Proposta di risoluzione - B7-0297/2011Proposta di risoluzione
B7-0297/2011

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla crisi del settore europeo della pesca dovuta all'aumento del prezzo del petrolio

9.5.2011

presentata a seguito delle interrogazioni con richiesta di risposta orale B7‑0306/2011, B7‑0307/2011, B7‑0308/2011, B7‑0310/2011, B7‑0311/2011 e B7‑0313/2011
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento

Alain Cadec, Antonello Antinoro, Jarosław Leszek Wałęsa, Maria do Céu Patrão Neves, Jim Higgins, Ioannis A. Tsoukalas, Rareş-Lucian Niculescu, Crescenzio Rivellini, Werner Kuhn, Vito Bonsignore a nome del gruppo PPE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0297/2011

Procedura : 2011/2668(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B7-0297/2011
Testi presentati :
B7-0297/2011
Discussioni :
Testi approvati :

B7‑0297/2011

Risoluzione del Parlamento europeo sulla crisi del settore europeo della pesca dovuta all'aumento del prezzo del petrolio

Il Parlamento europeo,

–   visto il regolamento (CE) n. 69/2001 della Commissione, del 12 gennaio 2010, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d'importanza minore (de minimis),

–   visto il regolamento (CE) n. 875/2007 della Commissione, del 24 luglio 2007, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della pesca,

–   vista la comunicazione della Commissione del 7 giugno 2005 "Piano di azione nel settore degli aiuti di Stato – Aiuti di Stato meno numerosi e più mirati: itinerario di riforma degli aiuti di Stato 2005–2009" (COM(2005)0107),

–   vista la direttiva 73/238/CEE del Consiglio, del 24 luglio 1973, concernente le misure destinate ad attenuare le conseguenze delle difficoltà di approvvigionamento di petrolio greggio e prodotti petroliferi,

–   vista la direttiva 2009/119/CE del Consiglio, del 14 settembre 2009, che stabilisce l'obbligo per gli Stati membri di mantenere un livello minimo di scorte di petrolio greggio e/o prodotti petroliferi,

–   vista la comunicazione della Commissione del 10 novembre 2010 "Europa 2020 – Una strategia per un'energia competitiva, sostenibile e sicura" (COM(2010)0639),

–   visto il regolamento (CE) n. 663/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, che istituisce un programma per favorire la ripresa economica tramite la concessione di un sostegno finanziario comunitario a favore di progetti nel settore dell'energia,

–   vista la sua risoluzione del 19 giugno 2008 sulla crisi del settore della pesca in seguito all'aumento del prezzo del gasolio[1],

–   visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che la tutela dell'attività del settore della pesca è nell'interesse dell'Unione europea, non solo per preservare la vitalità e i posti di lavoro nel settore, ma anche per sostenere la sicurezza alimentare dell'Unione,

B.  considerando che l'energia rappresenta un fattore importante dei costi operativi del settore della pesca e che il prezzo delle attività dei pescatori dipende in larga misura dal prezzo del petrolio,

C. considerando che l'aumento del prezzo del petrolio incide direttamente sui redditi dei pescatori,

D. considerando che la crisi economica e finanziaria colpisce in particolare il settore industriale e le piccole e medie imprese (PMI) e mette a rischio le attività e i posti di lavoro nel settore primario e secondario,

E.  considerando che le crisi politiche nel Maghreb e nel Medio Oriente hanno portato il prezzo del petrolio a oltre 100 dollari al barile; che i prezzi del petrolio sono tuttora fluttuanti a causa del rischio di instabilità politica nel mondo arabo in generale,

F.  considerando che il recente aumento del prezzo del petrolio ha prodotto una crisi nel settore della pesca, provocando grande preoccupazione tra i pescatori,

G. considerando che il prezzo dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura è fissato dall'equilibrio tra domanda e offerta e che, a causa dell'elevata dipendenza dell'Unione europea dalle importazioni provenienti da paesi terzi (60%) per l'approvvigionamento del mercato interno, i produttori hanno un'influenza molto ridotta, se non nulla, sul livello dei prezzi dei prodotti della pesca,

H. considerando che il settore della pesca sta attraversando una situazione difficile dal punto di vista economico ed è già stato fortemente colpito da varie operazioni di demolizione di navi a causa della diminuzione delle quote e delle catture così come dell'obiettivo di ridurre la flotta europea nel quadro della politica comune della pesca,

I.   considerando che la direttiva 73/238/CEE del Consiglio, del 24 luglio 2007, mira ad attenuare le conseguenze delle difficoltà di approvvigionamento di petrolio greggio e prodotti petroliferi, in particolare attraverso la possibilità di compensare o quanto meno di attenuare gli effetti negativi delle difficoltà, anche a carattere momentaneo, che abbiano per effetto di ridurre sensibilmente le forniture di tali prodotti causando potenzialmente gravi perturbazioni nell'attività economica dell'Unione europea,

J.   considerando che la Commissione autorizza gli Stati membri a concedere alle imprese di pesca aiuti de minimis, se considerati trasparenti, fino ad un massimale di 30 000 euro su un periodo di tre anni,

1.  esprime il suo sostegno ai pescatori dell'UE e invita la Commissione e il Consiglio ad avviare misure opportune per facilitare le loro attività di pesca;

2.  invita la Commissione ad aumentare da 30 000 a 60 000 euro il massimale degli aiuti de minimis per azienda della pesca su un periodo di tre anni;

3.  ricorda alla Commissione e al Consiglio l'urgenza di rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, ma anche la necessità di una migliore informazione dei mercati e di rassicurare i consumatori quanto alla situazione degli stock di petrolio greggio, in particolare per quanto riguarda la disponibilità in caso di crisi o di penuria;

4.  invita la Commissione a presentare un piano d'azione per le regioni costiere con un settore della pesca attivo;

5.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, alle organizzazioni di produttori e alle industrie della pesca europee.