Proposta di risoluzione - B6-0395/2006Proposta di risoluzione
B6-0395/2006

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

3.7.2006

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2 del regolamento
da Sahra Wagenknecht, Giusto Catania e Umberto Guidoni
a nome del gruppo GUE/NGL
sulla violazione delle norme sulla protezione dei dati nei paesi europei a causa dell'accesso ai dati del sistema SWIFT da parte degli USA

Procedura : 2006/2594(RSP)
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Ciclo del documento :  
B6-0395/2006
Testi presentati :
B6-0395/2006
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B6‑0395/2006

Risoluzione del Parlamento europeo sulla violazione delle norme sulla protezione dei dati nei paesi europei a causa dell'accesso ai dati del sistema SWIFT da parte degli USA

Il Parlamento europeo,

–  visti gli articoli 6 e 7 del trattato UE,

–  visti gli articoli 2, 3, 5 e 6 della Convenzione europea sui diritti dell'uomo,

–  visti gli articoli II-66 e II-68 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,

–  visto il Dialogo transatlantico UE-USA e in particolare il Vertice UE-USA del 21 giugno 2006,

–  viste le disposizioni dell'Accordo UE-USA sulla cooperazione giudiziaria e l'estradizione,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 2 del suo regolamento,

A.  considerando che il 22 e 23 giugno 2006 il New York Times ha rivelato che l'amministrazione USA ha ottenuto l'accesso ai dati sui trasferimenti internazionali dal consorzio SWIFT che gestisce i codici "Swift" utilizzati per i pagamenti internazionali,

B.  considerando che il 28 giugno 2006 il giornale belga Le Soir citava una notizia interna della Banca nazionale belga sul fatto che che la Banca centrale europea e la Banca d'Inghilterra erano al corrente che i dati sui pagamenti dei clienti venivano trasferiti alle autorità USA,

C.  considerando che la Banca nazionale del Belgio (BNB) in quanto partner principale del gruppo di controllo di SWIFT ha riconosciuto che era al corrente dei trasferimenti ma ha sostenuto, in un comunicato stampa del 26 giugno 2006, che non poteva fare niente perché "il controllo delle attività SWIFT che non riguardano la stabilità finanziaria non è una questione di competenza del gruppo di controllo e pertanto le ingiunzioni comunicate dal Tesoro USA a SWIFT non rientrano nelle competenze della Banca centrale in materia di controllo. Inoltre, l'autorità di controllo non ha il potere di approvare o proibire le ingiunzioni fatte a SWIFT,

D.  considerando che il giornale ha riferito che funzionari della CIA, dell'FBI e di altre agenzie USA sono state autorizzate fin dal 2001 a ispezionare i trasferimenti,

E.  considerando che l'organizzazione SWIFT, secondo la sua stessa ammissione, ha risposto a ingiunzioni per alcune serie limitate di dati fatte dall' "Office of Foreign Assets Control" del Dipartimento del Tesoro USA,

1.  è vivamente preoccupato per le presunte violazioni della protezione dei dati dei cittadini europei mediante azioni illegali;

2.  condanna vivamente le pressioni esercitate dalle autorità USA su organizzazioni come SWIFT e sui governi di altri Stati affinché adottino misure illegali nella lotta contro il terrorismo; condanna i governi e le organizzazioni che hanno permesso e accettato le violazioni della protezione dei dati dei cittadini;

3.  ricorda che l'articolo 6 del trattato UE obbliga l'Unione e gli Stati membri a rispettare i diritti fondamentali garantiti dalla Convenzione europea sui diritti dell'uomo e derivanti dalle tradizioni costituzionali comuni degli Stati membri e dai principi comuni della protezione dei dati;

4.  è vivamente preoccupato per l'insufficiente monitoraggio delle attività SWIFT da parte del gruppo di controllo e della Banca nazionale del Belgio e chiede un'immediata riforma che permetta al gruppo di controllo di approvare o vietare la cooperazione di SWIFT con qualsiasi organizzazione pubblica o privata;

5.  esprime la propria profonda preoccupazione per le notizie concernenti il ruolo della Banca centrale europea per quanto riguarda il presunto trasferimento illegale di dati dei cittadini europei e chiede al Presidente della BCE di informare il Parlamento sulla collaborazione prestata dalla BCE e sulle sue responsabilità;

6.  è preoccupato per il fatto che finora la BCE non abbia rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sul suo ruolo in questo caso; ritiene che ciò pregiudichi la fiducia dei cittadini europei nella BCE;

7.  chiede alla presidente della commissione ECON di mettere questo problema all'ordine del giorno del prossimo dialogo monetario con il Presidente della BCE;

8.  sottolinea che la cooperazione tra l'UE e i paesi terzi, compresi gli USA, deve essere basata su una completa trasparenza e rispetto reciproco per i principi fondamentali;

9.  ritiene che il Parlamento europeo debba effettuare un'inchiesta parlamentare, che dovrebbe quantomeno essere effettuata istituendo una commissione temporanea a norma dell'articolo 175 del regolamento per scoprire cosa è successo veramente e per impedire che in futuro avvengano simili violazioni dei principi che disciplinano il rispetto e la protezione dei diritti dell'uomo dei cittadini UE;

10.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dei paesi candidati, al Consiglio d'Europa e alle due Camere del Congresso USA.