Proposta di risoluzione - B7-0028/2011Proposta di risoluzione
B7-0028/2011

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sugli accordi volontari di partenariato (AVP) FLEGT

12.1.2011

presentata a seguito dell'interrogazione con richiesta di risposta orale B7‑0802/2010
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento

Yannick Jadot, Eva Joly a nome del gruppo Verts/ALE
Catherine Bearder, Niccolò Rinaldi a nome del gruppo ALDE
David Martin a nome del gruppo S&D
Joe Higgins, Kartika Tamara Liotard a nome del gruppo GUE/NGL
Daniel Caspary, Christofer Fjellner a nome del gruppo PPE
Robert Sturdy a nome del gruppo ECR


Procedura : 2010/3015(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B7-0028/2011
Testi presentati :
B7-0028/2011
Testi approvati :

B7‑0028/2011

Risoluzione del Parlamento europeo sugli accordi volontari di partenariato (AVP) FLEGT

Il Parlamento europeo,

–   visti il progetto di decisione del Consiglio (10028/2010) (Repubblica del Congo) e la proposta di decisione del Consiglio (COM(2010)0406) (Camerun),

–   visto il progetto di accordo volontario di partenariato tra l'Unione europea e la Repubblica del Congo sull’applicazione delle normative nel settore forestale, sulla governance e sul commercio del legname e dei suoi derivati importati nell'Unione europea (FLEGT) (07636/2010),

–   visto il progetto di accordo volontario di partenariato tra l'Unione europea e la Repubblica del Camerun sull’applicazione delle normative nel settore forestale, sulla governance e sul commercio del legname e dei suoi derivati importati nell'Unione europea (FLEGT) (......../2010),

–   vista la richiesta di autorizzazione presentata dal Consiglio a norma dell'articolo 207, paragrafo 3, primo comma, dell'articolo 207, paragrafo 4, primo comma, dell'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma a) v) e dell'articolo 218, paragrafo 7 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (C7-0170/2010),

–   vista la dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni (adottata il 13 settembre 2007 con la risoluzione 61/295 dell'Assemblea generale),

–   visto il regolamento (UE) n. 995/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 ottobre 2010, che stabilisce gli obblighi degli operatori che commercializzano legno e prodotti da esso derivati[1],

–   visto l'accordo di Cancún,

–   visti l'articolo 81 e l'articolo 90, paragrafo 8, del suo regolamento,

–   viste le raccomandazioni della commissione per il commercio internazionale e della commissione per lo sviluppo (A7-0000/2010), .... xxx

1.  si compiace degli accordi volontari di partenariato (AVP) con la Repubblica del Camerun e la Repubblica del Congo; ritiene che, dal negoziato di questi AVP, possano essere elaborati orientamenti per buone prassi che potrebbero creare un precedente per altri negoziati AVP in corso con i paesi produttori di legname;

2.  sottolinea la responsabilità condivisa sia dall'UE che dai paesi che forniscono prodotti di legno tropicale al mercato dell'UE quanto all'eliminazione del disboscamento illegale e del relativo commercio e al rafforzamento degli sforzi per la conservazione e l'uso sostenibile delle risorse forestali a livello mondiale;

3.  accoglie favorevolmente, a tale riguardo, gli impegni delle parti coinvolte per migliorare la governance delle foreste e riformare la legislazione esistente, se del caso, al fine di garantire che le attività nel settore forestale siano trasparenti, rispettose dei diritti delle popolazioni indigene e non contribuiscano a impatti ambientali negativi; accoglie, inoltre, con favore l'impegno dell'UE a fornire sostegno al rafforzamento delle capacità, compresa la creazione, nei paesi produttori di legname, di sistemi di tracciabilità e verifica della legalità per il legname e i suoi derivati;

Biodiversità delle foreste, clima e sviluppo umano sostenibile

4.  ricorda che gli AVP sono motivati dall'idea di arrestare congiuntamente il commercio del legname tagliato illegalmente e dei prodotti da esso derivati e di contribuire agli sforzi per bloccare la deforestazione e il degrado delle foreste, le relative emissioni di carbonio e la perdita di biodiversità a livello globale, promuovendo al contempo una crescita economica sostenibile, lo sviluppo umano sostenibile , fonti di cibo sostenibili e il rispetto per le popolazioni indigene e locali;

5.  ricorda che l'espansione dello sfruttamento su larga scala delle foreste tropicali e delle altre foreste ad elevata biodiversità e stock di carbonio è insostenibile e potrebbe causare un'ulteriore deforestazione e degrado forestale, contribuendo alla distruzione dell'ambiente globale; rileva la tensione insita negli AVP, in quanto, pur incoraggiando il commercio di prodotti del legno provenienti da paesi con ampie zone di foreste naturali, l'UE potrebbe compromettere i suoi obiettivi di lotta al cambiamento climatico, sostegno alla conservazione e all'uso sostenibile della biodiversità, riduzione della povertà e interruzione della deforestazione a livello mondiale; chiede pertanto alla Commissione di garantire che la politica dell'UE sia coerente e che le azioni sostenute dagli AVP diano un contributo efficace agli impegni internazionali di tutte le parti di un AVP; sollecita la Commissione e il Consiglio ad illustrare quali altre iniziative in relazione agli AVP sono previste al fine di combattere la deforestazione e il degrado delle foreste naturali e di promuovere la loro protezione;

6.  ricorda che mentre gli stati hanno la sovranità sulle foreste che si trovano nel loro territorio, l'ambiente delle foreste è un patrimonio comune dell'umanità e deve essere protetto, salvaguardato e, ove possibile, ripristinato al fine ultimo di mantenere la biodiversità globale e le funzioni dell'ecosistema, proteggendo il sistema climatico e tutelando i diritti delle popolazioni indigene e delle comunità che dipendono dalle foreste; invita pertanto i governi partner in Africa e nei paesi terzi a sviluppare programmi di uso del suolo e gestione delle risorse che conseguano questi obiettivi e ad individuare i luoghi e la portata del sostegno necessario da parte dei partner stranieri e delle organizzazioni internazionali per far avanzare tali obiettivi;

7.  invita la Commissione, in questo contesto, a prestare la massima attenzione a garantire che gli AVP non favoriscano l'espansione delle attività industriali di disboscamento in ambienti forestali intatti e a lavorare con i governi della Repubblica del Camerun e la Repubblica del Congo, nonché con tutti i governi che firmeranno AVP in futuro, per monitorare ed intervenire al fine di eliminare gli effetti negativi, sia diretti che indiretti, del disboscamento a fini commerciali sulla fauna selvatica;

Processo di negoziato

8.  accoglie con favore l'approccio volontario, trasparente, partecipativa e orientato al consenso attraverso il quale sono stati raggiunti gli accordi; raccomanda che tale approccio diventi la norma per i negoziati di AVP con altri paesi partner produttori di legname;

9.  sottolinea il ruolo essenziale svolto dalle organizzazioni nazionali indipendenti della società civile e dagli osservatori esterni indipendenti per quanto riguarda il controllo della corretta applicazione degli accordi da parte di tutti gli attori interessati, anche attraverso l'impegno a coinvolgere le parti interessate nazionali in seno alle commissioni congiunte che devono essere istituite per sorvegliare il processo di attuazione; sottolinea che le organizzazioni locali della società civile devono essere autorizzate ad effettuare un monitoraggio indipendente dell'applicazione della legge, nonché dell'attuazione di riforme della governance nel settore forestale;

10. chiede alla Commissione di istituire un meccanismo per garantire che gli AVP siano effettivamente e tempestivamente applicati attraverso le varie fasi dell'attuazione, garantendo in particolare il rafforzamento delle capacità degli attori locali e il coinvolgimento diretto delle comunità locali e delle popolazioni indigene durante la fase di attuazione, al fine di garantire una più ampia accettazione delle riforme che saranno applicate a monte degli AVP, nonché una verifica completa delle importazioni nell'UE;

Licenze FLEGT e quadro giuridico

11. ricorda che un riesame del quadro legislativo e normativo che disciplina il settore forestale è necessario per disporre di un AVP che ottemperi agli obiettivi del piano d'azione FLEGT e per garantire che l'attuazione dell'AVP contribuisca a convenzioni sociali e ambientali e ad accordi internazionali cui sono tenute le parti di un AVP;

12. ricorda che gli AVP mirano anche a migliorare la giustizia sociale e il rispetto dei diritti delle comunità indigene e locali, compresi i principi di trasparenza e di partecipazione su un piede di parità;

13. ricorda che tali miglioramenti legislativi devono essere completati prima dell'emissione delle licenze FLEGT;

Attuazione e diritti della popolazione locale

14. chiede alla Commissione di presentare, entro sei mesi dall'entrata in vigore di ogni AVP, una relazione sulle misure adottate per garantire che il dialogo tra le parti interessate e la società civile, comprese le popolazioni locali e indigene, continui e venga mantenuto durante la fase di esecuzione; ritiene che questa relazione dovrebbe includere una valutazione delle implicazioni e dei reali contributi del contenuto dell'AVP in termini di impegni internazionali dell'UE e dei paesi firmatari in materia di ambiente e sviluppo sostenibile, compresa la conservazione e la gestione sostenibile delle risorse della biodiversità;

15. chiede ad entrambe le parti di un AVP di garantire che la società civile, le popolazioni locali e le popolazioni indigene siano in grado di contribuire liberamente e con fiducia all'attuazione e all'applicazione dell'AVP; è del parere che il comitato congiunto per l'attuazione dell'accordo debba prevedere per la società civile, le popolazioni locali e le organizzazioni dei popoli indigeni il diritto di denuncia e quindi un diritto di ricorso in caso di insuccesso;

16. chiede alla Commissione di assicurarsi di disporre di una buona conoscenza della reale situazione in materia di diritti umani in ogni potenziale partner AVP e raccomanda che la Commissione non si impegni con alcun paese in cui non esiste un quadro giuridico a tutela dei diritti umani e sociali fondamentali; ribadisce la necessità di disporre di un dialogo aperto, di libertà di parola - compresa la libertà di credo religioso - e di libertà di stampa in ogni paese interessato da un AVP, in modo tale che ogni potenziale denuncia venga ascoltata;

17. chiede alla Commissione di elaborare e presentare al Parlamento, su base regolare, una relazione sullo stato di attuazione delle varie disposizioni di tutti gli AVP attuali e futuri;

18. si aspetta che, nei prossimi anni, venga sottoscritto un maggior numero di AVP che necessitano di finanziamenti specifici e aggiuntivi per lo sviluppo di risorse tecniche ed umane; chiede alla Commissione e agli Stati membri dell'UE di specificare quali stanziamenti saranno utilizzati per sostenere il negoziato e l'attuazione di tali accordi;

Ruolo del Parlamento europeo

19. invita la Commissione a riferire al Parlamento sui progressi in relazione al negoziato e all'attuazione degli AVP attuali e futuri ed a tenerlo informato in tempo utile sui lavori del comitato congiunto per l'attuazione dell'accordo, le relazioni di missione e di revisione contabile del revisore indipendente dell'accordo, le relazioni di valutazione dell'attuazione dell'accordo - compresi gli studi del suo impatto sociale, economico e ambientale - e gli elenchi dei nomi delle imprese cui sono accordate concessioni;

20. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio, alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e ad ogni governo interessato da un AVP.