Proposta di risoluzione - B6-0248/2006Proposta di risoluzione
B6-0248/2006

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

3.4.2006

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Elisabeth Schroedter, Marie Anne Isler Béguin e Milan Horáček
a nome del gruppo Verts/ALE
sulle elezioni presidenziali in Bielorussia

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B6-0234/2006

Procedura : 2006/2546(RSP)
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B6-0248/2006
Testi presentati :
B6-0248/2006
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B6‑0248/2006

Risoluzione del Parlamento europeo sulle elezioni presidenziali in Bielorussia

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulla Bielorussia, in particolare quella del 6 febbraio 2006,

–  vista la politica europea di prossimità che è volta ad estendere la pace e la stabilità ai paesi confinanti con l'UE, ai fini di una più stretta cooperazione e della condivisione dei valori della democrazia, dello stato di diritto e del rispetto per i diritti dell'uomo e le libertà civili,

–  vista la dichiarazione fatta il 20 marzo 2006 dall'Alto Rappresentante UE per la PESC circa il modo in cui sono state condotte le elezioni presidenziali,

–  viste le conclusioni del Consiglio "Affari generali e relazioni esterne" del 20 marzo 2006,

–  vista la dichiarazione emessa dalla delegazione ad hoc del Parlamento europeo in occasione delle elezioni presidenziali tenutesi in Bielorussia il 20 marzo 2006,

–  vista la dichiarazione del Vertice OSCE di Istanbul svoltosi nel 1999,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che la Missione internazionale di monitoraggio elettorale, iniziativa congiunta dell'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti dell'uomo dell'OSCE (ODIHR) e dell'Assemblea parlamentare della stessa organizzazione, ha concluso che le elezioni presidenziali svoltesi in Bielorussia il 19 marzo 2006, le quali hanno confermato al potere Lukaschenko, non sono state conformi agli impegni OSCE e agli standard elettorali internazionali,

B.  considerando che, secondo quanto riferito nelle conclusioni della Missione di monitoraggio, Lukaschenko ha permesso il ricorso all'autorità dello Stato per impedire ai cittadini di esprimere liberamente e correttamente la propria volontà tramite l'urna,

C.  considerando che la campagna elettorale è stata contrassegnata da atti arbitrari di restrizione, limitazione ed intimidazione nei confronti dei candidati dell'opposizione nonché dalla repressione delle voci indipendenti e della stampa scritta non statale,

D.  considerando che nei giorni precedenti le elezioni le autorità bielorusse hanno adottato una serie di provvedimenti ufficiali contro gli oppositori di Lukaschenko, caricando violentemente ed arrestando decine di militanti e sostenitori dei candidati; che il capo della sicurezza interna ha diffidato i cittadini dal partecipare ad assembramenti per manifestare contro i risultati elettorali, pena la denuncia per attività terroristiche,

E.  considerando la scarsa trasparenza delle votazioni anticipate e il fatto che gli impiegati statali hanno subito crescenti pressioni ed intimidazioni, tra cui la minaccia della perdita del posto di lavoro,

F.  rilevando, come peraltro evidenziato dall'OSCE e altri organismi internazionali, le diffuse violazioni dei diritti dell'uomo registrate negli ultimi anni sotto il governo di Lukashenko, con il suo stretto controllo sull'apparato statale, i servizi segreti, il potere giudiziario, i mass media e gli organi delle forze dell'ordine,

G.  considerando che, come precedentemente avvenuto nel caso dell'Azerbaigian e del Kazakistan, gli osservatori elettorali della CSI hanno smentito le conclusioni della Missione internazionale di monitoraggio elettorale dell'OCSE, qualificando le elezioni come libere e trasparenti,

H.  considerando che il Presidente russo Putin si è congratulato con Lukaschenko, menzionando gli sforzi congiunti per progredire sulla via della formazione di un'unione di stati e per garantire l'ulteriore progresso democratico delle due nazioni,

I.  considerando che le autorità di Minsk hanno negato alla delegazione ad hoc del Parlamento europeo il visto di ingresso in Bielorussia per il monitoraggio delle elezioni,

J.  considerando che nei cinque giorni successivi alle elezioni le forze dell'opposizione hanno continuato ad inscenare manifestazioni nella piazza principale di Minsk per protestare contro i brogli elettorali,

K.  considerando che nelle prime ore del 25 marzo la polizia ha brutalmente sgomberato le tende erette dagli oppositori nel centro di Minsk, arrestando centinaia di persone,

L.  considerando che uno dei leader dell'opposizione, Alexander Kozulin e numerosi altri manifestanti fra cui giornalisti, scrittori e intellettuali, sono stati arrestati lo stesso giorno mentre marciavano in direzione della prigione in cui erano detenuti gli altri dimostranti; che il 27 marzo i tribunali bielorussi hanno inflitto condanne di fino a 15 giorni ai dimostranti arrestati per partecipazione a manifestazione non autorizzata,

K.  sottolineando il crescente isolamento politico della Bielorussia, unico paese dell'Europa dell'Est con il quale l'UE non ha ancora ratificato un accordo di partenariato e cooperazione,

N.  sottolineando che, per dare un segnale di disponibilità ad una stretta cooperazione, l'UE ha incluso la Bielorussia nella politica europea di prossimità ma che attualmente la Bielorussia non sta beneficiando dell'offerta di una maggiore cooperazione per la mancanza di condizioni di base atte a supportare con fondi pubblici le strutture democratiche e lo sviluppo economico, nonostante la speranza dei cittadini bielorussi di una maggiore cooperazione con l'Unione europea,

1.  condanna fermamente il regime bielorusso per il mancato rispetto dei principi democratici e degli standard elettorali internazionali, e chiede nuove elezioni pienamente conformi a tali standard;

2.  esprime la propria solidarietà al popolo bielorusso, cui è stato ancora una volta negato il diritto fondamentale di partecipare ad elezioni libere, eque e democratiche;

3.  saluta con favore le imponenti manifestazioni di massa contro il carattere antidemocratico delle elezioni, che denotano la volontà di larghi settori della società bielorussa di ripristinare i diritti democratici e la libertà politica nel proprio Paese, e plaude al coraggio dei dimostranti che hanno osato sfidare apertamente il regime di Lukaschenko;

4.  chiede il rilascio immediato di tutti coloro che hanno manifestato pacificamente nelle piazze di Minsk e reitera la propria richiesta di rilascio di tutti i prigionieri politici;

5.  ritiene che sia ora indispensabile compiere ogni sforzo per sostenere le forze di opposizione e rafforzare la società civile bielorussa, onde spianare la strada a una vera trasformazione in senso democratico del Paese; invita al riguardo il Consiglio ad operare unitamente al Consiglio d'Europa e dell'OSCE, nel quadro del loro partenariato speciale, per radunare insieme le risorse necessarie alla realizzazione di tale obiettivo, soprattutto nel periodo post-elettorale;

6.  invita il Consiglio a reagire prontamente e ad adottare misure restrittive, quali il blocco dei visti e il congelamento dei beni, a carico dei responsabili nonché contro le autorità giudiziarie e i funzionari di polizia, per gli abusi commessi durante la campagna elettorale e gli atti vessatori e repressivi perpetrati contro le forze di opposizione, in modo da isolare ulteriormente il regime senza che la popolazione abbia a subirne le conseguenze;

7.  invita nel contempo il Consiglio e gli Stati membri ad agevolare la concessione di visti di ingresso nell'UE per gli studenti espulsi dalle università bielorusse per aver partecipato alle manifestazioni;

8.  è del parere che l'efficacia delle politiche nei confronti della Bielorussia sia minata dall'atteggiamento irresponsabile di Mosca, che accorda pieno sostegno all'ultima dittatura europea; invita pertanto il Consiglio e la Commissione a significare al governo russo che una svolta democratica in Bielorussia è nell'interesse di entrambi i Paesi e che il sostegno accordato al regime bielorusso rappresenta uno dei principali ostacoli allo sviluppo di un'autentica partnership strategica fra l'UE e la Russia;

9.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo e al parlamento della Bielorussia, al governo e al parlamento della Federazione russa, al Consiglio d'Europa e all'OSCE.