RELAZIONE sul progetto comune, approvato dal comitato di conciliazione, di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle disposizioni ed alle norme comuni per gli organismi che effettuano le ispezioni e le visite di controllo delle navi (rifusione)
25.2.2009 - (PE-CONS 3720/2008 – C6‑0043/2009 – 2005/0237B(COD)) - ***III
Delegazione del Parlamento europeo al comitato di conciliazione
Presidente della delegazione: Rodi Kratsa-Tsagaropoulou
Relatore: Luis de Grandes Pascual
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
sul progetto comune, approvato dal comitato di conciliazione, di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle disposizioni ed alle norme comuni per gli organismi che effettuano le ispezioni e le visite di controllo delle navi (rifusione)
(PE-CONS 3720/2008 – C6‑0043/2009 – 2005/0237B(COD))
(Procedura di codecisione: terza lettura)
Il Parlamento europeo,
– visto il progetto comune approvato dal comitato di conciliazione (PE-CONS 3720/2008 – C6‑0043/2009),
– vista la sua posizione in prima lettura[1] sulla proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2005)0587),
– vista la sua posizione in seconda lettura[2] sulla posizione comune del Consiglio[3],
– visto il parere formulato dalla Commissione sugli emendamenti del Parlamento alla posizione comune (COM(2008)0826)[4],
– visto l'articolo 251, paragrafo 5, del trattato CE,
– visto l'articolo 65 del suo regolamento,
– vista la relazione della sua delegazione al comitato di conciliazione (A6‑0098/2009),
1. approva il progetto comune;
2. incarica il suo Presidente di firmare l'atto congiuntamente al Presidente del Consiglio, a norma dell'articolo 254, paragrafo 1, del trattato CE;
3. incarica il suo Segretario generale di firmare l'atto, previa verifica che tutte le procedure siano state debitamente espletate, e di procedere, d'intesa con il Segretario generale del Consiglio, a pubblicarlo nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea;
4. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione legislativa al Consiglio e alla Commissione.
- [1] GU C 74 E del 20.3.2008, pag. 632.
- [2] Testi approvati del 24.9.2008, P6_TA(2008)0048.
- [3] GU C 190 E del 22.7.2008, pag. 1.
- [4] Non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale.
MOTIVAZIONE
I. Introduzione
I.1 Il terzo pacchetto marittimo
Il terzo pacchetto marittimo (noto anche come pacchetto Erika III), proposto dalla Commissione alla fine del 2005, è seguito ai pacchetti Erika I e II, presentati successivamente all'incidente della petroliera Erika nel 1999 al largo delle coste atlantiche francesi. Il pacchetto era stato inoltre preceduto dalla risoluzione del Parlamento del 21 aprile 2004 elaborata dalla commissione temporanea sul rafforzamento della sicurezza marittima (MARE), istituita dopo l'incidente della petroliera Prestige nel 2002.
L'obiettivo generale del terzo pacchetto marittimo è rafforzare ulteriormente l'attuale legislazione dell'UE in materia di sicurezza nonché integrare importanti strumenti internazionali nel diritto comunitario. Le sue sette proposte mirano a evitare gli incidenti (migliorando la qualità delle bandiere europee, modificando la legislazione sul controllo da parte dello Stato di approdo e sul monitoraggio del traffico navale e migliorando le norme relative alle società di classificazione) e a garantire una risposta efficace in caso di incidente (sviluppando un quadro armonizzato per le inchieste sugli incidenti, introducendo norme per il risarcimento dei passeggeri in caso di incidente e norme sulla responsabilità degli armatori accanto a un programma di assicurazione obbligatoria).
I.2 La proposta in questione
L'obiettivo della proposta della Commissione era quello di rafforzare le disposizioni e norme comuni per gli organi che effettuano le ispezioni e le visite di controllo delle navi e per le pertinenti attività delle amministrazioni marittime. Il fine principale era rivedere la legislazione comunitaria in vigore, contenuta nella direttiva 94/57/CE, e quindi regolamentare le organizzazioni note come "società di classificazione", attualmente responsabili dell’ispezione delle navi e del rilascio delle licenze.
La proposta della Commissione rafforza e chiarisce il ruolo delle società di classificazione riconosciute dall'UE al fine di rimediare alle notevoli carenze riscontrate nel processo di ispezione e certificazione della sicurezza delle navi. Un'attenta supervisione da parte delle competenti autorità dovrebbe garantire l’indipendenza e il rigore nell’operato di tali organizzazioni, incaricate di vigilare sul rispetto da parte delle navi che solcano i mari europei delle norme applicabili a livello internazionale in materia di sicurezza e inquinamento.
II. La procedura legislativa prima della conciliazione
II.1 Il terzo pacchetto marittimo in prima e seconda lettura
Il Parlamento ha sempre considerato il pacchetto marittimo come un tutto unico: per questo motivo i singoli fascicoli sono sempre stati trattati insieme. La prima lettura delle sette proposte ha avuto luogo a marzo/aprile 2007. Il Consiglio ha raggiunto un accordo politico per sei proposte su otto (un fascicolo era stato suddiviso in una direttiva e un regolamento) nelle riunioni di giugno e novembre 2007. Due fascicoli (sugli obblighi degli Stati di bandiera e sulla responsabilità civile) sono rimasti tuttavia bloccati perché gli Stati membri erano riluttanti ad adottare una normativa del genere a livello UE. Il tentativo di far ripartire tali fascicoli ad aprile 2008 non ha avuto successo.
Gli Stati membri hanno trasmesso le proprie posizioni comuni, cercando in tal modo di esercitare pressione sul Parlamento affinché la procedura legislativa proseguisse per gli altri sei fascicoli e, al fine di avanzare, il Parlamento ha accettato tale approccio.
Dopo la trasmissione delle posizioni comuni nel giugno 2008, il Parlamento ha comunque continuato a fare pressione sul Consiglio perché procedesse con le due proposte restanti (note come le "due in sospeso"). A tal fine ha incorporato la sostanza di tali proposte, mediante emendamenti, all'interno di alcuni dei fascicoli legislativi attivi del pacchetto.
I negoziati paralleli sulle sei proposte in seconda lettura non si sono tuttavia rivelati proficui. Il destino delle "due in sospeso", così come le difficoltà riscontrate con altri documenti, hanno portato alla decisione di non giungere a un accordo di seconda lettura su nessuna delle proposte. Il Parlamento ha ripresentato in Aula i propri emendamenti di prima lettura relativi a tutti i fascicoli così come gli emendamenti che incorporavano la sostanza delle "due in sospeso". Per le sei proposte è stata avviata quindi la procedura di conciliazione.
II.2. La proposta in prima e seconda lettura
Il Parlamento si è espresso a favore dell'approccio della Commissione sulla proposta attuale. In prima lettura, il Parlamento ha essenzialmente cercato di chiarire e migliorare la proposta (es. ruolo degli organi riconosciuti operanti a nome degli Stati, istituzione di una commissione di valutazione sui sistemi di gestione della qualità degli organi riconosciuti).
Il Consiglio, nella sua posizione comune, era favorevole alla posizione del Parlamento in prima lettura e nessuna questione significativa ha trovato le due istituzioni in disaccordo durante la seconda lettura. La principale modifica introdotta dal Consiglio è stata la suddivisione della proposta originale in due strumenti giuridici separati (una direttiva e un regolamento), soluzione che il Parlamento e il Consiglio hanno ritenuto accettabile in quanto garantisce una maggiore chiarezza giuridica.
III. Conciliazione
III.1 Il terzo pacchetto marittimo in conciliazione
Dopo il voto in seconda lettura del 24 settembre 2008 e considerata la volontà politica di concludere la conciliazione sotto la Presidenza francese, la delegazione del Parlamento europeo al comitato di conciliazione è stata costituita molto rapidamente il 7 ottobre 2008.
Parallelamente, la pressione esercitata dal Parlamento sul Consiglio per trovare un accordo sulle "due in sospeso" ha cominciato a dare i propri frutti. A seguito di una riunione informale del Consiglio, durante il quale si è dibattuto della questione alla presenza del presidente della commissione TRAN Paolo Costa, il 9 ottobre 2008 si è giunti a un accordo politico su entrambe le proposte.
Il Parlamento e il Consiglio hanno tenuto due consultazioni a tre (il 4 novembre e il 2 dicembre) e un incontro informale sui fascicoli più complessi in preparazione al comitato di conciliazione dell'8 dicembre che ha chiuso i negoziati. Le delegazioni del Parlamento si sono riunite due volte (il 5 novembre e il 3 dicembre) oltre ad aver partecipato alle riunioni del gruppo negoziale che eccezionalmente comprendeva – in virtù delle dimensioni del pacchetto – i coordinatori della commissione TRAN.
L'accordo sulle ultime questioni in sospeso della relazione più complessa (quella dell’on. Costa) è stato raggiunto l'8 dicembre. La sera stessa, il Parlamento ha inoltre consegnato alla Presidenza alcune lettere nelle quali confermava la volontà di concludere tempestivamente accordi già in seconda lettura sulle "due in sospeso", permettendo così al Consiglio di adottare le due posizioni comuni durante la riunione del 9 dicembre.
Il sig. Busserau, Presidente in carica del Consiglio e segretario di Stato francese per i Trasporti ha rappresentato il Consiglio in seno al comitato di conciliazione, mentre la Commissione è stata rappresentata dal vicepresidente Tajani. Si è dimostrato ancora una volta come nel caso di negoziati complessi il coinvolgimento delle più alte sfere politiche e le dinamiche di una riunione di conciliazione possano fare la differenza nel giungere a un accordo.
Complessivamente, l'esito generale della conciliazione per il Parlamento è altamente positivo. Non solo è stato raggiunto un accordo parallelo sulle "due in sospeso", ma sono stati anche apportati numerosi miglioramenti ai testi concordati in conciliazione. Ciò è stato reso possibile grazie alla solidarietà fra i membri, i quali si sono opposti alla conclusione delle singole proposte senza che prima si fosse raggiunto un accordo d'insieme che le comprendesse tutte.
Le particolari circostanze del pacchetto marittimo hanno comunque evidenziato come una situazione in cui la medesima Presidenza è responsabile dei negoziati in seconda e terza lettura non sia ideale. In sede di Coreper è parso molto difficile per la Presidenza convincere gli Stati membri a compiere un ennesimo sforzo, visto che psicologicamente i negoziati si stavano ormai protraendo da troppo tempo. Se per il Parlamento la conciliazione ha significato l'inizio di una fase completamente nuova, per il Consiglio, sotto la medesima Presidenza, ha rappresentato la continuazione della stessa fase.
III.2 La proposta in conciliazione
È stato possibile concludere i negoziati sulla proposta attuale in conciliazione a livello di consultazioni a tre, quindi precedentemente alla riunione del comitato di conciliazione, durante la quale si è dibattuto della sola proposta rimasta in sospeso. I punti principali dell’accordo possono essere sintetizzati come segue:
· Riferimento alla convenzione dell'ONU sul diritto del mare: è stato eliminato un considerando controverso contenente riferimenti a tale convenzione, dato che entrambe le istituzioni hanno ritenuto avrebbe indebolito il regolamento.
· Valutazione della qualità e certificazione mediante un organismo congiunto: l’organismo sarà denominato "ente indipendente per la valutazione della qualità e la certificazione". Tale compromesso ha soddisfatto la volontà del Parlamento di sottolineare l’indipendenza dell’organo e il desiderio del Consiglio di lasciare che siano le organizzazioni stesse a scegliere la forma definitiva.
V. Conclusione
L’accordo raggiunto al termine della procedura di conciliazione include i punti fondamentali degli emendamenti approvati in seconda lettura dal Parlamento. La delegazione raccomanda pertanto al Parlamento di approvare il progetto comune in terza lettura.
PROCEDURA
Titolo |
Progetto comune, approvato dal comitato di conciliazione, di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle disposizioni ed alle norme comuni per gli organismi che effettuano le ispezioni e le visite di controllo delle navi (rifusione) |
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Riferimenti |
PE-CONS 3720/2008 – C6‑0043/2009 – 2005/0237B(COD) |
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Presidente della delegazione: Vicepresidente |
Rodi Kratsa-Tsagaropoulou |
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Commissione competente per il merito Presidente |
TRAN Paolo Costa |
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Relatore(i) |
Luis de Grandes Pascual |
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Proposta della Commissione |
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Prima lettura del PE – Numero P |
25.4.2007 |
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Proposta modificata della Commissione |
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Posizione comune del Consiglio Annuncio in Aula |
5726/2/2008 – C5‑0223/2008 19.6.2008 |
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Posizione della Commissione(art. 251, par. 2, secondo comma, terzo trattino)
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Seconda lettura del PE – Numero P |
24.9.2008 |
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Parere della Commissione(art. 251, par. 2, terzo comma, lettera c))
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Ricevimento della seconda lettura da parte del Consiglio |
10.10.2008 |
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Lettera del Consiglio sulla mancata approvazione degli emendamenti del PE |
27.11.2008 |
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Riunioni del comitato di conciliazione |
8.12.2008 |
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Votazione della delegazione del PE |
8.12.2008 |
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Esito della votazione |
+ : – : 0 : |
140 0
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Membri titolari presenti |
Paolo Costa, Emanuel Jardim Fernandes, Luis de Grandes Pascual, Georg Jarzembowski, Anne E. Jensen, Rodi Kratsa-Tsagaropoulou, Rosa Miguélez Ramos, Gilles Savary, Brian Simpson, Dirk Sterckx, Silvia-Adriana Ţicău, Dominique Vlasto, Corien Wortmann-Kool |
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Supplenti presenti |
Inés Ayala Sender, Renate Sommer |
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Supplenti (art. 178, par. 2) presenti |
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Accordo in sede di comitato di conciliazione |
8.12.2008 |
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Accordo con scambio di lettere |
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Constatazione, da parte dei copresidenti, dell'approvazione del progetto comune e trasmissione di quest'ultimo al PE e al Consiglio |
3.2.2008 |
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Deposito |
25.2.2008 |
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Osservazioni (disponibili in una sola lingua) |
… |
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PROROGHE DEI TERMINI
Termine per la seconda lettura del Consiglio |
0.0.0000 |
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Termine per la convocazione del comitato Istituzione richiedente – data |
0.0.0000[Consiglio] – 0.0.0000
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Termine per i lavori del comitato Istituzione richiedente – data |
3.2.2009[PE] – 19.1.2009
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Termine per l'adozione dell'atto Istituzione richiedente – data |
0.0.0000[Consiglio] – 0.0.0000
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