Torna al portale Europarl

Choisissez la langue de votre document :

  • bg - български
  • es - español
  • cs - čeština
  • da - dansk
  • de - Deutsch
  • et - eesti keel
  • el - ελληνικά
  • en - English
  • fr - français
  • ga - Gaeilge
  • hr - hrvatski
  • it - italiano
  • lv - latviešu valoda
  • lt - lietuvių kalba
  • hu - magyar
  • mt - Malti
  • nl - Nederlands
  • pl - polski
  • pt - português
  • ro - română
  • sk - slovenčina
  • sl - slovenščina
  • fi - suomi
  • sv - svenska
 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 24 ottobre 2017 - Strasburgo Edizione rivista

Conclusioni della riunione del Consiglio europeo del 19 e 20 ottobre 2017 e presentazione dell'agenda dei leader (Costruire insieme il nostro futuro) (discussione)
MPphoto
 

  Elly Schlein (S&D). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, Presidente Tusk, giovedì in commissione LIBE abbiamo approvato con ampia maggioranza un'ambiziosa riforma di Dublino, che il Parlamento porta al negoziato con il Consiglio sfidando gli egoismi nazionali, ma con cui lanciamo anche un segnale forte ai cittadini europei. Almeno una delle tre istituzioni mette in campo soluzioni comuni basate sulla solidarietà. La più grande svolta è che abbiamo finalmente cancellato il criterio ipocrita del primo paese di accesso e lo abbiamo sostituito con un meccanismo permanente di ricollocamento, cui devono partecipare tutti gli Stati membri.

Noi siamo pronti. Consiglio, dove sei? Su quali elementi avete trovato accordo? È vergognoso che la discussione su Dublino slitti in primavera e che abbiate passato un anno e mezzo con la proposta della Commissione sul tavolo a occuparvi solo di esternalizzare le nostre frontiere, mentre sulla solidarietà interna non siete stati in grado di fare un solo passo avanti.

Mi faccia un favore, Presidente Tusk: ha detto che ricorderà ai governi che firmando i trattati hanno firmato anche l'articolo 2. Ricordi loro che vale anche per l'articolo 80, che vuole solidarietà ed equa condivisione delle responsabilità. Vuole essere guardiano dell'unità europea, come dice? Allora faccia sua la proposta del Parlamento, perché non c'è unità senza solidarietà. Non sono le quote a non avere futuro, Presidente, ma un'Unione basata sull'unità di mera facciata.

 
Note legali - Informativa sulla privacy