Index 
 Föregående 
 Nästa 
 All text 
Förfarande : 2011/0190(COD)
Dokumentgång i plenum
Dokumentgång :

Ingivna texter :

A7-0038/2012

Debatter :

PV 11/09/2012 - 4
CRE 11/09/2012 - 4

Omröstningar :

PV 11/09/2012 - 10.12
Röstförklaringar
Röstförklaringar

Antagna texter :

P7_TA(2012)0315

Fullständigt förhandlingsreferat
Tisdagen den 11 september 2012 - Strasbourg Reviderad upplaga

11. Röstförklaringar
Anföranden på video
PV
  

Oral explanations of vote

 
  
  

Report: Claude Turmes (A7-0265/2012)

 
  
MPphoto
 

  Andrea Zanoni (ALDE). - Signor Presidente, l'attuale situazione mondiale di crisi economica e ambientale ci impone scelte per il risparmio di risorse.

Con la direttiva sull'efficienza energetica, oggi approvata, possiamo raggiungere importanti obiettivi quali: affrontare il problema dei cambiamenti climatici e la scarsità delle fonti energetiche fossili, come il carbone e il petrolio; ridurre i costi annui per l'acquisto di fonti di energia pari a ben 400 miliardi di euro, ottenendo un possibile risparmio di 50 miliardi l'anno; ridurre la dipendenza dell'Europa dalla Russia e dai paesi dell'OPEC, dai quali importiamo gas e petrolio; ridurre l'inquinamento atmosferico, che oggi, in alcune regioni europee, rappresenta una minaccia, purtroppo irrisolta, per la salute di milioni di cittadini europei; creare nuovi posti di lavoro e vantaggi per le piccole e medie imprese, compresi gli installatori e il settore dell'edilizia, che oggi sta attraversando una gravissima crisi.

Plaudo quindi alle regole introdotte per le ristrutturazioni degli edifici pubblici e per gli audit energetici quadriennali, obbligatori per tutte le grandi imprese. Questo è uno dei tanti passi obbligatori per l'Europa. Ma dobbiamo fare di più: dobbiamo porci obiettivi più ambiziosi e adottare misure più vincolanti per tutti gli Stati membri.

 
  
MPphoto
 

  Raffaele Baldassarre (PPE). - Signor Presidente, ho votato a favore della relazione dell'on. Turmes, che apre la strada all'approvazione di una direttiva che consentirà finalmente di colmare il divario fra gli Stati membri in materia di efficienza energetica.

Infatti, pur non modificando il carattere non vincolante dell'obiettivo di efficienza energetica fissato dal pacchetto "Clima ed energia" del 2008, la direttiva introduce schemi obbligatori di risparmio annuale sui consumi finali a carico di venditori e distributori.

Stando alle cifre della Commissione, l'intervento permetterà una riduzione complessiva di costi d'investimento in generazione e distribuzione di energia di circa 20 miliardi. Si tratta di un dato di fondamentale importanza, che contribuirà inoltre all'affermazione dell'Unione come attore globale, poiché gli equilibri geopolitici futuri saranno principalmente decisi dalle politiche di approvvigionamento e utilizzo delle risorse energetiche.

 
  
MPphoto
 

  Markus Pieper (PPE). - Herr Präsident! Ich möchte für die EVP-Fraktion eine Bemerkung zum Abstimmungsverfahren für das Protokoll machen. Offensichtlich gibt es für die deutsche Übersetzung Irritationen im Laufe des Verfahrens, in das sich auch der Berichterstatter eingemischt hat, und zwar entgegen dem Geist der Verhandlungen. Es wurde auf Englisch verhandelt. Ich möchte deshalb für die EVP klarstellen, dass die Begriffe cost effective und cost efficient im Sinne des deutschen Wortes „kosteneffizient“ zu verwenden sind. Der vom Sprachdienst verwandte Begriff „kostenwirksam“ entspricht weder dem Geist der Verhandlungen, noch ist er ausreichend klar definiert. Wir erwarten deshalb, dass wie in der Gebäuderichtlinie cost effective und cost efficient einheitlich mit „kosteneffizient“ übersetzt wird. Sollte das noch nicht der Fall sein, bitten wir dringend darum, dass das in der Übersetzung geändert wird. Ich möchte auf ein Schreiben an das Tabling office verweisen, das alle deutschsprachigen EVP-Mitglieder, die S&D-Mitglieder und auch die Liberalen unterschrieben haben, also eine satte Mehrheit der deutschsprachigen Mitglieder. Die können das nicht alle falsch verstanden haben!

 
  
MPphoto
 

  Salvatore Iacolino (PPE). - Signor Presidente, ho votato a favore di questo dossier perché ritengo che la questione dell'efficienza energetica, collegata alla sostenibilità e alla competitività, possa certamente costituire uno strumento essenziale in un processo, come quello attuale, di particolare difficoltà.

È necessaria una crescita sostenibile che deve riguardare le piccole e medie imprese e che può essere utilizzata come meccanismo virtuoso anche mediante innovative tecnologie verdi. Il tutto attraverso una cultura progettuale che utilizzi al meglio queste risorse finalizzandole verso una ristrutturazione edilizia, che comporti in particolare il pieno e appropriato utilizzo dei Fondi europei di coesione. Un terzo degli edifici in Europa è stato costruito dopo il 1973, questo è un segnale evidente.

C'è la possibilità di muoversi in questo contesto anche attraverso una migliore attività di formazione e una progettualità coerente con le finalità della norma.

 
  
MPphoto
 

  Francesco De Angelis (S&D). - Signor Presidente, l'efficienza energetica è uno dei pilastri della politica climatica dell'Unione. Per questa ragione, il voto di oggi riveste particolare importanza. È il frutto di un'intesa soddisfacente e tempestiva sotto il profilo dei contenuti, in quanto vincola gli Stati membri a preparare una strategia stabilita su target nazionali indicativi, che tengano conto degli obiettivi dell'Unione e, al contempo, permette alle aziende energetiche di rispettare i requisiti per l'accantonamento energetico secondo il principio di una ragionevole flessibilità.

L'obiettivo del 20 percento di incremento dell'efficienza energetica entro il 2020 è dunque a portata di mano. Ritengo che il merito sia attribuibile soprattutto a quest'Aula perché se gli Stati membri più riottosi in Consiglio hanno infine comunque accettato questo valido compromesso ciò si deve alla tenacia con cui i negoziatori del Parlamento, a cominciare dal relatore, hanno salvaguardato gli obiettivi. Un tassello importante per la creazione di un'occupazione verde e, da ultimo, per il rilancio della competitività e della sostenibilità.

 
  
MPphoto
 

  Peter Jahr (PPE). - Herr Präsident! Auch ich habe für den Antrag gestimmt, obwohl ich dabei einige Bauchschmerzen gehabt habe. Aber letztendlich hat bei mir die Überzeugung gesiegt, dass es erstens notwendig ist und wir zweitens mit unserem Entschluss auch die Möglichkeit eröffnen, die Kosteneffizienz in den Mittelpunkt zu rücken. Es geht ja nicht darum, Energie zu sparen, koste es was wolle, sondern es geht vor allen Dingen auch darum, dass sich das Ganze rechnet. Wenn es sich denn rechnet, wenn wir die nötigen Rahmenbedingungen möglichst unbürokratisch schaffen, haben wir die berühmte Win-win-Situation, dass die Wirtschaft anspringt, dass wir neue Beschäftigungsmöglichkeiten im so genannten grünen Bereich eröffnen. Aber ich sage es nochmals: Wir brauchen ein Bündnis mit der Wirtschaft, damit sich das Ganze auch lohnt und sinnvoll ist.

 
  
MPphoto
 

  Mario Pirillo (S&D). - Signor Presidente, è stato raggiunto un ottimo compromesso che mette l'Europa sul giusto binario per raggiungere gli obiettivi del pacchetto "Clima".

Uno dei successi è quello di aver mantenuto il target del 3 percento relativo all'efficienza energetica degli edifici pubblici, un obiettivo ambizioso in un periodo di crisi economica, che ha una forte valenza ambientale e farà da leva per la crescita economica dell'Unione.

La direttiva pone le basi per ridisegnare le strategie di risparmio energetico, per le quali sia gli attori privati sia quelli pubblici avranno la necessità di avvalersi di esperti nel settore, senza i quali gli obiettivi fissati saranno difficilmente raggiungibili. Essa apre quindi le porte all'incentivazione di programmi nazionali per la formazione di esperti di audit e di risparmio energetico.

 
  
MPphoto
 

  Eija-Riitta Korhola (PPE). - Arvoisa puhemies, energiatehokkuusdirektiivin tarkoitus oli hyvä, mutta lopputulos on epäreilu. Jälleen kerran jäsenvaltiot asetetaan eriarvoiseen asemaan, kun huomioon ei oteta sitä, mitä aiemmin on tehty. Käytännössä asiansa jo hyvin hoitaneita maita rangaistaan yhä tiukemmilla tavoitteilla, kun laskennalliset tavoitteet ovat samat lähtökohdista riippumatta.

Minä edustan täällä tänään direktiivin maksumiestä Suomea. Suomen kohdalla edessä on satojen miljoonien vuotuinen lasku niin kuluttajille kuin yrityksille. Koska olemme pitkällä tehokkuustoimissa, jatkotehostaminen tulee yhä kalliimmaksi.

Sarkastisesti ajateltuna nyt tehty päätös itse asiassa kannustaa asiansa hyvin hoitavia tahoja lopettamaan tämänhetkiset energiatehokkuustoimensa ja palaamaan asiaan uudelleen vuoden 2014 alussa. Tämä ei ole hyvän lainsäädännön hengen mukaista, ja siksi maani parlamentti myös esitti notifikaation direktiivistä.

Arvoisa puhemies, edellä mainituista syistä minun oli mahdotonta kannattaa tätä ehdotusta direktiiviksi. Toivon myös, että tämä talo harkitsee, milloin on todella syytä turvautua epädemokraattiseen first reading agreement -oikotiemenettelyyn.

 
  
MPphoto
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE). - Europos Sąjungoje visi pripažįstame, kad efektyvus energijos vartojimas prisideda prie kovos su klimato kaita ir aplinkos išsaugojimo. Tačiau tai labai svarbu, kad ši sritis neša neabejotiną naudą ekonomikai.

Siekiant, kad mūsų pastatai būtų aukštos energetinio efektyvumo klasės, kuriamos ir naujos darbo vietos, ir didėja užsakymai statybų sektoriuje ir, kas itin svarbu, dėl mažiau suvartotos energijos taupomos lėšos gali būti perkeliamos į kitus sektorius.

Komisijos pasiūlytas dokumento tekstas buvo gana ambicingas – visų pirma privalomų energijos taupymo tikslų prasme. Suprantu, kad skirtinga situacija skirtingose valstybėse ir galbūt reikia valstybėms narėms lankstumo, tai siūlė Europos Parlamentas. Tačiau dabar su valstybėmis pasiektas taip vadinamas kompromisas šiuos tikslus padaryti tik orientaciniais rodo, kad valstybėms narėms trūksta politinės valios ar dėl kitų motyvų nėra norima priimti bendrus sutarimus. Tas ypač būdinga didžiosioms Europos Sąjungos valstybėms.

Ir dažnai valstybėms narėms reikia postūmio, kad įgyvendintų tam tikrus tikslus – tai galėjo būti būtent privalomų energijos taupymo tikslų nustatymas. Deja, kol kas trypčiojame vietoje.

 
  
MPphoto
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea acestui raport, deoarece consumul de energie trebuie redus. Acest lucru este necesar pentru a face faţă provocărilor şi a limita dependenţa de combustibilii fosili.

Ţara mea şi-a propus o reducere a consumului de energie primară de 19% pentru anul 2020, însă ţinta este una foarte ambiţioasă şi, în acelaşi timp, foarte greu de atins. Direcţiile principale de acţiune vizează eficientizarea sistemului de producere şi distribuţie a energiei, dar şi informarea populaţiei. În acest scop, fondurile structurale au o contribuţie importantă, iar monitorizarea progreselor asigură implementarea corectă şi coerentă a proiectului, precum şi îndeplinirea indicatorilor stabiliţi.

Consider că un acces prioritar ar trebui să fie acordat în continuare energiei regenerabile şi investiţiilor în acest domeniu. România încurajează tot mai mult acest tip de energie şi urmăreşte continuarea promovării surselor regenerabile de energie prin intermediul certificatelor verzi.

 
  
MPphoto
 

  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, no business needs to be told to look for energy efficiency, nor does any householder need to be told to keep his bills down. There is a wonderful mechanism for driving energy efficiency already and it is called the market. What we are doing in this House when we talk about energy efficiency is precisely the opposite. We are intervening through subsidies and other market distortions, thereby creating not only a financial crisis but an energy crisis because we are intervening in the natural flow of supply and demand.

Why are we doing it? Not in response to an identified crisis but in order to flaunt our virtue. The difficulty as so often is that MEPs cannot resist meddling, cannot resist scratching at something in order to show how very concerned they are. I have observed before that Shakespeare has something to say about every subject, including MEPs who cannot help legislating in energy policy: ‘What’s the matter, you dissentious rogues, that, rubbing the poor itch of your opinion, Make yourselves scabs?’.

 
  
MPphoto
 

  Syed Kamall (ECR). - Mr President, I welcome the fact that in looking at the whole debate on climate change and energy production, we are also looking at energy efficiency. Quite often this is the forgotten element of this whole debate – this wider debate – on climate change and alternative sources of energy.

We do need to incentivise businesses, customers and others towards energy efficiency. That is absolutely right. But, as my colleague said previously, do we need to do this through taxpayer subsidy? Do we need to do it in this way or should we rely on the crucial elements of the market which will drive people naturally towards this? We should be encouraging insulation, smart metering and regeneration technologies but, at the same time, we should not meddle where it causes more problems.

The EU is telling the British Government that it has to increase its VAT on insulation products. So, while on the one hand we are discussing energy efficiency and claiming that we are promoting energy efficiency, by what we actually do through taxation policy we are reducing the incentives for energy efficiency.

 
  
MPphoto
 
 

  Charles Tannock (ECR). - Mr President, cooperation and coordination in energy efficiency policies could actually bring added value, provided they are not binding on the Member States. But this is an area where you could bring financial savings to the consumer by making things cheaper. I agree with Mr Hannan that the market is important.

There would be less environmental pollution, with the emission of certain toxic noxious gases, if the power stations could be more efficient. There could also be fewer greenhouse gas emissions, but I also think that there is a danger sometimes of being overreactive, as with the abolition of the incandescent light bulb. The imposition of mandatory CFL light bulbs is something that irritated me no end. They cannot be dimmed, so you cannot make them more efficient. They give off UV light, which potentially causes cancer in people with certain conditions of the skin, and they release toxic mercury into the environment. This was like using a sledge-hammer to crack a nut, because you could have actually used the market – made them cheap and available – and people would therefore have switched to them on a voluntary basis. But to make it mandatory was something that made the EU very unpopular in my constituency of London.

 
  
  

Report: Hélène Flautre (A7-0266/2012)

 
  
MPphoto
 

  Iva Zanicchi (PPE). - Signor Presidente, il Parlamento europeo si è più volte espresso chiedendo che la lotta al terrorismo internazionale avvenga nel pieno rispetto della dignità umana e delle libertà fondamentali. Le politiche di sicurezza e di lotta al terrorismo elaborate dall'Unione sono infatti basate sulla cooperazione di polizia e su un'azione di intelligence efficace.

Per questo ritengo giusto l'invito rivolto agli Stati membri di indagare sull'eventuale presenza nel loro territorio di centri di detenzione segreti o di eventuali violazioni dei diritti umani, purché tali indagini siano basate su solide prove giudiziarie e non su speculazioni di mezzi d'informazione e dell'opinione pubblica.

 
  
MPphoto
 

  Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, anteeksi, olin sekoittanut kaksi korttia. Kansainvälisen terrorismin vastaisen sodankäynnin aloittaneesta vuoden 2001 New Yorkin terrori-iskusta on kulunut jo yli vuosikymmen. CIA:n ylläpitämässä salaisessa ohjelmassa jopa yli 3 000 terrorismista epäiltyä siepattiin ja lennätettiin poikkeuksellisten luovutusten avulla salaisiin vankiloihin, usein kidutettavaksi.

Valitettavasti pestävää likapyykkiä löytyy yhä meillä Euroopassa. On ristiriitaista, että samalla kun Euroopan unioni painokkaasti kritisoi Yhdysvaltoja sen salaisista vankilennoista, Guantanamon vankileireistä ja terroristiepäiltyjen julmista kuulustelukäytännöistä, se on ollut haluton selvittämään omaa osuutta asiassa. Kyseessä ei suinkaan ole mikään vähäpätöinen asia.

Mietintö vetoaa myös Suomeen, jotta se antaisi kaikki tarvittavat tiedot kaikista lentokoneista, joiden epäillään liittyvän CIA:n vankilento-ohjelmaan. Mitään kovin synkkää salaisuutta EU-maiden arkistoissa CIA-lentojen osalta tuskin edes löytyisi. Ihmettelen kuitenkin suuresti, miksei Euroopassa riitä tahtoa puhdistaa pölyt nurkista.

 
  
MPphoto
 

  Norica Nicolai (ALDE). - Am dorit să iau cuvântul pentru a explica votul favorabil la acest raport, pentru că este printre puţinele rapoarte echilibrate şi realiste cu privire la o temă care a făcut obiectul dezbaterilor nu numai în plan politic, dar şi în plan civic.

Am condus ancheta parlamentară în ţara mea, România, şi, după dovezile existente la acel moment, am exclus existenţa unor centre de detenţie, însă nu am exclus existenţa transferurilor. În acest context, salut opţiunea legată de necesitatea revizuirii Convenţiei de la Chicago cu privire la regimul aviaţiei civile şi a Convenţiei de la Tokyo cu privire la infracţionalitatea la bordul avioanelor. Sunt câteva mecanisme juridice internaţionale învechite, care nu au permis statelor membre să realizeze anchete eficiente şi care, probabil, vor pune sub semnul întrebării răspunsul la anchetele realizate deja.

Dincolo de aceasta, rămâne necesitatea unui mecanism european de combatere a terorismului care să fie agreat de toate statele membre.

 
  
MPphoto
 
 

  Krisztina Morvai (NI). - Természetesen igennel szavaztam arra a jelentésre, amely lényegében feltárja azt az ámokfutást, amelyet az Egyesült Államok végez a terrorizmus elleni háború jegyében az alapvető emberi jogok ellen számos európai ország bevonásával. Volt tapasztalatom a vonatkozásban, hogy ez micsoda bizarr és hátborzongató eredményekre vezethet, többek között Magyarországon: az általam itt is már sokat emlegetett Budaházy-ügy. Budaházy egy ismert ellenzéki vezető Magyarországon. Több mint négy éve folyik ellene a büntetőeljárás az alapvető eljárási garanciák durva megsértésével. Kettő és fél évet töltött előzetes letartóztatásban, amelyről a strasbourgi Emberi Jogok Európai Bírósága megállapította, hogy jogellenes volt, és a magyar állam kártérítést köteles fizetni Budaházynak.

Ennek ellenére változatlanul házi őrizetben tartják ezt az ellenzéki személyt. És mire hivatkozással? A terrorizmus veszélyére! Természetesen ezt messzemenően vissza kell utasítanunk, és véget kell vetnünk az ámokfutásnak.

 
  
  

Report: Kyriacos Triantaphyllides (A7-0048/2012)

 
  
MPphoto
 

  Iva Zanicchi (PPE). - Signor Presidente, in un momento storico in cui i flussi migratori sono perlopiù di natura mista e comprendono migranti richiedenti asilo e rifugiati, è di fondamentale importanza un impegno concreto per garantire politiche valide ed efficienti in tema di asilo.

L'armonizzazione degli standard di protezione, una cooperazione pratica effettiva e una maggiore solidarietà, non solo fra gli Stati membri dell'Unione europea, ma anche tra l'Unione europea e i paesi esterni all'Unione rappresentano dunque elementi fondamentali per creare un'area di protezione all'interno della quale i diritti dei richiedenti asilo e dei beneficiari di protezione internazionale siano debitamente promossi e rispettati. Per questa ragione ho espresso il mio voto favorevole.

 
  
MPphoto
 

  Raffaele Baldassarre (PPE). - Signor Presidente, ho votato a favore della relazione del collega, che ringrazio per l'ottima qualità del lavoro svolto e per gli importanti suggerimenti.

Nonostante l'armonizzazione in corso degli standard di protezione e asilo, siamo ancora lontani dalla realizzazione di quella nozione di solidarietà e condivisione di responsabilità sancita all'articolo 80 del trattato. Il sistema di Dublino pone, infatti, eccessive aspettative sugli Stati membri, che costituiscono i punti di accesso all'Unione europea.

Condivido quindi le priorità individuate dal relatore in merito alla cooperazione pratica, all'assistenza tecnica e alla solidarietà finanziaria. Riguardo a quest'ultimo aspetto, ritengo assolutamente necessario sfruttare la complementarietà fra i diversi fondi dell'Unione europea, in modo da tradurre la solidarietà in azioni concrete, ivi compresi incentivi finanziari per la ricollocazione dei beneficiari di protezione internazionale.

 
  
MPphoto
 

  Anna Maria Corazza Bildt (PPE). - Mr President, today the Swedish delegation voted in favour of the report on intra-EU solidarity, because we do support burden sharing and mutual assistance among all Member States.

However, the compromise reached is not balanced. First of all our work on asylum has to be based on correct facts. Although the report is based on a notion that only countries on the external border are subject to extreme pressure and that they are the ones receiving the largest number of asylum seekers, this is not the reality. Asylum seekers enter Europe not only by sea, and second-line countries – where their final destination is – should also be taken into account.

I would just like to take an example. In Sweden, we are now receiving a thousand people from Syria every week and of course we feel enormous solidarity towards them. So external borders and absolute numbers cannot be the only criteria for receiving support and financial aid. It should also be clearly stated that relocation should be on a voluntary basis for the Member States who want to participate in the programmes and of course the people concerned should be asked for their views.

 
  
MPphoto
 

  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, it was reported over the summer that the United Kingdom was drawing up contingency plans to close its borders in the event of a refugee crisis caused by a sudden collapse of the single currency. Journalists are addicted to this story; they deal in drama so they love the idea that the crisis has to be presented as a choice between some cataclysmic fall and a solution. But I suggest that there is a third option.

What if people simply carry on becoming gradually poorer? This is not some fanciful theory of mine, indeed it has already started. Our constituents are worse off than they were a year ago; they were worse off then than the year before. We could be in for years and years of progressive dilapidation. When you go to the southern countries in the euro zone, the signs are that much clearer. It need not be a catastrophe. It need not be the end of Atlantis. It could simply be the end of Atlas Shrugged: a shabby, miserable, demoralising slide into darkness. This is the way the West ends. Not with a bang, but with a whimper.

 
  
MPphoto
 

  Syed Kamall (ECR). - Mr President, one of the constant criticisms we have of EU policies is that, whatever the problem, the solution always tends to be more Europe. When we look at an issue, such as the highly emotive one of asylum, an issue where people facing persecution seek refuge in our lands, why are we playing politics and continuing this one-size-fits-all idea and playing with people’s lives?

We should look at and understand the individual policies of individual governments. Governments themselves and local communities have to consider the impact of new people coming into the country on existing community cohesion, including the impact on existing immigrant communities. So, when the UK Government, or any other elected government, says that it has a policy and that it has decided on what is a sustainable number of people to allow in, considering the impact on local communities, it should be allowed to continue that policy and should certainly not be told by the EU, or any other body, that it should allow more room. We should depend on the wise decisions of the national elected governments.

 
  
MPphoto
 
 

  Monica Luisa Macovei (PPE). - Mr President, I voted for this report in view of the important commitment made by the European Union in setting up a common asylum procedure and status for people who have been granted international protection. The establishment of a common European asylum system will increase the solidarity and also the accountability of Member States and non-EU countries in the harmonisation of protection standards.

We are committed to offering a safe environment to vulnerable people, but this cannot be achieved without practical cooperation and effective allocation of responsibilities between Member States, complemented by financial solidarity. I want to stress that solidarity and responsibility go hand in hand if we want to offer real protection, international protection, to those vulnerable people.

 
  
  

Report: Lara Comi (A7-0069/2012)

 
  
MPphoto
 

  Iva Zanicchi (PPE). - Signor Presidente, il compromesso raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento, dopo un anno di difficili negoziati, rappresenta una base di partenza per favorire il rilancio del mercato interno. Facendo ricorso agli standard, infatti, le imprese europee potranno ottenere i certificati di conformità e sicurezza di prodotti e i servizi in un tempo più breve e con costi più bassi rispetto agli attuali.

Le semplificazioni previste saranno importanti soprattutto per le piccole e medie imprese, considerando che gli Stati membri dovranno facilitare la partecipazione delle PMI ai comitati di standardizzazione e il loro accesso agli standard.

 
  
MPphoto
 

  Raffaele Baldassarre (PPE). - Signor Presidente, mi congratulo con l'on. Comi per il lavoro svolto e per l'ottima qualità della sua relazione.

La normalizzazione rappresenta una delle dodici leve per il rilancio del mercato interno e avrà un ruolo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020.

Il nuovo regolamento consentirà, infatti, alle imprese europee di ottenere i certificati di conformità e di sicurezza dei prodotti e dei servizi in minor tempo, attraverso un sistema tecnicamente aggiornato, flessibile ed efficace. Ciò permetterà, soprattutto alle piccole e medie imprese, di ridurre i costi di produzione e gli oneri di carattere amministrativo, aumentando la loro rappresentazione nel mercato unico europeo.

Ciò premesso, sarà necessario continuare a stimolare la concertazione volontaria tra industria, autorità pubbliche e altri operatori interessati affinché lo sviluppo di standard e norme avvenga in modo trasparente e possa essere aggiornato nel tempo.

 
  
MPphoto
 

  Adam Bielan (ECR). - Panie Przewodniczący! Niniejsze rozporządzenie jest następstwem przyjętej przed dwoma laty rezolucji Parlamentu dotyczącej przyszłości europejskiej normalizacji. Podkreśla ono rolę norm jako siły napędowej innowacji, a także ich rolę w zapewnieniu funkcjonowania jednolitego rynku celem zapewnienia wysokiego poziomu ochrony konsumentów. Na uwagę zasługuje uwzględnienie szeregu istotnych poprawek umożliwiających zwiększenie uczestnictwa małych i średnich przedsiębiorstw w działalności normalizacyjnej, ponadto zwiększenie udziału krajowych organów publicznych oraz grup społecznych, w tym organizacji konsumenckich wpłynie na usprawnienie procesu opracowania i klarowności norm. Włączenie norm w zakresie usług w ramy prawne normalizacji europejskiej przyczyni się do znaczącej poprawy jakości i bezpieczeństwa tego sektora gospodarki wpływając na jego harmonizację, przejrzystość i konkurencyjność z wyraźną korzyścią dla konsumentów. Sprawozdanie uwzględnia wnioski z przeprowadzonego przez moją komisję wysłuchania publicznego, dlatego z pełnym przekonaniem głosowałem za przyjęciem tego dokumentu.

 
  
MPphoto
 

  Cristiana Muscardini (PPE). - Signor Presidente, il soddisfacente compromesso porta verso un sistema europeo di normalizzazione tecnicamente aggiornato, più equilibrato, efficace e corrispondente ai reali bisogni delle imprese.

L'aver affrontato il problema della lentezza del processo di elaborazione delle norme e la questione della sottorappresentazione delle piccole e medie imprese costituisce un titolo di merito. Va inoltre sottolineata la creazione di un sistema di notifica attraverso il quale le imprese saranno informate in anticipo sulla volontà della Commissione di presentare standard significativi e l'estensione dell'ambito di applicazione del regolamento a questi standard, per quanto riguarda tutti i servizi che rappresentano il 70 percento del PIL dell'Unione europea.

Abbiamo votato a favore perché si tratta di uno strumento politico importante che garantisce il corretto funzionamento del mercato interno dei prodotti per la tutela dei consumatori e dell'ambiente, per l'innovazione e l'inclusione sociale.

 
  
MPphoto
 

  Anna Maria Corazza Bildt (PPE). - Mr President, today we have approved an important step towards the completion of the single market. This is the most effective way to promote growth in Europe at a time of economic crisis, so we should not underestimate the importance of this legislation. Although technical, it is crucial for our companies and consumers in their daily lives. In a rapidly changing world, standards must ensure interoperability and keep pace with technological developments. We also need to have effective tools to drive innovation and boost the competitiveness of European companies in global markets.

I therefore welcome the fact that standards will be continue to be bottom-up, market driven and voluntary. We have adopted a framework that will help develop European standards. We have been pressing hard for better, more flexible regulation, and we are removing unnecessary administrative burdens and increasing transparency. I think it is important that this will really facilitate the participation of SMEs and ensure access to user-friendly standards for all. I hope we will continue to work together to implement all the aspects of the Single Market Act effectively.

 
  
MPphoto
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea acestui raport, deoarece revizuirea sistemului de standardizare europeană trebuie să remedieze problemele actuale şi să consolideze politica Uniunii în domeniu.

Standardizarea are un impact puternic asupra activităţii economice şi influenţează creşterea şi productivitatea. Ea reprezintă una dintre măsurile propuse pentru relansarea pieţei unice. De aceea este important să se asigure nişte standarde clare şi uşor de utilizat, pentru a facilita participarea tuturor actorilor. În special, IMM-urile trebuie să beneficieze de mai multă atenţie şi să fie mai implicate în acest proces. În acest sens, salut propunerile raportoarei de a îmbunătăţi participarea şi accesul IMM-urilor la activitatea de standardizare.

Mai mult, introducerea standardizării în domeniul serviciilor va facilita comerţul internaţional, competitivitatea şi inovarea. În acelaşi timp, standardele pentru servicii sunt binevenite, pentru că vor reduce barierele comerciale şi vor spori protecţia consumatorilor.

 
  
MPphoto
 

  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, just before the vote my friend and colleague Chris Davies said that I had to read Niall Ferguson’s book ‘Civilisations’. It is actually a book I had already read, and the thesis in it is not especially new. The idea that Europe flourished because it was a diverse, competing plurality of states rather than a single empire on the oriental model has been well-rehearsed by historians, by Alan Macfarlane, by Paul Kennedy, by Eric Jones, indeed by Adam Smith. It is a pretty old theory. Or, if you think I am being too Anglocentric about this, also by Montesquieu and Tocqueville, both of whom understood that the stasis inherent in uniformity, as it existed in the great ancient monarchies, is bad for growth and bad ultimately, therefore, for living standards.

Now I am sure you can tell where I am going with this argument. In trying to get on top of wars, the founders of the European Union also smothered the competition, the diversity, that had been the basis of the greatness of European civilisation. Our generation is living through a tragic reversal whereby just as China and India learned the virtues of the dispersal of power, Europe is going down this Ming, Mogul, and Ottoman road towards uniformity, taxation and decline. Our mistake and our tragedy.

 
  
MPphoto
 

  President. − Thank you, Mr Hannan. Your disquisitions get ever more elaborate.

 
  
MPphoto
 
 

  Syed Kamall (ECR). - Mr President, it is important, when we look at the idea of standards, that we understand what we are trying to achieve. Of course it is often good for the consumer, and often good for industry, to be able to have the certainty to produce the standards that others can work towards. But with standards there is also the other side of the issue: What does it do to innovation? How do we come up with those standards? We have to be wary of those who lobby loudest for their particular standards in order to stifle the competition and to crowd others out of the marketplace. We have to be careful of the rent-seeking behind this.

We also have to be careful that we are not so keen on our own standards that, when it comes to global agreements and trade practices, one man’s standard becomes another’s non-tariff barrier or technical barrier. Surely the best way for most of these products to be developed is to allow the market to provide the standards and then allow the best standards to win out. Then the bodies can agree after negotiation on the best standard, rather than imposing it too early and crowding out the players that you do not want to flourish.

 
  
  

Report: Sophie Auconie (A7-0199/2012)

 
  
MPphoto
 

  Iva Zanicchi (PPE). - Signor Presidente, la sicurezza alimentare rientra senza dubbio tra le questioni più sentite dai cittadini europei.

Nel 1997, dopo la diffusione del morbo della mucca pazza, l'Unione europea aveva adottato norme rigorose in materia di identificazione e tracciabilità dei bovini. Il testo discusso quest'oggi vorrebbe modificare la normativa in vigore pur presentando dei limiti per ciò che concerne le disposizioni relative all'etichettatura facoltativa. Esso consentirebbe di ottenere dati più affidabili mediante un sistema di identificazione elettronica dei bovini e di rafforzarne il sistema di tracciabilità.

 
  
MPphoto
 

  Cristiana Muscardini (PPE). - Signor Presidente, eliminare l'etichettatura facoltativa per le carni bovine in Europa significa scegliere arbitrariamente di andare contro la sicurezza e la qualità dei nostri prodotti.

Nel tentativo di semplificare, non possiamo ridurre le informazioni utili a danno non solo dei consumatori che acquistano le carni, ma anche degli allevatori europei che, attraverso l'etichettatura, differenziano e commercializzano i loro prodotti. Da tempo sosteniamo che per difendere la produzione e l'acquisto deve essere riconosciuta la provenienza.

Siamo pertanto contrari a una proposta che ci riporterebbe allo statu quo precedente a questa etichettatura, la quale ha consentito oggi di ottenere ottimi risultati sia in termini organizzativi per l'intera filiera del settore sia in termini di comunicazione al consumatore finale della carne.

Vogliamo un'Europa più sicura, attenta alle esigenze dei consumatori, alla qualità e alla sicurezza alimentare e allo sviluppo del nostro sistema rurale.

 
  
MPphoto
 

  Daniel Hannan (ECR). - Mr President, as you so aptly put it, this report concerns cows. ‘How can he get wisdom that holdeth the plough, and that glorieth in the goad, that driveth oxen, and is occupied in their labours, and whose talk is of bullocks? He giveth his mind to make furrows; and is diligent to give the kine fodder’. It is perhaps appropriate that I pause at this stage and thank the interpreters who have been very patient with my flights into Jacobean English over many years. What a tragedy that now the descendant of that honest man giveth his mind to fill in forms and is diligent to meet the latest directives coming out of the Common Agricultural Policy.

As the rural year comes to revolve around bureaucracy rather than the natural seasons, we have seen not just a rise in prices for consumers and a rise in taxes to sustain the system but also, bizarrely, a depreciation of output in the countryside. A system designed to help stimulate food production has ended up damaging both the farmer and the consumer. Here you have a microcosm. What is wrong with state control? The sooner we get out of the Common Agricultural Policy and design a policy tailored to meet the needs of our countryside, the better for all concerned.

 
  
MPphoto
 

  President. − Was that The Bible? The King James version?

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat pentru acest raport, deoarece securitatea alimentară este deosebit de importantă, iar siguranţa consumatorilor în această privinţă este vitală. Identificarea electronică a bovinelor joacă un rol esenţial şi contribuie la îmbunătăţirea lor.

Susţin modificarea legislaţiei în vigoare, pentru a reflecta mai bine cele mai recente dezvoltări tehnologice. În acelaşi timp, adaptarea legislaţiei va întări sistemul de trasabilitate, care va deveni mai rapid şi mai precis.

Totodată consider că etichetarea cărnii de vită şi de mânzat ar trebui simplificată. Astfel se vor elimina sarcinile administrative şi se va uşura procedura. De asemenea, sunt de părere că identificarea electronică nu ar trebui impusă crescătorilor, ci ar trebui să rămână opţională. Astfel, consumatorii vor fi protejaţi şi micii fermieri vor evita formalităţile inechitabile. Mai mult, propunerea va spori competitivitatea sectorului şi va îmbunătăţi perspectivele comerciale.

 
  
  

Report: Linda McAvan (A7-0165/2012)

 
  
MPphoto
 

  Adam Bielan (ECR). - Panie Przewodniczący! Zdrowie publiczne to dotycząca każdego obywatela Unii dziedzina zadań, którymi winny zajmować się instytucje europejskie. Pojawiające się co pewien czas niepokojące informacje o problemach związanych z działalnością firm farmaceutycznych powodują konieczność stałego doprecyzowywania zasad nadzoru nad bezpieczeństwem farmakoterapii i współpracy na tej płaszczyźnie wszystkich państw członkowskich, tym bardziej, że kontrola Komisji wykazała istotne niedoskonałości w dotychczasowym systemie prawnym.

Uwzględniając interes publiczny, popieram zaproponowane zmiany, w szczególności rozszerzenie przypadków wymagających automatycznej procedury, gdy państwo członkowskie rozważa zawieszenie bądź wycofanie z obrotu danego produktu farmaceutycznego. Także przepisy zwiększające przejrzystość działania producentów medykamentów oraz wydłużenie listy leków podlegających dodatkowemu monitoringowi po dopuszczeniu na rynek są dziś koniecznością. Liczę, że nowe regulacje przyczynią się do poprawy bezpieczeństwa pacjentów, czego wyrazem było spójne stanowisko wszystkich grup parlamentarnych. Głosowałem za przyjęciem sprawozdania.

 
  
MPphoto
 

  Paolo Bartolozzi (PPE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei esprimere il mio apprezzamento per l'approvazione di questa relazione che, ancora una volta, richiama l'attenzione dell'Unione europea sulla difesa della salute e sulla protezione dei cittadini.

Con questa relazione abbiamo infatti nuovamente affrontato il tema della sorveglianza dei medicinali, facendo seguito alla già avvenuta adozione della direttiva 2010/84/UE e del regolamento (UE) n. 1235/2010 che modificano le direttive sulla farmacovigilanza.

Dopo il cosiddetto "caso Mediator", infatti, si è sentita la necessità di colmare le lacune individuate dagli stessi test condotti in proposito e di perfezionare il sistema già messo a punto, soprattutto in merito agli obblighi di informazione e notifica delle parti interessate e al regime della lista dei medicinali soggetti a una sorveglianza rafforzata.

Gli adeguamenti così introdotti, sebbene di modesta entità, completano e rafforzano il quadro giuridico già delineato in favore di più elevati livelli di trasparenza ed efficienza e di migliorati standard di sicurezza medicinale a vantaggio della salute dei cittadini europei.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Záborská (PPE) - Sloboda znamená možnosť urobiť aj zlé rozhodnutie. My ju žiaľ často bezdôvodne obmedzujeme, keď prijímame legislatívne návrhy, ktoré bránia podnikaniu, obmedzujú ekonomiku a trh. No zákon a regulácia má niekedy opodstatnenie. Napríklad bezpečnosť liekov či potravín musí štát garantovať, inak dochádza k nenapraviteľným škodám na zdraví a na životoch.

Som rada, že dokážeme rýchlo opraviť legislatívu, ktorá nebola dostatočne prísna. Zároveň ma však napĺňa rozhorčením, že existujú firmy a ľudia, ktorí v mene zisku obetujú životy pacientov, ktorí im dôverujú. V prípade firmy Servier mohlo byť obetí 500 alebo až 2000. Žiaľ, týchto ľudí už nezachránime, ale verím, že tisícky ďalších áno.

 
  
  

Report: Linda McAvan (A7-0164/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Charles Tannock (ECR). - Mr President, as a medical doctor I support these measures strongly. In 2010 it was decided that EU rules governing pharmacovigilance had to be revised and a stress test was carried out on the legislation which demonstrated weaknesses in the system, which now need addressing.

These current proposed changes aim to close dangerous loopholes to protect our patients in Europe. In particular they seek to meet the need for an automatic, urgent EU-wide procedure in cases where a Member State or the Commission considers that serious adverse side effects have occurred and therefore there is a need to prohibit the supply of a particular medicine. They also seek to clarify the transparency obligations on pharmaceutical companies, namely that companies are obliged to inform the European Medicines Agency, which is a very successful agency based in my own region of London, when a medicinal product is deemed to be harmful and this agency is then in turn obliged to inform all Member States without undue delay. So pharmacovigilance is a good thing and it is something which can be done well at EU level.

 
  
  

Report: Satu Hassi (A7-0038/2012)

 
  
MPphoto
 

  Marek Józef Gróbarczyk (ECR). - Panie Przewodniczący! Nie mogłem poprzeć tego sprawozdania ze względu na krzywdzące potraktowanie armatorów ze strefy Morza Bałtyckiego, Morza Północnego i kanału La Manche, nakazujące stosowanie paliw o zawartości siarki poniżej 0,1% od 2015 roku. Armatorzy z krajów strefy SECA apelują, aby Parlament Europejski przesunął termin wprowadzenia wyżej wymienionych przepisów na okres od 2019 roku, w którym statki na całym świecie poza strefą SECA będą zobligowane do używania paliwa o zawartości siarki do 0,5%. Proponowana regulacja doprowadzi do wzrostu cen paliwa żeglugowego o 70%. To przełoży się na całkowitą nieopłacalność żeglugi bliskiego zasięgu. Zawartość siarki w paliwach żeglugowych musi być obniżana, ale powinna nastąpić w rozsądnym terminie. Powyższe ograniczenia doprowadzić mogą do bankructw armatorów i masowych zwolnień.

 
  
MPphoto
 

  Andrea Zanoni (ALDE). - Signor Presidente, oggi è un giorno davvero importante per la salute dei cittadini europei. Questa, infatti, è sicuramente una delle più importanti riforme dell'intera legislatura se si pensa al benefico impatto che avrà sulla salute dei cittadini europei.

Da oggi l'Unione si dota di una normativa più severa e stabilisce nuovi limiti massimi di zolfo nei carburanti per uso marittimo, i cui inquinanti atmosferici causano, secondo le stime, ben 50 000 morti premature in Europa.

Per i paesi del Nord – le cosiddette "zone SECA" – dal 2015 il limite massimo di zolfo nei carburanti scenderà al di sotto dello 0,1 percento, mentre per tutti gli altri paesi il limite consentito sarà dello 0,5 percento a partire dal 2020.

Si doveva sicuramente osare di più, si dovevano portare questi nuovi limiti a tutto il territorio dell'Unione europea. Ma quanto costa la vita? È quello che si chiedono le migliaia di cittadini europei nelle città con grandi porti come quello della mia bellissima e maltrattata Venezia, i cui abitanti e le cui opere sono costantemente avvelenati dal fumo delle ciminiere delle grandi navi. Ebbene, grazie all'Europa, quel fumo diventerà un po' meno nero.

 
  
MPphoto
 

  Oreste Rossi (EFD). - Signor Presidente, sono contrario alla proposta di direttiva in quanto ancora una volta l'Unione europea, in materia di ambiente e clima, vuole essere la prima della classe. Purtroppo, tale atteggiamento ci porta in una posizione di netto svantaggio competitivo nel mercato globale a fronte di benefici ambientali di impatto trascurabile.

Il testo, frutto del trilogo, è migliore di quello licenziato dalla commissione ENVI, ma va oltre i requisiti fissati dalla convenzione Marpol: non è stato recepito il fermo nave in caso di violazioni, ovvero spetta alla nave dimostrare la buona fede riguardo all'acquisto del combustibile; è incomprensibile il motivo per cui i traghetti di linea in mare aperto siano sottoposti a limiti più stringenti di quelli fissati a livello internazionale; inoltre il divieto di vendita nell'UE di combustibile con oltre il 3,5 percento di zolfo rappresenta uno svantaggio competitivo per i fornitori europei.

Perché la Commissione, facendo prova di coerenza, non applica dazi alle merci di quei paesi terzi che utilizzano combustibile ad alto tenore di zolfo danneggiando globalmente l'ambiente? Non si rende conto che continuando a porre limitazioni alle nostre imprese favorisce la concorrenza sleale?

 
  
MPphoto
 

  Jan Kozłowski (PPE). - Panie Przewodniczący! Głosowałem za przyjęciem sprawozdania na temat dyrektywy dotyczącej zawartości siarki w paliwach żeglugowych, ponieważ uważam, że w obecnym kształcie jest to wyważony dokument, uwzględniający zarówno kluczowe kwestie środowiskowe, jak i znaczenie zachowania konkurencyjności floty europejskiej. Popieram pogląd, że standardy jakości powietrza powinny być takie same dla całej Unii Europejskiej, i cieszę się, że ten pogląd znalazł odbicie w sprawozdaniu.

Uważam też, że ograniczenie do roku 2020 możliwości używania paliwa o wyższej zawartości siarki przez przepływające statki z krajów trzecich to dobry krok w kierunku zachowania warunków konkurencji. Za kluczowe uważam zapewnienie państwom członkowskim dostępu do szkoleń i programów wspierających zapoznanie się z metodami ograniczenia emisji, a także monitorowania ryzyka przenoszenia transportu morskiego na transport lądowy.

 
  
MPphoto
 

  Charles Tannock (ECR). - Mr President, I voted in favour of this report. It is my view that, given the harmful effects of sulphur dioxide emissions, not only to respiratory health in humans but also to the environment, the sulphur content of marine fuels must continue to be closely monitored at EU level.

Whilst various measures have already been taken internationally to reduce the sulphur content for marine fuels, for instance those done through the IMO, the new directive goes further by ensuring that the Commission is able to assess the impact of enforcing the 0.1% limit for all EU waters, as well as committing to a reduction of the current 4.5% limit outside EU SECAs to only 0.5% by 2020. Furthermore, the new directive now imposes fines on those who surpass the limits. I believe that this is indeed a positive step forward and it is in keeping with my party’s environmental policy to protect the environment for future generations and to improve our own quality of life and well-being.

 
  
MPphoto
 

  Mitro Repo (S&D). - Arvoisa puhemies, voidaan sanoa, että rikkidirektiivin lähtöasetelmana on terveys vastaan teollisuus. Rikkipäästöjen alentaminen on sinänsä ehdottoman oikeaa, mutta terveyden- ja ympäristönsuojelua ei kuitenkaan tule toteuttaa keinoilla millä hyvänsä.

Olisin voinut antaa äänen puolesta ja vastaan, mutta tällä kertaa vaakakupissa painoi kyllä enemmän päästörajoitusten Suomen teollisuudelle aiheuttamat katastrofaaliset seuraukset. Direktiivi asettaa myös EU:n jäsenvaltiot eriarvoiseen asemaan ja vääristää sisämarkkinakilpailua. Päästörajoituksia koskevien siirtymäsäännösten tulisikin olla samat kaikilla Euroopan merialueilla, ja siksi äänestin vastaan.

 
  
MPphoto
 

  Hannu Takkula (ALDE). - Arvoisa puhemies, äänestin tätä mietintöä vastaan. On ilman muuta selvää, että kaikki me olemme sitä mieltä, että ympäristöstä pitää huolehtia ja rikkirajoja pitää laskea. Tämän täytyy kuitenkin tapahtua kaikilla Euroopan merialueilla yhtä aikaa, mielellään tietenkin maailmanlaajuisesti. Nyt tämä koskettaa vain Itämerta.

Me tiedämme Itämeren ongelmat ja me tiedämme, että rehevöityminen on siellä suuri ongelma. Se nyt ei varsinaisesti rikistä johdu, mutta ilman muuta tämä päätös on johtamassa siihen, että Suomen teollisuuden kilpailukyky tulee heikkenemään huomattavasti. Tämä väärentää kilpailua Euroopan unionin sisällä. Sen vuoksi olisin toivonut, että tämä direktiivi olisi ulotettu kattamaan koko Eurooppa yhtä aikaa ja näin ollen lykkäys vuoteen 2020 olisi ollut hyvä, koska ei ole oikeudenmukaista sisämarkkinoidenkaan kannalta, että jotkut valtiot maksavat paljon korkeamman laskun viennistään kuin toiset valtiot. Tässä mielessä oikeudenmukaisuus voi toteutua siten, että koko Euroopan unioni tulee yhtä aikaa tämän rikkidirektiivin piirin.

Kuten on jo todettu, Suomen teollisuudelle tämä tulee aiheuttamaan yli 800 miljoonan laskut vuosittain. Suomi on viennistä riippuvainen talous ja tässä suhteessa olisin toivonut, että direktiivi olisi ulotettu kattamaan koko Euroopan unionin alue yhtä aikaa. Siksi äänestin tätä vastaan.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea acestui raport, deoarece consider că astfel se vor obţine beneficii importante atât pentru sănătate, cât şi pentru mediu. Standardele de calitate a aerului pot fi atinse prin reducerea emisiilor de sulf provenite de la nave. Mai mult, limitarea poluanţilor atmosferici ar putea duce la evitarea a zeci de mii de decese premature în fiecare an. Transportul maritim are un impact puternic asupra calităţii aerului şi poate contribui într-un mod eficient la soluţionarea problemelor legate de poluare.

Beneficiile aduse sănătăţii publice vor depăşi cu mult costurile estimate. Totodată, directiva va contribui la asigurarea unor condiţii egale de concurenţă şi va favoriza inovarea şi utilizarea eficientă a resurselor. Subliniez faptul că reducerea emisiilor marine va reprezenta în acelaşi timp şi un mare beneficiu economic.

 
  
  

Motion for a resolution RC-B7-0346/2012

 
  
MPphoto
 
 

  Norica Nicolai (ALDE). - Am votat în favoarea acestei rezoluţii pentru că o consider importantă, dată fiind conjunctura actuală de provocare atât pentru agenda Comisiei, cât şi pentru agenda Parlamentului. Consider că viitoarele preocupări ale Comisiei, în special în componenta economică, sunt cruciale pentru viitorul Uniunii.

Dacă dorim mai multă Europă şi mai multă coeziune, Comisia Europeană, numai alături de Parlamentul European, anul viitor, are o şansă în proiectele legislative şi decizionale pe care şi le-a impus. Am susţinut în mod deosebit amendamentele care cer Comisiei să implice mai mult Parlamentul în realizarea agendei anului viitor, întrucât eşecurile în proiectele pe care Comisia le anvizajează ar putea fi decisive pentru starea Uniunii şi, mai ales, ar putea crea un deficit, dacă vreţi, de dialog democratic între cetăţeni şi organele Uniunii Europene, dar şi între Comisia Europeană şi Parlamentul European.

 
  
  

Report: Marina Yannakoudakis (A7-0223/2012)

 
  
MPphoto
 

  Rebecca Taylor, on behalf of the ALDE Group. – Mr President, while acknowledging the efforts of the rapporteur to take a balanced line, the ALDE Group felt obliged to abstain in the final vote today due to conservative and religious views dominating the final report to the detriment of patients who face shortages of tissues and cells in many Member States.

Currently in many Member States there are too few donors and too many people waiting for tissues and cells, particularly spinal marrow, gametes, cornea and skin. This report was an ideal opportunity to address this serious health problem, but the focus on other issues means it has sadly fallen short in this respect.

A number of provisions were adopted today that threaten the already insufficient supply of tissues and cells in many Member States, including calling on Member Sates to require that donors be anonymous except in the case of a donation from a living person to a relative, thus potentially preventing, for example, an EU citizen from choosing to donate to a friend in need. The ALDE Group does not see the need to further restrict donation rules when we have shortages of tissues and cells in over half the Member States.

Another point was calling on Member States to promote only public cord blood banks, thus ignoring the existence of well regulated private cord blood banks in some Member States, awareness of which should also be promoted in the interests of promoting the donation of cord blood for the benefit of patients.

As regards the call for European standards and requirements for private stem cell banks but not for public cell banks, the ALDE Group believes that all stem cell banks should be required to meet the same high standards of safety and quality and that imposing higher standards only on private banks could further hinder access to much-needed tissues and cells. Calling for the Commission to revise Regulation (EC) No 1394/2007 to guarantee the application of the principle of unpaid donation, the ALDE Group believes that to avoid undermining the quality and safety of donated tissues and cells it is vital to encourage various models of donation developed by both public and private sectors and to ensure reasonable reimbursement of donors. This vote does not send the right message to scientists or patients.

 
  
MPphoto
 

  Erminia Mazzoni (PPE). - Signor Presidente, pensando alle oltre 60 000 persone in attesa di trapianto e alle circa 10 persone che muoiono ogni giorno perché non riescono ad ottenere un organo, ho votato a favore di questa relazione. Ritengo quanto mai opportuna l'iniziativa promossa dalla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, sostenuta dal lavoro dell'on. Yannakoudakis.

In un momento di grande difficoltà come quello che stiamo vivendo in Europa e nel mondo in generale, molti disperati alimentano la deplorevole pratica della commercializzazione di organi. Sono sempre più frequenti le notizie di cittadini europei che, per fronteggiare le gravi difficoltà del vivere quotidiano, mettono in vendita su Internet o attraverso altri canali i propri organi.

Con questa relazione l'Unione europea intende alzare la guardia rispetto a una situazione di grande difficoltà, un Far West insostenibile. Diciamo ancora una volta "basta" – perché purtroppo non sono sufficienti le leggi che dichiarano l'illegittimità di questo commercio – diciamo ancora una volta "basta" al traffico di organi, al mercato illegale, dando invece un aiuto alla vita e alla salute dei cittadini.

 
  
MPphoto
 

  Charles Tannock (ECR). - Mr President, as a doctor I am particularly enthusiastic about the proposals to break down the barriers to sharing donor registries across the European Union, which will of course contribute to the fight against cancer and other life-threatening diseases. I am also pleased with the emphasis placed by the rapporteur – who happens to be my London colleague Marina Yannakoudakis – on the ethics of donation, taking the view that the human body should not be a source of financial gain. The report thus rightly rejects the practice of an open market for tissues and cells, but importantly, it goes on to stress that donors across the Union deserve fair and reasonable compensation for their efforts.

There is also emphasis on the requirement for greater traceability and transparency in the donation process across the EU. The report equally encourages Member States to build on existing examples of best practice in those countries, for example the renowned cord blood collection scheme in the UK run by NHS Blood and Transplant and the famous Anthony Nolan Trust. I am also pleased to say that the final report crucially resisted calls for a ban on private storage clinics anywhere in the European Union.

 
  
MPphoto
 
 

  Norica Nicolai (ALDE). - Eu m-am abţinut în votul acestui raport, deşi îl consider un raport important şi un pas înainte faţă de vechea directivă. Cred însă că nu oferă cele mai bune soluţii. Raportul are o abordare unilaterală a unui anumit tip de etică, aceea a privilegierii donaţiei dar, din motive religioase, dintr-o perspectivă, aş considera eu, profund religioasă, această etică nu este coerentă cu privilegierea vieţii umane.

Cred că regimurile discriminatorii pe care le introduce, standardele duble cu privire la regimul privat şi la regimul public al regimului de donaţie nu sunt corecte şi tind să împiedice, de fapt, finalitatea acestei directive, care înseamnă încercarea unora dintre noi de a salva cu organele lor alte vieţi umane. Cred că se impuneau standarde egale atât pentru regimul de stat, cât şi pentru regimul privat.

Cred că donaţiile gratuite trebuie privilegiate, dar nu putem descuraja şi această donaţie făcută în condiţii oneroase, atunci când lucrul acesta nu afectează buna morală şi bunele principii şi, de asemenea, cred că trebuie să încurajăm noţiunile de consimţământ prezumat, statele membre fiind libere să încerce opţiuni diferenţiate, şi nu să standardizăm opţiunea statelor membre.

 
  
  

Report: Mikael Gustafsson (A7-0235/2012)

 
  
MPphoto
 

  Norica Nicolai (ALDE). - Am dorit să iau cuvântul şi să prezint opţiunea de vot pentru acest raport în care am fost raportor alternativ şi să subliniez două lucruri. Dincolo de faptul că este o temă care nu a adus foarte multe lucruri noi în acest raport de iniţiativă, cred că sunt câteva recomandări care mi se par foarte importante în ceea ce priveşte opţiunea noastră de a implica femeile într-o economie verde, opţiune care este una ipotetică pentru că, din păcate, nici economia verde nu este regula, şi nici prezenţa femeilor în această economie nu constituie, de asemenea, o regulă.

Dar solicitarea către Comisie pentru a provoca egalitatea de gen în regulile de acces la fondurile europene, la Fondul Social European, la Fondul Regional European este, cred, una dintre soluţiile pentru a promova femeile în acest tip de economie. De asemenea, formarea profesională continuă şi cu o componentă de mediu în această formare profesională ar constitui o a doua soluţie şi, în final, perspectiva de gen în implementarea directivelor europene ar trebui luată în considerare atunci când statele membre implementează în legislaţia proprie această opţiune.

 
  
MPphoto
 

  Elena Băsescu (PPE). - Am votat în favoarea acestui raport, deoarece consider că tranziţia către o economie verde reprezintă unul dintre principalele obiective ale Uniunii. Din păcate, modul în care se realizează această tranziţie nu ţine cont de dimensiunea de gen. Adaptarea politicilor de mediu la dimensiunea de gen trebuie să ia în considerare faptul că, în general, femeile dezvoltă o atitudine mai prietenoasă faţă de mediul înconjurător. De asemenea, trebuie recunoscut că există o inegalitate între femei şi bărbaţi în ceea ce priveşte accesul la unele resurse. Cred că este nevoie să îmbunătăţim accesul femeilor la tehnologiile profesionale necesare pentru obţinerea unor locuri de muncă de înaltă calificare în economia ecologică.

Toate programele şi proiectele lansate ar trebui să conţină indicatori pentru evaluarea impactului pe criterii de gen. Invit Comisia şi statele membre să elaboreze acest tip de indicatori.

 
  
MPphoto
 

  Andrea Češková (ECR). - Vážený pane předsedo, ačkoliv podporuji ve všech oblastech rovnost mezi muži a ženami a jsem proti jakékoliv formě diskriminace, nemohla jsem tuto zprávu podpořit. Podle mého názoru obsahuje několik prohlášení, která nejsou dostatečně podložena. Například výroky týkající se rozdílu spotřeby u žen a mužů či využívání veřejné dopravy a soukromých dopravních prostředků.

Tato zpráva také vyzývá k cílům, které by měly být řešeny či regulovány na národní úrovni, mám na mysli například vzdělávání či zdravotní péči. Tak jako v ostatních zprávách jsem ale podpořila hlasováním bod, který se týká práva na sexuální a reprodukční zdraví.

 
  
MPphoto
 
 

  Marina Yannakoudakis (ECR). - Mr President, we need more jobs and we need greener energy. I hope the green economy can help drive economic growth.

We must ensure that both men and women benefit from this growth. But what does this report call for? An improvement in women’s transport opportunities, among other things. What nonsense. I do not see women abandoned on the streets of Strasbourg, forsaken by men-only buses and trams. Perhaps the rapporteur thinks that women need improved transport because, according to the report, women do not affect the environment in the same way as men. Again, what nonsense.

Time after time, the Committee on Women’s Rights and Gender Equality tries to turn everything into a feminist issue. This is bad for women and it hurts the reputation of both the committee and the EU. I call on my fellow members of the Committee on Women’s Rights and Gender Equality to stop the nonsense once and for all. Not everything is a male plot to do a woman down.

 
  
  

Report: Iratxe Garía Pérez (A7-0246/2012)

 
  
MPphoto
 

  Erminia Mazzoni (PPE). - Signor Presidente, ho votato a favore di questa relazione e ho apprezzato il lavoro svolto dall'on. García Pérez e ho condiviso la richiesta di relazione d'iniziativa da parte della commissione FEMM perché credo – come ho avuto occasione di ripetere più volte in quest'Aula – che sia importante lavorare al processo di crescita culturale per riuscire a compensare le disparità che ancora esistono nel nostro tessuto sociale tra uomini e donne.

Con questa relazione si analizza, in particolare, la condizione di distanza che esiste tra i due generi nel settore terziario e si fa un passo in avanti che credo sia rilevante e che mi ha spinto a sostenere la relazione con il mio voto, che è quello di invitare Stati membri, sindacati e datori di lavoro ad adottare una griglia di valutazione uniforme che consenta finalmente di superare, o perlomeno di limitare, il gap retributivo tra uomini e donne.

 
  
MPphoto
 

  Norica Nicolai (ALDE). - Şi eu am susţinut acest raport, din cu totul alte considerente decât colega mea. Mi se pare una dintre radiografiile serioase ale unei inegalităţi de gen care persistă încă pe piaţa muncii şi, în mod specific, pe piaţa serviciilor.

10% din cele 130 de profesii considerate accesibile tuturor pe piaţa muncii sunt ocupate de femei, în general cele cu o joasă calificare, ceea ce, după părerea mea, este un semnal de alarmă pentru accesul şi pentru un anumit tip de pauperizare a femeilor pe piaţa muncii. În plus, faptul că sunt relevate diferenţele salariale care persistă în acest domeniu mi se pare absolut semnificativ.

Cert este însă că, dincolo de aceste constatări, soluţiile preconizate în raport, dar şi soluţiile preconizate în opţiunile Comisiei nu sunt cele care să dea un răspuns la soluţionarea acestei probleme şi cred că, adoptând astfel de rapoarte, nu facem decât să tragem semnale de alarmă asupra unor realităţi de foarte multă vreme, ceea ce poate pune în dificultate atât abordarea noastră, cât şi a Comisiei în materie.

 
  
MPphoto
 

  Paul Murphy (GUE/NGL). - Mr President, the EU likes to claim that it is a fort for progress in relation to women’s rights. However it is EU-led austerity programmes and neoliberal policies that are disproportionately increasing hardship for women workers. These programmes are resulting in mass job losses, together with attacks on wages and conditions in the service sector, particularly in retail. A majority of the unemployed workers in the EU are now women. Women are also disproportionately hit by savage budget cuts, targeting vital public services and social welfare. We have seen this in Ireland with the scandalous cuts to single parent allowances, to home helps and the threatened cuts to child benefit.

Women workers in the service sector have been one of the most active sections of workers taking action against redundancies and attacks on their conditions. In Ireland we have seen this with the recent strikes and occupations in La Senza, Thomas Cook, EBS and Laura Ashley. The trade union movement must now organise in the service sector to fight against low pay and job losses, and for decent working conditions with improved maternity and paternity leave and decent public services.

 
  
MPphoto
 

  Marina Yannakoudakis (ECR). - Mr President, this report states that gender stereotypes are impeding women from realising their full potential. It is possible for women to be CEOs, brain surgeons, concert pianists and even MEPs. It is also possible for women to stay at home and raise a family, perhaps picking up a part-time job in the service sector along the way. This report looks down its nose at the service industry and insults all the women and men who work in this sector. This report also suggests that women are treated differently by employers because they are more likely to interrupt their careers in order to have children. Well, regrettably, this may be true to an extent. If it is true, though, why does the rapporteur call for the Council to unblock the Maternity Leave Directive? Twenty weeks’ fully paid compulsory leave will reduce young women’s chances of getting a job.

 
  
  

Written explanations of vote

 
  
  

Report: Bendt Bendtsen (A7-0232/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, considerando que o facto dos trabalhadores do estaleiro terem sido despedidos, bem como pelo facto de possuírem experiência técnica especializada torna difícil a candidatura a outras indústrias. Sendo 550 trabalhadores que possuem grandes dificuldades em encontrar emprego, considero essencial providenciar a estes profissionais medidas personalizadas apoiadas pelo FEG no montante apresentado. São estas situações que colocam o bem-estar social e económico dos cidadãos europeus em causa, que devemos ter em conta. Não só este fundo de ajustamento à globalização serve o propósito de ajustar a nossa economia com medidas compensatórias à economia global, mas acima de tudo protege os cidadãos e empresas em dificuldades, que numa altura de crise devem e merecem ser tomados em conta. Este fundo atenua assim, de certa maneira, algumas das nefastas consequências da atual crise económica, financeira e social a que se assiste na Europa e sobre a qual cabe-nos agir.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Créé en 2006, le Fonds européen d’ajustement à la mondialisation (FEM) vise à aider à la réintégration des travailleurs ayant perdu leur emploi en raison des évolutions du commerce mondial. En 2009, son champ d’application a été élargi afin d’y inclure les victimes de la crise financière. Cette demande, présentée par le Danemark, vise à aider 550 personnes licenciées récemment et remplit les critères européens. J'ai donc voté en faveur de cette demande.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą dėl paramos skyrimo iš Europos prisitaikymo prie globalizacijos padarinių fondo. Ši parama bus skirta 550 darbo netekusiems Danijos Odesės plieno statyklos darbuotojams. Europos laivų statybos sektoriaus darbuotojų skaičius per paskutinius trejus metus sumažėjo 23 proc. Europos prisitaikymo prie globalizacijos padarinių fondo tikslas – paremti darbuotojų, kurie buvo atleisti kilus pasaulinei ir ekonomikos krizei, grįžimą į darbo rinką. Todėl pritariu siūlymui skirti 6,455 milijonų eurų sumą iš EGF rezervo siekiant paremti atleistus Danijos laivų statybos sektoriaus darbuotojus.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, întrucât consider că mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare în favoarea Danemarcei reprezintă o bună decizie. Astfel, lucrătorii concediaţi ca urmare a crizei economice şi financiare mondiale vor fi sprijiniţi în procesul lor de reintegrare pe piaţa muncii. Salut sprijinul suplimentar acordat acestora în urma schimbărilor survenite în structura comerţului mondial. Subliniez faptul că piaţa mondială a construcţiilor navale a fost deosebit de afectată de criza economică, forţa de muncă din acest domeniu scăzând în mod semnificativ. Mai mult, ocuparea forţei de munca în Danemarca s-a deteriorat în mod considerabil, iar rata şomajului a atins valori extrem de ridicate. În aceste condiţii, sunt de părere că mobilizarea fondului în vederea acordării unui impuls economiei este mai mult decât binevenită.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afetados pelas consequências de mudanças importantes na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir 1 de maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência direta da crise económica, financeira e social. Nesta altura em que nos vemos confrontados com uma grave crise financeira, económica e social, destacando-se o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente, no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego. Assim apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 6 445 104 euros do FEG a favor da Dinamarca, com o objetivo de apoiar os 550 trabalhadores potenciais beneficiários, dos 981 despedidos, na Odense Steel Shipyard na qualidade de empresa principal assim como quatro fornecedores e produtores a jusante.

 
  
MPphoto
 
 

  Nora Berra (PPE), par écrit. – Le Fonds européen d’ajustement à la mondialisation a été créé pour soutenir les travailleurs européens qui ont perdu leur emploi. Il leur permet de se réinsérer professionnellement. Exceptionnellement, la crise financière et économique constitue une raison suffisante pour qu’un État membre introduise une demande de subvention. Touché par la crise, le secteur de la construction navale au Danemark connaît plusieurs vagues de licenciements. Dans un effort de solidarité envers cette dernière, nous avons débloqué une aide de 6,4 millions d’euros.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor de este informe ya que supone la movilización de una cantidad que ayudará a Dinamarca en lo referente a los 981 despidos de los cuales 550, destinatarios de esta ayuda, corresponden a la empresa Odense Steel Shipyard y a cuatro de sus proveedores. La situación general del empleo en Dinamarca se deterioró acusadamente entre 2009 y 2010 y esta ayuda del FEAG intenta ayudar a dicha empresa.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla proposta di risoluzione dell'on. Bendtsen perché sono a favore dello stanziamento del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) per l'importo di euro 6 455 104 richiesto dalla Danimarca, in riferimento al periodo di 4 mesi dal maggio all'agosto 2011, a favore degli 981 lavoratori danesi licenziati dall'impresa di costruzioni navali, Odense Steel Shipyard, di cui 550 potranno beneficiare del FEG.

La richiesta danese soddisfa i criteri del FEG in quanto denota la correlazione tra i cambiamenti strutturali in corso nella suddetta impresa a causa della crisi finanziaria attuale e i licenziamenti operati.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif à la mobilisation du fonds européen d'ajustement à la mondialisation. Le fonds a été créé dans le but de fournir un appui complémentaire aux travailleurs subissant les conséquences de modifications majeures de la structure du commerce mondial. Je soutiens ainsi la mobilisation d'un montant de 1 120 000 euros destiné à la création d'une base de connaissance, d'un soutien administratif et technique et d'une évaluation finale du FEM.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − I regret that in Denmark 981 workers have been made redundant with some 550 targeted for assistance in relation to the Odense Steel Shipyard and in four suppliers and downstream producers related to the Primary enterprise. Redundancy is challenging on any individual and their family and rising unemployment is changing the face of society and breeding levels of poverty unacceptable in 21st century Europe. Yet it is EU fiscal policy, including austerity demands and the inept handling of the euro crisis that is part author of this script. It is thus suspect that while with one hand Brussels continues to undermine and weaken national economies through flawed single currency policy, they are with the other willing to provide hand outs to those stricken by its effects. It should be the priority and prerogative of national governments, with the optional aid of sympathetic third countries, to deal with the major structural challenges many countries are currently facing in the wake of global financial crisis. To continue to endorse the Mobilisation of the Adjustment Fund is to permit the perpetuation of Brussels undermining national economies.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a proposta de mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, nos termos do ponto 28 do Acordo Interinstitucional de 17 de maio de 2006 entre o Parlamento Europeu, o Conselho e a Comissão sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira (candidatura EGF/2011/008 DK/Odense Steel Shipyard, Dinamarca) por terem sido respeitadas as condições para a mobilização do mesmo.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Concordo com os moldes em que foi acionada a mobilização do FEG no auxílio aos trabalhadores despedidos dos estaleiros navais de Odense Steel na Dinamarca, nesta que é a quarta mobilização do fundo em 2012. A indústria da construção naval europeia tem, nas últimas décadas, vindo a perder quotas de mercado significativas para a Ásia. Este setor fustigado pela crise económica e financeira mundial viu a sua mão-de-obra diminuir na Europa em 23% nos últimos três anos. Lamento ainda que a Dinamarca seja um dos países que está a comprometer as negociações do FEG pós 2013, quando por várias vezes recorreu com êxito a mobilizações deste fundo. Por fim, gostaria de relembrar que o FEG nasceu no seguimento de um relatório da Comissão de 2005- "os valores europeus no contexto da globalização", sendo neste contexto que o Presidente Barroso enviou uma carta aos Chefes de Estado e de Governo da UE e ao Parlamento Europeu propondo a criação deste fundo. Sete anos depois, os efeitos da crise não só subsistem, como se agravaram, demonstrando com clareza a importância de uma Europa solidária e com uma efetiva redistribuição de recursos inter-Estados-Membros. Pena que estes exemplos não se repliquem noutros mecanismos Europeus...

 
  
MPphoto
 
 

  Marielle de Sarnez (ALDE), par écrit. – Le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation est un instrument destiné à venir en aide rapidement aux travailleurs victimes de la crise et de l'évolution de l'économie mondiale. Le marché mondial de la construction navale est l'un des principaux secteurs qui sont touchés de plein fouet par la crise. Il a connu une récession de 20% entre 2008 et 2009. Les constructeurs européens doivent notamment faire face depuis plusieurs années à une concurrence asiatique de plus en plus compétitive. L'Union européenne va donc débloquer 6,5 milliards d'euros pour aider 550 ouvriers licenciés des chantiers navals danois. Ces fonds serviront à financer notamment de nouvelles formations professionnelles et des programmes de soutien à l'entreprenariat.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte, qui accorde à la ville d'Odense au Danemark une aide financière européenne pour soutenir la réinsertion sur le marché du travail de 981 travailleurs licenciés dans le secteur des chantiers navals. Cette décision illustre le rôle majeur que peut jouer le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation pour aider les secteurs économiques en crise. Une Union européenne forte est une Union qui protège avant tout ses citoyens face aux aléas de la vie.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Je me réjouis de ce vote survenu mardi en faveur d'une intervention du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation (FEM) destinée à des travailleurs danois. Près de 6,4 millions d'euros seront consacrés aux programmes d'aide et de formation aux 550 travailleurs danois licenciés dans l'entreprise de construction navale Odense Steel Shipyard et chez quatre de ses fournisseurs et producteurs en aval. Ce secteur avait été durement frappé par la concurrence asiatique. Le cofinancement des autorités locales, une obligation en vertu du fonctionnement du FEM, se fera à hauteur de 3,4 millions d'euros.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório sobre "Mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à globalização" por considerar que a Dinamarca reúne as condições para o pedido referente a 585 despedimentos que ocorreram no estaleiro de Odense, devido a deslocalizações para países não comunitários de baixo custo.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. É a segunda vez que o Parlamento Europeu aprova a mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização para esta mesma empresa - a Odense Steel Shipyard, do setor da construção naval - com o objetivo de apoiar a reintegração no mercado de trabalho dos trabalhadores despedidos em consequência da crise económica e financeira, na Comunidade de Odense, na Dinamarca. Em outubro de 2010 foram 1.356 os trabalhadores despedidos. Desta vez, e como consequência do encerramento do estaleiro naval, são mais 981 casos de despedimento de trabalhadores.

A mão-de-obra na indústria da construção naval na Europa, de acordo com o relatório anual da Community of European Shipyards' Associations (CESA), diminuiu 23% nos últimos três anos. Este é o resultado da globalização capitalista e das políticas que lhe vão dando suporte, forçando a concorrência entre trabalhadores e a desvalorização geral da força de trabalho. Com o aprofundamento da crise económica e social, mais despedimentos vêm surgindo, especialmente em setores produtivos, mas não só. Por isso continuamos a defender a prolongação da derrogação crise, que aumentava a taxa de cofinanciamento da UE para 65%.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Komisia prijala 4. júna 2012 nový návrh rozhodnutia o mobilizácii EGF v prospech Dánska s cieľom podporiť opätovný vstup pracovníkov prepustených z dôvodu globálnej finančnej a hospodárskej krízy na trh práce. Toto je štvrtá žiadosť, ktorá sa má preskúmať v rámci rozpočtu na rok 2012, a týka sa mobilizácie celkovej sumy 6 455 104 EUR z EGF v prospech Dánska. Týka sa prepustenia 981 pracovníkov, pričom pomoc sa má vzťahovať na 550 z nich. Komisia skonštatovala, že žiadosť spĺňa podmienky na poskytnutie prostriedkov z fondu EGF podľa článku 2 písm. a) nariadenia (ES) č. 1927/2006 a bola predložená v lehote 10 týždňov stanovenej v článku 5 uvedeného nariadenia. Medziinštitucionálna dohoda umožňuje mobilizáciu EGF v rámci ročného stropu vo výške 500 miliónov EUR.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už pasiūlymą dėl Europos prisitaikymo prie globalizacijos padarinių fondo lėšų mobilizavimo pagal Danijos paraišką „EGF/2011/008 DK/Odense Steel Shipyard“. Vadovaujantis Europos prisitaikymo prie globalizacijos padarinių fondo (toliau EGF) reglamento 6 straipsniu, EGF lėšomis turėtų būti remiamas individualių atleistų darbuotojų reintegravimas į darbo rinką. Taip pat EGF paramos lėšomis galima bendrai finansuoti tik aktyvias darbo rinkos priemones, kurias taikant užtikrinamas ilgalaikis užimtumas. EGF pagalba neturi pakeisti nei veiksmų, už kuriuos, kaip nustatyta pagal nacionalinę teisę ar kolektyvinius susitarimus, atsakingos įmonės, nei įmonių ar sektorių restruktūrizavimo priemonių. Kadangi pramoninė vietos ekonomikos struktūra pasižymi darbo vietų apdirbamojoje pramonėje, ypač metalurgijos sektoriuje, gausa. Daug darbo vietų šiame pramonės sektoriuje jau prarasta – jos perkeltos į kitas šalis, kuriose darbo užmokestis mažesnis. Atleisti laivų statyklos darbuotojai turi daug techninių žinių, kurias sunku panaudoti kituose pramonės sektoriuose Fiune ar net visoje Danijoje. Dauguma jų visą gyvenimą dirbo laivų statykloje, kurioje galbūt dirbo ir jų tėvai. Todėl palankiai įvertinau ir tai, kad, siekdamos suteikti darbuotojams skubią paramą, Danijos valdžios institucijos nusprendė pradėti taikyti priemones dar nepriėmus galutinio sprendimo suteikti EGF paramą pagal siūlomą suderintų priemonių rinkinį.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − The European Globalisation Adjustment Fund has been created in order to provide additional assistance to workers suffering from the consequences of major structural changes in world trade patterns. Denmark argues that shipyards in Europe over the past decades have been losing substantial market shares to Asia. Assisting workers impacted by the closure of the Odense Steel Shipyard therefore falls well within its remit.

 
  
MPphoto
 
 

  Barbara Matera (PPE), in writing. − The European Globalisation Adjustment Fund (EGF) was established in 2006 as a support system for workers impacted by global structural change in trade patterns. Denmark’s application in respect of the Odense Steel Shipyard notes that the country’s workforce is highly concentrated in manufacturing and metallurgy, but has lost business because many global market shares have been transferred to Asia. By mobilising the EGF with an amount of EUR 6 455 104, workers will be helped to return to the labour market, which is especially important because these employees have highly specialised training in their field which it is nearly impossible to apply in other industries. For these reasons, I voted in favour of Mr Bendtsen’s report.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur la mobilisation du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation pour le Danemark suite au licenciement de 981 personnes dans le secteur des chantiers navals. L'aide de 6,5 millions d'euros en faveur de 550 travailleurs les aidera à trouver un emploi dans d'autres secteurs.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – C'est en pensant aux travailleurs danois sacrifiés sur l'autel de la mondialisation que je m'abstiens. Dans la situation où les plongent les conséquences des politiques néolibérales prônées par l'Union européenne, on pourrait vouloir voter contre, tant cette aumône est dérisoire. Mais le peu qui est donné peut les soulager dans leur peine.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Dänemark hat am 28. Oktober 2011 einen Antrag auf Inanspruchnahme des Europäischen Fonds für die Anpassung an die Globalisierung gestellt. Er betrifft 981 Entlassungen (von denen 550 für Unterstützungsmaßnahmen vorgesehen sind), zu denen es während des viermonatigen Bezugszeitraums vom 1. Mai bis 31. August 2011 in dem Unternehmen Odense Steel Shipyard als Hauptunternehmen sowie bei vier Zulieferunternehmen und nachgeordneten Herstellern in Dänemark gekommen ist. Der Antrag erfüllt die gemäß Artikel 10 der Verordnung (EG) Nr. 1927/2006 geltenden Voraussetzungen für die Festsetzung des Finanzbeitrags. Die Kommission schlägt daher vor, den Betrag von 6 455 104 EUR bereitzustellen. Im Sinne gelebter europäischer Solidarität soll der EGF folglich in Anspruch genommen werden, um einen Finanzbeitrag für den von Dänemark eingereichten Antrag bereitzustellen. Ich habe daher für den Antrag gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Il fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è uno strumento molto importante dell'Unione europea. Istituito per cercare di risolvere questioni controverse a livello economico offre la possibilità a imprese in difficoltà di risollevarsi o quantomeno tutelare i propri dipendenti e di conseguenza le loro famiglie. Nel caso della Odense Steel Shipyard i sei milioni e mezzo di euro che arriveranno in Danimarca, anche grazie al mio voto, serviranno a coprire un migliaio di esuberi che l'azienda registra a causa dei licenziamenti dovuti al calo mondiale delle costruzioni navali, ai grandi cambiamenti strutturali nel sistema del commercio mondiale e alla crisi finanziaria.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. No âmbito do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, a Comissão Europeia aprovou, em 4 de junho de 2012, uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da Dinamarca, a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em consequência da crise económica e financeira mundial. Trata-se da quarta candidatura a ser examinada no âmbito do orçamento de 2012 e refere-se à mobilização de um montante total de 6 455 104 euros do FEG a favor da Dinamarca. Diz respeito a 981 despedimentos, 550 dos quais potenciais beneficiários de apoio, na Odense Steel Shipyard na qualidade de empresa principal, e quatro fornecedores e produtores a jusante na Dinamarca, durante o período de referência de quatro meses de 1 de maio de 2011 a 31 de agosto de 2011. Tendo sido feita uma análise do processo por todas as partes envolvidas, designadamente a Comissão Europeia, e estando a Comissão do Emprego e dos Assuntos Sociais associada e favorável à mobilização do Fundo a favor da Dinamarca, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che la domanda della Commissione, la quarta nel quadro del bilancio 2012, si riferisce alla mobilitazione del FEG per un importo totale di 6 455 104 EUR per la Danimarca e riguarda 981 esuberi, di cui 550 destinatari di assistenza, presso la Odense Steel Shipyard, impresa principale, e presso quattro fornitori e produttori a valle in Danimarca nel corso del periodo di riferimento di quattro mesi dal 1° maggio 2011 al 31 agosto 2011, tale proposta soddisfa le condizioni per mobilitare il FEG stabilite all'articolo 2, lettera a), del regolamento (CE) n. 1927/2006 ed è stata presentata entro il termine di 10 settimane stabilito dall'articolo 5 di detto regolamento. Sottolineando, inoltre, l'importanza di garantire una procedura rapida, nel rispetto dell'accordo interistituzionale, per l'adozione delle decisioni relative alla mobilitazione del Fondo, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Alors que le marché mondial de la construction navale est durement frappé par la crise (il a connu une récession de 20% entre 2008 et 2009), et que les constructeurs navals européens ont perdu depuis des décennies des parts de marché face à leurs concurrents asiatiques, les travailleurs de ce secteur connaissent une situation difficile. Pour y faire face, et aider 550 travailleurs licenciés par le chantier naval Odense Steel ou ses fournisseurs, le Danemark a demandé l'aide du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation. Convaincu de l'utilité et de la nécessité de l'aide du FEM pour ces travailleurs au chômage, j'ai soutenu le déblocage de 6.5 millions d'euros. Cette somme, complétée par l'Etat danois, financera des programmes qui les aideront à trouver un emploi dans d'autres secteurs. Si je soutiens l'aide du FEM pour les travailleurs licenciés, je déplore que les autorités danoises figurent parmi celles qui menacent l'avenir du FEM après 2013, et ce bien que le pays ait bénéficié à plusieurs reprises de mobilisations de ce fonds. J'espère que ce dernier pourra être prolongé au-delà de ce qui est actuellement prévu. J'appelle le Conseil et la Commission à agir en ce sens.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − The European Globalisation Adjustment Fund has been created in order to provide additional assistance to workers suffering from the consequences of major structural changes in world trade patterns. According to the provisions of point 28 of the Inter-institutional Agreement of 17 May 2006 on budgetary discipline and sound financial management(1) and of Article 12 of Regulation (EC) No 1927/2006(2), the Fund may not exceed a maximum amount of EUR 500 million, drawn from any margin under the global expenditure ceiling from the previous year, and/or from the cancelled commitment appropriations from the previous two years, excluding those related to Heading 1b. The appropriate amounts are entered into the budget as a provision as soon as the sufficient margins and/or cancelled commitments have been identified. As concerns the procedure, in order to activate the Fund, the Commission, in case of a positive assessment of an application, presents the budgetary authority with a proposal for mobilisation of the Fund and, at the same time, a corresponding request for transfer. In parallel, a trialogue could be organised in order to reach an agreement on the use of the Fund and the amounts required. The trialogue can take a simplified form.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Σταυρακάκης (S&D), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση για την κινητοποίηση του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στην Παγκοσμιοποίηση υπέρ της Δανίας για τη στήριξη των 550 απολυμένων από ναυπηγείο της πόλης Odense και από τους τέσσερις προμηθευτές και παραγωγούς του ναυπηγείου. Οι απολύσεις αυτές ήταν το αποτέλεσμα του ανοίγματος στην παγκοσμιοποιημένη οικονομία και της μεταφοράς των δραστηριοτήτων του ναυπηγείου στην Ασία. Είναι σαφές ότι οι αρνητικές συνέπειες της παγκοσμιοποίησης αναδεικνύουν ακόμα περισσότερο την προστιθέμενη αξία του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στη Παγκοσμιοποίηση ως εργαλείου της κοινωνικής πολιτικής της ΕΕ. Η στοχοθετημένη χρηματοδοτική στήριξη που παρέχει σε προγράμματα για την επανεκπαίδευση και την επανενσωμάτωση των εργαζομένων που πλήττονται από τις ομαδικές απολύσεις, είναι ιδιαίτερης σημασίας. Επιπλέον, η υποστήριξη που παρέχεται αποτελεί την έμπρακτη έκφραση αλληλεγγύης της Ένωσης. Τέλος, η περίπτωση της Δανίας καταδεικνύει με τον καλύτερο τρόπο ότι το χρηματοδοτικό αυτό μέσο δεν περιορίζει τη δραστηριότητά του μόνο σε χώρες που αντιμετωπίζουν οικονομικές και δημοσιονομικές προκλήσεις αλλά μπορεί να φανεί εξίσου χρήσιμο και να βοηθήσει την επανένταξη των απολυμένων στον εργασιακό τομέα ακόμα και σε εύρωστες οικονομικά χώρες. Αυτό με τη σειρά του υπογραμμίζει τη σημασία του εν λόγω Ταμείου και αποδεικνύει την ανάγκη συνέχισής του κατά τη διάρκεια του επερχόμενου Πολυετούς Δημοσιονομικού Πλαισίου 2014-2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Alf Svensson (PPE), skriftlig. − Jag röstade i dag för två betänkanden om utnyttjande av Europeiska fonden för justering av globaliseringseffekter. Sedan 2009 har jag i regel avstått eller röstat emot alla förslag om att utnyttja fonden. Detta eftersom jag anser att fonden inte är rätt instrument för att hjälpa arbetstagare som drabbats av strukturförändringar. Fonden har nu vuxit, utvecklats och fått sitt genomslag. Den finns och kommer att finnas under en överskådlig framtid. Framgent tar jag nu ställning till varje enskilt fall om de uppfyller de mycket strikta krav på medfinansiering och långsiktiga sysselsättningsåtgärder som ställs på ansökarna, något de två aktuella fallen gör. Det handlar alltså om att göra det bästa av situationen.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. Il est normal d'apporter notre contribution financière à la suite des licenciements directs chez Odense Steel Shipyard. Ces licenciements représentent 2 % de la main-d'œuvre locale. La fermeture du chantier naval, qui vient s'ajouter aux pertes d'emplois indirectes, est un autre drame économique, mais aussi et surtout social.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.° 1927/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, de 20 de dezembro de 2006, instituiu o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) com o objetivo de apoiar os trabalhadores que perderam os seus postos de trabalho devido a alterações estruturais no contexto da economia global. Concordo com o pedido de mobilização do FEG elaborado pela Dinamarca respeitante aos 981 despedimentos, 550 dos quais potenciais beneficiários de apoio, ocorridos na empresa Odense Steel Shipyard e em quatro fornecedores e produtores. Entendo que a Comissão Europeia deverá mobilizar € 6 455 104,00 Euros para ajudar na inserção profissional dos trabalhadores das empresas dinamarquesas de construção naval. O pacote financeiro agora aprovado deverá ser canalizado para suportar medidas de apoio na área da orientação profissional, formação individual e informações gerais disponibilizadas através de canais específicos de emprego.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Raportul privind mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare pentru Odense Steel Shipyard din Danemarca. Cererea vizează 981 de lucrători concediaţi de întreprinderea Odense Steel Shipyard, ca beneficiar principal, şi de alte patru întreprinderi furnizoare şi producătoare din Danemarca, în perioada mai-august 2011.

Autorităţile daneze susţin că, în ultimele decenii, şantierele navale din Europa au pierdut o bună parte a cotei lor de piaţă în favoarea întreprinderilor din Asia. Criza financiară şi economică mondială a agravat situaţia de pe piaţa mondială a construcţiilor navale, astfel încât, potrivit Comunităţii asociaţiilor şantierelor navale din Europa (CESA), comenzile întreprinderilor europene au scăzut în perioada 2008-2009. Potrivit Eurostat, situaţia generală din Danemarca în ceea ce priveşte ocuparea forţei de muncă s-a deteriorat brusc în 2009 şi în 2010. Rata şomajului a crescut de la un nivel neobişnuit de scăzut de 3,4%, înregistrat în 2008, la 7,6%, în 2010. Consider, astfel, importantă mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare în favoarea Danemarcei, pentru facilitarea reintegrării pe piaţa muncii a lucrătorilor disponibilizaţi.

 
  
MPphoto
 
 

  Niki Tzavela (EFD), in writing. − I voted for the mobilisation of the EGF in favour of Denmark in order to support the reintegration into the labour market of workers made redundant due to the global financial and economic crisis.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Der EGF ist dazu da, um Arbeitnehmer, die unter den Folgen der Globalisierung zu leiden haben, zusätzlich zu unterstützen und ihre Wiedereingliederung in den Arbeitsmarkt zu erleichtern. Der Antrag aus Dänemark wurde geprüft, er betrifft 981 Entlassungen - die allgemeine Beschäftigungslage in Dänemark hat sich 2009 und 2010 sehr verschlechtert. Er erfüllt alle Anforderungen und so war dem Bericht zuzustimmen.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Nie jest to pierwszy wniosek Danii o uruchomienie środków z Europejskiego Funduszu Dostosowania do Globalizacji. Kilka dotychczasowych wniosków zostało rozpatrzonych pozytywnie, zarówno jeśli chodzi o kryteria handlowe, jak i te dotyczące kryzysu. Niemniej jednak to właśnie Dania należy do krajów kwestionujących zasadność istnienia EFG po 2013 roku. Wspomniane kraje blokują przedłużenie odstępstwa związanego z kryzysem oraz dążą do obniżenia środków finansowych dla Komisji przeznaczonych dla EFG w 2012 roku, a tymczasem wniosek Danii proponuje stosunkowo drogi pakiet zindywidualizowanych usług z kwotą 11 737 euro przeznaczoną na jednego pracownika, dlatego głosowałem przeciw temu wnioskowi.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − La crisi che ha colpito l'Europa non ha risparmiato nemmeno i paesi del Nord Europa: in Danimarca la situazione occupazionale generale è peggiorata notevolmente e la disoccupazione è salita da un minimo record del 3% nel 2008 ad un picco del 7% nel 2010, con gravi ripercussioni specie nel settore metallurgico.

I lavoratori licenziati dai cantieri navali dispongono infatti di un'elevata perizia tecnica, difficile da applicare in altri settori: senza un'adeguata riconversione professionale, dunque, sarà per loro molto difficile trovare una nuova occupazione. Per queste ragioni ho espresso il mio voto favorevole alla domanda concernente la mobilitazione del FEG a favore della Danimarca.

 
  
  

Report: Juan Andrés Naranjo Escobar (A7-0233/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, considerando que o setor da construção civil na Europa enfrenta grandes dificuldades, especialmente no caso da Espanha, onde o "boom" imobiliário trouxe consequências nefastas em termos económicos para o País, para os seus cidadãos e empresas numa altura de crise financeira. O caso que se apresenta neste Relatório reporta-se a 836 ocorrências em 377 empresas no setor da construção entre janeiro de 2011 e outubro do mesmo ano, deixando 320 trabalhadores com enormes dificuldades para encontrar emprego. Aprovo mais este relatório do FEAG, pois este fundo deve servir exatamente para atenuar as consequências económicas e sociais provocadas pela crise.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Créé en 2006, Le fond européen d’ajustement à la mondialisation (FEM) vise à aider à la réintégration des travailleurs ayant perdu leur emploi en raison des évolutions du commerce mondial. En 2009, son champ d’application a été élargi afin d’y inclure les victimes de la crise financière. Cette demande, présentée par l’Espagne, vise à aider 320 personnes licenciées et remplit les critères européens. J'ai donc voté en faveur de cette demande.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą dėl paramos skyrimo iš Europos prisitaikymo prie globalizacijos padarinių fondo. Ši parama bus skirta 836 darbo netekusiems Ispanijos Aragono regiono darbuotojams. Statybų paklausa Ispanijoje mažėja: 2009 m. šalyje išduota 75,6 proc. mažiau leidimų statybai nei 2007 m., o 2010 m. net – 82,8 proc. mažiau nei tais pačiais 2007 m. Šio fondo tikslas – paremti darbuotojų, kurie buvo atleisti kilus pasaulinei ir ekonomikos krizei, grįžimą į darbo rinką. Todėl pritariu siūlymui skirti 1,3 milijonų eurų sumą iš EGF rezervo siekiant paremti atleistus Ispanijos statybų sektoriaus darbuotojus.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, deoarece consider decizia de mobilizare a Fondului european de ajustare la globalizare în favoarea Spaniei binevenită şi necesară în contextul actual. Prin această mobilizare se vizează acordarea unui sprijin suplimentar, în vederea sprijinirii reintegrării pe piaţa muncii a lucrătorilor care şi-au pierdut slujbele ca urmare a crizei financiare şi economice mondiale, ce a afectat întreaga lume.

În Spania, sectorul construcţiilor a fost deosebit de grav afectat de criză, iar împrumuturile acordate acestui sector au scăzut în mod drastic. Mai mult, cererea de locuinţe noi a scăzut din cauza unei lipse de încredere a consumatorilor şi a unei lipse de lichidităţi. Iar şomajul a crescut şi el într-un mod covârşitor. În acest context, sunt de părere că este nevoie de o mobilizare suplimentară a Fondului, pentru a remedia declinul cu care se confruntă sectorul.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) foi criado em 2006 para prestar assistência adicional aos trabalhadores afetados pelas consequências de mudanças importantes na estrutura do comércio internacional e para ajudar à sua reintegração no mercado de trabalho. A partir de 1 de maio de 2009, o âmbito de aplicação do FEG foi alargado, passando a incluir o apoio a trabalhadores despedidos em consequência direta da crise económica, financeira e social. Nesta altura em que nos vemos confrontados com uma grave crise financeira, económica e social, destacando-se o aumento do desemprego como uma das principais consequências, a UE deverá utilizar todos os meios ao seu alcance para reagir, nomeadamente, no que se refere aos apoios a prestar às pessoas que ficaram sem emprego. Assim apoiei o presente relatório que diz respeito à mobilização de 13 000 000 euros do FEG a favor de Espanha, com o objetivo de apoiar os 320 trabalhadores potenciais beneficiários, dos 836 despedidos por 377 empresas da construção de edifícios da região de Aragão.

 
  
MPphoto
 
 

  Nora Berra (PPE), par écrit. – Le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation a été créé pour soutenir les travailleurs européens qui ont perdu leur emploi. Il leur permet de se réinsérer professionnellement. Exceptionnellement, la crise financière et économique constitue une raison suffisante pour qu'un État membre introduise une demande de subvention. Touché par la crise, le secteur du bâtiment dans la région d'Aragon, en Espagne, connaît plusieurs vagues de licenciements. Dans un effort de solidarité envers cette dernière, nous avons débloqué une aide de 1,3 million d'euros.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He apoyado este informe que aporta ayuda del FEAG a la empresa "Aragón Construction" para hacer frente a 836 despidos, de los cuales 320 son destinatarios de la ayuda. Debido a la baja densidad de población de la mayor parte del territorio afectado por esta solicitud y al riesgo de despoblación, los despidos tienen una incidencia sumamente negativa en esta región y podrían obstaculizar los esfuerzos encaminados a incentivar a la población para que se quede en la zona.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla presente richiesta di mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) perché non presenta criticità e la domanda rispetta i criteri di ammissibilità previsti.

Si tratta di uno stanziamento di euro 1 300 000 richiesto dalla Spagna per fornire sostegno agli 836 lavoratori in esubero, di cui 320 sono ammessi all'assistenza del FEG, che operavano nell'industria edile per l'impresa Aragón Construction in Spagna.

 
  
MPphoto
 
 

  Zuzana Brzobohatá (S&D), písemně. − Evropský fond pro přizpůsobení se globalizaci byl původně zřízen na dobu trvání programového období 2007–2013 nařízením (ES) č. 1927/2006. Ročně disponuje 500 miliony EUR. Cílem tohoto fondu je pomoc pracovníkům, kteří byli propuštěni v důsledku významných změn ve struktuře světového obchodu způsobených globalizací. Prostřednictvím spolufinancování se snaží usnadnit jejich opětovné začlenění do zaměstnání. Od roku 2009 se rozsah fondu EFG rozšířil na pomoc propuštěným pracovníkům v důsledku globální finanční a hospodářské krize. Proto jsem svým hlasováním podpořila uvolnění prostředků pro konkrétní společnost ve Španělsku.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − I regret that in Spain 528 workers have been made redundant by 323 construction firms. Redundancy is challenging for any individual and their family, and rising unemployment is changing the face of society in Spain and breeding levels of poverty that are totally unacceptable in 21st-century Europe. Yet it is EU fiscal policy, including austerity demands and the inept handling of the euro crisis, that is part-author of this script. It is thus suspect that while on the one hand Brussels continues to undermine and weaken the Spanish economy through flawed single currency policy, it is on the other hand willing to provide hand-outs to those stricken by its effects. In essence, policy making in Brussels is crushing domestic ability to provide pastoral care for its peoples, in terms of jobs, social provisions and welfare, yet allows the EU to step in to subsume these roles. It should be the priority and prerogative of national governments, with the optional aid of sympathetic third countries, to deal with the major structural challenges many countries are currently facing in the wake of global financial crisis. To continue to endorse the mobilisation of the Adjustment Fund is to permit the perpetuation of Brussels’ undermining of national economies.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a proposta de mobilização do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, nos termos do ponto 28 do Acordo Interinstitucional de 17 de maio de 2006 entre o Parlamento Europeu, o Conselho e a Comissão sobre a disciplina orçamental e a boa gestão financeira (candidatura FEG/2011/017 ES/ Aragón), por terem sido preenchidas as condições estipuladas no Regulamento FEG.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Face às mudanças estruturais no comércio internacional, é importante que a economia europeia seja capaz de implementar eficazmente os instrumentos de apoio aos trabalhadores por esta via afetados, assim como capacitá-los tendo em vista a sua rápida reintegração no mercado de trabalho. Tal como reconhece a Comissão no seu plano de relançamento da economia europeia, o setor da construção registou uma quebra abrupta da procura devido à crise evidenciando-se assim uma correlação positiva entre aumento de despedimentos e as mudanças nos padrões do comércio mundial. Neste sentido, voto favoravelmente a mobilização do FEG para a província de Aragão, Espanha. Ressalvo, porém, que as mobilizações de fundos via FEG não podem substituir as medidas que são da responsabilidade das empresas por força da legislação laboral nacional ou de convenções coletivas. E que, destinando-se ao auxílio dos trabalhadores, não deverão ser alocadas à reestruturação de empresas ou setores de atividades económicas.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui accorde à la région espagnole de l'Aragon une aide financière européenne pour soutenir la réinsertion sur le marché du travail de 836 travailleurs licenciés dans le secteur de la construction. Cette décision illustre le rôle majeur que peut jouer le Fonds européen d'ajustement à la mondialisation pour aider les secteurs économiques en crise. Une Union européenne forte est une Union qui protège avant tout ses citoyens face aux aléas de la vie.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a donné son aval pour les aides du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation (FEM) destinées à des travailleurs espagnols. Suivant l'avis de la Commission européenne (juin 2012), puis celui de la commission des budgets du Parlement (juillet 2012), nous avons approuvé à une très large majorité ces aides d'un montant total supérieur à 7,7 millions d'euros. L'Espagne avait demandé, fin 2011, le soutien du FEM pour 320 personnes licenciées dans des petites entreprises de construction de la région d'Aragon. Motif: ce secteur avait été particulièrement touché par la crise financière et la récession qui s'en est suivie. La région d'Aragon apportera, de son côté, 700 000 euros aux programmes de soutien pour de nouveaux emplois. Je m'en réjouis.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório que propõe mobilizar o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização a favor da Espanha. Esta candidatura diz respeito a despedimentos de trabalhadores no setor da construção civil e inclui medidas destinadas a reintegrar 320 trabalhadores no mercado de trabalho.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Esta é a terceira vez que a Espanha recorre ao apoio do FEG para a região de Aragão. Nas duas vezes anteriores tratou-se de apoiar o setor automóvel e retalhista com o objetivo proclamado de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em consequência da crise económica e financeira. É de destacar que o desemprego aumentou acentuadamente em Aragão e que, no fim de 2011, o número de trabalhadores registados nos serviços públicos de desemprego ficou próximo dos 100.000. Uma região martirizada num país martirizado pela austeridade decretada pelos centros de poder da UE. As suas políticas mais não fazem do que somar à crise crise e desemprego ao desemprego. Neste cenário, mais uma vez, lamentamos a decisão do Conselho de não prolongar, para além de 2011, a derrogação crise, que aumentava a taxa de cofinanciamento da UE para 65%. Isto significa que os países com maiores dificuldades económicas e sociais, aqueles onde mais têm encerrado empresas e mais desemprego existe, são os que menos poderão recorrer a este fundo. Continuamos a defender o aumento do cofinanciamento do FEG sobretudo para os países em condições financeiras frágeis, como Portugal, de forma a garantir que a comparticipação nacional não ultrapasse os 5% do financiamento global previsto.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Komisia prijala 18. júna 2012 nový návrh rozhodnutia o mobilizácii EGF v prospech Španielska s cieľom podporiť opätovný vstup pracovníkov prepustených z dôvodu globálnej finančnej a hospodárskej krízy na trh práce. Toto je piata žiadosť, ktorá sa má preskúmať v rámci rozpočtu na rok 2012. Týka sa mobilizácie celkovej sumy 1 300 000 EUR z EGF v prospech Španielska. Ide o prepustenie 836 pracovníkov, pričom pomoc sa má poskytnúť 320 z nich. Komisia skonštatovala, že žiadosť spĺňa podmienky na poskytnutie prostriedkov z fondu EGF podľa článku 2 písm. b) nariadenia (ES) č. 1927/2006 a bola predložená v lehote 10 týždňov stanovenej v článku 5 uvedeného nariadenia. Z dôvodu nízkej hustoty obyvateľstva na väčšine územia, ktorého sa týka táto žiadosť, a z dôvodu rizika vyľudnenia má prepúšťanie veľmi negatívny dosah na tento región.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už Europos prisitaikymo prie globalizacijos padarinių fondo lėšų mobilizavimą pagal Ispanijos paraišką „EGF/2011/017 ES/Aragón, statyba“. Ekonomikos atkūrimo plane Komisija jau pripažino, kad dėl krizės labai sumažėjo ES statybų pramonės paklausa. Remiantis turimais duomenimis, statybų sektorius patyrė didžiulį nuosmukį, kuris 27-iose ES valstybėse narėse tęsėsi aštuonis ketvirčius iš eilės nuo 2009 m. pradžios palyginti su tuo pačiu ankstesnių metų laikotarpiu, labiausiai dėl to, kad sumažėjo privačios investicijos būsto sektoriuje. 2009 m. Ispanijos statybų sektoriuje pasireiškė tokios pat neigiamos tendencijos, kaip ir tos, kurias matome iš ES-27 vidurkio. Tačiau 2010 m. ir per pirmąjį 2011 m. pusmetį padėtis Ispanijos statybų sektoriuje toliau blogėjo. Dėl menko gyventojų tankumo didžiojoje su šia paraiška susijusios teritorijos dalyje ir gyventojų mažėjimo pavojaus darbuotojų atleidimas turi labai didelį neigiamą poveikį šiam regionui ir gali pakenkti dedamoms pastangoms skatinti gyventojus likti šiame regione. Be to, Europos prisitaikymo prie globalizacijos padarinių fondo parama jau buvo skiriama penkiais darbuotojų atleidimų statybų sektoriuje atvejais.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this proposal. The Commission concluded that the application meets the conditions for deploying the EGF. One of the criteria for the Commission’s assessment was the evaluation of the link between the redundancies and major structural changes in world trade patterns or the financial crisis. Spanish authorities argue that the construction sector has been severely affected by the crisis. Loans to the construction sector and to individuals have been drastically reduced and the demand for new houses has decreased due to declining consumer confidence and the lack of liquidity. The Commission has recognised in its Economic Recovery Plan that the construction industry in the EU had seen demand plummet as a result of the crisis. The arguments presented in previous cases concerning the construction of buildings sector, and in which the redundancies were a direct result of the crisis, remain valid. The territory concerned by the redundancies is the autonomous community of Aragón.

 
  
MPphoto
 
 

  Barbara Matera (PPE), in writing. − Spain’s application for the mobilisation of the European Globalisation Adjustment Fund (EGF) for the construction sector in the NUTS II region of Aragón addresses redundancies caused by the current economic crisis. The financial and economic crisis has greatly impacted Spain’s construction industry due to a lack of demand for new construction. This trend is in line with the falling demand for new construction that exists throughout Europe, but the condition of the housing market has degraded at an even more rapid pace in Spain. A mobilisation of the EGF for an amount of EUR 1 300 000 will allow workers that had been employed in construction to diversify their skills, which will alleviate some of the burden of unemployment in Aragón. I voted in favour of Mr Escobar’s report for these reasons.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur la mobilisation du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation pour l'Espagne afin d'aider 320 travailleurs licenciés par des petites entreprises de construction à trouver un nouvel emploi. Le montant de l'aide européenne est de 1,3 million d'euros.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – C'est par considération pour les travailleurs espagnols brutalisés par la mondialisation et les coupes budgétaires que je m'abstiens. Dans la situation où les plongent les conséquences des politiques austéritaires et ultralibérales prônées par l'Union européenne, on pourrait se sentir le droit de voter contre l'aumône dérisoire que l'eurocratie leur concède du bout des doigts. Mais le peu qui est donné peut atténuer leur peine.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He votado a favor de este informe aunque considero que este mecanismo es claramente insuficiente ante la indefensión que sufren millones de españoles frente al drama del desempleo ya que no pasa de ser un paliativo que, en ningún caso, solventa las graves consecuencias de los despidos que están teniendo lugar con la excusa de la estafa económica que vivimos, con la que, camuflada bajo el paraguas de crisis, se está justificando un retroceso sin igual en los derechos de los trabajadores y las trabajadoras, tal y como demuestra el hecho de que se les esté permitiendo a las empresas despedir aun cuando obtienen beneficios.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Spanien hat am 28. Dezember 2011 einen Antrag auf einen Finanzbeitrag aus dem EGF gestellt wegen Entlassungen in 377 Unternehmen, die in der NACE-Rev.-2-Abteilung 41 (Hochbau) in einer NUTS-II-Region, nämlich in der Region Aragón (ES24), tätig sind, und diesen Antrag bis zum 23. März 2012 durch zusätzliche Informationen ergänzt. Der Antrag erfüllt die gemäß Artikel 10 der Verordnung (EG) Nr. 1927/2006 geltenden Voraussetzungen für die Festsetzung des Finanzbeitrags. Die Kommission schlägt daher vor, den Betrag von 1 300 000 EUR bereitzustellen. Im Sinne gelebter europäischer Solidarität soll der EGF folglich in Anspruch genommen werden, um einen Finanzbeitrag für den von Spanien eingereichten Antrag bereitzustellen. Ich habe daher für den Antrag gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. No âmbito do Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização, a Comissão Europeia aprovou, em 18 de junho de 2012, uma nova proposta de decisão sobre a mobilização do FEG a favor da Espanha, a fim de apoiar a reintegração no mercado de trabalho de trabalhadores despedidos em consequência da crise financeira e económica global. Trata-se da quinta candidatura a ser examinada no âmbito do orçamento de 2012 e refere-se à mobilização de um montante total de 1 300 000 euros do FEG a favor de Espanha. A candidatura diz respeito a 836 despedimentos de trabalhadores, 320 dos quais são potenciais beneficiários da intervenção, ocorridos em 377 empresas da divisão 41 da NACE Revisão 2 (“Construção de edifícios”), na região NUTS II de Aragão (ES 24), durante o período de referência de nove meses compreendido entre 31 de janeiro de 2011 e 31 de outubro de 2011. Tendo sido feita uma análise do processo por todas as partes envolvidas, dentre as quais a Comissão Europeia, e estando a Comissão do Emprego associada e favorável à mobilização do Fundo a favor de Espanha, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che la domanda della Commissione, la quinta nel quadro del bilancio 2012, si riferisce alla mobilitazione del FEG per un importo totale di 1 300 000 EUR per la Spagna e riguarda 836 esuberi, di cui 320 ammessi all'assistenza, in 377 imprese operanti nella divisione 41 NACE Rev. 2 ("Costruzione di edifici") nella regione NUTS II della regione dell'Aragona (ES24) durante il periodo di riferimento di nove mesi dal 31 gennaio al 31 ottobre 2011, tale proposta soddisfa le condizioni per mobilitare il FEG stabilite all'articolo 2, lettera b), del regolamento (CE) n. 1927/2006 ed è stata presentata entro il termine di 10 settimane stabilito dall'articolo 5 di detto regolamento. Tenendo conto che nel 2008 e nel 2009 in Aragona la disoccupazione è aumentata vertiginosamente e ha continuato ad aumentare negli anni seguenti, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Le chômage a connu une hausse spectaculaire en Aragon ces dernières années : alors que la région comptait 40 000 chômeurs en 2008, elle en comptait autour de 100 000 en 2011. Parmi eux, 15 % ont été licenciés du secteur de la construction. Pour faire face à cette situation et aider au mieux les travailleurs licenciés par des PME aragonaises de ce secteur à retrouver un emploi, l'Espagne a sollicité l'aide du Fonds européen d'ajustement à la mondialisation en décembre 2011. J'ai apporté mon soutien au déblocage d'une telle aide pour aider ces travailleurs en difficulté. C'est 1,3 million d'euros qui, complétés par l'Etat espagnol, serviront à financer un certain nombre d'actions : formations, conseils, assistance à la recherche d'emploi... Alors que la crise économique ne faiblit pas, je déplore grandement la décision du Conseil consistant à bloquer la prorogation de la dérogation permettant de fournir une aide financière au titre du FEM aux travailleurs licenciés à la suite de la crise financière et économique actuelle. Le FEM est normalement réservé à ceux qui perdent leur emploi du fait de modifications majeures de la structure du commerce mondial. Je demande au Conseil de revenir sur sa décision au plus vite.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − The Commission has presented a transfer request in order to enter specific commitment appropriations in the 2011 budget, as required in Point 28 of the Interinstitutional Agreement of 17 May 2006. The trilogue on the Commission’s proposal for a Decision on the mobilisation of the EGF could take a simplified form, as provided for in Article 12(5) of the legal base, unless there is no agreement between Parliament and the Council. According to an internal agreement, the Committee on Employment and Social Affairs (EMPL) should be associated with the process, in order to provide constructive support and contribute to the assessment of applications from the Fund. EMPL has decided to table amendments to the report, as well as the traditional letter of opinion, which reflect their position and constructive input. The Joint Declaration of the European Parliament, the Council and the Commission, adopted during the conciliation meeting on 17 July 2008, has confirmed the importance of ensuring a rapid procedure with due respect to the Interinstitutional Agreement for the adoption of decisions on the mobilisation of the Fund.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Σταυρακάκης (S&D), γραπτώς. – Υπερψήφισα την έκθεση για την κινητοποίηση του Ευρωπαϊκού Ταμείου Προσαρμογής στην Παγκοσμιοποίηση (ΕΤΠ) υπέρ της Ισπανίας για την στήριξη των 320 απολυμένων σε 377 επιχειρήσεις στον τομέα της κατασκευής κτιρίων στην περιφέρεια της Αραγονίας. Η οικονομία της συγκεκριμένης περιφέρειας έχει υποστεί ισχυρό οικονομικό πλήγμα, καθώς το άνοιγμα στην παγκοσμιοποιημένη αγορά έχει επηρεάσει κατά τρόπο αρνητικό σημαντικούς τομείς της οικονομίας, όπως οι κτιριακές κατασκευές. Η κατάσταση αυτή, σε συνδυασμό με τα προβλήματα που αντιμετωπίζει ο κλάδος της αυτοκινητοβιομηχανίας στην ίδια περιφέρεια, καθιστά την Αραγονία μια από τις πιο ευάλωτες οικονομικά περιφέρειες της Ισπανίας. Οι αρνητικές συνέπειες της παγκοσμιοποίησης, σε συνδυασμό με την συνεχιζόμενη οικονομική κρίση που μαστίζει την Ισπανία, αναδεικνύουν ακόμα περισσότερο την προστιθέμενη αξία του ΕΤΠ ως εργαλείου της κοινωνικής πολιτικής της ΕΕ. Η στοχοθετημένη χρηματοδοτική στήριξη την οποία παρέχει σε προγράμματα για την επανεκπαίδευση και την επανενσωμάτωση των εργαζομένων που πλήττονται από τις ομαδικές απολύσεις, είναι ιδιαίτερης σημασίας. Επιπλέον, η υποστήριξη που παρέχεται αποτελεί την έμπρακτη έκφραση αλληλεγγύης της Ένωσης. Οι ισπανικές περιφέρειες υπόκεινται σε μια διαδικασία εξορθολογισμού και δραστικών περικοπών. Η ενίσχυση του ΕΤΠ θα μπορέσει να συμβάλει στη μάχη ενάντια στην ανεργία χωρίς να επιβαρύνει σημαντικά τις προσπάθειες δημοσιονομικής εξυγίανσης του ισπανικού εθνικού προϋπολογισμού καθώς και του προϋπολογισμού της ίδιας της περιφέρειας.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. Le chômage a connu une hausse spectaculaire en Aragon. À la fin de 2011, le nombre de chômeurs inscrits auprès des agences publiques pour l'emploi approchait les 100 000, dont 15 % avaient été licenciés du secteur de la construction. De plus, cette même région d'Aragon avait déjà été durement frappée, précédemment, par des licenciements collectifs. C'est aussi le rôle de l'Europe d'épauler, quand elle le peut, les victimes, toujours trop nombreuses, de la crise.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Regulamento (CE) n.° 1927/2006 do Parlamento Europeu e do Conselho, de 20 de dezembro de 2006, instituiu o Fundo Europeu de Ajustamento à Globalização (FEG) com o objetivo de apoiar os trabalhadores que perderam os seus postos de trabalho devido a alterações estruturais no contexto da economia global. Espanha apresentou um pedido de mobilização do FEG a favor dos 836 trabalhadores despedidos, sendo que 320 são potenciais beneficiários, em 377 empresas da área de construção de edifícios na região espanhola de Aragão. Concordo com a mobilização de € 1 300 000,00 Euros no intuito de apoiar a reintegração dos trabalhadores no mercado de trabalho, nomeadamente as medidas relativas à formação profissional que visam criar empregos de elevado valor acrescentado no setor do calçado, evitando assim a deslocalização do conhecimento adquirido no referido setor industrial. Importa ainda salientar que o FEG não se deve substituir às responsabilidades legais e financeiras das empresas espanholas, sendo este um apoio complementar concedido pela União Europeia para diminuir as dificuldades sociais que os trabalhadores irão enfrentar.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Raportul privind mobilizarea Fondului european de ajustare la globalizare pentru regiunea Aragon, Spania. Spania a prezentat o cerere de mobilizare a FEAG în ceea ce priveşte 836 de cazuri de disponibilizări, din 377 de întreprinderi din domeniul construcţiei de clădiri din regiunea Aragon, în perioada ianuarie - octombrie 2011.

Comisia a recunoscut, în planul său de redresare economică, că sectorul construcţiilor din UE a cunoscut o scădere vertiginoasă a cererii, ca rezultat al crizei economice şi financiare. În Spania, numărul autorizaţiilor de construcţie acordate a scăzut cu 75,6% în 2009 şi cu 82,8% în 2010, faţă de anul 2007, iar numărul de clădiri începute a scăzut cu 52,2%, în 2009, faţă de anul 2008 şi cu 76,7%, faţă de anul 2007. Autorităţile spaniole susţin că disponibilizările din sectorul construcţiilor vor agrava situaţia şomajului, care s-a deteriorat deja ca urmare a crizei economice şi financiare din ultimii ani.

Pe parcursul anilor 2008 şi 2009, rata şomajului a crescut în mod dramatic în Aragon, de la 40 000 la 80 000 de şomeri. Susţin mobilizarea FEAG, în vederea reintegrării pe piaţa muncii a lucrătorilor disponibilizaţi din sectorul construcţiilor în regiunea Aragon, Spania.

 
  
MPphoto
 
 

  Niki Tzavela (EFD), in writing. − The construction sector has been severely affected by the crisis in Spain, but also in many other EU Member States. The main reason for this is that loans have been drastically reduced, thus creating a sudden drop in demand for new houses. Furthermore, I voted on the mobilisation of the EGF in favour of Spain in order to support the reintegration into the labour market of workers made redundant as a result of the global financial and economic crisis.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Nie ulega wątpliwości, że sektor budownictwa w Unii Europejskiej poważnie ucierpiał w wyniku kryzysu. Europejski Fundusz Dostosowania do Globalizacji utworzono w celu dodatkowego wsparcia pracowników, których zwolnienie było bezpośrednim skutkiem tego kryzysu. Środki z EFG powinny być przeznaczone przede wszystkim na szkolenie i poszukiwanie pracy, jak również na programy szkoleniowe. Nie powinny one stanowić dodatku do zasiłku dla bezrobotnych, a tym właśnie są zachęty finansowe do uczestnictwa w przyjętych środkach, przewidziane w przygotowanym przez Hiszpanię skoordynowanym pakiecie. Za zasiłki dla bezrobotnych odpowiedzialne są instytucje krajowe, a nie instytucje unijne. Dlatego głosowałem przeciw.

 
  
  

Reports: Bendt Bendtsen (A7-0232/2012), Juan Andrés Naranjo Escobar (A7-0233/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Maria Corazza Bildt, Christofer Fjellner, Gunnar Hökmark och Anna Ibrisagic (PPE), skriftlig. − Vi röstade i dag för två betänkanden om utnyttjande av Europeiska fonden för justering av globaliseringseffekter. Sedan fonden instiftades 2006 har vi alltid tidigare avstått från att rösta, eftersom vi var emot fonden från början, då vi inte anser att fonden är rätt instrument för att hjälpa arbetstagare som drabbats av strukturförändringar. Fonden har nu växt, utvecklats och fått sitt eget anslag. Den finns och kommer inte att försvinna under en överskådlig framtid. Vi tar därför nu ställning till varje enskilt fall om de uppfyller de mycket strikta krav på medfinansiering och långsiktiga sysselsättningsåtgärder som ställs på ansökarna. I dessa två fall bedömer vi att ansökningarna uppfyller dessa krav. Vi fortsätter att inom ramen för arbetet med budgeten 2013 och långtidsbudgeten stödja mer effektiva och långsiktiga instrument för att öka sysselsättningen, möta strukturförändringar och öka flexibiliteten på arbetsmarknaden.

 
  
MPphoto
 
 

  Ashley Fox (ECR), in writing. − This fund costs the taxpayer EUR 500 million every year. This EUR 500 million comes from our Member States and, more importantly, our constituents. While some of the applications to this fund may be worthy, more could be achieved if this money were returned to the Member States. The process for this fund is too bureaucratic. A company has to submit an application to the national Government, which then in turn applies to the Commission, which judges whether the application is worthy or not. If it is deemed worthy, the Commission submits the application to the budgetary authority, and then finally we are required to vote on something we are far, far removed from. National governments and local authorities are better placed to decide on whether they need to use such funds, and how they should be applied. They are also accountable to their citizens for the taxes they levy to pay for such expenditure. I therefore voted against this report.

 
  
  

Report: Claude Turmes (A7-0265/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, considerando que o investimento em tecnologias energéticas inovadoras, capazes de providenciar emprego, riqueza, sustentabilidade e autonomia face à importação de combustíveis fósseis, é uma estratégia importante na recuperação da economia europeia. Apesar da Direita se manter firme na defesa da redução dos investimentos, o meu grupo político foi capaz de levar a cabo um trabalho cujo resultado é o espelhado neste relatório: uma Diretiva forte de modo a ajudar a reduzir 20% do consumo de energia até 2020, tal como estava delineado pela Comissão Europeia na Estratégia 2020 rumo ao crescimento verde, inteligente e sustentável, de modo a lidar com a falta de fontes energéticas, pela criação de emprego e em prol do crescimento económico na União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Uniunea a stabilit standarde ambiţioase în ceea ce priveşte eficienţa energetică, însă evaluările arată că potenţialul extraordinar pe care economisirea şi eficienţa energetică îl reprezintă nu este destul exploatat. Măsurile deja adoptate de statele membre s-au dovedit insuficiente pentru depăşirea obstacolelor rămase la nivelul pieţei şi al reglementării. De aceea este atât de importantă Directiva privind eficienţa energetică, pentru că stabileşte un cadru comun pentru promovarea eficienţei energetice în Uniune pentru anul 2020 şi dincolo de acesta.

Vreau să salut în special prevederile privind strategia pe termen lung de renovare a clădirilor şi prevederile referitoare la schemele de finanţare privind măsurile de eficienţă energetică. Sigur că ne doream poate o directivă şi mai ambiţioasă, pentru ca îndeplinirea obiectivului de 20% până în 2020 să devină o realitate, însă, în acelaşi timp, trebuie să fim conştienţi că adoptarea acestei directive reprezintă un pas major pe care Uniunea Europeană îl face şi avem ocazia să o transformăm într-o valoroasă oportunitate economică.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le Parlement européen, en adoptant cette directive sur l’efficacité énergétique, a voulu réaffirmer son engagement dans la lutte contre le changement climatique. S’assurer que les États membres amélioreront de 20% l’efficacité énergétique est crucial pour que l’UE demeure un leader environnemental. Isoler les bâtiments publics, réaliser des audits énergétiques et mobiliser des fonds pour permettre cette transition sont les mesures principales de ce texte que j'ai soutenu. Venant en complément du développement des énergies renouvelables et de la baisse des émissions de Co2, l’efficacité énergétique représente l’un des plus grands potentiels de progrès dans la lutte contre le changement climatique.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pasiūlymą dėl energijos vartojimo efektyvumo. ES per metus išleidžia apie 400 mlrd. eurų energijos importui. Todėl yra būtina imtis visų priemonių, kuriomis galėtume paskatinti efektyvų ir tausų energijos vartojimą bei prisidėti prie energetinio saugumo užtikrinimo bei energetinės priklausomybės nuo trečiųjų šalių mažinimo. Pritariu šioje direktyvoje įvirtintiems privalomiems tiksliniams rodikliams ES ir nacionaliniu lygmeniu, kad iki 2020 m. būtų pasiektas 20 procentų energijos vartojimo efektyvumo tikslas, kas leistų pagerinti ne tik Sąjungos energetinį saugumą, bet ir prisidėtų prie ES ekonomikos atsigavimo. Pritariu, kad valstybėse narėse siekiant energijos vartojimo mažinimo, būtų sukurtos energijos taupymo sistemos, o viešosios organizacijos būtų įpareigotos pirkti energijos požiūriu efektyvius pastatus. Šioje direktyvoje įtvirtintos nuostatos dėl pažangiųjų skaitiklių įdiegimo padės labiau apsaugoti ES vartotojus nuo nepagrįstų energijos kainų didėjimo bei padidins vartotojų informuotumą apie realų energijos suvartojimą bei energijos kainas.

 
  
MPphoto
 
 

  Ivo Belet (PPE), schriftelijk. − Met deze nieuwe richtlijn zetten we een grote stap voorwaarts om de Europese 2020-klimaatdoelstellingen te halen. Dit is niet alleen goed om de CO2-uitstoot verder terug te dringen; investeringen in energie-efficiëntie bevorderen ook de werkgelegenheid en de energiekosten voor bedrijven en consumenten zullen dalen. Door betere informatie op de energiefactuur en door de initiatieven van energieleveranciers om elk jaar 1,5 procent energie te besparen, zullen wij allemaal ertoe worden aangezet om op een bewustere manier om te gaan met energiegebruik.

De lidstaten zullen het goede voorbeeld moeten geven. Jaarlijks zal 3% van de centrale overheidsgebouwen moeten worden gerenoveerd om ze energie-efficiënter te maken. Dit zal zeker ook impulsen geven aan de werkgelegenheid. Ook de langetermijnstrategieën voor de renovatie van residentiële en commerciële gebouwen die de lidstaten moeten opstellen, zullen hier zeker toe bijdragen.

Deze energie-efficiëntierichtlijn had ambitieuzer gekund, toegegeven. Het is een compromis, het werk is zeker niet af. Maar vast staat dat we hiermee op het juiste spoor zitten om te zorgen voor een beter milieu, meer jobs en minder energie-afhankelijkheid.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Enfin des mesures contraignantes dans le domaine de l'efficacité énergétique. Il faut s'en féliciter. En effet, pour le moment, nous ne sommes pas en mesure d'atteindre les objectifs que nous nous sommes fixés. Bien sûr, il y a des dérogations, et certaines mesures restent volontaires, mais tout de même, l'accord trouvé en première lecture permet de transformer certains aspects du plan pour l'efficacité énergétique en mesures contraignantes. Les entreprises énergétiques devront réduire d'au moins 1,5% par an leurs ventes aux consommateurs industriels et particuliers. Chaque Etat membre devra faire en sorte que 3% de la surface au sol des bâtiments gouvernementaux soient rénovés tous les ans en cohérence avec la directive sur la performance énergétique des bâtiments. Enfin, les Etats devront présenter un plan d'action à intervalles réguliers. Tandis que le Parlement aurait voulu aller plus loin sur ces questions, il faut rappeler que c'est le Conseil et donc les Etats qui ont rabaissé le niveau d'ambition d'un texte qui reste, somme toute, résolument positif dans le contexte de transition énergétique actuel.

 
  
MPphoto
 
 

  Nora Berra (PPE), par écrit. – Je me réjouis de l'adoption du rapport Turmes sur l'efficacité énergétique. Purement politique jusqu'ici, l'objectif de réduire de 20% la consommation d'énergie de l'UE d'ici 2020 est désormais contraignant. Il s'ajoute aux objectifs de diminuer les émissions de gaz à effet de serre de 20% et de porter la part des énergies renouvelables à 20% de la consommation énergétique. Ainsi, la directive prévoit un taux de rénovation des bâtiments publics de 3%, des programmes d'économie d'énergie pour les services publics et des audits énergétiques pour les grandes entreprises. Le rapport prévoit également que les États membres présentent des objectifs nationaux à la Commission européenne en mai prochain.

 
  
MPphoto
 
 

  Adam Bielan (ECR), na piśmie. − Panie Przewodniczący! Kraje Unii Europejskiej wydają rocznie ponad czterysta miliardów euro na import energii, przez co w znaczący sposób uzależniają się do zagranicznych dostawców. Wszelkie działania zmierzające do zwiększenia efektywności energetycznej, oszczędności zasobów oraz ograniczenia wysokiego stopnia uzależnienia, uważam za pożądane. Wsparcie dla unijnych przedsiębiorstw produkujących energię jest w pełni zasadne, ponieważ wpływa na wzrost konkurencyjności Europy w świecie, a wewnątrz Unii na rozwój tej gałęzi gospodarki, jak i innych sektorów, oraz zwiększanie ilości miejsc pracy. Z uwagi na systematycznie rosnące ceny energii, w interesie europejskich konsumentów jest zapewnienie utrzymania tychże kosztów pod kontrolą. Określony w dyrektywie cel bezwzględnego obniżenia zużycia energii musi zatem być uwzględniany w strategiach gospodarki energetycznej. Mam nadzieję, że przemyślane i skuteczne działania oszczędnościowe pozwolą uchronić niezwykle nadwerężone budżety gospodarstw domowych w okresie kryzysu. Popieram sprawozdanie.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor de este informe porque apoyo totalmente el que se establezca un marco común de medidas para el fomento de la eficiencia energética dentro de la UE a fin de asegurar la consecución del objetivo principal de eficiencia energética de la Unión de un 20% de ahorro para 2020 y con objeto de preparar el camino para mejoras ulteriores de eficiencia energética más allá de esa fecha.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Uniunea Europeană este tot mai expusă la instabilitatea şi creşterea preţurilor de pe pieţele internaţionale de energie, precum şi la consecinţele faptului că rezervele de hidrocarburi ajung treptat să fie monopolizate de un număr restrâns de deţinători. Concurenţa dintre furnizorii de energie nu va fi suficientă pentru a ţine costurile energiei sub control.

Un alt aspect important este reprezentat de situaţia clădirilor rezidenţiale şi industriale, care generează în Europa peste 40% din consumul primar de energie. Creşterea eficienţei energetice a clădirilor este absolut necesară în vederea îndeplinirii obiectivelor importante de protecţie a mediului, pe de o parte, şi pentru a reduce cheltuielile energetice tot mai mari pentru utilizatorii clădirilor, pe de altă parte. Prin urmare, consider că politicile şi măsurile adoptate trebuie să conducă la o reducere absolută a consumului de energie, care va conduce la reducerea costului global al energiei pentru consumatori, eliberând veniturile cetăţenilor şi întreprinderilor UE şi reducând cheltuielile din sectorul public.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi pagrindinis ES aplinkosaugos politikos tikslas yra sumažinti išmetamą pavojingų ir žalingų dujų bei kitų teršalų kiekį. Pats geriausias būdas tai padaryti – skatinti energijos vartojimo efektyvumą. Energijos vartojimo efektyvumas gali padėti sumažinti efektyvių produktų ir paslaugų kainas bei padidinti verslo galimybes susijusiuose pramonės sektoriuose. 2007 metų valstybių vadovų priimtas sprendimas nustatė tikslą padidinti energijos vartojimo efektyvumą 20% ir tai yra pagrindinis mažo anglies dioksido kiekio technologijų ekonomikos sukūrimo iki 2050 metų plano elementas. Kad šis tikslas būtų pasiektas, valstybėms narėms reikėtų parengti nacionalinius veiksmų planus, kurie būtų ryžtingi ir konkretūs, o Komisija privalo turėti teisę juos vertinti ir iš dalies keisti. Taip pat turėtų būti nustatyta Europos metodologija, pagrįsta modeliu, leidžiančiu įvertinti skirtingą valstybių narių padėtį. Tai pat turėtų būti taikomas su šalies ekonomine padėtimi susijęs korekcijos koeficientas, kad neatsitiktų taip, jog modelis vienoms šalims taptų sunkiai įgyvendinamas, o kitoms – nepakankamai ryžtingas. Vertėtų paminėti, kad energijos naudojimo efektyvumo siekis yra neatsiejamas ne tik nuo kiekvieno piliečio ir MVĮ veiklos reguliavimo, bet ir nuo paskatų teikimo, pvz., paramos energijos taupymo sistemos sukūrimui. Tačiau tam, kad nacionalinės paskatos nebūtų laikomos neteisėta valstybės pagalba, jas reikia aiškiai apibrėžti.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Su una relazione così complessa è facile trovare punti di convergenza e dichiaro subito un voto favorevole.

Molte raccomandazioni appaiono convincenti anche nella prospettiva di non "sprecare" la crisi, cioè di interpretare l'efficienza energetica come volet di una risposta articolata alla crisi. Ottima pertanto l'idea di far convergere attenzione normativa, incentivi individuali, promozione della competizione e dell'eccellenza nell'industria edile e impiantistica, sull'obiettivo di efficienza degli immobili.

Il promuovere una riqualificazione di quote consistenti del patrimonio immobiliare, privato e pubblico, attraverso il coinvolgimento e il sostegno alle forze economiche e all'impresa, un concreto impegno dei pubblici poteri, la partecipazione delle famiglie, realizza molteplici risultati: sul piano ambientale, contribuisce a raggiungere gli obiettivi così come definiti nella strategia Europa 2020; potrebbe costituire un fattore di rivitalizzazione delle nostre economie, perché si fonda su valori di know-how e di qualità delle imprese; è di aiuto per le famiglie e i consumatori, colpiti dagli effetti pervasivi e "a cascata" dei rincari dei carburanti o degli aumenti di tassazione sulle fonti; promuove ricerca e sviluppo, senza indulgere a suggestive quanto pericolose utopie di decrescita; contribuisce in sicurezza e stabilità, allentando la dipendenza energetica da forniture che si trovano perlopiù in aree politicamente volatili.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de la directive sur l'efficacité énergétique. Comme les objectifs de réduction de 20% d'économie d'énergie élaborés par la Commission et adoptés par les Etats membres dans le cadre de la stratégie 2020 semblent s'essouffler, il était nécessaire de les réévaluer et de les adapter à des critères de faisabilité plus adéquats. Ces nouvelles mesures visent à faire des économies supplémentaires, et promeuvent dans le même temps l'impératif d'efficacité énergétique. Ainsi, des mesures contraignantes ont été élaborées pour impliquer plus fortement les Etats : des approches rentables en matière de rénovation des bâtiments sont exigées, et la notion d'efficacité énergétique devra être un critère important lors de la passation de marchés. Je soutiens également la volonté de rendre obligatoires des audits énergétiques réguliers pour les grandes entreprises.

 
  
MPphoto
 
 

  Arkadiusz Tomasz Bratkowski (PPE), na piśmie. − Sprawozdanie w sprawie wniosku dotyczącego dyrektywy Parlamentu Europejskiego i Rady w sprawie efektywności energetycznej oraz uchylającej dyrektywy 2004/8/WE i 2006/32/WE poddało analizie kilka kluczowych kwestii, które będą decydować o przyszłości Europy. UE stoi przed olbrzymim wyzwaniem rosnącego zapotrzebowania na energię elektryczną, m.in. ze względu na rozwój nowych państw członkowskich. Według Międzynarodowej Agencji Energetycznej Polska za 15 lat będzie potrzebowała 50% więcej energii, niż jest w stanie wytworzyć na dzień dzisiejszy. Wytworzenie takiej jej ilości utrudniają rygorystyczne normy unijne dotyczące emisji CO2 oraz konieczność wdrażania technologii wykorzystujących energię odnawialną.

Europa stoi również przed wyzwaniem zwiększenia efektywności energetycznej o 20% do końca 2020 r. (konkluzja Rady Europejskiej z dnia 4 lutego 2011r.). Niestety, wiele przyczyn wewnętrznych i zewnętrznych, w tym m.in. kryzys gospodarczy i otaczająca Europę konkurencja w dziedzinie transportu czy przemysłu ciężkiego, nie ułatwia realizacji założonego celu. Stoimy obecnie przed wyzwaniem, które zmusza nas, aby rozwijać się szybciej, mniej szkodząc środowisku, czemu nie można łatwo sprostać! Przestarzała infrastruktura i technologie przynoszą wiele strat i są przyczyną wysokiej emisyjności, a żeby ten stan zmienić, konieczne są inwestycje. Poza tym należałoby rozważyć instrumenty, które wpłynęłyby na ograniczenie konsumpcji energii po stronie obywateli.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − The proposals lean towards increasingly centralised and punitive measures that would essentially burden the taxpayer, indirectly and directly, to fund energy efficiency targets stipulated by the EU. While energy efficiency is paramount in the light of decreasing resources and increasing fuel prices, with energy deficit seeing many European countries depend upon fuel importation that undermines and weakens national economies, creating a pan-European policy is only likely to backfire and see the burden of cost passed onto the public via legislation that fails to appreciate and accommodate specifics of particular industries or regions. Costs enforced upon utilities companies will simply be passed down to the consumer, as will the results from energy audits on large enterprises if not handled effectively. While the rapporteur acknowledges the need to protect consumers against unjustified price rises, and the role of local governance in actuating energy efficiency, these principles stand in direct contradiction to the proposition of centralised targets and to the identification that ‘levies or obligations on all customers or retailers can raise substantial and constant funding’. I would not trust Brussels to forge a centralised energy efficiency strategy that would avoid deep and divisive consequences.

 
  
MPphoto
 
 

  Antonio Cancian (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore in riferimento alla proposta di Direttiva Efficienza Energetica presentata dall'on. Turmes. Condivido appieno l'obiettivo di colmare il divario per il raggiungimento dell'obiettivo del 20% di riduzione dei consumi energetici al 2020, definendo, senza fissare obiettivi vincolanti, un quadro comune per l'efficienza energetica. Sono convinto che le disposizioni incluse in questo provvedimento daranno un significativo contributo per far fronte alla crisi economica, creando più opportunità per le PMI del settore edilizio e un incremento dei posti di lavoro. Tra i principali vantaggi ci sarà una minore emissione di CO2, una conseguente riduzione degli sprechi e verranno promossi investimenti ed innovazioni volti al raggiungimento degli obiettivi. In particolar modo vorrei sottolineare come questo accordo sia il risultato di un buon compromesso che, con il recepimento da parte degli Stati membri, permetterà il raggiungimento degli obiettivi prefissati, portando ad una migliore efficienza, maggiori innovazioni e una riduzione dei costi anche da parte delle amministrazioni pubbliche. Esprimo apprezzamento per le fruttuose negoziazioni che hanno condotto alla definizione di vincoli lasciando una certa flessibilità agli Stati membri nell'applicazione, con il ruolo di controllo della Commissione che, con il suo rapporto valutazione sull'applicabilità della direttiva nel 2014, verificherà l'avanzamento dei progressi.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar ser necessária a adoção de políticas ambiciosas de combate às alterações climáticas e à escassez de recursos. A eficiência energética tem provado ser a forma mais barata e mais célere de redução das emissões de CO2. Considero também fundamental adotar medidas no sentido da redução da dívida externa da UE no domínio da energia e do aumento da independência geopolítica e da segurança energética da União Europeia, assim como no sentido de manter os custos energéticos sob controlo e de alcançar um crescimento sustentável da União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Françoise Castex (S&D), par écrit. – Le Parlement européen a approuvé aujourd’hui une directive sur l’efficacité énergétique qui doit permettre de tendre vers les 20 % d’économies d'énergie d'ici à 2020, ce qui constitue une avancée non négligeable. Je me félicite notamment que la directive énumère une série de champs obligatoires contribuant à l'objectif d'efficacité énergétique: rénovation des bâtiments publics, stratégie de mobilisation des investissements pour la rénovation du parc résidentiel et commercial, cogénération, certificats d'économie d'énergie... Nous avons également obtenu de la Commission européenne qu’elle publie une liste d'initiatives sectorielles complémentaires afin d'assurer que l'objectif global de 20 % d'économies d'énergie d'ici 2020 soit effectivement atteint. Le cap est fixé, les États membres doivent maintenant mettre cette directive en œuvre dès que possible!

 
  
MPphoto
 
 

  Andrea Cozzolino (S&D), per iscritto. − I negoziati sulle misure di efficientamento energetico si rivelano sempre difficili e complessi, soprattutto a causa di alcuni grandi Stati membri, non sempre e totalmente ben disposti a sostenere accordi e prospettive ambiziose, che, nel breve periodo, possono determinare costi e conseguenze negative sulla loro competitività. Anche in questo caso, nonostante alcuni miglioramenti, ci troviamo di fronte a una direttiva che, per quanto contribuisca al raggiungimento dell'obiettivo del 20% di risparmio energetico entro il 2020, da sola non sarà sufficiente (si stima un risultato entro il 15 e il 17%). Da parte nostra ci dovrà essere, quindi, un impegno moltiplicato per far sì che prospettive ed esigenze di lungo periodo, trovino la maniera di affermarsi rispetto agli interessi egoistici che, nel breve, possono condizionare fortemente i governi degli Stati Membri, ancor più in una fase di crisi acuta dell'economia. Una soluzione strutturale e duratura a questa crisi, anzi, va ricercata in misure che affrontino e risolvano alla radice il grave problema della povertà energetica. Occorre ripensare la via d'uscita, non è possibile ritornare a modelli di produzione e consumi precedenti la crisi e, per questo, bisogna essere ambiziosi e coraggiosi per creare opportunità nuove e nuovi posti di lavoro.

 
  
MPphoto
 
 

  Tadeusz Cymański (EFD), na piśmie. − Wstrzymałem się od głosu w kwestii dyrektywy dotyczącej efektywności energetycznej. Z jednej strony przedstawiono słuszne cele obniżenia kosztów energii, z drugiej zaś stwarza się system „energooszczędnych zamówień publicznych”, za który bardzo wysoką cenę zapłacą ostatecznie podatnicy.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Consider benefic faptul că statele membre sunt încurajate să folosească mai mult cogenerarea, potenţialul acestui proces nefiind încă valorificat la adevărata lui valoare la nivelul Uniunii. Pe de altă parte, statele membre trebuie să încurajeze investiţiile pe termen lung pentru renovarea clădirilor rezidenţiale şi comerciale - atât a celor care aparţin instituţiilor publice, cât şi a celor din sectorul privat - prin utilizarea unor soluţii de renovare eficiente din punctul de vedere al costurilor şi luând în considerare diferitele tipuri de clădiri şi zona climatică căreia îi aparţin acestea.

 
  
MPphoto
 
 

  Marielle de Sarnez (ALDE), par écrit. – L'Union européenne s'est fixé l'objectif de réduire ses émissions de carbone et sa consommation énergétique de 20% d'ici 2020. A cette fin, des mesures concrètes s'imposent, telles que la rénovation des bâtiments publics, le développement de programmes d'économies d'énergie ou des audits énergétiques réguliers et obligatoires pour les grandes entreprises. Si ces mesures sont correctement mises en place, l'Union européenne réalisera une économie de 50 milliards d'euros par an. Une efficacité énergétique accrue permettra non seulement de ménager notre environnement, mais elle favorisera aussi la relance économique et contribuera à la création d'emplois nouveaux en stimulant les secteurs de la recherche et de l'innovation.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J’ai soutenu l’adoption de ce rapport, qui répond à une réelle prise de conscience de nos populations sur la nécessité d’adapter nos sociétés pour réduire le gaspillage énergétique de manière significative conformément à nos engagements passés.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Mardi, nous avons voté à une très large majorité une directive qui devrait permettre à l'Europe d'améliorer son efficacité énergétique de l'ordre de 15% d'ici la fin de la décennie. Les enjeux étaient énormes! Le texte, qui devra être transposé dans le droit des différents États pour début 2014 au plus tard, impose aux États membres, dans un souci d'efficacité énergétique, de rénover chaque année 3 % des bâtiments publics (à noter toutefois: sous la pression de plusieurs pays, et vu l'état actuel des fonds publics en Europe, les bâtiments administratifs communaux et régionaux  – qui représentent 12% des bureaux en Europe – ne seront pas soumis à cette obligation). En revanche, les fournisseurs d'énergie européens devront prendre des mesures afin de réduire la consommation de leurs clients de 1,5 % chaque année, et ce entre 2014 et 2020. La directive impose en outre aux États d'adopter des plans nationaux d'efficacité énergétique qui seront soumis à la Commission européenne. Si ces plans ne sont pas suffisamment ambitieux, l'exécutif européen pourra alors leur imposer des mesures contraignantes dès 2014.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, întrucât consider că noua directivă privind eficienţa energetică este un important pas înainte în direcţia atingerii obiectivelor Strategiei Europa 2020 atât în domeniul energiei, cât şi în ceea ce priveşte reducerea poluării. Este esenţial ca noile investiţii în eficientizarea energetică să fie sustenabile din punct de vedere economic şi să nu ducă la efecte secundare nedorite, precum creşterea costurilor cu energia pentru consumatorii finali.

De asemenea, consider că este important ca aceste investiţii să acopere şi sectorul locuinţelor private, întrucât în multe state membre, în special din Europa Centrala şi de Est, acestea generează pierderi de energie extrem de mari. Acelaşi lucru este valabil şi pentru infrastructura de producţie şi transport a energiei, care trebuie modernizată pentru a limita pierderile colaterale.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A presente diretiva constitui uma oportunidade para a Europa honrar os compromissos assumidos pelos Chefes de Estado em matéria de energia e clima em março de 2007 e fevereiro de 2011. O objetivo é conseguir um aumento de 20% na eficiência energética da UE, o que conduzirá a uma redução, até 2020, de 368 milhões de toneladas de equivalentes de petróleo (Mtep) relativamente à tendência que se regista. Considero que a União Europeia não pode falhar o objetivo da eficiência energética; caso contrário, falhará, também, no que respeita às alterações climáticas, à segurança energética, ao crescimento amigo do ambiente e à proteção social. A renovação, todos os anos, de 3% da superfície total dos "edifícios com aquecimento e/ou sistema de refrigeração" que sejam detidos pelo Estado ou estejam ocupados pela administração central, bem como a instalação de contadores inteligentes que ajudam os consumidores a melhorarem o seu comportamento em matéria de eficiência energética são alguns exemplos daquilo que esta diretiva pretende introduzir no sentido de uma maior eficiência energética. Saliento que esta diretiva incentiva os Estados-Membros e as regiões a utilizarem os Fundos Estruturais e os Fundos de Coesão para investir em medidas de eficiência energética.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Defendemos a necessidade imperativa de se darem passos significativos no aumento da eficiência energética e, em geral, na racionalização dos consumos de energia. Para tal, são necessárias mudanças profundas que se prendem, desde logo, com uma alteração do modelo económico dominante à escala mundial. A continuidade dos princípios que têm norteado as políticas energéticas na UE, como a liberalização dos mercados da energia, não logrará alcançar o referido desiderato. Na dita economia de mercado o objetivo é produzir e vender, aumentando a oferta, induzindo à procura, ao que subjazem consumos energéticos não sustentáveis. Isto explicará, em parte, o facto de a eficiência ser o parente pobre da política energética europeia. O relatório aponta diversos aspetos positivos, nomeadamente que a eficiência energética é um elemento essencial para alcançar a sustentabilidade da utilização dos recursos energéticos, levanta a questão dos contadores inteligentes, da eficiência energética dos edifícios e a preocupação com as PME. Contudo falta o essencial: a rutura com a política neoliberal para permitir uma eficiência energética que não venha a reboque da crise e da cada vez maior pobreza energética na Europa.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Energetická účinnosť predstavuje nákladovo najefektívnejší spôsob, ako znížiť emisie skleníkových plynov a ostatné emisie spojené s fosílnymi palivami. Vedie k menšej závislosti od dovozu energie, za ktorý EÚ v súčasnosti platí viac než 400 miliárd EUR ročne. Investovaním do energetickej účinnosti zníži EÚ svoju závislosť od Ruska a štátov OPEC a investuje do európskeho priemyslu. Prospech z toho budú mať najmä malé a stredné podniky vrátane inštalačných a stavebných podnikov. Táto smernica je príležitosťou pre Európu, aby naplnila záväzky hláv štátov v oblasti energetiky a klímy z marca 2007 a 2011: Zvýšenie energetickej účinnosti EÚ o 20 % povedie k úspore 368 miliónov ton ekvivalentu ropy (Mtoe) v porovnaní s trendom do roku 2020. Je potrebný spoločný prístup EÚ na podporu úspor energie a energetickej účinnosti a inovácií, na dosiahnutie úspor z rozsahu a na zníženie byrokratickej záťaže vo všetkých členských štátoch. Politika energetickej účinnosti EÚ bude vychádzať z existujúcich a správne fungujúcich regionálnych a vnútroštátnych politík, pričom sa ponechá potrebná miera flexibility na zohľadnenie miestnych a vnútroštátnych špecifík.

 
  
MPphoto
 
 

  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − L´accordo politico raggiunto è ambizioso. La proposta legislativa rappresenta uno strumento importante che, seppur di carattere non vincolante, introduce misure di efficienza energetica che dovrebbero consentire il raggiungimento degli obiettivi europei in termini di riduzione dei consumi energetici del 20% entro il 2020 propri del Pacchetto Clima. Per di più, ci auguriamo che il pacchetto consenta di stimolare la crescita economica, aumentare la competitività delle imprese e creare posti di lavoro. Accolgo con favore come tale pacchetto recepisca le preoccupazioni in termini di vincoli di bilancio che la crisi economica impone, introducendo un grado di flessibilità che ben si adatta a taluni contesti come quello italiano senza dimenticare la sostenibilità ambientale.

 
  
MPphoto
 
 

  Adam Gierek (S&D), na piśmie. − Mimo, że Komisja po zważeniu skutków rynkowych słusznie wreszcie postawiła na efektywność energetyczną, raport jednak rozminął się z tym tematem. Potrzebne są obiektywne wskaźniki pomiaru efektywności zarówno w skali mikro, jak i makroekonomicznej, tj. rzeczywistej efektywności brutto krajów członkowskich. Ta ostatnia winna być mierzona dynamiką narastania, jako różnica zużycia energii pierwotnej na jednostkę PKB per capita danego kraju z roku na rok, dzielonej przez wyjściowe zużycie na jednostkę PKB per capita, razy 100 w procentach. Polityka energetyczna zdefiniowana po przyjęciu słusznego celu politycznego 3x20 w 2007 roku przez państwa członkowskie została zniekształcona przez pakiet klimatyczno-energetyczny. Wprowadza on bowiem nieuczciwą konkurencję, dyskryminującą kraje, których miks energetyczny charakteryzuje się przewagą węgla jako źródła energii pierwotnej. Pakiet ten odchodzi od realiów ekonomicznych: kraje członkowskie są obligowane do jednoczesnej realizacji różnych celów. Brakuje optymalnego, wieloetapowego, korzystnego ekonomicznie dochodzenia do celu 3x20. Jeśli nie tylko kształtowanie miksu energetycznego, ale i cel polityczny powierzony zostanie do realizacji państwom członkowskim, wówczas poskutkuje to większym marnotrawstwem energii pierwotnej oraz większą emisją CO2 od tej realnie możliwej. Jest to jednak kwestia zaufania, którego kryzys aktualnie obserwujemy. Biorąc pod uwagę powyższe argumenty, nie poparłem raportu.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Goebbels (S&D), par écrit. – Je n'ai pas voté en faveur du rapport Turmes parce que le compromis trouvé entre le Conseil et le rapporteur s'est fait au mépris des règles démocratiques devant gouverner le Parlement européen. Sur base du seul vote intervenu en commission ITRE, le rapporteur et quelques rapporteurs pour avis ont négocié un compromis qui est loin des ambitions initiales du rapporteur. Mais surtout, ni les députés individuels, ni la plénière n'ont pu exercer leur droit d'amendement pour améliorer la directive. La plénière n'avait pas d'autre choix que de dire oui ou non à une proposition de vote bloquée. Je dis non, d'autant plus que j'estime que la directive aurait pu être améliorée si le rapporteur n'avait pas choisi de négocier derrière des portes fermées et dans l'opacité totale.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Nous le savons, l'Europe est engluée dans une crise depuis plus de quatre ans, et met en œuvre tous les dispositifs et mécanismes possibles pour y mettre fin. Mais la crise ne doit pas occulter d'autres priorités telles que la question énergétique. L'Union européenne s'était engagée à atteindre un objectif de 20% d'efficacité énergétique d'ici 2020. C'est un objectif ambitieux, mais pas irréalisable si nous investissons davantage dans des mesures sectorielles d'efficacité énergétique. C'est pourquoi je salue l'adoption en première lecture de la directive sur l'efficacité énergétique, qui, dès sa mise en œuvre par les Etats membres, pourra contribuer à stimuler la croissance verte et l'emploi et à lutter contre le gaspillage. Concrètement, les bâtiments publics devront être adaptés en vue d'une amélioration de leur performance énergétique, les grandes entreprises devront mener des audits énergétiques, les fournisseurs d'énergie seront obligés d'encourager leurs clients à réaliser des économies... Enfin, dans les milieux les moins accessibles et les milieux ruraux, le développement de la cogénération pourra être favorisé. La cogénération est une technique qui permet de produire aussi bien de la chaleur que de l'électricité à partir de différentes sources d'énergie (gaz naturel, charbon, biomasse).

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už pasiūlymą, nes energijos vartojimo efektyvumas yra išlaidų efektyvumo požiūriu pats geriausias būdas sumažinti išmetamą šiltnamio efektą sukeliančių dujų kiekį ir kitų teršalų, susijusių su iškastiniu kuru, kiekį. Taip pat energijos vartojimo efektyvumas padeda mažiau priklausyti nuo energijos importo, už kurį ES dabar moka daugiau kaip 400 mlrd. eurų per metus. Jei investuos į energijos vartojimo efektyvumą, ES mažiau priklausys nuo Rusijos, Naftą eksportuojančių šalių organizacijos (OPEC) valstybių ir tokiu atveju galės daugiau investuoti į Europos pramonę. Energijos vartojimo efektyvumas – vienas iš pagrindinių tikslų, kuriuos numatyta pasiekti iki 2020 m. Jis svarbus siekiant mūsų ilgalaikių energetikos ir klimato tikslų, tai taip pat ekonomiškiausias būdas sumažinti teršalų išmetimą, didinti energetinį saugumą ir konkurencingumą, mažinti išlaidas energijai. Energetikos uždaviniai – vienas iš didžiausių nūdienos išbandymų Europai. Kylančios energijos kainos ir didėjanti priklausomybė nuo energijos importo ne tik neigiamai atsiliepia vartotojams, bet ir kelia grėsmę mūsų saugumui ir konkurencingumui. Kad būtų smarkiai sumažintos išlaidos energijai bei išmetamų teršalų kiekis ir sušvelninta klimato kaita, turi būti priimti svarbūs sprendimai nedelsiant.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergej Kozlík (ALDE), písomne. − Na dosiahnutie úspory 20 % energie musí EÚ v nasledovnom desaťročí vynaložiť investície v rozsahu 800 –1200 mld. EUR. Ich návratnosť býva 4 až 8 rokov, vytvorí sa množstvo pracovných miest a podporia sa inovácie. Je možné zapojenie fondových zdrojov EÚ, ale aj súkromných zdrojov, a to aj na báze revolvingových fondov. Ďalšie zdroje cca 400 mld. EUR sa do roku 2020 môžu získať priamo z úspor energii. Významným zdrojom úspor môžu byť renovácie budov, ktoré viažu 40 % spotrebu energii EÚ. Predpokladaná ročná miera renovácií budov vo výške 2 % by sa mala zvýšiť na 3 %, ak sa má dosiahnuť cieľ 1,5 % ročný záväzok uspor konečnej spotreby energie v EÚ. Plne podporujem všetky opatrenia zamerane na úsporu energii v EÚ.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Gli sforzi fatti in materia di risparmio energetico, secondo i dati a nostra disposizione, non sono ancora sufficienti per conseguire l’obiettivo di ridurre dell’80-95% le emissioni di gas serra entro il 2050 rispetto al 1990. La relazione ha il merito di porre in rilievo il presente problema e di esporre le soluzioni per cercare di attuare un piano energetico che sia sostenibile e con obiettivi misurabili. In tal senso, tutti i settori produttivi, non solo il privato, sono individuati come agenti operativi per una maggiore efficienza energetica. Gli edifici pubblici, ad esempio, svolgono un ruolo fondamentale in quest’ottica e la ristrutturazione degli stessi è auspicabile proprio per soddisfare i requisiti minimi di prestazione energetica e avvicinarsi agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Ma voix est allée à ce rapport qui revêt une importance considérable dans la bonne utilisation de nos ressources énergétiques. En effet, cette directive européenne impose des mesures contraignantes d'économies d'énergie, notamment par la rénovation des bâtiments publics, ainsi que des audits énergétiques pour toutes les grandes entreprises. Cette réduction de la consommation de 20% permettra à l'Union européenne d'économiser 50 milliards d'euros par an. L'adoption de ce texte va dans le bon sens et permettra, dans le cas de la France, de poursuivre, encore plus drastiquement, les efforts de réduction des dépenses énergétiques et de promotion des énergies renouvelables entamées par le précédent gouvernement. Ce texte a été adopté par 632 voix pour, 25 voix contre et 19 abstentions.

 
  
MPphoto
 
 

  Constance Le Grip (PPE), par écrit. – Nous avons voté à une large majorité la directive sur l'efficacité énergétique. La Commission avait présenté, le 8 mars 2011, un nouveau Plan pour l'efficacité énergétique (PEE) qui définit des mesures permettant de réaliser des économies supplémentaires au niveau de la fourniture et de l'utilisation de l'énergie, tout en établissant un cadre commun pour promouvoir l’efficacité énergétique dans l’Union pour 2020 et au-delà. Cette directive exige des États membres qu'ils fixent des objectifs d'efficacité énergétique qui tiennent compte de l'objectif général de 20 %. Mais si l'efficacité énergétique est bien une des conditions sine qua non de l'efficacité économique, le groupe PPE a estimé qu'il fallait également répondre aux impératifs de réalisme pour nos entreprises, et a incité le rapporteur à accepter le compromis proposé par le Conseil. Le niveau de flexibilité des États membres, de l'industrie et des organismes publics a été augmenté. Les Etats membres doivent toutefois mettre en œuvre des mesures incitatives pour les citoyens et les entreprises. Nous favorisons donc l'adaptation progressive et des dispositions flexibles pour que les Etats membres puissent s'adapter en fonction de leur tissu industriel et de leur économie.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Uniunea Europeană trebuie să acţioneze în cel mai scurt timp în vederea securizării viitorului energetic şi a protejării intereselor sale în acest domeniu. Pentru aceasta, rolul măsurilor privind eficienţa energetică este critic în garantarea realizării la cele mai mici costuri a obiectivelor privind clima şi energia stabilite.

Consider că este nevoie să se facă presiuni suplimentare asupra reprezentanţilor locali şi regionali pentru respectarea direcţiilor stabilite de către UE şi, în acelaşi timp, trebuie să oferim un sprijin financiar substanţial pentru elaborarea de proiecte. Utilizând inteligent fondurile comunitare pentru următoarea perioadă de programare 2014-2020, vom reuşi să atingem ţinta de 20% referitoare la eficienţa energetică şi, implicit, obiectivele privind sustenabilitatea şi competitivitatea în Uniunea Europeană. În plus, diminuarea consumului prin eficienţa energetică este cel mai durabil mod de a reduce dependenţa de combustibilii fosili şi vom genera astfel o reducere semnificativă a importurilor, de aproximativ 25%.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report and agree with the rapporteur that a common EU approach is necessary to reinforce energy savings, energy efficiency and innovation, achieve economies of scale and reduce the bureaucratic burden in all Member States. I agree also that an EU efficiency policy will build on existing and well-functioning regional and national policies while leaving the necessary flexibility to take account of local and national specificities.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de la directive sur l'efficacité énergétique, afin d'atteindre l'objectif européen de réduction de 20% de la consommation d'énergie d'ici 2020. Les mesures votées sont variées, et intègrent divers mécanismes qui concernent la rénovation des bâtiments, les normes applicables aux marchés publics, les obligations d'économie d'énergie, le transport et la distribution. Avec la fixation d'objectifs indicatifs nationaux, les Etats membres doivent s'engager et choisir les mesures les plus efficaces afin de contribuer à cet effort européen commun.

 
  
MPphoto
 
 

  Iosif Matula (PPE), în scris. − Stabilirea obiectivelor de reducere a emisiilor de carbon cu 20% până la finalul acestei decade înseamnă nu doar eforturi, dar şi numeroase avantaje. Eficienţa energetică aduce beneficii prin reducerea semnificativă a costurilor pentru consumul de energie. În prezent, UE îşi menţine rolul de lider la nivel mondial în domeniul eficienţei energetice, dar consolidarea acestei poziţii, pentru a concura cu succes cu economiile emergente, se realizează prin sprijinirea întreprinderilor europene din domeniul tehnologiilor ecologice.

Politica de eficienţă energetică a UE trebuie să urmărească exploatarea eficientă a potenţialului energetic al regiunilor UE. Prin urmare, statelor membre le revine sarcina de a propune planuri de acţiune în cadrul strategiilor naţionale de dezvoltare. Fondurile structurale şi contribuţiile naţionale care au ca scop finanţarea proiectelor de eficienţă energetică ar trebui să constituie o prioritate a politicii de coeziune.

Sprijinirea IMM-urilor în vederea îmbunătăţirii tehnologiilor sustenabile aduce beneficii imediate, prin reducerea semnificativă a costurilor. Iniţiativele locale şi regionale au rolul de a promova investiţiile în tehnologiile verzi şi de a atrage investiţii private. Instrumentele financiare inovatoare pot contribui la stimularea capitalului privat, în vederea comercializării cotelor de emisii.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto alla relazione è favorevole. Concordo sulla precisazione inerente al fatto che l'Unione europea spende più di 400 miliardi di euro l'anno per l'importazione di energia. Raggiungere l'obiettivo minimo di risparmio energetico del 20% non solo aumenterà la nostra sicurezza energetica, ma ridurrà anche, di almeno 50 miliardi di euro l'anno, il trasferimento di ricchezza dalle economie dell'UE ai paesi produttori di energia.

 
  
MPphoto
 
 

  Erminia Mazzoni (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione dell'on. Turmes perché ritengo che una delle più importanti aree da promuovere, tanto a livello Europeo che nazionale, sia quella dell'efficienza energetica. In questo contesto ho grandemente apprezzato l'ottimo lavoro svolto dai colleghi che ha permesso di individuare aree prioritarie di stimolo. La difficoltà di raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla Commissione esecutiva per il 2020, richiede la capacità da parte dell'UE, e degli Stati membri tutti, di impegnarsi a fondo nel dare l'esempio e nel ricercare soluzioni in grado di efficientare i consumi energetici. Inoltre ritengo che sia giusto prevedere i necessari e periodici controlli di gestione, o "audits", per intervenire dove necessario e quando necessario. Questo sia per ottimizzare il presente sia per guardare ai traguardi futuri con rinnovato vigore.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – La seule avancée que contient ce rapport est l'introduction d'objectifs contraignants en matière d'efficacité énergétique. Elle est malheureusement rendue insignifiante du fait de la vision étriquée et irréaliste de l'efficacité énergétique que le texte propose. Il supprime en effet l'obligation de prendre en considération, dans le calcul de l'efficacité énergétique, la ponction globale d'énergie primaire que chaque produit ou service engendre sur la planète. Pire: il exempte les centrales nucléaires des analyses d'efficacité énergétique. Ajoutez à cela la validation du marché carbone et la validation de la libre concurrence énergétique, et vous obtiendrez une facture écologique salée pour notre écosystème. Je vote contre.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − Me he mostrado favorable a la aprobación de este informe relativo a la eficiencia energética pues considero necesario redoblar los esfuerzos por conseguir unos sistemas energéticos más eficientes ya que, además de la orientación de la política energética hacia fuentes de producción renovables, la eficiencia energética es una vía más para aumentar la seguridad de suministro y de reducir las emisiones de CO2. Esta resolución supondrá un avance positivo para conseguir el objetivo, ya de por sí insuficiente, de reducir en un 20% el consumo de energía en los países miembros de la Unión Europea. Por todo ello he dado mi apoyo a este informe, aun teniendo en cuenta que la búsqueda de la eficiencia energética deberá ir inseparablemente de la mano de otras medidas en materia energética, como por ejemplo un cambio radical en la producción de la energía, incluido el cierre progresivo de todas las centrales nucleares.

 
  
MPphoto
 
 

  Miroslav Mikolášik (PPE), písomne Európska únia a všetky jej členské štáty čelia výzvam plynúcim z obmedzených zdrojov energie v EÚ, a tým aj zo závislosti od dovozov energie z mimoeurópskych krajín. Energetická efektívnosť je nielen cenným prostriedkom na zmiernenie negatívnych následkov zmeny klímy pomocou znižovania emisií skleníkových plynov nákladovo efektívnym spôsobom, ale aj cestou k zvýšeniu energetickej bezpečnosti a prechodom na konkurencieschopné energeticky efektívne hospodárstvo. Domnievam sa preto, že v programoch EÚ, ako napríklad Horizont 2020 pre vedu a výskum, by sa mala venovať pozornosť inovačným technologickým riešeniam v odvetviach súvisiacich s energetickou efektívnosťou. Týmto spôsobom by sme zároveň dosiahli vytváranie nových kvalifikovaných pracovných miest. Súhlasím s prístupom, že členské štáty by pri stanovení indikatívnych národných cieľov energetickej efektívnosti mali mať možnosť zohľadniť vnútroštátne okolnosti a prispôsobiť im aj konkrétne stimuly na zvyšovanie energetickej účinnosti.

 
  
MPphoto
 
 

  Ana Miranda (Verts/ALE), in writing. − This essential legislation is not only crucial for achieving our energy security and climate goals, it will also give a real boost to the economy and create jobs. Crucially, it will reduce the sizeable and growing cost of our dependence on energy imports – EUR 488 billion in 2011 or 3.9% of EU GDP – which is particularly stark in crisis-hit countries. Policy at EU and national level must now be reoriented with a view to swiftly implementing and fully maximising the benefits of these new rules, which are a concrete tool for responding to the economic crisis. This includes mobilising European funds to support energy efficiency and savings, as well as creating training programmes – notably with a youth focus – with a view to creating employment in the sector and tackling unemployment. This is essential legislation, and I voted in favour of it.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Energieeffizienz gehört zu den Kernelementen der im Rahmen der Strategie Europa 2020 angekündigten Leitinitiative „Ressourcenschonendes Europa“. Wie in der Mitteilung der Kommission „Fahrplan für den Übergang zu einer wettbewerbsfähigen CO2-armen Wirtschaft bis 2050“ dargelegt, ist Energieeffizienz einer der Aspekte der CO2-armen Wirtschaft, die kurz- und mittelfristig zur Schaffung neuer Arbeitsplätze beitragen können, und zwar durch eine intensivere Ausbildung, durch Weiterbildung, durch Programme zur besseren Akzeptanz neuer Technologien sowie durch F&E und Unternehmertum. Mit diesem Vorschlag für eine Richtlinie wird betont, dass der Umstieg auf eine energieeffizientere Wirtschaft auch die Wettbewerbsfähigkeit der Industrie in der Union verbessern und dadurch das Wirtschaftswachstum fördern und hochwertige Arbeitsplätze in einer Reihe von Sektoren, die mit Energieeffizienz zusammenhängen, schaffen wird. Dies ist selbstverständlich zu begrüßen. Dennoch stellt sich hier die grundsätzliche Frage, ob durch die geplanten Maßnahmen die Klimaerwärmung tatsächlich eingedämmt bzw. beschränkt werden kann. Angesichts des Umstandes, dass es sich dabei in erster Linie um ein natürliches Phänomen handelt, ist davon auszugehen, dass die vorgeschlagenen Maßnahmen erhebliche Mehrkosten für die öffentlichen Haushalte und für Unternehmen bedeuten, die im Endeffekt nichts bringen. Und das in Zeiten der Krise! Ich habe daher gegen den Richtlinienvorschlag gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Rareş-Lucian Niculescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, pe care îl consider deosebit de important, mai ales în această perioadă de creştere a preţului petrolului şi de dezbateri intense cu privire la utilizarea produselor agricole pentru producţia de energie. Consider importante în special dispoziţiile referitoare la dezvoltarea reţelelor eficiente şi promovarea cogenerării, aceasta fiind o soluţie de viitor pentru necesităţile locale în materie de energie termică şi electrică. Această soluţie este foarte potrivită pentru zonele rurale, în care sunt disponibile resurse importante de lemn. Raportul reprezintă un pas înainte în politica europeană de economisire a energiei, demers care trebuie să continue.

 
  
MPphoto
 
 

  Wojciech Michał Olejniczak (S&D), na piśmie. − Zwiększanie efektywności energetycznej jest jedną z najlepszych metod walki z ociepleniem klimatu. Dotychczasowe działania podejmowane w zakresie zwiększenia efektywności energetycznej budynków mieszkalnych oceniam niezwykle pozytywnie. W przypadku Polski wsparcie dla ocieplania budynków czy też wymiany okien jest jednym z najbardziej widocznych znaków członkostwa Polski w Unii Europejskiej. Jest oceniane jednoznacznie pozytywnie przez opinię publiczną. Dlatego też z radością przyjąłem projekt dyrektywy o efektywności energetycznej, która nakłada na państwa członkowskie obowiązek odnawiania każdego roku 3% całkowitej powierzchni ogrzewanych lub chłodzonych budynków będących własnością instytucji rządowych lub przez nie zajmowanych.

Ubolewam, że Parlamentowi nie udało się przeforsować swojego wniosku w sprawie renowacji wszystkich budynków publicznych, a nie tylko centralnych budynków rządowych. Z drugiej jednak strony przyjęte rozwiązanie jest poważnym krokiem naprzód w kierunku realizacji celów dotyczących redukcji gazów cieplarnianych. Co niezwykle istotne, dyrektywa zmniejszy lukę, jaka dzieli nas od osiągnięcia celu, czyli 20% oszczędności energii do 2020 roku. Obecnie możemy zagwarantować, że uda nam się zmniejszyć zużycie energii o 15%. Gdyby nadal obowiązywały dotychczasowe przepisy, realną perspektywą byłaby jedynie 9% redukcja. Jest to wynik znacznie poniżej oczekiwań i potrzeb. Uwzględniając powyższe okoliczności, zdecydowałem się poprzeć treść sprawozdania dotyczącego efektywności energetycznej.

 
  
MPphoto
 
 

  Justas Vincas Paleckis (S&D), raštu. − Energijos vartojimo efektyvumo pranešimas - vienas reikšmingiausių šios kadencijos EP darbų. Tai labai svarbus teisės aktas ES piliečiams ir įmonėms, padėsiantis kovoti su ekonomine krize ir nedarbu. ES neturi tiesioginių priemonių sumažinti pasaulinių naftos ir dujų kainų, tačiau gali padėti sumažinti energijos suvartojimą. Ši direktyva taip pat sukurs 2 milijonus darbo vietų mažoms ir vidutinėms įmonėms, ypač statybų sektoriuje. Tai aktualu ir jaunimui. Energijos efektyvumas ne tik sutaupo pinigų, bet ir saugo aplinką - į atmosferą išmetama mažiau išlakų. Balsavau už šį pranešimą, nes jis ypač svarbus sudėtingais laikais gyvenantiems ES piliečiams. Juk energijos išteklių kainų didėjimas ypatingai skaudžiai atsiliepia sunkioje ekonominėje padėtyje vis dar esančioms ES valstybėms, jų silpniausiesiems visuomenės sluoksniams. Svarbu, kad ši direktyva nebūtų suprasta vien tik kaip energijos efektyvumą skatinantis dokumentas. Kasdieniame gyvenime svarbu taip pat taupyti energijos išteklius.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Il testo appena votato abroga una direttiva di 8 anni fa che, in campo di ricerca e sviluppo, industria ed energia, si traduce in una normativa vecchia e obsoleta. La proposta della nuova direttiva, in linea con gli obiettivi UE 2020, si prefigge di ridurre del 20% l'uso dell'energia dell'Unione europea. Risparmio, tutela dell'ambiente e crescita sostenibile saranno salvaguardati da norme specifiche che indirizzeranno le società dell'energia verso un maggiore controllo anche grazie all'uso di nuove tecnologie, limitando di conseguenza gli sprechi delle aziende senza vincolare troppo i singoli Stati membri. Efficienza energetica vuol dire risparmio sui costi dell'energia, aumento della sicurezza, specializzazione e sviluppo delle industrie motivo per cui non si può non condividere questi obiettivi.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. É comumente aceite que são necessárias políticas de combate às alterações climáticas e à escassez de recursos. Por concordar com o objetivo de manter os custos energéticos sob controlo e alcançar um crescimento sustentável da União Europeia, votei favoravelmente o presente relatório. De facto, os especialistas consideram que a eficiência energética é das formas mais eficientes e menos onerosas de reduzir as emissões de CO2. Nesse sentido, considero importante esta política, bem como a adoção de medidas que conduzam ao aumento da independência energética da União e possibilitem a redução da dívida externa da União no domínio da energia.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che gli obiettivi dell'Unione Europea relativi all'efficienza energetica sono indispensabili da raggiungere, in quanto in caso di insuccesso l'UE mancherebbe anche gli obiettivi riguardanti i cambiamenti climatici, la sicurezza energetica, la crescita verde e la protezione sociale, è necessario un approccio comune dell'UE al fine di consolidare il risparmio energetico, l'efficienza energetica e l'innovazione, conseguire economie di scala e ridurre gli oneri burocratici in tutti gli Stati membri. Inoltre, tenendo conto che la politica UE in materia di efficienza sarà basata sulle attuali politiche regionali e nazionali di una certa efficacia, e prevederà la flessibilità necessaria a tener conto delle specificità locali e nazionali, basandosi sul finanziamento anticipato delle misure di efficienza e stimolo dell'innovazione tecnologica, finanziaria e sociale, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Alojz Peterle (PPE), pisno. − Končno diši po zavezujočih ukrepih, ki bodo z obveznimi varčevalnimi ukrepi prispevali k izboljšanju energetske slike v Evropski zvezi. Vesel sem, da Direktiva zavezuje tudi javne ustanove, ki so veliki porabniki energije. Moj glas gre torej ZA strateški cilj varčevanja energije.

 
  
MPphoto
 
 

  Tomasz Piotr Poręba (ECR), na piśmie. − Panie Przewodniczący! Unia Europejska wydaje rocznie ponad 400 miliardów euro na import energii, a kraje unijne w wielu przypadkach polegają na jej dostawach (zwłaszcza w przypadku gazu) z jednego źródła. Dlatego też w pełni popieram postulat ograniczania zużycia energii poprzez bardziej efektywne jej wykorzystanie, co doprowadzi do zmniejszenia uzależnienia od państw trzecich oraz przyniesie korzyści zwykłym obywatelom. Sprawa ta jest bardzo ważna dla wszystkich państw członkowskich, ponieważ może przynieść nie tylko znaczne oszczędności finansowe, ale także ograniczyć wykorzystanie surowców naturalnych. Dlatego zdecydowałem się poprzeć unijną dyrektywę w sprawie efektywności energetycznej.

 
  
MPphoto
 
 

  Teresa Riera Madurell (S&D), por escrito. − La eficiencia energética es una de las formas más asequibles de aumentar nuestra seguridad energética. Esta Directiva permitirá, primero, crear puestos de trabajo, la mayor parte en el sector de la construcción que ha sufrido enormemente en términos de empleo a consecuencia de la actual crisis económica. Además, hablamos aquí de puestos de trabajo con un importante y considerable anclaje local.

En segundo lugar, esta Directiva contribuirá a combatir la pobreza energética a la que se enfrentan actualmente muchos hogares. En tercer lugar, permitirá ahorrar en las importaciones de energía y, por tanto, reducirá al mismo tiempo nuestra dependencia energética exterior. No hace falta recordar el impacto de esta dependencia en nuestras balanzas comerciales.

Por último, es destacable que actuará como un importante acicate a la investigación y a la innovación en temas de eficiencia y propiciará que nuestras empresas sean más competitivas en un contexto en el que se anuncia una mayor competencia global por unos recursos energéticos cada vez más escasos.

De todo ello se deriva mi voto favorable a una Directiva que, no obstante, podría haber ido más allá en el papel ejemplarizante de las administraciones públicas exigiéndoles un mayor compromiso para aumentar la eficiencia energética de sus edificios.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. As my colleague and rapporteur, Mr Turmes, has said, this essential legislation is not only crucial to achieving our energy security and climate goals, it will also give a real boost to the economy and create jobs. Crucially, it will reduce the sizeable and growing cost of our dependence on energy imports - EUR 488 billion in 2011 or 3.9 % of EU GDP - which is particularly stark in crisis-hit countries. Policy at EU and national level must now be reoriented with a view to swiftly implementing and fully maximising the benefits of these new rules, which are a concrete tool for responding to the economic crisis. This includes mobilising European Union funds – such as the Structural Funds, project bonds and European Investment Bank funds – to support energy efficiency and savings, as well as creating training programmes – notably with a youth focus – with a view to creating employment in the sector and tackling unemployment.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo documento perché sono certa che un taglio netto del 20% nel consumo di energia nell'UE potrebbe far risparmiare 50 miliardi di euro l'anno.

Questo ambizioso obiettivo può essere raggiunto solo mediante nuove misure obbligatorie per risparmiare energia, quali interventi di ristrutturazione degli edifici pubblici, piani di risparmio energetico per le imprese pubbliche e audit energetici per tutte le grandi imprese. Questa decisione è doppiamente importante: non solo è fondamentale per il conseguimento della nostra sicurezza energetica e degli obiettivi climatici, ma darà anche una forte spinta all'economia e creerà nuovi posti di lavoro.

 
  
MPphoto
 
 

  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − Questa direttiva – che ci vedeva all'inizio dell'iter legislativo fortemente contrari, tanto che abbiamo presentato una risoluzione alternativa chiedendo alla Commissione di ritirare la sua proposta e di riformularla perché incideva sul diritto di uno Stato membro di determinare le condizioni di utilizzo delle sue fonti energetiche – è stata significativamente modificata.

Le modifiche apportate nei triloghi rispetto ai testi usciti dalle commissioni ITRE ed ENVI aumentano il livello di flessibilità degli Stati membri, dell'industria e degli enti pubblici riducendo sensibilmente il livello di ambizione proposto. Il relatore, che era fortemente contrario alle modifiche, ha accettato il compromesso, nonostante non possa essere completamente garantito il raggiungimento dell'obiettivo di efficienza energetica del 20% in quanto una posizione più ambiziosa avrebbe messo in pericolo l'accordo.

Visto che quanto chiedevamo con la nostra risoluzione alternativa è stato di fatto recepito il nostro voto è favorevole anche se continuiamo a nutrire dubbi sull'applicabilità della direttiva.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – Je suis favorable à ce rapport qui prône des mesures obligatoires pour réduire la consommation d'énergie dans tous les Etats membres. Au delà de l'intérêt environnemental, l'efficacité énergétique est un incroyable stimulant pour la croissance et l'emploi et un facteur déterminant de notre indépendance énergétique. La directive permettra de réduire les coûts croissants de notre dépendance aux importations d'énergie - 488 milliards d'euros en 2011 - qui plombent notre balance commerciale, pénalisent nos entreprises et érodent le pouvoir d'achat des ménages. Les Etats membres devront montrer l'exemple, et rénover annuellement 3% des bâtiments d'Etat. Les grandes entreprises seront, elles, obligées d'effectuer des audits énergétiques. Les fonds structurels et les autres instruments financiers de l'Union seront d'une aide précieuse pour aider à financer cette efficacité énergétique. Nous devons absolument en faire un axe prioritaire des prochains programmes opérationnels.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − Il testo che abbiamo votato questa mattina propone un ulteriore rafforzamento delle misure presentate dalla Commissione, inserendole nell’ottica della politica energetica europea al 2050, recependo altresì istanze in materia di supporto finanziario ai programmi/investimenti per le misure di efficienza. Ritengo la proposta particolarmente meritevole, laddove pone un'attenzione particolare sull’individuazione degli obiettivi di efficienza energetica, il ruolo esemplare del settore pubblico, gli schemi obbligatori per l’efficienza energetica e la promozione dell’efficienza nel riscaldamento e nel raffreddamento, con particolare riferimento alla cogenerazione ed alla efficienza nella trasmissione e distribuzione dell’energia. Infine, secondo le stime della Commissione, a fronte di un incremento dei costi per investimenti nel settore della efficienza energetica di circa 24 mld di euro per anno, la proposta legislativa porterebbe ad una riduzione complessiva dei costi di investimento in generazione e distribuzione di energia e dei costi della “bolletta energetica” per circa 20 mld di euro per il periodo 2011/2020. Per tutti questi motivi, ho espresso il mio voto favorevole alla direttiva.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. Nous nous sommes battus en particulier sur trois grandes idées 1. Toutes les mesures pour atteindre les 20% doivent être contraignantes, sauf si tous les États membres s'imposaient des objectifs nationaux contraignants équivalents à 20% – et à cette condition, on pourra accroître la souplesse des mesures. 2. Tous les États membres doivent élaborer une feuille de route à l'horizon 2050 pour les bâtiments, portant, entre autres, sur les questions de logement social et de réduction de la pauvreté énergétique. 3. Tous les bâtiments en propriété publique doivent subir annuellement une rénovation profonde de 2,5% (représentant des économies d'énergie d'au moins 70%).

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A Comissão Europeia apresentou a iniciativa "Energia 2020", colocando a energia no cerne da estratégia energética da União para 2020. Na comunicação é sublinhada ainda a necessidade de uma nova estratégia de eficiência energética que permita a todos os Estados-Membros dissociar o consumo de energia do crescimento económico. A União Europeia tem vindo a liderar as negociações à escala global sobre como alcançar uma superior eficiência energética, dado que todas as ações e medidas adotadas irão repercutir-se na área das alterações climáticas, da segurança energética, do crescimento amigo do ambiente e da proteção social. Concordo com o presente relatório pois entendo que a UE deve adotar uma abordagem comum no sentido de reforçar a poupança de energia e a eficiência energética, apostando em novos produtos e serviços inovadores, economias de escala entre empresas e redução dos encargos burocráticos verificados em todos os Estados-Membros. Defendo ainda que a política europeia em matéria de eficiência terá como base as políticas regionais e nacionais existentes e que têm alcançado o sucesso, devendo existir uma suficiente flexibilidade para se ajustar às necessidades e especificidades dos Estados-Membros e regiões.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Obiectivul Uniunii Europene de creştere a eficienţei energetice cu 20% este unul din cele cinci obiective principale din cadrul Strategiei Europa 2020. De asemenea, eficienţa energetică este una dintre priorităţile cheie ale politicii energetice a Uniunii Europene pentru următorii ani, fiind modalitatea cea mai rentabilă şi mai rapidă de creştere a securităţii aprovizionării şi o modalitate eficientă de reducere a emisiilor de gaze cu efect de seră, responsabile de schimbările climatice.

Realizarea obiectivelor de eficienţă energetică va îmbunătăţi competitivitatea industriilor europene şi va determina creştere economică şi crearea de locuri de muncă. De asemenea, eficienţa energetică poate însemna facturi mai mici la energie pentru cetăţeni, precum şi diminuarea sărăciei energetice, care se poate realiza prin adoptarea şi finanţarea unor măsuri de îmbunătăţire a eficienţei energetice.

Susţin necesitatea ca statele membre să utilizeze şi să crească resursele alocate eficienţei energetice, în special prin Fondul de coeziune şi fondurile structurale şi de dezvoltare rurală, precum şi prin instrumente financiare europene specifice, precum Fondul european pentru eficienţă energetică. De asemenea, consider util ca statele membre să instituie un fond naţional pentru eficienţă energetică, cu scopul de a sprijini iniţiativele naţionale privind eficienţa energetică.

 
  
MPphoto
 
 

  Thomas Ulmer (PPE), schriftlich. Ich habe dem Bericht zugestimmt, allerdings mit großem Zähneknirschen. Es werden hier dirigistische Maßnahmen erwähnt, die eher einem kommunistischen System als einer demokratischen Legitimation entsprechen. Die Grundidee ist richtig, der EVP-Schattenberichterstatter Pieper konnte unter großem Aufwand noch Schlimmeres verhindern. Wir werden an der Umsetzung sehen, wo der Zug hinfährt.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − I voted in favour of this resolution, which will implement a number of significant energy-saving measures. Thanks to this Directive, energy consumption will be reduced by 15%, representing an improvement on current legislation under which a reduction of only 9% would be possible. Not only will this resolution ensure that energy efficiency targets are more likely to be met, it will also boost jobs and economic growth in Member States, with the mandatory renovation of 3% of central government buildings set to create millions of jobs all over Europe. This resolution, which has my full support, will also help to reduce energy costs for citizens. This is particularly important at a time when many are going without heating or electricity owing to the effects of the economic crisis.

 
  
MPphoto
 
 

  Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – La cherté des énergies, la pollution, le changement climatique: les raisons sont nombreuses pour que nous soutenions des initiatives fortes pour garantir l'efficacité énergétique de nos modèles de société et de production. Il ne s'agit pas de revenir au temps de la bougie ou d'enclencher une dynamique de décroissance, mais plutôt d'adopter des méthodes modernes et des objectifs concrets pour rationnaliser notre consommation, tant individuelle que collective. C'est précisément le but ce règlement, que j'ai soutenu, et qui fixe aux Etats des objectifs à atteindre d'ici 2020. Cette prescription s'inscrit dans la logique du paquet énergie-climat: réaliser 20% d'économies d'énergie dans les 8 prochaines années. Parvenir à l'efficacité énergétique, c'est à mon sens encourager les petits gestes du quotidien, comme préférer les transports en commun à la voiture ou veiller à la consommation domestique. Mais c'est aussi pour les pouvoirs publics réaliser un vaste programme pour l'isolation et la qualité environnementale des bâtiments: c'est là que se trouve la principale marge de progrès. Nous disposons des technologies adéquates et du savoir-faire, il ne manque que la volonté politique. C'est ainsi que l'Union continuera à montrer l'exemple, et surtout c'est comme cela que l'on disposera d'un véritable relais de croissance verte.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Energieeffizienz betrifft im Wesentlichen auch die Bereiche Klimaschutz, Energieversorgung, Grünes Wachstum und Sozialschutz. Um die Begrenzung der Erderwärmung zu erreichen, bedarf es ehrgeiziger Maßnahmen - die Energieeffizienz kann dazu einen günstigen und schnellen Beitrag leisten. Zudem kann sich Energieeffizienz auch positiv auf die Volkswirtschaft auswirken.

 
  
MPphoto
 
 

  Glenis Willmott (S&D), in writing. − The directive will set binding measures to ensure we are sticking to our 2011 Energy Efficiency Plan, which will enable the EU to reduce energy consumption by 15% by 2020, bringing us closer to our 20% target. Better energy efficiency in the EU will help to lower both emissions and the cost of energy for consumers, as well as reducing the EU's reliance on foreign imports of gas and oil. Ensuring that 3% of central government buildings will have to be renovated every year will not only improve the energy efficiency of those buildings but also help to boost the construction industry and create jobs. The directive also places an obligation on energy companies to make savings of 1.5% annually until 2020. The final directive did not go as far as we Socialists and Democrats would have liked – for example we were pushing for annual renovation targets on all public buildings – but is nevertheless a good start.

 
  
MPphoto
 
 

  Hermann Winkler (PPE), schriftlich. Diese Richtlinie ist für mich ein klassischer Fall von „Wir haben Schlimmeres verhindert, aber gut ist es nicht“. Der Vorschlag der EU-Kommission zur Energieeffizienz hatte massive planwirtschaftliche Züge: „Jährliche Einsparziele für die Energieunternehmen“, in diesem Fall von 1,5 % ihres Energieabsatzes beim Endkunden vom Vorjahr ohne Ausnahmen oder Ersatzmaßnahmen, erinnern mich doch stark an unsere ehemalige ostdeutsche Planwirtschaft im Kommunismus. Immerhin konnten wir als EVP das Schlimmste verhindern: So bleibt es zwar bei dem Einsparziel. Dennoch gibt es einen flexibleren Maßnahmenkatalog, wie dieses Ziel erreicht werden könne, etwa durch Steuererleichterungen für Investitionen in Energieeffizienz. Zudem müssen demnächst nur die Zentralregierungen 3% ihres öffentlichen Gebäudebestands sanieren und nicht die gesamte öffentliche Verwaltung, also beispielsweise auch die Kommunen. Ich bleibe dennoch bei meiner Kritik, sowohl an den Inhalten als auch am Verfahren. Wir müssen uns aktuell vor allem darum kümmern, dass unseren Unternehmen und unseren Bürgern bezahlbarer Strom zur Verfügung steht, und wir nicht in einem Hauruckverfahren die nächste Weltverbessererrichtlinie durchwinken, die schon fertig verhandelt wurde, bevor die Gesamtheit des Parlaments sich überhaupt damit beschäftigen konnte. Aus diesen Gründen habe ich gegen diesen Bericht gestimmt, auch wenn ich die Arbeit und Mühe meines Kollegen Dr. Markus Pieper sehr zu würdigen weiß.

 
  
MPphoto
 
 

  Marina Yannakoudakis (ECR), in writing. − Energy efficiency is important, not least because our citizens are facing rising power bills. I supported this report because ultimately it was balanced and did not introduce burdensome requirements on business which would have driven companies out of the EU and cost jobs. We need incentives to encourage more energy efficiency not draconian penalties. This is why I am aghast at the Commission’s decision to threaten the UK with legal action in the European Court of Justice (ECJ) over reduced VAT on energy-saving materials. VAT was reduced to 5% on energy efficiency products in the UK in order to tackle fuel poverty and reduce carbon emissions. This is exactly the kind of spur we need to encourage the installation of energy efficiency measures such as double-glazing or loft insulation. The Commission’s challenge is not only muddle-headed, but also mistaken: the reduced VAT rate is beyond the scope of the EU’s VAT Directive. If the EU really wishes to embrace energy efficiency, it should – rather than penalise Britain – encourage other Member States to introduce similar schemes.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − La relazione dell'on. Turmes introduce una serie di misure volte al risparmio energetico – tra cui nuovi obblighi per la riqualificazione edilizia pubblica e lo sviluppo di tecnologie di cogenerazione – che gli Stati membri dovranno applicare per raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica previsti per il 2020.

Tenendo conto non solo della difficile situazione economica che l'Europa sta attraversando, ma anche degli sforzi già sostenuti dalle imprese europee in tema di efficienza energetica, ritengo il testo approvato quest'oggi un valido compromesso: le misure previste dovrebbero consentire, infatti, il rispetto degli impegni assunti con il "Pacchetto clima". Ho espresso pertanto voto favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Zbigniew Ziobro (EFD), na piśmie. − Omawiane sprawozdanie dotyczące efektywności energetycznej jest jednym z niewielu zapisów planu „Europa 2020” niewpływającym negatywnie na gospodarkę. Niemniej, tak jak inne zapisy, również zwiększenie energooszczędności o 20% jest bardzo kosztowne dla państw, szczególnie w czasach kryzysu gospodarczego. Dlatego wzrost efektywności energetycznej powinien dotyczyć przede wszystkim lepszej efektywności w koncentracji energii w domach oraz zwiększenia energoefektywności w przemyśle, w tym poprawę w zakresie przesyłu energii.

Wprowadzenie inteligentnych sieci przesyłowych oraz modernizacja już istniejących to strategiczne i wyjątkowo kosztowne przedsięwzięcie. W Polsce większość linii ma ponad 30 lat, dlatego ich modernizacja, konieczna do wypełnienia wymogów dyrektywy, jest przedsięwzięciem nad wyraz kosztownym, a zapisy poddanej pod głosowanie dyrektywy niedostatecznie zabezpieczają środki finansowe na takie zadania. Co więcej, nie dają żadnej taryfy ulgowej nowym państwom Unii Europejskiej. Dlatego wykonanie tej dyrektywy może okazać się problematyczne i o wiele bardziej kosztowne niż zakłada unijna analiza.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Concordamos com o objetivo geral do aumento da eficiência energética. É, contudo, de lamentar que o tão apregoado objetivo de 20% até 2020 - um dos cinco objetivos principais da falhada Estratégia Europa 2020 - está longe de ser alcançado. Não é de estranhar tendo por base a continuidade dos princípios que têm norteado as políticas energéticas na UE - como a liberalização do mercado da energia e a produção privada e subsidiada a partir de fontes renováveis - que o objetivo dificilmente será alcançado, uma vez que as ditas regras de mercado dificilmente surtem efeito na eficiência energética. O funcionamento neoliberal da economia implica produzir e vender, aumentando a oferta, induzindo à procura, e não intervir para reduzir os consumos do bem produzido. O relatório aponta diversos aspetos positivos - a questão dos contadores inteligentes, da eficiência energética dos edifícios e a preocupação com as PME. No entanto, se o que se pretende é uma medida para ajudar os consumidores num período de crise seria necessária a regulamentação dos preços da energia praticados pelas empresas prestadoras dos serviços energéticos, as quais arrecadam avultados lucros. O relatório não mexe com os interesses dessas empresas monopolistas, colocando o ónus da eficiência exclusivamente na parte do consumidor.

 
  
  

Report: Cecilia Wikström (A7-0230/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, tendo em conta que cabe apenas ao Parlamento decidir sobre o levantamento, ou não, da imunidade, bem como o facto de o Parlamento poder ter em conta a posição do deputado em causa ao tomar a decisão de levantar, ou não, a sua imunidade. Neste sentido, e considerando que os factos inerentes a este caso, tal como apresentados nos documentos enviados à Comissão dos Assuntos Jurídicos, indicam que as alegadas ocorrências não têm uma ligação direta e evidente ao exercício, por parte de Jarosław Leszek Wałęsa, das funções de deputado ao Parlamento Europeu e assim não estando, por conseguinte, a agir no exercício das suas funções de deputado ao Parlamento Europeu, concordo com a decisão de levantar a imunidade de Jarosław Leszek Wałęsa.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla richiesta di revoca dell'immunità parlamentare dell'on. Jarosław Leszek Wałęsa, in quanto egli non operava nell'esercizio delle sue funzioni quando è stato coinvolto nell'incidente stradale del settembre 2011, fatto all'origine della richiesta di revoca. Il deputato ha avanzato lui stesso tale richiesta per consentire un rapido svolgimento delle indagini circa l'incidente.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne. − 20. apríla 2012 podal verejný prokurátor Poľskej republiky žiadosť o zbavenie imunity Jarosława Leszeka Wałęsu, a to v súvislosti s trestným konaním vo veci údajného trestného činu podľa poľského zákona z 20. mája 1971 o vymedzení trestných činov a zákona o cestnej doprave z 20. júna 1997. Išlo o dopravnú nehodou z 2. septembra 2011 v Poľsku, ktorej bol Jarosław Leszek Wałęsa účastníkom a v ktorej bol vážne zranený. Jarosław Leszek Wałęsa odmietol byť vypočutý pred Výborom pre právne veci, ale uviedol, že uprednostňuje rýchle uzavretie tejto veci a že sa domnieva, že by mal byť imunity zbavený. Skutková podstata, ktorá je uvedená v podaní preukazuje, že konštatované skutky nemajú priamu a zjavnú súvislosť s výkonom úloh Jarosława Leszeka Wałęsu ako poslanca Európskeho parlamentu. Jarosław Leszek Wałęsa teda v danom prípade nevykonával úlohy poslanca Európskeho parlamentu.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I followed the rapporteur's recommendation on the waiver of Mr Walesa's immunity.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Je vote pour la levée de l'immunité de Jarosław Leszek Wałęsa, conformément au souhait de celui-ci. L'immunité doit assurer la liberté d'action politique, pas empêcher le bon déroulement de la justice dans les cas d'enquêtes de droit commun. Je demanderais la levée de la mienne, le cas échéant.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Foi solicitado ao Parlamento Europeu o levantamento da imunidade parlamentar do eurodeputado Jarosław Leszek Wałęsa, no âmbito de uma ação judicial relativa a uma alegada infração do Código da Estrada relacionada com um acidente de trânsito. Considerando que os factos inerentes a este caso, tal como apresentados nos documentos enviados à Comissão dos Assuntos Jurídicos, indicam que as alegadas ocorrências não têm uma ligação direta e evidente com o exercício, por parte de Jarosław Leszek Wałęsa, das funções de deputado ao Parlamento Europeu, decidiu-se pelo levantamento da imunidade parlamentar. Com base nestes argumentos, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Vista la richiesta di revoca dell'immunità di Jarosław Leszek Wałęsa, trasmessa il 20 aprile 2012, dal Procuratore generale della Repubblica polacca, nel quadro di un procedimento per presunta infrazione, e comunicata in Aula il 23 maggio 2012, e considerando che il Procuratore generale della Repubblica polacca ha richiesto la revoca dell'immunità parlamentare del deputato al Parlamento europeo Jarosław Leszek Wałęsa nel quadro di un procedimento per presunta infrazione, e che Jarosław Leszek Wałęsa ha rifiutato di essere ascoltato dalla commissione giuridica, indicando di preferire che la questione sia risolta rapidamente e ritenendo che la sua immunità dovrebbe essere revocata, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The request relates to a traffic accident in which Mr Walesa was severely injured. Mr Walesa has indicated that he would prefer a quick conclusion to this issue and is of the opinion that his immunity should be waived.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de la levée d'immunité. En effet, le procureur polonais en avait fait la demande suite à une infraction présumée à la loi polonaise établissant un code des infractions et à la loi sur la circulation routière, en lien avec un accident de la circulation survenu en 2011 en Pologne, dans lequel Jarosław Leszek Wałęsa a été impliqué et grièvement blessé. Lui-même tenant à mettre au clair la situation avait expliqué vouloir voir son immunité levée.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Procurador-Geral da República da Polónia solicitou o levantamento da imunidade parlamentar do Deputado ao Parlamento Europeu Jarosław Leszek Wałęsa no âmbito de uma ação judicial relativa a uma alegada infração. Considerando a posição da Comissão dos Assuntos Jurídicos e que os factos inerentes a este caso, tal como apresentados nos documentos enviados a esta Comissão, indicam que as ocorrências não têm uma ligação direta com o exercício das suas funções de Deputado ao Parlamento Europeu, votei a favor.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − W tym konkretnym przypadku nie wahałem się ani chwili głosując za uchyleniem immunitetu dla posła do Parlamentu Europejskiego. Wszelkie opinie wskazują jednoznacznie, iż taka decyzja przyczyni się do szybszego wyjaśnienia okoliczności wypadku i pozwoli na określenie winnego tego zdarzenia. Ponadto duże znaczenie miał fakt, iż sprawa dotyczy czynu, który nie ma związku z wykonywaniem przez Jarosława Leszka Wałęsę mandatu posła do Parlamentu Europejskiego.

 
  
  

Report: Francesco Enrico Speroni (A7-0229/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório tendo em conta que, à semelhança do outro relatório nesta sessão, cabe apenas ao Parlamento decidir sobre o levantamento, ou não, da imunidade, bem como o facto de o Parlamento poder ter em conta a posição do deputado ao tomar a decisão de levantar, ou não, a sua imunidade. Neste sentido, e considerando que os factos inerentes a este caso, tal como apresentados nos documentos enviados à Comissão dos Assuntos Jurídicos, indicam que as alegadas ocorrências não têm uma ligação direta e evidente com o exercício, por parte de Birgit Collin-Langen, das funções de deputado ao Parlamento Europeu e assim não estava, por conseguinte, a agir no exercício das suas funções de deputado ao Parlamento Europeu, concordo com a decisão de levantar a imunidade de Birgit Collin-Langen.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla richiesta di revoca dell'immunità parlamentare dell'on. Collin-Langen, perché ai tempi dei fatti all'origine della richiesta non era ancora deputata europea e la commissione giuridica non ha quindi rilevato collegamenti diretti con la funzione al Parlamento europeo.

È stata la deputata stessa a richiedere la revoca con lo scopo di permettere alle autorità di svolgere più rapidamente l'indagine relativa all'uso di fondi e appalti pubblici per una mostra floreale nel 2008 a Bingen in Germania dove la deputata ricopriva la carica di sindaco.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Žiadosť prokurátora súvisí s konaním vo veci údajného trestného činu podľa paragrafu 331 nemeckého trestného zákonníka, v ktorom je stanovené, že „Verejný úradník alebo osoba poverená výkonom osobitných verejných funkcií, ktorá na výkon služby pre seba alebo tretiu osobu žiada, dá si sľúbiť alebo prevezme výhodu, sa potrestá odňatím slobody až na tri roky alebo peňažným trestom“. Birgit Collinovú-Langenovú vypočul Výbor pre právne veci, pričom požiadala o rýchle uzavretie tejto záležitosti a vyhlásila, že by mala byť zbavená imunity. Skutková podstata, ktorá siaha do rokov 2006 až 2008 a konštatované skutky nemajú priamu a zjavnú súvislosť s výkonom úloh Birgit Collinovej-Langenovej ako poslankyne Európskeho parlamentu. Birgit Collinová-Langenová teda v danom prípade nekonala pri výkone úloh poslankyne Európskeho parlamentu a skutočnosti uvedené v dôvodovej správe nepredstavujú prípad fumus persecutionis.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I followed the Rapporteur's proposal on the waiver of Brigit Collin-Langen’s immunity.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Je vote pour la levée de l'immunité de Birgit Collin-Langen. Mon vote est conforme au souhait que celle-ci a exprimé en souhaitant que justice soit rendue. L'immunité doit assurer la liberté d'action politique, pas empêcher le bon déroulement de la justice dans les cas d'enquêtes portant sur de présumées malversations en lien avec un précédent mandat.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Foi solicitado ao Parlamento Europeu o levantamento da imunidade parlamentar da eurodeputada Birgit Collin-Langen, no âmbito de uma ação judicial relativa a um alegado delito. A visada foi ouvida e solicitou o rápido levantamento da imunidade para esclarecimento do assunto. Decidiu-se assim pelo levantamento da imunidade parlamentar que votei favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Vista la seduta del 14 giugno 2012 in cui il Presidente ha comunicato, a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento, di aver ricevuto una richiesta in data 27 aprile 2012 del procuratore generale di Coblenza concernente la revoca dell'immunità parlamentare di Birgit Collin-Langen con riferimento agli articoli 8 e 9 del protocollo sui privilegi e le immunità dell'Unione europea, a norma dello stesso articolo 6, paragrafo 2, il Presidente ha deferito la richiesta alla commissione giuridica. Birgit Collin-Langen è stata ascoltata da tale commissione il 10 luglio 2012, a norma dell'articolo 7, paragrafo 3. Sulla base della raccomandazione della commissione giuridica al Parlamento di revocare l'immunità parlamentare di Birgit Collin-Langen, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. As the facts of the case date back to 2006-2008, when Birgit Collin-Langen was not acting in the performance of her duties as a Member of the European Parliament, the Committee on Legal Affairs agreed to waive the immunity.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Nous avons voté pour la levée d'immunité de Mme Birgit Collin-Langen. En effet, le procureur principal a demandé celle-ci en liaison avec la procédure concernant une infraction présumée. Mme Collin-Langen ne s'y est pas opposée, voulant régler au plus vite cette instruction.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Foi solicitado o levantamento da imunidade parlamentar de um membro do Parlamento Europeu, Birgit Collin-Langen, em conexão com uma ação judicial. Tendo em conta a posição da Comissão dos Assuntos Jurídicos e considerando que as alegadas atividades não têm conexão direta com o exercício das suas funções enquanto Deputada ao Parlamento Europeu, votei a favor do levantamento da sua imunidade.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Odnosząc się do mojej decyzji głosowania za pozbawieniem immunitetu posłanki Birgit Collin-Langen uważam, że skoro rzecz dotyczy okresu sprzed kilku lat dla dobra funkcjonowania parlamentu oraz przejrzystości zasad należy pozwolić na rzeczowe i sprawiedliwe przeprowadzenie dochodzenia przez władze niemieckie. Tym bardziej, iż sama posłanka wyraża chęć szybkiego zakończenia sprawy, a jedyną drogą ku temu jest jej obecność na rozprawach sądowych.

 
  
  

Report: Hélène Flautre (A7-0266/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, relembrando que as estratégias antiterroristas apenas podem surtir efeito se conduzidas em estrita conformidade com as obrigações em matéria de direitos humanos e, nomeadamente, do direito a um processo justo e equitativo. Considerando ainda o caráter extremamente sensível das políticas antiterrorismo, considero que apenas genuínas razões de segurança nacional podem justificar o secretismo. Porém, o segredo de Estado não pode, em circunstância alguma, primar sobre os direitos fundamentais inalienáveis e, portanto, os argumentos baseados em tal situação jamais poderão ser utilizados para limitar as obrigações legais dos Estados de investigarem violações graves dos direitos humanos. Por outro lado, há a necessidade de se preverem garantias para evitar qualquer desrespeito futuro dos direitos fundamentais durante a execução das políticas antiterroristas e os Estados-Membros, tendo embora declarado a sua vontade de cumprir o direito internacional, ainda não cumpriram inteiramente a obrigação positiva que incumbe a todos os Estados-Membros de investigarem violações graves dos direitos humanos relacionadas com o programa da CIA. O Relatório lamenta os atrasos no esclarecimento completo deste caso, a fim de reparar plena e rapidamente as vítimas, incluindo a apresentação de desculpas e a prestação de indemnizações, quando adequado.

 
  
MPphoto
 
 

  Χαράλαμπος Αγγουράκης (GUE/NGL), γραπτώς. – Η έκθεση αποτελεί απροκάλυπτο εμπαιγμό των λαών. Αρνείται να καταδικάσει τις κυβερνήσεις συγκεκριμένων χωρών – ανάμεσά τους και την ελληνική - που αποδεδειγμένα είχαν ενεργή συμμετοχή και συνεργασία με τη CIA και τις ΗΠΑ στις απαγωγές, στις παράνομες φυλακίσεις, τα βασανιστήρια εναντίον «υπόπτων για τρομοκρατικές πράξεις» και διατηρούσαν μυστικές φυλακές στο έδαφος τους. Φτάνει μάλιστα στο σημείο να καλεί τις αστικές κυβερνήσεις που συμμετείχαν στα εγκλήματα να διενεργήσουν έρευνα ενάντια στον εαυτό τους για να αποκαλυφθεί δήθεν η αλήθεια, η οποία είναι αποδεδειγμένη και γνωστή σε όλους εκτός από το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο. Επιβεβαιώνεται η τοποθέτηση του ΚΚΕ ότι η σχετική επιτροπή του Ευρωπαϊκού Κοινοβουλίου και οι εκθέσεις που συνέταξε είχαν υποκριτικό χαρακτήρα, ουσιαστικά είχαν ως στόχο την εκτόνωση της λαϊκής δυσαρέσκειας και την συγκάλυψη των ευθυνών των κυβερνήσεων των κρατών μελών της ΕΕ. Η λεγόμενη «μάχη κατά της τρομοκρατίας», στην οποία πρωτοστατούν ΕΕ-ΗΠΑ και οι διάφορες μυστικές υπηρεσίες, πραγματικό στόχο έχει το χτύπημα του ταξικού κινήματος που αμφισβητεί το καπιταλιστικό εκμεταλλευτικό σύστημα, τον ασφυκτικό περιορισμό και την καταπάτηση των λαϊκών ελευθεριών και των δημοκρατικών δικαιωμάτων.

 
  
MPphoto
 
 

  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I voted for this report because I believe that any counter-terrorism strategy should be conducted in strict compliance with human rights obligations. This Parliament has repeatedly and strongly condemned ‘extraordinary rendition’, detention without trial, secret prisons and torture. I believe that the EU commitment to human rights must be reflected in all policy areas in order to be credible. For this reason, with this text we call on Member States to investigate whether there are secret prisons on their territory or whether operations have taken place whereby people have been detained under the CIA programme in facilities on their territory. As regard to ‘state secrecy’, I strongly believe that only genuine national security reasons can justify secrecy, which is in any case overridden by fundamental rights obligations that cannot be derogated from, such as the absolute prohibition on torture.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a appelé les Etats membres de l'UE à enquêter sur leur collaboration aux extraditions illégales de présumés terroristes menées par la CIA entre 2002 et 2004. Étant moi-même convaincue que l’UE se doit d’être un modèle de transparence, j’ai soutenu ce rapport qui demande que la lumière soit faite sur ces possibles violations des droits fondamentaux. Sans remettre en cause notre soutien à nos alliés, il est de notre devoir de faire en sorte que l’Union européenne demeure un modèle en ce qui concerne la protection des droits de l’Homme.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Dans la foulée de l'enquête du Parlement européen sur les vols illégaux de la CIA hors de tout cadre susceptible de garantir les droits fondamentaux minimaux, les parlementaires européens demandent via ce rapport que l'on tire maintenant les conclusions politiques et juridiques qui s'imposent. Les droits fondamentaux en Europe sont une pierre angulaire de notre projet collectif. Or, de 2001 à 2005, la CIA a effectué pas moins d'un millier de vols illégaux impliquant directement douze États membres. Nous devons aller au bout de cet effort de transparence et combler d'urgence les vides juridiques qui ont permis de telles dérives. J'ai donc soutenu ce rapport qui s'attache à rendre de la légitimité aux discours européens sur les droits de l'homme.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso un'astensione alla relazione della collega Flautre perché ritengo che, nonostante i risultati raggiunti grazie alla raccolta di diverse informazioni circa l’ubicazione dei luoghi di detenzione illegale di prigionieri della CIA in Europa, la situazione UE si presenti molto disomogenea al riguardo: molti Stati membri non stanno portando avanti indagini serie in merito alle violazioni dei diritti umani connesse alle operazioni della CIA all’interno dello spazio UE, in ambito di trasporto e detenzione dei prigionieri. Mi rammarico della mancanza di comunicazione, trasparenza e applicazione dei metodi investigativi da parte di alcuni Stati membri.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai soutenu ce rapport, par l'adoption duquel nous avons souhaité envoyer un signal fort aux Etats membres, pour que l'Union européenne progresse sur la voie d'un espace de sécurité, de justice et de liberté plus efficace et plus proche des citoyens européens. Il n'est plus question que l'Union collabore aux programmes anti-terroristes de la CIA de la même façon qu'après les attentats du 11 septembre et puisse permettre le transfert et la détention des Etats membres de personnes soupçonnées de terrorisme par la CIA dans. La lutte antiterroriste doit être une priorité de l'Union européenne, mais cette lutte ne doit en aucun cas se faire au détriment du respect des droits de l'Homme qui sont des valeurs imprescriptibles de l'Union européenne.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − Whilst UKIP stands against the illegal transportation and detention of prisoners by third countries, we cannot vote in favour of this report, as to do so would endorse in numerous ways the authority of the EU in foreign affairs and human rights, where such powers should not be granted. It also would lead to general oversight of matters by the EU if followed through in its entirety. It is the prerogative of national judicial authorities to open independent inquiries into alleged CIA secret detention sites and flight connections and conduct criminal investigations into such matters, but it should not be within the scope of the EU to demand the disclosure of the findings or command that investigations take place.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar essencial o rigor e a transparência dos procedimentos, o cumprimento escrupuloso das regras da União Europeia e o respeito pleno pelos acordos internacionais.

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Ψήφισα «υπέρ» στην έκθεση καθώς θεωρώ ότι ασκεί την απαιτούμενη πίεση τόσο στα θεσμικά όργανα της Ε.Ε. όσο και στο κάθε κράτος μέλος της ξεχωριστά, προκειμένου να συνεχιστούν οι έρευνες για να διαπιστωθεί ο βαθμός των απαγωγών, μυστικών κρατήσεων και βασανιστηρίων που τελέστηκαν με παράνομο τρόπο από τις αμερικάνικες μυστικές υπηρεσίες (CIA), με τη συνενοχή ή την ανοχή ευρωπαϊκών κρατών κατά παράβαση κάθε έννοιας διεθνούς δικαίου και σεβασμού των ανθρωπίνων δικαιωμάτων. Το ψήφισμα εκφράζει με τον πλέον σαφή τρόπο την επιθυμία του Ευρωπαϊκού Κοινοβουλίου να μην θυσιάζονται τα ανθρώπινα δικαιώματα στο όνομα της καταπολέμησης της τρομοκρατίας, να μην δικάζονται οι ύποπτοι για τρομοκρατία με ειδικό δικαστικό καθεστώς, να κλείσει άμεσα η βάση του Γκουαντάναμο από την κυβέρνηση των Η.Π.Α., να υπάρξει γενικότερα σεβασμός στις αποφάσεις του ΟΗΕ για την ανθρώπινη αξιοπρέπεια. Καλεί επίσης το Ευρωπαϊκό Συμβούλιο να αποδεχθεί το προφανές γεγονός της παραβίασης των Ευρωπαϊκών Συνθηκών κατά την παράνομη μεταφορά κρατουμένων από τη CIA μέσω ευρωπαϊκών εδαφών, να διερευνήσει τις υποθέσεις και να μεριμνήσει για την αποφυγή επανάληψης τέτοιων περιστατικών. Τέλος, ορθώς προτρέπει την Προσωρινή Επιτροπή του Ευρωπαϊκού Κοινοβουλίου να αναλάβει δράση για την περαιτέρω διερεύνηση των υποθέσεων σε περίπτωση κωλυσιεργίας του Ευρωπαϊκού Συμβουλίου.

 
  
MPphoto
 
 

  Tadeusz Cymański (EFD), na piśmie. − Jak wiadomo połowa państw europejskich udzielała przestrzeni powietrznej dla tajnych operacji CIA na terenie Unii Europejskiej – mowa tu między innymi o takich państwach jak Niemcy, Hiszpania, Portugalia, Finlandia i Polska. Nie jest i nie może to uprawniać do wysnucia wniosku, iż państwa te wyrażają lekceważenie dla humanitarnego dorobku prawa międzynarodowego i standardów prawa człowieka. Przede wszystkim rządy poszczególnych państw musiały podejmować decyzje w okresie zamachów w Nowym Jorku, Londynie, Madrycie. Zastosowanie szczególnych środków wydawało się wtedy nieodzowne. Sugestia padająca w sprawozdaniu, iż należało wobec podejrzanych o przywództwo w ruchach terrorystycznych stosować te same przywileje prawne, jakimi cieszą się podejrzani w naszych sprawach karnych jest nieporozumieniem.

Ponadto sprawozdanie dokonuje krzywdzącej oceny tamtych decyzji, jednocześnie nie podając dla nich alternatywy. Wszyscy szanujemy uniwersalny charakter i niepodzielność praw człowieka, jednak musimy widzieć różnicę pomiędzy sytuacją pospolitego przestępcy, a terrorysty planującego i realizującego zamach samobójczy na obiekty wojskowe lub niewinną ludność cywilną. Z tego powodu nie mogłem zagłosować za tym sprawozdaniem.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – À l'occasion de ce douloureux onzième anniversaire des attentats perpétrés sur les Twin Towers de New York, le Parlement européen s'est repenché sur la question du transport et de la détention illégale de prisonniers par la CIA dans certains pays européens (et sont particulièrement visés: la Lituanie, la Pologne et la Roumanie...) et a demandé à ces États membres de faire toute la lumière sur les programmes de détention secrets de la CIA sur le sol européen, mis en œuvre dans la foulée des événements du 11 septembre 2001, et sur les atteintes commises contre les droits de l'homme dans ce cadre. Autrement dit, il s'agit d'enquêter pour déterminer l'existence éventuelle de prisons secrètes ou d'installations sur leur territoire, où des personnes ont été détenues en vertu du programme de restitution secret de la CIA. En effet, force est de constater que des zones d'ombre subsistent toujours. La résolution ainsi votée demande à la Commission de créer, d'ici fin 2012, un cadre permettant de faire toute la lumière sur ces agissements.

 
  
MPphoto
 
 

  Marielle de Sarnez (ALDE), par écrit. – Onze ans après les événements du 11 septembre et la guerre lancée par les Etats-Unis contre le terrorisme, de nombreuses zones d'ombre subsistent autour de la question des prisons secrètes de la CIA sur le territoire européen. La lutte contre le terrorisme nécessite un engagement déterminé de l’Union européenne et de ses principaux partenaires internationaux. Il est impératif que les 27 appliquent des mesures efficaces pour améliorer la sécurité quotidienne des Européens, et enquêtent pour écarter tout risque d'attentat. Ce processus doit être transparent, et ne pas porter atteinte aux droits de l'homme. L'Union européenne est une zone de plein droit dans laquelle un État membre ne peut agir dans l'illégalité. Les détentions secrètes ne doivent être possibles qu'au nom de la sécurité nationale, et les actes de torture doivent être bannis du territoire européen.

 
  
MPphoto
 
 

  Ioan Enciu (S&D), în scris. − M-am abţinut la votul asupra acestui raport întrucât, cu toate că susţin în totalitate principiul potrivit căruia protejarea drepturilor omului nu trebuie să fie pusă în pericol de niciun fel de considerente privind securitatea, inclusiv cele legate de lupta împotriva terorismului, consider totuşi că raportul depăşeşte sfera strictă de legitimitate pe care Parlamentul European şi-o poate asuma, acuzând în mod direct anumite state membre de colaborări ilegale cu CIA, fără a aduce în schimb probe şi argumente obiective.

Anchetele privitoare la posibilele zboruri şi închisori secrete ale CIA trebuie să fie realizate în statele membre care nu au făcut deja acest lucru, iar anchetele deja realizate în ţări cum este România, precum şi concluziile acestora trebuie să fie recunoscute. În plus, Parlamentul European nu trebuie să se substituie autorităţilor de anchetare şi de aplicare a legii, ci să vegheze asupra faptului ca acestea să îşi îndeplinească în mod legal sarcinile care le revin.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por defender que as estratégias antiterroristas apenas podem surtir efeito se conduzidas em estrita conformidade com as obrigações em matéria de direitos humanos e, nomeadamente, o direito a um processo justo e equitativo. As investigações levadas a cabo atualmente pelos Estados-Membros têm de ser norteadas por provas judiciais sólidas e pelo respeito dos sistemas judiciais nacionais e pela legislação da UE, e não apenas em informação fornecida pelos meios de comunicação social ou pela opinião pública.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório tem a virtude de chamar a atenção para o facto hediondo e hoje irrefutável de que a CIA utilizou o território de vários países da UE para o transporte de pessoas que, sem qualquer acusação judicial ou mandato de captura, eram transportadas para a base militar dos EUA em Guantanamo e para diversos países onde eram torturadas e, segundo alguns relatos, nalguns casos, assassinadas. Este facto é tanto mais grave quanto sobre ele se adensa ainda uma teia de silêncios e de cumplicidades, que envolvem acordos bilaterais e multilaterais, o Conselho, os Estados-Membros, os EUA, a NATO e a CIA. Todos envolvidos na detenção ilegal e arbitrária, na tortura, nos maus-tratos e no desaparecimento forçado de centenas de pessoas a reboque de uma suposta luta contra o terrorismo. Valorizando o presente relatório, não partilhamos a perspetiva federalista que o enforma, procurando colocar o Conselho como juiz dos Estados-Membros, ou envolvendo a Comissão Europeia na garantia da responsabilização pelas violações de direitos humanos cometidas ao abrigo do programa da CIA. Nem partilhamos da abordagem não crítica da NATO - envolvida até ao tutano neste processo - e do seu papel enquanto organização cuja história demonstra as suas ligações ao terrorismo, nomeadamente ao terrorismo de Estado.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlo Fidanza (PPE), per iscritto. − La risoluzione sui presunti casi di trasporto e detenzione illegale di prigionieri in Paesi europei da parte della CIA pone l'attenzione su un tema che anche in Italia continua a suscitare polemiche. Confrontando i dati aerei gestiti da Eurocontrol, sembra esserci un sistema illegale che ha portato a sparizioni sospette ciò non è tollerabile. Vanno accertate tutte le responsabilità affinché in futuro non si ripetano casi simili. La lotta al terrorismo su territorio UE deve essere svolta nel rispetto delle normative comunitarie e della sovranità degli Stati Membri, che hanno il diritto e il dovere di perseguire e processare gli elementi sospettati di terrorismo.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Európska únia je založená na rešpektovaní demokracie, zásad právneho štátu, ľudských práv a základných slobôd, úcte k ľudskej dôstojnosti a dodržiavaní medzinárodných právnych predpisov nielen v rámci svojich vnútorných politík, ale aj čo sa týka jej vonkajšieho rozmeru. Záväzok EÚ rešpektovať ľudské práva posilnený nadobudnutím platnosti Charty základných práv Európskej únie a prístupovým procesom k Európskemu dohovoru o ľudských právach sa musí odrážať vo všetkých oblastiach politík, aby sa zabezpečila účinná a dôveryhodná politika EÚ v oblasti ľudských práv. Nástroje, ktorými sa riadi spoločná zahraničná a bezpečnostná politika EÚ, ustanovujú absolútny zákaz mučenia a ukladajú aj výslovnú povinnosť vyšetrovať údajné mučenia a zabezpečiť nápravu a odškodnenie. Usmerneniami EÚ o mučení sa zabezpečuje rámec pre úsilie EÚ zamerané na prevenciu a odstránenie mučenia a zlého zaobchádzania na celom svete. Tajné zadržiavanie, ktoré predstavuje formu násilného zmiznutia, môže v prípade širokého alebo systematického uplatňovania vyústiť do zločinov proti ľudskosti.

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – J'ai résolument voté en faveur de ce rapport qui condamne fermement, une nouvelle fois, les pratiques inadmissibles de «restitution extraordinaire», de prisons secrètes et de torture et surtout la complicité des Etats européens avec ces "programmes" de la CIA. Depuis des années, nous exigeons que les Etats membres impliqués conduisent des enquêtes approfondies, impartiales et indépendantes sur les manquements et les abus qui se sont produits, et nous exigeons que l'Union Européenne se mette en conformité avec ses valeurs. Nous le rappelons dans ce nouveau rapport. Des enquêtes plus précises doivent être menées, et les responsabilités doivent être établies. L'adoption de ce rapport est une nouvelle étape dans la réparation de ces pratiques inadmissibles. Toutefois, il reste un travail important à mener pour connaître la vérité et reconnaître toutes les violations commises.

 
  
MPphoto
 
 

  Timothy Kirkhope (ECR), in writing. − The ECR believe that human rights are universal for all and that torture is unacceptable in all circumstances.

However, whilst we support the full and independent inquiry into the alleged involvement of Member States in the detention and transportation of prisoners in European countries by the CIA, we believe that it is for Member States to first carry out their own investigations before judgment is made by the European Union or the European Parliament. Equally, we do not believe that it is for the European Union to make recommendations on the functioning of Member States’ security services.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Cela fait maintenant cinq ans que le Parlement a adopté son rapport final sur les activités illégales de la CIA en Europe, mais les Etats membres sont toujours réticents devant l'idée de révéler ce qui s'est passé. Ce manque de transparence empêche de tirer au clair les violations supposées des droits de l'Homme. L'idée qu'un emprisonnement secret, sans jugement, ait été réalisé sur le territoire de l'Union européenne ébranle les principes fondateurs et l'autorité morale de notre institution. J'ai voté en faveur d'un éclaircissement de la situation, mais également afin de rappeler que le respect des droits de l'Homme est un principe fondamental de l'Union européenne que nul ne peut transgresser.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted in favour of this resolution, which rightly stresses the need to provide guarantees in order to avoid, in the future, any infringement of fundamental rights when anti-terrorism policies are implemented.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui dénonce les restitutions extraordinaire, les prisons secrètes et de torture qui violent les droits à la liberté, à la sécurité et à un traitement humain. Ainsi les Etats qui font l'objet d'allégations crédibles doivent apporter toutes les informations disponibles afin de clarifier la situation et d'évaluer la responsabilité le cas échéant.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Nelle relazioni tra l'Unione europea, i suoi Stati membri e i Paesi terzi è fondamentale garantire la piena applicazione delle clausole relative ai diritti umani contenute negli accordi. Occorre rivedere il modo in cui i governi cooperano con l'apparato repressivo delle dittature in nome della lotta al terrorismo. La riforma del settore della sicurezza, deve garantire una netta separazione tra le funzioni di intelligence e di applicazione della legge.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce texte réclame la fin de l'ingérence des services spéciaux américains au sein de l'Union européenne. Il rappelle que les détentions secrètes systématisées constituent un crime contre l'humanité pour lesquels les États-Unis et les gouvernements complices pourraient être jugés. Il dénonce le rôle de l'OTAN dans les détentions secrètes mises en œuvre sur le territoire européen. Il appelle à l'arrêt des procédures spéciales pour les personnes soupçonnées de terrorisme et demande aux États-Unis de mettre fin aux possibilités de détention illimitée pour suspicion de "terrorisme". Il rappelle que le secret d'État ne prévaut pas sur les droits fondamentaux. Autant de raisons pour lesquelles je soutiens ce texte, même si je regrette qu'il ne dénonce pas plus largement l'OTAN et l'ingérence américaine dans les affaires européennes en général.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − Considero muy importante esta resolución, no solo porque sigue insistiendo en la necesidad de que se investigue el programa de vuelos, detenciones y cárceles secretas de la CIA de manera eficaz e independiente, sino porque además sienta unas bases claras en materia de asuntos exteriores de la UE. Comparto el reconocimiento que hace la resolución del valor de la transparencia para el control democrático de los gobiernos cuando afirma que "en ningún caso el secreto de Estado debe prevalecer sobre los derechos fundamentales inalienables" y que, por tanto, "los argumentos basados en el secreto de Estado nunca pueden utilizarse para limitar la obligación legal de los Estados de investigar las graves violaciones de los derechos humanos". Asimismo, la resolución plantea de manera acertada la necesidad de que en la lucha contra el terrorismo siempre y en todo momento se respeten estrictamente los derechos humanos, lo que apoyo pues en ningún caso y bajo ningún pretexto la lucha contra el terrorismo puede hacerse, tal y como se hizo, fuera del marco legal internacional ni suponer violación alguna de los derechos humanos. Por todo ello he votado a favor de esta resolución.

 
  
MPphoto
 
 

  Ana Miranda (Verts/ALE), in writing. − I voted for this resolution, which demands that EU Member States open independent investigations and sends a strong signal that calls for independent investigations into these secret prisons will not go away until the full truth comes to light. As an MEP from Galicia, which is deeply compromised in the area of human rights, I am very concerned that European countries may have assisted in the extra-judicial detention and transportation of detainees. This is particularly worrying if it turns out to be the case that these people were transported on to third countries where they faced torture. EU governments have obligations under international law and EU law. There is a political, a legal and also a moral responsibility to uncover the truth about any collusion in extraordinary rendition. We cannot expect the rest of the world to take us seriously on human rights unless we are willing to practise what we preach.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Es ist ein Skandal, dass aus der Beteiligung einiger EU-Staaten an den illegalen Gefangenentransporten und dem Betrieb von Geheimgefängnissen des US-Auslandsgeheimdienstes CIA noch immer nicht alle nötigen Konsequenzen gezogen wurden. Weltweit spielt die EU in Sachen Menschenrechte den Oberlehrer, aber bei sich selbst legt sie äußerst niedrige Maßstäbe an. Jedenfalls wirft die Teilnahme von EU-Staaten wie Polen oder Rumänien an den menschenrechtswidrigen Praktiken der CIA ein düsteres Licht auf die selbsternannte Wertegemeinschaft. Der Skandal um die CIA-Flüge und Geheimgefängnisse zeigt, dass im Zweifel Handlangerdienste für die USA anscheinend mehr zählen als die Achtung grundlegender Menschenrechte. Mit dieser Haltung macht sich die Europäische Union mitschuldig an Menschenrechtsverstößen der USA, die angeblich im Namen der Terrorbekämpfung geschehen. Aus diesem Grund habe ich für den Bericht gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Žmogaus teisių pažeidimai negali būti toleruojami ar pateisinami. Todėl sveikintinos tos šalys, kurios rimtai tyrė šį klausimą, sveikintina, kad jam skirtas didelis Europos Parlamento dėmesys. Tiek faktai, tiek ir gandai apie vykusius ar galėjusius vykti įtariamųjų pervežimus ir neteisėtus kalinimus menkina kovos su terorizmu pastangas, šalių narių prestižą. Svarbu, kad aiškinantis tiesą būtų remiamasi tik faktais, o ne prielaidomis. Tikiu, kad bet kuriuo metu paaiškėjus naujiems faktams, net ir tie tyrimai, kurie šiuo metu yra užbaigti, būtų atnaujinti. Vis tik kažkada šiame klausime turėtų būti pateikti visi atsakymai ir padėtas taškas.

 
  
MPphoto
 
 

  Rareş-Lucian Niculescu (PPE), în scris. − Am votat împotriva acestei rezoluţii, întrucât unele dintre concluzii sunt cel puţin superficiale şi hazardate. Sunt pe deplin în favoarea garantării drepturilor omului şi a libertăţilor individuale pentru toţi cetăţenii, chiar şi pentru cei suspectaţi de comiterea unor infracţiuni. Cu toate acestea, afirmaţiile cu privire la presupusele incidente trebuie să aibă la bază informaţii veridice, din surse credibile, neputându-se baza pe simple presupuneri.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Die Achtung grundlegender Menschenrechte hat für mich oberste Priorität und eine Terrorismusbekämpfung kann nur dann wirksam sein, wenn sie unter strikter Einhaltung der Menschenrechtsverpflichtungen und insbesondere des Grundsatzes eines fairen Verfahrens gehandhabt wird. Die im Bericht erwähnten „außerordentlichen Überstellungen“, die möglicherweise Entführung, Verschleppung, Festhalten ohne Gerichtsverfahren, Verschwindenlassen oder auch geheime Inhaftierung und Folter umfassen, sind dementsprechend zu verurteilen. Umfassende Ermittlungen über das genaue Ausmaß der Beteiligung einiger EU Staaten, die mit Behörden der Vereinigten Staaten, insbesondere des CIA stattgefunden haben und auf dem Hoheitsgebiet der EU erfolgten, sind zwingend notwendig. Es ist ein Skandal, dass aus der Beteiligung einiger EU-Staaten an den illegalen Gefangenentransporten und dem Betrieb von Geheimgefängnissen des CIA noch immer nicht alle nötigen Konsequenzen gezogen wurden. Dass das Europaparlament die Regierungen der EU-Staaten zu Untersuchungen aufgerufen hat, begrüße ich und habe für den Bericht gestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Justas Vincas Paleckis (S&D), raštu. − Europos Parlamentas šiame pranešime reiškia nuomonę dėl tam tikrais liudijimais paremtų įtarimų: devyniose ES valstybėse esą buvo vykdomi neteisėti CŽV skrydžiai bei be teismo nuosprendžio kalinami terorizmu kaltinami Gvantanamo kaliniai. Socialdemokratų pranešėja H. Flautre teigia, kad ruošiant pranešimą kai kurios ES valstybės trukdė laisvus ir nepriklausomus europarlamentarų delegacijos tyrimus, kurie siekia užtikrinti teisingumo nukentėjusių atžvilgiu įgyvendinimą. Ji teigia, kad tos valstybės dangsto nusikaltimus prisidengdamos būtinybe laikytis valstybės paslapties. ES teisės pažeidimai neturėtų būti pateisinami kova su terorizmu. Juk Europos Sąjunga pasaulyje laikoma didžiausia žmogaus teisių gynėja. Pritariu pranešėjai, kad ES valstybės privalo ne tik iki galo ištirti, bet ir sudaryti galimybes nepriklausomiems papildomiems ES institucijų tyrimams. Svarbu, kad būtų identifikuoti atsakingi asmenys, sumokėta kompensacija už patirtą žalą. Balsavau už šį pranešimą, nes jis ragina pagerinti ES valstybių teisminį bendradarbiavimą kriminalinėse bylose, o Europos Komisiją užtikrinti, kad bendradarbiavimas būtų įgyvendintas.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que a UE deve assegurar que as suas obrigações internacionais sejam plenamente cumpridas e que as políticas comunitárias e os instrumentos de política externa, tais como as orientações em matéria de tortura e os diálogos sobre direitos humanos, sejam integralmente aplicados.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Visto il trattato sull'Unione europea (TUE), in particolare gli articoli 2, 3, 4, 6, 7 e 21, la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in particolare gli articoli 1, 2, 3, 4, 18 e 19 e la Convenzione europea sui diritti dell'uomo e i relativi protocolli, nonché i pertinenti strumenti delle Nazioni Unite in materia di diritti umani, e considerando che il Parlamento ha condannato il programma di consegna e detenzione segreta della CIA guidato dagli Stati Uniti, che ha comportato molteplici violazioni dei diritti umani, tra cui casi di detenzione arbitraria e illegale, tortura e altri maltrattamenti, violazioni del principio di non respingimento e sparizioni forzate, e che ha ripetutamente e fermamente condannato pratiche illegali quali la "consegna straordinaria", il rapimento, la detenzione senza processo, la sparizione, le prigioni segrete e la tortura, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), par écrit. – Pour. Comme l'a déjà dit ma collègue et rapporteure Hélène Flautre, le vote d'aujourd'hui est une victoire pour le Parlement européen. Il maintient son exigence de vérité contre le déni et l'oubli. Il fait prévaloir les fondements démocratiques de l'Union sur les considérations nationales et partisanes. Le rapport étaye l'existence d'un vaste système secret et illégal ayant conduit à des actes de torture et à des disparitions forcées. Il s'appuie sur de nouveaux faits, issus notamment des bases de données aériennes détenues par Eurocontrol.

Le rapport exhorte les États à ouvrir enfin un vrai processus de justice approfondi et transparent. Chaque pays a sa part de responsabilité, chaque acteur détient une parcelle de vérité. La Commission et le Conseil doivent mettre en place une dynamique de justice au niveau européen. Le Conseil doit reconnaître les faits. La Commission doit élaborer un plan de suivi clair et concerté des enquêtes nationales. Ce rapport était attendu par les victimes, leurs avocats, les organisations internationales de défense des droits de l'homme, les ONG et les journalistes qui n'ont cessé de témoigner et de documenter les crimes commis au nom de notre sécurité.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa risoluzione perché ritengo che gli Stati membri dell'UE debbano condurre indagini approfondite per scoprire se ci siano state prigioni segrete o strutture sul loro territorio nelle quali fossero detenute, nei primi anni del 2000, persone del programma segreto della CIA di consegna e detenzione.

Solo valide ragioni di sicurezza nazionale possono giustificare il segreto. Per questo motivo è necessario riavviare le indagini a livello nazionale affinché si possa fare chiarezza su questo caso.

 
  
MPphoto
 
 

  Tokia Saïfi (PPE), par écrit. – Certains États membres de l'Union européenne auraient permis à la CIA, via un programme confidentiel, de transporter et de détenir des prisonniers sur leur territoire. Face à de si graves allégations, des enquêtes parlementaires nationales ont été lancées. Mais d'importantes pressions politiques et diplomatiques ont empêché les parlementaires de travailler en toute indépendance et de progresser dans leurs investigations. Je suis convaincue que la coopération transatlantique entre services de sécurité et de renseignement est indispensable, notamment en matière de lutte anti-terroriste. Cependant, rien ne permet de bafouer impunément les droits de l'homme, les libertés fondamentales, la démocratie et l'état de droit. En session plénière, j'ai donc voté en faveur d'une résolution demandant aux États membres concernés de prendre leurs responsabilités et de soutenir au plus vite les enquêtes indépendantes. L'intégrité du territoire européen et la cohérence de notre action en matière de droits de l'homme et de démocratie sont en jeu.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Nous avons voté en faveur de ce texte. Nous avons, une fois encore, condamné le programme de transferts interétatiques et de détention secrète de la CIA mené par les États-Unis. En effet, de nombreuses violations des droits de l'homme ont été constatées, et notamment des cas de détention illégale et arbitraire, de torture et d'autres mauvais traitements, des violations du principe de non-refoulement et des disparitions forcées.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Cinco anos já decorreram depois do fim dos trabalhos da Comissão temporária, criada pelo PE, referente à investigação exaustiva sobre a colaboração dos governos europeus e dos serviços com o programa da CIA de entregas de detidos e de detenção secreta dos EUA, sem se apurarem os responsáveis. Esta comissão insta os Estados-Membros envolvidos a levarem a cabo investigações independentes e a divulgarem toda a informação necessária. A luta contra o terrorismo e a insegurança global não podem violar o respeito pela dignidade humana e os valores democráticos em que a nossa sociedade assenta.

 
  
MPphoto
 
 

  Thomas Ulmer (PPE), schriftlich. Der Bericht ist wichtig und inhaltlich richtig, ich habe ihm zugestimmt. Auch wenn Terrorismusbekämpfung wichtig ist, erwarten wir von den Vereinigten Staaten einen korrekten Umgang mit den Menschenrechten und mit ihren Bündnispartnern oder befreundeten Staaten. Diese Fragen müssen eindeutig neu geklärt werden. Menschenrechte sind auch nicht verhandelbar.

 
  
MPphoto
 
 

  Geoffrey Van Orden (ECR), in writing. − This report addresses the alleged involvement of some EU Member States in the transportation and illegal detention of prisoners in European countries by the CIA. I voted against the report as I do not agree with the thrust of the text, including calls for greater involvement of EU institutions in national investigations, and the opportunity it provides to snipe at our closest ally, the United States. I fully believe that countries should respect the international body of law to which they are a member. However, calls for the European Council to issue declarations; hold hearings with so-called ‘EU security agencies’; and ‘to give its full support to the truth-finding and accountability processes in the Member States by formally addressing the issue at JHA meetings, sharing all information, [and] providing assistance to inquiries’ are wholly misplaced. Both counter-terrorism policy and the oversight of security services, are – and should remain – strictly a matter for national authorities, not the EU.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Le rapport d'Hélène Flautre est un très bon rapport de suivi du rapport de 2007, qui permet de savoir où en sont l'Union et les États membres qui ont pu être impliqués dans ce programme en matière de reconnaissance des violations des droits de l'homme, qui ont atteint un degré sans précédent. Malgré les pressions exercées par certains États membres et par certains de leurs représentants au Parlement, il fait le point sur les nouvelles allégations de complicité d'États membres qui n'étaient pas connues en 2007, sur la réalité des enquêtes menées dans les États membres et sur les obstacles rencontrés. Les violations des droits de l'homme sont toujours intolérables, surtout quand elles sont commises par des États membres de l'Union qui veulent donner des leçons dans ce domaine au monde entier. Il n'y a pas de réalisme politique qui tienne en la matière, et même la lutte contre le terrorisme ne peut conduire à de telles dérives. La crédibilité de l'Union et de ses États membres est en cause. Il reste un travail considérable à accomplir pour connaître la vérité sur ce programme et reconnaître les innombrables violations commises.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Chciałem zwrócić uwagę na nieścisłości, jakie zawiera wypracowany dokument. Mogą one sprawić, iż państwa członkowskie Unii Europejskiej oraz partnerzy, którzy wyrazili zgodę na przyjmowanie byłych więźniów obozu w Guantanamo, nie będą w pełni realizować zapisów pozwalających na szybkie i profesjonalne wsparcie warunków życia i zdrowia oraz ułatwienie dostępu do dokumentów, szczególnie możliwości łączenia rodzin oraz korzystania z praw przysługującym osobom o statusie uchodźców politycznych.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório tem a virtude de chamar a atenção para os hediondos e irrefutáveis factos de que a CIA utilizou o território de vários países da UE para o transporte de pessoas que, sem qualquer acusação judicial ou mandato de captura, eram transportadas para Guantanamo e para diversos países onde eram torturados e mesmo assassinados. Estes factos continuam blindados por uma teia de silêncios e cumplicidades que envolvem em acordos bilaterais e multilaterais o Conselho, os Estados-Membros, os EUA, a NATO e a CIA na detenção ilegal e arbitrária, a tortura, os maus-tratos e o desaparecimento forçado de centenas de pessoas a reboque de uma suposta luta contra o terrorismo. Valorizando o presente relatório não partilhamos a perspetiva federalista que o enforma, procurando colocar o Conselho como juiz dos Estados-Membros, ou envolvendo a Comissão Europeia na garantia da responsabilização pelas violações de direitos humanos cometidas ao abrigo do programa da CIA. Nem partilhamos da abordagem não crítica da NATO e do seu papel enquanto organização cuja história demonstra as suas ligações ao terrorismo, nomeadamente ao terrorismo de Estado. Pela nossa parte, desde 2005 que temos vindo a alertar e a exigir explicações do governo português sobre esta matéria. Este é o caminho que continuaremos a trilhar.

 
  
  

Report: Kyriacos Triantaphyllides (A7-0248/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, relembrando que a União Europeia se comprometeu a completar a criação de um Sistema Europeu Comum de Asilo (SECA) em 2012, mediante a criação de um espaço comum de proteção e solidariedade baseada num procedimento comum de asilo e num estatuto uniforme para beneficiários de proteção internacional. Considero o SECA um passo evolutivo na política europeia, trazendo uma harmonização das normas de proteção que está em curso através da alteração da legislação dos Estados-Membros e o reforço da cooperação prática mediante a atuação do Gabinete Europeu de Apoio em matéria de Asilo (GEAA). Importa agora abordar frontalmente o terceiro pilar do SECA dando corpo ao conceito de solidariedade e partilha de responsabilidade, consagrado no artigo 80.º do TFUE, que constitui uma componente horizontal essencial do SECA. O SECA é especificamente importante porque, por outras palavras, pretende ser um quadro de solidariedade abrangente no qual os Estados-Membros recebem apoio para melhorar a qualidade dos seus sistemas de asilo com vista a assegurar o pleno respeito pelos requerentes de asilo, o que garantirá, por isso mesmo, a aplicação adequada do acervo em matéria de asilo.

 
  
MPphoto
 
 

  Martina Anderson (GUE/NGL), in writing. − I supported report A7-0248/2012 on enhanced intra-EU solidarity in the field of asylum, because it contains important critique of the current EU asylum system and stresses the need for change. However, my vote in favour of the report should not be seen as support to the report’s call for further harmonisation at EU level within the field of asylum.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − È evidente che la crisi umanitaria che sta vivendo il Medio Oriente non può che avere forti ripercussioni sull'Europa ma soprattutto sugli Stati membri, come l'Italia, che si affacciano sul Mediterraneo. E' necessario intervenire in maniera efficiente, migliorando il coordinamento tra gli Stati membri, attraverso un'adeguata ripartizione delle responsabilità nell'assicurare che i rispettivi sistemi di asilo soddisfino le norme europee e internazionali e, altresì, attraverso un'equa distribuzione dei richiedenti asilo. Secondo gli ultimi dati Eurostat, solo nel primo trimestre 2012 l'Italia ha ricevuto 2.210 nuove richieste di asilo. I richiedenti asilo sono mediamente molto giovani, in un'età compresa tra i 18 e i 34 anni (67.2%) e minori (17.9%). Plaudo l'istituzione dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo e anche la creazione a partire dal 2014 del Fondo asilo e migrazione, strumenti utilissimi per l'avvio di azioni mirate a sostegno degli Stati su cui gravano enormi oneri e responsabilità e dei richiedenti asilo e protezione internazionale che sperano in un futuro migliore.

 
  
MPphoto
 
 

  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − With this text we reiterate that the right to international protection is a fundamental right enshrined in international and EU law and complemented by a series of additional rights and principles, such as the principle of non-refoulement, the right to dignity, the prohibition of torture, inhuman or degrading treatment. For this reason Member States must ensure that fair and efficient asylum systems are put in place in order to respond to varying asylum flows. Member States have also the obligation to oppose with all means the rise of xenophobia and racism in Europe. A first step to fight the negative and misinformed assumptions about asylum seekers and refugees could be enhanced through the organisation of awareness-raising campaigns on the actual situation of beneficiaries of international protection.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Les États membres de l’Union européenne font partie des pays qui accordent le plus souvent le droit d’asile aux personnes en danger à l'échelle internationale. En votant cette résolution, le Parlement européen veut mettre à disposition davantage de moyens pour cette politique. Il est nécessaire de mettre en place un traitement conjoint des demandes et de renforcer le rôle du Bureau d'appui européen en matière d'asile. Ceci devrait permettre de prendre en compte les besoins de solidarité entre États membres et ainsi promouvoir une coopération plus étroite entre eux.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kuriame išdėstomi siūlymai dėl valstybių narių solidarumo prieglobsčio srityje didinimo ir ES prieglobsčio politikos tobulinimo. Vienas pagrindinių ES prioritetų kuriant Bendrą Europos prieglobsčio sistemą (BEPS) – teikti pagalbą valstybėms narėms, susiduriančioms su dideliu prieglobsčio prašytojų skaičiumi. 2011 m. ES gavo daugiau kaip 300 000 prieglobsčio prašymų – 16,2 proc. daugiau nei 2010 m. Pritariu būtinybei remti tas valstybes nares, kurių prieglobsčio sistemai tenka labai didelis prašytojų krūvis taikant prieglobsčio prašytojų ar prieglobstį gavusių asmenų perkėlimo iš ypatingą naštą patiriančios narės į kitas ES nares priemonę. Pritariu, kad būtina informuoti valstybes nares ir pilietinę visuomenę apie prieglobsčio politikai skirtus ES fondus, bei teikti informaciją, susijusią su tinkamumo kriterijais ir prašymų teikimo formalumais. Svarbu reguliariai ir dažnai vertinti valstybių narių prieglobsčio sistemas, siekiant taisyti jų trūkumus, svarbu, kad Europos prieglobsčio paramos biuras šiuo klausimu teiktų valstybėms narėms praktinę pagalbą.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. A União Europeia comprometeu-se a completar a criação de um Sistema Europeu Comum de Asilo (SECA) em 2012, que terá por base três pilares: harmonização de normas de proteção mediante um maior alinhamento da legislação dos Estados-Membros em matéria de asilo; uma cooperação prática e eficaz dotada de meios necessários; e uma maior solidariedade e um sentido de responsabilidade, não apenas entre os Estados-Membros, mas também entre a UE e países terceiros. É importante assegurar um bom funcionamento do SECA, especialmente quando os fluxos migratórios são com frequência mistos, incluindo migrantes, requerentes de asilo, refugiados e pessoas vulneráveis. Neste sentido, o presente relatório defende que os Estados-Membros, as autoridades locais e a sociedade civil devem ser informados sobre os vários fundos europeus que podem ser utilizados no domínio do asilo. O sistema de asilo dos Estados-Membros deve ser periódica e frequentemente avaliado para identificar as boas práticas e as deficiências. Os Estados-Membros devem demonstrar solidariedade mutuamente e partilhar a responsabilidade, nomeadamente como o tratamento conjunto dos pedidos de asilo e a recolocação dos beneficiários de proteção internacional. Pelo exposto, apoiei o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi Europos Sąjunga yra įsipareigojusi dar šiais metais pabaigti kurti bendrą Europos prieglobsčio sistemą (BEPS), nustatydama bendrą apsaugos ir solidarumo erdvę. BEPS remiasi trimis ramsčiais ir dabar reikia imtis vieno iš jų, t.y. įgyvendinti solidarumo ir dalijimosi atsakomybe idėją. Šia solidarumo sistema norima garantuoti, kad būtų visiškai atsižvelgta į prieglobsčio prašytojų teises ir padėti valstybėms narėms patobulinti savo prieglobsčio teikimo sistemas ir taip užtikrinti tinkamą BEPS veikimą ir tinkamą prieglobsčio acquis įgyvendinimą. Kad BEPS taptų efektyvi, reikia tinkamai informuoti valstybes nares, institucijas ir piliečius apie įvarius ES fondus, kurie gali būti panaudoti prieglobsčio tikslams, be to, informacija apie tinkamumo kriterijus bei teisinius formalumus yra taip pat labai svarbi. Siekiant nustatyti geriausią patirtį ir trūkumus bei palengvinti specifinių sprendimų rengimą, būtų galima reguliariai vertinti ES narių prieglobsčio sistemas. Taip pat valstybių narių solidarizavimasis ir dalijimasis atsakomybe yra labai vertingas, ypač tarptautinės apsaugos gavėjų perkėlimo ir prieglobsčio prašymų nagrinėjimo atžvilgiu. Labai svarbu, kad optimaliai būtų išnaudoti ES turimi fondai, nes tik taip solidarumas virs veiksmais, todėl reikia pradėti taikyti finansines paskatas, skirtas tarptautinės apsaugos gavėjams perkelti.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Uniunea Europeană doreşte a fi un spaţiu al democraţiei şi, din acest motiv, consider necesară o politică comună în domeniul dreptului de azil. Această politică este în conformitate cu Convenţia de la Geneva din 28 iulie 1951 şi cu Protocolul din 31 ianuarie 1967 privind statutul refugiaţilor, precum şi cu alte tratate din domeniu. Prin acest sistem comun, statele membre ale UE se angajează să garanteze persoanelor care urmăresc obţinerea statutului de refugiat în UE un nivel de protecţie pe baza unor standarde ridicate şi cu respectarea acestor obligaţii. Statele membre ale UE vor asigura accesul solicitanţilor de azil, al beneficiarilor de protecţie internaţională şi al membrilor familiilor acestora la o formă de protecţie şi la justiţie, la integrare socială şi la piaţa forţei de muncă, cu respectarea deplină a principiului nediscriminării.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − L'esperienza in questo ambito ci insegna che gli allentamenti dei vincoli di responsabilità e solidarietà tra gli Stati membri invariabilmente determinano un gioco a perdere, nel quale di volta in volta un singolo paese, spesso un paese che si affaccia sul Mediterraneo, non riesce a far fronte a un'impennata nei flussi dei rifugiati e viene indicato come esempio negativo.

Il clima emotivo che ne segue costituisce terreno favorevole per demagogie contrapposte e per manifestazioni di quel residuo egoismo particolare, ereditato da un'era in cui i paesi europei si fronteggiavano, invece di collaborare.

Approvo pertanto la relazione che affronta con chiarezza esemplare questioni ancora aperte del CEAS. Segnalo in particolare le raccomandazioni di cui al punto 47) che, se tradotte in specifiche misure, consentirebbero di legare gli Stati membri in un effettivo vincolo di responsabilità condivisa e solidarietà reciproca, assicurando – e questo è l’obiettivo fondamentale – che il dramma dei richiedenti asilo venga affrontato su scala appropriata, con umanità, ragionevolezza e realismo.

Non sarà inoltre fuori luogo riconsiderare aspetti di allineamento normativo in tema di immigrazione legale, un universo strettamente correlato, i cui problemi si riflettono direttamente sul sistema di accoglienza e asilo.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif au renforcement de la solidarité au sein de l'Union européenne dans le domaine de l'asile. J'encourage particulièrement les Etats membres à utiliser les possibilités disponibles au titre du Fonds européen pour les réfugiés avec des actions ciblées pour améliorer les systèmes d'asile dans les Etats membres.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − The prospect of enhancing what is confusingly called intra-EU solidarity in the field of asylum is essentially a move to centralise decision-making on the placement of asylum seekers which contravenes domestic prerogative on immigration and settlement policy. While it is essential all countries play their part in the accommodation of genuine asylum seekers and the international community must work together to protect vulnerable persons, I greatly fear placing the power to relocate asylum seekers into the hands of the European Union. The forging of tighter cooperation between countries on the management of refugees should happen between national governments or by international supranational bodies and charities that are already endorsed to deal with such matters. The establishment of a permanent intra-EU relocation mechanism would create a precedent allowing the European Commission to essentially determine who lives where, representing a gross infringement upon sovereignty. While certain countries are under greater pressures than others to accommodate asylum seekers and there is sense in promoting burden-sharing between nations, the processing of applications for residency must continue to be done solely at Member State level and should never become the preserve of the unelected European Commission.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour ce rapport, qui vise à achever l'établissement d'un régime d'asile européen commun en concrétisant la notion de solidarité et de partage des responsabilités. Il me semble en effet important que l'Union européenne dispose de moyens pour soutenir les Etats membres faisant face à des pressions et à des coûts démesurés. Je soutiens les quatre axes du rapport que sont la coopération pratique et l'assistance technique, la solidarité financière, la répartition des responsabilités et la confiance mutuelle au cœur d'un système de gouvernance renouvelé. Je partage par ailleurs l'idée selon laquelle il faudra identifier les carences des systèmes d'asile pour mieux garantir le respect des droits des demandeurs d'asile.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. O Sistema Europeu Comum de Asilo, que a UE se comprometeu a completar em 2012, tem por base três pilares: a harmonização de normas de proteção, mediante um maior alinhamento da legislação dos Estados-Membros em matéria de asilo; uma cooperação prática eficaz e dotada dos meios necessários; e uma maior solidariedade e um sentido de responsabilidade, não apenas entre os Estados-Membros mas também entre a UE e países terceiros. A harmonização das normas de proteção está em curso através da alteração da legislação dos Estados-Membros e prevê-se o reforço da cooperação prática mediante a atuação do Gabinete Europeu de Apoio em matéria de Asilo (GEAA). Interessa agora abordar o terceiro pilar do SECA e dar corpo ao conceito de solidariedade e partilha de responsabilidade. Votei favoravelmente o relatório por o mesmo visar estabelecer um verdadeiro espaço de proteção no qual os direitos dos requerentes de asilo e dos beneficiários de proteção internacional são devidamente respeitados e promovidos.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. Precisamos, urgentemente, de uma solução comum que garanta um respeito uniforme e promova os direitos fundamentais dos requerentes de asilo e que permita, igualmente, dar resposta aos problemas resultantes das pressões e custos desproporcionais a que alguns Estados-Membros estão sujeitos, sobretudo devido à sua situação geográfica, o que só poderá acontecer através de uma responsabilidade partilhada, com uma repartição equitativa e justa dos benefícios e dos encargos.

Para que exista uma verdadeira solidariedade entre Estados-Membros torna-se necessário implementar toda uma série de medidas que deverão girar em torno de 4 eixos: cooperação prática e assistência técnica, solidariedade financeira, atribuição de responsabilidades e melhoria dos instrumentos de governação. É importante, porém, não esquecer que não poderá existir solidariedade sem responsabilidade, cabendo a cada Estado-Membro garantir a ordem na sua casa, de forma a evitar repercussões noutros Estados-Membros. É essencial que exista um clima de confiança recíproca, daí a importância de que se reveste a alteração da governação de Schengen, de forma a assegurar uma correta aplicação do Acervo Schengen e permitir aumentar a confiança na capacidade da União tratar em comum e num espírito de solidariedade os problemas relacionados com os controlos das fronteiras, o que contribuirá decisivamente para facilitar a participação dos Estados-Membros em iniciativas de solidariedade em matéria de asilo.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Maria Corazza Bildt, Christofer Fjellner and Anna Ibrisagic (PPE), in writing. − We voted today in favour of the Triantaphyllides report on intra-EU solidarity, because we support burden sharing and mutual assistance among all Member States in the field of asylum. However, the compromise reached could be more balanced. While the report is based on the notion that only countries on the external border are subject to extreme pressure and that they receive the largest number of asylum seekers, this is not the reality. Asylum seekers enter Europe not only by sea; countries of final destination – like Sweden – should be taken into account as well. The external borders and absolute numbers of asylum seekers should not be the only criteria in order to receive more support and financial aid. Relocation among Member States should be voluntary for Member States and should concern only people that have already been granted asylum, with their consent, and not asylum seekers. As we work together to achieve a Common Asylum System by 2012, it is important that we base our legislative work on facts with a balanced and inclusive approach.

 
  
MPphoto
 
 

  Corina Creţu (S&D), în scris. − Susţin propunerea de rezoluţie privind consolidarea solidarităţii în domeniul azilului şi concretizarea conceptului de partajare a solidarităţii şi a responsabilităţii. Spaţiul comun de protecţie şi solidaritate, bazat pe o procedură de azil comună şi pe un statut uniform pentru cei care beneficiază de protecţie internaţională, trebuie să fie susţinut efectiv prin alinierea în continuare a legislaţiei statelor membre, cooperarea practică şi intensificarea solidarităţii şi responsabilităţii.

Angajamentul UE de a institui un sistem european comun de azil (SECA) anul acesta este cu atât mai important cu cât fluxurile migratorii sporesc, provocate de criza economică, de schimbările climatice şi, mai ales, de efectele Primăverii arabe. Există state, în zona Mediteranei, care se confruntă cu o presiune migratorie căreia nu-i pot face faţă fără sprijinul statelor membre ale UE şi care au datoria de a-şi partaja provocările în domeniul azilului.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Aspectele de solidaritate din cadrul politicii în domeniul azilului au apărut din nou în vizorul nostru în urma unor evenimente recente, precum grava criză socioeconomică din mai multe state ale Uniunii care găzduiesc valuri de solicitanţi de azil şi care se găsesc în imposibilitatea de a gestiona această problemă cu eficienţa dorită. Este clar că toate aceste aspecte impun introducerea unor importante schimbări în politica de azil la nivelul Uniunii Europene. Trebuie să se ajungă la o abordare comună în acest domeniu, iar solidaritatea în domeniul politicii de azil atât între statele membre, cât şi între acestea şi organele Uniunii trebuie să fie una coerentă.

În concluzie, este nevoie de îmbunătăţiri în acest sens în cel mai scurt timp şi în toate domeniile, dar mai ales în cel al sincronizării legislaţiilor, atât printr-o mai bună utilizare a resurselor bugetare, cât şi prin îmbunătăţirea repartizării competenţelor între statele membre.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Nous avons voté mardi en faveur d'une résolution non législative sur la solidarité entre les États membres en matière d'asile. Cette résolution porte sur les futurs dispositifs de réinstallation des réfugiés dans l'UE et sur le renforcement des moyens alloués, dans l'UE, à la politique d'asile. Nous avons notamment appelé la Commission européenne à inclure, dans sa prochaine proposition législative introduisant un système permanent de réinstallation intra-UE, une clé de répartition européenne en vue de réinstaller les personnes bénéficiant d'une protection internationale. Le système prendrait au mieux en compte les intérêts des bénéficiaires, les perspectives d'intégration ainsi que des indicateurs objectifs, tels que le PIB, la population et la superficie des États membres. Cette clé de répartition européenne pourrait aider les pays de l'UE dont le régime national d'asile est soumis à des pressions disproportionnées ou qui se trouvent en situation d'urgence. Nous avons également demandé à la Commission d'étudier la faisabilité de l'élaboration d'un système européen pour répartir les demandeurs d'asile ainsi que plus de solidarité financière dans ce domaine sensible et davantage de moyens pour le Bureau européen d'appui en matière d'asile, situé à Malte.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do relatório sobre o "Reforço da solidariedade na União Europeia no domínio do asilo", porque considero positiva a criação de um Sistema Europeu Comum de Asilo (SECA). É de saudar a criação de um espaço inclusivo de proteção e solidariedade baseado num procedimento comum de asilo, no qual os direitos dos requerentes de asilo e dos beneficiários de proteção internacional são devidamente respeitados e promovidos.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório chama a atenção para os gravíssimos problemas hoje enfrentados pelos imigrantes. Fazendo-o, fica ainda assim aquém de uma fiel descrição da enorme gravidade da situação. Os pedidos de asilo nos países da UE continuam a aumentar e as respostas positivas são ínfimas. O Regulamento de Dublim está longe de responder às necessidades de uma abordagem mais humanista nesta matéria. A UE continua a ignorar a realidade de muitos milhões de seres humanos que fogem à fome e à guerra e que procuram uma vida e um trabalho dignos para eles e para as suas famílias. Milhões de seres humanos que se confrontam com a política repressiva e desumana da UE, que tem na FRONTEX uma das suas expressões. Fogem à pobreza crónica. Fogem a uma situação política, económica e social, por vezes dramática, para a qual as políticas da UE muito têm contribuído. Ignorar ou fingir não ver esta realidade é ser-se cúmplice. E a UE - assim como a maioria deste Parlamento - têm-no sido.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Európska únia sa zaviazala k tomu, že v roku 2012 dokončí zriaďovanie spoločného európskeho azylového systému (SEAS), čím vytvorí spoločný priestor ochrany a solidarity na základe spoločných azylových postupov a jednotného právneho postavenia osôb, ktorým bola poskytnutá medzinárodná ochrana. Zaistenie dobrého fungovania systému SEAS je mimoriadne dôležité v časoch, keď sú migračné toky najčastejšie zmiešané a zahŕňajú migrantov, žiadateľov o azyl, utečencov a zraniteľné osoby, napríklad maloletých bez sprievodu. Toky žiadateľov o azyl a migrantov majú svoje osobitosti, ktoré nemožno za žiadnych okolností zanedbávať ani spájať. Zriadenie rámca solidarity neoslobodí členské štáty od povinnosti plniť si medzinárodné aj európske povinnosti v oblasti azylu, ale poskytne systému SEAS skôr konkrétne nástroje a postupy zamerané na podporu a pomoc pre tie členské štáty, ktoré sú vystavené neúmernému tlaku a znášajú neprimerané náklady v oblasti azylu, najmä v dôsledku ich geografickej a demografickej situácie.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Grech (S&D), in writing. − I am in favour of this dossier as I believe that it strengthens both the Common European Asylum System (CEAS), as well as the Dublin II Regulation. While the Dublin II Regulation works at avoiding situations where asylum seekers are sent from country to country and other abuses, I believe this report gives further substance to the notion of solidarity and responsibility-sharing between Member States which would work to ensure Member States across the Union step up and comply with their international and EU obligations in terms of asylum. Furthermore, such an initiative ensures Member States would be equipped to improve the quality of their asylum procedures and have in place an adequate framework to ensure asylum seekers’ rights are fully respected. However, if Europe wants a holistic asylum system it must understand that very often asylum seekers are victims of political repression, of organised crime or of economic poverty. Thus initiatives must also involve the countries from which these immigrants depart, and must address the problems, especially economic problems of the immigrants’ countries of origin. The more serious the situation becomes, the greater the citizens’ loss of faith in European institutions.

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – Par l'adoption de ce rapport d'initiative, nous avons souhaité lancer un signal clair, en marge des négociations entre le Parlement européen et le Conseil sur le paquet asile : il est nécessaire de réformer le système Dublin II qui a montré tous ses défauts et toutes ses limites. Notre message est double : un message de responsabilité et un message de solidarité. En effet, il est fondamental de renforcer la solidarité entre Etats européens dans le domaine de l'asile. Les récents flux migratoires (suite aux évènements en Tunisie, puis en Libye et actuellement en Syrie) l'ont démontré. Plus que jamais, l'Europe a besoin d'un véritable système européen commun d'asile, et la mise en œuvre des directives européennes sur l'asile est urgente afin de rendre notre système européen d'asile crédible et efficace.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur le renforcement de la solidarité en matière d'asile au sein de l'Union. Il était important d'envoyer un message clair aux États membres et à la Commission sur l'approche que le Parlement européen souhaite désormais poursuivre dans ce domaine. En effet, si le principe de la solidarité n'est pas nouveau, sa concrétisation, elle, peine à voir le jour. L'incapacité de l'Union à répondre de manière cohérente et efficace aux conséquences du Printemps arabe a souligné davantage encore le manque de confiance mutuelle entre les États membres. Dans ce contexte, la solidarité peut – et doit – être multiforme, via une coopération pratique renforcée, une assistance financière ciblée ou bien encore un partage équitable des responsabilités. Cette solidarité ne peut toutefois pas faire l'économie d'une responsabilisation de chacun des acteurs en jeu. Moteur de la solidarité, la confiance mutuelle ne pourra être restaurée et stimulée que si chaque État assume pleinement ses responsabilités et ses obligations en matière d'asile. C'est l'approche que nous défendons, une approche à la fois solidaire et responsable.

 
  
MPphoto
 
 

  Mikael Gustafsson (GUE/NGL), in writing. − I supported report A7-0248/2012 on enhanced intra-EU solidarity in the field of asylum, because it contains important critique of the current EU asylum system and stresses the need for change. However, my vote in favour of the report should not be seen as support to the report’s call for further harmonisation at EU level within the field of asylum.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a adopté une résolution visant à prendre en compte les intérêts des personnes demandeuses d'asile ainsi que les besoins de solidarité des Etats membres. Cette résolution vient compléter les mécanismes précédents, et allouer davantage de moyens à ce renforcement. De plus, le bureau d'appui européen en matière d'asile sera également doté de prérogatives plus larges afin de promouvoir une coopération plus étroite entre les pays de l'Union européenne. En adoptant ce texte, les parlementaires ont pris la mesure de leur responsabilité sur le sujet, et je m'en réjouis. J'ai voté en faveur de ce texte qui va dans le sens du développement du travail conjoint entre les Etats membres. Ce dispositif sera accompagné d'une mise à disposition de ressources suffisantes au fonds "Asile et Migration".

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I agree with the rapporteur that establishing a solidarity framework will not absolve Member States from complying with their international as well as their EU obligations in terms of asylum, but that rather it will equip the CEAS with specific instruments and procedures aimed at supporting and assisting those Member States facing disproportionate pressures and costs in the field of asylum, mainly due to their geographical or demographical situation. In other words, a comprehensive solidarity framework wherein Member States would be assisted to improve the quality of their asylum systems in order to ensure the full respect of asylum seekers’ rights would ensure by the same token the proper implementation of the asylum acquis and therefore the very functioning of the CEAS.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Garantire il buon funzionamento del Sistema comune europeo di asilo è fondamentale in un periodo in cui i flussi migratori sono per lo più di natura mista e comprendono migranti, richiedenti asilo, rifugiati e soggetti vulnerabili come i minori non accompagnati. È giusto sottolineare che i flussi migratori e di asilo hanno rispettive specificità che in nessun caso possono essere trascurate o amalgamate. Il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce rapport dénonce la logique du règlement de Dublin. Il promeut la répartition des bénéficiaires d'une protection internationale et des demandeurs d'asile. Il insiste sur le fait qu'une telle répartition est une des formes les plus concrètes de la solidarité censée être au cœur de la construction européenne. J'approuve la proposition qu'il contient de mettre en place une clé de répartition des réfugiés selon des critères objectifs et de soumettre tout transfert vers un autre État à l'approbation des réfugiés concernés. Je soutiens aussi l'insistance qu'il met pour veiller à ce que Frontex obéisse au principe onusien de non-refoulement. Je regrette néanmoins que ce texte ne revienne pas sur la notion de "pays d'origine sûr" et propose de soumettre l'allocation de fonds supplémentaires à des critères douteux. Je vote pour, en accord avec les idées centrales du texte.

 
  
MPphoto
 
 

  Willy Meyer (GUE/NGL), por escrito. − He apoyado con mi voto este informe pues considero que pone de manifiesto la necesidad de un cambio en la actual lógica que subyace en el Sistema Europeo Común de Asilo mostrando claramente la necesidad de que el asilo dentro de la UE se rija según principios reales y efectivos de solidaridad. Asimismo considero importante esta resolución pues supone una llamada de atención en la buena dirección a la Comisión y a los Estados miembros por la manera equivocada de concebir actualmente las políticas de asilo. Además he votado a favor de esta resolución pues, entre otros puntos, hace un claro llamamiento a la necesidad de que los Estados miembros respeten y acepten plenamente su responsabilidad de garantizar el cumplimiento de las normas internacionales y europeas de asilo y da un paso más apostando por una aplicación eficaz y uniforme del acervo de la Unión en esta materia para conseguir asegurar unos altos niveles de protección en toda la UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Das gemeinsame Europäische Asylsystem in seiner jetzigen Form entwickelt sich in eine bedenkliche Richtung. Solange die Union nicht endlich eingesteht, dass sie nicht alle Wirtschaftsmigranten aus aller Herren Länder aufnehmen kann, werden sich weiter Hunderttausende auf den Weg machen. Wenn dann Aktionen gesetzt werden wie Massenamnestien von Illegalen oder der Schengen-Vertrag wie unlängst mittels Touristenvisa gebrochen wird, dann zieht das unweigerlich weitere Zigtausende Flüchtlinge nach sich. Damit droht auch das Scheitern des Schengensystems insgesamt. Griechenland, Italien und Malta sind ja offenbar nicht in der Lage, die EU-Außengrenze zu sichern, und Schengen-Neulinge lassen nach ihrer Aufnahme in ihren Bemühungen häufig nach. Und die anderen Staaten sollen dann – im Namen der EU-internen Solidarität – den Preis zahlen. Die EU muss Frontex tatsächlich zu einer effektiven Grenzschutzagentur ausbauen. Den vorliegenden Bericht kann ich nur als an der Realität vorbeigehend ablehnen.

 
  
MPphoto
 
 

  Paul Murphy (GUE/NGL), in writing. − I voted in favour of the report on enhanced intra-EU solidarity in the field of asylum. The report makes a number of relevant points and observations on the failures and insufficiencies of the Dublin Regulation. I also support the rapporteur’s view that any relocation of refugees within the European Union can only take place on the basis of respecting asylum seekers’ rights and the need for their consent. A rights-based approach and the defence of people’s rights to asylum, a life in dignity and without fear of repression must be the priority of any asylum policy. I also support the view that gender-based reasons for seeking asylum must get greater priority. However, I fundamentally disagree with the call for sufficient resources for border protection in paragraph 22 of the report. I continue to defend the position that the root causes that force people to leave their home countries need to be addressed and fought, not the refugees themselves.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Die Entwicklung eines gemeinsamen Europäischen Asylsystems stellt die Europäische Union vor große Herausforderungen. Europa ist nicht in der Lage, sämtliche Wirtschaftsflüchtlinge aufzunehmen, und die Mittelmeerländer wie Italien, Griechenland und auch Malta können ihre EU-Außengrenzen nicht effektiv sichern. Deswegen muss Frontex endlich zu einer gut funktionierenden Grenzschutzagentur werden. Das Asylwesen darf in Europa nicht zu einem Vehikel für die Massenzuwanderung werden und es steht fest, dass es strenge Grundsätze in den EU-Asylgesetzen geben muss, die vor allem die berechtigten Interessen der EU-Bürger schützen sollten. Weiters muss es auch darum gehen, die Ursachen der Migration im globalen Kontext zu analysieren. Die meisten Migranten fliehen vor allem aufgrund mangelnder Perspektiven in ihren Heimatländern und die EU wäre gut beraten, diese Zusammenhänge zu analysieren und neue Impulse für ein gerechteres Wirtschaftssystem mit den Flüchtlingsherkunftsländern zu geben. Solange man das in Europa nicht erkennt, werden auch weiterhin tausende Flüchtlinge nach Europa strömen, die nach bestehendem Gesetz gar kein Recht auf Asyl haben. Ich habe dem Bericht meine Stimme nicht gegeben, weil all diese Überlegungen darin nicht vorkommen.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por concordar com o estabelecimento de um verdadeiro espaço de proteção no qual os direitos dos requerentes de asilo e dos beneficiários de proteção internacional são devidamente respeitados e promovidos.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Nel 2012 durante l'Unione europea si è impegnata a completare la creazione di un sistema europeo comune di asilo CEAS, fondato su tre pilastri: l'armonizzazione degli standard di protezione, allineando ulteriormente la normativa degli Stati membri in materia di asilo; una cooperazione pratica effettiva e sostenuta; e una maggiore solidarietà e senso di responsabilità, non solo tra gli Stati membri dell'UE, ma anche tra l'UE e i paesi extra-UE. Considerando che l'armonizzazione degli standard di protezione è in via di realizzazione attraverso la modifica della normativa degli Stati membri e che la cooperazione pratica sarà rafforzata attraverso l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (EASO), è ora importante concentrarsi sul terzo pilastro del CEAS dando fondamento alla nozione di solidarietà e condivisione di responsabilità, sancita dall'articolo 80 del TFUE, e per tale motivo esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. I agree with the Rapporteur´s approach and so co-signed five of the Rapporteur´s amendments. In addition, four more amendments were submitted that were taken aboard by the Rapporteur and included, apart from the one regarding climate change that was not adopted; climate change will become the biggest driver for population displacement in the coming years, due to sudden or gradual alterations in the natural environment related to sea-level rise, extreme weather events, and drought and water scarcity; therefore our group expressed concern with the growing link between climate change and conflict, while emphasising the need to address the issue of climate refugees in the context of EU relocation and resettlement schemes as well.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo documento perché il trasferimento di persone protette a livello internazionale all'interno dell'Unione europea dovrebbe tenere conto dei loro interessi e della necessità di solidarietà tra gli Stati membri.

Per questo motivo sono necessari più stanziamenti per la politica d'asilo, per il trattamento comune delle domande di asilo e per un ruolo più forte dell'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo.

 
  
MPphoto
 
 

  Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − Ci troviamo ad attraversare un momento storico in cui i flussi migratori sono di natura mista e dobbiamo affrontare richieste di asilo via terra e via mare. Ho votato a favore della relazione sul rafforzamento della solidarietà in materia di asilo, in quanto rappresenta un impegno concreto per garantire politiche adeguate ed efficienti in materia di asilo. Tramite la relazione vengono delineate infatti una migliore armonizzazione degli standard di protezione e asilo e una maggiore solidarietà tra gli Stati membri, vale a dire assistenza reciproca e condivisione degli oneri tra gli Stati membri al fine di garantire che i diritti vengano promossi e rispettati. Condivido le priorità individuate dal relatore: la cooperazione pratica, l'assistenza tecnica e la solidarietà finanziaria e ritengo inoltre necessario sfruttare la complementarietà dei fondi dell'Unione Europea.

 
  
MPphoto
 
 

  Søren Bo Søndergaard (GUE/NGL), in writing. − I supported report A7-0248/2012 on enhancing intra-EU solidarity in the field of asylum because it contains an important critique of the current EU asylum system and stresses the need for change. However, my vote in favour of the report should not be seen as support for its call for further harmonisation at EU level within the field of asylum.

 
  
MPphoto
 
 

  Alf Svensson (PPE), skriftlig. − I dag röstade parlamentet om ett initiativbetänkande om solidariteten medlemsstater emellan när det gäller att ta emot asylsökande. Målet är att kunna ge extra assistans i de länder som för tillfället behöver extra hjälp. Viktigt är också att de enskilda ländernas ansvar betonas.

Europa representerar för många människor drömmen om ett liv i fred, frihet och säkerhet. Det handlar alltså om människors önskan att förverkliga dessa grundläggande värden då asylpolitik diskuteras. Det är därför beklagligt att återkommande referera till dessa människor som problem och ”bördor”, vilket görs i detta betänkande. Det är också angeläget att betona att varje enskilt land, av rent humanitära skäl, ska äga rätten att visa radikal solidaritet och att talet om harmonisering inte ska innebära att ett land drar sig undan eller inte upplever sig motiverat till medmänsklighet. Vi bör uppmana alla länder att föra en asylpolitik med respekt för de mänskliga fri- och rättigheterna. Trots vissa problematiska formuleringar, valde jag att rösta för betänkandet.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. La solidarité est un élément essentiel, voir l'élément essentiel du RAEC. Elle constitue un principe fondamental du droit de l'Union selon lequel les États membres doivent partager tant les avantages que les charges de façon juste et équitable. Sans solidarité, l'Europe n'a plus aucun sens. Mais cette solidarité doit aller de pair avec la responsabilité, et les États membres doivent veiller à ce que leurs systèmes d'asile soient en mesure de répondre aux normes fixées dans le droit international et européen.

Le fait d'apporter un soutien dans l'exécution des procédures d'asile dans un esprit de solidarité et de responsabilité partagée doit être perçu comme un moyen d'aider les États membres à respecter leur obligation de fournir une protection internationale à ceux qui en ont besoin, ainsi qu'une aide aux pays tiers accueillant le plus grand nombre de réfugiés, dans l'objectif de renforcer l'espace commun de protection en général.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Este relatório pretende completar o Sistema Europeu Comum de Asilo (SECA) no que toca a uma maior partilha da responsabilidade e reforço da solidariedade entre os Estados-Membros, e entre a UE e os países terceiros. Este instrumento, criado em 2012, tem como objetivo criar um espaço comum de salvaguarda e de solidariedade do procedimento comum de asilo e do estatuto uniforme para os beneficiários de proteção internacional. A atuação do Gabinete Europeu de Apoio em matéria de Asilo tem um papel preponderante na harmonização das normas europeias e na identificação de falhas nos sistemas de asilo dos Estados-Membros. Mais apoio técnico, mais coordenação entre os fundos existentes, mais formação, identificação das deficiências e partilha de boas práticas são essenciais para uma verdadeira política comum de Asilo.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Rezoluţia referitoare la consolidarea solidarităţii în domeniul azilului pe teritoriul UE, deoarece consider că solidaritatea este una dintre valorile fundamentale ale Uniunii Europene. Principiul fundamental al politicii europene comune în materie de azil este consacrat în articolul 80 din Tratatul privind funcţionarea Uniunii Europene.

Susţin crearea, începând cu anul 2014, a unui Fond pentru azil şi migraţie (FAM) mai simplu şi mai flexibil şi necesitatea alocării unui volum suficient de resurse pentru susţinerea protecţiei solicitanţilor de azil şi a beneficiarilor de protecţie internaţională. De asemenea consider că, în contextul reformei alocării fondurilor în domeniul afacerilor interne pentru Cadrul Financiar Multianual 2014-2020, este necesar să se aloce resurse suficiente pentru protecţia frontierelor cu scopul de a asigura o solidaritate mai mare şi în acest domeniu. Consolidarea încrederii reciproce între statele membre este deosebit de importantă, întrucât există o legătură inerentă între încrederea reciprocă, dezvoltarea sistemului european comun de azil şi manifestarea unei solidarităţi veritabile şi concrete.

Consider că mecanismele de alertă timpurie introduse pentru a detecta şi soluţiona eventualele probleme înainte ca acestea să genereze o criză pot constitui un instrument valoros.

 
  
MPphoto
 
 

  Geoffrey Van Orden (ECR), in writing. − I voted against the Triantaphyllides report on EU ‘solidarity’ on asylum. The report is another mistaken step taken by Brussels in the direction of setting up a Common European Asylum System. I do not support such a system, which is a further step in empowering the EU, would make it more difficult for the UK to refuse bogus asylum claims, and lead to further abuse of the asylum system. I have always said that immigration and asylum policy must remain a UK Government competency, and I strongly oppose any move towards further EU interference, which will only make matters worse.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Le rapport de mon camarade Kyriacos Triantaphyllides a été adopté à une large majorité. Ce rapport arrive à point nommé dans les discussions laborieuses concernant la politique d'asile et la création d'un régime d'asile européen commun, qui durent depuis des années. Il envoie un message clair à la Commission et aux États membres, en leur donnant des orientations concrètes pour aboutir à une vraie solidarité en matière d'asile dans l'Union européenne. Le rapport demande que la réinstallation des demandeurs d'asile prenne en compte les intérêts de ces personnes lors de leur répartition entre les États membres. Durant les débats sur ce rapport, la Commission européenne avait déclaré que le nombre de demandeurs d'asile avait baissé depuis dix ans, justifiant cela par la diminution des arrivées de demandeurs d'asile sur le territoire. On sait trop bien ce qu'il en est et comment l'Europe forteresse se construit au détriment des droits des migrants et des obligations internationales des États membres de l'Union. Ce rapport permet aussi de stigmatiser la surenchère de certains États membres. Espérons que la Commission entendra ce message et fera rapidement une proposition législative qui mettra un terme au jeu politicien dont les demandeurs d'asile font les frais.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Dokument mówiący o zwiększeniu solidarności wewnątrz Unii Europejskiej w dziedzinie azylu oraz zawarta w nim idea są bliskie moim zapatrywaniom i odczuciom. Jednak zdecydowałem wstrzymać się od głosu, ponieważ jestem przekonany, iż poszczególne państwa członkowskie nie wykazały wystarczającej determinacji, by uściślić własne systemy azylowe, licząc właśnie na Parlament Europejski. Solidarność musi iść w parze z odpowiedzialnością, a po lekturze tego dokumentu nie jestem o tym przekonany.

 
  
MPphoto
 
 

  Janusz Władysław Zemke (S&D), na piśmie. − Rezolucja w sprawie zwiększenia solidarności wewnątrz Unii Europejskiej w dziedzinie azylu jest wyrazem dążenia do harmonizacji standardów ochrony międzynarodowej poprzez dalsze dostosowywanie przepisów państw członkowskich oraz skuteczną między nimi współpracę. Zgadzam się ze sprawozdaniem w sprawie wspólnego europejskiego systemu azylowego. Jest szczególnie ważne w kontekście narastającej ilości przepływów migracyjnych oraz ich zróżnicowanej struktury, która obejmuje imigrantów, osoby ubiegające się o azyl, uchodźców i osoby szczególnie wrażliwe, jak np. małoletni bez opieki.

Powyższe postulaty wymagają jednak wprowadzenia zawartych w rezolucji zaleceń odnoszących się do funkcjonowania Europejskiego Urzędu Wsparcia w dziedzinie Azylu, które – z jednej strony – umożliwią skuteczne rozwiązanie problemów państw członkowskich na granicach zewnętrznych Unii, wynikających m.in. z nieproporcjonalnie wysokiej liczby wniosków o azyl, z drugiej zaś strony – pozwolą skupić się na długoterminowych celach prewencyjnych, wymianie informacji i doświadczeń.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório cinge-se à descrição da situação dos imigrantes que é de uma enorme gravidade. É que os pedidos de asilo nos países da UE continuam a aumentar e as respostas positivas são ínfimas sendo que o Regulamento de Dublim está longe de responder às necessidades de uma abordagem mais humanista nesta matéria. A UE continua a ignorar a realidade de muitos milhões de seres humanos que fogem à fome e à guerra e que procuram uma vida e um trabalho dignos para eles e para as suas famílias e se enfrentam com a política repressiva da UE que tem na FRONTEX uma das suas expressões. Fogem à pobreza crónica, na procura do que lhe é negado por políticas que nos seus países e na UE têm um vetor comum: a exploração. Fogem a uma situação política, económica e social muitas vezes dramática e para a qual as políticas da UE muito têm contribuído. Ignorar ou fingir não ver esta realidade é ser cúmplice. E a UE - e a maioria do PE - é cúmplice quando utiliza as relações de dependência histórica dos países periféricos para impor tratados de livre comércio, quando promove a ingerência e a guerra que levam à destruição destes países.

 
  
  

Report: Lara Comi (A7-0069/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, pois considero que esta proposta que visa a revisão e substituição do existente quadro legal sobre Normalização Europeia reforça os compromissos europeus para os produtos e serviços. A mais-valia desta proposta reformulada nas negociações com o Parlamento Europeu resultou de uma maior envolvência dos parceiros sociais e outras partes interessadas na melhoria da proposta de Regulamento, tendo sido decisiva, na minha opinião, a introdução de dois assuntos-chave relacionados com o envolvimento dos sindicatos e a limitação da normalização europeia nas áreas de serviços, em que a Comissão não pode afetar, no ato de normalização europeia, o direito de negociação, conclusão e implementação de acordos coletivos. A normalização de produtos de serviços na União Europeia necessita ser transparente e baseada no envolvimento dos atores-chave de modo a alcançar inovação e competitividade no Mercado ao mesmo tempo que protege os princípios fundamentais sociais.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − La normalizzazione rappresenta una delle dodici leve del Single Market Act e svolge un ruolo centrale per il buon funzionamento del mercato europeo. Infatti, garantisce la tutela dei consumatori e dell'ambiente e al contempo la competitività e l'innovazione delle nostre imprese. Ho apprezzato, votando favorevolmente, il lavoro svolto dalla on. Comi e il compromesso raggiunto tra Parlamento e Consiglio dopo oltre un anno di negoziati. Finalmente, le imprese e gli organismi nazionali avranno a disposizione uno strumento trasparente, efficace e con minori oneri amministrativi. Imprese che, solo in Italia rappresentano il 99.9% del tessuto produttivo, e che finalmente potranno: partecipare ai comitati di standardizzazione; ricorrere agli standard per ottenere certificati di conformità e sicurezza dei prodotti e dei servizi in minor tempo e con minori costi; essere informate in anticipo, attraverso un sistema di notifica, in merito alla volontà della Commissione di presentare degli standard.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Continuarea eforturilor de cooperare instituţională în domeniul standardizării reprezintă unul dintre instrumentele prin care Uniunea Europeană poate stimula creşterea competitivităţii economice a actorilor de pe teritoriul său, precum şi a progresului tehnologic şi a capacităţilor de inovare. În egală măsură, prin influenţa indirectă pozitivă pe care o are asupra reducerii preţurilor şi creşterii calităţii produselor europene, procesul de standardizare contribuie la realizarea unui grad ridicat de satisfacţie a consumatorilor.

Susţinerea procesului de standardizare poate contribui pozitiv la eforturile Uniunii Europene de combatere a efectelor schimbărilor climatice şi la susţinerea activităţii întreprinderilor mici şi mijlocii din statele membre, cel mai numeros grup de actori economici în plan continental. Autorităţile naţionale şi europene nu trebuie să uite că, în promovarea eforturilor de impunere a unor standarde, interesele construirii unei societăţi incluzive trebuie deopotrivă avute în vedere.

Din aceste considerente am votat în favoarea acestui raport.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. –La normalisation et la standardisation se sont avérées être de précieux outils au sein de l’Union européenne comme avec nos partenaires commerciaux à l’international. Dans un marché aussi évolutif que les nouvelles technologies, il était donc crucial de permettre l’établissement de règles claires et stables pour les entreprises, notamment les PME mais aussi pour toutes les parties prenantes. En obtenant un accord sur ce texte avec le Conseil en moins d’un an, le Parlement européen permet d’unifier le marché unique, le rendant plus cohérent et plus stable pour les acteurs économiques de l’Union.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už Europos standartizacijos sistemos sukūrimą. Standartizacija yra ypatingai svarbi kuriant bendrą vidaus rinką ir užtikrinant tiek ES, tiek ir atskirų valstybių narių verslo konkurencingumą, šalinant prekybos kliūtis bei užtikrinant tinkamą sveikatos apsaugą ir saugių produktų patekimą į rinką. Būtina pašalinti trūkumus, kurie šiuo metu trukdo užtikrinti produktų saugumą ir sukuria skirtingus vartotojų apsaugos lygius skirtingose valstybėse narėse. Vienodų standartų nustatymas Europos mastu yra itin svarbus sparčiai besivystančių technologijų ir inovacijų srityje. Pritariu siūlymams skatinti MVĮ bei valstybių narių valdžios institucijų dalyvavimą standartų rengimo procese. Būtina, kad standartai būtų suprantami ir lengvi naudotis. Pritariu, kad reikia vykdyti standartų suderinamumą paslaugų sektoriuje, kuriame jų dar gerokai trūksta.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − Signor Presidente, onorevoli colleghi, ritengo che il compromesso raggiunto tra Consiglio europeo e Parlamento, dopo oltre un anno di negoziati, costituisca un deciso passo in avanti verso un sistema europeo di normalizzazione più equilibrato, efficiente e corrispondente ai reali bisogni delle imprese europee.

L'impatto prodotto dal nuovo regolamento più essere pienamente compreso solo se si considera che gli standard rappresentano uno strumento di competitività per tutte le imprese e, in particolare, per le PMI che, ricorrendo ad essi, possono ottenere i certificati di conformità e sicurezza dei prodotti e dei servizi in minor tempo ed a un minor costo.

In particolare, accolgo con favore due aspetti della nuova proposta: la creazione di un sistema di notifica attraverso il quale le imprese europee saranno informate in anticipo in merito alla volontà della Commissione europea di presentare degli standard e l'estensione dello scopo del regolamento in oggetto agli standard riguardanti tutti i servizi, che rappresentano oltre il 70% del PIL dell'Unione europea.

Un ulteriore elemento positivo è rappresentato dal fatto che la nuova normativa imporrà agli Stati membri di facilitare la partecipazione delle PMI ai comitati di standardizzazione e l'accesso delle PMI agli standard.

 
  
MPphoto
 
 

  Nora Berra (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de l'adoption de nouvelles règles de normalisation nécessaires à la relance du marché unique. Identifiées comme l'un des douze leviers de l'Acte pour le marché unique, ces nouvelles règles permettront de répondre à 3 problèmes: la lenteur du processus d'adoption des normes, la sous-représentation des intérêts des PME et des acteurs de la société civile et la prévalence des normes adoptées par des organisations non européennes dans les TIC.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi koreguojant Europos standartizacijos sistemą bus stengiamiasi išlaikyti įvairius esamus jos privalumus, ištaisyti jos trūkumus ir pasiekti pusiausvyrą tarp Europos, nacionalinio ir tarptautinio lygmens. Atsižvelgiant į mažųjų ir vidutinių įmonių (MVĮ) svarbą Europos ekonomikai, reikia sustiprinti visapusišką MVĮ dalyvavimą standartizavimo veikloje ir palengvinti jų prieigą prie standartų, kurie turėtų būti suprantami ir jais būtų nesunku naudotis. Manau, kad labai svarbu, jog Europos standartai būtų parengti per pagrįstą laiko terminą, ypač tų sričių, kurioms skubiai reikia standartų, kad jos atitiktų viešosios politikos ir greitai kintančių rinkos sąlygų reikalavimus. Todėl valstybės narės turi siųsti savo atstovus į visus nacionalinius techninius komitetus, nes standartizacija yra svarbi ES teisėkūros ir viešosios politikos priemonė, ir tik taip gali būti užtikrintas tinkamas teisės aktų veikimas srityse, kurias apima naujasis požiūris. Pavyzdžiui, paslaugų sritis yra labai svarbi ekonomiškai ir turi daug galimybių, tačiau standartų šioje srityje vis dar trūksta. Jų kūrimas paskatintų paslaugų sektoriaus suderinimo vykdymą, didintų Europos paslaugų konkurencingumą, kokybę ir skaidrumą, skatintų vartotojų apsaugą bei naujoves.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Un rol central în buna funcţionare a pieţei interne îl are standardizarea. Existenţa de standarde europene armonizate contribuie la asigurarea liberei circulaţii a mărfurilor în cadrul pieţei interne şi permite, totodată, consolidarea nivelului de competitivitate al întreprinderilor în cadrul Uniunii Europene. Cu toate că standardele contribuie la îmbunătăţirea considerabilă a calităţii şi siguranţei bunurilor, în domeniul serviciilor nu au fost realizaţi paşi importanţi. Consider că elaborarea de standarde europene pentru servicii va genera o mai mare armonizare în acest sector, conducând la creşterea transparenţei, calităţii şi competitivităţii serviciilor europene.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − La Commissione ha affrontato un tema che costituisce storicamente un tratto costitutivo della costruzione europea e la relazione si fa carico di questa rilevanza. Pertanto esprimo un parere favorevole e mi complimento con la collega per l'efficace sintesi nel definire un tema così delicato.

Mi preme rilevare l'urgenza di allineare i tempi delle istituzioni europee a quelli dell'industria e, in senso lato, della società in fatto di normalizzazione. Fenomeni di innovazione in questo campo, frutto di accordi interni ai settori anche attraverso i forum, sono certamente segni di vitalità, ma questa attività non può essere affidata a modalità interamente privatistiche: senza un impulso di carattere istituzionale, difficilmente si supererebbero gli ostacoli tecnici e normativi e la frammentazione dei mercati.

Inoltre, una rete alquanto disordinata di standard derivanti da rapporti di tipo commerciale, contratti al di fuori del campo di azione degli OEN, potrebbe generare distorsioni del mercato. La spinta alla normalizzazione è determinata naturalmente dalla società e dal mercato e risponde a ragioni di sviluppo, di riduzione dei costi per le aziende, di aumento del valore dei prodotti e servizi, ben presenti ai consumatori. Sarebbe ben curioso se le istituzioni europee si auto-marginalizzassero in questo ambito.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – La normalisation est un moteur de la croissance: elle simplifie le travail administratif des entreprises, baisse leurs coûts de production, et met plus rapidement leurs produits innovants sur le marché. C'est pourquoi j'ai voté en faveur de ce rapport qui simplifie le système au niveau administratif et financier tout en garantissant un haut niveau de transparence. Nous souhaitons impliquer les petites et moyennes entreprises (PME) ainsi que les représentants des organisations environnementales, de consommateurs et de la société civile dans l'élaboration de ces normes, afin de garantir que l'avis des utilisateurs finaux, en particulier ceux qui ont des besoins spécifiques, tels que les personnes handicapées ou les personnes âgées, soit pris en compte et que les produits répondent à leurs besoins. Ces nouvelles règles permettront également une meilleure compatibilité avec le système international de normalisation, stimulant ainsi la compétitivité des entreprises européennes au niveau mondial. Dès le 1er janvier 2013, ces nouvelles règles s'appliqueront directement aux Etats membres.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − The proposal to standardise goods and services across the EU equates to a raft of regulation that would certainly impact on small businesses in ways that is unprecedented. While certain areas of standardisation, such as creating standard fit phone chargers, may seem logical, bearing in mind the difference between the three-pin UK socket and common European two-pin socket, it becomes apparent that even what may appear rational standardisation would face many hurdles that would prove to be both costly and almost impossible to enforce. It also opens up other sectors to regulation that do not need to come under the remit of such a broad-reaching effort to centralise all services and manufacturing under one European umbrella jurisdiction.

 
  
MPphoto
 
 

  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), in writing. − I support this first reading agreement which is an important step forward for the EU standardisation system. I particularly favour the introduction of rules aimed at facilitating the involvement of SMEs in standardisation activities, especially taking into account the fact that SMEs provide a vital contribution to the EU economy. Moreover, I commend the fact that the rapporteur has fully understood the importance of enhancing the degree to which both public authorities in Member States and social stakeholders participate in European standardisation, since I believe it is of the utmost importance that all interests be equally represented in such a relevant field. Also, I fully support the proposal of a consultation phase between the Commission, the ESOs and the relevant stakeholders prior to issuing the mandate, as it will considerably accelerate the standard-setting process while at the same time ensuring that the market relevance of the standard is maintained. I also favour the proposed performance-based simplification of the current EU funding system in support of standardisation, as I believe it will help reduce the irrational waste of resources caused by the current lump sums-based system.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté le rapport Comi sur la proposition de règlement relatif à la normalisation européenne. Je suis d'avis que la normalisation est un instrument essentiel pour assurer, entre autres, le fonctionnement du marché unique des produits, un niveau élevé de protection du consommateur et de l’environnement, ainsi que davantage d’innovation et d’inclusion sociale. Il m'apparait important que la modernisation du "paquet normalisation" préserve les nombreux éléments fructueux de ce système, pallie ses insuffisances et trouve le juste équilibre entre les dimensions nationale, européenne et internationale.

 
  
MPphoto
 
 

  Antonio Cancian (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione sulla Normalizzazione Europea presentato dalla collega, on. Comi, poiché ritengo che porti dei sostanziali vantaggi all'Unione Europea e agli Stati Membri. Le norme del regolamento sono orientate a raggiungere obiettivi di maggior efficienza, competitività di mercato e velocità nell'elaborazione delle norme europee con una maggiore trasparenza e applicabilità delle stesse. In particolare, il regolamento pone l'attenzione sull'inclusività sociale, sulla partecipazione e la consultazione degli stakeholder, e sui servizi, riservando inoltre particolare attenzione al ruolo delle PMI. A questo proposito, ritengo appropriato porre un peculiare accento sul fatto che le norme sono importanti per la competitività delle aziende, soprattutto per le Piccole e Medie Imprese e sono essenziali per lo sviluppo. Questo regolamento permetterà alle Piccole Medie Imprese di ridurre i costi e ampliare la loro competitività sul Mercato Europeo, incrementando così la loro partecipazione e l'accesso alle norme, permettendo un intervento anche nella loro definizione. In definitiva questo regolamento porterà come vantaggi principali: un'interazione migliore tra mercati; maggiore trasparenza; un miglioramento degli standard; un'agevolazione e semplificazione del lavoro delle imprese e un miglioramento della vita dei consumatori. Avrà un ruolo fondamentale per il raggiungimento del mercato interno e di una vera Unione Economica e Monetaria.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Per poter utilizzare il proprio carica batterie del telefono in un altro luogo che non sia quello abituale in cui viviamo, è necessario che la presa dell'elettricità sia compatibile. O ancora un treno che vuol superare i confini del proprio stato, deve poter correre su rotaie adeguate.

Questi esempi dimostrano come gli standard siano essenziali nel nostro quotidiano e che è importante garantire l'interoperabilità delle diverse tecnologie affinché possano essere utilizzate al meglio. Questo regolamento di cui io sono stata relatrice rende più efficace il sistema di standardizzazione, migliora la qualità della vita dei cittadini, la competitività delle nostre imprese, rafforzando così l'intero mercato europeo.

Sono davvero molto soddisfatta del risultato raggiunto in breve tempo e attraverso una complessa negoziazione tra diversi interessi coinvolti e soprattutto che sia stato sostenuto così ampiamente dal Parlamento europeo. Sono certa che questo nuovo strumento inciderà in maniera significativa per il rilancio del mercato e la promozione delle nostre imprese.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Sistemul de standardizare european trebuie să ia în considerare numărul din ce în ce mai mare de întreprinderi mici din Europa, mai ales întreprinderile meşteşugăreşti şi microîntreprinderile, care reprezintă, în multe state europene, baza economiei. Pe de altă parte, este important ca opiniile acestor întreprinderi şi microîntreprinderi să poată fi luate în calcul la elaborarea standardelor şi adaptarea lor în funcţie de actualele evoluţii din toate domeniile. Consider totodată benefică adaptarea prevederilor din domeniu de o manieră adecvată, pentru ca toţi aceşti actori să poată să implementeze corespunzător standardele europene.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Esta proposta de normalização foi a primeira de doze medidas lançadas pelo Comissário do Mercado Interno e Serviços Michel Barnier, no âmbito da sua estratégia de relançamento do Mercado Único. A normalização europeia é, no meu ponto de vista, a condição sine qua non para o efetivo funcionamento de um mercado europeu que se quer único. Um mercado único transparente e uniforme, em relação às suas regras e à tipificação dos produtos nele comercializados, foi um dos objetivos principais dos pais fundadores da União quando criaram a então CECA/CEE. Basta de normas inglesas, alemãs, francesas, espanholas, italianas ou suecas (por exemplo para produtos industriais) concorrentes entre si (e pasme-se!) com as próprias normas europeias criadas para todo o espaço da UE! Surpreendente, ainda, o facto de num suposto "mercado único", subsistirem o sistema imperial e o sistema métrico! Sou por isso favorável a todas as medidas legislativas conducentes à criação de regras de mercado comuns. Só assim se caminha para uma verdadeira União de Povos e Estados que se pretende, obviamente, isenta de todo e qualquer tipo de barreira técnica, ou outra...

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui appelle à harmoniser davantage les normes en vigueur au sein de l’Union européenne. En adoptant ces mesures, c’est une nouvelle main que nous tendons vers nos entrepreneurs, en facilitant l’exportation des produits fabriqués dans nos territoires. Le retour à la croissance ne pourra se faire sans un soutien clair aux acteurs qui forment le tissu économique de nos territoires.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do presente relatório sobre o sistema de normalização europeu, porque tem o objetivo de abordar questões fulcrais que requerem uma análise profunda e assim facilitar os debates com a Comissão, e, por outro lado, encontrar o equilíbrio adequado entre as dimensões nacional, europeia e internacional.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Segundo a relatora, a normalização contribui para aumentar a competitividade das empresas, facilitando, nomeadamente, a livre circulação de bens e serviços e também para aumentar a concorrência e baixar os custos de produção e venda. A normalização é, assim, considerada como um passo no aprofundamento do mercado único, da livre concorrência e, assim sendo, também das divergências e assimetrias que dele resultam. Outra questão que nos preocupa é a intenção de desenvolver normas europeias no setor dos serviços, tal como previsto na Diretiva Serviços, que conduzirá a uma maior harmonização nesse setor, aumentará a transparência, a qualidade e a competitividade dos serviços europeus - trata-se de uma orientação indissociável da intenção de liberalização do setor dos serviços. Esta liberalização dos serviços é, por sua vez, indissociável do ataque aos serviços públicos e às funções sociais dos Estados, podendo acarretar implicações muito sérias para diversos países, designadamente os que têm situações sociais mais frágeis, tornando-se ainda mais grave numa situação de crise como a que vivemos, designadamente em Portugal. Evidentemente, reconhecemos a importância da normalização dos produtos e dos processos nas economias e nas sociedades contemporâneas. Mas é toda a filosofia mercantil que subjaz a este relatório que nos inquieta e preocupa.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Cieľom nariadenia Európskeho parlamentu a Rady je zvýšiť pozitívny vplyv európskych noriem na lepšie fungovanie trhu, hospodársky rast, inovácie a konkurencieschopnosť podnikov. Normalizácia prispieva k mnohým aspektom hospodárskej činnosti, najmä pokiaľ ide o rast, produktivitu a otváranie trhov. Okrem iného sa návrh snaží skrátiť proces normalizácie v prípade, keď sú normy navrhnuté na žiadosť Komisie, zabezpečiť, aby MSP a spoločenské zainteresované strany boli riadne zastúpené v procese normalizácie, rozšíriť uplatňovanie noriem v oblasti informačných a komunikačných technológií, a tým zlepšiť interoperabilitu a zvýšiť počet noriem týkajúcich sa inovatívnych a rýchlo sa rozvíjajúcich výrobných technológií, ako napríklad nanotechnológie, biotechnológie a jadrovej technológie, a vo väčšej miere upevniť súčasné legislatívne rámce. Treba vypracovať nový právny predpis, ktorý upevní predchádzajúce smernice o normalizačnej politike a ktorý tieto smernice zaktualizuje. Návrh upevní súčasnú normalizačnú politiku EÚ a zároveň zavedie nové prvky zohľadňujúce nové výzvy.

 
  
MPphoto
 
 

  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. − A gyorsan fejlődő technológiákra és innovációra tekintettel az egységes szabványok európai szinten való megállapítása különösen fontos. Az Európai Unió versenyképességének, valamint annak biztosítása érdekében, hogy biztonságos termékek kerüljenek piacra, az egységes szabványoknak valamennyi tagállamban érvényesnek és alkalmazhatónak kell lenniük. A szabványok kidolgozásának felgyorsításával egyetértek, azonban alapvető szempontnak kell lennie, hogy ez semmiképpen ne történjen a minőség rovására. Elsősorban a folyamat adminisztratív részének felgyorsítását kell megcélozni, mellyel kapcsolatos intézkedéseket a szabványosítóknak és a Bizottságnak közösen kell megvalósítania. Az európai szabványosításban nagy lehetőség rejlik a jogalkotás és a közpolitikák támogatását illetően is. Méltányolom, hogy a jelentés felismeri ezt a lehetőséget és hangsúlyozza, hogy a szabványok fejlesztése terén olyan új területek felé kell elmozdulni, mint például a szolgáltatások. Ahogy Comi asszony is utalt rá, az új európai modellnek elő kell segítenie az európai innovációt és a fenntartható fejlődést, mellyel teljes mértékben egyetértek. A szabványosítás a kölcsönös elismerés alapelvével kiegészülve – mint láthatjuk – központi szerepet játszik a belső piac megfelelő működésében. Ezenkívül hozzájárul az európai fogyasztók egészségének és biztonságának védelméhez, valamint a környezetvédelemhez is. Ezek miatt is fontos, hogy támogassuk e jelentést, amit magam részéről pozitív szavazatommal meg is tettem.

 
  
MPphoto
 
 

  Louis Grech (S&D), in writing. − I fully support the report on European standardisation, aimed at revising and replacing the existing legal framework on European standardisation by simplifying rules and accelerating the standard-setting processes especially in the fast-developing ICT sector. However, alongside the process, we need to ensure cooperation and balanced representation of all stakeholders in the system at national and EU levels, so as to ensure transparency, clear division of responsibilities and consistency of the standards across Europe. Improving transparency, consultation and involvement of the relevant parties in the process are crucial elements needed to guarantee that standards are useful and truly market-driven tools preserving fundamental and social principles. The focal point of the standardisation process should be the involvement of SMEs in the standardisation activities, particularly in the work of national standardisation bodies. National standardisation organisations should promote and facilitate the access of SMEs to standards and their development by applying special rates and providing bundles of standards at a reduced price. Member States should also consider exempting micro-businesses from payment for these services.

 
  
MPphoto
 
 

  Małgorzata Handzlik (PPE), na piśmie. − Normalizacja odgrywa kluczową rolę w funkcjonowaniu rynku wewnętrznego. Zharmonizowane normy europejskie przyczyniają się do zapewnienia swobodnego przepływu towarów i umożliwiają wzmacnianie konkurencyjności przedsiębiorstw w UE. Za szczególnie istotne uważam wprowadzenie przepisów mających na celu zwiększanie uczestnictwa MŚP w procesie ustalania norm. Znikome uczestnictwo MŚP w procesie normalizacji rodzi obawę, że interesy tych grup nie są odpowiednio uwzględnione w normach. Dlatego też sądzę, że musimy wspierać zaangażowanie MŚP w normalizację poprzez chociażby identyfikację odpowiednich polityk oraz przedstawienie dobrych praktyk, ale także wprowadzając zrozumiałe i łatwe do zastosowania normy europejskie. Należy podkreślić, że normalizacja wpływa na bezpieczeństwo konsumentów, dając im wyraźną informację na temat standardu produktu. Dlatego też zwiększenie również ich uczestnictwa w procesie normalizacji powinno być jednym z priorytetów.

Uważam, że bardzo pozytywnym elementem jest włączenie norm w zakresie usług w ramy prawne normalizacji europejskiej. Jest to nowość, jednak różnorodność usług sprawia, że na pewno dla dalszego tworzenia i pogłębiania jednolitego rynku normalizacja w tym obszarze będzie miała pozytywne skutki. Określenie pewnych wzorców, według których przedsiębiorstwa mogłyby oceniać jakość usług z pewnością przyczyni się do polepszenia konkurencyjności. Efektywniejsze konsultacje ze wszystkimi zainteresowanymi stronami, większa przejrzystość, a także rozszerzenie normalizacji na usługi to racjonalny kierunek ewolucji przepisów o normalizacji europejskiej.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už šį pasiūlymą. Europos standartizacija naudinga tuo, kad padeda didinti įmonių konkurencingumą, nes, visų pirma, palengvinamas laisvas prekių ir paslaugų judėjimas, tinklų sąveika, ryšių priemonės, technologijų plėtra ir inovacijos. Europos standartizacija taip pat sustiprina Europos pramonės konkurencingumą pasauliniu mastu. Standartais daromas didelis teigiamas ekonominis poveikis, nes, pvz., skatinama ekonominė tarpusavio skvarba vidaus rinkoje, taip pat naujų ir patobulintų produktų arba rinkų ir pagerintų tiekimo sąlygų plėtra. Todėl standartais paprastai didinama konkurencija ir mažinamos gamybos ir pardavimo sąnaudos – tai apskritai naudinga ekonomikai ir ypač vartotojams. Standartais gali būti išlaikoma ir gerinama kokybė, teikiama informacija ir užtikrinama sąveika bei suderinamumas, taigi, vartotojai gauna daugiau naudos ir stiprinama sauga.

 
  
MPphoto
 
 

  Michał Tomasz Kamiński (ECR), na piśmie. − Głosowałem za przyjęciem sprawozdania. W pełni zgadzam się z panią sprawozdawczynią, że normy powinny być zrozumiałe i łatwe w zastosowaniu, aby mogły być skuteczniej wdrażane przez wszystkich użytkowników. Mam tutaj przede wszystkim na uwadze użytkowników w postaci małych i średnich przedsiębiorstw, które stanowią podstawę gospodarki europejskiej. Niestety, ich zaangażowanie w normalizację nie jest zawsze współmierne do ich znaczenia gospodarczego. Dzieje się tak, ponieważ normy nie są zawsze projektowane tak, aby uwzględniać cechy i środowisko działania małych przedsiębiorstw, mikroprzedsiębiorstw oraz zakładów rzemieślniczych. Dlatego należy poczynić kroki w kierunku umożliwienia MŚP pełnego uczestnictwa w opracowywaniu norm oraz zapewnienia im łatwiejszego dostępu do nich.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Il lavoro svolto dalla collega Comi su un tema così ampio e di complessa lettura è da apprezzare per capacità di sintesi e risoluzione delle proposte a riguardo. Una normativa europea quanto più regolarizzata, armonica e che renda conto delle articolazioni del sistema Europa è quanto mai auspicabile. Il sistema normativo impatta sull’attività delle imprese e sulla loro capacità competitiva. E’ quindi importante procedere su un percorso che snellisca la burocrazia e renda il tessuto industriale partecipe delle decisioni riguardanti la normativa europea. Se i soggetti operanti sono, infatti, pienamente coinvolti in questo importante processo decisionale, i benefici non potranno che ricadere su tutta la comunità e sull’insieme dei servizi erogati per i consumatori e i cittadini.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Afin de faciliter les démarches administratives des entreprises, le Parlement européen a adopté ce mardi un processus de normalisation européen. Par ce biais, les entreprises pourront accéder plus rapidement à des solutions standards pour les problèmes techniques. Elles pourront ainsi réduire leurs coûts de production, diffuser les bonnes pratiques et stimuler la compétitivité et la croissance. J'ai voté en faveur de ce rapport relatif à la normalisation européenne. Celui-ci permet de réviser et fusionner plusieurs directives existantes. Ce rapport s’inscrit dans la stratégie « UE 2020 » pour la croissante intelligente, durable et inclusive. Le Parlement européen a insisté dans les négociations pour impliquer les petites et moyennes entreprises (PME) ainsi que les représentants des organisations environnementales, de consommateurs et de la société civile dans l'élaboration de ces normes. La concertation auprès de ces différentes parties permet de garantir une prise en compte de l'avis des utilisateurs finaux.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Într-o societate în care sectoarele economiei evoluează cu rapiditate, iar ciclurile de viaţă ale produselor sunt din ce în ce mai reduse, rolul standardizării unitare europene este de a asigura funcţionarea pieţei interne atât prin sprijinirea competitivităţii, cât şi prin garantarea unui nivel ridicat de protecţie a consumatorului. Mă îngrijorează, însă, că standardizarea în domeniul tehnologiei informaţiei şi a comunicaţiilor (TIC) nu este aprofundată îndeajuns, deşi este într-o permanentă expansiune. Chiar dacă există discrepanţe între statele membre în ceea ce priveşte utilizarea mijloacelor TIC în diverse sectoare de activitate, consider, totuşi, necesară o standardizare armonizată la nivel european şi în acest sens. Cred că, pe termen lung, o reglementare în detaliu a acesteia va avea rezultate benefice vizibile asupra industriei şi, implicit, a modului în care se desfăşoară concurenţa pe piaţa internă.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I welcome this Report and the Commission's proposal to review the European standardisation system taking due account of Parliament's request for a revision aimed at preserving the many successful elements of the system, remedying its deficiencies and striking the right balance between the national, European and international dimensions.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif à la normalisation européenne. Le contenu de ce rapport permet des avancées importantes dans un domaine concret et indispensable pour le marché intérieur. Les normes européennes permettent d'assurer une continuité entre un marché national et européen. Elles offrent ainsi de nouvelles perspectives de croissance et d'avenir à nos entreprises. Cependant, afin de remplir ces fonctions, le système doit être modernisé et garantir la transparence et la représentation de tous les acteurs, notamment des PME.

 
  
MPphoto
 
 

  Iosif Matula (PPE), în scris. − „Unitatea în diversitate a UE” este un compromis ce aduce avantaje, dar creează, în aceeaşi măsură, numeroase obstacole. De aceea sectorul public şi cel economic, alături de actorii care apără interesele societăţii civile au nevoie de standardizarea serviciilor pentru o funcţionare mai eficientă. Întreprinderile europene trebuie să-şi îmbunătăţească capacitatea de a se adapta schimbărilor la nivelul economiei mondiale.

Standardizarea poate constitui un suport real, în special pentru IMM-uri, prin urmare este necesar ca ele să fie luate în considerare la elaborarea criteriilor de standardizare. Interesul scăzut al autorităţilor publice în ceea ce priveşte participarea la procesul de elaborare a standardelor europene creează întârzieri şi contribuie la menţinerea decalajelor dintre regiunile UE.

În domeniul achiziţiilor publice, armonizarea procedurilor constituie o prioritate, iar, în acest sens, digitalizarea joacă un rol important. Consider prioritară implicarea actorilor sociali în procesul stabilirii criteriilor de standardizare.

Crearea cadrului comun privind siguranţa şi drepturile muncitorilor, persoanele cu handicap şi măsurile ce urmăresc creşterea sustenabilităţii contribuie la îmbunătăţirea standardelor sociale în UE.

Susţin acest raport, deoarece consider că procesul de standardizare este esenţial pentru atragerea investiţiilor din ţările terţe. Potenţialii investitori deplâng diversitatea pieţelor europene şi lipsa lor de corelare.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − E’ importante che venga approvata questa relazione perché occorre in maniera rapida proporzionare e facilitare le norme per tutte quelle realtà che spesso sono messe in secondo piano. Spesso infatti le piccole e medie imprese si trovano in difficoltà di fronte a normative pensate senza tenerle in considerazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce rapport ne demande pas la participation obligatoire des parlementaires au processus de formation de la normalisation européenne. Pire: il soutient la réalisation du marché unique des services via la normalisation européenne ou, le cas échéant, la normalisation OMC de ceux-ci. Je vote contre ce texte.

 
  
MPphoto
 
 

  Vital Moreira (S&D), por escrito. Votei a favor da proposta legislativa relativa à revisão do regime de estandardização (normalização) (Relatório Comi) porque ela traduz um grande progresso na convergência e harmonização das especificações dos produtos e serviços dentro da União, eliminando barreiras à circulação e à concorrência no mercado interno. Na verdade, trata-se de uma peça do chamado Ato do Mercado Interno (Single Market Act) anunciado pela Comissão Europeia no ano passado, visando aprofundar o mercado interno. A normalização estabelece um level playing field na competição entre empresas, elimina fronteiras nacionais, alarga os mercados para as empresas, reduz os custos de produção, defende melhor os consumidores e aumenta a competitividade externa da economia da União. Além disso, a normalização interna alavanca as iniciativas e esforços da União para ampliar a normalização a nível internacional, quer através de acordos bilaterais de comércio, quer através de instrumentos bilaterais. Cada vez mais o comércio internacional depende da convergência de normas regulatórias e da eliminação de barreiras não alfandegárias.

 
  
MPphoto
 
 

  Claudio Morganti (EFD), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione poiché in essa vengono delineate nuove priorità e colmate delle lacune in questo importante settore.

In primo luogo è finalmente favorita la partecipazione delle PMI al processo di standardizzazione europea, in modo tale da coinvolgere pienamente la reale forza produttiva dell'UE. Si sottolinea inoltre l'importanza di consultare anche le associazioni di consumatori per la definizione delle norme, e questo può essere di grande aiuto, soprattutto per alcune persone che hanno esigenze specifiche, come ad esempio i portatori di handicap.

Speriamo quindi che si riesca ad avere una normalizzazione europea più trasparente e rappresentativa, che sia soprattutto di aiuto alle esigenze degli individui e delle realtà produttive più piccole.

Sicuramente si sarebbe potuto andare oltre, proponendo ad esempio che per le microimprese l'accesso alle normative di standard fosse gratuito: io stesso ho ricevuto diverse segnalazioni da piccoli imprenditori che hanno avuto oggettive difficoltà economiche nel reperire questi documenti essenziali per la loro produzione.

Tuttavia vi sono elevati costi di ricerca che vanno in qualche modo coperti, e quindi possiamo considerare il testo votato oggi come un buon compromesso, sulla cui effettiva applicazione, in ogni caso, si dovrà tornare in seguito in maniera più approfondita.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório em que se acolhe a proposta da Comissão de revisão do sistema de normalização europeu tendo devidamente em conta o pedido do Parlamento para que a revisão da normalização europeia mantenha, por um lado, os seus inúmeros aspetos positivos, e, por outro, colmate as suas lacunas e encontre o equilíbrio adequado entre as dimensões nacional, europeia e internacional.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Tenendo in considerazione le conclusioni della relazione del gruppo EXPRESS e le risposte alla consultazione pubblica della Commissione in merito all'attuale quadro giuridico della normalizzazione europea, sono state ormai costruite le basi per una revisione del sistema europeo di normalizzazione. Sottolineando l'importanza di una facile accessibilità alle norme, che consentirebbe una maggiore partecipazione delle PMI, delle autorità pubbliche e delle componenti sociali al processo di normalizzazione europea, e con l'obiettivo di preservare i numerosi elementi positivi del sistema, colmandone le lacune, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore del regolamento che migliora l'utilizzo degli standard tecnici nel settore dei servizi e delle telecomunicazioni.

Grazie a questo nuovo regolamento, le imprese europee avranno un accesso più immediato a soluzioni standard per problemi tecnici, con un conseguente taglio ai costi di produzione, diffusione facilitata delle migliori pratiche e aumento della competitività. Il nuovo regolamento, che punta a modernizzare il cosiddetto processo di "normalizzazione", semplifica l'intero sistema in termini amministrativi e finanziari, assicurando un elevato livello di trasparenza.

Penso che il maggiore successo ottenuto riguarda la garanzia di partecipazione delle piccole imprese e dei rappresentanti dei consumatori, delle organizzazioni ambientaliste e della società civile, che saranno consultati durante l'intero processo di sviluppo degli standard. Si tratta di un punto molto importante visto che le piccole e medie imprese, sia per la loro dimensione ridotta, sia a causa di problemi linguistici, hanno maggiori difficoltà a essere parte attiva nel sistema, pur costituendo effettivamente la base economica del nostro sistema europeo.

Inoltre, grazie a questa nuova normativa, gli standard europei risulteranno anche più compatibili con quelli internazionali, migliorando così la competitività globale delle imprese dell'UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – J'ai voté en faveur du règlement visant à moderniser le processus européen de normalisation en simplifiant le système actuel au niveau administratif et financier, tout en garantissant un haut niveau de transparence. Le texte vise en particulier à améliorer l'utilisation de normes dans les secteurs des services et des technologies de l'information et de la communication. Grâce à ces nouvelles dispositions, les entreprises européennes accèderont plus vite à des solutions standards pour les problèmes techniques, ce qui leur permettra de réduire leurs coûts de production. Ces dispositions permettront également une meilleure compatibilité avec le système international de normalisation. Ainsi, ce texte contribuera à améliorer la compétitivité des entreprises européennes et à stimuler la croissance. La Commission a estimé que les normes ont un impact sur la croissance de l'UE s'évaluant à plus de 35 milliards d'euros par an. Au cours des discussions, j'ai été particulièrement attentif à l'implication des PME dans l'élaboration des normes, ainsi qu'à celle des consommateurs - surtout les vulnérables -, afin de garantir que l'avis des utilisateurs finaux soit pris en compte et que les produits répondent à leurs besoins. Le texte final me parait assez équilibré, et je lui apporte mon soutien. Le règlement entrera en vigueur début 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. On 1 June 2011, the European Commission adopted a ‘Standardisation Package’ composed of a proposal for a regulation aimed at revising and replacing the existing legal framework on European standardisation, an impact assessment and a communication providing a strategic vision for European standardisation for the next decade. The proposed regulation builds on two general public consultations held in 2009 and 2010, the work of the Expert Panel for the Review of the European Standardisation System (EXPRESS), the White Paper on Modernising ICT Standardisation in the EU – The Way Forward, and the European Parliament resolution of 21 October 2010 on the future of European standardisation. The purpose of this draft report is to cover the key issues that require close consideration in this proposal so as to facilitate the discussions in the committee. While the rapporteur reserves the right to table more amendments after having further examined the Commission’s proposal and conducted further consultations, her intention at this stage is to generate a fruitful discussion in the committee and she looks forward to further suggestions.

 
  
MPphoto
 
 

  Matteo Salvini (EFD), per iscritto. − Ho sostenuto la proposta legislativa sulla normalizzazione europea presentata dall'on. Lara Comi in quanto si è posta l'importante obiettivo di modificare tutta una serie di linee guida in un settore tecnico molto importante per il mondo delle imprese come quello della normalizzazione. Grazie a questo provvedimento le Piccole Medie Imprese saranno direttamente coinvolte nello sviluppo dei nuovi standard grazie a tariffe di accesso più basse. Inoltre, nella definizione degli standard, ci sarà spazio anche per i consumatori attraverso le loro associazioni di rappresentanza.

 
  
MPphoto
 
 

  Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − Il nuovo regolamento sulla normalizzazione europea rappresenta un compromesso soddisfacente raggiunto dopo un anno di difficili negoziati. Ritengo che la normalizzazione europea rappresenti un passo fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi delineati dalla strategia Europa2020 e per un forte rilancio del mercato interno. Grazie a questo regolamento le imprese europee potranno ottenere certificati di conformità all'interno di un sistema costantemente aggiornato, i prodotti saranno più sicuri, i servizi più rapidi e i costi più bassi. Tutto questo rappresenta un vantaggio in particolare per le PMI, prima sottorappresentate, le quali ora saranno maggiormente rappresentate e dovranno far fronte a costi più bassi e in generale a meno oneri. Il regolamento infatti ha tra gli obiettivi l'abbattimento delle barriere burocratiche e l'aumento della trasparenza, senza tralasciare inoltre la tutela dei consumatori e dell'ambiente.

 
  
MPphoto
 
 

  Olga Sehnalová (S&D), písemně. − Podpořila jsem návrh nařízení o evropské normalizaci, neboť se jedná o důležitý krok směrem k modernizaci tvorby evropských norem. Ta je přitom nezbytným předpokladem nejen pro zvýšení konkurenceschopnosti a hospodářského růstu evropských firem v rámci globálních trhů, ale také dalším krokem k dokončení myšlenky plně fungujícího jednotného trhu. Vítám rovněž větší zapojení širšího okruhu konzultovaných stran do procesu tvorby norem – zástupců spotřebitelů, občanské společnosti či sociálních partnerů. Ti všichni musí být plnohodnotnými členy dialogu, neboť se jedná o výsledné uživatele výrobků a služeb, kteří jsou zároveň nejlépe schopni popsat svoje konkrétní potřeby. Fungující celoevropské normy budou znamenat nejen spokojenost spotřebitelů, ale také posílení jejich důvěry v jednotný trh. V neposlední řadě nesmíme zapomenout na malé a střední podniky, které netransparentní tvorba a přijímání norem spojené s vysokou administrativní zátěží může nejen diskriminovat, ale dokonce jim může působit existenční problémy. Jsem proto ráda, že i zástupcům těchto podniků bude umožněno podílet se prostřednictvím konzultací na normalizační činnosti.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. Le règlement sur la normalisation adopté enrichit le cadre législatif actuel et fournit un outil valide aux entreprises pour atteindre l'harmonisation du marché intérieur. La définition de règles claires, ayant la même valeur dans tous les pays de l'Union, permettra à notre marché de partager des critères de production communs. Les bénéfices de la simplification accroîtront deux facteurs nécessaires au développent de notre espace de libre marché: la compétitivité des entreprises et la tutelle des consommateurs. La combinaison de ces deux éléments est essentielle pour l'harmonisation du système européen de production dont il faut exclure les services sociaux destinés aux citoyens. D'un côté, les normes communes améliorent le marché, de l'autre, on ne doit pas permettre que les normes applicables aux biens de consommation soient appliquées aussi aux services destinés aux citoyens. Il appartient aux États de fixer les critères d'organisation, de gestion et de financement de la sécurité sociale et des services sanitaires; le processus de normalisation ne peut être le moyen pour régler les besoins primaires des citoyens. Cette limitation représente une victoire du groupe S&D; ensemble, nous avons sauvegardé le droit et l'accès des citoyens aux services.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A Comissão Europeia apresentou a proposta de regulamento relativo à normalização europeia que tem como objetivo melhorar o método de estabelecimento de normas e a correspondente aplicação das mesmas no espaço europeu. Voto favoravelmente ao processo de normalização europeia devido ao facto de entender que irá beneficiar a competitividade europeia, defender os direitos dos consumidores, responder às alterações climáticas e garantir uma crescente abertura a novos mercados. Num momento de crise económica e financeira, a existência de normas nacionais contraditórias ou a ausência de normas harmonizadas dão origem a custos de transacção e a custos unitários mais elevados devido à necessidade de produzir lotes distintos. Defendo ainda que deve ser atribuída especial atenção às Pequenas e Médias Empresas (PME's) que se deparam com uma série de problemas no que diz respeito às normas e à normalização europeia, assim como deve ser garantido que no domínio das TIC as normas sejam elaboradas por organismos de normalização europeus e não por outras entidades.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru rezoluţia legislativă referitoare la propunerea de regulament privind standardizarea europeană, deoarece consider că standardizarea europeană poate contribui la sporirea competitivităţii întreprinderilor, facilitând libera circulaţie a bunurilor şi serviciilor, interoperabilitatea reţelelor, mijloacele de comunicare, progresul tehnologic şi inovarea. Obiectivul principal al standardizării îl constituie definirea unor specificaţii voluntare de ordin tehnic sau calitativ care să poată fi respectate de produsele, procesele de producţie sau serviciile actuale sau viitoare. Standardizarea poate viza diferite aspecte, precum standardizarea diferitelor clase sau dimensiuni ale unui anumit produs sau specificaţiile tehnice de pe pieţele de produse sau servicii pentru care compatibilitatea şi interoperabilitatea cu alte produse sau sisteme sunt esenţiale.

Principiile fundamentale, recunoscute de Organizaţia Mondială a Comerţului (OMC) în domeniul standardizării, şi anume, principiile coerenţei, transparenţei, deschiderii, consensului, aplicării voluntare, independenţei faţă de interese particulare şi eficienţei trebuie să stea la baza standardizării europene. În conformitate cu aceste principii fundamentale, este important ca toate părţile interesate relevante, inclusiv autorităţile publice şi întreprinderile mici şi mijlocii (IMM-urile), să fie implicate în mod adecvat în procesul de standardizare la nivel naţional şi european. Organismele de standardizare naţionale ar trebui să încurajeze şi să faciliteze participarea părţilor interesate.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − This new regulation sets the rules for cooperation between national and European standardisation bodies and the European Commission. This will ensure clarity and help avoid administrative problems with a view to allowing firms to get quicker access to standard solutions to technical problems. This modernisation in the development process for EU standards will enable firms to cut production costs. It will help in the spread of best practice, and it will also boost competitiveness and drive growth. I fully support this regulation as voted by the European Parliament, and I am especially pleased that small firms, representatives of consumers, environmental and civil society bodies will now be consulted during the development process.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Normen im Dienstleistungsbereich oder IKT unterstützen die Verbreitung von Verfahren und Neuerungen. Es wird nun das gesamte System der Verwaltung und Finanzierung vereinfacht - und dadurch eine hohe Transparenz sichergestellt. Die Wettbewerbsfähigkeit für europäische Unternehmen auf dem Weltmarkt ist damit angehoben. Es ist dies der erste vom Parlament verabschiedete Legislativvorschlag im Rahmen der Binnenmarktakte, und seine Regeln treten am 01.01.2013 in Kraft.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Przegląd europejskiego systemu normalizacji jest niezbędny. System ten zawiera wiele elementów, które należy uznać za udane i zachować . Niemniej jednak zawiera on również pewne braki, których uzupełnienie jest niezbędne. Przegląd aktualnego systemu powinien prowadzić do znalezienia równowagi między wymiarem europejskim, krajowym i międzynarodowym.

Niezbędne jest również zapewnienie uczestnictwa w normalizacji europejskiej zarówno organów publicznych, jak i zainteresowanych grup społecznych, takich jak konsumenci czy pracownicy. Istotne jest również, aby europejski proces ustanawiania norm był bardziej przejrzysty, a także zapewniał stabilność finansową. Dlatego głosowałem za.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. O conceito de normalização europeia implica uma cooperação entre o setor industrial, as autoridades públicas e outras partes interessadas. O relatório defende que a normalização contribui para aumentar a competitividade das empresas, facilitando, nomeadamente, a livre circulação de bens e serviços e também para aumentar a concorrência e baixar os custos de produção e venda. Estas normas e a normalização da UE são utilizadas enquanto instrumentos políticos que garantem a fluidez e o funcionamento do mercado único, promovendo a livre concorrência e, assim, aprofundando as divergências entre países. Preocupa-nos também a intenção de desenvolver normas europeias no setor dos serviços, tal como previsto na Diretiva Serviços, que, segundo o relatório, conduzirá a uma maior harmonização nesse setor, aumentará a transparência, a qualidade e a competitividade dos serviços europeus. Pelo contrário, a liberalização e a privatização dos serviços trará consequências negativas para as populações dos Estados-Membros, designadamente dos que se encontram em situações sociais e económicas fragilizadas, como é o caso de Portugal.

 
  
  

Report: Sophie Aunonie (A7-0199/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, considerando que a segurança alimentar constitui uma das principais preocupações dos cidadãos europeus. A legislação europeia deve, por conseguinte, assegurar uma proteção ótima mediante a atualização e o reforço das disposições tão frequentemente quanto necessário. Assim, na sequência da crise da encefalopatia espongiforme bovina (EEB), já em 1997 a UE adotou regras estritas em matéria de identificação e rastreabilidade dos bovinos. Concordo com a Relatora que acolhe favoravelmente a presente proposta legislativa da Comissão, pois a mesma irá reforçar a segurança da carne de bovino para os consumidores. Saliento que a relatora propõe certas clarificações adicionais relativamente a cada aspeto do texto em apreço, que considero relevantes no que respeita à identificação eletrónica dos bovinos e permitem obter dados mais fiáveis, o que reforça o sistema de rastreabilidade e, consequentemente, a segurança alimentar. No que diz respeito à simplificação da rotulagem e particularmente no que diz respeito à atualização das competências atribuídas à Comissão, é importante que, o mais tardar cinco anos após a entrada em vigor deste regulamento, a mesma apresente ao Parlamento Europeu e ao Conselho um relatório e, se necessário, propostas adequadas sobre a aplicação do presente regulamento e sobre os progressos necessários.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberta Angelilli (PPE), per iscritto. − In questa proposta di regolamento sono emerse alcune contraddizioni, in quanto le disposizioni contenute in essa da una parte apportano vantaggi attraverso l'identificazione elettronica dei bovini che consente di accelerare la loro registrazione e quindi la loro tracciabilità. Dall'altra, invece, compiono alcuni passi indietro con la giustificazione di abbattere i costi e gli oneri amministrativi sostenuti dagli Stati membri e dagli operatori che scelgono di applicare il regime dell'etichettatura facoltativa. Con tanti sforzi abbiamo raggiunto in questi anni un livello ottimale di tutela della salute dei nostri cittadini, cercando di fornire al consumatore tutte le informazioni utili che contribuiscono a incrementare il valore aggiunto e la qualità dei prodotti. Abbiamo altresì cercato, con l'etichettatura facoltativa, di arginare l'industria dell'anonimato della carne bovina e delle contraffazioni. E allora perché vanificare il lavoro fatto? Perché sopprimere l'etichettatura facoltativa, quando proprio perché facoltativa non obbliga nessuno ad applicarla?

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − În aceste momente dificile din punct de vedere economic pentru statele Uniunii, împovărarea agricultorilor cu cerinţe administrative suplimentare nu este oportună. Agricultorii au suficiente provocări cu care sunt nevoiţi să se confrunte pentru a li se mai adăuga şi alte poveri. În acelaşi timp, însă, securitatea alimentară este una dintre principalele preocupări ale cetăţenilor europeni.

Identificarea electronică a bovinelor permite obţinerea unor date mai fiabile, întărind totodată şi sistemul de trasabilitate. Statele membre vor putea decide dacă cerinţele se vor aplica în mod obligatoriu pe teritoriul lor. Cred că este o soluţie foarte bună şi sprijin abordarea raportorului şi soluţia propusă de către Comisie, motiv pentru care am votat în favoarea acestui raport.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Pour assurer une sécurité alimentaire optimale, tous les bovins sont contrôlés de leur naissance à leur abattage, et doivent porter des boucles aux oreilles avec un numéro de référence. C'est ce que l'on appelle la traçabilité de la viande. Etant donné les progrès réalisés par la technique de l'identification électronique, mon rapport propose le développement progressif et harmonisé de cette technologie, sur une base volontaire donc uniquement pour les éleveurs bovins qui le souhaitent. Dans 5 ans, nous ferons le bilan de ce développement. Nous verrons alors s'il est opportun de rendre obligatoire l'identification électronique pour remplacer l'identification conventionnelle par boucles d'oreille. En ce qui concerne l'autre volet de ce texte, à savoir l'étiquetage de la viande bovine, mon rapport recommande la simplification de la procédure permettant d'utiliser des mentions facultatives sur les paquets de viande. Il s'agit par exemple des informations relatives à la race de l'animal ou à la méthode d'élevage. Trop souvent, l'Union européenne est perçue comme contraignante. Sur ce dossier de l'étiquetage de la viande bovine, le Parlement européen recommande de simplifier la vie des éleveurs et des opérateurs du secteur bovin. Je vais maintenant lancer les négociations avec les ministres européens.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą. Galvijų elektroninio identifikavimo sistema siekiama pagerinti galvijų atsekamumą. Elektroninis identifikavimas padės užtikrinti didesnę ES maisto saugą ir stiprinti gyvūnų ligų plitimo kontrolę. Dėl elektroninio nuskaitymo atsivers galimybės ne tik užtikrinti maksimalią jautienos produktų saugą ir higieną, valdyti infekcinių ligų protrūkius, bet ir skatinti šio sektoriaus konkurencingumą. Pritariu, kad elektroninis identifikavimas turėtų likti savanoriška priemone, tačiau būtina, kad plėtojantis elektroninių identifikatorių rinkai jų kaina kristų, ir šis būdas taptų įprastu galvijų identifikavimo būdu.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso un netto voto contrario alla proposta emendata dell'on. Auconie perché ritengo che abolire l'etichettatura facoltativa delle carni bovine sia una decisione senza senso e controproducente, tanto per i consumatori quanto per gli allevatori.

Con questa proposta si appiattisce il mercato e si favorisce l'industria dell'anonimato e della contraffazione, a danno degli allevatori che puntano sulla qualità. I cittadini hanno il diritto di sapere cosa acquistano e cosa mangiano: per questo ribadisco il mio voto negativo alla proposta emendata.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi Europos piliečiai yra susirūpinę dėl maisto saugumo ir Europos teisės aktai privalo užtikrinti tinkamą vartotojams teikiamos jautienos saugumą. Dėl šios priežasties reikia plėtoti elektroninių galvijų identifikatorių rinką, nes tik taip bus gaunami patikimesni duomenys ir sustiprinta atsekamumo sistema. Tai padėtų užtikrinti maisto saugumą, būtų pagreitinta galvijų registracija ir automatizuotos tam tikros užduotys. Jautienos ženklinimas yra labai didelė administracinė našta, tad jis turėtų būti supaprastintas, o nuostatos, susijusios su savanorišku ženklinimu, panaikintos.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Securitatea alimentară este unul dintre principalele subiecte de preocupare ale cetăţenilor europeni. Legislaţia europeană trebuie să le asigure acestora o protecţie optimă, prin intermediul unor dispoziţii actualizate şi mai stricte, de câte ori acest lucru se dovedeşte necesar. Ca urma a crizei generate de encefalopatia spongiformă bovină, Uniunea Europeană a introdus, în 1997, norme stricte de identificare şi trasabilitate a bovinelor. Identificarea electronică a bovinelor permite obţinerea unor date mai fiabile, întărind sistemul de trasabilitate şi, totodată, securitatea alimentară. Totodată, se permite înregistrarea mai accelerată a bovinelor, automatizarea anumitor sarcini şi o gestionare mai eficace a cirezilor. Consider necesară o dezbatere privind caracterul obligatoriu sau facultativ al acestei măsuri şi o cuantificare a costurilor ce ar trebui suportate de fermieri.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif à l'identification électronique des bovins. L'extension de ce mécanisme technologique permet de renforcer le système actuel de traçabilité des bovins et des denrées alimentaires en rendant le système plus rapide et plus précis. Il vise également à progresser en matière de réduction des charges administratives et d'amélioration de la prévention des maladies. A long terme, ce type d'innovation participe à la compétitivité du secteur, innovation bienvenue en ce sens.

 
  
MPphoto
 
 

  Arkadiusz Tomasz Bratkowski (PPE), na piśmie. − Informatyzacja sektora rolnego jest nieunikniona. Współczesny rolnik zobowiązany jest do dostosowania metod produkcji do wymogów i potrzeb końcowego odbiorcy. Odbiorca ten coraz częściej pragnie wiedzieć więcej o zakupionym produkcie, co w przypadku surowców takich jak wołowina jest trudne do osiągnięcia, gdyż warunki jej produkcji są zróżnicowane. Za sprawą systemu elektronicznej identyfikacji i rejestracji bydła – pod postacią specjalnego klipsa na ucho, chipu wszczepianego pod skórę lub opaski na nogę zwierzęcia – możliwe jest zapewnienie bezpieczeństwa żywności i większej kontroli nad rozprzestrzenianiem się chorób wśród zwierząt. Poza tym widzę wiele innych korzyści takiego rozwiązania.

Poprzez elektroniczną identyfikację wprowadzoną na szeroką skalę można ograniczyć niepotrzebną biurokrację za sprawą automatycznego kopiowania i przekazywania w formie cyfrowej wszystkich danych. W dalszej fazie rozwoju producent mógłby za pomocą systemu prowadzić bazę informacji dotyczących pojedynczych sztuk, tj. przebyte choroby, podawane pasze czy szczepienia. Możliwości elektronicznego systemu ewidencji jest wiele, jednak podstawowym warunkiem jego implementacji jest zapewnienie stosownej infrastruktury informatycznej, jak i grona specjalistów, znających biegle rozwiązania techniczne oraz rozstrzygających kwestie etyczne przechowywania i przepływu informacji zebranych przez system. Myślę, że to zadanie należałoby powierzyć instytucjom UE.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − It is essential bovine EID is introduced on a voluntary basis and is not, as some Members of this Parliament urge, subject to a report in five years to consider compulsory EID. The UK cattle ID system works perfectly well, so the choice to upgrade should be an individual decision based upon working preferences. It should be made without fear of penalty under cross compliance if equipment is subject to error. Sheep tagging brought a host of problems that persecuted British farmers whose equipment was especially vulnerable to the elements. Cattle in the UK are often out to grass for at least six months, so tag loss is inevitable. There is crisis in the dairy industry while the beef market is only just seeing a small recovery after years of being in the red. Both are subject to pressures from rising feed costs and cheaper foreign imports and would suffer from any punitive measures levied by the Commission.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar essencial que seja reforçada a segurança da carne de bovino para os consumidores e por considerar que, sendo grande a diversidade de situações nas explorações europeias de bovinos, a identificação eletrónica deve permanecer opcional para os criadores, a menos que o Estado-Membro interessado opte por impô-la no seu território.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Prin această propunere, se urmăreşte să se răspundă unor provocări importante privind adoptarea tehnologiei emergente de identificare electronică a bovinelor, simplificarea dispoziţiilor referitoare la etichetarea cărnii de vită şi mânzat şi actualizarea normelor referitoare la competenţele atribuite Comisiei. Este vorba de asigurarea clarităţii şi aplicabilităţii legislaţiei referitoare la identificarea şi trasabilitatea bovinelor şi de atingerea unui nivel optim de securitate alimentară. Este necesară o adaptare a legislaţiei actuale, îndeosebi pentru a recunoaşte identificarea electronică ca mijloc oficial de identificare a bovinelor. Este esenţial să se asigure armonizarea normelor tehnice pentru a evita o posibilă dezvoltare anarhică a acestei metode de identificare şi pentru a realiza interoperabilitatea între dispozitivele naţionale.

Solicit ca informarea actorilor din sistemul de identificare şi înregistrare a animalelor să fie, pe de o parte, „fără costuri pentru destinatar”, pentru a-i proteja pe micii fermieri şi pe alţi actori din cadrul sistemului de identificare şi, pe altă parte, să fie reluată „ori de câte ori este necesar”, pentru a ţine cont de adaptările prezentului regulament. Pentru a nu crea probleme comerţului din cadrul pieţei interne, este necesar ca statele membre să fie informate de Comisie în legătură cu dispozitivele acceptate pe teritoriul statelor membre care au optat pentru identificarea electronică obligatorie.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Maria Corazza Bildt (PPE), skriftlig. − Jag röstade för betänkandet om elektronisk identifiering av nötkreatur för att det syftar till att minska byråkratin och de administrativa bördorna för lantbrukare samt för att den moderna tekniken borgar för högre livsmedelssäkerhet. Genom användning av den nya elektroniska märkningen av djuren kommer det att vara lättare att snabbt återkalla eller kontrollera smittat kött genom de databaser som upprättas. Samtidigt tycker jag att det är bra att det kommer att vara valfritt för lantbrukare att använda den elektroniska märkningen. Det innebär kostnader och ska inte vara något som de direkt tvingas till.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A segurança alimentar constitui uma preocupação dos cidadãos europeus que temos de garantir. A informação ao consumidor deve ser clara, objetiva e o resultado de um processo simples, não burocrático. A rotulagem facultativa da carne de bovino tem uma importância evidente uma vez que impede a profusão de informação errónea aos consumidores sobre questões sensíveis como raça, modo de criação dos animais, processamento da carne, para as quais o regulamento de informação ao consumidor deverá dar resposta. A carne de bovino é um produto extremamente sensível no que respeita ao mercado comunitário, muito sujeito a pressão por parte de países terceiros com menores exigências em termos de bem-estar animal e sistemas de produção. Considero que se deve melhorar o sistema de rotulagem, mas com regras concretas e um sistema de controlo claro e igual para todos os EM, sempre numa lógica de regime comunitário que impeça diferentes atuações que promovam distorções de concorrência, ou seja deveria ser obrigatório para todos os EM, à semelhança do que existe atualmente para carne de aves ou ovos.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O presente Regulamento pretende abrir caminho para a supressão das disposições sobre o regime de rotulagem facultativa da carne de bovino, definindo algumas regras gerais que permitam enquadrar e proteger os consumidores, a saúde pública e que garantam a sua confiança, através de informações objetivas, verificáveis pelas autoridades competentes e compreensíveis para os consumidores.

O nosso grupo não acompanhou as alterações propostas por considerar que enfraquecem os direitos de informação do consumidor. Consideramos positivo o reconhecimento das diferenças existentes ao nível dos sistemas e práticas agrícolas e organizações do setor, entre os Estados-Membros, pelo que estes devem poder decidir quanto à introdução ou não da IDE no seu território, incluindo na discussão as organizações do setor da carne de bovino e tendo em conta os pequenos agricultores e potenciais impactos. Persistem algumas preocupações e dúvidas quanto às implicações no processo de recebimento de ajudas diretas. Valorizamos, contudo, o facto de se acautelar que nos casos de identificação eletrónica defeituosa, a falha da tecnologia não dê lugar à imposição de sanções pecuniárias aos agricultores. O relatório reconhece que há problemas práticos que continuam a impedir o eficaz funcionamento da IDE, especialmente no que diz respeito à precisão da tecnologia.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlo Fidanza (PPE), per iscritto. − Non posso ritenermi soddisfatto dal voto odierno sull'etichettatura delle carni bovine. Seppur per pochi voti, non siamo riusciti a mantenere l'etichettatura facoltativa. Una richiesta specifica di tutta la filiera italiana che giustamente esprimeva preoccupazione: l'abolizione comporta per gli allevatori un danno economico - molti hanno già investito e usano con successo questo strumento - e uno svantaggio competitivo nei confronti degli altri mercati, poiché la produzione italiana si caratterizza per la sua qualità. Il fatto che la relatrice abbia deciso di rinviare il testo in Commissione ENVI ci fa ben sperare, considerando che in Consiglio potrebbe formarsi una maggioranza di blocco per reintrodurre meccanismi di etichettatura obbligatoria a tutela dei principi di qualità e tracciabilità.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Potravinová bezpečnosť je jedným z hlavných predmetov záujmu európskych občanov. Európske právne predpisy musia teda prostredníctvom aktualizovaných a posilnených ustanovení zabezpečovať ich optimálnu ochranu tak často, ako to bude potrebné. Elektronická identifikácia hovädzieho dobytka umožňuje získať spoľahlivejšie údaje, čo posilňuje systém vysledovateľnosti, a teda potravinovú bezpečnosť. Ide o to, aby sa zabezpečila jasnosť a uplatniteľnosť právnych predpisov týkajúcich sa identifikácie a vysledovateľnosti hovädzieho dobytka, a teda aby sa dosiahla optimálna úroveň potravinovej bezpečnosti. Dostatok informácií vedie k väčšej dôvere spotrebiteľov.

 
  
MPphoto
 
 

  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. − Volevo sottolineare l'importanza e la gravità che deriva dall'eventuale abolizione del sistema di etichettatura facoltativa delle carni bovine, per questo ho votato affinché non venisse soppresso questo sistema. Se in sede di negoziato con il Consiglio dovesse passare la posizione del Parlamento, ci sarà una grave mancanza di trasparenza per il consumatore e un abbassamento della qualità del prodotto, in quanto l'etichetta facoltativa consente di inserire ventiquattro tipi di informazione aggiuntiva durante tutta la filiera e non solo le generiche "informazioni utili" dell'etichettatura obbligatoria: paese di nascita del bovino, quello di allevamento e quello di macellazione. Auspico che in sede di negoziati il Consiglio non opti per l'eliminazione del sistema facoltativo di etichettatura.

 
  
MPphoto
 
 

  Ashley Fox (ECR), in writing. − Rules brought in during 2010 require all sheep farmers to electronically tag their sheep. As a consequence, they face financial penalties if they do not achieve 100% accuracy of recording. Yet, the technology at their disposal is not yet 100% accurate. This situation is completely unacceptable. The Commission now wishes to extend electronic identification to bovine animals. However, it seems to have learned from the negative experience of sheep farmers, and has chosen to introduce bovine identification on a voluntary basis. This is a far more pragmatic approach, allowing all stakeholders to benefit, and as such I can support this measure. Given the shambles surrounding the electronic identification of sheep, and the considerable financial impact on farmers, it is imperative that, whilst adhering to the agreed EU technical standards, Member States have control over its introduction to bovine animals.

 
  
MPphoto
 
 

  Françoise Grossetête (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de cette position du Parlement en vue des négociations avec le Conseil, car il me semble qu'elle atteint le bon équilibre entre le respect des producteurs et la modernisation de l'identification des bovins et de l'étiquetage de la viande. Nous devons bien sûr assurer une traçabilité simple et pratique, ainsi qu'une meilleure possibilité de choix pour les consommateurs: c'est pourquoi nous devons encourager l'identification électronique des bovins, qui permet de mieux rationaliser ces processus. Toutefois, nous ne devons pas oublier que nous sommes en période de crise : n'imposons pas aux producteurs de procéder à des investissements trop coûteux, alors qu'ils nous offrent déjà les meilleures conditions sanitaires au monde! Il serait irresponsable d'assujettir les petits producteurs à une telle dépense non urgente, alors qu'ils sont déjà très fragilisés par la situation économique actuelle. Pour ce qui est de l'étiquetage de la viande, il est important de lutter contre une administration trop lourde: tant que des informations sont vraies et vérifiables, les producteurs doivent pouvoir préciser des éléments pouvant aider les consommateurs dans leurs choix. Il est normal d'harmoniser la situation entre la viande bovine et les autres viandes.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – En vue des négociations avec les ministres de l'UE chargés des questions agricoles, le Parlement européen a précisé sa position quant à l'identification électronique des bovins. Des progrès ont été réalisés dans la technique d'identification des bovins, mais elle reste imparfaite. Des défaillances subsistent et nécessitent un ajustement progressif de nos éleveurs. C'est pourquoi il était essentiel qu'ils ne se sentent pas découragés par des règles bureaucratiques toujours plus lourdes venues de Bruxelles. L'identification électronique des bovins ne concernera donc que les éleveurs volontaires. Dans cinq ans, un bilan sera dressé afin de mesurer l'opportunité d'introduire ou non l'identification électronique obligatoire des bovins. Quant à l'étiquetage, les mentions obligatoires concernant l'origine des animaux ne seront pas modifiées. En revanche, le Parlement européen demande que les mentions facultatives relatives à la qualité de la viande bovine (race, méthode d'élevage etc..) soient simplifiées et alignées sur les règles d'étiquetage des autres types de viandes.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už dokumentą, nes būtina užtikrinti teisės aktų, susijusių su galvijų identifikavimu ir atsekamumu, aiškumą ir taikomumą, taip pat pasiekti tinkamą maisto saugos lygį. Maisto saugumas yra viena iš pagrindinių Europos piliečių susirūpinimo priežasčių. Elektroninis galvijų identifikavimas sudaro galimybes gauti patikimesnius duomenis, taip sustiprinama atsekamumo sistema, taigi ir maisto saugumas. Be to, ši sistema leidžia pagreitinti galvijų registraciją, automatizuoti tam tikras užduotis ir užtikrinti veiksmingesnį bandos valdymą. Taip pat būtų naudinga skatinti šios naujos technologijos vystymąsi. Būtina pritaikyti galiojančius teisės aktus, visų pirma tam, kad elektroninis identifikavimas būtų pripažintas oficialia galvijų identifikavimo priemone. Taip pat labai svarbu užtikrinti techninių reikalavimų suderinimą siekiant išvengti nevaldomo šios identifikavimo priemonės vystymosi ir nacionalinių sistemų nesuderinamumo. Tačiau atsižvelgiant į didelę galvijų auginimo būdų įvairovę, elektroninis identifikavimas turėtų būti savanoriškas galvijų augintojų pasirinkimas, išskyrus atvejus, kai atitinkamos valstybės narės nustatė privalomą tvarką savo teritorijose. Galvijų augintojai skatinami rinktis šią technologiją, tačiau ji netaikoma prievarta.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai soutenu le rapport de ma collègue Sophie Auconie, qui a été adopté à une large majorité. Je m'en félicite. L'adoption partielle de ce rapport (pas de vote sur la résolution législative finale) va permettre à Sophie Auconie de lancer les négociations interinstitutionnelles avec le Conseil afin de pouvoir trouver un accord en première lecture.

 
  
MPphoto
 
 

  Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Aby system identyfikacji bydła był efektywny i mógł dobrze służyć zarówno hodowcom jak i konsumentom, powinien być przejrzysty i łatwy w obsłudze. Nowoczesny elektroniczny system pozwoli na jeszcze dokładniejszą weryfikację danych, dzięki czemu poziom bezpieczeństwa konsumentów wzrośnie. Konieczne jest umożliwienie hodowcom dobrowolnego wdrożenia elektronicznego systemu w stadzie, aby nowa technologia nie uderzyła w drobnych rolników. Taka metoda pozwoli jeszcze bardziej ograniczyć zagrożenie zarażeniem chorobami odzwierzęcymi. W przypadku wystąpienia schorzenia ułatwia on lokalizację ogniska choroby.

Aby system był jeszcze bardziej skuteczny, konieczne jest wprowadzenie szeregu ułatwień, prowadzących do uproszczenia procedur. Wielu producentów napotyka przeszkody w rejestracji bydła, takie jak niedostępność sprzętu, brak umiejętności technicznych, bądź też różnego rodzaju awarie sprzętu czy sieci internetowej. Dlatego konieczne jest wydłużenie czasu przeznaczonego na zarejestrowanie zwierzęcia, aby umożliwić wszystkim dokonanie rejestracji we właściwym czasie i ograniczyć liczne kary finansowe.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergej Kozlík (ALDE), písomne. − Potravinová bezpečnosť je významným predmetom záujmu európskych občanov. Elektronická identifikácia hovädzieho dobytka umožňuje získať spoľahlivejšie údaje, čo posilňuje systém vysledovatelnosti, a teda aj potravinovú bezpečnosť. Okrem toho umožňuje zrýchliť registráciu hovädzieho dobytka, zautomatizovať niektoré úlohy a zabezpečiť účinnejšie spravovanie stád. Preto podporujem rozvoj tejto novej technológie. Je potrebná náležitá úprava platných právnych predpisov, aby elektronická identifikácia bola uznaná za oficiálny spôsob identifikácie. Je tiež potrebné zabezpečiť harmonizáciu technických noriem, aby sa predišlo možnému anarchickému vývoju tejto metódy identifikácie a nedostatku interoperability medzi vnútroštátnymi systémami.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Le rapport porté par ma collègue Sophie Auconie concernant l’identification électronique des bovins a reçu l'approbation de notre assemblée. Je me réjouis de l’adoption de ce texte, auquel j’ai apporté mon soutien car il garantit un meilleur contrôle des dispositifs mis en place. Il améliore également la confiance du consommateur tout en veillant à alléger la charge administrative qui pèse sur les producteurs. Le rapport de madame Auconie ouvre un grand chantier en préconisant une simplification de l'étiquetage de la viande bovine et une généralisation de l'identification électronique de ces animaux.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted in favour of this proposal. Food safety and traceability are extremely important issues for the general public.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur l'identification électronique des bovins, qui permettra une meilleure traçabilité de la viande bovine, sans peser de manière disproportionnée sur ce secteur, dans la mesure où il s'agit d'une mesure volontaire. Cependant, l'identification électronique constitue bien une avancée technologique importante en vue d'une plus grande sécurité alimentaire.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − La sicurezza alimentare rientra tra le principali problematiche sentite dai cittadini europei. La legislazione europea deve pertanto assicurare loro una protezione ottimale, tramite disposizioni aggiornate e potenziate alla luce delle nuove esigenze riscontrate. Per questo motivo sono favorevole all’approvazione di questa relazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Aš, kaip Aplinkos, visuomenės sveikatos ir maisto saugos komiteto narė, pritariau, kad pagrindinis kriterijus, taikomas vartotojams tiekiamam maistui, – aukšti kokybės ir saugos standartai. Dėl šios priežasties sveikintinas dokumentas, kuriuo siekiama dar labiau sustiprinti vartotojams tiekiamos jautienos saugumą. Galvijų elektroninio identifikavimo sistemos privalumas – galimybė atsekti ir gauti patikimus duomenis apie vartotoją pasiekiantį maistą. Taip pat dokumente teigiama, kad ši sistema padėtų ūkio valdymui, todėl turėtų būti suvienodinta su jau veikiančiomis valstybėse narėse. Tai dar vienas žingsnis, padedantis pasiekti saugaus maisto lygį ES vartotojams.

 
  
MPphoto
 
 

  Rareş-Lucian Niculescu (PPE), în scris. − Am votat împotriva amendamentelor care prevăd eliminarea etichetării facultative a cărnii de vită şi de mânzat, pentru că cetăţenii europeni au dreptul să dispună de informaţii cât mai detaliate despre produsele pe care le cumpără. Mă pronunţ pentru simplificarea acestui sistem însă nu şi pentru eliminarea lui. În măsura în care nu determină o birocraţie exagerată, sistemele de etichetare facultative trebuie încurajate în toate domeniile producţiei alimentare.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Não obstante ter votado favoravelmente o relatório na sua globalidade, votei contra as propostas de alteração ao Regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.° 1760/2000 no respeitante à identificação eletrónica dos bovinos. Este regulamento pretende suprimir as disposições sobre o regime de rotulagem facultativa da carne de bovino. Considero muito importante este regime que permite especificar e valorizar aspetos, tais como os relativos à raça, à alimentação, e aos sistemas de produção, aspetos tão importantes para os consumidores como para os agricultores que utilizam estas menções para fins comerciais, tirando também daí dividendos. No caso de Portugal, o esforço que foi realizado pelos produtores, que viram na implementação deste tipo de regimes voluntários (que requerem aprovação de cadernos de especificações pelas autoridades competentes, controlo e rotulagem específica) uma mais-valia para produção nacional, poderá sair gorado se os mesmos regimes deixarem de existir.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che attualmente le basi di dati conformi alla direttiva 64/432/CEE, contenenti informazioni sui bovini, non tengono conto dell'avvento della tecnologia dell'identificazione elettronica dei bovini e che la revisione del regolamento (CE) n. 1760/2000 favorisce un progressivo e armonioso sviluppo di tale nuova tecnologia, è opportuno adattare anche i principi di raccolta dei dati in questione rendendoli compatibili con i nuovi metodi di identificazione dei bovini. Tenendo conto degli ulteriori obiettivi di semplificare le disposizioni relative all'etichettatura delle carni bovine - nonostante gli aspetti legati all'etichettatura siano coperti della legislazione orizzontale e quindi non dovrebbero formare oggetto di un'attribuzione di competenze alla Commissione - e di aggiornare le competenze assegnate alla Commissione, e ricordando tuttavia che la delega di poteri può essere revocata in ogni momento dal Parlamento europeo e dal Consiglio, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − Against, because the results are too mixed. Adopted: our AMs introducing labelling provisions for beef derived from cloned bovine animals or descendants of cloned animals - very good. Electronic identification (EID): Standards for EID shall be harmonised (delegated acts). MS can keep the current system, but are also allowed to make compulsory the use of one electronic identifier besides traditional means of identification (see briefing enclosed). In five years, the COM shall submit a report on feasibility of mandatory EID everywhere in the EU, accompanied by a legislative proposal if appropriate (ENVI AM adopted). Very bad: The existing approval system of voluntary labelling of beef products is abolished. At present, any operator who wants to indicate information which is additional to the obligatory information on their labels has to send a specification to the competent authority of the Member State, which has to approve the reliable functioning of the labelling system. This approval system, ensuring that consumers can trust what is indicated, is abolished according to the amendments adopted today. Only general food labelling legislation shall apply to voluntary beef labelling, which is not enough for a sensitive product like beef.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – J'ai voté pour ce rapport, car je suis convaincue que ma collègue Sophie Auconie a su trouver une position équilibrée et constructive sur les règles relatives à l'identification des bovins. En effet, la traçabilité des bovins telle qu’elle existe aujourd’hui fut mise en place à la suite de la crise de la vache folle en 1996, qui avait révélé la nécessité d’une traçabilité totale de la fourche à la fourchette. Le système de traçabilité pour les bovins tel qu’il existe actuellement fonctionne. Il est considéré comme simple et bien accepté sur le terrain. Cependant, pour adapter cette identification aux innovations techniques, le règlement prévoit un développement progressif et harmonisé de cette technologie pour les éleveurs volontaires uniquement. Un bilan sera effectué dans 5 ans, laissant aux éleveurs le temps de s'adapter, pour évaluer l'opportunité de rendre obligatoire les puces d'identification électronique.

 
  
MPphoto
 
 

  Matteo Salvini (EFD), per iscritto. − Ho deciso di votare negativamente la relazione sulla proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che riguarda l'identificazione elettronica dei bovini e che sopprime le disposizioni relative all'etichettatura facoltativa delle carni bovine. Infatti, giudico sbagliato sopprimere il sistema di etichettatura la cui applicazione è facoltativa, invocando oneri amministrativi che ciascun allevatore può decidere facoltativamente di accollarsi o meno. Al contrario, tale sistema di etichettatura ha dimostrato la propria efficacia nel favorire un acquisto consapevole da parte del consumatore, facendo sì che le informazioni complementari siano fornite in maniera armonizzata e certificata. La sua abolizione favorirebbe i produttori meno trasparenti

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. − In Italia, così come nella maggior parte dei Paesi europei, sono molti gli operatori che da anni stanno investendo per conformarsi alle normative europee sull'etichettatura delle carni bovine. Questo importante strumento ha come fine quello di fornire informazioni utili (quali la razza e il sesso dell’animale, l’alimentazione usata e l’età del bovino, ecc..) verso le quali i consumatori mostrano interesse ai fini di un acquisto consapevole ed informato. Il suo successo è oramai palese in tutta Europa. L'eliminazione delle disposizioni sulle indicazioni facoltative in etichetta creerebbe un vuoto, con la conseguenza di veder proliferare sistemi differenti di etichettatura volontaria della carne bovina, senza adeguati e rigorosi meccanismi di controllo; correndo inoltre il rischio di lasciare gli operatori in uno stato di incertezza. Per questo motivo ho espresso il mio voto negativo per tutti quegli emendamenti che tentavano di respingere il mantenimento del sistema dell’etichettatura facoltativa delle carni bovine.

 
  
MPphoto
 
 

  Francisco Sosa Wagner (NI), por escrito. − En este asunto, si bien la trazabilidad de la procedencia de la carne es una medida que favorece la seguridad y la calidad alimentarias, considero que en la actual situación no es enteramente procedente, en particular por lo que pueda afectar a las pequeñas explotaciones ganaderas.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté contre ce texte. Étant donné que la sécurité des aliments constitue un sujet de préoccupation majeur des citoyens européens, il faut exiger des États membres la modernisation de leurs mesures d'identification et de traçabilité, selon un calendrier défini. Donner aux consommateurs plus d'informations sur ce qu'ils consomment accroîtra la confiance de ceux-ci. Cependant, l'amendement 46 incorporé par le PPE, l'ALDE et ECR qui abolit pratiquement l'ÉTIQUETAGE FACULTATIF DES BOVINS" est totalement inacceptable et ne me permet pas de voter en faveur de ce texte.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Apoiei a posição da Relatora que recebeu as propostas da Comissão relativas à introdução da identificação eletrónica dos bovinos a título facultativo. Considero que é necessário adaptar a legislação a fim de reconhecer a identificação eletrónica como um meio oficial de identificação de bovinos, tendo em conta como a tecnologia e a sua utilização neste domínio se desenvolvem e generalizam. Tal tecnologia trará uma série de benefícios para aqueles que pretenderem utilizá-la, principalmente nos domínios da rastreabilidade e da gestão dos efetivos. Todavia, é importante que, à medida que a utilização da identificação eletrónica dos bovinos se for generalizando, as normas técnicas sejam harmonizadas em toda a União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Raportul privind identificarea electronică a bovinelor şi eliminarea dispoziţiilor privind etichetarea facultativă a cărnii de vită şi de mânzat. Identificarea electronică a bovinelor permite obţinerea unor date mai fiabile, întărind sistemul de trasabilitate şi, totodată, securitatea alimentară.

Este necesară o adaptare a legislaţiei actuale, îndeosebi pentru a recunoaşte identificarea electronică ca mijloc oficial de identificare a bovinelor. Trasarea cărnii de vită la sursă prin identificare şi înregistrare este o condiţie obligatorie pentru etichetarea referitoare la origine de-a lungul întregului lanţ alimentar. Aceste măsuri asigură protecţia consumatorilor şi sănătatea publică şi promovează încrederea consumatorilor. Utilizarea sistemelor electronice de identificare ar putea fluidiza procesele de trasabilitate, prin citirea şi înregistrarea automată şi mai exactă în registrul exploataţiei. De asemenea, ea ar permite raportarea automată în baza electronică de date a deplasărilor animalelor şi, astfel, îmbunătăţirea vitezei, fiabilităţii şi preciziei sistemului. Utilizarea sistemelor electronice de identificare ar îmbunătăţi gestionarea plăţilor directe acordate fermierilor pe cap de animal, prin optimizarea controalelor şi reducerea riscurilor de erori la plată.

 
  
MPphoto
 
 

  Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – C'est avec une grande satisfaction que j'ai accueilli le rejet de l'obligation d'identification électronique des bovins, soutenue par certains députés qui avaient manifestement perdu de vue les intérêts des éleveurs. Cette mesure avait suscité l'indignation et l'inquiétude des agriculteurs, que je partageais et qui m'avaient amenée à intervenir auprès de la Commission pour lui faire part de cette situation incompréhensible. Le surcoût et de la surcharge administrative induits par cette technique aurait conduit à la disparition de nombreux élevages, surtout ceux de petite taille et ceux situés dans les zones de montagne, qui n'auraient pu respecter cette obligation, alors qu'ils sont pourtant une part essentielle de notre patrimoine, de notre tissu rural et de la biodiversité. Si le renforcement de l'arsenal juridique peut se comprendre au regard des impératifs de traçabilité et de sécurité alimentaire, de l'étable à l'assiette, il ne peut se faire au détriment de la liberté inhérente au métier d'éleveur, d'autant que les techniques traditionnelles (tatouages, boucles en plastique) ont démontré leur fiabilité et leur pérennité. Je me félicite donc que, même à une courte majorité, le caractère facultatif de l'identification électronique des bovins soit désormais la règle et que cela soit développé sur une base uniquement volontaire.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Zapoznając się ze szczegółami tego dokumentu, jestem podbudowany ogromem pracy komisji (ilość poprawek) oraz uwzględnieniem stopnia zaawansowania systemów wdrożeniowych w rolnictwie. Zgadzam się z większością opinii i jestem przekonany, iż wprowadzona technologia przyniesie szereg korzyści. Jednak zdecydowałem się wstrzymać od głosu, ponieważ nie jestem przekonany, czy dobrowolność wprowadzania elektronicznej identyfikacji bydła bez określenia okresu granicznego nie wpłynie na opieszałość wdrożenia tego systemu w biedniejszych krajach Unii Europejskiej.

 
  
  

Report: Linda McAvan (A7-0165/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, considerando essencial evitar de futuro todos os possíveis lapsos existentes nas leis de farmacovigilângia de modo a proteger os pacientes e facilitar a detenção e retirada em grande escala de medicamentos perigosos. Este relatório é particularmente importante porque a legislação em vigor sobre a farmocovigilância estabelece as regras e a monitorização da segurança dos medicamentos uma vez autorizados a circular no mercado europeu. Esta legislação foi um grande avanço institucional europeu, independentemente de um caso específico que a colocou em causa. Deste modo, este relatório, ao reforçar as obrigações para as empresas de fármacos, ao exigir mais transparência e ao instar a uma urgente avaliação a nível da União Europeia que deve ser feita automaticamente, serve para esclarecer casos duvidosos e certamente contribuirá para os objetivos a que este relatório se propõe.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a adopté de nouvelles modifications de la législation européenne en matière de pharmacovigilance afin d’empêcher la commercialisation de médicaments nocifs au sein de l’Union européenne. Nombreux sont ceux qui se souviennent du scandale du Médiator, et le législateur devait donc intervenir pour assurer la sécurité des citoyens européens. En enlevant toute marge de manœuvre aux États, la procédure d’urgence revêt désormais un caractère automatique comme le souhaitait la Commission. De plus, le niveau de transparence exigé de la part des entreprises a été grandement rehaussé, leur demandant de justifier tout retrait volontaire d’un médicament ou le refus de renouvellement de celui-ci.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kuriuo siekiama priimti naujas priemones, padėsiančias sustiprinti farmakologinį budrumą visoje ES ir užtikrinti didesnį vaistų saugumą visoje ES. Vaistų saugos stebėjimu siekiama nustatyti bei įvertinti šalutinį vaistų poveikį ir taip užkirsti kelią netinkamiems vaistams patekti į rinką. Poreikis užtikrinti vaistų saugumą iškilo po 2011 m. Prancūzijoje atlikto tyrimo dėl šioje šalyje gaminamo vaisto Mediator, nuo kurio sukelto poveikio, manoma, visoje ES galėjo mirti nuo 500 iki 2 tūkstančių žmonių. Todėl pritariu vaistų saugumo stiprinimui, ypač įpareigojimui viešai vaistų, kuriems buvo atsisakyta išduoti leidimą prekiauti, taip pat kurių leidimas buvo atšauktas arba leidimo galiojimas buvo sustabdytas ir kurių tiekimas uždraustas arba kurie pašalinti iš rinkos, sąrašą bei kitoms direktyvoje numatytoms pacientų apsaugos priemonėms.

 
  
MPphoto
 
 

  Erik Bánki (PPE), írásban. − Örömmel támogattam szavazatommal a jelentést, hiszen a jelen javaslat kiváló példa arra, hogy az oly sokat kritizált uniós jogalkotás képes gyorsan is reagálni a gyakorlati élet kihívásaira, különösen ha a közegészség védelméről van szó. Az eset kapcsán az Európai Bizottság azonnal feltárta a farmakovigilancia még létező gyenge pontjait, és előterjesztette a szükséges módosításokat, melyekről a Tanács és a Parlament meg tudott állapodni, így a módosítások már 2013-ban hatályba léphetnek.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Alors que l'affaire du Médiator a mis en lumières les graves lacunes subsistant dans le domaine de la sécurité des médicaments, je salue l'accord en première lecture que nous avons entériné aujourd'hui. Ce paquet pharmacovigilance répond à une exigence de sécurité supplémentaire. Cela passe par une modification de la directive de 2001 pour renforcer le cadre légal : créer une procédure d'urgence à caractère automatique, renforcer l'obligation de transparence pour les entreprises ou encore prévoir une liste noire des médicaments soumis à une surveillance supplémentaire. Ce sont les nouveautés de cette réforme qui, il faut l'espérer, sera en mesure de pallier les défaillances et de renforcer la fiabilité du système européen du médicament.

 
  
MPphoto
 
 

  Nora Berra (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de la modification de la directive européenne de 2010 relative à la pharmacovigilance. Cette révision fait suite au scandale du Mediator. Que veut le Parlement européen? Concrètement, nous voulons un renforcement des obligations en cas de retrait d'un médicament: tout retrait dans un État membre devra désormais être notifié et motivé auprès de toutes les autorités sanitaires européennes. En cas de suspicion de risque sanitaire, le retrait s'accompagnera d'une procédure d'évaluation pour anticiper les conséquences éventuelles d'un dysfonctionnement. Nous ne voulons plus attendre l'urgence pour régler les problèmes. Enfin, comme nous l'avons voté en France, tous les médicaments soumis à une surveillance renforcée seront librement consultables sur une liste rendue publique. Ce devoir de transparence nous semble indispensable pour restaurer la confiance entre les citoyens, les autorités sanitaires et les laboratoires pharmaceutiques.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi labai svarbu užtikrinti geresnį vaistų saugumą ES lygmeniu. Dėl šios priežasties turime didinti Europos vaistų agentūros įsipareigojimą kaupti signalų aptikimo duomenis ir nedelsiant imtis veiksmų jų atžvilgiu, taip pat stiprinti ES valstybių narių bendradarbiavimą. Norint užtikrinti, kad Farmakologinio budrumo rizikos vertinimo komitetas galėtų įveikti tenkantį darbo krūvį ir kad pacientai bei sveikatos priežiūros specialistai visapusiškai prisidėtų prie farmakologinio budrumo sistemos tobulinimo, reikalingi papildomi direktyvos pakeitimai. Pirma, privalomas aiškus skelbimas dėl prekybos vaistu licencijos atšaukimo arba pakartotinio prašymo išduoti licenciją nepatenkinimo. Taip pat kiekvienais metais turi būti viešai skelbiami vaistų, kuriais prekiauti buvo atsisakyta išduoti leidimą, sąrašą ir tokių veiksmų motyvus. Antra, leidimo prekiauti turėtojas turi pateikti pranešimą, jei jis ėmėsi veiksmų trečioje šalyje, nes reguliavimo institucijoms būtų naudinga žinoti apie bendrovės panaikinimą, nepratęsimą ar kitokį leidimo prekiauti veikimo sustabdymą trečiojoje šalyje. Trečia, siekiant naudos vartotojui, kad šis galėtų suprasti vaisto naudą ir galimą riziką, turėtų būti sudaromos vaisto duomenų lentelės.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Gli effetti dei farmaci dannosi si protraggono per decenni, con risvolti di impatto sociale rilevante, senza contare migliaia di tragedie personali: ancora oggi si scontano gli effetti di medicinali pericolosi prescritti negli anni '50 e '60.

Abbiamo il dovere morale di utilizzare al massimo delle potenzialità gli strumenti scientifici e normativi di cui disponiamo per prevenire, fin dove è possibile, sofferenze e danni alla salute, anche nell'interesse di un settore che contribuisce in maniera determinante alle nostre economie e che non deve essere genericamente criminalizzato, laddove precise responsabilità cadono su un numero ristretto di manager privati.

Per questo, le quattro modifiche alla direttiva, suggerite dalla Commissione, sono del tutto ragionevoli e opportune: esse conferiscono maggiore rapidità nell'attivazione di procedure di verifica e di prevenzione della commercializzazione di medicinali potenzialmente pericolosi e contribuiscono a far emergere più nettamente ogni traccia di possibile dolo da parte delle società che commercializzano farmaci che si rivelino in seguito dannosi.

Le integrazioni proposte dalla relatrice vanno nel segno del maggiore coinvolgimento dell'EMA e della completa trasparenza per i consumatori e per la comunità medica e scientifica in generale. Esprimo pertanto un voto favorevole alla relazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif à la pharmacovigilance. Ce dispositif de surveillance, mis en œuvre par la Commission et les autorités de contrôle en 2001, a été réformé en 2010, suite, en partie, à l'affaire du Médiator. Je soutiens particulièrement la mise en place des mesures suivantes : création d'une procédure d'urgence à caractère automatique dès qu'un médicament est retiré du marché ; mise en place d'un nouveau mécanisme déclencheur de la procédure d'urgence ; introduction d'une obligation de transparence pour les entreprises (qui doivent déclarer si il y a des raisons de sécurité derrière le retrait volontaire d'un médicament); et préparation d'une liste exhaustive des médicaments soumis à une surveillance supplémentaire.

 
  
MPphoto
 
 

  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), in writing. − I support this first reading agreement which will enhance pharmacovigilance within the EU. I particularly favour the introduction of the activation of an automatic urgent procedure allowing the Commission to withdraw from the market a pharmaceutical drug if risks for public safety are detected. I truly believe that more efficient and transparent procedures need to be put in place, especially since the Mediator scandal in France has dramatically highlighted how the lack of uniform and rational rules on this issue can severely harm EU patients’ safety. I particularly commend the fact that the rapporteur has fully understood the importance of ensuring that the highest possible level of protection is equally granted to all EU citizens, also in line with the actual Commission orientation. I also wish to express my full support to this agreement as far as the need for further clarification of transparency obligations on companies when they withdraw a drug is concerned: in the aforementioned Mediator scandal, the French company Servier withdrew Mediator from Spain, claiming it was for commercial reasons, thus severely delaying investigations that might have helped save a number of lives estimated between 500 and 2000.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por concordar com a orientação geral do documento que visa o reforço do sistema de farmacovigilância a nível da UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Françoise Castex (S&D), par écrit. – C'est au niveau européen que nous devons détecter, évaluer et prévenir les effets indésirables des médicaments mis sur le marché dans l'Union européenne. Après l'affaire du Médiator, la Commission européenne a effectué un "test de résistance" qui a permis d'identifier les faiblesses dans la législation actuelle. Ce travail a abouti à ces révisions. Les améliorations apportées aujourd'hui sont nombreuses: elles consistent notamment dans la mise en place d'une procédure d'urgence à caractère automatique, la création d'un nouveau mécanisme déclencheur de la procédure d'urgence et la clarification des obligations de transparence des entreprises. La réglementation européenne marque aujourd'hui un pas significatif pour davantage de sécurité sanitaire pour les européens, et nous nous en félicitons.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Parlamentul European şi Consiliul au convenit asupra revizuirii normelor de reglementare a farmacovigilenţei la nivelul UE prin adoptarea Directivei 2010/84/UE.

Sunt necesare o serie de măsuri care să ducă la o mai mare siguranţă a medicamentelor la nivelul UE, prin consolidarea rolului Agenţiei Europene pentru Medicamente în ceea ce priveşte culegerea datelor şi luarea de măsuri în cazul detectării semnalelor, precum şi o serie de alte măsuri, cum ar fi:

- clarificarea obligaţiilor privind transparenţa societăţilor – când societăţile retrag în mod voluntar un medicament sau nu solicită reînnoirea autorizaţiei de introducere pe piaţă, trebuie să declare în mod specific dacă acest fapt se datorează unor preocupări privind siguranţa;

- prezentarea succintă a medicamentului – o scurtă descriere a caracteristicilor şi datelor esenţiale/necesare ale medicamentului, de care pacientul are nevoie pentru a înţelege utilitatea, precum şi potenţialele riscuri asociate medicamentului şi pentru a-l folosi într-un mod sigur şi adecvat;

- publicarea de către agenţie, anual, a unei liste a medicamentelor pentru care au fost refuzate, revocate sau suspendate autorizaţii de introducere pe piaţă, a căror livrare a fost interzisă sau care au fost retrase de pe piaţă, inclusiv motivele luării unor astfel de măsuri.

 
  
MPphoto
 
 

  Marielle de Sarnez (ALDE), par écrit. – Le scandale sanitaire du Mediator aura au moins servi à prendre conscience de l'impérieuse nécessité d'améliorer la pharmacovigilance en Europe, c'est-à-dire la surveillance des médicaments et la prévention du risque d’effet indésirable, potentiel ou avéré, résultant de leur utilisation. En 2009, la France avait décidé du retrait de ce médicament du laboratoire Servier - à l'origine de la mort de 500 à 2 000 personnes selon les estimations - alors que, dès 2003, il avait été retiré du marché en Espagne et en Italie, à la demande du laboratoire. Désormais, dès qu'un médicament fera l'objet d'un retrait volontaire du marché dans un État membre, le principe de précaution s'appliquera et le médicament sera retiré momentanément ou définitivement des autres pays européens. Les entreprises seront également obligées de déclarer si des raisons de sécurité ont conduit au retrait volontaire d’un médicament ou au non renouvellement de sa licence.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – Parce qu'il est essentiel d'assurer une protection optimale aux patients européens, l'Union se doit de tout mettre en oeuvre pour qu’avancées pharmaceutiques et activités économiques trouvent un bon équilibre. Il est important de tirer les leçons de chacune des erreurs passées et ainsi d'adapter au mieux la législation pour renforcer la sécurité de tous. C'est pourquoi j'ai voté en faveur de ce texte qui, suite à l'affaire du Mediator, renforce la protection de nos concitoyens.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Nous avons entériné à une large majorité les modifications apportées à la législation européenne en matière de pharmacovigilance. Ces modifications ont pour objectif de pallier les lacunes du nouveau règlement et de la nouvelle directive (entrés en vigueur en juillet 2012), à la suite du scandale du tristement célèbre "Mediator"... Les modifications apportées aux textes européens – qui sont d'une importance capitale pour la santé publique – renforceront le système européen de détection et d'évaluation des problèmes potentiels des médicaments dans tous les États membres de l'Union. Les nouvelles règles, fruit d'une procédure en codécision avec le Conseil des ministres, entreront en vigueur en 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo à diretiva sobre a farmacovigilância porque introduz propostas que irão contribuir para suprir lacunas existentes, melhorar a proteção dos doentes e facilitar a identificação e a retirada do mercado de medicamentos que apresentem riscos para a saúde pública.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em análise, elaborado pela colega Linda McAvan, debruça-se sobre a proposta de diretiva do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho que altera a Diretiva 2001/83/CE no que diz respeito à farmacovigilância. Em dezembro de 2010, o Parlamento Europeu e o Conselho acordaram a revisão das regras aplicáveis à farmacovigilância, através da adoção da Diretiva 2010/84/UE e do Regulamento (UE) n.º 1235/2010. O conjunto de medidas adotadas com esta nova legislação conduzirá a uma melhoria na segurança dos medicamentos a nível da UE, graças ao reforço do papel da Agência Europeia de Medicamentos (AEM) no que respeita à recolha e à intervenção na sequência da deteção de sinais e ao aumento da cooperação entre os Estados-Membros. Considero que os pacientes na Europa deverão ser melhor informados sobre os medicamentos que ingerem e respetivos efeitos secundários. A nova legislação sobre farmacovigilância prevê, entre outras medidas, a criação de um portal Web europeu e de portais nacionais sobre segurança dos medicamentos e meios para que os pacientes possam notificar as autoridades nacionais quando existirem reações adversas. Nesta matéria, as mais-valias de trabalhar com 500 Milhões de pessoas são evidentes em comparação com o trabalho individual de cada Estado-Membro.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A farmacovigilância tem vindo a ser revista desde dezembro de 2010 tendo em vista a sua aplicação a partir deste ano, com o intuito de melhorar a segurança dos medicamentos ao nível da UE, reforçando o papel da Agência Europeia de Medicamentos (EMA) na avaliação, deteção e prevenção das reações adversas aos medicamentos, assim como reforçar a cooperação entre os Estados­Membros. Como afirmámos em relatórios anteriores sobre este mesmo assunto, há aspetos das alterações em curso que poderão melhorar o funcionamento deste mecanismo de avaliação, deteção e prevenção das reações adversas aos medicamentos. Esta necessidade de melhoria foi tornada patente com o desfecho trágico do caso Mediator, medicamento para diabetes que terá provocado a morte entre 500 a duas mil pessoas.

Sem dúvida que a farmacovigilância se reveste de uma importância inquestionável, principalmente quando as reações adversas a medicamentos são a quinta principal causa de morte hospitalar, estimando-se em cerca de 197 000 o número de mortes anuais na UE. Insistimos no papel preponderante que os Estados-Membros devem continuar a desempenhar no sistema de farmacovigilância comunitário. As autoridades competentes dos Estados-Membros devem continuar a funcionar como centro de triagem para todas as notificações espontâneas de reações adversas a medicamentos.

 
  
MPphoto
 
 

  Ashley Fox (ECR), in writing. − Following the failure of pharmacovigilance rules to prevent a French drug causing unnecessary deaths, there is a clear case for toughening up these rules and ending existing shortcomings. These unfortunate deaths could have been avoided. This report helps close loopholes by improving transparency rules for companies, allowing post-authorisation safety studies, and introducing automatic urgent procedures for known risky medicines. I support this report and first reading agreement with the Council which will help save lives in the future and make our pharmaceutical market safer for all consumers.

 
  
MPphoto
 
 

  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − La proposta legislativa nasce dalla volontà di evitare che talune disposizioni non vengano osservate comportando rischi gravi per la salute. Recenti casi hanno, infatti, dimostrato l´urgenza di intervenire in direzione di un miglioramento del sistema di sorveglianza dei medicinali in modo tale da rafforzare il sistema in vigore. L´accordo che è stato raggiunto rappresenta, quindi, un chiaro segnale volto a colmare le lacune del precedente sistema. La votazione in Assemblea dimostra la volontà di istituire un sistema europeo per la valutazione dei potenziali problemi dei medicinali. Il nuovo quadro giuridico permetterà un miglior monitoraggio aziendale: finalmente le aziende che ritireranno un farmaco dal mercato non potranno nascondersi dietro a "ragioni commerciali", ma saranno costrette a fornire spiegazioni precise e puntuale.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – À la suite au scandale du Mediator, médicament responsable de 1000 à 2000 décès en France, il est apparu particulièrement urgent de réviser les systèmes de pharmacovigilance dans l'Union européenne, marqués par de profondes insuffisances. C'est en ce sens que je soutiens le travail réalisé par ma collègue Linda McAvan pour une meilleure détection des médicaments dangereux et une accélération de leur retrait du marché. Nous avons en effet le devoir de prévoir des dispositifs permettant d'éviter que d'autres médicaments nocifs ne soient commercialisés dans l'Union européenne. En outre, la question de l'influence des laboratoires et des pressions qu'ils exercent sur les autorités administratives doit également être posée.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – En 2010, les institutions européennes ont convenu de réviser les règles régissant la pharmacovigilance en vue d'une mise en œuvre de la législation en 2012. Cette nouvelle législation consiste à renforcer le rôle de coordination de l'Agence européenne des Médicaments et à améliorer le système de détection des "signaux" révélant les problèmes potentiels et de suivi à l'échelle européenne. Depuis, le scandale du Médiator a conduit à renforcer une nouvelle fois les mesures de pharmacovigilance. C'est la conclusion qui ressort des analyses menées (stress test) à la suite du scandale. Le Parlement européen s'est fixé l'objectif d'améliorer la protection de la santé des citoyens européens. Pour ce faire, il estime qu'il faut redoubler d'efforts dans la détection des risques et les prévenir au mieux. Or, pour être plus efficace, une meilleure coopération à l'échelle européenne s'avère nécessaire.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už Europos Parlamento ir Tarybos direktyvą, kuria dėl farmakologinio budrumo iš dalies keičiama Direktyva 2001/83/EB. Pritariau, kadangi šiuo pakeitimu toliau siekiama stiprinti farmakologinio budrumo sistemą ES lygmeniu. Penkiais pasiūlytais papildomais pakeitimais patikslinamas formulavimas, užtikrinama, kad Farmakologinio budrumo rizikos vertinimo komitetui tenkantis darbo krūvis būtų įveikiamas ir kad pacientai bei sveikatos priežiūros specialistai visapusiškai prisidėtų prie farmakologinio budrumo sistemos tobulinimo. Stiprinant valstybių narių bendradarbiavimą bus užtikrintas geresnis vaistų saugumas ES lygmeniu, taip pat bus išvengta nepageidaujamų pasekmių, kaip Mediator vaisto atveju.

 
  
MPphoto
 
 

  Michał Tomasz Kamiński (ECR), na piśmie. − Głosowałem za przyjęciem sprawozdania pani McAvan, ponieważ uważam, że dobro pacjentów w UE należy do naszych priorytetów. Aby chronić naszych obywateli powinniśmy uczyć się na błędach i zmieniać prawo unijne w taki sposób, by móc szybko reagować na jakiekolwiek zagrożenia. Wiemy, że we Francji toczy się wiele dochodzeń karnych w sprawie leku Mediator. Proponowane przez Komisję zmiany w obowiązujących przepisach dotyczących nadzoru nad bezpieczeństwem farmakoterapii w następstwie sprawy Mediatora idą w dobrym kierunku. Niemniej, zgadzam się ze stwierdzeniem, że konieczne są dalsze zmiany w celu wypełnienia ewentualnych luk prawnych. Popieram wnioski Komisji, które zaostrzają nadzór nad bezpieczeństwem farmakoterapii na szczeblu UE.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − This amendment to the Pharmacovigilance Directive is urgent in light of the Mediator case in France. Mediator was a medicine made by the French company Servier and licensed in a number of EU countries through national procedures (France, Portugal, Luxembourg, Greece, Italy and Spain) for the treatment of type 2 diabetes. Its main active ingredient was benfluorex, and as early as 1999 the first ADR (Adverse Reaction) reports appeared indicating concerns about possible heart valve disorders. In both the USA and the EU, similar anorectic agents - dexfenfluramine and fenfluramine - were taken off the market in the late 1990s. Despite this, Mediator was widely prescribed in Europe, and particularly in France. By 2009, when the drug was finally withdrawn from the market, an estimated five million people had been prescribed the medicine, and it was one of the top 50 most-prescribed medicines in France. Evidence suggests it had been prescribed not only to diabetics, but more widely as a general appetite suppressant. Estimates of the number of deaths related to Mediator vary from 500 to 2000.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du texte concernant la pharmacovigilance au niveau européen. En 2010, le système européen a déjà été grandement modernisé afin de permettre une surveillance accrue des médicaments mis sur le marché. Néanmoins, le test de résistance suite à l'affaire du "Médiator" a montré que le système pouvait encore être amélioré. Les nouvelles dispositions sont donc positives en vue de la sécurité des patients.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − E’ assolutamente necessaria la revisione della normativa sulla farmacovigilanza. Occorre infatti migliorare la sicurezza dei medicinali a livello dell'UE consolidando il ruolo ricoperto dall'Agenzia europea per i medicinali nella raccolta di segnali e nell'intervento a seguito del loro rilevamento e rafforzando la collaborazione tra gli Stati membri.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Pacientų sauga ir tinkamas informavimas apie vartojamus vaistus, kaip ir pačių vaistų saugumas yra vienas pagrindinių ES visuomenės sveikatos politikos tikslų. Praktika rodo, jog vaistų gamintojų piktnaudžiavimas įvedant į rinką ir iš jos pašalinant vaistus, pavojingus žmonių sveikatai, gali baigtis žmonių mirtimis. Antra vertus, vartotojams pateikiami informaciniai lapeliai turi būti aiškūs ir suprantami. Todėl sveikinu griežtesnių reikalavimų ir administracinių procedūrų įtvirtinimą.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), písomne Koncom roka 2010 sa Európsky parlament spolu a Radou dohodli na revízii pravidiel, ktorými sa riadi oblasť farmakovigilancie na úrovni Európskej únie. Tieto nové právne predpisy sa začali uplatňovať v júli tohto roka. Cieľom opatrení je dosiahnuť zlepšenie bezpečnosti liekov na celoeurópskej úrovni, prostredníctvom posilnenia Európskej agentúry pre lieky (EMA) pri zbere údajov a zlepšenia spolupráce medzi členskými štátmi. Jedným z impulzov bol aj prípad lieku Mediator z minulého roka. Liek Mediator vyvinula francúzska firma Servier na liečbu cukrovky typu 2. Jeho základnou látkou je benfluorex, ktorý môže spôsobovať poruchy srdcových chlopní. Diskusie o nepriaznivých účinkoch tejto látky sa viedli už od konca 90. rokov. Bezpečnosť tohto lieku je stále predmetom vyšetrovania. Aj napriek tomu sa ho stihlo do roku 2009 popredpisovať takmer piatim miliónom občanov EÚ, hlavne vo Francúzsku. Počet úmrtí súvisiacich s týmto liekom sa odhaduje až do dvoch tisíc. Preto považujem sa potrebné, aby došlo k čo najrýchlejšej dohode s Radou, ktorá by zabezpečila to, aby nedochádzalo k podobným pochybeniam.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por concordar com a orientação geral das propostas da Comissão que reforçam o sistema de farmacovigilância a nível da União Europeia, fundamental como contributo para a saúde dos cidadãos europeus.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Tenendo conto che nel dicembre 2010 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno concordato una revisione delle norme in materia di farmacovigilanza a livello dell'UE adottando la direttiva 2010/84/UE e il regolamento (UE) n. 1235/2010, le misure adottate in tale contesto contribuiranno a migliorare la sicurezza dei medicinali a livello dell'UE consolidando il ruolo ricoperto dall'Agenzia europea per i medicinali. Tuttavia un'importante inchiesta sulla sicurezza dei medicinali condotta in Francia nel 2011 in occasione del cosiddetto "caso Mediator" ha reso necessaria una revisione urgente dei sistemi di farmacovigilanza in vigore nell'UE. Considerando che, se da un lato la nuova normativa ha effettivamente rafforzato la farmacovigilanza a livello dell'UE, dall'altro il sistema unionale presenta alcune potenziali lacune che devono ancora essere affrontate, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Alojz Peterle (PPE), pisno. − Zaupanje je lepo, a nadzor je boljši. V interesu javnega zdravja je varnost zdravil, kar zahteva nadzor nad sistemi farmakovigilance. Ne sme se več dogajati, kot se je v primeru zdravila "mediator" zgodilo v Franciji, zaradi katerega je prišlo - tako ocenjujejo - do smrti od 500 do 2000 ljudi. Podpiram Komisijo pri prizadevanju za nadaljnje spremembe zakonodaje o farmakovigilanci. Moj glas ZA je tudi želja, da bi bili bolniki in zdravstveni delavci bolj natančno obveščeni o zdravilih, ki so potrebna dodatnega spremljanja.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. In December 2010, Parliament and the Council agreed on a revision of the rules governing pharmacovilgilance at EU level by adopting Directive 2010/84/EU and Regulation No 1235/2010. This new legislation is due to come into force in July 2012. The rapporteur believes that the range of measures adopted in this new legislation will lead to improved safety of medicines at EU level by strengthening the role of the European Medicines Agency (EMA) in collecting and acting on signal detection and increasing cooperation between Member States. However, the emergence of a major medicine safety enquiry in France, the ‘Mediator’ case in 2011 (see below) prompted calls for an urgent review of pharmacovigilance systems in the EU. The Commission responded by carrying out a ‘stress test’ on the December 2010 legislation in order to identify any additional lessons which needed to be learned in the light of the Mediator case. The result of the stress tests showed that while the new legislation did strengthen pharmacovigilance at EU level, there are some potential weaknesses in the EU system that need to be addressed. The Commission is therefore proposing some further changes to Directive 2010/84/EU and Regulation No 1235/2010 to address these concerns.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo documento perché permetterà di monitorare meglio gli effetti nocivi dei medicinali per evitare il ripetersi di casi come quello del farmaco francese per il diabete "Mediator", che si sospetta abbia causato più di 500 decessi.

Le nuove regole, concordate tra il Parlamento e i ministri dell'UE, introdurranno una procedura automatica di emergenza, che permetterà di ritirare dal mercato comunitario un medicinale anche nel caso in cui uno Stato membro dovesse decidere di bloccarne la vendita sul mercato nazionale.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – A la suite du scandale du Mediator, médicament potentiellement impliqué en France dans plus de 500 décès, l'Union européenne a mené des "tests de résistance" sur sa législation en matière de pharmacovigilance pour s'assurer qu'elle était bien adaptée. La Commission a présenté de nouvelles mesures qui viennent renforcer la sécurité des patients en adaptant la façon de détecter les effets indésirables provoqués par un médicament autorisé, en affinant l'évaluation des risques et en améliorant les réponses à y apporter. J'ai donc voté pour ce rapport qui améliore la proposition de la Commission, en renforçant le rôle de coordination de l'Agence européenne des médicaments et la détection des signaux de risques pour un médicament.

 
  
MPphoto
 
 

  Amalia Sartori (PPE), per iscritto. − Nel dicembre 2010 sono stati adottati la direttiva 2010/84/UE e il regolamento (UE) n. 1235/2010 concernente la revisione delle norme in materia di farmacovigilanza europea che è entrata in vigore nel luglio 2012. Se da un lato la nuova normativa ha effettivamente rafforzato la farmacovigilanza a livello dell'UE, dall'altro il sistema presenta alcune potenziali lacune nei testi presenti in materia che devono essere affrontate. Ho votato a favore della relazione sulla farmacovigilanza in quanto garantisce una sorveglianza rafforzata sull'uso dei medicinali e perfeziona il sistema in merito agli obblighi di informazione e notifica delle parti interessate. Il quadro giuridico risulta quindi rafforzato, il che garantisce ora più elevati livelli di trasparenza e di sicurezza.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Esta proposta de relatório surge como resposta para evitar casos como o Mediator, em França, que pôs em causa a vida de milhares de pessoas e matou cerca de 500 a 2 mil pessoas. As alterações à Diretiva de 2010 pretendem aumentar a eficácia da legislação em termos de farmacologia, no que diz respeito à recolha e à intervenção na sequência de índices de perigo, bem como aumentar a cooperação entre Estados-Membros. Após os testes de esforço realizados pela UE, foram apresentadas um conjunto de medidas com o intuito de melhorar o sistema proposto pela Diretiva de 2010, nomeadamente a inserção de um procedimento urgente e de caráter automático, uma nova situação que possa desencadear um procedimento urgente, a clarificação das obrigações de transparência das empresas e uma lista maior de medicamentos sujeitos à monitorização adicional. Estas medidas vão aumentar a eficácia e a vigilância das autoridades competentes para o efeito, e, simultaneamente, pretendem reforçar a cooperação entre os Estados-Membros.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Rezoluţia referitoare la propunerea de modificare a Directivei 2001/83/CE privind farmacovigilenţa, deoarece recentele evenimente de farmacovigilenţă din Uniune au demonstrat necesitatea unei proceduri automate la nivelul Uniunii în cazurile specifice de probleme de siguranţă, pentru a se asigura că problema este evaluată şi abordată în toate statele membre în care este autorizat medicamentul.

Procedura normală ar trebui să fie iniţiată pentru calitatea, siguranţa sau eficacitatea medicamentelor, atunci când este vorba despre interesele Uniunii. Procedura de urgenţă la nivelul Uniunii ar trebui să fie iniţiată atunci când este necesară o evaluare rapidă a unor preocupări apărute în urma evaluării datelor generate de activităţile din domeniul farmacovigilenţei. Indiferent dacă se aplică procedura de urgenţă la nivelul Uniunii sau procedura normală şi indiferent de procedura, centralizată sau nu, prin care medicamentul a fost autorizat,

Comitetul pentru evaluarea riscurilor în materie de farmacovigilenţă ar trebui să transmită întotdeauna o recomandare, în cazul în care motivul pentru luarea de măsuri se bazează pe date de farmacovigilenţă. Măsurile adoptate consolidează în mod substanţial cadrul juridic pentru supravegherea medicamentelor, prin dispoziţii de consolidare a rolului de coordonare al Agenţiei Europene pentru Medicamente, prin posibilităţile de semnalizare a detectării şi prin aplicarea unor proceduri coordonate la nivel european.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Sprawa francuskiego leku Mediator z 2011 roku, w sprawie którego wszczęto we Francji dochodzenie dotyczące bezpieczeństwa leków, spowodowała pojawienie się głosów za pilnym przeglądem systemów nadzoru nad bezpieczeństwem farmakoterapii w Unii Europejskiej. Wyciągnięte z tej sprawy wnioski pokazały, że, choć nowe przepisy z 2010 roku zmieniające zasady nadzoru nad bezpieczeństwem farmakoterapii rzeczywiście zwiększyły ten nadzór, to jednak ciągle istnieją pewne niedociągnięcia w systemie Unii Europejskiej, które należy usunąć. Dlatego głosowałem za sprawozdaniem.

 
  
MPphoto
 
 

  Zbigniew Ziobro (EFD), na piśmie. − Z radością poparłem sprawozdanie poseł McAvan. Niestety w Europie mamy poważny problem dotyczący bezpieczeństwa środków farmakologicznych oraz sprawdzalności ich używania. Mam nadzieję, że dzisiejsze sprawozdanie będzie pierwszym z wielu kroków, które musimy podjąć, aby zwiększyć bezpieczeństwo, a co za tym idzie – realnie wpłynąć na lepsze warunki leczenia i zdrowie Europejczyków. Sprawa leku Mediator z 2011 roku to tylko ułamek bałaganu, jaki panuje na rynku leków. Przypomnę choćby problemy ze stentami, które dopuszczono w wielu krajach Unii Europejskiej, mimo że w USA, skąd je sprowadzano, ich używanie było już niedopuszczalne. Mając na uwadze dobro obywateli, musimy zawczasu zapobiegać takim sytuacjom.

 
  
  

Report: Linda McAvan (A7-0164/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Este é mais um relatório que pretende promover o reforço da legislação no âmbito da farmacovigilância, nomeadamente para facilitar situações que exijam a retirada imediata de medicação do mercado. A atual legislação mostrou-se insuficiente para que se conseguisse este desiderato com a brevidade desejada e, por isso, tem de ser adaptada às necessidades que as experiências recentes mostraram quando medicamentos perigosos não foram detetados e retirados dos mercados da maneira mais eficaz. Esta nova legislação traz mais transparência e estabelece regras importantes, o que me leva a votar favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a adopté de nouvelles modifications de la législation européenne en matière de pharmacovigilance afin d’empêcher la commercialisation de médicaments nocifs au sein de l’Union européenne. Nombreux sont ceux qui se souviennent du scandale du Médiator, et le législateur devait donc intervenir pour assurer la sécurité des citoyens européens. En enlevant toute marge de manœuvre aux États, la procédure d’urgence revêt désormais un caractère automatique, comme le souhaitait la Commission. De plus, le niveau de transparence exigé de la part des entreprises a été grandement rehaussé, leur demandant de justifier tout retrait volontaire d’un médicament ou le refus de renouvellement de celui-ci.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį siūlymą dėl farmakologinio budrumo. Vaistų saugos stebėjimu siekiama nustatyti bei įvertinti šalutinį vaistų poveikį ir taip užkirsti kelią netinkamiems vaistams patekti į rinką. Būtina tobulinti vaistų vertinimo sistemą siekiant apsaugoti visuomenės sveikatą. Pritariu direktyvoje įtvirtintoms griežtesnėms nuostatoms dėl farmacijos bendrovėms taikomų skaidrumo reikalavimų, dėl ilgesnio vaistų papildomo stebėjimo laikotarpio, siekiant užtikrinti, kad į rinką patektų tik saugūs ir visuomenės sveikatai nekenksmingi vaistai.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Alors que l'affaire du Médiator a mis en lumières les graves lacunes subsistant dans le domaine de la sécurité des médicaments, je salue l'accord en première lecture que nous avons entériné aujourd'hui. Ce paquet pharmacovigilance répond à une exigence de sécurité supplémentaire. Cela passe par une modification de la directive de 2001 pour renforcer le cadre légal : créer une procédure d'urgence à caractère automatique, renforcer l'obligation de transparence pour les entreprises ou encore prévoir une liste noire des médicaments soumis à une surveillance supplémentaire. Ce sont les nouveautés de cette réforme qui, il faut l'espérer, sera en mesure de pallier les défaillances et de renforcer la fiabilité du système européen du médicament.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi yra labai svarbu užtikrinti geresnį vaistų saugumą ES lygmeniu, tad privalu didinti Europos vaistų agentūros įsipareigojimą kaupti signalų aptikimo duomenis ir nedelsiant imtis veiksmų jų atžvilgiu, taip pat stiprinti ES narių bendradarbiavimą. Norint užtikrinti, kad Farmakologinio budrumo rizikos vertinimo komitetas galėtų įveikti tenkantį darbo krūvį ir kad pacientai bei sveikatos priežiūros specialistai visapusiškai prisidėtų prie farmakologinio budrumo sistemos tobulinimo, reikalingi papildomi pakeitimai. Pirma, jei vaistams atliekamas saugumo tyrimas po leidimo arba taikomos kitos sąlygos ar reikalavimai, tai jie turi būti įtraukti į juodu simboliu pažymėtų vaistų, kuriems taikoma papildoma stebėsena, sąrašą. Antra, farmokologinio budrumo rizikos vertinimo komitetas nebus įsteigtas iki 2012 metų liepos mėnesio, todėl galutinio termino parinkti juodą simbolį skaičiavimas turėtų būti pradėtas nuo tos datos. Trečia, sprendimų priėmimo skubos tvarka procedūra turėtų būti taikoma automatiškai. Ketvirta, reikėtų taikyti sprendimų priėmimo skubos tvarka procedūrą, jei saugumo motyvais įmonės nusprendžia neteikti prašymo atnaujinti licenciją prekiauti. Penkta, siekiant užtikrinti, kad būtų visapusiškai įgyvendintos naujos su farmakologiniu budrumu susijusios nuostatos, Europos Vaistų Agentūra turėtų būti įgaliota taikyti mokesčius leidimų prekiauti turėtojams už farmakologinio budrumo užduočių vykdymą.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − I abstained from this vote as, while it is essential to protect the population from the dangers of medicines and treatments deemed to have dangerous side effects, it is not in my opinion an area in which the EU should have jurisdiction. Already in the UK we have bodies such as NICE to evaluate and test products with any sort of pharmaceutical or pharmacological usage before they are permitted into mainstream medicine. What we need is greater national vigilance against unauthorised and unknown drugs and access to unapproved products on the black market. Some of the EU’s proposals for pharmacovigilence could result in a rise in scaremongering that may in turn result in patients not accessing drugs that would otherwise be highly beneficial on the grounds of an unqualified threat. We have already seen the results of parents denying their children vital immunisation due to inconclusive links with autism that were blown out of proportion by the media. There is a real threat that unsubstantiated rumours in one country could result in life-saving medicine being withdrawn across Europe under such legislation.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla proposta di regolamento dell'on. McAvan in quanto concordo sull'importanza di rafforzare la trasparenza e far rispettare gli obblighi di comunicazione da parte degli enti autorizzati all'immissione in commercio di prodotti medicinali nei casi di ritiro dal mercato di quei farmaci che si scoprono essere tossici per la salute umana.

Il mantenimento sul mercato di un farmaco dichiarato non a norma comporta grossi rischi per i consumatori europei.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Parlamentul European şi Consiliul au convenit asupra revizuirii normelor de reglementare a farmacovigilenţei la nivelul UE prin adoptarea Regulamentului 1235/2010/UE.

S-a constatat că o serie de măsuri sunt necesare a fi luate, ca urmare a efectuării testului de rezistenţă efectuat de Comisia Europeană cu privire la acest act legislativ, şi anume:

- o procedură de urgenţă automată – de exemplu, când statele membre doresc să retragă un medicament, beneficiind de o marjă discreţionară în acest sens, iar Comisia Europeană propune ca procedura de urgenţă să fie automată;

- un nou element care declanşează procedura de urgenţă – dacă societăţile hotărăsc să nu solicite reînnoirea autorizaţiei de introducere pe piaţă din motive de siguranţă, acest fapt ar trebui să declanşeze procedura de urgenţă;

- pentru medicamentele incluse în lista medicamentelor care fac obiectul unei supravegheri suplimentare, rezumatul caracteristicilor produsului şi prospectul ce însoţeşte ambalajul trebuie să cuprindă menţiunea „Acest medicament face obiectul unei monitorizări suplimentare”. Această menţiune trebuie să fie precedată de un simbol negru selectat de Comisie la recomandarea Comitetului pentru evaluarea riscurilor în materie de farmacovigilenţă până la 2 iulie 2013 şi să fie urmată de o notă explicativă standard corespunzătoare.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – Parce qu' il est essentiel d'assurer une protection optimale aux patients européens, l'Union se doit de tout mettre en oeuvre pour qu’avancées pharmaceutiques et activités économiques trouvent un bon équilibre. Il est important de tirer les leçons de chacune des erreurs passées et ainsi d'adapter au mieux la législation pour renforcer la sécurité de tous. C'est pourquoi j'ai voté en faveur de ce texte qui, suite à l'affaire du Médiator, renforce la protection de nos concitoyens.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Nous avons entériné à une large majorité les modifications apportées à la législation européenne en matière de pharmacovigilance. Ces modifications ont pour objectif de pallier les lacunes du nouveau règlement et de la nouvelle directive (entrés en vigueur en juillet 2012), à la suite du scandale du tristement célèbre "Mediator"... Les modifications apportées aux textes européens – qui sont d'une importance capitale pour la santé publique – renforceront le système européen de détection et d'évaluation des problèmes potentiels des médicaments dans tous les États membres de l'Union. Les nouvelles règles, fruit d'une procédure en codécision avec le Conseil des ministres, entreront en vigueur en 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo ao regulamento sobre a farmacovigilância porque introduz propostas que irão contribuir para suprir lacunas existentes, melhorar a proteção dos doentes e facilitar a identificação e a retirada do mercado de medicamentos que apresentem riscos para a saúde pública.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O relatório em apreciação, elaborado pela colega Linda McAvan, versa sobre a proposta de regulamento do Parlamento Europeu (PE) e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 726/2004 no que diz respeito à farmacovigilância. Em dezembro de 2010, o Parlamento Europeu e o Conselho acordaram a revisão das regras aplicáveis à farmacovigilância, através da adoção da Diretiva 2010/84/UE e do Regulamento (UE) n.º 1235/2010. O conjunto de medidas adotadas com esta nova legislação conduzirá a uma melhoria na segurança dos medicamentos, a nível da UE, graças ao reforço do papel da Agência Europeia de Medicamentos (AEM), no que respeita à recolha e à intervenção na sequência da deteção de sinais e ao aumento da cooperação entre os Estados-Membros. Considero que os pacientes na Europa deverão ser melhor informados sobre os medicamentos que ingerem e respetivos efeitos secundários. A nova legislação sobre farmacovigilância prevê, entre outras medidas, a criação de um portal Web europeu e de portais nacionais sobre segurança dos medicamentos e meios para que os pacientes possam notificar as autoridades nacionais quando existirem reações adversas. Nesta matéria, as mais-valias de trabalhar com 500 Milhões de pessoas são evidentes em comparação com o trabalho individual de cada Estado-Membro.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A modificação deste regulamento, a par da modificação da Diretiva 2001/83/CE, constitui mais um passo na modificação do sistema de farmacovigilância, ou seja, no sistema de avaliação, deteção e prevenção das reações adversas aos medicamentos. Em geral apoiamos os esforços que têm vindo a ser feitos neste sentido, cuja necessidade tem vindo a ser tornada patente pelos números de mortes associadas a reações adversas a medicamentos. Os objetivos desta revisão deverão ser norteados por critérios estritos de proteção e prevenção da saúde pública, pelo que são dispensáveis quaisquer outras considerações relacionadas com o reforço do mercado interno e o seu funcionamento.

Em geral a relatora faz um esforço sério para corrigir as deficiências identificadas no sistema de farmacovigilância da UE, assegurando uma maior transparência e eficácia do sistema nos casos em que sejam identificados problemas de segurança. Entre outros aspetos, pretende-se garantir que o volume de trabalho do Comité de Avaliação do Risco de Farmacovigilância se mantenha passível de ser gerido e assegurar que os pacientes e os profissionais do setor da saúde estejam plenamente envolvidos na farmacovigilância.

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – L'Union européenne devait réagir au scandale du Médiator qui a fait des centaines de victimes, faute de mécanismes d'alerte et de réaction suffisamment efficaces face à un médicament dangereux. J'ai voté favorablement à cette modification de la législation européenne sur la pharmacovigilance, car il me semble que celle-ci va dans le bon sens : celui de la transparence et du contrôle. Les trois principales mesures introduites me semblent très importantes : les véritables raisons du retrait d'un médicament dans un pays par une entreprise seront connues, ces médicaments seront systématiquement soumis à une évaluation d'urgence, ce qui permettra de connaitre sa dangerosité, enfin un symbole sur l'emballage du médicament permettra aux patients et aux praticiens d'être informés lorsque le médicament a fait l'objet d'une étude de sûreté supplémentaire. Dans le cadre de l'organisation du marché du médicament dans lequel l'Union a des compétences, ces mesures permettent de contribuer au niveau de l'Union à ce qu'une crise sanitaire telle que nous l'avons connu avec le Médiator ne se reproduise plus.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Pritariau, kadangi šiuo pakeitimu toliau siekiama stiprinti farmakologinio budrumo sistemą ES lygmeniu. Pasiūlymu patikslinamas formulavimas, užtikrinama, kad Farmakologinio budrumo rizikos vertinimo komitetui tenkantis darbo krūvis būtų įveikiamas ir kad pacientai bei sveikatos priežiūros specialistai visapusiškai prisidėtų prie farmakologinio budrumo sistemos tobulinimo.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I support the general thrust of the Commission proposals, which further strengthen the pharmacovigilance system at EU level.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Ab Juli 2012 sollen die im Dezember 2012 vereinbarten neuen Rechtsvorschriften für die Pharmakovigilanz auf Ebene der EU gelten. Die Rechtsvorschriften wurden in Bezug auf die Unbedenklichkeit von Arzneimitteln (Fall „Mediator“) evaluiert und Änderungen ausgearbeitet, um die entsprechenden Lehren zu ziehen und das System zu verbessern und bestehende Sicherheitslücken zu schließen. Es ist unbedingt notwendig, im Falle auftauchender Sicherheitsbedenken rasch handeln zu können. Ich befürworte die Verbesserungsvorschläge.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Ich begrüße alle Maßnahmen, die das Pharmakovigilanz-System auf der EU-Ebene weiter stärken können und damit zur Risikominimierung für Patienten führen. Denn Patientensicherheit muss oberstes Gebot sein. Die Überwachung eines Arzneimittels ab dem Zeitpunkt seiner Marktzulassung ist unbedingt erforderlich, denn das Arzneimittel wurde ja nur an einer vergleichsweise geringen Patientenzahl erprobt. Neue Erkenntnisse über die Sicherheit ergeben sich oft erst nach längerer Anwendungszeit. Angesichts der geplanten Änderung der Pharmakovigilanz-Richtlinie 2001/83/EG begrüße ich den Bericht und habe ihm meine Stimme gegeben.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a resolução legislativa do Parlamento Europeu sobre a proposta de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho que altera o Regulamento (CE) n.º 726/2004 no que diz respeito à farmacovigilância por estar de acordo com os princípios gerais que nortearam esta resolução.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Un'importante inchiesta sulla sicurezza dei medicinali condotta in Francia nel 2011 in occasione del cosiddetto "caso Mediator" ha reso necessaria una revisione urgente dei sistemi di farmacovigilanza in vigore nell'UE. Considerando che, se da un lato la nuova normativa ha effettivamente rafforzato la farmacovigilanza a livello dell'UE, dall'altro il sistema unionale presenta alcune potenziali lacune che devono ancora essere affrontate, è necessario introdurre una procedura d'urgenza automatica, chiarire gli obblighi di trasparenza della società e ampliare l'elenco di medicinali soggetti a monitoraggio addizionale. Auspicando il raggiungimento di tali obiettivi, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Commission’s stress tests suggest that though much improves under the new system, further changes are needed to close any potential loopholes. An automatic urgent procedure (Article 107i, Directive) The 2010 legislation already specifies a list of triggers which would activate the urgency procedure (e.g. if a Member State withdraws a drug), but Member States have some discretion over this. The Commission is now proposing to make the urgent procedure purely automatic. · A new trigger for the urgent procedure (article 107i, Directive) If companies decide not to apply to renew a marketing licence (as it was the case for Mediator), and if this is due to safety reasons, then this should trigger the urgent procedure. · Clarification of transparency obligations on companies (article 123(2), Directive) When companies voluntarily withdraw a drug or do not reapply for a marketing licence they must specifically declare if this is due to a safety concern. (When Servier did not reapply for authorisation for Mediator in Italy and Spain, they claimed it was for commercial reasons.)

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A alteração a este regulamento, no domínio da farmacovigilância, prende-se com as lacunas que surgiram após rebentar o escândalo do caso Mediator em França. Apesar de terem sido aprovadas alterações, ainda em 2010, ao mesmo regulamento, este caso expôs as fraquezas das próprias modificações. Por estas razões, e como forma de tornar clara e eficaz a vigilância dos medicamentos que estão no mercado, a UE propôs um conjunto de normas que obriga os agentes envolvidos a divulgar os possíveis perigos às entidades correspondentes, de forma automática e obrigatória. Uma vez mais, sou favorável ao melhoramento da legislação europeia que tem como objetivo salvaguardar os cidadãos.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de modificare a Regulamentului 726/2004 în ceea ce priveşte farmacovigilenţa.

Pentru a asigura transparenţa privind supravegherea medicamentelor autorizate, lista de medicamente care fac obiectul unei supravegheri suplimentare introduse prin Regulamentul 726/2004 ar trebui să includă toate medicamentele supuse condiţiilor de siguranţă ulterioare autorizării. Agenţia Europeană pentru Medicamente, în colaborare cu statele membre, stabileşte, gestionează şi publică o listă de medicamente care sunt supuse unei monitorizări suplimentare. Lista include un link la informaţiile referitoare la medicamente şi la rezumatul planului de gestionare a riscurilor. Lista respectivă cuprinde numele şi substanţele active ale: (a) medicamentelor autorizate în Uniune care conţin o substanţă activă nouă care, la 1 ianuarie 2011, nu făcea parte din compoziţia niciunui medicament autorizat în Uniune; (b) oricărui medicament biologic care nu se află sub incidenţa literei (a) şi care a fost autorizat după 1 ianuarie 2011; (c) medicamentelor autorizate în temeiul prezentului regulament, sub rezerva condiţiilor menţionate la articolul 9 alineatul (4) litera (cb), la articolul 10a alineatul (1) litera (a), la articolul 14 alineatul (7) sau la articolul 14 alineatul (8); (d) medicamentelor autorizate în temeiul Directivei 2001/83/CE, sub rezerva condiţiilor menţionate la articolul 21a literele (b) şi (c), la articolul 22 sau la articolul 22a alineatul (1) litera (a) din directiva respectivă.

 
  
  

Reports: Linda McAvan (A7-0164/2012, A7-0165/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Νικόλαος Χουντής (GUE/NGL), γραπτώς. – Ψήφισα υπέρ των δύο εκθέσεων McAvan (A7-0164/2012 και A7-0165/2012) γιατί ενισχύουν την φαρμακοεπαγρύπνηση μετά το σκάνδαλο που δημιουργήθηκε με τη χρήση του φαρμάκου Mediator της γαλλικής φαρμακοβιομηχανίας Servier, που έφερε στο φως σοβαρές αδυναμίες και δυσλειτουργίες του συστήματος ελέγχων των φαρμάκων στην ΕΕ και τις απαράδεκτες μεθόδους λόμπυ των φαρμακοβιομηχανιών. Μολονότι οι παρενέργειες του Mediator ήταν γνωστές από το 1998, η απόσυρσή του από την αγορά καθυστέρησε 8 χρόνια με αποτέλεσμα 500 περίπου άνθρωποι να χάσουν τη ζωή τους και 3.500 να νοσηλευτούν με καρδιακά προβλήματα. Οι τροπολογίες που υπερψήφισα καλύπτουν τα κενά της νομοθεσίας, δηλαδή την έλλειψη αξιολόγησης ενός φαρμάκου μετά την αδειοδότησή του, την απόσυρση χωρίς αυτόματη προειδοποίηση όλων των κρατών μελών της ΕΕ, την έλλειψη αιτιολόγησης και την αδιαφάνεια για την απόσυρση. Η ασφάλεια των φαρμάκων είναι ένα τεράστιο θέμα. Θέλουμε ενημερωμένους ασθενείς που να συμμετέχουν μαζί με τους επαγγελματίες της υγείας στη φαρμακοεπαγρύπνηση. Οι τροπολογίες που υπερψήφισα, δηλαδή, η ενεργοποίηση της διαδικασίας του κατεπείγοντος, η αποσαφήνιση των υποχρεώσεων διαφάνειας για τις φαρμακοβιομηχανίες και η επανεγγραφή των ύποπτων φαρμάκων στον κατάλογο των φαρμάκων που υπόκεινται σε συμπληρωματική παρακολούθηση στοχεύουν στο να κλείσουν όλα τα παράθυρα που τυχόν υπονομεύουν την ασφάλεια των φαρμάκων και την προστασία της δημόσιας υγείας.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Vo Francúzsku sa v roku 2011 objavil prípad lieku Mediator, ktorého bezpečnosť je predmetom vyšetrovania. Prípad poukázal na potrebu urýchlenej revízie farmakovigilačného systému v EÚ. Európska komisia reagovala tým, že uskutočnila tzv. stresový test právnych predpisov z decembra 2010 s cieľom získať ďalšie poznatky, ktoré by ešte boli potrebné zo zreteľom na prípad lieku Mediator. Výsledky tohto stresového testu preukázali, že aj keď nové právne predpisy v skutočnosti posilnili oblasť farmakovigilancie na úrovni EÚ, v systéme EÚ existujú určité možné nedostatky, ktoré je potrebné riešiť. Stresové testy teda naznačujú, že aj keď nový systém mnohé veci zlepšil, ešte sú potrebné ďalšie zmeny, aby sa vyriešili medzery v právnych predpisoch. V záujme verejného zdravia je potrebný čo najrýchlejší konsenzus. Súhlasím s prístupom Komisie v týchto návrhoch, ktoré smerujú k ďalšiemu posilneniu farmakovigilačného systému na úrovni EÚ.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – La commercialisation de produits dangereux pour la santé en Europe comme le Distilbène, l'Isoméride ou encre Médiator, et le scandale qu'elle a suscité, ont fait prendre conscience aux Etats européens de la nécessité de modifier la législation communautaire en vigueur. J’ai voté en faveur de ce rapport, car il me semble urgent de corriger les failles du système par le biais d'un nouveau mécanisme. Ce dispositif va entrainer trois changements phares, qui sont: l'évaluation d'urgence lorsqu'une entreprise décide de ne pas renouveler une licence de mise sur le marché, ensuite l'obligation d'une déclaration lorsqu'une entreprise décide de ne pas renouveler une licence de mise sur le marché, et enfin la création d'un encart d'information à l'attention des consommateurs sur les paquets des médicaments ayant effectués une étude de sécurité post-autorisation.

 
  
MPphoto
 
 

  Nikolaos Salavrakos (EFD), in writing. − I voted in favour of this report because of the determination of the Commission to further strengthen the pharmacovigilance system at EU level and include the relevant stakeholders, such as patients and healthcare professionals, in developing an efficient and effective system.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. Trois points ont particulièrement retenu mon attention. La mise en place d'une procédure d'urgence à caractère automatique, la création d'un mécanisme déclencheur de cette procédure et, enfin, la clarification des obligations de transparence des entreprises (ce qui évitera, par exemple, de prendre les citoyens pour moins que ce qu'ils sont comme l'avait fait le Laboratoire Servier en ne renouvelant pas son autorisation pour le Mediator en Espagne pour des raisons commerciales).

 
  
MPphoto
 
 

  Glenis Willmott (S&D), in writing. − The laws we voted on today will strengthen the existing legislation in terms of patient safety, ensuring that new drugs are properly monitored for unexpected side-effects.

Pharmaceutical companies will have to disclose when they withdraw products due to safety reasons and concerns about drug safety will trigger an automatic investigation by European regulators, instead of being left to the discretion of individual national regulators. This will ensure that serious risks to patient health are picked up on and dealt with early, and that patients across the EU can expect the same level of protection.

The laws will also mean that medicines that are still being monitored for safety will have to carry a black ‘warning’ symbol on the packaging and on the information leaflet, so that patients are properly informed about the safety of their medication. In the cases of Thalidomide or the diabetes drug Mediator in France, serious side-effects were not picked up on for years, leading to unnecessary suffering for thousands. This legislation will ensure that medicines are monitored and health risks picked up on and addressed long before another such tragedy happens.

 
  
  

Report: Satu Hassi (A7-0038/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, saudando e apoiando a proposta da Comissão, e saliento que, de qualquer maneira, os limites acordados na OMI entrarão em vigor mesmo não sendo adotada qualquer diretiva. No entanto, a diretiva poderia clarificar e normalizar a aplicação e controlo, no interior da UE, dos valores-limite acordados na OMI, nivelar as condições de concorrência, facilitar a fase de transição e encorajar a inovação. A adoção de normas mais estritas para o enxofre permitiria obter consideráveis benefícios para a saúde e o ambiente de uma forma rentável. Por essa razão, concordo com a relatora que apoia a proposta da Comissão de que o teor máximo de enxofre de 0,1% seja alargado aos navios de passageiros em serviço regular, mas propõe que este limite entre em vigor em 2015, ao mesmo tempo que nas zonas de controlo das emissões de SOx. Por outro lado, concordo que o teor máximo atualmente aplicável nos portos da UE seria extensível às águas territoriais. Estas alterações permitiriam obter significativos benefícios para a saúde e o ambiente, além de que também criariam condições equitativas em termos de impacto dos custos da reforma.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Préserver nos océans fait partie des objectifs centraux de la politique environnementale européenne. En tant que membre de la commission de l'environnement, je me félicite du soutien apporté par le Parlement européen à ce texte. En effet, d’ici 2020, les rejets en soufre du transport maritime devront être divisés par 7 afin de réduire la pollution. Leurs combustibles résiduels contiennent en moyenne 2700 fois plus de sulfures que les carburants routiers. Cette réduction est également très importante du point de vue la santé publique. Cette baisse devrait permettre d’améliorer la qualité de l’air et de réduire de quelques 50 000 le nombre de décès prématurés liés à la pollution atmosphérique.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau prieš šį pasiūlymą. Nors derybos dėl šio klausimo vyko dar nuo 2010 m., tačiau nepavyko susitarti dėl šio reikalavimo atidėjimo taikymo. Nuo 2015 m. įsigalios ES reikalavimas laivams, prisišvartuojantiems ES uostuose, naudoti degalus, turinčius ne daugiau kaip 0,1 proc. sieros. Tokios taisyklės numatytos tik uostams Šiaurės ir Baltijos jūroje, o visame pasaulyje leidžiama laivams naudoti mazutą, kuriame 4,5 proc. sieros. Toks degalų kokybės reikalavimų sugriežtinimas pasunkins jūrų transporto vežėjų padėtį, nes dėl to išaugs degalų kaina, taip pat ir gabenimo įkainiai. Dėl to gali labai sumažėti gabenamų jūra krovinių skaičius ir padaugėti krovinių, kurie bus vežami keliais visoje Šiaurės ir Rytų Europoje. Netolygūs laivų degalų standartai Baltijos ir Šiaurės jūros šalyse gali sudaryti sąlygas netolygiai konkurencijai, lyginant ne tik su kitais ES regionais, bet ir su ne Europos Sąjungos valstybėmis.

 
  
MPphoto
 
 

  Erik Bánki (PPE), írásban. − A szárazföldi kibocsátások, mint például az ipari szektorból, illetve a közúti közlekedésből származó légszennyező anyagok visszaszorításának sikere mellett a tengeri közlekedés okozta – egyre növekvő mértékű – szennyezés sem maradhat ki az uniós szabályozásból. Mivel a tengeri hajózás által használt üzemanyagok kéntartalmának csökkentése egyértelműen összeurópai népegészségügyi érdek, egy tengerpart nélküli ország képviselőjeként is nagyon fontosnak tartom az irányelv által meghatározott, szigorúbb határértékek megállapítását. Mindezek mellett azért is támogattam szavazatommal a jelentést, mert egyenlő versenyfeltételeket teremt azáltal, hogy az Unióban egységes levegőminőségi előírásokat alkalmaz mind a szárazföldi, mind a tengeri légszennyezés esetében.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Forte de nos engagements sur le réchauffement climatique à l'horizon 2020, l'Union européenne se doit d'agir sur l'ensemble des pollutions. En ce sens, ce rapport fixe un cap ambitieux pour réduire les pollutions marines en renforçant les normes sur les combustibles. Ainsi, les teneurs en soufre seront drastiquement réduites. C'est une excellente nouvelle pour les défenseurs de l'écologie et cela prouve une nouvelle fois la valeur ajoutée de l'action du Parlement européen et, plus globalement, de l'Union européenne dans le domaine de l'environnement.

 
  
MPphoto
 
 

  Nora Berra (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de nouvelles normes visant à réduire de 90% les émissions de soufre des transports maritimes d'ici 2020. Plus contraignantes, ces normes s'alignent sur celles adoptées en 2008 par l'Organisation maritime internationale (OMI).

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso voto negativo alla relazione Hassi che modifica la direttiva 1999/32/CE per quanto concerne la percentuale di zolfo contenuta nei combustibili per uso marittimo.

I limiti previsti per il mare aperto vengono equiparati a quelli previsti per le zone SECA ("Sulphur Emission Control Areas"): questo farà si che il Mediterraneo rientri in tale classificazione che va ben oltre i limiti stabiliti dalla Convenzione MARPOL (Convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento dalle navi). Ritengo che tali modifiche comportino svantaggi competitivi per il mercato europeo ben maggiori rispetto ai benefici per l'ambiente che sono del tutto trascurabili.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi, atsižvelgiant į rodiklius, bylojančius apie ankstyvą žmonių mirtingumą dėl laivų išmetamų oro teršalų Europoje, būtina įgyvendinti nuostatas dėl sieros kiekio jūriniame kure didžiausių ribinių verčių. Tai yra labai svarbi dabartinės EP kadencijos reforma, susijusi su sveikata. Labai svarbu įgyvendinti ir stebėti ES ribinių verčių, dėl kurių susitarta Tarptautinėje jūrų organizacijoje, išaiškinimą ir standartizavimą bei sudaryti vienodai konkurencingas sąlygas, palengvinti pereinamąjį etapą, skatinti naujoves. Griežtesnės ribinės sieros kiekio vertės padidintų naudą sveikatai ir aplinkai įgyvendinant 0,1 proc. ribinę vertę plačiau nei esamuose ES sieros oksidų išskyrimo kontrolės (SOIK) rajonuose. Svarbu, kad 0,1 proc. ribinės vertės taikymas būtų išplėstas įtraukiant nuolatines paslaugas teikiančius keleivinius laivus. Taip pat galima būtų gauti žymios naudos sveikatai ir aplinkai, jei ES uostuose taikoma ribinė vertė būtų taikoma ir teritoriniuose vandenyse.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Pentru sectorul transporturilor maritime, mijlocul de propulsie tradiţional utilizat de navele maritime este păcura grea, un derivat al ţiţeiului. Păcura grea poate avea un conţinut de sulf de până la 5%. Ca o comparaţie, conţinutul de sulf al combustibililor utilizaţi de camioane sau autoturisme nu trebuie să depăşească 0,001%.

Este cunoscut că emisiile de dioxid de sulf pot cauza ploi acide şi pot genera pulberi în suspensie. Aceste pulberi sunt periculoase pentru sănătatea umană, ele producând boli respiratorii şi cardiovasculare, şi reduc speranţa de viaţă în UE cu până la doi ani. Din aceste motive, susţin propunerea Comisiei, care se înscrie în eforturile de soluţionare a problemelor legate de calitatea aerului şi precede o revizuire mai vastă a politicilor în domeniul aerului, ce urmează să fie efectuată înainte de 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – La pollution atmosphérique n'est malheureusement pas seulement due aux émissions d'origine terrestre. Les combustibles pour navires polluent énormément, et ont un impact considérable sur l'environnement. C'est pourquoi nous avons approuvé la législation qui a fait l'objet d'un accord avec les États membres. Elle fixe de nouvelles limites, plus strictes, à la teneur en soufre des combustibles pour navires, ce qui permettra d'améliorer la qualité de l'air le long des côtes européennes. D'ici 2020, la teneur limite générale en soufre des combustibles dans les eaux européennes passera de 3,5 % à 0,5%. Les combustibles utilisés dans la mer Baltique, la mer du Nord, et la Manche - les zones de contrôle d'émissions de soufre en Europe (ZCES) - devront répondre aux nouvelles normes internationales de 0,1 % d'ici 2015. Des combustibles et des technologies plus propres existent. Il est temps de les promouvoir et de les utiliser chaque fois que cela est possible.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − The proposals put forward are rather heavy-handed without determining the real impact on the shipping industry and without the proposition of a real alternative. While it is an important area to monitor and control I fear the consequences of a lack of a thorough enough assessment prior to the enforcement of targets.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Calcula-se que a poluição atmosférica causada pelos navios é responsável, anualmente, por cerca de 50 000 mortes prematuras na Europa. Os óxidos de enxofre e de azoto libertam no ar partículas secundárias nocivas para a saúde. A redução das emissões provenientes de navios tornará mais fácil atingir normas de qualidade do ar em vários Estados-Membros. A adoção de normas mais estritas para o enxofre permitirá obter consideráveis benefícios para a saúde e o ambiente de uma forma rentável com a aplicação da norma de 0,1% a um nível mais geral do que só nas atuais zonas de controlo das emissões de SOx. Por estas razões, e face ao relatório da Comissão dos Transportes e do Turismo, votei favoravelmente este relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Obiectivul propunerii este de a implementa limitele superioare ale conţinutului de sulf din combustibilii marini convenite în 2008 în cadrul Organizaţiei Maritime Internaţionale (OMI). Limitele de sulf stabilite de OMI sunt de 0,1% în zonele de control al emisiilor de sulf (ZCES), începând din 2015 şi de 0,5% în celelalte zone maritime, începând din 2020. În prezent, limita de sulf din ZCES se situează la 1%. Până la sfârşitul anului 2011, combustibilii folosiţi în largul mării pot conţine sulf în cantităţi de până la 4,5%, iar ulterior, până în 2019, de până la 3,5%. Limita de 0,1% a conţinutului de sulf propusă de Comisie trebuie să se aplice tuturor apelor teritoriale ale statelor membre ale UE până la o distanţă de 12 mile nautice de la coastele lor.

Până la sfârşitul anului 2013, Comisia trebuie să exploreze posibilităţile de stabilire a unor noi zone de restricţionare a emisiilor în zonele maritime europene, precum şi a unor metode care să conducă la o scădere şi mai mare a emisiilor, iar ulterior să transmită Parlamentului şi Consiliului rapoarte pe această temă şi să prezinte propuneri de creare a unor eventuale noi zone de control al emisiilor de oxizi de sulf şi de azot.

 
  
MPphoto
 
 

  Tadeusz Cymański (EFD), na piśmie. − Na mocy międzynarodowych konwencji Morze Bałtyckie należy do tzw. obszarów kontrolnych emisji siarki. Jej poziom nie może przekraczać 1,5% i jest znacznie niższy niż na większości pozostałych obszarów morskich objętych konwencjami. Dlatego dążenie do dalszego obniżenia zawartości tego składnika w paliwach żeglugowych nie wydaje się być słuszne w odniesieniu do obszarów kontrolnych. Nie przynosząc znaczących korzyści środowiskowych, koszty zmiany przepisów mogłyby w tym przypadku bardzo niekorzystnie wpłynąć na gospodarkę nadmorską.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte, qui vise à instaurer de nouvelles valeurs limites pour la teneur en soufre des combustibles marins. Il s’agit là d’une réelle avancée concernant la protection de la biodiversité. Suite à l’adoption de ce texte, les citoyens européens seront notamment mieux protégés contre le rejet de produits toxiques.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – La mise à jour de la législation sur la réduction de la teneur en soufre des gasoils marins, définitivement approuvée par les eurodéputés ce mardi à Strasbourg, imprimera un nouveau coup de frein à la pollution par les navires dans toutes les mers de l'Union. Nous avons en effet entériné à une large majorité (606 voix pour, 55 voix contre, 13 abstentions) l'accord provisoire trouvé avec le Conseil sur la proposition qui vise à réduire les émissions de particules de soufre en provenance des navires (directive 93/12/CEE). Selon ce texte, les teneurs maximales en soufre des gasoils marins utilisés dans les zones désignées de contrôle des émissions de soufre (ZCES) (la mer Baltique, la mer du Nord et la Manche) seront abaissées de 1,5 % à 1 % d'ici au 31 décembre 2014 et à 0,1 % à compter du 1er janvier 2015. La teneur maximale de 0,5 % sera obligatoire dans toutes les mers de l'Union à l'horizon 2020 et s'appliquera aussi à tous les navires de passagers opérant en dehors des ZCES, etc. Des aides d'État pourront être accordées pour éviter l'impact négatif, sur la compétitivité du secteur, des coûts d'investissements inhérents à ces nouvelles exigences. Je m'en félicite!

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório relativo ao teor de enxofre dos combustíveis navais por defender que a definição, de modo equilibrado e progressivo, de limites para as emissões de enxofre e consequente melhoria da qualidade do ar vão trazer claros benefícios para a saúde pública e para o ambiente.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O principal objetivo da proposta é a aplicação dos limites máximos aprovados em 2008 na Organização Marítima Internacional (OMI) para o teor de enxofre dos combustíveis navais. Controlar estes valores é importante uma vez que, atualmente, calcula-se que a poluição atmosférica causada pelos navios seja responsável por cerca de 50 000 mortes prematuras na Europa. Os óxidos de enxofre e de azoto libertam no ar partículas secundárias nocivas para a saúde. A redução das emissões provenientes dos navios tornará mais fácil atingir normas de qualidade do ar em vários Estados-Membros. Contudo, é importante ter em consideração que, durante o período de transição, alguns operadores terão de suportar custos adicionais significativos, especialmente no caso das viagens efetuadas nas zonas de controlo das emissões de SOx. Considero ainda muito positiva a exceção à regra de 0,5% de teor máximo de enxofre aplicável a partir de 2015 a todas as zonas marítimas da UE e a todas as embarcações, para zonas insulares e regiões ultraperiféricas da UE. Estas têm um período de 5 anos, até 2020, para se adaptarem à legislação, reduzindo o impacto negativo, dadas as suas características naturais, para um número limitado de navios de passageiros que efetuem serviços regulares.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O que se pretende nesta proposta de diretiva é a aplicação de limites máximos para o teor de enxofre nos combustíveis navais. Dada a poluição atmosférica causada pelos navios e as suas consequências para a saúde pública, não só junto a cidades costeiras com grandes portos, onde os navios permanecem estacionados, mas também pelo facto de os óxidos de enxofre darem origem a chuvas ácidas e à eutrofização de zonas marinhas e terrestres. A Comissão propõe que o novo valor de 0,1% para o enxofre em zonas de controlo de emissões seja também aplicado a navios de transporte regular de passageiros, a partir de 2020.

No entanto, a relatora propõe que esta data seja antecipada para 2015 e que o nível máximo atualmente aplicável nos portos da UE seria extensível a 12 milhas náuticas. Os objetivos que norteiam a presente legislação parecem-nos justos e as mudanças exigidas necessárias. É necessária a disponibilização de mais financiamento, designadamente a partir do orçamento comunitário, para o investimento em tecnologia benéfica para o ambiente e para a saúde das populações. Sem prejuízo do cumprimento dos objetivos desta proposta, apoiámos na Comissão do Ambiente uma proposta que visava salvaguardar as especificidades de algumas regiões, como a Região Autónoma da Madeira, garantindo as necessárias adaptações à proposta da relatora.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Hlavným účelom tohto návrhu je zaviesť maximálne hodnoty obsahu síry v lodných palivách dohodnuté v rámci IMO. Odhaduje sa, že látky znečisťujúce ovzdušie pochádzajúce z lodí spôsobujú v súčasnosti v Európe okolo 50 000 predčasných úmrtí ročne. Normy kvality ovzdušia sa v mnohých členských štátoch ľahšie dosiahnu znížením emisií z lodí. Podľa odhadu presiahne peňažná hodnota dosiahnuteľných prínosov pre zdravie náklady na znižovanie emisií z námornej dopravy dvoj- až dvadsaťpäťnásobne. Komisia odhaduje peňažnú hodnotu prínosov pre zdravie na 8 až 16 miliárd EUR a náklady na 0,6 až 3,7 miliardy EUR. Smernica objasní a štandardizuje zavedenie hodnôt stanovených organizáciou IMO a sledovanie ich dodržiavania v rámci EÚ, pričom zjednotí podmienky hospodárskej súťaže, uľahčí fázu prechodu a povzbudí inovácie. Nižšie maximálne hodnoty stanovené pre síru by navyše viedli k výraznému zlepšeniu zdravia európskych občanov. Z analýzy nákladov a prínosov, ktorú vypracovala Komisia vyplýva, že maximálnou hodnotou 0,1 % v oblastiach SECA by sa v roku 2020 zabránilo viac než 17 000 prípadom predčasného úmrtia ročne. Takisto by sa dosiahlo výrazné zníženie výskytu chorôb dýchacích ciest.

 
  
MPphoto
 
 

  Mathieu Grosch (PPE), schriftlich. Für den Seeverkehr gibt es noch keine europäischen Grenzwerte, ganz im Gegensatz zu den anderen Verkehrsträgern wie Schienen-, Straßen- und Luftverkehr. Deshalb begrüße ich die Tatsache, dass nunmehr eine Regelung geschaffen werden soll.

Jedoch wäre es wünschenswert gewesen, eine einheitliche Regelung für ganz Europa zu treffen, anstatt striktere Schwefelgehaltgrenzwerte für Schiffe, die in SECA-Gebieten (Schwefelemissionskontrollgebiete) fahren, festzusetzen. Diese betreffen nur die Nord- und Ostsee sowie den Ärmelkanal. Wenn international verschiedene Grenzwerte vorgegeben werden, könnte dies zu einer Verlagerung von Verkehr vom Wasser auf die Straße führen. Schwefelloser Kraftstoff wird teuer und dies würde den Gütertransport auf der Straße attraktiver machen. Deshalb begrüße ich es sehr, dass staatliche finanzielle Unterstützungen für die Schifffahrtsbranche vorgesehen sind und damit einer möglichen Verlagerung von See- auf Landverkehr entgegengewirkt wird.

Bei dieser vorliegenden Regelung handelt es sich um die Umsetzung des internationalen Marpol-Abkommens. Es ist wichtig, dass bei Verkehrsmodalitäten, die einen starken internationalen Bezug aufweisen – wie im Falle des Seeverkehrs –, internationale Standards gesetzt werden. Jedoch ist nicht nachzuvollziehen, dass die Mitgliedstaaten erst auf internationalem Niveau mit einer Regelung einverstanden sind und dann später gerade diese Regelung auf europäischer Ebene zu blockieren versuchen.

 
  
MPphoto
 
 

  Françoise Grossetête (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport car les émissions actuelles des navires dues aux combustibles marins présentent une teneur élevée en soufre. Elles contribuent à la pollution de l'air sous la forme de dioxyde de soufre et de particules qui nuisent à la santé humaine et entraînent une acidification. Le projet de directive vise à réduire substantiellement ces émissions en rendant contraignantes dans l'UE les règles les plus récentes de l'Organisation maritime internationale.

Les coûts liés aux nouvelles normes en matière de réduction des émissions de soufre pourraient avoir des incidences négatives pour la compétitivité du secteur et entraîner un glissement du transport maritime vers le transport terrestre. Par conséquent, les États membres pourront accorder des aides aux opérateurs conformément aux règles applicables en matière d'aides publiques. Les navires qui ne respecteront pas ces nouvelles limitations seront astreints à payer aux autorités nationales des amendes qui devront être suffisamment élevées pour éviter qu'il soit plus avantageux de les payer que de se conformer aux règles.

 
  
MPphoto
 
 

  Satu Hassi (Verts/ALE), in writing. − List of stakeholder meetings on the Sulphur Directive with Rapporteur Satu Hassi.

Governments and Permanent Representations: Danish Environment Minister, Ida Auken; Danish Permanent Representation; Finnish Environment Minister, Ville Niinistö; Finnish Permanent Representation; French Permanent Representation; Norwegian Ministry of Environment; Polish Permanent Representation; Swedish Environment Minister, Lena Ek; Swedish Permanent Representation;

European Commission: DG Environment, civil servants responsible for the Sulphur Directive Industries.

Non-Governmental Organisations: Armateurs de France; Brittany Ferries; Confederation of Finnish Industries; Couple Systems; European Environmental Bureau; European Cruise Council (ECC); European Petroleum Industry Association; Exhaust Gas Cleaning Systems Association; ExxonMobil; Federation of Finnish Technology Industries; Finnish Forest Industries Federation; Finnish Shipowners' Association; FIPRA International (representing Royal Caribbean Cruises Ltd); Germanischer Lloyd; International Association of Classification Societies Ltd; Port of Rotterdam; Rautaruukki Corporation; Scandline Stena AB; Total Transport & Environment; TT-Line GmbH & Co.; KG; Union of European Petroleum Independents; Wärtsilä.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Susilaikiau balsuojant, kadangi gali būti mažinamas laivybos konkurencingumas ir ne visi laivų savininkai gali būti finansiškai pajėgūs diegti numatytas priemones. Laivų savininkų ir įrangos tiekėjų nuomonės apie galimybes įsigyti skruberius ir jų patikimumą skiriasi. Be to, atsirastų abejonių, ar naujasis terminas nebūtų atidedamas dar kartą. Tai dar labiau pakenktų investavimui į šią technologiją. Subjektai, svarstantys galimybę naudoti SGD atsiranda „vištos ir kiaušinio“ padėtyje: laivų savininkai nenori pritaikyti laivų naudoti SGD, jei jiems neužtikrinama, kad pakankamai uostų galės tiekti dujas, o uostai savo ruožtu nenoriai investuoja, kadangi esama neaiškumų dėl paklausos. Nepaisant visų šių abejonių, pritariu nuostatai, kad būtina ieškoti būdų, kaip sumažinti laivų išmetamų teršalų kiekį daugelyje valstybių narių, nes tik taip galėsime prisidėti prie oro kokybės gerinimo.

 
  
MPphoto
 
 

  Michał Tomasz Kamiński (ECR), na piśmie. − Według szacunków Komisji, wyrażona kwotowo wartość korzyści dla zdrowia przewyższa koszty zmniejszenia emisji z obszarów morskich. Komisja szacuje wartość pieniężną korzyści dla zdrowia na kwotę od 8 do 16 mld euro, a koszty na 0,6-3,7 mld euro. Przyznaję, że statystyki te są przekonujące, niemniej uważam, że nie możemy zapominać o dodatkowych kosztach, które przedsiębiorcy będą musieli ponieść, by dostosować się do nowych wymogów. Uważam, że w okresie przejściowym nieuniknione będzie zezwolenie na większą pomoc ze strony UE i państw członkowskich.

 
  
MPphoto
 
 

  Eija-Riitta Korhola (PPE), kirjallinen. − Arvoisa puhemies, puhun rikkidirektiivistä Suomen edustajana, maani näkökulmasta. Kyseessä on kurja esimerkki siitä, mikä kaikki voi mennä pieleen. Päätös merkitsee miljardien lisälaskua maailman puhtainta kärkeä edustavalle vientiteollisuudellemme. Virhe tehtiin jo IMOssa, jossa asetettiin 45-kertainen ero Itämeren ja Välimeren laivaliikenteen rikkipäästörajoille, ja nyt direktiivi vahvistaa tuon kilpailuvääristymän. Itämerellä, Pohjanmerellä ja Englannin kanaalissa polttoaineen rikkipitoisuus pudotetaan nykyisestä 1,0 prosentin rajasta 0,1 prosenttiin jo vuonna 2015, kun taas Välimerellä sallitaan polttoaineille 4,5 prosentin pitoisuus vielä vuoteen 2020 saakka. Erityisesti tämä on isku Suomelle, jonka viennistä 90 prosenttia turvautuu laivaliikenteeseen. Merirahtien hinnat nousevat Suomessa kerralla 30–50 prosenttia. Nykyisellä öljyn hintatasolla se merkitsee pysyvää vuosittaista 600 miljoonan euron lisäkustannusta, vastaten 9 000 työpaikkaa vuodessa. Globaalistikin Eurooppa olisi seuraavat 5–10 vuotta jopa yli 30-kertaisesti tiukemman sääntelyn piirissä kuin muu maailma.

Jos EU olisi sanojensa mittainen, se ilmaisisi hylkäävän kannan päätöksille, joissa luodaan systemaattista kilpailuvääristymää markkinoillemme. Vertailun vuoksi otan esimerkin pankkisektorilta. Kuvitelkaa vaikkapa Saksan viiden vuoden lainakorko – 0,35 prosenttia – 45-kertaisena: siitä tulisi 15,75 prosenttia. Vastaisiko tämä käsitystämme level playing fieldistä? Rajat voivat olla vaikka kuinka tiukat, kunhan ne koskevat kaikkia. Kilpailuvääristymien luominen lainsäädäntöön on virhe, koska se merkitsee ympäristön tappiota. Saastuttaja saa silloin aina kilpailuedun. Useimmat suomalaismepit halusivat siirtymäaikaa tälle direktiiville, selvän signaalin IMOlle, että päätös pitää korjata.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a voté cette semaine le rapport relatif à la réglementation MARPOL qui fixe les taux maximum de soufre contenu dans les combustibles marins. J'ai voté en faveur de ce texte, qui est le fruit d’un investissement parlementaire sur de longs mois. J'y ai également apporté ma contribution, en faisant voter un amendement qui donnera à la France la possibilité de renégocier les exigences fixées par la règlementation, qui auraient des conséquences très graves pour nos armateurs si elles étaient maintenues en l’état. Le rapport a été approuvé à une très large majorité, avec 606 voix pour et seulement 55 contre. Je me réjouis de l'adoption de ce texte, qui est efficace en matière de protection de l'environnement tout en permettant aux gouvernements de négocier la directive afin d'obtenir des adaptations adaptées aux situations locales spécifiques.

 
  
MPphoto
 
 

  Bogdan Kazimierz Marcinkiewicz (PPE), na piśmie. − Głosując nad sprawozdaniem, miałem na uwadze kilka istotnych kwestii, choćby sprawę wprowadzenia od 2015 roku w ramach obszaru SECA (czyli basenu Morza Bałtyckiego, Morza Północnego oraz Kanału La Manche) wymogu zawartości 0,1%. Natomiast państwa basenu Morza Śródziemnego mają zostać objęte takimi obostrzeniami dopiero w 2020 roku. Tym samym tworzymy jasny podział na państwa mórz północnych i południowych, zaburzając konkurencyjność na europejskim rynku.

Przedstawione dane wskazują, że mniej siarkowe paliwa są zdecydowane droższe. Wyznaczone cele środowiskowe mogą zatem zostać niespełnione, ponieważ w przypadku wyższej ceny przewozów morskich bardzo prawdopodobnym jest wzrost ruchu kołowego. Naturalnie istnieje możliwość wyposażenia statków w instalacje odsiarczające spaliny Scrubery, ale, biorąc pod uwagę wiek floty oraz sytuację ekonomiczną choćby takich państw jak Polska, ich montaż będzie zupełnie nieopłacalny.

Alternatywą dla paliw konwencjonalnych jest zastosowanie LNG w statkach. Może ono dotyczyć jedynie nowo wodowanych jednostek ze względu na zastosowane technologie. Dodatkowo potrzebne jest stworzenie europejskiej sieci portów, w których można takie paliwo zatankować.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this Report. The main purpose of the proposal is to implement the upper limits agreed in the International Maritime Organisation (IMO) in 2008 on the sulphur content of marine fuels. Air pollutants from ships are estimated at present to cause some 50 000 premature deaths per year in Europe.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur la prévention de la pollution par les navires. En effet, les carburants des navires entrainent une pollution de l'air à cause de leur teneur élevée en soufre. Ainsi, la limite de teneur maximale en soufre doit être diminuée à partir de 0,1% au lieu de 1% actuellement. Afin d'éviter des répercussions négatives qu'entraineraient cette mesure plus coûteuse sur la compétitive du secteur, les Etats membres auront la possibilité d'octroyer des aides publiques aux opérateurs.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – La dégradation de la qualité de l’air provoquée par l’utilisation des hydrocarbures ainsi que l’impact de cette consommation sur l'environnement et la santé humaine ne sont plus à démontrer. Les navires brûlent des combustibles lourds, peu raffinés, qui polluent. La transition écologique passe par l'adaptation de la flotte aux exigences environnementales. Cette transition ne saurait s'effectuer sans les aides appropriées. Ce rapport se contente d'en émettre l'exigence évidente sans en préciser le montant. Des centaines d'emplois sont pourtant menacés. Je m'abstiens, parce que j'approuve le calendrier proposé pour réduire la pollution au soufre, mais je dénonce l'absence concrète d'aides substantielles en faveur de la mise en place des mesures nécessaires à cet effet.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Der Schwefelgehalt in Schiffskraftstoffen auf EU-Gewässern soll ab 2015 auf höchstens 0,5 Prozent festgesetzt werden, in den SOx-Emission-Überwachungsgebieten (SECA) soll der Wert sogar auf 0,1% gesenkt werden. Diese Maßnahmen sollen, Experten zufolge, die Luftqualität vor allem in Küstengebieten deutlich erhöhen. Mit der Umstellung kämen auf die Reedereien jedoch hohe Kosten zu und die Gefahr, dass sich ein Teil des Schiffverkehrs auf die Landwege verlegen könnte, besteht. Dies steht jedoch im Gegensatz zu einer anderen EU-Maßnahme, nämlich jener, mehr Transporte via Wasser oder Bahn abzuwickeln, denn über die Straße. Küsten- und Binnenschiffe verbrauchen pro Transporteinheit viel weniger Treibstoff und stoßen entsprechend weniger Kohlendioxid aus als Lastwagen. Die EU will daher bis 2030 ein Drittel dessen, was heute mehr als 300 Kilometer weit mit dem Laster transportiert wird, auf die Schiene oder das Schiff setzen. Um die Abgase zu reinigen, werden für Schiffe ähnliche Maßnahmen in Erwägung gezogen, wie für an Land befindliche Fabriken. So wären Abgasreinigungsvorrichtungen eine denkbare Möglichkeit oder etwa der Einsatz von Flüssiggasen. Der Bericht hat meine Stimme erhalten, da die Berichterstatterin Möglichkeiten der Finanzierung bzw. Möglichkeiten für finanzielle Unterstützung der Reedereien deutlich angesprochen hat. Die vorgeschlagene Gewährung von staatlichen Investitionsbeihilfen scheint mir dafür ein geeignetes Mittel.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Susilaikiau. Šis tekstas yra ilgų derybų rezultatas, tačiau pasiektas kompromisas vis tik neatliepia didžiausio rūpesčio. Mano įsitikinimu, ES piliečių sveikatos ir aplinkosaugos standartai turi būti kiek įmanoma vienodesni visoje ES. Be to, nėra visiškai aišku, ar dėl skirtingos ekonominio sprendimo naštos nebus sukurtos prielaidos skirtingoms konkurencijos sąlygoms ir vieningos rinkos iškraipymams. Šiuo sprendimu mes tarsi padalinome ES piliečius ir jūras į dvi dalis – vienoje dalyje labiau rūpinamės sveikata ir aplinkosauga, kitoje mažiau. Belieka laukti Komisijos ataskaitos ir vertinimo, ar toks diferencijavimas nesumažins kovos su tarša iš jūrų transporto efektyvumo, nesukels didesnio masto transporto rūšių keitimo ir konkurencijos Europos Sąjungos rinkoje iškraipymo. Kita vertus, tikiuosi, kad šis sprendimas paskatins didesnį dėmesį ir investicijas į aplinkai draugiškas inovacijas. Manau, kad Šiaurės-Baltijos regionas turi visas prielaidas tapti lyderiu šioje srityje.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), písomne. − Hlavným cieľom návrhu Komisie je určiť maximálne hodnoty obsahu síry v lodných palivách dohodnuté v rámci Medzinárodnej námornej organizácie (IMO). Látky pochádzajúce z lodí spôsobujú v súčasnosti v Európe okolo 50 000 predčasných úmrtí ročne, a preto sa jedná o dôležitú reformu v oblasti zdravotníctva v tomto legislatívnom období. Oxidy síry a dusíka spôsobujú vznik zdraviu škodlivých sekundárnych častíc v ovzduší. Znížením emisií z lodí by sa v členských štátoch ľahšie dosiahli normy kvality ovzdušia. V súčasnosti je maximálna hodnota obsahu síry v oblastiach SECA stanovená na 1%. Komisia navrhuje, aby sa nová maximálna hodnota síry pre oblasti SECA (0,1%) uplatňovala aj na všetky osobné lode, pričom toto obmedzenie by malo nadobudnúť platnosť v roku 2020. Ak by sa prešlo na prísnejšie maximálne hodnoty obsahu síry, tak by dosiahnuté prínosy pre zdravie prevýšili náklady na znižovanie emisií z námornej dopravy dvoj až dvadsaťpäťnásobne. Smernica taktiež objasní a štandardizuje zavedenie hodnôt stanovených organizáciou IMO a sledovanie ich dodržiavania v rámci EÚ, zjednotiť podmienky hospodárskej súťaže, uľahčiť fázu prechodu a povzbudiť inovácie.

 
  
MPphoto
 
 

  Sławomir Witold Nitras (PPE), na piśmie. − Biorąc pod uwagę potencjalne zagrożenia związane z wprowadzeniem zapisów tej dyrektywy, musiałem zagłosować przeciw niej. Pragnę jednak podkreślić swoje zrozumienie dla szczytnych celów przyświecających wprowadzeniu tego dokumentu w życie. Niemniej jednak, o ile korzystny wpływ tej dyrektywy na obywateli jest niewielki, choć dotyczy większości mieszkańców UE, to jej negatywne skutki będą odczuwalne przez mniejszą grupę ludzi, lecz w sposób bardziej dotkliwy.

Przejawia się to m.in. w tym, że okresy przejściowe zaproponowane w dyrektywie są zbyt krótkie. Oznacza to potrzebę szybkiego zapewnienia dużej ilości paliw spełniających nowe kryteria w relatywnie krótkim czasie. Może spowodować to przejściowe braki w dostawach, co podbije cenę paliwa i zmniejszy konkurencyjność transportu morskiego względem lądowego. Co więcej, cena paliwa morskiego wzrośnie za sprawą kosztów dodatkowego procesu odsiarczania, który będzie wliczany w cenę paliwa. Powyższe obawy są na tyle poważne, że postanowiłem sprzeciwić się tej dyrektywie.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Mit den vorgeschlagenen Änderungen ist ein beträchtlicher Nutzen für Gesundheit und Umwelt und zugleich eine Nivellierung der Kosten zu erreichen. Vor allem die Luftqualität in Küstengebieten wird sich demnach deutlich erhöhen. Da nach Einschätzung der Kommission der in Geld zu beziffernde Nutzen für die Gesundheit die Kosten der Senkung der Schiffsemissionen um den Faktor 2–25 übertreffen wird und der Gewinn für die Gesundheit auf 8–16 Mrd. EUR, die Kosten aber nur auf 0,6–3,7 Mrd. EUR durch die Kommission eingeschätzt werden, begrüße ich die vorgeschlagenen Änderungen und stimme für den Bericht.

 
  
MPphoto
 
 

  Siiri Oviir (ALDE), kirjalikult. − Otsustasin antud raporti hääletamisel jääda erapooletuks, kuna ma pean ebaõiglaseks, et Läänemeres kehtivad rangemad piirangud väävliheitele kui nt Vahemeres ja Mustas meres. Hoolimata sellest, et Rahvusvaheline Mereorganisatsioon (IMO) on juba 2008. aastal kokku leppinud laevakütuste väävlisisalduse ülemmäära kehtestamises, mis hakkavad kehtima ka ilma kõnealuse direktiivita, pean siiski vajalikuks muuta selgemaks ja ühtlustada IMO ülemmäärade rakendamist ja selle järelevalvet ELi aladel. Keskkonnanormide liigne karmistamine võib aga hoopis vähendada Euroopa merelaevanduse konkurentsi ja suurendada maanteetranspordi osakaalu. Teatavasti oleks viimane stsenaarium meie keskkonnale palju kahjulikum, kuna meretransporti kasutades on võimalik palju rohkem kaupu ja reisijaid vedada kui maanteed või raudteid pidi, mereteedel puuduvad nö liiklusummikud ning teede korrashoiuks ei kulu sisuliselt raha ega loodusressursse (v.a veeteede märgid, mereseire). Euroopa merelaevanduse arengu tagamiseks on aga äärmiselt oluline riigiabi andmise lihtsustamine vajalikeks keskkonnainvesteeringuteks.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório relativo à proposta de diretiva do Parlamento Europeu e do Conselho que altera a Diretiva 1999/32/CE no que respeita ao teor de enxofre dos combustíveis navais e que tem como principal objetivo a aplicação dos limites máximos aprovados em 2008 na Organização Marítima Internacional (OMI) para o teor de enxofre dos combustíveis navais.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che secondo le stime, gli inquinanti atmosferici provenienti dalle navi sono ogni anno causa di 50.000 morti premature in Europa e che nell'atmosfera gli ossidi di zolfo e di azoto danno luogo al particolato secondario, nocivo per la salute, è necessario applicare i valori limite massimi relativi al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo stabiliti nel 2008 dall'Organizzazione marittima internazionale (IMO). Tenendo conto che se non saranno ridotte, prima della fine di questo decennio le emissioni di ossidi di zolfo delle navi nelle zone marittime dell'UE supereranno le emissioni combinate delle zone terrestri dell'Unione, e che secondo stime della Commissione, il valore monetario dei benefici per la salute che possono essere conseguiti è superiore ai costi della riduzione delle emissioni delle navi di un fattore compreso fra 2 e 25, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Mi congratulo con l'on. Hassi per il lavoro svolto.

Con l'approvazione di questa relazione, vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2011)0439) e visto il parere del Comitato economico e sociale europeo del 18 gennaio 2012, il Parlamento europeo prende una seria posizione nella sfida al miglioramento della qualità dell'aria nelle coste europee per ridurre le morti causate dall'inquinamento atmosferico delle navi.

La nuova regolamentazione pone come obiettivo il riallineamento della legislazione europea ai limiti previsti dall'Organizzazione marittima internazionale e dunque prevede un abbassamento del tenore massimo di zolfo generale per i mari europei dal 3,5 allo 0,5% entro il 2020. Tale obiettivo potrà facilmente essere raggiunto attraverso l'utilizzo di tecnologie e carburanti ecosostenibili.

Trovo inoltre molto positiva la richiesta alla Commissione di prendere in considerazione i limiti SECA, i quali risultano essere più rigorosi per tutte le acque territoriali comunitarie, ad esempio anche entro le 12 miglia nautiche dalla costa.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The revision of the Directive has the main objective to implement IMO agreement from 2008 to reduce the sulphur content of fuels in specific Sulphur Emission Control Areas (SECA) from 1.5% to 0.1% in 2015 and to introduce the global sulphur limit of 0.5% (from 3.5%) for all EU sea areas in 2020, or 2025, depending on IMO. In addition, the more strict sulphur limit applicable for SECAs (Baltic Sea, North Sea and English Channel) was proposed to apply also to passenger ships on regular service between EU ports. Without further measures, the ship based sulphur emissions would exceed all land based pollution by 2020, with significant health impacts as well as contribution to acidification. Emissions from international ship traffic were responsible for approximately 50 000 premature deaths in Europe in 2000 and external costs related to human health corresponding to 7% of the total health costs in Europe . The implementation of the IMO agreement into EU law represents probably the most significant air quality improvement introduced during this legislative period.

 
  
MPphoto
 
 

  Licia Ronzulli (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questo testo per rendere entro il 2020 più severi i limiti per il tenore di zolfo nei combustibili delle imbarcazioni, cambiamento che avrà come effetto principale il miglioramento della qualità dell'aria nelle coste europee e la riduzione di circa 50 000 morti premature annuali causate dall'inquinamento atmosferico delle navi.

Per rientrare nei nuovi limiti aumenterà necessariamente l'utilizzo di carburanti più puliti o di tecnologie, come ad esempio i depuratori dei fumi, in grado di fornire tale risultato, il tutto a favore della salute dei cittadini europei.

 
  
MPphoto
 
 

  Kārlis Šadurskis (PPE), rakstiski. − Šodienas balsojums par pieļaujamo sēra saturu kuģu degvielā kopumā ir liels solis gaisa kvalitātes uzlabošanai Eiropas piekrastēs, ņemot vērā, ka kuģu radītais piesārņojums jau 2020. gadā varētu pārsniegt sauszemes avotu radīto piesārņojumu. Ar šo direktīvu ES likumdošanā tiek ieviesti Starptautiskās Jūrniecības organizācijas 2008. gadā noteiktie standarti ar mērķi samazināt vispārējo sēra robežlīmeni Eiropas jūrās līdz 0,5%. Tomēr es nevaru pilnībā atbalstīt jauno direktīvu, jo jaunie robežlīmeņi paredz lielas atšķirības starp pieļaujamo sēra emisiju līmeņiem starp Eiropas reģioniem, radot nevienlīdzīgu konkurenci ne tikai kuģniecībā, bet arī ar sauszemes transportu. Sēra emisiju kontroles zonās, t.i. Baltijas jūrā, Ziemeļjūrā un Lamanša jūras šaurumā, jau tagad tiek paredzētas striktākas normas nekā tas ir citur Eiropā - sēra saturs degvielā nedrīkst pārsniegt 1% līdz 2015, pēc tam - 0,1% no masas. Cituviet, piemēram, Vidusjūrā sēra robežlīmenis būs jāsamazina no 3,5% līdz 0,5% līdz 2020.gadam. Nākotnē būs nopietni jāstrādā pie tā lai, visās Eiropas jūrās pieļaujamais sēra daudzums degvielā būtu vienāds, tāds, kāds tas noteikts Baltijas jūrai.

 
  
MPphoto
 
 

  Nikolaos Salavrakos (EFD), in writing. − I voted in favour of this report because, by switching to more stringent sulphur limits, it would be possible to achieve significant health and environmental benefits in a cost-efficient way by implementing the 0.1% limit more widely than just in Europe’s existing SECAs, resulting in a different level playing field as regards the cost impact of reform.

 
  
MPphoto
 
 

  Petri Sarvamaa (PPE), kirjallinen. − Ympäristövaliokunnan kanta meriliikenteen polttoaineiden rikkipitoisuuteen oli selkeä. Tavoitteena oli saattaa voimaan tiukemmat rikkipäästörajat kaikille Euroopan unionin merialueille. Neuvoston kanssa käytyjen neuvottelujen tuloksena parlamentin tavoitetta ei saavutettu. Lopputuloksena oli rikkipäästörajat, joiden toteutuminen tämän direktiivin mukaisesti aiheuttaa ilmiselvän kilpailuvääristymän EU:n sisämarkkinoille. Lisäksi rajojen toteuttaminen tulee aiheuttamaan mittavaa taloudellista vahinkoa erityisesti EU:n kaukaisimmilla pohjoisilla alueilla, varsinkin mainitun kilpailuvääristymän seurauksena.

Vaikka pidän rikkipäästöjen vähentämistä terveydellisistä syistä erittäin kannatettavana, olisin halunnut nähdä neuvottelujen lopputuloksessa jotenkin huomioituna sen, että jotkut jäsenvaltiot joutuvat kantamaan näissä tavoitteissa paljon toisia suuremman taakan. Näin ollen äänestin tämän neuvottelutuloksen hyväksymistä vastaan.

 
  
MPphoto
 
 

  Daciana Octavia Sârbu (S&D), in writing. − Air pollution from shipping is thought to be responsible for thousands of premature deaths each year in Europe, as well as for causing significant long-term environmental damage. I fully support this agreement, especially the more ambitious deadline of 2020 by which the new limits must be in force. It strikes the right balance between environmental protection, legal certainty, and a realistic target for operators. Regulating the maritime sector and creating a genuine level playing field for its operators is notoriously difficult. The international agreements made through the International Maritime Organisation are minimum standards, and we should strive to improve on them. As the Commission’s analysis shows, the health and environmental benefits of a 2020 deadline will be significant, and the sector will be encouraged – and helped – to make the necessary investments, resulting in a cleaner atmosphere and a healthier environment.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilja Savisaar-Toomast (ALDE), kirjalikult. − Väävel- ja lämmastikoksiidide tekitatud sekundaarsed osakesed, mis tulenevad laevade tekitatud õhusaastest, põhjustavad Euroopas kuni 50 000 enneaegset surmajuhtumit aastas. Arvestades eelpool öeldut ja vaadates täna laual olevat kokkulepet, tuleb öelda, et püstitatud eesmärgid jäid olulisel määral saavutamata. Vajalik on võrdsete, kogu Euroopa meresid hõlmavate piirmäärade kehtestamine, et puhas õhk oleks tagatud mitte ainult Põhja-Euroopa inimestele, vaid ka teistel Euroopa rannikualadel. Samuti on oluline tagada aus ja võrdne konkurents transpordisektoris ning vältida eri piirkondades tegutsevate laevafirmade ebavõrdset kohtlemist. Euroopa Komisjon ja liikmesriigid peaksid võtma eeskuju USAst ja Kanadast, kes ühiselt kehtestasid väävlikontrolli ala kogu oma ranniku ääres 200 meremiili ulatuses, ning seadma kindlad tähtajad, millal luuakse kogu Euroopat kattev heitmekontrollipiirkond. Kuigi suhtun nõukogu ja parlamendi vahelisse kokkuleppesse kriitiliselt, toetasin selle raporti vastuvõtmist, kuna senine otsustamatu olukord aastast 2008 tuleb lõpetada ning anda tuleviku suhtes kindel signaal kõikidele osapooltele.

 
  
MPphoto
 
 

  Alf Svensson (PPE), skriftlig. − Vid Europaparlamentets omröstning i dag om det så kallade svaveldirektivet röstade jag för den kompromiss som tagits fram. De särskilt hårda reglerna som gäller för svavelutsläpp i de utsatta haven i norra Europa (Östersjön, Nordsjön och Engelska kanalen) gör att många av industrierna i Sverige och andra nordeuropeiska länder till följd av dyrare fraktkostnader drabbas av en stor konkurrensnackdel gentemot övriga Europa, där högre gränsvärden för svavelutsläpp gäller. Att minska svavelutsläppen i våra hav är från en miljömässig synpunkt absolut nödvändigt, och något som EU:s alla 27 medlemsstater redan har förbundit sig att medverka till genom att underteckna Marpol-konventionen och dess bilaga VI. Det hade enligt min mening varit bättre om haven runt alla EU-länder omfattades av samma låga gränsvärde för svavelutsläpp som haven i norra Europa. På så sätt skulle inte bara konkurrensen bli jämnare och den inre marknaden mer integrerad, utan vatten och luft skulle också bli renare längs alla EU:s kuster.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. La mise en œuvre des valeurs limites pour la teneur en soufre des combustibles marins telles qu'elles ont été convenues par l'Organisation maritime internationale est importante. Je donnerai un chiffre: 50 000. La Commission a estimé à 50 000 le nombre de décès prématurés causés en Europe par les polluants atmosphériques émis par les navires. Ce texte était donc vivement attendu.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O controlo de teor de enxofre nos combustíveis navais para todas as embarcações marítimas, incluindo as de passageiros, deve ter em conta o impacto negativo que poderá criar para as populações locais, em especial as residentes nas regiões ultraperiféricas e nas ilhas. Por isso, a regra de 0,5% de teor máximo de enxofre aplicável a partir de 2015 a todas as zonas marítimas da UE e a todas as embarcações apresenta uma exceção para as zonas insulares e regiões ultraperiféricas da UE. Estas têm um período de 5 anos, até 2020, para se adaptarem à legislação, reduzindo o impacto negativo, dadas as suas características naturais, para um número limitado de navios de passageiros que efetuem serviços regulares. Os compromissos internacionais dos Estados-Membros, nomeadamente com a Organização Marítima Internacional (OMI), já previam esta limitação, contudo estas mudanças devem ser progressivas e adaptadas às particularidades das regiões insulares, e simultaneamente, devem ter em conta um aumento dos apoios aos operadores. Paralelamente, o processo de estabelecimento das "Emission Control Areas" deve ser sujeito a procedimentos da OMI, único órgão competente nesta matéria.

 
  
MPphoto
 
 

  Isabelle Thomas (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur la teneur en soufre des combustibles marins. Par le biais de cette directive, l'UE prévoit notamment l'abaissement à 0,1% de la teneur en soufre des émissions des navires à l'échéance de 2015 en mer Baltique et en Manche - mer du Nord. Elle transpose ainsi en droit communautaire une obligation prévue par l'Organisation Maritime Internationale (OMI), qu'il était difficile d'ignorer. L'échéance de 2015 semble cependant très prématurée au vu des contraintes économiques et techniques qu'elle imposera aux transporteurs de passagers notamment. La crainte est que certains navires doivent être retirés des flottes, faute de moyens pour s'adapter aux nouvelles exigences, et que par conséquent des centaines d'emplois soient supprimés, dans un contexte économique où les entreprises de transport de passagers connaissent des difficultés. Les négociations au Parlement ont cependant permis d'acter que les aides d'Etat seraient autorisées afin d'accompagner les opérateurs dans cette transition. Il est également rappelé que les Etats membres peuvent encore saisir l'OMI afin que les délais soient repoussés pour permettre à leurs flottes de s'équiper dans les délais. Ces différentes mesures de sauvegarde m'ont donc amenée à validé la transposition des obligations internationales de l'Union européenne dans cette directive.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul referitor la reducerea conţinutului de sulf din anumiţi combustibili marini deoarece aplicarea noilor prevederi va contribui la reducerea poluării mediului, cauzată de arderea combustibililor marini cu conţinut ridicat de sulf. Pentru atingerea obiectivelor Directivei 1999/32/CE privind reducerea conţinutului de sulf din anumiţi combustibili marini, este necesară aplicarea corespunzătoare a obligaţiilor privind conţinutul de sulf al combustibililor marini.

Consider că, pentru a se asigura implementarea corespunzătoare a directivei, este nevoie de un sistem mai puternic de monitorizare şi aplicare a obligaţiilor privind conţinutul de sulf. Respectarea limitelor privind conţinutul scăzut de sulf al combustibililor marini poate avea drept rezultat o creştere semnificativă a preţurilor. De aceea, sunt necesare soluţii corespunzătoare pentru reducerea costurilor aferente punerii în conformitate, suportate de industriile afectate, cum ar fi autorizarea unor metode de conformitate alternative şi mai eficiente din punctul de vedere al costurilor.

Consider că statele membre şi Comisia ar trebui să promoveze testarea şi dezvoltarea unor noi tehnologii, analizând posibilitatea creării unui program comun pentru reducerea poluării generate de combustibilii marini, cofinanţat împreună cu industria şi bazat pe principiile unor programe similare, cum ar fi programul Clean Sky.

 
  
MPphoto
 
 

  Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – Les votes en commissions parlementaires avaient conduit à l'adoption de positions intenables, et je me félicite que les négociations en trilogue aient permis d'arriver à une version plus équilibrée du texte. Ne perdons pas de vue les enjeux majeurs du secteur du transport maritime, et l'impact considérable qu'aura cette directive sur l'activité. Evidemment, il faut lutter contre la pollution des transports et réduire leur empreinte écologique pour tous les modes. Mais pas à n'importe quel prix! Il ne faut pas faire peser sur les armateurs et les clients des contraintes trop lourdes, qui nuiraient à la compétitivité et à la viabilité économique du secteur, déjà très concurrentiel. J'avais mis en avant l'impératif de prévoir des mesures d'accompagnement, en corollaire de la diminution des taux de soufre dans le transport maritime. La Commission doit désormais proposer la déclinaison pratique de la boîte à outils qu'elle a annoncée. Je serai extrêmement vigilante sur ce point. L'UE est la première puissance maritime et le leader mondial du combat pour l'environnement, preuve s'il en était besoin que transport et durabilité ne sont pas incompatibles, bien au contraire. A nous de mettre en place une politique réfléchie et flexible, qui n'oppose plus économie et écologie.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Wie aus dem Bericht hervorgeht, sind die Höchstgrenzen für den Schwefelgehalt von Kraftstoff unbedingt in die Praxis umzusetzen. Diese Entscheidung spielt eine wichtige Rolle für die Umwelt und ist möglicherweise die wichtigste gesundheitsbezogene Neuerung in der aktuellen Wahlperiode. Die Verwendung von Abgasreinigungsvorrichtungen soll gefördert und unterstützt werden. Die Emissionen sollten auch mit alternativen Methoden (siehe auch Flüssiggas, verflüssigtes Erdgas (LNG)) gesenkt werden.

 
  
MPphoto
 
 

  Glenis Willmott (S&D), in writing. − This legislation enshrines in EU law an international agreement that the UK has already signed up to as part of the International Maritime Organisation. Air pollution from shipping can reach far inland and is estimated to cause 50 000 premature deaths a year across the EU. The legislation will set binding limits on the sulphur content of fuels used in the maritime industry, bringing it down from 4.5% to 0.5% in all EU waters and leading to a significant reduction in sulphur emissions from ships. As a result, we should see an improvement in air quality across the UK, and the EU as a whole, and a reduction in respiratory illnesses, heart disease and other health problems. There will therefore be significant environmental and health benefits to this legislation.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Międzynarodowa Organizacja Morska ustaliła, że od 2015 r. dopuszczalne górne wartości dotyczące zawartości siarki w paliwach żeglugowych w obszarach SECA będą wynosiły 0,1%. W Europie obszarami SECA są Morze Północne, kanał La Manche i Morze Bałtyckie. Wprowadzenie ograniczenia dotyczącego zawartości siarki na poziomie 0,1% na wszystkie statki świadczące regularne usługi transportu pasażerskiego, jak również rozszerzenie tego ograniczenia na morza terytorialne spowoduje, że podmioty dotknięte tym ograniczeniem będą musiały ponieść znaczące dodatkowe koszty. Ponadto obniżenie wartości dopuszczalnych siarki może spowodować przejęcie towarów transportowanych obecnie drogą morską przez samochody ciężarowe. Spowoduje to dodatkowe szkody dla środowiska oraz przeciążenie dróg. Dlatego głosowałem na „nie”.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio sostegno al testo presentato dall'on. Hassi sulla proposta di revisione della direttiva sul tenore di zolfo nei combustibili per uso marittimo.

La nuova direttiva, che recepisce a livello comunitario le più recenti disposizioni adottate in materia, introduce obblighi per le navi passeggeri che operano al di fuori delle aree protette e abbassa ulteriormente il tenore di zolfo massimo autorizzato nei combustibili marittimi utilizzati in aree sensibili quali le aree di controllo delle emissioni del Nord Europa. Dopo una serie di lunghe e intense trattative si è giunti ad un compromesso che rappresenta il giusto equilibrio tra gli obiettivi ambientali europei e le posizioni delle imprese di settore coinvolte.

 
  
MPphoto
 
 

  Roberts Zīle (ECR), rakstiski. − Sēra emisiju ierobežojumi kuģu degvielā kopumā ir nepieciešami, lai samazinātu kuģu radīto gaisa piesārņojumu, īpaši piekrastes teritorijās. Tā kā ES dalībvalstis Starptautiskajā Jūrniecības organizācijā ir piekritušas striktākiem standartiem sēra emisijas kontroles zonās, ir skaidrs, ka ES normas tagad ir jāsaskaņo ar tās starptautiskajām saistībām. Tomēr pienācīga vērība būtu jāpievērš godīgas konkurences nodrošināšanai kuģniecības sektorā. Diemžēl jaunā direktīva, par kuru panākta Parlamenta un Padomes vienošanās, nākotnē saglabās pieļaujamo sēra emisiju līmeņu ievērojamas atšķirības dažādos ES reģionos. Es nevaru atbalstīt šo direktīvu, jo tā nenodrošinās vienādu attieksmi pret visām dalībvalstīm ES kopējā tirgus ietvaros. Atšķirīgi ierobežojumi dažādos Eiropas piekrastes ūdeņos rada kuģniecības uzņēmumiem Baltijas jūrā, Ziemeļjūrā un Lamanša jūras šaurumā neizdevīgākus konkurences apstākļus, gan salīdzinot ar tādiem pašiem uzņēmumiem citās teritorijās, gan ar sauszemes transportu. Nākotnē būtu jāstrādā pie tā, lai sēra emisiju limiti degvielā tiktu vienādoti visos ES piekrastes ūdeņos. Lai nodrošinātu godīgu konkurenci, sēra emisiju standarti būtu jānosaka cik iespējams vienādi – gan sēra emisijas kontroles zonās, gan citos Eiropas jūras baseinos. Atbalstu šādai pozīcijai izdevās panākt gan Transporta komitejā, līdzīgi lēma arī Vides komiteja. Lai neciestu ES konkurētspēja kopumā, to vajadzētu darīt starptautiskā līmenī Starptautiskās Jūrniecības organizācijas ietvaros, paplašinot un iezīmējot jaunas sēra emisijas kontroles zonas.

 
  
  

Report: Herbert Dorfmann (A7-0203/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. São significativas as alterações introduzidas à proposta da Comissão no que diz respeito aos rendimentos dos agricultores dos diferentes países da União Europeia. O que este relatório traz de novo é que, de acordo com o Regulamento já existente, os EM podem modificar os seus apoios de programas alocados no Sistema de Pagamentos Únicos uma vez por ano num programa de cinco anos. No entanto, de acordo com a Comissão, os EM teriam que decidir definitivamente até ao final do ano a transferência de fundos do envelope dos viticultores e esta decisão seria definitiva. Com este relatório, as introduções propõem converter a medida de cinco anos numa medida anual aplicada apenas em 2014 e de modo a providenciar a possibilidade de fazer uma transferência única para o Sistema de Pagamentos Únicos a partir de 2015. Por estas razões, que penso que trazem mais possibilidades e mais flexibilidade aos Estados-Membros, votei favoravelmente este Relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Antoniozzi (PPE), per iscritto. − La proposta della Commissione volta a modificare l'articolo 103 sexdecies del regolamento unico OCM (regolamento (CE) n. 1234/2007), che prevede la possibilità per gli Stati membri di concedere un aiuto disaccoppiato ai viticoltori nell'ambito del regime di pagamento unico (RPU), andava sicuramente modificata.

Condivido il lavoro svolto e le proposte avanzate dall'on. Dorfmann, poiché assicurano agli agricoltori una prevedibilità dei pagamenti derivanti dagli aiuti. La relazione inoltre affronta con efficacia la situazione transitoria attuale della riforma della PAC. Era importante evitare sopratutto la pianificazione da parte degli Stati membri di decisioni quinquennali non realmente compatibili con la proposta della Commissione di un nuovo regime di sostegno diretto, così come era indispensabile ricollegare il calendario della decisione finale di trasferimento al calendario della futura riforma.

Nella relazione sono state prese in considerazione tutte queste problematiche e le soluzioni raggiunte sono molto positive. Per questo vi ho dato il mio pieno sostegno.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le Parlement européen a adopté la proposition de la Commission visant à amender un règlement chargé de clarifier les conditions de versement des aides découplées aux viticulteurs. Dans le contexte incertain de la réforme de la politique agricole commune (PAC), il est important de laisser une marge de manœuvre aux États membres afin qu’ils disposent toujours de la souplesse nécessaire pour décider de réaliser des paiements supplémentaires, notamment lors de crises dans ce secteur.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat acest Raport datorită importanţei sectorului viticol din România. Ţara mea este un mare producător de vinuri şi, din aceasta cauză, cred că este oportună modificarea Regulamentului privind schema de plată unică şi sprijinul acordat viticultorilor. În acest fel, ne vom asigura că acest sector este finanţat corespunzător şi în viitorul cadru financiar multianual. România acordă o importanţă deosebită reformei politicii agricole comune mizând, pentru perioada 2014-2020, pe o menţinere a alocărilor cel puţin la nivelul actual.

Dacă vrem ca agricultura românească şi cea europeană să progreseze, trebuie să ne asigurăm că banii destinaţi PAC sunt utilizaţi în cel mai eficient mod posibil. Aceasta este principala provocare a politicii agricole comune în viitoarea perspectivă financiară multianuală.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi reiktų išvengti ankstyvo galutinio sprendimo dėl vynui skirtų lėšų pervedimo bendrajai išmokos schemai priėmimo. Penkerių metų trukmės priemonė galėtų būti pakeista į vienų metų trukmės priemonę, kuri būtų taikoma tik 2014 metais, ir nuo 2015 metų būtų galima sudaryti galimybę atlikti vienkartinį pervedimą. Paminėtina, kad ES narės taip pat gali nutarti, ar jos norėtų nuo 2015 metų įtraukti vynuogininkystės plotus į regionus, atitinkančius reikalavimus tiesioginėms išmokoms gauti. Vienerių metų trukmės priemonės užtikrintų iki 2013 metų priimtų sprendimų tęstinumą. Taip pat valstybėms narėms, pervedusioms lėšas 2014 metais, išliks galimybė neatlikti vienkartinio pervedimo 2015 metais.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport. Dans le cadre de la nouvelle PAC, j'apporte mon soutien à la proposition de la Commission stipulant que les Etats membres doivent décider, avant la fin de l'année en cours, du transfert de fonds au titre de leurs dotations pour le secteur viniviticole vers le régime de paiement unique. Cependant, il faut prendre ses précautions sur la programmation des aides, compte tenu du fait que la nouvelle PAC est actuellement en cours de négociation.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. A proposta da Comissão visa alterar o artigo 103.º-O do Regulamento (CE) n.º 1234/2007 (Regulamento OCM única) que prevê a possibilidade de os Estados-Membros atribuírem ajudas dissociadas aos viticultores no âmbito do regime de pagamento único (RPU) enquanto parte dos programas nacionais de apoio aos viticultores. Votei favoravelmente por considerar que deverá ser decidido o regime de transferência dos fundos das dotações do setor vitivinícola para um regime de pagamento único através de uma medida anual aplicável apenas em 2014, ficando prevista a possibilidade de efetuar uma transferência única (decisão definitiva e irrevogável) a partir de 2015, e que seja dada aos Estados-Membros a possibilidade de decidir se pretendem excluir as superfícies vitivinícolas das zonas elegíveis para os pagamentos diretos.

 
  
MPphoto
 
 

  Ole Christensen, Dan Jørgensen, Christel Schaldemose og Britta Thomsen (S&D), skriftlig. − De danske socialdemokrater i Europa-Parlamentet (Dan Jørgensen, Christel Schaldemose, Britta Thomsen og Ole Christensen) stemte den 11. september 2011 for førstebehandlingsaftalen mellem Parlamentet og Rådet vedrørende Rådets forordning (EF) nr. 1234/2007, for så vidt angår enkeltbetalingsordningen og støtte til vinavlere (A7-0203/2012), da forslaget udelukkende var af administrativ teknisk karakter, hvorfor støtten til forslaget ikke skal forstås som støtte til den fælles landbrugspolitik i almindelighed og vinstøtten i særdeleshed. Der lægges dermed vægt på, at forslaget udelukkende afbureaukratiserer den nuværende ordning.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione ritenendo che questo regolamento fornisca una chiara base giuridica alle imprese che commerciano nel settore vitivinicolo. La proposta in questione rende possibile, sulla base delle disposizioni già esistenti nella vigente normativa OCM, agli Stati membri di modificare annualmente i propri programmi di sostegno per quanto riguarda la parte destinata al regime di pagamento unico, dando comunque la possibilità agli stessi di decidere di sospendere il trasferimento dei fondi dalle loro dotazioni vitivinicole al regime di pagamento unico. La misura annuale garantirebbe, oltre alla continuità con le decisioni prese fino al 2013 per i pagamenti diretti, l'impossibilità da parte degli Stati membri di poter pianificare decisioni quinquennali non compatibili con la proposta della Commissione. Mi auguro che vengano superate le resistenze di alcuni Paesi ritenendo che tale regolamento sia giusto, poiché garantisce un compromesso tra il consolidamento del mercato unico e le esigenze delle imprese che operano nel settore.

 
  
MPphoto
 
 

  Francesco De Angelis (S&D), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione perché soltanto un approccio più semplice e coerente potrà in futuro consentire un efficace sostegno ai viticoltori.

Secondo la proposta della Commissione, infatti, gli Stati membri dovrebbero decidere in maniera definitiva già entro dicembre 2012 se trasferire fondi dalla dotazione vinicola al regime di pagamento unico. Il progetto di relazione punta invece a evitare che gli Stati membri pianifichino decisioni quinquennali già in questa fase, e quindi ancor prima di conoscere il risultato della riforma della PAC.

La proposta suggerisce, infatti, di trasformare l'attuale misura quinquennale in una misura annuale unica. Occorre garantire un sostegno adeguato alla viticoltura e occorre farlo nel modo più chiaro possibile, assicurando sempre agli agricoltori una certa prevedibilità degli importi assegnati. Chiarezza e tempestività d'azione sono le parole d'ordine della nostra politica a sostegno dei viticoltori, per un'Europa amica dei territori .

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte, qui permet une plus grande flexibilité concernant l’attribution d’aides au secteur vinicole. Plus que jamais, il est important d'apporter tout notre soutien à cette filière et à ces acteurs qui participent à la promotion de notre terroir à travers le monde et contribuent à la préservation de nobles traditions.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o "regime de pagamento único e apoio aos viticultores". Esta proposta visa alterar a medida de 5 anos numa medida anual e, ainda, dar aos Estados-Membros a possibilidade de decidir quanto à exclusão das superfícies vitivinícolas das zonas elegíveis para os pagamentos diretos. Considero positiva esta medida, uma vez que vá garantir a continuidade das decisões tomadas até 2013 durante o ano de transição para os pagamentos diretos, e evitar que os Estados-Membros possam prever decisões aplicáveis durante 5 anos que, na prática, são incompatíveis com a proposta da Comissão relativa a um novo sistema de ajudas diretas.

 
  
MPphoto
 
 

  Göran Färm, Anna Hedh, Olle Ludvigsson, Jens Nilsson, Marita Ulvskog och Åsa Westlund (S&D), skriftlig. − Vi svenska socialdemokrater röstade emot betänkandet om systemet med samlat gårdsstöd och stödet till vinodlare då vi motsätter oss att skattepengar går till stöd och subventionering av vinproduktion. Vi vill inte att europeiska skattepengar används till ologiska subventioner som snedvrider marknadsmekanismerna, och som i detta fall dessutom har en direkt prissänkande effekt på försäljningen av alkoholhaltiga drycker.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A proposta da Comissão visa alterar o artigo 103.º-O do Regulamento da OCM única que prevê a possibilidade de os Estados­Membros atribuírem ajudas dissociadas aos viticultores no âmbito do regime de pagamento único (RPU), enquanto parte dos programas nacionais de apoio aos viticultores. Este relatório propõe alterar o prazo de 5 anos, anteriormente estabelecido, para uma medida anual, aplicável apenas a 2014, ficando prevista a possibilidade de os Estados-Membros efetuarem uma transferência única (decisão definitiva e irrevogável) do envelope vitivinícola para o RPU e a decisão de excluir as superfícies vitivinícolas dos regimes de pagamento direto. Esta deliberação pode ser tomada pelos Estados­Membros até 1 de agosto de 2013, prazo alargado de 6 meses, comparativamente com a proposta da Comissão, tendo em conta a necessidade de conhecer os resultados da atual reforma da PAC. Apesar de esta proposta alargar o prazo para a tomada de decisão pelos Estados-Membros, aspeto que consideramos positivo, não podemos deixar de aqui expressar a discordância de princípio face ao desligamento das ajudas à produção, característica intrínseca do regime de pagamento único.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlo Fidanza (PPE), per iscritto. − Accolgo con favore il voto alla relazione del collega Dorfmann, volto a salvaguardare un settore importante e d'eccellenza per l'Italia e per l'Europa. Il Parlamento concede più flessibilità agli Stati membri affinché anche il settore possa prendere decisioni definitive prima dell'entrata in vigore della riforma della PAC 2014-2020, riforma alla quale stiamo lavorando intensamente in questo periodo. Col voto odierno perseguiamo l'obiettivo di dare maggiore flessibilità agli Stati membri al fine di decidere in merito alla dotazione finanziaria nazionale nel settore del vino; tutto ciò si collega con la proposta per i pagamenti diretti della nuova PAC.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Cieľom návrhu Komisie je zmena a doplnenie článku 103 nariadenia o jednotnej spoločnej organizácii trhov (1234/2007), ktoré umožňuje členským štátom, aby v rámci svojich vnútroštátnych programov pre vinohradníkov poskytovali vinohradníkom neviazanú pomoc v rámci režimu jednotnej platby. Na základe ustanovenia, ktoré už existuje v súčasnom nariadení o jednotnej spoločnej organizácii trhov, môžu členské štáty raz ročne upraviť svoje podporné programy, pokiaľ ide o časť prostriedkov vyčlenených na režim jednotnej platby (podporné programy trvajú päť rokov). To znamená, že by členské štáty mohli začať každoročne presúvať finančné prostriedky, pričom členské štáty, ktoré využili túto možnosť iba na časť svojich finančných prostriedkov, ako Španielsko a Grécko, by raz ročne mohli rozhodnúť o zvýšení tejto časti. Takisto by členské štáty mohli na konci päťročného programového obdobia rozhodnúť o ukončení presunov prostriedkov z rozpočtu na sektor vinohradníctva a vinárstva do režimu jednotnej platby.

 
  
MPphoto
 
 

  Ashley Fox (ECR), in writing. − This report aims to reform the aspect of the Common Agricultural Policy relating to vine growers for the period 2014 - 2020. The current system, established in 2007, allows Member States to grant decoupled aid to vine growers under the Single Payment Scheme. This new proposal can be commended in its attempts to streamline the current wine regime through small-scale simplification of the CAP and by reducing the administrative burden. As part of the UK government CAP health check in 2008, the UK has already agreed to allocate payments to vine growers through the Single Payment Scheme, so I can therefore support this proposal at EU level.

 
  
MPphoto
 
 

  Catherine Grèze (Verts/ALE), par écrit. – La Commission propose aux Etats membres d'octroyer un soutien découplé aux viticulteurs sous le régime des paiements directs. Concrètement, cela permettra aux Etats membres de transférer les fonds de l'enveloppe "vin" vers le système de paiements directs de la PAC (premier pilier). Cela est positif, car les paiements seront désormais octroyés pour une période indéfinie, ce qui permettra aux paysans de pouvoir prévoir leurs revenus sur la durée, et donc de gagner en stabilité. La mise en place de ce dispositif ne sera cependant pas sans demander certains ajustements. Cette résolution permettra aux Etats membres de tester ce nouveau dispositif pendant une période d'un an avant une mise en place définitive s'ils le souhaitent. C'est la raison pour laquelle j'ai voté pour cette résolution législative.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už Europos Parlamento ir Tarybos reglamentą, kuriuo iš dalies keičiamos Tarybos reglamento (EB) Nr. 1234/2007 nuostatos, susijusios su bendrosios išmokos schema ir parama vynmedžių augintojams. Sutinku, kad teisė į išmokas pagal bendrosios išmokos schemą būtų suteikiama neribotam laikotarpiui ir kad pagal bendrosios išmokos schemą skiriamos lėšos turėtų būti žinomos iš anksto tam, kad paprasčiausiai ūkininkams būtų užtikrinta nuspėjama padėtis. Dar svarbiau tai, kad pakeitimas būtų vertinamas atsižvelgiant į naująjį BŽŪP pasiūlymą dėl tiesioginių išmokų (25 straipsnis), pagal kurį, viena vertus, vynmedžių augintojams numatoma galimybė gauti teisę į išmokas už vynuogininkystės plotus kartu, kaip ir anksčiau, leidžiant naudotis vyno sektoriaus programų priemonėmis, o antra vertus, neleidžiama lėšų, pervestų iš vyno sektoriui skirtų finansinių paketų, skirti tik vynmedžių augintojams. Taip siekiama užtikrinti visų teisių į išmokas vertės konvergenciją.

 
  
MPphoto
 
 

  Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Tematem bezwzględnie nadrzędnym w pracach Komisji Rolnictwa i Rozwoju Wsi w tej kadencji Parlamentu jest reforma wspólnej polityki rolnej. Obecnie zajmujemy się propozycjami przedstawionymi przez Komisję Europejską, dyskutując o kierunku zmian, pomysłach ekspertów, a także słuchając głosu obywateli, zwłaszcza naszych rolników. Jednak wszystko wskazuje na to, że w tym roku nie zapadną ostateczne rozstrzygnięcia, gdyż wiele kwestii wciąż budzi sporo wątpliwości, a wypracowanie zadowalających rozwiązań będzie wymagać kolejnych debat i wielu kompromisów.

Natomiast w odniesieniu do plantatorów winorośli Komisja Europejska proponuje, by państwa członkowskie wspierały rolników środkami w ramach systemu płatności jednolitych, a nie, jak dotychczas, w ramach systemów wsparcia w sektorze wina. Decyzja o przeniesieniu środków ma być ostateczna i zapaść do dnia 1 grudnia 2012 roku. W obliczu reformy i roku „przejściowego”, jakim ma być rok 2013, czyli ostatni rok obecnego okresu finansowania WPR, rozwiązanie to wydaje się mocno niekorzystne dla wszystkich zainteresowanych stron. Stanowczo popieram rozwiązanie zaproponowane w dokumencie, aby obecną formę programów wsparcia trwających 5 lat zmniejszyć jednorazowo do okresu 1 roku, a obowiązek podjęcia ostatecznej decyzji przenieść na później, kiedy kształt przyszłej polityki rolnej będzie już znany.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho pienamente sostenuto la relazione del collega Dorfmann sul tema del regime di pagamento per i viticoltori in vista della nuova PAC che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2014. Plaudo agli interventi ed elementi che consentissero una graduale ed armoniosa applicazione delle norme inerenti ai vigneti. A mio avviso non era infatti pensabile pianificare un regime di pagamento quinquennale così come sovrapporlo al periodo di avvio della nuova PAC. Ritengo, pertanto, che si sia contribuito a costruire un rilancio durevole per il comparto vitivinicolo europeo.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Având în vedere că fermierii se confruntă cu tot mai multe riscuri şi cu probleme în ceea ce priveşte creşterea productivităţii, ultimele reforme ale PAC se concentrează asupra consolidării sprijinului pentru dezvoltare rurală, ca politică integrată în dezvoltarea zonelor rurale din întreaga UE. Noua propunere referitoare la sprijinul acordat viticultorilor recomandă ca durata de cinci ani prevăzută de legislaţia actuală să fie redusă la un an şi să se aplice doar în anul 2014, cu posibilitatea de a lua o decizie irevocabilă privind transferul începând cu 2015.

Consider că soluţia propusă de Comisie este propice pentru sistemul viticol şi va aduce continuitate strategiilor luate de statele membre în acest sector al agriculturii. Astfel, viticultorii vor reuşi să gestioneze mult mai bine riscurile şi vor avea o reacţie promptă la situaţiile de criză. O agricultură puternică este vitală atât pentru industria alimentară europeană, cât şi pentru securitatea alimentară globală.

 
  
MPphoto
 
 

  Astrid Lulling (PPE), par écrit. – La proposition de la Commission sur le régime de paiement unique et de soutien aux viticulteurs a pour objectif que les États membres se décident une fois pour toutes, avant la fin de l'année en cours, s'ils préfèrent utiliser leurs dotations pour le secteur vitivinicole sous forme de programmes d'aide d'une durée de cinq ans ou les transférer vers le régime du paiement unique.

Il serait cependant dangereux d'inclure les dotations du secteur viticole dans le régime du paiement unique pour plusieurs raisons.

La spécificité de la viticulture sera d'avantage diluée dans l'OCM unique.

Selon la forme finale que prendra le régime des paiements directs actuellement en révision, le verdissement serait susceptible de s'appliquer également aux cultures permanentes comme la vigne.

Les paiements directs seraient déversés à l'arrosoir et ne seraient pas ciblés comme le sont les programmes mis en place par les États membres.

Je me réjouis cependant qu'on suggère de convertir la mesure sur 5 ans existante en une mesure sur un an, applicable pour la seule année 2014. La décision d'exclure les zones viticoles des paiements directs et d'opter pour des programmes de soutien devrait en conséquence être prise en 2013 par les États membres. Je le leur recommande vivement.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report. The Commission’s proposal aims at amending Article 103o of the single CMO regulation (1234/2007) which provides for a possibility for the Member States to grant decoupled aid to vine growers under the Single Payment Scheme (SPS) as part of their national vine growers’ programmes.

 
  
MPphoto
 
 

  Miroslav Mikolášik (PPE), písomne. − Rád by som sa vyjadril k návrhu Komisie, ktorého predmetom je zmena a doplnenie článku 103o nariadenia o jednotnej spoločnej organizácii trhov (1234/2007) umožňujúceho členským štátom poskytovať v rámci svojich vnútroštátnych programov pre vinohradníkov neviazanú pomoc v rámci režimu jednotnej platby. V kontexte zásadných zmien spoločnej poľnohospodárskej politiky EÚ považujem za nutné postupovať obozretne a zároveň aj flexibilne pri prijímaní zmien právneho režimu v sektore vinohradníctva a vinárstva, keďže reforma spoločnej poľnohospodárskej politiky môže priniesť mnoho podstatných modifikácií a podmienky pre vinohradníkov len viac zneprehľadniť. V záujme zabezpečenia istoty a predvídateľnosti pre vinohradníkov považujem za správne vyčleniť prostriedky na režim jednotnej platby tak, aby boli výšky jednotlivých súm vopred známe. Zároveň súhlasím aj s umožnením zvýšenia vnútroštátnych stropov pre priame platby vinohradníkom. Jednoznačnou prioritou však podľa môjho názoru zostáva zabezpečenie kontinuity prijatých opatrení a vytvorenie prechodného obdobia umožňujúceho plynulú adaptáciu na nový režim.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), písomne Návrh Komisie ohľadom poskytovania pomoci vinohradníkom v rámci režimu jednotnej platby je súčasťou reformy SPP. Cieľom návrhu Komisie je zmena a doplnenie nariadenia o jednotnej spoločnej organizácii trhov (1234/2007), ktoré umožňuje členským štátom poskytovať vinohradníkom v rámci svojich vnútroštátnych programov pre vinohradníkov neviazanú pomoc v rámci režimu jednotnej platby. Na základe ustanovenia, ktoré už existuje, môžu členské štáty raz ročne upraviť svoje podporné programy (trvajúce 5 rokov), pokiaľ ide o časť prostriedkov vyčlenených na režim jednotnej platby. Podľa návrhu Komisie musia členské štáty definitívne rozhodnúť do konca tohto roka o presune prostriedkov z rozpočtu vyčleneného pre sektor vinohradníctva a vinárstva do režimu jednotnej platby. Nároky na platbu v rámci režimu jednotnej platby sa udeľujú na neobmedzené obdobie a musia byť vopred známe kvôli zabezpečeniu predvídateľnosti pre poľnohospodárov. EP a Rada sa dohodli na zmene z päťročného opatrenia na jednoročné opatrenie platné len pre rok 2014 a na ustanovení možnosti vykonávať od roku 2015 jednorazový presun prostriedkov. Dohoda je prijateľným riešením v záujme zachovania flexibility rozhodnutí v rámci vinárskeho sektora bez toho, aby boli narušené výsledkom reformy SPP 2013.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o relatório da proposta de regulamento do Parlamento Europeu e do Conselho, que modifica o Regulamento (CE) n.° 1234/2007 no que respeita ao regime do pagamento único e ao apoio aos viticultores. O referido regulamento ("OCM única") prevê a possibilidade dos Estados-Membros concederem aos viticultores uma ajuda "desligada" e sob o regime de pagamento único. Vários Estados-Membros aproveitaram esta oportunidade fazendo uso da transferência de programas de ajuda de um regime de pagamento direto para o regime de pagamento único, criando assim encargos administrativos e orçamentais consideráveis. A fim de simplificar a aplicação desta medida de ajuda específica e de tentar garantir que exista coerência com os objetivos que regem o regime dos pagamentos diretos, considerei oportuno votar favoravelmente, uma vez que nesta proposta de modificação se pretende que os Estados-Membros reduzam de forma definitiva os montantes alocados ao sector vitivinícola, e assim, aumentem os limites máximos nacionais para os pagamentos diretos.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Secondo le disposizioni già esistenti nella vigente normativa OCM, gli Stati membri possono modificare una volta l'anno i propri programmi quinquennali di sostegno per quanto riguarda la parte destinata al regime di pagamento unico. La proposta della Commissione suggerisce di trasformare l'attuale misura quinquennale in una misura annuale unica, applicabile solo per il 2014, e prevede la possibilità di fare un trasferimento unico - che rappresenterebbe una decisione finale e definitiva - a partire dal 2015; inoltre, si garantirebbe così un risultato non troppo precoce rispetto alla futura riforma della PAC. Considerando che la misura annuale unica eviterebbe che gli Stati membri pianifichino decisioni quinquennali che non sono realmente compatibili con la proposta della Commissione di un nuovo regime di sostegno diretto, e collegherebbe il calendario della decisione finale di trasferimento al calendario della riforma, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Crescenzio Rivellini (PPE), per iscritto. − Oggi, durante la seduta plenaria di Strasburgo si è votata la relazione dell'on. Dorfmann.

La proposta del collega vuole dare maggiore flessibilità agli Stati membri per poter decidere in merito alla dotazione finanziaria nazionale nel settore del vino. Inoltre chiede che qualsiasi riforma nel settore vitivinicolo passi attraverso la nuova politica agricola comune 2014-2020.

Gli Stati membri avranno la possibilità di effettuare un trasferimento in una soluzione unica – decisione finale e definitiva – a partire dal 2015 e possono reagire alla proposta della Commissione, decidendo prima del 1 ° dicembre 2012 di regolare il sostegno ai viticoltori mediante il trasferimento di una quantità determinata della dotazione nazionale per il vino al bilancio dei pagamenti diretti.

Tale proposta deve essere considerata alla luce della proposta per i pagamenti diretti della nuova PAC, che permette ai viticoltori di ottenere diritti di pagamento per le loro zone vinicole e non consente che gli importi trasferiti dalla wine envelope siano attribuiti solo ai viticoltori, in vista dell'obiettivo di convergenza del valore di tutti i benefici.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The Commission's proposal aims at amending Article 103o of the single CMO regulation (1234/2007) which provides for a possibility for the Member States to grant decoupled aid to vine growers under the Single Payment Scheme (SPS) as part of their national vine growers' programmes. During discussions on this COM proposal concerns were raised about taking a fundamental decision regarding the future regime for the wine sector already in December of this year when the outcome of the CAP reform (new system of direct support) is likely to be unknown. In order to avoid a definitive decision of wine fund transfers to SPS at too early a stage the draft report proposes a possible solution for this problem. This proposal suggests to convert the existing 5-year measure into a one-year measure applicable only for 2014, and to provide for the possibility of making a 'one-shot' transfer (final and definitive decision) as from 2015. This proposal suggests also the possibility for Member States to decide to exclude from to 2015 the wine areas from the eligible areas for direct payments.

 
  
MPphoto
 
 

  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − Il mio voto su questa relazione è favorevole, in quanto essa prevede la possibilità che gli Stati membri concedano un aiuto disaccoppiato ai viticoltori nell'ambito del regime di pagamento unico quale parte dei loro programmi nazionali di sostegno.

Sostanzialmente si prolunga l'aiuto disaccoppiato per la viticoltura anche per il 2014. Ritengo importante il fatto che la commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale abbia ribadito la propria posizione contro l'abolizione dei diritti di impianto nel settore. Il rischio reale è il crollo della qualità di prodotti vitivinicoli e conseguentemente di un'importante perdita di reddito degli agricoltori che basano la loro attività sulla produzione di vini di alta gamma.

 
  
MPphoto
 
 

  Nikolaos Salavrakos (EFD), in writing. − I voted in favour of this report because it provides the possibility for Member States to grant decoupled aid to vine growers under the Single Payment Scheme (SPS) as part of their national vine growers’ programmes. Moreover, I strongly support that the European Parliament underlines its position against the abolishment of planting rights in the sector.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. Ensuite viendra sur la table le débat sur les droits de plantation. Un groupe de haut niveau mis sur pied par le commissaire à l'agriculture travaille à trouver un compromis. Les législateurs envisagent de modifier l'organisation commune des marchés (OCM), qui a pendant des années autorisé les interventions des gouvernements pour soutenir et stabiliser la viticulture. La question sera alors de savoir si la levée des restrictions pourrait affaiblir un secteur déjà en difficulté face aux importations bon marché, à la surproduction et à la baisse de la demande. La part des terres consacrée à la viticulture en Europe a chuté de 12 % entre 2001 et 2011, selon les chiffres de l'Organisation internationale de la vigne et du vin.

 
  
MPphoto
 
 

  Thomas Ulmer (PPE), schriftlich. Ich habe dem Bericht zugestimmt. Europas Winzer bekommen dadurch mehr Planungssicherheit, die Übergangsperiode ist für 2014 gesichert. Im Rahmen der GAP muss dann in den jetzt folgenden Monaten eine dauerhafte Lösung auch für alle Weinbauern in Europa gefunden werden.

 
  
MPphoto
 
 

  Dominique Vlasto (PPE), par écrit. – En cette période où notre Parlement pose les jalons de l'avenir de nos principales politiques, nous sommes saisis de la question du modèle de soutien aux viticulteurs. Ainsi, d'ici 2015, les États devront choisir entre le régime de paiement unique destiné à l'ensemble des agriculteurs et la mobilisation de fonds dédiés aux viticulteurs, qu'ils pouvaient auparavant cumuler. J'ai évidemment soutenu cette mesure, qui m'apparaît comme le meilleur moyen de reconnaître la spécificité de la profession de viticulteur et de leur apporter une aide appropriée, dans un contexte de mutations du secteur. La France avait déjà fait ce choix, puisqu'elle utilise essentiellement le régime spécifique de soutien aux viticulteurs. Cette réforme ne bouleversera donc pas la viticulture française, mais aura l'avantage de garantir une meilleure transparence et une meilleure prévisibilité sur les montants et la nature des aides versées. Je me réjouis de l'adoption de ce rapport, qui me permet aussi de rappeler mon attachement aux droits de plantations. Cet outil de régulation, qui, soit dit en passant, ne coûte rien aux contribuables, permet de garantir une qualité optimale de nos vins et un revenu stable aux viticulteurs. Ce système doit être préservé, c'est un engagement que j'ai pris et qu'il faudra pérenniser.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Der Bericht befasst sich mit dem Problem der Abstimmung zwischen der neuen Verordnung für Mitgliedsstaaten, die besagt, dass sie die Übertragung von Mitteln aus dem nationalen Weinsektor auf die Betriebsprämienregelung bis zum Ende des Jahres 2012 einmalig und endgültig beschließen müssen (statt bisher jährlich einem Beschluss zur Mittelübertragung) und dem neuen System der Direktzahlungen an Weinbauern aus der neuen GAP. Die Auswirkungen der Reform der GAP auf den Weinsektor sind eher schwer abzuschätzen. So war, um unnötige Übergangsprobleme sowohl bei den Zahlungen als auch bei der Vereinbarkeit mit der neuen GAP zu umgehen, dem Vorschlag zuzustimmen.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − W głosowaniu na temat zmian rozporządzenia w odniesieniu do systemu płatności jednolitych i wsparcia dla plantatorów winorośli od początku zapoznania się z tematem byłem zdecydowany poprzeć ten projekt, gdyż wszelkie zaproponowane zmiany są tylko i wyłącznie z korzyścią dla producenta. W ramach wprowadzonych zmian istnieje możliwość przyznawania pomocy plantatorom, a, co ważne, zawarte przepisy pozwalają na przenoszenie środków między sektorami. W takim przypadku reakcja na kłopoty tej branży jest zdecydowanie szybsza i pozwoli zapobiegać negatywnym skutkom dla plantatorów.

 
  
  

Report: Adam Bielan (A7-0068/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, considerando que o uso do Sistema de Informação do Mercado (SIM) para cooperação administrativa é uma ferramenta ao dispor dos EM mais apto a proteger os direitos dos cidadãos europeus, sendo o seu propósito o de estabelecer regras para o uso do SIM que incluem um processo de troca de dados pessoais dos cidadãos europeus entre as competentes autoridades dos EM e da Comissão. Este relatório pretende melhorar as condições de funcionamento do mercado interno ao criar uma ferramenta mais efetiva e mais fácil de usar para facilitar a implementação da cooperação administrativa e troca de informações. Esta proposta ainda vai mais longe com as alterações do Grupo S&D, que garantem mais limitação no propósito de utilização de dados pessoais, protegendo os cidadãos, bem como garantem a aplicação adequada das novas provisões.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Dezvoltarea cooperării administrative între statele membre şi instituţiile europene în ceea ce priveşte infrastructura comunicării informatice a pieţei unice reprezintă o garanţie implicită a creşterii competitivităţii economice a Uniunii Europene. Este la fel de important, însă, ca de avantajele şi oportunităţile oferite de sistemul de informare al pieţei interne să beneficieze şi cetăţenii europeni direct afectaţi sau implicaţi, într-o manieră care să nu afecteze securitatea şi funcţionalitatea sistemului sau prin intermediul unei interfeţe separate de sistemul propriu-zis.

Concomitent, dezvoltarea economică şi politică a Uniunii Europene depinde de extinderea relaţiilor sale cu partenerii externi. Este oportună analizarea de către instituţiile europene a posibilităţii extinderii sistemului de informare al pieţei interne sau a interconectării sale cu infrastructura informatică specializată a ţărilor partenere. Nu în ultimul rând, un rol important în toate aceste demersuri trebuie acordat respectării ferme a legislaţiei europene din domeniul protejării datelor cu caracter personal. Am votat în favoarea acestui raport.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Antoniozzi (PPE), per iscritto. − Il sistema di informazione del mercato interno (IMI) è in funzione fin dal 2008 nella forma di servizio gratuito agli Stati membri finalizzato a migliorare lo scambio di informazioni nel mercato interno.

Ad oggi il sistema IMI funziona ancora sulla base di una decisione della Commissione e di una raccomandazione della Commissione, in mancanza quindi di uno strumento giuridico unico. Ciò ha costituito un grave ostacolo all'ulteriore espansione del sistema IMI, che da tempo avrebbe dovuto essere superato.

Abbiamo visto che il sistema ha funzionato perfettamente in relazione alla direttiva sulle qualifiche professionali e alla direttiva sui servizi. Il sistema si è rivelato un mezzo veloce e sicuro per lo scambio transfrontaliero di informazioni e per la cooperazione amministrativa di oltre 6 000 autorità attualmente registrate in tutti gli Stati membri dell'UE e nei paesi del SEE.

Per questo accolgo con grande favore le proposte contenute nella relazione ed auspico che l'estensione dell'applicazione dell'IMI ad ulteriori settori sarà nel chiaro interesse dei cittadini e del mercato interno.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Un marché unique efficace suppose de simplifier au maximum les barrières administratives. C’est chose faite avec le système d’information du marché intérieur (IMI) favorisant l’échange d’information et la coopération administrative transfrontalière dans différentes langues. Le Parlement européen a souhaité voter en faveur d’une nouvelle base juridique pour ce système. En désignant des coordonnateurs nationaux, il espère encore améliorer le système et accroître sa transparence pour éventuellement l’étendre plus tard à d’autres domaines.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pasiūlymą dėl Vidaus rinkos informacinės sistemos (VRIS) teisinės bazės nustatymo ir dėl šios sistemos taikymo plėtimo. Ši elektroninė keitimosi informacija sistema sudaro sąlygas nacionalinėms, regioninėms ir vietos valdžios institucijoms greitai ir paprastai keistis informacija su atitinkamomis kitų šalių įstaigomis. Sistema sumažina administracinę naštą ir padeda valstybėms narėms kuo veiksmingiau ir rezultatyviau bendradarbiauti. Šiuo metu VRIS naudojama Profesinių kvalifikacijų direktyvos bei Paslaugų direktyvos administracinio bendradarbiavimo nuostatoms įgyvendinti, tačiau svarbu, kad jos naudojimas ateityje būtų plečiamas įtraukiant daugiau teisės aktų sričių.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat pentru acest raport, deoarece Sistemul de informare al pieţei interne (IMI) şi-a demonstrat calitatea de mijloc rapid şi sigur pentru asigurarea schimburilor de informaţii şi a cooperării administrative la nivel transfrontalier. În prezent, există peste 6 000 de autorităţi din toate statele membre înregistrate în sistem. Un schimb transfrontalier de informaţii care se desfăşoară fără impedimente între autorităţile din statele membre este esenţial în vederea aprofundării pieţei unice în Uniunea Europeană. Cred că propunerea Comisiei va institui un cadru juridic sănătos pentru IMI. De asemenea, va fi facilitată posibila extindere viitoare a IMI la noi domenii ale legislaţiei UE şi va fi clarificat rolul diferiţilor actori implicaţi în IMI. Nu în ultimul rând, va fi asigurat un cadru cuprinzător pentru protecţia datelor, prin elaborarea normelor de prelucrare a datelor cu caracter personal în IMI.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O Sistema de Informação do Mercado Interno (IMI) é um serviço gratuito proporcionado aos Estados-Membros, a fim de melhorar o intercâmbio de informações no Mercado Interno, e que é utilizado desde 2008. É um meio rápido e seguro para o intercâmbio transfronteiriço de informações e cooperação administrativa. Atualmente utilizado no intercâmbio de informações relativamente ao reconhecimento das qualificações profissionais e aos serviços do Mercado Interno, o IMI continua a funcionar sem dispor de um instrumento jurídico único, considerado um dos principais obstáculos a uma maior expansão do sistema IMI. Neste sentido, o presente relatório, que mereceu o meu voto favorável, apoia a criação de um quadro jurídico único aplicável ao sistema IMI, bem como um conjunto de regras que assegurem o seu adequado funcionamento, permitindo deste modo uma futura expansão do IMI a outros domínios legislativos da União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Nora Berra (PPE), par écrit. – Le système d'information du marché intérieur (IMI) constitue un réseau informatique facilitant l'échange d'informations entre les administrations nationales. Jusqu'à maintenant, cette coopération administrative ne s'applique qu'à la directive sur les qualifications professionnelles et à celle sur les services. Le cadre juridique actuel limite toute extension. Convaincue des avantages qu'IMI représente, j'ai voté en faveur du rapport Bielan visant à consolider les règles applicables à son utilisation, notamment celles liées à la protection des données personnelles. Toute extension future d'IMI se fera sous le contrôle du Parlement européen par le biais de la co-décision.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi Vidaus rinkos informacinė sistema (VRI) yra sparti ir saugi tarpvalstybinio keitimosi informacija ir administracinio bendradarbiavimo priemonė, kurios naudą įrodo statistiniai duomenys – ja šiuo metu naudojasi daugiau kaip 6 000 registruotų visų ES valstybių narių ir EEE šalių institucijų. 2011 m. rugpjūčio mėn. buvo pateiktas Komisijos pasiūlymas dėl reglamento, kuris nustatytų vieną teisinę VRI bazę ir taisykles tam, kad būtų užtikrintas efektyvus veikimas. Bendrai, VRI yra apibūdinama kaip lanksti priemonė, kurią bus galima plačiai taikyti, o nauja konsoliduotos formos sistema prisidės prie geresnės duomenų apsaugos ir sudarys galimybes atitinkamoms institucijoms greičiau komunikuoti ir apimti daugiau politikos sričių. Taip pat labai svarbu apsvarstyti asmens duomenų saugojimo jau priimtą terminą ir ar naujas pasiūlytas terminas yra suderinimas su nacionalinės teisės aktais dėl duomenų saugumo. Kiti VRI aspektai yra nemažiau svarbūs, pavyzdžiui, išorės subjektų prieiga prie sistemos.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Esprimo un voto favorevole alla relazione, in adesione alla proposta della Commissione e con gli ulteriori caveat, non ridondanti, di cui agli emendamenti proposti in materia di gestione in sicurezza dei dati.

L'interoperabilità dei sistemi amministrativi, interlocutori quotidiani di cittadini e imprese, è fondamentale per la crescita dei mercati, la diffusione di una cultura transnazionale e di una coscienza civile europea. Sebbene gli scambi di informazioni nell'anno 2010 siano stati circa 2 000, è probabile che una maggiore consapevolezza delle utilità del sistema IMI faccia rapidamente crescere il flusso delle informazioni, a maggior ragione se il sistema venisse esteso ad altri, più complessi settori normativi.

In considerazione della crescita della platea di utenti potenziali ed effettivi, nonché del volume dei dati scambiati, è ragionevole affrontare per tempo gli aspetti di trattamento e riservatezza delle informazioni.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif à la coopération administrative par l'intermédiaire du système d'information du marché intérieur. L'IMI offre une application en ligne pour l'échange, en différentes langues, d'informations et la coopération administrative transfrontaliers qui bénéficient à 600 autorités européennes. Le rapport vise à renforcer la transparence et la sécurité juridique des données enregistrées et à garantir une période de conservation des données bien définie. Je soutiens l'idée que le système puisse être étendu vers d'autres actes de l'Union tant que ces extensions peuvent faire l'objet systématiquement d'une proposition de règlement

 
  
MPphoto
 
 

  Cristian Silviu Buşoi (ALDE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, deoarece sistemul IMI este un instrument care s-a dovedit a fi funcţional în efortul de finalizare a pieţei unice. Totodată, prin noua sa formulă, va asigura o mai bună protecţie a datelor şi un schimb mai rapid de informaţii între autorităţile competente, prin crearea unei reţele electronice „face to face” a administraţiilor europene.

Constituirea acestui canal de comunicare comun, eficient şi sigur, care este disponibil în mai multe limbi, va favoriza în continuare cooperarea dintre structurile administrative ale unui stat membru cu omologii lor din oricare alt stat membru. De asemenea, sunt de acord cu precizarea raportorului, conform căreia propunerea de faţă va garanta exploatarea întregului potenţial al IMI, care va aduce beneficii nete atât pieţei interne, cât şi cetăţenilor.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Considero fundamental a melhoria do intercâmbio de informações no âmbito do mercado interno. Este intercâmbio é assegurado desde 2008 pelo Sistema de Informação do Mercado Interno (IMI) que conta com mais de 6 000 autoridades registadas de todos os Estados-Membros da UE e de países do EEE. Mas o sistema IMI funciona com base numa Decisão e numa Recomendação da Comissão e, consequentemente, não dispõe de um instrumento jurídico único, o que tem sido apontado como um dos principais obstáculos a uma maior expansão do sistema IMI. Votei favoravelmente o presente relatório por defender o estabelecimento de um conjunto de regras comuns para o funcionamento do IMI com vista a tornar o IMI uma ferramenta mais abrangente ao serviço dos cidadãos e do mercado interno europeu.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Maria Corazza Bildt (PPE), skriftlig. − IMI är ett ytterst viktigt instrument för den inre marknaden. När myndigheter samarbetar via IMI bidrar det till korrekt genomförande av inre marknadsregler och ökad rörlighet för medborgare och företag i EU. I kristid är det verkligen en välfungerande inre marknad som är motorvägen till mer tillväxt, konkurrenskraft och jobb i Europa. IMI-systemet för administrativt samarbete mellan nationella myndigheter har funnits sedan 2008, men saknade hittills en rättslig ram. Jag välkomnar att vi samlat existerande praxis i en enda text, vilket ökar transparens och rättssäkerhet. Samtidigt har vi förenklat procedurer och stärkt skyddet av persondata. Jag har bl.a. drivit principen att data inte ska lagras i systemet längre än nödvändigt, men att man också ska kunna kräva tillgång till sina uppgifter för särskilda bevisändamål även efter att ett ärende avslutats. Som ansvarig för PPE-gruppen har jag verkat för ett säkert, kostnadseffektivt, flexibelt och användarvänligt system. Jag välkomnar särskilt att IMI-systemet, som för närvarande används för tjänstedirektivet och yrkeskvalifikationer, i framtiden kommer att kunna utökas till andra områden av EU-lagstiftningen, såsom Solvit och e-handel, på basis av pilotprojekt från kommissionen.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Consider benefic faptul că autorităţile competente ale statelor membre pot, prin aplicarea acestui regulament, să comunice mai rapid în cadrul unui număr mai mare de domenii de politică şi, mai ales, este important faptul că există posibilitatea unei mai bune cooperări între autoritățile de la nivel local și participarea lor la piața unică.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai soutenu l'adoption de ce texte, qui permettra d'assurer et d'encadrer un bon échange d'informations au sein des pays membres de l'UE et des régions de ses territoires. Les autorités nationales, régionales et locales pourront donc coopérer plus facilement, ce qui améliorera les services aux citoyens européens tout en renforçant la transparence au sein du marché intérieur.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do presente relatório sobre a cooperação administrativa através do Sistema de Informação do Mercado Interno, por considerar que estas alterações vão possibilitar o futuro alargamento do IMI a outros domínios legislativos da UE e, assim, estabelecer um conjunto claro de regras em termos do seu funcionamento e do processamento da proteção de dados.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O Sistema de Informação do Mercado Interno (IMI) é utilizado como um serviço gratuito proporcionado aos Estados-Membros a fim de melhorar o intercâmbio de informações no âmbito do mercado interno. Este Regulamento tem o propósito específico de estabelecer um quadro jurídico único para o funcionamento do IMI, a fim de contribuir para a expansão posterior deste instrumento. Pretende também possibilitar o futuro alargamento do IMI a outros domínios legislativos da UE e estabelecer um conjunto claro de regras, entre essas regras encontra-se o processamento da proteção de dados. O IMI não é mais que um instrumento criado para aprofundar e desenvolver o mercado interno. É nessa medida que o avaliamos e sobre ele tomamos posição. Por essa razão não apoiamos este relatório. A questão da proteção de dados é outro problema que se coloca neste Regulamento. Em primeiro lugar, querem abrir o IMI a participantes externos, o que pode colocar em perigo a segurança e a proteção dos dados pessoais. Em segundo lugar, a Comissão não é explícita com períodos máximos de conservação de dados pessoais no âmbito do IMI.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Cieľom návrhu je stanoviť súbor spoločných pravidiel pre fungovanie systému IMI. Hladko prebiehajúca cezhraničná výmena informácií medzi rôznymi orgánmi členských štátov je pre naše snahy o dokončenie budovania jednotného trhu veľmi dôležitá. V oboch oblastiach, v ktorých sa systém IMI už používa, teda na účely smernice o odborných kvalifikáciách a smernice o službách, sa osvedčil ako spoľahlivý a efektívny nástroj a tento návrh umožní ďalej využiť plný potenciál IMI, čo bude mať jednoznačný prínos pre občanov i vnútorný trh. IMI je flexibilný nástroj, ktorý je možné prispôsobiť konkrétnym požiadavkám, ktoré vznikajú v rôznych legislatívnych oblastiach, a jeho používanie v novej, konsolidovanej podobe umožní nielen lepšiu ochranu údajov, ale zároveň dovolí príslušným orgánom komunikovať rýchlejšie alebo vo viacerých oblastiach politiky. V neposlednom rade umožní lepšiu spoluprácu medzi orgánmi na miestnej úrovni a ich väčšie zapojenie do jednotného trhu.

 
  
MPphoto
 
 

  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. − Az európai jogszabályok harmonizációjának jelenlegi állása szerint jelentős eltérések vannak a nemzeti közigazgatási eljárások, valamint a nemzeti adatvédelmi jogszabályok között. Meglátásom szerint a belső piaci információs rendszert (IMI-t) ezért oly módon kell kiépíteni, hogy a személyes adatok azon keresztül történő cseréje során mind a 27 tagállam felhasználói betarthassák nemzeti jogszabályaikat, ideértve a nemzeti adatvédelmi jogszabályokat is. Az adatok érintettjeit ugyanakkor biztosítani kell arról is, hogy adataik következetesen védelmet fognak élvezni függetlenül attól, hogy az adatokat az IMI-n keresztül más tagállamba továbbítják-e. A sokféleség tiszteletben tartása mellett biztosított következesség az IMI műszaki és jogi infrastruktúrájának kiépítése szempontjából egyaránt alapvető kihívás. Az indokolatlan bonyolultságot és széttagoltságot azonban kerülni kell. Összességében elmondhatom, hogy üdvözlöm a Bielan úr által rögzített eljárást, mivel az egyértelműen behatárolja az IMI alkalmazási körét, továbbá biztosítja az átláthatóságot, ugyanakkor lehetővé teszi a rugalmasságot olyan esetekben, amikor az IMI-t a jövőben további információcserékhez használják. Pozitív szavazatommal támogattam e jelentést.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už dokumentą, nes yra siekiama nustatyti vieną teisinę Vidaus rinkos informacinės sistemos (VRI) bazę ir taisykles, kad būtent taip būtų užtikrintas tinkamas jos veikimas. Turėtų būti sudarytos sąlygos tolesnei VRI plėtrai ir taikymui kitose ES teisės srityse ir nustatytos aiškios jos funkcionavimo ir duomenų apsaugos juos tvarkant taisyklės. Tai turėtų užbaigti vidaus rinkos kūrimą, sklandų tarpvalstybinį įvairių valstybių narių institucijų keitimąsi informacija, kuris yra nepaprastai svarbus. Jau anksčiau pripažinta tai, kad VRI yra patikima ir veiksminga priemonė dviejose – Profesinių kvalifikacijų direktyvos ir Paslaugų direktyvos – įgyvendinimo srityse, kuriose ji jau naudojama, ir dabartinis pakeitimas sudarys sąlygas labiau išnaudoti VRI galimybes. Tai tikrai naudinga piliečiams ir vidaus rinkai. VRI yra lanksti priemonė, kurią galima pritaikyti pagal specialius įvairių teisės sričių reikalavimus, ir naudojimasis naujos konsoliduotos formos sistema ne tik sudarys sąlygas geresnei duomenų apsaugai, bet ir sudarys galimybių kompetentingoms institucijoms komunikuoti greičiau ar apimti daugiau politikos sričių. Be to, bus sudarytos sąlygos vietos lygio institucijoms geriau bendradarbiauti ir labiau įsitraukti į bendrosios rinkos veiklą.

 
  
MPphoto
 
 

  Danuta Jazłowiecka (PPE), in writing. − I voted in favour of the present report concerning the administrative cooperation through IMI system because the use of this internet tool for exchanging information between administrative bodies is very efficient and useful not only for administration, but also for average people. Thanks to this system, we can easily obtain recognition of our qualifications or information concerning our business partners. (Currently, IMI is used for exchanging information covered by Services Directive as well as the Professional Qualifications Directive. There is a pilot project aimed at determining if the IMI system will be a suitable tool for exchanging information within the Posting of Workers Directive.)

 
  
MPphoto
 
 

  Michał Tomasz Kamiński (ECR), na piśmie. − Głosowałem za przyjęciem sprawozdania, ponieważ sprawna transgraniczna wymiana informacji między poszczególnymi organami w państwach członkowskich ma podstawowe znaczenie dla działań na rzecz zakończenia realizacji jednolitego rynku. Niemniej pragnę zwrócić uwagę na jedną kwestię: sprawozdawca Bielan podkreślił, że art. 13 wniosku w sprawie rozporządzenia wprowadza procedurę blokowania danych po upływie osiemnastu miesięcy od zamknięcia procedury współpracy administracyjnej odnośnie do danych osobowych przetwarzanych w ramach IMI i znacząco przedłuża okres przechowywania danych – z sześciu miesięcy do pięciu lat. Zgadzam się ze sprawozdawcą Bielanem, który wyraził ubolewanie, że we wniosku wprowadzono zmianę bez oceny skutków ani wystarczającego uzasadnienia konieczności takiego zapisu. Komisja nie przedstawiła żadnych wystarczających danych, które stanowiłyby uzasadnienie dla przedłużenia już istniejącego okresu sześciu miesięcy, w związku z czym nie istnieją dostępne dane pozwalające ocenić, czy nowe rozszerzenie będzie zgodne z obowiązującymi przepisami krajowymi w sprawie ochrony danych.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla relazione sul sistema di Informazione del Mercato Interno (IMI) perché ritengo che esso possa rappresentare uno strumento utile al fine di migliorare la collaborazione amministrativa, anche attraverso la novità contenuta nel testo, volta ad estendere il Sistema ad ulteriori organi amministrativi. Certamente questo utile strumento ha ancora margini di miglioramento, e spero che si possa continuare a muoverci in questa direzione, considerando il cruciale ruolo che riveste, al fine di facilitare la comunicazione tra imprese e amministrazioni, con tutto ciò che ne consegue in termini di competitività delle nostre imprese. L’applicazione delle più recenti tecnologie e l’uso delle reti, inoltre, consentiranno al Sistema di Informazione, presente dal 2008, di poter migliorare la propria efficacia rendendosi disponibile per tutti e 27 gli Stati membri.

 
  
MPphoto
 
 

  Constance Le Grip (PPE), par écrit. – J’ai voté en faveur de ce rapport relatif. Le système d’information du marché intérieur (IMI) a été conçu pour améliorer le fonctionnement du marché unique en offrant, depuis 2008, une application en ligne rapide et sûre pour l’échange d’informations et la coopération administrative transfrontalière en différentes langues. Dans l’Acte pour le Marché unique du 27 octobre 2010, l'élargissement de l'IMI à d'autres secteurs est considéré comme l'une des conditions essentielles pour œuvrer en faveur d'une meilleure gouvernance du marché unique. A travers ce rapport, le Parlement européen a montré sa volonté de consolider les règles applicables à l’utilisation du système IMI dans un seul instrument juridique, en renforçant ainsi la transparence et la sécurité juridique, et en facilitant une extension future du système pour couvrir d’autres domaines du droit de l’Union. Actuellement, le système IMI est essentiellement utilisé dans le domaine de la reconnaissance des qualifications professionnelles.

 
  
MPphoto
 
 

  Morten Løkkegaard (ALDE), skriftlig. − Jeg stemmer for forordningen om Det Indre Markeds informationssystem (IMI), som jeg har været ordfører på for den liberale gruppe. Et af mine mål med arbejdet har været, at IMI-systemet skal være så smidigt at bruge som muligt. Det er vejen til at sikre en god behandling for de virksomheder, som har brug for at få løst en sag i et andet medlemsland. Jeg har fra liberal side arbejdet for, at systemet bliver fremtidssikret. Det betyder blandt andet, at der skal være en god oversættelsesfunktion, så systemet ikke bare er skræddersyet til det nuværende IMI-system, men også kan udvides til fremtidig lovgivning. Vi har haft succes med at få Kommissionen til at acceptere, at de altid skal stille en tilfredsstillende oversættelsesfunktionalitet til rådighed. Desuden har databeskyttelsen for de borgere og virksomheder, hvis data bliver udvekslet gennem IMI, ligget mig på sinde. Jeg er godt tilfreds med, at vi er endt med en fleksibel løsning, der tager hensyn til, hvilke data der udveksles, og hvem der skal have adgang til dem. Jeg har også arbejdet for, at virksomheder og borgere kan få korrigeret en fejl så hurtigt som muligt, hvis det viser sig, at myndighederne har udvekslet fejlagtige oplysninger.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I supported this proposal. The Internal Market Information System (IMI) has been in use since 2008 as a free service to Member States to improve the exchange of information within the internal market. The system has proved itself as a fast and secure means for cross-border information exchange and administrative cooperation with currently over 6 000 registered authorities in all the EU Member States and the EEA countries.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur le système d'information du marché intérieur (IMI). L'IMI est actuellement utilisé pour l'échange d'informations en vue de la reconnaissance des qualifications professionnelles ainsi que pour les services dans le marché intérieur. Le texte voté permettra l'extension de ce système à la coopération à d'autres domaines du droit de l'Union.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Un corretto scambio di informazioni tra le autorità degli Stati membri è necessario per completare il mercato unico. L'IMI si è rivelato uno strumento affidabile ed efficiente nei due settori in cui è già utilizzato, vale a dire la direttiva sulle qualifiche professionali e la direttiva sui servizi. Il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce rapport refuse les possibilités de délégations de pouvoir demandées par la Commission européenne. Il introduit quelques améliorations concernant la protection des données personnelles, mais ces améliorations sont trop faibles. La possibilité de conserver ces données pendant plus de six ans est maintenue. Les pays tiers continueront d'avoir accès à ces données sans que les citoyens n'en sachent rien. Je ne m'abstiens que pour soutenir le contrôle parlementaire demandé à juste titre par la commission du marché intérieur.

 
  
MPphoto
 
 

  Tiziano Motti (PPE), per iscritto. − Il sistema di informazione del mercato interno è in uso dal 2008 come servizio gratuito agli Stati membri per migliorare lo scambio di informazioni nel mercato interno. Il sistema è un mezzo veloce e sicuro per lo scambio di informazioni transfrontaliere e per la cooperazione di oltre 6000 autorità attualmente registrate in tutti gli Stati membri dell'UE. La futura estensione dell'IMI ad altri settori della normativa dell'Unione europea promuoverà la creazione di una "vera rete elettronica delle amministrazioni europee".Un corretto scambio di informazioni transfrontaliero tra le diverse autorità degli Stati membri è essenziale negli sforzi esplicati per completare il mercato unico. L'IMI si è rivelato uno strumento affidabile nei due settori in cui è già utilizzato,vale a dire la direttiva sulle qualifiche professionali e la direttiva sui servizi; la proposta in esame consentirà di sfruttare ulteriormente tutto il potenziale dell'IMI nell'interesse dei cittadini e del mercato interno. Mi permetto di esprimere tuttavia il legittimo senso di preoccupazione pervenutomi da molti cittadini: l'articolo 13 della proposta di regolamento introduce la procedura di conservazione dei dati personali trattati nell'ambito dell'IMI per un periodo di diciotto mesi dalla chiusura di una procedura di cooperazione amministrativa ed estende notevolmente il periodo di conservazione dei dati, portandolo da sei mesi a cinque anni.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), písomne. − Už od roku 2008 je členským štátom informačný systém o vnútornom trhu (IMI) poskytovaný ako bezplatná služba. Jej cieľom je zlepšiť výmenu informácií v rámci vnútorného trhu. Systém sa osvedčil ako rýchly a bezpečný spôsob cezhraničnej výmeny informácií a administratívnej spolupráce a v súčasnosti je v ňom registrovaných viac než 6 tisíc orgánov zo všetkých členských štátov EÚ a krajín Európskeho hospodárskeho spoločenstva. Súčasný návrh nariadenia sa zameriava na zlepšenie podmienok fungovania vnútorného trhu prostredníctvom efektívneho a "user friendly" nástroja umožňujúceho praktickú implementáciu administratívnej spolupráce a výmeny informácii. Nariadenie je založené na dvoch častiach. Jedna ustanovujúca pravidlá pre používanie systému IMI na administratívnu spoluprácu, druhá ustanovujúca základné pravidlá pre ochranu údajov. Práve pre lepšie fungovanie je dôležité stanoviť pre systém IMI ucelený právny rámec.

 
  
MPphoto
 
 

  Pier Antonio Panzeri (S&D), per iscritto. − Esprimo voto favorevole riguardo la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno ("regolamento IMI"). La proposta è volta a stabilire una serie di norme comuni che consentiranno di sfruttare ulteriormente tutto il potenziale dell'IMI, ovvero, favorire un corretto scambio d'informazioni transfrontaliero tra le diverse autorità degli Stati membri garantendo, allo stesso tempo, un livello di protezione dei dati più elevato rispetto ai canali di comunicazione tradizionali. Per questi motivi, considero la proposta di regolamento, come un elemento essenziale per completare il mercato unico nel chiaro interesse dei cittadini.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. A proposta da Comissão visa estabelecer um conjunto de regras comuns para o funcionamento do Sistema de Informação do Mercado Interno. Considerando que todos os esforços são poucos para completar o mercado único e por considerar igualmente essencial a existência de um fácil intercâmbio transfronteiriço de informações entre as diferentes autoridades nos Estados-Membros, votei favoravelmente o presente relatório. De facto, o Sistema de Informação do Mercado Interno já provou ser uma ferramenta fiável e eficiente nos dois domínios em que tem já estado a funcionar – a Diretiva Qualificações Profissionais e a Diretiva Serviços – pelo que a proposta em apreço permitirá explorar ainda mais todo o potencial do sistema com evidentes benefícios para os cidadãos e para o mercado interno.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Il sistema di informazione del mercato interno (IMI) in uso dal 2008 come servizio gratuito agli Stati membri finalizzato a migliorare lo scambio di informazioni nel mercato interno si è rivelato un mezzo veloce e sicuro per lo scambio di informazioni transfrontaliero e per la cooperazione amministrativa. Tuttavia, tale sistema funziona ancora sulla base di una decisione e di una raccomandazione della Commissione e manca quindi di uno strumento giuridico unico. Ritenendo tale mancanza un grave ostacolo al futuro sviluppo e miglioramento del sistema IMI, considerando il corretto scambio di informazioni transfrontaliero tra le diverse autorità degli Stati membri essenziale negli sforzi esplicati per completare il mercato unico, e auspicando una futura estensione dell'IMI ad altri settori della normativa dell'Unione europea, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – J'ai voté pour le règlement concernant la coopération administrative par l'intermédiaire du système d'information du marché intérieur (système IMI), qui constitue un outil permettant d'améliorer l'efficacité de la coopération administrative entre autorités compétentes dans le cadre de l'application d'une législation de l'Union. Je souligne l'importance de la protection des données personnelles dans le système IMI, et je souscris pleinement à l'action du Parlement en faveur du renforcement de la transparence des procédures, notamment en ce qui concerne les fonctionnalités essentielles du système et les catégories de données qui peuvent y être traitées. Dans le cadre de la modification de la directive sur la reconnaissance des qualifications professionnelles, sur laquelle nous travaillons actuellement, il est proposé de rendre obligatoire l'utilisation du système IMI ce qui permettra de réduire les coûts, de transcender les problèmes linguistiques et administratifs et d'accélérer la procédure de reconnaissance d'un titre professionnel. C'est une manière efficace de renforcer la gouvernance du marché unique que j'approuve pleinement.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Currently applied for the exchange of information pursuant to Directive 2005/36/EC of the European Parliament and of the Council of 7 September 2005 on the recognition of professional qualifications (‘the Professional Qualifications Directive’) and Directive 2006/123/EC of the European Parliament and of the Council of 12 December 2006 on services in the internal market (‘the Services Directive’), the IMI system still operates on the basis of a Commission decision and a Commission recommendation, and as a result lacks a single legal instrument. This has been seen as a major obstacle to further expansion of the IMI system, which has developed as an effective tool for different Member States administrative structures in their day-to-day cooperation with their counterparts in other Member States ensuring a proper channel of information exchange in different languages and guaranteeing at the same time a higher than traditional channels of communication level of data protection.

 
  
MPphoto
 
 

  Oreste Rossi (EFD), per iscritto. − Ho espresso un voto favorevole al regolamento, in quanto il sistema di informazione del mercato interno in uso gratuito fin dal 2008 agli Stati membri è finalizzato a migliorare lo scambio di informazioni sulle relative norme.

Da anni si dibatteva sulle modalità per estendere questo sistema che si è dimostrato uno strumento efficace, un canale per lo scambio di informazioni in diverse lingue che garantisce un livello di protezione dei dati più elevato rispetto ai canali di comunicazione tradizionali. I triloghi hanno riguardato soprattutto la definizione delle procedure di comitatologia che sono state ridefinite venendo incontro alle richieste degli Stati membri.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. L'ensemble des socialistes ont accepté la proposition de la Commission d'établir des règles communes pour le fonctionnement de l'IMI. L'amélioration des échanges transfrontaliers d'informations entre différentes autorités des États membres est essentielle dans nos efforts pour achever le marché unique. L'IMI s'est révélé être un outil fiable et efficace dans les deux domaines dans lesquels il est déjà opérationnel, à savoir la directive sur les qualifications professionnelles et la directive sur les services.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Tratado sobre o Funcionamento da União Europeia refere no seu artigo 26° que "o mercado interno compreende um espaço sem fronteiras internas no qual a livre circulação das mercadorias, das pessoas, dos serviços e dos capitais é assegurada de acordo com as disposições dos Tratados". Além disso, a União é responsável por adotar as medidas destinadas a estabelecer o mercado interno ou a assegurar o seu funcionamento. No sentido de melhorar o intercâmbio de informações no âmbito do mercado interno, foi criado um serviço gratuito para os Estados-Membros intitulado Sistema de Informação do Mercado Interno (IMI). Concordo com o presente relatório devido ao facto de entender que o sistema é um meio rápido e seguro para o intercâmbio transfronteiriço de informações e para a cooperação administrativa, contando atualmente com mais de 6 000 autoridades registadas. Gostaria ainda de sublinhar que todos os dados e informações pessoais que circulam entre as diversas autoridades competentes devem ser recolhidos, tratados e utilizados para fins estritamente legítimos e de acordo com as regras de proteção de dados.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat Rezoluţia legislativă referitoare la propunerea de regulament privind cooperarea administrativă prin intermediul Sistemului de informare al pieţei interne („Regulamentul IMI”).

Sistemul de informare al pieţei interne (IMI) este o aplicaţie software care poate fi accesată prin internet, dezvoltată de Comisie în cooperare cu statele membre, prin instituirea unui mecanism centralizat de comunicare destinat să faciliteze schimbul transfrontalier de informaţii şi asistenţa reciprocă. ΙΜΙ ajută autorităţile competente să îşi identifice omologii din alte state membre, să gestioneze schimbul de informaţii, inclusiv de date cu caracter personal, pe baza unor proceduri simple şi uniforme şi să depăşească barierele lingvistice, pe baza unor fluxuri de lucru predefinite şi traduse în prealabil.

Consider că, pentru depăşirea barierelor lingvistice, este necesar ca IMI să fie disponibil în toate limbile oficiale ale Uniunii. Acest regulament stabileşte normele pentru utilizarea IMI pentru cooperarea administrativă, inclusiv pentru prelucrarea datelor cu caracter personal, între autorităţile competente ale statelor membre şi între autorităţile competente ale statelor membre şi Comisie.

 
  
MPphoto
 
 

  Gino Trematerra (PPE), per iscritto. − Sostengo la relazione Bielan perché ritengo che sia fondamentale provvedere alla creazione di norme comuni per il funzionamento del sistema di informazione del mercato interno (IMI).

L'IMI si è già dimostrato uno strumento affidabile ed efficiente nell'ambito della direttiva sulle qualifiche professionali e della direttiva servizi. Questa proposta permetterà di sfruttare tutto il potenziale dell'IMI nell'interesse dei cittadini e del mercato interno.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − System wymiany informacji na rynku wewnętrznym (IMI) został udostępniony państwom członkowskim w 2008 roku w celu poprawy wymiany informacji na rynku wewnętrznym. System IMI nie dysponuje jednak jednym instrumentem prawnym, co stanowi jedną z głównych przeszkód dla dalszego jego rozszerzenia. Sprawna wymiana informacji między organami w państwach członkowskich jest kluczowa do realizacji jednolitego rynku, dlatego niezbędny jest zbiór wspólnych przepisów dotyczących funkcjonowania IMI, który zwiększy jego pewność prawną. Pozwoli on także na pełniejsze wykorzystanie możliwości systemu IMI z korzyścią dla obywateli i rynku wewnętrznego. Dlatego głosowałem za sprawozdaniem.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. O Sistema de Informação do Mercado Interno (IMI) é utilizado como um serviço gratuito proporcionado aos Estados-Membros com o objetivo declarado de melhorar o intercâmbio de informações no âmbito do mercado interno. Assim, este regulamento tem o propósito específico de estabelecer um quadro jurídico único para o funcionamento do IMI, a fim de contribuir para a expansão posterior deste instrumento. Pretende também possibilitar o futuro alargamento do IMI a outros domínios legislativos da UE e estabelecer um conjunto de regras como o processamento da proteção de dados. Portanto, o IMI não é mais que um instrumento criado para aprofundar e desenvolver o mercado único, que criticamos. A proteção de dados é também uma das maiores preocupações que este relatório levanta - a abertura do IMI a participantes externos pode colocar em perigo a segurança e a proteção de dados pessoais, como pode tornar este sistema acessível ao setor privado. Depois, a Comissão não é explícita no estabelecimento de períodos máximos de conservação de dados pessoais no âmbito do IMI, considerando que os períodos de retenção não devem ir além do que é necessário para atingir os objetivos do presente regulamento, o que deixa espaço para um período de conservação indeterminado.

 
  
  

Report: Ildikó Gáll-Pelcz (A7-0227/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, tomando em conta que quatro anos após a erupção da crise financeira, económica e social, é fundamental perceber claramente em que direção os Estados-Membros se movem, tendo em consideração todas as soluções possíveis para trazer a Europa de volta à via do crescimento e do desenvolvimento. Por um lado, é fundamental criar e iniciar novas políticas comuns, com a ajuda das quais estaremos suficientemente unidos e fortes para evitarmos a crise no futuro. Por outro lado, em tempos difíceis como os de hoje, é igualmente necessário repensar as políticas e os compromissos existentes e, se necessário, testá-los para analisar a sua atualidade e adequação aos desafios que nos aguardam. A diretiva do Conselho relativa a um regime fiscal comum aplicável aos pagamentos de juros e de royalties efetuados entre sociedades associadas de Estados-Membros diferentes tem sido alterada várias vezes ao longo dos últimos anos, mas ainda existem melhorias técnicas a fazer – tal como também se refere na comunicação da Comissão – em nome da clareza e da responsabilização.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Souvent modifiée, la directive 2003/49/CE réglemente le régime fiscal commun applicable aux paiements d'intérêts et de redevances entre sociétés associées d'États membres différents. Par souci de clarté, il est donc nécessaire d’en simplifier le recours et éliminer les obstacles fiscaux au bon fonctionnement du marché intérieur. En effet, les paiements transfrontaliers d'intérêts et de redevances sont soumis à une imposition plus lourde que les opérations domestiques. Lorsque des opérations sont purement nationales, le bénéficiaire du paiement est soumis à l'impôt des sociétés dans son pays de résidence fiscale. Dans le cas des paiements européens, ils peuvent être également soumis à des retenues à la source dans l'État membre réalisant le versement. Le but de la directive est de mettre les paiements transfrontaliers d'intérêts et de redevances sur un pied d'égalité avec les paiements domestiques, en éliminant la double imposition, la lourdeur des formalités administratives et les problèmes de trésorerie pour les entreprises concernées.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį siūlymą dėl bendros apmokestinimo sistemos, taikomos palūkanų ir autorinių atlyginimų mokėjimams tarp skirtingų valstybių narių asocijuotų bendrovių. Siekiant pašalinti bendrovėms taikomą dvigubą apmokestinimą, apsunkinančius administracinius formalumus, būtina tarpvalstybiniams ir nacionaliniams palūkanų ir autorinių atlyginimų mokėjimams nustatyti vienodas sąlygas. Norint išsaugoti gerą ES vidaus rinkos veikimą, būtina valstybėse narėse dar labiau sumažinti nenumatyto neapmokestinimo, sukčiavimo, susijusio su mokesčių vengimu, galimybes. Pritariu siūlymui, kad būtų nustatomas minimalus pelno mokesčio tarifas, kuris sumažintų konkurenciją mokesčių srityje ir taip padidintų valstybių narių laisvę apmokestinti bendroves.

 
  
MPphoto
 
 

  Erik Bánki (PPE), írásban. − Az Európai Parlament a mai napon nagy többséggel szavazta meg ezt a jelentést, amely az adóelkerülés, adócsalás, valamint a kettős nem adózás lehetőségét minimálisra csökkentve egyértelműen szabályozza a kamat- és jogdíjfizetések közös adózási rendszerét. A dokumentum elfogadása révén, melyet szavazatommal én is támogattam, az egyes adókijátszási tevékenységek lehetőségének csökkentésével a tagállamok komoly – ezidáig kieső – bevételekre tehetnek szert. A mai napon elfogadott, a kamat és jogdíjfizetések közös adózás rendszeréről szóló tanácsi irányelv átdolgozására irányuló parlamenti jelentés célja, hogy az egyértelműség és az elszámoltathatóság növelésével egy időben szabályozza a különböző tagállambeli társult vállalkozások kamat és jogdíjfizetési rendszerét.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat în favoarea acestui raport, întrucât consider că Europa trebuie readusă pe calea creşterii economice şi a dezvoltării, iar criza cu care încă ne confruntăm trebuie depăşită cât mai curând posibil. În acest context, sunt de părere că este nevoie de o imagine clară şi de ansamblu a strategiilor statelor membre. Este esenţial să se elaboreze noi politici comune în vederea evitării unei crize similare în viitor.

În acelaşi timp, politicile existente trebuie reexaminate, pentru a se asigura că ele rămân adecvate provocărilor cu care statele membre se confruntă. Sistemul comun de impozitare aplicabil plăţilor de dobânzi şi de redevenţe efectuate între societăţi asociate din state membre diferite este unul oportun, însă el trebuie să ofere o mai mare claritate. În acest scop, consider că propunerea Comisiei reprezintă un demers pozitiv şi, în acelaşi timp, necesar.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. A Diretiva 2003/49/CE do Conselho regula o Regime Fiscal Comum aplicável aos pagamentos de juros e royalties efetuados entre sociedades associadas de Estados-Membros diferentes. Subsistem, porém, problemas no que toca ao funcionamento do mercado interno, nomeadamente pelo efeito das taxas aplicáveis às sociedades: as transações entre Estados-Membros diferentes são alvo de taxas de juros e royalties mais pesadas do que a tributação das mesmas transações no seio do mercado doméstico. O objetivo desta Diretiva do Conselho é, deste modo, garantir uma maior harmonização entre as taxas pagas dentro e entre diferentes Estados-Membros, eliminando certos problemas como a dupla tributação, fraude e evasão fiscal e possibilidades de não tributação involuntária, causas de muitos danos ao bom funcionamento do mercado interno. A Comissão Europeia é também instada a definir um valor mínimo aplicável às taxas pagas pelas empresas dentro da União Europeia, tendo em conta fatores como a competitividade fiscal entre certos países e de modo a não prejudicar a sustentável consolidação dos orçamentos nacionais dos Estados-Membros. Apoiei o presente relatório, uma vez que o considero um passo importante no processo de construção de um mercado interno eficiente, competitivo e verdadeiramente gerador de mais-valias para as empresas e cidadãos europeus.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi yra būtina apsvarstyti visas perspektyvas atsižvelgiant į sprendimus, kurie padėtų atgaivinti finansinės, ekonominės ir socialinės krizės paveiktą Europą, kad ateityje būtų galima išvengti tokio pobūdžio krizių. Iš kitos pusės, taip pat labai svarbu apsvarstyti dabartinę politiką ir esamus įsipareigojimus ir įsitikinti, ar jie dar tinkami ateities uždaviniams spręsti. Remiantis pateiktais vertinimais, ES šalių vyriausybėms neigiamai atsiliepia negautų įplaukų sumos, nes tai didina deficitą ir įsiskolinimą. Kadangi valstybių narių mokesčių sistemų bendradarbiavimas vis labiau tampa pageidautinas, būtina koreguoti direktyvą (Patronuojančių ir dukterinių bendrovių direktyva, kuri priimta 2011 m. rugsėjį) siekiant išvengti galimo sukčiavimo, susijusio su mokesčių vengimu, taip pat sumažinti nenumatyto neapmokestinimo ar dvigubo apmokestinimo atvejus. Visa tai daro didelę žalą geram ES vidaus rinkos veikimui, todėl yra būtina imtis konkrečių veiksmų siekiant tam užkirsti kelią.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur un régime fiscal commun applicable aux paiements d'intérêts et de redevance effectués entre des sociétés associées d'Etats membres différents. En ces temps de crise économique et financière, il est urgent de mettre tout en œuvre pour réduire au maximum la fraude et l'évasion fiscale qui constituent des manques à gagner considérables pour les Etats membres.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar importante que sejam envidados todos os esforços para reduzir as possibilidades de não tributação involuntária, de dupla tributação ou fraude e de evasão fiscal entre os Estados-Membros, pois estes fenómenos causam danos significativos ao bom funcionamento do mercado interno, tal como indica a recém-adotada proposta de resolução sobre meios concretos de luta contra a fraude e a evasão fiscais.

 
  
MPphoto
 
 

  Andrea Češková (ECR), písemně. − Hlasovala jsem proti zprávě o společném systému zdanění úroků a licenčních poplatků, a to z toho důvodu, že ačkoli má být zaměřena na zvýšení transparentnosti, obsahuje části, ve kterých dochází k nejasnostem v rozlišování pojmů, jako jsou daňový únik a vyhýbání se daňovým povinnostem. Jelikož cílem je zamezit daňovým podvodům, dvojímu zdanění, daňovým zneužitím a únikům, jsem toho názoru, že je důležité důsledně rozlišovat tyto pojmy, aby v praxi nedošlo k vytvoření prostoru pro jejich uplatnění. Je důležité vytvořit dostatečně silné prostředí, abychom se vyhnuli další krizi v budoucnosti, ale je také nutné respektovat odlišné politiky jednotlivých členských států. Proto nemohu souhlasit s bodem, který navrhuje, aby Komise předložila zavedení minimální sazby daně z příjmu právnických osob. Domnívám se, že daňová konkurence je pro trh dobrá a členské státy mají dostatek možností zdanit podniky podle vlastního uvážení.

 
  
MPphoto
 
 

  Emer Costello (S&D), in writing. − I support the ongoing efforts to recast the 2003 directive on a common system of taxation applicable to interest and royalty payments made between associated companies of different Member States but I abstained in the final vote on this consultative European Parliament resolution due to its effective call for minimum rates of corporation tax. Under the EU treaties, taxation is a matter of national competence where the principle of unanimity applies. Discussion on this issue has to have regard to the needs of geographically peripheral Member States whose prosperity and employment levels depend to a large extent on their capacity to attract foreign direct investment, particularly in the current very difficult economic circumstances.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Consider esenţială cooperarea dintre sistemele de impozitare ale statelor membre pentru a evita reducerea veniturilor care nu sunt colectate, lucru care aduce prejudicii bunei funcționări a pieței interne. Este benefic totodată să evităm posibilitatea comiterii evaziunii fiscale, a substituirii impozitelor sau a oricăror scutiri de impozite necuvenite.

 
  
MPphoto
 
 

  Luigi Ciriaco De Mita (PPE), per iscritto. − Se nei Paesi extraUE coinvolti dalla crisi in corso, la lotta a favore della crescita e dell´occupazione viene governata con le leve economiche e finanziarie, sia giuridiche che monetarie, in capo ad un unico livello politico-amministrativo, a livello europeo continuiamo a soffrire i ritardi politici di una UE che non riesce ancora a superare il guado della governance unitaria. Questa situazione è aggravata dal fatto che, nonostante il forte tentativo in atto di rafforzare il coordinamento tra gli Stati membri sui propri bilanci, rimane tuttavia escluso dal dibattito politico un concludente intervento a favore del coordinamento dei sistemi fiscali, soprattutto sul sistema impositivo diretto. Tale ritardo genera una concorrenza fiscale che potrebbe configurarsi anche come dumping, che impatta negativamente soprattutto sulla stabilità delle imprese, anche in senso geografico, e che rischia di incidere in modo particolare sulle aree già deboli e sulla responsabilità sociale delle imprese. È per questo motivo che rincresce non sia stata adottata la parte di emendamento che evidenziava i rischi della concorrenza fiscale a discapito del consolidamento dei bilanci nazionali e proponeva a tal fine l´introduzione di un´aliquota minima d´imposta sulle società. Spero che questo ritardo possa essere recuperato in un prossimo futuro .

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte, qui œuvre pour une amélioration du régime fiscal commun de l'Union européenne concernant les sociétés présentes dans les Etats membres. Ce texte permettra notamment de renforcer la lutte contre l'évasion et la fraude fiscale, et limitera la double imposition au sein des Etats membres. Alors que l’Union européenne fait face à un contexte économique difficile, il est important qu’elle se prémunisse contre toutes les formes de pertes de rentrées fiscales des entreprises, afin que nous contribuions ensemble aux objectifs de réduction de nos déficits publics.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o "Regime fiscal comum aplicável aos pagamentos de juros e royalties". A cooperação entre os sistemas fiscais dos diferentes Estados-membros é cada vez mais desejável. Considero esta proposta positiva, uma vez que tem como objetivo excluir qualquer possibilidade de evasão fiscal, substituição tributária ou isenções fiscais ilegítimas.

 
  
MPphoto
 
 

  Göran Färm, Anna Hedh, Olle Ludvigsson, Jens Nilsson, Marita Ulvskog och Åsa Westlund (S&D), skriftlig. − Vi svenska socialdemokrater står tydligt bakom ett starkt välfärdssamhälle finansierat av solida skatteintäkter. Därför ser vi betydande problem i den trend mot lägre bolagsskatter som den allt hårdare skattekonkurrensen mellan medlemsstaterna driver fram. Om denna process inte hejdas, kommer inte bara bolagsbeskattningen att urholkas. Det kommer även att bli svårt för de länder som vill ligga på relativt höga skattenivåer att i realiteten kunna göra det. Följaktligen ser vi ett värde i en ordentlig debatt om att begränsa eller sätta stopp för denna skattekonkurrens.

Vi kan dock inte ställa oss bakom etablerandet av en miniminivå för bolagsskatter. Den skulle innebära att EU gjorde insteg på ett område – direkt beskattning – där utgångspunkten måste vara att medlemsländerna bestämmer helt och hållet på egen hand.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O regime fiscal comum aplicável na tributação dos pagamentos de juros e de royalties que sejam efetuados entre sociedades associadas de Estados-Membros diferentes é o objeto desta Diretiva do Conselho (2003/49/CE). Avança-se com o objetivo de evitar a dupla tributação de rendimentos. Isso pode ser conseguido de duas formas: tributar o rendimento no Estado-Membro onde ele é produzido ou naquele onde se localiza a sede da sociedade que dele beneficia. A orientação da proposta é para que os juros e os royalties sejam tributados no Estado-Membro onde se situa a sede da sociedade que os recebe. Sabe-se que as empresas associadas, que muitas vezes são ramos distintos duma mesma organização, têm vários mecanismos à sua disposição para reduzir o seu pagamento de impostos sobre os lucros, nomeadamente através da manipulação dos preços dos bens ou dos serviços que trocam entre si. Desse modo, transferem os lucros para onde a tributação lhes é menos pesada. De acordo com o n.º 1 do artigo 1°, os pagamentos de juros e de royalties estão isentos de impostos no Estado em que são gerados desde que o seu beneficiário efetivo seja uma sociedade de outro Estado-Membro ou um estabelecimento estável situado noutro Estado-Membro. Seja empresa associada com a empresa pagadora ou não o seja.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Smernica Rady o spoločnom systéme zdaňovania uplatňovanom na výplaty úrokov a licenčných poplatkov medzi združenými spoločnosťami rôznych členských štátov bola v uplynulých rokoch už niekoľkokrát zmenená a doplnená. Stále je však v záujme jasnosti a zodpovednosti potrebné upraviť technické detaily. Podľa súčasných odhadov v dôsledku daňových únikov a vyhýbania sa daňovým povinnostiam vlády Európskej únie prichádzajú o značné množstvo financií v podobe nevybraných daní. V dôsledku straty príjmov rastie deficit a dlh jednotlivých členských štátov. Spolupráca medzi daňovými systémami jednotlivých členských štátov je čoraz viac žiaduca. Smernicu musíme zmeniť a doplniť, aby sa ešte viac vylúčila možnosť neúmyselného nezdaňovania, dvojitého zdaňovania alebo vyhýbania sa daňovým povinnostiam v členských štátoch, ktoré narušujú riadne fungovanie vnútorného trhu.

 
  
MPphoto
 
 

  Ashley Fox (ECR), in writing. − I can agree with this proposal insofar that unintended non-taxation, double taxation, tax fraud and abuse with respect to the collection of tax on interest and royalty payments should be avoided at national level. However, I cannot agree to the lack of clarity between the definitions of tax avoidance and tax evasion, two completely different concepts, one being prudent and the other being criminal. I also strongly oppose the call for implementation of a minimum rate of corporate tax to be applied across the European Union. This is completely unacceptable and would be in breach of Member State fiscal autonomy. Despite the good work of our rapporteur, I cannot support this report.

 
  
MPphoto
 
 

  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. − A mai napon elfogadott kamat- és jogdíjfizetések közös adózási rendszeréről szóló tanácsi irányelvet átdolgozó parlamenti jelentés célja, hogy az egyértelműség és az elszámoltathatóság növelésével egyidőben szabályozza a különböző tagállambeli társult vállalkozások kamat- és jogdíjfizetési rendszerét. Fontos megjegyezni azonban, hogy az adózást érintő kérdésben továbbra is a tagállamok döntései a meghatározóak és a szubszidiaritás elve érvényesül. Ugyanakkor az összetett, akár több tagállamot is érintő kérdéseknél, mint a kamat- és jogdíjfizetések rendszere, szükség van egy olyan európai keretre, mely egységes szempontok és közösen kialkudott kritériumok alapján biztosítja a tagállamok számára, hogy az adóelszámolások átlátható módon és szabályozott keretek között történjenek meg. A jelentés tehát fontos kérdéseket taglal, és még inkább szűkíteni szándékozik az adóelkerülés, a kettős nem adóztatás és az adócsalás lehetőségét, éppen ezért támogatandó is.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už pasiūlymą, nes mokesčių slėpimas ir vengimas Europos Sąjungos vyriausybėms kainuoja didelę negautų įplaukų sumą. Įplaukų netekimas didina deficitą ir įsiskolinimą įvairiose valstybėse narėse. Todėl valstybių narių mokesčių sistemų bendradarbiavimas vis labiau pageidautinas, siekiant valstybėse narėse dar labiau sumažinti nenumatyto neapmokestinimo, dvigubo apmokestinimo arba sukčiavimo, susijusio su mokesčių vengimu, galimybes, dėl kurių daroma daugiau žalos geram ES vidaus rinkos veikimui. Būtina kovoti su mokestiniu sukčiavimu ir mokesčių slėpimu. Pasiūlymu siekiama užkirsti kelią galimybei slėpti mokesčius, juos pakeisti arba gauti neteisėtą atleidimą nuo mokesčių. Taip pat yra svarbu imtis reikiamų priemonių, kad valstybėms narėms nebūtų trukdoma kovoti su mokestiniu sukčiavimu, mokesčių slėpimu ar piktnaudžiavimu.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Il testo della collega Gáll-Pelcz punta a modificare la direttiva 2003/49/CE del Consiglio, del 3 giugno 2003, concernente il regime fiscale comune applicabile ai pagamenti di interessi e di canoni fra società consociate di Stati membri. L'abolizione delle imposte, siano esse riscosse tramite ritenuta alla fonte o previo accertamento, sui pagamenti di interessi e di canoni nello Stato membro da cui essi provengono, costituisce la soluzione più adatta per assicurare un sistema fiscale semplificato e più trasparente. Un tale sistema è quanto di più auspicabile nella direzione di una maggiore sorveglianza sull’evasione fiscale e, al tempo stesso, di un sistema fiscale che sia trasparente e non soffochi le imprese e i cittadini.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this resolution but against Amendment 2, Part 2, which calls for the introduction of an EU minimum corporate tax rate.

 
  
MPphoto
 
 

  Marisa Matias (GUE/NGL), por escrito. Abstive-me no Relatório sobre a proposta de diretiva do Conselho relativa a um regime fiscal comum aplicável aos pagamentos de juros e royalties efetuados entre sociedades associadas de Estados-Membros diferentes (reformulação) porque, embora tendo sido consagrado o princípio de harmonização das taxas na União Europeia, essa harmonização não foi consagrada na diretiva. Por outro lado, o relatório desperdiça, a coberto do discurso da eliminação da dupla tributação, a oportunidade de fazer avanços no combate à fraude e evasão fiscal nesta área.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce rapport a le mérite de mettre le doigt sur le danger de l'évasion fiscale que la proposition de la Commission induit. Il n'en tire pas pour autant toutes les conséquences. S'il refuse d'abaisser le taux de participation d'une société à 10 % pour qu'elle soit considérée comme une société associée à une autre, il n'en maintient pas moins un taux d'imposition très bas pour les sociétés concernées (70 % du taux légal moyen d'imposition sur les sociétés applicable dans les États membres, soit à peine 16,24 %; c'est bien moins que les taux de TVA que la troïka impose aux peuples européens). En pleine crise des finances publiques, les amendements du Parlement européen ne permettent pas d'enrayer l'évasion fiscale, grâce à laquelle les grands groupes minimisent leur impôt sur les sociétés dans leur pays d'origine. Je vote contre.

 
  
MPphoto
 
 

  Gay Mitchell (PPE), in writing. − I am generally supportive of this recast as it is designed to support European business. However, I have serious reservations about attempts to include any reference to minimum tax rates. I therefore did not support the amendments in this report, which included these references. Tax rates are a sovereign matter for each individual Member State. The EU does not have competency to act in this area.

 
  
MPphoto
 
 

  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. − Cari colleghi, ho votato a favore della relazione sul regime fiscale comune applicabile ai pagamenti d'interessi e di canoni fra società consociate di stati membri diversi perche concordo pienamente sull'obiettivo principale del testo che modifica la direttiva del 2011 del Consiglio; combattere l'evasione fiscale a livello europeo migliorandone la regolamentazione tecnica. La Commissione ECON aveva già approvato il testo sulla "base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società", a dimostrazione che, con un regime fiscale comune per le società consociate, si vogliono indirizzare i Paesi dell'Unione verso una cooperazione fiscale. Grazie a un sistema regolamentato in grado di fare chiarezza sui conti delle società e di trovare le responsabilità in caso di esenzioni illegittime, sostituzioni d'imposte e altri generi di frodi, la lotta all'evasione é diventato un argomento prioritario in tutta l'Unione.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório relativo a um regime fiscal comum aplicável aos pagamentos de juros e de royalties efetuados entre sociedades associadas de Estados-Membros diferentes. Sublinho a importância de atualizar este regime atentas as lições que a crise financeira nos trouxe e sublinho, entre as alterações da relatora, aquelas relativas a «sujeitos a impostos» e ao «estabelecimento permanente» que têm como finalidade excluir qualquer possibilidade de evasão fiscal, substituição tributária ou isenções fiscais ilegítimas.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − In molte occasioni negli ultimi anni sono state apportate delle modifiche alla direttiva del Consiglio concernente un regime fiscale comune applicabile ai pagamenti di interessi e di canoni fra società consociate di Stati membri diversi, tuttavia restano ancora da apportare alcuni miglioramenti tecnici, necessari ai fini della chiarezza. Considerando che stime recenti mostrano che la frode e l'evasione fiscali rappresentano per i governi dell'UE una quantità significativa di entrate non percepite, si rende necessario modificare la direttiva onde ridurre le possibilità di non imposizione volontaria, di doppia imposizione, di frode o di evasione fiscale negli Stati membri. Nonostante la questione dei requisiti in materia di partecipazione (10%) e quella dei periodi transitori non siano modificate nel progetto di relazione del relatore, e auspicando l'eliminazione di qualsiasi possibilità di evasione fiscale, di sostituzione di imposte o esenzione fiscale illegittima, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. It is scandalous that EU governments are still failing to take action against businesses dodging their tax obligations in the Member States in which they operate at a time when EU exchequers are under such pressure. Parliament has today voted in favour of strengthening the draft legislation, with a view to prohibiting the current practice of companies channelling profits through different Member States and tax regimes to avoid their tax responsibility. These ‘legitimate’ tax avoidance schemes like the ‘Double Irish’ and the ‘Dutch sandwich’ should be totally outlawed and Member State governments should take on board today’s vote. Parliament voted in favour of introducing an effective minimum EU tax rate on interest and royalties income, which would further limit the scope for corporate tax avoidance. If the EU is serious about tackling tax avoidance, immediate legislative steps must be taken to end the tax tourism and arbitrage that enables individuals and corporations in the EU to avoid up to EUR 100 billion in tax payments.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. Il importait de modifier la directive afin de restreindre davantage les possibilités de non-imposition involontaire, de double imposition, de fraude ou d'évasion fiscale au sein des États membres, lesquelles occasionnent plus de dommages au bon fonctionnement du marché intérieur que ceux évoqués dans la résolution adoptée récemment sur l'appel visant à trouver des moyens concrets de lutter contre la fraude et l'évasion fiscales.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Ao longo dos últimos anos têm sido introduzidas sucessivas alterações à diretiva do Conselho relativa a um regime fiscal comum aplicável aos pagamentos de juros e de royalties efetuados entre sociedades associadas de diferentes Estados-Membros, existindo ainda algumas medidas adicionais que poderão ser adotadas para melhorar a sua eficácia. Subscrevo o presente relatório por concordar que a Comissão Europeia deve introduzir uma taxa mínima para os impostos sobre as sociedades, sendo que essa taxa reduzirá a concorrência em matéria fiscal e reforçará a liberdade de os Estados-Membros cobrarem impostos às empresas. Entendo ainda como sendo positivo que os pagamentos de juros e royalties sejam sujeitos a uma única tributação fiscal num Estado-Membro, repondo assim maior justiça entre os cidadãos europeus. Por fim, entendo que é fundamental implementar mecanismos eficazes que evitem a evasão fiscal, substituição tributária ou isenções fiscais ilegítimas, reforçando assim a transparência económica no seio da União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Raportul privind sistemul comun de impozitare aplicabil plăţilor de dobânzi şi de redevenţe efectuate între societăţi asociate din state membre diferite.

Parlamentul European a solicitat să se definească modalităţi concrete de combatere a fraudei fiscale şi a evaziunii fiscale, atrăgând atenţia asupra posibilităţii de comitere a evaziunii fiscale. Solicităm statelor membre să asigure o cooperare şi o coordonare funcţională între sistemele lor de impozitare pentru a evita neimpozitarea involuntară şi evaziunea fiscală. Eliminarea oricărei forme de impozitare a plăţii dobânzilor şi redevenţelor în statul membru de unde provin aceste plăţi constituie soluţia cea mai adecvată pentru eliminarea formalităţilor şi a problemelor şi pentru realizarea egalităţii tratamentului fiscal aplicat operaţiunilor la nivel naţional cu cel aplicat la nivel transfrontalier.

Prezenta directivă nu afectează aplicarea dispoziţiilor naţionale sau a dispoziţiilor bazate pe o convenţie, care depăşesc dispoziţiile din prezenta directivă şi au drept obiectiv eliminarea sau atenuarea dublei impozitări şi a dublei neimpozitări a dobânzilor şi a redevenţelor. Pentru a asigura un sistem de impozitare simplificat şi mai transparent, este deci necesar să se elimine impozitarea acestor plăţi atunci când acestea sunt efectuate între societăţi asociate din state membre diferite sau între sedii permanente ale acestor societăţi.

 
  
MPphoto
 
 

  Νίκη Τζαβέλα (EFD), γραπτώς. – Είναι κοινώς γνωστό ότι η φοροδιαφυγή και η φοροαποφυγή κοστίζουν στις κυβερνήσεις των κρατών μελών της Ευρωπαϊκής Ένωσης ένα σημαντικό ποσό μη εισπραχθέντων εσόδων και τα οικονομικά της χώρας μου, της Ελλάδας, έχουν πληγεί πάρα πολύ από αυτό το φαινόμενο. Υπερψήφισα την έκθεση Gáll-Pelcz διότι πιστεύω ότι η δημιουργία κοινού συστήματος φορολόγησης στην Ε.Ε. θα ενισχύσει τη συνεργασία των κρατών μελών στο τομέα της καταπολέμησης της φοροδιαφυγής, όπως επίσης και θα αποτελέσει ένα ακόμα βήμα στην πορεία προς μια πραγματική νομισματική και οικονομική ένωση, έτσι ακριβώς όπως θα έπρεπε να την είχαμε δημιουργήσει από την αρχή της υιοθέτησης του ευρώ.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Cette résolution a théoriquement pour but de lutter contre la double imposition des entreprises en réduisant les taxes sur les paiements d'intérêts et les redevances payés entre sociétés associées dans des Etats membres différents. En réalité, cette résolution vise à faciliter l'accès à des exonérations de taxes. En effet, les "sociétés associées" bénéficient d'exonérations exceptionnelles sur les paiements d'intérêts et de redevances entre elles. Cette proposition élargit cette catégorie. De plus, la résolution ne traite que trop peu de la fraude et de l'évasion fiscales qui minent l'Union européenne, tout comme la compétition fiscale entre Etats membres. L'amendement déposé par la GUE/NGL introduisant un taux de taxation minimum sur les sociétés a d'ailleurs été rejeté par une majorité de 362 contre 296. J'ai donc voté contre cette proposition de résolution, qui ne fait qu'accroître les privilèges fiscaux des entreprises au détriment des citoyens européens. Elle ne résout en rien les problèmes structurels de la fiscalité de l'Union, clé de voûte de la crise qui se joue sous nos yeux, et qui frappe si durement les peuples européens, notamment ceux du sud de l'Europe.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório pretende reformular a Diretiva 2003/49/CE que legisla sobre o regime fiscal aplicável na tributação dos pagamentos de juros e de royalties que sejam efetuados entre sociedades associadas de Estados-Membros diferentes. Consideramos que a introdução de uma taxa mínima para os impostos sobre as sociedades é desadequada uma vez que os Estados-Membros devem manter a sua soberania sobre as taxas de impostos que aplicam.

 
  
  

Motion for a resolution RC-B7-0345/2012

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo a presente resolução conjunta e são de salientar as propostas do grupo S&D. O meu grupo propôs introduzir importantes prioridades para sairmos da crise, rumo a um crescimento inteligente, inclusivo, sustentável e verde. As nossas prioridades centram-se nas necessidades das pessoas e das empresas: na restauração do Crescimento para Emprego, incluindo regulação no mercado financeiro, e prosseguimento da Agenda do Cidadão: Liberdade, Segurança e Justiça. Deste modo, nossa ênfase é colocada no mercado económico social, assegurando crescimento sustentável de modo a providenciar a próxima geração de Europeus com empregos, bem como para preparar a União para integrar todas as suas políticas financeiras e económicas, e no Plano Financeiro Multianual, como elementos essenciais para revitalizar o futuro da União Europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Dans le cadre du programme de travail 2013 de la Commission, adopté par le Parlement européen, nous avons voulu exprimer nos attentes pour le futur de l’UE. Nous souhaitons mettre en place des négociations afin d’atteindre une réelle union économique et monétaire menant vers une union politique plus forte, avec davantage de responsabilité démocratique. Il est également essentiel de promouvoir des initiatives en matière de croissance et de meilleurs contrôles des dépenses des fonds de l'UE au niveau national.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už pranešimą dėl Komisijos 2013 m. darbo programos. Komisija turėtų pasinaudoti savo įgaliojimais ir imtis veiksmų siekiant įveikti ekonominės krizės pasekmes, siekti finansinio stabilumo, ekonomikos atgaivinimo ir didesnio ES konkurencingumo. Pritariu išdėstytiems siūlymams dėl bankų sąjungos sukūrimo, didesnių Europos Centrinio Banko įgaliojimų ir atskaitomybės prižiūrint ES bankų sektorių, išsamesnės ekonomikos augimo darbotvarkės bei ES mokesčių teisės pakeitimo siekiant kovoti su mokesčių slėpimu. Kiti svarbūs Komisijos darbo programos prioritetai: skubus daugiametės finansinės programos patvirtinimas, nuosavų išteklių sistemos reformos įgyvendinimas ir bendrosios rinkos valdymo tobulinimas. Komisija taip pat turėtų daugiau dėmesio skirti tausiai išteklius naudojančios Europos veiksmų plano įgyvendinimui bei visapusiškai integruotos ir tarpusavyje sujungtos bendrosios energetikos rinkos sukūrimui. Taip pat svarbus BŽŪP ir strategijos „Europa 2020“ derinimas siekiant skatinti inovacijas ūkininkavimo srityje bei plataus masto bendros žuvininkystės politikos reformos numatymas.

 
  
MPphoto
 
 

  Erik Bánki (PPE), írásban. − Az Európai Parlament mai plenáris ülésén állásfoglalási indítványban döntött az Európai Bizottság 2013-as munkaprogramjáról. Az indítványt szövege teljes egészében tükrözi a néppárti frakció célkitűzéseit, így annak középpontjában a növekedésösztönző és munkahelyteremtő programok állnak. Ezek a célok összhangban állnak a magyar kormány elmúlt két évben hozott intézkedéseivel. Európa gazdaságának újraindítása nagyban múlik az Európai Bizottság tevékenységének jövőbeni irányvonalain, melyekre az Európai Parlamentnek az Európai Bizottság éves jogalkotási programjának meghatározásán keresztül van befolyása. Az állásfoglalásban határozott intézkedések meghozatalára szólítja fel a Bizottságot a válságból való mielőbbi kilábalás érdekében, külön mellékletben megjelölve azon ágazatokat, ahol mihamarabb előrelépésre van szükség. Az állásfoglalás hangsúlyozza, hogy a jövő évben a Bizottság még inkább szenteljen kiemelt figyelmet a munkahelyteremtést elősegítő jogalkotási kezdeményezéseknek. Az állásfoglalási indítványt szavazatommal támogattam.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – En France comme en Europe, l'année 2013 s'avère capitale. Après plusieurs années de crise, l'économie européenne est aujourd'hui à un tournant qui nous oblige à décupler d'énergie pour sortir de ce marasme par le haut. En détaillant notre feuille de route pour 2013, le Parlement européen invite la Commission européenne à œuvrer immédiatement pour consolider l'Union économique et monétaire, bâtir l'union bancaire et relancer les politiques de l'emploi. Si j'ai voté pour ce rapport, je ne peux que regretter l'absence d'accord sur le fonds de rédemption, dont on manque cruellement pour sortir structurellement de cette crise.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, nes juo Europos Parlamentas kasmet išreiškia savo poziciją dėl planuojamos Komisijos darbo programos. Šiais metais diskusijos dėl Europos Parlamento įvertinimo buvo ypatingai svarbios, nes dabar ES institucijų kartu priimti sprendimai turės lemiamos įtakos Europos Sąjungos ateičiai. Socialistų ir demokratų pažangusis aljansas Parlamento frakcijų derybose siekė, kad Komisija kitais metais būtų raginama ypatingą dėmesį skirti darbo vietų kūrimui, aktyvesniam Piliečių darbotvarkės įgyvendinimui teisingumo ir vidaus reikalų srityse bei Sąjungos užsienio politikoje. Žinoma, vienas iš esminių ir visa apimančių prioritetų Europos Parlamente šiuo metu yra finansų politikos ir ekonomikos valdymas, siekiant atgaivinti krizės paveiktą Europą.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Europa trebuie să se angajeze să respecte modelul economiei de piaţă sociale, care să ducă la o creştere durabilă, în vederea asigurării de locuri de muncă, şi la o mai bună calitate a vieţii pentru cetăţeni. Cele mai mari provocări cu care se confruntă Uniunea sunt cele privind menţinerea competitivităţii, creşterea economică, combaterea şomajului, asigurarea funcţionării pieţei forţei de muncă şi condiţii sociale bune pentru a îmbunătăţi performanţa ocupării forţei de muncă, promovarea muncii decente, garantarea drepturilor lucrătorilor şi a condiţiilor de muncă în întreaga Europă şi reducerea sărăciei.

Comisia Europeană trebuie să prezinte un plan de acţiune european pentru a stimula o creştere economică durabilă şi locuri de muncă decente. Totodată, trebuie să prezinte o strategie UE pentru persoanele fără adăpost, abordând şi problema în creştere a sărăciei femeilor şi schemele minime de pensii.

S-a constatat un progres lent cu privire la prezentarea unei propuneri legislative a Comisiei privind îmbunătăţirea echilibrului de gen în cadrul conducerii companiilor şi s-a constatat lipsa de iniţiativă a Comisiei la revizuirea Directivei privind egalitatea de şanse între femei şi bărbaţi în ceea ce priveşte salariile şi locurile de muncă. Comisia trebuie să monitorizeze atent lansarea iniţiativei privind concediul de paternitate şi să prezinte o propunere legislativă privind eradicarea violenţei împotriva femeilor.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Maria Corazza Bildt, Gunnar Hökmark och Anna Ibrisagic (PPE), skriftlig. − Vi röstade i dag för resolutionen om kommissionens arbetsprogram för 2013. De viktigaste prioriteringarna för kommissionen 2013 ska vara att hantera krisen genom åtgärder för en fungerande inre marknad, ökad konkurrenskraft, öppna gränser och satsningar på innovation, forskning och jobbskapande. Därför röstade vi också för de ändringsförslag som innebar en bättre budgetdisciplin, tydligare subsidiaritetsprincip, starkare inre marknad, satsningar på innovation, forskning och utvidgning. Av samma skäl röstade vi emot de punkter där Europarlamentet uttryckte sitt stöd för skatt på EU nivå, egna medel och en förändring av fördraget.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor da proposta de resolução sobre o "Programa de Trabalho da Comissão para 2013". Considero que a CE deve usar todos os seus poderes para exercer uma eficaz política para enfrentar os inúmeros desafios decorrentes da crise contínua. Esta medida tem como objetivo alcançar a estabilidade financeira e a recuperação económica.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A resolução aprovada pela maioria deste Parlamento (traduzindo o habitual consenso entre a direita e a social-democracia) - e contra a qual votámos - sobre o Programa de Trabalho da Comissão para 2013, pode resumir-se no costumeiro exercício anual de concordância entre ambas as instituições. Perante a mais grave crise da UE - que é também uma expressão da crise mais geral do capitalismo na UE - o Parlamento e a Comissão estão unidos em mais uma fuga para a frente que só pode estar na origem de mais e maiores expressões de crise, com consequências gravíssimas para os trabalhadores e para os povos. Prepara-se mais um salto na integração capitalista na UE, com o aprofundamento do neoliberalismo, do federalismo e do militarismo, que sacrifica as soberanias nacionais e a democracia com vista à implementação de um sistema de domínio de tipo colonial, para forçar uma maior concentração e centralização do capital através do aumento inaudito da exploração de quem trabalha e vive dos rendimentos do seu trabalho. Assim o sente na pele o povo português, com a implementação do pacto de agressão das troikas FMI-BCE-CE e PS-PSD-CDS. Servir os lucros do grande capital: eis o desígnio evidente do processo de integração, cada vez mais hegemonizado pela Alemanha.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Krízu v EÚ možno prekonať len na základe čestných a spravodlivých opatrení. Európa musí zostať verná modelu sociálneho trhového hospodárstva zaručujúceho udržateľný rast, aby zabezpečila pracovné miesta a lepšiu kvalitu života pre súčasnú aj budúcu generáciu. Súdržnosť a solidarita patria medzi hlavné ciele EÚ, a to potvrdzuje článok 174 ZFEÚ. Európska komisia potrebuje na rok 2013 ambiciózny pracovný program zameraný na podporu udržateľného rastu, tvorbu pracovných miest a kvality života v Európe a na obnovenie dôvery občanov v európsku integráciu. Komisia by sa mala preukázať ako silný vodca, a to poskytnutím riadnych politických riešení krízy, zaručením a presadením správnej európskej inštitucionálnej rovnováhy a zabezpečením toho, aby spoločný európsky záujem zvíťazil nad nezlučiteľnými záujmami jednotlivých členských štátov.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – Les défis auxquels l'Union européenne est confrontée imposent une action ferme et déterminée de la Commission pour sortir enfin de la crise et retrouver le chemin de la croissance et de la solidarité. C'est dans le sens de cet appel à un engagement résolu, qui prenne tout particulièrement en compte les besoins des plus vulnérables, que j'ai soutenu cette résolution. La montée des extrêmes, de l'euroscepticisme et des discours populistes doit tout spécialement nous alerter sur l'état particulièrement grave dans lequel se trouve notre Europe et sur la crise de légitimité qui la frappe aux yeux de nos concitoyens. Il en est de même lorsque l'on assiste, démunis, au retour d'une logique intergouvernementale qui s'invite sournoisement à la table des négociations. Cessons donc de nous payer de mots, passons aux actions concrètes. En ce sens, exigeons que le cadre européen pour les stratégies nationales d'intégration des Roms soit un instrument juridiquement contraignant plutôt qu'une simple coquille vide. C'est en ayant le courage d'affronter ces défis que l'Europe pourra regagner la confiance de nos concitoyens.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Užsitęsusi euro zonos krizė ir toliau kelia grėsmę visoms Europos Sąjungos valstybėms narėms. Be to, Europos Sąjunga susiduria dar ir su gilia konkurencingumo krize, kadangi dauguma kitų pasaulio regionų auga sparčiau didėjant jų našumo lygiui ir inovacijoms, o Europos Sąjunga atsiliks, jei nebus imtasi ryžtingų veiksmų. Tad Komisija turėtų siekti visų pirma skirti savo energiją ir išteklius siekiant paremti valstybes nares, kad jos veiksmingai ir greitai įveiktų krizę, tuo pačiu metu turi būti mažinama biurokratija ir centralizavimas. Todėl manau, kad 2013 m. darbo programoje paskutiniams pilnaverčiams dabartinės Komisijos kadencijos metams reikia teikti pirmenybę kryptingesnėms ir konkretesnėms iniciatyvoms, kurios paskatintų tikrą augimą ir pagerintų konkurencingumą. Dėl šios priežasties susilaikiau balsuodamas už šį dokumentą.

 
  
MPphoto
 
 

  Kent Johansson (ALDE), skriftlig. − Jag vill genom denna röstförklaring förtydliga varför det är nödvändigt för kommissionen att undersöka ärendet vidare. Jag värnar starkt om den fria rörligheten för personer på EU:s inre marknad, som en grundläggande rätt för alla EU-medborgare, men ser ett behov av att undersöka relationen mellan olika regelverk för att det ska fungera på bästa sätt. Det är nämligen så att direktivet om fri rörlighet ger EU-medborgare rätt att vistas i ett annat EU-land utan att arbeta under längre tid än tre månader, om personen har tillräckligt med resurser för att inte anses vara en belastning på landets sociala biståndssystem och är försäkrad för sjukvård. I flera EU-länder kan dock en person som inte arbetar ändå ha rätt till olika socialförsäkringsförmåner. Kommissionens förslag kan läsas så att en person som inte arbetar och som har beviljats en socialförsäkringsförmån (som inte är kopplad till förvärvsarbete) kan anses ha resurser för att inte anses kunna utgöra en belastning på medlemsstatens sociala biståndssystem och således uppfylla kraven för uppehållsrätt. I praktiken innebär det att en person först prövas för rätten till socialförsäkringsförmåner (förordningen om samordning av sociala trygghetssystem) och sedan rätten till vistelse (direktivet om fri rörlighet för personer). Rent logiskt borde det vara tvärtom att rätten till vistelse borde prövas före beviljande av socialförsäkringsförmåner.

 
  
MPphoto
 
 

  Tunne Kelam (PPE), in writing. − I voted in favour of this resolution. Although it enhances all the main relevant issues that the EC needs to take into account for its work programme, I regret that some concrete measures proposed by my group, the EPP, were not included in the final document. A binding calendar for implementing the remaining legislation regarding Single market is essential. Clear deadlines and, should they be breached, fast-track infringement procedures should motivate Member States to finally comply with the EU legislation needed to fully integrate the single market. This means full enforcement and the removal of any remaining obstacles to the free circulation of goods, services, persons and capital. Our rhetoric must be imperative: obligations and commitments have to be fulfilled. Secondly, the future of research and innovation has been left out. The future Horizon 2020 is crucial for generating a knowledge-based economy and society that can compete in the global arena. In this regard, widening the participation of industry should be a priority. Also, there must be serious efforts to bridge the gap in the field of R&I between newer and older Member States to avoid larger divides than those that already exist at present.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I welcome this resolution which makes it clear that a modern trade policy has to take other policy areas, from human rights to industrial policy, into account for an integrated approach to trade, foreign, development, social and environmental policies and has to be based on reciprocal access to the markets. It emphasises in particular the role that an appropriate use of trade policy can play in the fight against poverty outside the EU and, in the specific cases of neighbouring countries, ensuring stability at the EU’s borders. Robust international trade, investment and market integration are key drivers therefore of strong sustainable and balanced growth. The resolution stresses the importance of open markets and a fair, strong, rules-based trading system and insists on the need for protectionist measures to be refrained from worldwide as a basic condition for fair competition. In this context the resolution highlights the importance of pursuing bilateral, plurilateral and multilateral efforts that are consistent and supportive of the WTO framework.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − La Commissione dovrebbe esporre in dettaglio gli "Impegni per la crescita europea" nell'ambito del Semestre europeo e le riforme strutturali necessarie. Il Semestre europeo deve essere l'occasione per ogni Stato membro di dar conto dei propri impegni riguardo alla Strategia EU 2020, il Patto Euro Plus e altri importanti obiettivi UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Cette résolution commune de la droite chrétienne, des libéraux, des sociaux-démocrates et des verts européens est affligeante. Ces quatre groupes y acceptent sans mot dire le fait que la Commission continue de disposer de prérogatives qui devraient être celles des parlementaires comme, au premier chef, le pouvoir d'initiative législative. Ils se contentent de "prier instamment" ou d'"inviter" cet organe non élu à déposer les projets législatifs qu'ils auraient eux-mêmes lancés s'ils avaient disposé d'un vrai pouvoir législatif. Mais le pire est dans le contenu de ces suggestions. Non contents d'avaliser la stratégie Europe 2020, le Semestre européen, le Pacte pour l'euro plus ou encore le Pacte pour l'emploi et la croissance, ces groupes insistent sur la mise en place du marché unique des services, du marché unique de l'énergie, sur le maintien du marché carbone et sur la lutte contre le protectionnisme. Je vote contre.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Die Krise verschärft sich fast täglich und es wird weitergewurstelt wie bisher. Nach Spanien hat auch Zypern um Rettungsgelder angesucht. Es ist Zeit, dass die EU offen eingesteht, dass Finanzhilfen sinnlos sind, weil die Währungsunion eine Fehlkonstruktion ist. Es werden immer mehr Stimmen laut, die für Griechenland keine Zukunft in der Eurozone mehr sehen. Wäre aber Athen schon vor zwei Jahren aus dem Euro ausgeschieden, hätte man sich 250 Milliarden Euro erspart. Brüssel ist nur darauf bedacht, immer mehr Macht an sich zu reißen. Egal ob Milch- und Butterberge, jährlich in schwarzen Kanälen versickernde Fördermilliarden, immer neue Wellen illegaler Migration oder die Eurokrise – es hat sich gezeigt, dass der bisher beschrittene Weg der Vereinheitlichung und Nivellierung nach unten höchst problematisch ist. Es ist Zeit, diese EU-Irrwege endlich zu beenden. Da die vorliegende Resolution für ein Weiterschreiten auf den bisherigen Irrpfaden steht, habe ich sie abgelehnt.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Pradėjome skaičiuoti ketvirtuosius šios Komisijos darbo metus. Pagrindinis šiai Komisijai tekęs uždavinys – susidoroti su ekonomine krize, apėmusia didelę ES dalį. Nors nemažai nuveikta ekonomikos skatinimo srityje, norėtųsi, kad Komisijos aktyvumas aplinkos srityje būtų racionalus, o ne paremtas vien ambicijomis. Dažnai Komisijos siūlomi teisės aktų projektai, nors brėžia teisingą kryptį „žalesnės“ ES link, tampa neįveikiama našta valstybėms narėms – tiek dėl įgyvendinimo priemonių, tiek dėl pernelyg griežtų terminų. Kita vertus, raginčiau Komisiją laikytis savo ilgametės programos ir 2013 m. pateikti naujos PAV direktyvos redakcijos projektą.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Nach den letzten Ansuchen für Rettungsgelder aus Spanien und jetzt auch aus Zypern wäre aus meiner Sicht noch immer der primäre Lösungsansatz, dass jene Länder, die makroökonomisch einfach viel zu schwach sind und mit den Anforderungen einer Hartwährungsunion nicht Schritt halten können, umgehend auszuscheiden haben. Eine Rest-Währungsunion wäre der jetzigen Situation sicherlich vorzuziehen. Dies nicht zuletzt deshalb, da in dieser Konstellation die traditionellen Hartwährungsländer des ehemaligen D-Mark-Blocks eine dementsprechende Mehrheit besäßen und folglich auch eine entsprechende Geldpolitik machen könnten. Aber diese längst notwendige Reduktion scheitert weiterhin am internationalen Druck auf Deutschland. Man sieht deutlich, dass Deutschland entweder zu schwach, zu mutlos oder aus sonstigen Gründen auch unwillig ist, jene Schritte zu setzen, die nicht nur vernünftig wären, sondern auch von einer großen Mehrheit der eigenen Bevölkerung gewollt sind. Jetzt wäre es an der Zeit, weitere Finanzspritzen an marode EU-Länder zu stoppen. In der Erwägung, dass die Europäische Union mit einer tiefgreifenden Wettbewerbskrise konfrontiert ist und dass die meisten anderen Weltregionen bereits ein viel schnelleres Wachstum und eine höhere Produktivität sowie auch einen höheren Innovationsgrad aufweisen und sie die Europäische Union hinter sich lassen werden, wenn keine entschiedenen Gegenmaßahmen ergriffen werden, habe ich diese Resolution abgelehnt, weil sie den bisher eingeschlagenen falschen Weg nicht revidiert.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Είναι σαφές ότι η έκταση της δημοσιονομικής κρίσης δοκιμάζει τόσο την συνοχή όσο και την οικονομική πολιτική της Ένωσης. Το πολυετές δημοσιονομικό πλαίσιο, που τέθηκε σε εφαρμογή σε ένα σταθερό και αισιόδοξο περιβάλλον το 2006, ολοκληρώνεται την επόμενη χρονιά σε εντελώς διαφορετικό οικονομικό περιβάλλον. Ως εκ τούτου, οι αρχικοί στόχοι και προτεραιότητες οφείλουν να προσαρμοστούν στις νέες συνθήκες. Στο παρόν κοινό ψήφισμα, το οποίο και υπερψήφισα, το Ευρωπαϊκό Κοινοβούλιο αντιπαραβάλλει, αφενός, τη σημασία για μεγαλύτερη ενοποίηση ως αντιστάθμισμα της κρίσης και, αφετέρου, υπογραμμίζει την αναγκαιότητα άμεσης κατάρτισης ενός οδικού χάρτη για την μελλοντική ορθολογική και αποδοτική αξιοποίηση των κοινοτικών πόρων. Ασφαλώς νέες προκλήσεις, οι οποίες προβληματίζουν ιδιαίτερα και την Ελλάδα, όπως η διευρυνόμενη νεανική ανεργία, η σημασία ανάληψης περισσότερων παρεμβατικών πρωτοβουλιών από την Ευρωπαϊκή Τράπεζα Επενδύσεων, καθώς και η σημασία δημιουργίας κλίματος οικονομικής ανάπτυξης και επενδύσεων θα πρέπει να συμπεριληφθούν στο νέο πολυετές δημοσιονομικό πακέτο.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente a presente proposta de resolução, comum às principais forças políticas do Parlamento, que apresenta as orientações preconizadas para o programa da Comissão em 2013. Partilho o desiderato da futura Política Agrícola Comum estar mais em consonância com os objectivos da estratégia UE 2020, a fim de encorajar a inovação das práticas agrícolas e de assegurar a sustentabilidade, a equidade e a competitividade da agricultura europeia a nível local e regional. Importa, todavia, não subestimar que a razão de ser da agricultura consiste na produção de alimentos, devendo garantir a independência alimentar da Europa e a sua capacidade de exportar a produção num mundo com necessidades alimentares crescentes. Partilho também o desiderato de uma nova Política Comum das Pescas ambiciosa, de molde a viabilizar a existência de unidades populacionais sustentáveis e saudáveis a longo prazo. Importa, todavia, não esquecer os pescadores, as suas famílias, as comunidades piscatórias, aos quais têm de ser asseguradas condições de trabalho e remuneração justa.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Good result, at the end. The text considers that the EU is facing a crucial time, requiring strong and relevant decisions and calls on the Commission, while planning its legislative work, to show more reactivity and flexibility to respond faster to the serious consequences of the crisis faced by EU citizens in their day-to-day life and strongly believes that the EU needs fiscal stability for growth, and growth for stability and prosperity and therefore that the crisis can only be tackled if the Commission fully works both sides of this coin in order to restore credibility, to boost investments and to generate growth.

 
  
MPphoto
 
 

  Joanna Senyszyn (S&D), na piśmie. − Poparłam program prac Komisji na 2013 rok. Szczególnego uwzględnienia wymagają następujące problemy: w wymiarze socjalnym – 1. Walka z bezrobociem, w szczególności wśród młodych, 2. Rozwiązanie problemu szerzącego się w UE ubóstwa oraz promowanie integracji społecznej i włączenia społecznego; w wymiarze równouprawnienia – 1. Wdrażanie i nadzorowanie procesu uwzględniania kwestii płci w procesach legislacyjnych i budżetowych, w strategii lizbońskiej i w programach tworzących miejsca pracy, 2. Opracowanie kompleksowej dyrektywy w sprawie przeciwdziałania i zwalczania przemocy wobec kobiet, 3. Zniwelowanie różnic między kobietami i mężczyznami w dziedzinie wynagrodzeń, 4. Rozwój polityki integracyjnej i migracyjnej z perspektywy płci.

Konieczne jest usprawnienie procesu wdrażania prawa unijnego i zaproponowanie działań w związku z różnymi wnioskami w sprawie dyrektyw blokowanych, jak np. dyrektywa antydyskryminacyjna. Ponadto apeluję do Rady o skuteczne włączanie problematyki praw człowieka i demokracji w politykę zewnętrzną. Ważne jest, aby w przypadku rażącego naruszenia praw człowieka przez kraj partnerski, Unia podejmowała odważniejsze działania związane z nakładaniem sankcji przewidzianych w klauzulach umownych dotyczących praw człowieka, łącznie z możliwością czasowego zawieszenia umowy. Programy unijne powinny przyczyniać się do wypełniania przez kraje partnerskie ich międzynarodowych zobowiązań w dziedzinie praw człowieka.

 
  
MPphoto
 
 

  József Szájer (PPE), írásban. − Szavazatommal támogatom az Európai Bizottság 2013-as munkaprogramját előkészítő állásfoglalás elfogadását. Az indítványban határozott intézkedések meghozatalára szólítjuk fel a Bizottságot a válságból való mielőbbi kilábalás érdekében, külön mellékletben megjelölve azon ágazatokat, ahol mihamarabb előrelépésre van szükség. Nem győzzük hangsúlyozni, hogy a Bizottság jövő évi jogalkotási programjában első helyen kell szerepelnie a munkahelyteremtést elősegítő jogalkotási kezdeményezéseknek. Felelősséggel tartozunk a jövő generációk iránt. Ne adósságot örökítsünk a következő nemzedékekre, hanem teremtsük meg számukra a munkaalapú gazdaságra épülő Európát! Ezért felszólítjuk a Bizottságot, hogy szenteljen kiemelt figyelmet a fiatalokat sújtó munkanélküliség elleni harcnak, és minden eszközzel segítse a gazdasági növekedés beindítását. Ezek a célok összhangban állnak a magyar kormány elmúlt két évben meghozott intézkedéseivel.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte de résolution. Une réelle union économique et monétaire comme première étape vers une union politique plus forte, avec davantage de responsabilité démocratique, telles sont les demandes du Parlement dans le cadre du programme de travail 2013 de la Commission, adopté ce mardi. Des initiatives en matière de croissance et de meilleurs contrôles des dépenses des fonds de l'UE au niveau national figurent parmi les propositions spécifiques des députés.

La Commission doit "participer pleinement" aux sommets européens d'octobre et de décembre, qui doivent établir une feuille de route pour la consolidation de l'Union économique et monétaire, ont estimé les députés dans une résolution adoptée à main levée. L'objectif est de créer un cadre financier et fiscal et de garantir davantage de légitimité démocratique. Pour parvenir à ce résultat, nous demandons à la Commission de publier, comme mesure immédiate, une proposition législative selon la procédure législative ordinaire, qui implique pleinement le Parlement et garantisse la transparence. Cette première proposition devrait permettre de mettre en place une réelle union bancaire avec davantage de pouvoirs et de responsabilités pour la BCE.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O Parlamento Europeu apelou hoje à Comissão Europeia para que use todos os seus poderes no sentido de promover uma liderança política capaz de enfrentar os numerosos desafios resultantes da crise atual e, assim, contribuir para alcançar a estabilidade financeira e a recuperação económica da União Europeia. No âmbito do programa legislativo e de trabalho da Comissão para o próximo ano, é urgente que se facilite uma célere adoção do Quadro Financeiro Plurianual de 2014 a 2020 e dos respetivos programas legislativos plurianuais. Para além disso, será importante apostar numa política de coesão forte após 2013, com um financiamento adequado, na base de uma governação a vários níveis e de acordo com os objetivos da Estratégia UE-2020. Na área da coesão, será essencial dar um maior relevo a uma coordenação desta política com a política de investigação e desenvolvimento.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru propunerea de rezoluţie referitoare la programul de lucru al Comisiei pentru anul 2013, prin care solicităm Comisiei să ia măsuri privind simplificarea programelor UE, în special în domeniul cercetării şi inovării şi să monitorizeze îndeaproape utilizarea instrumentelor de inginerie financiară. De asemenea, invităm Comisia să prezinte un plan de acţiune detaliat cu măsuri pentru o piaţă unică pe deplin integrată şi interconectată în domeniul energetic şi să elaboreze o strategie de abordare a impactului creşterii preţurilor la energie asupra celor mai vulnerabili membri ai societăţii.

Susţinem necesitatea de a moderniza reţeaua de transport multimodal din Europa, aspect fundamental pentru succesul pieţei interne.

Am votat pentru paragrafele în care subliniem importanţa încadrării în muncă a tineretului şi nevoia de extindere a capacităţii Uniunii de stimulare a educaţiei şi a formării şi aşteptăm măsuri concrete de reducere a sărăciei şi de reformare a pieţei muncii.

Solicităm ca, după 2013, la nivelul UE, să se aplice o politică de coeziune solidă, care să asigure integrarea fondurilor şi a programelor actuale, să asigure resurse adecvate, să se bazeze pe guvernanţa pe mai multe niveluri şi să fie bine aliniată la obiectivele Strategiei UE 2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté contre la résolution commune aux groupes PPE, S&D, ALDE et Verts/ALE sur le programme de travail de la Commission pour 2013. Cette résolution soutient les politiques économiques actuelles dont on connaît malheureusement trop les conséquences dramatiques, notamment en matière sociale. Elle enjoint ainsi la Commission d'accorder plus de pouvoirs à la BCE, apporte son soutien à la politique austéritaire (Two-pack, semestre européen, réduction des déficits) et professe son adhésion aux vieilles recettes libérales (ouverture des marchés, lutte contre le protectionnisme, multiplication des accords de libre-échanges). La GUE/NGL promeut des propositions radicalement différentes. Nous voulons modifier fondamentalement le rôle de la BCE et mettre un terme à son indépendance, mettre en place un programme européen d'investissement, une directive-cadre concernant un revenu minimum adéquat, et une garantie européenne pour chaque jeune de l'Union de se voir offrir un emploi ou une formation complémentaire en cas de chômage. Ce sont ces propositions que nous avons présentées dans une résolution alternative.

 
  
  

Report: Marina Yannakoudakis (A7-0223/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, considerando esta proposta positiva no sentido de aumentar o apoio público para doações. No entanto, há que ressalvar que os Estados-Membros devem trabalhar de modo a criar um sistema de doadores transparente, que respeite os valores éticos e assegure a salvaguarda de ambos o doador e o recebedor. Nós, no Grupo S&D, incluímos importantes recomendações aos Estados-Membros de modo a que tal se torne realidade, nomeadamente no que respeita à obrigação das doações serem voluntárias, não pagas e anónimas, compensação dos custos relacionados apenas com a doação, coordenação de modo a prevenir o mercado negro e ao mesmo tempo encorajar campanhas para potenciais doadores. Tal proposta, ao tornar-se realidade, trará mais fiabilidade e segurança a todos os potenciais doadores, bem como melhorará a esperança de vida a longo termo das pessoas dependentes deste tipo de doações.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Les tissus et cellules souches jouent de manière croissante un rôle central pour soigner certaines maladies. Le Parlement européen a ainsi adopté un rapport proposant d’augmenter les réserves de cellules souches et de sang du cordon ombilical via un système très encadré et non rémunéré. Ces ressources permettraient notamment d’aider la recherche à trouver des traitements pour de nombreuses maladies infantiles. Ces dons gratuits, volontaires et strictement surveillés, proviendront en majorité de personnes décédées. En favorisant la mise en place de normes communes entre les banques de dons publiques et privées, ceci facilitera les échanges et donc la disponibilité des tissus et cellules.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pasiūlymą dėl 2-os savanoriškos neatlygintinos audinių ir ląstelių donorystės ataskaitos įvertinimo. Nors sveikatos priežiūra daugiausia priklauso valstybių narių kompetencijai, tačiau pateiktomis rekomendacijomis siekiama plėtoti tokias sritis, kaip tarpvalstybinė donorystė. Labai svarbu, kad valstybės narės atidžiai organizuotų ir apibrėžtų kompensavimą už donorystę nustatydamos griežtas sąlygas, kuriomis galima teikti finansines kompensacijas, ir kad kompensacija būtų griežtai apribota išlaidų, susidarančių dovanojant organą, atlyginimu. Būtina užtikrinti, kad žmogaus kūnas nebūtų finansinės naudos šaltinis. Pritariu, kad svarbu reglamentuoti lytinių ląstelių pirkimo internetu sritį siekiant išvengti galimo internetinės juodosios rinkos atsiradimo, bei didinti kraujo kamieninių ląstelių rinkimo centrų skaičių siekiant padidinti galimybes rasti donorą.

 
  
MPphoto
 
 

  Erik Bánki (PPE), írásban. − A jelentés az önkéntes és térítésmentes szövet- és sejtadományozás terén fennálló jelenlegi tagállami tendenciákat járja körül, valamint ajánlásokat fogalmaz meg annak érdekében, hogy Európa-szerte javuljon az emberek életminősége és növekedjen a tagállamok közötti adományozási forgalom. Alapelvként rögzíti, hogy az adományozásnak önkéntesnek kell lennie, és non-profit alapon, átlátható közegben kell zajlania. A jelentés kiemelt figyelmet fordít az őssejtek kinyeréséhez szükséges köldökzsinórvér adományozására, mivel egyre több a bizonyíték arra, hogy ezeket az őssejteket fel lehet használni betegségek, köztük gyermekbetegségek kezelésében. Megállapítja ugyanakkor, hogy mindezek ellenére az uniós születések csupán 1%-ánál kerülnek tárolásra köldökzsinórvérből származó őssejtek. Ezért a jelentés ösztönzi az anyákat, hogy születéskor köldökzsinórvért és –szövetet adományozzanak állami vagy magánbankoknak; tájékoztató kampányokat sürget; elvárja, hogy tagállamonként legalább egy, köldökzsinórvért tároló állami bankot hozzanak létre, szoros együttműködésre ösztönzi a magán- és állami sejtbankokat, hogy országos és uniós szinten is fokozzák a köldökzsinórvér és szövetek rendelkezésre állását és cseréjét, hangsúlyozza az uniós szintű szabványok meghatározását és betartatását mind a magán-, mind az állami sejtbankok esetében. Mindezen okok miatt támogattam szavazatommal a jelentést.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − La relazione evidenzia come, in alcuni Stati membri, si riscontri sia carenza di midollo osseo sia difficoltà nel reperire adeguati donatori di cellule e tessuti compatibili per i pazienti, sopratutto per mancanza di collaborazione nel settore della donazione transfrontaliera.

Pertanto accolgo con favore tutte le azioni volte a promuovere un'efficace cooperazione transfrontaliera in questo settore, pur sottolineando la necessità di effettuare controlli rigorosi per garantire la massima tracciabilità e trasparenza nel sistema. Ritengo che la donazione debba essere volontaria ed effettuata su base non lucrativa. Manifesto pertanto preoccupazione per i problemi posti dall'esistenza di numerosi siti Internet che consentono di vendere o acquistare cellule gamete online.

Diviene prioritario considerare l'adozione di una legislazione volta a regolamentare questo settore al fine di prevenire il possibile emergere di un mercato nero online. In particolare, per quanto riguarda la donazione di sangue del cordone ombelicale da cui derivano le cellule staminali, i dati dimostrano in modo sempre più evidente che le cellule così prelevate possono essere utilizzate per curare gravi malattie, incluse le malattie infantili.

Al fine di ottimizzare le potenzialità del sangue cordonale, valuto positivamente la possibilità che le autorità competenti sviluppino campagne di sensibilizzazione indirizzate principalmente alle madri in attesa.

 
  
MPphoto
 
 

  Nora Berra (PPE), par écrit. – Le Parlement européen s'est prononcé sur les dons volontaires et non rémunérés de tissus et de cellules à la suite du deuxième rapport d'évaluation de la Commission européenne sur ce sujet. Il s'agit ici d'un rapport d'initiative qui exprime le point de vue des députés, aucunement d'un texte législatif qui viendrait réglementer un domaine sensible relevant de la compétence exclusive des États membres. En France, nous avons révisé la loi de bioéthique en 2011. Dans ce rapport, nous rappelons que les dons doivent rester volontaires et sans but lucratif. Nous demandons également aux États membres d'assurer une totale transparence dans ce domaine. Nous encourageons enfin le don et la collecte de sang de cordon, utile à la transplantation. Concernant les questions sensibles relatives à la recherche sur les cellules souches embryonnaires, la fécondation in vitro ou le clonage à partir de cellules souches à des fins d’enquête, nous rappelons que c’est bien au niveau des États membres que les meilleures décisions peuvent être prises.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He votado a favor del informe ya que analiza las tendencias actuales de la UE en el ámbito de la donación voluntaria y no remunerada de tejidos y células, y formula recomendaciones para mejorar la calidad de vida de las personas de toda Europa así como para aumentar el flujo de donaciones entre los Estados miembros.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla relazione dell'on. Yannakoudakis in quanto condivido la posizione per cui la donazione di tessuti multipli, cellule riproduttive e non riproduttive debba essere volontaria e gratuita.

Ritengo inoltre importante sostenere la ricerca e la sensibilizzazione sulla donazione di sangue cordonale: da esso si ricavano le cellule staminali che possono essere impiegate per la cura di diverse malattie, tra cui molte malattie infantili.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi donorystė turėtų būti savanoriška, o tai reiškia, kad nesiekianti jokios materialinės naudos. Daugiausiai sveikatos priežiūros sektorius yra valdomas nacionaliniame lygmenyje, todėl rekomendacijomis siekiama papildyti jau esamą praktiką plėtojant tam tikras sritis, kaip tarpvalstybinė donorystė. Donorystės atveju, dovanojant audinius ir ląsteles yra akcentuojamas altruizmas. Todėl valstybės narės kompensavimas už donorystę turėtų būti gerai organizuotas, o kompensacija numatytų padengti tik dėl donorystės turėtas išlaidas (pvz., kelionės išlaidas). Labai svarbus yra veiksmingas tarptautinis bendradarbiavimas, kuris padėtų siekti patikimos kontrolės, kad donorystės sistemoje būtų galima užtikrinti kuo didesnį skaidrumą ir saugumą.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif aux dons volontaires et non rémunérés de tissus et de cellules. Je soutiens, en effet, le souhait du rapporteur que les dons deviennent de plus en plus volontaires et effectués sans but lucratif dans un environnement transparent. Monnayer ce qui provient du corps humain est en France interdit, contrairement à d'autres pays où un véritable commerce s'est mis en place.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − The document put forward is non-legislative and therefore unnecessary, and it is in my party’s interests to discourage the dissemination of this kind of material from the EU which also serves to permit the EU to encroach on highly sensitive areas wrought with moral and social implications.

 
  
MPphoto
 
 

  Alain Cadec (PPE), par écrit. – J'ai voté pour le rapport Yannakoudakis. Il renforce le point de vue selon lequel les dons devraient être volontaires et effectués sans but lucratif dans un environnement transparent. Je suis en effet convaincu que l'altruisme est essentiel lors des dons de tissus et de cellules. L'indemnisation par les Etats membres doit par conséquent être gérée avec prudence, et des prestations non financières doivent être envisagées. Pour aider à une coopération transfrontalière efficace, je soutiens la mise en place de contrôles stricts, afin de garantir une traçabilité maximale dans la chaîne des dons.

 
  
MPphoto
 
 

  Antonio Cancian (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore del testo proposto dalla collega Yannakoudakis perché nonostante la sanità rimanga materia di competenza nazionale, è giusto cercare un approccio europeo alla discussione, guardando al ruolo che questo Parlamento e la Comunità Europea possono giocare nella definizione di regole comuni in materia. Questa tematica risulta a maggior ragione spinosa da affrontare viste le differenze normative che esistono nei Paesi dell'UE. Ad ogni modo, ritengo che sia un dovere di tutti impegnarsi per combattere le malattie invalidanti. Per questo dobbiamo lavorare evitando speculazioni e anomalie che oggi purtroppo rischiano di imperversare. I principi etici che hanno ispirato finora la Comunità europea in materia di dono e uso del corpo umano per fini terapeutici sono essenzialmente i principi della gratuità, solidarietà, sicurezza e carattere non lucrativo, e ritengo questo testo riporti gli aspetti principali in diverse sue parti.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. As dádivas de tecidos e células devem ser voluntárias e realizadas sem fins lucrativos num contexto de transparência. É importante aumentar a oferta de tecidos e células através do intercâmbio, com base em boas práticas em matéria de operações comuns, normas éticas e sensibilização para a dádiva, bem assim como reforçar as existências de tecidos e células, garantindo ao mesmo tempo o cumprimento das normas de higiene e segurança. Devem ser desenvolvidas campanhas de sensibilização da opinião pública, direcionadas sobretudo às grávidas, a fim de otimizar o potencial do sangue do cordão umbilical. Devem também ser aplicadas normas comuns e práticas nos bancos nacionais e privados, que devem colaborar de modo a aumentar a disponibilidade de amostras de sangue do cordão umbilical a nível nacional. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar fundamental a melhoria da qualidade de vida das pessoas em toda a Europa através do aumento do fluxo das dádivas entre Estados-Membros, realizadas de forma voluntária, sem fins lucrativos e num contexto de inteira transparência.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Donarea ar trebui să fie realizată în mod voluntar, fără a urmări profituri şi într-un mod transparent. Acesta se referă în mod exclusiv la ţesuturile şi celulele care se încadrează în una dintre aceste trei categorii, şi anume ţesuturile multiple, celulele reproductive şi celulele nereproductive. Pentru a optimiza potenţialul sângelui prelevat din cordonul ombilical, autorităţile competente ar trebui să dezvolte campanii de sensibilizare, care să le vizeze în special pe viitoarele mame.

De asemenea, ar trebui consolidate şi puse în aplicare norme comune atât în cadrul băncilor naţionale, cât şi al celor private, care ar trebui să colaboreze în vederea creşterii disponibilităţii eşantioanelor naţionale de sânge prelevat din cordonul ombilical. Compensaţiile pentru donări ar trebui să fie gestionate şi prezentate cu atenţie de către statele membre şi ar trebui să fie limitate la compensarea cheltuielilor suportate în procesul de donare, precum cheltuielile de deplasare, pierderea veniturilor sau costurile medicale.

Statele membre ar trebui să aibă în vedere creşterea numărului de donatori de măduvă osoasă şi de celule stem prelevate din sângele periferic, astfel încât orice pacient care necesită un transplant de celule stem să aibă cele mai mari şanse de a găsi un donator compatibil.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione perché ritengo di essenziale importanza potenziare la donazione volontaria dei tessuti e delle cellule.

Anche si se tratta di una competenza per lo più nazionale, ritengo essenziale che a livello europeo si migliori il coordinamento tra gli Stati membri soprattutto per quel che concerne lo scambio delle migliori pratiche. Concordo sul fatto che il sistema delle donazioni debba restare assolutamente gratuito, con il divieto di incentivi economici, anonimo e gestito da enti pubblici per evitare gli scambi clandestini e vendite proibite via web.

Sono inoltre dell'idea che sia più che mai urgente individuare degli standard etici per migliorare gli scambi tra i paesi membri.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte qui rappelle, si c'était encore nécessaire, que les dons d’organes doivent être volontaires et effectués sans but lucratif. Le don d’organe permet de sauver des vies et apporte le réel espoir d’un avenir meilleur pour de nombreuses familles. Ce don, s’il est encadré au mieux, est une chance pour nombre de nos concitoyens. Toutefois, la presse s’est trop souvent fait l’écho de l’existence d’un commerce parallèle illicite d’organes provenant de pays bien identifiés. Chaque citoyen européen doit avoir accès aux nouvelles techniques médicales concernant les dons, tout en étant protégé des pratiques illégales comme le commerce d'organes.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Mardi, nous avons adopté en plénière une résolution non contraignante sur les dons de tissus et de cellules. Le texte de la résolution appelle les États membres à interdire les incitations financières pour un don de tissus et de cellules et à définir clairement les conditions dans lesquelles une compensation financière peut être accordée. La Commission européenne est, pour sa part, invitée à proposer un texte en vue de garantir le principe des dons non rémunérés. La résolution souligne également l'importance des accords bilatéraux, qui aident les pays à combler la pénurie de tissus et de cellules et à trouver un donneur compatible, lorsque celui-ci fait défaut à l'échelle nationale, et l'avantage pour les pays de l'UE de collaborer plus étroitement avec Eurocet, qui gère le registre européen des tissus et cellules. Ce fut également, pour la majorité des eurodéputés, l'occasion de s'inquiéter de l'émergence du marché noir des spermatozoïdes et des ovules, raison pour laquelle nous avons aussi appelé les États membres à prendre des actions coordonnées en vue de lutter contre les risques éthiques et de santé publique qui y sont associés!

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre a dádiva voluntária e não remunerada de tecidos e células porque considero importante aumentar o apoio da opinião pública e das taxas de dádiva de tecidos e células. Os Estados-Membros devem trabalhar no sentido de desenvolver, de forma transparente, bancos de tecidos e células que respeitem os princípios éticos e que garantam a segurança dos doadores e dos doentes.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. Este relatório reforça a visão de que as dádivas de tecidos e células devem ser voluntárias e realizadas sem fins lucrativos e num contexto de transparência. Considerando que os cuidados de saúde são em larga medida da competência de cada Estado-Membro, as recomendações propostas têm por objetivo complementar as práticas existentes nos Estados-Membros e tirar partido de domínios como a dádiva transfronteiriça. O altruísmo é uma palavra-chave quando falamos da dádiva de tecidos e células. É por esta razão que concordo que a compensação pela dádiva deve ser gerida e definida cuidadosamente pelos Estados-Membros, devendo limitar-se a cobrir estritamente as despesas sofridas com a dádiva. Nestas questões é muito importante considerar os problemas de índole jurídica e ética suscitados pela existência de inúmeros sítios Web que permitem às pessoas vender e comprar células de gâmetas on line. Neste sentido, os Estados-Membros devem ponderar a adoção de legislação tendo em vista a regulamentação deste domínio, de modo a impedir o possível surgimento de um mercado negro on line. Considero importante aumentar a oferta de tecidos e células através do intercâmbio das boas práticas em matéria de operações comuns, normas éticas e sensibilização para a dádiva por via de uma maior colaboração entre os Estados-Membros.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Darované tkanivá a bunky, ako sú koža, kosti, šľachy, rohovky a hematopoetické kmeňové bunky sa čoraz viac využívajú pri liečbe a ako východiskový materiál v liekoch na inovatívnu liečbu. V smernici 2004/23/ES sa uvádza, že členské štáty sa usilujú o zabezpečenie dobrovoľného a bezplatného darcovstva, ako aj toho, aby sa odoberanie tkanív a buniek uskutočňovalo na neziskovom základe. Ide teda o jasnú zákonnú povinnosť takéhoto postupu. Darcovstvo by sa malo vykonávať dobrovoľne a nezištne v transparentnom prostredí. Keďže zdravotná starostlivosť je do veľkej miery v právomoci členských štátov, uvedené odporúčania sú určené ako doplnenie existujúcich postupov uplatňovaných v členských štátoch a týkajú sa predovšetkým oblastí, ako je cezhraničné darcovstvo. Správa nabáda na zvýšenie zásob tkanív a buniek výmenou najlepších postupov v oblasti bežných operácií, etických noriem a informovanosti o darcovstve. S cieľom napomáhať účinnej cezhraničnej spolupráci v tejto oblasti by sa mali vykonávať rozsiahle kontroly, ktorými sa zaistí maximálna sledovateľnosť a transparentnosť systému darcovstva.

 
  
MPphoto
 
 

  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. − Dai dati emerge che l´offerta di tessuti e cellule risulta insufficiente per soddisfare necessità e bisogni immediati degli individui. Anzi, spesso, coloro che si iscrivono sono costretti ad affrontare lunghe liste di attesa. L´iniziativa legislativa prevede che le pratiche in atto per la compensazione, l'incentivazione, la promozione e la pubblicizzazione, nonché l'approvvigionamento e i prelievi debbano avvenire sulla base del principio di altruismo ovvero volontariamente e senza scopo di lucro. Seppur gli Stati abbiano già adottato direttive legislative in materia di donazione, è necessaria un´armonizzazione tra gli Stati membri soprattutto per ciò che concerne la compensazione e la promozione di queste donazioni. Auspico che questa iniziativa introduca maggiore efficienza e trasparenza, sia a livello nazionale sia per ciò che concerne la cooperazione interstatale.

 
  
MPphoto
 
 

  Nathalie Griesbeck (ALDE), par écrit. – Il m'a paru important de voter en faveur de cette résolution qui réaffirme certains principes au sujet des dons de tissus et de cellules. L'éthique l'exige, pourtant de nombreux Etats de l'Union n'en tiennent pas compte : les dons de tissus et de cellules devraient être volontaires, non rémunérés et, sauf exception, anonymes. Ces insuffisances éthiques dans certains Etats prennent place dans un contexte de révélations régulières de cas de trafics de produits humains. Envoyer un signal aux Etats de l'Union pour tarir ces trafics est la motivation première de mon vote. La portée de cette résolution dépasse ainsi les questions éthiques, et concerne des questions de santé publique et de lutte contre des comportements criminels. D'autre part, cette résolution encourage des dispositifs permettant une meilleure coopération européenne et internationale, visant à améliorer la gestion des besoins croissants en tissus et cellules humaines pour les thérapies innovantes, besoins qui eux aussi constituent un enjeu majeur de santé publique.

 
  
MPphoto
 
 

  Françoise Grossetête (PPE), par écrit. – Je soutiens particulièrement ce rapport qui réitère une opposition absolue à la rémunération de dons de tissus et de cellules. Ces dons sont indispensables aux transplantations et à la prise en charge de nombreux patients. Malgré les structures et les campagnes d'information, environ la moitié des États membres signalent toujours des pénuries régulières de tissus et de cellules, y compris de moelle osseuse et de gamètes. À ce jour, plus de 20 000 transplantations de cellules issues du sang de cordon ont été réalisées à travers le monde ces vingt dernières années, pour soigner des leucémies et des lymphomes, des maladies génétiques et des déficiences immunitaires. Mais à la naissance, trop peu de mères sont incitées par les maternités à faire don du sang du cordon ombilical. Il faudrait une volonté des États membres pour que le sang du cordon ne soit plus considéré comme un déchet hospitalier mais comme une vraie ressource pour la recherche. Les banques publiques et privées de cordons ombilicaux et de cellules souches devraient mieux coopérer. Il faudra vite trouver un cadre réglementaire pour les États membres pour que ces établissements opèrent de manière transparente et sûre. Les établissements doivent respecter les principes d’équité d’accès aux soins et de solidarité.

 
  
MPphoto
 
 

  Brice Hortefeux (PPE), par écrit. – Le principe du don volontaire et non rémunéré de tissus et de cellules est un principe absolu qui ne saurait être remis en cause. Cependant, on ne peut ignorer la pénurie de cellules et de tissus alors que le nombre de patients nécessitant des besoins immédiats et la liste de demandeurs ne cessent de s'allonger. Les dons sont indispensables aux transplantations et à la prise en charge de patients atteints de maladies cardiaques, de leucémies, de maladies génétiques etc... Les structures et les campagnes d'information existent, mais sont insuffisantes d'un pays à l'autre. Une meilleure coopération entre les Etats membres est donc indispensable afin d'améliorer le don transfrontalier. De leur côté, les établissements doivent inciter aux dons de tissus et de cellules, notamment les dons du sang du cordon ombilical. C'est en modifiant les perceptions, en démontrant que le cordon ombilical est une ressource pour la recherche, que nous pourrons sauver des vies.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už Europos Parlamento rezoliuciją dėl savanoriškos neatlygintinos audinių ir ląstelių donorystės, kadangi savanoriška neatlyginta audinių ir ląstelių donorystė padeda užtikrinti aukštus audinių ir ląstelių saugos standartus, taigi ir žmonių sveikatos apsaugą. Sveikatos priežiūra daugiausia priklauso valstybių narių kompetencijai, todėl pateiktomis rekomendacijomis siekiama papildyti esamą praktiką valstybėse narėse ir plėtoti tokias sritis, kaip tarpvalstybinė donorystė. Valstybes narės yra raginamos dažniau rengti visuomenės informavimo ir supažindinimo su audinių ir ląstelių donoryste kampanijas ir užtikrinti aiškios, teisingos, moksliškai pagrįstos ir įtikinamos informacijos ir duomenų, kuriais visuomenei suteikiamos galimybės priimti pagrįstus sprendimus, teikimą. Taip pat pabrėžiama, kad donorai turėtų gauti visą informaciją apie šiame procese taikomas procedūras ir su jomis susijusius moralinius, psichologinius, medicininius ir socialinius padarinius.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Il tema del traffico illegale di organi è quanto mai attuale e di stringente attualità. Il fenomeno, in un periodo di forte crisi e di povertà in espansione qual è quello che stiamo vivendo, vive poi di pesanti accentuazioni. La relazione in esame ha il merito di manifestare l’intenzione di voler tenere alta la guardia a riguardo e di voler affrontare il problema in maniera sempre più decisa e volta a proporre soluzioni concrete. In tal senso, l’implementazione di strutture ricettive per la donazione di tessuti e cellule, un livello di informazione adeguato e un’assistenza socio-sanitaria che sia assolutamente idonea alle necessità del caso, sono azioni concrete da valutare positivamente.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Les cellules souches jouent un rôle de plus en plus important pour traiter différentes maladies. Le rapport proposant d'augmenter les réserves de cellules souches et de sang du cordon ombilical grâce à un système régulé et non rémunéré a été adopté mardi 11 septembre. Ce rapport, auquel j'ai apporté un vote favorable, soutient que les dons de tissus ou de cellules doivent être volontaires, non rémunérés et effectués en toute transparence. Le rapport prône également la mise en place de normes communes pour les banques de dons, qu'elles soient publiques ou privées. Cela faciliterait les échanges et donc la disponibilité des tissus et cellules. Cette adoption par le

Parlement permettra d'encore mieux encadrer les dons d'organes pour éviter tout trafic ou transfert onéreux.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I welcome this report which analyses current EU trends in the field of voluntary and unpaid donation of tissues and cells and makes recommendations to improve the quality of life of people across Europe and to increase the flow of donations between Member States. Particular attention is drawn to boosting stem cell and cord blood reserves in Member States and harnessing stem cell therapies to treat diseases successfully.

 
  
MPphoto
 
 

  Miroslav Mikolášik (PPE), písomne Princíp altruizmu a z neho vyplývajúci princíp dobrovoľného a bezodplatného darcovstva zásadne zabraňuje akejkoľvek komercializácii orgánov alebo iných častí ľudského tela, a teda aj nebezpečenstvu ilegálneho obchodovania s nimi. Zásada nekomercializácie ľudského tela a jeho častí ako takých je taktiež obsiahnutá v Charte základných ľudských práv, pretože zaručuje najvyššiu možnú ochranu živých darcov. Vítam teda predkladanú správu, ktorá analyzuje súčasný stav v oblasti darcovstva tkanív a buniek a verím, že spoločne so smernicou o kvalite a bezpečnosti orgánov určených na transplantáciu prispeje k zlepšeniu celého mechanizmu fungovania darcovstva a k lepšej spolupráci na európskej úrovni.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − Pritariu šiam dokumentui – audinių ir ląstelių donorystė turi būti savanoriška, nesiekiant pasipelnymo ar kitokios finansinės naudos. Visiškai sutinku su sąlyga, kad recipientams skirtus audinius ir ląsteles galima paimti tik dviem atvejais: medicinos ar mokslo ir terapijos tikslams, be to, audiniai ir ląstelės turi būti paimti neatlygintinai. Būtina vengti bet kokių su etika prasilenkiančių praktikų, siekiant paimti audinius ar ląsteles, o tą atlikti turi tik savo srities specialistai. Manau, kad gali būti išskiriama keletas dalykų, norint išvengti neskaidrios donorystės. Pirma, visuomenės informavimas – informacinės kampanijos, užtikrinančios aiškią ir moksliškai pagrįstą informaciją, suteikiamą donorams ir recipientams, pradedant sutikimu donorystei, baigiant transplantacijos pasekmėmis. Antra, turi būti užtikrinamas atsekamumas nuo donoro iki paciento, tuo pat metu išsaugant anonimiškumą bei taikant aukščiausius transplantuojamų audinių ir ląstelių kokybės standartus, ypač trečiųjų šalių atveju. Ypatingas vaidmuo tenka ir Europos Komisijai, prižiūrint morališkai jautrią donorystės sistemą, jos pagrindą sudarantį anonimiškumo ir savanoriškumo principų įgyvendinimą. Ir kuo skubiau imtis veiksmų pastebėjus galimus pažeidimus valstybėse narėse, ypač finansinių kompensacijų atveju.

 
  
MPphoto
 
 

  Justas Vincas Paleckis (S&D), in writing. − Addressing the shortage of tissue and cells available for medical purposes is a growing challenge for all EU Member States. This report focuses on three main objectives: increased harvesting of umbilical-cord blood, further expansion of stem-cell donation, and financial compensation for potential tissue donors.

Umbilical-cord blood contains 10 times as many stem cells as bone marrow, but in many Member States it is wasted. I voted in favour of this report, because it encourages the introduction of appropriate, transparent, and regularly audited financial compensation for potential donors. By attracting donors, this will ensure a steady supply of vital stem cells. The compensation will cover only the cost incurred in donation, protecting the health of the donor while upholding the ethical argument that the human body must not become a priced commodity.

I agree with my colleagues that this initiative will allow EU citizens greater access to life-saving and tissue-regenerating stem cells while increasing the transparency and traceability of donations. This will ensure the safety of stem-cell use and provide for a plentiful donated supply of quality tissue and cells.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Η παρούσα έκθεση διέπεται από την αντίληψη ότι οι δωρεές πρέπει να είναι εθελοντικές και να πραγματοποιούνται επί μη κερδοσκοπικής βάσης και στο πλαίσιο ενός περιβάλλοντος διαφάνειας. Είναι σαφές ότι η «εξαγορά» μιας ανθρωπιστικής προσφοράς δεν αποτελεί την ενδεδειγμένη προσέγγιση. Αντίθετα, κίνητρα μη χρηματικού χαρακτήρα προσφέρουν ηθική αποζημίωση, η οποία άλλωστε είναι σύμφωνη και συναφής προς το πνεύμα της ανιδιοτέλειας και της δωρεάς. Καλά παραδείγματα που ήδη εφαρμόζονται σε ορισμένα κράτη μέλη, όπως για παράδειγμα η Μεγάλη Βρετανία, αποδεικνύουν την ορθότητα της συγκεκριμένης προσέγγισης. Σε κάθε περίπτωση όμως και πέρα από τις τελικές πολιτικές που τα κράτη μέλη θα αποφασίσουν να εφαρμόσουν στον συγκεκριμένο τομέα, είναι σαφές ότι προκύπτουν σημαντικά νομικά και ηθικά προβλήματα από την ύπαρξη ιστοσελίδων που επιτρέπουν την ηλεκτρονική πώληση ή αγορά γαμετοκυττάρων και ότι δημιουργούνται ερωτηματικά σχετικά με την διαφάνεια που επικρατεί στις συναλλαγές αυτές. Η έλλειψη νομικού πλαισίου σε αρκετά κράτη μέλη επιδεινώνει τη συγκεκριμένη κατάσταση και σε αυτό εστιάζει η έκθεση την οποία και υπερψήφισα.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Congratulo-me com a apresentação deste relatório que vem reforçar a posição que a União Europeia tem sempre tido no que se refere às dádivas de órgãos, tecidos e células, isto é, que tal como a designação indica, têm que ser absolutamente gratuitas. Os valores fundamentais para a doação de órgãos, tecidos e células, partilhados por todos os Estados-membros, são os do altruísmo e solidariedade e assim devem continuar a ser, resistindo aos interesses económicos que se têm vindo a desenvolver neste domínio e assim combatendo a comercialização do corpo humano e a instrumentalização da pessoa.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Sottolineando la tesi secondo cui la donazione - si parla in questo caso di tessuti multipli, cellule riproduttive e cellule non riproduttive - dovrebbe essere volontaria ed essere effettuata su base non lucrativa in un ambiente trasparente, e considerando che l'assistenza sanitaria è in larga misura di competenza dello Stato membro, nasce ora l'esigenza di integrare le prassi esistenti negli Stati membri e di sviluppare settori quali la donazione transfrontaliera. Inoltre, tenendo conto che in alcuni Stati membri si riscontra la carenza di midollo osseo e spermatozoi e che molti paesi hanno difficoltà a reperire adeguati donatori di cellule e tessuti compatibili per i pazienti appartenenti a gruppi etnici minoritari, occorre incrementare l'approvvigionamento di tessuti e cellule mediante lo scambio delle migliori pratiche in relazione a operazioni comuni, norme etiche e sensibilizzazione sulla donazione. A tal fine, esprimo il mio voto favorevole alla proposta

 
  
MPphoto
 
 

  Frédérique Ries (ALDE), par écrit. – Le groupe ALDE s'est abstenu sur la résolution Yannakoudakis relative aux dons de tissus et cellules humains, visant en particulier les aspects de gratuité et d'anonymat. Là où la Commission européenne a rappelé, lors du débat, le juste équilibre à trouver entre respect de ses principes fondamentaux et disponibilité des produits cellulaires et tissulaires, le Parlement européen a ajouté des obstacles à une situation déjà compliquée: 14 États membres font état de pénuries régulières, surtout pour les greffes de moelle osseuse et les dons de gamètes.

Rien ne justifie, comme le prévoit la résolution, qu'il y ait des exigences européennes pour les seules banques privées de tissus et de cellules. De la même manière, la volonté des forces conservatrices du Parlement européen de modifier la législation existante sur les médicaments de thérapie innovante doit être dénoncée: il s'agit pour les mouvements pro-vita de freiner tout un pan de la recherche, allant de l'ingénierie tissulaire (peau, valves cardiaques) à la thérapie cellulaire somatique (utilisée principalement en cancérologie).

En tant que rapporteure pour les Libéraux, je regrette que la plénière ait refusé une approche humaniste et ouverte de la recherche médicale. La seule qui permettrait de rencontrer les attentes des patients européens.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. The principles governing tissue and cell donation are set out in Article 12 of Directive 2004/23/EC: ‘Member States shall endeavour to ensure voluntary and unpaid donations of tissues and cells. Donors may receive compensation, which is strictly limited to making good the expenses and inconveniences related to the donation. In that case, Member States define the conditions under which compensation may be granted.’ Donated tissues and cells, such as skin, bones, tendons, corneas and haematopoietic stem cells, are increasingly used in medical therapies and as starting material for advanced therapy medicinal products. In addition, reproductive cells are used in the field of medically assisted reproductive technology, e.g. in vitro fertilization. The most controversial issue concerned cord blood donations into private cord blood banks. We wanted to introduce critical wording about private cord banks for potential autologous treatment, as the Charter of Fundamental Rights prohibits making the human body and its parts a source of financial gain, yet private cord blood banks clearly have a commercial interest. We did not succeed in that, but managed to avoid any explicit promotion of private cord blood banks. We also managed to get rid of statements which tried to state that benefits in kind would not necessarily violate the principle of altruism.

 
  
MPphoto
 
 

  Daciana Octavia Sârbu (S&D), in writing. − I voted in favour of this resolution and was pleased to reiterate my support not just for the principle of unpaid and voluntary donation but also for the related issue of cord blood research. I want to stress the importance of giving the right information to parents so they can make informed choices about the collection and in particular the storage of cord blood. Whilst fully exploring the potential of this area of medicine and promoting the collection of cord blood for the mutual benefit of everyone, we must be sure that the information given about the potential uses of cord blood is consistent with scientific knowledge and not unproven speculation. I am grateful that Parliament gave its support to my call for the European Group on Ethics to re-examine the ethical aspects of cord blood banking.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce texte. Les dons doivent être volontaires et effectués sans but lucratif dans un environnement transparent. Ils portent exclusivement sur les tissus et cellules qui relèvent de l'une des trois catégories suivantes, à savoir: les tissus d'origines diverses, les cellules reproductrices et les cellules non reproductrices. À l'exception du tissu cutané, des vaisseaux sanguins et de la membrane amniotique, les dons viennent habituellement d'un donneur décédé.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Este relatório apresenta um conjunto de recomendações sobre a dádiva voluntária e não remunerada de tecidos e células, complementar à prática exercida pelos Estados-Membros que neste caso têm competência exclusiva. Pretende-se, assim, que as dádivas sejam voluntárias e realizadas sem fins lucrativos num contexto de transparência e segurança, permitindo uma pequena compensação para cobrir as despesas sofridas. As propostas dizem respeito apenas aos tecidos múltiplos e células reprodutivas e não reprodutivas. Exclui a fertilização in vitro, a investigação das células estaminais e embrionárias, e a clonagem. A relatora pede que os Estados tenham em atenção a existência de sítios na internet que fazem a comercialização de tecidos e células e ao mercado paralelo que pode surgir daqui. Voto favoravelmente este relatório por considerar que a cooperação e a troca de boas práticas pode aumentar a transparência e os fluxos de dádivas entre Estados-Membros e, assim, melhorar a qualidade de vida das pessoas.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul cu privire la donarea voluntară şi neremunerată de ţesuturi şi de celule. Consider că este important ca toate statele membre să definească clar condiţiile în care poate fi acordată o compensaţie financiară echitabilă şi proporţională, ţinând seama că aceasta este limitată strict la acoperirea cheltuielilor legate de donarea ţesuturilor şi a celulelor. Statele membre trebuie să adopte măsuri de protecţie a donatorilor în viaţă şi să garanteze că donarea este anonimă (cu excepţia cazului recoltării de la o persoană în viaţă pentru un apropiat), voluntară, liber consimţită, în cunoştinţă de cauză şi neremunerată.

Este necesar ca statele membre să îşi intensifice campaniile de informare şi de sensibilizare a publicului în favoarea donării de ţesuturi şi de celule şi să asigure furnizarea de informaţii medicale clare, loiale, fundamentate ştiinţific şi concludente, precum şi de date care să permită publicului să facă o alegere în cunoştinţă de cauză.

Consider importantă stabilirea de norme pentru asigurarea trasabilităţii ţesuturilor şi a celulelor de origine umană, de la donator la pacient şi viceversa, precum şi a unui sistem de reglementare a importurilor de ţesuturi şi celule umane din ţări terţe, garantând aplicarea unor standarde echivalente de calitate şi siguranţă.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – Cette proposition de résolution donne les grandes orientations pour les futures réglementations concernant les dons de tissus et de cellules. Elle réaffirme notamment les nécessaires principes de gratuité et d'anonymat pour tous les dons de cellules et de tissus. Dans la mesure où les cellules souches deviennent un des grands espoirs de la médecine moderne, une position claire sur le sujet est indispensable. Instaurer un cadre réglementaire permettrait d'assurer la sécurité des donneurs comme des receveurs. Mais cette résolution ouvre la porte à la création de banques de cellules et de tissus privées dans lesquelles les individus pourront stocker leurs propres cellules et tissus. En pratique, le sang de cordon anonyme est 100 fois plus utilisé et transplanté. C'est donc une brèche ouverte sur la protection individuelle (et somme toute égoïste), qui ne peut se faire qu'au détriment des dons anonymes. En conséquence, je me suis abstenue sur cette proposition de résolution.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Dieser Bericht zeigt einerseits die momentane Entwicklung bei Gewebe- und Zellspenden in der Europäischen Union. Andererseist muss die Qualität und die Sicherheit von Geweben und Zellen garantiert und den Spendern eine angemessene Entschädigung gegeben werden.

 
  
MPphoto
 
 

  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. − Wiedząc, że istnieje czarny rynek pozwalający na handel gametami drogą internetową oraz że możliwości zapobiegania takim praktykom są ograniczone, każda inicjatywa podobna do tej, nad którą głosowaliśmy, ma u mnie całkowite poparcie. Zgadzam się, iż dawstwo winno być dobrowolne i żaden wymiar finansowy nie powinien wpływać na decyzję dawcy. Jednocześnie należy uczulić państwa członkowskie, że w ramach procesu dawstwa należy zagwarantować poszanowanie norm zdrowia i bezpieczeństwa dawcy. Propagujmy podobne inicjatywy dla dobra ludzi.

 
  
MPphoto
 
 

  Tadeusz Zwiefka (PPE), na piśmie. − Sprawozdanie pana Yannakoudakisa uważam za niezwykle istotne w czasach, gdy zapotrzebowanie na organy, krew czy szpik kostny wzrasta, a obecny rozwój medycyny pozwala na jak najskuteczniejsze wykorzystanie ich do ratowania ludzkiego życia. Wiedza i zaufanie do instytucji publicznych, które zajmują się zbieraniem informacji i danych biologicznych na temat potencjalnych dawców, jest kluczem do zmniejszenia dysproporcji pomiędzy popytem a podażą na materiał do przeszczepów, co naturalnie będzie prowadzić do ograniczania handlu tkankami i komórkami oraz „turystyki przeszczepowej”. Także jasne przepisy dotyczące rekompensat i objęcia opieką medyczną dawcy będą gwarantować komfort i bezpieczeństwo osobom, które zdecydują się na pomoc w ratowaniu życia innym.

Powinniśmy także mocno podkreślać etyczny wymiar dobrowolnego dawstwa i nawoływać KE i państwa członkowskie do zagwarantowania szerszego dostępu do informacji w dziedzinie przeszczepów i dawstwa. Jestem także zdania, że niezależnie do systemu, jaki panuje w danym kraju członkowskim odnośnie do dawstwa organów, tkanek czy komórek po śmierci (czy jest to system opierający się na oświadczeniu woli, czy domniemaniu zgody), państwa członkowskie i KE powinny podjąć szeroko zakrojoną akcję informacyjną mającą na celu promowanie wśród obywateli Unii posiadania oświadczenia woli, gdyż takie oświadczenie jest jasnym sygnałem dla lekarzy i rodziny, że w razie śmierci deklarujemy chęć bycia dawcą.

 
  
  

Report: Mikael Gustafsson (A7-0235/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, considerando que a igualdade do género deve prevalecer na tomada de decisões políticas, bem como no desenvolvimento da economia biológica. Considero este relatório de particular importância, pois sublinha a necessidade de se ultrapassar os obstáculos que ainda hoje em dia as mulheres enfrentam – sistemas patriarcas onde as mulheres têm menos direitos e deste modo maiores dificuldades na propriedade de terra, possuir empréstimos e ter acesso à educação e cuidados de saúde próprios – quando podemos aumentar a participação das mulheres na economia, ao equilibrar as leis do mercado de trabalho de modo a serem mais justas e assim permitir que as próprias mulheres dêem um forte e importante contributo no desenvolvimento da economia ecológica.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Renforcer la participation des femmes dans le circuit économique est un enjeu central de mon engagement politique. Présidente de l'association « Femmes au Centre », je ne peux que saluer le soutien apporté par le Parlement européen à ce rapport d’initiative. En voulant promouvoir le rôle positif que les femmes peuvent avoir dans les instances de décision, le Parlement européen montre encore une fois son engagement pour l’égalité des genres.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. O potencial de criação de "empregos verdes" é considerado como uma prioridade para a União europeia. A Organização Internacional do Trabalho estima que até 2030, este setor será capaz de gerar qualquer coisa como 25 milhões de novos empregos. Portugal, em 2009, foi considerado o terceiro país da União Europeia com maior incorporação de energias renováveis. Tal como em outros setores, é preciso garantir a igualdade dos géneros no mercado de trabalho e a plena participação das mulheres na elaboração de políticas, na tomada de decisão e na implementação da economia verde. Pelo exposto, votei favoravelmente o presente relatório.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − Apoyo este informe ya que equipara la economía ecológica con una economía sostenible donde incluye la igualdad entre hombres y mujeres. Es necesario establecer una participación equilibrada en la vida política y en la economía ecológica para que los intereses de las mujeres tengan el mismo peso que los intereses de los hombres.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi ekologiškos, arba kitaip sakant tvarios ekonomikos esmė yra išsaugoti ekosistemų produkcines funkcijas, kartu sukuriant visuomenę, kurioje būtų tenkinami pagrindiniai žmonių poreikiai. Taigi, kuriant ekologišką ekonomiką svarbu nepakenkti gamtai ir kad ištekliai būtų teisingai paskirstyti neatsižvelgiant į lytį, rasę seksualinę orientaciją, etninę kilmę, neįgalumą ar įsitikinimus. Yra būtinas vienodas lyčių dalyvavimas, vykdant politinius ir ekonominius sprendimus, nes demokratija yra grindžiama tuo, kad išrinktieji atstovauja visiems gyventojams. Šalys turėtų imtis visų priemonių tam, kad būtų pasiekta lyčių pusiausvyra ir tam, kad į moterų interesus būtų atsižvelgiama tiek pat, kiek į vyrų. Privalu atsižvelgti, kad gamtos ištekliai yra riboti. Taip pat, jog gaminant ir vartojant yra išmetami teršalai, kurie patenka į ekosistemą. Dėl šios priežasties siekiant išvengti neigiamų ekologinių rezultatų svarbus taupus gamtos išteklių naudojimas. Tai reiškia būtinybę pereiti prie ekologiškos ekonomikos scenarijaus. Į ekologiškos ir tvarios ekonomikos sistemą įeina lyčių lygybės klausimas. Labai svarbu yra padaryti moters vaidmenį matomą, moterims turėtų likti laiko dalyvauti visuomenės raidoje.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − O economie ecologică sau durabilă este un sistem care conservă capacitatea de producţie a ecosistemelor, creând, în acelaşi timp, o societate în care necesităţile fundamentale ale tuturor persoanelor sunt satisfăcute. Este necesară o participare egală în politică şi în economia ecologică pentru a asigura luarea în considerare atât a intereselor femeilor, cât şi ale bărbaţilor.

Sistemul economic actual ignoră caracterul limitat al resurselor naturale. Producţia şi consumul generează emisii şi forme de poluare care, mai devreme sau mai târziu, vor ajunge în ecosistemul nostru. Capacitatea ecosistemului de a absorbi şi de a gestiona emisiile, precum şi de a se adapta la circumstanţele schimbătoare este finită. Odată ce limita absolută este atinsă, servicii importante furnizate de ecosistem riscă să dispară. Consider că, pentru a evita un astfel de scenariu, trebuie să trecem la un sistem economic în care ritmul de extracţie a resurselor naturale favorizează recuperarea resurselor, precum şi producţia de resurse noi.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport d'initiative relatif au rôle des femmes dans l'économie verte. Ce rapport vise à favoriser la participation des femmes aux nouveaux emplois verts. Ainsi, les activités produisant des biens ou des services qui sont favorables à la protection environnementale, ou éco-activités, sont envisagées comme permettant de mieux assurer une égalité salariale entre les sexes et de réduire les disparités économiques et sociales entre hommes et femmes.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − This is a prime example of European Union bumf that essentially paves the way for more EU targets, more EU research, more EU money spent on more EU rules for reasons that are neither pressing nor realistically relevant. It ticks two of the EU’s favourite boxes; green issues and gender equality. Essentially such non-essential money and time-wasting efforts simply keep the bureaucrats employed and well oiled with a sense of raison d’être, rather than contributing anything of any value to Europe as a whole, despite using up taxpayer’s money and proposing a raft of measures that are likely to be of less value than the paper on which they are printed.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Considero fundamental implementar uma economia verde que conduza ao reforço da igualdade de género e ao aprofundamento da justiça social. É necessário um novo indicador social e ecológico de crescimento, que inclua aspetos não económicos de bem-estar e que se concentre em questões relacionadas com o desenvolvimento sustentável, tal como a igualdade de géneros, a redução da pobreza e a diminuição das emissões de gases com efeito de estufa. O financiamento para a investigação é uma alavanca indispensável do desenvolvimento da sociedade, que deve ser concentrado nos projetos para o desenvolvimento de soluções de transporte inovadoras e sustentáveis. É indispensável assegurar um maior desempenho das mulheres nas posições de liderança empresarial e organizacional. Deve ser garantida a igualdade de representação das mulheres nos órgãos de decisão, em cargos de gestão e para os conselhos de administração das empresas no setor dos empregos verdes. Considero que, caso a realização deste objetivo não seja possível numa base voluntária, devem ser tomadas medidas específicas, como a instauração de quotas ou outros métodos, para reforçar a igualdade e a democracia.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − Economia ecologică este definită ca o economie durabilă din punct de vedere social şi ecologic, întrucât sustenabilitatea socială include o ordine socială bazată pe egalitate de gen şi justiţie socială, indiferent de gen, etnie, culoare, religie, orientare sexuală, dizabilităţi sau opinii politice. Rolul femeilor în economia ecologică în numeroase state membre continuă să fie subestimat şi ignorat, creând numeroase discriminări din punctul de vedere al beneficiilor pierdute, precum protecţia socială, asigurarea de sănătate, drepturile adecvate de salarizare şi de pensie.

Statele membre trebuie să recunoască importanţa rolului esenţial pe care femeile îl joacă în creşterea şi educaţia copiilor şi protejarea mediului şi remunerarea în mod corespunzător, atât pentru activitatea neoficială, cât şi cea oficială. Comisia Europeană trebuie să sprijine investiţiile şi programele care promovează locurile de muncă ecologice, destinate celor care au nevoie de acestea cel mai mult: tinerii, femeile şi săracii. Statele membre trebuie să asigure condiţii de lucru corespunzătoare şi un dialog social consolidat, pentru a facilita trecerea la noile locuri de muncă ecologice, tot pentru femei. De asemenea, ele trebuie să fie proactive în acordarea accesului femeilor la un standard decent de îngrijire medicală şi educaţie şi la locuinţe.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. As alterações climáticas e o empobrecimento da biodiversidade são uma ameaça para a qual temos que encontrar respostas urgentes. A preservação do nosso ecossistema é, sem dúvida, a pedra angular de uma economia verde, a qual deverá implicar uma sustentabilidade ecológica e social. São as pessoas mais carenciadas, estimando-se que 70% sejam mulheres, as mais severamente atingidas pelos efeitos das alterações climáticas e da destruição do ecossistema. É inaceitável que em vários Estados-Membros ainda se continue a subvalorizar o papel da mulher na economia verde, o que acarreta toda uma série de discriminações no que diz respeito a benefícios como é o caso da proteção social, seguros de saúde, salários e direitos de pensão. Urge transitarmos para uma economia verde em que as exigências ambientais deverão estar intrinsecamente associadas à sustentabilidade social, nomeadamente o reforço da justiça social, com uma distribuição equitativa dos recursos entre os indivíduos, homens e mulheres, bem como entre gerações. Apelo aos Estados-Membros para que adotem as medidas fiscais que permitam favorecer a implementação de uma economia verde, quantificando, por um lado, o impacto ambiental e, por outro lado, investindo fundos na estimulação das inovações ecológicas e das infraestruturas sustentáveis, que deverá ser considerado como um meio de estimulação do desenvolvimento económico e criação de emprego.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho sostenuto questa relazione di iniziativa con il mio voto favorevole, perché ritengo essenziale mettere in campo ogni sforzo per contrastare le discriminazioni nei confronti delle donne, in particolare nel mondo del lavoro.

Questa relazione si concentra, nello specifico, nella lotta alle discriminazioni delle donne nell'economia verde, che è un settore nuovo e in crescita, che ha enormi potenzialità soprattutto se si tiene conto del grave momento di crisi economica che stiamo vivendo.

Concordo quindi sia con l'invito rivolto agli Stati membri di predisporre corsi di formazione specializzati in settori quali l'energia rinnovabile, sia di promuovere campagne di informazione sui programmi finanziati dall'UE, per incrementare la partecipazione delle donne agli impieghi dell'economia verde.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Maria Corazza Bildt och Gunnar Hökmark (PPE), skriftlig. − Vi moderater röstade i dag för betänkandet om kvinnors roll i den gröna ekonomin. Betänkandet innehåller en punkt i vilken medlemsstaterna uppmanas att införa kvotering för att öka jämställdheten i samhället. Vi moderater röstade emot denna punkt då vi anser att det ska vara upp till medlemsstaterna själva att avgöra hur de vill uppnå ett jämställt samhälle med hänvisning till subsidiaritetsprincipen. Vidare anser vi inte att kvotering är rätt väg att gå för att öka andelen kvinnor på höga positioner.

 
  
MPphoto
 
 

  Tadeusz Cymański (EFD), na piśmie. − Sprawozdanie Komisji Praw Kobiet i Równouprawnienia jest nie do przyjęcia, gdyż po raz kolejny zakres tematyczny sprawozdania – w tym przypadku jest to gospodarka ekologiczna – jest tylko pretekstem do ponownego forsowania w Unii Europejskiej idei związanych m.in. z parytetami dotyczącymi kobiet na stanowiskach kierowniczych. Te kwestie nie powinny być przedmiotem wspólnotowych regulacji.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Din punct de vedere social şi ecologic economia ecologică este o economie durabilă, care include o ordine socială bazată atât pe egalitatea de gen, cât şi pe justiţie socială, indiferent de gen, etnie, culoare, religie sau opinii politice. În mai multe state membre rolul femeilor în economia ecologică continuă să fie ignorat, creând numeroase discriminări din punctul de vedere al drepturilor pierdute, precum protecţia socială, asigurarea de sănătate, drepturile de salarizare şi de pensie. În acest context, consider că, la nivel european, politicile de mediu de la toate nivelurile trebuie să includă o perspectivă a egalităţii de gen în definirea, implementarea şi monitorizarea promovării integrării de gen ca un instrument al bunei guvernanţe în contextul Strategiei Europa 2020, dar şi consolidarea egalităţii de gen şi a justiţiei sociale. De asemenea, cred că statele membre trebuie să promoveze cercetarea specifică şi studiile privind femeile şi egalitatea de gen în cadrul economiei ecologice, astfel încât perspectiva de gen să fie inclusă în protecţia mediului şi în studiile de evaluare a impactului asupra mediului.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. É consensual a urgência de um acordo internacional relativo à definição comum de uma economia verde assente nos pilares da sustentabilidade social e ecológica, evidenciando o papel significativo da sociedade civil, onde as mulheres têm assumido não raras vezes a liderança na definição das metas e dos objetivos da economia verde. Votei favoravelmente este relatório de iniciativa por entender que, neste ponto, a Comissão, e de um modo geral as instituições europeias no seu todo podem desempenhar um papel importante através de um desenho coerente e equilibrado da sua política de desenvolvimento, permitindo assim alcançar os almejados objetivos de sustentabilidade social e ecológica.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. O sistema económico e social dominante à escala mundial - o capitalismo - revela-se incapaz de assegurar as necessidades mais básicas de milhões de seres humanos, sendo que as pessoas pobres são as mais atingidas e entre estas, as mulheres. É nosso entendimento que um desenvolvimento sustentável, assente numa relação sustentável entre o homem e a natureza, não é possível sem ruturas, isto é, sem pôr em causa o sistema capitalista. Entretanto, acompanhamos o relator na necessidade de implementar medidas que promovam a igualdade entre homens e mulheres, no reforço da rede de transportes públicos locais, através da quantidade e da qualidade, na criação de mais infraestruturas de acolhimento de crianças e lares de terceira idade, para permitir a participação das mulheres na economia verde nas mesmas condições que os homens, e que tenham acesso a serviços de segurança social, educação e habitação dignos. Votamos favoravelmente este relatório e consideramos que os Estados-Membros devem criar condições políticas, económicas e sociais que permitam a participação das mulheres em pé de igualdade com os homens, em todas as esferas da vida económica e social.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Podiel účasti žien a mužov na rozhodovaní v oblasti politiky a hospodárstva je veľmi nevyvážený. Táto nevyváženosť medzi pohlaviami narúša legitimitu politického rozhodovania, lebo demokracia vychádza z toho, že zvolení predstavitelia by mali predstavovať prierez obyvateľstvom. Rovnaká účasť na politike a ekologickom hospodárstve je nevyhnutná na to, aby sa záujmy žien brali do úvahy v rovnakej miere, ako sa v súčasnosti berú záujmy mužov. Na odstránenie tejto nevyváženosti je potrebné, aby krajiny prijali všetky primerané opatrenia, napríklad zaviedli kvóty, na dosiahnutie vyváženejšieho zastúpenia pohlaví v politike a ekologickom hospodárstve. Ekologické hospodárstvo si vyžaduje aj udržateľné hospodárenie s ľudskými zdrojmi, čiže sociálnu udržateľnosť. To znamená napríklad väčšiu rovnováhu medzi chudobnými a bohatými, medzi ženami a mužmi. Väčšia rovnosť musí byť samozrejmou súčasťou ekologického a udržateľného hospodárstva.

 
  
MPphoto
 
 

  Ashley Fox (ECR), in writing. − Once again, the EU attempts to add a gender perspective to an issue that is not gender-related. This report on women in the green economy includes a number of condescending proposals, which include the provision of specific training courses for women who wish to work in green jobs and the improvement of public transport with the specific aim of enabling women to travel more easily. Not only does this report over-generalise the issue of the green economy, but it includes a number of areas that should be the exclusive responsibility of Member States to decide, such as setting targets and quotas for the management boards of companies in the green economy. Furthermore it calls for better access to healthcare and education, which are completely unrelated to the issue of the green economy and are not matters for the EU.

 
  
MPphoto
 
 

  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. − Az Európai Unióban 14,6 millió olyan munkahely van, amelyek közvetlenül vagy közvetett módon a biodiverzitás védelmét, valamint a természeti erőforrások és az erdők helyreállítását szolgálják. A nők a zöldebb és társadalmilag befogadóbb gazdaság első számú nyertesei között lehetnek. Könnyebben hozzáférhetnek majd a munkalehetőségekhez (például a megújuló energia terén) és a magasabb jövedelmekhez, valamint lehetővé válik foglalkoztatásuk törvényessé tétele. A fejlett ipari országokban a munkaerőnek csupán 8-12 százalékát alkalmazzák abban a 10-15 iparágban, amelyek a szén-dioxid-kibocsátás 70-80 százalékáért felelősek. Ezeknek az embereknek valószínűleg csak a töredéke veszíti el az állását, ha elfogadják a meglévő vállalatok kizöldítését és a foglalkoztatás előmozdítását célzó politikákat. A jelentésben lefektetett célokat rendkívül fontosnak tartom, ezért szavazatommal támogattam a jelentést.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport car j'estime qu'il est indispensable de se pencher sur la question du rôle des femmes dans une économie durable. Pourquoi? Parce que ce sont elles qui sont en première ligne aujourd'hui et qui paient un tribut particulièrement lourd face aux effets dévastateurs de la crise écologique. Rappelons en effet qu’elle frappe principalement les femmes des zones rurales, que la dégradation des sols appauvrit, celles des mégapoles auxquelles sont imposés des rythmes de vie incompatibles avec le respect des droits humains et qui sont exploitées dans des conditions dégradantes, et les femmes victimes, avec leurs enfants, des déplacements dus aux conflits et aux dérèglements climatiques. Les femmes sont encore trop souvent exclues des politiques de développement durable alors qu'elles jouent un rôle essentiel dans le maintien d'une agro-écologie préservant la biodiversité et le renforcement des cohésions sociales par leurs pratiques organisationnelles collectives. Les femmes ont des solutions pour sortir des crises que nous traversons, cessons de les ignorer.

 
  
MPphoto
 
 

  Lívia Járóka (PPE), in writing. − Eco-industry and environment-related industries – a significant and quickly growing portion of the EU economy currently representing 2.1% of EU GDP – offer an important and continuously expanding opportunity to enhance labour market participation, both in high-skill and low-skill sectors. Eco-industries and related services – including air pollution control, waste water management, solid waste management, soil remediation, renewable energies, and recycling – sustain 3.5 million full-time jobs at present and around 75%. Unfortunately there is a disturbing lack of reliable, comprehensive and comparable data on how the green economy influences the labour market, especially from the aspect of its impact on equal opportunities and equality. The European Commission and national statistical authorities must therefore develop a proper disaggregated database and set of indicators to measure the actual and potential impact of the green economy on territorial and social cohesion. Furthermore, a set of strategic recommendations and policy instruments needs also to be defined in order to effectively respond to the possible changes in the level and/or structure of employment.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Tranziţia către o economie ecologică afectează deopotrivă femeile şi bărbaţii din diferite sectoare de activitate atât în plan social, cât şi profesional, însă nu în aceeaşi măsură, existând în unele state membre discrepanţe mult mai mari decât în altele. Din păcate, nici până la această oră nu dispunem de date concrete, bazate pe studii aprofundate la nivelul întregii Uniuni Europene, care să ilustreze cât se poate de real aceste diferenţe şi care să ne permită trasarea unor politici clare în raport cu perspectivele de gen. Aceste politici sunt necesare pentru a fi apoi integrate în mod specific în programele de dezvoltare durabilă de la nivel regional, naţional şi internaţional, pentru a elimina astfel discrepanţele existente în diferite zone ale UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Astrid Lulling (PPE), par écrit. – Une majorité de la commission "FEMM" a le don d'inventer des sujets de rapports d'initiative dont la créativité ne cesse de m'étonner.

Le fait d'avoir produit un rapport sur le rôle des femmes dans l'économie verte n'est-il pas discriminatoire, à moins de produire immédiatement un rapport similaire concernant les hommes.

J'admire l'étendue des connaissances établies, par exemple que les femmes consomment moins que les hommes, quel que soit leur statut socioéconomique, alors que les femmes seraient à l'origine de 80% des décisions d'achat dans le monde.

Les femmes n'ont pas les mêmes possibilités d'accéder aux transports, mais pas dans l'UE.

Pour permettre aux femmes de participer à l'économie verte, il faut garantir leurs droits sexuels et génésiques.

Je ne savais pas non plus que les hommes avaient plus facilement accès aux technologies agricoles pour accéder à des emplois dans l'économie verte.

Ce rapport exige de la Commission et des États membres une ribambelle d'études, de statistiques, de programmes, de nouveaux indicateurs qui tiennent compte des changements climatiques, de la biodiversité, etc.

En l'absence d'impact financier de toutes ces demandes, je n'ai pas voté ce rapport, car il veut convertir la société à un modèle d'économie verte utopique et impayable dont les conséquences sur la croissance et l'emploi sont ignorées.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report, which calls on the Commission to be particularly aware that access to clean water is of major importance to girls and women in many parts of the world, as it is often their responsibility to fetch and carry water home; stresses that it is also important to retain female indigenous knowledge of local ecosystems.

 
  
MPphoto
 
 

  Barbara Matera (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione Gustafsson sul ruolo delle donne nell'economia verde, in quanto lo sviluppo dell'economia verde comporta la creazione di nuovi posti di lavoro, in particolare per i settori che vedono una prevalenza maschile e dove la partecipazione delle donne resta limitata.

Analizzando dati e statistiche riguardanti diverse aree occupazionali nell'Unione europea ho notato con rammarico come la concentrazione nei posti di lavoro "verdi" sia tipicamente maschile. Nella maggior parte dei casi le donne interessate dalla transizione legata alle nuove opportunità lavorative sono sottopagate rispetto agli uomini. Le disparità di accesso ai diversi mestieri e professioni verdi rappresentano una minaccia per l'uguaglianza nella transizione verso un mercato del lavoro più verde.

Per facilitare l'acceso delle donne ai nuovi lavori verdi ritengo fondamentale che la Commissione e gli Stati membri promuovano corsi di formazione specializzati in settori quali l'energia rinnovabile, dando concrete possibilità d'inserimento professionale a donne in aree remote dove la disoccupazione è particolarmente sentita tra la popolazione giovanile. Faccio riferimento ad esempio al potenziale da sfruttare per le donne nel settore dell'energia solare o eolica nelle regioni del sud dell'Europa.

 
  
MPphoto
 
 

  Ana Miranda (Verts/ALE), por escrito. Uma economia verde deve ser uma economia sustentável, social e ecológica pois a sustentabilidade social inclui uma ordem social impregnada de igualdade social e de género, indiferente a critérios de género, etnia, cor, orientação sexual, deficiência ou opinião política. E evidente que as políticas ambientais têm um impacto direto na saúde e no estatuto socioeconómico das pessoas e que a desigualdade de género, combinada com a falta de sensibilidade relativamente às necessidades e à disparidade económicas e sociais das mulheres, leva a que, frequentemente, as mulheres sofram de forma desproporcionada com a degradação do ambiente e com as políticas inadequadas neste domínio. Assim acontece no meu país, a Galiza, onde mulheres que trabalham na agricultura e nas pescas, na apanha do marisco, sofrem as consequências da falta de proteção do meio ambiente. Por isso o meu voto a favor para apoiar políticas que apoiem a igualdade na economia verde.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), písomne Nerovnosť medzi ženami a mužmi zastávajúcich najvyššie rozhodovacie pozície v orgánoch, ktoré vytvárajú a riadia ekonomiku je enormná. Tento fakt spochybňuje legitimitu dnešných, na demokracii založených rozhodovacích orgánov. Dovolím si tvrdiť, že v súčasnej dobe, plnej ekonomickej neistoty, prehlbujúcich sa klimatických zmien a kolapsov ekosystémov, je potrebné ženám uľahčiť prístup na svetové trhy. Jedno je nespochybniteľné. Prístup žien k pálčivým problémom dneška je diametrálne odlišný od „chlapského“ riešenia patových situácií. Ženy sú viac naklonené ekonomickejším a efektívnejším rozhodnutiam. Často vidím, ako je postavenie žien v domácnostiach, na pracoviskách a v komunitách podceňované. Ženy vždy v prvom rade myslia na potreby svojich detí a rodiny, zaistenie zdravotnej starostlivosti, vzdelávania... Na druhej strane sú zástancami väčšej politickej stability a ostro vystupujú proti ozbrojeným konfliktom. Využime teda potenciál žien aj v zelenej ekonomike! Vyrovnaný prístup oboch pohlaví prinesie alternatívne a inovatívne perspektívy do budúcnosti. Vzrastajúci dopyt po profesionálnych pracovníkoch však vyžaduje aj zodpovedajúcu prípravu. Umožnime teda ženám a študentkám rovnaké možnosti v prístupe k vzdelaniu a odbornej príprave. Verím, že len touto cestou je možné dosiahnuť pokrok vo výskume, udržateľný rozvoj a ekologicky schodné riešenia kríz súčasnosti.

 
  
MPphoto
 
 

  Justas Vincas Paleckis (S&D), raštu. − Dabartinės visuomenės vystimosi tendencijos veda prie besaikio resursų vartojimo ir gilėjančios socialinės atskirties. Norint tai pakeisti, reikia pradėti nuo į aplinkosaugą orientuotų sričių veiklos skatinimo. Šis pranešimas ženkliai prisideda prie "žaliosios" ekonomikos kūrimo, kurioje socialinė lygybė ir žmonių gerovė sukuriama mažinant blogą poveikį aplinkai. Pranešime kalbama apie būtinybę integruoti moteris į žemės ūkio, mokslinės veiklos, ekologinių inovacijų kūrimo sritis. Kadangi moterims besikeičiančioje darbo rinkoje prisitaikyti sunkiau negu vyrams, tai jų integracija tūrėtų būti vienu iš aukščiausių ES prioritetų kuriant žaliąją ekonomiką. Balsavau už šį pranešimą, nes jo įgyvendinimas ne tik padidintų moterų gerovę, bet ir paskatintų pokyčius, vedančius link tvaresnės ekonomikos.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório por concordar com uma economia verde, em que o desenvolvimento económico se inscreve no âmbito do que a natureza suporta e garante uma distribuição equitativa dos recursos entre os indivíduos como entre gerações.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Definendo un'economia verde o sostenibile come un sistema in cui si preserva la capacità produttiva degli ecosistemi, creando nel contempo una società in cui i bisogni umani fondamentali sono garantiti a tutti, il che comprende, ovviamente, anche le pari opportunità tra donne e uomini, e considerando che lo squilibrio tra donne e uomini all'interno del processo decisionale a livello politico ed economico è notevole, occorre che i vari paesi adottino tutte le misure necessarie, al fine di raggiungere un equilibrio fra i sessi. In considerazione della differenziazione dei ruoli, i modelli di consumo e l'impatto ambientale degli uomini e delle donne sono diversi e tale diversità di comportamento è una componente dello sviluppo della nostra identità di genere e contribuisce a rafforzarla, esprimo il mio parere favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Alf Svensson (PPE), skriftlig. − Vid dagens omröstning om betänkandet om kvinnors roll i den gröna ekonomin röstade jag vid slutomröstningen för – detta trots att jag röstat emot i flertalet av omröstningarna om separata punkter. Särskilt vill jag reservera mig mot punkt 35 som handlar om könskvotering, vilket enligt min mening inte är rätt väg till ett verkligt jämställt samhälle, vare sig det gäller tillsättande av positioner inom politik eller näringsliv.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. This report equates the green economy with a sustainable economy, which in turn includes both a socially and ecologically sustainable economy. This of course also means equality between women and men. A green or sustainable economy is a system which preserves the ecosystem’s productive capacity (the planet’s tolerance) while creating a society where the basic human needs of all are met. Economic development in a green economy therefore takes place within the context of what nature can tolerate, and ensures a fair distribution of resources between people, between men and women and between generations. The green economy means that the needs of the planet and of humans receive the highest priority and that the goal is to create sustainable societies that are energy efficient and healthy, and in which all people, regardless of gender, age, ethnicity, colour, sexual orientation, disability or beliefs, may participate.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport d'initiative. En tant que député en charge de l'égalité des genres, je partage beaucoup d'interrogations soulevées dans ce texte. Par exemple, la communication de la Commission aux institutions de l'Union européenne et aux comités, intitulée "Rio +20: vers une économie verte et une meilleure gouvernance" n'intègre-t-elle pas une dimension de genre? Je m'interroge également sur l'absence de chiffres sur la présence féminine dans le secteur de l'économie verte dans certains pays européens, y compris un delta avec les années précédentes, ainsi que sur l'absence d'une définition commune précise de ce qu'est l'économie verte pour la Commission européenne?

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O presente relatório pretende atenuar os desequilíbrios existentes entre os homens e as mulheres, nomeadamente na tomada de decisões nos domínios da política e da economia. Tendo um enfoque especial na desigualdade entre géneros, no ambiente e desenvolvimento sustentável e na economia verde, analisa formas de facilitar o acesso das mulheres ao mercado da economia ecológica. Apresenta, assim, recomendações para aumentar o nível de participação das mulheres neste mercado emergente, através de mais formação e programas europeus destinados a este fim. Voto favoravelmente este relatório, voltando a sublinhar que sou contra a imposição de quotas, por considerar um sinal negativo que retira o mérito às mulheres. Considero que é mais positivo criar as condições necessárias, em termos sociais e fiscais, que possibilitem a participação das mulheres no mercado de trabalho.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Rezoluţia referitoare la rolul femeilor în economia ecologică, deoarece consider că o economie durabilă înseamnă o economie care creează locuri de muncă decente şi comunităţi sustenabile şi permite o distribuţie mai corectă a resurselor.

Am votat pentru asigurarea de condiţii de lucru corespunzătoare şi de standarde decente în domeniul sănătăţii, învăţământului şi locuinţelor pentru femei, precum şi pentru o participare fermă a acestora la dialogurile sociale, pentru a facilita adaptarea la noile locuri de muncă ecologice.

Susţin necesitatea existenţei mai multor centre pentru îngrijirea copilului, absolut necesară pentru a reconcilia viaţa profesională cu viaţa de familie. Considerăm că politicile europene ar trebui să furnizeze sprijin pentru securitatea socială, planificarea familială şi îngrijirea copilului, pentru că numai o societate care furnizează aceste condiţii poate permite femeilor să îşi pună în valoare experienţa şi să contribuie în mod egal la prosperitatea economiilor ecologice.

Solicităm ca statele membre să asigure reprezentarea paritară a femeilor în organisme politice de decizie, precum şi în organisme numite de guvern şi în instituţii care se ocupă cu definirea, planificarea şi implementarea politicilor de mediu, a politicilor energetice şi a politicilor privind locurile de muncă ecologice, astfel încât perspectiva de gen să fie integrată în aceste politici.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté pour ce rapport présenté par mon collègue suédois Mikael Gustafsson de la GUE/NGL. Ce rapport souligne que les problèmes économiques et écologiques actuels sont traités de façon avant tout technique, en ignorant que les solutions résident dans un changement drastique en matière de justice sociale et d'économie durable. En ce domaine, les femmes sont tout à la fois les premières victimes et de véritables pionnières. Il faut donc offrir aux femmes et aux hommes les mêmes possibilités d'agir tant sur les politiques que sur l'économie, dont l'avenir réside aussi dans les emplois verts. Ce rapport demande notamment aux Etats membres d'élaborer des plans d'actions destinés à permettre à davantage de femmes de choisir des formations et de travailler dans des domaines où une grande partie des futurs emplois verts sont à pourvoir (ingénierie, sciences naturelles, technologies de l'information) mais qui leur sont, de facto, largement fermés pour l'instant. L'accès des femmes au microcrédit pour les petites entreprises, ou le développement d'infrastructures de garde d'enfants et de maisons de retraites afin de permettre aux femmes de concilier vie personnelle et vie professionnelle, en sont quelques exemples.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. In diesem Bericht werden besonders die Nachhaltigkeit in vielen Aspekten (Konsum, Verkehr, Politik in internationalen Beziehungen) und die soziale Gerechtigkeit (angemessene Vertretung von Frauen, Arbeitsbedingungen, Förderungen, Ausbildung und Kinderbetreuung) betont. Wollen wir eine grüne Wirtschaft, dann braucht es eine gemeinsame Definition, die Einbeziehung der Frage der Gleichstellung und auch die Schaffung einer nachhaltigen energieeffizienten und gesunden Gesellschaft. Ich habe diesem Bericht zugestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − All'interno dell'Unione europea le donne sono ancora soggette a forti discriminazioni nel mercato del lavoro e ciò avviene anche in un settore in fase di espansione come quello dell'economia verde.

Gli Stati membri dovrebbero quindi predisporre corsi di specializzazione nel settore delle energie rinnovabili per promuovere e facilitare l'accesso delle donne ai nuovi posti di lavoro. Il testo presentato dall'on. Gustafsson insiste inoltre sulla necessità di promuovere campagne d'informazione sui fondi UE in tale ambito con l'obiettivo di incrementare la partecipazione delle donne a tutti i livelli d'impiego nella transizione verso l'economia verde.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. O capitalismo revela-se incapaz de assegurar as necessidades mais básicas de milhões de seres humanos à escala mundial, sendo que as pessoas pobres são as mais atingidas e, entre estas, as mulheres. É nosso entendimento que um desenvolvimento sustentável, assente numa relação sustentável entre o homem e a natureza, e aqui defendido, não é possível sem ruturas, isto é, sem pôr em causa o sistema capitalista que explora a natureza com o objetivo do lucro. Estamos de acordo com o relator quando afirma a necessidade de alterar o sistema económico de forma a assegurar um ritmo de exploração dos recursos naturais que permita a recuperação e novas produções.

Acompanhamos ainda o relator na necessidade de implementar medidas que promovam a igualdade entre homens e mulheres, de reforçar a rede de transportes públicos locais, através da quantidade e da qualidade, de criar mais infraestruturas de acolhimento de crianças e lares de terceira idade, de garantir o acesso a serviços de segurança social, educação e habitação dignos. Consideramos que os Estados-Membros devem criar condições políticas, económicas e sociais que permitam a participação das mulheres em pé de igualdade com os homens em todas as esferas da vida, incluindo na chamada economia verde, mas não acompanhamos medidas como a instauração de quotas.

 
  
  

Report: Iratxe García Pérez (A7-0246/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, considerando que em 2010 na União Europeia no setor dos serviços, a esmagadora maioria dos empregos é de mulheres e quase 50% das mulheres estão concentradas em 10 de 130 ocupações no ramo dos serviços. Estes factos são preocupantes especialmente numa altura de crise económica e especialmente se considerarmos igualmente o facto que as mulheres recebem menos 16,4% relativamente aos homens. Deste modo, concordo com a presente Proposta que pretende dar um impulso à melhoria de condições de trabalho para as mulheres, pois assim não só a Europa sairá mais cedo da crise, bem como atingirá os objetivos 2020 mais eficazmente. Esta proposta inclui medidas tais como a necessidade da Comissão recolher dados sobre o impacto da austeridade sobre as mulheres no setor dos serviços e pedir projetos cujos fundamentos sejam com o objetivo de ajudar a situação laboral das mulheres.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Ce rapport dresse un état des lieux de la situation des femmes dans le secteur des services où elles sont traditionnellement majoritaires. Néanmoins, ce constat masque une toute autre réalité. En effet, les femmes sont souvent à temps partiel, écartées des postes de direction et victimes d’écarts salariaux injustifiés. Travailleuses immigrées ou encore congés parentaux sont autant d’enjeux pour lesquels le Parlement européen a émis un vote positif afin que la situation des femmes puisse enfin être mieux prise en compte à travers les pays de l’Union européenne.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. Nas últimas décadas, a União Europeia fez grandes avanços no que respeita à integração das mulheres no mercado de trabalho. A taxa de emprego das mulheres é de 62 %, acima dos 55 % registados em 1997. Por outro lado, as mulheres representam quase 60% de todos os diplomados universitários na União Europeia. Apesar do facto de cada vez mais mulheres serem altamente qualificadas e da sua participação no mercado de trabalho estar a aumentar, continuam a ser largamente ultrapassadas pelos homens em cargos de responsabilidade nas áreas política e empresarial, particularmente nos lugares de topo. Existe também uma divisão sexual do trabalho que assenta em estereótipos que pressupõem a existência de trabalhos masculinos e femininos. Por outro lado, as disparidades salariais são ainda uma realidade na União Europeia. Apesar das diversas iniciativas legais para a igualdade salarial, o fosso mantém-se e os progressos são extremamente lentos. Votei favoravelmente este relatório que apresenta uma serie de medidas, nomeadamente no âmbito da conciliação da vida profissional com a vida familiar, para melhorar as condições de trabalho das mulheres no setor dos serviços.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Les inégalités de genre dans le secteur des services sont importantes. Il s'agit d'un phénomène bien connu: les femmes travaillent en grande majorité dans ce secteur, parfois dans des emplois peu qualifiés, et la part des femmes travaillant à temps partiel est disproportionnée par rapport aux hommes. Ces temps partiels, souvent subis, sont la traduction concrète d'une fragmentation du marché du travail et d'une précarisation des travailleurs, en particulier des femmes. Nous devons prendre en compte cet aspect dans l'élaboration des politiques publiques actuelles, aussi bien en matière d'emploi que d'éducation. Il faut à la fois renforcer la sécurisation des emplois féminins et lutter contre les stéréotypes dès l'école. Enfin, faut-il encore le rappeler, l'égalité salariale entre hommes et femmes n'est toujours pas acquise, malgré la présence de cette question depuis 30 ans dans le débat européen... L'égalité reste un combat à mener dans nos pays respectifs.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − Nel 2010 l'occupazione nel settore dei servizi rappresentava il 69,4% dell'occupazione totale nell'Unione e l'83,1% della popolazione femminile attiva risultava occupata nel settore dei servizi a fronte del 58,1% della popolazione attiva maschile.

Nonostante le numerose iniziative giuridiche intraprese dall'Unione tese a perseguire l'obiettivo dell'uguaglianza salariale tra uomini e donne, tale divario persiste e i progressi sono estremamente lenti. Nell'Unione europea le donne guadagnano circa il 17,1% in meno rispetto ai colleghi uomini, mentre il divario delle retribuzioni tra uomini e donne oscilla negli Stati membri tra il 3,2% e il 30,9%.

Un dato ancora meno confortante è rappresentato dall'innalzamento del livello di studio delle donne che non sempre coincide con la loro ascesa nella gerarchia occupazionale né con il miglioramento delle loro condizioni di lavoro. Alla luce di questa situazione, si stima che saranno necessari oltre 40 anni per raggiungere un equilibrio significativo sul mercato del lavoro tra uomini e donne!

Ciò premesso, rilevo la necessità per gli Stati membri di ricorrere a idonee politiche di conciliazione della vita lavorativa e familiare e, non da ultimo, di disporre di servizi di assistenza compatibili con gli orari flessibili che, secondo studi recenti, si stanno progressivamente imponendo nel settore dei servizi.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He apoyado este informe ya que las condiciones de trabajo de la mujer en el sector de los servicios mejorarán si se siguen las pautas aquí incluidas. La mayor parte de la población activa femenina está empleada en el sector de los servicios. Hay que hacer frente a la economía sumergida, a la diferencia salarial, incluso en momentos de crisis, teniendo flexibilidad para compaginar la vida laboral y familiar.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Sostengo la relazione dell'on. García Pérez, intesa a sostenere le condizioni di lavoro delle donne impiegate nel settore dei servizi, sia per quanto concerne il livello salariale, sia per quanto riguarda le modalità lavorative.

Se da un lato è necessario spingere affinché i salari delle donne vengano sempre più equiparati a quelli maschili, dall'altro è fondamentale garantire alle donne condizioni di lavoro sicure, sia dal punto di vista giuridico, poiché spesso infatti le donne impiegate per esempio nei servizi domestici e di assistenza alla persona sono costrette a lavorare nel sommerso senza un contratto, sia dal punto di vista della sicurezza e del rispetto della loro dignità di donne ed esseri umani.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi paslaugų sektoriuje dirba 83,1 proc. darbingo amžiaus moterų. Deja, visuomenėje vyrauja tam tikri stereotipai, kurie nulemia darbo pasidalijimą pagal lytį. Yra manoma, jog egzistuoja moteriški ir vyriški darbai, moteriški dažniausiai susiję su buitimi. Stereotipai egzistuoja ir lankstumo klausimu, vis dar yra manoma, kad moterų pagrindinė pareiga rūpintis namais ir šeima, todėl joms turėtų būti priimtina dirbti lanksčiu grafiku, laikiną ar nenuolatinį darbą. Iš kitos pusės moterims yra labai aktualu suderinti profesinį ir šeimyninį gyvenimą. Taip pat labai svarbus vienodo darbo užmokesčio klausimas, nes dabar ES šalyse moterys gauna 17,1 proc. mažesnį darbo užmokestį nei vyrai. Dabartinės teisinės iniciatyvos reikalauja vienodo darbo užmokesčio, bet jis vis dar skiriasi ir pažanga šiuo klausimu yra labai lėta. Europos Komisija ataskaitoje „Moterų ir vyrų lygybė (2010 m.)“ akcentavo, kad nelygybė užimtumo srityje vis dar egzistuoja, ir išreiškė susirūpinimą, kad ekonomikos krizė prisideda prie situacijos blogėjimo, nes mažėja lygybės užtikrinimo priemonių arba jos panaikinamos.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − În Uniunea Europeană, în anul 2010, locurile de muncă din sectorul serviciilor au reprezentat 69,4% din totalul locurilor de muncă, din care populaţia feminină activă care lucrează în acest sector este de 83,1%, faţă de 58,1% din populaţia masculină activă. În România, conform unui raport al Băncii Mondiale privind egalitatea de şanse dintre femei şi bărbaţi, femeile sunt plătite în medie cu 10% mai puţin, comparativ cu bărbaţii, pentru locuri de muncă similare şi pentru acelaşi nivel de instruire. Această diferenţă este mai redusă, însă, comparativ cu cea înregistrată în regiune.

Plata egală a femeilor şi a bărbaţilor reprezintă „economie inteligentă”, întrucât ţările care creează oportunităţi şi condiţii bune de muncă pentru femei pot creşte productivitatea. Pentru un bun echilibru între reprezentarea pe bază de sex şi competenţele profesionale, companiile ar trebui să adopte un sistem de cote flexibile de reprezentare a femeilor în consiliile de administraţie. Prin cote flexibile se înţelege că fiecare companie îşi va stabili procentul, procedura de alegere şi data-limită pentru atingerea cotei.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport d'initiative relatif aux conditions de travail des femmes dans le secteur des services. Le constat d'une sous-représentation des femmes au sein des postes de décision et d'un écart salarial important entre hommes et femmes est un constat coutumier. Pourtant, peu de progrès ont été réalisés. Actuellement, 80% des emplois féminins se trouvent dans le secteur des services : il faut concentrer la législation sur ce secteur pour entrevoir des améliorations des conditions de travail. Il est par ailleurs urgent que les Etats mettent en place des outils d'évaluation faciles à utiliser pour les différents postes de travail afin de rendre réelle la parité salariale.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − It is at times hard to argue against legislation supposedly promoting gender equality without facing a raft of criticism from people who would wish to label you sexist. However, I fully support women’s rights and believe the equal contribution made by women and men to society must never be overlooked or taken for granted. I also believe that more must be done to close the pay gap between the sexes. However, wasting time and money on reports such as these actually undermines the sex equality fight rather than aids it. The report rather dramatically reveals that women tend to be disproportionately represented in the flexible and part-time employment market. I assume, without needing to have spent hundreds of thousands on a think tank, that this may have something to do with pregnancy and childcare. All that the EU achieves in commissioning such reports is pointing out obvious differentiation between the sexes and then subsequently painting a portrait of women as martyrs, something which many forward-thinking feminists despise.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Cerca de metade das mulheres empregadas concentra-se em 10 das 130 profissões que constam da Classificação Internacional Tipo de Profissões. Esta segregação horizontal assenta em estereótipos enraizados na sociedade que pressupõem a existência de trabalhos masculinos e femininos. A maioria das pessoas contratadas para empregos com horários flexíveis são mulheres. O emprego a tempo parcial e o emprego temporário continuam a ser maioritariamente femininos. Na UE, as mulheres ganham 17,1 % menos do que os homens, embora as disparidades salariais entre homens e mulheres oscilem entre 3,2 % e 30, 9 % nos Estados-Membros. Apesar de 60 % dos licenciados universitários serem mulheres, apenas um em cada sete membros dos conselhos de administração das empresas europeias mais importantes é uma mulher (13,7 %). O peso da economia informal no emprego feminino no setor dos serviços é maior do que no emprego masculino. O assédio, o abuso sexual no trabalho, e outros tipos de violência contra as mulheres são motivo de particular preocupação. Votei favoravelmente este relatório por denunciar estas situações e apontar medidas no sentido de melhorar as condições de trabalho das mulheres no setor dos serviços.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − În UE, în anul 2010, locurile de muncă din sectorul serviciilor au reprezentat 69,4% din totalul locurilor de muncă, în timp ce locurile de muncă din industrie au reprezentat 25,4%, iar cele din agricultură 5,2%. Majoritatea populaţiei feminine active lucrează în sectorul serviciilor: 83,1%, faţă de 58,1% din populaţia masculină activă.

Statele membre trebuie să adopte politici de integrare pe piaţa muncii a lucrătorilor vulnerabili, mai ales a celor cu grad scăzut de competenţă, a şomerilor, a lucrătorilor tineri şi în vârstă, a persoanelor cu handicap, a persoanelor cu tulburări psihice sau care fac parte din grupuri minoritare, precum migranţii şi romii, prin programe de orientare profesională, de formare şi de stagiu bine orientate şi adaptate. Situaţia lucrătoarelor imigrante şi nedeclarate din sectorul serviciilor, în special a celor angajate în cadrul gospodăriilor private, majoritatea lucrând fără contract, într-un loc de muncă precar, în domeniul serviciilor la domiciliu şi în condiţii de muncă necorespunzătoare, cu salarii mai mici decât salariile lucrătorilor declaraţi şi fără drepturi sociale, necesită adoptarea unor politici corespunzătoare, care să garanteze că lucrătorii imigranţi beneficiază de drepturile fundamentale ale omului, inclusiv de dreptul la asistenţă medicală, la condiţii echitabile de muncă, la educaţie şi formare, la integritate fizică şi morală şi la egalitate în faţa legii.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Maria Corazza Bildt, Gunnar Hökmark och Anna Ibrisagic (PPE), skriftlig. − Vi moderater röstade i dag för betänkandet om kvinnors arbetsvillkor inom tjänstesektorn. Betänkandet innehåller en punkt om direktivet om mammaledighet och en uppmaning till rådet att godkänna direktivet. Vi moderater motsätter oss detta, eftersom direktivet är en grov inskränkning av subsidiaritetsprincipen. Vi anser att mammaledighet är en fråga som bäst beslutas om av medlemsstaterna själva.

 
  
MPphoto
 
 

  Emer Costello (S&D), in writing. − The service sector accounts for almost 70% of all jobs in the EU and is predominantly female. There is a tendency to stereotype jobs which associate women’s work with the more caring jobs e.g. nursing, caring, teaching etc. These positions are often less well remunerated than traditional ‘men’s’ work. Women are disproportionately represented in the public sector and therefore can suffer disproportionately from budgetary cuts in the efforts to ensure fiscal consolidation. Therefore it is important to have a strong gender dimension to Europe’s emerging growth and jobs strategies, including as regards ESF spending. I support efforts for a European Equal Pay Target to reduce the gender pay gap by 10% in each Member State. Gender pay differentials, currently at 16%, are transmitted into later generations in the form of lower pensions and higher poverty rates amongst older women. I look forward to the Commission proposal, due in November, on ratification of the ILO’s 2011 Domestic Workers Convention. This Convention is also important in the context of the EU’s strategy to combat people trafficking.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Individualizarea şi flexibilitatea din ce în ce mai mare a pieţei muncii în numeroase state membre îi pun pe angajaţi şi, în special, pe femei, care trebuie să îşi îndeplinească şi obligaţiile familiale, într-o poziţie mai vulnerabilă, ce poate conduce la locuri de muncă precare. Ponderea femeilor cu locuri de muncă precare pe piaţa muncii este mare şi anumite forme de muncă precară prestate de către femei, precum muncile casnice remunerate şi munca de îngrijire, sunt aproape inexistente pe piaţa muncii. Conform cadrului legislativ în vigoare, în Uniunea Europeană există în această privinţă mari discrepanţe cu privire la posibilităţile de muncă, la calitatea muncii, dar şi la egalitatea de remunerare pentru aceeaşi muncă sau pentru o muncă cu aceeaşi valoare.

În aceste condiţii, cred că atât CE, cât şi statele membre trebuie să adopte orientări clare şi măsuri concrete pentru a garanta locurile de muncă existente, dar şi pentru a crea oportunităţi de ocupare a forţei de muncă, în special pentru femei, în cadrul Strategiei Europa 2020. La nivel european trebuie elaborată o strategie privind munca în condiţii precare, care să pună accentul atât pe crearea de locuri de muncă decente şi ecologice, cât şi pe integrarea principiului echilibrului de gen.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por defender a implementação de medidas que contribuam para a redução da segregação das mulheres no setor dos serviços. O nível de formação das mulheres, que é, em média, mais elevado do que o dos homens, raramente é acompanhado de uma ascensão na hierarquia profissional ou de uma melhoria das suas condições de emprego. É necessário aplicar medidas que garantam maior representatividade de mulheres nos conselhos de administração e garantir a efetiva aplicação do princípio da igualdade de remuneração entre homens e mulheres.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A partir de meados do século passado, verificou-se, nas sociedades modernas, uma maior emancipação da mulher graças, essencialmente, ao aumento do seu nível de escolaridade que, rapidamente, ultrapassou o do homem. Na verdade, hoje, 60% dos licenciados universitários são mulheres. Enquanto no passado se dizia que o lugar das mulheres era em casa, atualmente há muitas profissões onde são maioritárias, como é o caso do setor dos serviços. Na União Europeia, 69,4% do total dos postos de trabalho deste setor é ocupado por mulheres, número que baixa para 5,2% na agricultura. Não obstante a taxa de empregabilidade, a nível europeu, entre homens e mulheres tender a uma aproximação, a verdade é que muitas mulheres continuam a ser discriminadas pelos empregadores devido à maternidade. Por isso, ocupam maioritariamente os horários flexíveis ou a tempo parcial, o que tem como consequência uma disparidade salarial entre os dois géneros. Torna-se, pois, imperioso anular as desigualdades de género de modo a evitar qualquer forma de violência exercida contra as mulheres e que afeta todos os estratos sociais, culturais e económicos, sendo o assédio e o abuso sexual predominantes no setor dos serviços.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório salienta as condições precárias de trabalho das mulheres no setor dos serviços, incluindo a discriminação salarial, o trabalho a tempo parcial, o emprego temporário, horários irregulares e imprevisíveis, a escassez e irregularidade de dias e períodos de descanso, duras condições de trabalho. De entre as várias propostas positivas que o relatório contém destacamos a necessidade de implementar medidas que assegurem a igualdade de remuneração, o combate aos vínculos laborais precários, a conversão de trabalhadores precários em trabalhadores efetivos, o reforço e a salvaguarda dos direitos dos trabalhadores e das suas condições de trabalho, a implementação pelas empresas de regimes eficazes de apoio à maternidade, entre outras.

O relatório incentiva os Estados-Membros a ratificarem de imediato a Convenção n°. 189 da OIT relativa aos trabalhadores domésticos, com o objetivo de assegurar condições de trabalho condignas. Realça ainda a necessidade de criar equipamentos e serviços sociais públicos, gratuitos e de qualidade, de apoio a crianças e dependentes. Insta também o Conselho a sair do impasse relativamente à adoção da diretiva revista relativa às mulheres grávidas. Votámos favoravelmente.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne V roku 2010 bolo v EÚ zamestnaných celkovo 69,4 % osôb v odvetví služieb, zatiaľ čo v priemysle to bolo 25,4 % a v poľnohospodárstve 5,2 %. V odvetví služieb je zamestnaná najväčšia časť pracujúcich žien: 83,1 % v porovnaní s 58,1 % pracujúcich mužov. Horizontálna segregácia je následkom stereotypov v odvetví služieb, ktoré sú v spoločnosti značne zakorenené, keď sa predpokladá, že existujú povolania mužské a ženské, pričom ženské povolania sa spájajú s prácou, ktorú ženy vykonávajú v domácom prostredí (odevy a textil, školstvo, ošetrovateľstvo, upratovacie služby a podobne). Napriek tomu, že ženy predstavujú približne 60 % absolventov univerzít, ich zastúpenie v rozhodovacích funkciách v hospodárskej oblasti, predovšetkým v najvyšších orgánoch, je neprimerane nízke. Rovnako je oveľa menší aj podiel žien, ktoré pracujú ako odborníčky v oblasti informačných technológií, pričom nárast je pomalší ako u mužov.

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – Je me félicite de l'adoption du rapport de ma collègue Iratxe García Pérez, qui met parfaitement bien en lumière les caractéristiques profondément inéquitables sur lesquelles repose l'organisation des services dans nos sociétés européennes. En effet, il est très regrettable de constater que l'emploi des femmes dans les services reste profondément marqué par des stéréotypes bien ancrés dans la société, selon lesquels elles auraient pour première responsabilité de s'occuper du bien-être de leur famille, avec des emplois considérés comme la prolongation des tâches domestiques accomplies au quotidien, comme les services de nettoyage, l'enseignement, la confection textile... Les emplois occupés par les femmes sont – pour une majorité – des emplois flexibles, à temps partiel, sous-qualifiés, avec des écarts salariaux notables, bref, un travail précaire quasi généralisé qui ne peut laisser indifférent. C'est dans ce contexte que les autorités nationales comme européennes doivent se montrer engagées à lutter contre ces stéréotypes basés sur le sexe, notamment dès le plus jeune âge. La question de l'emploi – ou plutôt de l'exploitation – des femmes migrantes, en particulier dans les domaines de l'aide au ménage ou des soins aux personnes, doit également faire l'objet de la plus grande attention des pouvoirs publics.

 
  
MPphoto
 
 

  Lívia Járóka (PPE), in writing. − More than four-fifths of women in the EU labour market find work in the service sector, and quite surprisingly – mostly due to widespread stereotypes concerning what is considered to be a feminine job, or an occupation suitable for women – more than half of them find an occupation within less than 8% of all available professions. Similarly to the whole of the labour market, most of them face a gender pay gap, difficulties in reconciling work with family life, and the glass ceiling blocking their advancement. Unfortunately, precarious work is a persistent feature of the European Union's labour market and women represent a great proportion of undeclared workers who are mainly engaged in domestic work and care. The European Commission and the Member States need to develop comprehensive and effective strategies in order to combat precarious employment as well as to support the development of the formal domestic and care services sector.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – Le rapport Garcia Pérez a été adopté à une large majorité en session plénière: 528 voix pour, 57 contre et 33 abstentions. Ce rapport d'initiative rappelle les principales statistiques sur les conditions de travail des femmes dans le secteur des services dans l'UE: en 2010, plus de 80% des emplois féminins se trouvent dans le secteur des services. Les femmes sont surreprésentées dans les emplois flexibles et à temps partiel, sous-représentées dans les postes de décision et doivent affronter les questions d'écart salarial. Les femmes occupent également une large part des emplois non déclarés, notamment pour l'aide au ménage et les soins aux personnes. Le rapport exprime d'autre part sa préoccupation sur la situation des femmes immigrées ou non déclarées travaillant dans le secteur des services.

 
  
MPphoto
 
 

  Constance Le Grip (PPE), par écrit. – En tant que membre de la commission des droits de la femme et de l'égalité des genres, j'ai voté en faveur du rapport d'initiative d'Iratxe Garcia Perez concernant les conditions de travail des femmes dans le secteur des services. Avec ce texte, le Parlement européen met le doigt sur une statistique dont les médias parlent peu : la part des emplois féminins dans le secteur des services, secteur qui draine le plus d'emplois dans l'Union Européenne. De plus, ces emplois sont en général à temps partiel, et les salaires sont inférieurs à ceux des emplois masculins. Devant cela, je ne peux que me réjouir de l'adoption de ce rapport par le Parlement européen, qui encourage les Etats membres à améliorer les conditions de travail des femmes dans le secteur des services.

 
  
MPphoto
 
 

  Astrid Lulling (PPE), par écrit. – Il est utile de s'occuper des conditions de travail dans les services, mais pourquoi uniquement celles des femmes?

Une majorité de la commission compétente a une fâcheuse tendance à traiter les problèmes des femmes conjointement avec ceux des handicapés, des vieux, des minorités, des atypiques.

Les femmes sont des citoyennes à part entière. Il faut cesser cette catégorisation contreproductive.

Je n'ai pas voté ce rapport car je refuse de m'associer à cet amalgame d'affirmations gratuites et de demandes contraires aux situations de fait et nuisibles pour les femmes.

Faute de temps, je donnerai un seul exemple: prétendre que dans le secteur public les femmes sont plus exposées au risque de perdre leur emploi est faux. Femmes et hommes dans le secteur public sont mieux rémunérés et mieux protégés que dans le secteur privé.

Le comble des demandes aberrantes figure à l'article 43. La réforme de la directive concernant la protection de la maternité est bloquée au Conseil parce que le texte voté ici avec une ribambelle de demandes exagérées et hétérogènes est impropre à toute discussion sérieuse. La directive existante aurait déjà pu être améliorée depuis deux ans si nous avions suivi les propositions raisonnables de la Commission au lieu de faire de la surenchère et du populisme.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted for this report, which argues that policies permitting better balancing of work and personal life will help trigger a substantial employment potential for women and will facilitate a better matching of women to available jobs and thus boost economic growth, employment and innovation; whereas, moreover, women in the services sector work mainly in areas such as retail and hotels, but do not yet work in higher positions.

 
  
MPphoto
 
 

  Barbara Matera (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio voto favorevole alla relazione sulle condizioni di lavoro delle donne nel settore dei servizi, in quanto risulta fondamentale agire tempestivamente per migliorare le condizioni delle donne in questo settore, dato che l'80 percento delle donne nel mercato del lavoro nell'UE è impegnato nel settore dei servizi e subisce ancora importanti discriminazioni sia nell'acceso a posizioni tecniche e altamente qualificate sia a livello di salario.

Ritengo che per migliorare le condizioni delle donne nel settore dei servizi sia necessario che gli Stati membri facilitano l'accesso a programmi di riqualificazione professionale a titolo del Fondo sociale europeo per offrire corsi di formazione informatica onde diminuire il divario digitale di genere e permettere alle donne di accedere a numerose opportunità di impiego altamente tecnologiche.

Infine l'UE deve mettere in atto misure volte a trasformare il lavoro precario, che le donne occupano spesso nel settore dei servizi, in lavoro con diritti e lavoro con reali prospettive di formazione e crescita professionale, in particolare in questa fase di crisi economica in cui il potenziale di risorse umane deve essere pienamente sfruttato per rilanciare l'economia europea.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur les conditions de travail des femmes dans le secteur des services. Les femmes sont largement représentées dans le secteur des services et elles occupent majoritairement des emplois à temps partiel. Par ailleurs, nous devons lutter contre l'écart salarial qui atteint 17,1% en moyenne entre les hommes et les femmes au sein de l'Union européenne. Divers solutions existent pour les Etats membres, comme l'instauration d'avantages fiscaux et chèques services afin de lutter contre l'économie parallèle, ou l'adoption de politiques de réinsertion sur le marché du travail pour les travailleurs les plus vulnérables.

 
  
MPphoto
 
 

  Miroslav Mikolášik (PPE), písomne V súlade s hlavným cieľom stratégie Európa 2020, ktorým je dosiahnutie 75 % miery zamestnanosti do roku 2020, treba vytvoriť opatrenia na zlepšenie prístupu žien na trh práce, keďže štatistiky dlhodobo svedčia o ich výrazne nižšom zastúpení. Nízke zastúpenie žien na trhu práce a predovšetkým na kvalifikovaných pozíciách považujem za vysoko negatívny jav, aj s ohľadom na to, že ženy predstavujú približne 60 % absolventov univerzít. Napriek tomu ich len zriedka nájdeme vo funkciách riadiacich pracovníkov alebo v rozhodovacích funkciách v odvetví služieb. Keďže ženy v odvetví služieb sa nachádzajú na pracovných pozíciách najnižšej úrovne, pokiaľ ide o kvalifikáciu a mzdu, a dokonca sú menej platené než muži, domnievam sa, že odborné vzdelanie a vedomosti žien možno nechať sa rozvíjať aj prostredníctvom podpory podnikateľskej činnosti a podnikavosti žien. Teší ma preto návrh na mikrofinancovanie ako nástroja na podporu podnikajúcich žien a osôb, ktoré majú zraniteľné postavenie na trhu práce v odvetví služieb. Na záver by som rád ocenil záslužnú prácu státisícov žien v oblasti sociálnych služieb a aj v odvetví sociálneho podnikania, a preto obzvlášť vítam aj oznámenie Komisie s názvom Iniciatíva pre sociálne podnikanie, ktorá je im určená.

 
  
MPphoto
 
 

  Ana Miranda (Verts/ALE), por escrito. O setor dos serviços representa mais de 70% da atividade económica na ÚE e uma percentagem similar e crescente do emprego total. A precariedade é uma característica persistente do mercado de trabalho da União Europeia, que afeta sobretudo as mulheres porque as mulheres são discriminadas a nível salarial e mais afetadas pelo trabalho a tempo parcial, e que, portanto, auferem salários mais baixos, têm menor proteção social, estão mais limitadas na progressão da carreira, têm menos possibilidades de independência económica, o que favorece o seu regresso à esfera privada e ao consequente retrocesso na partilha das responsabilidades; que as mulheres representam uma grande parte dos trabalhadores em situação de trabalho não declarado. A desculpa de reformas laborais, ajustes económicos e recortes sociais que fazem Estados como o espanhol, a par de medidas de austeridade, agrava os direitos de todas as mulheres que trabalham neste setor. Por isso voto a favor, para apoiar políticas que favoreçam a melhoria das condições de trabalho das mulheres no setor dos serviços.

 
  
MPphoto
 
 

  Radvilė Morkūnaitė-Mikulėnienė (PPE), raštu. − ES statistiniai rodikliai skelbia, kad daugiausia darbuotojų, dirbančių paslaugų sektoriuje, yra moterys. Balsavau už šį dokumentą, pritardama minčiai, kad vis dar išlieka nelygus vyrų ir moterų darbo pasiskirstymas specifiniuose sektoriuose. Nors paslaugų sektorius sukuria didžiąją dalį darbo vietų ir pajamų, jis vis dar išlieka menkiausiai atlyginamas. Vertinant moterims tenkančias pareigas namų ūkiuose, galimybę nutraukti darbą dėl nėštumo – galimas diskriminacinis mažesnio atlygio mokėjimas. Taip pat šiame sektoriuje vienos iš didesnių grėsmių – nelegalaus darbinimo bei užmokesčio už jį. Todėl ypatingą dėmesį reikėtų atkreipti į valstybių narių paslaugų sektoriaus darbdavius, darbinančius moteris nepilnai darbo dienai, mokančius neadekvatų atlygį už darbą, darbuotojų išnaudojimą, ypač emigrančių iš trečiųjų šalių. Investicija į mokymus, kuo tolygesnis atlygio pasiskirstymas tarp lyčių, lankstaus darbo grafiko sudarymas, atsižvelgiant į moterims tenkančias pareigas – pagrindinės priemonės, galinčios pagerinti moterų padėtį ir darbo sąlygas paslaugų sektoriuje.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), písomne Segregácia pracovných sektorov na ženské a mužské je stále skutočnosťou. Potvrdilo to viacero štúdií, ktoré zároveň upozorňujú na potrebu venovania zvýšenej pozornosti pracovným podmienkam žien. Tie im musia byť zabezpečené za každých okolností. Diskrepancia medzi zastúpením žien vo verejnom sektore a sektore služieb neustále narastá. Mnohé ženy zo znevýhodnených skupín majú obmedzené možnosti na trhu práce. Je potrebné si uvedomiť, že pracovné podmienky ako aj výška platov je výrazne nižšia ako v iných sektoroch. Ďalšou skutočnosťou je, že tieto problémy spojené s neistotou zamestnania postihujú z väčšej miery ženy skôr ako mužov. Koncentrácia nízkych príjmov, práce na čiastočný úväzok a ďalších indikátorov úzko súvisí so sexizmom na pracovisku. Je teda nevyhnutné podporiť každú iniciatívu, ktorá si stanovuje za cieľ bojovať proti nerovnostiam na pracovisku, podporuje znižovanie gendrových rozdielov, posilňuje práva migrujúcich zamestnancov a vyzýva k širšiemu zapojeniu žien do rozhodujúcich pozícií.

 
  
MPphoto
 
 

  Siiri Oviir (ALDE), kirjalikult. − Toetasin antud raportit, pidades oluliseks pöörata rohkem tähelepanu soolise võrdõigusetuse ilmingutele ning seda iseäranis teenindussektoris. Tervelt 83,1% töötavatest naistest on hõivatud teenindussektoris, saades märgatavalt vähem palka kui mehed või töötades olude sunnil tihtilugu osalise tööajaga. Kahjuks pole naiste haridustaseme tõusuga kaasnenud piisavalt naiste tõusu ametiredelil ega nende tööhõivetingimuste paranemist, nende oskused ja teadmised on alahinnatud, hoolimata asjaolust, et keskmiselt 60% ülikooli lõpetajatest on naised, minu koduriigis isegi 70%. Seetõttu pean oluliseks era-, pere- ja tööelu ühitamist soodustavate meetmete senisest sihileviivamat rakendamist. Mõeldamatu on eesmärgi saavutamine ilma meeste aktiivse osalemiseta selles, saavutamaks töö- ja pereelu vaheline tasakaal. Kasu perekonnasõbralikust tööhõivepoliitikast ning tasustamata töö ja koduste kohustuste jagamisest saavad mõlemad – mees ja naine.

 
  
MPphoto
 
 

  Justas Vincas Paleckis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, nes tai dar vienas žingsnis link socialinės atskirties mažinimo bei moterų padėties darbo rinkoje gerinimo. Paslaugų sektorius suteikia apie 70% visų ES darbo vietų, o moterys šiame sektoriuje sudaro apie 83% visų darbuotojų. Statistika rodo, kad moterų atlyginimai dirbant tą patį darbą yra 19 proc. mažesni nei vyrų. Tai skatina diskriminacinį požiūrį į tam tikras profesijas bei turi įtakos socialinėms garantijoms pensiniame amžiuje. Todėl ES turi imtis ryžtingų veiksmų, skatinančių gilesnę moterų integraciją į darbo rinką, ginti jų teises bei gerinti jų darbo sąlygas.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório e dele sublinho as propostas para conciliação da vida profissional com a vida familiar, medidas em prol da estabilidade da família e da assistência a menores – aspetos absolutamente decisivos para a igualdade de género no mundo do trabalho.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che nel 2010 l'occupazione nel settore dei servizi rappresentava il 69,4% dell'occupazione totale nell'UE, e che la maggior parte della popolazione femminile attiva risulta occupata nel settore dei servizi, ossia l'83,1% a fronte del 58,1 % della popolazione maschile attiva; sottolineando le opportunità limitate che hanno le donne di adattarsi ai requisiti del mercati del lavoro in un mondo moderno e altamente globalizzato, in cui un attributo chiave del lavoratore è la mobilità e la facilità di movimento per assumere impieghi al di fuori del proprio luogo di residenza, che nel caso delle donne, maggiormente impegnate nella cura dei figli e della casa, è spesso impossibile e non permette loro di approfittare appieno delle opportunità offerte dal mercato del lavoro; e tenendo conto che le donne guadagnano, nell'UE, circa il 17,1% in meno rispetto agli uomini, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. In 2010, in the EU, employment in the service sector accounted for 69.4 % of all jobs, while in industry this figure was 25.4 % and in agriculture 5.2 %. Most of the female workforce is employed in the service sector: 83.1 % compared with 58.1 % of the male workforce. Almost half of women in employment are concentrated in 10 of the 130 occupations of the International Standard Classification of Occupations: shop salespersons and demonstrators, domestic and related helpers, cleaners and launderers, personal care and related workers, other office clerks, administrative associate professionals, housekeeping and restaurant services workers, secretaries and keyboard operators, general managers, finance and sales associate professionals and nursing and midwifery associate professionals. This horizontal segregation follows certain stereotypes rooted in society, which assume that there are male and female jobs, and that the latter are associated with the work that women do in the home and are in some way considered as an extension of these (clothing and textiles, teaching, nursing, cleaning, etc.). It is also noted that there is a concentration of women working in the public sector, with 25 % of women compared with 17 % of men.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – 83% de la population active féminine travaillent dans les services. Se pencher à nouveau sur les conditions de travail des femmes dans ce secteur est donc nécessaire. Nous ne redirons jamais assez l'importance d'une intégration pleine et entière des femmes au marché du travail, en combattant les discriminations dont elles font l'objet. En effet, l'emploi féminin alimente la plupart des emplois précaires et il est sous-représenté parmi les postes de direction ou de cadre. La première mesure doit concerner la rémunération. Comment justifier qu'aujourd'hui, les femmes gagnent encore 16% de moins que les hommes? Nous devons de toute urgence faire appliquer le principe d'égalité salariale entre hommes et femmes pour un même travail. Cette discrimination est présente partout, jusque dans la sphère politique. Si l'Union européenne ne donne pas aux femmes l'occasion de faire fructifier leurs compétences, elle trahit ses valeurs et laisse le champ libre à l'obscurantisme qui sévit malheureusement dans d'autres parties du monde. J'ai donc voté pour ce rapport qui engage les institutions européennes et les Etats membres à mettre fin au plafond de verre que subissent les femmes dans leur carrière, et à adopter des mesures permettant de mieux concilier vie familiale et vie professionnelle.

 
  
MPphoto
 
 

  Joanna Senyszyn (S&D), na piśmie. − Poparłam rezolucję PE w sprawie poprawy warunków pracy kobiet w sferze usług. Obecnie dziewięć na dziesięć miejsc pracy powstaje w sektorze usług. Osiągnięcie do 2020 roku głównego celu UE, jakim jest 75% wskaźnik zatrudnienia osób dorosłych, wymaga wprowadzenia na rynek pracy znacznej liczby kobiet. Na dzień dzisiejszy wskaźnik zatrudnienia kobiet wynosi 62,1%, a mężczyzn 75,1%.

W szczególności zwracam uwagę na konieczność przełamania segregacji poziomowej na rynku pracy, m.in. poprzez kampanie informacyjne, szkolenia czy programy rozwoju zawodowego. W Polsce kobiety dominują w zawodach nisko płatnych, ale wymagających kwalifikacji i doświadczenia, tj. w administracji, opiece społecznej, edukacji, opiece medycznej (pielęgniarstwo, położnictwo). Wynika to w głównej mierze ze stereotypowych podziałów na prace żeńskie i męskie. Ponadto kobiety muszą pracować średnio cztery lata dłużej niż mężczyźni, żeby awansować, i zarabiają średnio o 16,4% mniej niż mężczyźni.

Potrzebujemy więcej unijnych projektów, które pomogą kobietom przełamać stereotypy i podjąć naukę oraz karierę zawodową w różnych sektorach. Prowadzę takie szkolenia dla kobiet w ramach mojego projektu „Akademia Polka Potrafi”. Są to bezpłatne szkolenia dla kobiet, które chcą być aktywne, działać politycznie lub społecznie, zakładać własne firmy. Akademia uczy, jak sobie radzić, jaką pomoc można uzyskać. Zachęcam wszystkich do tworzenia takich form pomocy dla kobiet.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai bien sûr voté en faveur de ce rapport d'initiative. En tant que député en charge de l'égalité entre les hommes et les femmes et, qui plus est, en tant que socialiste, c'est un dossier qui me tient à cœur. Au sein de l'Union européenne, en 2010, l'emploi dans le secteur des services représentait 69,4 % de l'emploi total, tandis que cette part s'élevait à 25,4 % dans l'industrie et à 5,2 % dans l'agriculture. La majeure partie de la population active féminine est employée dans le secteur des services: 83,1 % contre 58,1 % de la population active masculine. Au sein de l'Union, les femmes gagnent 17,1 % de moins que les hommes, même si l'écart de rémunération entre les hommes et les femmes oscille entre 3,2 % et 30,9 % dans les États membres. Ce ne sont là que quelques chiffres qui soulignent à quel point un changement de mentalité est indispensable.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. O presente relatório faz uma análise detalhada sobre as condições de trabalho das mulheres no setor dos serviços, que emprega 83,1% da população ativa feminina, contra 58,1% da população ativa masculina (2010). Os fatores de destaque deste relatório dizem respeito a: divisão sexual do trabalho, emprego temporário e a tempo parcial, disparidades salariais, segregação vertical, economia informal, conciliação da vida profissional com a vida familiar, situação das imigrantes, sobrequalificação das mulheres, fosso digital de género e violência contra as mulheres. Um relatório puramente técnico que apresenta um número de factos relevantes para analisar a verdadeira situação, em termos de desequilíbrio de géneros, importante para a tomada de ações concretas.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat Rezoluţia referitoare la condiţiile de muncă ale femeilor din sectorul serviciilor deoarece 83,1% din populaţia activă feminină lucra, în 2010, în aceste sectoare. De asemenea, nouă din zece locuri de muncă nou create sunt în sectorul serviciilor, iar dezvoltarea viitoare a pieţei unice a serviciilor va contribui la creşterea semnificativă a locurilor de muncă în acest sector.

Susţin necesitatea de a consolida politicile care vizează concilierea vieţii de familie cu viaţa profesională şi, în special, sporirea serviciilor şi a structurilor publice sociale gratuite şi de calitate pentru a asigura servicii de îngrijire a copiilor şi a altor persoane aflate în întreţinere atât în zonele rurale, cât şi în cele urbane.

Consider că este important să fie implicate mai multe femei în sectorul cercetării, acestea putând juca un rol decisiv în dezvoltarea unor sisteme noi şi inovatoare şi a unor produse şi servicii noi în sectorul serviciilor. Susţin că o mai mare participare a femeilor la procesele de inovare ar deschide noi pieţe şi ar creşte competitivitatea europeană. Nu în ultimul rând, dobândirea de competenţe în domeniul tehnologiei informaţiei şi comunicaţiilor va creşte şansele de angajare ale femeilor, în special în sectorul serviciilor.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − This report highlights the worrying situation for women in the service sector, especially in the current economic climate. The report, which I voted in favour of, highlights the need to ensure that migrant workers are entitled to basic human rights and fair labour conditions. I also support the report's call for Member States and trade unions to develop job evaluation tools and also for measures to be introduced to reduce the gender pay gap, such as companies undertaking annual equal pay audits. Assessing the impact of austerity measures on women in the service sector was also called for by the report. I hope that the Commission will undertake this and also look at increasing the use of ESF to fund projects to help to employ more women.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – J'ai voté pour ce rapport initialement proposé par mon groupe, la GUE/NGL. Il y est souligné à quel point les femmes sont les premières victimes de la précarité, cette caractéristique persistante du marché du travail dans tous les Etats membres de l'Union européenne. En effet, les femmes exercent près de 80% du travail à temps partiel ; les femmes détiennent majoritairement les contrats à durée déterminée; et celles-ci, à fonctions égales, gagnent en moyenne 16,4% de moins que leurs homologues masculins, avec même une différence de 17,1% dans le secteur des services. Ce rapport montre à quel point les inégalités matérielles entre hommes et femmes perdurent à un niveau élevé, malgré les engagements de l'UE en la matière. Par conséquent, le rapport appelle les Etats-membres à améliorer les conditions de travail des femmes, par exemple en ratifiant sans tarder la convention n°189 de l'Organisation internationale du travail ("Travail décent pour les travailleuses et travailleurs domestiques"), ou en transformant le travail précaire du secteur des services en travail stable via différentes mesures (introduction d'un régime spécial pour le secteur des services à la personne afin de lutter contre le travail non déclaré, déblocage de la part du Conseil de la modification de la directive relative aux travailleuses enceintes).

 
  
MPphoto
 
 

  Jarosław Leszek Wałęsa (PPE), na piśmie. − Głosowałem za poprawą sytuacji kobiet w sektorze usług poprzez przyjęcie poprawek do dyrektywy dotyczącej pracownic w ciąży i proponowanej elastyczności czasu pracy zaproponowanej przez Parlament. Uważam, że postępy w zakresie ochrony praw i poprawa warunków pracy kobiet w ciąży lub pracownic, które niedawno urodziły są istotną sprawą. Ochrona macierzyństwa i ojcostwa przed zwolnieniem z pracy, redukcją wynagrodzenia w trakcie przebywania na urlopie macierzyńskim oraz zdegradowaniem na niższe stanowisko lub też obniżeniem wynagrodzenia po powrocie do pracy są sprawami, które wymagają najwyższych możliwych standardów. Artykuł 43 podkreśla sytuację pracowników zastępczych i tymczasowych, którzy będą mieli okazję skorzystać z praw w zakresie odzwierciedlającym wkład pracy, co będzie mogło zapewnić im równe traktowanie w stosunku do innych pracowników, zatrudnionych na stałe. Zgadzam się z tym, że konieczne jest zapewnienie silniejszej polityki w zakresie godzenia życia zawodowego i rodzinnego, a w szczególności zwiększenie i tworzenie infrastruktury publicznych usług społecznych, w celu powiększenia usług opieki nad dziećmi i innymi osobami pozostającymi na utrzymaniu gospodarstwa domowego. Zapewnienie takich placówek może również mieć duży wpływ na zmniejszenie ubóstwa wśród kobiet poprzez umożliwienie im podjęcia pracy.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Angesichts dessen, dass die Schere bei der Bezahlung von Männern und Frauen in der EU noch immer um 17,1 % auseinanderklafft, nur eines von sieben Vorstandsmitgliedern der größten europäischen Unternehmen eine Frau ist, mehr Frauen in prekären Arbeitsverhältnissen und in der Schattenwirtschaft tätig sind, ist es höchste Zeit, die entsprechenden Voraussetzungen zu schaffen – wie zum Beispiel Arbeitszeiten, die die Vereinbarkeit von Beruf und Familie erlauben und entsprechende Kinderbetreuung –, um eine Gleichbehandlung zu ermöglichen. Diesem Bericht habe ich zugestimmt.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. Este relatório chama a atenção para o facto de que a maioria da população ativa feminina na UE está empregada no setor dos serviços, encontrando-se muitas mulheres com condições de trabalho e contratos precários. O trabalho a tempo parcial continua a ser praticado maioritariamente por mulheres, existe uma propagação dos horários flexíveis no setor dos serviços e o emprego temporário tornou-se uma prática nos países da UE. É ainda dramática a situação de muitas mulheres que prestam serviços domésticos e que não estão cobertas por qualquer tipo de proteção social. Apesar de não estarmos em acordo com algumas das recomendações do relatório em relação ao aprofundamento do mercado de serviços, pensamos que a ênfase geral do relatório é colocada na elevação dos direitos das mulheres trabalhadoras dos serviços: pede para combater os vínculos laborais precários no setor dos serviços; incentiva os Estados-Membros a ratificarem de imediato a Convenção n.º 189 da OIT relativa aos trabalhadores domésticos; salienta a necessidade de aumentar e criar equipamentos e serviços sociais públicos, gratuitos e de qualidade, de apoio a crianças e dependentes. Infelizmente, o caminho que a União Europeia e as troikas têm levado a cabo é o do sentido totalmente inverso às recomendações citadas.

 
  
  

Report: Mary Honeyball (A7-0247/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, tomando em conta que os custos económicos e as consequências da má performance na educação e o seu impacto no desenvolvimento dos Estados-Membros são significativamente mais elevadas que os custos da crise financeira. Considero que os Estados-Membros devem dar prioridade às suas despesas nos ramos da educação, formação, juventude, aprendizagem ao longo da vida e mobilidade, investigação e inovação, diversidade linguística e cultural, que são investimentos que, de acordo com o meu ponto de vista, são essenciais, não só para melhorar as condições económicas futuras dos Estados-Membros e dos cidadãos europeus, mas bem como para um futuro equitativo e equilibrado alicerçado no crescimento e desenvolvimento baseado no conhecimento.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Oana Antonescu (PPE), în scris. − Educaţia şi formarea profesională reprezintă unul dintre motoarele de creştere economică, contribuind, în acelaşi timp, la creşterea gradului de incluziune socială şi coeziune. De aceea, este necesar ca politicile din acest domeniu să fie puse în aplicare în cadrul Strategiei Europa 2020 într-un mod cât mai eficient. Consider că este nevoie să fie efectuate în continuare investiţii în educaţie, formare profesională pe tot parcursul vieţii, cercetare şi inovare. Sunt de părere că tinerii trebuie să beneficieze de măsuri sporite de integrare pe piaţa muncii după încheierea studiilor, aceştia fiind o categorie afectată profund de criza actuală.

Nu în ultimul rând, consider că este necesar ca persoanelor în vârstă să le fie favorizată participarea la activităţi de educaţie şi formare, ce au ca scop împlinirea pe plan personal şi contactul social. Am votat în favoarea acestei rezoluţii, care poate contribui la îmbunătăţirea cooperării în domeniul educaţiei şi formării profesionale în următoarea etapă a programului „Educaţie şi formare 2020”.

 
  
MPphoto
 
 

  Pino Arlacchi (S&D), in writing. − I support this report because I do believe that economic growth must be based, as a matter of priority, on education, innovation and appropriate social policies. I also share the opinion that the economic costs of educational under-performance, including school drop-out and social inequalities, are significantly higher than the costs of the financial crisis. For these reasons these issues require an adequate public funding to guarantee equal access to education without any kind of social discrimination. In addition, it is fundamental to bear in mind that providing all children with quality early-childhood facilities and education is an investment in the future and provides a great benefit both for the individual and for society.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Parmi les objectifs de la stratégie Europe 2020, l’éducation et la formation tiennent une place centrale. En ces périodes de fortes pressions budgétaires à travers les États membres, il est crucial de maintenir des systèmes éducatifs de qualité en limitant au maximum l’abandon scolaire et en favorisant la mobilité afin d’acquérir de nouvelles compétences. Ce rapport adopté par le Parlement européen tend à démontrer que des réductions drastiques des budgets de l’éducation permettraient des économies sur le court terme, mais auraient des coûts beaucoup plus importants sur le long terme. En effet, on prendrait le risque d’avoir une main d’œuvre peu ou pas qualifiée, inadaptée au besoin du marché du travail et qui indirectement provoquerait une chute des recettes des États membres. Ainsi, il est crucial de concentrer nos efforts en investissant dans l’éducation des jeunes enfants afin de limiter le coût social en cas d’abandon et d’échec scolaire.

 
  
MPphoto
 
 

  Liam Aylward (ALDE), i scríbhinn. − Vótáil mé i bhfabhar na tuarascála agus ba mhaith liom aird ar leith a tharraingt ar a bhfuil inti maidir le Foghlaim ar feadh an tSaoil agus ról an spóirt i gcúrsaí oideachais.

Is léir go bhfuil gá ann tuilleadh airde a thabhairt ar an oideachas aosach sa bheartas oideachais. Níl sé ceart nach bhfuil figiúirí ar bith le fáil maidir le foghlaimeoirí atá níos sine ná 64 agus atá ag leanúint de chláir a bhaineann le Foghlaim ar feadh an tSaoil, go háirithe ós rud é gur suntasach an méid daoine thar an aois sin atá ag gabháil don Fhoghlaim ar feadh an tSaoil cheana féin.

Tá daonra na hEorpa ag dul in aois agus tá aois scoir níos sine i ndán do níos mó agus níos mó daoine. Mar sin, ní foláir go gcuirfí oideachas, oiliúint agus áiseanna don fhorbairt phearsanta ar fáil do dhaoine, is cuma cén aois iad nó cén cumas atá iontu.

Thairis sin, tacaím lena bhfuil le rá ag rapóirtéir na tuarascála maidir le haitheantas, i bhfoirm spreagtha agus cúnaimh airgid, a thabhairt do ról an spóirt san oiliúint agus san oideachas.

 
  
MPphoto
 
 

  Zoltán Bagó (PPE), írásban. − A tudásalapú gazdaság célkitűzéseinek megvalósulását veszélyezteti, ha a gazdasági válság kezelése címén életbe lépő megszorítások nagymértékben érintik az oktatási és képzési rendszereket. A finanszírozásra nyújtott pénzeszközök mind tagállami, mind pedig uniós szintű lefaragása a minőség rovására megy. Amennyiben a színvonalas kisgyermekkori nevelésre több befektetést szánunk, úgy ez az oktatás további szakaszaiban költségcsökkenést eredményez. Megszavaztam a jelentést, mert elismerem az oktatáspolitika prioritását. Támogatom a duális szakképzési rendszer európai harmonizációját, véleményem szerint a gyakorlati képzésnek hangsúlyosabb szerepet kellene kapnia a felsőoktatásban. A jelentés felhívja a figyelmet, hogy a szakoktatási és szakképzési rendszerek tanulóit és oktatóit ösztönözni kell a mobilitás adta lehetőségeik hatékonyabb kihasználására. Egy stabil európai gazdaság minőségi munkát és komplex tudással rendelkező európai szakembereket igényel. Ehhez elengedhetetlen az európai oktatási és képzési térségben még problémát jelentő mobilitási akadályok felszámolása.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą dėl „Švietimo ir mokymo 2020“ programos prioritetų 2012–2014 metams. Svarbu skatinti bendradarbiavimą šioje srityje siekiant įgyvendinti strategijoje „Europa 2020“ numatytus tikslus, todėl būtinas pažangesnis investavimas bei politikos reformos. Pritariu, kad svarbiausi programos prioritetai turėtų būti mokyklos nebaigusių asmenų skaičiaus mažinimas, skatinimas mokytis visą gyvenimą bei tarptautinio judumo skatinimas. Pritariu išdėstytiems siūlymams, kad didesnis dėmesys turėtų būti skiriamas ikimokyklinio amžiaus vaiko raidos klausimams, turėtų būti sudarytos palankesnės mokymosi visą gyvenimą sąlygos neįgaliesiems, skiriamos nedidelės stipendijos skurdžiau gyvenantiems iki universitetinio ugdymo įstaigų mokiniams. Taip pat būtina, kad ES valstybių narių universitetai plėstų mokymosi galimybes, atnaujintų mokymo programas bei pritaikytų jas prie kintančių rinkos poreikių.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat acest raport deoarece acord o atenţie deosebită domeniului educaţiei. Raportul comun al Comisiei şi Consiliului în materie de educaţie şi formare la nivelul Uniunii ridică semne de întrebare cu privire la modul în care statele membre pregătesc viitoarele generaţii pentru inserţia pe piaţa muncii.

România a lansat o amplă reformă a sistemului educaţional şi de formare profesională, concretizată prin adoptarea unei noi Legi a educaţiei. Această lege va permite o mai bună adaptare a sistemului educaţional la cerinţele reale de pe piaţa muncii. Cadrul legislativ în materie de formare a fost completat cu Legea uceniciei, care are rolul de a stimula formarea profesională a tinerilor. Toate aceste măsuri au fost adoptate ca urmare a obiectivelor ambiţioase pe care România şi le-a asumat în contextul Strategiei Europa 2020. Solicit Comisiei să acorde în continuare statelor membre tot sprijinul necesar pentru îndeplinirea obiectivelor Strategiei Europa 2020 în materie de educaţie şi formare.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. A cada dois anos, os ministros da Educação dos Estados-Membros e a Comissão Europeia preparam um relatório conjunto sobre a situação global da educação e formação em toda a UE. Este relatório resumiu as medidas adotadas e os progressos efetuados durante o primeiro ciclo de 2009 a 2011 e confirmou a necessidade de ampliar os esforços na concretização dos objetivos fixados pela Estratégia Europa 2020, nomeadamente quanto à redução do abandono escolar precoce, no maior apoio ao ensino superior num quadro de aprendizagem ao longo da vida e reforçando a mobilidade transnacional para aquisição de novas competências. Apesar do relatório apresentar excelentes recomendações, alguns dos domínios essenciais não foram devidamente abordados. Designadamente existe a necessidade de reforçar o ensino de outros idiomas nas escolas, de investir na educação mesmo num clima económico instável, de reforçar a importância da educação de adultos e da aprendizagem informal, de aumentar o investimento no pré-escolar e sugere-se ainda a possibilidade de conceder bolsas na fase do ensino pré-universitário. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que aponta questões essenciais que deverão constar da avaliação e que contribuirão para uma melhor concretização dos objetivos da estratégia Europa 2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Bennahmias (ALDE), par écrit. – Dans la période difficile dans laquelle nous sommes, il est important de rappeler que l'investissement en capital humain, notamment envers les jeunes générations, ne doit pas considéré comme un coût mais qu'il s'agit bien d'un investissement pour le futur, pour une croissance durable et une société inclusive. Soulignons qu'investir dans le développement à la fois de connaissances et de compétences est primordial pour améliorer l'insertion sociale, citoyenne et professionnelle des apprenants et réduire le chômage. Le rapport souligne aussi le rôle des employeurs qui doivent faire de l'apprentissage tout au long de la vie une réalité en valorisant les acquis de la formation continue et en améliorant son accessibilité à tous les travailleurs. C'est une nécessité alors que, pour le moment, les droits à la formation sont encore sous exploités.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. − La relazione in oggetto suggerisce le aree prioritarie per la cooperazione politica europea evidenziando, in particolare, come la cooperazione in materia di istruzione e formazione possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020.

Tra le conclusioni della relazione merita rilevare la necessità sia di maggiori sforzi per il conseguimento dell'obiettivo della strategia Europa 2020 relativo all'abbandono scolastico, sia di migliorare le competenze di base in Europa. Sebbene in essa siano contenute utili raccomandazioni, ritengo che un certo numero di situazioni chiave dell'Unione non siano state adeguatamente affrontate.

Con riferimento, infatti, al nostro mercato unico, un ostacolo potenzialmente enorme alla possibilità di un cittadino di lavorare ovunque all'interno dell'Unione è rappresentato dalla lingua. Il multilinguismo è una parte vitale del funzionamento del nostro sistema e, sebbene numerosi paesi dispongano di buone risorse per l'istruzione linguistica, ritengo necessario effettuare una valutazione per considerare in quali altri modi l'UE potrebbe intervenire per incrementarne la sua diffusione.

Considerato, inoltre, che lo sviluppo della prima infanzia rappresenta una tappa dell'apprendimento ritenuta la fase più decisiva per il futuro livello d'istruzione raggiunto da un individuo, concordo con il relatore nel ritenere che ad essa dovrebbe essere dedicata maggiore attenzione per consentirne un utile approfondimento.

 
  
MPphoto
 
 

  Izaskun Bilbao Barandica (ALDE), por escrito. − He apoyado ese informe para impulsar la educación y la formación con el objetivo de llegar a los criterios establecidos en la Estrategia Europa 2020. Se necesita una inversión inteligente, unida a reformas de las políticas y a una lucha contra el abandono escolar prematuro. El aprendizaje permanente aún no es una realidad para la mayoría de los ciudadanos. La movilidad transnacional es fundamental para adquirir nuevas capacidades.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Ho votato a favore della relazione Honeyball il cui intento è di rendere di nuovo competitiva l'Europa investendo sullo sviluppo di nuove abilità e competenze.

Tale strategia si svilupperà attraverso lo strumento ET 2020 il cui obiettivo è la riduzione entro il 2020 della percentuale di abbandono degli studi al 10% nella fascia di età che va dai 18 ai 24 anni. Fondamentale perché tale obiettivo sia raggiunto è che si riporti l'attenzione sull'investimento nelle politiche della prima infanzia.

Nel lontano 1996, infatti, la Commissione aveva invitato gli Stati Membri ad investire almeno l'1% del PIL in servizi relativi alla cura ed educazione della prima infanzia; attualmente siamo ben lontani da tali cifre, anche se innumerevoli analisi dimostrano che gli investimenti nella prima infanzia riducono successivamente i costi nella formazione.

 
  
MPphoto
 
 

  Vilija Blinkevičiūtė (S&D), raštu. − Balsavau dėl šio pranešimo, kadangi kalbų mokėjimas ir, bendrai, daugiakalbystė turi įtaką siekiant įsidarbinti kitoje ES šalyje. Svarbus yra tiek ES indėlis, tiek ir nacionaliniu lygmeniu skirti ištekliai. Kita aktuali sritis yra vyresnio amžiaus žmonių perspektyvos darbo rinkoje. Dabar daugelyje ES valstybių pensinis mažius didėja, todėl svarbu pasiekti, kad mokymasis tęstųsi visą gyvenimą ne tik teoriškai, bet ir praktiškai. Iš esmės svarbu akcentuoti, jog pirmenybė švietimo srityje yra teikiama vertinimui iš mokinio perspektyvos ir jo interesams. Taip pat reikėtų pasvarstyti ikimokyklinio amžiaus vaikų raidos klausimą, nes šis etapas yra pagrindas tolimesniam ugdymui ir mokymuisi. Deja, dėl ekonominių sunkumų dažnai ši sritis yra pamirštama, todėl svarbu pabrėžti, jog tai nėra prabanga, kurios būtų galima atsisakyti be žalos. Investicijos šioje srityje gali turėti puikių socialinių rezultatų ateityje, pavyzdžiui, mažesnis nusikalstamumo lygmuo.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport Education, formation et Europe 2020. Dans un contexte d'instabilité économique et de vieillissement de la population de l'Union européenne, l'éducation et la formation doivent constituer des domaines d'investissement essentiels afin de lutter contre le chômage et d'améliorer l'accès à l'emploi des jeunes. L'hétérogénéité des systèmes d'éducation et de formation des Etats membres peut être à la fois une force et un obstacle : une force dans laquelle nous pouvons puiser et échanger l'expertise et les bonnes pratiques pour lutter contre l'abandon scolaire par exemple, mais aussi un obstacle face à la coordination des systèmes de formation et de certification et à la mobilité transnationale des apprenants. Par ailleurs, j'estime qu'il est urgent de moderniser les programmes d'orientation scolaire et professionnelle afin d'améliorer l'adéquation entre la formation et l'emploi dans les entreprises européennes.

 
  
MPphoto
 
 

  John Bufton (EFD), in writing. − Whilst the situation in many countries of the EU relating to youth unemployment and falling education standards is indeed something that must be broached to forge an optimistic future for the next generation I do not think it within the EU’s mandate, particularly bearing in mind the devastating impact that Brussels-borne austerity programmes have had upon growing rates of unemployment among 18-24 year olds. It is surely the focus of all national governments within the EU to target this developing scourge without feeling compelled to hand the European Commission responsibility in social policy-making when the EU has such a poor track record and in fact has been the co-author of a great deal of recent social and economic upheaval.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria Da Graça Carvalho (PPE), por escrito. Votei favoravelmente este relatório por concordar com as suas principais conclusões e por considerar necessário reforçar o investimento nos CEPI, dado que o ensino pré-escolar é crucial para o futuro sucesso escolar dos indivíduos e que os estudos realizados demonstram que o investimento nos CEPI traz maiores compensações do que o investimento em qualquer outra fase educativa.

 
  
MPphoto
 
 

  Andrea Češková (ECR), písemně. − Plně podporuji několik myšlenek a cílů, které tato zpráva obsahuje. Souhlasím s tím, že stále existují překážky, které brání vyšší mobilitě studentů v oblasti vzdělávání mezi jednotlivými státy. Je to například nedostatečná znalost jazyků, nedostatečné poradenství a přístup studentů k informacím a v neposlední řadě také vzájemné uznávání znalostí, kvalifikací a kompetencí získaných v zahraničí. V současné Evropě považuji za nezbytné podporovat mobilitu studentů pomocí různých programů, jako například program Erasmus, a zaměřovat se na výuku cizích jazyků nejlépe již v předškolním věku. Tuto zprávu jsem však nemohla podpořit, jelikož navrhuje další kroky směrem k větší integraci v oblasti vzdělávání, a podle mého názoru již přesahuje rámec kompetencí EU v této oblasti. Tyto jsou jasně definovány v článku 165 Smlouvy o fungování Evropské unie.

 
  
MPphoto
 
 

  Minodora Cliveti (S&D), în scris. − „Educaţia şi formarea 2020” este un cadru strategic pentru cooperarea europeană în domeniul educaţiei şi formării profesionale, care are la bază programul de lucru anterior „Educaţie şi formare 2010”.

Priorităţile în domeniul educaţiei şi al formării la nivel european ar trebui să fie: necesitatea unor investiţii inteligente în reformele politicilor, fiind necesare mai multe eforturi pentru a îndeplini obiectivul principal al Strategiei Europa 2020 privind abandonul şcolar timpuriu şi educaţia teritorială; învăţarea pe tot parcursul vieţii; mobilitatea transnaţională pentru dobândirea unor abilităţi noi şi necesitatea îmbunătăţirii bazei de abilităţi a Europei. Este necesară dobândirea unor competenţe lingvistice bune încă din copilărie în privinţa limbilor oficiale ale UE, întrucât acest lucru permite o mai mare mobilitate, un acces mai bun la piaţa muncii şi oferă oportunităţi mult mai mari de studiu, contribuind, totodată, la promovarea schimburilor interculturale şi la o mai mare coeziune europeană.

Solicit intensificarea eforturilor pentru stabilirea şi punerea în aplicare a unui sistem european de certificare şi de recunoaştere a calificărilor, de învăţare formală şi non-formală, incluzând voluntariatul, astfel încât să fie consolidate legăturile dintre educaţia non-formală şi educaţia formală, precum şi pentru a îmbunătăţi mobilitatea naţională şi transfrontalieră în privinţa educaţiei şi a pieţei forţei de muncă.

 
  
MPphoto
 
 

  Carlos Coelho (PPE), por escrito. As medidas de austeridade e consequentes cortes orçamentais que têm vindo a afetar os sistemas de educação e de formação de toda a UE, poderão vir a ter efeitos negativos ao nível do crescimento económico, tão necessário para podermos sair da atual crise. Esse crescimento tem que ser baseado, prioritariamente, na educação, no conhecimento e em políticas sociais adequadas. Os custos económicos do insucesso escolar, incluindo o abandono escolar e as desigualdades sociais nos sistemas de educação e de formação e o seu impacto no crescimento dos Estados-Membros são significativamente mais elevados do que os custos da crise financeira. Não nos podemos esquecer que os jovens, que estão a ser fortemente penalizados com os efeitos da crise, deverão ter um papel fundamental a desempenhar na realização dos principais objetivos para 2020 no que diz respeito ao emprego, à investigação e à inovação, ao clima e à energia, à educação e ao combate à pobreza. É fundamental que os Estados-Membros reavaliem e reforcem as suas políticas em matéria de educação e formação e que adotem medidas específicas para os jovens em risco. Impera, ainda, reforçar as políticas de juventude ao nível europeu, cabendo à Comissão disponibilizar os apoios necessários, incluindo financeiros, para o desenvolvimento de valores, aptidões e competências, no quadro dos programas nos domínios da educação, da juventude e da cidadania.

 
  
MPphoto
 
 

  Lara Comi (PPE), per iscritto. − Ho votato a favore di questa relazione di iniziativa perché appoggio con forza ogni misura volta a diminuire l'abbandono scolastico ed a rafforzare il sostegno dell'insegnamento superiore grazie all'apprendimento permanente e alla promozione della mobilità transfrontaliera.

Questa relazione ogni due anni è molto utile per fare il punto della situazione a livello europeo e per spronare gli Stati membri, in una materia che è di loro competenza, a fare meglio ed a promuovere il raggiungimento di obiettivi europei comuni attraverso il coordinamento delle attività.

Inoltre, in questo periodo di grave crisi economica e di politiche di austerità, particolare importanza assume l'esortazione a non diminuire i fondi a sostegno dell'istruzione perché educare i bambini e i giovani di oggi equivale a investire nel futuro. Il 2020 è infatti dietro l'angolo e bisogna iniziare da oggi a seminare per poter, in seguito, raccogliere i frutti.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Investiţiile în educaţie sunt esenţiale pentru toate statele membre, mai ales în ceea ce priveşte educaţia din primii ani de viaţă. Acestea permit o pregătire profesională adecvată, care determină ulterior accesul pe piaţa forţei de muncă şi evitarea unor costuri viitoare legate de sănătate, de rata criminalităţii şi de comportamente antisociale. În pofida constrângerilor financiare determinate de criza financiară, trebuie să existe programe de reluare a educaţiei pentru tinerii care şi-au întrerupt studiile, inclusiv la nivel universitar.

 
  
MPphoto
 
 

  Mário David (PPE), por escrito. Na atual situação de crise económica, os governos tendem a centrar as suas atenções no controle da despesa, sobretudo nos Estados-Membros onde as medidas de austeridade têm levado a consequentes cortes orçamentais nos sistemas de educação e formação profissional. Votei favoravelmente este Relatório de iniciativa por considerar que o tão almejado crescimento económico da UE, a longo prazo, terá de se centrar na educação/formação e aprendizagem ao longo da vida, economia do conhecimento, Investigação e Desenvolvimento e políticas ativas de inclusão. Uma atenção especial deverá igualmente ser prestada aos veículos informais/não formais que surgem dentro ou paralelamente ao sistema formativo/educativo formal (como referido pela relatora). Em tempos de crise, os jovens, mais irreverentes, criativos e mais vulneráveis ao desemprego, têm um importante contributo a dar a esta economia baseada no conhecimento, que deve por todos os meios ser estimulado e incentivado. As temáticas abordadas por este documento representam verdadeiros desafios para a sociedade contemporânea, cada vez mais comprometida na luta contra a pobreza, inclusão e coesão social. Por isso, o que comummente se designa "despesa" deveria antes ser percecionado como "investimento inteligente" em políticas alinhadas com as reais necessidades educativas/formativas da sociedade e de uma economia baseada no conhecimento.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Dans la résolution que nous avons votée ce jour, nous avons attiré l'attention sur les conséquences sociales et économiques du décrochage scolaire. En effet: au-delà de la crise actuelle, le coût économique du chômage croissant et les difficultés d'insertion des jeunes sur le marché du travail vont, c'est clair, avoir des effets négatifs à long terme! C'est pourquoi nous avons appelé les États membres à mettre en place et à financer des programmes spécifiques d'apprentissage tout au long de la vie, en phase avec les exigences du marché du travail, ainsi que des stratégies pour réduire le décrochage scolaire, augmenter le nombre de diplômés et renforcer la mobilité des étudiants. Les pays membres doivent cibler un investissement d'au moins 2 % du PIB dans l'enseignement supérieur et de 3 % pour la recherche, s'ils veulent être capables de concurrencer les nouvelles puissances économiques mondiales. Afin de permettre un accès à l'enseignement supérieur sur une base égalitaire, nous avons également demandé que les États membres envisagent davantage l'idée de petites bourses d'études, facilement accessibles et octroyées au stade pré-universitaire.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei favoravelmente o relatório sobre o programa «Educação e Formação para 2020». O «EF 2020» é o quadro estratégico para a cooperação europeia no domínio da educação e formação. De destacar o modo como a cooperação no domínio da educação e formação pode contribuir para a realização dos objetivos da estratégia Europa 2020, como por exemplo, a mobilidade transacional para a aquisição de novas competências.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. A União Europeia (UE), comunidade que pretende atingir os mais elevados níveis de excelência, aprovou uma estratégia de crescimento para a década atual denominada “Europa 2020”, com o objetivo de ultrapassar a crise atual e tornar a economia mais competitiva e criadora de emprego. Para o efeito, uma das apostas é no crescimento inteligente “mediante o investimento na educação, na investigação e na inovação”. Na senda do programa “EF 2010”, foi criado o quadro estratégico para a cooperação europeia no domínio da educação e da formação denominado “EF 2020”. O relatório presente, elaborado por Mary Honeyball, versa sobre o relatório bienal elaborado pelos ministros da educação e pela Comissão Europeia sobre os progressos realizados durante o primeiro ciclo de aplicação do EF 2020 (2009-2011). Votei favoravelmente porque concordo com a posição do relator no que respeita à necessidade de se reforçar o investimento na educação e na formação, apostando no capital humano e na prevenção do abandono precoce da escola. Melhorar o acesso ao Programa Aprendizagem ao Longo da Vida, ao multilinguismo e aos programas de mobilidade estudantil entre os Estados-Membros para aquisição de novas competências são recomendações a ter em conta na prossecução dos objetivos da estratégia Europa 2020.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. Este relatório contém um conjunto de referências à situação actual nos Estados-Membros que identificam alguns dos problemas existentes, nomeadamente: o esforço financeiro que não é feito ao nível do ensino superior e da investigação; o impacto do insucesso e abandono escolar no crescimento (e, acrescentamos nós, no desenvolvimento) económico (e social) dos Estados-Membros; a insuficiente rede de ensino pré-escolar, entre outros aspectos. Mas este relatório é contraditório. A maior contradição que o mina é a defesa da subordinação da educação e da formação ao cumprimento da Estratégia 2020 que, como sabemos, procura estabelecer, no conjunto dos Estados-Membros, uma escola e um ensino ao serviço dos interesses do mercado e não da formação integral do indivíduo, para potenciar o seu desenvolvimento livre e pleno, a elevação da sua consciência individual e colectiva e o seu contributo para o desenvolvimento do conjunto da sociedade. O relatório centra-se na educação para o mercado e não na educação para a vida, como defendemos.

 
  
MPphoto
 
 

  Ashley Fox (ECR), in writing. − This report calls for education and training provision to be reconciled with the targets outlined in the Europe 2020 growth strategy. Whilst I agree on the need to improve education and training provision in order to encourage growth in Member States and maintain competitiveness with education systems in booming economies such as the Far East, I do not believe that the EU is the competent body to do so. Education policy is an exclusive responsibility of Member States, as stated in Article 165 of the Treaty, which recognises ‘the responsibility of the Member States for the content of teaching and the organisation of education systems.’ As such, I cannot support the demands of this report for European frameworks. Whilst some aspects of the report, such as encouraging language skills and improving mobility of students, can add value, it is not for the EU to be involved in education policy. This must remain a matter for Member States.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Význam investovania do vzdelávania a odbornej prípravy v záujme splnenia cieľov stratégie Európa 2020 a posilnenia európskej konkurencieschopnosti si treba plne uvedomiť. Členské štáty musia napriek procesom rozpočtovej konsolidácie zlepšiť prístup k celoživotnému vzdelávaniu pre všetkých. Investovanie do ľudského kapitálu a predchádzanie predčasnému ukončovaniu školskej dochádzky sa nesmie považovať za náklady, ale za základnú podmienku dosiahnutia cieľov stratégie Európa 2020, a nemalo by sa teda hodnotiť čisto z hľadiska konkurencieschopnosti. Vzdelanie je základné ľudské právo, ktoré by malo byť zaručené pre všetkých, so zvláštnym zreteľom na mladšiu generáciu a príslušníkov zraniteľných skupín vrátane ľudí, ktorí nemajú zamestnanie a nepokračujú vo vzdelávaní ani odbornej príprave. Investície do kvalitného vzdelávania a odbornej prípravy hrajú kľúčovú úlohu pri prekonávaní hospodárskej krízy tým, že zvýšia konkurencieschopnosť Európy, pomôžu pracovnej sile prispôsobiť sa meniacemu trhu práce, posilnia sociálnu súdržnosť a pomôžu zabezpečiť kvalifikovanosť ľudí pre väčšiu škálu pracovných miest, ktoré im môžu poskytnúť kvalitné a trvalé zamestnanie.

 
  
MPphoto
 
 

  Ildikó Gáll-Pelcz (PPE), írásban. − Üdvözlöm a Bizottság azon célját, mely szerint az Európa 2020 stratégia sikeres végrehajtása érdekében az „Oktatás és képzés 2020” stratégia munkaciklusában (2012-2012) az oktatás és képzés terén folyó együttműködést meg kívánja erősíteni. Az iskolai lemorzsolódás elleni küzdelem megerősítését, az egész életen át tartó tanulás megvalósítását, valamint a transznacionális mobilitás és az európai készségbázis javítására való törekvéseket mind üdvözlendő lépésnek tartom. Fontos azonban megemlíteni, hogy vannak olyan területek, melyek véleményem szerint nem kapnak elegendő figyelmet, ám jelentőségük nem vitatható. Ezek közé tartozik a nyelvtanulás/nyelvtudás kérdése, mely az egyik legnagyobb lehetséges akadálya annak, hogy valaki az Európai Unión belül bárhol munkát vállalhasson. A nyelvismeret általában véve is hasznos, de az Európai Unióban a soknyelvűség működésünk egyik létfontosságú része. Európa jövőjének szempontjából szintén létfontosságú a színvonalas kisgyermekkori nevelés általános elérhetőségének biztosítása, amely az Európa 2020 stratégia két kiemelt célkitűzésének elérését is elősegítheti: egyrészt hozzájárulhat az iskolai lemorzsolódók arányának 10% alá való szorításához, másrészt segíthet abban, hogy legalább 20 millió ember felemelkedhessen a szegénység és a társadalmi kirekesztés veszélyével fenyegetett helyzetéből.

 
  
MPphoto
 
 

  Mathieu Grosch (PPE), schriftlich. Allgemeine und berufliche Bildung sind ein Eckpfeiler zur Erreichung der Europa-2020-Ziele. Die bestehenden Ungleichheiten in Systemen der allgemeinen und beruflichen Bildung müssen aufgehoben werden und die Mitgliedstaaten verstärkt effektive Strategien für lebenslanges Lernen entwickeln. Zudem sollten diese Strategien mit einem Budget versehen werden, sowohl auf nationaler Ebene als auch im Rahmen des mittelfristigen Finanzrahmens.

Die Bildung hat einen erheblichen Einfluss und betrifft alle Altersstufen:

In jungem Alter sollten die Sprachkenntnisse und die Mehrsprachigkeit besonders gefördert werden. Sie erhöhen später nicht nur den Zugang zum Arbeitsmarkt, sondern auch die Bildungsmöglichkeiten und tragen zum kulturellen Austausch bei. Ein umfassendes Sprachangebot an Schulen ist ein Beispiel zur Erreichung dieses Ziels.

Besonderes Augenmerk sollte auf die Jugendlichen gelegt werden, denn die EU-Arbeitslosigkeit ist auf über 20 % gestiegen und beträgt in einigen Mitliedstaaten sogar 50 %. Deshalb unterstütze ich, dass gefordert wird, die Anzahl der Schulabbrüche zu reduzieren, die Aus- und Weiterbildungsangebote zu erhöhen und jungen Menschen die Eingliederung in das Berufsleben zu vereinfachen. Der Zugang zum Lernen muss erweitert werden, beispielsweise durch die Förderung von Austauschprogrammen zwischen Schülern, Studierenden und Lehrern.

Aber auch die Möglichkeit zum Lernen im Alter sollte, im Sinne der Solidarität zwischen den Generationen, gegeben sein, um so das lebenslange Lernen zu fördern.

(Erklärung gekürzt wiedergegeben gemäß Artikel 149 der Geschäftsordnung)

 
  
MPphoto
 
 

  Sylvie Guillaume (S&D), par écrit. – J'ai apporté tout mon soutien au rapport d'initiative de ma collègue Mary Honeyball car je considère que nous devons aujourd'hui proposer des actions concrètes qui soient proportionnées à la gravité du chômage des jeunes qui sévit actuellement dans de nombreux États membres et qui les expose à un risque d'exclusion sociale et de pauvreté jamais atteint. Tout d'abord, un niveau accru de compétences et de connaissances est nécessaire pour limiter ce phénomène. En outre, il faut faire un effort supplémentaire pour informer les jeunes sur les formations disponibles, en particulier sur les possibilités de se former dans un autre pays que le leur. Mais ce n'est pas tout, cas nous savons aussi que de nombreux jeunes sont surdiplômés et peinent à trouver un emploi. Enfin, une autre difficulté tient à la situation des jeunes qui n’ont pas de formation suffisante et qui abandonnent leur scolarité. L’éducation est un investissement, cela doit être fermement souligné, et les États membres devraient considérer que l’accès à l’apprentissage tout au long de la vie est indispensable, et ce en dépit de certains "assainissements" budgétaires.

 
  
MPphoto
 
 

  Juozas Imbrasas (EFD), raštu. − Balsavau už, nes „Švietimas ir mokymas 2020“ („ET 2020“) yra Europos bendradarbiavimo švietimo ir mokymo srityje strateginė programa, parengta remiantis ankstesne 2010 m. švietimo ir mokymo darbo programa („ET 2010“). Švietimo ministrai ir Europos Komisija kas dvejus metus skelbia ataskaitą apie bendrą švietimo ir mokymo padėtį visoje ES, kurioje įvertinama pažanga siekiant bendrų tikslų. Ataskaitoje apibendrinami „ET 2020“ įgyvendinimo pirmojo 2009–2011 m. etapo veiksmai ir pokyčiai ir siūlomos kito 2012–2014 m. etapo prioritetinės Europos politikos bendradarbiavimo sritys. Visų pirma joje atkreipiamas dėmesys į tai, kaip bendradarbiavimas švietimo ir mokymo srityje gali padėti siekti strategijos „Europa 2020“ tikslų. Europai būtinas pažangus investavimas ir politikos reformos, reikia įdėti daugiau pastangų siekiant įgyvendinti strategijoje „Europa 2020“ nustatytą pagrindinį tikslą, susijusį su mokyklos nebaigusių asmenų skaičiaus mažinimu. Pažymėtina, kad tarptautinis judumas suteikia galimybę įgyti naujų įgūdžių.

 
  
MPphoto
 
 

  Cătălin Sorin Ivan (S&D), în scris. − Am votat pentru acest raport, deoarece subliniază necesitatea unei investiţii mai mari în educaţie şi în training. Raportul pune un accent deosebit asupra prevenirii abandonului şcolar şi a promovării educaţiei şi îngrijirii copiilor. Îmbunătăţirea calităţii şi a eficienţei educaţiei şi formarea profesională, inclusiv îmbunătăţirea competenţelor de bază şi a folosirii limbilor străine ar trebui să fie priorităţi ale reformei în învăţământ. De asemenea, este foarte important ca tinerii să aibă acces la mai multe formări profesionale, precum şi la stagii de pregătire, pentru a se adapta mai uşor pe piaţa muncii. Sper ca, în curând, să putem vedea şi rezultate în acest domeniu.

 
  
MPphoto
 
 

  Lívia Járóka (PPE), in writing. − As the recent report of EU education ministers and the Commission points out, more efforts are necessary for reaching the EU2020 headline target for tackling early school leaving (ESL). The absence of early childhood education has been identified by several studies as one of the main reasons behind ESL and, despite the recommendation of the European Commission Network on Childcare to invest at least 1% of GDPs on early education, the vast majority of EU Member States still lag behind this level and the most vulnerable are most likely to be left out, or to enrol late and, even if they attend pre-school, the necessary services appropriate for their age and development are not secured. In the most disadvantaged micro-regions there is no pre-school service available, despite the usually high number of children and the fact that early childhood development plays an essential role in developing the necessary cognitive, emotional, social, and physical attributes (the absence of which increases the risk of ESL and low educational performance), or option of redirecting disadvantaged children into special schools. Poor performing pupils are also much more likely to fall victim to high risk behaviours, such as drug, criminality, or early parenthood.

 
  
MPphoto
 
 

  Sergej Kozlík (ALDE), písomne. − Fáza vzdelávania v rannom detstve sa pokladá za najdôležitejšiu pre budúcu úroveň dosiahnutého vzdelávania jednotlivca. Európska komisia v roku 1996 odporúčala, aby krajiny EU investovali aspoň 1 % HDP do vzdelávania a starostlivosti v rannom detstve. Podľa prieskumu OECD z roku 2004 dosiahlo tuto investičnú úroveň len 5 z 20 skúmaných krajín. V kontexte nestabilnej hospodárskej situácie a obdobia drastických úsporných opatrení sa na vzdelávanie v detstve často zabúda. Neinvestovanie v tejto oblasti však v skutočnosti spôsobí náklady, ktoré sa v budúcnosti prejavia ako nižší potenciálny hospodársky prínos, zvýšenie nákladov na zdravotnú starostlivosť, ochranu proti trestnej činnosti a protispoločenskému správaniu.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − Ho espresso voto favorevole alla relazione della collega on. Honeyball, poiché sono fermamente convinto che investire nel settore della formazione e dell’istruzione, in un periodo di crisi come quello attuale, sia sempre più necessario e non solo per il raggiungimento degli obiettivi connessi alla strategia Europa 2020. I tagli che molti Stati membri operano su questi settori mettono a rischio le competenze e le capacità della classe dirigente del domani. In tal senso, apprezzo gli sforzi contenuti nella relazione, volti ad un approccio cooperativo non solo tra i Paesi membri, ma anche tra il sistema formativo e il sistema industriale e imprenditoriale. E’ quanto mai necessario, infatti, che le imprese siano sempre più in dialogo con i diversi livelli di istruzione e formazione, per poter far sì che i giovani studenti europei sviluppino capacità e competenze specifiche, tali da renderli competitivi e pronti all’ingresso nel mercato del lavoro.

 
  
MPphoto
 
 

  Constance Le Grip (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport d'initiative de ma collègue Mary Honeyball intitulé "Education, formation et Europe 2020". Avec ce rapport, nous, députés européens, affichons notre volonté de promouvoir l'éducation des jeunes enfants, qui doit être une priorité, non seulement d'un point de vue moral, mais également d'un point de vue économique. En effet, force est de constater que le climat économique actuel ne prête guère à de tels investissements. La conjoncture actuelle est marquée par des politiques d'austérité généralisées qui touchent tous les postes budgétaires dont font partie l'Education et la formation. Pourtant, les avantages procurés par ces investissements sont nombreux : renforcement de la future main d'œuvre, réduction des coûts de santé futurs, perte fiscales réduites pour les gouvernements. Réduction de l'abandon scolaire, renforcement du soutien à l'enseignement supérieur dans le cadre de l'apprentissage tout au long de la vie et promotion de la mobilité transnationale pour l'acquisition de nouvelles compétences sont autant d'objectifs que je soutiens de toutes mes forces. J'estime que ce rapport apporte des propositions allant dans le sens de la construction d’une société plus harmonieuse, aussi, je ne peux que me réjouir que l'ensemble des groupes politiques ait approuvé ce texte.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Sectorul educaţional trebuie privit ca unul de maximă importanţă în toate statele membre, iar modul în care reglementăm acum învăţarea pe tot parcursul vieţii va avea un efect covârşitor asupra bunăstării generaţiilor viitoare ale Uniunii Europene. Deşi se fac demersuri de implementare şi popularizare la nivel extins a programelor de formare continuă pentru adulţi, consider că trebuie întreprinse eforturi considerabile în ceea ce priveşte reconversia profesională. Meserii apar şi dispar de la un deceniu la altul, iar numărul persoanelor care se află în incapacitatea de a mai derula activităţi lucrative pentru că nu ţin pasul cu evoluţia ştiinţei şi a tehnologiei este în continuă creştere. Mai mult decât atât, consider că creşterea vârstei de pensionare reprezintă un argument în plus pentru a demara investiţii solide în programe ample de recalificare profesională şi de învăţare pe tot parcursul vieţii, la nivelul întregii Uniuni.

 
  
MPphoto
 
 

  Elżbieta Katarzyna Łukacijewska (PPE), na piśmie. − W sprawozdaniu podsumowane są działania i wydarzenia w dziedzinie kształcenia i szkoleń oraz ich wpływ na realizację strategii „Europa 2020”. Opisano w nim kluczowe ustalenia i zalecenia, takie jak między innymi potrzebę wdrożenia reform politycznych oraz mądrych inwestycji, zwiększenie mobilności transnarodowej oraz zapewnienie lepszego dostępu do programu „Uczenie się przez całe życie”, które pozwolą na podniesienie poziomu kwalifikacji społecznych oraz na skuteczne przeciwdziałanie bezrobociu zarówno wśród osób młodych, jak i tych w wieku 50+.

Sprawozdawca podkreślił również jak ważna w obecnej sytuacji, jeżeli chodzi o kształcenie i rynek pracy, jest znajomość języków obcych. Omówiono także wagę wczesnego nauczania i rozwoju dzieci, problem starzenia się społeczeństwa i perspektywę pracy dla osób starszych, walkę ze zjawiskiem przedwczesnego kończenia nauki oraz problem słabego dostępu do stypendiów dla uczniów, szczególnie tych pochodzących z uboższych środowisk. Uważam, że wszystkie te zagadnienia wymagają większej uwagi i udziału wszystkich zainteresowanych stron oraz opracowania konkretnych, skutecznych rozwiązań. Z tego też powodu zagłosowałam za przyjęciem tego sprawozdania.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I supported this report and welcome the rapporteur’s statement that ‘There should be further research in to the idea of student grants at the pre-university stage of education. For many students across Europe from poorer backgrounds, education becomes unaffordable for their family way before they get to university age. They feel pressurised by their financial situation in to leaving school early and getting a job. Financial constraints make re-entering education and the secondary school level difficult as well. There have been schemes in many countries that sought to offer financial support directly to students from poorer backgrounds so that they can stay in school. It would be useful to do a study on the effectiveness of such schemes.’

 
  
MPphoto
 
 

  Barbara Matera (PPE), in writing. − I voted in favour of the report by Ms Honeyball on education, training and Europe 2020 for a number of reasons. Not only does this report encourage programmes that will help accomplish the Europe 2020 strategy, but many of the provisions also target issues that have arisen from the current economic crisis. The focus on lifelong learning (LLL) concentrates on developing a workforce that continues to accrue skills even after formal schooling has ended. The report also draws attention to the current status of youth unemployment in the EU. It is necessary to combat this growing problem by creating a more efficient school system and encouraging meaningful vocational education and training. Additionally, it is important to establish a system of early childhood education and care as this is the foundation for a student’s future success in the labour market and reduces educational costs in the long term.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport Education, formation et Europe 2020, qui rappelle que les jeunes sont particulièrement touchés par le chômage qui touche plus de 20% des jeunes européens. Ainsi, les formations professionnelles en alternance permettent un meilleur accès au monde du travail grâce à la dimension pratique qu'elles incluent. La difficulté des jeunes diplômés à accéder à un emploi doit conduire les Etats membres à analyser et évaluer la qualité de leur système éducatif afin que celui-ci prépare efficacement au marché de l'emploi, en offrant l'occasion d'une expérience professionnelle.

 
  
MPphoto
 
 

  Iosif Matula (PPE), în scris. − Faptul că, periodic, discutăm situaţia generală a educaţiei şi formării de pe întregul teritoriu al Uniunii ne ajută să evaluăm progresele înregistrate către atingerea ţintelor comune. Fără îndoială, cooperarea în educaţie şi formare poate sprijini îndeplinirea obiectivelor Strategiei Europa 2020. Trebuie să depunem mai multe eforturi pentru reducerea abandonului şcolar timpuriu, dar şi pentru creşterea procentului absolvenţilor de învăţământ superior, inclusiv prin acordarea de sprijin pentru tinerii care provin din familii cu greutăţi financiare.

Educaţia timpurie este, la rândul său, un factor extrem de valoros în dezvoltarea ulterioară a persoanei. Nu ne permitem să renunţăm la această componentă a formării, cu impact pozitiv pe termen lung asupra bugetelor naţionale şi asupra sănătăţii cetăţenilor, care contribuie la reducerea comportamentelor antisociale de mai târziu.

Învăţarea pe tot parcursul vieţii trebuie, de asemenea, încurajată, în condiţiile în care vârsta de pensionare creşte constant în Europa, iar bagajul de competenţe necesare angajaţilor este tot mai variat.

Recunoaştem fără reţineri importanţa participării cetăţenilor la programe de mobilitate transfrontalieră, dar încă nu am reuşit să eliminăm obstacolele în calea mobilităţii forţei de muncă. A venit vremea să extindem lista extrem de restrânsă a profesiilor recunoscute la nivel european şi să eliminăm barierele existente în statele membre.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Il mio voto è favorevole. E’ opportuno sollecitare gli Stati membri affinché diano la loro parte alla spesa per l'istruzione, la formazione, la gioventù, l'apprendimento permanente, la ricerca, l'innovazione nonché la diversità linguistica e culturale quale investimento per la crescita futura e un equilibrio economico.

 
  
MPphoto
 
 

  Jean-Luc Mélenchon (GUE/NGL), par écrit. – Ce rapport a le grand mérite de demander que les dépenses publiques pour l'enseignement soient déduites du calcul du déficit public des États membres. Je soutiens cette demande inédite et espère voir cette considération élargie à d'autres services publics. C'est pourquoi je vote pour ce texte, en dépit du soutien affiché à la stratégie Europe 2020 que je réprouve.

 
  
MPphoto
 
 

  Alajos Mészáros (PPE), írásban. − Az Unió többéves pénzügyi kerete előírja, hogy az EU hosszú távú költségvetésén belül legnagyobb százalékos növekedést az oktatásnak és a kapcsolódó ágazatoknak kell biztosítani. Ennek ellenére a tagállamok a jelenlegi gazdasági helyzet miatt sajnos lefaragják az oktatás és képzés költségvetését. Ezzel a tudásalapú gazdaság létrehozására irányuló célkitűzések kerülnek veszélybe. Az oktatás és képzés csak megfelelő állami finanszírozás mellett tudja biztosítani azt, hogy az oktatáshoz szociális, gazdasági, faji- és politikai megkülönböztetés nélkül hozzáférjen mindenki. A pénzügyi megszorítások megnehezítik a szociálisan hátrányos helyzetű diákok középiskolai, illetve egyetemi szintre való belépését. Egyetértek azzal, hogy meg kellene vizsgálni azon rendszerek hatékonyságát, melyek pénzügyi támogatást kínálnak e diákok számára tanulmányaik folytatásához. Az iskolai lemorzsolódásnak komoly következményei lehetnek, amennyiben a tagállamok nem hoznak intézkedéseket azon fiatalok érdekében, akik korán elhagyják az iskolát, és nem vesznek részt az oktatásban és a képzésben. Ezt a problémát is haladéktalanul kezelni kell, hiszen ők azok, akik a végzettség hiányában a legkevésbé tudnak elhelyezkedni a munkaerőpiacon. A válság a fiatalok foglalkoztatásában is érezteti negatív hatását, melynek következtében sok esetben a friss diplomások sem kapnak végzettségüknek megfelelő munkát. Ezért külön figyelmet kell fordítani a szakoktatásra és szakképzésre a felsőoktatási rendszerben. A munkaerő-piaci igényekkel összhangban jobb, célzottabb tájékoztatásra és pályaorientációra van szükség.

 
  
MPphoto
 
 

  Miroslav Mikolášik (PPE), písomne Investície do kvalitného vzdelávania a odbornej prípravy jednoznačne považujem za investície do konkurencieschopnosti európskeho hospodárstva. Rýchlo meniace sa podmienky na trhu práce si vyžadujú flexibilitu pracovnej sily, ktorá sa musí vedieť adaptovať na čoraz väčšiu škálu pracovných miest, aby si zabezpečila kvalitné a trvalé zamestnanie. Členské štáty však musia hľadať aj riešenia na vyváženie ponuky a dopytu na trhu práce v jednotlivých sektoroch národného hospodárstva. V tomto smere podporujem modernizáciu programov odbornej prípravy v odvetviach, ktoré sa netešia všeobecnej obľúbenosti najmä mladších generácií, avšak požiadavky spoločnosti si vyžadujú pravidelný prísun kvalifikovaných pracovníkov. Patria sem napríklad technické oblasti, oblasť výskumu a inovácií a energetický sektor, ktoré by mali byť viac propagované a zatraktívňované v povedomí ľudí. Do programu vzdelávania a odbornej prípravy treba podľa môjho názoru zahrnúť aj tradičné remeslá patriace ku kultúrnemu dedičstvu, aby sa zabránilo ich postupnému vymiznutiu a celkovej strate.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Bildung ist in einer freien Welt ein hohes Gut, das gefördert gehört. Die Zahl der Schulabbrecher ist EU-weit sicherlich deutlich zu hoch, und es müssen Maßnahmen gesetzt werden, um diese zu verringern. Im Bericht wird über die Notwendigkeit der Multilingualität gesprochen, die es EU-Bürgern deutlich erleichtert, über die Grenzen der einzelnen Mitgliedsstaaten zu gehen, um sich dort beruflich zu betätigen. Ich habe mich meiner Stimme enthalten, da darin keine Möglichkeiten aufgezeigt werden, wie man aus finanzieller Sicht die Bildungsfrage lösen könnte. Zwar ortet die Berichterstatterin hier Probleme, ein Diskurs über deren Lösbarkeit gibt es jedoch nicht. Vor allem was grenzüberschreitende Bildungswege betrifft, wäre es notwendig, sich Gedanken zu machen, wie man vor allem junge Menschen schon während ihrer Ausbildung finanziell unter die Arme greifen könnte.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Obwohl der Bericht auch gute Empfehlungen enthält, werden doch einige wichtige Schlüsselbereiche nicht direkt angesprochen, wie unter anderem die Problematik der immer mehr werdenden Schulabbrecher. Gerade in wirtschaftlich schwierigen Zeiten konzentrieren wir uns vor allem auf die finanzielle und wirtschaftliche Situation. Wir dürfen dabei jedoch nicht die jungen Menschen aus den Augen verlieren. Der Bericht betont zwar, dass die Perspektiven und Interessen des Schülers bzw. Studierenden beim Thema Bildung oberste Priorität haben sollten, aber mir fehlen konkrete Lösungsansätze zum Thema Schulabbrecher, bzw. Bildungsabbrecher, deswegen habe ich mich der Stimme enthalten.

 
  
MPphoto
 
 

  Justas Vincas Paleckis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pranešimą, kadangi dokumente pabrėžiami pagrindiniai ES politiniai prioritetai švietimo klausimais. Dabartinės ekonominės krizės akivaizdoje negalime mažinti finansavimo švietimo srityje, nes tai turės neigiamų padarinių ateities ekonomikai bei didins socialinę atskirtį. Tik penkios iš 27 ES valstybių sugebėjo įgyvendinti Europos Komisijos pasiūlymą dėl 1% nuo BVP skyrimo švietimui. Tad pritariu pranešime išsakytiems pasiūlymams dėl finansavimo didinimo ikimokyklinėms švietimo, daugiakalbystės skatinimo bei mokymosi visą gyvenimą programoms, nes be atsakingo požiūrio į švietimo programų vystymą negalėsime įgyvendinti „Europa 2014-2020“ užsibrėžtų tikslų.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Το πρόγραμμα «Εκπαίδευση και κατάρτιση 2020» (ΕΚ 2020) έρχεται ως συνέχεια του προγράμματος «Εκπαίδευση και κατάρτιση 2010». Ωστόσο, στο σημερινό δύσκολο οικονομικό περιβάλλον, οι έξυπνες επενδύσεις, οι στοχευμένες στην παραγωγή και την καινοτομία πρωτοβουλίες οφείλουν να βρεθούν στην πρώτη γραμμή, προκειμένου να επιτευχθεί η επαναφορά θετικών και βιώσιμων αναπτυξιακών ρυθμών. Παρά το γεγονός ότι η πρόταση της Επιτροπής λαμβάνει υπόψη ως ένα βαθμό τα παραπάνω δεδομένα, στην ανακοίνωση της Επιτροπής δεν συμπεριλαμβάνονται κρίσιμοι τομείς, όπως το δημογραφικό πρόβλημα στην Ευρώπη, τα γλωσσικά εμπόδια στην Ε.Ε., η μεγαλύτερη επένδυση σε προγράμματα δια βίου μάθησης και επανακατάρτισης ιδίως των κοινωνικών ομάδων με τις λιγότερες ευκαιρίες. Η παιδεία και η κατάρτιση, που αποτελούν ύψιστα κοινωνικά αγαθά, όχι απλώς δεν θα πρέπει να υποβαθμίζονται από την κρίση αλλά αντίθετα πρέπει να αναδεικνύονται ως όχημα διαφυγής από αυτήν. Σε αυτό το πλαίσιο κινείται η παρούσα σημαντική και για την Ελλάδα έκθεση την οποία και υπερψήφισα.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. O presente relatório apresenta o quadro estratégico para a cooperação europeia no domínio da educação e formação, domínios em que, reitero, importa investir mais para que possa ser possível cumprir os objetivos ambiciosos da estratégia Europa 2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Basandosi sul precedente programma di lavoro "Istruzione e formazione 2010", il programma "Istruzione e formazione 2020" (ET 2020) costituisce il quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione. Dalla relazione congiunta sulla situazione complessiva dell'istruzione e della formazione nell'UE pubblicata ogni due anni dai ministeri dell'Istruzione e dalla Commissione europea, emergono la necessità di un investimento intelligente unitamente alle riforme politiche e di maggiori sforzi per il conseguimento dell'obiettivo della strategia Europa 2020 relativo all'abbandono scolastico e all'istruzione terziaria; la constatazione che per la maggior parte dei cittadini dell'UE l'apprendimento permanente non è una realtà; e la necessità di mobilità transnazionale per acquisire nuove abilità. Auspicando che tali aree siano confermate quali priorità per la cooperazione europea per il prossimo ciclo di lavoro "ET 2020" (2012-2014), esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Mitro Repo (S&D), kirjallinen. − Äänestin tämän mietinnön puolesta, sillä koulutus on perusedellytys Euroopan henkiselle pääomalle. Euroopan vahvuutena on sen osaava väestö sekä laaja – erityisesti teknologinen – tietotaito. Muuttuvassa maailmassa mitään ei kuitenkaan voi pitää itsestäänselvyytenä. Eurooppa menettää jatkuvasti vetovoimaansa nousevien talousvaltojen rinnalla. Sijoittamalla tämän päivän koulutukseen sijoitamme tulevaisuuden innovaatioihin ja sitä kautta Euroopan kilpailukykyyn ja vetovoimaan.

Ikääntyvä väestö on yksi Euroopan suurimpia haasteita. Tämän vuoksi on tärkeää, että koko väestön osaamispotentiaali otetaan tarkoituksenmukaisesti käyttöön tarjoamalla opiskelumahdollisuuksia myös ikääntyneemmille kansalaisille. Pidän tärkeänä, että myös työnantajat tunnistavat roolinsa osaamisen edistäjinä. Esimerkiksi nuoren työntekijän onnistunut työhön perehdyttäminen edistää nuoren työelämään sopeutumista.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – Je regrette que les objectifs en matière d'éducation et de formation tout au long de la vie mis en place par l'Union européenne dans le cadre de sa stratégie "Europe 2020" soient encore loin d'être atteints. Je déplore également que certains Etats membres réduisent la part de leur budget destinée à l'éducation et à la formation professionnelle alors que la période actuelle nous impose au contraire de renforcer ces politiques. Je suis convaincu que la croissance économique doit être fondée prioritairement sur l'éducation. Je souscris donc pleinement à la résolution adoptée par le Parlement européen, qui prie les Etats membres d'investir dans l'éducation, la formation, et la recherche tout en accordant une attention particulière aux jeunes et aux personnes vulnérables. Il faut intensifier les efforts visant à établir un système européen de certification et de reconnaissance des qualifications, afin d'améliorer la mobilité tant en matière d'éducation que sur le marché du travail.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. ‘Education and Training 2020’ (ET 2020) is the strategic framework for European cooperation in education and training: it builds on the earlier ‘Education and Training 2010’ (ET 2010) work programme. Every two years, the education ministers and the European Commission publish a joint report on the overall situation in education and training across the EU and assessing progress towards common objectives. The report summarises the actions and developments during the first 2009-2011 cycle of implementing ‘ET 2020’ and suggests priority areas for European policy cooperation for the next cycle 2012-14. It highlights in particular how cooperation in education and training can support reaching the objectives of the ‘Europe 2020’ strategy. Key findings of the report: 1. Need for smart investment along with policy reforms; 2. More efforts are needed to reach the Europe 2020 headline target on early school leaving and tertiary education; 3. For the majority of EU citizens, lifelong learning is not a reality; 4. Transnational mobility for acquiring new skills; 5. Need to improve Europe’s skills base.

 
  
MPphoto
 
 

  Nikolaos Salavrakos (EFD), in writing. − I voted in favour of this report because it underlines several important objectives that need to be addressed in the development of education and training throughout Europe. There is a need for smart investment along with policy reforms; more efforts are needed to reach the Europe 2020 headline target on early school leaving and tertiary education; transnational mobility for acquiring new skills; and the need to improve Europe’s skill base.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – Je suis favorable à ce rapport qui met en garde les Etats membres sur les conséquences économiques et sociales désastreuses du décrochage scolaire dans l'UE. La crise compromet sérieusement l’avenir des jeunes. Le chômage des jeunes est passé de 15,5 % en 2008 à 22,5% en 2012, tandis que la proportion de jeunes de 15 à 24 ans qui ne travaillent pas, ne font pas d’études ou ne suivent pas de formation a augmenté de deux points. En 2010, 53 % des jeunes ayant quitté prématurément l’école étaient au chômage. Nous demandons aux Etats de se donner comme objectif un investissement total d'au moins 2% du PIB dans l'enseignement supérieur et de 3% pour la recherche. De plus, l'Europe doit parvenir, d'ici à 2020, à augmenter à 40 % le nombre de jeunes ayant une formation universitaire et à réduire à moins de 10 % le décrochage scolaire. Cet investissement dans l'éducation et la formation est absolument nécessaire si l'on veut que l'Union européenne soit capable de concurrencer les nouvelles puissances économiques mondiales.

 
  
MPphoto
 
 

  Joanna Senyszyn (S&D), na piśmie. − Poparłam sprawozdanie w sprawie kształcenia, szkolenia i strategii „Europa 2020”. To bardzo ważne sprawozdanie, którego skuteczna implementacja przyczyni się do zwiększania zatrudnienia, w szczególności kobiet, osób młodych i długotrwale bezrobotnych. Państwa członkowskie muszą inwestować w naukę, tj. kształcenie, szkolenie przez całe życie, badania naukowe i innowacje oraz poprawę kompetencji językowych. Konieczne jest lepsze dostosowanie szkoleń i profilu kształcenia do potrzeb rynku pracy. Istotne jest zwiększenie oferty w dziedzinie doradztwa edukacyjnego i zawodowego, propagowanie staży i nauki zawodu dla kobiet, a także tworzenie nowych możliwości w zakresie szkoleń w celu zwiększenia szans zatrudnienia w niskoemisyjnych sektorach gospodarki i sektorach zaawansowanych technologii. Popieram propozycję, aby – w obliczaniu deficytu budżetowego – w ramach paktu fiskalnego państwa członkowskie odliczały inwestycje w kształcenie i szkolenie, ponieważ zgodnie z celami strategii „Europa 2020” uznaje się je za kluczowy czynnik napędowy trwałego ożywienia gospodarczego.

 
  
MPphoto
 
 

  Csaba Sógor (PPE), írásban. − A jelenlegi helyzetben – tekintettel arra, hogy az Európai Unió történetében a legsúlyosabb, tartósan elhúzódó válságidőszakot éljük – az oktatás és a képzés, illetve a korai iskolaelhagyás megelőzése olyan befektetés, mely garanciája a sikeres válságmegoldásnak. Nagy szükség van arra, hogy a munkakereslet és munkakínálat aránya pontosan megfeleljen egymásnak, hogy elkerülhessük az ún. elveszett generációk létrejöttét. Ebben az egész életen át tartó tanulás programja segíthet leginkább, mert ennek révén lehet és kell is alkalmazkodni a változó lehetőségeket kínáló munkaerőpiachoz. A jobb minőségű oktatás és képzés révén a fiatal vagy éppen kevésbé fiatal nemzedékek növelik a válság leküzdésének esélyét. Nincs könnyű dolga a tagállamoknak: nehéz szinergiát teremteni a munkaerő-kínálat és a munkaerőpiac felszívóképessége között. Magas képzettséggel könnyebb elhelyezkedni, de vigyázzunk a magas végzettség „dömpingveszélyére”, hiszen a társadalomnak nagy szüksége van mesteremberekre, szakképzett munkásokra, valamint hagyományos mesterségeink továbbéltetésére is.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport d'initiative. En effet, il attire l'attention sur des lacunes dont il faut tenir compte, qu'il s'agisse du développement au cours de la petite enfance, du poids déterminant de l'apprentissage des langues, de la prise en considération des personnes âgées, etc.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. A Comissão Europeia apresentou a proposta que estabelece o programa "Educação e Formação para 2020", assumindo-se como o quadro estratégico para a cooperação europeia no domínio da educação e formação. Voto favoravelmente o presente relatório por entender que é fundamental aprofundar a formação ao longo da vida, reforçar os sistemas de formação profissional dual que garantem a interconexão entre teoria e prática e que permitem uma melhor entrada no mundo do trabalho, e melhorar os processos de reconhecimento de diplomas universitários à escala europeia, facilitando assim a mobilidade laboral. Apesar da crise financeira existente em muitos Estados-Membros, defendo que não se deve proceder a cortes orçamentais na área da educação devido ao fato do investimento neste setor específico ser extremamente importante para o desenvolvimento dos países, das suas economias e melhoria de qualidade de vida das populações. Só assim será possível alcançar os objetivos da estratégia "Europa 2020" em que o número de jovens com formação universitária deverá crescer para 40 % e proceder-se-á a uma redução para menos de 10% do abandono escolar precoce.

 
  
MPphoto
 
 

  Isabelle Thomas (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport Éducation, formation et Europe 2020. L'éducation et la formation sont des éléments essentiels pour atteindre les objectifs de la stratégie "Europe 2020" et pour la croissance future de l'Europe. Les difficultés économiques actuelles ne doivent pas être le prétexte à une diminution des moyens alloués à l'éducation et la formation. Afin de garantir les investissements pour l'avenir, les socialistes ont proposé d'exclure les investissements dans l'éducation et la formation du calcul de déficit national du pacte budgétaire. Comme le souligne le rapport, l'échec scolaire représente un coût plus élevé que celui de la crise. Il ne s'agit donc pas de faire des économies à court terme qui gageraient la croissance à venir. Pour les mêmes raisons, nous encourageons les États membres à consacrer au moins 2 % de leur PIB dans l'enseignement supérieur pour une économie basée sur la connaissance. Mais l'effort est aussi à porter sur l'éducation et la scolarisation des jeunes enfants, étape cruciale dans le développement des futurs travailleurs et citoyens.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru raportul privind educaţia şi formarea în contextul Strategiei Europa 2020. Pentru ca UE să iasă din actuala criză economică şi financiară, creşterea economică trebuie să se bazeze prioritar pe educaţie, cunoaştere, inovare şi politici sociale adecvate. În vederea depăşirii cu succes a acestei perioade, este importantă implementarea, în cadrul Strategiei UE 2020, în mod adecvat şi în întregime, a politicilor din acest domeniu.

Solicit statelor membre să acorde prioritate cheltuielilor pentru educaţie, formare profesională pe tot parcursul vieţii, cercetare, inovare şi diversitate lingvistică şi culturală, care sunt considerate investiţii pentru creşterea viitoare, asigurând, în acelaşi timp, valoarea adăugată a acestei investiţii.

Rata şomajului în UE a crescut la peste 20%, cu niveluri de peste 50% în unele state membre şi regiuni, iar tinerii, în special cei mai puţin calificaţi, sunt deosebit de afectaţi de criza economică şi financiară actuală. Subliniez faptul că tinerii au un rol cheie în atingerea obiectivelor principale ale Strategiei Europa 2020 în ceea ce priveşte ocuparea forţei de muncă, cercetarea şi inovarea, clima şi energia, educaţia şi combaterea sărăciei. Dezvoltarea economică şi socială, precum şi competitivitatea UE şi a statelor membre depind de investiţiile în educaţie şi formare, precum şi de calitatea serviciilor din aceste sectoare.

 
  
MPphoto
 
 

  Derek Vaughan (S&D), in writing. − This report, which I have supported, highlights the need for Member States to invest in education at all levels. A particular emphasis is placed on improving key skills, reducing the number of early school leavers, the modernisation of higher education, and developing strategies for lifelong learning. At a time when many countries have responded to the economic crisis by cutting their education budgets, this report rightly calls for Member States to protect or increase their investment in education and training. In addition to this, the report supports the introduction of small-grants systems for pre-university students who come from disadvantaged backgrounds, in order to encourage them to remain in education, thus improving social mobility.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), in writing. − This report shows very clearly the necessity of education: the basis for every citizen’s career. It becomes very clear that there is still a lot to be done for young people – dropouts – as well as for older people, if one just thinks of ‘life-long learning’. Education is a bare necessity and has to be available for everyone, regardless of their income.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Purtroppo l'apprendimento permanente non è ancora una realtà per tutti i cittadini europei e il sistema educativo europeo presenta diverse lacune: le conoscenze linguistiche insufficienti, ad esempio, continuano a rappresentare un enorme ostacolo alla mobilità ai fini dell'apprendimento.

Vi è poi da evidenziare come in tempi di crisi molti Stati membri siano tentati di operare tagli di bilancio alle voci istruzione e formazione, non considerando che i costi economici di un sistema educativo scadente in prospettiva futura sono significativamente più elevati rispetto ai costi della crisi finanziaria. Ho pertanto espresso il mio supporto alla relazione dell'on. Honeyball, che mira a sottolineare come la cooperazione in materia di istruzione e formazione, con uno sforzo congiunto effettivo, possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020.

 
  
MPphoto
 
 

  Janusz Władysław Zemke (S&D), na piśmie. − Popieram rezolucję w sprawie kształcenia, szkolenia i strategii „Europa 2020”, ponieważ zawiera istotne wskazówki pomocne w przezwyciężeniu skutków obecnego kryzysu głównie poprzez pobudzenie wzrostu gospodarczego oraz ograniczenie zjawiska wykluczenia społecznego. Sprawozdanie kładzie nacisk na zapewnienie wszystkim osobom szansy uczenia się przez całe życie – niezależnie od wieku, niepełnosprawności, płci czy przekonań. Podkreśla także konieczność zapewnienia wszystkim dzieciom dobrej jakościowo wczesnej opieki i edukacji oraz stworzenia systemu zapobiegającego przedwczesnemu porzucaniu nauki przez ludzi młodych. To bardzo ważne, gdyż w wielu regionach Unii Europejskiej, w tym w województwie kujawsko-pomorskim z którego pochodzę, głównymi poszkodowanymi na skutek kryzysu są osoby młode o najniższych kwalifikacjach. Dlatego niezbędne jest, by mogły one – dzięki łatwiejszej dostępności do szkół oraz odbywaniu praktyk – rozwijać kwalifikacje i zdobywać umiejętności językowe, co zwiększy ich szansę na znalezienie pracy.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. O relatório em apreciação é contraditório e centra-se naquilo a que podemos chamar de educação para o mercado e não educação para a vida como defendemos. Apesar disso, o texto contém um conjunto de referências sobre a atual situação nos Estados-Membros que identificam alguns dos problemas existentes, nomeadamente: o sub-financiamento público ao nível do ensino superior e da investigação; a relação entre os custos económicos decorrentes do insucesso e abandono escolar e o seu impacto no crescimento económico dos Estados-Membros; a abordagem à aprendizagem ao longo da vida; a insuficiente rede de ensino pré-escolar, entre outros aspetos. A contradição insanável deste relatório tem que ver com a subordinação da educação e formação ao cumprimento da Estratégia 2020 que, como sabemos, procura estabelecer no conjunto dos Estados-Membros uma escola e um ensino ao serviço dos interesses do mercado e não da formação integral do indivíduo para potenciar a sua criatividade, a elevação da sua consciência individual e coletiva.

 
  
  

Report: Jean-Marie Cavada (A7-0262/2012)

 
  
MPphoto
 
 

  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. Aprovo o presente Relatório, pois é necessário encorajar e não restringir o acesso à cultura. A União Europeia deve criar um Quadro Legal mais claro, simples e harmonizado para trabalhos audiovisuais de modo a alcançar um Mercado Único Digital. Atualmente, os diferentes sistemas regulamentares por toda a União Europeia previnem criadores de beneficiarem de um mercado consistente e harmonizado, bem como aqueles que os providenciam não podem desenvolver serviços online efetivos, o que ultimamente impede os cidadãos de acederem aos conteúdos audiovisuais. Sem um Mercado Cultural Europeu nunca conseguiremos alcançar uma verdadeira cultura pan-europeia e sem limites onde a diversidade cultural de todos os Estados-Membros deve estar acessível a todos os cidadãos europeus para uma verdadeira cidadania europeia.

 
  
MPphoto
 
 

  Sophie Auconie (PPE), par écrit. – Le secteur de l’audiovisuel européen doit faire face aux nombreuses mutations de son marché ces dernières années. Le développement de l’internet doit être appréhendé comme une opportunité pour lier les contenus à des plateformes de mise en ligne tout en assurant une juste rémunération aux auteurs. Cet appel du Parlement européen à mettre en place un véritable cadre en la matière doit être entendu. Éduquer les plus jeunes aux nouvelles technologies, favoriser des modes d’échanges et de paiements de ces œuvres et permettre une négociation équilibrée entre les auteurs, les producteurs et les consommateurs sont autant d’enjeux pour l’avenir de ce secteur.

 
  
MPphoto
 
 

  Zoltán Bagó (PPE), írásban. − Cavada képviselőtársam jelentése az európai audiovizuális ágazat fejlődésének fontos mérföldköve. Az internet jelenleg a fiatalok első számú információforrása, mely új csatornaként éri el az érdeklődőket. A digitális rögzítés lehetősége a kultúra számára is felbecsülhetetlen értékeket hordoz. Azért támogattam a jelentést, mert átfogóan ismerteti az audiovizuális ágazat jogi keretének problémáit, az alkotások legális kínálatára terjedő igényt, terjesztésükkor az online felhasználás nyújtotta lehetőségeket és a kalózkodás veszélyeit. A kulturális sokszínűség védelmét támogatja, melyet magam is sokszor hangsúlyozok. A jelentés egyik fontos pontjának tartom, hogy a médiaműveltség támogatására hangsúlyt fektet, hiszen a médiának nagy a társadalmi felelőssége. Másrészt támogatom a felvetést, miszerint a nyilvános archívumoknak ki kellene használniuk a digitalizáció eszközeit, ezzel is biztosítva a minél szélesebb körű hozzáférést ezen kultúrkincsekhez.

 
  
MPphoto
 
 

  Zigmantas Balčytis (S&D), raštu. − Balsavau už šį pasiūlymą dėl teisinės sistemos, palengvinančios audiovizualinių kūrinių tarpvalstybinį platinimą skaitmeninėje bendrojoje rinkoje, sukūrimą. ES kultūros ir kūrybos sektoriuose sukuriama 2,5% ES BVP, tiek pat, kiek automobilių pramonėje, todėl ES turėtų šį sektorių skatinti ir kurti teisėtai pasiūlai, naujovėms ir kūrybai palankią aplinką. Pritariu siūlymams pagerinti sąlygas įsigyti originalius kūrinius internete, sukurti alternatyvias naujoviškas nedidelių mokėjimų už kūrinius sistemas, pvz. mokėjimo SMS žinute. Pritariu raginimams nuolat taikyti tarptautinę audiovizualinių kūrinių identifikavimo ir numeravimo sistemą, kuri kiekvienam kūriniui suteiktų nuolatinį unikalų numerį ir todėl palengvėtų kūrinių judėjimas. Pritariu, kad ateityje reikėtų mažinti PVM skaitmeniniu formatu platinamiems kultūros kūriniams ir paslaugoms siekiant išspręsti internetu ir tiesiogiai teikiamų paslaugų nelygybės problemą.

 
  
MPphoto
 
 

  Elena Băsescu (PPE), în scris. − Am votat acest raport, deoarece piaţa europeană a produselor audiovizuale este deosebit de fragmentată. Este nevoie de o mai mare predictibilitate atât pentru deţinătorii de drepturi de autor, cât şi pentru consumatori. Crearea unei pieţe digitale unice presupune eliminarea tuturor barierelor în calea liberei circulaţii a produselor audiovizuale. Acest lucru trebuie să se producă respectând drepturile de autor şi asigurând o remuneraţie adecvată pentru deţinătorii de drepturi.

De asemenea, consider deosebit de importantă respectarea principiului neutralităţii internetului. Trebuie să permitem accesul nediscriminatoriu al consumatorilor la produsele audiovizuale distribuite pe internet. Atingerea unor obiective de interes general, precum pluralismul mass-media şi diversitatea culturală, necesită măsuri speciale. Comisia şi statele membre ar trebui să propună măsuri concrete în acest sens.

 
  
MPphoto
 
 

  Regina Bastos (PPE), por escrito. É essencial, para tornar o setor audiovisual europeu mais competitivo, apoiar os serviços on-line e ao mesmo tempo promover a diversidade cultural e o pluralismo dos media. Na UE, as indústrias culturais e criativas representam um número significativo de empregos e a sua contribuição económica é de cerca de 2,5% do PIB. Pelo que é essencial a criação de um sistema que favoreça a oferta legal acessível a todos e na qual seja concedida uma remuneração justa e proporcional aos autores e artistas envolvidos, por meio de contratos individuais ou acordos coletivos de trabalho. Esse mesmo sistema deve ainda ter em consideração que não deverão ser impostos constrangimentos jurídicos à negociação das licenças, assegurar a neutralidade da internet, adaptar o direito europeu às realidades da internet e era digital, garantir a segurança jurídica para os titulares de direitos e consumidores através de uma maior coordenação das regras legais entre Estados-Membros, permitir aos utilizadores de Internet segurança jurídica ao usar serviços de streaming e ainda integrar as novas tecnologias em programas nacionais de educação. Votei favoravelmente o presente relatório por considerar que as medidas nele incluídas contribuirão para a melhor promoção das obras audiovisuais na UE.

 
  
MPphoto
 
 

  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. − Appoggio la relazione dell'onorevole Cavada, che punta a inquadrare il panorama delle opere audiovisive e della loro distribuzione online, affrontando aspetti di primo piano e in continuo divenire come: la certezza in materia di diritti d'autore, chiedendo che si evitino situazioni di disparità nel trattamento fra i servizio online e non; una remunerazione per gli artisti che sia proporzionale rispetto a quanto generato dallo sfruttamento delle loro creazioni distribuite via web e l'armonizzazione delle aliquote IVA nei paesi membri.

 
  
MPphoto
 
 

  Sebastian Valentin Bodu (PPE), în scris. − Tehnologia digitală şi internetul modifică foarte rapid modul în care sunt produse, comercializate şi distribuite materialele audiovizuale. Din ce în ce mai mult, consumatorii doresc să poată viziona orice, oriunde, oricând şi prin intermediul oricărui dispozitiv. Modelele comerciale trebuie să evolueze cu rapiditate pentru a ţine pasul cu ritmul din ce în ce mai accelerat al evoluţiei tehnologice, care oferă noi oportunităţi pentru creatori şi distribuitori, creând, în acelaşi timp, noi aşteptări în rândul consumatorilor şi stimulând astfel creşterea şi crearea de locuri de muncă.

De producţia, finanţarea şi distribuţia operelor audiovizuale în UE se ocupă o reţea complexă de întreprinderi specializate mari, mijlocii şi mici, fiecare din ele având caracteristici specifice. Piaţa unică funcţionează şi oferă noi perspective şi posibilităţi atât consumatorilor, cât şi creatorilor şi furnizorilor de servicii. Consider că politica Uniunii în acest domeniu trebuie să aibă drept obiectiv crearea unui mediu care să favorizeze dezvoltarea de conţinuturi legale accesibile tuturor, inovarea şi creaţia.

 
  
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. − Il relatore presenta un'analisi completa di problemi (soprattutto fiscali e giuridici) e di prospettive dell'industria dell'audiovisivo e in particolare dei nuovi media, con osservazioni efficaci e raccomandazioni condivisibili; pertanto la relazione incontra il mio parere favorevole.

Il tema centrale è quello della comunicazione nell'era post-analogica, frammentata in mille mercati, che però sono interessati dal fenomeno generale di convergenza delle piattaforme. Riconoscendo con realismo le caratteristiche, per non dire i limiti, del mercato europeo, faccio mie alcune considerazioni: le nuove sfide e nuove opportunità, alla portata di industrie anche di modeste dimensioni, con spazi di creatività e di iniziativa degli autori; di qui la raccomandazione, per quanto possibile, per incentivi attraverso forme di remunerazione che incoraggino lo sviluppo di talenti, un regime fiscale più favorevole; abbattimento degli oneri amministrativi e burocratici; contrasto alla pirateria audiovisiva; neutralità della rete; interoperabilità delle piattaforme e libero accesso ai contenuti e ai mercati.

Un'ultima riflessione sul tema dell'alfabetizzazione tecnologica, problema che è stato forse sopravvalutato alla luce di alcuni dati bruti sull'utilizzo di Internet, ma che nondimeno continua a sollevare delicate questioni di partecipazione e cittadinanza che vanno debitamente considerate.

 
  
MPphoto
 
 

  Philippe Boulland (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport relatif à la distribution en ligne d'œuvres audiovisuelles dans l'Union européenne. Ce rapport vise à améliorer la compétitivité du secteur audiovisuel européen et à assurer, en priorité, la sécurité juridique des ayants droit et des consommateurs sur l'application des droits d'auteur. En outre, ce rapport constitue un appel positif en faveur de la promotion de la création européenne dans les offres légales et un soutien marqué au secteur des services en ligne.

 
  
MPphoto
 
 

  Anna Maria Corazza Bildt, Christofer Fjellner, Gunnar Hökmark och Anna Ibrisagic (PPE), skriftlig. − Vi röstade i dag för initiativbetänkandet om distribution på Internet av audiovisuella verk, eftersom det är viktigt att göra sektorn mer konkurrenskraftig genom en förenkling och förbättring av licens- och ersättningsfrågor. Vi röstade dock emot de punkter där man vill reglera formerna för hur upphovsmän ska få sälja sina verk samt att lägga större ansvar på operatörerna för konsumentskydd och värnande om upphovsrätten. Målet ska vara att hitta ett enkelt och tydligt regelverk som främjar den fria rörligheten och gör sektorn mer konkurrenskraftig, samtidigt som det finns en balans mellan värnandet av upphovsrätten och den privata integriteten.

 
  
MPphoto
 
 

  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. − Într-o societate informatică din ce în ce mai dinamică, industriile culturale şi creative trebuie să permită şi în viitor asigurarea unui număr important de locuri de muncă, la nivelul tuturor statelor membre. Acest lucru va permite totodată majorarea contribuţiei economice a domeniilor respective la produsul intern brut al ţărilor Uniunii. Nu în ultimul rând, trebuie să avem în vedere faptul că aceste sectoare contribuie semnificativ la educaţia tinerilor, domeniu prioritar al politicilor europene.

 
  
MPphoto
 
 

  Christine De Veyrac (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui permet de lancer des pistes de réflexion afin de soutenir notre secteur audiovisuel. C’est ensemble que nous devons œuvrer à la préservation de ce patrimoine unique au monde. Le soutenir, c’est aussi sécuriser l’espace culturel qui nous entoure. Lutter contre la fraude ne se fera qu’en offrant à chacun une offre licite riche et de qualité. Le texte que nous avons adopté aujourd’hui à une large majorité appelle à renforcer la compétitivité du secteur audiovisuel européen.

 
  
MPphoto
 
 

  Anne Delvaux (PPE), par écrit. – Mardi, en séance plénière, nous avons réclamé un meilleur accès aux œuvres audiovisuelles disponibles en ligne (films, musiques ou retransmissions en streaming), notamment en dehors du territoire national et des limitations linguistiques. Alors que le secteur culturel et créatif représente un potentiel économique énorme (environ 2,5 % du PIB de l'Union), l'enjeu principal de la distribution en ligne des œuvres audiovisuelles demeure l'accessibilité pour les utilisateurs et l'attractivité du contenu audiovisuel licite. L'offre illégale pullule et entrave les investissements dans le secteur. Le texte adopté insiste donc sur l'importance d'une offre légale plus diversifiée et soutient des créneaux d'exploitation plus flexibles. Nous avons donc proposé l'utilisation systématique de la norme ISAN pour l'identification des œuvres audiovisuelles ainsi qu'un taux réduit de TVA pour leur distribution en ligne dans tous les États membres.

 
  
MPphoto
 
 

  Edite Estrela (S&D), por escrito. Votei a favor do presente relatório sobre a distribuição em linha de obras audiovisuais na UE. Considero que a União deve ter como objetivo a criação de um ambiente que favoreça o desenvolvimento da oferta legal acessível a todos, da inovação e da criação. De referir que é necessário fazer com que sejam atingidos os objetivos legítimos de interesse geral, como o pluralismo dos meios de comunicação social e diversidade social.

 
  
MPphoto
 
 

  José Manuel Fernandes (PPE), por escrito. O setor das tecnologias da informação é, certamente, um dos que tem registado maior inovação e avanço tecnológico. Atualmente, e à distância de um clique, podemos aceder a uma panóplia de conteúdos que a maior parte das pessoas não fazem ideia. A chegada de novas tecnologias de transmissão de dados como o ADSL, a fibra ótica, internet por cabo, etc., possibilitam uma difusão infinda de conteúdos nomeadamente sob a forma de streaming. A distribuição em linha de obras audiovisuais na União Europeia carece de ser devidamente regulamentada uma vez que a crise que vivemos exige a busca de novas oportunidades de emprego a que poderão responder as indústrias culturais e criativas. Votei favoravelmente o relatório elaborado pelo colega Jean-Marie Cavada porque entendo que na era do digital, com as novas tecnologias de informação, o setor do audiovisual não pode constituir uma autêntica selvajaria onde os criadores são explorados por produtores e/ou empresas sem escrúpulos desrespeitando completamente as regras do mercado e com graves prejuízos, no que respeita a direitos de autor, quer para os criadores, quer para os Estados-Membros a que pertencem.

 
  
MPphoto
 
 

  João Ferreira (GUE/NGL), por escrito. A circulação de obras de arte e de criações artísticas, a difusão do conhecimento, das artes e da cultura, são em si mesmas elementos potenciadores do desenvolvimento humano e social. A distribuição em linha de obras audiovisuais constitui uma forte expressão da difusão cultural. A circulação de obras artísticas e culturais constitui claramente uma mais-valia para toda a sociedade - da que não se excluem artistas, autores e produtores. A política cultural não deve centrar-se na proteção dos direitos de propriedade e na criação de novos segmentos de mercado, sacrificando a fruição, como é defendido neste relatório, mas sim na sua orientação para uma crescente massificação do acesso à fruição cultural, assim como à própria criação cultural, salvaguardando os direitos de autor. Chamamos a atenção para a confusão (intencional) entre partilha – gratuita e sem fins comerciais – e pirataria. Esta confusão tem aberto campo a uma linha de hipervigilância, de punição, mesmo quando estas se demonstram prejudiciais à livre circulação de obras, acarretam elevados custos e se provam socialmente ineficazes.

 
  
MPphoto
 
 

  Monika Flašíková Beňová (S&D), písomne Ďalší rozvoj informačnej spoločnosti sa musí zameriavať na audiovizuálnu tvorbu nevyhnutnú pre rozvoj tohto trhu. Kultúrny a kreatívny priemysel predstavujú značný počet pracovných miest v Únii a jeho hospodársky prínos z hľadiska pridanej hodnoty predstavuje 2,5 % HDP. Hospodársky model trhu s audiovizuálnymi dielami za zakladá na rozličných územiach predaja, pričom každé územie má konkrétne fázy uvádzania pre rozličné médiá. Tento systém sa nesmie spochybňovať, pretože zabezpečuje dobrú obchodnú rovnováhu medzi všetkými partnermi sektora. Audiovizuálna produkcia v EÚ, jej financovanie a distribúcia predstavujú zložitú sieť veľkých, stredných a malých podnikov, z ktorých je každý špecializovaný a má svoju vlastnú špecifickosť. Jednotný trh funguje a ponúka nové perspektívy a možnosti pre spotrebiteľov, ako aj pre tvorcov a poskytovateľov služieb. Cieľom politiky EÚ musí byť vytvorenie prostredia, v ktorom sa podporuje rozvoj legálnej ponuky dostupnej pre všetkých, inovácie a tvorba. Musíme sústrediť naše úsilie na zabezpečenie právnej istoty v európskom digitálnom priestore online a dbať na to, aby sa predchádzalo situáciám nerovnakého zaobchádzania medzi službami online a offline.

 
  
MPphoto
 
 

  Lidia Joanna Geringer de Oedenberg (S&D), na piśmie. − W czasach, gdy internet jest najbardziej rozpowszechnionym narzędziem pracy i rozrywki, prawo własności intelektualnej musi nadążać za potrzebami konsumentów oraz rozwojem techniki. Poprawa usług w sektorze audiowizualnym, poprzez wspieranie usług online, ma ogromne znaczenie dla promowania cywilizacji europejskiej, różnorodności językowej i kulturowej. Europejscy nadawcy finansują ponad 80% produkcji oryginalnych treści audiowizualnych, a także pełnią zasadniczą rolę w promowaniu europejskiej branży twórczej.

Ważne jest, aby zarówno posiadaczom praw, jak i odbiorcom utworów zapewnić pewność prawną w odniesieniu do praw autorskich w europejskiej przestrzeni cyfrowej poprzez większą koordynację przepisów prawa państw członkowskich. Zasady swobodnego przepływu towarów i usług w całej Unii już mamy, ale paradoksalnie nie dotyczą one przestrzeni cyfrowej, której rdzeń stanowi właśnie wolność i brak barier. To musi się zmienić. Komisja powinna zwrócić się do przedsiębiorstw cyfrowych w całej Unii o umożliwienie nabywania usług cyfrowych w innym państwie członkowskim niż państwo, z którego pochodzi konsument.

Aby zapewnić lepszą ochronę prawną artystom przed nielegalnym udostępnianiem ich dzieł online, musimy zaproponować konsumentom konkurencyjną alternatywę. Na dzień dzisiejszy ok. 35,8% filmów jest ściąganych nielegalnie, a aż 98,8% danych pobieranych przy użyciu sieci P2P narusza prawa autorskie. Konsumenci często nie mają dogodnej legalnej alternatywy, więc korzystają z niedozwolonych praktyk. Musimy znaleźć rozwiązanie tego problemu. Popieram i zachęcam Komisję do dalszych starań na rzecz promowania i ulepszania dostępu do europejskiej kultury online.

 
  
MPphoto
 
 

  Jarosław Kalinowski (PPE), na piśmie. − Twórczość sektora audiowizualnego i kinematograficznego to nie tylko dziedzina sztuki, ale także część rynku, która zapewnia wiele miejsc pracy na terytorium UE. Wkład gospodarczy branży kultury i branży twórczej wyrażony w wartości dodanej wynosi 2,5% PKB. Aby zapewnić dalszy rozwój tego rynku powinniśmy stwarzać warunki do tworzenia materiałów audiowizualnych, a także chronić ich twórców. Zapominamy jednak, że w dobie internetu, dystrybucja i dostęp do materiałów audiowizualnych następuje coraz częściej poprzez nielegalne kanały. Konsumenci korzystający z tego rodzaju kanałów często nie zdają sobie sprawy ze znaczenia praw własności intelektualnej. W związku z tym należy odpowiednio informować konsumentów o wszelkich kwestiach związanych z prawem własności intelektualnej, które mogą zaistnieć w związku ze współdzieleniem plików w ramach usług z zakresu chmury obliczeniowej. Powszechność dostępu do materiałów audiowizualnych powinna spowodować, jak się wydaje, zwiększenie zarobków twórców i wykonawców tych materiałów. Tymczasem wynagrodzenie przez nich otrzymywane jest często bardzo niewielkie. Warto zatem zwrócić uwagę na znalezienie rozwiązań, które umożliwiłyby autorom i wykonawcom uzyskiwanie odpowiedniej gratyfikacji.

 
  
MPphoto
 
 

  Giovanni La Via (PPE), per iscritto. − La relazione dell'on. Cavada, riguardante la distribuzione di opere audiovisive nell’UE, solleva alcune questioni problematiche riguardanti gli aspetti giuridici, di accessibilità e di tutela dei diritti che investono il settore oggetto della relazione. L’importanza e la funzione che svolgono i materiali audiovisivi nei processi di apprendimento e informazione è a tutti nota. Tuttavia, con la diffusione capillare di internet, sorgono tipologie di problemi legate all’accessibilità di tali opere e, soprattutto, alla tutela efficace dei diritti d’autore. La giurisprudenza in materia dovrebbe, pertanto, garantire la quanto più capillare diffusione di un contenuto audiovisivo, tutelandone al contempo gli autori e i possessori di diritti di proprietà intellettuale. Le proposte individuate nella presente relazione incontrano il mio parere favorevole e sembrano andare nella direzione più corretta per affrontare il problema.

 
  
MPphoto
 
 

  Agnès Le Brun (PPE), par écrit. – Je me réjouis de l'adoption du rapport, porté par mon collègue Jean-Marie Cavada, qui permet l'amélioration de la diffusion des œuvres audiovisuelles sur internet. Ceci permettra un accès plus facile aux différentes oeuvres pour le public ainsi qu'une diffusion transnationale de celles ci. Cette plus grande accessibilité des œuvres engendrera mécaniquement un accroissement de leur popularité et donc de leurs audiences. Cette diffusion n'aura pas d'impact sur les droits d'auteurs car ces derniers sont protégés et reconnus par le Parlement européen comme des outils pour défendre la créativité. Grace à ce texte, auquel j'ai apporté un vote d'adhésion, des photos, des films ou autres documents couverts par les droits d'auteur mais dont les détenteurs ne peuvent être identifiés, pourraient être rendus publics dans l'ensemble de l'Union européenne. Cette législation permettra à tout un chacun d'avoir accès à ces "œuvres orphelines" et fera avancer le projet de rendre cet héritage culturel disponible en ligne.

 
  
MPphoto
 
 

  Constance Le Grip (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport de mon collègue Jean-Marie Cavada sur la diffusion d'œuvres audiovisuelles en ligne dans l'UE. A travers ce rapport, nous, députés européens, insistons sur la nécessaire mise en œuvre des règles concernant la diffusion, la mise à disposition et le visionnage d'œuvres audiovisuelles européennes. Le rapport met également l'accent sur l'éducation des citoyens de tous âges aux médias et au numérique, et cela dès leur plus jeune âge. De fait, j'estime qu'à l'heure où le poids des nouvelles technologies est de plus en plus important dans nos sociétés, il semble nécessaire de coordonner les règles régissant l'ensemble des dispositifs mis en œuvres liés aux nouvelles technologies. Ces dispositifs doivent être mis à la disposition de tous de manière sécurisée. C'est la raison pour laquelle je me réjouis que le Parlement appelle la Commission à agir sur la sécurité juridique des internautes et la protection des consommateurs.

 
  
MPphoto
 
 

  Morten Løkkegaard (ALDE), in writing. − The ALDE group abstained on the final vote to show the concern with the missed opportunity of modernising the European online audiovisual sector and the lack of European solutions. Especially paragraph 46 on buyout contracts was concerning and goes against the idea of contractual freedom. Further the report on the online distribution of audiovisual works promotes status quo and points to changes of the structure of the cultural industry as negative. The digitalisation was mainly seen as a challenge and problematic for the industry, instead of a possibility to increase the content available and the people reached within Europe.

 
  
MPphoto
 
 

  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. − Tema drepturilor de proprietate intelectuală asupra conţinuturilor audiovizuale, inclusiv în sfera digitală, este îndelung discutată la nivelul Uniunii Europene, până în prezent derulându-se numeroase încercări de armonizare în acest sens. Ceea ce cred, totuşi, că ne scapă din vedere este o abordare mai mult a cauzei şi mai puţin a efectelor, în speţă o chestiune de educare a cetăţenilor cu privire la importanţa protecţiei drepturilor de autor şi la utilizarea corectă a canalelor de distribuţie online. Mai mult decât atât, sistemele de învăţământ din statele membre trebuie să se centreze pe dezvoltarea de competenţe digitale şi pe integrarea noilor tehnologii în programele educaţionale, în aşa fel încât generaţiile viitoare să conştientizeze importanţa adoptării unei atitudini civice în mediul digital.

 
  
MPphoto
 
 

  David Martin (S&D), in writing. − I voted in favour of this report. With the imminent development of smart terminals, consumers will find it even easier to obtain direct access to audiovisual content via search engines. Given the plethora of content, the concern is that the links given the highest ranking by referral sites, which are inevitably controlled by the American giants, will direct consumers to non-domestic and non-European sites or services.

 
  
MPphoto
 
 

  Véronique Mathieu (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport sur la diffusion d'œuvres audiovisuelles en ligne dans l'UE, afin que les instances publiques ne restent pas à la marge du développement des nouvelles technologies mais s'emparent des potentialités qu'il réserve pour assurer une diffusion culturelle aux citoyens dans un cadre juridique protecteur pour les créateurs et les internautes. Les technologies numériques sont une opportunité pour les œuvres du patrimoine, elles doivent être accessibles à tous et donc enseignées aux citoyens de tous âges, elles devraient permettre une rémunération directe des créateurs.

 
  
MPphoto
 
 

  Iosif Matula (PPE), în scris. − Având în vedere specificitatea sectorului audio-vizual, dar şi fragmentarea pieţei europene online, se impune o abordare unitară a mai multor aspecte la nivel comunitar. Utilizarea online poate constitui o oportunitate reală pentru o mai bună difuzare şi o mai bună distribuire a operelor europene, cu condiţia ca furnizarea operelor audiovizuale să se facă legal, cu respectarea principiului drepturilor de autor. Analizând cifrele disponibile la nivel european, se poate constata un fenomen interesant: industriile culturale şi creative la care ne referim contribuie cu până la 2,5% la PIB, adică similar cu cifrele din industria auto. Cu atât mai mult se impune organizarea unor campanii de informare a publicului cu privire la importanţa drepturilor de autor, concomitent cu programe de promovare a competenţelor digitale şi mass-media pentru toţi cetăţenii UE, inclusiv pentru cei cu dizabilităţi.

Totodată, susţin facilitarea metodelor de plată online pentru operele audiovizuale, dar şi regândirea costurilor aferente, ca alternativă accesibilă pentru public, preferabilă piratării. Insist şi asupra importanţei de a adapta legislaţia europeană la realităţile internetului şi ale erei digitale, iar una dintre cele mai mari provocări o reprezintă încă împiedicarea accesului la platforme care oferă conţinuturi ilegale.

 
  
MPphoto
 
 

  Mario Mauro (PPE), per iscritto. − Vista la sempre maggiore necessità di promuovere un'offerta online convincente di contenuti audiovisivi e di incoraggiare l'innovazione, è essenziale che i nuovi metodi di distribuzione siano flessibili per consentire l'emergere di nuovi modelli commerciali e per rendere i prodotti digitali accessibili a tutti i cittadini dell'Unione, indipendentemente dallo Stato membro di residenza. Il mio voto è favorevole.

 
  
MPphoto
 
 

  Andreas Mölzer (NI), schriftlich. Das europäische Kino ist ein nicht zu unterschätzender Wirtschaftsfaktor. Europäische Produktionen bringen den Mitgliedstaaten einerseits Geld schon während des Drehs und sorgen zudem für eine Bekanntwerdung unterschiedlichster Regionen. Im Jahr 2010 wurden in Europa 1203 Filme produziert, in den USA „nur“ 754. Zahlreiche KMU profitieren durch Filmproduktionen des europäischen Binnenmarktes. In Zeiten des Internets wird es allerdings immer schwieriger, die legale Verbreitung audiovisueller Inhalte zu kontrollieren. Das führt dazu, dass es zu einer Ungleichbehandlung von Online- und Offlinediensten kommt. Viele audiovisuelle Dienste nutzen das Internet für den Vertrieb und die Vermarktung ihrer Inhalte und Leistungen. Ich habe mich meiner Stimme enthalten, da ich der Meinung bin, dass es mehrerer Ansätze bedarf, den audiovisuellen Markt im Internet zu regeln. Zum einen muss darauf geachtet werden, dass es zu keinen Urheberrechtsverletzungen kommt, zum anderen muss aber die Neutralität des Internets und der unkontrollierte Zugang für die User gewahrt bleiben.

 
  
MPphoto
 
 

  Katarína Neveďalová (S&D), písomne. − Distribúcia umeleckých diel vo filmovom a audiovizuálnom sektore nie je jednoduchá. V tomto sektore sa stretáva umenie aj priemysel. Keďže Európska únia musí byť orientovaná predovšetkým na kultúru a vzdelávanie, je nevyhnutné aby boli zabezpečené patričné prostriedky a príležitosti na šírenie európskych filmov. Rovnako je potrebné zabezpečiť účinné uchovávanie týchto diel a to hlavne prostredníctvom digitalizácie. Kultúrny priemysel nepredstavuje iba príležitosť pre umelcov, reprezentuje aj značný počet pracovných miest a jeho hospodársky prínos predstavuje 2,5% HDP, čo je rovnaké množstvo ako automobilový priemysel. Audiovizuálna produkcia v EÚ a jej distribúcia žiaľ predstavujú zložitú sieť veľkých, stredných a malých podnikov, z ktorých je každý špecializovaný a svojim spôsobom unikátny. Je nevyhnutné, aby EÚ mala jasný, prehľadný, jednoduchý a hlavne jednotný právny rámec pre audiovizuálne diela, pretože jedine takým spôsobom je možné dosiahnutie jednotného digitálneho trhu. Takéto zjednotenie pomôže k vzniku nových obchodných modelov a distribučných kanálov potrebných k zlepšeniu a zjednodušeniu dostupnosti pre spotrebiteľov naprieč úniou.

 
  
MPphoto
 
 

  Franz Obermayr (NI), schriftlich. Ich bin der Auffassung, dass vor allem bei der Verbreitung von audiovisuellen Inhalten dem Schutz von personenbezogenen Daten, sowie dem Recht auf Privatsphäre, sowie der Verbesserung der Sicherheit von Online-Vertriebsplattformen, einschließlich der Durchführung von Online-Zahlungen mehr Aufmerksamkeit gewidmet werden sollte. Es wird zunehmend problematischer, die legale Verbreitung audiovisueller Inhalte zu kontrollieren. Bei dem gegenwärtigen Internet-Überangebot ist zu befürchten, dass auch die Adwords-Referenzdienste, die z.B. von großen amerikanischen Anbietern betrieben werden, hauptsächlich auf Links verweisen, die den Verbraucher zu nichtnationalen und nichteuropäischen Sites oder Diensten weiterleiten. Ich habe mich der Stimme enthalten, weil es noch vieler Schritte bedarf, um den kontrollierten und legalen Vertrieb von Inhalten und Leistungen im Internet zu regeln.

 
  
MPphoto
 
 

  Justas Vincas Paleckis (S&D), in writing. − The audiovisual and cinema sectors are vital components of the EU’s cultural and creative industries, which collectively contribute added value to the economy to the tune of 2.5% of total GDP – as much as the automotive industry. I supported this report because it calls for a public environment that fosters the creation and accessibility of legal audiovisual content. Legal certainty and regulation of authors’ rights and copyright laws must exist in the European online environment in order to establish such beneficial conditions. The distribution and promotion of original European audiovisual content is vital to the development of European education and culture in today’s digital age.

 
  
MPphoto
 
 

  Γεώργιος Παπανικολάου (PPE), γραπτώς. – Ο οπτικοακουστικός τομέας συνδυάζει την πνευματική δημιουργία, τον πολιτισμό και την τέχνη με την βιομηχανία. Η συνύπαρξη των δύο αυτών διαφορετικών στοιχείων απαιτεί εργαλεία που θα ενθαρρύνουν την καλλιτεχνική έκφραση των δημιουργών – ιδίως των νέων – αναζητώντας ταυτόχρονα τρόπους ώστε αυτή να συμβάλει με θέσεις εργασίας και στην οικονομία. Ασφαλώς οποιαδήποτε σχετική πολιτική δεν μπορεί να αγνοεί τις νέες τεχνολογίες και την δυναμική που ο οπτικοακουστικός τομέας αποκτά μέσα από αυτές. Στην παρούσα έκθεση, την οποία και υπερψήφισα, τονίζεται μεταξύ άλλων ότι η πολιτική της Ένωσης θα πρέπει να θέσει ως στόχο τη δημιουργία ενός περιβάλλοντος ευνοϊκού για την ανάπτυξη της νόμιμης προσφοράς, προσβάσιμης σε όλους. Φράση που συμβαδίζει με την ηθική υποχρέωση που έχει η Ευρώπη για την προστασία του κατόχου των πνευματικών δικαιωμάτων χωρίς όμως αυτή να στερεί από τους πολίτες γνώση και εκπαίδευση.

 
  
MPphoto
 
 

  Maria do Céu Patrão Neves (PPE), por escrito. Votei favoravelmente o presente relatório que alia a distribuição em linha de obras audiovisuais e a necessidade de proteção dos direitos de autor, garantindo a segurança jurídica no espaço europeu em linha, tentando evitar situações de desigualdade de tratamento dos direitos entre os serviços em linha e fora de linha.

 
  
MPphoto
 
 

  Aldo Patriciello (PPE), per iscritto. − Considerando che l'espressione artistica dei creatori nel settore audiovisivo e cinematografico non è semplice, poiché costituisce, allo stesso tempo, un'arte e un'industria, è importante creare delle opportunità nonché degli strumenti per la diffusione dei film europei, poiché l'Unione europea deve innanzitutto essere orientata verso l'istruzione e la cultura. Inoltre, tenendo conto che le industrie culturali e creative rappresentano un numero significativo di posti di lavoro all'interno dell'Unione e il loro contributo economico in termini di valore aggiunto corrisponde al 2,5% del PIL, pari a quello del settore automobilistico; auspicando la realizzazione di un sistema internazionale d'identificazione delle opere cinematografiche, audiovisive e multimediali, e sottolineando la necessità di adattare il diritto europeo alle realtà di Internet e dell'era digitale, esprimo il mio voto favorevole alla proposta.

 
  
MPphoto
 
 

  Robert Rochefort (ALDE), par écrit. – J'ai voté pour la résolution sur la distribution en ligne d'œuvres audiovisuelles dans l'Union européenne. En effet, j'ai la conviction que nous devons agir au niveau européen pour lutter contre la fragmentation de ce secteur et progresser vers un marché unique du numérique. Le développement de ce marché numérique soulève des défis importants que nous devons surmonter ensemble. Ainsi, je me réjouis de la prise en considération, dans cette résolution, de la nécessité d'un secteur audiovisuel compétitif, créateur d'emplois et protecteur des intérêts des consommateurs et des ayants droit. Dans cet esprit, j'ai soutenu l'invitation faite aux Etats membres de bannir les contrats d'acquisition forfaitaire de tous les droits relatifs à la distribution en ligne d'œuvres audiovisuelles. J'estime en effet que les auteurs et les interprètes devraient recevoir une rémunération adéquate, équitable et proportionnelle au volume d'exploitation en ligne de leurs œuvres. Toujours dans ce même esprit, j'ai voté en faveur du principe de chronologie, qui permet aux œuvres audiovisuelles de bénéficier d'un système de préfinancement efficace.

 
  
MPphoto
 
 

  Raül Romeva i Rueda (Verts/ALE), in writing. − In favour. Key issues for our group are legal content, accessibility and collective rights management: the report recommends that legal content be made more attractive in quality and quantity (insisting on subtitled works) and up to date, especially in reviewing micropayment systems when needed. Insists also on greater coordination of legal rules between Member States and legal certainty for both consumers and right holders, recommends that the EU digital companies remove geographical controls across the Union and allow the purchase of digital services from outside the consumer's Member State of origin.

 
  
MPphoto
 
 

  Nikolaos Salavrakos (EFD), in writing. − I voted in favour of this report because the single market works, and offers new prospects and opportunities, both to consumers and to creators and service providers. The aim of EU policy must be to create an environment conducive to the development of universally accessible legal content, to innovation and to creation. It is encouraging that the issue of net neutrality is of fundamental importance in this new online environment.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Thérèse Sanchez-Schmid (PPE), par écrit. – 6,9% du PIB, 14 millions d'emplois, 860 milliards d'euros de chiffre d'affaires par an, un développement continu malgré la crise : les industries culturelles et créatives recèlent un fort potentiel de création, de croissance et d'emplois, qui demeure encore largement inexploité. Suite à mon rapport sur "libérer le potentiel des industries culturelles et créatives" voté l'année dernière, le Parlement vote aujourd'hui une résolution sur la distribution en lignes des œuvres audiovisuelles dans l'Union européenne. J'ai soutenu ce rapport, qui vise en particulier un meilleur accès aux œuvres audiovisuelles disponibles en ligne - films, musiques ou retransmissions (streaming) - notamment en dehors du territoire national et des limitations linguistiques. La contrefaçon et le piratage découragent les investissements dans ce secteur. Le rapport insiste donc sur l'importance de développer une offre légale plus diversifiée et de disposer de fenêtres d'exploitation plus flexibles. Enfin, la sécurité juridique du droit d'auteur et l'amélioration de la collecte de ces droits doivent être garanties à toutes les étapes du processus de création et de distribution.

 
  
MPphoto
 
 

  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Je soutiens ce rapport, qui a l'intention louable de proposer la création d'opportunités et de moyens de diffuser les films européens. Il est important que l'Union européenne ne se détache pas des canaux de l'éducation et de la culture. En préservant cela, nous rendrons service aux futures générations de jeunes européens.

 
  
MPphoto
 
 

  Nuno Teixeira (PPE), por escrito. Ao longo da última década, as indústrias culturais e criativas têm vindo a assumir uma crescente preponderância na economia europeia, empregando um conjunto significativo de pessoas e representando um valor acrescentado de 2,5 % do PIB, valor este equivalente ao setor automóvel. Voto favoravelmente o presente relatório por defender que a distribuição em linha de produtos audiovisuais constitui uma excelente oportunidade para reforçar o conhecimento das línguas europeias, visa reforçar uma maior proteção da liberdade de expressão e de pensamento, e que os serviços digitais devem estar à disposição de todos os cidadãos da UE. Considero ainda importante que sejam promovidas as competências digitais e a literacia mediática para todos os cidadãos da UE, assim como devem ser tidas em conta as regiões europeias geograficamente mais dispersas, como é o caso das Regiões Ultraperiféricas.

 
  
MPphoto
 
 

  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. − Am votat pentru Raportul privind distribuirea online a operelor audiovizuale în Uniunea Europeană.

Fragmentarea pieţei online este caracterizată prin bariere tehnologice, complexitatea procedurilor de acordare a licenţelor, diferenţe privind metodele de plată, lipsa interoperabilităţii pentru elemente esenţiale şi prin variaţii în ceea ce priveşte anumite taxe aplicabile bunurilor şi serviciilor. Consider că este nevoie de o abordare transparentă, flexibilă şi armonizată la nivel european, cu scopul de a progresa către o piaţă unică digitală. Subliniez că decalajul digital dintre statele membre sau regiunile UE reprezintă o barieră gravă în calea dezvoltării pieţei unice digitale. Recomand extinderea accesului la internet în bandă largă pe întregul teritoriu UE, în vederea stimulării accesului la servicii online şi la noile tehnologii.

Utilizarea online poate reprezenta o oportunitate reală pentru o mai bună diseminare şi o mai bună distribuire a operelor europene, în special a operelor audiovizuale, în condiţiile în care furnizarea legală a acestora se poate dezvolta într-un mediu de concurenţă corectă. Invit statele membre şi Comisia să promoveze soluţii de susţinere a digitalizării, a conservării şi a disponibilităţii în scopuri educaţionale a acestor opere, inclusiv la nivel transfrontalier.

 
  
MPphoto
 
 

  Marie-Christine Vergiat (GUE/NGL), par écrit. – L'internet a évolué plus rapidement que le droit européen. Nous devons donc aujourd'hui garantir une sécurité juridique dans l'espace numérique européen en ligne et veiller à éviter les situations d'inégalité de traitement entre les services en ligne et hors ligne. Cette résolution réaffirme le principe de la neutralité de l'internet, qui permet la diffusion d'offres au plus grand nombre, en mettant ainsi en avant la pluralité des médias et la diversité culturelle. De plus, elle rejette le principe de la licence paneuropéenne, qui aurait été une véritable porte ouverte à la monopolisation du marché des œuvres audiovisuelles par quelques gros acteurs au détriment de nombreuses PME, qui sont le vrai cœur de l'industrie cinématographique et audiovisuelle aujourd'hui. J'ai donc voté pour cette résolution qui s'attache à garantir un accès universel à des contenus internet variés tout en protégeant les petits acteurs d'une industrie européenne majeure. Exigeons que la Commission européenne et les États membres en tiennent compte dans la législation européenne à venir.

 
  
MPphoto
 
 

  Angelika Werthmann (ALDE), schriftlich. Der Bericht an sich ist mittlerweile etwas überholt und zeigt dennoch die notwendigen Erfordernisse einer Überarbeitung und die Schwächen des Systems auf. Es sollte ein Rahmen geschaffen werden, der es sowohl dem Markt als auch den Konsumenten erlaubt, gleichermaßen vom Markt zu profitieren.

 
  
MPphoto
 
 

  Iva Zanicchi (PPE), per iscritto. − Ho espresso il mio voto favorevole al testo dell'on. Cavada, che mira ad aumentare la competitività del settore audiovisivo europeo attraverso lo sviluppo di servizi online e delle nuove tecnologie per promuovere la diversità culturale all'interno dell'Unione.

È importante ricordare al riguardo, come sottolineato dal relatore, la necessità di ottenere giuste remunerazioni – basate su contratti individuali e meccanismi di gestione collettiva dei diritti – per gli autori e gli interpreti che si affidano a Internet per promuovere le loro opere.

 
  
MPphoto
 
 

  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. A circulação de obras e criações, a difusão do conhecimento, das artes e da cultura, é em si mesma um elemento potenciador da criatividade, da elevação da consciência humana, individual e coletiva. A distribuição em linha de obras audiovisuais constitui uma forte expressão da difusão cultural. A circulação de obras artísticas e culturais constitui claramente uma mais-valia social e económica para toda a sociedade - da que não se excluem artistas, autores e produtores. A política cultural não deve assentar na proteção dos direitos de propriedade e na criação de novos segmentos de mercado, sacrificando a fruição, como é defendido neste relatório, mas sim na sua orientação para uma crescente massificação do acesso e fruição culturais, salvaguardando os direitos de propriedade intelectual. É necessário ainda chamar a atenção para a confusão (aproveitada) entre partilha – gratuita e sem fins comerciais – e pirataria que tem beneficiado a linha política da censura, da hipervigilância, da punição, mesmo quando estas se demonstram prejudiciais à livre circulação de obras, representam elevados custos e se provam socialmente ineficazes.

 
Rättsligt meddelande - Integritetspolicy