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Procedura : 2010/2144(DEC)
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Martedì 10 maggio 2011 - Strasburgo
Discarico 2009: Consiglio
P7_TA(2011)0197A7-0088/2011
Decisione
 Risoluzione

1.Decisione del Parlamento europeo del 10 maggio 2011 sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009, sezione II – Consiglio (C7-0213/2010 – 2010/2144(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009(1),

–  visti i conti annuali definitivi dell'Unione europea per l'esercizio 2009 (SEC(2010)0963 – C7-0213/2010)(2),

–  vista la relazione annuale del Consiglio sulle revisioni contabili interne effettuate nel 2009, presentata all'autorità competente per il discarico,

–  vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio finanziario 2009, accompagnata dalle risposte delle istituzioni controllate(3),

–  vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti e la legittimità e regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea(4),

–  visti l'articolo 272, paragrafo 10, e gli articoli 274, 275 e 276 del trattato CE, l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee(5), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

–  vista la decisione n. 190/2003 del Segretario generale del Consiglio/Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune relativa al rimborso delle spese di viaggio dei delegati dei membri del Consiglio(6),

–  visto l'accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, del 17 maggio 2006, sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria(7),

–  visti l'articolo 77 e l'allegato VI del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0088/2011),

1.   rinvia la propria decisione sulla concessione del discarico al Segretario generale del Consiglio per l'esecuzione del bilancio del Consiglio per l'esercizio 2009;

2.  esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell'Unione europea, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo e al Garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

(1) GU L 69 del 13.3.2009.
(2) GU C 308 del 12.11.2010, pag. 1.
(3) GU C 303 del 9.11.2010, pag. 1.
(4) GU C 308 del 12.11.2010, pag. 129.
(5) GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
(6) Decisione emanante dal regolamento del Consiglio del 22 luglio 2002 (GU L 230 del 28.8.2002, pag. 7).
(7) GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.


2.Risoluzione del Parlamento europeo del 10 maggio 2011 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009, sezione II – Consiglio (C7-0213/2010 – 2010/2144(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009(1),

–  visti i conti annuali definitivi dell'Unione europea per l'esercizio 2009 (SEC(2010)0963 – C7-0213/2010)(2),

–  vista la relazione annuale del Consiglio sulle revisioni contabili interne effettuate nel 2009, presentata all'autorità competente per il discarico,

–  vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio finanziario 2009, accompagnata dalle risposte delle istituzioni controllate(3),

–  vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti e la legittimità e regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea(4),

–  visti l'articolo 272, paragrafo 10, e gli articoli 274, 275 e 276 del trattato CE, l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee(5), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

–  vista la decisione n. 190/2003 del Segretario generale del Consiglio/Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune relativa al rimborso delle spese di viaggio dei delegati dei membri del Consiglio(6),

–  visto l'accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, del 17 maggio 2006, sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria(7) (AII),

–  visti l'articolo 77 e l'allegato VI del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0088/2011),

A.  considerando che «i cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spese le somme versate al fisco e come gli organi politici gestiscono le competenze loro attribuite»(8),

B.  considerando che le conclusioni del Consiglio europeo di Colonia del 3 e 4 giugno 1999 intendevano dare capacità operative al Consiglio nel campo di una rafforzata politica europea comune in materia di sicurezza e di difesa,

C.  considerando che con la decisione 2004/197/PESC(9) del Consiglio, del 23 febbraio 2004, si è istituito un meccanismo per gestire il finanziamento dei costi comuni delle operazioni dell'Unione europea con implicazioni militari o difensive, denominato ATHENA, e che tale decisione, unitamente alla decisione 2004/582/CE adottata dai rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio, il 28 aprile 2004, sui privilegi e le immunità riconosciuti ad ATHENA(10), concede a quest'ultima privilegi e immunità e attribuisce competenze operative al Consiglio,

D.  considerando che la decisione 2000/178/PESC del Consiglio, del 28 febbraio 2000, relativa al regime applicabile agli esperti nazionali in campo militare distaccati presso il Segretariato generale del Consiglio nel periodo interinale(11), e la decisione 2001/80/PESC del Consiglio, del 22 gennaio 2001, che istituisce lo Stato maggiore dell'Unione europea(12), precisano che le spese imputabili al distacco di esperti militari sono a carico del bilancio del Consiglio,

1.  osserva che nel 2009 il Consiglio disponeva di stanziamenti d'impegno per un importo totale di 642 000000 EUR (a fronte di 743 000 000 EUR ) nel 2008), con un tasso di utilizzo del 92,33%, quasi pari a quello del 2007 (93,31%) ma ancora inferiore alla media delle altre istituzioni (97,69%);

2.  ritiene che, poiché l'articolo 335 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea riconosce che le istituzioni dell'Unione godono di una certa autonomia amministrativa per le questioni legate al loro funzionamento, tale autonomia implichi un grado equivalente di responsabilità e di obbligo di rendere conto; considerando che il Parlamento è l'unico organo direttamente eletto ed uno dei suoi compiti consiste, agendo su raccomandazione del Consiglio, nel concedere il discarico per l'attuazione del bilancio generale dell'Unione, il Parlamento decide di tenere conto di tale autonomia nella procedura di discarico e di separare le sezioni del bilancio generale che sono amministrate in modo autonomo dalle altre istituzioni dell'Unione e di concedere il discarico a ciascuna di queste istituzioni;

3.  si rammarica per le difficoltà incontrate nelle procedure di discarico per gli esercizi 2007 e 2008 e ribadisce la sua posizione espressa nella risoluzione del 16 giugno 2010 sul discarico relativo al Consiglio per l'esercizio 2008(13) nonché l'invito rivolto al Consiglio di istituire, insieme al Parlamento, una procedura annuale nell'ambito della procedura di discarico, con l'obiettivo di fornire tutte le informazioni necessarie per quanto riguarda l'esecuzione del bilancio del Consiglio;

4.  ribadisce che le spese del Consiglio dovrebbero essere soggette alla stessa verifica cui sono sottoposte le spese delle altre istituzioni dell'Unione e suggerisce che l'approccio maggiormente adeguato sarebbe quello indicato nella risoluzione del 16 giugno 2010, dove si dichiara in particolare che «detta verifica è basata sui seguenti documenti scritti presentati da tutte le istituzioni»:

   i conti dell'esercizio precedente relativi all'esecuzione del bilancio,
   un bilancio finanziario che espone l'attivo e il passivo,
   una relazione annuale di attività concernente la loro gestione di bilancio e finanziaria,
   la relazione annuale del revisore interno,
  

nonché su una presentazione orale, in occasione della riunione della commissione competente per la procedura di discarico«;

5.  deplora profondamente il fatto che la Presidenza del Consiglio abbia declinato l'invito ad assistere alla riunione della commissione responsabile della procedura di discarico, durante la quale si prevedeva di discutere la posizione della Presidenza del Consiglio sulla procedura proposta e delle possibili modalità di cooperazione per quanto riguarda il discarico, ed anche il fatto che il Segretario generale del Consiglio abbia declinato l'invito a partecipare alla riunione della commissione responsabile della procedura di discarico e a partecipare ad uno scambio di opinioni sulla procedura di discarico del Consiglio;

6.  prende atto del proposto memorandum d'intesa tra il Parlamento e il Consiglio sulla loro cooperazione nel corso della procedura annuale di discarico, allegato alla lettera del Segretario generale del Consiglio del 4 marzo 2011, e prende atto della disponibilità del Consiglio a trattare la procedura di discarico separatamente dalla procedura di bilancio, ma ribadisce che si deve mantenere una distinzione per quanto riguarda i diversi ruoli del Parlamento e del Consiglio nell'ambito della procedura di discarico e che, in nessun momento e in nessun caso, il Consiglio può esimersi dalla propria piena responsabilità dinanzi ai cittadini relativamente ai fondi ad esso affidati; deplora profondamente il fatto che la Presidenza del Consiglio e il Segretario generale del Consiglio abbiano declinato l'invito a partecipare alla riunione della commissione responsabile della procedura di discarico per fornire informazioni e risposte alle domande sul discarico relativo al Consiglio per l'esercizio 2009, e abbiano altresì rifiutato di fornire risposte scritte al questionario presentato dal relatore;

7.  nota la buona volontà della Presidenza ungherese e i progressi compiuti; propone, al fine di migliorare lo scambio di informazioni nell'ambito della procedura di discarico, e seguire lo stesso approccio delle altre istituzioni, una procedura annuale i cui elementi fondamentali dovrebbero essere i seguenti:

   l'organizzazione di una riunione formale tra i rappresentanti del Consiglio e della commissione del Parlamento responsabile della procedura di discarico, cui partecipino il Segretario generale del Consiglio e la Presidenza in carica, l'ufficio di presidenza della commissione responsabile della procedura di discarico, il relatore e i deputati che rappresentano i gruppi politici (coordinatori e/o relatori ombra) allo scopo di fornire tutte le informazioni necessarie sull'esecuzione del bilancio del Consiglio;
   la risposta del Segretario generale del Consiglio alle domande presentate al Consiglio dalla commissione responsabile della procedura di discarico; nonché
   la creazione di calendario al fine di razionalizzare e stabilizzare tale soluzione interinale;
  

ritiene così che l'idea di concludere un accordo interistituzionale con il Consiglio sulla procedura di discarico del Consiglio sia superflua;

8.  sollecita la Corte dei conti ad eseguire una valutazione approfondita dei sistemi di supervisione e controllo presso il Consiglio, sul modello della valutazione effettuata presso la Corte di giustizia, il Mediatore europeo e il Garante europeo della protezione dei dati nel quadro della preparazione della relazione annuale della Corte dei conti concernente l'esercizio 2009;

Ragioni del rinvio della decisione sul discarico

9.  precisa che il rinvio è motivato dalle seguenti ragioni:

   a) il Consiglio non ha accettato alcun invito ad incontrare ufficialmente e formalmente la commissione del Parlamento competente per la procedura di discarico o il suo relatore, per discutere le questioni riguardanti l'esecuzione del bilancio del Consiglio per il 2009,
   b) il Consiglio ha rifiutato di fornire una risposta scritta volta a trasmettere al Parlamento le informazioni e i documenti richiesti al Consiglio in allegato a una lettera del 14 dicembre 2010 a firma dal relatore,
   c) il Parlamento non ha ricevuto dal Consiglio documenti fondamentali, quali l'elenco completo degli storni di bilancio;

Ulteriori azioni da intraprendere da parte del Consiglio

10.  invita il Segretario generale del Consiglio a fornire alla commissione del Parlamento competente per la procedura di discarico, entro il 15 giugno 2011, delle risposte scritte esaurienti alle seguenti domande:

   a) in relazione alle precedenti discussioni sul discarico al Consiglio in seno alla commissione del Parlamento competente per la procedura di discarico, il Consiglio non ha partecipato in modo regolare a tali riunioni, tuttavia, la partecipazione del Consiglio è da ritenersi della massima importanza per poter rispondere alle domande poste dai membri della commissione in merito al discarico relativo al Consiglio. È il Consiglio d'accordo a partecipare alle future discussioni in seno alla commissione del Parlamento competente per la procedura di discarico relativo al Consiglio?
   b) perché il Consiglio cambia ogni anno la presentazione/il formato della revisione contabile interna? Perché ogni anno la revisione contabile interna è così breve, generica e oscura? Intende il Consiglio, a partire dal discarico 2010, presentare la revisione contabile in un'altra/altre lingua/e oltre al francese?
   c) è stata svolta una revisione contabile esterna? In caso affermativo, può la commissione del Parlamento competente per la procedura di discarico prenderne visione? Se non esiste alcuna revisione contabile esterna, perché il Consiglio ha deciso di non farla svolgere?
   d) finora l'attività del Consiglio ha comportato il cofinanziamento con la Commissione che ha registrato un aumento dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona. Quali sistemi di revisione contabile e controllo sono stati messi a punto per garantire la completa trasparenza? Dato che il trattato di Lisbona ha accresciuto il cofinanziamento con la Commissione, cosa intende il Consiglio per «rispondere alle adeguate indagini»?
   e) la Corte dei conti, nella sua relazione annuale per il 2009, ha stabilito che, in due delle sei procedure di appalto sottoposte a revisione contabile, il Consiglio non ha rispettato le norme del regolamento finanziario relative alla pubblicazione dell'esito della procedura. Ha il Consiglio esaminato altri campioni di appalti analoghi? Ha il Consiglio semplificato la procedura interna al fine di evitare casi simili in futuro?
   f) in merito al personale dei Rappresentanti speciali dell'Unione europea (RSUE): si prega di indicare il personale (tutto il personale, in organigramma e altri agenti) – numero di posti, grado – per i RSUE presso il Consiglio nel 2009. In che modo e quando saranno ripartiti i posti del personale tra il Consiglio e il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE)? Qual è stato il bilancio per le spese di viaggio per ogni RSUE? Quanti effettivi del RSUE sono stati trasferiti al SEAE al 1° gennaio 2011? Quanti resteranno presso il Consiglio e perché?
   g) il Consiglio illustra le questioni di bilancio in merito alle conseguenze del trattato di Lisbona al punto 2.2 della relazione finanziaria di attività – 11327/10 FIN 278. Ha il Consiglio risolto i problemi relativi alle spese del Sig. Solana? Quale parte delle spese è imputabile al bilancio del Consiglio e quale parte è imputabile al bilancio della Commissione?
   h) quali sono state le spese operative, le spese amministrative, per il personale, gli edifici ecc. previste dal Consiglio per il 2009 al fine di istituire la carica di Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente della Commissione (AR/VP)?
   i) l'AR/VP ha assunto le sue funzioni il 1° dicembre 2009. In che modo sono stati ripartiti i costi tra il Consiglio e la Commissione (per le spese di personale, viaggi, ecc.)? In che modo ha il Consiglio preparato il bilancio per l'AR/VP per il 2010? Quali linee di bilancio e quali importi sono stati riservati per le sue attività?
   j) in che modo gli spazi per uffici liberatisi a seguito del trasferimento di personale al SEAE incideranno sui programmi del Consiglio in materia immobiliare? Quali disposizioni sono state prese in merito al successivo impiego di tali spazi per uffici? Quali sono i costi previsti per i traslochi? Quando sono stati pubblicati gli (eventuali) bandi di gara per i traslochi?
   k) quali sono state le spese amministrative e operative relative ai compiti della politica estera e di sicurezza comune (PESC)/politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) che sono stati finanziati almeno in parte a titolo del bilancio dell'Unione nel 2009? Qual è stato l'importo totale della spesa per la PESC nel 2009? Può il Consiglio indicare almeno le principali missioni e i relativi costi nel 2009?
   l) quali sono state le spese per riunioni dei gruppi di lavoro del Consiglio relativi alla PESC/PSDC a Bruxelles e altrove e dove si sono svolte tali riunioni?
   m) quali sono state le spese amministrative relative all'attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) e delle operazioni militari della PESC? Quale quota dell'importo totale delle spese derivanti dalle operazioni militari è stata imputata al bilancio dell'Unione?
   n) quali sono state le spese amministrative sostenute per il funzionamento del meccanismo «ATHENA», quanti posti sono stati necessari per tale meccanismo e in futuro saranno trasferiti alcuni dei posti in questione al SEAE? A chi riferiranno i titolari di tali posti?
   o) si registra un basso livello di occupazione dei posti nell'organigramma del Consiglio (91% nel 2009, 90% nel 2008). Questo livello costantemente basso ha ripercussioni sul modo in cui il Segretariato generale del Consiglio (SGC) funziona? È il SGC in grado di eseguire tutti i suoi compiti con il tasso di occupazione attuale? I livelli di occupazione più bassi sono specifici di servizi particolari? Quali sono i motivi di questa discrepanza costante?
   p) qual è il numero totale di posti assegnati alle attività di coordinamento politico e sostegno amministrativo (quali definite nelle relazioni annuali della Commissione relative allo screening del personale)? Qual è la percentuale in relazione al numero complessivo di posti?
   q) per conseguire gli obiettivi amministrativi nel 2009, il Consiglio ha aggiunto il telelavoro tra le sue forme di organizzazione del lavoro. In che modo può il Consiglio dimostrare l'efficienza di tale forma di organizzazione del lavoro? Inoltre, si chiede al Consiglio di riferire sulle ulteriori misure adottate a tal riguardo, in particolare quelle intese a migliorare la qualità della gestione finanziaria e loro impatto;
   r) il Consiglio ha aumentato i suoi posti di 15 unità (8 AD e 7 AST) per coprire il fabbisogno di personale dell'unità linguistica irlandese. Quanti sono gli effettivi che si occupano delle altre lingue (personale per lingua)? È già stato assunto del personale per i paesi candidati e proveniente da tali paesi? In caso di risposta affermativa, di quanti posti si tratta (distinti per paese e per lingua)?
   s) il gruppo di riflessione è stato istituito il 14 dicembre 2007 e i suoi membri sono stati nominati il 15 e 16 ottobre 2008. Per quale motivo il necessario finanziamento non ha potuto essere previsto e inserito nel bilancio 2009? Lo storno, nel bilancio 2009, dalla riserva di contingenza a una voce di bilancio intesa a finanziare una struttura concepita nel 2007 è una procedura neutra sotto il profilo del bilancio? Il Consiglio ha accantonato 1 060 000 EUR a favore del «gruppo di riflessione». Quanti posti possono essere assegnati a tale gruppo?
   t) le spese relative alle delegazioni di viaggio continuano a sembrare problematiche (cfr. Nota del Consiglio del 15 giugno 2010, SGC10 8254, trattino II, pagina 4). Perché tali spese figurano in così tante linee di bilancio diverse?
   u) perché la revisione contabile interna reputa necessario aggiungere «les frais de voyage des délégués et les frais d'interprétation» (spese di viaggio dei delegati e spese d'interpretazione) nonostante le forti critiche espresse nelle due ultime risoluzioni del Parlamento sul discarico relativo al Consiglio?
   v) il Consiglio ha nuovamente fatto ricorso al sottoutilizzo degli stanziamenti per l'interpretazione, per fornire ulteriori finanziamenti alle spese di viaggio delle delegazioni. Di conseguenza nel 2009 gli stanziamenti di impegno effettivi per le spese di viaggio erano notevolmente inferiori rispetto al bilancio iniziale, e pari a meno della metà dell'importo disponibile dopo lo storno (36 100 000 EUR iniziali e 48 100 000 EUR disponibili dopo lo storno a fronte di 22 700 000 EUR di impegni). Quali sono i motivi di questo storno di 12000 000 EUR (cfr. la relazione finanziaria di attività – 11327/10 FIN 278 – punto 3.3.2-trattino VI)? Perché lo storno dall'interpretazione alle spese di viaggio dei delegati è stimato dal Consiglio a 12 000 000 EUR a pagina 12 e a 10 558 362 a pagina 13? Qual è stata la destinazione del rimanente importo trasferito dall'interpretazione (l'importo totale trasferito dall'interpretazione è pari a 17 798 362 EUR)? Inoltre, si chiede al Consiglio di spiegare le ragioni del gran numero di ordini di riscossione emessi prima del 2009 e riportati al 2009 (12 300 000 EUR) nonché dei recuperi effettuati in base a dichiarazioni relative al 2007 (6 300 000 EUR);
   w) nel 2009 il Consiglio, come già nel 2008, ha riassegnato un importo considerevole del suo bilancio al settore immobiliare e, nello specifico, ha più che raddoppiato la dotazione inizialmente prevista per l'acquisizione dell'edificio Residence Palace (riassegnando 17 800 000 EUR in aggiunta agli 15 000 000 EUR previsti a tal fine nel bilancio 2009). Quali sono i motivi di questa operazione? Può il SGC fornire dati concreti sui risparmi realizzati a seguito dell'operazione? Quale era il costo inizialmente previsto per l'edificio Residence Palace? Ritiene il Consiglio che l'importo inizialmente previsto si rivelerà esatto oppure i costi potrebbero essere più elevati di quanto stimato? Quali sono le misure previste per il finanziamento dell'edificio?
   x) esecuzione del bilancio del Consiglio - riporto di stanziamenti: può il Consiglio fornire l'importo stimato nonché l'oggetto delle fatture non ricevute entro il giugno 2010 per l'esercizio 2009 e pertanto riportate?
   y) il riporto al 2010 degli stanziamenti di ratei attivi con destinazione specifica ammontavano nel 2009 a 31 800 000 EUR . Si tratta di circa il 70% delle entrate con destinazione specifica per il 2009. Quali sono i motivi di questo elevato tasso di riporto? Cosa ne sarà ovvero cosa ne è stato di queste entrate nel 2010?
   z) cosa significa «dotazione tecnica di 25 000 000 EUR per l'avvio del Consiglio europeo nel 2010»? (cfr. la relazione sull'attività finanziaria – 11327/10, FIN 278 - punto 3.1, trattino IV);
   aa) qual è il livello di riservatezza del bilancio del Consiglio specificato dalle varie linee di bilancio?
   ab) può il Consiglio indicare le misure specifiche adottate per migliorare la qualità della sua gestione finanziaria, in particolare per quanto riguarda i punti sollevati al paragrafo 5 della risoluzione del Parlamento(14) del 25 novembre 2009 che accompagna la sua decisione sul discarico relativo al Consiglio per l'esercizio finanziario 2007?

Documenti da presentare al Parlamento

11.   invita il Segretario generale del Consiglio a fornire alla commissione del Parlamento competente per la procedura di discarico, entro il 15 giugno 2011:

   a) l'elenco completo degli storni relativi al bilancio 2009 del Consiglio;
   b) una dichiarazione scritta sulle spese di missione del Consiglio effettuate dai RSUE;
   c) le dichiarazioni degli Stati membri per il 2007 (cfr. la relazione sull'attività finanziaria – 11327/10, FIN 278 - punto 3.2.2, trattino II), e
   d) la relazione del «gruppo di riflessione» al fine di comprendere per quale motivo il costo di tale relazione sia di 1 060 000 EUR (cfr. la relazione sull'attività finanziaria – 11327/10, FIN 278 - punto 2.2).

(1) GU L 69 del 13.3.2009.
(2) GU C 308 del 12.11.2010, pag. 1.
(3) GU C 303 del 9.11.2010, pag. 1.
(4) GU C 308 del 12.11.2010, pag. 129.
(5) GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.
(6) Decisione emanante dal regolamento del Consiglio del 22 luglio 2002 (GU L 230 del 28.8.2002, pag. 7).
(7) GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.
(8) L'iniziativa europea per la trasparenza.
(9) GU L 63 del 28.2.2004, pag. 68.
(10) GU L 261 del 6.8.2004, pag. 125.
(11) GU L 57 del 2.3.2000, pag. 1.
(12) GU L 27 del 30.1.2001, pag. 7.
(13) GU L 252 del 25.9.2010, pag. 24.
(14) GU L 19 del 23.1.2010, pag. 9.

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