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Förfarande : 2012/2321(INI)
Dokumentgång i plenum
Dokumentgång : A7-0222/2013

Ingivna texter :

A7-0222/2013

Debatter :

PV 01/07/2013 - 22
CRE 01/07/2013 - 22

Omröstningar :

PV 02/07/2013 - 9.14

Antagna texter :

P7_TA(2013)0301

Fullständigt förhandlingsreferat
Måndagen den 1 juli 2013 - Strasbourg Reviderad upplaga

22. Kooperativs bidrag till att övervinna krisen (kortfattad redogörelse)
Anföranden på video
Protokoll
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  Der Präsident. - Als nächster Punkt der Tagesordnung folgt die Aussprache über den Bericht von Patrizia Toia im Namen des Ausschusses für Industrie, Forschung und Energie über den Beitrag der Genossenschaften zur Überwindung der Krise (2012/2321(INI)) (A7-0222/2013).

 
  
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  Patrizia Toia, relatrice. - Signor Presidente, onorevoli colleghi, nella crisi c'è una parte di imprese – le cooperative – che ha dimostrato di resistere di più e meglio delle altre, di essere capace di tenere duro, difendere l'occupazione – anzi di crescere nella crisi – anche in ragione del valore che si dà al lavoro e grazie al legame con il tessuto sociale e la comunità del territorio.

Le cooperative sono imprese che non perseguono prioritariamente il profitto, ma vogliono promuovere con una gestione economica equilibrata il lavoro, il welfare, i consumi e contribuire allo sviluppo locale anche con buoni progetti imprenditoriali come nel campo energetico. Tutto ciò è così vero che si è inaugurato il termine "resilienza" per dimostrare questa resistenza che oggi molti studi certificano. Resilienza più forte, voglia e determinazione di stare in piedi, capacità di difendere la propria attività e di generare occupazione.

La nostra relazione di iniziativa vuole mettere in luce un fenomeno particolare in questo mondo, cioè il ruolo delle cooperative di fronte alle crisi produttive e alle ristrutturazioni aziendali. Quando un'impresa sta fallendo e vuole chiudere i battenti, ecco che si possono fare diverse trasformazioni: possono esserci processi di management leveraged buyout, ma ci possono essere anche forme di workers buyout – lavoratori che si mettono insieme, si fanno cooperativa, per continuare l'attività. Noi dobbiamo lasciare aperte tutte queste possibilità. L'Europa deve sostenerle, anche con appositi strumenti, perché c'è un ruolo attivo delle cooperative nelle ristrutturazioni per salvare le imprese dalla crisi.

Ci siamo dati una strategia di reindustrializzazione e di crescita di nuove imprese; dunque il primo passo è difendere le imprese che ci sono e accompagnarle nella crisi. Il modello cooperativo, con la sua dinamicità, la capacità di adattarsi al cambiamento, per flessibilità e sostegno delle reti locali è quantomai interessante per l'economia europea. È naturalmente la visione di economia sociale e di mercato che l'Europa rivendica come modello, ma per il quale non fa abbastanza. È una sfida di cultura economica, perché queste imprese sono una leva potente di sviluppo e possono essere molto competitive.

Se l'Europa facesse di più in questo campo rafforzerebbe il proprio patrimonio economico e produttivo, perché è un grave errore relegare questo settore – anche se è solo una parte dell'economia continentale – nella marginalità o nella debolezza. C'è anzi uno studio – come segnala Scalvini che è un leader del settore – del Dipartimento del tesoro americano che evidenzia come, per Fannie Mae e Freddie Mac, una struttura cooperativa avrebbe evitato i disastri finanziari dai quali poi è partita la crisi globale. Interessante, io credo, come lezione per la nostra visione di economia e di finanza.

In sintesi la relazione che si rifà alla risoluzione che votammo in questo Parlamento alla fine della precedente legislatura, proprio sulle imprese dell'economia sociale e di mercato, segnala le buone pratiche già esistenti in molti Stati membri dell'Unione – di casi di cooperative che hanno salvato imprese dal fallimento – e chiede che l'Europa faccia di più, la Commissione faccia di più e in maniera più calibrata.

Si chiede un rafforzamento degli uffici della Commissione – da dedicare a ciò, specificatamente – si chiede che si valorizzi il settore, lo si faccia partecipe del dialogo sociale e che in futuro si prevedano – passando dai progetti pilota – anche linee di bilancio dedicate al sostegno a queste pratiche di ristrutturazioni.

Penso che l'Europa debba avere più coraggio nell'indicare nuovi modi di fare economia e impresa, per valorizzare il suo capitale civile anche sul piano economico perché qui ci sono rilevanti vantaggi economici e si esce un po' da quella logica di assistenzialismo nella quale spesso il settore, ingiustamente, è relegato. Si deve fare di più per dare concretezza nel mettere in campo strumenti e misure concrete e adeguate.

 
  
 

Catch-the-eye-Verfahren

 
  
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  Csaba Sógor (PPE). - A szövetkezetek az Európai Unióban nagyon fontos közösségi jellegű és bizonyítottan hatékony kezelőeszköz szerepét töltik be. A közép-kelet-európai térség államaiban státusuk és működésük a kommunizmus ideje alatt sajnos kissé kompromittálódott. A jelenlegi hosszantartó válság kezelésében megmutatkozó szerepük tagadhatatlan. Számuk és jelentőségük valamennyi tagállamban nőtt. A foglalkoztatottsági arány körükben felfelé ívelő tendenciát mutat, és az összetett válsághelyzet ellenére csődellenállóbbak a hagyományos vállalatoknál, sőt regionális szinten munkaerő-integrációs szerepük is hangsúlyos. A szövetkezetek nyitottabbak a hagyományos vállalkozásoknál. Flexibilitásuk az új és innovatív ágazatokban olyan alkalmazkodási képességről tanúskodik, mely révén sikerült fenntartani tevékenységüket. Sajátos stratégiájuk a kollektív megoldás. A szövetkezeti modellre jellemző pozitív mechanizmusok összehangolása révén számos, a szövetkezeti ágazat keretén belül szervezett tevékenység versenyképességét növelhetné egy egységes uniós szintű szabályozási keretrendszer.

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D). - Felicito a colega Toia por colocar na agenda europeia a extraordinária capacidade de desempenho que o setor cooperativo demonstra nestes tempos de crise que atravessamos. Saliento, sobretudo, a sua adequação e potencial para gerar respostas sustentáveis, que muito precisamos, nos domínios económicos sociais e ambientais, tão duramente atingidos. A maior resistência demonstrada pelas empresas cooperativas, inclusivamente pelas financeiras, resulta do seu modelo de empresas de pessoas que colocam em primeiro lugar os interesses de todos os seus membros, fazendo da sua participação e da sua segurança a médio e longo prazo princípios inalienáveis. Modelo claramente oposto as que se concentram na busca de lucros elevados de curto prazo para servir os interesses de uns poucos e que nos conduziram a esta crise. Apelo, por isso, a um impulso prático e ambicioso para que o modelo cooperativo sirva os que procuram emprego e todos os que tentam garantir a continuidade das suas empresas para que encontrem nele uma valiosa forma de se organizarem e financiarem a sua atividade.

 
  
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  Angelika Werthmann (ALDE). - Mr President, there are more than 150[nbsp ]000 cooperative enterprises in the European Union owned by more than 120[nbsp ]million members. They provide jobs for over five million people. Our rapporteur is trying to support the development of such cooperatives.

If I look at it in detail, I have to say that this report asks for too much, namely for too much regulation, although it has to be noted very positively that there are cooperatives which are active in the field of renewable energy. They should be strongly supported, especially in view of the 2020 priorities defined in the Renewable Energy Sources Directive of 2009.

 
  
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  Sari Essayah (PPE). - Arvoisa puhemies, osuuskuntatoiminnalla on hyvin erilaiset historialliset juuret eri EU:n jäsenvaltioissa. Samoin niiden lainsäädännöllinen kehys ja myöskin verotuskohtelu vaihtelevat maasta toiseen. Siksi tämä mietintö melko yleisluontoisella tavalla kuvailee osuuskuntien mahdollisuuksia eri maissa, erityisesti talouskriisin olosuhteissa.

Se, että osuuskuntamalli poikkeaa voitonjaossa muun muassa osakeyhtiöistä, on luonut kriisin aikana vakautta ja kestävyyttä, niin kuin täällä moni kollega on todennut. Se on vastapainoa osakeyhtiöitten kvartaalitaloudelle.

Erityisesti haluaisin nostaa esille työllisyys- ja yritysosuuskunnat, joissa työttömiksi jääneet henkilöt ovat voineet kehittää omaa toimintaansa vähitellen vastaamaan osallistuvien yrittäjien tarpeita ja myöskin kehittää omaa liiketoimintamallia sitä mukaan, kun muun muassa asiakaskunta on kasvanut. Esittelijä aivan oikein kehottaa jäsenvaltioita laatimaan sellaista sääntelykehystä, jolla helpotetaan yrityksen luovuttamista työntekijöille, esimerkiksi konkurssin uhatessa.

 
  
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  Josefa Andrés Barea (S&D). - Señor Presidente, agradezco a la señora Patrizia Toia este informe sobre la resistencia de las cooperativas ante la crisis.

Las cooperativas son un éxito y se debe a su modelo de gobernanza por la gestión democrática y la participación directa, por la participación en los beneficios, por la educación, la formación y la información como base de la gestión; porque se arraiga en las comunidades haciendo cohesión social y cohesión territorial; por un enfoque de gestión a largo plazo que da una economía territorial más sostenible. Además, son innovadoras, porque crean nuevos sectores: servicios sociales, sanitarios, digitales, interés general.

El marco financiero plurianual debería apoyar a las cooperativas y posibilitar el acceso al crédito, no recortar, no asfixiar. Esta Comisión, el Consejo y los Estados miembros deben trabajar para un crecimiento sostenible y social. Este informe va por ese camino.

 
  
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  Νίκος Χρυσόγελος (Verts/ALE). - Κύριε Πρόεδρε, οι νέοι συνεταιρισμοί, θα λέγαμε οι συνεταιρισμοί που ανταποκρίνονται στις εφτά βασικές αρχές, παίζουν ένα πολύ σημαντικό ρόλο και για την οικονομία και για την κοινωνική συνοχή αλλά και για την κοινωνική και περιβαλλοντική υπευθυνότητα. Οι χώρες που βρίσκονται σε κρίση είναι αυτές που χρειάζονται περισσότερο σήμερα τη στήριξη των συνεταιρισμών, ώστε να μπορέσουν να δημιουργήσουν νέες και βιώσιμες οικονομικές δραστηριότητες αλλά και να απορροφήσουν τα εκατομμύρια ανέργους που υπάρχουν σε χώρες όπως είναι η Ελλάδα.

Από την άλλη μεριά όμως βλέπουμε ότι έχουμε τεράστιες δυσκολίες, αφενός γιατί το θεσμικό πλαίσιο αλλάζει συνέχεια. Στη χώρα μου για παράδειγμα, στην Ελλάδα, δημιουργήθηκε ένα θεσμικό πλαίσιο, το οποίο άλλαξε πολύ γρήγορα, πριν καν εφαρμοστεί. Διαλύθηκε η υπηρεσία η οποία ήταν υπεύθυνη να προωθήσει τις διευκολύνσεις για να αναπτυχθούν οι κοινωνικές συνεταιριστικές επιχειρήσεις. Βλέπουμε ότι οι συνεταιριστικές τράπεζες δεν εντάσσονται στην ανακεφαλαιοποίηση και δημιουργούνται πολύ μεγάλες δυσκολίες για την επιβίωσή τους και, ενώ η Τρόικα θα έπρεπε να έχει από την πρώτη στιγμή συναντηθεί μαζί τους, μόλις πρόσφατα δέχτηκε να συναντηθεί με εκπροσώπους των ελληνικών συνεταιριστικών τραπεζών.

 
  
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  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL). - Senhor Presidente, o cooperativismo é uma forma de organização económica com especificidades, valores e princípios que se opõem à lógica do mercado privado. A socialização dos lucros em prol da empresa cooperativa, os princípios da igualdade entre os membros que a integram, a forte ligação económica e social ao meio em que se integram, o respeito pelas relações laborais são valores que, no quadro do acentuar das políticas neoliberais, urge defender e apoiar. Por isso, estamos em geral a favor deste relatório.

No entanto, há todo um enquadramento no relatório com o qual discordamos: a inclusão do cooperativismo no mercado único, que se baseia nas lógicas da competitividade e da colonização das economias mais fragilizadas pelos mais fortes, vai diametralmente contra os princípios que regem o cooperativismo.

Por outro lado, seria importante que se tivesse clarificado que, aquando de um processo de transformação de uma empresa em solvência numa cooperativa, não fossem os trabalhadores a herdar as dívidas que não foram criadas por eles, mas sim pelos gestores privados. O estímulo às cooperativas deve fazer parte da estratégia do crescimento das economias, mas não pode servir para transferir as dívidas e todos os problemas dos empresários para os trabalhadores.

 
  
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  Franco Bonanini (NI). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, verrei congratularmi con l'onorevole Toia, non per solidarietà fra italiani, ma perché ha svolto una relazione veramente completa e molto precisa.

Il modello cooperativo è un modello che, in questa difficile fase che stiamo vivendo, rimette al centro l'economia reale dopo anni di finalizzazione delle attività economiche, stimolando la diffusione di una microeconomia che rappresenta un'importante forma di economia sociale. Le cooperative sono spesso anche intimamente legate allo sviluppo e alle produzioni locali e gestiscono spesso servizi essenziali per i cittadini, svolgendo una funzione importante nel segno di uno sviluppo sostenibile e inclusivo improntato alla valorizzazione delle produzioni locali, delle culture di appartenenza e dei presidi umani in tempo di globalizzazione a volte sfrenata.

Io posso solo dare un consiglio, ossia occorre individuare un quadro normativo in grado di contrastare e individuare quei tentativi strumentali che intendono inserirsi nel mondo cooperativo senza rappresentarlo.

 
  
 

(Ende des Catch-the-eye-Verfahrens)

 
  
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  Maria Damanaki, Member of the Commission. - Mr President, the Commission would like to thank Ms Toia for her excellent report which gives us the opportunity to explain briefly our policy on the promotion of cooperatives.

The key goal of the Commission’s policy is to create a stable legal and administrative environment at European level but also in every Member State. I agree with the rapporteur and most of the speakers who underlined that cooperative and other social economy enterprises create jobs for millions of our people, including vulnerable citizens facing the crisis. I also agree with the fact that these cooperative businesses are more resilient to the crisis itself.

The Commission is therefore paying particular attention to ensuring that these particular principles, specific needs, goals, efforts and the working style of cooperatives are taken into account and respected. This is done in all areas of Union policy, such as in state aid, accounting, company law, competition, social services of general interest and others.

That is why we very much welcome the comments in the report and the calls for action. The policy in favour of cooperatives has always been high on the Commission’s agenda. At present there are a number of ongoing initiatives and activities to which I believe it is worthwhile to draw your attention.

Vice-President Tajani is currently organising a working group on cooperatives which will hold its first meeting in his presence on 10 July. This meeting will be followed by two more meetings during the year. At the end of this action the Commission expects to have a number of innovative solutions to the most urgent problems faced by cooperatives, which can be supported by concrete European actions.

The aim of the working group is to assess the specific needs of these organisations in relation to all the issues found in Ms Toia’s report. Examples of these needs are a stable regulatory framework, financial and business support, promotion of the cooperative model among young people, internationalisation and business transfers, especially of enterprises in difficulty. All these issues are mentioned in the report we are discussing today and the Commission is aware of them.

Regarding in particular business transfers and restructuring, which constitute a whole chapter in Ms Toia’s report, in February 2013 the Commission convened the first session of the transfers of business expert group. The group met for the second time last week and its work will proceed at a meeting which will soon take place.

The European Confederation of Worker Cooperatives participates in this expert group. It is also invited to give input to a parallel study which will gather data about the various facets of a business transfer. A final conference is planned for early 2014; it will showcase the good practices identified by the expert group in the study. We hope that we will then have a concrete programme corresponding to the report’s conclusions.

 
  
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  Der Präsident. − Die Aussprache ist geschlossen.

Die Abstimmung findet am Dienstag, 2.[nbsp ]Juli 2013, um 12.00[nbsp ]Uhr statt.

Schriftliche Erklärungen (Artikel 149 GO)

 
  
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  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. În ultimii ani, s-a observat că, în ciuda crizei cu care se confruntă economia europeană, au existat şi există o serie de entităţi care au rezistat la recesiune, respectiv cooperativele. Permiţând micilor antreprenori, deseori grupuri de cetățeni, să își asume responsabilități antreprenoriale, inclusiv în domenii precum serviciile sociale și de sănătate, serviciile școlare, serviciile comerciale, comunicațiile, cooperativele au reuşit să promoveze în mod eficace antreprenoriatul la scară microeconomică, mai ales în zone îndepărtate sau dezavantajate. Cooperativele reprezintă astfel un model de dezvoltare capabil să răspundă unor nevoi noi. Ele stimulează crearea de locuri de muncă mai bine decât alte modele datorită capacității lor de a se adapta la schimbare şi de a-și păstra activitatea, în caz de risc, sunt ancorate în economia locală, aducându-și aportul la dezvoltarea locală durabilă și garantează faptul că activitatea lor nu este delocalizată, chiar și atunci când operează la nivel internațional. În plus, au fost create cooperative în sectoare noi și inovatoare și există dovezi că asemenea structuri au reuşit să reziste la criză, în special în ceea ce privește băncile cooperatiste și cooperativele din industrie și din sectorul serviciilor (cooperativele de lucrători, cooperativele sociale și cooperativele formate de IMM-uri).

 
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