RELAZIONE sul discarico 2008: prestazioni, gestione finanziaria e controllo delle agenzie dell'UE

24.3.2010 - (2010/2007(INI))

Commissione per il controllo dei bilanci
Relatrice: Véronique Mathieu

Procedura : 2010/2007(INI)
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Ciclo del documento :  
A7-0074/2010
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A7-0074/2010
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PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sul discarico 2008: prestazioni, gestione finanziaria e controllo delle agenzie

(2010/2007(INI))

Il Parlamento europeo,

–  visti la relazione della Commissione al Parlamento europeo del 15 ottobre 2008 sul seguito dato alle decisioni di discarico 2006 (COM(2008)0629) e il documento di lavoro dei servizi della Commissione che l’accompagna (SEC(2008)2579),

–   vista la comunicazione della Commissione dell'11 marzo 2008 intitolata: " Il futuro delle agenzie europee " (COM(2008)0135),

–   vista la sua risoluzione del 21 ottobre 2008 su una strategia per la futura attuazione degli aspetti istituzionali delle agenzie di regolazione[1],

–   visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[2],

–    visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[3], in particolare l'articolo 96,

–   vista la relazione speciale n. 5/2008 della Corte dei conti europea intitolata "Agenzie dell'Unione europea: ottenere risultati",

–   visto il proprio studio del 2009 sull'opportunità e fattibilità della creazione di servizi di sostegno comuni per le agenzie dell’UE,

–   visto l'articolo 48 del proprio regolamento,

–   vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0074/2010),

A.  considerando che la presente risoluzione contiene, per ciascun organismo di cui all'articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002, osservazioni orizzontali che accompagnano la decisione di discarico in conformità dell'articolo 96 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 e dell'articolo 3 dell'allegato VI del regolamento del Parlamento,

B.   considerando che il proliferare di agenzie, deciso dal legislatore dell'UE, ha assunto dimensioni senza precedenti nel corso degli ultimi anni e ha consentito di esternalizzare taluni compiti della Commissione e di affidare maggiori compiti alle agenzie, con il rischio che ciò somigli talvolta a un fenomeno di smembramento dell’amministrazione comunitaria, pregiudizievole all’esercizio delle sue responsabilità,  

C.  considerando che, in seguito all’adozione della suddetta comunicazione della Commissione dell’11 marzo 2008, il Parlamento, il Consiglio e la Commissione hanno rilanciato il progetto di definire un quadro comune per le agenzie e hanno istituito nel 2009 un gruppo di lavoro interistituzionale,

D.  considerando che tra il 2000 e il 2010 i contributi comunitari alle agenzie decentrate - esclusa l'Agenzia europea per la ricostruzione (AER), ora chiusa - sono aumentati del 610% circa, passando da 94.700.000 a 578.874.000 euro, e il numero dei loro dipendenti è cresciuto circa del 271%, passando da 1.219 a 4.794, mentre il numero delle agenzie decentrate è salito da 11 nel 2000 a 29 nel 2010, per una spesa pari allo 0,102% del totale del bilancio dell'UE nel 2000 e allo 0,477% nel 2010,

I. Problemi comuni in materia di gestione finanziaria

Riporto e annullamento di stanziamenti operativi

1. constata che per parecchie agenzie la Corte dei conti ha rilevato, per l’esercizio 2008, un elevato livello di riporti e annullamenti di stanziamenti operativi; sottolinea che tale situazione è spesso rivelatrice di carenze nel sistema di pianificazione delle risorse delle agenzie; ritiene pertanto che tali agenzie debbano istituire:

-   un sistema efficace di programmazione e controllo delle scadenze contrattuali fissate;

-   un processo di valutazione dei rischi riguardante le proprie attività, così da consentirne successivamente un rigoroso controllo;

-   un sistema di stanziamenti dissociati nei futuri bilanci per le sovvenzioni, onde evitare annullamenti negli esercizi successivi;

2.  constata inoltre che talune agenzie hanno difficoltà a gestire un considerevole aumento del proprio bilancio; si chiede quindi se non sarebbe più responsabile che le autorità di bilancio facessero in futuro maggiore attenzione nel decidere aumenti dei bilanci di talune agenzie, alla luce del tempo necessario per attuare le nuove attività; chiede in tale contesto alle agenzie che incontrano spesso tali difficoltà di fornire all’autorità di bilancio maggiori dettagli sulla fattibilità dei loro impegni futuri;

Giacenze di cassa

3. prende atto del fatto che molte agenzie registrano in permanenza forti disponibilità di cassa; chiede alla Commissione e alle agenzie di sviluppare metodi per ridurre le giacenze di cassa a un livello accettabile; invita a questo proposito la Commissione a esaminare anche strategie comuni alternative per la gestione efficiente delle giacenze di cassa e a elaborare proposte volte a modificare il quadro strutturale in modo da giungere a una gestione più efficiente di tali giacenze; fa però anche osservare che le agenzie ricevono pagamenti dopo che l'attività autorizzata si è conclusa ed è stata pagata (ad esempio, lavori di relatori) e quindi una certa disponibilità di cassa è indispensabile in ciascun caso;

Carenze nelle procedure degli appalti

4. deplora che la Corte dei conti abbia nuovamente riscontrato carenze nelle procedure degli appalti in seno a diverse agenzie; si dichiara particolarmente preoccupato per la constatazione della Corte secondo cui, nel 2008, da un lato non si è proceduto a una stima del valore prima dell'avvio della procedura, e dall’altro vi sono state ricorrenti e gravi lacune in sede di controllo dei contratti e di pianificazione delle relative operazioni; sottolinea che tale situazione è rivelatrice di una grave insufficienza nelle capacità di collaborazione tra i vari servizi coinvolti in ciascuna agenzia interessata da tale manchevolezza;

Risorse umane

5. si dichiara preoccupato per il fatto che la Corte dei conti ha nuovamente constatato in talune agenzie insufficienze che riguardano la pianificazione e l’attuazione delle procedure di assunzione del personale; sottolinea in particolare la necessità di ridurre lo scarto tra impieghi coperti e impieghi previsti dall'organigramma delle agenzie; riconosce le difficoltà derivanti dall’applicazione dello statuto del personale dell'UE, in particolare per le agenzie decentrate; chiede tra l’altro alle agenzie di garantire meglio la trasparenza e il carattere non discriminatorio del trattamento dei candidati interni ed esterni;

Accordi sulla sede

6. constata che gli accordi sulla sede conclusi tra le agenzie e i paesi di accoglienza presentano spesso manchevolezze che provocano poi problemi di efficacia (si pensi ad esempio al costo elevato dei trasporti per raggiungere l’agenzia, ai problemi connessi con gli edifici presi in locazione dall’agenzia, ai problemi d'integrazione sociale del personale); chiede quindi che in sede di decisione iniziale del Consiglio sull'ubicazione della sede dell'agenzia i paesi di accoglienza forniscano accordi di sede più dettagliati e vantaggiosi per le agenzie; è anche favorevole a prendere in considerazione la possibilità di spostare la sede dell'agenzia qualora l'accordo sulla sede comporti gravi inefficienze; chiede al gruppo di lavoro interistituzionale sulle agenzie di affrontare la questione e, eventualmente, di definire standard comuni per gli accordi sulla sede;

Audit interno

7. non è disposto ad accettare che le agenzie assumano personale interinale per svolgere mansioni finanziarie considerate sensibili;

8. chiede ai consigli di amministrazione delle agenzie di tenere in debito conto e attuare le raccomandazioni del servizio di audit interno della Commissione, al fine di adottare rapidamente le misure necessarie per colmare le carenze individuate;

9. ritiene che il comitato di audit creato dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare nel 2006 svolga un ruolo importante nell’assistere il consiglio di amministrazione, assicurando che il lavoro del servizio di audit interno della Commissione e delle strutture di audit interno dell’Autorità sia svolto correttamente e tenuto nella debita considerazione dal consiglio di amministrazione e dal direttore esecutivo; ritiene pertanto che tale comitato di audit di detta Autorità potrebbe servire da esempio per altre agenzie;

II. Governance delle agenzie

Giustificazione logica delle agenzie

10. constata che gli ambiti di competenza di talune agenzie sono molto simili; chiede quindi al gruppo di lavoro interistituzionale sulle agenzie di riflettere sull'opportunità di una stretta collaborazione o anche di una fusione tra talune agenzie;

11. constata inoltre che le piccole agenzie (con meno di 75 addetti, come il Collegio europeo di polizia, l’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, l'Agenzia dei diritti fondamentali dell’Unione europea e l’Autorità europea di vigilanza GNSS) devono affrontare gravi problemi di efficienza; chiede pertanto al gruppo di lavoro interistituzionale sulle agenzie di riflettere sulla possibilità di stabilire una massa critica per l’esistenza di un’agenzia e di valutare la possibilità di organizzare servizi comuni, ad esempio servizi di assistenza per le procedure dei bandi di gara, per le procedure di reperimento delle risorse umane e per il processo del bilancio;

Procedure disciplinari

12. ricorda che nelle sue risoluzioni sul discarico 2006 e 2007 il Parlamento ha invitato le agenzie a prevedere la creazione di un consiglio di disciplina comune; prende atto delle difficoltà che tuttora si frappongono alla realizzazione di tale progetto, in particolare a causa dei problemi di reperimento del personale avente il grado richiesto per essere membro del consiglio di disciplina; invita nondimeno l’agenzia che coordina la rete delle agenzie di costituire una rete di agenti che abbiano il grado necessario per far parte del consiglio di disciplina;

Consigli di amministrazione delle agenzie

13. rileva che la maggior parte delle agenzie soggette alla procedura di discarico per l’esercizio 2008 hanno nel proprio consiglio di amministrazione un rappresentante di ciascuno Stato membro; ritiene in particolare che i costi fissi delle strutture direzionali delle piccole agenzie non sia trascurabile, come nel caso del Collegio europeo di polizia, che conta 27 componenti del consiglio di amministrazione e impiega solo 24 addetti (all’inizio dell’esercizio 2008), o in quello dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, che ha un consiglio di amministrazione composto di 84 membri e impiega 64 addetti (nell’esercizio 2008);

14. chiede che i consigli di amministrazione delle agenzie dell'Unione pervengano alla massima convergenza tra la pianificazione dei compiti e la pianificazione delle risorse (finanziarie e umane) mediante l'introduzione del bilancio per attività e della gestione per attività (ABB/ABM - Activity Based Budgeting e Activity Based Management), e sottolinea che le agenzie sono soggette al principio di sana gestione finanziaria e alla disciplina di bilancio;

15. chiede quindi al gruppo di lavoro interistituzionale sulle agenzie di riflettere sulla possibilità di conferire alla Commissione una minoranza di blocco nelle votazioni in seno ai consigli di amministrazione, in modo da garantire l'adozione delle decisioni tecniche adeguate per ogni agenzia;

Ruolo dei direttori delle agenzie

16. chiede al gruppo di lavoro interistituzionale sulle agenzie di riflettere sulle qualità e le competenze richieste per esercitare efficacemente la funzione di direttore di agenzia e di assicurare, sin dal momento dell'istituzione dell’agenzia, l'accesso alla consulenza di esperti in materia di regolamentazione di bilancio comunitaria;

Ruolo della Commissione

17. invita la Commissione ad intensificare il proprio impegno per fornire tutta l'assistenza amministrativa necessaria alle agenzie di dimensioni relativamente ridotte, in particolare a quelle di recente istituzione;

III. Prestazioni

18. insiste sulla necessità che le agenzie elaborino programmi di lavoro pluriennali in conformità della strategia pluriennale della Comunità nel settore; ritiene che il programma di lavoro annuale dovrebbe fissare obiettivi SMART e indicatori RACER nella sua programmazione, ai fini della valutazione dei risultati realizzati; sottolinea che il programma di lavoro di ciascuna agenzia deve anche rispettare i limiti del bilancio dell'agenzia quale autorizzato dall'autorità di bilancio; invita pertanto le agenzie a prendere in considerazione l'opportunità di introdurre un diagramma di Gantt nella programmazione di ciascuna delle loro attività operative, in modo da indicare sinteticamente il tempo trascorso da ciascun agente su un dato progetto e favorire un approccio orientato all'ottenimento di risultati;

19. considera positiva l’introduzione da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare di un processo di valutazione dei rischi, che già per l'anno 2009 dovrebbe consentire il rafforzamento e lo stretto controllo delle attività scientifiche e amministrative dell’Autorità; chiede quindi che le altre agenzie adottino tale buona prassi introdotta dall’Autorità;

20. considera una buona prassi l’iniziativa dell’Agenzia europea dell’ambiente che, per pilotare le proprie prestazioni, ha costruito un sistema integrato di controllo di gestione che interconnette varie applicazioni informatiche di gestione che consentono alla direzione dell’Agenzia di monitore lo stato di avanzamento dei progetti e l’utilizzazione delle risorse in tempo reale; precisa che tale sistema integrato di controllo della gestione collega le seguenti applicazioni:

      i)  le applicazioni finanziarie che forniscono informazioni sul grado di utilizzo degli stanziamenti d'impegno e di pagamento:

      ii) l'applicazione per la gestione del ciclo delle carriere, che permette di confermare se vi è coerenza tra le descrizioni dei posti, le prestazioni individuali e l'adozione di misure correttive;

      iii) il sistema di registrazione del tempo di lavoro;

      iv) il sistema di gestione delle pubblicazioni, che collega ciascun prodotto a un'azione del programma di lavoro;

21. considera una buona prassi l’iniziativa della Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, che ha elaborato un sistema di monitoraggio delle informazioni da essa fornite; sottolinea in particolare che tale sistema serve a valutare l'uso che viene fatto delle informazioni fornite dalla Fondazione agli organismi destinatari e l'impatto di tali informazioni sul processo decisionale a livello di istituzioni comunitarie e di parti sociali;

22. sottolinea l’importanza di includere una valutazione delle prestazioni delle agenzie nel processo di discarico, valutazione che sarà messa a disposizione della commissione del Parlamento europeo competente per ciascuna agenzia; invita pertanto la Corte dei conti ad esaminare la questione nelle sue prossime relazioni sulle agenzie;

23. chiede in tale contesto alle agenzie di presentare, nelle tabelle che allegheranno alle prossime relazioni della Corte dei conti, un quadro comparativo delle loro realizzazioni nell’anno cui si riferisce il discarico e nell’esercizio precedente, in modo da consentire all’autorità di discarico di valutare meglio le loro prestazioni da un anno all’altro;

24. invita inoltre ciascuna agenzia a fornire all’autorità di discarico il "modello logico" che dovrebbe essere presentato nell’audit delle prestazioni dell’agenzia, onde determinare e collegare tra loro i bisogni socioeconomici che vanno presi in considerazione per le sue attività, i suoi obiettivi, le sue realizzazioni e il suo impatto, poiché i risultati conseguiti dalle agenzie hanno un'importanza fondamentale ed è necessario renderli più visibili;

IV. Dialogo interistituzionale su un quadro comune per le agenzie

25. si compiace della creazione di un gruppo di lavoro interistituzionale sulle agenzie, che ha lo scopo di analizzare ed eventualmente introdurre norme comuni minime per le agenzie decentrate;

oo   o

26. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alle agenzie soggette alla presente procedura di discarico, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti.

  • [1]  GU C 15 del 21.1.2010, pag. 27.
  • [2]  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
  • [3]  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.

ESITO DELLA VOTAZIONE FINALE IN COMMISSIONE

Approvazione

23.3.2010

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

19

4

2

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Jean-Pierre Audy, Jorgo Chatzimarkakis, Ryszard Czarnecki, Luigi de Magistris, Tamás Deutsch, Martin Ehrenhauser, Jens Geier, Ingeborg Gräßle, Martin Häusling, Ville Itälä, Iliana Ivanova, Monica Luisa Macovei, Christel Schaldemose, Theodoros Skylakakis, Bart Staes, Georgios Stavrakakis, Søren Bo Søndergaard

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Thijs Berman, Esther de Lange, Christofer Fjellner, Salvador Garriga Polledo, Edit Herczog, Ivailo Kalfin, Véronique Mathieu, Olle Schmidt, Derek Vaughan