RELAZIONE sulla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente

24.7.2006 - (COM(2005)0548 – C6‑0375/2005 – 2005/0221(COD)) - ***I

Commissione per la cultura e l'istruzione
Relatrice: Helga Trüpel

Procedura : 2005/0221(COD)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A6-0262/2006
Testi presentati :
A6-0262/2006
Testi approvati :

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente

(COM(2005)0548 – C6‑0375/2005 – 2005/0221(COD))

(Procedura di codecisione: prima lettura)

Il Parlamento europeo,

–   vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2005)0548)[1],

–   visti l'articolo 251, paragrafo 2, e gli articoli 149, paragrafo 4, e 150, paragrafo 4, del trattato CE, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C6‑0375/2005),

–   visto l'articolo 51 del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per la cultura e l'istruzione e i pareri della commissione per l'occupazione e gli affari sociali, della commissione per l'industria e l'energia e della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (A6-0262/2006),

1.  approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.  chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.

Testo della CommissioneEmendamenti del Parlamento

Emendamento 1

Considerando 4

(4) Nell'ambito degli sforzi volti a migliorare la performance occupazionale della Comunità i Consigli europei del marzo 2003 e del dicembre 2003 hanno fatto presente la necessità di sviluppare l'apprendimento permanente con un'attenzione particolare per misure attive e preventive rivolte ai disoccupati e alle persone non attive. Ciò prendeva le mosse dal rapporto della Task force europea per l'occupazione in cui si ribadiva la necessità di mettere le persone in grado di adattarsi al cambiamento, l'importanza di integrare le persone nel mercato del lavoro e il ruolo chiave dell'apprendimento permanente.

(4) Nell'ambito degli sforzi volti a migliorare la performance occupazionale della Comunità i Consigli europei del marzo 2003 e del dicembre 2003 hanno fatto presente la necessità di uguali opportunità e di ottenere un tasso di occupazione medio complessivo nell'Unione europea del 70% e di almeno il 60% tra le donne e di sviluppare l'apprendimento permanente con un'attenzione particolare per misure attive e preventive rivolte ai disoccupati e alle persone non attive. Ciò prendeva le mosse dal rapporto della Task force europea per l'occupazione in cui si ribadiva la necessità di mettere le persone in grado di adattarsi al cambiamento, l'importanza di integrare le persone nel mercato del lavoro e il ruolo chiave dell'apprendimento permanente.

Emendamento 2

Considerando 5

(5) La relazione del Consiglio sul più ampio ruolo dell'istruzione, adottata nel novembre 2004, sottolineava il contributo dell'istruzione alla conservazione e al rinnovo del contesto culturale comune nella società e la sua particolare importanza in un momento in cui tutti gli Stati membri si trovano innanzi al problema di come affrontare la crescente diversità socioculturale. Inoltre il fatto di consentire alle persone di accedere al mondo del lavoro e di rimanervi è un elemento importante del ruolo dell'istruzione ai fini del rafforzamento della coesione sociale.

(5) La relazione del Consiglio sul più ampio ruolo dell'istruzione, adottata nel novembre 2004, sottolineava il contributo dell'istruzione alla conservazione e al rinnovo del contesto culturale comune nella società, nonché all'apprendimento di valori sociali e civici essenziali quali la cittadinanza, l'eguaglianza, la tolleranza o il rispetto, aspetti particolarmente importanti in un momento in cui tutti gli Stati membri si trovano innanzi al problema di come affrontare la crescente diversità socioculturale. Inoltre il fatto di consentire alle persone di accedere al mondo del lavoro e di rimanervi è un elemento importante del ruolo dell'istruzione ai fini del rafforzamento della coesione sociale.

Emendamento 3

Considerando 13

(13) L’obiettivo della presente raccomandazione è di contribuire allo sviluppo di un’istruzione di qualità coadiuvando e integrando le azioni degli Stati membri oltre ad assicurare che i loro sistemi di istruzione e formazione iniziale offrano a tutti i giovani i mezzi per sviluppare competenze chiave a un livello tale che li prepari per ulteriori forme di apprendimento e per la vita adulta e a far sì che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave mediante un'offerta coerente e completa di possibilità di apprendimento permanente. Essa fornisce un quadro comune europeo di riferimento su competenze chiave ai decisori politici, ai fornitori di istruzione e formazione, ai datori di lavoro e ai discenti stessi, al fine di facilitare le riforme nazionali e gli scambi di informazioni tra gli Stati membri e la Commissione nell’ambito del programma di lavoro “Istruzione e formazione 2010” volto a raggiungere i livelli di riferimento europei concordati. La raccomandazione appoggia inoltre altre politiche correlate come ad esempio le politiche occupazionali e sociali o altre politiche che interessano la gioventù.

(13) L’obiettivo della presente raccomandazione è di contribuire allo sviluppo di un’istruzione di qualità proiettata verso il futuro e fatta su misura per le nuove esigenze della società europea coadiuvando e integrando le azioni degli Stati membri oltre ad assicurare che i loro sistemi di istruzione e formazione iniziale offrano a tutti i giovani i mezzi per sviluppare le loro competenze di base e le loro competenze chiave a un livello tale che li prepari per ulteriori forme di apprendimento, per la vita lavorativa e per la vita adulta in generale e a far sì che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave mediante un'offerta coerente e completa di possibilità di apprendimento permanente. Essa fornisce un quadro comune europeo di riferimento su competenze chiave ai decisori politici, ai fornitori di istruzione e formazione, alle parti sociali e ai discenti stessi, al fine di facilitare le riforme nazionali e gli scambi di informazioni tra gli Stati membri e la Commissione nell’ambito del programma di lavoro “Istruzione e formazione 2010” volto a raggiungere i livelli di riferimento europei concordati. La raccomandazione appoggia inoltre altre politiche correlate come ad esempio le politiche occupazionali e sociali o altre politiche che interessano la gioventù.

Emendamento 4

Raccomandazione 1 bis (nuova)

1 bis. assicurare l'adozione di misure che consentano loro di lottare davvero contro l'analfabetismo, anche di ritorno, fra bambini e adulti, specialmente nelle regioni più povere;

Emendamento 5

Raccomandazione 2 bis (nuova)

 

2 bis. provvedere affinché tutte le misure prese in materia d'istruzione e di formazione tengano particolarmente conto delle necessità più specifiche delle persone svantaggiate;

Emendamento 6

Raccomandazione 3

3. assicurare che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le competenze chiave in tutto l’arco della loro vita con un’attenzione particolare per gruppi di destinatari riconosciuti prioritari nei contesti nazionale, regionale e/o locale;

3. assicurare che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le competenze chiave in tutto l’arco della loro vita con un’attenzione particolare per gruppi di destinatari riconosciuti prioritari nei contesti nazionale, regionale e/o locale e promuovere la parità tra donne e uomini favorendo l'accesso delle donne all'apprendimento permanente e migliorando la loro partecipazione al mercato del lavoro;

Emendamento 7

Raccomandazione 3 bis (nuova)

 

3 bis. assicurare che le competenze acquisite con l'apprendimento permanente siano sancite da qualifiche riconosciute e di un certo valore, che aprano la possibilità dell'avanzamento professionale;

Emendamento 8

Raccomandazione 4

4. far sì che vi sia un’infrastruttura adeguata per l’istruzione e la formazione permanente degli adulti che tenendo conto dei bisogni diversi degli adulti preveda la disponibilità di insegnanti e formatori, la possibilità di accesso e il sostegno per i discenti;

4. far sì che vi sia un’infrastruttura adeguata per l’istruzione e la formazione permanente degli adulti che, tenendo conto dei diversi bisogni e competenze degli adulti, preveda la disponibilità di insegnanti e formatori, misure di sostegno per gli istituti scolastici, la possibilità di accesso e il sostegno per i discenti; garantire l'integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche dei settori dell'istruzione e della formazione;

Emendamento 9

Raccomandazione 4 bis (nuova)

 

4 bis. assicurare che tutte le iniziative e opportunità predisposte nel settore dell'istruzione e della formazione tengano particolarmente conto dell'analfabetismo, dell'analfabetismo digitale e di quello matematico;

Emendamento 10

Raccomandazione 5

5. vigilare alla coerenza dell’offerta di istruzione e formazione per gli adulti rivolta ai singoli cittadini mediante vigorosi nessi con le politiche occupazionali e sociali e con altre politiche che interessano i giovani nonché mediante la collaborazione con le parti sociali e altri interessati;

5. vigilare alla coerenza dell’offerta di formazione generale e professionale e di perfezionamento professionale rivolta ai singoli cittadini mediante vigorosi nessi con le politiche occupazionali, sociali, culturali e dell'innovazione e con altre politiche che interessano i giovani nonché mediante la collaborazione con le parti sociali e altri interessati;

Emendamento 11

Raccomandazione 5 bis (nuova)

 

5 bis. dando l'esempio nella contrattazione collettiva con il servizio pubblico, indurre le parti sociali a considerare la trasmissione di competenze chiave e il perfezionamento professionale come parte della vita lavorativa retribuita e ad integrarla nell'orario di lavoro; promuovere l'accesso al perfezionamento professionale mediante disposizioni legislative sul congedo di formazione, qualora tale materia non sia già disciplinata dalle parti sociali;

Emendamento 12

Racccomandano agli Stati membri di, paragrafo 6 bis (nuovo)

6 bis. assicurare adeguate opportunità d'istruzione per coloro che ritornano al lavoro dopo un lungo periodo di interruzione o che assumono un impiego dopo una riconversione professionale.

Emendamento 13

Raccomandazione 6 bis (nuova)

 

6 bis. assicurare che le attività e il successo del Quadro di riferimento siano oggetto di regolare valutazione e che ogni tre anni si proceda alla raccolta di informazioni a livello nazionale, regionale e locale sui progressi compiuti nell'attuazione del Quadro di riferimento, sui relativi parametri di raffronto, come pure sui programmi attuati dalle competenti amministrazioni regionali e dalle imprese; utilizzare le "Competenze chiave per l'apprendimento permanente - Un quadro europeo" quale schema di riferimento;

Emendamento 14

Intenzione 1

1. contribuire agli sforzi degli Stati membri per sviluppare i loro sistemi di istruzione e formazione e per attuare la presente raccomandazione, anche mediante l’uso delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo” quale riferimento per agevolare l’apprendimento tra pari e lo scambio di buone pratiche e a seguire gli sviluppi e riferire sui progressi attraverso le relazioni biennali relative al programma di lavoro Istruzione e formazione 2010;

1. contribuire agli sforzi degli Stati membri per sviluppare i loro sistemi di istruzione e formazione e per attuare la presente raccomandazione, anche mediante l’uso delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo” quale riferimento, da comunicare ai responsabili politici, ai professionisti dell'istruzione, ai datori di lavoro e agli stessi discenti, per agevolare l’apprendimento tra pari e lo scambio di buone pratiche e a seguire gli sviluppi e riferire sui progressi attraverso le relazioni biennali relative al programma di lavoro Istruzione e formazione 2010;

Emendamento 15

Intenzione 3

3. incoraggiare un ampio uso delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo” nelle politiche comunitarie correlate e in particolare al momento di attuare la politica dell’occupazione, della gioventù e sociale e sviluppare ulteriormente i contatti con le parti sociali e altre organizzazioni attive in questi ambiti;

3. incoraggiare un ampio uso delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo” nelle politiche comunitarie correlate e in particolare al momento di attuare la politica dell’occupazione, della gioventù, culturale e sociale e sviluppare ulteriormente i contatti con le parti sociali e altre organizzazioni attive in questi ambiti;

Emendamento 16

Intenzione 3 bis (nuova)

 

3 bis. utilizzare le "Competenze chiave per l'apprendimento permanente - Un quadro di riferimento europeo" per stimolare la convergenza fra i sistemi di istruzione/formazione e i sistemi di qualifiche europei, al fine di promuovere il mutuo riconoscimento delle qualifiche e stimolare la mobilità dei lavoratori qualificati;

Emendamento 17

Allegato, introduzione, paragrafo -1

 

– Visto che la globalizzazione continua a porre all'Unione europea nuove sfide, ogni cittadino avrà bisogno di un'ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile ad un mondo in rapido cambiamento e fortemente interconnesso.

 

L'istruzione nel suo duplice aspetto - sia sociale che economico - ha un ruolo chiave da svolgere nel garantire che i cittadini europei acquisiscano le competenze chiave necessarie per consentire loro di adattarsi in modo flessibile a tali meccanismi.

 

In particolare si deve rispondere alle diverse esigenze dei discenti garantendo la parità e l'accesso a quei gruppi che, a seguito di svantaggi di istruzione provocati da circostanze personali, sociali, culturali ed economiche, necessitano di un particolare sostegno per realizzare il proprio potenziale d'istruzione, come persone con scarse competenze di base, giovani che abbandonano prematuramente la scuola, disoccupati di lungo periodo, discenti adulti, migranti e disabili.

 

In tale contesto i principali obiettivi di un quadro di competenze chiave sono:

 

(1) individuare e definire le competenze chiave necessarie per la realizzazione personale, la cittadinanza attiva, la coesione sociale e l'occupabilità in una società basata sulla conoscenza;

 

(2) coadiuvare l'operato degli Stati membri per assicurare che a completamento dell'istruzione e formazione iniziale i giovani abbiano sviluppato le competenze chiave a un livello che li prepari per la vita adulta e che gli adulti siano in grado di svilupparle e aggiornarle in tutto l'arco della loro vita;

 

(3) fornire uno strumento di riferimento a livello europeo - ossia le competenze chiave per l'apprendimento permanente - un quadro di riferimento europeo per i decisori politici, gli erogatori di istruzione, i datori di lavoro e i discenti stessi al fine di agevolare gli sforzi a livello nazionale ed europeo verso il perseguimento di obiettivi concordati congiuntamente;

 

(4) costituire un quadro per un'azione ulteriore a livello comunitario sia nell'ambito del programma di lavoro istruzione e formazione 2010 sia nel contesto dei programmi comunitari nel campo dell'istruzione e della formazione.

  • [1]  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

Motivazione

Si propone di modificare la definizione della competenza per sottolineare che le competenze chiave devono essere fissate ad un livello realisticamente alla portata di tutti i discenti.

Emendamento 18

Allegato, Introduzione, secondo capoverso

Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. A conclusione dell’istruzione e formazione iniziale i giovani dovrebbero aver sviluppato le competenze chiave a un livello tale che li prepari per la vita adulta e dette competenze dovrebbero essere sviluppate ulteriormente, mantenute e aggiornate nel contesto dell’apprendimento permanente.

Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Le competenze chiave dovrebbero essere considerate degli orientamenti quanto alle abilità necessarie nella società odierna. Non è possibile conoscere a fondo perfettamente tutte le abilità. A conclusione dell’istruzione e formazione iniziale gli interessati dovrebbero aver sviluppato le competenze chiave a un livello tale che li prepari per la vita e il lavoro. Tuttavia, i giovani dovrebbero averne acquisito i fondamenti, che andrebbero sviluppati ulteriormente, aggiornati e mantenuti nel contesto dell'apprendimento permanente. E' altresì importante riconoscere e rispettare il fatto che le persone hanno attitudini e abilità diverse e differenziate.

Motivazione

Le competenze che ogni giovane dovrebbe acquisire sono troppo ampie ed impegnative. L'obiettivo dovrebbe essere l'apprendimento permanente e l'evoluzione.

Emendamento 19

Allegato, introduzione, comma 3

Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità fondamentali del saper parlare, leggere, scrivere e far di conto e nell'uso delle TIC è una pietra angolare per l'apprendimento e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono diverse tematiche che vengono evocate ripetutamente nel Quadro: pensiero critico, creatività, spirito di iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestire in modo costruttivo i sentimenti svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave.

Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità fondamentali del saper parlare, leggere, scrivere e far di conto e nell'uso delle TIC è una pietra angolare per l'apprendimento e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono diverse tematiche che vengono evocate ripetutamente nel Quadro: pensiero critico, creatività, spirito di iniziativa, disponibilità a decidere, resistenza allo stress, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestire in modo costruttivo i sentimenti svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave.

Emendamento 20

Allegato, titolo, punto 4

4. Competenza digitale

4. Competenza digitale di base

Emendamento 21

Allegato, punto 4, comma 2

La competenza digitale presuppone una salda consapevolezza e conoscenza della natura, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel quotidiano: nella vita personale e sociale come anche al lavoro. In ciò rientrano le principali applicazioni informatiche come trattamento di testi, fogli elettronici, basi di dati, memorizzazione e gestione delle informazioni oltre a una consapevolezza delle opportunità offerte da Internet e dalla comunicazione tramite i media elettronici (e-mail, network tools) per il tempo libero, la condivisione di informazioni e le reti collaborative, l’apprendimento e la ricerca. Le persone dovrebbero anche essere consapevoli di come le TSI possono coadiuvare la creatività e l’innovazione e rendersi conto delle problematiche legate alla validità e affidabilità delle informazioni disponibili e ai principi etici che si pongono nell’uso interattivo delle TSI.

 

La competenza digitale presuppone una salda consapevolezza e conoscenza della natura, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel quotidiano: nella vita personale e sociale come anche al lavoro. In ciò rientrano le principali applicazioni informatiche come trattamento di testi, fogli elettronici, basi di dati, memorizzazione e gestione delle informazioni oltre a una consapevolezza delle opportunità e dei potenziali rischi di Internet e dalla comunicazione tramite i media elettronici (e-mail, network tools) per il lavoro, il tempo libero, la condivisione di informazioni e le reti collaborative, l’apprendimento e la ricerca. Le persone dovrebbero anche essere consapevoli di come le TSI possono coadiuvare la creatività e l’innovazione e rendersi conto delle problematiche legate alla validità e affidabilità delle informazioni disponibili e dei relativi principi etici e giuridici.

Emendamento 22

Allegato, punto 6 A, comma 1

A. Il benessere personale e sociale richiede la consapevolezza di ciò che gli individui devono fare per conseguire una salute fisica e mentale ottimali, intese anche quali risorse per se stessi e per la propria famiglia e la conoscenza del modo in cui uno stile di vita sano vi può contribuire. Per un’efficace partecipazione sociale e interpersonale è essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere generalmente accettati in diversi contesti e società (ad esempio sul lavoro) e conoscere i concetti di base riguardanti gli individui, i gruppi, le organizzazioni del lavoro, la parità tra i sessi, la società e la cultura. È essenziale inoltre comprendere le dimensioni multiculturali e socioeconomiche delle società europee e il modo in cui l’identità culturale nazionale interagisce con l’identità europea.

A. Il benessere personale e sociale richiede la consapevolezza di ciò che gli individui devono fare per conseguire una salute fisica e mentale ottimali, intese anche quali risorse per se stessi, per l'ambito sociale più prossimo e per la propria famiglia e la conoscenza del modo in cui uno stile di vita sano vi può contribuire. Per un’efficace partecipazione sociale e interpersonale è essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere generalmente accettati in diversi contesti e società (ad esempio sul lavoro). È altrettanto importante conoscere i concetti di base riguardanti gli individui, i gruppi, le organizzazioni del lavoro, la parità tra i sessi e la non discriminazione, la società e la cultura. È essenziale inoltre comprendere le dimensioni multiculturali e socioeconomiche delle società europee e il modo in cui l’identità culturale nazionale interagisce con l’identità europea.

Emendamento 23

Allegato, punto 6 A, comma 2

Le abilità di comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi, di esprimere e di comprendere diversi punti di vista, di negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in consonanza con gli altri sono gli elementi al nocciolo di questa competenza. Le persone dovrebbero essere in grado di venire a capo di stress e frustrazioni in modo costruttivo e dovrebbero anche distinguere tra la sfera personale e quella professionale.

Le abilità di comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi, di essere tollerante, di esprimere e di comprendere diversi punti di vista, di negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in consonanza con gli altri sono gli elementi al nocciolo di questa competenza. Le persone dovrebbero essere in grado di venire a capo di stress e frustrazioni in modo costruttivo e dovrebbero anche distinguere tra la sfera personale e quella professionale.

Motivazione

Per quanto concerne le competenze interpersonali, interculturali e sociali, la competenza civica e il loro apprendimento, la tolleranza è uno degli aspetti essenziali. Ancora più importante della comprensione generale è un atteggiamento tollerante nei confronti di entrambi i sessi e dei diversi gruppi culturali, sessuali, religiosi ed etnici.

Emendamento 24

Allegato, punto 6 B, comma 1

B. La competenza civica si basa sulla conoscenza dei concetti di democrazia, cittadinanza e diritti civili, anche nella forma in cui essi sono formulati nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e nelle dichiarazioni internazionali e quali sono applicati da diverse istituzioni a livello locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale. È anche essenziale la conoscenza dei principali eventi, tendenze e agenti del cambiamento nella storia nazionale, europea e mondiale come anche del mondo presente, con un’attenzione particolare per la diversità europea, ed è anche essenziale la conoscenza degli obiettivi, dei valori e delle politiche dei movimenti sociali e politici.

B. La competenza civica si basa sulla conoscenza dei concetti di democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili, anche nella forma in cui essi sono formulati nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e nelle dichiarazioni internazionali e quali sono applicati da diverse istituzioni a livello locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale. È anche essenziale la conoscenza dei principali eventi, tendenze e agenti del cambiamento nella storia nazionale, europea e mondiale come anche nel mondo presente, con un’attenzione particolare per la diversità europea, ed è anche essenziale la conoscenza degli obiettivi, dei valori e delle politiche dei movimenti sociali e politici..

Emendamento 25

Allegato, punto 6 B, comma 3

Il pieno rispetto dei diritti umani, tra cui anche quello della parità quale base per la democrazia, la consapevolezza e comprensione delle differenze tra sistemi di valori di diversi gruppi religiosi o etnici pongono le basi per un'attitudine positiva. In ciò rientra anche la manifestazione del senso di appartenenza al luogo in cui si vive, al proprio paese, all’UE e all’Europa in generale e al mondo (o almeno alla parte di mondo in cui si vive) oltre alla disponibilità a partecipare al processo decisionale democratico a tutti i livelli. La partecipazione costruttiva comporta anche attività civili, il sostegno alla diversità sociale, alla coesione e allo sviluppo sostenibile e una disponibilità a rispettare i valori e la privacy degli altri.

Il pieno rispetto dei diritti umani, tra cui anche quello della parità quale base per la democrazia, la consapevolezza e comprensione delle differenze tra sistemi di valori di diversi gruppi religiosi o etnici pongono le basi per un'attitudine positiva. In ciò rientra anche la manifestazione del senso di appartenenza al luogo in cui si vive, al proprio paese, all’UE e all’Europa in generale e al mondo (o almeno alla parte di mondo in cui si vive) oltre alla disponibilità a partecipare al processo decisionale democratico a tutti i livelli. Ciò comprende anche dimostrare senso di responsabilità, nonché mostrare comprensione e rispetto per i valori condivisi che sono necessari a garantire la coesione della comunità, come il rispetto per i principi democratici. La partecipazione costruttiva comporta anche attività civili, il sostegno alla diversità sociale, alla coesione e allo sviluppo sostenibile e una disponibilità a rispettare i valori e la privacy degli altri.

Emendamento 26

Allegato, punto 7, titolo

7. Imprenditorialità

7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Emendamento 27

Allegato, punto 7, comma 1

Definizione: l'imprenditorialità concerne la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientra la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza utile a tutti nella vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, serve ai lavoratori per aver consapevolezza del contesto in cui operano e per poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno gli imprenditori che avviano un'attività sociale o commerciale.

Definizione: l'imprenditorialità concerne la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientra la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza utile a tutti nella vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, serve ai lavoratori per aver consapevolezza del contesto in cui operano e per poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono a un'attività sociale o commerciale. Essa deve comprendere la coscienza dei valori etici e la promozione di una sana gestione.

Emendamento 28

Allegato, punto 7, comma 3

Le abilità concernono una gestione progettuale proattiva (con abilità quali la capacità di pianificazione, di organizzazione, di gestione, la leadership e la delega, l'analisi, la comunicazione, la rendicontazione, la valutazione e la messa in registro) e la capacità di lavorare sia individualmente che in collaborazione all'interno di gruppi. Occorre anche il discernimento per identificare i propri punti di forza e i punti deboli e soppesare e assumersi rischi all'occorrenza.

Le abilità concernono una gestione progettuale proattiva (con abilità quali la capacità di pianificazione, di organizzazione, di gestione, la leadership e la delega, l'analisi, la comunicazione, la rendicontazione, la valutazione e la messa in registro), la rappresentanza e la trattativa efficaci e la capacità di lavorare sia individualmente che in collaborazione all'interno di gruppi. Occorre anche il discernimento per identificare i propri punti di forza e i punti deboli e soppesare e assumersi rischi all'occorrenza.

Emendamento 29

Allegato, punto 8, titolo

8. Espressione culturale

8. Espressione e consapevolezza culturale

Emendamento 30

Allegato, punto 8, comma 2

La conoscenza culturale presuppone una conoscenza di base delle principali opere culturali, comprese quelle della cultura popolare contemporanea, quale parte importante della storia dell’umanità nel contesto del retaggio culturale nazionale ed europeo e della loro collocazione nel mondo. Ciò è essenziale per cogliere la diversità culturale e linguistica dell’Europa (e dei paesi europei), la necessità di preservarla come anche l’evoluzione del gusto popolare e l’importanza dei fattori estetici nella vita quotidiana.

La conoscenza culturale presuppone una consapevolezza del retaggio culturale locale, nazionale ed europeo e della loro collocazione nel mondo. Ciò riguarda una conoscenza di base delle principali opere culturali, comprese quelle della cultura popolare contemporanea. Ciò è essenziale per cogliere la diversità culturale e linguistica dell’Europa (e delle altre parti del mondo), la necessità di preservarla e per comprendere l’importanza dei fattori estetici nella vita quotidiana.

Emendamento 31

Allegato, punto 8, comma 3

Le abilità hanno a che fare sia con la determinazione di valore che con l’espressione: l’autoespressione mediante un’ampia gamma di media facendo uso delle capacità innate di un individuo e il discernimento del valore e il godimento delle opere d’arte e delle esibizioni artistiche. Tra le abilità vi è anche la capacità di correlare i propri punti di vista creativi ed espressivi ai pareri degli altri e di identificare e realizzare opportunità economiche nel contesto dell’attività culturale.

Le abilità hanno a che fare sia con la determinazione di valore che con l’espressione: l’autoespressione mediante un’ampia gamma di media facendo uso delle capacità innate di un individuo e il discernimento del valore e il godimento delle opere d’arte e delle esibizioni artistiche. Tra le abilità vi è anche la capacità di correlare i propri punti di vista creativi ed espressivi ai pareri degli altri e di identificare e realizzare opportunità sociali ed economiche nel contesto dell’attività culturale. L'espressione culturale è essenziale per lo sviluppo delle abilità creative, che possono essere trasferite a molti contatti professionali.

Emendamento 32

Allegato, punto 8, comma 4

Un forte senso di identità è alla base del rispetto e di un'attitudine aperta alla diversità dell'espressione culturale. Un'attitudine positiva è legata anche alla creatività e alla disponibilità di coltivare la capacità estetica per il tramite dell'autoespressione artistica e dell'interesse nella vita culturale.

Il senso di identità può essere alla base del rispetto e di un'attitudine aperta alla diversità dell'espressione culturale. Un'attitudine positiva è legata anche alla creatività e alla disponibilità di coltivare la capacità estetica per il tramite dell'autoespressione artistica e dell'interesse nella vita culturale.

MOTIVAZIONE

LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE

La raccomandazione all'esame si profila come uno strumento europeo di riferimento in materia di competenze chiave e presenta le modalità con cui garantire a tutti i cittadini l'accesso a dette competenze tramite l’apprendimento permanente.

La raccomandazione contribuisce inoltre alla strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione e specialmente all'attuazione del programma di lavoro "Istruzione e formazione 2010".

Lo sviluppo della società della conoscenza nel contesto del processo di Lisbona presuppone che gli Stati membri portino avanti più rapidamente la riforma dei loro sistemi di istruzione e di formazione, anche per perfezionare indicatori europei concernenti il miglioramento delle qualifiche e delle competenze dei giovani.

La proposta di istituire un quadro europeo per le competenze chiave rappresenta in detto contesto uno strumento pratico per promuovere gli sforzi degli Stati membri intesi a garantire ai cittadini europei l'acquisizione o l'aggiornamento delle competenze chiave a livello personale, pubblico e professionale.

Il quadro di riferimento proposto comprende le seguenti otto competenze chiave che ogni cittadino europeo dovrebbe possedere:

1.     comunicazione nella madrelingua;

2.     comunicazione nelle lingue straniere;

3.     competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

4.     competenza digitale;

5.     imparare a imparare;

6.     competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica;

7.     imprenditorialità;

8.                espressione culturale.

Oltre alla definizione delle competenze chiave, la raccomandazione espone il criterio con cui stabilire se l'attuazione delle relative decisioni debba avvenire al meglio a livello nazionale, regionale e/o locale. Essa invita gli Stati membri a provvedere a che al compimento della propria istruzione e formazione di base tutti acquisiscano competenze chiave e li incoraggia a operare per la soppressione degli svantaggi nell'istruzione in base al livello di riferimento europeo. In relazione agli adulti, la raccomandazione invita a potenziare un'infrastruttura globale con tutti gli interlocutori pertinenti.

I singoli obiettivi previsti nella raccomandazione sono i seguenti:

-    trasmettere e definire competenze chiave;

-    sostenere l'impegno degli Stati membri affinché tutti i giovani, al compimento della loro istruzione e formazione di base, dispongano di competenze sufficienti per il loro ingresso nella vita adulta;

-    fornire ai responsabili decisionali, agli operatori dell'istruzione, ai datori di lavoro e agli alunni stessi uno strumento europeo con livelli di riferimento;

-    offrire un quadro per ulteriori azioni a livello comunitario.

Per conseguire detti obiettivi sono proposte le seguenti azioni concrete per sostenere le riforme a livello nazionale:

–   apprendimento tra pari, scambio di buone pratiche e relazioni sui progressi compiuti nell’ambito dei rapporti biennali;

–   sostegno a progetti pertinenti tramite i programmi comunitari nel campo dell’istruzione e della formazione;

–   promozione di un consenso su cosa sono le competenze di base e sulla loro correlazione con le politiche dell’occupazione e sociali;

–   promozione di partenariati con le parti sociali e altre organizzazioni pertinenti.

La proposta non presenta alcuna incidenza sul bilancio comunitario.

OSSERVAZIONI E PROPOSTE DI EMENDAMENTO DELLA RELATRICE

La relatrice sostiene la presente proposta della Commissione, in quanto contribuisce al conseguimento degli obiettivi strategici della strategia di Lisbona, ora rilanciata, e assume una particolare rilevanza nel contesto dell'apprendimento permanente.

La relatrice evidenzia al riguardo specialmente la necessità di maggiori investimenti in istruzione, formazione e abilità.

Giudica assai positiva la creazione di un quadro di riferimento europeo per le competenze chiave in quanto offre ai cittadini lo strumento di cui hanno bisogno per adattarsi a un mercato del lavoro soggetto a profondi cambiamenti in una società basata sulla conoscenza.

La relatrice sottolinea in particolare che a tutti i cittadini, comprese le persone con esigenze specifiche, per esempio chi abbandona gli studi, i portatori di menomazioni, i disoccupati di lunga durata, gli anziani e le persone con scarse qualifiche, occorre offrire la possibilità di acquisire le competenze di base.

A tal fine presenta un emendamento e giudica positivamente il fatto che la proposta raccomandi agli Stati membri, al punto 2 della stessa, di garantire che siano disposte misure adeguate per quanti sono esposti a svantaggi di tipo personale, sociale, culturale o economico e pertanto hanno bisogno di sostegno particolare per valorizzare il proprio potenziale formativo.

La relatrice propone di estendere l'introduzione dell'allegato, anche per citare gli obiettivi dello strumento di riferimento.

Inoltre propone gli emendamenti seguenti concernenti le competenze chiave definite nell'allegato:

-    Categoria 6: viene precisata la definizione delle conoscenze e delle attitudini fondamentali per la competenza civica e si evidenzia l'importanza della dimensione europea, in collegamento con la conoscenza della storia europea e del processo di integrazione europea, nonché con la coscienza dell'identità culturale e del destino comune europeo.

-    Categoria 7: la relatrice sottolinea l'importanza dell'imprenditorialità in quanto competenza chiave e propone di integrare in tal senso il titolo della categoria.

-    Categoria 8: si propone di estendere il titolo della categoria e la definizione della competenza chiave con la dimensione supplementare della "consapevolezza".

La relatrice ritiene altresì che occorra promuovere intensamente non solo l'acquisizione, ma anche l'ulteriore sviluppo e aggiornamento delle competenze chiave, tramite l'apprendimento permanente, onde sostenere la riqualificazione e l'occupabilità.

Si compiace del fatto che la proposta sostenga l'ulteriore approfondimento delle strategie nazionali in materia di apprendimento permanente nonché i sistemi di istruzione e di formazione degli Stati membri e quindi promuova la riforma dei programmi e la creazione di un'offerta unitaria di formazione per adulti e di riqualificazione.

Le relatrice ritiene che la proposta dovrebbe considerare gli effetti dello schema seguito su altri programmi e iniziative europei, per esempio il programma d'azione integrato nel settore dell'apprendimento permanente oppure il quadro europeo di qualificazione.

Inoltre, va approfondito l'esame degli effetti dell'acquisizione di singole competenze, per esempio nel senso di valutare l'obiettivo reale delle singole competenze e le conseguenze che ne risultano nella vita sociale e professionale del singolo individuo.

La relatrice auspica la rapida introduzione del quadro di riferimento proposto per le competenze chiave.

PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'OCCUPAZIONE E GLI AFFARI SOCIALI (11.5.2006)

destinato alla commissione per la cultura e l'istruzione

sulla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente
(COM(2005)0548 – C6‑0375/2005 – 2005/0221(COD))

Relatore per parere: Thomas Mann

BREVE MOTIVAZIONE

La Commissione propone un quadro europeo di riferimento per le competenze chiave illustrando le modalità per garantire a tutte le cittadine e i cittadini dell'UE l'accesso a tali competenze grazie all'apprendimento permanente, con specifico riferimento all'acquisizione ed aggiornamento delle competenze di base.

Il relatore per parere plaude a tale iniziativa. La crescente globalizzazione dei mercati nonché il cambiamento paradigmatico verso un'economia e una società basate sulle conoscenze conferiscono una particolare rilevanza al potenziamento delle competenze chiave. La concorrenzialità internazionale delle lavoratrici e lavoratori europei va rafforzata e garantita.

In tale contesto occorre conseguire i seguenti obiettivi:

· individuare e definire le competenze chiave

· coadiuvare l'operato degli Stati membri per consentire ai giovani e agli adulti di disporre di sufficienti competenze chiave e di svilupparle

· un quadro di riferimento europeo per i decisori politici, gli erogatori di istruzione, i datori di lavoro e i discenti onde gettare le basi per ulteriori azioni a livello comunitario.

Il relatore per parere appoggia la suddivisione e definizione delle competenze chiave da parte della Commissione UE. Il quadro di riferimento europeo dovrebbe enucleare le seguenti otto competenze chiave: 1. comunicazione nella madrelingue; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica; 7. imprenditorialità; 8. espressione culturale.

Il relatore rileva in chiave critica che:

· si tiene ben poco conto dei discenti svantaggiati che, privi di competenze di base e di competenze chiave, spesso non sono in grado di acquisire autonomamente nuove conoscenze. Gli Stati membri dovrebbero predisporre per tali categorie sociali offerte su misura atte non solo a colmare lacune nel campo delle conoscenze generali bensì anche a fornire in maniera mirata competenze chiave. L'acquisizione delle stesse riveste la massima rilevanza per il successo professionale delle persone svantaggiate;

· si dovrebbero in particolar modo incentivare i giovani migranti la cui frustrazione, che può esprimersi anche in atti di violenza, affonda le radici oltretutto nel fatto che i giovani, privi di competenze di base e di competenze chiave, non sono in grado di partecipare con successo alla formazione scolastica e professionale. Spesso ne conseguono carente coscienza del proprio valore, disoccupazione e mancanza di prospettive;

· i genitori, i responsabili della formazione e l'opinione pubblica non dispongono di alcuno strumento per individuare con successo gli erogatori di formazione. La graduatoria degli stessi (specie nelle scuole) riveste crescente interesse negli Stati membri. Graduatorie regionali, finalizzate all'offerta di competenze chiave, potrebbero recare un duraturo contributo al miglioramento dei livelli di formazione negli Stati membri e nell'UE;

· l'impegno di erogatori di formazione pubblici e privati in sede di acquisizione, mantenimento e sviluppo delle competenze chiave mieterà ben pochi successi in mancanza di una coscienza della propria responsabilità presso gli interessati;

· la raccomandazione prevede una relazione ogni quattro anni. Tale periodo appare al relatore eccessivamente lungo per consentire una reazione tempestiva e consona alle sfide ed esigenze di un mondo della formazione del lavoro in rapida trasformazione.

EMENDAMENTI

La commissione per l'occupazione e gli affari sociali invita la commissione per la cultura e l'istruzione, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti:

Testo della Commissione[1]Emendamenti del Parlamento

Emendamento 1

Considerando 4

(4) Nell'ambito degli sforzi volti a migliorare la performance occupazionale della Comunità i Consigli europei del marzo 2003 e del dicembre 2003 hanno fatto presente la necessità di sviluppare l'apprendimento permanente con un'attenzione particolare per misure attive e preventive rivolte ai disoccupati e alle persone non attive. Ciò prendeva le mosse dal rapporto della Task force europea per l'occupazione in cui si ribadiva la necessità di mettere le persone in grado di adattarsi al cambiamento, l'importanza di integrare le persone nel mercato del lavoro e il ruolo chiave dell'apprendimento permanente.

(4) Nell'ambito degli sforzi volti a migliorare la performance occupazionale della Comunità e con riferimento agli obiettivi di Lisbona, e cioè raggiungere un tasso di occupazione globale del 70% entro il 2010, i Consigli europei del marzo 2003 e del dicembre 2003 hanno fatto presente la necessità di sviluppare l'apprendimento permanente con un'attenzione particolare per misure attive e preventive rivolte ai disoccupati e alle persone non attive. Ciò prendeva le mosse dal rapporto della Task force europea per l'occupazione in cui si ribadiva la necessità di mettere le persone in grado di adattarsi al cambiamento, l'importanza di integrare le persone nel mercato del lavoro e il ruolo chiave dell'apprendimento permanente.

Emendamento 2

Considerando 8

(8) Il quadro di azioni per lo sviluppo permanente delle competenze e delle qualifiche adottato dalle parti sociali europee nel marzo 2002 ribadisce la necessità che le imprese adattino le loro strutture in misura maggiore e più rapidamente per poter rimanere competitive. Il lavoro di squadra, l'appiattimento delle gerarchie, la maggiore responsabilizzazione e la crescente necessità di multimansioni portano all'espansione di organizzazioni che apprendono. In tale contesto la capacità delle organizzazioni di identificare competenze, di mobilitarle e riconoscerle e di incoraggiarne lo sviluppo tra tutti i lavoratori rappresenta la base per nuove strategie competitive.

(8) Il quadro di azioni per lo sviluppo permanente delle competenze e delle qualifiche adottato dalle parti sociali europee nel marzo 2002 ribadisce la necessità che le imprese adattino le loro strutture in misura maggiore e più rapidamente per poter rimanere competitive. Il lavoro di squadra, l'appiattimento delle gerarchie, la maggiore responsabilizzazione, la crescente necessità di multimansioni e la flessibilizzazione dell'orario di lavoro portano all'espansione di organizzazioni che apprendono. In tale contesto la capacità delle organizzazioni di identificare competenze, di mobilitarle e riconoscerle e di incoraggiarne lo sviluppo tra tutti i lavoratori rappresenta la base per nuove strategie competitive.

Motivazione

La flessibilizzazione dell'orario di lavoro è un importante fattore di produttività, in quanto, nel quadro del decentramento, consente al lavoratore di utilizzare il proprio tempo con maggiore autonomia ed efficienza. La capacità di conciliare obblighi professionali ed aspirazioni personali, come lo svolgimento di attività formative o creative, accresce fortemente già di per sé la motivazione, con conseguenti ripercussioni positive sulla competitività.

Emendamento 3

Considerando 9

(9) Lo studio di Maastricht sull’istruzione e formazione professionale indica un notevole divario tra i livelli di istruzione richiesti dai nuovi posti di lavoro e i livelli di istruzione raggiunti dalla forza lavoro europea. Più di un terzo della forza lavoro europea (80 milioni di persone) è scarsamente qualificata mentre si è stimato che entro il 2010 quasi 50% dei nuovi posti di lavoro richiederà qualifiche di livello terziario, poco meno di 40% richiederà un diploma di scuola secondaria superiore e solo circa 15% sarà adatto a persone in possesso soltanto di una scolarizzazione di base.

(9) Lo studio di Maastricht sull'istruzione e formazione professionale indica un notevole divario tra i livelli di istruzione richiesti dai nuovi posti di lavoro e i livelli di istruzione raggiunti dalla forza lavoro europea. Più di un terzo della forza lavoro europea (80 milioni di persone) è scarsamente qualificata mentre si è stimato che entro il 2010 quasi 50% dei nuovi posti di lavoro richiederà qualifiche di livello terziario, poco meno di 40% richiederà un diploma di scuola secondaria superiore e solo circa 15% sarà adatto a persone in possesso soltanto di una scolarizzazione di base. Il perfezionamento professionale e la trasmissione di competenze chiave non possono da soli impedire che, in tale scenario, entro il 2010 milioni di persone saranno escluse strutturalmente dal mercato del lavoro, donde la necessità di operare grandi sforzi per creare posti di lavoro per questi gruppi di popolazione.

Emendamento 4

Considerando 13

(13) L’obiettivo della presente raccomandazione è di contribuire allo sviluppo di un’istruzione di qualità coadiuvando e integrando le azioni degli Stati membri oltre ad assicurare che i loro sistemi di istruzione e formazione iniziale offrano a tutti i giovani i mezzi per sviluppare competenze chiave a un livello tale che li prepari per ulteriori forme di apprendimento e per la vita adulta e a far sì che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave mediante un'offerta coerente e completa di possibilità di apprendimento permanente. Essa fornisce un quadro comune europeo di riferimento su competenze chiave ai decisori politici, ai fornitori di istruzione e formazione, ai datori di lavoro e ai discenti stessi, al fine di facilitare le riforme nazionali e gli scambi di informazioni tra gli Stati membri e la Commissione nell’ambito del programma di lavoro “Istruzione e formazione 2010” volto a raggiungere i livelli di riferimento europei concordati. La raccomandazione appoggia inoltre altre politiche correlate come ad esempio le politiche occupazionali e sociali o altre politiche che interessano la gioventù.

(13) L’obiettivo della presente raccomandazione è di contribuire allo sviluppo di un’istruzione di qualità e proiettata nel futuro coadiuvando e integrando le azioni degli Stati membri oltre ad assicurare che i loro sistemi di istruzione e formazione iniziale offrano a tutti i giovani i mezzi per sviluppare conoscenze di base e competenze chiave a un livello tale che li prepari per ulteriori forme di apprendimento e per la vita adulta e a far sì che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave mediante un'offerta coerente e completa di possibilità di apprendimento permanente. Essa fornisce un quadro comune europeo di riferimento su competenze chiave ai decisori politici, ai fornitori di istruzione e formazione, alle parti sociali, ai datori di lavoro e ai discenti stessi, al fine di facilitare le riforme nazionali e gli scambi di informazioni tra gli Stati membri e la Commissione nell’ambito del programma di lavoro “Istruzione e formazione 2010” volto a raggiungere i livelli di riferimento europei concordati. La raccomandazione appoggia inoltre la politica occupazionale e sociale nonché quelle politiche che hanno attinenza diretta e indiretta con l'istruzione e la formazione generale e professionale.

Emendamento 5

Raccomandazione 1

1. assicurare che l’istruzione e la formazione iniziale offrano a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li prepari alla vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento, come anche per la vita lavorativa;

1. assicurare che la formazione generale e professionale e il perfezionamento professionale offrano a tutti i giovani, anche ai migranti, un bagaglio di solide conoscenze generali in tutte le discipline e gli strumenti per sviluppare le competenze chiave al livello necessario per la vita adulta e professionale e per costituire una base adeguata per ulteriori occasioni di apprendimento;

Emendamento 6

Raccomandazione 1 bis (nuova)

 

1 bis. assicurare che ai giovani siano offerti percorsi formativi generali e professionali differenziati, di egual valore e adatti alle attitudini di ciascuno;

Emendamento 7

Raccomandazione 2

2. assicurare che si tenga debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative;

2. assicurare che si tenga debitamente conto di quei cittadini che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, o da discriminazioni hanno bisogno di un particolare sostegno educativo; ciò vale soprattutto per i lavoratori per i quali la mancanza di conoscenze aggiornate e delle corrispondenti qualifiche professionali si trasforma in un ostacolo alla ricerca o al mantenimento di un posto di lavoro e perfino al miglioramento della propria condizione di vita e di quella delle proprie famiglie, nonché alle giovani ed ai giovani immigrati privi delle competenze di base e delle competenze chiave per partecipare con successo a iniziative di formazione e perfezionamento professionali e ai quali pertanto manca la prospettiva della piena integrazione nella società;

Emendamento 8

Raccomandazione 2 bis (nuova)

 

2 bis. incoraggiare i giovani a rimanere all'interno del sistema scolastico e di formazione professionale fino a quando non avranno acquisito le competenze chiave menzionate in appresso;

Emendamento 9

Raccomandazione 3

3. assicurare che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le competenze chiave in tutto l’arco della loro vita con un’attenzione particolare per gruppi di destinatari riconosciuti prioritari nei contesti nazionale, regionale e/o locale.

3. assicurare che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro conoscenze di base e le loro competenze chiave in tutto l’arco della loro vita con un’attenzione particolare per gruppi di destinatari riconosciuti prioritari nei contesti nazionale, regionale e/o locale.

Motivazione

L'aggiornamento dell'offerta di formazione deve riguardare sia le qualifiche professionali che lo sviluppo del sapere e la formazione del cittadino professionalmente attivo.

Emendamento 10

Raccomandazione 3 bis (nuova)

 

3 bis. assicurare che le competenze acquisite con l'apprendimento permanente siano sancite da qualifiche riconosciute e di un certo valore, che aprano la possibilità dell'avanzamento professionale;

Emendamento 11

Raccomandazione 4

4. far sì che vi sia un’infrastruttura adeguata per l’istruzione e la formazione permanente degli adulti che tenendo conto dei bisogni diversi degli adulti preveda la disponibilità di insegnanti e formatori, la possibilità di accesso e il sostegno per i discenti;

4. far sì che vi sia un’infrastruttura adeguata per l’istruzione e la formazione permanente degli adulti che tenendo conto dei bisogni e competenze diversi degli adulti preveda la disponibilità di insegnanti e formatori, la possibilità di accesso e il sostegno per i discenti;

Emendamento 12

Raccomandazione 4 bis (nuova)

 

4 bis. garantire che, nell'ambito di tutte le strutture e delle future opportunità da creare nel settore dell'istruzione e della formazione, si tenga particolarmente conto delle esigenze delle donne e degli anziani nonché delle persone sfavorite quali i disabili, i disoccupati di lunga durata, le persone che abbandonano gli studi e quelle con scarse competenze di base e provvedere a che, oltre alle azioni di formazione promosse dal settore pubblico privato e dalle imprese, le cittadine e i cittadini siano sostenuti con idonee misure nell'acquisizione, mantenimento e sviluppo delle proprie competenze;

Emendamento 13

Raccomandazione 4 ter (nuova)

 

4 ter. provvedere a che, oltre ad azioni di formazione promosse dal settore pubblico privato e dalle imprese, aumenti nelle cittadine e cittadini interessati il senso di responsabilità in ordine all'acquisizione, al mantenimento e allo sviluppo delle proprie competenze;

Emendamento 14

Raccomandazione 5

5. vigilare alla coerenza dell’offerta di istruzione e formazione per gli adulti rivolta ai singoli cittadini mediante vigorosi nessi con le politiche occupazionali e sociali e con altre politiche che interessano i giovani nonché mediante la collaborazione con le parti sociali e altri interessati;

5. vigilare alla coerenza dell’offerta di formazione generale e professionale e di perfezionamento professionale rivolta ai singoli cittadini mediante vigorosi nessi con le politiche occupazionali e sociali nonché mediante la collaborazione con le parti sociali e altri interessati e garantire che i fornitori di istruzione e formazione professionale ricevano un adeguato addestramento sui temi della parità e della diversità;

Emendamento 15

Raccomandazione 5 bis (nuova)

 

5 bis. dando l'esempio nella contrattazione collettiva con il servizio pubblico, indurre le parti sociali a considerare la trasmissione di competenze chiave e il perfezionamento professionale come parte della vita lavorativa retribuita e ad integrarla nell'orario di lavoro; promuovere l'accesso al perfezionamento professionale mediante disposizioni legislative sul congedo di formazione, qualora tale materia non sia già disciplinata dalle parti sociali;

Emendamento 16

Raccomandazione 6 bis (nuova)

 

6 bis. assicurare che le attività e il successo del Quadro di riferimento siano oggetto di regolare valutazione e che ogni tre anni si proceda alla raccolta di informazioni a livello nazionale, regionale e locale sui progressi compiuti nell'attuazione del Quadro di riferimento, sui relativi parametri di raffronto, come pure sui programmi attuati dalle competenti amministrazioni regionali e dalle imprese; utilizzare le "Competenze chiave per l'apprendimento permanente - Un quadro europeo", come documento di riferimento per i bilanci di competenze dei lavoratori e per la valutazione dell'esperienza professionale;

Emendamento 17

Raccomandazione 6 ter (nuova)

 

6 ter. utilizzare le "Competenze chiave per l'apprendimento permanente - Un quadro europeo" quale schema di riferimento per valutare i progressi compiuti nel campo dell'apprendimento permanente, onde comparare i risultati e i progressi fra regioni e Stati membri e procedere allo scambio di buone prassi consolidate in questo settore;

Emendamento 18

Intenzione 1

1. contribuire agli sforzi degli Stati membri per sviluppare i loro sistemi di istruzione e formazione e per attuare la presente raccomandazione, anche mediante l’uso delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo” quale riferimento per agevolare l’apprendimento tra pari e lo scambio di buone pratiche e a seguire gli sviluppi e riferire sui progressi attraverso le relazioni biennali relative al programma di lavoro Istruzione e formazione 2010;

1. contribuire agli sforzi degli Stati membri per sviluppare i loro sistemi di istruzione e formazione e per attuare la presente raccomandazione, anche mediante l’uso delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo” quale riferimento per agevolare l’apprendimento tra pari per gli organi responsabili delle politiche, gli istituti di istruzione, i datori di lavoro e i discenti stessi e lo scambio di buone pratiche e a seguire gli sviluppi e riferire sui progressi attraverso le relazioni biennali relative al programma di lavoro Istruzione e formazione 2010 nonché a mettere in luce eventuali contraddizioni;

Emendamento 19

Intenzione 3 bis (nuova)

 

3 bis. utilizzare le "Competenze chiave per l'apprendimento permanente - Un quadro di riferimento europeo" per stimolare la convergenza fra i sistemi di istruzione/formazione e i sistemi di qualifiche europei, al fine di promuovere il mutuo riconoscimento delle qualifiche e stimolare la mobilità dei lavoratori qualificati;

Emendamento 20

Intenzione 4

4. riesaminare l’impatto delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – un quadro di riferimento europeo” contestualmente al programma di lavoro Istruzione e formazione 2010 e riferire, quattro anni dopo l’adozione della presente raccomandazione, al Parlamento europeo e al Consiglio sulle esperienze acquisite e sulle implicazioni per il futuro.

4. chiedere agli Stati membri, tre anni dopo l'approvazione della presente raccomandazione, di sottoporre alla Commissione, al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione che esponga in che misura la raccomandazione è stata attuata, di quanto è diminuito il numero dei cittadini privi di conoscenze e competenze di base e, infine, quali effetti diretti ha avuto l'attuazione della raccomandazione sui livelli di occupazione.

Motivazione

È opportuno lasciare agli Stati membri tre anni di tempo prima di verificare l'attuazione, in quanto gli iter di trasposizione sono più lunghi in determinati Paesi. Il monitoraggio dell'attuazione delle proposte negli Stati membri deve estendersi all'incidenza sulla situazione occupazionale.

Emendamento 21

Allegato, introduzione, comma 1

Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. A conclusione dell’istruzione e formazione iniziale i giovani dovrebbero aver sviluppato le competenze chiave a un livello tale che li prepari per la vita adulta e dette competenze dovrebbero essere sviluppate ulteriormente, mantenute e aggiornate nel contesto dell’apprendimento permanente.

Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. A conclusione dell’istruzione e formazione iniziale le persone dovrebbero aver sviluppato le competenze chiave a un livello tale da prepararli per la vita e il lavoro. È altresì importante riconoscere e rispettare la diversità dei talenti e delle abilità delle persone. Quando è necessario, dette competenze dovrebbero essere sviluppate ulteriormente, mantenute e aggiornate nel contesto dell’apprendimento permanente.

Motivazione

La formazione deve essere impartita in funzione delle esigenze del lavoratore a un dato momento.

Emendamento 22

Allegato, introduzione, comma 2

Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità fondamentali del saper parlare, leggere, scrivere e far di conto e nell'uso delle TIC è una pietra angolare per l'apprendimento e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono diverse tematiche che vengono evocate ripetutamente nel Quadro: pensiero critico, creatività, spirito di iniziativa, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestire in modo costruttivo i sentimenti svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave.

Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro: aspetti essenziali a un ambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità fondamentali del saper parlare, leggere, scrivere e far di conto e nell'uso delle TIC è una pietra angolare per l'apprendimento e il fatto di imparare a imparare è utile per tutte le attività di apprendimento. Vi sono diverse tematiche che vengono evocate ripetutamente nel Quadro: pensiero critico, creatività, spirito di iniziativa, disponibilità a decidere, resistenza allo stress, capacità di risolvere i problemi, valutazione del rischio, assunzione di decisioni e capacità di gestire in modo costruttivo i sentimenti svolgono un ruolo importante per tutte e otto le competenze chiave.

Emendamento 23

Allegato, Titolo 3, lettera A, comma 3

Un'attitudine positiva in relazione alla matematica si basa sul rispetto della verità e sulla disponibilità a cercare motivazioni e a determinarne la validità.

Un'attitudine positiva in relazione alla matematica si basa sulla disponibilità a cercare motivazioni e a determinarne la validità.

Emendamento 24

Allegato, Titolo 6, Definizione

Definizione: queste competenze riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all'impegno a una partecipazione attiva e democratica.

Definizione: queste competenze riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all'impegno a una partecipazione attiva e democratica, in quanto lo scopo dell'apprendimento permanente non è soltanto quello di sapersi adattare al cambiamento, ma di saperlo gestire in modo attivo.

Emendamento 25

Allegato, Titolo 6, lettera A, comma 1

A. Il benessere personale e sociale richiede la consapevolezza di ciò che gli individui devono fare per conseguire una salute fisica e mentale ottimali, intese anche quali risorse per sé stessi e per la propria famiglia e la conoscenza del modo in cui uno stile di vita sano vi può contribuire. Per un'efficace partecipazione sociale e interpersonale è essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere generalmente accettati in diversi contesti e società (ad esempio sul lavoro) e conoscere i concetti di base riguardanti gli individui, i gruppi, le organizzazioni del lavoro, la parità tra i sessi, la società e la cultura. È essenziale inoltre comprendere le dimensioni multiculturali e socioeconomiche delle società europee e il modo in cui l'identità culturale nazionale interagisce con l'identità europea.!

A. Il benessere personale e sociale richiede la consapevolezza di ciò che gli individui devono fare per conseguire una salute fisica e mentale ottimali, intese anche quali risorse per sé stessi, per l'immediata cerchia sociale e per la propria famiglia e la conoscenza del modo in cui uno stile di vita sano vi può contribuire. Per un’efficace partecipazione sociale e interpersonale è essenziale comprendere i codici di comportamento e le maniere generalmente accettati in diversi contesti e società (ad esempio sul lavoro) e conoscere i concetti di base riguardanti gli individui, i gruppi, le organizzazioni del lavoro, la parità tra i sessi, la società e la cultura. È essenziale inoltre comprendere le dimensioni multiculturali e socioeconomiche delle società europee e il modo in cui l’identità culturale nazionale interagisce con l’identità europea.

Emendamento 26

Allegato, Titolo 7, Definizione

Definizione: l'imprenditorialità concerne la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientra la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza utile a tutti nella vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, serve ai lavoratori per aver consapevolezza del contesto in cui operano e per poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno gli imprenditori che avviano un'attività sociale o commerciale.

Definizione: l'imprenditorialità concerne la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientra la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza utile a tutti nella vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, serve ai lavoratori per aver consapevolezza del contesto in cui operano e per poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono a un'attività sociale o commerciale. Essa deve comprendere la coscienza dei valori etici e la promozione di una sana gestione.

Emendamento 27

Allegato, Titolo 7, comma 1

La conoscenza necessaria a tal fine comprende la disponibilità di opportunità per attività personali, professionali e/o economiche, comprese questioni più ampie che fanno da contesto al modo in cui le persone vivono e lavorano, come ad esempio una conoscenza generale del funzionamento dell’economia, delle opportunità e sfide che si trovano ad affrontare i datori di lavoro o un’organizzazione. Le persone dovrebbero essere anche consapevoli della posizione etica delle imprese e del modo in cui esse possono avere un effetto benefico facendo leva sul commercio equo e solidale o sugli aspetti dell’impresa sociale.

La conoscenza necessaria a tal fine comprende la disponibilità di opportunità per attività personali, professionali e/o economiche, comprese questioni più ampie che fanno da contesto al modo in cui le persone vivono e lavorano, come ad esempio una conoscenza generale del funzionamento dell’economia, delle opportunità e sfide che si trovano ad affrontare i datori di lavoro o un’organizzazione nonché la necessità di un impegno costruttivo delle parti sociali nella contrattazione collettiva. Le persone dovrebbero essere anche consapevoli dei valori etici delle imprese e del modo in cui esse possono avere un effetto benefico facendo leva sul commercio equo e solidale, sulla sana gestione o sugli aspetti dell’impresa sociale.

Emendamento 28

Allegato, Titolo 7, comma 2

Le abilità concernono una gestione progettuale proattiva (con abilità quali la capacità di pianificazione, di organizzazione, di gestione, la leadership e la delega, l'analisi, la comunicazione, la rendicontazione, la valutazione e la messa in registro) e la capacità di lavorare sia individualmente che in collaborazione all'interno di gruppi. Occorre anche il discernimento per identificare i propri punti di forza e i punti deboli e soppesare e assumersi rischi all'occorrenza.

Le abilità concernono una gestione progettuale proattiva (con abilità quali la capacità di pianificazione, di organizzazione, di gestione, la leadership e la delega, l'analisi, la comunicazione, la rendicontazione, la valutazione e la messa in registro), la rappresentanza e la trattativa efficaci e la capacità di lavorare sia individualmente che in collaborazione all'interno di gruppi. Occorre anche il discernimento per identificare i propri punti di forza e i punti deboli e soppesare e assumersi rischi all'occorrenza.

Emendamento 29

Allegato, Titolo 8, Definizione

Definizione: consapevolezza dell'importanza dell'espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un'ampia varietà di media, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

Definizione: consapevolezza dell'importanza dell'espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un'ampia varietà di media, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. Capacità di esprimersi artisticamente e di partecipare culturalmente.

Emendamento 30

Allegato, Titolo 8, comma 1

La conoscenza culturale presuppone una conoscenza di base delle principali opere culturali, comprese quelle della cultura popolare contemporanea, quale parte importante della storia dell’umanità nel contesto del retaggio culturale nazionale ed europeo e della loro collocazione nel mondo. Ciò è essenziale per cogliere la diversità culturale e linguistica dell’Europa (e dei paesi europei), la necessità di preservarla come anche l’evoluzione del gusto popolare e l’importanza dei fattori estetici nella vita quotidiana.

La conoscenza culturale presuppone una conoscenza di base delle principali opere culturali, comprese quelle della cultura popolare contemporanea, quale parte importante della storia dell'umanità. Ciò è essenziale per cogliere la diversità culturale e linguistica all'interno delle società dell'Europa (e di altre regioni del mondo), la necessità di preservarla e l'importanza dei fattori estetici nella vita quotidiana.

Emendamento 31

Allegato, titolo 8, comma 2

Le abilità hanno a che fare sia con la determinazione di valore che con l’espressione: l’autoespressione mediante un’ampia gamma di media facendo uso delle capacità innate di un individuo e il discernimento del valore e il godimento delle opere d’arte e delle esibizioni artistiche. Tra le abilità vi è anche la capacità di correlare i propri punti di vista creativi ed espressivi ai pareri degli altri e di identificare e realizzare opportunità economiche nel contesto dell’attività culturale.

Le abilità hanno a che fare sia con la determinazione di valore che con l’espressione: l’autoespressione mediante un’ampia gamma di media facendo uso delle capacità innate di un individuo e il discernimento del valore e il godimento delle opere d’arte e delle esibizioni artistiche. Tra le abilità vi è anche la capacità di correlare i propri punti di vista creativi ed espressivi ai pareri degli altri e di identificare e realizzare opportunità sociali ed economiche nel contesto dell’attività culturale.

Emendamento 32

Allegato, Titolo 8, comma 3

Un forte senso di identità è alla base del rispetto e di un'attitudine aperta alla diversità dell'espressione culturale. Un'attitudine positiva è legata anche alla creatività e alla disponibilità di coltivare la capacità estetica per il tramite dell'autoespressione artistica e dell'interesse nella vita culturale.

Il senso di identità può essere alla base del rispetto e di un'attitudine aperta alla diversità dell'espressione culturale. Un'attitudine positiva è legata anche alla creatività e alla disponibilità di coltivare la capacità estetica per il tramite dell'autoespressione artistica e dell'interesse nella vita culturale.

PROCEDURA

Titolo

proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente

Riferimenti

COM(2005)0548 – C6 0375/2005 – 2005/0221(COD)

Commissione competente per il merito

CULT

Parere espresso da
  Annuncio in Aula

EMPL
17.11.2005

Relatore per parere
  Nomina

Thomas Mann
23.11.2005

Esame in commissione

20.3.2006

20.4.2006

3.5.2006

 

 

Approvazione

4.5.2006

Esito della votazione finale

+ :
– :
0 :

38
0
0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Jan Andersson, Roselyne Bachelot-Narquin, Jean-Luc Bennahmias, Philip Bushill-Matthews, Milan Cabrnoch, Alejandro Cercas, Ole Christensen, Derek Roland Clark, Luigi Cocilovo, Jean Louis Cottigny, Proinsias De Rossa, Harald Ettl, Richard Falbr, Carlo Fatuzzo, Ilda Figueiredo, Stephen Hughes, Jan Jerzy Kułakowski, Sepp Kusstatscher, Raymond Langendries, Bernard Lehideux, Thomas Mann, Mario Mantovani, Jan Tadeusz Masiel, Ana Mato Adrover, Maria Matsouka, Marie Panayotopoulos-Cassiotou, José Albino Silva Peneda, Kathy Sinnott, Jean Spautz, Anne Van Lancker, Gabriele Zimmer

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Edit Bauer, Mihael Brejc, Udo Bullmann, Iratxe García Pérez, Jamila Madeira, Leopold Józef Rutowicz, Elisabeth Schroedter, Patrizia Toia, Yannick Vaugrenard

  • [1]  GU C .../Non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.

PARERE DELLA COMMISSIONE PER L'INDUSTRIA, LA RICERCA E L'ENERGIA (4.5.2006)

destinato alla commissione per la cultura e l'istruzione

sulla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente
(COM(2005)0548 – C6‑0375/2005 – 2005/0221(COD))Relatore per parere: Umberto Pirilli

BREVE MOTIVAZIONE

La base della conoscenza é il sapere, ovvero la condizione del sapere che pone l'uomo nella condizione di apprendere.

La raccomandazione in esame utilizza il termine "competenze" distinguendo tra competenze di base e competenze chiave; sostiene quindi che le competenze di base devono essere messe a disposizione di tutti e tutti, poi, devono essere stimolati ad acquisire le competenze chiave che sono quelle ulteriori competenze in grado di complessivamente favorire lo sviluppo e la crescita.

Richiamando studi internazionali, la raccomandazione definisce la competenza come una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini adeguate per affrontare una situazione particolare; e le competenze chiave quelle che contribuiscono alla realizzazione personale, all'inclusione sociale, alla cittadinanza attiva e all'occupazione.

L´esigenza di accesso alle competenze chiave é dettata dallo sviluppo della società della conoscenza che impone all'uomo di adeguarsi.

La Commissione europea, nella sua proposta, individua ed indica le seguenti otto competenze chiave:

1.  comunicazione nella madrelingua;

2.  comunicazione nelle lingue straniere;

3.  competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

4.  competenza digitale;

5.  imparare a imparare;

6.  competenze interpersonali, interculturali e sociali e competenza civica;

7.  imprenditorialità;

8.  espressione culturale.

Nell´allegato "competenze chiave per l´apprendimento permanente. Un quadro di riferimento europeo", la proposta della Commissione esamina punto per punto le indicate competenze disegnando un quadro sintetico ma complessivamente esaustivo.

Nel primo, ad esempio, definisce la comunicazione nella madrelingua come "la capacità di esprimere e interpretare pensieri, sentimenti e fatti in forma sia orale che scritta" e precisa che tale capacità presuppone che una persona sia a conoscenza del vocabolario di base, della grammatica funzionale e delle funzioni del linguaggio. Ancora: le persone dovrebbero possedere le "abilità" per comunicare.

Il termine "abilità" appare ricorrente: così nel secondo punto, nel terzo, nel quarto, nel quinto, nel sesto, nel settimo, nell´ottavo.

L´abilità appare dunque l´elemento essenziale attraverso cui l´uomo apprende, comunica, comprende, applica, utilizza e manipola strumenti, cerca, raccoglie, discrimina, impara ad imparare, negozia, si relaziona, progetta, gestisce pro-attivamente. L´abilità appare dunque l´elemento ricorrente e protagonista della raccomandazione in esame. Non è però dato sapere come sia possibile acquisire l´abilità. Il testo fa surrettiziamente riferimento alle capacità naturali del soggetto, ma ciò non è sufficiente.

"Io so una sola cosa, di non sapere nulla" è il pensiero illuminante di Socrate che i romani tradussero poi con la loro straordinaria capacità di sintesi nella celebre frase "Scio nihil scire". Un pensiero su cui dovremmo riflettere.

Ed invero, la moderna epistemologia non è riuscita a classificare ancora tutti i saperi del mondo di oggi; ne ha classificati più di mille, ma altri quotidianamente ne affiorano e a fronte dei mille e più di mille saperi nascono mille e più di mille mestieri. Una civiltà, la nostra, che corre tanto velocemente da abbattere con disinvoltura i confini della competenza. Di qui, ed è giusto, la proposta della Commissione di rendere permanente l´apprendimento attraverso una serie di suggerimenti ampiamente condivisibili.

In un punto, però, la raccomandazione è particolarmente lacunosa, ed è quello presupposto alle competenze-chiave. La raccomandazione, infatti, parla genericamente di competenze di base e stenta a definirle.

Costruire la società della conoscenza non significa a mio modesto avviso costruire l´uomo dai mille saperi e meno che meno l´uomo dalle otto competenze chiave.

La competenza, invero, è la particolare conoscenza di una cosa. Possedere un bagaglio di competenze aiuta l´uomo; e questi aiuta la società.

Costruire l´uomo in grado di conoscere e di capire la società significa invece dare all´uomo la base della conoscenza e non la competenza di base. Tornando a Socrate e all´interpretazione del suo pensiero, significa dare all´uomo un bagaglio di conoscenze e di stimoli tali da renderlo consapevole di non sapere nulla. Così arato, il terreno della conoscenza produrrà i frutti del sapere che sono poi quelli che la raccomandazione chiama attitudini e "abilità". L´uomo formato al pensiero, non necessariamente il pensatore, svilupperà in maniera esponenziale le sue doti tecniche ed utilizzerà le competenze chiave non solo per inserirsi nella società della conoscenza ma per dare alla stessa nuovi impulsi e nuovo sviluppo.

Da Lisbona in poi é stato più volte affermato che la persona è la risorsa più importante su cui l´Europa deve puntare per realizzare la società della conoscenza, presupposto importante per garantire la crescita e l´occupazione.

La persona, però, non può essere trattata come un robot essendo noto a tutti che il bambino assume più stimoli esterni e il giovane, nell´età della scolarizzazione, apprende molto più velocemente. Insegnargli competenze e non saperi, fargli conoscere il funzionamento di una macchina e non quello del cervello, renderlo partecipe di ciò che è il mondo moderno e non anche di ciò che è l´uomo e il suo pensiero, omettere di farlo ragionare attraverso il pensiero dei filosofi, non offrirgli l´opportunità di possedere il dono della sintesi che solo lo studio della lingua latina riesce mirabilmente a dare, significa costruire uomini in grado di vivere nella società della conoscenza ma non di essere protagonisti del loro continuo divenire.

Uno studio molto approfondito, nei decenni scorsi, ha accertato in Italia che i migliori ingegneri e fisici avevano una conoscenza di base "classica", avevano cioè frequentato il liceo classico dove si studia il greco, il latino e la filosofia e non quello scientifico dove l´indirizzo degli studi è più tecnico.

Per concludere, ritengo positiva la proposta della Commissione, ma a condizione che venga chiaramente esplicitato il concetto di competenze di base, che devono essere messe a disposizione di tutti.

Tali competenze, che io definirei meglio conoscenze o saperi di base, devono essere adeguate alla esigenza di rendere l´individuo capace, pronto ad apprendere, a discernere, a ragionare, a pensare.

Sarebbe sommamente opportuno, pertanto, indicare le discipline che meglio possono concorrere a formare l´uomo della conoscenza, che poi è l´uomo capace di pensare, di capire, e quindi di conoscere. Tali discipline sono essenzialmente la filosofia e il latino, le più idonee a garantire a tutti - al di là delle doti individuali che ciascun soggetto può avere a prescindere dagli studi - la capacità di pensare, di dare ordine al pensiero, di esprimerlo in maniera compiuta e sintetica nel contempo (come nella frase attribuita a Caio Giulio Cesare: Veni, Vidi, Vici).

EMENDAMENTI

La commissione per l'industria, la ricerca e l'energia invita la commissione per la cultura e l'istruzione, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti:

Testo della Commissione[1]Emendamenti del Parlamento

Emendamento 1

Considerando 1

(1) Il Consiglio europeo di Lisbona del 2000 ha concluso che un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze di base, tale quadro dovrebbe essere un’iniziativa chiave nell’ambito della risposta europea alla globalizzazione e al passaggio verso economie basate sulla conoscenza; il Consiglio ha ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante dell’Europa. Da allora tali conclusioni sono state reiterate anche ad opera dei Consigli europei del marzo 2003 e del marzo 2005 come pure nella rinnovata strategia di Lisbona approvata nel 2005.

(1) Il Consiglio europeo di Lisbona del 2000 ha concluso che un quadro europeo dovrebbe definire le conoscenze e i saperi di base, tale quadro dovrebbe essere un’iniziativa chiave nell’ambito della risposta europea alla globalizzazione e al passaggio verso economie basate sulla conoscenza; il Consiglio ha ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante dell’Europa. Da allora tali conclusioni sono state reiterate anche ad opera dei Consigli europei del marzo 2003 e del marzo 2005 come pure nella rinnovata strategia di Lisbona approvata nel 2005.

(Questo emendamento si applica a tutto il testo
ogni volta che appare l'espressione "competenze chiave")

Motivazione

La formazione di base non prevede competenze ma conoscenze e saperi. L´insieme delle conoscenze costituisce la base del sapere che è il presupposto per acquisire le competenze chiave.

Emendamento 2

Considerando 3

(3) La comunicazione della Commissione sull’apprendimento permanente e la successiva risoluzione del Consiglio del 27 giugno 2002 sull’apprendimento permanente hanno identificato nelle “nuove competenze di base” una priorità e hanno ribadito che l’apprendimento permanente deve riguardare l’apprendimento da prima della scuola a dopo la pensione. Il Patto per la gioventù che è allegato alle conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles del marzo 2005 ha ribadito la necessità di favorire lo sviluppo di una base comune di competenze.

(3) La comunicazione della Commissione sull’apprendimento permanente e la successiva risoluzione del Consiglio del 27 giugno 2002 sull’apprendimento permanente hanno identificato nelle “conoscenze e saperi di base” una priorità e hanno ribadito che l’apprendimento permanente deve riguardare l’apprendimento lungo l´arco della vita. Il Patto per la gioventù che è allegato alle conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles del marzo 2005 ha ribadito la necessità di favorire lo sviluppo di una base comune di competenze.

Motivazione

La formazione di base non prevede competenze ma conoscenze e saperi. L´insieme delle conoscenze costituisce la base del sapere che è il presupposto per acquisire le competenze chiave.

Emendamento 3

Raccomandazioni agli Stati membri, punto 5

5. vigilare alla coerenza dell’offerta di istruzione e formazione per gli adulti rivolta ai singoli cittadini mediante vigorosi nessi con le politiche occupazionali e sociali e con altre politiche che interessano i giovani nonché mediante la collaborazione con le parti sociali e altri interessati;

5. vigilare alla coerenza dell’offerta di istruzione e formazione per gli adulti rivolta ai singoli cittadini mediante vigorosi nessi con le politiche occupazionali, sociali, d’impresa e d’innovazione e con altre politiche che interessano i giovani nonché mediante la collaborazione con le parti sociali e altri interessati;

Motivazione

Considerando il rapporto d'interdipendenza che unisce competività, innovazione, istruzione e formazione, i nessi con la politica comunitaria delle imprese e dell’innovazione necessitano di una menzione esplicita. Il Programma europeo d'azione integrato nel campo dell'apprendimento permanente contribuirà a promuovere la competitività e a creare uno spirito innovativo nell’UE.

Emendamento 4

Intenzioni della Commissione, punto 3

3. incoraggiare un ampio uso delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo” nelle politiche comunitarie correlate e in particolare al momento di attuare la politica dell’occupazione, della gioventù e sociale e sviluppare ulteriormente i contatti con le parti sociali e altre organizzazioni attive in questi ambiti;

3. incoraggiare un ampio uso delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo” nelle politiche comunitarie correlate e in particolare al momento di attuare la politica dell’occupazione, della gioventù, sociale, delle imprese e d’innovazione e di sviluppare ulteriormente i contatti con le parti sociali e altre organizzazioni attive in questi ambiti;

Motivazione

Considerando il rapporto d'interdipendenza che unisce competività, innovazione, istruzione e formazione, i nessi con la politica comunitaria delle imprese e dell’innovazione necessitano di una menzione esplicita. Il Programma europeo d'azione integrato nel campo dell'apprendimento permanente contribuirà a promuovere la competitività e a creare uno spirito innovativo nell’UE.

Emendamento 5

Allegato, introduzione, capoverso 1, punto 1

1. comunicazione nella madrelingua

1. comunicazione e istruzione nella madrelingua

Motivazione

Come più volte ribadito dall’UNESCO, l’insegnamento nella madrelingua costituisce un elemento essenziale per un’istruzione di qualità.

Emendamento 6

Allegato, punto 4 “Competenza digitale”, capoverso 1

Definizione: la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

Definizione: la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative come Internet.

Motivazione

Internet è la rete.

Emendamento 7

Allegato, punto 4 “Competenza digitale”, capoverso 2

La competenza digitale presuppone una salda consapevolezza e conoscenza della natura, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel quotidiano: nella vita personale e sociale come anche al lavoro. In ciò rientrano le principali applicazioni informatiche come trattamento di testi, fogli elettronici, basi di dati, memorizzazione e gestione delle informazioni oltre a una consapevolezza delle opportunità offerte da Internet e dalla comunicazione tramite i media elettronici (e-mail, network tools) per il tempo libero, la condivisione di informazioni e le reti collaborative, l’apprendimento e la ricerca. Le persone dovrebbero anche essere consapevoli di come le TSI possono coadiuvare la creatività e l’innovazione e rendersi conto delle problematiche legate alla validità e affidabilità delle informazioni disponibili e ai principi etici che si pongono nell’uso interattivo delle TSI.

 

La competenza digitale presuppone una salda consapevolezza e conoscenza della natura, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel quotidiano: nella vita personale e sociale come anche al lavoro. In ciò rientrano le principali applicazioni informatiche come trattamento di testi, fogli elettronici, basi di dati, memorizzazione e gestione delle informazioni oltre a una consapevolezza delle opportunità offerte da Internet e dalla comunicazione tramite i media elettronici (e-mail, network tools) per il tempo libero, la condivisione di informazioni e le reti collaborative, l’apprendimento e la ricerca. Le persone dovrebbero anche essere consapevoli di come le TSI possono coadiuvare la creatività e l’innovazione e rendersi conto delle problematiche legate alla validità e affidabilità delle informazioni disponibili e ai principi etici che si pongono nell’uso interattivo delle TSI. In tali ambiti, la neutralità e l’interoperabilità tecnologiche giocano un ruolo fondamentale.

Emendmento 8

Allegato, punto 4 “Competenza digitale”, capoverso 3

Le abilità necessarie comprendono: la capacità di cercare, raccogliere e trattare le informazioni e di usarle in modo critico e sistematico, accertandone la pertinenza e distinguendo il reale dal virtuale pur riconoscendone le correlazioni. Le persone dovrebbero anche essere capaci di usare strumenti per produrre, presentare e comprendere informazioni complesse ed essere in grado di accedere ai servizi basati su Internet, farvi ricerche e usarli; esse dovrebbero anche essere capaci di usare le TSI a sostegno del pensiero critico, della creatività e dell’innovazione.

 

Le abilità necessarie comprendono: la capacità di cercare, raccogliere e trattare le informazioni e di usarle in modo critico e sistematico, accertandone la pertinenza e distinguendo il reale dal virtuale pur riconoscendone le correlazioni, e la capacità di proteggere la propria vita privata on-line. Le persone dovrebbero anche essere capaci di usare strumenti per produrre, presentare e comprendere informazioni complesse ed essere in grado di accedere ai servizi basati su Internet, farvi ricerche e usarli; esse dovrebbero anche essere capaci di usare le TSI a sostegno del pensiero critico, della creatività e dell’innovazione.

Emendamento 9

Allegato, punto 7 “Imprenditorialità”, capoverso 3

Un’attitudine imprenditoriale è caratterizzata da spirito di iniziativa, capacità di anticipare gli eventi, indipendenza e innovazione nella vita personale e sociale come anche sul lavoro. In ciò rientrano la motivazione e la determinazione a raggiungere obiettivi, siano essi personali o comuni con altri, e/o nel mondo del lavoro.

Un’attitudine imprenditoriale è caratterizzata da spirito di iniziativa, capacità di anticipare gli eventi, consapevolezza dei rischi d’impresa, indipendenza e innovazione nella vita personale e sociale come anche sul lavoro. In ciò rientrano la motivazione e la determinazione a raggiungere obiettivi, siano essi personali o comuni con altri, e/o nel mondo del lavoro, e più in generale, la creazione di un clima aziendale favorevole.

Motivazione

Onde incoraggiare uno spirito imprenditoriale, è necessario adottare misure immediate per superare il “timore del rischio”, che inibisce considerevolmente lo sviluppo delle abilità, e creare un clima aziendale che premi l’innovazione, anziché penalizzarla.

PROCEDURA

Titolo

Proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente.

Riferimenti

COM(2005)0548 – C6‑0375/2005 – 2005/0221(COD)

Commissione competente per il merito

CULT

Parere espresso da
  Annuncio in Aula

ITRE
17.11.2005

Cooperazione rafforzata – annuncio in Aula

 

Relatore per parere
  Nomina

Umberto Pirilli
13.12.2005

Relatore per parere sostituito

 

Esame in commissione

20.3.2006

 

 

 

 

Approvazione

4.5.2006

Esito della votazione finale

+ :
– :
0 :

38
0
2

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Šarūnas Birutis, Jan Březina, Renato Brunetta, Philippe Busquin, Jerzy Buzek, Joan Calabuig Rull, Pilar del Castillo Vera, Jorgo Chatzimarkakis, Giles Chichester, Nicole Fontaine, Umberto Guidoni, Fiona Hall, David Hammerstein Mintz, Rebecca Harms, Erna Hennicot-Schoepges, Ján Hudacký, Romana Jordan Cizelj, Anne Laperrouze, Vincenzo Lavarra, Pia Elda Locatelli, Eluned Morgan, Angelika Niebler, Umberto Pirilli, Vladimír Remek, Herbert Reul, Teresa Riera Madurell, Mechtild Rothe, Paul Rübig, Andres Tarand, Britta Thomsen, Catherine Trautmann, Nikolaos Vakalis, Alejo Vidal-Quadras Roca

Supplenti presenti al momento della votazione finale

María del Pilar Ayuso González, Zdzisław Kazimierz Chmielewski, Edit Herczog, Mieczysław Edmund Janowski, Esko Seppänen, Lambert van Nistelrooij, Francisca Pleguezuelos Aguilar

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

 

Osservazioni (disponibili in una sola lingua)

...

  • [1]  GU C .../Non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.

PARERE DELLA COMMISSIONEPER I DIRITTI DELLA DONNA E L'UGUAGLIANZA DI GENERE (5.5.2006)

destinato alla commissione per la cultura e l'istruzione

sulla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente
(COM(2005)0548 – C6‑0375/2005 – 2005/0221(COD))Relatrice per parere: Anneli Jäätteenmäki

BREVE MOTIVAZIONE

La relatrice per parere accoglie con favore la proposta della Commissione sulle competenze chiave per l'apprendimento permanente.

Tutti i cittadini devono avere accesso all'istruzione. Nessuno deve essere discriminato per motivi di sesso, età, situazione finanziaria, nazionalità o origine etnica, regione in cui vive, lingua madre o condizione fisica. Occorre quindi prestare particolare attenzione alle donne di mezza età e agli adolescenti. Il livello di conoscenze, istruzione e formazione permanente dipende dalla posizione della persona sul mercato del lavoro. La mancanza d'istruzione e la disoccupazione delle donne di mezza età e oltre costituisce un problema soprattutto nei nuovi Stati membri. La relatrice per parere ha constatato che un numero crescente di ragazzi in tutta Europa lascia gli studi dopo la scuola d'obbligo. Dobbiamo incoraggiarli a proseguire gli studi superiori o a seguire una formazione professionale che consenta loro di trovare un lavoro. Nel contempo dobbiamo assicurare che le ragazze abbiano le stesse possibilità di istruzione a tutti i livelli, compresa l'istruzione di base ed universitaria, e sul luogo di lavoro. La relatrice desidera sottolineare che l'elenco delle competenze chiave proposto dalla Commissione europea dovrebbe essere considerato come una serie di abilità che le persone cercano di acquisire nel corso della vita. E' altresì importante rendersi conto e riconoscere che le persone non sono tutte uguali e possiedono abilità e attitudini diverse. La relatrice fa presente inoltre che l'incentivo migliore per l'apprendimento è la prospettiva di un lavoro. Il tasso di disoccupazione continua ad essere molto alto in alcuni Stati membri e l'istruzione universitaria non è garanzia di occupazione.

EMENDAMENTI

La commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere invita la commissione per la cultura e l'istruzione, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti:

Testo della Commissione[1]Emendamenti del Parlamento

Emendamento 1

Considerando 4

(4) Nell’ambito degli sforzi volti a migliorare la performance occupazionale della Comunità i Consigli europei del marzo 2003 e del dicembre 2003 hanno fatto presente la necessità di sviluppare l’apprendimento permanente con un’attenzione particolare per misure attive e preventive rivolte ai disoccupati e alle persone non attive. Ciò prendeva le mosse dal rapporto della Task force europea per l’occupazione in cui si ribadiva la necessità di mettere le persone in grado di adattarsi al cambiamento, l’importanza di integrare le persone nel mercato del lavoro e il ruolo chiave dell’apprendimento permanente.

(4) Nell’ambito degli sforzi volti a migliorare la performance occupazionale della Comunità in relazione all'obiettivo di Lisbona di raggiungere nell'UE un tasso medio del 70% per l'occupazione generale e di almeno il 60% per quella femminile, i Consigli europei del marzo 2003 e del dicembre 2003 hanno manifestato una ferma determinazione a realizzare la parità tra i sessi e a garantire le pari opportunità per tutti ed hanno fatto presente la necessità di sviluppare l’apprendimento permanente con un’attenzione particolare per misure attive e preventive rivolte ai disoccupati e alle persone non attive. Ciò prendeva le mosse dal rapporto della Task force europea per l’occupazione in cui si ribadiva la necessità di mettere le persone in grado di adattarsi al cambiamento, l’importanza di integrare le persone nel mercato del lavoro e il ruolo chiave dell’apprendimento permanente.

Emendamento 2

Considerando 4 bis (nuovo)

 

(4 bis) I dati disponibili indicano che tra il 10 e il 20% della popolazione dell'Unione non è in grado di comprendere e di usare le informazioni stampate e scritte necessarie per raggiungere i propri obiettivi, migliorare le proprie conoscenze e abilità e sviluppare le proprie potenzialità.

Motivazione

I concetti della cosiddetta "società della conoscenza" dovrebbero tener conto anche dell'analfabetismo, dell'analfabetismo digitale e di quello matematico.

Emendamento 3

Considerando 5

(5) La relazione del Consiglio sul più ampio ruolo dell'istruzione, adottata nel novembre 2004, sottolineava il contributo dell'istruzione alla conservazione e al rinnovo del contesto culturale comune nella società e la sua particolare importanza in un momento in cui tutti gli Stati membri si trovano innanzi al problema di come affrontare la crescente diversità socioculturale. Inoltre il fatto di consentire alle persone di accedere al mondo del lavoro e di rimanervi è un elemento importante del ruolo dell'istruzione ai fini del rafforzamento della coesione sociale.

(5) La relazione del Consiglio sul più ampio ruolo dell'istruzione, adottata nel novembre 2004, sottolineava il contributo dell'istruzione alla conservazione e al rinnovo del contesto culturale comune nella società, nonché all'apprendimento di valori sociali e civici essenziali quali la cittadinanza, l'eguaglianza, la tolleranza o il rispetto, aspetti particolarmente importanti in un momento in cui tutti gli Stati membri si trovano innanzi al problema di come affrontare la crescente diversità socioculturale. Inoltre il fatto di consentire alle persone di accedere al mondo del lavoro e di rimanervi è un elemento importante del ruolo dell'istruzione ai fini del rafforzamento della coesione sociale.

Emendamento 4

Considerando 13

(13) L’obiettivo della presente raccomandazione è di contribuire allo sviluppo di un’istruzione di qualità coadiuvando e integrando le azioni degli Stati membri oltre ad assicurare che i loro sistemi di istruzione e formazione iniziale offrano a tutti i giovani i mezzi per sviluppare competenze chiave a un livello tale che li prepari per ulteriori forme di apprendimento e per la vita adulta e a far sì che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave mediante un'offerta coerente e completa di possibilità di apprendimento permanente. Essa fornisce un quadro comune europeo di riferimento su competenze chiave ai decisori politici, ai fornitori di istruzione e formazione, ai datori di lavoro e ai discenti stessi, al fine di facilitare le riforme nazionali e gli scambi di informazioni tra gli Stati membri e la Commissione nell’ambito del programma di lavoro “Istruzione e formazione 2010” volto a raggiungere i livelli di riferimento europei concordati. La raccomandazione appoggia inoltre altre politiche correlate come ad esempio le politiche occupazionali e sociali o altre politiche che interessano la gioventù.

(13) L’obiettivo della presente raccomandazione è di contribuire allo sviluppo di un’istruzione di qualità adattata alle nuove necessità della società europea e più particolarmente del mercato del lavoro, coadiuvando e integrando le azioni degli Stati membri oltre ad assicurare che i loro sistemi di istruzione e formazione iniziale offrano a tutti i giovani i mezzi per sviluppare competenze chiave a un livello tale che li prepari per ulteriori forme di apprendimento e per la vita professionale, e in maniera generale alla vita adulta, e a far sì che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave mediante un'offerta coerente e completa di possibilità di apprendimento permanente. Essa fornisce un quadro comune europeo di riferimento su competenze chiave ai decisori politici, ai fornitori di istruzione e formazione, ai datori di lavoro e ai discenti stessi, al fine di facilitare le riforme nazionali e gli scambi di informazioni tra gli Stati membri e la Commissione nell’ambito del programma di lavoro “Istruzione e formazione 2010” volto a raggiungere i livelli di riferimento europei concordati. La raccomandazione appoggia inoltre altre politiche correlate come ad esempio le politiche occupazionali e sociali, la politica di pari opportunità o altre politiche che interessano la gioventù.

Emendamento 5

Raccomandazione 1

1. assicurare che l’istruzione e la formazione iniziale offrano a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li prepari alla vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento, come anche per la vita lavorativa;

1. assicurare che l’istruzione e la formazione iniziale offrano a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li prepari alla vita adulta e alla vita professionale e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento in materia sociale e civica; rafforzare il contributo dell'apprendimento permanente alla realizzazione personale, alla coesione sociale, alla cittadinanza attiva e all'uguaglianza di genere attraverso l'eliminazione degli stereotipi sociali fondati sul sesso;

Emendamento 6

Raccomandazione 2

2. assicurare che si tenga debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative;

2. assicurare che si tenga debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative; promuovere la diversificazione delle scelte professionali per le giovani donne, prestando particolare attenzione allo scarso numero di donne che seguono studi di scienze naturali e nel campo industriale e ingegneristico, comprese le Tecnologie della società dell'informazione, e al rischio che in questi settori le donne siano escluse dall'occupazione;

Emendamento 7

Raccomandazione 2 bis (nuova)

 

2 bis. provvedere affinché tutte le misure prese in materia d'istruzione e di formazione tengano particolarmente conto delle necessità più specifiche delle persone svantaggiate;

Emendamento 8

Raccomandazione 3

3. assicurare che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le competenze chiave in tutto l’arco della loro vita con un’attenzione particolare per gruppi di destinatari riconosciuti prioritari nei contesti nazionale, regionale e/o locale;

3. assicurare che gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le competenze chiave in tutto l’arco della loro vita con un’attenzione particolare per gruppi di destinatari riconosciuti prioritari nei contesti nazionale, regionale e/o locale; promuovere la parità tra donne e uomini favorendo l'accesso delle donne all'apprendimento permanente e migliorando la loro partecipazione al mercato del lavoro;

Emendamento 9

Raccomandazione 4

4. far sì che vi sia un’infrastruttura adeguata per l’istruzione e la formazione permanente degli adulti che tenendo conto dei bisogni diversi degli adulti preveda la disponibilità di insegnanti e formatori, la possibilità di accesso e il sostegno per i discenti;

4. far sì che vi sia un’infrastruttura adeguata per l’istruzione e la formazione permanente degli adulti che, tenendo conto dei diversi bisogni e competenze degli adulti, preveda la disponibilità di insegnanti e formatori, misure di sostegno per gli istituti scolastici, la possibilità di accesso e il sostegno per i discenti; garantire l'integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche dei settori dell'istruzione e della formazione;

Emendamento 10

Raccomandazione 4 bis (nuova)

 

4 bis. assicurare che tutte le iniziative e opportunità predisposte nel settore dell'istruzione e della formazione tengano particolarmente conto dell'analfabetismo, dell'analfabetismo digitale e di quello matematico;

Emendamento 11

Intenzione 1

1. contribuire agli sforzi degli Stati membri per sviluppare i loro sistemi di istruzione e formazione e per attuare la presente raccomandazione, anche mediante l’uso delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo” quale riferimento per agevolare l’apprendimento tra pari e lo scambio di buone pratiche e a seguire gli sviluppi e riferire sui progressi attraverso le relazioni biennali relative al programma di lavoro Istruzione e formazione 2010;

1. contribuire agli sforzi degli Stati membri per sviluppare i loro sistemi di istruzione e formazione e per attuare la presente raccomandazione, anche mediante l’uso delle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente – Un quadro di riferimento europeo” quale riferimento, da comunicare ai responsabili politici, ai professionisti dell'istruzione, ai datori di lavoro e agli stessi discenti, per agevolare l’apprendimento tra pari e lo scambio di buone pratiche e a seguire gli sviluppi e riferire sui progressi attraverso le relazioni biennali relative al programma di lavoro Istruzione e formazione 2010;

Emendamento 12

Allegato, Introduzione, secondo capoverso

Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. A conclusione dell’istruzione e formazione iniziale i giovani dovrebbero aver sviluppato le competenze chiave a un livello tale che li prepari per la vita adulta e dette competenze dovrebbero essere sviluppate ulteriormente, mantenute e aggiornate nel contesto dell’apprendimento permanente.

Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Le competenze chiave dovrebbero essere considerate degli orientamenti quanto alle abilità necessarie nella società odierna. A conclusione dell'istruzione e formazione iniziale non è possibile aver acquisito perfettamente tutte le competenze menzionate. Tuttavia, i giovani dovrebbero averne acquisito i fondamenti, che andrebbero sviluppati ulteriormente, aggiornati e mantenuti nel contesto dell'apprendimento permanente. E' altresì importante riconoscere e rispettare il fatto che le persone hanno attitudini e abilità diverse e differenziate.

Motivazione

Le competenze che ogni giovane dovrebbe acquisire sono troppo ampie ed impegnative. L'obiettivo dovrebbe essere l'apprendimento permanente e l'evoluzione.

Emendamento 13

Allegato, punto 1, titolo

1. Comunicazione nella madrelingua

1. Comunicazione ed istruzione nella madrelingua

Motivazione

Come l'UNESCO ha ribadito in molte occasioni, l'istruzione nella madrelingua è un aspetto importante di un'istruzione di qualità.

Emendamento 14

Allegato, punto 4, comma 1

La competenza digitale presuppone una salda consapevolezza e conoscenza della natura, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel quotidiano: nella vita personale e sociale come anche al lavoro. In ciò rientrano le principali applicazioni informatiche come trattamento di testi, fogli elettronici, basi di dati, memorizzazione e gestione delle informazioni oltre a una consapevolezza delle opportunità offerte da Internet e dalla comunicazione tramite i media elettronici (e-mail, network tools) per il tempo libero, la condivisione di informazioni e le reti collaborative, l’apprendimento e la ricerca. Le persone dovrebbero anche essere consapevoli di come le TSI possono coadiuvare la creatività e l’innovazione e rendersi conto delle problematiche legate alla validità e affidabilità delle informazioni disponibili e ai principi etici che si pongono nell’uso interattivo delle TSI.

La competenza digitale presuppone una salda consapevolezza e conoscenza della natura, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel quotidiano: nella vita personale e sociale come anche al lavoro. In ciò rientrano le principali applicazioni informatiche come trattamento di testi, fogli elettronici, basi di dati, memorizzazione e gestione delle informazioni oltre a una consapevolezza delle opportunità offerte da Internet, e dei suoi rischi e dalla comunicazione tramite i media elettronici (e-mail, network tools) per il lavoro, il tempo libero, la condivisione di informazioni e le reti collaborative, l’apprendimento e la ricerca. Le persone dovrebbero anche essere consapevoli di come le TSI possono coadiuvare la creatività e l’innovazione, (soppressione) rendersi conto delle problematiche legate alla validità e affidabilità delle informazioni disponibili e conoscere le normative, i principi etici e i diritti umani fondamentali da rispettare nell’uso interattivo delle TSI.

Emendamento 15

Allegato, punto 4, comma 2 bis (nuovo)

 

Sforzi supplementari devono essere compiuti dagli Stati membri al fine di colmare lo scarto che sussiste tra uomini e donne nell'utilizzazione delle TSI.

Emendamento 16

Allegato, Competenze chiave, punto 6, parte A, secondo capoverso

Le abilità di comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi, di esprimere e di comprendere diversi punti di vista, di negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in consonanza con gli altri sono gli elementi al nocciolo di questa competenza. Le persone dovrebbero essere in grado di venire a capo di stress e frustrazioni in modo costruttivo e dovrebbero anche distinguere tra la sfera personale e quella professionale.

Le abilità di comunicare in modo costruttivo in ambienti diversi, di essere tollerante, di esprimere e di comprendere diversi punti di vista, di negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in consonanza con gli altri sono gli elementi al nocciolo di questa competenza. Le persone dovrebbero essere in grado di venire a capo di stress e frustrazioni in modo costruttivo e dovrebbero anche distinguere tra la sfera personale e quella professionale.

Motivazione

Per quanto concerne le competenze interpersonali, interculturali e sociali, la competenza civica e il loro apprendimento, la tolleranza è uno degli aspetti essenziali. Ancora più importante della comprensione generale è un atteggiamento tollerante nei confronti di entrambi i sessi e dei diversi gruppi culturali, sessuali, religiosi ed etnici.

Emendamento 17

Allegato, punto 6, parte B, comma 1

La competenza civica si basa sulla conoscenza dei concetti di democrazia, cittadinanza e diritti civili, anche nella forma in cui essi sono formulati nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e nelle dichiarazioni internazionali e quali sono applicati da diverse istituzioni a livello locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale. È anche essenziale la conoscenza dei principali eventi, tendenze e agenti del cambiamento nella storia nazionale, europea e mondiale come anche nel mondo presente, con un’attenzione particolare per la diversità europea, ed è anche essenziale la conoscenza degli obiettivi, dei valori e delle politiche dei movimenti sociali e politici.

La competenza civica si basa sulla conoscenza dei concetti di democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili, anche nella forma in cui essi sono formulati nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e nelle dichiarazioni internazionali e quali sono applicati da diverse istituzioni a livello locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale. È anche essenziale la conoscenza dei principali eventi, tendenze e agenti del cambiamento nella storia nazionale, europea e mondiale come anche nel mondo presente, con un’attenzione particolare per la diversità europea, ed è anche essenziale la conoscenza degli obiettivi, dei valori e delle politiche dei movimenti sociali e politici.

Emendamento 18

Allegato, punto 7, definizione

Definizione: l’imprenditorialità concerne la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientra la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza utile a tutti nella vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, serve ai lavoratori per aver consapevolezza del contesto in cui operano e per poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno gli imprenditori che avviano un’attività sociale o commerciale.

Definizione: l’imprenditorialità concerne la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientra la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza utile a tutti nella vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, serve ai lavoratori per aver consapevolezza del contesto in cui operano e per poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno gli imprenditori, uomini e donne, che avviano un’attività sociale o commerciale.

PROCEDURA

Titolo

Proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente

Riferimenti

COM(2005)0548 – C6‑0375/2005 – 2005/0221(COD)

Commissione competente per il merito

CULT

Parere espresso da
  Annuncio in Aula

FEMM
17.11.2005

Cooperazione rafforzata – annuncio in Aula

 

Relatore per parere
  Nomina

Anneli Jäätteenmäki
23.11.2005

Relatore per parere sostituito

 

Esame in commissione

21.3.2005

25.4.2006

3.5.2006

 

 

Approvazione

3.5.2006

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

25

0

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Edit Bauer, Hiltrud Breyer, Maria Carlshamre, Edite Estrela, Ilda Figueiredo, Věra Flasarová, Lissy Gröner, Zita Gurmai, María Esther Herranz García, Piia-Noora Kauppi, Urszula Krupa, Pia Elda Locatelli, Astrid Lulling, Marie Panayotopoulos-Cassiotou, Marie-Line Reynaud, Teresa Riera Madurell, Amalia Sartori, Eva-Britt Svensson, Anna Záborská

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Katerina Batzeli, Mary Honeyball, Christa Klaß, Heide Rühle, Feleknas Uca, Marta Vincenzi

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

 

Osservazioni (disponibili in una sola lingua)

...

PROCEDURA

Titolo

Proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente

Riferimenti

COM(2005)0548 – C6‑0375/2005 – 2005/0221(COD)

Presentazione della proposta al PE

10.11.2005

Commissione competente per il merito
  Annuncio in Aula

CULT
17.11.2005

Commissione(i) competente(i) per parere
  Annuncio in Aula

FEMM
17.11.2005

ITRE
17.11.2005

EMPL
17.11.2005

 

 

Pareri non espressi
  Decisione


0.0.0000

 

 

 

 

Cooperazione rafforzata
  Annuncio in Aula


0.0.0000

 

 

 

 

Relatore(i)
  Nomina

Helga Trüpel
23.11.2005

 

Relatore(i) sostituito(i)

 

 

Procedura semplificata – decisione

0.0.0000

Contestazione della base giuridica
  Parere JURI


0.0.0000

/


0.0.0000

Modifica della dotazione finanziaria
  Parere BUDG


0.0.0000

/


0.0.0000

Consultazione del Comitato economico e sociale europeo – decisione in Aula

0.0.0000

Consultazione del Comitato delle regioni –
decisione in Aula

0.0.0000

Esame in commissione

23.02.2006

25.4.2006

21.6.2006

 

 

Approvazione

21.6.2006

Esito della votazione finale

+

0

20

 

4

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Christopher Beazley, Ivo Belet, Giovanni Berlinguer, Guy Bono, Marie-Hélène Descamps, Věra Flasarová, Milan Gaľa, Vasco Graça Moura, Luis Herrero-Tejedor, Ruth Hieronymi, Manolis Mavrommatis, Marianne Mikko, Miguel Portas, Christa Prets, Karin Resetarits, Nikolaos Sifunakis, Hannu Takkula, Helga Trüpel, Thomas Wise, Tomáš Zatloukal

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Erna Hennicot-Schoepges, Nina Škottová, Catherine Trautmann, Jaroslav Zvěřina

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

 

Deposito 

24.7.2006

Osservazioni (disponibili in una sola lingua)

...

  • [1]  Non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.