RELAZIONE sulla proposta di raccomandazione del Parlamento europeoe del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’apprendimento permanente

19.6.2007 - (COM(2006)0479 – C6‑0294/2006 – 2006/0163(COD)) - ***I

Commissione per l'occupazione e gli affari sociali
Relatore: Mario Mantovani
Relatore per parere (*):
Milan Gaľa, commissione per la cultura e l'istruzione
(*) Cooperazione rafforzata tra le commissioni – articolo 47 del regolamento

Procedura : 2006/0163(COD)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A6-0245/2007

PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo

e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’apprendimento permanente

(COM(2006)0479 – C6‑0294/2006 – 2006/0163(COD))

(Procedura di codecisione: prima lettura)

Il Parlamento europeo,

–   vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2006)0479 )[1],

–   visti l'articolo 251, paragrafo 2, e gli articoli 149, paragrafo 4, e 150, paragrafo 4, del trattato CE, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C6‑0294/2006),

–   visto l'articolo 51 del suo regolamento,

–   visti la relazione della commissione per l'occupazione e gli affari sociali e i pareri della commissione per la cultura e l'istruzione e della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia e della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (A6-0245/2007),

1.  approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.  chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.

Testo della CommissioneEmendamenti del Parlamento

Emendamento 1

Considerando 1

(1) Lo sviluppo delle conoscenze, abilità e competenze dei cittadini, è fondamentale per la competitività e la coesione sociale della Comunità. A tal fine, occorre promuovere e migliorare, a livello nazionale e comunitario, la partecipazione all'apprendimento permanente e l'uso delle Qualifiche e dei Titoli.

(1) Lo sviluppo e il riconoscimento di tutte le conoscenze, abilità e competenze dei cittadini e la valutazione dei risultati conseguiti garantiscono il livello delle qualifiche e sono fondamentali per lo sviluppo individuale, la competitività, la qualità del lavoro, l'occupazione e la coesione sociale della Comunità, al fine di favorire la mobilità transnazionale dei lavoratori e dei discenti e di far fronte alle esigenze dell'offerta e della domanda sul mercato europeo del lavoro . A tal fine, occorre promuovere e migliorare, a livello nazionale e comunitario, l'accesso e la partecipazione per tutti, compresi i disabili, all'apprendimento permanente e l'uso delle Qualifiche e dei Titoli.

Emendamento 2

Considerando 5

(5) Nell’ambito del processo di Copenaghen, le conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, in seno al Consiglio del 15 novembre 2004 sulle future priorità per una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale, hanno dato priorità allo sviluppo di un Quadro Europeo delle Qualifiche aperto e flessibile, fondato sulla trasparenza e sulla fiducia reciproca, quale riferimento comune sia per l’istruzione che per la formazione.

(5) Nell’ambito del processo di Copenaghen, le conclusioni del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, in seno al Consiglio del 15 novembre 2004 sulle future priorità per una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale, hanno dato priorità allo sviluppo di un Quadro Europeo delle Qualifiche aperto e flessibile, fondato sulla trasparenza, sulla comprensibilità e sulla fiducia reciproca, quale riferimento comune sia per l’istruzione che per la formazione.

Emendamento 3

Considerando 5 bis (nuovo)

 

(5 bis) È opportuno promuovere la convalida dei risultati dell'apprendimento non formale e informale, conformemente alle conclusioni del Consiglio del 28 maggio 2004, relative ai principi comuni europei in materia di individuazione e di convalida dell'apprendimento non formale e informale.

Emendamento 4

Considerando 7

(7) La presente raccomandazione tiene conto della Decisione 2241/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2004, relativa ad un Quadro comunitario unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze (Europass), e della raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del […] sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente.

(7) La presente raccomandazione tiene conto della Decisione 2241/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2004, relativa ad un Quadro comunitario unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze (Europass), e della raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente.

Emendamento 5

Considerando 8

(8) La presente raccomandazione è compatibile con il Quadro per l'Area Europea dell'Istruzione Superiore e con i descrittori dei cicli, approvati dai Ministri per l'istruzione superiore, riuniti a Bergen nel maggio 2005.

(8) La presente raccomandazione si basa sul Quadro per l'Area Europea dell'Istruzione Superiore e sui descrittori dei cicli, concordati dai ministri per l'istruzione superiore di 45 paesi europei, riuniti a Bergen nel maggio 2005, nel quadro del processo di Bologna (quadro di Bergen).

Motivazione

È importante basarsi sugli sviluppi avvenuti e che già caratterizzano l'istruzione europea.

Emendamento 6

Considerando 8 bis (nuovo)

(8 bis) Le conclusioni del Consiglio del 18 maggio 20041 sull'assicurazione della qualità dell'istruzione e della formazione professionale, la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 febbraio 2006 su un'ulteriore cooperazione europea in materia di assicurazione della qualità nell'istruzione superiore2 e gli standard e gli orientamenti per la garanzia della qualità nell'area europea dell'istruzione superiore concordati nel quadro di Bergen del maggio 2005 contengono principi comuni per l'assicurazione della qualità su cui si deve basare l'attuazione del Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli, fermo restando che, in considerazione del suo approccio globale, l'accento va posto non solo sulle università ma anche, allo stesso modo, sulle esigenze specifiche del mercato del lavoro – tenendo conto delle competenze nazionali.

 

1 Doc. 9599/04.

2 GU L 64 del 4.3.2006, pag. 60.

Emendamento 7

Considerando 10

(10) L’obiettivo delle presenti raccomandazioni è di istituire un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi delle Qualifiche e dei Titoli e i rispettivi livelli, sia per l’istruzione generale e superiore che per l’istruzione e la formazione professionale. Ciò aumenterà la trasparenza, la comparabilità e la trasferibilità delle Qualifiche e dei Titoli del cittadino nei vari Stati membri. L’EQF dovrebbe consentire inoltre alle organizzazioni settoriali internazionali di mettere in relazione i propri sistemi di qualifica con un punto di riferimento comune, facilitando così la collocazione di queste Qualifiche e Titoli nei sistemi nazionali delle Qualifiche e dei Titoli. Le presenti raccomandazioni contribuiscono quindi al conseguimento degli obiettivi più ampi di promuovere l’apprendimento permanente e di aumentare la mobilità dei lavoratori e dei discenti.

(10) L’obiettivo delle presenti raccomandazioni è di istituire un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi delle Qualifiche e dei Titoli e i rispettivi livelli, sia per l’istruzione generale e superiore che per l’istruzione e la formazione professionale. Ciò migliorerà la trasparenza, la comparabilità, la trasferibilità e l'uso dei titoli rilasciati a livello nazionale e settoriale nei vari Stati membri. L'EQF dovrebbe consentire vari sistemi e percorsi di istruzione e formazione. Ciascun livello di qualifica deve, in teoria, essere raggiungibile tramite vari percorsi di istruzione e di carriera. Esso dovrebbe consentire inoltre alle organizzazioni settoriali internazionali di mettere in relazione i propri sistemi di qualifica con un punto di riferimento comune, facilitando così i collegamenti e la collocazione di queste Qualifiche e Titoli nei sistemi nazionali delle Qualifiche e dei Titoli. Le presenti raccomandazioni devono pertanto essere seguite costantemente, dando prova di fiducia reciproca, affinché ne emergano principi di assicurazione della qualità trasparenti, dal momento che esse, avendo un carattere non vincolante, contribuiranno anche allo scambio di informazioni e di esperienze acquisite, nonché al conseguimento degli obiettivi più ampi di migliorare le possibilità di formazione, di promuovere l’apprendimento permanente e di aumentare l'adattabilità, l'occupazionalità, l'integrazione sociale e la mobilità transnazionale dei lavoratori e dei discenti.

Emendamento 8

Considerando 10 bis (nuovo)

 

(10 bis) La presente raccomandazione dovrebbe contribuire a modernizzare il sistema dell'istruzione e della formazione, a collegare l'istruzione, la formazione e l'occupazione e a gettare un ponte fra l'apprendimento formale, non formale e informale.

Emendamento 9

Considerando 10 ter (nuovo)

 

(10 ter) Nel quadro del riconoscimento e della certificazione delle Qualifiche e dei Titoli non formali dovrà essere accordata un'attenzione particolare alle qualifiche e ai titoli acquisiti dagli uomini e dalle donne in occasione di attività di cura e di sostegno educativo a favore dei minori o delle persone dipendenti.

Emendamento 10

Considerando 11

(11) La presente raccomandazione è conforme al principio di sussidiarietà, di cui all’articolo 5 del trattato, considerato che l’ obiettivo è sostenere e completare l’azione degli Stati membri facilitando un’ulteriore cooperazione tra essi per aumentare la trasparenza e promuovere la mobilità e l’apprendimento permanente. La presente raccomandazione è conforme al principio di proporzionalità, di cui al suddetto articolo, perché non sostituisce né definisce Qualifiche e Titoli e/o quadri delle Qualifiche e dei Titoli nazionali. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli non descrive titoli specifici o competenze della persona e una particolare qualifica e/o titolo vanno posti all’appropriato livello del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli tramite il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli.

(11) La presente raccomandazione è conforme al principio di sussidiarietà, di cui all’articolo 5 del trattato, considerato che l’ obiettivo è sostenere e completare l’azione degli Stati membri facilitando un’ulteriore cooperazione tra essi per aumentare la trasparenza e promuovere la mobilità e l’apprendimento permanente e che deve essere applicata conformemente alla normativa e alle prassi nazionali. La presente raccomandazione è conforme al principio di proporzionalità, di cui al suddetto articolo, perché non sostituisce né definisce Qualifiche e Titoli e/o quadri delle Qualifiche e dei Titoli nazionali. Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli non descrive titoli specifici o competenze della persona e una particolare qualifica e/o titolo vanno riferiti all’appropriato livello del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli tramite i sistemi nazionali delle Qualifiche e dei Titoli.

Emendamento 11

Raccomandazione 1

1. di usare l’EQF come uno strumento di riferimento per confrontare i livelli delle Qualifiche e dei Titoli dei diversi sistemi delle Qualifiche e dei Titoli in una prospettiva di apprendimento permanente;

1. di usare l’EQF come uno strumento di riferimento per confrontare i livelli delle Qualifiche e dei Titoli dei diversi sistemi delle Qualifiche e dei Titoli in una prospettiva di apprendimento permanente, al contempo rispettando e integrando la grande diversità e i punti forti dei territori che costituiscono l'Europa, nonché la diversità dei sistemi di istruzione nazionali e del modo in cui interagiscono con i mercati del lavoro nazionali, in particolare da una prospettiva culturale, economica, democratica, sociale e individuale, e stimolando un'economia europea basata sulla conoscenza e la massima integrazione possibile del mercato europeo del lavoro, senza discriminazione o esclusione;

Emendamento 12

Raccomandazione 2

2. di rapportare il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli all’EQF entro il 2009, segnatamente collegare in modo trasparente i livelli delle Qualifiche e dei Titoli nazionali ai livelli di cui all’allegato I e sviluppare un Quadro nazionale delle Qualifiche e dei Titoli, ove possibile, secondo la legislazione e le procedure nazionali;

2. di rapportare il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli all’EQF entro il 2010, segnatamente collegare in modo trasparente i livelli delle Qualifiche e dei Titoli nazionali ai livelli di cui all’allegato I e sviluppare, se lo auspicano, un Quadro nazionale delle Qualifiche e dei Titoli, secondo la legislazione e le procedure nazionali, per promuovere la qualità delle qualifiche formative e professionali dei cittadini;

Emendamento 13

Raccomandazione 2 bis (nuova)

 

2 bis. di assumere l'impegno a tradurre in atto le proposte in materia di qualifiche, nei programmi di apprendimento permanente a livello nazionale, regionale e locale, onde assicurare il successo del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Motivazione

Il successo dell'iniziativa dipende dal coordinamento raggiunto fra i livelli nazionale, regionale e locale, essendo questi ultimi due livelli quelli che divulgano le informazioni in merito all'EQF.

Emendamento 14

Raccomandazione 3

3. di garantire che, entro il 2011, tutte le nuove Qualifiche e i Titoli e i documenti dell’Europass rilasciati dalle autorità competenti contengano un chiaro riferimento all’appropriato livello del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli;

3. di adottare, all'occorrenza, misure affinché, entro il 2012, tutti i nuovi certificati di qualifica, i diplomi e i documenti dell’Europass rilasciati dalle autorità competenti contengano un chiaro riferimento, tramite i sistemi di qualifica nazionali, all’appropriato livello del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli;

Emendamento 15

Raccomandazione 4 bis (nuova)

 

4 bis. di promuovere e applicare i principi di garanzia della qualità nell'istruzione e nella formazione definiti nell'allegato II nel collegamento delle qualifiche dell'istruzione superiore e dell'istruzione e formazione professionali previste dai sistemi nazionali delle qualifiche al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli;

Emendamento 16

Raccomandazione 4 ter (nuova)

4 ter. di prestare particolare attenzione alla convalida dell'apprendimento informale delle categorie di lavoratori più esposti alla disoccupazione e alla precarietà, in modo da facilitare la loro riconversione professionale e impedirne l'esclusione dal mercato del lavoro;

Motivazione

L'EQC deve permettere di riconoscere le competenze nel mondo del lavoro che esistono ma che non sono ancora state riconosciute da un certificato o da un diploma. E' particolarmente importante per quelle categorie della popolazione attiva che sono esposte al rischio di dover cercare un nuovo lavoro a causa delle ristrutturazioni industriali.

Emendamento 17

Raccomandazione 4 quater (nuova)

 

4 quater. di elevare gli standard dei propri programmi di apprendimento permanente promuovendo metodi di insegnamento e programmi di apprendimento innovativi;

Motivazione

Per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro, i programmi di apprendimento permanente devono essere innovativi e stimolare il senso dell'innovazione.

Emendamento 18

Raccomandazione 4 quinquies (nuova)

4 quinquies. di aumentare e di promuovere un sistema di comunicazione costante, ampio e diffuso verso i cittadini europei, di tutti i risultati dei progetti pilota transnazionali attraverso azioni di sistema, facedo tesoro delle esperienze precedenti e divulgando le buone prassi.

Motivazione

La politica di diffusione delle buone prassi aumenterà la visibilità delle opportunità di formazione europee.

Emendamento 19

Raccomandazione 4 sexies (nuova)

 

4 quater. di riconoscere la crescente importanza dei servizi online, la flessibilità che essi offrono e la libertà che danno all'utente di determinare il proprio percorso di apprendimento, prioritarizzando nel contempo l'istituzione di validi canali di informazione che permettano ai cittadini di acquisire informazioni in merito all'esistenza di tali servizi e alla loro qualità;

Motivazione

Il mercato del lavoro è in via di trasformazione, il che richiede modelli di istruzione più flessibili. In risposta a tali cambiamenti sono nati nuovi percorsi di apprendimento, che vanno opportunamente pubblicizzati.

Emendamento 20

Raccomandazione 5, alinea

5. di designare un centro nazionale che sostenga e coordini i rapporti tra il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli e il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

5. di designare, in funzione delle strutture e delle necessità degli Stati membri, punti nazionali di coordinamento che sostengano i rapporti tra il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli e il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli, per promuovere la qualità e la trasparenza di tali rapporti.

Il centro dovrebbe svolgere le seguenti funzioni:

I punti nazionali di coordinamento dovrebbero svolgere le seguenti funzioni:

Emendamento 21
Raccomandazione 5, lettera c)

(c) assicurare che il metodo usato per collegare i livelli delle Qualifiche e dei Titoli nazionali al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli sia trasparente e che le decisioni che ne derivano vengano pubblicate;

(c) mettere a disposizione e promuovere un metodo trasparente per permettere la comparabilità dei livelli delle Qualifiche e dei Titoli nazionali e il loro collegamento con il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli e pubblicare le informazioni pertinenti;

Emendamento 22

Raccomandazione 5, lettera d)

(d) orientare le parti interessate sulle modalità necessarie per rapportare le Qualifiche e i Titoli nazionali, al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli attraverso il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli;

(d) fornire alle parti interessate un accesso alle informazioni e orientamenti sulle modalità necessarie per rapportare le Qualifiche e i Titoli nazionali, al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli attraverso il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli;

Emendamento 23

Raccomandazione 5, lettera e)

(e) assicurare, in base alla legislazione e alle prassi nazionali, la partecipazione di tutti le parti interessate a livello nazionale, comprese, le istituzioni dell’istruzione superiore e dell’istruzione e formazione professionale, le parti sociali, i settori e gli esperti sulla comparazione e l’uso delle Qualifiche e dei Titoli a livello europeo.

(e) assicurare, in base alla legislazione e alle prassi nazionali, la partecipazione di tutti le parti interessate, comprese, le istituzioni dell’istruzione superiore e dell’istruzione e formazione professionale, le parti sociali ed economiche, i settori e gli esperti sulla comparazione e l’uso delle Qualifiche e dei Titoli a livello europeo.

Motivazione

Rientrando nella sussidiarietà, l'istruzione è organizzata negli Stati membri non solo a livello nazionale ma anche a livello regionale e locale, per cui è opportuno garantire la partecipazione delle parti interessate a tutti i livelli.

Emendamento 24

Raccomandazione 6, lettera i)

(i) “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli le “competenze” sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

(i) “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali, interculturali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli le “competenze” sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

Emendamento 25

Intenzione 1

1. Sostenere gli Stati membri nello svolgimento dei compiti di cui sopra e le organizzazioni settoriali internazionali nell’uso dei livelli e dei principi di riferimento del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli come precisato in questa raccomandazione, soprattutto con iniziative di cooperazione e sperimentazione e sviluppando materiale di supporto e di orientamento.

1. Sostenere gli Stati membri nello svolgimento dei compiti di cui sopra e le organizzazioni settoriali internazionali nell’uso dei livelli e dei principi di riferimento del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli come precisato in questa raccomandazione, soprattutto con iniziative di cooperazione, scambio di buone pratiche e sperimentazione, compreso il ricorso a un controllo volontario paritetico e a progetti pilota nel quadro dei programmi comunitari, assumendo iniziative di informazione e consultazione dei comitati di dialogo sociale e sviluppando materiale di supporto e di orientamento.

Emendamento 26

Intenzione 2

2. Istituire un gruppo consultivo europeo del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli (che rappresenti i centri nazionali, le parti sociali europee ed altri attori del processo, come di competenza) al fine di monitorare coordinare e garantire la qualità e la coerenza complessiva del processo di riferimento dei sistemi delle Qualifiche e dei Titoli al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

2. Istituire, entro un anno dall' approvazione della presente raccomandazione, un gruppo consultivo europeo del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli (che rappresenti i punti nazionali di coordinamento, le parti sociali europee ed economiche ed altri attori del processo, come di competenza) al fine di monitorare, coordinare e garantire la qualità e la coerenza complessiva del processo di riferimento dei sistemi delle Qualifiche e dei Titoli al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli. A una data convenuta, gli Stati membri devono rivedere la missione e la durata del mandato del gruppo.

Emendamento 27

Intenzione 3

3. Monitorare i provvedimenti presi in risposta alle presenti raccomandazioni e riferire, 5 anni dopo la sua adozione, al Parlamento europeo e al Consiglio sull’esperienza acquisita e sulle implicazioni future, compreso l’eventuale riesame della presente Raccomandazione.

3. Esaminare e valutare, in cooperazione con gli Stati membri e previa consultazione delle parti interessate, i provvedimenti presi in risposta alle presenti raccomandazioni, raccogliere dati disaggregati per età e per genere e riferire, 5 anni dopo la sua adozione, al Parlamento europeo e al Consiglio sull’esperienza acquisita e sulle implicazioni future, compresi l’eventuale riesame e revisione della presente Raccomandazione.

Emendamento 28

Intenzione 3 bis (nuova)

 

3 bis. Promuovere, sulla base dei principi comuni europei in materia di individuazione e di convalida dell'apprendimento non formale e informale, l'elaborazione e l'applicazione di un sistema di unità di credito europeo per l'istruzione e la formazione professionale, inteso ad agevolare il trasferimento, l'accumulazione e il riconoscimento dei risultati dell'apprendimento, a prescindere dal luogo e dal metodo di acquisizione;

Emendamento 29

Intenzione 3 ter (nuova)

3 ter. L'EQF deve assicurare la propria flessibilità, in modo da poter essere utilizzato in combinazione con iniziative settoriali esistenti per lo sviluppo di qualifiche professionali e da incoraggiare gli Stati membri a promuovere le rispettive priorità nazionali e la convergenza strategica.

Emendamento 30

Allegato I, nota **

** Il descrittore per il primo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 6 dell'EQF.

** Il descrittore per il primo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore concordato dai ministri dell'istruzione superiore a Bergen nel maggio 2005 nel quadro del processo di Bologna corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 6 dell'EQF.

Emendamento 31

Allegato I, nota ***

*** Il descrittore per il secondo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 7 dell'EQF.

*** Il descrittore per il secondo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore concordato dai ministri dell'istruzione superiore a Bergen nel maggio 2005 nel quadro del processo di Bologna corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 7 dell'EQF.

Emendamento 32

Allegato I, nota ****

**** Il descrittore per il terzo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 8 dell'EQF.

**** Il descrittore per il terzo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore concordato dai ministri dell'istruzione superiore a Bergen nel maggio 2005 nel quadro del processo di Bologna corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 8 dell'EQF.

Emendamento 33

Allegato II, titolo

Principi di garanzia della qualità nell'istruzione e nella formazione

Principi comuni di garanzia della qualità nell'istruzione superiore e nell'istruzione e nella formazione professionali nel contesto del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli

  • [1]  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

MOTIVAZIONE

A fronte dei costanti processi di allargamento dell' Unione europea e sotto la costante spinta di tipo economico-sociale che rappresenta la globalizzazione, lo sviluppo futuro della società europea é sempre più legato ad aree chiave della formazione della persona, quali l'educazione, la ricerca, l'innovazione e la tecnologia.

Queste aree tematiche devono essere considerate come requisiti base, fondamenta, di quel processo evolutivo sancito con la strategia di Lisbona, al fine di creare un futuro prospero per l'Unione stessa intesa come organismo politico e soprattutto per i suoi cittadini intesa come comunità sociale.

Questi quattro fattori sono strettamente legati uno all'altro. Crescita e lavoro nel futuro della nostra società potranno essere raggiunti solo attraverso innovazione e progresso, mentre educazione e ricerca rappresentano quelle risorse di creatività che senza dubbio favoriranno uno sviluppo positivo del sistema UE.

Il concetto di sviluppo positivo altro non è che il contributo alla competitività dell'Unione europea a livello internazionale, sempre seguendo quelle linee programmatiche tracciate con la Strategia di Lisbona.

In tal senso, la mobilità transfrontaliera sul mercato del lavoro all'interno dell'Unione europea deve essere incoraggiata e per ottenere ciò occorre anche favorire la permeabilità fra i vari sistemi di istruzione nazionali.

Nel 1999 a Bologna gli Stati membri si posero l'obiettivo di creare uno Spazio Europeo dell'istruzione superiore entro il 2010. Fu così istituito "Il Sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti" (ECTS), per il riconoscimento transnazionale dei risultati conseguiti nel corso degli studi.

Nel marzo 2002 con il vertice di Barcellona, il Consiglio europeo prese la decisione di istituire un sistema equivalente in materia di formazione professionale, "Il Sistema Europeo di Trasferimento dei crediti accademici nell'istruzione e formazione professionale" (ECVET).

Nella relazione intermedia comune del Consiglio e della Commissione sull'attuazione del programma di lavoro ' Istruzione e Formazione 2010', del febbraio 2004, è stata espressa la volontà di creare un " Quadro Europeo delle Qualifiche" (EQF).

Inoltre nel marzo 2005 il Consiglio europeo ha ribadito la necessità di adottare un EQF entro il 2006.

Alla fine di settembre 2006, il Parlamento europeo ha approvato la relazione sulla creazione di un Quadro europeo delle qualifiche[1].

Il relatore, nella disamina dei documenti trattanti il tema dell'EQF, ritiene che il testo presentato dalla Commissione[2] sia di buono livello. L'elaborazione della proposta, infatti, ha visto impegnati non solo 32 Stati europei partecipanti al progetto EQF e dunque coinvolti nel programma "Istruzione e Formazione 2010", ma anche le parti sociali, le organizzazioni di settore, esperti del mondo scolastico e organizzazioni non governative. Questo procedimento concertativo ha permesso di raccogliere tutte le istanze, le osservazioni e i suggerimenti atti a rendere questo testo il più possibile condiviso da tutti.

Il Quadro Europeo delle Qualifiche ha principalmente 3 funzioni: innanzitutto creare un collegamento tra i quadri di riferimento a livello nazionale e settoriale, secondariamente assicurare riconoscimento, comparabilità e trasferimento delle qualifiche relative all'istruzione e alla formazione professionale, da ultimo quello di incrementare la trasparenza delle procedure, la permeabilità tra i sistemi nazionali e la mobilità dei soggetti.

L'EQF ha una struttura basata su 8 livelli verticali, cosiddetti "Livelli di riferimento", connessi a 3 ambiti orizzontali: conoscenze, abilità e competenze , in modo da poter meglio classificare le persone in base ai risultati d'apprendimento.

In sostanza l'EQF dovrà fungere da quadro di riferimento comune e da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi delle qualifiche e dei titoli e i rispettivi livelli, sia per quanto concerne l'istruzione generale e superiore che per quanto riguarda l'istruzione e la formazione professionale. Questa struttura, pur rimanendo soggetta alla volontaria applicazione degli attori coinvolti, quali Stati membri, parti sociali e settori interessati, necessita della dovuta condivisione per la sua realizzazione. Diversamente sarebbe impensabile che un progetto di tale portata ed importanza venisse lasciato al proprio destino, senza il necessario sostegno degli attori nazionali e settoriali.

In questo lavoro preparatorio inoltre non vanno dimenticate le considerazioni favorevoli espresse dal Comitato economico e sociale europeo[3] nei confronti del Quadro Europeo delle Qualifiche. Nelle sue conclusioni, infatti, il Comitato evidenzia e ribadisce i concetti secondo i quali la realizzazione dell' EQF allarga e facilita l'accesso al mercato del lavoro europeo attraverso il riconoscimento di certificati acquisiti in uno Stato membro ed utilizzati in un altro.

Per il successo del Quadro europeo delle qualifiche è assolutamente necessario che gli Stati membri e le parti sociali, nella fase di realizzazione dell'EQF, cooperino su una base di reciproca fiducia e che si produca un'utilità pratica per il destinatario finale, sia che si tratti dei cittadini, dei lavoratori e dei datori di lavoro oppure di coloro che operano nei settori dell'istruzione e della formazione.

PARERE della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (8.5.2007)

destinato alla commissione per l'occupazione e gli affari sociali

sulla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’apprendimento permanente
(COM(2006)479 – C6‑0294/2006 –2006/0163 (COD))

Relatrice per parere: Pilar del Castillo VeraTraduzione esterna

BREVE MOTIVAZIONE

La conferenza dei ministri per l’istruzione superiore tenutasi a Mons nel maggio 2005, si è espressa chiaramente a favore della necessità di introdurre uno Schema generale dei titoli, che faccia maggiore chiarezza sul valore dei corsi di apprendimento permanente (lifelong learning) sul mercato del lavoro. Il Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli (EQF) per l'apprendimento permanente dovrebbe assolvere tale funzione.

L'EQF scaturisce dalla volontà dell'Unione europea di divenire una società fondata sulla conoscenza, ben preparata ad affrontare le sfide della globalizzazione. In una società di questo tipo, i cittadini dei vari Stati membri dovranno adattarsi per soddisfare le esigenze di un mercato del lavoro basato sulla competitività. Questi mutamenti comportano sfide che esigono un'istruzione più innovativa e flessibile che dia agli europei solidi strumenti per affrontare il moderno mercato del lavoro, un mercato in cui l'apprendimento è divenuto un requisito di base per tutte le fasce d'età e tutti gli strati della società.

La maggiore trasparenza dei titoli in tutta l'UE - e non soltanto negli Stati membri in cui sono state istituiti e possono essere conseguiti – non potrà che stimolare la libera circolazione dei lavoratori nell'Unione europea, permettendo agli Stati membri di beneficiare in misura maggiore delle dimensioni del mercato interno europeo. In termini pratici, un accrescimento della trasparenza in questo settore permetterà ai datori di lavoro di determinare più rapidamente se un cittadino di un altro Stato membro sia meglio qualificato per un particolare lavoro grazie ai corsi di lifelong learning che ha seguito.

La proposta in esame è particolarmente opportuna nel momento in cui le nuove tecnologie e la loro disponibilità per i cittadini aprono le porte del cambiamento nel settore dell'istruzione, offrendo nuove opportunità di e-learning. Tali servizi offrono infatti quella flessibilità di cui da tempo si avvertiva l'esigenza, con la libertà per l'utente di determinare il proprio percorso formativo. Inoltre essi offrono agli Stati membri, che dovrebbero puntare costantemente ad elevare il livello dei programmi di istruzione, l'opportunità di promuovere metodi di insegnamento e modelli di apprendimento innovativi e di trarne benefici. Tuttavia, per assicurare ed estendere il successo di questi servizi ed opportunità formative, occorre misurarne le esigenze di qualità e occorre informare i cittadini della loro stessa esistenza con gli opportuni canali di informazione.

Un problema che richiede urgente attenzione è l'esclusione dal processo di apprendimento permanente - che si traduce in esclusione sociale ed esclusione dal mercato del lavoro – e il ritardo accusato da quanti non possiedono titoli formali. Giovani, adulti, immigrati e lavoratori manuali di tutta Europa che hanno acquisito informalmente competenze professionali mai ufficialmente riconosciute, devono essere incoraggiati a partecipare ai programmi di apprendimento permanente, evitando in tal modo l'esclusione sociale e l'esclusione dal mercato del lavoro e accrescendo la propria mobilità nell'Unione europea. Se ciò non avverrà queste categorie rischiano di divenire ancora più emarginate rispetto a quanti sono impegnati in programmi di apprendimento permanente. E il divario formativo finirà per approfondirsi. Questi problemi vanno affrontati adesso. Occorre insegnare ai cittadini il valore e l'importanza dell'istruzione fin dai primi anni.

Per assicurare il successo di tale iniziativa, è essenziale che gli Stati membri si impegnino a realizzare tali proposte a livello nazionale, regionale e locale. Il coordinamento è al riguardo della massima importanza, donde la proposta creazione di centri nazionali incaricati di collegare i sistemi nazionali di qualifiche e di titoli al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli, e di divulgare informazioni in merito ai progressi compiuti in questo settore.

EMENDAMENTI

La commissione per l’industria, la ricerca e l’energia invita la commissione per l’occupazione e gli affari sociali, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti:

Testo della Commissione[1]

 

 

Emendamenti del Parlamento

Emendamento 1

Sezione "Raccomandano agli Stati membri", paragrafo 1

1. di usare l’EQF come uno strumento di riferimento per confrontare i livelli delle Qualifiche e dei Titoli dei diversi sistemi delle Qualifiche e dei Titoli in una prospettiva di apprendimento permanente;

1. di usare il Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli (EQF) come uno strumento di riferimento per confrontare i livelli delle Qualifiche e dei Titoli dei diversi sistemi europei di Qualifiche e di Titoli in una prospettiva di apprendimento permanente, adoperandosi affinché il suo valore sia riconosciuto sul mercato del lavoro, e di riaffermare l'importanza dell'apprendimento permanente in tutta l'Unione europea.

Motivazione

In un'Europa caratterizzata dalla trasformazione del mercato del lavoro e dalla necessità di approcci flessibili in materia di apprendimento, gli Stati membri dovrebbero utilizzare l'EQF per elevare il profilo dei programmi di apprendimento permanente. E' essenziale inoltre che il valore pratico delle qualifiche sia chiarito a beneficio sia dei datori di lavoro che degli "studenti", al fine di facilitare la mobilità all'interno dell'Unione europea.

Emendamento 2

Sezione "Raccomandano agli Stati membri:", punto 1 bis (nuovo)

 

1 bis. di usare l'EQF come strumento di riferimento al fine di agevolare la convalida dell'apprendimento effettuato al di fuori dell'istruzione formale, in modo da garantire che le persone qualificate possano accedere ad un mercato del lavoro che necessita delle loro competenze nonché migliorare la propria istruzione formale;

Motivazione

L'EQF dovrebbe fornire i mezzi necessari per consentire alle persone che non dispongono dei vantaggi di un'istruzione formale di acquisire le qualifiche adeguate alle loro competenze e altresì di migliorare la loro istruzione formale.

Emendamento 3

Sezione "Raccomandano agli Stati membri", paragrafo 2 bis (nuovo)

 

2 bis. di assumere l'impegno a tradurre in atto le proposte in materia di qualifiche, nei programmi di apprendimento permanente a livello nazionale, regionale e locale, onde assicurare il successo dell'EQF.

Motivazione

Il successo dell'iniziativa dipende dal coordinamento raggiunto fra i livelli nazionale, regionale e locale, essendo questi ultimi due livelli quelli che divulgano le informazioni in merito all'EQF.

Emendamento 4

Sezione "Raccomandano agli Stati membri", paragrafo 4 bis (nuovo)

 

4 bis. di elevare gli standard dei propri programmi di apprendimento permanente promuovendo metodi di insegnamento e programmi di apprendimento innovativi;

Motivazione

Per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro, I programmi di apprendimento permanente devono essere innovativi e stimolare il senso dell'innovazione.

Emendamento 5

Sezione "Raccomandano agli Stati membri:", punto 4 ter (nuovo)

 

4 ter. di promuovere un maggiore e migliore uso delle TIC nell'ambito dei loro programmi di apprendimento permanente, prestando particolare attenzione alle disparità di livello tecnologico tra aree geografiche e tra generi, al fine di eliminare i diversi aspetti del divario digitale;

Motivazione

Le TIC possono costituire un'importante strumento di abilitazione se contribuiscono ad ampliare l'offerta di istruzione e a democratizzarla, ragion per cui è necessario ridurre le disparità che possono sorgere in relazione al divario digitale tra aree geografiche e tra generi.

Emendamento 6

Sezione "Raccomandano agli Stati membri", paragrafo 4 quater (nuovo)

 

4 quater. di riconoscere la crescente importanza dei servizi online, la flessibilità che essi offrono e la libertà che danno all'utente di determinare il proprio percorso di apprendimento, prioritarizzando nel contempo l'istituzione di validi canali di informazione che permettano ai cittadini di acquisire informazioni in merito all'esistenza di tali servizi e alla loro qualità;

Motivazione

Il mercato del lavoro è in via di trasformazione, il che richiede modelli di istruzione più flessibili. In risposta a tali cambiamenti sono nati nuovi percorsi di apprendimento, che vanno opportunamente pubblicizzati.

Emendamento 7

Sezione "Raccomandano agli Stati membri", paragrafo 4 quinquies (nuovo)

 

4 quinquies. di adoperarsi affinché giovani, adulti, immigrati e lavoratori manuali di tutta Europa le cui competenze professionali informalmente acquisite non hanno mai ricevuto credito si vedano ufficialmente riconosciute tali competenze e affinché essi, insieme a quanti mancano delle competenze e qualifiche di base, siano incoraggiati a partecipare ai programmi di apprendimento permanente, per evitare l'esclusione sociale e l'esclusione dal mercato del lavoro ed accrescere la propria mobilità nell'Unione europea.

Motivazione

Coloro che mancano delle qualifiche di base vanno incoraggiati a reinserirsi nel sistema di istruzione.

Emendamento 8

Sezione "Approvano l'intenzione della Commissione di:", punto 1

1. Sostenere gli Stati membri nello svolgimento dei compiti di cui sopra e le organizzazioni settoriali internazionali nell’uso dei livelli e dei principi di riferimento del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli come precisato in questa raccomandazione, soprattutto con iniziative di cooperazione e sperimentazione e sviluppando materiale di supporto e di orientamento.

1. Sostenere gli Stati membri nello svolgimento dei compiti di cui sopra e le organizzazioni settoriali internazionali nell’uso dei livelli e dei principi di riferimento del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli come precisato in questa raccomandazione, soprattutto con iniziative di cooperazione, scambio di buone prassi e sperimentazione e sviluppando materiale di supporto e di orientamento.

Motivazione

Lo scambio di buone prassi consente di riunire le conoscenze per migliorare l'instaurazione del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Emendamento 9

Sezione "Approvano l’intenzione della Commissione di: ", paragrafo 2

2. Istituire un gruppo consultivo europeo del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli (che rappresenti i centri nazionali, le parti sociali europee ed altri attori del processo, come di competenza) al fine di monitorare coordinare e garantire la qualità e la coerenza complessiva del processo di riferimento dei sistemi delle Qualifiche e dei Titoli al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

2. Istituire un gruppo consultivo europeo dell'EQF (rappresentato in pari misura dai due sessi e che rappresenti i centri nazionali, le organizzazioni professionali, le organizzazioni specializzate in questioni di genere nel campo della formazione, le parti sociali europee ed altri attori del processo, come di competenza) al fine di migliorare monitorare coordinare e garantire la qualità e la coerenza complessiva del processo di riferimento dei sistemi delle Qualifiche e dei Titoli all'EQF.

Motivazione

Poiché i programmi di apprendimento permanente sono soprattutto in funzione di coloro che hanno bisogno di acquisire competenze o conoscenze pertinenti ai fini della propria attività lavorativa, è essenziale in tale processo consultare le organizzazioni professionali.

PROCEDURA

Titolo

Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente

Riferimenti

COM(2006)0479 - C6-0294/2006 - 2006/0163(COD)

Commissione competente per il merito

EMPL

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

ITRE

12.10.2006

 

 

 

Cooperazione rafforzata - annuncio in aula

12.10.2006

 

 

 

Relatore per parere

       Nomina

Pilar del Castillo Vera

23.11.2006

 

 

Esame in commissione

27.3.2007

3.5.2007

 

 

Approvazione

3.5.2007

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

40

0

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Šarūnas Birutis, Renato Brunetta, Jerzy Buzek, Jorgo Chatzimarkakis, Silvia Ciornei, Pilar del Castillo Vera, Lena Ek, Nicole Fontaine, Adam Gierek, Norbert Glante, Fiona Hall, David Hammerstein, Erna Hennicot-Schoepges, Mary Honeyball, Romana Jordan Cizelj, Romano Maria La Russa, Pia Elda Locatelli, Angelika Niebler, Reino Paasilinna, Miloslav Ransdorf, Vladimír Remek, Herbert Reul, Mechtild Rothe, Paul Rübig, Andres Tarand, Patrizia Toia, Catherine Trautmann, Claude Turmes, Nikolaos Vakalis, Alejo Vidal-Quadras

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Ivo Belet, Philip Dimitrov Dimitrov, Robert Goebbels, Satu Hassi, Eija-Riitta Korhola, Erika Mann, John Purvis, Hannes Swoboda, Silvia-Adriana Ţicău

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Zuzana Roithová

  • [1]  Non ancora pubblicato sulla GU.

PARERE della commissione per la cultura e l'istruzione (8.5.2007)

destinato alla commissione per l'occupazione e gli affari sociali

sulla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla costituzione del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l'apprendimento permanente
(COM(2006)0479 – C6‑0294/2006 – 2006(COD))

Relatore per parere: Milan Gaľa (*)(*) Cooperazione rafforzata tra commissioni - Articolo 47 del regolamento

BREVE MOTIVAZIONE

A. BREVE SINTESI DELLA PROPOSTA

L'apprendimento permanente è diventato una necessità in un'Europa caratterizzata da rapidi cambiamenti economici e sociali e dall'invecchiamento della popolazione. Saper sviluppare e riconoscere costantemente conoscenze, abilità e competenze dei cittadini è cruciale per mantenere la competitività e la coesione sociale dell'UE.

Le barriere esistenti impediscono ai singoli cittadini di accedere all'istruzione e alla formazione e di combinare titoli ottenuti da istituzioni diverse. Esse rendono difficile un autentico apprendimento permanente dei cittadini e il loro spostamento all'interno del mercato del lavoro europeo.

Scopo principale dello Schema europeo delle qualifiche e dei titoli (EQF - European qualifications framework) è fungere da strumento di traduzione e punto di riferimento neutrale per confrontare i titoli tra i vari sistemi di istruzione e formazione e approfondire la cooperazione e la fiducia reciproca tra le relative parti interessate. Questo dovrebbe aumentare la trasparenza, facilitando l'utilizzo e il trasferimento dei titoli tra diversi sistemi e livelli d'istruzione e formazione in un contesto nazionale e internazionale.

L'elemento centrale dell'EQF è costituito da una serie di 8 livelli di riferimento che fungono da punto di riferimento comune per gli istituti di istruzione e formazione a livello nazionale e settoriale. Questi 8 livelli coprono l'intera gamma dei titoli, da quelli ottenuti al termine dell'istruzione e della formazione obbligatoria a quelli assegnati ai più alti livelli di istruzione e formazione accademica e professionale.

L'EQF sarà utilizzato in primo luogo dagli organismi che elaborano schemi e sistemi di qualifiche nazionali e/o settoriali.

B. COMMENTI DEL RELATORE PER PARERE

L'EQF deve essere uno schema di cooperazione e uno strumento per rafforzare la fiducia reciproca tra le parti nazionali interessate e le organizzazioni internazionali settoriali che si occupano di istruzione e formazione.

Il relatore per parere desidera sottolineare che, perché l'EQF abbia successo, occorre che gli istituti di istruzione e formazione nazionali e le parti interessate del settore si impegnino su base volontaria. L'EQF avrà anche l'obiettivo di sviluppare legami più stretti tra i sistemi delle qualifiche nazionali. Egli concorda con la convinzione che lo sviluppo di schemi nazionali delle qualifiche aumenti le possibilità di successo dell'EQF.

Il relatore per parere ritiene inoltre che la creazione dell'EQF debba fondarsi sugli sviluppi avvenuti e che già caratterizzano l'istruzione europea, in particolare sui risultati convenuti nel quadro del processo di Bologna.

Inoltre, il relatore per parere sottolinea l'importanza del reciproco riconoscimento delle conoscenze, abilità e competenze dei cittadini, divenuto cruciale per mantenere la competitività e la coesione sociale dell'UE, così come per la mobilità dei singoli cittadini.

Egli sottolinea inoltre che la decisione di utilizzare l'EQF a livello nazionale e settoriale deve basarsi sull'impegno di garantire la qualità. L'introduzione di sistemi di garanzia della qualità a tutti i livelli d'istruzione e di formazione, e relativi alla cooperazione stessa, è essenziale per sviluppare la fiducia reciproca. Le conclusioni del Consiglio sulla garanzia della qualità nell'istruzione e formazione professionale del maggio 2004, la raccomandazione sul proseguimento della cooperazione europea in materia di certificazione della qualità nell'istruzione superiore del febbraio 2006 e le norme e gli orientamenti sulla garanzia della qualità nello Spazio europeo dell'istruzione superiore rappresentano i documenti di riferimento più importanti in tale contesto.

Il relatore ritiene infine che si debba prestare particolare attenzione all'impatto dell'approccio dell'EQF basato sui risultati dell'apprendimento, compresi quelli dell'istruzione non formale e informale, sulla classificazione delle conoscenze, abilità e competenze.

EMENDAMENTI

La commissione per la cultura e l'istruzione invita la commissione per l'occupazione e gli affari sociali, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti:

Testo della Commissione[1]Emendamenti del Parlamento

Emendamento 1

Considerando 1

(1) Lo sviluppo delle conoscenze, abilità e competenze dei cittadini, è fondamentale per la competitività e la coesione sociale della Comunità. A tal fine, occorre promuovere e migliorare, a livello nazionale e comunitario, la partecipazione all'apprendimento permanente e l'uso delle Qualifiche e dei Titoli.

(1) Lo sviluppo e il riconoscimento delle conoscenze, abilità e competenze dei cittadini, sono fondamentali per la competitività e la coesione sociale della Comunità. A tal fine, occorre promuovere e migliorare, a livello nazionale e comunitario, l'accesso e la partecipazione all'apprendimento permanente nonché il riconoscimento e l'uso delle Qualifiche e dei Titoli.

Emendamento 2

Considerando 8

(8) La presente raccomandazione è compatibile con il Quadro per l'Area Europea dell'Istruzione Superiore e con i descrittori dei cicli, approvati dai Ministri per l'istruzione superiore, riuniti a Bergen nel maggio 2005.

(8) La presente raccomandazione si basa sul Quadro per l'Area Europea dell'Istruzione Superiore e sui descrittori dei cicli, concordati dai ministri per l'istruzione superiore di 45 paesi europei, riuniti a Bergen nel maggio 2005, nel quadro del processo di Bologna (quadro di Bergen).

Motivazione

È importante basarsi sugli sviluppi avvenuti e che già caratterizzano l'istruzione europea.

Emendamento 3

Considerando 8 bis (nuovo)

 

(8 bis) Le conclusioni del Consiglio del maggio 2004 concernenti la garanzia della qualità dell'istruzione e della formazione professionale1, la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 febbraio 2006, sul proseguimento della cooperazione europea in materia di certificazione della qualità nell'istruzione superiore2 e il quadro di Bergen contengono principi comuni per la garanzia della qualità, che devono rafforzare l'applicazione del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

 

1 Doc. 9599/04.

 

2 GU L 64 del 4.3.2006, pag. 60.

Emendamento 4

Raccomandazione agli Stati membri 2

2. di rapportare il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli all'EQF entro il 2009, segnatamente collegare in modo trasparente i livelli delle Qualifiche e dei Titoli nazionali ai livelli di cui all'allegato I e sviluppare un Quadro nazionale delle Qualifiche e dei Titoli, ove possibile, secondo la legislazione e le procedure nazionali;

2. di rapportare il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli all'EQF entro il 2009, segnatamente collegare in modo trasparente i livelli delle Qualifiche e dei Titoli nazionali ai livelli di cui all'allegato I e sviluppare un Quadro nazionale delle Qualifiche e dei Titoli secondo la legislazione e le procedure nazionali;

Emendamento5

Raccomandazione agli Stati membri 4 bis (nuovo)

 

4 bis. di promuovere e applicare i principi di garanzia della qualità nell'istruzione e nella formazione definiti nell'allegato II nel collegamento delle qualifiche dell'istruzione superiore e dell'istruzione e formazione professionali previste dai sistemi nazionali delle qualifiche al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli;

Emendamento 6

Raccomandazione agli Stati membri 5, paragrafo 1

5. di designare un centro nazionale che sostenga e coordini i rapporti tra il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli e il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

5. di designare un centro nazionale che sostenga e coordini i rapporti tra il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli e il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli, oltre a fornire informazioni alle parti interessate e a promuovere il riconoscimento delle qualifiche professionali.

Motivazione

L'obiettivo è mettere in evidenza che i compiti essenziali del centro devono essere l'informazione delle parti interessate e la promozione del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli.

Emendamento7

Raccomandazione agli Stati membri 5, lettera (c)

(c) assicurare che il metodo usato per collegare i livelli delle Qualifiche e dei Titoli nazionali al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli sia trasparente e che le decisioni che ne derivano vengano pubblicate;

(c) mettere a disposizione e promuovere un metodo trasparente per permettere la comparabilità dei livelli delle Qualifiche e dei Titoli nazionali e il loro collegamento con il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli e pubblicare le informazioni pertinenti;

Motivazione

Il centro deve mettere a disposizione e promuovere un metodo trasparente per permettere la comparabilità e il collegamento dei livelli delle qualifiche nazionali con il Quadro europeo delle qualifiche.

Emendamento 8

Raccomandazione agli Stati membri 5, lettera (d)

(d) orientare le parti interessate sulle modalità necessarie per rapportare le Qualifiche e i Titoli nazionali, al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli attraverso il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli;

(d) fornire alle parti interessate un accesso alle informazioni e orientamenti sulle modalità necessarie per rapportare le Qualifiche e i Titoli nazionali, al Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli attraverso il sistema nazionale delle Qualifiche e dei Titoli;

Motivazione

Uno dei compiti più importanti del centro è garantire che le parti interessate abbiano accesso alle informazioni.

Emendamento 9

Raccomandazione agli Stati membri 6, lettera (i)

(i) “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli le “competenze” sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

(i) “Competenze” indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali, interculturali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli le “competenze” sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

Emendamento 10

Allegato I, nota **

** Il descrittore per il primo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 6 dell'EQF.

** Il descrittore per il primo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore concordato dai ministri dell'istruzione superiore a Bergen nel maggio 2005 nel quadro del processo di Bologna corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 6 dell'EQF.

Emendamento 11

Allegato I, nota ***

*** Il descrittore per il secondo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 7 dell'EQF.

*** Il descrittore per il secondo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore concordato dai ministri dell'istruzione superiore a Bergen nel maggio 2005 nel quadro del processo di Bologna corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 7 dell'EQF.

Emendamento 12

Allegato I, nota ****

**** Il descrittore per il terzo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 8 dell'EQF.

**** Il descrittore per il terzo ciclo nel Quadro dei titoli accademici dell'Area Europea dell'Istruzione Superiore concordato dai ministri dell'istruzione superiore a Bergen nel maggio 2005 nel quadro del processo di Bologna corrisponde ai risultati dell'apprendimento al livello 8 dell'EQF.

Emendamento 13

Allegato II, titolo

Principi di garanzia della qualità nell'istruzione e nella formazione

Principi comuni di garanzia della qualità nell'istruzione superiore e nell'istruzione e nella formazione professionali nel contesto del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli

PROCEDURA

Titolo

Quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente

Riferimenti

COM(2006)0479 - C6-0294/2006 - 2006/0163(COD)

Commissione competente per il merito

EMPL

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

CULT

12.10.2006

 

 

 

Cooperazione rafforzata - annuncio in aula

12.10.2006

 

 

 

Relatore per parere

       Nomina

Milan Gaľa

18.12.2006

 

 

Esame in commissione

22.3.2007

10.4.2007

7.5.2007

 

Approvazione

7.5.2007

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

17

0

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Ivo Belet, Marie-Hélène Descamps, Věra Flasarová, Milan Gaľa, Claire Gibault, Vasco Graça Moura, Manolis Mavrommatis, Ljudmila Novak, Karin Resetarits, Pál Schmitt, Nikolaos Sifunakis, Tomáš Zatloukal

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Gyula Hegyi, Erna Hennicot-Schoepges, Mary Honeyball, Jaroslav Zvěřina, Tadeusz Zwiefka

  • [1]  Non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale.

PARERE della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (12.4.2007)

destinato alla commissione per l'occupazione e gli affari sociali

sulla proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla costituzione del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’apprendimento permanente
(COM(2006)0479 – C6‑0294/2006 – 2006/0163(COD))

Relatrice per parere: Christa Prets

BREVE MOTIVAZIONE

La presente proposta di raccomandazione sulla costituzione del Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’apprendimento permanente (EQF) costituisce uno strumento tecnico con l'obiettivo generale di migliorare la trasparenza delle qualifiche e di aiutare in tal modo gli Stati membri, i singoli cittadini, i datori di lavoro nonché gli enti di istruzione e formazione a comparare le qualifiche e i titoli rilasciati dai diversi sistemi scolastici e di formazione dell'Unione europea. Più in particolare, la presente proposta persegue un duplice obiettivo. Al fine di agevolare la mobilità per motivi di studio e di lavoro e di contribuire in tal modo alla crescita e all'occupazione, l'EQF mira da un lato a essere un punto di "traduzione" per la comparazione delle qualifiche e dei titoli e, dall'altro, a servire quale punto di riferimento neutro basato sui risultati dell’apprendimento. L'EQF copre diversi sistemi di istruzione e formazione che comprendono l'istruzione generale e per adulti, l'istruzione e la formazione professionale e l'istruzione superiore. L'elemento centrale dell’EQF è costituito da una serie di otto livelli di riferimento che descrivono ciò che un discente conosce, capisce e può fare al termine di un processo d’apprendimento (i cosiddetti "risultati dell’apprendimento").

La relatrice per parere integra la prospettiva di genere, al fine di garantire che l'EQF diventi uno strumento atto a promuovere un sistema di istruzione e di formazione europeo più trasparente, non discriminatorio ed equamente accessibile alle donne e agli uomini. Gli emendamenti proposti riguardano l'integrazione della dimensione di genere nella definizione e nella descrizione delle qualifiche e dei titoli, la rappresentanza equilibrata dal punto di vista del genere di tutte le parti interessate a livello nazionale, la raccolta di dati di genere, nonché la realizzazione della parità di genere nel quadro dell'apprendimento permanente in generale.

EMENDAMENTI

La commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere invita la commissione per l'occupazione e gli affari sociali, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti:

Testo della Commissione[1]Emendamenti del Parlamento

Emendamento 1

Considerando 1

(1) Lo sviluppo delle conoscenze, abilità e competenze dei cittadini, è fondamentale per la competitività e la coesione sociale della Comunità. A tal fine, occorre promuovere e migliorare, a livello nazionale e comunitario, la partecipazione all’apprendimento permanente e l’uso delle Qualifiche e dei Titoli

(1) Lo sviluppo delle conoscenze, abilità e competenze dei cittadini, è fondamentale per la competitività e la coesione sociale della Comunità. A tal fine, occorre promuovere e migliorare, a livello nazionale e comunitario, l'accesso e la partecipazione all’apprendimento permanente e l’uso e il riconoscimento delle Qualifiche e dei Titoli formali, non formali e informali, nonché la qualità del lavoro e la parità di genere.

Emendamento 2

Considerando 2

(2) Le Conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona del 2000 hanno stabilito che una maggior trasparenza delle qualifiche doveva essere una delle componenti principali necessarie per adeguare i sistemi di istruzione e formazione europei alle esigenze della società della conoscenza. Inoltre il Consiglio europeo di Barcellona nel 2002 ha chiesto sia una più stretta cooperazione con il settore universitario sia una maggiore trasparenza e metodi di riconoscimento nel campo dell’istruzione e formazione professionale.

(2) Le Conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona del 2000 hanno stabilito che una maggior trasparenza delle qualifiche doveva essere una delle componenti principali necessarie per adeguare i sistemi di istruzione e formazione europei alle esigenze della società della conoscenza e alle scelte personali delle donne e degli uomini. Inoltre il Consiglio europeo di Barcellona nel 2002 ha chiesto sia una più stretta cooperazione con il settore universitario sia una maggiore trasparenza e metodi di riconoscimento nel campo dell’istruzione e formazione professionale.

Emendamento 3

Considerando 10

(10) L’obiettivo delle presenti raccomandazioni è di istituire un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi delle Qualifiche e dei Titoli e i rispettivi livelli, sia per l’istruzione generale e superiore che per l’istruzione e la formazione professionale. Ciò aumenterà la trasparenza, la comparabilità e la trasferibilità delle Qualifiche e dei Titoli del cittadino nei vari Stati membri. L’EQF dovrebbe consentire inoltre alle organizzazioni settoriali internazionali di mettere in relazione i propri sistemi di qualifica con un punto di riferimento comune, facilitando così la collocazione di queste Qualifiche e Titoli nei sistemi nazionali delle Qualifiche e dei Titoli. Le presenti raccomandazioni contribuiscono quindi al conseguimento degli obiettivi più ampi di promuovere l’apprendimento permanente e di aumentare la mobilità dei lavoratori e dei discenti.

(10) L’obiettivo delle presenti raccomandazioni è di istituire un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi delle Qualifiche e dei Titoli e i rispettivi livelli, sia per l’istruzione generale e superiore che per l’istruzione e la formazione professionale. Ciò aumenterà la trasparenza, la comparabilità e la trasferibilità e promuoverà il riconoscimento delle Qualifiche e dei Titoli formali, non formali e informali nei vari Stati membri. L’EQF dovrebbe consentire inoltre alle organizzazioni settoriali internazionali di mettere in relazione i propri sistemi di qualifica con un punto di riferimento comune, facilitando così la collocazione di queste Qualifiche e Titoli nei sistemi nazionali delle Qualifiche e dei Titoli. Le presenti raccomandazioni contribuiscono quindi al conseguimento degli obiettivi più ampi di promuovere l’apprendimento permanente, di aumentare la mobilità dei lavoratori e dei discenti e di migliorare l'accesso all'occupazione.

Emendamento 4

Considerando 10 bis (nuovo)

 

(10 bis) Nel quadro del riconoscimento e della certificazione delle Qualifiche e dei Titoli non formali dovrà essere accordata un'attenzione particolare alle qualifiche e ai titoli acquisiti dagli uomini e dalle donne in occasione di attività di cura e di sostegno educativo a favore dei minori o delle persone dipendenti.

Emendamento 5

Considerando 10 ter (nuovo)

 

(10 ter) L'attuazione delle presenti raccomandazioni dovrà coniugarsi a un adeguamento flessibile delle strutture e delle possibilità di insegnamento e di apprendimento.

Emendamento 6

Considerando 11 bis (nuovo)

 

(11 bis) La parità tra gli uomini e le donne dovrà essere integrata in tutte le misure e azioni relative all'elaborazione, all'attuazione e alla valutazione della presente raccomandazione.

Emendamento 7

Raccomandazioni agli Stati membri, punto 4

4. di usare un approccio basato sui risultati dell’apprendimento nel definire e descrivere le Qualifiche e i Titoli, e di promuovere la validazione dell’apprendimento non formale e informale, in base ai principi europei comuni, concordati nelle Conclusioni del Consiglio del 28 maggio 2004;

4. di usare un approccio basato sui risultati dell’apprendimento e sull'integrazione della dimensione di genere nel definire e descrivere le Qualifiche e i Titoli, e di promuovere la validazione dell’apprendimento non formale e informale, in base ai principi europei comuni, concordati nelle Conclusioni del Consiglio del 28 maggio 2004;

Emendamento 8

Raccomandazioni agli Stati membri, punto 5, lettera e)

(e) assicurare ,in base alla legislazione e alle prassi nazionali, la partecipazione di tutti le parti interessate a livello nazionale, comprese, le istituzioni dell’istruzione superiore e dell’istruzione e formazione professionale, le parti sociali, i settori e gli esperti sulla comparazione e l’uso delle Qualifiche e dei Titoli a livello europeo.

(e) assicurare, in base alla legislazione e alle prassi nazionali, la partecipazione, mirando nel contempo alla rappresentanza equilibrata dal punto di vista del genere, di tutti le parti interessate a livello nazionale, comprese, le istituzioni dell’istruzione superiore e dell’istruzione e formazione professionale, le parti sociali, i settori e gli esperti sulla comparazione e l’uso delle Qualifiche e dei Titoli a livello europeo.

Emendamento 9

Raccomandazioni agli Stati membri, punto 6, lettera c)

(c) “Quadro nazionale delle Qualifiche e dei Titoli” indica uno strumento di classificazione delle Qualifiche e dei Titoli secondo una serie di criteri basati sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Esso mira a integrare e coordinare i sottosistemi nazionali delle Qualifiche e dei Titoli e a migliorare la trasparenza, l’accessibilità, la progressione e la qualità delle Qualifiche e dei Titoli rispetto al mercato del lavoro e alla società civile;

(c) “Quadro nazionale delle Qualifiche e dei Titoli” indica uno strumento di classificazione delle Qualifiche e dei Titoli secondo una serie di criteri basati sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Esso mira a integrare e coordinare i sottosistemi nazionali delle Qualifiche e dei Titoli, a garantire la non discriminazione e a migliorare la trasparenza, l’accessibilità, la progressione e la qualità delle Qualifiche e dei Titoli rispetto al mercato del lavoro e alla società civile;

Emendamento 10

Approvazione dell’intenzione della Commissione, punto 3

3. Monitorare i provvedimenti presi in risposta alle presenti raccomandazioni e riferire, 5 anni dopo la sua adozione, al Parlamento europeo e al Consiglio sull’esperienza acquisita e sulle implicazioni future, compreso l’eventuale riesame della presente Raccomandazione.

3. Monitorare i provvedimenti presi in risposta alle presenti raccomandazioni, raccogliere dati disaggregati per età e per genere e riferire, 5 anni dopo la sua adozione, al Parlamento europeo e al Consiglio sull’esperienza acquisita e sulle implicazioni future, compreso l’eventuale riesame della presente Raccomandazione.

PROCEDURA

Titolo

Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’apprendimento permanente

Riferimenti

COM(2006)0479 - C6-0294/2006 - 2006/0163(COD)

Commissione competente per il merito

EMPL

Parere espresso da

       Annuncio in Aula

FEMM

12.10.2006

 

 

 

Cooperazione rafforzata - annuncio in aula

12.10.2006

 

 

 

Relatore per parere

       Nomina

Christa Prets

17.1.2007

 

 

Esame in commissione

26.2.2007

 

 

 

Approvazione

12.4.2007

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

14

0

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Katerina Batzeli, Věra Flasarová, Nicole Fontaine, Lissy Gröner, Esther Herranz García, Lívia Járóka, Rodi Kratsa-Tsagaropoulou, Urszula Krupa, Pia Elda Locatelli, Marie Panayotopoulos-Cassiotou, Christa Prets, Eva-Britt Svensson, Anna Záborská

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Gabriela Creţu, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg

  • [1]  GU C … del 30.1.2007, pag. … .

PROCEDURA

Titolo

Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente

Riferimenti

COM(2006)0479 - C6-0294/2006 - 2006/0163(COD)

Presentazione della proposta al PE

5.9.2006

Commissione competente per il merito

       Annuncio in Aula

EMPL

12.10.2006

Commissione(i) competente(i) per parere

       Annuncio in Aula

ITRE

12.10.2006

CULT

12.10.2006

FEMM

12.10.2006

 

Cooperazione rafforzata

       Annuncio in Aula

CULT

12.10.2006

 

 

 

Relatore(i)

       Nomina

Mario Mantovani

26.10.2006

 

 

Esame in commissione

20.3.2007

8.5.2007

5.6.2007

 

Approvazione

7.6.2007

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

39

1

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Jan Andersson, Alexandru Athanasiu, Emine Bozkurt, Iles Braghetto, Philip Bushill-Matthews, Milan Cabrnoch, Ole Christensen, Derek Roland Clark, Luigi Cocilovo, Proinsias De Rossa, Harlem Désir, Harald Ettl, Richard Falbr, Ilda Figueiredo, Joel Hasse Ferreira, Stephen Hughes, Ona Juknevičienė, Jan Jerzy Kułakowski, Jean Lambert, Raymond Langendries, Elizabeth Lynne, Thomas Mann, Ana Mato Adrover, Mary Lou McDonald, Elisabeth Morin, Csaba Őry, Marie Panayotopoulos-Cassiotou, Kathy Sinnott, Jean Spautz, Gabriele Stauner, Anne Van Lancker, Gabriele Zimmer

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Udo Bullmann, Françoise Castex, Monica Maria Iacob-Ridzi, Sepp Kusstatscher, Mario Mantovani, Dimitrios Papadimoulis, Evangelia Tzampazi

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Antonio Tajani, Bilyana Ilieva Raeva