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Procedura : 2012/2663(RSP)
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Ciclo del documento : B7-0300/2012

Testi presentati :

B7-0300/2012

Discussioni :

PV 13/06/2012 - 14
CRE 13/06/2012 - 14

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PV 14/06/2012 - 11.6
CRE 14/06/2012 - 11.6
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P7_TA(2012)0258

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Giovedì 14 giugno 2012 - Strasburgo
Il futuro dell'Atto per il mercato unico
P7_TA(2012)0258B7-0300/2012

Risoluzione del Parlamento europeo del 14 giugno 2012 su «Atto per il mercato unico: i prossimi passi per la crescita» (2012/2663(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  vista la comunicazione della Commissione del 13 aprile 2011 dal titolo «L'Atto per il mercato unico – Dodici leve per stimolare la crescita e rafforzare la fiducia – »Insieme per una nuova crescita' (COM(2011)0206),

–  vista la comunicazione della Commissione del 27 ottobre 2010 intitolata: «Verso un atto per il mercato unico per un'economia sociale di mercato altamente competitiva: 50 proposte per lavorare, intraprendere e commerciare insieme in modo più adeguato» (COM(2010)0608),

–  visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 24 febbraio 2012 dal titolo «Far funzionare il mercato unico, check-up annuale sulla governance 2011» (SWD(2012)0025),

–   visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 16 agosto 2011 dal titolo «Il mercato unico visto dalla gente: un'istantanea delle 20 preoccupazioni principali dei cittadini e delle imprese» (SEC(2011)1003),

–  vista le conclusioni del Consiglio Concorrenza del 10 dicembre 2010,

–  viste la sua risoluzione del 20 maggio 2010 sulla creazione di un mercato unico per i consumatori e i cittadini(1),

–  viste la sua risoluzione del 6 aprile 2011 su un mercato unico per le imprese e la crescita(2),

–  viste la sua risoluzione del 6 aprile 2011 sul mercato unico per gli europei(3),

–   viste la sua risoluzione del 6 aprile 2011 sulla governance e il partenariato nel mercato unico(4),

–   viste la sua risoluzione dell'1° dicembre 2011 sull'esito del forum del mercato unico(5) svoltosi a Cracovia (Polonia) il 3–4 ottobre 2011 e le conclusioni del Consiglio europeo del 23 ottobre 2011,

–  visto l'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento,

A.  considerando che il mercato unico europeo ha portato enormi vantaggi ai cittadini europei e ha aperto nel contempo nuove opportunità per le imprese europee, in particolare alle piccole e medie imprese (PMI);

B.  considerando che il mercato interno è il motore principale della crescita economica e dell'occupazione nell'Unione europea; che i cittadini europei non beneficiano ancora pienamente delle potenzialità del mercato unico in diversi settori e che occorrono nuovi incentivi, in particolare per garantire un'efficace mobilità della manodopera in tutta Europa, unitamente a un'adeguata coesione sociale, e per agevolare le vendite e gli acquisti a livello transfrontaliero;

C.  considerando che il mercato unico non deve essere avulso da altre politiche orizzontali, in particolare la sanità, la tutela sociale e dei consumatori, il diritto del lavoro, l'ambiente, lo sviluppo sostenibile e le politiche esterne; che l'attuazione concreta della Strategia 2020 richiede un approccio di ampio respiro all'approfondimento del mercato interno;

D.  considerando che l'attuale congiuntura economica sfavorevole e il riemergere di atteggiamenti protezionistici negli Stati membri hanno minacciato alcune delle conquiste più visibili del processo di integrazione europea, il che indica la necessità di raggiungere gli obiettivi inizialmente fissati dalla direttiva sui servizi, evitando nel contempo di arrecare danni ai settori economici tradizionali; considerando che il mercato unico è più che mai necessario per rilanciare l'economia europea, fornendo risposte concrete all'attuale lunga crisi, e per garantire la fattibilità del progetto europeo nel lungo termine;

E.  considerando che gli Stati membri e le istituzioni dell'UE dovrebbero concordare un calendario vincolante nonché le misure concrete necessarie per dare attuazione alla legislazione sul mercato interno e abolire tutti i rimanenti ostacoli ingiustificati alla libera circolazione delle merci, dei servizi e dei lavoratori;

F.  considerando che gli Stati membri e le istituzioni dell'UE dovrebbero concentrarsi sull'adozione e sulla rapida attuazione dei provvedimenti legislativi essenziali in materia di crescita, dando priorità alla lotta alla disoccupazione giovanile e alla riduzione della burocrazia;

I.Introduzione

1.  sottolinea che rafforzare il mercato unico e sostenerlo con la corretta governance economica sono azioni che dovrebbero essere al centro dell'agenda dell'UE in materia di crescita e chiede che il mercato unico sia completato con la massima determinazione e rapidità, tenuto conto delle dimensioni economica, sociale e ambientale;

2.  sottolinea la pertinenza strategica dell'Atto per il mercato unico e dell'individuazione delle dodici leve per una crescita sostenibile, intelligente e inclusiva quali contributi importanti per il rafforzamento del mercato unico in modo organico ed equilibrato; sottolinea che l'Atto per il mercato unico è il risultato di un ampio processo di consultazione con i soggetti interessati e interistituzionale;

3.  ritiene che occorra accordare immediata priorità all'adozione delle dodici azioni chiave dell'Atto per il mercato unico, in particolare quelle che favoriranno il completamento del mercato unico digitale, se possibile, entro la fine del 2012; chiede alla Commissione di assistere gli Stati membri nel garantire l'attuazione delle azioni chiave puntando a un tempestivo recepimento in anticipo rispetto ai termini;

4.  reputa necessario mantenere lo slancio ottenuto con l'Atto per il mercato unico e propone, pertanto, che l'Atto per il mercato unico sia un programma modulato da sottoporre ogni anno ad aggiornamento e verifica; valuta positivamente il piano della Commissione di approfondire ulteriormente il mercato unico facendo tesoro dei progressi ottenuti con l'Atto per il mercato unico prima della fine del 2012 allo scopo di favorire la crescita e migliorare la governance del mercato unico; ribadisce che l'Atto per il mercato unico dovrebbe altresì affrontare i problemi socio-economici dell'UE e lavorare a favore di un mercato al servizio dei cittadini;

5.  ritiene che i prossimi ambiti delle azioni prioritarie debbano essenzialmente basarsi sulle dodici leve d'impulso alla crescita dell'Atto per il mercato unico, al fine di concentrare l'attenzione politica, garantire il consenso su una via equilibrata da seguire e approfondire e ammodernare il mercato unico, con particolare attenzione alla promozione dei suoi vantaggi per i consumatori e le imprese; è del parere che il mercato unico debba altresì preservare la previdenza sociale e garantire condizioni di lavoro eque;

6.  chiede alla Commissione di avanzare proposte particolareggiate in tal senso entro la primavera 2013;

II.La governance del mercato interno

7.  ribadisce che occorre una forte leadership da parte delle istituzioni europee e l'assunzione di responsabilità a livello politico da parte degli Stati membri al fine di ripristinare la credibilità del mercato unico e la fiducia in esso;

8.  sottolinea che un recepimento improprio e tardivo e un'attuazione e un rispetto inadeguati delle norme impediscono ai cittadini e alle imprese di cogliere appieno i vantaggi del mercato unico;

9.  ribadisce la necessità di ridurre allo 0,5%, entro la fine del 2012, il deficit di recepimento delle direttive sul mercato unico, per quanto riguarda rispettivamente sia i recepimenti in sospeso che quelli non corretti;

10.  evidenzia la necessità di snellire la legislazione dell'UE, migliorandone nel contempo la qualità; invita pertanto la Commissione a optare, se del caso e principalmente quando non ci sia bisogno di ulteriore discrezione nell'attuazione della legislazione dell'Unione, per i regolamenti, anziché per le direttive, come strumento giuridico privilegiato per la regolamentazione del mercato unico, in quanto presentano evidenti vantaggi in termini di efficienza ed efficacia e creano condizioni di parità fra i cittadini e le imprese, disponendo di un maggiore potenziale sul piano dell'applicazione delle norme da parte dei privati;

11.  chiede alla Commissione di concentrare i suoi sforzi sul miglioramento della legislazione sul mercato interno, in particolare nel settore dei beni e dei servizi, che sono ritenuti gli aspetti con le maggiori potenzialità di stimolare la crescita economica in Europa; chiede, pertanto alla Commissione di perseguire con rapidità e fermezza le violazioni del mercato unico;

12.  invita la Commissione a esaminare l'espansione a nuovi settori dei meccanismi innovativi, quali la procedura di valutazione reciproca della direttiva sui servizi, al fine di garantire una migliore applicazione della normativa dell'UE;

13.  ritiene che le tabelle di correlazione aumentino la trasparenza nel processo di applicazione della normativa dell'UE;

14.  chiede all'UE e agli Stati membri di impegnarsi a ridurre gli oneri amministrativi di un ulteriore 25% entro il 2015 e di ammodernare le loro amministrazioni pubbliche;

15.  invita la Commissione a sviluppare un «test di proporzionalità» al fine di individuare gli atti legislativi dell'UE sproporzionati e abrogarli;

16.  si compiace del check-up sulla governance del 2011 che presenta per la prima volta una visione d'insieme dei vari strumenti utilizzati in un ciclo di governance del mercato interno, tra cui il quadro di valutazione del mercato interno, la relazione annuale Solvit e il sito web «La tua Europa»; riafferma con enfasi la sua posizione relativa agli sportelli unici; loda la Commissione per il lavoro svolto con il portale La tua Europa e incoraggia il completamento dello sviluppo di tale strumento innovativo che costituisce un complemento essenziale della rete degli sportelli unici fornendo un unico canale a tutte le informazioni e a tutti i servizi di assistenza che occorrono ai cittadini e alle imprese per esercitare i propri diritti nel mercato unico;

17.  esorta la Commissione ad adottare quanto prima un piano d'azione atto a rafforzare ulteriormente il ruolo di SOLVIT, La tua Europa – Consulenza e i centri europei dei consumatori, tra gli altri servizi di assistenza, onde renderli più visibili ai cittadini e alle imprese;

18.  pone in rilievo l'importanza di un coinvolgimento più intenso e in una fase più precoce dei soggetti interessati nella formulazione, nell'adozione, nell'attuazione e nel monitoraggio delle misure volte a sostenere la crescita e i diritti dei cittadini nel mercato unico; sottolinea, inoltre, che il dialogo con le parti sociali, i parlamenti nazionali e la società civile svolge un ruolo essenziale nel ripristinare la fiducia nel mercato unico e dovrebbe pertanto essere al centro di un mercato unico rinnovato;

19.  invita gli Stati membri e la Commissione a coinvolgere più strettamente i cittadini nello sviluppo del mercato interno, in particolare fornendo informazioni più chiare che consentano loro di vigilare sul rispetto delle norme sul mercato interno, favorendo il dialogo e la comunicazione con i cittadini per comprendere meglio le loro aspettative e assicurando che cittadini e imprese siano in grado di esercitare i loro diritti e ottemperare ai loro obblighi;

20.  ribadisce la necessità di un controllo continuo dell'attuazione dell'Atto per il mercato unico al più alto livello politico; si compiace dell'impegno del Consiglio europeo nei confronti del controllo dell'attuazione dell'Atto per il mercato unico; invita la Commissione e gli Stati membri a garantire un'attuazione e un recepimento corretto della normativa sul mercato unico attraverso un monitoraggio maggiormente sistematico e indipendente, al fine di garantire condizioni di parità in tutta l'Unione; sostiene che si può migliorare il recepimento collaborando strettamente con gli Stati membri per individuare i problemi che incontrano in sede di recepimento della normativa, compresi i conflitti con la legislazione nazionale, affinché la Commissione possa aiutarli;

21.  chiede alla Commissione di controllare il completamento del mercato unico nell'ambito dell'esercizio annuale del semestre europeo, tenendo conto del check-up annuale sulla governance e i meccanismi di notifica del quadro di valutazione; ritiene che il controllo annuale debba valutare quali vantaggi il mercato unico offre ai consumatori e alle imprese e indicare gli ostacoli al suo funzionamento;

22.  invita la Commissione a proposte un'iniziativa specifica per la crescita imperniata sul concetto di un'economia sociale di mercato europea competitiva e basata sul semestre europeo, l'Atto per il mercato unico, la strategia UE 2020 nonché le pertinenti decisioni esistenti e sostenuta da finanziamenti a titolo, tra l'altro, dei Fondi strutturali, delle obbligazioni legate a progetti e del programma quadro di ricerca; propone che l'iniziativa per la crescita goda del sostegno politico del Consiglio europeo e del Parlamento europeo, a seguito della consultazione dei parlamenti nazionali, e che tale processo sfoci in raccomandazioni distinte per paese che tengano conto del grado di attuazione del mercato unico;

III.I prossimi paesi per la crescita

23.  reputa importante che i settori che hanno un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini e sulle esigenze dei consumatori siano al centro delle politiche e della legislazione in materia di mercato unico;

24.  ricorda l'importanza di un meccanismo di ricorso efficace quale strumento per garantire che i consumatori possano far valere i propri diritti; sottolinea che i cittadini dovrebbero essere meglio informati su questi meccanismi di ricorso e sugli strumenti di soluzione dei problemi, in modo da facilitare i ricorsi dei consumatori negli acquisti transfrontalieri di prodotti e servizi;

25.  chiede agli Stati membri dell'UE di garantire la piena e completa attuazione della direttiva sui servizi, tra l'altro istituendo sportelli unici esaurienti e di facile accesso e di dar seguito al processo di valutazione reciproca e ai test di efficacia; ritiene che gli Stati membri debbano studiare la possibilità di integrarli con gli sportelli unici previsti dal «pacchetto merci»;

26.  invita la Commissione a presentare il meccanismo di trasparenza di cui all'articolo 59 della direttiva sul reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali in modo da individuare i settori in cui gli Stati membri bloccano in modo sproporzionato l'accesso alle professioni regolamentate;

27.  evidenzia il ruolo cruciale degli appalti pubblici nel favorire l'innovazione e la competitività e chiede, pertanto, che venga mantenuta la dinamica in questo settore; invita la Commissione, gli Stati membri e le autorità locali ad attuare la nuova normativa sugli appalti pubblici in modo strategico tale da garantire che il denaro pubblico investito in opere, servizi e forniture generi una crescita sostenibile, occupazione e coesione sociale;

28.  sottolinea la necessità di utilizzare rapidamente i finanziamenti dell'UE inutilizzati per misure destinate ad affrontare in modo efficace l'elevata disoccupazione giovanile; invita gli Stati membri e le istituzioni dell'UE a concordare prontamente obiettivi e misure vincolanti nel settore della mobilità giovanile («Youth on the Move») e ad attuare celermente l'iniziativa Opportunità per i giovani;

29.  ricorda che nell'era digitale l'Unione deve utilizzare appieno le potenzialità e le opportunità offerte da Internet, dal commercio elettronico e dalla diffusione delle TIC, nelle PMI e nella pubblica amministrazione, al fine di sviluppare ulteriormente il mercato unico, mettendole a disposizione di tutti i cittadini dell'UE; sottolinea che lo sviluppo delle nuove tecnologie deve tener conto della necessità di tutelare tutti i cittadini, i consumatori e le PMI;

30.  invita la Commissione a considerare lo sviluppo del mercato unico digitale come una priorità affinché i consumatori abbiano pieno accesso a offerte di beni e servizi maggiormente competitive; chiede ulteriori misure da parte degli Stati membri, in coordinamento con la Commissione, per superare gli ostacoli che impediscono ai cittadini di accedere ai servizi online;

31.  chiede che sia messa a punto un'ambiziosa agenda per i consumatori, comprendente interventi legislativi e programmatici, finalizzata a responsabilizzare il consumatore medio nonché i consumatori vulnerabili;

32.  evidenzia il ruolo del commercio al dettaglio come motore per la crescita e la creazione di posti di lavoro e come componente importante del mercato interno; valuta positivamente la prevista adozione del piano d'azione organico della Commissione per il commercio al dettaglio, che espone una strategia volta a creare in Europa un mercato al dettaglio più equo ed efficiente imperniato sulle positive conquiste e rivolto alle sfide ancora sul tappeto e contiene una comunicazione che valuta le misure nazionali messe a punto per trattare le relazioni contrattuali; ricorda che il piano d'azione, e i risultati del dialogo con tutte le parti interessate sulle prassi B2B (business to business) sarà presentato alla prima tavola rotonda sul mercato al dettaglio da convocarsi entro la fine del 2012;

33.  ritiene che la dimensione esterna del mercato unico debba essere rafforzata, in particolare potenziando la cooperazione nel settore della normazione internazionale, e che vadano perseguite le sinergie conseguibili tra le politiche interne ed esterne dell'Unione, segnatamente tra il mercato unico e il commercio;

34.  invita la Commissione, ed esorta vivamente gli Stati membri, a promuovere l'attuazione del Cielo unico europeo II, per il quale un ruolo importante sarà svolto dall'introduzione del sistema SESAR, e invita la Commissione a presentare entro il 2013 una proposta sul completamento dello spazio aereo unico europeo attraverso una riduzione del numero di blocchi funzionali di spazio aereo;

35.  sottolinea l'importanza di sviluppare infrastrutture per le grandi imprese di rete e i pubblici servizi, tra cui l'energia, i servizi di trasporto quali le reti ferroviarie transeuropee, e le comunicazioni elettroniche, come l'accesso alla banda larga in tutta l'UE, come leva per la competitività, la crescita e l'occupazione; sottolinea la necessità di creare un mercato unico europeo dell'energia per ridurre la dipendenza energetica dell'UE, migliorare l'efficienza energetica dell'UE e rendere più accessibili i prezzi;

36.  invita la Commissione a presentare, entro e non oltre il 31 dicembre 2012, una proposta di direttiva che preveda disposizioni inerenti alla relazione tra la gestione dell'infrastruttura e le operazioni di trasporto, nonché una proposta per l'apertura del mercato nazionale del trasporto ferroviario di passeggeri che non incida sulla qualità dei servizi di trasporto ferroviario e tuteli gli obblighi di servizio pubblico;

37.  sottolinea la necessità di favorire il ruolo delle PMI nel mercato unico garantendo l'accesso al credito e ai finanziamenti e attuando integralmente la normativa sulle piccole imprese;

38.  invita la Commissione a presentare misure atte a migliorare le condizioni quadro per l'industria e le PMI, in particolare intensificando le azioni di sostegno all'accesso al credito svolte dalla Banca europea degli investimenti, e promuovendo la ricerca e l'innovazione mediante un potenziamento dei programmi chiave dell'UE in materia di R&S e innovazione e utilizzando meglio i finanziamenti dell'UE inutilizzati destinandoli a progetti a favore della crescita;

39.  ricorda la sua richiesta di una quattordicesima direttiva sul diritto societario sul trasferimento transfrontaliero della sede di una società e rileva che detta direttiva favorirebbe notevolmente la mobilità delle imprese in Europa; chiede inoltre alla Commissione di presentare proposte legislative che diano seguito al Libro verde sulla governance societaria e inserirle nel programma di lavoro 2013;

40.  deplora il ritiro del proposto regolamento per lo statuto delle mutue europee e chiede alla Commissione di presentare una nuova proposta; chiede che la Commissione riprenda il lavoro sulla nona direttiva sul diritto societario in materia di raggruppamenti di imprese, allo scopo di definire un quadro normativo per questa forma comune di associazione di imprese, procedendo all'elaborazione di una serie di disposizioni comuni in materia, tra l'altro, di tutela delle società controllate e dei soggetti interessati, unitamente a una maggiore trasparenza in relazione alla struttura giuridica e l'assetto proprietario;

41.  invita la Commissione a presentare proposte atte a migliorare gli strumenti finanziari disponibili per favorire la crescita sostenibile, quali le obbligazioni legate a progetti per investimenti a lungo termine, e a pubblicare una comunicazione sul contributo della politica di concorrenza all'innovazione e alla crescita, rivedendo, se del caso, le norme esistenti;

42.  chiede alla Commissione di presentare con urgenza proposte atte a migliorare la tutela degli investitori e di altri clienti al dettaglio per quanto riguarda i servizi finanziari, in particolare i prodotti di investimento al dettaglio preassemblati, gli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari e l'intermediazione assicurativa e i regimi di garanzia assicurativa;

43.  sottolinea l'importanza di una solida infrastruttura del mercato finanziario a sostegno del mercato unico e chiede pertanto alla Commissione di presentare tempestivamente proposte relative ai meccanismi di soluzione delle crisi per realizzare un'infrastruttura del genere; sottolinea inoltre l'importanza di un precoce monitoraggio del documento di strategia della Commissione sul futuro dell'IVA;

44.  sottolinea l'importanza di combattere l'evasione e l'elusione fiscali a livello nazionale ed europeo, e invita la Commissione e gli Stati membri a coordinare adeguatamente le politiche fiscali al fine di evitare distorsioni nel funzionamento del mercato unito, garantire condizioni di parità per le imprese e i cittadini e assicurare la solidità delle finanze pubbliche;

45.  reitera la sua richiesta alla Commissione di elaborare un quadro di valutazione che presenti gli ostacoli che incontrano i lavoratori dell'Unione che intendono avvalersi del loro diritto alla libera circolazione, descrivendo come tali ostacoli vengono affrontati negli Stati membri, e che serva per valutare se essi sono trattati in modo approfondito ed efficace, non ultimo esaminando il fenomeno del dumping sociale; chiede alla Commissione di presentare un piano d'azione per l'eliminazione dei rimanenti ostacoli che incontrano i cittadini europei che intendono esercitare il loro diritto a trasferirsi e a lavorare in un altro Stato membro;

46.  ritiene che i cittadini europei non abbiano ancora sfruttato appieno le potenzialità del mercato unico in molti settori, tra cui la libera circolazione delle persone e dei lavoratori, e che occorrano importanti incentivi, in particolare, per garantire l'effettiva mobilità dei lavoratori in tutta Europa, segnatamente garantendo la trasferibilità dei diritti di sicurezza sociale e pensionistici;

47.  invita la Commissione e gli Stati membri, a norma del regolamento (CE) n. 883/2004 e dell'articolo 153 del TFUE, a realizzare studi volti a garantire la continuità della protezione sociale dei cittadini mobili nell'UE, come pure la parità di trattamento rispetto ai cittadini nazionali, tenendo altresì in considerazione un sistema di sicurezza sociale di livello europeo che sia facoltativo, complementare al sistema generale, sottoscrivibile su base volontaria e trasferibile, al fine di stabilire una cooperazione più stretta in materia di politiche sociali

o
o   o

48.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

(1) GU C 161 E del 31.5.2011, pag. 84.
(2) Testi approvati, P7_TA(2011)0146.
(3) Testi approvati, P7_TA(2011)0145.
(4) Testi approvati, P7_TA(2011)0144.
(5) Testi approvati, P7_TA(2011)0543.

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