Proposta di risoluzione - B7-0031/2011Proposta di risoluzione
B7-0031/2011

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla violazione della libertà di espressione e sulle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale in Lituania

12.1.2011

presentata a seguito delle interrogazioni con richiesta di risposta orale B7‑0669/2010, B7‑0803/2010, B7-0804/2010 e O-0216/2010
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento

Renate Weber, Sophia in 't Veld, Leonidas Donskis, Cecilia Wikström, Alexander Alvaro, Sonia Alfano, Gianni Vattimo, Sarah Ludford, Ramon Tremosa i Balcells, Elizabeth Lynne a nome del gruppo ALDE
Raül Romeva i Rueda, Ulrike Lunacek, Marije Cornelissen, Emilie Turunen, Franziska Keller, Isabella Lövin, Nicole Kiil-Nielsen, Jan Philipp Albrecht a nome del gruppo Verts/ALE
Claude Moraes, Monika Flašíková Beňová, Michael Cashman, Vilija Blinkevičiūtė, Catherine Trautmann a nome del gruppo S&D
Cornelis de Jong, Nikolaos Chountis, Eva-Britt Svensson, Cornelia Ernst, Rui Tavares a nome del gruppo GUE/NGL


Procedura : 2010/2981(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B7-0031/2011

B7‑0031/2011

Risoluzione del Parlamento europeo sulla violazione della libertà di espressione e sulle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale in Lituania

Il Parlamento europeo,

–   visti gli strumenti internazionali che garantiscono i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali e vietano la discriminazione, in particolare la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU),

–   visti gli articoli 6 e 7 del trattato sull'Unione europea (TUE) e l'articolo 19 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) che, oltre a sancire l'impegno dell'Unione e degli Stati membri a favore dei diritti umani e delle libertà fondamentali, prevedono strumenti di lotta contro le discriminazioni e le violazioni dei diritti umani,

–   vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in particolare l'articolo 11, che garantisce il diritto alla libertà di espressione, e l'articolo 21, che vieta le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale,

–   visti i progetti di emendamento al codice dei reati amministrativi della Repubblica di Lituania (n. XIP-2595),

–   visto il progetto di parere del ministro della Giustizia della Repubblica di Lituania (n. 11-30-01)

–   viste le attività dell'Unione europea per combattere le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e l'omofobia,

–   vista la relazione del novembre 2010 dell'Agenzia dei diritti fondamentali dal titolo "Omofobia, transfobia e discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere",

–   vista la sua risoluzione del 17 settembre 2009 sulla legge lituana sulla tutela dei minori contro gli effetti dannosi della pubblica informazione[1],

–   viste le sue precedenti risoluzioni sull'omofobia, la tutela delle minoranze e le politiche antidiscriminatorie e in particolare quelle relative all'omofobia in Europa[2],

–   visti l'articolo 115, paragrafo 5, l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che il 16 dicembre 2010 il Seimas ha rinviato una votazione su un progetto di legge che modificherebbe il codice dei reati amministrativi al fine di punire la "pubblica promozione delle relazioni omosessuali" con una multa compresa tra i 2 000 e i 10 000 LTL (580 - 2 900 euro),

B.   considerando che l'8 dicembre 2010 la commissione per l'istruzione, la scienza e la cultura della Seimas ha inoltre eliminato l'orientamento sessuale dall'elenco dei motivi che giustificano una tutela nelle disposizioni in materia di pari opportunità contenute nella legge sull'istruzione (articolo 5, paragrafo 1),

C.  considerando che i progetti di emendamento al codice dei reati amministrativi sono contrari all'articolo 25 della Costituzione della Repubblica di Lituania che stipula che "non si può impedire alla persona di cercare, ricevere e divulgare informazioni e idee" e all'articolo 29 il quale afferma che "tutti sono uguali dinanzi alla legge, ai tribunali e alle altre istituzioni e ai funzionari dello Stato. I diritti della persona non possono essere limitati, né possono essere concessi privilegi sulla base del genere, razza, cittadinanza, lingua, origine, posizione sociale, credo, convinzioni o opinioni",

D.  considerando che il ministro della Giustizia della Repubblica di Lituania ha dichiarato che i progetti di emendamento al codice dei reati amministrativi contravvengono agli obblighi della Lituania emananti dalla sua Costituzione, dalla Carte europea dei diritti umani, dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dal patto internazionale relativo ai diritti civili e politici,

E.   considerando che l'ultima relazione dell'Agenzia dei diritti fondamentali su "Omofobia, transfobia e discriminazioni sulla base dell'orientamento sessuale e l'identità sessuale" del novembre 2010 conclude che gli emendamenti potrebbero potenzialmente criminalizzare qualsiasi espressione pubblica, rappresentazione o informazione sull'omosessualità,

F.   considerando che nel giugno 2009 la Seimas ha votato a maggioranza schiacciante a favore di un emendamento alla legge lituana sulla tutela dei minori contro gli effetti dannosi della pubblica informazione che vieta ai minori l'accesso alle informazioni relative all'omosessualità,

G.  considerando che il significato dell'espressione "manifestazione o promozione dell'orientamento sessuale" contenuta nella legge sulla pubblicità è tuttora oscuro,

H.  considerando che la presente risoluzione risponde a una serie di avvenimenti preoccupanti quali l'adozione della legge sulla tutela dei minori contro gli effetti dannosi della pubblica informazione, il tentativo da parte di autorità locali di proibire lo svolgimento di manifestazioni per la parità e l'orgoglio omosessuale nonché le dichiarazioni dai toni aggressivi e i discorsi improntanti all'odio pronunciati da politici e parlamentari di primo piano,

I.    considerando che il 17 maggio 2010, giornata internazionale contro l'omofobia, il vicepresidente della Commissione Viviane Reding, l'Alto rappresentante dell'Unione europea Catherine Ashton, il Presidente del Consiglio europeo Herman van Rompuy e il Presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek hanno unanimemente condannato qualsiasi tipo di omofobia e discriminazione in base all'orientamento sessuale,

J.   considerando che nel 1990 l'Organizzazione mondiale della sanità ha eliminato la classificazione dell'omosessualità come malattia mentale, che nessuna ricerca affidabile indica che l'educazione dei bambini e dei giovani alla sessualità possa incidere sul loro orientamento sessuale e che l'educazione sulla diversità sessuale incoraggia la tolleranza e l'accettazione delle differenze,

1.   riafferma che le istituzioni e gli Stati membri dell'UE hanno il dovere di garantire che i diritti umani siano rispettati, tutelati e promossi nell'Unione europea, come sancito dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, la Carta europea dei diritti fondamentali e l'articolo 6 del trattato sull'Unione europea, senza distinzioni sulla base dell'orientamento sessuale;

2.   chiede al Seimas di bocciare i progetti di emendamento al codice dei reati amministrativi, inserire l'orientamento sessuale nell'elenco dei motivi che giustificano una tutela nella legge sull'istruzione, consentire ai minori di avere libero accesso alle informazioni sull'orientamento sessuale e chiarire il significato del divieto previsto dalla legge sulla pubblicità;

3.   prende atto della ferma posizione assunta in più occasioni dalla Presidente della Repubblica di Lituania Dalia Grybauskaitė, la quale ha denunciato i progetti di legge di stampo omofobo come dannosi per i cittadini lituani e l'immagine della Lituania e chiede al Presidente di porre il veto sugli emendamenti al codice dei reati amministrativi qualora vengano approvati;

4.   si compiace della recente designazione dell'omofobia come aggravante per i reati;

5.   loda l'azione bilaterale svolta finora dalla Commissione; chiede alla Commissione di intraprendere una valutazione giuridica dei proposti emendamenti al codice di reati amministrativi, di avviare immediatamente una procedura d'infrazione qualora l'esito della votazione fosse incompatibile con la normativa e i trattati dell'UE e pubblicare una tabella di marcia dell'UE contenente misure concrete contro l'omofobia e le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale;

6.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dei paesi candidati, al Presidente e al Parlamento della Repubblica di Lituania, all'Agenzia dei diritti fondamentali dell'UE e al Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa.