Proposta di risoluzione - B7-0358/2010Proposta di risoluzione
B7-0358/2010

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione nella penisola coreana

14.6.2010

presentata a seguito di una dichiarazione del Vicepresidente della Commissione/Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento

Charles Tannock a nome del gruppo ECR

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0358/2010

Procedura : 2010/2685(RSP)
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Ciclo del documento :  
B7-0358/2010
Testi presentati :
B7-0358/2010
Testi approvati :

B7‑0358/2010

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione nella penisola coreana

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica democratica popolare di Corea (RDPC),

–   visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che il 26 marzo 2010 un'esplosione ha causato l'affondamento della nave da guerra sudcoreana Cheonan, con la perdita di 46 vite umane,

B.  considerando che un gruppo internazionale di esperti provenienti dalla Corea del Sud, dal Regno Unito, dagli Stati Uniti d'America, dall'Australia e dalla Svezia ha condotto un'inchiesta sull'affondamento del Cheonan,

C. considerando che l'inchiesta internazionale ha chiaramente concluso che la RDPC è responsabile dell'affondamento, adducendo come prova il fatto che le parti di siluro rinvenute durante le indagini corrispondevano a un siluro nordcoreano CHT-02D,

D. considerando che vi è stata una diffusa condanna internazionale della RDPC a seguito di tale azione,

E.  considerando che l'Alto rappresentante dell'Unione europea ha condannato l'affondamento del Cheonan come azione odiosa e profondamente irresponsabile,

F.  considerando che il governo della Repubblica popolare cinese non ha finora condannato l'affondamento del Cheonan,

G. considerando che la Repubblica di Corea ha continuato a inviare aiuti umanitari alla RDPC nonostante la difficile situazione diplomatica,

H. considerando che la Repubblica di Corea ha deferito la questione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite,

I.   considerando che a giugno 2010 ricorre il decimo anniversario dell'inizio dei colloqui nord-sud sulla penisola coreana,

J.   considerando che il governo della RDPC continua a commettere violazioni dei diritti umani nei confronti dei propri cittadini, ricorrendo anche alla tortura e alle esecuzioni sommarie,

K. considerando che la RDPC è un presunto centro di produzione di denaro contraffatto,

L.  considerando che la RDPC continua a sviluppare il suo programma di armamento nucleare,

M. considerando che la risoluzione 1928 (2010) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, del 7 giugno 2010, estende fino al 12 giugno 2011 il mandato del gruppo di esperti incaricato di monitorare le sanzioni contro la RDPC,

1.  invita il governo della RDPC a riconoscere l'affondamento del Cheonan sudcoreano e a presentare le proprie scuse;

2.  invita la comunità internazionale a continuare a esercitare pressione sulla RDPC affinché onori gli impegni assunti nel quadro del diritto internazionale;

3.  invita il governo della Repubblica popolare cinese a dimostrarsi responsabile in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sfruttando la notevole influenza economica che esercita sulla RDPC per ridurre le tensioni nella penisola coreana;

4.  esorta il governo della Repubblica democratica cinese a sfruttare la propria influenza a favore di una ripresa dei colloqui a sei;

5.  esprime apprezzamento per il ruolo dell'esercito statunitense che attraverso la sua presenza nella Repubblica di Corea esercita un'influenza stabilizzante nella regione;

6.  rivolge un elogio al governo della Repubblica di Corea per la sua reazione sobria e misurata di fronte ai risultati dell'inchiesta internazionale, nonostante la perdita di 46 dei suoi marinai;

7.  rivolge un elogio al governo della Repubblica di Corea per la sua decisione di continuare a inviare aiuti umanitari alla RDPC;

8.  invita la comunità internazionale a continuare a esercitare pressione sul governo della RDPC affinché questo ponga fine alle violazioni dei diritti umani nei confronti dei propri cittadini;

9.  plaude alla decisione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di estendere il mandato del gruppo di esperti e invita il governo della RDPC a porre fine al suo programma di armamento nucleare;

10. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, agli Stati membri, al governo della Repubblica democratica popolare di Corea, al governo della Repubblica di Corea e al governo della Repubblica popolare cinese.