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Procedura : 2010/2146(DEC)
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Ciclo del documento : A7-0138/2011

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A7-0138/2011

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PV 10/05/2011 - 4
CRE 10/05/2011 - 4

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PV 10/05/2011 - 11.5
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P7_TA(2011)0198

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Martedì 10 maggio 2011 - Strasburgo
Discarico 2009: Corte dei conti
P7_TA(2011)0198A7-0138/2011
Decisione
 Risoluzione

1.Decisione del Parlamento europeo del 10 maggio 2011 sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009, sezione V – Corte dei conti (C7-0215/2010 – 2010/2146(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009(1),

–  visti i conti annuali definitivi dell'Unione europea per l'esercizio finanziario 2009 (SEC(2010)0963 – C7-0215/2010)(2),

–  vista la relazione annuale della Corte dei conti riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2009,

–  vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2009, corredata delle risposte delle istituzioni(3),

–  vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti e la legittimità e regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea(4),

–  visti l'articolo 272, paragrafo 10, e gli articoli 274, 275 e 276 del trattato CE, l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee(5), e in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

–  visti l'articolo 77 e l'allegato VI del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0138/2011),

1.  concede il discarico al Segretario generale della Corte dei conti per l'esecuzione del bilancio della Corte dei conti per l'esercizio 2009;

2.  esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo e al Garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).

(1) GU L 69 del 13.3.2009.
(2) GU C 308 del 12.11.2010, pag. 1.
(3) GU C 303, del 9.11.2010, pag. 1.
(4) GU C 308 del 12.11.2010, pag. 129.
(5) GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.


2.Risoluzione del Parlamento europeo del 10 maggio 2011 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009, sezione V – Corte dei conti (C7-0215/2010 – 2010/2146(DEC))

Il Parlamento europeo,

–  visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2009(1),

–  visti i conti annuali definitivi dell'Unione europea relativi all'esercizio 2009 (SEC(2010)0963 – C7-0215/2010)(2),

–  vista la relazione annuale della Corte dei conti riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2009,

–  vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2009, corredata delle risposte delle istituzioni(3),

–  vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti e la legittimità e regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea(4),

–  visti l'articolo 272, paragrafo 10, e gli articoli 274, 275 e 276 del trattato CE, l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–  visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee(5), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

–  visti l'articolo 77 e l'allegato VI del suo regolamento,

–  vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A7-0138/2011),

1.  osserva che nel 2009 la Corte dei conti aveva stanziamenti d'impegno disponibili per 188 000 000 EUR (133 000 000 EUR nel 2008; 122 000 000 EUR nel 2007), con un tasso di utilizzo del 92,19%, inferiore alla media delle altre istituzioni (97,69%);

2.  ricorda che, per l'esercizio finanziario 2009, l'audit dei conti della Corte dei conti è stato effettuato da una impresa esterna, la PricewaterhouseCoopers (così come nel 2008 e nel 2007), che ha raggiunto le seguenti conclusioni:

   a) in relazione alla precisione del bilancio per l'esercizio 2009, «a nostro giudizio i prospetti contabili presentano in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria della Corte dei conti europea al 31 dicembre 2009, il risultato economico e i flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, conformemente al regolamento (CE, EURATOM) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, al regolamento (CE, EURATOM) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d'esecuzione del suddetto regolamento del Consiglio, e alle norme contabili della Corte dei conti europea»; nonché
   b) in relazione alle risorse finanziarie assegnate alla Corte e all'adeguatezza delle procedure di controllo in essere nel corso dell'esercizio 2009 «non vi sono elementi a noi noti che ci inducano a ritenere che per tutti gli aspetti significativi e sulla base dei criteri individuati: (a) le risorse assegnate alla Corte non siano state utilizzate per le finalità previste; (b) le procedure di controllo in essere non forniscano le necessarie garanzie per assicurare il rispetto nelle operazioni finanziarie delle norme e dei regolamenti applicabili»;

3.  accoglie con favore la strategia di audit della Corte dei conti per il periodo dal 2009 al 2012 e sostiene i suoi obiettivi prioritari (massimizzare l'impatto complessivo delle sue revisioni contabili ed aumentare l'efficienza attraverso l'uso ottimale delle risorse); si attende che la Corte dei conti riferisca sulle misure intraprese per mettere in atto tale strategia di audit e dimostri i progressi effettuati in tal senso utilizzando gli indicatori chiave di rendimento (ICR), in particolare con l'introduzione degli ICR da 1 a 4 nel 2010; accoglie con particolare favore il piano di pubblicare dei rapporti sul seguito dato alle relazioni speciali, al fine di aumentarne l'impatto;

4.  accoglie con favore i miglioramenti registrati negli ICR 5, 6 e 7 dal 2008 al 2009, e prende atto con soddisfazione del fatto che la Corte dei conti abbia realizzato i suoi obiettivi per quanto riguarda gli ICR 8 e 9; osserva che la Corte dei conti non ha raggiunto il suo obiettivo per quanto riguarda l'indicatore chiave di rendimento 10: nel 2009 il numero di giorni di formazione è passato dai 10 del 2008 a 9 e il numero di giorni dedicati alla formazione professionale dei revisori, esclusi i corsi di lingua, è sceso da 7 a 4, non raggiungendo quanto stabilito nelle linee guida dell'International Federation of Accountants (40 ore / 5 giorni);

5.  prende atto del notevole aumento del numero delle relazioni elaborate dalla Corte dei conti, in particolare, l'aumento del numero di relazioni speciali (da 12 a 18) e di relazioni annuali specifiche (da 29 a 37), sebbene il numero di pareri sia diminuito; si attende che gli audit di rendimento sottostanti le relazioni speciali della Corte dei conti contribuiranno alla missione primaria di quest'ultima di provvedere al controllo delle finanze dell'Unione;

6.  esprime preoccupazione per la diminuzione di informazioni dettagliate nelle relazioni annuali specifiche della Corte dei conti sulle agenzie; incoraggia la Corte dei conti ad inserire, in futuro, informazioni più complete nelle sue relazioni sulle agenzie, in particolare per quanto riguarda le conclusioni delle relazioni dei revisori interni;

7.  si compiace del fatto che, nel corso della preparazione della relazione annuale sull'esercizio finanziario 2009, la Corte dei conti abbia eseguito una valutazione approfondita dei sistemi di supervisione e di controllo della Corte di giustizia, del Mediatore europeo e del Garante europeo della protezione dei dati, valutazione che ha compreso l'esame di un campione supplementare di transazioni dei pagamenti relativi alle risorse umane e ad altre spese amministrative;

8.  invita la Corte dei conti a continuare e ad ampliare questa prassi, in particolare, a considerare l'esecuzione di una valutazione approfondita dei sistemi di supervisione e di controllo in seno al Consiglio; invita inoltre la Corte dei conti ad esaminare la possibilità di utilizzare modalità nuove e innovative di esecuzione dell'audit, tra cui i nuovi prodotti cui si fa riferimento nella strategia di audit 2009-2012 e, così facendo, a esplorare le possibilità di migliorare ulteriormente la produzione e l'efficacia della revisione contabile;

9.  ritiene che la cooperazione tra la Corte dei conti e il Parlamento potrebbe essere ulteriormente rafforzata attraverso la semplificazione dei metodi e degli approcci di lavoro e l'ulteriore rafforzamento delle sinergie tra le due istituzioni; accoglie con favore, a questo proposito, le misure che la Corte dei conti sta prendendo per riformare e migliorare costantemente il suo ruolo, in linea con le richieste del Parlamento di estendere e approfondire l'impatto delle sue valutazioni e verifiche contabili, nonché di migliorare l'efficacia e utilità dei suoi dati e l'affidabilità dei suoi sistemi e procedure; attende con interesse il seguito alla revisione tra pari che la Corte dei conti intende presentare nel 2011 (tre anni dopo la positiva revisione tra pari del 2008); annuncia a questo proposito che il Parlamento intende elaborare una relazione di iniziativa su possibili miglioramenti da proporre alla Corte dei conti, confidando pienamente di poter contare sulla stretta collaborazione di quest'ultima;

10.  osserva che la Corte dei conti ha assunto 112 dipendenti nel 2009 (69 funzionari, 14 agenti temporanei e 29 agenti contrattuali) e il numero complessivo di posti vacanti alla fine del 2009 (49) era considerevolmente ridotto rispetto alla fine del 2008 (68); si compiace della diminuzione dei ritardi nel processo di assunzione della Corte dei conti;

11.  accoglie con favore i costanti miglioramenti per quanto riguarda la proporzione di uomini e donne tra il personale della Corte dei conti, in particolare la diminuzione della disparità a livello di assistenti, capi unità e direttori;

12.  rileva che la relazione 2009 del revisore interno della Corte dei conti è stata ampiamente positiva; accoglie con favore, in questo contesto, il fatto che la maggior parte delle raccomandazioni espresse dal revisore interno siano state accettate e integrate in piani di misure correttive;

13.  accoglie con favore il perdurante successo della cooperazione interistituzionale con la Scuola europea di amministrazione e con la Corte di giustizia in materia di formazione;

14.  prende atto della revisione del regolamento della Corte dei conti, che ha avuto luogo nel 2010, e invita la Corte dei conti a fornire una valutazione degli effetti di tali modifiche nella sua relazione annuale di attività;

15.  ricorda, in relazione alle dichiarazioni sugli interessi finanziari dei membri, che in conformità al codice etico della Corte dei conti, i membri di quest'ultima trasmettono una dichiarazione relativa ai propri interessi finanziari al presidente della Corte dei conti, che custodisce tali dichiarazioni in condizioni di riservatezza e garantisce che queste dichiarazioni non siano pubblicate; ribadisce la propria posizione secondo la quale, nell'interesse della trasparenza, le dichiarazioni sugli interessi finanziari dei membri di tutte le istituzioni dell'Unione dovrebbero essere accessibili su Internet tramite un registro pubblico, ed esorta la Corte dei conti a prendere le misure all'uopo necessarie e ad adeguare e basare le proprie norme in materia di «interessi finanziari» sul nuovo codice di condotta per i Commissari, se opportuno;

16.  ricorda che l'indipendenza, l'integrità, l'imparzialità, l'eccellenza e la professionalità sono i valori fondamentali della Corte dei conti, e ritiene che sia necessario riflettere sulle notizie apparse nei media; ricorda altresì che, presentando la relazione sulla revisione tra pari, il Presidente della Corte dei conti ha annunciato che una successiva revisione tra pari sarebbe stata effettuata dopo tre anni; invita la Corte dei conti a presentare i risultati di tale revisione tra pari alla commissione competente del Parlamento al fine di ribadire, ancora una volta, tali valori, segnatamente l'obiettività, l'imparzialità e la professionalità della Corte dei conti;

17.  loda la Corte dei conti per la qualità della sua relazione annuale d'attività;

18.  rileva che, nel 2009, a differenza degli anni precedenti, le missioni in paesi terzi non sono state indicate paese per paese.

(1) GU L 69 del 13.3.2009.
(2) GU C 308, del 12.11.2010, pag. 1.
(3) GU C 303, del 9.11.2010, pag. 1.
(4) GU C 308 del 12.11.2010, pag. 129.
(5) GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

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