RELAZIONE sulla proposta di decisione del Parlamento europeoe del Consiglio che istituisce, per il periodo 2007-2013, il programma "Cittadini per l’Europa" mirante a promuovere la cittadinanza europea attiva
23.3.2006 - (COM(2005)0116 – C6‑0101/2005 – 2005/0041(COD)) - ***I
Commissione per la cultura e l'istruzione
Relatore: Hannu Takkula
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce, per il periodo 2007-2013, il programma "Cittadini per l’Europa" mirante a promuovere la cittadinanza europea attiva
(COM(2005)0116 – C6‑0101/2005 – 2005/0041(COD))
(Procedura di codecisione: prima lettura)
Il Parlamento europeo,
– vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2005)0116 )[1],
– visti l'articolo 251, paragrafo 2 e gli articoli 151 e 308 del trattato CE, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C6‑0101/2005),
– visto l'articolo 51 del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per la cultura e l'istruzione e i pareri della commissione per i bilanci, della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e della commissione per gli affari costituzionali (A6-0076/2006),
1. approva la proposta della Commissione quale emendata;
2. sottolinea che gli stanziamenti indicati nella proposta legislativa per il periodo successivo al 2006 dipendono dalla decisione relativa al prossimo quadro finanziario pluriennale;
3. chiede alla Commissione di presentare eventualmente una proposta mirante ad adeguare l'importo finanziario di riferimento del presente programma una volta adottato il prossimo quadro finanziario pluriennale;
4. chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.
Testo della Commissione | Emendamenti del Parlamento |
Emendamento 1 Titolo | |
Proposta di |
Proposta di |
DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLO |
DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLO |
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce, per il periodo 2007-2013, il programma "Cittadini per l’Europa" mirante a promuovere la cittadinanza europea attiva |
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce, per il periodo 2007-2013, il programma "Europa per i cittadini" mirante a promuovere i valori europei attivi fissati nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e la cittadinanza europea attiva |
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(La presente modifica si applica a tutto il testo. L'approvazione del presente emendamento renderà necessarie modifiche corrispondenti in tutto il testo) |
Motivazione | |
Il titolo proposto dalla Commissione trasmette un messaggio erroneo, vale a dire che i cittadini dovrebbero sostenere l'Europa. È opportuno invertire i termini: l'Europa deve essere lo strumento per soddisfare le aspirazioni dei cittadini. | |
Emendamento 2 Considerando 1 | |
(1) La cittadinanza dell'Unione deve costituire lo status fondamentale dei cittadini degli Stati membri. |
(1) Il trattato stabilisce la cittadinanza dell'Unione che è un complemento della cittadinanza dei rispettivi Stati membri. Si tratta di un importante elemento per il rafforzamento e la salvaguardia del processo di integrazione europea. |
Motivazione | |
La formulazione proposta dalla Commissione non sembra essere compatibile con l'articolo 17 del trattato CE. | |
Il paragrafo proposto dalla Commissione non ha senso, mentre il paragrafo proposto è conforme al trattato CE. | |
Emendamento 3 Considerando 2 | |
(2) La Comunità, nel rispetto del principio di sussidiarietà, deve incoraggiare i cittadini europei a trarre pienamente profitto da tutti gli aspetti della cittadinanza dell'Unione europea. |
(2) La Comunità deve rendere pienamente coscienti i cittadini della loro cittadinanza europea, dei vantaggi che essa presenta nonché dei loro diritti e doveri, che devono essere promossi nel rispetto del principio di sussidiarietà e nell'interesse della coesione. |
Motivazione | |
La consapevolezza della cittadinanza europea resta molto vaga. L'UE dovrebbe promuovere tale consapevolezza attraverso iniziative di informazione e comunicazione. | |
Emendamento 4 Considerando 2 bis (nuovo) | |
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(2 bis) È particolarmente urgente rendere i cittadini europei pienamente consapevoli della loro cittadinanza europea in considerazione dell'esito di alcuni referendum sul progetto di trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa. Il programma "Europa per i cittadini" dovrebbe pertanto integrare e non sovrapporsi al piano D della Commissione. |
Emendamento 5 Considerando 3 | |
(3) Affinché i cittadini diano il loro pieno appoggio all'integrazione europea occorre perciò dare maggiore rilievo ai valori, alla storia e alla cultura che li accomunano come elementi chiave della loro appartenenza ad una società fondata sui principi di libertà, democrazia e rispetto dei diritti dell'uomo, nel rispetto della loro diversità. |
(3) Affinché i cittadini diano il loro pieno appoggio all'integrazione europea occorre perciò dare maggiore rilievo ai valori, alla storia e alla cultura che li accomunano come elementi chiave della loro appartenenza ad una società fondata sui principi di libertà, democrazia e rispetto dei diritti dell'uomo, diversità culturale, tolleranza e solidarietà, in assoluta conformità della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, proclamata il 7 dicembre 2000. |
Motivazione | |
La cittadinanza si basa su valori e principi fondamentalmente opposti a qualsiasi forma di ideologia totalitaria e di disprezzo dei diritti umani e delle libertà fondamentali. La commemorazione delle vittime di tali regimi ci ricorda questo dato di fatto. | |
Emendamento 6 Considerando 3 bis (nuovo) | |
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(3 bis) La promozione della cittadinanza attiva costituisce un elemento fondamentale per rafforzare non solo la lotta contro il razzismo, la xenofobia e l'intolleranza, ma anche la coesione e lo sviluppo della democrazia. |
Motivazione | |
La promozione della cittadinanza attiva deve avere quale obiettivo il rafforzamento della democrazia e dell'integrazione politica e sociale in Europa. | |
Emendamento 7 Considerando 3 ter (nuovo) | |
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(3 ter) Nel contesto della strategia UE dell'informazione e della comunicazione, occorre garantire un'ampia divulgazione e un elevato impatto delle attività sostenute attraverso il programma. |
Motivazione | |
Il presente programma è uno dei meno noti tra i programmi europei. Una diffusa informazione al riguardo è necessaria per sviluppare la consapevolezza delle persone. | |
Emendamento 8 Considerando 4 bis (nuovo) | |
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(4 bis) Occorre non dimenticare gli immigranti e i loro discendenti, per cui è importante aiutarli a trarre il massimo beneficio dalla loro nuova cittadinanza. |
Emendamento 9 Considerando 4 bis (nuovo) | |
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(4 bis) Per far partecipare i cittadini al progetto europeo, è necessario informarli sui concreti diritti che derivano dalla cittadinanza europea, come quelli legati alla libertà di circolare e soggiornare sul territorio degli Stati membri, soprattutto a seguito dell'entrata in vigore della direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri1. ________________________ 1 GU L 158 del 30.4.2004, pag. 77. |
Motivazione | |
La direttiva 2004/38/CE costituisce un passo avanti fondamentale verso una vera e propria libera circolazione dei cittadini nell'Unione europea. I cittadini hanno il diritto di essere informati sul contenuto concreto delle nuove disposizioni. | |
Emendamento 10 Considerando 6 | |
(6) Il Consiglio europeo ha rilevato in più occasioni la necessità di avvicinare l'Unione europea e le sue istituzioni ai cittadini degli Stati membri e ha esortato le istituzioni dell'Unione a instaurare un dialogo aperto, trasparente e regolare con la società civile, e a promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e ai processi di formazione delle decisioni, sottolineando i valori essenziali comuni ai cittadini europei. |
(6) Il Consiglio europeo ha rilevato in più occasioni la necessità di avvicinare l'Unione europea e le sue istituzioni ai cittadini degli Stati membri e ha esortato le istituzioni dell'Unione a instaurare e a promuovere un dialogo aperto, trasparente e regolare con la società civile organizzata, favorendo così la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e ai processi di formazione delle decisioni, sottolineando i valori essenziali comuni ai cittadini europei |
Motivazione | |
Affinché la partecipazione dei cittadini, così come lo scambio reciproco di informazioni tra i cittadini e le istituzioni europee siano efficaci, occorre anche organizzare tale partecipazione. | |
Emendamento 11 Considerando 7 | |
(7) Con decisione del 26 gennaio 2004 il Consiglio ha istituito un programma d'azione comunitaria per la promozione della cittadinanza europea attiva (partecipazione civica), che ha confermato la necessità di promuovere un dialogo intenso con le organizzazioni della società civile e i comuni e di sostenere la partecipazione attiva dei cittadini. |
(7) Con decisione del 26 gennaio 2004 il Consiglio ha istituito un programma d'azione comunitaria per la promozione della cittadinanza europea attiva (partecipazione civica), che ha confermato la necessità di promuovere un dialogo intenso con i comuni, le organizzazioni della società civile e i cittadini in generale. Tale dialogo deve comprendere anche le organizzazioni che rappresentano i cittadini dei paesi terzi residenti nell'Unione europea. Inoltre, il Parlamento europeo, nella sua risoluzione dell'8 giugno 2005 sulle sfide politiche e i mezzi di bilancio 2007-20131, ha affermato che il "Programma di partecipazione civica [...] resta una priorità per [...] avvicinare l'Europa ai cittadini mediante un processo che parta dal basso verso l'alto". |
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1 Testi approvati, P6 TA(2005)0224. |
Motivazione
La Commissione europea ha chiarito che anche le organizzazioni di cittadini di paesi terzi residenti nell'Unione europea possono partecipare ai progetti che rientrano nel presente programma.
Emendamento 12 Considerando 7 bis (nuovo) | |||||
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(7 bis) I progetti dei cittadini con valenza transnazionale e intersettoriale sono strumenti importanti per raggiungere i cittadini e promuovere la consapevolezza europea, l'integrazione politica europea, l'inclusione sociale e la reciproca comprensione, grazie ad eventi ed azioni organizzati dai cittadini e dalle organizzazioni locali che privilegino progetti che consentano a diversi gruppi di cittadini di incontrarsi, ad esempio nelle biblioteche, presso le fondazioni o in club sportivi amatoriali, lottando in tal modo contro il razzismo, conformemente alla Carta dei diritti fondamentali. | ||||
Motivazione | |||||
I progetti dei cittadini, organizzati da associazioni locali, costituiscono uno strumento efficace per raggiungere il cittadino comune e promuovere la coesione sociale poiché tali associazioni conoscono meglio le situazioni locali e dispongono dei mezzi più efficaci per comunicare con la gente del posto. Per promuovere la cittadinanza europea e la relativa presa di coscienza sono fondamentali la conoscenza reciproca tra i cittadini e la coesione sociale e territoriale per evitare la sensazione di esclusione o di discriminazione reciproca. | |||||
Emendamento 13 Considerando 7 bis (nuovo) | |||||
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(7 bis) La condivisione della comune cittadinanza europea dovrebbe rinsaldare sempre più le relazioni fra i cittadini degli Stati membri ed essere presa in considerazione dai legislatori nazionali e regionali, dalle autorità locali e da quanti sono chiamati a proteggere a livello nazionale i diritti di cittadinanza, siano essi le autorità preposte alla sicurezza o alla tutela giurisdizionale o quelle proposte alla loro assistenza giuridica come i difensori civici; è quindi interesse dell'Unione europea promuovere il dialogo e lo scambio delle migliori esperienze fra queste autorità e le loro reti di contatto a livello europeo. | ||||
Emendamento 14 Considerando 8 | |||||
(8) Le organizzazioni della società civile di livello europeo, nazionale e regionale svolgono un’importante funzione di tramite con i cittadini. Occorre quindi sostenere la cooperazione transnazionale tra di loro. |
(8) Le organizzazioni della società civile di livello europeo, nazionale, regionale e locale sono elementi importanti per la partecipazione attiva dei cittadini nella società e contribuiscono a rafforzare tutti gli aspetti della vita pubblica. Esse inoltre fanno da tramite tra l'Europa e i suoi cittadini. Occorre quindi sostenere e promuovere la cooperazione transnazionale tra di loro, con particolare attenzione ai paesi candidati, aiutandoli a creare e sviluppare organismi analoghi. | ||||
Motivazione | |||||
L'importanza delle organizzazioni della società civile va ben al di là della loro funzione di tramite. | |||||
Emendamento 15 Considerando 9 | |||||
(9) I centri di ricerca sulla politica europea possono contribuire con le loro idee e riflessioni al dibattito su scala europea e fungere da legame tra le istituzioni europee e i cittadini; è quindi opportuno che ricevano un sostegno. |
(9) I centri di ricerca sulla politica europea possono contribuire con le loro idee e riflessioni al dibattito su scala europea. Inoltre, in quanto legame tra le istituzioni europee e i cittadini, è opportuno sostenere le attività che riflettono il loro impegno nei confronti della costruzione dell'identità e della cittadinanza europea, mediante l'istituzione di procedure che prevedano criteri di trasparenza per la promozione di reti d'informazione e di scambio. | ||||
Motivazione | |||||
L'Unione dovrebbe realizzare meccanismi che facilitino la conoscenza reciproca tramite banche dati agili e mediante l'impulso a uno scambio di informazioni tra tali organizzazioni che serva per aumentare la cooperazione su scala europea e permetta di coordinare le azioni di dibattito e di riflessione. | |||||
Emendamento 16 Considerando 10 | |||||
(10) Va prestata particolare attenzione all'integrazione equilibrata dei cittadini e delle organizzazioni della società civile di tutti gli Stati membri in progetti e attività transnazionali. |
(10) Il programma dovrebbe essere accessibile a tutti i cittadini, compresi i cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente in modo stabile in uno Stato membro, per cui va prestata particolare attenzione all'integrazione equilibrata dei cittadini e delle organizzazioni della società civile di tutti gli Stati membri in progetti e attività transnazionali. | ||||
Motivazione | |||||
Il programma dovrebbe concentrarsi in particolare sui gruppi di cittadini non correttamente informati sull'UE e scettici per quanto concerne l'integrazione UE. Occorre garantire che il programma sia efficacemente accessibile e che l'integrazione sia equilibrata. | |||||
Emendamento 17 Considerando 10 bis (nuovo) | |||||
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(10 bis) La Dichiarazione sullo sport adottata dal Consiglio europeo di Nizza del dicembre 2000 evidenzia l'esigenza che la Comunità, nella sua azione sulla base delle diverse disposizioni del trattato, tenga conto della funzione sociale, educativa e culturale dello sport. | ||||
Motivazione | |||||
Occorre tener conto dell'importanza delle attività sportive per la promozione della tolleranza e della coesione sociale nonché ai fini della lotta contro il razzismo ed è opportuno farne uso anche per realizzare gli obiettivi del programma. | |||||
Emendamento 18 Considerando 13 | |||||
(13) Il programma deve essere oggetto di verifiche e valutazioni regolari in cooperazione con la Commissione e gli Stati membri, in modo da permettere adattamenti, in particolare per quanto riguarda le priorità d'applicazione delle misure. |
(13) Il programma deve essere oggetto di verifiche e valutazioni regolari indipendenti in cooperazione con la Commissione e gli Stati membri, in modo da permettere gli adattamenti necessari alla corretta applicazione delle misure. | ||||
Emendamento 19 Considerando 14 | |||||
(14) Il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (qui di seguito: "il regolamento finanziario") e il regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d'esecuzione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, che tutelano gli interessi finanziari della Comunità, devono essere applicati tenendo conto dei principi della semplicità e della coerenza nella scelta degli strumenti di bilancio, della limitazione del numero di casi in cui la Commissione ha la responsabilità diretta della loro attuazione e gestione, nonché della necessaria proporzionalità tra l’entità delle risorse e l’onere amministrativo connesso al loro impiego. È anche necessario prevedere disposizioni specifiche per l'applicazione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio e delle sue modalità d'esecuzione e le deroghe a questi testi rese necessarie dalle caratteristiche dei beneficiari e dalla natura delle azioni. |
(14) Il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (qui di seguito: "il regolamento finanziario") e il regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d'esecuzione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, che tutelano gli interessi finanziari della Comunità, devono essere applicati tenendo conto dei principi della semplicità e della coerenza nella scelta degli strumenti di bilancio, della limitazione del numero di casi in cui la Commissione ha la responsabilità diretta della loro attuazione e gestione, nonché della necessaria proporzionalità tra l’entità delle risorse e l’onere amministrativo connesso al loro impiego. | ||||
Emendamento 20 Articolo 1, paragrafo 2, trattino 1 | |||||
– dare ai cittadini la possibilità di interagire e partecipare alla costruzione di un’Europa sempre più vicina, unita nella sua diversità culturale e da questa arricchita; |
– spingere i cittadini ad interagire e partecipare alla costruzione di un’Europa sempre più vicina che sia pluralistica, giusta, democratica, proiettata verso il mondo, unita nella sua diversità culturale e da questa arricchita, approfondendo così lo sviluppo del concetto di cittadinanza europea; | ||||
Motivazione | |||||
L'opportunità che i cittadini si riuniscano, agiscano insieme e sviluppino le proprie idee in un ambiente europeo al di là di una visione nazionale e nel rispetto della reciproca diversità, permetterà di approfondire lo sviluppo della cittadinanza europea. | |||||
Emendamento 21 Articolo 1, paragrafo 2, trattino 2 | |||||
– sviluppare un'identità europea, fondata su valori, una storia e una cultura comuni; |
– sviluppare e rafforzare un'identità europea, fondata su valori, una storia, una cultura comuni e una cittadinanza europea, fonte della legittimità delle istituzioni; | ||||
Emendamento 22 Articolo 1, paragrafo 2, trattino 3 | |||||
- migliorare la comprensione reciproca dei cittadini europei rispettando e valorizzando la diversità culturale e contribuendo al dialogo interculturale. |
– migliorare la conoscenza e la comprensione reciproche dei cittadini europei, promuovere il rispetto e la valorizzazione della diversità culturale e del multilinguismo, contribuendo al dialogo interculturale, soprattutto attraverso la lotta contro il razzismo, la xenofobia e tutte le forme di discriminazione e intolleranza. | ||||
Motivazione | |||||
La conoscenza delle lingue straniere contribuisce positivamente al dialogo interculturale e alla reciproca conoscenza tra i cittadini. L'emendamento chiarisce tali idee. | |||||
Emendamento 23 Articolo 1, paragrafo 2, trattino 3 bis (nuovo) | |||||
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- garantire che le istituzioni nazionali, regionali e locali, siano esse elettive, amministrative o di assistenza ai cittadini tengano in maggior considerazione i requisiti in materia di cittadinanza europea. | ||||
Emendamento 24 Articolo 2, alinea | |||||
Il programma persegue i seguenti obiettivi specifici, che sono realizzati su base transnazionale: |
Il programma persegue i seguenti obiettivi specifici, in linea con gli obiettivi fondamentali del trattato, che sono realizzati su base transnazionale: | ||||
Emendamento 25 Articolo 2, lettera b) | |||||
b) promuovere le iniziative, i dibattiti e la riflessione in materia di cittadinanza europea, grazie alla cooperazione delle organizzazioni della società civile a livello europeo; |
b) promuovere le iniziative, i dibattiti e la riflessione in materia di cittadinanza europea e democrazia, valori condivisi, storia e cultura comuni, grazie alla cooperazione all'interno della società civile a livello europeo; | ||||
Motivazione | |||||
Al pari della cittadinanza europea, i valori e la storia comuni contribuiscono a sviluppare il senso di appartenenza. | |||||
Emendamento 26 Articolo 2, lettera b bis) (nuova) | |||||
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b bis) promuovere lo scambio di esperienze per quanto concerne la cittadinanza europea fra organi elettivi locali, regionali e nazionali, nonché fra le autorità preposte alla tutela giurisdizionale e all'assistenza amministrativa dei cittadini, incrementando la cooperazione transfrontaliera e la creazione di reti europee di contatto e rafforzando quelle esistenti; | ||||
Emendamento 27 Articolo 3, paragrafo 1, lettera b), trattino 2 | |||||
– sostegno strutturale alle organizzazioni della società civile a livello europeo; |
– sostegno strutturale alle organizzazioni della società civile, alle associazioni e alle reti a livello europeo; | ||||
Motivazione | |||||
Oltre all'integrazione, è importante la cooperazione, intesa come interazione. Occorre sviluppare e mantenere relazioni più strette tra i cittadini degli Stati membri di recente adesione nonché tra la loro società civile e le organizzazioni delle minoranze, il che rifletterà altresì un'Europa della diversità nonché valori e obiettivi del trattato costituzionale. Cfr. altresì la motivazione all'emendamento 13. | |||||
Emendamento 28 Articolo 3, paragrafo 1, lettera (c), trattino 1 | |||||
– eventi di grande visibilità, come commemorazioni, premi, conferenze su scala europea; |
– eventi di grande visibilità, come commemorazioni, premi, manifestazioni artistiche, conferenze su scala europea; | ||||
Emendamento 29 Articolo 3, paragrafo 1, lettera (c) bis) (nuova) | |||||
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(c) bis) Memoria europea attiva, comprendente: | ||||
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- sostegno a progetti intesi a commemorare le vittime di deportazioni e stermini di massa compiuti da nazisti e stalinisti. | ||||
Motivazione | |||||
Si tratta di un nuovo elemento del programma. | |||||
Emendamento 30 Articolo 5 | |||||
Il programma è accessibile a tutti i soggetti che promuovono la cittadinanza europea attiva, in particolare alle comunità locali, ai centri di ricerca sulle politiche europee (gruppi di riflessione), ai gruppi di cittadini e ad altre organizzazioni della società civile, quali le organizzazioni non governative, le piattaforme, le reti, le associazioni e federazioni, i sindacati. |
Il programma è accessibile a tutti i soggetti che ne rafforzano gli obiettivi grazie alle loro attività, in particolare:
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- ai gruppi di cittadini e comunitari, alle associazioni, organizzazioni e autorità locali, ai centri di formazione, ai centri di ricerca sulle politiche europee, alle piattaforme e alle reti. | ||||
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- alle fondazioni europee operanti nel settore delle problematiche europee, quale il Movimento europeo e ad altre organizzazioni della società civile. | ||||
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L'accesso ai finanziamenti sarà agevolato applicando il principio di proporzionalità per quanto attiene ai documenti da fornire e creando una banca dati per la presentazione delle domande. | ||||
Motivazione | |||||
Gli obiettivi del programma dovrebbero costituire il punto di riferimento centrale per tutto il programma. Le fondazioni europee servono da canale per promuovere la comprensione della cittadinanza europea e suscitare l'interesse al riguardo. Inoltre, occorre semplificare metodi e procedure per accelerare la trasparenza della procedura di selezione e facilitare l'accesso al programma. | |||||
Emendamento 31 Articolo 6 | |||||
Il programma può comprendere attività svolte in comune con organizzazioni internazionali operanti nel settore della cittadinanza attiva, quali il Consiglio d'Europa e l'Unesco, sulla base di contributi comuni e conformemente al regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio e alle norme proprie di ogni istituzione od organizzazione. |
Il programma può comprendere o includere attività svolte in comune con organizzazioni internazionali operanti nel settore della cittadinanza attiva – e, all'interno di questo settore, in particolare della cittadinanza europea – quali il Consiglio d'Europa e l'Unesco, sulla base di contributi comuni e conformemente al regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio e alle norme proprie di ogni istituzione od organizzazione. | ||||
Motivazione | |||||
Il programma può non solo comprendere le suddette forme di cooperazione, ma anche includerle. Nel settore della cittadinanza attiva, naturalmente, la questione della cittadinanza europea riveste particolare importanza per il programma. | |||||
Emendamento 32 Articolo 7, paragrafo 4 bis (nuovo) | |||||
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4 bis. Nel contesto della strategia UE in materia d'informazione e di comunicazione nonché attraverso altre attività d'informazione, pubblicazione e divulgazione, la Commissione assicura un'ampia conoscenza e un elevato impatto delle attività sostenute attraverso il programma. | ||||
Motivazione | |||||
Il presente programma è uno dei meno noti tra i programmi europei. È necessaria pertanto une diffusa informazione al riguardo per sviluppare la consapevolezza delle persone. | |||||
Emendamento 33 Articolo 8, paragrafo 2 | |||||
2. Qualora sia fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 4 e 7 della decisione 1999/468/CE, nel rispetto delle disposizioni dell'articolo 8 della stessa. Il periodo di cui all'articolo 4, paragrafo 3 della decisione 1999/468/CE è di due mesi. |
soppresso | ||||
Motivazione | |||||
Gli articoli 3 e 7 della decisione 1999/468/CE riflettono l'approccio "comitatologico" preferito dal Parlamento europeo, laddove l'articolo 4 non garantisce il ruolo del Parlamento. | |||||
Emendamento 34 Articolo 9, paragrafo 1 | |||||
1. La Commissione assicura la coerenza e la complementarità tra il presente programma e gli strumenti in altri settori d'azione della Comunità, in particolare l'istruzione, la formazione professionale, la cultura, lo sport, i diritti e le libertà fondamentali, l'inclusione sociale, l'uguaglianza tra i sessi, la lotta contro la discriminazione, la ricerca e l'azione esterna della Comunità, in particolare nel contesto della politica europea di vicinato.
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1. La Commissione assicura la coerenza e la complementarità tra il presente programma e gli strumenti in altri settori d'azione della Comunità, in particolare l'istruzione, la formazione professionale, la cultura, la gioventù, lo sport, l'ambiente, il settore dell'audiovisivo e i media, i diritti e le libertà fondamentali, l'inclusione sociale, l'uguaglianza tra i sessi, la lotta contro ogni forma di discriminazione, razzismo e xenofobia, la ricerca scientifica e l'azione esterna della Comunità, in particolare a livello di politica europea di vicinato. | ||||
Motivazione | |||||
Occorre assicurare la complementarità di tale programma con l'azione UE in materia di gioventù. | |||||
Emendamento 35 Articolo 9, paragrafo 2 | |||||
2. Il programma può condividere risorse con altri strumenti della Comunità e dell'Unione per realizzare azioni corrispondenti agli obiettivi comuni al programma e a questi altri strumenti. |
2. Il programma condivide risorse con altri strumenti della Comunità e dell'Unione e segue i nuovi orientamenti sull'informazione per realizzare azioni corrispondenti agli obiettivi comuni al programma e a questi altri strumenti. | ||||
Motivazione | |||||
A seguito dell'avvio dei due principali piani di informazione (Piano d'azione e Piano D per democrazia, dialogo e dibattito) è importante che tutte le azioni che si rivolgono al cittadino europeo e attuate dalla Commissione seguano la stessa direzione. | |||||
Emendamento 36 Articolo 10, paragrafo 1 | |||||
1. La dotazione finanziaria per l'attuazione del presente programma, per il periodo di cui all'articolo 1, è di 235 milioni di euro. |
1. La dotazione finanziaria indicativa per l'attuazione del presente programma, per il periodo di 7 anni a decorrere dal 1° gennaio 2007, di cui all'articolo 1, paragrafo 1, è almeno di 235 milioni di euro. | ||||
Motivazione | |||||
Si veda anche il progetto di parere di Neena Gill a nome della commissione per i bilanci. L'importo di riferimento è un importo minimo ed ha valore puramente indicativo finché non verranno adottate le prospettive finanziarie. Una volta adottate le prospettive finanziarie, la Commissione dovrebbe presentare una proposta legislativa per determinare l'importo di riferimento conformemente al massimale del quadro finanziario. | |||||
Emendamento 37 Articolo 10, paragrafo 2 bis (nuovo) | |||||
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2 bis. La spesa amministrativa globale del programma, comprese le spese interne e di gestione dell'Agenzia esecutiva, dovrebbe essere proporzionata ai compiti previsti nel programma in questione e sottoposta alla decisione delle autorità di bilancio e legislative. | ||||
Motivazione | |||||
Gli stanziamenti destinati all'Agenzia esecutiva dovrebbero conformarsi alle disposizioni del Codice di condotta concernente l'istituzione di agenzie esecutive e al regolamento del Consiglio n. 58/2003 che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate dello svolgimento di alcuni compiti relativi alla gestione dei programmi comunitari. Ciò garantirà l'adeguato finanziamento delle azioni a titolo del programma. | |||||
Emendamento 38 Articolo 11, paragrafo 2 | |||||
2. Il sostegno finanziario prende la forma di sovvenzioni a persone giuridiche. In alcuni casi possono essere concesse sovvenzioni a persone fisiche, a norma dell'articolo 114, paragrafo 1, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio. |
2. Il sostegno finanziario prende la forma di sovvenzioni a persone giuridiche o associazioni europee di istituzioni pubbliche nazionali operanti nell'ambito della tutela dei cittadini. In alcuni casi possono essere concesse sovvenzioni a persone fisiche, a norma dell'articolo 114, paragrafo 1, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio. | ||||
Emendamento 39 Articolo 13, paragrafo 2 | |||||
2. La Commissione assicura una valutazione regolare, esterna e indipendente dal programma. |
2. La Commissione assicura una valutazione regolare, esterna e indipendente dal programma e informa regolarmente le commissioni competenti del Parlamento europeo. | ||||
Emendamento 40 Articolo 13, paragrafo 3, lettere a), b) e c) | |||||
a) una relazione intermedia di valutazione sui risultati ottenuti e sugli aspetti qualitativi e quantitativi dell'attuazione del programma entro il 31 dicembre 2010; |
a) una relazione intermedia di valutazione sull'efficacia del programma e sugli aspetti qualitativi e quantitativi dell'attuazione del programma tre anni dopo la sua adozione; | ||||
b) una comunicazione sulla continuazione del programma entro il 31 dicembre 2011; |
b) una comunicazione sulla continuazione del programma quattro anni dopo la sua adozione; | ||||
c) una relazione di valutazione ex-post entro il 31 dicembre 2015. |
c) una costante valutazione dettagliata sull'attuazione e sui risultati del programma, al termine della sua attuazione, entro il 31 dicembre 2015. | ||||
Motivazione | |||||
Il programma deve essere controllato e valutato ad intervalli opportuni, in modo da garantire il controllo democratico. | |||||
Emendamento 41 Allegato, Parte I, Azione 1, comma 2 | |||||
Questa misura riguarda attività che comportano o promuovono scambi diretti tra cittadini europei attraverso la loro partecipazione ad iniziative attuate nel quadro del gemellaggio di città. Queste attività possono avere un carattere specifico o pilota, o prendere la forma di accordi strutturati, pluriennali, tra più partner, rispondenti a una strategia prestabilita e comprendenti una serie di attività, che vanno da riunioni di cittadini a conferenze o seminari specifici su argomenti d'interesse comune, con le relative pubblicazioni, organizzati nel quadro di attività di gemellaggio di città. Questa misura contribuirà attivamente a rafforzare la conoscenza e la comprensione reciproche tra i cittadini e tra le culture.
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Questa misura riguarda attività che comportano o promuovono scambi diretti tra cittadini europei attraverso la loro partecipazione ad iniziative attuate nel quadro del gemellaggio di città. Queste attività possono avere un carattere specifico o pilota, o prendere la forma di accordi strutturati, pluriennali, tra più partner, rispondenti a una strategia prestabilita e comprendenti una serie di attività, che vanno da riunioni di cittadini, come, ad esempio, eventi organizzati da club sportivi gemellati, a conferenze o seminari specifici su argomenti d'interesse comune, con le relative pubblicazioni, organizzati nel quadro di attività di gemellaggio di città. Questa misura contribuirà attivamente a rafforzare la conoscenza e la comprensione reciproche tra i cittadini e tra le culture.
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Motivazione | |||||
I progetti di gemellaggio che comportino una dimensione sportiva si sono dimostrati efficaci ai fini della promozione della cittadinanza europea attiva. | |||||
Emendamento 42 Allegato, Parte I, Azione 1, comma 4 | |||||
Saranno sostenuti svariati progetti di carattere transnazionale e intersettoriale in cui intervengano direttamente i cittadini. Questi progetti, dimensione e oggetto dei quali dipenderanno dall’evoluzione della società, esploreranno, in modi innovativi, le possibili risposte ai bisogni individuati. Sarà incoraggiato il ricorso a nuove tecnologie, in particolare alle tecnologie dell'informazione. Parteciperanno a questi progetti cittadini provenienti da diversi orizzonti, che agiranno insieme o discuteranno di questioni europee comuni, sviluppando così la comprensione reciproca e la sensibilizzazione al processo dell'integrazione europea. |
Saranno sostenuti svariati progetti di carattere transnazionale e intersettoriale in cui intervengano direttamente i cittadini. Sarà attribuita priorità ai progetti intesi ad incoraggiare la partecipazione a livello locale di organizzazioni attive, come ad esempio i club sportivi amatoriali locali. Questi progetti, dimensione e oggetto dei quali dipenderanno dall’evoluzione della società, esploreranno, in modi innovativi, le possibili risposte ai bisogni individuati. Non è necessario che i progetti a titolo di tale misura si inscrivano nel quadro di un gemellaggio di città. Sarà incoraggiato il ricorso a nuove tecnologie, in particolare alle tecnologie dell'informazione. Parteciperanno a questi progetti cittadini provenienti da diversi orizzonti, che agiranno insieme o discuteranno di questioni europee comuni, sviluppando così la comprensione reciproca e la sensibilizzazione al processo dell'integrazione europea. | ||||
Motivazione | |||||
I club sportivi amatoriali locali sono particolarmente importanti per raggiungere i cittadini europei inerti per non dire scettici, poiché operano a livello locale e sono facilmente raggiungibili dai cittadini del posto. In Europa esistono 700.000 club sportivi attivi con circa 100 milioni di membri. Molti club sportivi sono mantenuti con lavoro volontario. Occorre dare sostegno a tali club che raggiungono il maggior numero possibile di cittadini e sono in grado di realizzare gli obiettivi del programma. | |||||
Dovrebbe essere maggiormente chiarita la distinzione tra gemellaggio di città e progetti dei cittadini. | |||||
Emendamento 43 Allegato, parte I, azione 2, capoverso 3 | |||||
Sono necessarie organizzazioni della società civile capaci di agire e cooperare a livello europeo in numerosi settori d'interesse generale (ad es. valori e patrimonio comuni, volontariato, questioni sociali). Questa misura darà loro la capacità e la stabilità necessarie per fungere da catalizzatore transnazionale per i loro membri e per la società civile a livello europeo. Il rafforzamento delle reti transeuropee costituisce in questo campo un elemento importante. Le sovvenzioni possono essere concesse sulla base di un programma di lavoro pluriennale che comprenda una serie di temi o attività.
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Le organizzazioni della società civile costituiscono un elemento importante delle attività in campo civico, dell'istruzione, culturale e politico per la partecipazione alla società. Esse dovrebbero essere capaci di agire e cooperare a livello europeo. Esse dovrebbero inoltre poter partecipare alla formulazione di linee programmatiche attraverso la consultazione. Questa misura darà loro la capacità e la stabilità necessarie per agire in modo transettoriale e orizzontale e per fungere da catalizzatore transnazionale per i loro membri e per la società civile a livello europeo, contribuendo in tal modo alla realizzazione degli obiettivi del programma. Il rafforzamento delle reti transeuropee e delle associazioni europee costituisce in questo campo un elemento importante. Le sovvenzioni possono essere concesse sulla base di un programma di lavoro pluriennale che comprenda una serie di temi o attività. | ||||
Motivazione | |||||
Gli obiettivi del programma dovrebbero fungere da orientamenti per le attività delle organizzazioni della società civile. L'uso dell'espressione "d'interesse generale" può viceversa creare confusione. | |||||
Emendamento 44 Allegato, Parte I, Azione 2, comma 5 | |||||
Le organizzazioni della società civile (organizzazioni non governative, sindacati, federazioni, gruppi di riflessione, ecc.) possono mediante dibattiti, pubblicazioni, azioni di sensibilizzazione e altri progetti transnazionali concreti mobilitare i cittadini o rappresentarne gli interessi. Introdurre o sviluppare la dimensione europea nelle loro attività permetterà alle organizzazioni della società civile di rafforzare le proprie capacità e raggiungere un pubblico più ampio. Una cooperazione diretta tra le organizzazioni della società civile di vari Stati membri contribuirà alla comprensione reciproca di culture e punti di vista diversi, nonché all'individuazione di preoccupazioni e valori comuni. Questo potrà avvenire per mezzo di singoli progetti, ma una strategia a lungo termine avrà maggiore efficacia e permetterà di creare reti e di sinergie. |
Le organizzazioni della società civile (organizzazioni non governative, sindacati, federazioni, gruppi di riflessione, istituzioni che forniscono un'istruzione non formale agli adulti, ecc.) possono mediante dibattiti, pubblicazioni, azioni di sensibilizzazione, attività di formazione e altri progetti transnazionali concreti mobilitare i cittadini o rappresentarne gli interessi. Introdurre o sviluppare la dimensione europea nelle loro attività permetterà alle organizzazioni della società civile di rafforzare le proprie capacità e raggiungere un pubblico più ampio. Una cooperazione diretta tra le organizzazioni della società civile di vari Stati membri contribuirà alla comprensione reciproca di culture e punti di vista diversi, nonché all'individuazione di preoccupazioni e valori comuni. Questo potrà avvenire per mezzo di singoli progetti, ma una strategia a lungo termine avrà maggiore efficacia e permetterà di creare reti e di sinergie. | ||||
Motivazione | |||||
L'espressione "centro d'istruzione per adulti" è sostituita da un'espressione più precisa. Le istituzioni che forniscono un'istruzione non formale agli adulti sono scuole che non forniscono diplomi, non pretendono curriculi e svolgono attività didattica per ogni categoria di persona, a prescindere dal loro livello d'istruzione o di età. Queste istituzioni sono pertanto uno strumento eccellente per attrarre diverse categorie di persone attraverso corsi in cui possono apprendere notizie sull'UE e interessarsi ad essa. | |||||
Il termine "corsi" è sostituto dall'espressione "attività di formazione" che consente l'organizzazione di un più ampio settore di attività. | |||||
Emendamento 45 Allegato, Parte I, Azione 2, comma 6 | |||||
Indicativamente, circa il 30% del bilancio totale assegnato al programma sarà destinato a questa azione. |
Indicativamente, circa il 38% del bilancio totale assegnato al programma sarà destinato a questa azione. | ||||
Motivazione | |||||
L'aumento è dovuto principalmente ad un numero più elevato di progetti avviati dalle organizzazioni della società civile. | |||||
Emendamento 46 Allegato, parte I, Azione 3, comma 2 | |||||
Queste manifestazioni possono consistere nella commemorazione di avvenimenti storici, nella celebrazione di realizzazioni europee, in azioni di sensibilizzazione su temi specifici, in conferenze su scala europea e nell’assegnazione di premi destinati a mettere in luce realizzazioni di rilievo. Sarà incoraggiato il ricorso a nuove tecnologie, in particolare alle tecnologie dell'informazione. |
Queste manifestazioni possono consistere nella commemorazione di avvenimenti storici, nella celebrazione di realizzazioni europee, in manifestazioni artistiche, in azioni di sensibilizzazione su temi specifici, in conferenze su scala europea, eventi sportivi europei a carattere amatoriale e nell’assegnazione di premi destinati a mettere in luce realizzazioni di rilievo. Sarà incoraggiato il ricorso a nuove tecnologie, in particolare alle tecnologie dell'informazione. | ||||
Emendamento 47 Allegato, parte I, azione 3, comma 4 | |||||
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Motivazione | |||||
La direttiva 2004/38/CE costituisce un passo avanti fondamentale verso una vera e propria libera circolazione dei cittadini nell'Unione europea. I cittadini hanno il diritto di essere informati sul contenuto concreto delle nuove disposizioni. |
Emendamento 48
Allegato, parte 1, azione 3, comma 5
Un sostegno strutturale può essere fornito direttamente all'"Association Jean Monnet" e al "Centre européen Robert Schuman", due organismi che perseguono un obiettivo d'interesse generale europeo. |
Un sostegno strutturale può essere fornito direttamente all'"Association Jean Monnet", al "Centre européen Robert Schuman" e alle "Case d'Europa" federate sul piano nazionale ed europeo, organismi che perseguono un obiettivo d'interesse generale europeo. |
Or. es
Motivazione
Il Centro europeo Robert Schuman che promuove l'idea e la memoria di Robert Schuman è anche incaricato di organizzare seminari e attività di formazione in collegamento con la Federazione francese delle "case d'Europa". Occorre pertanto ampliare la possibilità di finanziamento strutturale alle "case d'Europa" federate sul piano nazionale ed europeo, allo scopo di mantenere il carattere transnazionale delle azioni svolte.
Emendamento 49 Allegato, Parte I, Azione 3, comma 6 | |
Indicativamente, circa il 15% del bilancio totale assegnato al programma sarà destinato a questa azione. |
Indicativamente, circa l'8% del bilancio totale assegnato al programma sarà destinato a questa azione. |
Motivazione | |
L'importo previsto per tale azione resta immutato. Diminuisce, tuttavia, la sua percentuale sull'importo complessivo. | |
Emendamento 50 Allegato, parte I, azione 3 bis (nuova) | |
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AZIONE 3 BIS: MEMORIA EUROPEA ATTIVA |
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Potranno essere sostenuti a titolo della presente azione progetti dei seguenti tipi: |
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- progetti per la conservazione dei principali siti e monumenti commemorativi concernenti le deportazioni di massa, gli ex campi di concentramento e altri luoghi di martirio e sterminio di massa del nazismo nonché gli archivi che documentano tali eventi, per mantenere vivo il ricordo delle vittime in tali siti; |
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- progetti intesi a mantenere vivo il ricordo di coloro che, in condizioni estreme, hanno salvato delle persone dall'Olocausto; |
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- progetti per la commemorazione delle vittime di stermini e deportazioni di massa associati allo stalinismo e per la conservazione di monumenti commemorativi ed archivi che documentano tali eventi. I progetti a titolo di tali azioni dovrebbero avere un significato o un elemento transnazionale e favorire la comprensione, tra i popoli europei, dei principi della democrazia, della libertà e del rispetto dei diritti umani. Circa il 4% dell'importo complessivo assegnato al programma è destinato a tale azione. |
Motivazione | |
La commemorazione delle vittime di stermini e deportazioni di massa del nazismo e dello stalinismo non dovrebbe essere utilizzata in modo tale da alimentare la diffidenza tra i popoli, bensì per ricordare a tutti noi i valori di libertà, stato di diritto e rispetto dei diritti umani sui quali l'Europa è costruita. Partendo dal presupposto che saranno sostenuti 60 progetti, ferma restando la media attuale dei livelli di finanziamento, l'importo totale di tale azione rappresenta circa il 4% del budget complessivo. | |
Emendamento 51 Allegato, parte II, comma 2 | |
Il programma applicherà il principio delle partnership pluriennali basate su obiettivi concordati, fondandosi sull'analisi dei risultati, per garantire vantaggi reciproci alla società civile e all'Unione europea. |
Il programma applicherà il principio delle partnership pluriennali basate su obiettivi concordati, fondandosi sull'analisi dei risultati, per garantire vantaggi reciproci alla società civile e all'Unione europea. La durata massima del finanziamento stanziato sulla base di una convenzione unica di sovvenzione a titolo del presente programma è limitata a tre anni. |
Motivazione | |
Il termine per il finanziamento dovrebbe servire ad evitare che, soprattutto attraverso il sostegno strutturale, le organizzazioni divengano troppo dipendenti dal finanziamento UE. | |
Emendamento 52 Allegato, parte II, comma 3 | |
Per alcune azioni potrà essere necessario adottare una gestione indiretta centralizzata. |
Per alcune azioni, in particolare per l'azione 1, potrà essere necessario adottare una gestione indiretta centralizzata. Per la gestione del programma, sarebbe eventualmente opportuno utilizzare le risorse e le strutture di gestione e di applicazione esistenti. |
Motivazione | |
Le risorse e le strutture esistenti a livello nazionale, regionale e locale dovrebbero essere utilizzate nella misura del possibile per evitare duplicazioni e costi più elevati di gestione del programma. | |
Emendamento 53 Allegato, parte II, comma 4 bis (nuovo) | |
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I criteri di selezione stabiliti, unitamente alla tabella di classificazione applicata, sono messi a disposizione di tutti gli operatori interessati. Le domande di finanziamento sono valutate alla luce dei seguenti criteri: |
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- coerenza con l'obiettivo del programma; |
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- qualità delle attività previste, |
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- probabile effetto moltiplicatore di tali attività sul pubblico; |
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- impatto geografico delle attività svolte; |
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- coinvolgimento dei cittadini nell'organizzazione degli organismi interessati. |
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2. Indipendentemente dal fatto che un operatore abbia ottenuto o meno una sovvenzione, i richiedenti hanno il diritto di ricevere le pertinenti informazioni in merito ai motivi della decisione finale. |
Motivazione | |
Una procedura di selezione corretta richiede trasparenza. |
- [1] Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.
MOTIVAZIONE
INTRODUZIONE
L'Unione europea sta attraversando un periodo difficile: la bassa partecipazione dei cittadini alle ultime elezioni del Parlamento europeo è stata particolarmente preoccupante e il trattato costituzionale è stato respinto in Francia e nei Paesi Bassi. Inoltre, i cittadini europei si mostrano sempre più scettici nei confronti della UE e del rapido processo di allargamento.
La Commissione ha istituito il programma "Cittadini per l'Europa" con l'obiettivo di promuovere una cittadinanza europea attiva e di ridurre l'attuale sentimento di insoddisfazione e disaffezione mostrato dai cittadini nei confronti delle istituzioni comunitarie e del processo di integrazione europea. Il programma fa parte della nuova generazione di programmi per il periodo 2007-2013 e si basa sull'esperienza del primo programma comunitario "Partecipazione civica" per il periodo 2004-2006[1]. Il nuovo programma "Cittadini per l'Europa" ha come obiettivo principale quello di promuovere i valori, le realizzazioni e la diversità culturale dell'Europa, per avvicinare i cittadini all'Unione attraverso il consolidamento dei legami esistenti tra questi e le istituzioni comunitarie e la promozione della coesione tra gli europei.
È indispensabile passare subito all'azione: è sempre più marcato lo scetticismo nei confronti dell'Unione e l'attuale allargamento accresce le diversità culturali. Se la UE vuole assicurarsi il sostegno dell'opinione pubblica per le proprie azioni future, deve adottare misure che incoraggino i cittadini a meglio conoscersi tra di loro e a identificarsi nell'integrazione europea nel suo complesso. Per fare ciò, deve essere vicina ai singoli cittadini. Far conoscere agli europei i loro valori comuni senza mettere in questione le differenze esistenti costituirebbe un notevole passo avanti nello sviluppo di un'identità europea. La cittadinanza dell'Unione e la Carta dei diritti fondamentali rappresentano due importanti punti di riferimento in questo senso. Il programma in esame è uno degli strumenti che potrebbero aiutare la UE a conseguire tali obiettivi.
OSSERVAZIONI DEL RELATORE
Il relatore sottolinea l'importanza del programma tanto per l'inclusione della cittadinanza attiva tra le priorità della UE quanto per la promozione dei valori europei. Il programma dovrebbe essere accessibile a tutti i cittadini e non concentrarsi solamente sui gruppi più istruiti e privilegiati. Dovrebbe raggiungere i comuni cittadini e stimolare coloro che mostrano un atteggiamento passivo e scettico a prendere parte attiva all'integrazione europea offrendo loro la possibilità di conoscere le questioni europee e condividere esperienze con persone provenienti da altri Stati membri e da contesti culturali diversi.
Per evidenziare maggiormente il valore che il coinvolgimento dei cittadini nell'integrazione europea riveste per la UE il relatore suggerire di modificare il titolo in "Europa per i cittadini". L'Europa dovrebbe rappresentare uno strumento utile a soddisfare le aspirazioni dei cittadini. Al tempo stesso, la UE dovrebbe garantire che i cittadini siano maggiormente consapevoli delle varie attività promosse dal programma.
Il relatore esprime il timore che alcune organizzazioni abbiano sviluppato un'eccessiva dipendenza dai finanziamenti strutturali che la UE eroga a titolo dell'attuale programma "Partecipazione civica". Pertanto, propone che i finanziamenti del programma offerti nel quadro di ciascuna convenzione di sovvenzione siano limitati a un periodo massimo di 3 anni dopo il quale il beneficiario possa richiedere un rinnovo del finanziamento.
Le azioni 1, 2 e 3 che seguono sono descritte nell'allegato 1 della proposta della Commissione. Gli importi citati si basano sulla scheda finanziaria legislativa.
1) Azione 1
Gemellaggio di città
I gemellaggi di città si sono rivelati uno strumento efficace per unire persone provenienti da comunità locali transfrontaliere e promuovere la comprensione reciproca tra i cittadini di tutta Europa[2]. Il relatore propone di aumentare da 8 900 ad almeno 10 000 il numero delle "riunioni di cittadini" nell'ambito della misura "Gemellaggio di città" tra il 2007 e il 2013. Il gemellaggio non dovrebbe essere ad appannaggio esclusivo dell'elite amministrativa e politica della comunità interessata. Il relatore mette in rilievo l'importanza delle riunioni di cittadini in quanto rappresentano lo strumento più valido previsto da questa misura per coinvolgere i cittadini comuni nelle iniziative di gemellaggio di città.
Progetti dei cittadini
I progetti dei cittadini sono finalizzati al coinvolgimento dei cittadini in iniziative o dibattiti su tematiche comuni europee e a allo sviluppo della comprensione reciproca. Il relatore sottolinea che a tale scopo è possibile rivolgersi a un pubblico più vasto garantendo l'ammissibilità a questa misura a uno spettro più ampio di organizzazioni tra cui, nello specifico, circoli e associazioni che operano a livello locale. In particolare, il relatore sottolinea l'importanza dei circoli sportivi amatoriali a livello locale. La partecipazione di tali circoli rappresenta uno strumento efficace per coinvolgere le persone nell'ambito di eventi e azioni organizzati in comune, al fine di promuovere la tolleranza, la comprensione reciproca e la lotta contro il razzismo. In tal modo è inoltre possibile rivolgersi a quanti mostrano un atteggiamento passivo o addirittura euroscettico. Considerata la limitatezza degli strumenti disponibili per rivolgersi ai comuni cittadini e coinvolgerli è necessario prevedere un elevato livello di sostegno per tale misura. Il relatore suggerisce che siano finanziati in media 60 progetti di questo tipo all'anno invece dei 13 proposti dalla Commissione.
2) Azione 2
Sostegno strutturale alle organizzazioni della società civile a livello europeo
La società civile partecipa alla definizione delle politiche europee su una vasta gamma di questioni. Mantenere uno stretto legame con le organizzazioni della società civile va pertanto nell'interesse delle istituzioni comunitarie. Al fine di conseguire un grado più elevato di attività di livello transnazionale nell'ambito della società civile, occorre promuovere la creazione di reti europee. A tale scopo il relatore suggerisce di aumentare gli stanziamenti annuali della misura dai 15 previsti dalla Commissione a 25.
Sostegno di progetti avviati dalle organizzazioni della società civile
Le organizzazioni della società civile, che sono presenti dal livello di base a quello nazionale, sono un elemento essenziale della società europea attiva e garantiscono la partecipazione dei cittadini alla vita sociale della comunità, della regione o dello Stato. Il relatore sottolinea l'importanza di includere nel campo di applicazione di tale misura organismi quali i centri di formazione per adulti. I centri di formazione per adulti sono scuole extracurricolari senza titoli di ammissione che sono aperte a tutti a prescindere dall'età e dal livello di istruzione. Propongono agli interessati corsi serali su materie di ogni tipo. Tali centri rappresentano un ottimo strumento per coinvolgere i comuni cittadini e fare sì che si interessino a questioni correlate alla UE e all'identità, alla storia e alla cultura europea, anche mediante l'uso di materiale elaborato da gruppi di riflessione europei. Risulta pertanto importante sostenere le attività organizzate da tali centri e incentivare le reti europee tra centri in modo da istituire uno scambio delle migliori prassi e sviluppare nuovi strumenti didattici. Il relatore propone di sostenere 100 progetti all'anno in luogo di 85 come proposto dalla Commissione.
3) Azione 3
Il relatore appoggia l'idea di includere eventi di grande visibilità, studi e strumenti di informazione nel programma in questione, così come propone la Commissione.
4) Azione 4
Memoria europea attiva
Il relatore concorda con la proposta di includere la tutela dei luoghi della memoria correlati alle deportazioni e agli stermini di massa del nazismo e dello stalinismo nel programma, prevista in origine nell'ambito del programma Cultura 2007. L'obiettivo di questa nuova azione è quello di fornire un supporto ai progetti per la commemorazione delle vittime delle deportazioni e degli stermini di massa del nazismo e dello stalinismo. Il relatore suggerisce di finanziare solo i luoghi della memoria del nazismo e dello stalinismo, visto che l'impatto di tali regimi totalitari si è sentito in tutta Europa e non solo in un singolo paese. Il finanziamento di tale iniziativa si attua nell'ambito di una nuova azione aggiunta al programma in questione. Al momento, la Commissione eroga 800 000 euro all'anno per il finanziamento dei luoghi della memoria correlati ai campi di concentramento nazisti. Ciò implica che solo circa 30 progetti ricevono un cofinanziamento su base annua. Poiché l'ambito dei finanziamenti dovrebbe essere esteso anche ai luoghi della memoria concernenti il periodo stalinista, il relatore propone di elevare il numero di progetti a 60 all'anno.
5) Gestione
Il relatore rileva che la gestione del programma dovrebbe essere efficiente e trasparente. Andrebbero evitate le pratiche burocratiche e le restrizioni superflue nell'ambito delle procedure di attuazione. Il relatore rimarca che si dovrebbero applicare criteri di selezione ben definiti nella valutazione delle candidature da parte della Commissione, e propone che venga applicata una gestione centralizzata indiretta se le risorse e le strutture amministrative esistenti sono disponibili a livello nazionale, regionale o locale.
6) Bilancio
Il programma in questione figura alla rubrica 3 delle prospettive finanziarie 2007-2013. Il bilancio totale proposto per il programma è di 235 milioni di euro per il periodo 2007-2013; il bilancio annuale per le quattro azioni risulta quindi di soli 29 milioni di euro, escluse le spese amministrative. Tale importo non è sufficiente per conseguire gli ambiziosi obiettivi del programma e non ne rispecchia l'effettiva importanza in quanto strumento volto a rendere coscienti i cittadini della loro identità europea e dei valori comuni, oltre che ad accrescere il sostegno all'integrazione europea in generale. Occorre rilevare inoltre che il programma è aperto a 36 paesi: gli Stati membri, i paesi candidati, i paesi del SEE e quelli dei Balcani occidentali. È necessario quindi disporre di una dotazione sufficiente a conseguire gli obiettivi del programma.
Il relatore propone una ripartizione del bilancio in questi termini: il 40% circa all'Azione 1 (come proposto dalla Commissione), il 38% circa all'Azione 2 (rispetto al 30% della proposta), l'8% circa all'Azione 3 (rispetto al 15% della proposta) e il 4% circa per la nuova azione 4. Il restante 10% del bilancio copre le spese amministrative.
Bilancio proposto dal relatore (milioni di euro)
Azione 1 – Cittadini attivi per l'Europa |
Per misura |
Per azione |
|
|
117, 57 |
1. Gemellaggio di città |
107, 29 | |
2. Progetti dei cittadini |
10, 28 | |
Azione 2 – Una società civile attiva in Europa |
|
111, 43 |
1. Sostegno strutturale ai gruppi di riflessione |
19,95 | |
2. Sostegno strutturale alle organizzazioni della società civile |
35,48 | |
3. Progetti della società civile |
56,00 | |
Azione 3 – Insieme per l'Europa |
|
24,19 |
1. Eventi di grande visibilità |
17, 5 | |
2. Studi |
1,73 | |
3. Diffusione e informazione |
4,96 | |
Azione 4 – Memoria europea attiva |
10,96 |
10,96 |
SUBTOTALE |
|
264, 15 |
Spese amministrative |
|
27, 53 |
TOTALE |
|
291,68 |
Tenendo conto di tutte le modifiche proposte dal relatore, compresa la nuova Azione 4, l'importo complessivo del bilancio ammonterebbe a circa 291,68 milioni di euro. Si tratta del minimo assoluto necessario per far sì che il programma risulti efficace e conferisca un certo valore aggiunto.
PARERE della commissione per i bilanci (3.2.2006)
destinato alla commissione per la cultura e l'istruzione
sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce, per il periodo 2007-2013, il programma "Cittadini per l’Europa" mirante a promuovere la cittadinanza europea attiva
(COM(2005)0116 – C6‑0101/2005 – 2005/0041(COD))
Relatrice per parere: Neena Gill
(Traduzione esterna)
BREVE MOTIVAZIONE
Presentazione
Il programma "Cittadini per l'Europa" rientra nell'ambito delle misure volte a incoraggiare le istituzioni dell'Unione a promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e al processo di formazione delle decisioni. A tale proposito il programma mira a rendere i cittadini europei consapevoli dei loro doveri prendendo parte attiva al processo dell'integrazione europea, sviluppando un senso di appartenenza e un'identità europea.
Le azioni proposte si incentreranno sui seguenti punti[1]:
– dare ai cittadini la possibilità di interagire e partecipare alla costruzione di un'Europa sempre più vicina, unita nella sua diversità culturale e da questa arricchita (Azione 1 – Cittadini attivi per l'Europa);
– sviluppare un'identità europea, fondata su valori, una storia e una cultura comuni (Azione 2 – Una società civile attiva in Europa);
– migliorare la comprensione reciproca dei cittadini europei rispettando e valorizzando la diversità culturale e contribuendo al dialogo interculturale (Azione 3 – Insieme per l'Europa).
Mezzi finanziari
Il costo del programma per il periodo 2007-2013 ammonta a 235 milioni di euro. La gestione sarà curata essenzialmente dalla DG Istruzione e cultura; poiché tuttavia è intensa l'interazione con altre DG (JLS o PRESS) le azioni saranno realizzate in stretta collaborazione in modo da garantire una sinergia efficace.
Per l'azione 1 – Cittadini attivi per l'Europa, che comprende il programma sul gemellaggio di città, è previsto uno stanziamento di 102 milioni di euro, pari al 43% della dotazione;
per l'azione 2 – Una società civile attiva in Europa, che comprende l'erogazione di un sostegno strutturale a varie organizzazioni tra cui Notre Europe o il Movimento europeo, è previsto uno stanziamento di 80,73 milioni di euro, pari al 34,35% della dotazione;
per l'azione 3 – Insieme per l'Europa, infine, è previsto uno stanziamento di 24,19 milioni di euro su un periodo di 7 anni.
Commenti
La relatrice per parere prende atto della proposta pur evidenziandone la mancanza di ambizione e immaginazione; propone l'istituzione di un premio per la regione che ogni anno eccelle nella promozione della cittadinanza europea.
Ribadisce inoltre che è essenziale che la Commissione assicuri l'accesso al programma a tutti i soggetti interessati comprese le ONG, i gruppi di riflessione, le reti europee e le fondazioni indipendenti attive nelle tematiche europee, come richiesto nel quadro del bilancio per il 2006. In questo modo si potrà informare adeguatamente la società civile e sviluppare nei cittadini il senso di appartenenza a ideali europei comuni.
La relatrice per parere ricorda che lo stanziamento assegnato al programma è indicativo e a tempo debito dovrà essere sottoposto a controllo e valutazione per garantire uno scrutinio democratico.
EMENDAMENTI
La commissione per i bilanci invita la commissione per la cultura e l'istruzione, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti:
Progetto di risoluzione legislativa
Emendamento 1 Paragrafo 1 bis (nuovo) | |
1 bis. Sottolinea che gli stanziamenti indicati nella proposta legislativa per il periodo successivo al 2006 dipendono dalla decisione relativa al prossimo quadro finanziario pluriennale; | |
Emendamento 2 Paragrafo 1 ter (nuovo) | |
1 ter. Chiede alla Commissione di presentare ove opportuno una proposta mirante ad adeguare l'importo di riferimento finanziario del presente programma una volta che sia stato adottato il prossimo quadro finanziario pluriennale; | |
Motivazione | |
L'importo di riferimento finanziario non può essere definito fintanto che non sia stata adottata la prospettiva finanziaria. Una volta che questa sia stata adottata, la Commissione dovrebbe presentare una proposta legislativa per determinare l'importo di riferimento conformemente al massimale fissato nel quadro finanziario. |
Proposta di decisione
Testo della Commissione[2] | Emendamenti del Parlamento | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 3 Considerando 14 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
(14) Il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[3] (qui di seguito: "il regolamento finanziario") e il regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d'esecuzione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[4], che tutelano gli interessi finanziari della Comunità, devono essere applicati tenendo conto dei principi della semplicità e della coerenza nella scelta degli strumenti di bilancio, della limitazione del numero di casi in cui la Commissione ha la responsabilità diretta della loro attuazione e gestione, nonché della necessaria proporzionalità tra l’entità delle risorse e l’onere amministrativo connesso al loro impiego. È anche necessario prevedere disposizioni specifiche per l'applicazione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio e delle sue modalità d'esecuzione e le deroghe a questi testi rese necessarie dalle caratteristiche dei beneficiari e dalla natura delle azioni. |
(14) Il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[5] (qui di seguito: "il regolamento finanziario") e il regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d'esecuzione del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio[6], che tutelano gli interessi finanziari della Comunità, devono essere applicati tenendo conto dei principi della semplicità e della coerenza nella scelta degli strumenti di bilancio, della limitazione del numero di casi in cui la Commissione ha la responsabilità diretta della loro attuazione e gestione, nonché della necessaria proporzionalità tra l’entità delle risorse e l’onere amministrativo connesso al loro impiego. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 4 Articolo 2, alinea | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il programma persegue i seguenti obiettivi specifici, che sono realizzati su base transnazionale: |
Il programma persegue i seguenti obiettivi specifici, in linea con gli obiettivi fondamentali del trattato, che sono realizzati su base transnazionale: | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 5 Articolo 5 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il programma è accessibile a tutti i soggetti che promuovono la cittadinanza europea attiva, in particolare alle comunità locali, ai centri di ricerca sulle politiche europee (gruppi di riflessione), ai gruppi di cittadini e ad altre organizzazioni della società civile, quali le organizzazioni non governative, le piattaforme, le reti, le associazioni e federazioni, i sindacati. |
Il programma è accessibile a tutti i soggetti che promuovono la cittadinanza europea attiva, in particolare alle comunità locali, ai centri di ricerca sulle politiche europee (gruppi di riflessione), alle fondazioni europee attive nel settore delle problematiche europee, quale il Movimento europeo, ai gruppi di cittadini e ad altre organizzazioni della società civile, quali le organizzazioni non governative, le piattaforme, le reti, le associazioni e federazioni, i sindacati. L'accesso ai finanziamenti sarà agevolato dall'applicazione del principio di proporzionalità per quanto attiene ai documenti da fornire e dalla creazione di una banca dati per la presentazione delle domande. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Le fondazioni europee servono da canale per promuovere la comprensione della cittadinanza europea e suscitare l'interesse al riguardo. Inoltre, occorre semplificare metodi e procedure per accelerare la trasparenza della procedura di selezione e facilitare l'accesso al programma. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 6 Articolo 8, paragrafo 2 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
2. Qualora sia fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 4 e 7 della decisione 1999/468/CE, nel rispetto delle disposizioni dell'articolo 8 della stessa. Il periodo di cui all'articolo 4, paragrafo 3 della decisione 1999/468/CE è di due mesi. |
soppresso | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Gli articoli 3 e 7 della decisione 1999/468/CE riflettono l'approccio "comitatologico" preferito dal Parlamento europeo, laddove l'articolo 4 non assicura il ruolo del Parlamento. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 7 Articolo 9, paragrafo 2 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
2. Il programma può condividere risorse con altri strumenti della Comunità e dell'Unione per realizzare azioni corrispondenti agli obiettivi comuni al programma e a questi altri strumenti. |
2. Il programma condivide risorse con altri strumenti della Comunità e dell'Unione e segue i nuovi orientamenti sull'informazione per realizzare azioni corrispondenti agli obiettivi comuni al programma e a questi altri strumenti. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
A seguito dell'avvio di due principali piani di informazione (Piano d'azione e Piano D per democrazia, dialogo e dibattito) è importante che tutte le azioni che si rivolgono al cittadino europeo e attuate dalla Commissione seguano la stessa direzione. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 8 Articolo 10, paragrafo 1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1. La dotazione finanziaria per l'attuazione del presente programma, per il periodo di cui all'articolo 1, è di 235 milioni di euro. |
1. La dotazione finanziaria indicativa per l'attuazione del presente programma, per il periodo di 7 anni dal 1° gennaio 2007 di cui all'articolo 1, paragrafo 1, è di 235 milioni di euro. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'importo di riferimento finanziario rappresenta un minimo e serve da orientamento soltanto fintanto che non sia stata adottata la prospettiva finanziaria. Una volta che essa sia stata adottata la Commissione presenta una proposta legislativa per determinare l'importo di riferimento conformemente al massimale fissato nel quadro finanziario (cfr. emendamento alla risoluzione legislativa). | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 9 Articolo 10, paragrafo 2 bis (nuovo) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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2 bis. La spesa amministrativa complessiva del programma, comprese le spese interne e gestionali per l'Agenzia esecutiva, dovrebbe essere proporzionata ai compiti previsti nel programma in questione e sottoposta alla decisione delle autorità di bilancio e legislative. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Gli stanziamenti destinati all'Agenzia esecutiva dovrebbero conformarsi alle disposizioni del Codice di condotta concernente l'istituzione di agenzie esecutive e al regolamento del Consiglio n. 58/2003 che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate dello svolgimento di alcuni compiti relativi alla gestione dei programmi comunitari. Ciò garantirà l'adeguato finanziamento delle azioni a titolo del programma. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Emendamento 10 Articolo 13, paragrafo 3, lettere a), b) e c) | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
a) una relazione intermedia di valutazione sui risultati ottenuti e sugli aspetti qualitativi e quantitativi dell'attuazione del programma entro il 31 dicembre 2010; |
a) una relazione intermedia di valutazione sull'efficacia del programma e sugli aspetti qualitativi e quantitativi dell'attuazione del programma tre anni dopo la sua adozione; | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
b) una comunicazione sulla continuazione del programma entro il 31 dicembre 2011; |
b) una comunicazione sulla continuazione del programma quattro anni dopo la sua adozione; | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
c) una relazione di valutazione ex-post entro il 31 dicembre 2015. |
c) una continua valutazione dettagliata sull'attuazione e sui risultati del programma, alla fine della sua attuazione entro il 31 dicembre 2015. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Motivazione | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il programma deve essere controllato e valutato ad intervalli opportuni, in modo da garantire lo scrutinio democratico. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
PROCEDURA | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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PARERE della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (6.3.2006)
destinato alla commissione per la cultura e l'istruzione
sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce, per il periodo 2007-2013, il programma "Cittadini per l’Europa" mirante a promuovere la cittadinanza europea attiva
(COM(2005)0116 – C6‑0101/2005 – 2005/0041(COD))
Relatore per parere: Giusto Catania
EMENDAMENTI
La commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni invita la commissione per la cultura e l'istruzione, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti:
Testo della Commissione[1] | Emendamenti del Parlamento |
Emendamento 1 Considerando 1 | |
(1) La cittadinanza dell'Unione deve costituire lo status fondamentale dei cittadini degli Stati membri. |
(1) La cittadinanza dell'Unione, complemento della cittadinanza nazionale, mira a rafforzare e promuovere l'identità europea, coinvolgendo sempre più nel processo di integrazione europea i cittadini, compresi i cittadini dell'Unione residenti al di fuori del suo territorio. |
Motivazione | |
La cittadinanza europea, secondo i trattati vigenti, non è lo status fondamentale dei cittadini degli Stati Membri. | |
Emendamento 2 Considerando 2 | |
(2) La Comunità, nel rispetto del principio di sussidiarietà, deve incoraggiare i cittadini europei a trarre pienamente profitto da tutti gli aspetti della cittadinanza dell'Unione europea. |
(2) La Comunità, nel rispetto del principio di sussidiarietà, deve incoraggiare i cittadini europei a trarre pienamente profitto da tutti gli aspetti della cittadinanza dell'Unione europea, compresi i diritti che essa conferisce. |
Motivazione | |
Dal punto di vista della cittadinanza dell'Unione, è importante che i cittadini conoscano anche i diritti che essa conferisce loro. Ciò è importante altresì dal punto di vista della costruzione di un'Unione in cui i cittadini siano consapevoli dei propri diritti. | |
Emendamento 3 Considerando 3 | |
(3) Affinché i cittadini diano il loro pieno appoggio all'integrazione europea occorre perciò dare maggiore rilievo ai valori, alla storia e alla cultura che li accomunano come elementi chiave della loro appartenenza ad una società fondata sui principi di libertà, democrazia e rispetto dei diritti dell'uomo, nel rispetto della loro diversità. |
(3) Affinché i cittadini diano il loro pieno appoggio all'integrazione europea occorre perciò dare maggiore rilievo ai valori, alla storia, alla cultura e alle tradizioni che li accomunano come elementi chiave della loro appartenenza ad una società fondata sui principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti dell'uomo e solidarietà sociale, nel rispetto della loro diversità conformemente al principio dell'unità nella diversità. |
Motivazione | |
Il principio dell'"unità nella diversità" esprime efficacemente il concetto fondamentale dell'Unione europea, che dovrebbe incoraggiare i cittadini europei ad identificarsi in quanto tali senza alcun bisogno di temere che la diversità – la quale è un importante valore europeo – possa essere messa in pericolo. Le tradizioni costituiscono valori importanti, che spesso oltrepassano le frontiere nazionali e che, insieme, possono contribuire a forgiare l'identità europea, basata sulla creazione dell'unità a partire dalla diversità. La solidarietà sociale è forse il valore più caratteristico della cultura europea: rappresenta infatti una parte organica dell'eredità europea, e preservarla è della massima importanza. | |
Emendamento 4 Considerando 4 | |
(4) Per avvicinare l'Europa ai suoi cittadini e permettere a questi di partecipare pienamente alla costruzione di un'Europa sempre più vicina, è necessario rivolgersi a tutti i cittadini e promuovere la loro partecipazione a scambi e ad attività di cooperazione di carattere transnazionale, per contribuire a sviluppare il senso di appartenenza a ideali europei comuni. |
(4) Per avvicinare l'Europa ai suoi cittadini e permettere a questi di partecipare pienamente e a tutti i livelli alla costruzione di un'Europa sempre più vicina, è necessario rivolgersi a tutti i cittadini e promuovere la loro partecipazione e quella delle organizzazioni della società civile a scambi, programmi culturali, discussioni ed attività di cooperazione di carattere transnazionale, per contribuire a sviluppare il senso di appartenenza a ideali, principi e valori europei comuni. |
Motivazione | |
È importante che il programma funzioni efficacemente a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, a seconda di quale livello è il più adeguato allo scopo di conseguire il risultato auspicato. I programmi dovrebbero essere rivolti non soltanto ai singoli cittadini ma anche alle organizzazioni della società civile. Ciò spesso contribuisce a raggiungere il risultato desiderato e può determinare un effetto moltiplicatore. Un altro obiettivo importante è la promozione dei principi e valori comuni europei. Anche i programmi culturali e le opportunità di discussione (ad esempio conferenze) potrebbero rivelarsi strumenti molto utili. | |
Emendamento 5 Considerando 4 bis (nuovo) | |
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(4 bis) Per rendere partecipi i cittadini all'Europa è necessario informarli sui concreti diritti di cittadinanza europea, come quelli legati alla libertà di circolare e soggiornare sul territorio degli Stati membri, in particolare a seguito dell'entrata in vigore della direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri1. ________________________ 1 GU L 158 del 30.4.2004, pag. 77. |
Motivazione | |
La direttiva 2004/38/CE costituisce un passo avanti fondamentale verso una vera e propria libera circolazione dei cittadini nell'Unione europea. I cittadini hanno il diritto di essere informati sul contenuto concreto delle nuove disposizioni legislative. | |
Emendamento 6 Considerando 7 | |
(7) Con decisione del 26 gennaio 2004 il Consiglio ha istituito un programma d'azione comunitaria per la promozione della cittadinanza europea attiva (partecipazione civica), che ha confermato la necessità di promuovere un dialogo intenso con le organizzazioni della società civile e i comuni e di sostenere la partecipazione attiva dei cittadini. |
(7) Con decisione del 26 gennaio 2004 il Consiglio ha istituito un programma d'azione comunitaria per la promozione della cittadinanza europea attiva (partecipazione civica), che ha confermato la necessità di promuovere un dialogo intenso con le organizzazioni della società civile e i comuni e di sostenere la partecipazione attiva dei cittadini. Tale dialogo deve rivolgersi anche alle organizzazioni che rappresentano i cittadini dei paesi terzi residenti nell'Unione europea. |
Motivazione | |
La Commissione europea ha chiarito che anche le organizzazioni di cittadini di paesi terzi residenti nell'Unione europea possono partecipare ai progetti che rientrano nel presente programma. | |
Emendamento 7 Considerando 7 bis (nuovo) | |
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(7 bis) La condivisione della comune cittadinanza europea deve sempre più rinsaldare le relazioni fra i cittadini degli Stati membri ed essere presa in considerazione dai legislatori nazionali e regionali, dalle autorità locali e da quanti sono chiamati a proteggere a livello nazionale i diritti di cittadinanza, siano essi le autorità preposte alla sicurezza o alla tutela giurisdizionale che quelle proposte alla loro assistenza giuridica come i difensori civici e gli ombusdman; è quindi interesse dell'Unione europea promuovere il dialogo e lo scambio delle migliori esperienze fra queste autorità e le loro reti di contatto a livello europeo. |
Emendamento 8 Considerando 8 | |
(8) Le organizzazioni della società civile di livello europeo, nazionale e regionale svolgono un’importante funzione di tramite con i cittadini. Occorre quindi sostenere la cooperazione transnazionale tra di loro. |
(8) Le organizzazioni della società civile di livello europeo, nazionale e regionale svolgono un’importante funzione di tramite con i cittadini in quanto ne rappresentano gli interessi. Occorre quindi sostenere la cooperazione transnazionale tra di loro. |
Emendamento 9 Articolo 1, paragrafo 2, trattino 2 | |
– sviluppare un'identità europea, fondata su valori, una storia e una cultura comuni; |
– sviluppare e rafforzare un'identità europea, fondata su valori, una storia, una cultura comuni e una cittadinanza europea, fonte della legittimità delle istituzioni; |
Emendamento 10 Articolo 1, paragrafo 2, trattino 3 | |
– migliorare la comprensione reciproca dei cittadini europei rispettando e valorizzando la diversità culturale e contribuendo al dialogo interculturale. |
– migliorare la comprensione reciproca dei cittadini europei – indipendentemente da loro luogo di residenza, compresi quanti risiedono al di fuori del territorio dell'Unione – rispettando, valorizzando e sostenendo la diversità culturale nonché contribuendo al dialogo interculturale. |
Motivazione | |
La cittadinanza della UE garantisce i medesimi diritti a tutti i cittadini dell'Unione, indipendentemente dal loro luogo di residenza. Tuttavia, data la particolare situazione di coloro che risiedono fuori del territorio dell'Unione, occorre adottare le misure necessarie per garantire a questi ultimi il pieno esercizio e la piena efficacia dei loro diritti in quanto cittadini dell'Unione. | |
Emendamento 11 Articolo 1, paragrafo 2, trattino 3 bis (nuovo) | |
|
– incoraggiare i cittadini europei a considerare l'Unione europea e le sue istituzioni, politiche ed azioni come appartenenti a loro stessi, e ad essere in grado di identificarsi con esse; |
Motivazione | |
Gli sviluppi negativi nel funzionamento dell'Unione europea, come la maniera in cui si è bloccato il processo costituzionale, sono in parte dovuti al fatto che i cittadini europei non considerano sufficientemente l'Unione europea e le sue istituzioni, politiche ed azioni come appartenenti a loro stessi e non riescono ad identificarvisi come dovrebbero essere in grado di fare. Aiutare i cittadini a riuscire a farlo è della massima importanza per il futuro dell'Unione europea, l'evoluzione dell'integrazione e la creazione di un'Europa dei cittadini. | |
Emendamento 12 Articolo 1, paragrafo 2, trattino 3 ter (nuovo) | |
|
- rafforzare la presa in considerazione delle esigenze legate alla cittadinanza europea da parte delle istituzioni nazionali, regionali e locali, siano esse elettive, giurisdizionali o di assistenza ai cittadini. |
Emendamento 13 Articolo 2, lettera b bis) (nuova) | |
|
b bis) promuovere lo scambio di esperienze per quanto concerne la cittadinanza europea fra autorità elettive locali, regionali e nazionali, nonché fra le autorità preposte alla tutela giurisdizionale e all'assistenza amministrativa dei cittadini, rafforzando la cooperazione transfrontaliera e creando reti europee di contatto o rafforzando quelle esistenti; |
Emendamento 14 Articolo 2, lettera d) | |
(d) favorire l'integrazione equilibrata dei cittadini e delle organizzazioni della società civile di tutti gli Stati membri, contribuendo al dialogo interculturale e mettendo in evidenza la diversità e l'unità dell'Europa, con un'attenzione particolare per le attività che coinvolgano gli Stati membri di recente adesione. |
(d) favorire l'integrazione e la cooperazione equilibrata dei cittadini e delle organizzazioni della società civile, delle associazioni, delle reti di cittadini di tutti gli Stati membri, contribuendo a favorire l'integrazione europea e al dialogo interculturale e mettendo in evidenza la diversità e l'unità dell'Europa, con un'attenzione particolare per le attività che coinvolgano gli Stati membri di recente adesione e per lo sviluppo e il sostegno di relazioni più strette tra i loro cittadini, nonché tra le organizzazioni della società civile e delle minoranze. |
Motivazione | |
Oltre all'integrazione, è importante anche la cooperazione – in quanto interazione. È altresì importante sviluppare e sostenere relazioni più strette tra i cittadini degli Stati membri di recente adesione nonché tra le organizzazioni della società civile e delle minoranze di tali Stati, il che contribuirà anche a riflettere un'Europa della diversità ed i valori e gli obiettivi del trattato costituzionale. Si veda anche la motivazione dell'emendamento 13. | |
Emendamento 15 Articolo 3, paragrafo 1, lettera a) trattino -1(nuovo) | |
|
- sostegno della cooperazione transfrontaliera delle autorità nazionali che tutelano i diritti dei cittadini e sostegno di iniziative o reti di collegamento fra Corti costituzionali, Corti supreme, Corti di cassazione, Consigli di stato, Consigli superiori della magistratura e Difensori civici (Ombudsman). |
Emendamento 16 Articolo 3, paragrafo 1, lettera b), trattino 2 | |
– sostegno strutturale alle organizzazioni della società civile a livello europeo; |
– sostegno strutturale alle organizzazioni della società civile, alle associazioni, alle reti a livello europeo; |
Motivazione | |
Vedi motivazione all'articolo 2, lettera d). | |
Emendamento 17 Articolo 3, lettera c), trattino 1 | |
– eventi di grande visibilità, come commemorazioni, premi, conferenze su scala europea; |
– eventi di grande visibilità, come commemorazioni, concerti, premi, conferenze su scala europea; |
Motivazione | |
Anche i concerti contribuiscono a sviluppare il senso di appartenenza comune. | |
Emendamento 18 Articolo 3, lettera c), trattino 2 | |
– studi, indagini e sondaggi d'opinione; |
– studi, ricerche, indagini e sondaggi d'opinione; |
Motivazione | |
Ricerche sulla cittadinanza costituiscono un'azione importante da finanziare nell'azione "Insieme per l'Europa". | |
Emendamento 19 Articolo 3, paragrafo 1, lettera c bis) (nuova) | |
|
c bis) Memoria europea attiva, comprendente: |
|
– sostegno di progetti intesi a commemorare le vittime di deportazioni e stermini di massa compiuti da nazisti e stalinisti, nonché le vittime di tutte le dittature e guerre civili in Europa. |
Motivazione | |
Nel ventesimo secolo i paesi dell'Europa meridionale hanno subito regimi dittatoriali e guerre civili, che in larga misura presentano caratteristiche comuni. La stabilizzazione della democrazia in Spagna, in Grecia e in Portogallo è stata raggiunta in gran parte grazie alla loro adesione alla Comunità europea. Un'azione comunitaria volta a preservare la memoria dei luoghi principali e delle vittime di questi periodi storici dimostrerebbe il sostegno che l'Unione europea offre ai suoi cittadini e conferirebbe maggiore visibilità al programma. Date le caratteristiche comuni dei regimi dittatoriali in questi tre Stati, i progetti sostenuti nel quadro di tale azione presenteranno un elemento transnazionale. | |
Emendamento 20 Articolo 5 | |
Il programma è accessibile a tutti i soggetti che promuovono la cittadinanza europea attiva, in particolare alle comunità locali, ai centri di ricerca sulle politiche europee (gruppi di riflessione), ai gruppi di cittadini e ad altre organizzazioni della società civile, quali le organizzazioni non governative, le piattaforme, le reti, le associazioni e federazioni, i sindacati. |
Il programma è accessibile a tutti i soggetti che promuovono la cittadinanza europea attiva, in particolare ai gruppi civici e alle autorità locali, ai centri di ricerca sulle politiche europee (gruppi di riflessione), alle organizzazioni che tutelano gli interessi delle minoranze, ai gruppi di cittadini e ad altre organizzazioni della società civile, quali le organizzazioni non governative, le organizzazioni dei cittadini dell'Unione europea residenti al di fuori del suo territorio, le piattaforme, le reti, le associazioni e federazioni, i sindacati, le associazioni di cittadini dei paesi terzi residenti nell'Unione europea, nonché le reti di collegamento europee fra autorità nazionali preposte alla tutela dei diritti dei cittadini. |
Motivazione | |
Nello spirito dei valori e degli obiettivi del trattato costituzionale, possiamo dire che le minoranze europee sono un fattore importante per un'Europa fondata sull'"unità nella diversità". Gli strumenti succitati promuoveranno un senso di comunità in Europa e di cooperazione transfrontaliera che arricchirà l'identità europea. Dal momento che ciò non si può fare efficacemente a livello di Stati membri, si genererà in ogni caso un valore aggiunto a livello di politica e cooperazione europea, nello spirito del principio di sussidiarietà. | |
Emendamento 21 Articolo 6 | |
Il programma può comprendere attività svolte in comune con organizzazioni internazionali operanti nel settore della cittadinanza attiva, quali il Consiglio d'Europa e l'Unesco, sulla base di contributi comuni e conformemente al regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio e alle norme proprie di ogni istituzione od organizzazione. |
Il programma può comprendere o includere attività svolte in comune con organizzazioni internazionali operanti nel settore della cittadinanza attiva – e, in questo settore, in particolare della cittadinanza europea – quali il Consiglio d'Europa e l'Unesco, sulla base di contributi comuni e conformemente al regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio e alle norme proprie di ogni istituzione od organizzazione. |
Motivazione | |
Il programma può non solo comprendere le suddette forme di cooperazione, ma anche includerle. Nel settore della cittadinanza attiva, naturalmente, la questione della cittadinanza europea riveste particolare importanza per il programma. | |
Emendamento 22 Articolo 9, paragrafo 1 | |
1. La Commissione assicura la coerenza e la complementarità tra il presente programma e gli strumenti in altri settori d'azione della Comunità, in particolare l'istruzione, la formazione professionale, la cultura, lo sport, i diritti e le libertà fondamentali, l'inclusione sociale, l'uguaglianza tra i sessi, la lotta contro la discriminazione, la ricerca e l'azione esterna della Comunità, in particolare nel contesto della politica europea di vicinato. |
1. La Commissione assicura la coerenza e la complementarità tra il presente programma e gli strumenti in altri settori d'azione della Comunità, in particolare l'istruzione, la formazione professionale, la cultura, lo sport, i diritti e le libertà fondamentali, l'inclusione sociale, l'uguaglianza tra i sessi, la lotta contro le discriminazioni, il razzismo e la xenofobia, la ricerca e l'azione esterna della Comunità, in particolare nel contesto della politica europea di vicinato. |
Emendamento 23 Articolo 11, paragrafo 2 | |
2. Il sostegno finanziario prende la forma di sovvenzioni a persone giuridiche. In alcuni casi possono essere concesse sovvenzioni a persone fisiche, a norma dell'articolo 114, paragrafo 1, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio. |
2. Il sostegno finanziario prende la forma di sovvenzioni a persone giuridiche o associazioni europee di istituzioni pubbliche nazionali operanti nell'ambito della tutela dei cittadini. In alcuni casi possono essere concesse sovvenzioni a persone fisiche, a norma dell'articolo 114, paragrafo 1, del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio. |
Emendamento 24 Articolo 13, paragrafo 2 | |
2. La Commissione assicura una valutazione regolare, esterna e indipendente dal programma. |
2. La Commissione assicura una valutazione regolare, esterna e indipendente dal programma e informa regolarmente le commissioni competenti del Parlamento europeo. |
Emendamento 25 Allegato, titolo I, azione 1, alinea | |
Questa azione costituisce la parte del programma imperniata in modo specifico su attività che implicano, direttamente o indirettamente, i cittadini. Si tratta di attività che rientrano nei seguenti due tipi di misure: |
Questa azione costituisce la parte del programma imperniata in modo specifico su attività che implicano, direttamente o indirettamente, i cittadini dell'Unione, sia che risiedano all'interno o all'esterno del territorio dell'Unione. Si tratta di attività che rientrano nei seguenti due tipi di misure: |
Motivazione | |
La cittadinanza della UE garantisce i medesimi diritti a tutti i cittadini dell'Unione, indipendentemente dal loro luogo di residenza. Tuttavia, data la particolare situazione di coloro che risiedono fuori del territorio dell'Unione, occorre adottare le misure necessarie per garantire a questi ultimi il pieno esercizio e la piena efficacia dei loro diritti in quanto cittadini dell'Unione. | |
Emendamento 26 Allegato, titolo I, azione 1, sottotitolo 2, comma 1 | |
Saranno sostenuti svariati progetti di carattere transnazionale e intersettoriale in cui intervengano direttamente i cittadini. Questi progetti, dimensione e oggetto dei quali dipenderanno dall’evoluzione della società, esploreranno, in modi innovativi, le possibili risposte ai bisogni individuati. Sarà incoraggiato il ricorso a nuove tecnologie, in particolare alle tecnologie dell'informazione. Parteciperanno a questi progetti cittadini provenienti da diversi orizzonti, che agiranno insieme o discuteranno di questioni europee comuni, sviluppando così la comprensione reciproca e la sensibilizzazione al processo dell'integrazione europea. |
Saranno sostenuti svariati progetti di carattere transnazionale e intersettoriale in cui intervengano direttamente i cittadini dell'Unione, compresi quelli che risiedono al di fuori del territorio dell'Unione stessa. Questi progetti, dimensione e oggetto dei quali dipenderanno dall’evoluzione della società, esploreranno, in modi innovativi, le possibili risposte ai bisogni individuati. Sarà incoraggiato il ricorso a nuove tecnologie, in particolare alle tecnologie dell'informazione. Parteciperanno a questi progetti cittadini provenienti da diversi orizzonti, che agiranno insieme o discuteranno di questioni europee comuni, sviluppando così la comprensione reciproca e la sensibilizzazione al processo dell'integrazione europea. |
Motivazione | |
La cittadinanza dell'UE garantisce i medesimi diritti a tutti i cittadini dell'Unione, indipendentemente dal loro luogo di residenza. Tuttavia, data la particolare situazione di coloro che risiedono fuori del territorio dell'Unione, occorre adottare le misure necessarie per garantire a questi ultimi il pieno esercizio e la piena efficacia dei loro diritti in quanto cittadini dell'Unione. | |
Emendamento 27 Allegato, parte I, azione 2, sottotitolo 2, comma 1 | |
Sono necessarie organizzazioni della società civile capaci di agire e cooperare a livello europeo in numerosi settori d'interesse generale (ad es. valori e patrimonio comuni, volontariato, questioni sociali). Questa misura darà loro la capacità e la stabilità necessarie per fungere da catalizzatore transnazionale per i loro membri e per la società civile a livello europeo. Il rafforzamento delle reti transeuropee costituisce in questo campo un elemento importante. Le sovvenzioni possono essere concesse sulla base di un programma di lavoro pluriennale che comprenda una serie di temi o attività. |
Sono necessarie organizzazioni della società civile capaci di agire e cooperare a livello europeo in numerosi settori d'interesse generale (ad es. valori e patrimonio comuni, volontariato, questioni sociali, integrazione). Questa misura darà loro la capacità e la stabilità necessarie per fungere da catalizzatore transnazionale per i loro membri e per la società civile a livello europeo. Il rafforzamento delle reti transeuropee e delle associazioni europee costituisce in questo campo un elemento importante. Le sovvenzioni possono essere concesse sulla base di un programma di lavoro pluriennale che comprenda una serie di temi o attività. |
Emendamento 28 Allegato, parte I, azione 2, sottotitolo 2, comma 2 | |
Un sostegno strutturale può essere fornito direttamente a due organismi che perseguono un obiettivo d'interesse generale europeo: la Piattaforma delle organizzazioni non governative sociali europee e il Movimento europeo. |
Un sostegno strutturale può essere fornito direttamente a tre organismi che perseguono un obiettivo d'interesse generale europeo: la Piattaforma delle organizzazioni non governative sociali europee, il Movimento europeo e il Consiglio europeo per i rifugiati e gli esuli. |
Emendamento 29 Allegato, parte I, azione 2, sottotitolo 3, comma 1 | |
Le organizzazioni della società civile (organizzazioni non governative, sindacati, federazioni, gruppi di riflessione, ecc.) possono mediante dibattiti, pubblicazioni, azioni di sensibilizzazione e altri progetti transnazionali concreti mobilitare i cittadini o rappresentarne gli interessi. Introdurre o sviluppare la dimensione europea nelle loro attività permetterà alle organizzazioni della società civile di rafforzare le proprie capacità e raggiungere un pubblico più ampio. Una cooperazione diretta tra le organizzazioni della società civile di vari Stati membri contribuirà alla comprensione reciproca di culture e punti di vista diversi, nonché all'individuazione di preoccupazioni e valori comuni. Questo potrà avvenire per mezzo di singoli progetti, ma una strategia a lungo termine avrà maggiore efficacia e permetterà di creare reti e di sinergie. |
Le organizzazioni della società civile (organizzazioni non governative, associazioni europee, reti, associazioni di cittadini dei paesi terzi, sindacati, federazioni, gruppi di riflessione, organizzazioni dei cittadini dell'Unione residenti al di fuori del territorio dell'Unione, ecc.) possono mediante dibattiti, pubblicazioni, azioni di sensibilizzazione e altri progetti transnazionali concreti mobilitare i cittadini o rappresentarne gli interessi. Introdurre o sviluppare la dimensione europea nelle loro attività permetterà alle organizzazioni della società civile di rafforzare le proprie capacità e raggiungere un pubblico più ampio. Una cooperazione diretta tra le organizzazioni della società civile di vari Stati membri contribuirà alla comprensione reciproca di culture e punti di vista diversi, nonché all'individuazione di preoccupazioni e valori comuni. Questo potrà avvenire per mezzo di singoli progetti, ma una strategia a lungo termine avrà maggiore efficacia e permetterà di creare reti e di sinergie. |
Motivazione | |
Vedi emendamenti precedenti. | |
Emendamento 30 Allegato, parte I, azione 3, sottotitolo 3, comma 1 | |
La centralità riconosciuta ai cittadini e la diversità delle iniziative in materia di cittadinanza attiva implicano l’esigenza di fornire, tramite un portale Internet e altri strumenti, ampie informazioni sulle varie attività del programma, su altre azioni europee in relazione con la cittadinanza e su altre iniziative in questo settore. |
La centralità riconosciuta ai cittadini e la diversità delle iniziative in materia di cittadinanza attiva implicano l’esigenza di fornire, tramite un portale Internet e altri strumenti, ampie informazioni sulle varie attività del programma, su altre azioni europee in relazione con la cittadinanza e su altre iniziative in questo settore. In particolare è da considerare una priorità l'informazione sulla direttiva 2004/38/CE, il cui termine per il recepimento negli Stati membri è fissato al 30 aprile 2006. |
Motivazione | |
Vedi motivazione al considerando 4 bis. | |
Emendamento 31 Allegato, titolo I, azione 3 bis (nuova) | |
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AZIONE 3 BIS: MEMORIA EUROPEA ATTIVA |
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Possono essere sostenuti a titolo della presente azione progetti dei seguenti tipi: |
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- progetti per la conservazione dei principali siti e monumenti commemorativi connessi alle deportazioni di massa, degli ex campi di concentramento e di altri luoghi di martirio e sterminio di massa ad opera del nazismo, nonché degli archivi che documentano tali eventi, per mantenere vivo il ricordo delle vittime di tali siti; |
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- progetti intesi a mantenere vivo il ricordo di coloro che, in condizioni estreme, hanno salvato delle persone dall'olocausto; |
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- progetti per la conservazione degli ex campi di concentramento e dei monumenti commemorativi connessi alle vittime delle dittature e delle guerre civili in Europa, nonché degli archivi che documentano detti periodi storici, e per altre attività intese a mantenere viva la memoria delle vittime; |
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- progetti per la commemorazione delle vittime di stermini e deportazioni di massa connesse allo stalinismo e per la conservazione dei monumenti commemorativi e degli archivi che documentano tali eventi. |
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I progetti nel quadro di questa azione dovrebbero presentare un significato o un elemento transnazionale e favorire la comprensione, tra i popoli europei, dei principi della democrazia, della libertà e del rispetto dei diritti umani. |
Motivazione | |
Nel ventesimo secolo i paesi dell'Europa meridionale hanno subito regimi dittatoriali e guerre civili, che in larga misura presentano caratteristiche comuni. La stabilizzazione della democrazia in Spagna, in Grecia e in Portogallo è stata raggiunta in gran parte grazie alla loro adesione alla Comunità europea. Un'azione comunitaria volta a preservare la memoria dei luoghi principali e delle vittime di questi periodi storici dimostrerebbe il sostegno che l'Unione europea offre ai suoi cittadini e conferirebbe maggiore visibilità al programma. Date le caratteristiche comuni dei regimi dittatoriali in questi tre Stati, i progetti sostenuti nel quadro di tale azione presenteranno un elemento transnazionale. | |
Emendamento 32 Allegato, parte II, alinea (-1) (nuovo) | |
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I criteri di selezione stabiliti insieme alla tabella di classificazione applicata, sono messi a disposizione di tutti gli operatori interessati. Le domande di finanziamento sono valutate alla luce dei seguenti criteri: |
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- coerenza con l'obiettivo del programma; |
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- qualità delle attività previste; |
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- probabile effetto moltiplicatore di tali attività sul pubblico; |
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- impatto geografico delle attività svolte, sia in termini di articolazione territoriale che di numero di paesi coinvolti; |
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- coinvolgimento dei cittadini nella gestione degli organismi coinvolti. |
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A parità di qualità del progetto proposto, si darà priorità ai candidati operanti senza fini di lucro (come ad es. le associazioni di volontariato, il no profit, gli istituti pubblici, ecc.). |
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Indipendentemente dal fatto che un operatore abbia ricevuto o meno un sussidio finanziario, i candidati hanno il diritto di ricevere le pertinenti informazioni in merito ai motivi della decisione finale. |
Motivazione | |
Una procedura di selezione corretta richiede trasparenza. E' inoltre importante favorire le realtà che lavorano senza fini di lucro, essendo esse l'essenza stessa della cittadinanza attiva. |
PROCEDURA
Titolo |
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce, per il periodo 2007-2013, il programma "Cittadini per l’Europa" mirante a promuovere la cittadinanza europea attiva | |||||
Riferimenti |
COM(2005)0116 – C6 0101/2005 – 2005/0041(COD) | |||||
Commissione competente per il merito |
CULT | |||||
Parere espresso da |
LIBE | |||||
Cooperazione rafforzata – annuncio in Aula |
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Relatore per parere |
Giusto Catania | |||||
Relatore per parere sostituito |
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Esame in commissione |
21.2.2006 |
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Approvazione |
21.2.2006 | |||||
Esito della votazione finale |
+ : |
40 | ||||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Alexander Nuno Alvaro, Edit Bauer, Johannes Blokland, Mihael Brejc, Kathalijne Maria Buitenweg, Michael Cashman, Giusto Catania, Jean-Marie Cavada, Charlotte Cederschiöld, Carlos Coelho, Agustín Díaz de Mera García Consuegra, Rosa Díez González, Antoine Duquesne, Kinga Gál, Patrick Gaubert, Lilli Gruber, Lívia Járóka, Timothy Kirkhope, Ewa Klamt, Barbara Kudrycka, Romano Maria La Russa, Henrik Lax, Sarah Ludford, Claude Moraes, Hartmut Nassauer, Athanasios Pafilis, Martine Roure, Inger Segelström, Antonio Tajani, Ioannis Varvitsiotis, Manfred Weber, Stefano Zappalà, Tatjana Ždanoka | |||||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Gérard Deprez, Camiel Eurlings, Evelyne Gebhardt, Genowefa Grabowska, Sophia in 't Veld, Jean Lambert, Katalin Lévai, Kyriacos Triantaphyllides, Rainer Wieland | |||||
Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Iratxe García Pérez | |||||
Osservazioni (disponibili in una sola lingua) |
... | |||||
- [1] Non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.
PARERE della commissione per gli affari costituzionali (25.1.2006)
destinato alla commissione per la cultura e l'istruzione
sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce, per il periodo 2007-2013, il programma "Cittadini per l’Europa" mirante a promuovere la cittadinanza europea attiva
(COM(2005)0116 – C6‑0101/2005 – 2005/0041(COD))
Relatrice per parere: Maria da Assunção Esteves
BREVE MOTIVAZIONE
1. Il programma "Cittadini per l'Europa" mirante a promuovere la cittadinanza attiva, rappresenta una strategia fondamentale per il processo politico europeo.
Il programma induce i cittadini a una pratica politica comune di formazione dell'opinione e della volontà politica, introducendo nel processo politico europeo una componente deliberativa imprescindibile, la quale è fonte di appartenenza e di legittimità.
Una prassi comune dei cittadini europei, in campo culturale, sociale e politico, genera una relazione di convivenza che sviluppa di per sé l'impegno della partecipazione civica nelle questioni pubbliche.
Di conseguenza il programma "Cittadini per l'Europa" spiana la via verso un modello politico di cooperazione tra cittadini e istituzioni europee. L'impulso politico si muove ora anche dalle "periferie" verso il centro. Una simile formazione orizzontale della volontà politica dà ai cittadini lo statuto di partecipanti nel processo dell'evoluzione degli ordinamenti europei, riserva loro lo statuto di cofondatori degli stessi, realizza le condizioni ideali per una relazione tra tradizioni culturali differenti e la formazione di una legislazione cosmopolita. Nello stesso modo impedisce che la politica europea sia burocraticamente distante dai cittadini europei.
2. Dato che promuove la relazione tra cittadini di differenti comunità coese, il programma "Cittadini per l'Europa" promuove la responsabilità che esige dal cittadino attivo un impegno che va oltre un orientamento basato soltanto sul proprio interesse concreto.
Tale prassi comune suscita una comprensione su ampia scala degli scopi e delle norme di interesse comune. Induce a una convivenza consapevole, basata sulla parità di diritti e sul rispetto reciproco. Sviluppa in ogni individuo la percezione della dimensione collettiva della vita europea, che è la forma di vita dei valori democratici e dei diritti umani.
3. Il programma potenzia il consenso in uno spazio in cui il pluralismo culturale e sociale si intensifica. Un simile consenso non può essere creato soltanto a partire dalle istituzioni europee, ma esige il coinvolgimento dei cittadini, in un processo di comunicazione continua.
La formazione della volontà politica, che ha come base la società civile, dà supporto al progetto europeo di giustizia, gli assegna un percorso trasversale oltre le frontiere e le generazioni. Crea la via verso una lega di popoli, nel senso emblematico dell'Europa, la dimensione emblematica della Res Publica europea.
4. L'importanza strategica del programma dipende precisamente dal fatto che promuove una molteplicità di forme di comunicazione che associano i cittadini alle istituzioni. Le azioni previste sensibilizzano i partecipanti sulle modalità con cui intendere la propria qualità di membri di un'Europa giusta, plurale e proiettata verso il mondo.
5. Il coinvolgimento civico genera una comunità di comunicazione che arricchisce il metodo politico a livello decisionale, attenua l'alienazione burocratica e spezza il monopolio politico delle istituzioni. Ne risulta un evidente potenziamento della legittimità e una via sicura per il successo di nuovi progetti politici, di nuovi momenti di fondazione nel processo di evoluzione europea.
La "crisi costituzionale" e le apprensioni in merito all'allargamento mostrano che la sfera pubblica esige tale base di partecipazione.
6. Nell'azione comune e nel dialogo i cittadini stabiliscono quali tradizioni intendono preservare, quali regole comuni istituire, in quale specie di Europa vogliono vivere. In questo modo il discorso politico acquista una dimensione morale e una dimensione pragmatica. Pratica la prudenza nella costruzione del futuro. Cambia l'ordine di grandezza delle fondamenta e degli obiettivi. Prepara un'Europa più legittima e ambiziosa.
7. Il programma merita il sostegno sostanziale della relatrice. Per ottimizzare la sua efficacia, la relatrice propone di mobilitare tutti i protagonisti sociali, compresi i mezzi di informazione, che assumono così un ruolo centrale; la particolare attenzione delle iniziative di mecenatismo e di volontariato, la quali sovente si sviluppano in modo spontaneo e fanno emergere cittadini impegnati nell'azione; la rilevanza del ruolo delle comunità scolastiche, poli strategici di formazione e di collaborazione duratura; la promozione di iniziative per l'apprendimento della democrazia e l'informazione sui canali istituzionali dell'intervento politico; il sostegno dei poteri pubblici che, per loro natura, devono impegnarsi per il successo del programma.
La relatrice propone di creare una nuova rubrica Formazione per la democrazia inserita nell'azione "società civile attiva in Europa", dato che il programma avrà successo soltanto se raggiunge l'obiettivo di sensibilizzare e indurre i cittadini alla partecipazione attiva. La percezione di un modo di vita europeo, favorita dalle azioni previste, esige che si capisca il ruolo della governance.
La relatrice sottolinea anche la necessità di consolidare la rubrica "Strumenti d'informazione e di divulgazione" nel senso di dare maggiore rilievo e concretezza al ruolo dei mezzi di informazione nel contesto del programma. Il programma avrà successo soltanto se sarà sostenuto da un'ampia pubblicità, con effetti moltiplicatori. Le azioni esigono una copertura mediatica quanto più vasta possibile. Ciò richiede il sostegno alla divulgazione delle azioni attraverso la televisione, la stampa e le radio locali.
Le iniziative per l'apprendimento della democrazia e le iniziative per la divulgazione inducono ad aumentare il bilancio di 10 milioni di euro, ripartiti per ognuna della azioni. Se si aggiunge la proposta del relatore nel merito, il bilancio complessivo sarà pari a 300 milioni di euro.
Va segnalato come sia necessario uno sforzo di semplificazione amministrativa, dato che la burocrazia è nemica della cittadinanza. La relatrice conserva, sia pure con talune perplessità, il riferimento ai comitati consultivi nelle misura di esecuzione.
8. Occorre costruire quanto prima un'Europa dei cittadini. L'Europa non è possibile senza tale legame tra autonomia privata e autonomia pubblica. Solo in questo modo i valori universali della giustizia si fondono in un orizzonte cosmopolita, caratterizzato dalla molteplicità delle tradizioni particolari.
EMENDAMENTI
La commissione per gli affari costituzionali invita la commissione per la cultura e l'istruzione, competente per il merito, a includere nella sua relazione i seguenti emendamenti:
Testo della Commissione[1] | Emendamenti del Parlamento |
Emendamento 1 Considerando 1 | |
(1) La cittadinanza dell'Unione deve costituire lo status fondamentale dei cittadini degli Stati membri. |
(1) La cittadinanza dell'Unione, di cui sono titolari tutti i cittadini degli Stati membri, rappresenta l'asse fondamentale del processo politico europeo. |
Emendamento 2 Considerando 2 | |
(2) La Comunità, nel rispetto del principio di sussidiarietà, deve incoraggiare i cittadini europei a trarre pienamente profitto da tutti gli aspetti della cittadinanza dell'Unione europea. |
(2) Le istituzioni dell'Unione europea devono, fatto salvo il principio di sussidiarietà, promuovere una cittadinanza attiva, partecipativa, responsabile e autodeterminata, in grado di imprimere impulsi per i poteri pubblici, approfondire la democrazia e costruire il futuro dell'Europa. |
Emendamento 3
Considerando 3
(3) Affinché i cittadini diano il loro pieno appoggio all'integrazione europea occorre perciò dare maggiore rilievo ai valori, alla storia e alla cultura che li accomunano come elementi chiave della loro appartenenza ad una società fondata sui principi di libertà, democrazia e rispetto dei diritti dell'uomo, nel rispetto della loro diversità. |
(3) Affinché i cittadini diventino attori dell'integrazione europea, occorre promuovere un approccio comune di natura culturale, sociale e politica che colleghi la memoria storica, le tradizioni culturali, il ricordo dei successi dell'integrazione europea e il senso di appartenenza ad una grande comunità fondata sui valori della democrazia e dei diritti dell'uomo. |
Emendamento 4 Considerando 4 | |
(4) Per avvicinare l'Europa ai suoi cittadini e permettere a questi di partecipare pienamente alla costruzione di un'Europa sempre più vicina, è necessario rivolgersi a tutti i cittadini e promuovere la loro partecipazione a scambi e ad attività di cooperazione di carattere transnazionale, per contribuire a sviluppare il senso di appartenenza a ideali europei comuni. |
(4) Per costruire un'Europa dei cittadini, formare un'opinione pubblica europea e sviluppare un'identità cosmopolita occorre promuovere la comunicazione tra i cittadini, sulla base della cooperazione e del dialogo, tramite attività di carattere transnazionale, che fomentino il rispetto reciproco e il senso di appartenenza a ideali europei comuni. |
Emendamento 5 Considerando 5 | |
(5) Il Parlamento europeo, nella sua risoluzione del 15 aprile 1988, ha auspicato un grande sforzo per intensificare i contatti tra i cittadini dei diversi Stati membri e ha considerato giustificato e opportuno un sostegno specifico dell'Unione europea alle iniziative di gemellaggio tra città di diversi Stati membri. |
(5) Il Parlamento europeo, nella sua risoluzione del 15 aprile 1988, ha esaminato l'importanza strategica dell'azione per intensificare i contatti tra i cittadini dei diversi Stati membri e ha considerato giustificato e opportuno un sostegno specifico dell'Unione europea alle iniziative di gemellaggio tra città di diversi Stati membri. |
Emendamento 6 Considerando 6 bis (nuovo) | |
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(6 bis) La Carta dei diritti fondamentali assume una rilevanza essenziale per una cittadinanza partecipativa, in grado di collaborare con le istituzioni e generare coinvolgimento e legittimità. |
Emendamento 7 Considerando 7 | |
(7) Con decisione del 26 gennaio 2004 il Consiglio ha istituito un programma d'azione comunitaria per la promozione della cittadinanza europea attiva (partecipazione civica), che ha confermato la necessità di promuovere un dialogo intenso con le organizzazioni della società civile e i comuni e di sostenere la partecipazione attiva dei cittadini. |
(7) Con decisione del 26 gennaio 2004 il Consiglio ha istituito un programma d'azione comunitaria per la promozione della cittadinanza europea attiva (partecipazione civica), che ha confermato la necessità di promuovere un dialogo intenso con i comuni, le organizzazioni della società civile e i cittadini in generale. Anche il Parlamento europeo, nella sua risoluzione sulle sfide politiche e i mezzi di bilancio 2007-20131, ha affermato che il "Programma di partecipazione civica [...] resta una priorità per [...] avvicinare l'Europa ai cittadini mediante un processo che parta dal basso verso l'alto". |
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1 Testi approvati, P6 TA(2005)0224. |
Emendamento 8 Considerando 8 | |
(8) Le organizzazioni della società civile di livello europeo, nazionale e regionale svolgono un’importante funzione di tramite con i cittadini. Occorre quindi sostenere la cooperazione transnazionale tra di loro. |
(8) Le organizzazioni della società civile di livello europeo, nazionale e regionale svolgono un’importante funzione di magneti di mobilitazione dei cittadini. Occorre quindi sostenere la cooperazione transnazionale tra di loro. |
Emendamento 9 Considerando 9 | |
(9) I centri di ricerca sulla politica europea possono contribuire con le loro idee e riflessioni al dibattito su scala europea e fungere da legame tra le istituzioni europee e i cittadini; è quindi opportuno che ricevano un sostegno. |
(9) I centri di ricerca sulla politica europea possono contribuire con le loro idee e riflessioni al dibattito su scala europea. Danno un contributo alla formazione dell'opinione pubblica nei circuiti informali di comunicazione e possono fungere da legame tra le istituzioni europee e i cittadini. Devono pertanto ricevere un sostegno e una promozione per le attività in rete. |
Emendamento 10 Considerando 10 | |
(10) Va prestata particolare attenzione all'integrazione equilibrata dei cittadini e delle organizzazioni della società civile di tutti gli Stati membri in progetti e attività transnazionali. |
(10) Il programma deve rispettare il principio dell'integrazione equilibrata dei cittadini e delle organizzazioni della società civile di tutti gli Stati membri in progetti e attività transnazionali. |
Emendamento 11 Considerando 11 | |
(11) I paesi candidati e i paesi dell'EFTA parti dell'accordo sullo Spazio economico europeo possono partecipare ai programmi comunitari, in base agli accordi con essi stipulati. |
(11) Per i paesi candidati e i paesi dell'EFTA parti dell'accordo sullo Spazio economico europeo è prevista la partecipazione aperta ai programmi comunitari, in base agli accordi con essi stipulati. |
Emendamento 12 Considerando 12 | |
(12) Il Consiglio europeo di Salonicco del 19 e 20 giugno 2003 ha adottato l’"Agenda di Salonicco per i Balcani occidentali: progredire sulla via dell'integrazione europea", che invita i paesi dei Balcani occidentali a partecipare ai programmi e alle agenzie comunitari. Questi paesi sono pertanto da considerare come possibili partecipanti ai programmi comunitari. |
(12) Il Consiglio europeo di Salonicco del 19 e 20 giugno 2003 ha adottato l’"Agenda di Salonicco per i Balcani occidentali: progredire sulla via dell'integrazione europea", che invita i paesi dei Balcani occidentali a partecipare ai programmi e alle agenzie comunitari. Questi paesi sono pertanto ammessi come possibili partecipanti ai programmi comunitari. |
Emendamento 13 Considerando 13 | |
(13) Il programma deve essere oggetto di verifiche e valutazioni regolari in cooperazione con la Commissione e gli Stati membri, in modo da permettere adattamenti, in particolare per quanto riguarda le priorità d'applicazione delle misure. |
(13) Il programma deve essere oggetto di verifiche e di una valutazione periodica indipendente in cooperazione con la Commissione e gli Stati membri, in modo da permettere gli adattamenti necessari alla corretta applicazione delle misure. |
Emendamento 14 Considerando 17 | |
(17) Poiché gli obiettivi del programma "Cittadini per l'Europa" non possono essere realizzati sufficientemente dagli Stati membri e possono quindi, per la natura transnazionale e multilaterale delle azioni e delle misure del programma, essere realizzati meglio a livello della Comunità, questa può adottare misure, secondo il principio della sussidiarietà definito all'articolo 5 del trattato. Secondo il principio della proporzionalità, enunciato in tale articolo, la presente decisione non va al di là di quanto necessario per il raggiungimento di questi obiettivi. |
(17) Poiché gli obiettivi del programma "Cittadini per l'Europa" non possono essere realizzati sufficientemente dagli Stati membri e possono quindi, per la natura transnazionale e policentrico delle azioni e delle misure del programma, essere realizzati meglio a livello della Comunità, questa può adottare misure, secondo il principio della sussidiarietà definito all'articolo 5 del trattato. Secondo il principio della proporzionalità, enunciato in tale articolo, la presente decisione non va al di là di quanto necessario per il raggiungimento di questi obiettivi. |
Emendamento 15 Articolo 1, paragrafo 2 | |
2. Il programma contribuisce al conseguimento dei seguenti obiettivi generali: |
2. Il programma contribuisce al conseguimento dei seguenti obiettivi generali: |
– dare ai cittadini la possibilità di interagire e partecipare alla costruzione di un’Europa sempre più vicina, unita nella sua diversità culturale e da questa arricchita; |
– mobilitare i cittadini affinché interagiscano e partecipino alla costruzione di un’Europa plurale, giusta e democratica, proiettata verso il mondo; |
– sviluppare un'identità europea, fondata su valori, una storia e una cultura comuni; |
– sviluppare un'identità europea postnazionale, fondata su una comunità politica caratterizzata dalla condivisione comune dei valori democratici e dei diritti umani, nonché sul pluralismo storico e culturale delle tradizioni nazionali; |
– migliorare la comprensione reciproca dei cittadini europei rispettando e valorizzando la diversità culturale e contribuendo al dialogo interculturale. |
– associare una prassi civica al processo politico europeo di integrazione e allargamento, promuovendo il dialogo, la reciproca comprensione e la consapevolezza dell'interesse comune dei cittadini europei; |
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– contribuire alla formazione di un'opinione pubblica europea fondata su una società civile partecipativa, in grado di interagire con le istituzioni e garantire il successo del progetto europeo. |
Emendamento 16 Articolo 2 | |
Il programma persegue i seguenti obiettivi specifici, che sono realizzati su base transnazionale: |
Il programma persegue i seguenti obiettivi specifici, che sono realizzati su base transnazionale: |
(a) avvicinare tra loro le persone appartenenti alle comunità locali di tutta Europa, perché possano condividere e scambiare esperienze, opinioni e valori, trarre insegnamento dalla storia e operare per la costruzione del futuro; |
(a) avvicinare tra loro le persone appartenenti alle comunità locali di tutta Europa, perché possano condividere esperienze e idee, costruire un modo di vita europeo e operare per la costruzione del futuro; |
(b) promuovere le iniziative, i dibattiti e la riflessione in materia di cittadinanza europea, grazie alla cooperazione delle organizzazioni della società civile a livello europeo; |
(b) promuovere le iniziative, i dibattiti e la riflessione in materia di cittadinanza europea e democrazia, grazie alla cooperazione delle organizzazioni della società civile a livello europeo; |
(c) rendere l'idea dell'Europa più tangibile per i suoi cittadini, promuovendo e celebrando i valori e le realizzazioni dell’Europa e preservando la memoria del passato europeo; |
(c) rendere l'idea dell'Europa più tangibile per i suoi cittadini, promuovendo e celebrando i valori e le realizzazioni dell’Europa e proiettando la memoria storica in un'idea collettiva del futuro |
(d) favorire l'integrazione equilibrata dei cittadini e delle organizzazioni della società civile di tutti gli Stati membri, contribuendo al dialogo interculturale e mettendo in evidenza la diversità e l'unità dell'Europa, con un'attenzione particolare per le attività che coinvolgano gli Stati membri di recente adesione. |
(d) favorire l'integrazione equilibrata dei cittadini e delle organizzazioni della società civile degli Stati membri, contribuendo al dialogo interculturale e alla maturazione di una coscienza dell'Europa, con un'attenzione particolare per le attività che coinvolgano gli Stati membri di recente adesione. |
Emendamento 17 Articolo 3, paragrafo 1, lettera b), trattino 3 bis (nuovo) | |
|
– sostegno a iniziative di formazione alla democrazia e alla cittadinanza |
Emendamento 18 Articolo 3, paragrafo 1, lettera c) | |
(c) Insieme per l'Europa, comprendente: |
(c) Insieme per l'Europa, comprendente: |
– eventi di grande visibilità, come commemorazioni, premi, conferenze su scala europea; |
– eventi di grande visibilità, come commemorazioni, premi, manifestazioni artistiche, conferenze su scala europea; |
– studi, indagini e sondaggi d'opinione; |
– studi, indagini e sondaggi d'opinione; |
– strumenti d'informazione e di diffusione. |
– strumenti d'informazione e di diffusione, compresa la pubblicità e l'attivazione dei mezzi di informazione. |
Emendamento 19 Articolo 3, paragrafo 1 bis (nuovo) | |
|
1 bis. Ogni azione deve promuovere la multidisciplinarietà tematica allo scopo di mobilitare il maggior numero possibile di cittadini. |
Emendamento 20 Articolo 3, paragrafo 2 | |
2. Per ogni azione può essere data priorità all'integrazione equilibrata dei cittadini e delle organizzazioni della società civile di tutti gli Stati membri, come prevede l'obiettivo specifico di cui all'articolo 2, paragrafo 4. |
2. Ogni azione deve riflettere una integrazione equilibrata dei cittadini e delle organizzazioni della società civile di tutti gli Stati membri, come prevede l'obiettivo specifico di cui all'articolo 2, paragrafo 4. |
Emendamento 21 Articolo 5 | |
Il programma è accessibile a tutti i soggetti che promuovono la cittadinanza europea attiva, in particolare alle comunità locali, ai centri di ricerca sulle politiche europee (gruppi di riflessione), ai gruppi di cittadini e ad altre organizzazioni della società civile, quali le organizzazioni non governative, le piattaforme, le reti, le associazioni e federazioni, i sindacati. |
Il programma è accessibile a tutti i soggetti che promuovono la cittadinanza europea attiva, in particolare alle comunità locali, ai centri di ricerca sulle politiche europee (gruppi di riflessione), alle iniziative di volontariato e di mecenatismo e alle scuole, ai gruppi di cittadini e ad altre organizzazioni della società civile, quali le organizzazioni non governative, le piattaforme, le reti, le associazioni e federazioni, i sindacati. |
|
Il programma è inoltre aperto ai mezzi di comunicazione sociale che pubblicizzano le azioni in esso previste. |
|
Le azioni del programma, che partono dalla cittadinanza e che sono dirette alla cittadinanza, non escludono e anzi esigono il sostegno dei poteri istituzionali. |
Emendamento 22 Articolo 9, paragrafo 1 | |
1. La Commissione assicura la coerenza e la complementarità tra il presente programma e gli strumenti in altri settori d'azione della Comunità, in particolare l'istruzione, la formazione professionale, la cultura, lo sport, i diritti e le libertà fondamentali, l'inclusione sociale, l'uguaglianza tra i sessi, la lotta contro la discriminazione, la ricerca e l'azione esterna della Comunità, in particolare nel contesto della politica europea di vicinato. |
1. La Commissione assicura la coerenza e la complementarità tra il presente programma e gli strumenti in altri settori d'azione della Comunità, in particolare l'istruzione, la formazione professionale, la cultura, lo sport, l'ambiente, il settore dell'audiovisivo e della comunicazione sociale, i diritti e le libertà fondamentali, l'inclusione sociale, l'uguaglianza tra i sessi, la lotta contro la discriminazione, la ricerca scientifica e l'azione esterna della Comunità, in particolare a livello della politica europea di vicinato. |
Emendamento 23 Articolo 10, paragrafo 1 | |
1. La dotazione finanziaria per l'attuazione del presente programma, per il periodo di cui all'articolo 1, è di 235 milioni di euro. |
1. La dotazione finanziaria per l'attuazione del presente programma, per il periodo di cui all'articolo 1, è di 300 milioni di euro. |
Emendamento 24 Articolo 11, paragrafo 1 | |
1. A norma dell'articolo 176, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, la Commissione può decidere, in funzione delle caratteristiche dei beneficiari e della natura delle azioni, di esentarli dalla verifica delle competenze e qualificazioni professionali richieste per realizzare l'azione o il programma di lavoro proposti. |
1. A norma dell'articolo 176, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, la Commissione può, in funzione delle caratteristiche dei beneficiari, della natura delle azioni e dell'evidenza delle circostanze, esentarli dalla verifica delle competenze e qualificazioni professionali inizialmente richieste per realizzare l'azione o il programma di lavoro proposti. |
Emendamento 25 Articolo 11, paragrafo 5 | |
5. Le sovvenzioni di funzionamento concesse nel quadro del presente programma agli organismi che perseguono uno scopo d'interesse generale europeo, come definiti all'articolo 162 del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, non hanno automaticamente un carattere degressivo in caso di rinnovo, come previsto dall'articolo 113, paragrafo 2 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio. |
5. Le sovvenzioni di funzionamento concesse nel quadro del presente programma agli organismi che perseguano uno scopo d'interesse generale europeo, come definiti all'articolo 162 del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, non hanno automaticamente un carattere degressivo in caso di rinnovo, come previsto dall'articolo 113, paragrafo 2 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio. |
Emendamento 26 Articolo 12, paragrafo 1 | |
1. La Commissione provvede affinché, quando sono realizzate azioni finanziate nel quadro della presente decisione, gli interessi finanziari della Comunità siano tutelati dall'applicazione di misure preventive contro la frode, la corruzione e qualsiasi altra attività illegale, mediante controlli efficaci e mediante il recupero degli importi indebitamente versati e, quando sono constatate irregolarità, con l'applicazione di sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive, conformemente alle disposizioni dei regolamenti (CE, Euratom) n. 2988/95 e (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio e del regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio. |
1. La Commissione provvede affinché, quando sono realizzate azioni finanziate nel quadro della presente decisione, gli interessi finanziari della Comunità siano tutelati dall'applicazione di misure preventive contro la frode, la corruzione e qualsiasi altra attività illegale, mediante controlli efficaci e mediante il recupero degli importi indebitamente versati e, quando sono constatate irregolarità, mediante l'applicazione di sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive, conformemente alle disposizioni dei regolamenti (CE, Euratom) n. 2988/95 e (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio e del regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio. |
Emendamento 27 Articolo 12, paragrafo 4 | |
4. Qualora non siano state rispettate le scadenze o qualora la realizzazione di un’azione giustifichi solo una parte del sostegno concesso, la Commissione invita il beneficiario a comunicarle le sue osservazioni entro il termine stabilito. Qualora il beneficiario non fornisca spiegazioni adeguate, la Commissione può annullare il sostegno finanziario residuo e procedere al recupero delle somme già erogate. |
4. Qualora non siano state rispettate le scadenze o qualora la realizzazione di un’azione giustifichi solo una parte del sostegno concesso, la Commissione invita il beneficiario a comunicarle le sue motivazioni entro il termine stabilito. Qualora il beneficiario non fornisca spiegazioni adeguate, la Commissione può annullare il sostegno finanziario residuo e procedere al recupero delle somme già erogate. |
Emendamento 28 Articolo 14 | |
Per le azioni iniziate prima del 31 dicembre 2006 sulla base della decisione 2004/100/CE del 26 gennaio 2004 continuano a valere, fino al loro completamento, le disposizioni di tale decisione. |
(Non concerne la versione italiana) |
Emendamento 29 Allegato, parte 1, azione 1, paragrafo 2 | |
Questa misura riguarda attività che comportano o promuovono scambi diretti tra cittadini europei attraverso la loro partecipazione ad iniziative attuate nel quadro del gemellaggio di città. Queste attività possono avere un carattere specifico o pilota, o prendere la forma di accordi strutturati, pluriennali, tra più partner, rispondenti a una strategia prestabilita e comprendenti una serie di attività, che vanno da riunioni di cittadini a conferenze o seminari specifici su argomenti d'interesse comune, con le relative pubblicazioni, organizzati nel quadro di attività di gemellaggio di città. Questa misura contribuirà attivamente a rafforzare la conoscenza e la comprensione reciproche tra i cittadini e tra le culture. |
Questa misura riguarda attività che comportano o promuovono scambi diretti tra cittadini europei attraverso la loro partecipazione ad iniziative attuate nel quadro del gemellaggio di città. Queste attività possono avere un carattere specifico o pilota, o prendere la forma di accordi strutturati, pluriennali, tra più partner, rispondenti a una strategia prestabilita e comprendenti una serie di attività, che vanno da riunioni di cittadini a conferenze o seminari specifici su argomenti d'interesse comune, con le relative pubblicazioni, organizzati nel quadro di attività di gemellaggio di città. Il gemellaggio di città su scala europea non deve svalutare il significato strategico della relazione tra città vicine transfrontaliere che, per la loro natura, offrono un potenziale di comunicazione più intenso e sistematico. Questa misura contribuirà attivamente a rafforzare la conoscenza e la comprensione reciproche tra i cittadini e tra le culture. La misura rende i cittadini protagonisti del processo europeo tramite le loro città e regioni, si interseca con le buone pratiche delle loro relazioni tradizionali di prossimità e le proietta nella formazione di un interesse comune. |
Emendamento 30 Allegato, parte 1, azione 1, paragrafo 3 | |
Per contribuire all'attuazione di questa misura, un sostegno strutturale può essere fornito direttamente al Consiglio dei comuni e delle regioni d'Europa (CCRE), un organismo che persegue un obiettivo d'interesse generale europeo, attivo nel campo dei gemellaggi di città. |
(Non concerne la versione italiana.) |
Emendamento 31 Allegato, parte 1, azione 1, paragrafo 4 | |
Saranno sostenuti svariati progetti di carattere transnazionale e intersettoriale in cui intervengano direttamente i cittadini. Questi progetti, dimensione e oggetto dei quali dipenderanno dall’evoluzione della società, esploreranno, in modi innovativi, le possibili risposte ai bisogni individuati. Sarà incoraggiato il ricorso a nuove tecnologie, in particolare alle tecnologie dell'informazione. Parteciperanno a questi progetti cittadini provenienti da diversi orizzonti, che agiranno insieme o discuteranno di questioni europee comuni, sviluppando così la comprensione reciproca e la sensibilizzazione al processo dell'integrazione europea. |
Saranno sostenuti svariati progetti di carattere transnazionale e intersettoriale che coinvolgano direttamente i cittadini. Parteciperanno a questi progetti cittadini provenienti da diversi orizzonti, che agiranno insieme o discuteranno di temi e problemi comuni, sviluppando così la comprensione reciproca e la sensibilizzazione al processo dell'integrazione europea. I cittadini svolgono, pertanto, una coesistenza consapevole, in un dialogo con cui accertano quali sono le radici che desiderano preservare, quali norme comuni desiderano avere, in quale Europa vogliono vivere. Con questa misura si desidera una partecipazione universale dei cittadini che venga a sommarsi alla partecipazione funzionale delle organizzazioni. |
Emendamento 32 Allegato, parte 1, azione 1, paragrafo 4 bis (nuovo) | |
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Sarà incentivato il ricorso alle nuove tecnologie, in particolare alle tecnologie della società dell'informazione. Saranno inoltre incentivati progetti civici di mecenatismo (artistico e a fini umanitari) e di volontariato che, in numerosi casi, si svolgono in modo spontaneo e in cui i cittadini rivelano una vocazione particolare per l'intervento. Un'altra misura di rilievo è il gemellaggio delle scuole: con il gemellaggio di scuole si attua una collaborazione sistematica stabile in poli strategici di formazione per la cittadinanza ed è collegata a "gruppi satellite" di rilievo come le associazioni di paesi, le associazioni accademiche e le associazioni sportive. |
Emendamento 33
Allegato, Parte I, Azione 1, comma 5 bis (nuovo)
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Per il loro carattere spesso spontaneo e la loro struttura e tipo di organizzazione, i progetti dei cittadini richiedono un particolare sostegno degli organismi pubblici. Benché il programma non si rivolga direttamente ad essi, gli organismi pubblici sono interessati al suo successo e devono collaborare con i cittadini nella sua attuazione. |
Emendamento 34 Allegato, parte 1, azione 2, paragrafo 1 | |
Gli organismi che sviluppano nuove idee e riflessioni sulle questioni europee sono importanti interlocutori istituzionali, che possono offrire indicazioni intersettoriali strategiche indipendenti alle istituzioni dell'Unione europea e contribuire al dibattito, in particolare sulla cittadinanza dell'Unione europea e sui valori e sulle culture europei. Questa misura mira a rafforzare la capacità istituzionale di organismi che sono rappresentativi, portatori di un effettivo valore aggiunto europeo, in grado di produrre rilevanti effetti moltiplicatori e di cooperare con altri soggetti a cui il programma si rivolge. Il rafforzamento delle reti transeuropee costituisce in questo campo un elemento importante. Le sovvenzioni possono essere concesse sulla base di un programma di lavoro pluriennale che comprenda una serie di temi o attività. |
Gli organismi che sviluppano nuove idee e riflessioni sulle questioni europee sono importanti interlocutori istituzionali, che possono offrire indicazioni intersettoriali strategiche indipendenti alle istituzioni dell'Unione europea e contribuire al dibattito, in particolare sulla cittadinanza dell'Unione europea e sui valori e sulle culture europei. Questa misura mira a rafforzare la capacità istituzionale di organismi che sono rappresentativi, portatori di un effettivo valore aggiunto europeo, in grado di produrre rilevanti effetti moltiplicatori e di cooperare con altri soggetti a cui il programma si rivolge. Le organizzazioni di ricerca hanno una particolare importanza nella formazione dell'opinione pubblica a livello dei circuiti informali di comunicazione. Il rafforzamento delle reti transeuropee costituisce in questo campo un elemento importante. Le sovvenzioni possono essere concesse sulla base di un programma di lavoro pluriennale che comprenda una serie di temi o attività. |
Emendamento 35 Allegato, parte 1, azione 2, paragrafo 2 | |
Un sostegno strutturale può essere fornito direttamente all'associazione “Groupement d’études et de recherches Notre Europe”, un organismo che persegue un obiettivo d'interesse generale europeo. |
(Non concerne la versione italiana) |
Emendamento 36 Allegato, parte 1, azione 2, paragrafo 4 | |
Un sostegno strutturale può essere fornito direttamente a due organismi che perseguono un obiettivo d'interesse generale europeo: la Piattaforma delle organizzazioni non governative sociali europee e il Movimento europeo. |
(Non concerne la versione italiana). |
Emendamento 37 Allegato, parte 1, azione 2, paragrafo 5 | |
Le organizzazioni della società civile (organizzazioni non governative, sindacati, federazioni, gruppi di riflessione, ecc.) possono mediante dibattiti, pubblicazioni, azioni di sensibilizzazione e altri progetti transnazionali concreti mobilitare i cittadini o rappresentarne gli interessi. Introdurre o sviluppare la dimensione europea nelle loro attività permetterà alle organizzazioni della società civile di rafforzare le proprie capacità e raggiungere un pubblico più ampio. Una cooperazione diretta tra le organizzazioni della società civile di vari Stati membri contribuirà alla comprensione reciproca di culture e punti di vista diversi, nonché all'individuazione di preoccupazioni e valori comuni. Questo potrà avvenire per mezzo di singoli progetti, ma una strategia a lungo termine avrà maggiore efficacia e permetterà di creare reti e di sinergie. |
Le organizzazioni della società civile (organizzazioni non governative, associazioni professionali,sindacati, federazioni, gruppi di riflessione, ecc.) possono mediante dibattiti, pubblicazioni, azioni di sensibilizzazione e altri progetti transnazionali concreti mobilitare i cittadini o rappresentarne gli interessi. Introdurre o sviluppare la dimensione europea nelle loro attività permetterà alle organizzazioni della società civile di rafforzare le proprie capacità e raggiungere un pubblico più ampio. Una cooperazione diretta tra le organizzazioni della società civile di vari Stati membri contribuirà alla comprensione reciproca di culture e punti di vista diversi, nonché all'individuazione di preoccupazioni e valori comuni. Le organizzazioni della società civile hanno pertanto un'importanza strategica nel processo di partecipazione dei cittadini. Tali organizzazioni sono i mezzi ideali per svolgere la percezione individuale dell'interesse comune, sono interlocutori ideali per la cooperazione della società con i poteri pubblici e operatori ottimali di una base sociale di legittimazione del processo europeo. Questo potrà avvenire per mezzo di singoli progetti, ma una strategia a lungo termine avrà maggiore efficacia e permetterà di creare reti e di sinergie. |
Emendamento 38
Allegato, Parte I, Azione 2, Titolo e paragrafo 6 bis (nuovo)
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Sostegno alla formazione in materia di democrazia |
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Tale misura riguarda specifiche attività di formazione destinate a trasmettere ai cittadini una cultura politica. Una cittadinanza europea attiva richiede la comprensione del sistema democratico e l'informazione attraverso i canali istituzionali di comunicazione. Le azioni previste nel programma risvegliano una "coscienza del mondo" che richiede una comprensione del ruolo dei processi decisionali. Tale misura sostiene tutte le iniziative individuali e collettive che inducano i cittadini a discutere del sistema europeo: conferenze su iniziativa delle organizzazioni sociali, alle quali siano invitati opinionisti; dibattiti politici tra giuristi; iniziative per la formazione politica dei giornalisti (al fine di migliorare la qualità delle informazioni politiche); iniziative per concorsi, compresa la simulazione del modus operandi delle istituzioni europee sull'esempio del concorso già esistente in materia di diritto europeo -"Moot Court". |
Emendamento 39 Allegato, parte 1, azione 3, paragrafo 1 | |
Saranno sostenuti nel quadro di questa misura eventi, organizzati dalla Commissione europea o con la sua cooperazione, che siano di una dimensione e di una portata rilevanti, abbiano una risonanza significativa presso i popoli d'Europa, contribuiscano a rafforzare il loro senso d'appartenenza ad una stessa comunità, accrescano la loro consapevolezza della storia, delle realizzazioni e dei valori dell'Unione europea, li rendano partecipi del dialogo interculturale e contribuiscano allo sviluppo della loro identità europea. |
Saranno sostenuti nel quadro di questa misura eventi, organizzati dalla Commissione europea o con la sua cooperazione, che siano di una dimensione e di una portata rilevanti, abbiano una risonanza significativa presso i popoli d'Europa, contribuiscano a rafforzare il loro senso d'appartenenza ad una stessa comunità, accrescano la loro consapevolezza della storia, delle realizzazioni e dei valori dell'Unione europea, li rendano partecipi del dialogo interculturale e contribuiscano allo sviluppo della loro identità europea. La politica simbolica, grazie al collegamento tra celebrazioni e memoria, è anch'essa un ingrediente dell'integrazione. |
Emendamento 40 Allegato, parte 1, azione 3, paragrafo 2 | |
Queste manifestazioni possono consistere nella commemorazione di avvenimenti storici, nella celebrazione di realizzazioni europee, in azioni di sensibilizzazione su temi specifici, in conferenze su scala europea e nell’assegnazione di premi destinati a mettere in luce realizzazioni di rilievo. Sarà incoraggiato il ricorso a nuove tecnologie, in particolare alle tecnologie dell'informazione. |
Queste manifestazioni possono consistere nella commemorazione di avvenimenti storici, nella celebrazione di realizzazioni europee, in manifestazioni artistiche, in conferenze su scala europea e nell’assegnazione di premi destinati a mettere in luce realizzazioni di rilievo. Sarà incoraggiato il ricorso a nuove tecnologie, in particolare alle tecnologie dell'informazione. |
Emendamento 41 Allegato, parte 1, azione 3, paragrafo 5 | |
Un sostegno strutturale può essere fornito direttamente all'"Association Jean Monnet" e al "Centre européen Robert Schuman", due organismi che perseguono un obiettivo d'interesse generale europeo. |
(Non concerne la versione italiana) |
Emendamento 42 Allegato, parte 1, azione 3, paragrafo 5 bis (nuovo) | |
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Il programma avrà successo soltanto se sarà sostenuto da una pubblicità completa che esige la mobilitazione dei mass media. "La pubblicità della pubblicità" si impone per dare alle azioni previste un effetto veramente trasversale e contagioso. Le azioni mancano di una copertura mediatica della massima estensione possibile. Solo così si produce un effetto su grande scala, una relazione realizzata grazie all'interazione tra vari pubblici. Questa misura è destinata a concedere sostegno ai media, in particolare alla televisione, alla stampa e alle radio locali, allo scopo di rendere pubbliche le azioni del programma, a somiglianza delle forme di pubblicità istituzionale. Le reti europee di giornali e di radio locali debbono essere intrinsecamente stimolate. |
Emendamento 43 Allegato, parte 2, paragrafo 5 | |
La creazione di reti e la ricerca di effetti moltiplicatori, compreso il ricorso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, costituiranno elementi importanti e si rifletteranno nel tipo di attività svolta e nella varietà delle organizzazioni interessate. Sarà favorito lo sviluppo di interazioni e di sinergie tra i vari tipi di soggetti partecipanti al programma. |
La creazione di reti e la ricerca di effetti moltiplicatori, compreso il ricorso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e, in generale, il coinvolgimento attivo dei media, costituiranno elementi importanti e si rifletteranno nel tipo di attività svolta e nella varietà delle organizzazioni interessate. Sarà favorito lo sviluppo di interazioni e di sinergie tra i vari tipi di soggetti partecipanti al programma. |
PROCEDURA
Titolo |
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce, per il periodo 2007-2013, il programma "Cittadini per l’Europa" mirante a promuovere la cittadinanza europea attiva | |||||
Riferimenti |
COM(2005)0116 – C6‑0101/2005 – 2005/0041(COD) | |||||
Commissione competente per il merito |
CULT | |||||
Parere espresso da |
AFCO | |||||
Cooperazione rafforzata – annuncio in Aula |
| |||||
Relatore per parere |
Maria da Assunção Esteves | |||||
Relatore per parere sostituito |
| |||||
Esame in commissione |
29.11.2005 |
|
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| |
Approvazione |
24.1.2006 | |||||
Esito della votazione finale |
+ : |
15 | ||||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
James Hugh Allister, Richard Corbett, Jean-Luc Dehaene, Panayiotis Demetriou, Andrew Duff, Maria da Assunção Esteves, Ingo Friedrich, Bronisław Geremek, Jo Leinen, Íñigo Méndez de Vigo, Andreas Mölzer, Hans-Gert Poettering, Marie-Line Reynaud e Alexander Stubb | |||||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Maria Berger, Gérard Onesta e Reinhard Rack | |||||
Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
| |||||
Osservazioni (disponibili in una sola lingua) |
| |||||
- [1] GU C .../Non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.
PROCEDURA
Titolo |
Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce, per il periodo 2007-2013, il programma "Cittadini per l’Europa" mirante a promuovere la cittadinanza europea attiva
| ||||||
Riferimenti |
(COM(2005)0116 – C6 0101/2005 – 2005/0041(COD)) | ||||||
Presentazione della proposta al PE |
6.4.2005 | ||||||
Commissione competente per il merito |
CULT | ||||||
Commissione(i) competente(i) per parere |
BUDG |
LIBE |
AFCO |
|
| ||
Pareri non espressi |
|
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| ||
Cooperazione rafforzata |
|
|
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|
| ||
Relatore(i) |
Hannu Takkula |
| |||||
Relatore(i) sostituito(i) |
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| |||||
Procedura semplificata – decisione |
| ||||||
Contestazione della base giuridica |
|
/ |
| ||||
Modifica della dotazione finanziaria |
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/ |
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Consultazione del Comitato economico e sociale europeo – decisione in Aula |
| ||||||
Consultazione del Comitato delle regioni – |
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Esame in commissione |
30.8.2005 |
3.10.2005 |
28.11.2005 |
23.1.2006 |
23.2.2006 | ||
Approvazione |
21.3.2006 | ||||||
Esito della votazione finale |
+ : – : 0 : |
26 0 2 | |||||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Maria Badia I Cutchet, Christopher Beazley, Ivo Belet, Giovanni Berlinguer, Guy Bono, Marie-Hélène Descamps, Claire Gibault, Vasco Graça Moura, Lissy Gröner, Luis Herrero-Tejedor, Ruth Hieronymi, Manolis Mavrommatis, Marianne Mikko, Ljudmila Novak, Doris Pack, Rolandas Pavilionis, Zdzisław Zbigniew Podkański, Christa Prets, Karin Resetarits, Nikolaos Sifunakis, Hannu Takkula, Helga Trüpel, Henri Weber, Thomas Wise | ||||||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Ingeborg Gräßle, Gyula Hegyi, Mario Mauro, Nina Škottová, Jaroslav Zvěřina | ||||||
Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
| ||||||
Deposito |
23.3.2006 |
| |||||
Osservazioni (disponibili in una sola lingua) |
... | ||||||