RELAZIONE sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alla conclusione di un accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l’Unione delle Comore
13.7.2006 - (COM(2006)0096 – C6‑0103/2006 – 2006/0032(CNS)) - *
Commissione per la pesca
Relatore: Luis Manuel Capoulas Santos
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alla conclusione di un accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l’Unione delle Comore
(COM(2006)0096 – C6‑0103/2006 – 2006/0032(CNS))
(Procedura di consultazione)
Il Parlamento europeo,
– vista la proposta di regolamento del Consiglio (COM(2006)0096[1],
– visto l'articolo 37 in combinato disposto con l'articolo 300, paragrafo 2, del trattato CE,
– visto l'articolo 300, paragrafo 3, primo comma, del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6‑0103/2006),
– visti l'articolo 51 e l'articolo 83, paragrafo 7, del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per la pesca e i pareri della commissione per i bilanci e della commissione per lo sviluppo (A6‑0242/2006),
1. approva la conclusione dell'accordo;
2. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dell'Unione delle Comore.
Traduzione esterna
- [1] Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.
MOTIVAZIONE
Il primo accordo di pesca tra l’Unione europea e la Repubblica federale islamica delle Comore è stato firmato nel 1988. Esso è abrogato e sostituito dal presente accordo di partenariato negoziato e siglato dalle due parti il 24 novembre 2004 ed è tacitamente rinnovabile per ulteriori periodi di 7 anni. Il relativo protocollo, in vigore dal 1° gennaio 2005 e valido fino al 31 dicembre 2010, è stato adottato dal Parlamento nell’ottobre 2005 nel quadro di una procedura separata.
Il relatore non può che deplorare il ruolo subalterno svolto dal Parlamento europeo in tale procedura. Sarebbe stato opportuno esaminare la proposta legislativa contemporaneamente al protocollo, il quale, a suo tempo, era stato oggetto di un’ottima relazione di Carmen Fraga Estévez (A6-0260/2005 def.) che, nella motivazione, analizzava con precisione le politiche coordinate economiche e sociali dell’accordo di partenariato.
L’accordo in questione si iscrive nel nuovo inquadramento della dimensione esterna della politica comune della pesca secondo l'approccio del "partenariato", così come proposto dalla Commissione nella comunicazione al Parlamento europeo e approvato dal Consiglio nelle conclusioni del luglio 2004. Gli accordi di partenariato si sostituiranno ai vecchi accordi quadro di pesca bilaterali, finora considerati come semplici accordi di accesso alle risorse, per contribuire a una migliore coerenza degli obiettivi della politica in materia di pesca, ambiente e cooperazione allo sviluppo. L’obiettivo è di conciliare la difesa degli interessi del settore europeo della pesca e il mantenimento della sua flotta d'altura, nel rispetto dei principi di una pesca responsabile e sostenibile, con la creazione o il miglioramento della capacità dei paesi in via di sviluppo di sfruttare le proprie risorse marine, accrescere il valore aggiunto locale e ottenere il prezzo più equo possibile per il pagamento dei diritti d’accesso della flotta comunitaria.
Dato che si tratta, in particolare, di un accordo concluso con un piccolo paese che attraversa gravi problemi di sviluppo economico e sociale, il relatore giudica adeguati i principi e gli obiettivi che ne stanno alla base, così come le misure di applicazione contenute nelle disposizioni previste per la sua attuazione.
Il relatore sottolinea con soddisfazione l’espressione del pieno rispetto della sovranità delle Comore in tutte le misure da adottare nel quadro dell’accordo e si congratula per l’accento posto sul dialogo politico permanente tra le parti, sia direttamente sia in seno alle organizzazioni internazionali competenti, ai fini del trasferimento e della condivisione delle competenze necessarie a garantire una gestione responsabile delle risorse alieutiche e lo sviluppo del settore della pesca nelle Comore, nonché la promozione della cooperazione tra i soggetti economici comunitari e comoriani.
Per le ragioni summenzionate, s'invita il Parlamento europeo a dare il proprio avallo politico all’accordo in questione.
PARERE della commissione per lo sviluppo (26.4.2006)
destinato alla commissione per la pesca
sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo alla conclusione di un accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l’Unione delle Comore
(COM(2006)0096 – C6‑0103/2006 – 2006/0032(CNS))
Relatrice per parere: Luisa Morgantini
BREVE MOTIVAZIONE
A norma dell'articolo 178 del trattato che istituisce la Comunità europea, la politica comune della pesca (PCP) deve tenere in considerazione gli obiettivi di sviluppo enunciati all'articolo 177 del trattato, segnatamente la lotta contro la povertà e lo sviluppo sostenibile delle popolazioni locali.
La commissione per lo sviluppo del Parlamento europeo ha richiamato l'attenzione del Consiglio e della Commissione su detti obblighi approvando diversi pareri sugli accordi di pesca e sui nuovi partenariati nel settore della pesca presentati dalla Commissione.
Questa nuova proposta concernente un accordo di partenariato nel settore della pesca con le Comore avrebbe potuto offrire alla Commissione una buona opportunità per proporre al Consiglio di recepire le posizioni espresse dalla nostra commissione, adempiendo così gli obblighi derivanti dal trattato.
La commissione ritiene che il rinvio alla fine dell'articolo 1 dell'accordo di partenariato nel settore della pesca ad "attività correlate" sia insufficiente se posto in collegamento con detti obiettivi di sviluppo.
Gli articoli 1 e 7 dell'accordo di partenariato nel settore della pesca dovrebbero stabilire chiaramente che il campo di applicazione e il contributo finanziario a norma dell'accordo dovrebbe riguardare progetti destinati allo sviluppo delle popolazioni costiere di traggono sostentamento dalla pesca.
Ormai è giunto il momento che la Commissione e il Consiglio osservino il disposto chiaro dei trattati CE. Le istituzioni dell'Unione devono essere le prime a rispettare il trattato.
La presente proposta di regolamento del Consiglio era stata sottoposta all'esame del Parlamento soltanto cinque mesi dopo la pubblicazione del regolamento (CE) n. 1660/2005 del 6 ottobre 2005, per cui i pescherecci europei possono operare nelle acque delle Comore fino al 31 dicembre 2010.
Nel nostro parere destinato alla commissione per la pesca del maggio 2005 si affermava chiaramente che la Commissione doveva tenere conto del "quadro integrato applicabile agli accordi di partenariato con i paesi terzi nel settore della pesca".
La Commissione ha invece preferito proseguire i negoziati con il vecchio sistema degli accordi di pesca e la presentazione del presente atto giuridico è la conferma del fatto che la commissione per lo sviluppo del Parlamento aveva ragione.
Al Parlamento si chiede ora di accettare la sostituzione dell'attuale atto giuridico con un nuovo testo rinegoziato in conformità del nuovo contesto in materia di accordi di partenariato nel settore della pesca.
Non abbiamo obiezioni contro tale sostituzione, critichiamo soltanto che, per aver omesso di darci ascolto, la Commissione ha sprecato tempo e denaro che avremmo potuto risparmiare.
EMENDAMENTI
La commissione per lo sviluppo invita la commissione per la pesca, competente per il merito, a includere nella sua relazione il seguente emendamento:
Testo della Commissione[1] | Emendamenti del Parlamento |
Emendamento 1 Considerando 3 | |
(3) L’accordo prevede un rafforzamento della cooperazione economica, finanziaria, tecnica e scientifica nel settore della pesca ai fini della conservazione e dello sfruttamento sostenibile delle risorse, nonché forme di associazione tra imprese intese a sviluppare, nell’interesse comune, attività economiche nel settore alieutico e attività correlate. |
(3) L’accordo prevede un rafforzamento della cooperazione economica, finanziaria, tecnica e scientifica nel settore della pesca ai fini della conservazione e dello sfruttamento sostenibile delle risorse, nonché forme di associazione tra imprese intese a sviluppare attività economiche nel settore alieutico e promuovere lo sviluppo delle popolazioni costiere dipendenti dalla pesca, specialmente tramite il sostegno alla creazione di piccole imprese locali per la conservazione e la trasformazione del pesce e alla commercializzazione dei prodotti della pesca. |
PROCEDURA
Titolo |
Proposta di regolamento del Consiglio relativo alla conclusione di un accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l’Unione delle Comore | |||||
Riferimenti |
(COM(2006)0096 – C6 0103/2006 – 2006/0032(CNS)) | |||||
Commissione competente per il merito |
PECH | |||||
Parere espresso da |
DEVE | |||||
Cooperazione rafforzata – annuncio in Aula |
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Relatore per parere |
Luisa Morgantini | |||||
Relatore per parere sostituito |
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Esame in commissione |
25.4.2006 |
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Approvazione |
25.4.2006 | |||||
Esito della votazione finale |
+ : |
20 | ||||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Margrietus van den Berg, Danutė Budreikaitė, Marie-Arlette Carlotti, Thierry Cornillet, Nirj Deva, Fernando Fernández Martín, Michael Gahler, Filip Andrzej Kaczmarek, Ģirts Valdis Kristovskis, Maria Martens, Luisa Morgantini, Toomas Savi, Frithjof Schmidt, Jürgen Schröder, Jan Zahradil | |||||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Milan Gaľa, Jan Jerzy Kułakowski, Linda McAvan, Manolis Mavrommatis, Zbigniew Zaleski | |||||
Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
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Osservazioni (disponibili in una sola lingua) |
... | |||||
- [1] Non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.
PROCEDURA
Titolo |
Proposta di regolamento del Consiglio relativo alla conclusione di un accordo di partenariato nel settore della pesca tra la Comunità europea e l’Unione delle Comore | ||||||
Riferimenti |
COM(2006)0096 – C6‑0103/2006 – 2006/0032(CNS) | ||||||
Consultazione del PE |
27.3.2006 | ||||||
Commissione competente per il merito |
PECH | ||||||
Commissione(i) competente(i) per parere |
BUDG 3.4.2006 |
DEVE |
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Pareri non espressi |
BUDG |
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Cooperazione rafforzata |
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Relatore(i) |
Luis Manuel Capoulas Santos |
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Relatore(i) sostituito(i) |
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Procedura semplificata – decisione |
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Contestazione della base giuridica |
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Modifica della dotazione finanziaria |
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Consultazione del Comitato economico e sociale europeo – decisione in Aula |
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Consultazione del Comitato delle regioni – |
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Esame in commissione |
18.4.2006 |
20.6.2006 |
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Approvazione |
12.7.2006 | ||||||
Esito della votazione finale |
+ : – : 0 : |
15 1 2 | |||||
Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Stavros Arnaoutakis, Elspeth Attwooll, Iles Braghetto, Niels Busk, David Casa, Paulo Casaca, Zdzisław Kazimierz Chmielewski, Carmen Fraga Estévez, Ioannis Gklavakis, Alfred Gomolka, Heinz Kindermann, Albert Jan Maat, Rosa Miguélez Ramos, Willi Piecyk, Struan Stevenson, Daniel Varela Suanzes-Carpegna | ||||||
Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Francesco Musotto, Helga Trüpel | ||||||
Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
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Deposito |
13.7.2006 |
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Osservazioni (disponibili in una sola lingua) |
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