubbio con questa frase enigmatica sulla sua partecipazione. In un'occasione storica in cui Kiev e Bruxelles potrebbero firmare un Accordo di Associazione con cui l'Unione europea riconoscerebbe alla parte ucraina il medesimo status di partner privilegiato oggi goduto da Islanda, Svizzera, e Norvegia, il Presidente sembra volersi far desiderare. Vorrei che il Parlamento europeo riflettesse su questo non pieno coinvolgimento dello Stato che maggiormente dovrebbe essere interessato alla partecipazione al vertice. La notizia della partecipazione del Capo dello Stato ucraino al vertice eurasiatico sarebbe una provocazione orchestrata dalla stessa Amministrazione Presidenziale per alzare la posta in gioco con l'Unione europea negli ultimi giorni di trattative prima del varo dell'Accordo di Associazione. Una valutazione dunque alla richiesta ucraina all'ingresso nell'UE entro i prossimi 10 anni.

 
  
MPphoto
 
 

  Csaba Sándor Tabajdi (S&D), írásban. − Fontos lenne, hogy még az idén megvalósuljon a társulási megállapodás parafálása az Európai Unió és Ukrajna között. A megállapodás új minőséget jelentene az Európai Unió és Ukrajna kapcsolatában és fontos lépésnek tekinthető az Európai Unió és Ukrajna között létrehozandó szabadkereskedelmi megállapodás, a szorosabb energiaügyi együttműködés, valamint az ukrán vízummentesség irányába.

Az ukrán vezetésnek azonban fel kell hagynia azzal a törekvéssel, hogy Julia Timosenkót egy szovjet időkből származó és szelektíven alkalmazott törvény alapján, egy korábbi politikai döntése miatt vonják felelősségre. Lehetőséget kell biztosítani arra, hogy a fellebbezési eljárást tiszta körülmények között folytathassa le az ukrán igazságszolgáltatás.

Az ügy rámutat arra, hogy Ukrajnában jelentős előrehaladást kell elérni az igazságszolgáltatás függetlenségének megerősítése és a korrupció visszaszorítása terén. Az igazságszolgáltatás függetlensége olyan alapérték, amelyet az Európai Uniónak nem csak határain túl, de azon belül is érvényesítenie kell.

Nem csak Ukrajnában, de az Európai Unión belül Magyarországon is előfordulhat, hogy egy volt kormányfőt egy korábbi gazdasági-politikai döntése miatt igyekeznek elítélni. A politikai okok által vezérelt koncepciós eljárások ellen az Európai Uniónak saját határain belül is határozottan fel kell lépnie.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A instrumentalização das instituições judiciais para fins partidários e políticos, que tem vindo a verificar-se na Ucrânia, revela que há ainda obstáculos à promoção dos direitos e das garantias fundamentais dos cidadãos ucranianos. Os acontecimentos ocorridos no mês passado põem em causa um dos valores fundamentais da UE: o Estado de direito e a liberdade de pensamento e de imprensa.

Este Acordo de Associação, que inclui também uma Zona de Comércio Livre Aprofundada e Abrangente (ZCLAA), é um documento que abre uma nova porta aos acordos da UE com países terceiros, uma vez que pressupõe um grau de integração bastante elevado, através da incorporação do acervo comunitário. Este tipo de acordos, que deverão servir de exemplo para os países da Política de Vizinhança, deixam em aberto a possibilidade de uma adesão futura.

A política de reformas levada a cabo pela Ucrânia centra-se em domínios institucionais, económicos e sociais A importância estratégica da Ucrânia para a UE é inegável. Contudo, devemos evitar aplicar um jogo duplo, esquecendo os princípios constituintes da UE, que são a base de todas a políticas europeias. Considero que é importante obter o empenho das autoridades ucranianas para repor o Estado de direito.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Eine Intensivierung der Beziehungen zur Ukraine ist für die EU vor allem im Energiebereich von großem Interesse. Für die derzeitigen Verhandlungen über ein Assoziierungsabkommen mit der Ukraine empfiehlt das Europäische Parlament, ein Treffen mit Präsident Janukowytsch noch für diesen Monat anzuberaumen, um Bedenken seitens der EU hinsichtlich der jüngsten Vorkommnisse zu besprechen. Bezüglich des Inhalts des Abkommens fordert das Parlament vor allem die Aufnahme höchster Umweltnormen und die Forcierung einer Verbesserung des Investitionsklimas, indem die Ukraine hinsichtlich Rechtsstaatlichkeit, Rechtssicherheit und ihrer Justizreform unterstützt wird. Ich habe zugestimmt.

 
  
  

Report: Matteo Salvini (A7-0406/2011)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente relatório deixando a mensagem que, para alcançarmos um sistema moderno de regimes aduaneiros, há que fortalecer a competitividade da UE, ao mesmo tempo que se promove a segurança, a vigilância do mercado, a protecção dos consumidores e os nossos interesses financeiros.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Serviciile vamale au un rol esenţial în ceea ce privește garantarea siguranţei și a securităţii, protecţia consumatorilor și a mediului, consolidarea luptei împotriva fraudei și corupţiei și asigurarea respectării drepturilor de proprietate intelectuală. O politică vamală cuprinzând proceduri vamale funcţionale, eficiente și simplificate joacă un rol cheie în combaterea intrării ilegale a mărfurilor și produselor contrafăcute pe piaţa unică și îmbunătăţește, prin urmare, siguranţa și securitatea pentru consumatorii europeni. Modernizarea strategiei vamale și a instrumentelor vamale ale UE contribuie în mod esenţial la competitivitatea economică globală a UE și la relaţii comerciale sigure cu ţările terţe. Am votat în favoarea acestui raport.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – En vue de renforcer la compétitivité des entreprises européennes et la sécurité des consommateurs, le Parlement européen prône une modernisation des systèmes électroniques des services douaniers. Cette modernisation passe par une application harmonisée de la législation douanière européenne et une simplification des procédures douanières. Estimant que cette modernisation est indispensable au bon fonctionnement du marché intérieur, à la lutte contre la contrefaçon et à la protection des droits de propriété intellectuelle, j’ai voté en faveur du rapport Salvini.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Muitų sąjunga yra vienas pagrindinių laisvo prekių judėjimo, ekonomikos vystymosi ir vidaus rinkos augimo pagrindų. Muitinės atlieka svarbų vaidmenį ginant ES finansinius interesus, dėl suklastotų ir piratinių prekių importo į ES prarandamos pajamos ir pažeidžiamos intelektinės nuosavybės teisės, o suklastoti produktai gali kelti didelį pavojų Europos vartotojų saugai ir sveikatai. Muitinės šiandien pirmiausia susiduria su didėjančia importo, eksporto ir tranzito apimtimi, nors ištekliai tebėra riboti, todėl ypač svarbu užtikrinti veiksmingą ir efektyvų muito procedūtų valdymą . Pritariu, kad 2008 m. priimtas Modernizuotas muitinės kodeksas yra labai svarbus siekiant pagerinti dabartinę padėtį bei užtikrinti sklandžią ,gerai veikiančią ir paprastą muitinių sistema. Manau, kad e. muitinė, o ypač centralizuotas muitinis įforminimas, yra vienas svarbiausių muitinių modernizavimo ir supaprastinimo aspektų, kuris sustiprintų ekonominį ES konkurencingumą ir leistų plėtoti patikimus prekybos santykius su trečiosiomis šalimis.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea raportului redactat de colegul Salvini, deoarece cred că este cheia competitivității Uniunii pe piața actuală. Subliniez necesitatea adaptării sistemului la cerințele actuale. Astfel, trebuie asigurat tranzitul diferențiat pentru mărfurile perisabile și neperisabile. Aprovizionarea la timp și în siguranță a pieței europene este prioritatea Uniunii astăzi. Totodată, trebuie respectat principiul proporționalității măsurilor adoptate de către autoritățile naționale. Un regim vamal eficient este esențial pentru dezvoltarea drepturilor de proprietate intelectuală, cum se subliniază la punctul 22. De asemenea, el asigură transparența necesară pentru activitatea curentă a IMM-urilor, facilitând creșterea economică. În România, unul dintre obiectivele principale ale reformei a fost eradicarea fenomenului corupției din aparatul vamal. Alături de restructurarea poliției de frontieră, reprezintă baza aderării României la spațiul Schengen.

 
  
MPphoto
 
 

  Adam Bielan (ECR), na piśmie. − Panie Przewodniczący! Modernizacja służby celnej to jedno z zadań podejmowanych dla ułatwienia prowadzenia działalności gospodarczej w Unii. Realizacja koncepcji scentralizowanej odprawy celnej, umożliwiającej przedsiębiorstwom zgłaszanie towarów drogą elektroniczną i dokonywanie płatności w miejscu swojej siedziby, może wydatnie uprościć procedury celne. Sformułowanie odpowiedniej strategii celnej jako jednego z priorytetów państw członkowskich jest elementem kluczowym także dla europejskiej konkurencyjności. Przyczyni się bowiem do poprawy ochrony praw własności intelektualnej oraz zwalczania nielegalnego przywozu towarów czy produktów podrabianych. Nie bez znaczenia pozostają kwestie bezpieczeństwa. Zarówno w zakresie eliminowania przypadków wwozu materiałów zagrażających życiu, jak i nielegalnej imigracji z wykorzystaniem środków transportu towarowego. By móc zachować czujność wobec nieustannego zagrożenia, służby celne muszą mieć najlepsze warunki dla zagwarantowania, że do krajów członkowskich trafiają jedynie bezpieczne produkty, spełniające wymogi prawne. Głosowałem za przyjęciem sprawozdania.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Salvini sur la modernisation des services douaniers. Ce rapport rappelle que les douanes doivent disposer des ressources suffisantes afin de faire face à leurs responsabilités accrues. Cela s'accompagne d'une exigence de simplification, de standardisation et de modernisation de la législation douanière et des procédures douanières.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Apoio uma União Aduaneira eficiente, uma vez que a livre circulação de mercadorias constitui uma das pedras angulares do processo de integração europeia, do desenvolvimento económico e do crescimento no mercado interno. Sabendo que as alfândegas desempenham um papel crucial na garantia da segurança, na protecção dos consumidores e do ambiente, na garantia da cobrança total das receitas, no reforço da luta contra a fraude e a corrupção e na garantia do respeito dos direitos de propriedade intelectual, venho por este meio expressar o meu apoio à sua modernização.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. A modernização dos regimes aduaneiros desempenha um papel prioritário na garantia de segurança, na protecção dos direitos de propriedade intelectual, na luta contra a fraude e na actualização e adaptação dos sistemas a uma tecnologia evolutiva. Trata-se de um relatório audaz e renovador. O Código Aduaneiro Modernizado (CAM), adoptado em 2008, desempenha um papel fundamental na simplificação dos procedimentos aduaneiros e na harmonização das regras aduaneiras da UE, ajudando assim os operadores económicos a exercerem as suas actividades com maior eficácia e as autoridades aduaneiras a realizarem o seu trabalho com mais eficiência. Contudo, o CAM ainda não é aplicável, uma vez que os sistemas informáticos ainda não foram implementados e/ou desenvolvidos. Consequentemente, o progresso efectuado até à data é indicativo de um não cumprimento do prazo de aplicação (fixado em 24 de Junho de 2013). Ainda assim, concordo que seja adequado protelar a aplicação do CAM, tanto mais que a grande maioria dos Estados-Membros e dos representantes comerciais apoia esta opção. É igualmente importante assegurar a cooperação entre as autoridades aduaneiras e, posteriormente, entre as autoridades aduaneiras e os operadores económicos, assim como com as autoridades governamentais. Para esse efeito, admito que possa vir a ser necessário criar uma Agência Aduaneira Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Sono favorevole alla proposta sulla modernizzazione dei servizi doganali. Le dogane rivestono un'importanza fondamentale per gli scambi internazionali, dunque ritengo necessaria la semplificazione, standardizzazione e modernizzazione delle legislazioni e procedure doganali. Le diverse interpretazioni nazionali della normativa doganale dell'Unione sono fonte di burocrazia per le imprese, con un conseguente impatto negativo sulla competitività europea. Modernizzare le dogane e introdurre strumenti informatici moderni ed efficienti devono essere una priorità politica di rilievo, apportando così un chiaro valore aggiunto agli operatori dell'Unione europea e, in particolare, alle piccole e medie imprese. Un'efficace politica doganale è determinante per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale e la lotta contro l'entrata illegale di merci e prodotti contraffatti nel mercato unico e rafforza quindi il controllo della sicurezza e la protezione per i consumatori europei. Non sono però d'accordo con gli articoli dal 41 al 46 relativi all'origine preferenziale perché ritengo che sia limitante dare delle "soluzioni pronte" sin da ora su un tema così delicato e discusso negli anni. La sede più opportuna per discutere questo tema sarà la procedura ordinaria che si attiverà con la prossima proposta legislativa della Commissione di revisione del codice doganale.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport sur la modernisation de la stratégie européenne pour les douanes. Avec le démantèlement des frontières intérieures de l'Union européenne, les douanes doivent avoir les ressources suffisantes afin de faire face à de nouveaux défis, notamment en matière de sécurité et de prévention des trafics illégaux.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, deoarece o uniune vamală eficace reprezintă una dintre pietrele de temelie ale procesului de integrare europeană, cât și un fundament puternic pentru libera circulaţie a mărfurilor, pentru creșterea și dezvoltarea economică în cadrul pieţei interne. Susţin faptul că serviciile vamale au un rol esenţial în ceea ce priveşte garantarea siguranţei și a securităţii, protecţia consumatorului și a mediului, cât şi în consolidarea luptei împotriva fraudei şi corupţiei și asigurarea respectării drepturilor de proprietate intelectuală. Consider că modernizarea strategiei vamale ar trebui să fie o prioritate și să dispună de un buget pe măsura ambiţiilor, deoarece o bună politică privind procedurile vamale funcţionale poate contribui în mod esenţial la stimularea competitivităţii globale a UE. Totodată, susţin faptul că administraţiile vamale trebuie modernizate și că avem nevoie de măsuri de modernizare, precum simplificarea legislaţiei vamale și sisteme vamale informatice interoperabile, care vor contribui la înlesnirea practicilor comerciale. Nu în ultimul rând, susţin faptul că, pentru a garanta îndeplinirea misiunii serviciilor vamale în mod eficient, cooperarea dintre diferitele părţi implicate și instituţiile din domeniul vamal este esenţială și cred că trebuie să asigurăm o circulaţie promptă și transparentă a informaţiilor între toate părţile implicate.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre a modernização dos regimes aduaneiros, por apresentar propostas que irão contribuir para uma maior segurança dos produtos e protecção dos consumidores, bem como para reforçar a competitividade da UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Diogo Feio (PPE), por escrito. O papel das alfândegas na competitividade económica europeia é de extrema importância, pois, para além de garantirem a segurança dos cidadãos, protegem os consumidores e os direitos de propriedade intelectual, assumem a cobrança de receitas e contribuem para a luta contra a fraude e a corrupção. Para que possam desempenhar em pleno estas funções, as mesmas carecem de ser modernizadas. No entanto, tudo indica que o prazo para implementar as regras constantes do Código Aduaneiro Modernizado não será respeitado por todos os Estados Membros. Este código permitirá introduzir um sistema aduaneiro electrónico, um sistema de balcão único e um serviço centralizado. Assim, acompanho o relator na necessidade de uma maior cooperação entre os vários serviços de alfândega, permitindo uma melhoria nas suas actividades de excelência e a rápida implementação do Código Aduaneiro Modernizado.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O objectivo da União Europeia de criar um mercado único onde as barreiras se esfumam entre os Estados-Membros, mantendo-se, apenas, as fronteiras externas em relação aos países exteriores, obriga à adopção de medidas excepcionais, de modo a não colocar em causa a competitividade económica europeia, a qual é essencial para a revitalização do mercado interno. O relatório de Matteo Salvini, que votei favoravelmente, debruça-se sobre a modernização dos regimes aduaneiros e salienta o papel desempenhado pelas alfândegas na segurança e protecção dos direitos de propriedade, protegendo os autores e combatendo a fraude. Com o objectivo de simplificar os procedimentos aduaneiros e harmonizar as regras alfandegárias, foi adoptado, em 2008, o Código Aduaneiro Modernizado (CAM) cuja data-limite para aplicação é o dia 24 de Junho de 2013. Todavia, são vários os Estados-Membros que contestam este prazo em virtude do atraso verificado na implementação dos sistemas informáticos necessários ao seu funcionamento. Assim, torna-se urgente resolver este problema tendo em conta as mais-valias do CAM, nomeadamente uma articulação entre todos os Estados-Membros, a facilitação da actividade empresarial dos operadores económicos e um melhor controlo por parte da administração fiscal. Facilitará, ainda, a circulação das mercadorias legítimas e a segurança dos produtos.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O relatório considera que um sistema aduaneiro fluído, simples e funcional é fundamental para facilitar a mobilidade das mercadorias e o comércio no mercado interno, em especial para as PME. Admitimos que a modernização da estratégia aduaneira e dos instrumentos aduaneiros da UE deve dispor de um orçamento que permita uma política em matéria de procedimentos aduaneiros funcionais, eficientes e simplificados. Mas temos algumas reservas relativamente à visão que inspira o relator, dado que, levada às suas últimas consequências, ela nem sempre tem em conta os interesses e as produções nacionais básicas, como na agricultura e outras áreas alimentares. Mais, nem sempre tem em conta os interesses das próprias PME, expostas que se encontram à concorrência de empresas bem maiores, ávidas de crescentes fatias do mercado existente e de novos mercados.

Em síntese, os Estados-Membros devem, assim, fazer corresponder os recursos aos procedimentos e processos aduaneiros adequados em cada caso. Particularmente, o desenvolvimento de sistemas informatizados é essencial para a realização da tão necessária modernização aduaneira. Por isso, é preciso que as alfândegas dêem especial ênfase à utilização dos recursos limitados disponíveis no domínio da gestão dos riscos, à garantia da protecção e da segurança do mercado e da sociedade e à protecção fronteiriça nas fronteiras externas da UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Ilda Figueiredo (GUE/NGL), por escrito. No relatório considera-se que um sistema aduaneiro fluido, simples e funcional é fundamental para facilitar a mobilidade das mercadorias e o comércio no mercado interno, em especial para as PME. É um conceito que não apoiamos na globalidade, dado que nem sempre tem em conta os interesses e as produções nacionais básicas, como na agricultura e outras áreas alimentares. Mas admitimos que a modernização da estratégia aduaneira e dos instrumentos aduaneiros da União Europeia deverá dispor de um orçamento que permita uma política em matéria de procedimentos aduaneiros funcionais, eficientes e simplificados.

Os Estados-Membros devem fazer corresponder os recursos ao aumento constante das responsabilidades das alfândegas e a afectação de recursos financeiros adequados, de acordo com os quadros orçamentais aos procedimentos e processos aduaneiros, particularmente o desenvolvimento de sistemas informatizados, é essencial para a realização da tão necessária modernização aduaneira. Por isso, é preciso que as alfândegas dêem especial ênfase à utilização dos recursos limitados disponíveis no domínio da gestão dos riscos, à garantia da protecção e da segurança do mercado e da sociedade e à protecção fronteiriça nas fronteiras externas da União Europeia. Daí a nossa abstenção.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − Colná únia Európskej únie je základným kameňom EÚ. Od svojho vzniku sa rozšírila kvantitatívne – z pôvodných 6 na súčasných 27 členov – aj kvalitatívne prostredníctvom transformácie na jednotný trh. K prosperite Európy prispela tým, že uľahčila obchodovanie nielen v rámci Únie, ale i s tretími krajinami. Súčasný colný systém čelí rýchlo sa meniacemu prostrediu – meniace sa výrobné a spotrebiteľské trendy, rastúci medzinárodný obchod, globálne hrozby, akými je terorizmus, organizovaný zločin, zmeny klímy i nové nebezpečenstvá, ako napr. obchod s nebezpečným tovarom. Práve v tomto kontexte zohrávajú colné orgány EÚ kľúčovú úlohu. Ich poslaním je zabezpečovať, aby nepretržite existovala rovnováha medzi ochranou spoločnosti a podporou obchodu prostredníctvom kontroly nad dodávateľským reťazcom, a to tak na vonkajších hraniciach EÚ, ako aj v jej vnútri. Domnievam sa, že je dôležité snažiť sa vynaložiť úsilie na modernizáciu pracovných metód v colníctve, pričom najvyšším cieľom by mala byť snaha o zachovanie ústrednej pozície colníctva ako moderného, vnímavého partnera obchodu, ktorý chráni finančné, spotrebiteľské a bezpečnostné záujmy Únie, spolupracuje s ostatnými vládnymi agentúrami a zároveň disponuje schopnosťou reagovať na krízové stavy a nové požiadavky verejnej politiky.

 
  
MPphoto
 
 

  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. − A megfelelő szintű vámszabályozásnak jelentős szerepe van a versenyképesség javításában. Ahhoz, hogy szerepét maradéktalanul be tudja tölteni, a vámrendszernek modernnek és hatékonynak kell lennie.

Egyetértek az előadó azon álláspontjával, hogy az érintett felek között időben történő, átlátható információáramlást lehetővé kell tenni. Mindezeken túl persze ösztönözni is kell, hogy szoros együttműködés alakuljon ki a vámigazgatási szervek és a piacfelügyeleti hatóságok között a nem szabályszerű termékek határon történő feltartóztatása érdekében.

Ezért is üdvözlendő, hogy a továbbfejlesztett Vámkódex lehetővé teszi a szellemi tulajdonjogok megsértésének gyanújába esett áruk visszatartását is, és ezáltal az Unió szellemi tulajdonjogok védelmét szolgáló jogi keretének egyik pillérét képezi.

Mindezek megvalósítására kérem a Bizottságot és a tagállamokat, hogy biztosítsanak megfelelő képzést a tisztviselők számára, hogy még eredményesebb legyen a kockázatot jelentő termékek felderítése.

 
  
MPphoto
 
 

  Mikael Gustafsson, Cornelis de Jong (GUE/NGL), in writing. − Today I have voted in favour of the Salvini report on the Modernisation of Customs, but I strongly disagree with the wording in paragraph 76, where the Commission is encouraged to push forward the conclusion of the Doha Round.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − 2013 m. visos šalių narių muitinės turi įsivesti vienodą IT įrangą, o kadangi jos nespės to padaryti siūloma nukelti šią datą. Įmonės taip pat teigia, kad joms bus sunku taip greitai prisiderinti prie naujų taisyklių. Tokį pasiūlymą pateikė komisiją. Manau, kad tai yra svarbi priemonė siekiant supaprastinti ir iš tiesų suderinti muitinės procedūras, kad būtų prisidėta prie Europos ekonomikos stiprinimo. Pritariu ir nuostatai, kad plačiai taikomos supaprastintos importo muitinės procedūros, kuriomis siekiama sumažinti muitinės formalumus ir kontrolę prieš išleidžiant prekes, yra vienos svarbiausių ES muitų politikos sudedamųjų dalių. Buvo supaprastinta daugiau kaip 71 proc. visų muitinės procedūrų; tačiau dėl šių procedūrų atsirado nepagrįstų ES biudžeto nuostolių ir su ES prekybos politika susijusių pažeidimų. Europos ekonomikos konkurencingumas yra ypatingai svarbus, ypač jei norima atgaivinti vidaus rinką. Muitinei tenka svarbus vaidmuo gerinant ir veikiant konkurencingumą, kadangi muitinės teisės aktų supaprastinimas ir elektroninės muitinės propagavimas skatina ekonomikos augimą. Kad būtų panaudotos visas potencialas, muitinė turi būti moderni, bendradarbiaujanti, reaguojanti į poreikius ir aktyvi.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport de M. Salvini qui insiste sur le rôle crucial que jouent les services de douanes en matière de protection du marché intérieur et des consommateurs. La modernisation doit passer notamment par une simplification des procédures, la prise en compte des besoins et des attentes des PME et le renforcement de la protection des consommateurs et des droits de propriété intellectuelle. En revanche, je considère que les règles de liste devraient être étendues sans restriction afin de compléter le principe général de l'origine non préférentielle des produits basée sur le critère de la dernière transformation substantielle, car elles permettent de clarifier le cadre juridique et réduire ainsi les coûts pour les acteurs économiques (je n'ai donc pas soutenu le paragraphe 45 du rapport).

 
  
MPphoto
 
 

  Edvard Kožušník (ECR), písemně. − Doporučuji vysoký stupeň obezřetnosti před voláním po hlubší integraci v oblasti cel. I proto jsem velmi rád, že se podařilo odmítnout pozměňovací návrh na vytvoření nové Evropské celní agentury. V oblasti modernizace cel je důležitá vzájemná komunikace a uplatňování sjednoceného postupu všemi členskými státy, a nikoliv hlubší integrace, převádění pravomocí a vytváření dalších nadnárodních institucí, jak je některými často podsouváno. Pro zvýšení konkurenceschopnosti podnikatelů je důležité se zaměřit na zjednodušení celních postupů a standardizaci celních prahových hodnot, stejně jako na uplatnění zásady „one stop shop“ v celním řízení. Zvláštní pozornost bychom měli věnovat problematice ochrany práv duševního vlastnictví a jejího navázání na celní řízení.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, un miglioramento dei servizi doganali, volto a rendere le procedure di controllo e di verifica più snelle e meno problematiche per le imprese che commerciano con Stati al di fuori dell´Ue, è quanto finora si è visto essere sempre più necessario. Cercare di modernizzare il sistema dei servizi doganali, snellendo le procedure burocratiche, implica sostanzialmente un approccio di sussidiarietà alle imprese. Comprendere che, in un momento di crisi come quello attuale, servono maggiore flessibilità e dei processi commerciali più agevoli per gli imprenditori europei, dovrebbe indicare una consapevolezza politica ed economica più mirata alla risoluzione di certe problematiche. Tuttavia, ritengo giusto precisare che una maggiore flessibilità non è contraria ad una pur sempre ferma rigidità sul fronte dei controlli e della sicurezza dei prodotti che transitano dalle dogane dei Paesi membri. Sicurezza e minori oneri amministrativi per gli operatori commerciali sono due fattori che possono, a mio avviso, coesistere nel processo di modernizzazione dei servizi doganali

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this Report in which the Rapporteur stresses the need to ensure cooperation among customs authorities, as well as between customs authorities and traders, customs authorities and other governmental authorities and in that respect strongly supports the coordinated border management, single window principle, one-stop-shop concept and centralised customs clearance. The Rapporteur also proposes to establish European Customs Agency to deal with customs issues.

 
  
MPphoto
 
 

  Jiří Maštálka (GUE/NGL), písemně. − Zjednodušení celního systému uváděnou formou může všem zúčastněným subjektům do jisté míry pomoci v řadě oblastí. Mělo by být ekonomicky přínosné, usnadňující, zefektivňující. Podpora a usnadnění podmínek provádění obchodů je tak jednou, ale velmi podstatnou částí. Další neméně významnou částí je zvýšení efektivity samotných celních postupů i zlepšení efektivity boje proti nelegálnímu obchodování. Domnívám se, že příslušné orgány celní správy tak budou moci lépe plnit zákonem dané povinnosti a bude jim v mnohých případech usnadněna jejich činnost.

 
  
MPphoto
 
 

  Clemente Mastella (PPE), per iscritto. − Le dogane hanno sempre più un ruolo significativo nel migliorare ed influenzare la competitività nell'Unione Europea. Nel contempo, svolgono un ruolo essenziale nel garantire in modo efficiente i controlli di sicurezza, tutelando i diritti di proprietà intellettuale e contribuendo alla lotta contro le frodi comunitarie. Concordiamo con il relatore sulla necessità di modernizzarle e di favorire la cooperazione tra i diversi soggetti e istituzioni nel settore doganale (commercianti, autorità doganali, altre agenzie governative, la Commissione e il Parlamento europeo), condizione essenziale per garantire che le dogane svolgano appieno la loro missione. Siamo, dunque, favorevoli ad un flusso tempestivo e trasparente di informazioni tra tutte le parti coinvolte. Consideriamo necessario, inoltre, trovare un adeguato equilibrio tra i controlli doganali volti garantire la sicurezza ed una fluida circolazione dei beni legittimi. Occorrerà, però, assicurare la cooperazione tra tutte le autorità doganali, nonché tra le autorità doganali, gli operatori e le altre autorità governative; in questo senso, appoggiamo fermamente l'idea di una gestione coordinata delle frontiere ed i principi dello sportello unico, del controllo unico e dello sdoganamento centralizzato. Appoggiamo inoltre la creazione di un'Agenzia doganale europea incaricata di trattare le problematiche doganali.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport d'initiative issu de la commission du marché intérieur et de la protection des consommateurs sur la modernisation des services douaniers. Le Parlement invite la Commission et les Etats membres à explorer la possibilité de renforcer encore la coopération douanière et l'harmonisation de la réglementation afin d'améliorer le fonctionnement de l'union douanière. Il est en effet essentiel de procéder à la simplification et à la modernisation des procédures douanières ainsi que de développer le recours aux outils informatiques modernes. Ainsi, renforcer la lutte contre les infractions, l'entrée illégale de marchandises et produits contrefaits contribuent à la compétitivité globale de l'Union, permettant aux entreprises de se tenir compte d'informations fiables concernant le marché économique.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Concordo pienamente con le disposizioni e con l’impostazione di questa relazione. Credo che al centro di tutto ci debba essere una sempre maggiore cooperazione tra gli Stati e tutti gli altri soggetti interessati. Il relatore ha ragione sulla necessità di introdurre misure di modernizzazione quali la semplificazione della legislazione doganale e l'informatizzazione interoperativa delle dogane, che contribuiranno a facilitare le pratiche commerciali.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Melo (PPE), por escrito. A competitividade económica europeia afigura-se de uma importância crucial, designadamente para a revitalização do mercado interno. As alfândegas têm, neste contexto, um papel fundamental para o incremento da competitividade. A simplificação da legislação existente e a promoção dos sistemas electrónicos são essenciais para impulsionar o crescimento económico, tornando as alfândegas modernas e activas. De salientar ainda, a criação de uma Agência Aduaneira Europeia para tratar das questões aduaneiras, facilitando assim a cooperação entre as entidades interessadas, garantindo segurança e responsabilidade no âmbito do fluxo de informação transparente.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Michel (ALDE), par écrit. – Une union douanière efficace est un des éléments essentiels du processus d'intégration européenne et constitue la base pour la libre circulation des marchandises, le développement économique et la croissance dans le marché intérieur. Afin de jouer pleinement leur rôle, les douanes doivent être modernes, coopératives, réactives et efficaces. A cette fin, les États membres doivent doter les douanes des ressources suffisantes, en particulier pour le développement des systèmes informatiques, afin de parvenir à la modernisation indispensable des douanes. Une politique douanière efficace joue un rôle essentiel dans la protection des droits de propriété intellectuelle ainsi que dans la lutte contre l'entrée illégale de marchandises et de produits contrefaits sur le marché européen. Elle améliore par conséquent la sécurité et la sûreté pour les consommateurs européens. La modernisation des procédures douanières ne doit toutefois pas engendrer de charges inutiles, en particulier pour les PME. La cohérence dans la gestion des frontières extérieures de l'Union européenne est une nécessité, et il importe de veiller à une plus grande harmonisation des systèmes de contrôles douaniers et des sanctions.

 
  
MPphoto
 
 

  Alexander Mirsky (S&D), in writing. − Since I believe that an EU modernised system of customs should aim at enhancing EU competitiveness while aiming at improving product safety, market surveillance, guaranteeing protection for EU consumers as well as the EU’s financial interest, I voted in favour.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Mit der Abschaffung der EU-Binnengrenzen hat auch das Zollwesen eine völlig neue Bedeutung erhalten, weshalb eine Modernisierung desselben vonnöten scheint. Mittlerweile hat die Gewährleistung der Sicherheit der internationalen Lieferkette deutlich an Wichtigkeit zugenommen, während die ursprüngliche Aufgabe des Zolls, nämlich die Erhebung der Zollabgaben, fast ausschließlich an den Außengrenzen Relevanz besitzt. Nun ist es so, dass die dafür notwendigen IT-Maßnahmen nicht zeitgerecht fertig werden, was zu einer Verzögerung der Anwendung des modernisierten Zollkodex führt. Der Bericht hat meine Stimme nicht erhalten, da ich mit dem Berichterstatter nicht konform gehe, die 27 Zollbehörden in eine zusammenzufassen.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, ho votato a favore della relazione del collega Salvini perché la modernizzazione dei servizi doganali segue la linea di semplificazione legislativa su cui si sta lavorando in tutti i settori. La semplificazione delle procedure doganali migliora l'efficienza dei controlli e l'applicazione delle norme. Inoltre l'armonizzazione tra le 27 amministrazioni doganali dell'Unione europea, che dovrebbero funzionare come fossero un'unica entità migliorando la trasparenza delle informazioni e velocizzandone il flusso, aiuta i controlli contribuendo alla lotta contro le frodi. La cooperazione tra i diversi soggetti e istituzioni nel settore doganale e un trattamento uniforme in tutta l'Unione europea sono essenziali per garantire che le dogane svolgano al meglio il loro compito.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a presente resolução em que se salienta a importância de assegurar que os controlos aduaneiros legítimos realizados por países terceiros não sejam utilizados indevidamente, em determinadas circunstâncias, para criar, de facto, novas barreiras não pautais às mercadorias oriundas da União Europeia. Especialmente no actual contexto económico deve combater-se estas eventuais barreiras artificiais.

 
  
MPphoto
 
 

  Paulo Rangel (PPE), por escrito. Ao introduzirem um sistema de controlo dos produtos que ingressam no mercado comum, as alfândegas constituem, por um lado, um instrumento de segurança dos bens que circulam no espaço europeu, mas, por outro, uma barreira à livre circulação de mercadorias. Deste modo, a legislação deve oscilar entre estas duas preocupações de valor oposto: procurar defender a competitividade do espaço europeu, sem, contudo, colocar em causa preocupações centrais da acção comunitária.

O Código Aduaneiro Modernizado, introduzido em 2008, teve esta finalidade, procurando introduzir mecanismos de controlo marcados pela simplificação procedimental. Contudo, o seu potencial ainda não foi plenamente concretizado, sendo ainda necessário desenvolver algumas actividades adicionais tendo em vista sua perfeita aplicação. Trata-se de um domínio, por fim, em que se impõe uma cooperação de nível máximo entre as entidades administrativas dos diversos Estados-Membros com vista a garantir uma aplicação uniforme do Direito da União. São pontos que encontrei vertidos na Resolução sujeita à apreciação do Parlamento Europeu que, por isso, votei em sentido favorável.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. European economic competitiveness is of paramount importance especially with a view to revitalising the internal market. Customs has a significant role to play in improving and influencing competitiveness as simplification of customs legislation and promotion of electronic customs stimulate economic growth. In order to play its role to the full extent customs has to be modern, cooperative, responsive and active. Simultaneously customs plays an essential role in guaranteeing safety and security efficiently, protecting the intellectual property rights, contributing to the fight against fraud. The Rapporteur strongly believes that the cooperation among various stakeholders and institutions in the area of customs (traders, customs authorities, other governmental agencies, the Commission and the European Parliament) is essential to guarantee that customs fulfil its mission as described above; in particular the Rapporteur strongly supports timely and transparent flow of information among all the parties involved.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − La competitività dell'economia europea è di fondamentale importanza, soprattutto per rivitalizzare il mercato interno. Le dogane ricoprono un ruolo significativo nel migliorare e influenzare la competitività, poiché la semplificazione della legislazione doganale e la promozione della dogana elettronica stimolano la crescita economica. Per svolgere pienamente il loro ruolo, tuttavia, le dogane devono essere moderne. La relazione adottata oggi rileva come la cooperazione tra i diversi soggetti e istituzioni nel settore doganale sia essenziale per garantire che le dogane svolgano la loro missione. E' necessario assicurare la cooperazione tra le autorità doganali, nonché tra le autorità doganali e gli operatori e le autorità doganali e altre autorità governative. La gestione coordinata delle frontiere e i principi dello sportello unico, del controllo unico e dello sdoganamento centralizzato devono essere tutti elementi essenziali della futura riforma.

 
  
MPphoto
 
 

  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − Sono favorevole alla relazione di iniziativa per rinviare al 2016 l'applicazione del regolamento sul Codice doganale aggiornato che sarebbe dovuto entrare in vigore nel 2013. I motivi principali sono legati alla mancanza dei necessari software elettronici in grado di mettere in relazione tra di loro le attività doganali degli Stati membri ma anche e soprattutto le imprese del settore che operano con paesi terzi. Il rischio sarebbe stato di un'importazione illegale nell'Ue di merci contraffatte o non sicure, oppure di ritardi e disguidi, che avrebbero provocato danni economici e rilevanti al nostro sistema produttivo.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – Ce rapport est l'occasion de rappeler le rôle à la fois crucial et protéiforme des autorités douanières. Elles sont en effet responsables au quotidien de la sécurité des biens et des personnes, doivent s'assurer du respect de la propriété intellectuelle, des réglementations sanitaires, de l'immigration, de la sécurité des produits... et tout cela sans mettre à mal la liberté de circulation au sein de l'Union européenne ! Il faut toutefois souligner un problème commun aux autorités douanières des Etats membres : le manque de moyens. Et, soyons réalistes, on ne peut leur demander d'être les "gardiens du fort" et de parer à toute situation, tout en coupant leurs ressources financières et humaines. C'est pourquoi je souhaite, pour appuyer leurs efforts de dématérialisation et de rationalisation des contrôles, que l'on renforce à la fois leur coopération et leur financement. C'est à ce prix que nous pourrons continuer d'assurer une protection efficace et adéquate de nos citoyens et de nos entreprises.

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Σαλαβράκος (EFD), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση του συναδέλφου Matteo Salvini διότι πολύ σωστά καταγράφει την αναγκαιότητα για εκσυγχρονισμό των τελωνείων στην Ευρώπη. Η ανταγωνιστικότητα στον οικονομικό τομέα στην Ευρώπη είναι υψίστης σημασίας, ιδίως προς αναζωογόνηση της εσωτερικής αγοράς. Ο τομέας των τελωνείων διαδραματίζει σημαντικό ρόλο στη βελτίωση και τον επηρεασμό της ανταγωνιστικότητας, καθόσον η απλούστευση της σχετικής με τα τελωνεία νομοθεσίας και η προώθηση των ηλεκτρονικών τελωνείων τονώνουν την αύξηση της οικονομίας.

 
  
MPphoto
 
 

  Matteo Salvini (EFD), per iscritto. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei motivare il mio voto favorevole alla relazione sulla modernizzazione dei servizi doganali poiché si tratta di un testo importante e necessario per dare il via libera alla Commissione europea per posticipare l'entrata in vigore di un Regolamento approvato nel 2008 e che avrebbe dovuto far partire i suoi effetti dal 2013. La nostra Delegazione avrebbe preferito eliminare dal testo i riferimenti al principio non preferenziale dell'origine che non condividiamo, che non c'entra nulla con il testo della relazione e contro cui ci batteremo se dovesse essere presentato anche in occasione della discussione sulla proposta legislativa.

 
  
MPphoto
 
 

  Debora Serracchiani (S&D), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione sulla modernizzazione dei servizi doganali perché credo sia necessaria una semplificazione della legislazione doganale al fine di migliorare e influenzare la competitività. Il ruolo delle dogane è essenziale nel garantire i controlli di sicurezza, contribuendo soprattutto alla lotta contro le frodi. Ma per questo sono necessari sistemi informatici efficienti per garantire la sicurezza dei prodotti e bloccare la commercializzazione di quelli meno sicuri. Ho votato in modo contrario, invece, sugli elementi che facevano riferimento all’origine non preferenziale delle merci non perché non ne condivida il principio, ma perché credo che il riferimento alla definizione dell’origine dei prodotti non debba essere incluso in questa relazione finalizzata a stabilire criteri per migliorare la competitività delle dogane.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Un'unione doganale efficiente è una delle pietre di volta del processo di integrazione europea, nonché la base per la libera circolazione delle merci, lo sviluppo economico e la crescita nel mercato interno. Il codice doganale aggiornato dell'Unione Europea, adottato nel 2008, è estremamente ambizioso in termini di scadenze, ma la nuova proposta deve puntare a un reale miglioramento della situazione attuale, apportando un chiaro valore aggiunto agli operatori dell'Unione europea e, in particolare, alle piccole e medie imprese. Occorre intensificare la lotta contro le violazioni delle norme doganali e contro le minacce rappresentate dal contrabbando, dalla criminalità organizzata, dalla corruzione, dal terrorismo e da altri reati. Questi obiettivi si possono raggiungere dedicando particolare attenzione all'attuazione delle raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale delle dogane sulla gestione dei rischi, alla protezione e alla sicurezza del commercio legale, alla creazione di partenariati con le imprese nel settore dell'automazione delle dogane e alla lotta contro la corruzione.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A competitividade da União Europeia é de uma enorme importância, especialmente no momento actual quando se tem perspectiva de revitalizar o Mercado Único europeu. Neste contexto, os regimes aduaneiros têm um papel significativo, nomeadamente através da simplificação da legislação aduaneira e na promoção da sua componente electrónica e digital. Contudo, para que os regimes aduaneiros dos Estados-Membros possam, de facto, contribuir para a melhoria da competitividade europeia, é necessário que uma modernização, maior cooperação, mais acção e responsabilidade sejam acompanhadas de garantias de segurança e de eficiência.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind modernizarea serviciilor vamale, deoarece aceste servicii au un rol esenţial în ceea ce privește garantarea siguranţei și a securităţii, protecţia consumatorilor și a mediului, asigurarea colectării integrale a veniturilor, consolidarea luptei împotriva fraudei și corupţiei și asigurarea respectării drepturilor de proprietate intelectuală. Un sistem vamal practic, simplu și funcţional este esenţial pentru facilitarea mobilităţii bunurilor și comerţului pe piaţa internă, în special pentru IMM-uri. O politică vamală funcţională joacă un rol cheie pentru asigurarea siguranţei și securităţii consumatorilor europeni. Serviciile vamale se confruntă astăzi cu creșterea volumului operaţiunilor de import, de export și de tranzit, iar sistemele vamale electronice reprezintă unul dintre principalele aspecte ale modernizării și simplificării serviciilor vamale. Consider că modernizarea strategiei vamale și a instrumentelor vamale ale UE ar trebui să fie o prioritate politică de prim rang, sprijinită de un buget adecvat. Salutăm iniţiativa Comisiei de a promova adoptarea facturii electronice la nivel european, element care va contribui la simplificarea tranzacţiilor și la reducerea fraudelor fiscale. Solicităm Comisiei ca, până în iunie 2012, să prezinte Parlamentului European un raport referitor la situaţia actuală privind respectarea legislaţiei vamale a UE de către statele membre, inclusiv un plan de acţiune pentru a corecta toate deficienţele identificate.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − This resolution calls on Member States to take action to modernise customs procedures across the EU. In particular this report calls for serious action to be taken to combat illegal imports. Greater cooperation between customs authorities in all Member States will combat the trade in illegal and counterfeit goods, and ensure greater product safety and protection of intellectual property rights across the EU. A seamless and harmonised application of EU customs legislation throughout the EU will enhance the competitiveness of EU firms, but MEPs pointed out that customs controls should primarily target high-risk consignments to reduce the burden and cost on importers and customs authorities.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (NI), schriftlich. Die Überarbeitung des Zollkodex von 2008 soll vor allem Vereinfachungen im Zollverfahren dienen. Das moderne Zollwesen bietet Rechtssicherheit und Schutz des geistigen Eigentums, aber auch Instrumente zur Betrugsbekämpfung und zur Gewährleistung der Sicherheit internationaler Lieferketten. Die Durchführungsbestimmungen für den modernisierten Zollkodex sind noch nicht in Kraft getreten, und der Berichterstatter empfiehlt darüber hinaus eine Fristverlängerung, um den IT-Entwicklungen Rechnung zu tragen. Ich habe zugestimmt.

 
Aviso jurídico - Política de privacidad