1.Decisione del Parlamento europeo del 10 maggio 2011 sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009, sezione IV – Corte di giustizia (C7-0214/2010 – 2010/2145(DEC))
Il Parlamento europeo,
– visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009(1),
– vista la relazione annuale della Corte di giustizia riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2009, presentata all'autorità competente per il discarico,
– vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio finanziario 2009, corredata delle risposte delle istituzioni(3),
– vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea(4),
– visti l'articolo 272, paragrafo 10, e gli articoli 274, 275 e 276 del trattato CE, nonché l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee(5), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,
– visti l'articolo 77 e l'allegato VI del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0137/2011),
1. concede il discarico al cancelliere della Corte di giustizia per l'esecuzione del bilancio della Corte di giustizia per l'esercizio 2009;
2. esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo e al Garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
2.Risoluzione del Parlamento europeo del 10 maggio 2011 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009, sezione IV – Corte di giustizia (C7-0214/2010 – 2010/2145(DEC))
Il Parlamento europeo,
– visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009(1),
– vista la relazione annuale della Corte di giustizia riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2009, presentata all'autorità competente per il discarico,
– vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio finanziario 2009, corredata delle risposte delle istituzioni(3),
– vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea(4),
– visti l'articolo 272, paragrafo 10, e gli articoli 274, 275 e 276 del trattato CE, nonché l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee(5), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,
– visti l'articolo 77 e l'allegato VI del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0137/2011),
1. osserva che nel 2009 la Corte di giustizia disponeva di stanziamenti d'impegno per un totale di 318 000 000 EUR (2008: 297 000 000 EUR), con un tasso di utilizzo del 98,50%, che è superiore alla media delle altre istituzioni (97,69%);
2. rileva che, nel corso dell'elaborazione della relazione annuale concernente l'esercizio finanziario 2009, la Corte dei conti ha compiuto una valutazione approfondita dei sistemi di supervisione e controllo della Corte di giustizia, del Mediatore europeo e del Garante europeo della protezione dei dati, che ha compreso l'esame di un campione supplementare di operazioni di pagamento relative alle risorse umane e ad altre spese amministrative;
3. rileva che la valutazione approfondita della Corte dei conti presso la Corte di giustizia ha riguardato un campione casuale di 54 operazioni che coprono un ampio ventaglio di attività e di servizi della Corte di giustizia che rappresentano una parte sostanziale del suo bilancio annuale, e che la valutazione ha avuto risultati ampiamente positivi;
4. rileva che la Corte dei conti ha indicato nella sua relazione annuale che la Corte di giustizia non ha preso provvedimenti tempestivi a fronte dell'imminente scadenza di un contratto quadro e ha richiesto servizi per un importo di 102 000 EUR senza lanciare gare d'appalto; ricorda altresì che, per l'esercizio 2008, le osservazioni della Corte dei conti con riferimento a un contratto concluso per la fornitura di servizi sottolineavano talune debolezze nel sistema di controllo interno concernente l'applicazione della procedura di gara in questione e una violazione del regolamento finanziario e delle sue norme di attuazione(6);
5. prende atto della risposta della Corte di giustizia e delle sue motivazioni; approva tuttavia il suggerimento della Corte dei conti concernente la necessità di preparare e coordinare meglio le procedure delle gare d'appalto;
6. nota che, a parte i commenti sul suddetto appalto di servizi, la relazione annuale della Corte dei conti non contiene nessun'altra osservazione sulla Corte di giustizia;
7. si compiace per l'osservazione della Corte dei conti secondo cui i sistemi di supervisione e controllo della Corte di giustizia relativi alla gestione e al pagamento delle retribuzioni e delle indennità consentono in generale di rilevare eventuali errori o irregolarità;
8. prende atto con soddisfazione dell'efficace funzionamento dell'Unità di audit interno della Corte di giustizia, che effettua un monitoraggio delle azioni intraprese sulla base delle raccomandazioni formulate negli audit degli anni precedenti, nonché del fatto che le sue raccomandazioni sono state debitamente attuate; rileva che nel 2009 sono stati compiuti due audit, un audit interno sulla gestione dell'interpretazione e delle spese in relazione agli interpreti esterni e un audit interno sulle opere d'arte; in considerazione delle particolari difficoltà registrate nell'ambito dell'interpretazione, invita la Corte di giustizia a dare seguito alle azioni intraprese;
9. prende atto con favore dell'aumento del numero di cause portate a termine dalla Corte di giustizia (377 sentenze e 165 ordinanze rispetto alle 333 sentenze e alle 161 ordinanze del 2008) e prende atto del numero di richieste di pronuncia pregiudiziale, che è il più alto mai registrato (302); rileva tuttavia che nel 2009 il numero di cause sottoposte alla Corte è diminuito rispetto al 2008 (561 anziché di 592); rileva che la durata dei procedimenti è rimasta praticamente immutata e accoglie con favore la diminuzione del numero di cause pendenti alla fine del 2009 (741 rispetto alle 768 cause alla fine del 2008);
10. rileva con preoccupazione che il Tribunale nel 2009 ha mostrato una riduzione del numero di cause decise e un aumento della durata dei procedimenti e che di conseguenza, anche se nel 2009 il numero di nuove cause è stato inferiore (568 rispetto alle 629 del 2008), il numero di cause pendenti ha continuato ad aumentare (da 1.178 nel 2008 a 1.191 nel 2009);
11. accoglie con favore il fatto che il Tribunale della funzione pubblica abbia portato a termine cause come mai prima (155) e che la durata media di un procedimento sia stata di 15,1 mesi rispetto ai 17 mesi del 2008, con il risultato che il numero di cause pendenti continua a diminuire (da 217 nel 2008 a 175 nel 2009), mentre il numero di nuove domande resta pressoché costante (113 nel 2009 rispetto a 111 nel 2008);
12. accoglie con favore la positiva cooperazione in corso nel settore della formazione con le altre istituzioni e con la Scuola europea di amministrazione, nonché l'efficace cooperazione interistituzionale nello sviluppo e nell'attuazione del sistema integrato di gestione;
13. prende atto dell'ammodernamento dei metodi di lavoro della Corte di giustizia e in particolare dell'informatizzazione del registro, che ha portato finalmente alla sostituzione del registro cartaceo risalente al 1952 con un registro elettronico; esorta la Corte di giustizia a fare, nelle prossime relazioni annuali, un resoconto sui progressi dell'introduzione di altri sviluppi informatici, per esempio l'applicazione «e-curia»;
14. prende atto delle difficoltà sperimentate dalla Corte di giustizia in relazione all'assunzione di interpreti di conferenza qualificati, nonché delle restrizioni e della necessità di utilizzare una gamma di tecniche di interpretazione per poter soddisfare sul piano qualitativo e quantitativo tutte le richieste d'interpretazione; in considerazione dell'importanza dell'interpretazione per un adeguato funzionamento dell'attività giudiziaria, invita la Corte di giustizia a riferire in materia nelle prossime relazioni annuali;
15. si compiace per la buona cooperazione interistituzionale in materia di edifici, sicurezza, protezione ambientale e gestione amministrativa; invita la Corte di giustizia a fornire maggiori informazioni circa i risultati dell'analisi concernente le esigenze non soddisfatte in materia di edifici nella prospettiva del 2014 e la relazione pertinente, nonché circa la sua politica immobiliare in generale;
16. accoglie con favore la prassi introdotta dalla Corte di giustizia di includere nella sua relazione annuale di attività un capitolo in cui si accenna al seguito dato durante l'esercizio alle precedenti decisioni del Parlamento in materia di discarico e alle relazioni della Corte dei conti.
Regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante disposizioni di attuazione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (GU L 357 del 31.12.2002, pag. 1).