RELAZIONE sulle relazioni economiche e commerciali tra l'UE e il Mercosur in vista della conclusione di un accordo di associazione interregionale
14.9.2006 - (2006/2035(INI))
Commissione per il commercio internazionale
Relatore: Daniel Varela Suanzes-Carpegna
PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulle relazioni economiche e commerciali tra l'UE e il Mercosur in vista della conclusione di un accordo di associazione interregionale
Il Parlamento europeo,
– viste le sue risoluzioni del 27 aprile 2006 su un'associazione potenziata tra l'Unione europea e l'America latina[1], del 15 novembre 2001 su una partnership globale e una strategia comune per le relazioni tra l'Unione europea e l'America latina[2] e del 26 settembre 2002 sul Mercosur[3],
– viste le Dichiarazioni dei quattro Vertici dei Capi di stato e di governo dell'America latina e dei Caraibi e dell'Unione europea di Rio de Janeiro (28 e 29 giugno 1999), Madrid (17 e 18 maggio 2002), Guadalajara (28 e 29 maggio 200 4) e Vienna (dall'11 al 13 maggio 2006),
– vista la Dichiarazione di Lussemburgo, approvata in occasione della XII Riunione ministeriale tra il Gruppo di Rio e l'Unione europea, svoltasi a Lussemburgo il 27 maggio 2005,
– vista la comunicazione strategica della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sul potenziamento dell'associazione tra l'Unione europea e l'America latina (COM(2005)0636), presentata in vista del IV Vertice UE-ALC svoltosi a Vienna il 12 e 13 maggio 2006,
– vista la Dichiarazione di Vienna approvata in occasione del IV vertice UE-ALC svoltosi a Vienna il 12 e 13 maggio 2006,
– visto l'Atto finale della XVII Conferenza interparlamentare Unione europea-America latina, svoltasi a Lima dal 14 al 16 giugno 2005,
– visto l'articolo 45 del suo regolamento,
– visti la relazione della commissione per il commercio internazionale e il parere della commissione per lo sviluppo (A6‑0302/2006),
A. considerando la preoccupazione per la mancanza di progressi che circonda sia l'attuale processo di negoziato di un accordo di associazione con il Mercosur, sia i negoziati nel quadro del ciclo di Doha dell'OMC,
B. considerando che l'UE e il Mercosur condividono il profondo convincimento che l'integrazione regionale sia la pietra miliare dello sviluppo economico e sociale dei loro popoli, come pure uno strumento fondamentale per il consolidamento della democrazia, la riduzione della povertà e della disuguaglianza e il potenziamento del peso di entrambe le regioni sulla scena mondiale,
C. considerando che l'UE e il Mercosur appoggiano con fermezza un sistema multilaterale di commercio libero ed equo che promuova gli scambi e contribuisca allo sviluppo sostenibile e alla gestione efficace della globalizzazione a beneficio di tutti,
D. considerando che l'UE e il Mercosur sono attori centrali nel round di Doha dell'OMC e che entrambi hanno sottoscritto l'impegno, approvato dalla Conferenza ministeriale dell'OMC a Hong Kong, di concludere con successo nel 2006 i negoziati lanciati a Doha sulla base di un risultato ambizioso ed equilibrato in tutti i settori del negoziato,
E. considerando che, lo scorso 10 luglio 2006, il Gruppo di negoziato sulle norme ha approvato un nuovo meccanismo di trasparenza dell'OMC per tutti gli accordi commerciali regionali, al fine di trasformarli in pilastri della costruzione degli scambi mondiali,
F. considerando che la conclusione di un accordo di associazione UE-Mercosur è un elemento chiave per procedere, sulla base di vincoli culturali e storici speciali, nell'impegno comune di promuovere e potenziare valori comuni, come il rispetto per i diritti umani, la democrazia, la coesione economica e sociale, la pace e la stabilità, attraverso un'associazione strategica biregionale UE-America latina,
G. considerando che l'incremento e il miglioramento delle relazioni economiche e commerciali fra l'UE e il Mercosur, attraverso un accordo di associazione, in linea con i principi dell'agenda multilaterale dell'OMC, può determinare il reciproco rafforzamento dei due processi complementari,
H. considerando che una conclusione positiva del round di Doha e la realizzazione della zona di libero scambio (ZLS) UE-Mercosur sono necessarie per generare una reale apertura del mercato, migliorare le norme multilaterali e stimolare così la crescita economica, lo sviluppo e l'occupazione in tutto il mondo, contribuendo efficacemente all'integrazione dei paesi in via di sviluppo nell'economia mondiale,
I. considerando che la conclusione e l'attuazione positiva degli accordi di associazione tra l'UE e il Messico, come pure tra l'UE e il Cile, illustrano l'importanza strategica e l'interesse economico, politico e sociale di una relazione biregionale UE-America latina fondata su accordi di associazione che comprendano zone di libero scambio,
J. considerando che la creazione di una zona di libero scambio con il Mercosur costituisce un obiettivo della massima priorità in un contesto contrassegnato dall'apparizione di nuovi interessi commerciali, specialmente nel continente asiatico,
K. considerando che, diversamente dai negoziati per la creazione della zona di libero scambio delle Americhe (ALCA), l'UE e il Mercosur intendono formare un'associazione strategica globale che vada al di là degli aspetti strettamente commerciali,
L. considerando che la futura adesione del Venezuela al Mercosur implicherà un cambiamento sostanziale nel futuro accordo di associazione, particolarmente per quanto riguarda il mercato dell'energia,
M. considerando che la conclusione positiva dell'accordo di associazione UE-Mercosur deve contribuire alla crescita economica e alla riduzione della povertà nel quadro del conseguimento degli obiettivi di sviluppo del millennio, specialmente di quelli che si riferiscono alla riduzione della povertà, alla redistribuzione giusta ed equa della ricchezza, alla creazione di un'occupazione stabile e di qualità e all'inclusione sociale dei gruppi esclusi,
N. considerando che l'UE è il principale partner del Mercosur in termini di investimento e scambi commerciali e che, dal 2000, il commercio tra le due regioni è passato progressivamente da una situazione di equilibrio a un'eccedenza a favore del Mercosur pari a circa 10.000 milioni di euro nel 2004,
O. considerando che il Mercosur si inserisce attualmente nel regime del sistema di preferenze generalizzate che l'UE concede ai paesi con un livello di reddito inferiore,
P. considerando che l'Unione europea e il Mercosur, nel quadro della loro associazione come pure nel contesto più ampio del buon governo mondiale, dovrebbero impegnarsi a promuovere norme internazionali e multilaterali in materia commerciale, sociale e ambientale,
Q. considerando che l'inclusione di tutti gli Stati membri dell'OMC, e specialmente del G-20, cui partecipano i membri del Mercosur, e del G-90 nel processo decisionale dell'OMC è positiva e necessaria,
1. insiste sul fatto che la conclusione di un accordo di associazione con il Mercosur, che istituisca la più ampia zona di libero scambio tra regioni del mondo, è un obiettivo strategico prioritario per le relazioni esterne dell'UE in un contesto internazionale contrassegnato da un'accresciuta interdipendenza, dalla crescita economica e dall'emergenza di nuove potenze economiche, come pure dal numero crescente di sfide globali che trascendono le frontiere nazionali, quali la sicurezza, il buon governo economico mondiale, l'ambiente e la riduzione della povertà;
2. ribadisce che l'UE deve concludere quanto prima con il Mercosur un accordo di associazione completo, ambizioso ed equilibrato, sulla base di tre pilastri: un capitolo politico e istituzionale che potenzi il dialogo democratico e la concentrazione politica, un capitolo sulla cooperazione che promuova lo sviluppo economico e sociale sostenibile e un capitolo commerciale che instauri una ZLS avanzata, comprendente un'agenda ampia che, oltre alla reciproca liberalizzazione del commercio di beni e servizi, contempli gli aspetti relativi a investimenti, appalti pubblici, protezione dei diritti di proprietà intellettuale, cooperazione in materia di concorrenza, come pure gli strumenti di difesa commerciale, l'agevolazione del commercio e un meccanismo vincolante per la risoluzione delle controversie;
3. deplora che al Vertice di Vienna non si sia conseguito un mandato ambizioso per il rilancio e la conclusione dei negoziati UE-Mercosur; pone pertanto l'accento sulla necessità di promuovere un processo negoziale comprensivo, efficace e trasparente e chiede un maggiore impegno e impulso politico al più alto livello onde decidere un calendario definitivo che consenta di concludere i negoziati nel più breve tempo possibile;
4. è del parere che la conclusione dell'accordo UE-Mercosur presupporrebbe un impulso significativo verso la creazione a medio termine della zona euro-latinoamericana di associazione globale interregionale, proposta dal Parlamento nella risoluzione del 27 aprile 2006 di cui sopra;
5. sottolinea che gli scambi e il negoziato su una ZLS avanzata che copra un'ampia agenda costituiscono, oltre a uno strumento effettivo per la crescita economica, un metodo efficace per conseguire una maggiore interdipendenza e una cooperazione più stretta a tutti i livelli;
6. si congratula con la Commissione per aver mantenuto, nella summenzionata comunicazione sul potenziamento dell'associazione tra Unione europea e America latina, l'integrazione regionale quale asse prioritario di appoggio allo sviluppo in America latina; allo scopo di non indebolire il vigore dei processi di integrazione regionale, chiede che i meccanismi modulati di dialogo non pregiudichino la visione d'insieme che l'integrazione regionale richiede, particolarmente nel caso del Mercosur;
Interesse dell'UE per una zona di libero scambio con il Mercosur
7. ricorda che il Mercosur è un'area di grande potenziale di crescita e di apertura commerciale, che comprende il 45% della popolazione dell'America latina e rappresenta il suo mercato più importante, con il 45% del PIL; sottolinea pertanto che una zona di libero scambio UE-Mercosur, la più grande zona di libero scambio tra le regioni del mondo, genererebbe importanti opportunità di scambi e di crescita economica e migliorerebbe la competitività internazionale di entrambi i mercati;
8. insiste sul fatto che una ZLS UE-Mercosur rappresenta la chiave per potenziare la capacità di guida dell'UE quale principale partner di investimento e commerciale del Mercosur e per rafforzare l'integrazione intercontinentale, ragion per cui raccomanda vivamente di realizzarla, a fronte dell'opzione d'integrazione continentale proposta nell'ALCA; ricorda che l'iniziativa dell'ALCA di liberalizzazione commerciale nel continente americano e l'espansione e l'apertura del Mercosur ai mercati asiatici, sudafricani o del Consiglio di cooperazione del Golfo costituisce un interesse geopolitico comune per entrambi i continenti;
9. ricorda che, contrariamente a quanto avviene nell'insieme dell'America latina, in cui le importazioni provenienti dagli USA sono tre volte superiori a quelle provenienti dall'UE, nel Mercosur la quota dell'UE si situa attorno al 25%, rispetto al 20% degli USA;
10. ritiene importante, inoltre, il contributo decisivo che deriverebbe da una ZLS UE-Mercosur per il consolidamento del Mercosur come mercato comune, unione doganale, processo d'integrazione globale e modello per altri processi d'integrazione in America latina;
Costo di un mancato accordo
11. sottolinea che, conformemente agli studi sull'impatto della creazione di una ZLS UE-Mercosur realizzati dalla cattedra Mercosur dell'Istituto di studi politici di Parigi per il MEBF ("Mercosur-UE Business Forum"), il costo di un mancato accordo è valutabile ad almeno 3.700 milioni di euro annui nel commercio di beni e a più di 5.000 milioni di euro se si comprendono gli investimenti e i servizi;
Il negoziato sulla zona di libero scambio con il Mercosur
Principi, portata e vincoli con il round di Doha
12. ribadisce la necessità di arrivare a un accordo commerciale unico e indivisibile che vada oltre gli obblighi rispettivi nel quadro dell'OMC e che, senza escludere alcun settore, tenga conto, nel modo meno restrittivo possibile, della sensibilità specifica di taluni prodotti;
13. lamenta che, nonostante le sue raccomandazioni a favore della dissociazione tra il negoziato sull'accordo con il Mercosur e il round di Doha dell'OMC, il ritardo dei negoziati con il Mercosur ha portato di fatto a una subordinazione temporale dei medesimi allo sviluppo e alla definizione finale del round di Doha; è del parere, a questo proposito, che i due processi non si escludano, ma siano complementari;
14. insiste sul fatto che la ZLS con il Mercosur, come la conclusione del ciclo di Doha dell'OMC, non deve essere subordinata esclusivamente alla conclusione dei negoziati sulle questioni agricole e che tutti gli ambiti devono essere negoziati e progredire in parallelo e con elevate ambizioni, contemplando il commercio dei beni, dei servizi come pure gli investimenti, gli appalti pubblici e le altre barriere che ostacolano il commercio;
15. ritiene che l'UE e il Mercosur, in quanto partner commerciali privilegiati, debbano collaborare maggiormente nel quadro dei negoziati commerciali multilaterali, in particolare in sede OMC, giacché spesso hanno interessi comuni riguardo all'ulteriore liberalizzazione degli scambi mondiali;
Trattamento speciale e differenziato
16. ritiene che i negoziati potranno avanzare unicamente in base a un criterio ragionevolmente condiviso quanto al valore delle rispettive concessioni, e sottolinea, pertanto, che è necessario riconoscere effettivamente i principi di "reciprocità quasi totale" e di "trattamento speciale e differenziato" in funzione dei livelli di sviluppo e di competitività settoriale di entrambe le regioni, e non in termini globali o assoluti, distanti dalla realtà specifica di ogni mercato;
Agricoltura
17. sottolinea come la Commissione abbia segnalato che l'offerta fatta al Mercosur in materia di agricoltura è la più ambiziosa mai avanzata in un negoziato bilaterale e che l'UE è il maggiore importatore di prodotti agricoli del Mercosur, che nel 2005 hanno costituito il 48% del totale delle importazioni dalla regione; ritiene che in tale contesto l'Unione europea abbia il diritto di aspettarsi dal suo partner, il Mercosur, un'offerta altrettanto ambiziosa;
18. ricorda che, in ragione della riforma della politica agricola comune (PAC) nel 2003, l'UE ha ridotto sostanziosamente le sovvenzioni nazionali che distorcevano il commercio, e ha chiesto impegni concreti in questo senso da parte degli altri soci commerciali nel quadro del round di Doha;
19. evidenzia, come elemento di grande interesse per il Mercosur, l'importante offerta presentata dall'Unione europea nel quadro del ciclo di Doha di sopprimere il suo sistema di restituzioni all'esportazione entro il 2013, e insiste sulla necessità che altri membri dell'OMC adottino lo stesso atteggiamento nell'ambito dei crediti all'esportazione, delle imprese commerciali statali e dell'aiuto alimentare; sottolinea, ciò nonostante, che si devono ancora raggiungere progressi comparabili nelle aree dell'aiuto interno e dell'accesso al mercato;
20. auspica che la flessibilità dell'UE al momento di rispondere alle richieste del Mercosur in materia di accesso al mercato per i suoi prodotti agricoli sia subordinata ai progressi in altri settori, tra cui l'accesso al mercato per i prodotti non agricoli (NAMA) e per i servizi, così come in altri ambiti agricoli, quali l'accordo sui vini e i liquori, la protezione efficace delle indicazioni geografiche, l'eliminazione di misure ingiustificate di difesa commerciale e l'applicazione di norme sanitarie, fitosanitarie e relative al benessere degli animali;
21. invita la Commissione a dar prova di vigilanza quanto alle domande di accesso preferenziale al mercato comunitario del bioetanolo presentate dai partner del Mercosur nel quadro dei negoziati regionali dell'UE con tale zona;
22. appoggia l'intenzione della Commissione di applicare un approccio equilibrato nei negoziati commerciali con i paesi produttori di etanolo e di mantenere le condizioni di accesso dei biocarburanti nell'Unione, per coniugare gli interessi dell'industria europea e dei partner commerciali dell'Unione come pure gli obiettivi delle politiche comunitarie, in particolare la riduzione della dipendenza energetica dall'estero;
NAMA
23. chiede risultati ambiziosi ed equilibrati nei negoziati sul NAMA, che garantiscano nuove opportunità reali di accesso al mercato sull'insieme degli scambi commerciali, coerentemente con le flessibilità appropriate nel calendario di smantellamento delle tariffe doganali, compresa la garanzia riguardo al mantenimento e all'espansione delle attività relative alla pesca;
24. ricorda, in tale contesto, l'importanza che riveste per l'UE il settore della pesca e dei prodotti trasformati, come le conserve di tonno;
Servizi
25. evidenzia che sia per il Mercosur, sia per l'UE, nella quale il settore dei servizi genera la maggior parte del PIL, si ricaverebbero importanti benefici da un accordo ambizioso e di ampia portata che incida tanto sugli impegni di liberalizzazione settoriale, compreso il modulo 4, quanto sui livelli di sicurezza giuridica e sull'affidabilità nella prestazione dei servizi;
26. ritiene che il massimo potenziale di crescita delle relazioni commerciali risieda nel settore dei servizi, in cui i membri del Mercosur si stanno gradualmente riprendendo da una profonda crisi economica che potrà in futuro essere evitata grazie a una cooperazione economica duratura tra i due blocchi commerciali;
27. sottolinea in particolare l'importanza di conseguire effettivi miglioramenti rispetto agli impegni di liberalizzazione acquisiti e applicati finora nonché la necessità di quadri regolamentari chiari e stabili per la libera circolazione dei capitali e in particolare dei servizi finanziari, come pure per le attività connesse alle telecomunicazioni e ai trasporti marittimi e aerei;
28. evidenzia il potenziale, sempre maggiore, del settore del turismo nell'economia dei paesi del Mercosur e sottolinea l'importanza di promuovere il turismo tra le due regioni;
Investimenti
29. sottolinea che l'investimento europeo si è incentrato su servizi fondamentali per lo sviluppo economico del Mercosur e su settori produttivi con prospettive a lungo termine, come fonte generatrice di occupazione e di ricchezza;
30. pone l'accento sull'importanza di negoziare un capitolo di investimenti che garantisca un quadro regolamentare chiaro e stabile per la promozione e la protezione degli investimenti stranieri, senza discriminazioni in base alla nazionalità e con la debita sicurezza giuridica nell'adempimento degli accordi di investimento;
31. sottolinea la necessità che gli investimenti siano accompagnati da infrastrutture, che costituiscono la forza motrice dello sviluppo economico;
32. sottolinea che il progressivo consolidamento e rafforzamento del Mercosur, principalmente attraverso la realizzazione dell'Unione doganale e lo sviluppo del mercato comune, compresa l'istituzione di una politica commerciale estera comune e della libera circolazione effettiva di prodotti importati, è fondamentale al fine di ridurre le barriere per gli operatori economici e stimolare gli scambi commerciali e d'investimento tra le due regioni;
33. evidenzia la necessità di approfondire risolutamente il tema dell'armonizzazione delle norme di contabilità e di audit per incrementare gli scambi;
34. sottolinea che la questione del debito e dei prestiti permane uno degli ostacoli più importanti al risanamento dell'amministrazione pubblica e al progresso economico del Mercosur e che dovrebbe costituire un capitolo essenziale nella cooperazione tra le due regioni;
35. constata che la debolezza monetaria, dovuta alla diversità e alla debolezza delle varie divise sudamericane, e in particolare alla loro forte dipendenza dal dollaro, spesso costituisce un ostacolo agli investimenti europei; sollecita pertanto una maggiore accettazione dell'euro e una sua più ampia utilizzazione nei pagamenti per le reciproche importazioni ed esportazioni;
Appalti pubblici
36. sottolinea che un accordo in materia di appalti pubblici è essenziale per la creazione di un quadro molto più sicuro, affidabile, trasparente ed esente da discriminazioni per gli operatori economici, dato che nessuno dei paesi membri del Mercosur ha aderito all'accordo plurilaterale di contrattazione pubblica dell'OMC;
Proprietà intellettuale
37. chiede che l'accordo commerciale tra l'UE e il Mercosur vada al di là dell'accordo dell'OMC sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale relativi al commercio (accordo TRIPS+); dichiara tuttavia che l'accordo TRIPS+ non deve escludere le salvaguardie in materia di sanità pubblica di cui beneficiano i membri dell'OMC a titolo dell'accordo TRIPS, in quanto ciò limiterebbe l'accesso a un prezzo abbordabile ai farmaci nei paesi in via di sviluppo;
Misure sanitarie e fitosanitarie
38. ritiene che l'inclusione nell'accordo di un capitolo sulle misure sanitarie e fitosanitarie contribuirebbe ad evitare che le suddette siano utilizzate come strumenti di protezione occulta e migliorerebbe così l'accesso ai rispettivi mercati;
Altri ostacoli al commercio
39. sottolinea che il ravvicinamento dei sistemi normativi e di certificazione tra le due regioni porterà a un migliore accesso reciproco ai mercati, specialmente nello scambio commerciale di prodotti industriali;
40. raccomanda una maggiore e più stretta collaborazione tra i rispettivi organismi di normalizzazione, accreditamento, certificazione e metrologia, come pure un'assistenza tecnica specifica da parte dell'UE per migliorare le capacità del Mercosur in tale materia e incentivare, per quanto possibile, l'armonizzazione di tali aspetti tecnici tra i vari paesi del Mercosur;
Risoluzione delle controversie
41. segnala che l'accordo deve comprendere uno strumento istituzionalizzato di risoluzione delle controversie che sia vincolante per risolvere i conflitti che possano presentarsi in uno qualunque dei settori coperti dalla ZLS;
Cooperazione tra l'UE e il Mercosur
42. ricorda che l'UE costituisce, di gran lunga, il principale donatore di aiuti allo sviluppo del Mercosur e l'unico che abbia stabilito una strategia di cooperazione orientata al rafforzamento dell'integrazione regionale;
43. ricorda che, oltre alla cooperazione regionale, i paesi membri del Mercosur beneficiano della cooperazione bilaterale con l'UE e sono i principali beneficiari dei prestiti della Banca europea per gli investimenti (BEI) e dei programmi di cooperazione orizzontali per l'America latina: @LIS, ALBA, AL-INVEST, URB-AL, ALURE e ALFA;
44. sottolinea che la strategia di cooperazione tra l'UE e il Mercosur è fondata sulla condivisione dei valori di difesa della democrazia, rispetto dello Stato di diritto, salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali e solidarietà tra le due regioni; insiste sul fatto che l'importanza geostrategica dell'associazione economica tra le due regioni contribuirà a diffondere tali valori comuni nel resto del mondo, promuovendo il multilateralismo come unico modo di far fronte alle sfide della sicurezza, della stabilità politica e della crescita economica con cui si confronta la comunità internazionale;
45. è dell'avviso che, nell’ambito dell’attuale accordo di cooperazione, il dialogo politico è rafforzato tramite meccanismi più dettagliati e l’accento è posto sulla necessità di rispettare i diritti umani e il buon governo, ma insiste sul fatto che è ancora necessario garantire che il capitolo sulla cooperazione sia efficace ai fini dell'eradicazione della povertà e coerente con gli altri strumenti dell'UE per la politica di sviluppo in America latina; sottolinea la necessità di mantenere, nell’accordo finale, un equilibrio tra scambi e sviluppo, evitando che i capitoli sugli scambi siano in contraddizione con quelli sullo sviluppo;
46. sottolinea che il buon governo, i diritti umani e la democrazia costituiscono parti fondamentali della dichiarazione comune del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio, del Parlamento europeo e della Commissione sulla politica di sviluppo dell'Unione europea: il consenso europeo[4], e che sono necessari ulteriori sforzi per ovviare al malgoverno nei servizi commerciali e pubblici;
47. sottolinea la necessità di garantire che la clausola standard relativa ai diritti dell’uomo faccia parte dell’accordo;
48. chiede alla Commissione che la nuova strategia di cooperazione regionale con il Mercosur 2007-2013 sia dotata di maggiori risorse finanziarie per affrontare con sicurezza l'istituzionalizzazione e l'approfondimento del Mercosur, l'attrazione rapida e completa del futuro accordo di associazione, con particolare attenzione per il completamento dell'unione doganale e del mercato comune e il potenziamento della partecipazione della società civile, migliorando il reciproco riconoscimento e la visibilità della cooperazione;
49. ricorda che, come viene affermato nel "Consenso europeo sullo sviluppo", avvalendosi della sua esperienza e competenza esclusiva in materia commerciale l'UE apporta un vantaggio comparativo, prestando assistenza ai paesi partner in modo che integrino il commercio nelle loro strategie nazionali di sviluppo e sostengano la cooperazione regionale;
50. invita la Commissione a mettere a punto misure di accompagnamento operativo a beneficio delle imprese e dei loro dipendenti come pure dei loro rappresentanti nelle due regioni, in particolare le piccole e medie imprese, per le relazioni economiche e sociali tra l'UE e il Mercosur;
51. considera imprescindibile che il Mercosur tragga beneficio da una cooperazione e da aiuti allo sviluppo incentrati sulla lotta alla povertà e alla disuguaglianza che tengano conto, nel contempo, della funzione primaria della cooperazione economica per raggiungere gli obiettivi di sviluppo accompagnati da una più equa distribuzione della ricchezza e contribuiscano a far sì che i paesi del Mercosur sviluppino economie competitive e si integrino in modo efficace nel sistema multilaterale di commercio;
52. sottolinea che tanto il capitolo di cooperazione dell'accordo di associazione con il Mercosur quanto il nuovo Strumento di finanziamento della cooperazione allo sviluppo devono, in tale contesto, incoraggiare e facilitare la cooperazione con i paesi del Mercosur mediante misure ambiziose volte a facilitare e promuovere il commercio e gli investimenti, l'appoggio al settore privato e alle PMI, il miglioramento del potenziale scientifico e tecnologico e del quadro istituzionale ed economico, la difesa dell'ambiente, come pure le misure intese a stabilire contatti tra imprese ed organizzazioni non governative;
Ambiente
53. segnala che la cooperazione con il Mercosur deve promuovere l'attuazione dei principali accordi internazionali in materia di ambiente, in particolare la Convenzione sul cambiamento climatico, il Protocollo di Kyoto e la Convenzione sulla diversità biologica;
54. appoggia quindi fermamente la tesi secondo cui gli strumenti economici e di cooperazione dovrebbero essere utilizzati anche per garantire la tutela dell’ambiente nei paesi del Mercosur, con particolare riguardo alla foresta amazzonica; sottolinea che anche lo sviluppo dell’agricoltura sostenibile nei paesi del Mercosur dovrebbe costituire un settore interessante per la cooperazione europea e che dovrebbero essere incoraggiati il commercio equo e l'agricoltura biologica, per esempio attraverso il negoziato su una specifica tariffa comunitaria per il commercio equo e/o i prodotti biologici;
Energia
55. ritiene che il capitolo sulla cooperazione dell'accordo di associazione con il Mercosur dovrebbe dare impulso a una collaborazione regionale più stretta nel settore energetico, particolarmente in vista della futura adesione del Venezuela, allo scopo di promuovere la sicurezza e l'efficienza energetica e di aumentare l'uso di fonti di energia rinnovabili;
Tecnologie dell'informazione e della comunicazione
56. raccomanda, conformemente a quanto proposto dalla Direzione generale della Commissione "Società dell'informazione e mezzi di comunicazione", di rafforzare la cooperazione con i paesi del Mercosur nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, settore che presenta un notevole potenziale per migliorare la competitività e la coesione sociale di entrambe le regioni;
Altri elementi della cooperazione
57. sottolinea l'importanza dei diritti sociali fondamentali e di posti di lavoro dignitosi per lo sviluppo del Mercosur; afferma pertanto che l'accordo deve comprendere un'agenda per il lavoro dignitoso, concepita specificamente per i paesi membri del Mercosur, e un impegno, da parte dell'Unione, ad offrire tutta l'assistenza necessaria a realizzare tale agenda;
58. ritiene che, oltre all'aspetto repressivo relativo alla lotta alla droga, l’accordo dovrebbe insistere sulla fornitura di aiuti agli agricoltori per aiutarli ad avviare nuove produzioni alternative;
59. considera, per quanto riguarda l’immigrazione illegale, che non dovrebbero essere solamente previsti accordi di riammissione, ma che è altresì importante tener conto delle riflessioni attuali della comunità internazionale;
60. ritiene che, una volta entrato in vigore l’accordo, si dovrebbero promuovere altresì la cooperazione triangolare e biregionale, soprattutto con i Caraibi, nonché la politica per gli accordi sud-sud del Mercosur;
61. ricorda di aver sollecitato la creazione di un fondo di solidarietà biregionale sin dalla menzionata risoluzione del 15 novembre 2001 e di aver ribadito tale richiesta più volte, da ultimo nella risoluzione del 27 aprile 2006;
62. ritiene che tale fondo sarebbe tra l’altro uno strumento utile per la cooperazione biregionale e potrebbe essere vantaggioso anche per le relazioni UE-Mercosur; esso rappresenterebbe una trasposizione concreta dell’impegno dell’UE volto ad accrescere e amministrare meglio il suo aiuto alla cooperazione esterna e sarebbe concepito come strumento per la lotta alla povertà; inoltre, concentrerebbe la cooperazione comunitaria su questioni fondamentali, quali la coesione sociale e l’integrazione regionale;
Ruolo del Parlamento
63. incoraggia il Mercosur a concludere con successo i preparativi per la creazione del futuro Parlamento del Mercosur, con rappresentanti dei vari parlamenti nazionali; ritiene che la creazione di una delegazione interparlamentare, formata da membri del Parlamento del Mercosur e deputati al Parlamento europeo, potrà contribuire al conseguimento di una maggiore partecipazione di quest'ultimo agli impulsi dati ai negoziati; segnala, inoltre, che in tal modo si intensificherebbero i contatti fra l'UE e il Mercosur e si stimolerebbe il processo d'integrazione con la necessaria partecipazione della società civile, per il tramite, fra l'altro, delle parti sociali, degli operatori economici e degli attori sociali delle due regioni, dando così una maggiore legittimità all'intero processo;
64. reputa necessaria la stretta collaborazione di tutte le istituzioni europee allo scopo di ottenere risultati soddisfacenti nei negoziati con il Mercosur, e chiede di conseguenza al Consiglio e alla Commissione che lo consultino e informino adeguatamente e puntualmente sulla strategia dell'UE nei negoziati con il Mercosur; chiede alla Commissione di trasmettergli, al termine di ciascun round o incontro negoziale significativo, un documento illustrativo dei risultati del medesimo, in conformità delle norme di riservatezza vigenti;
o
o o
65. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché alla Presidenza in carica del Mercosur.
(Traduzione esterna)
MOTIVAZIONE
Introduzione
L’obiettivo principale della presente relazione, composta di quattro parti, è la conclusione dei negoziati – in corso da anni, con lunghi mesi di stasi – per un accordo di associazione tra il Mercosur che sarà esteso alla più ampia zona di libero scambio interregionale al mondo.
La prima parte analizza la ragione di essere dell’accordo di associazione e dedica particolare attenzione agli interessi dell’UE in una zona di libero scambio zone (ZLS) con il Mercosur, nonché all’attuale stato dei negoziati, anche in riferimento al ciclo di negoziati di Doha.
La seconda parte esamina, specificatamente, i principali aspetti del negoziato commerciale, mentre la terza verte sul capitolo cooperazione del futuro accordo e più precisamente sulla cooperazione economica. Benché tale capitolo del futuro accordo di associazione sia praticamente concluso, la cooperazione continua ad essere un tema molto sensibile, dal momento che attualmente sono in corso di negoziazione i nuovi strumenti finanziari di cooperazione e che la Commissione sta mettendo a punto i nuovi documenti di strategia relativi alla cooperazione con i paesi terzi per il periodo 2007-2013. La quarta ed ultima parte tratta il ruolo del Parlamento nel processo negoziale dell’accordo.
Storia dei negoziati per un accordo di associazione: contesto
È opportuno iniziare una valutazione dei negoziati in corso con il Mercosur sottolineando, ben oltre gli aspetti strettamente commerciali, l’importanza strategica dell’associazione con il Mercosur ai fini delle relazioni esterne dell’UE, in un contesto internazionale caratterizzato da una maggiore interdipendenza, dall’emergere di nuove potenze economiche e da un numero crescente di sfide mondiali che trascendono i confini nazionali, ad esempio la sicurezza, la governance economica mondiale, l’ambiente e la lotta alla povertà.
Al di là di tali sfide comuni, tanto l’UE quanto il Mercosur sono fermamente convinti che l’integrazione regionale costituisce la pietra angolare dello sviluppo economico e sociale delle proprie popolazioni, nonché uno strumento fondamentale per il consolidamento della democrazia, la riduzione della povertà e della disuguaglianza e per il rafforzamento del peso delle due regioni sulla scena mondiale.
È proprio tenendo presenti i profondi legami culturali e storici esistenti tra le due regioni e il potenziale strategico di tale rapporto che è nata l’idea di negoziare un accordo di associazione globale UE-Mercosur – con la creazione di una ZLS – in occasione del primo vertice tra capi di stato e di governo dell’UE e del Mercosur a Rio de Janeiro, nel giugno 1999. Tale accordo di associazione UE-Mercosur sarebbe inoltre inevitabile per andare avanti nell’impegno comune di un rafforzamento dell’associazione strategica biregionale UE-America latina auspicata dal Parlamento e approvata in occasione dei differenti vertici UE-America latina.
I rapporti istituzionali tra l’UE e il Mercosur erano finora stati disciplinati dall’accordo quadro interregionale di cooperazione, firmato nel dicembre 1995. Tale accordo raccomanda la graduale e reciproca liberalizzazione di tutti gli scambi commerciali, elemento che ha portato le due parti a prevedere la creazione di una zona di libero scambio (ZLS) che rientrasse nel quadro di un accordo di associazione.
Si sono svolti sedici cicli di negoziati dall’approvazione, nel giugno 1999, del relativo mandato negoziale. Dopo diversi anni di trattative ufficiose, nel momento in cui tutto sembrava indicare una conclusione dei colloqui nel settembre 2004, le parti non sono riuscite ad accordarsi e i negoziati sono rimasti bloccati "al livello tecnico".
Più recentemente, in occasione del Forum economico mondiale di Davos (gennaio 2005), il Presidente brasiliano e il Presidente della Commissione europea hanno entrambi auspicato che i negoziati per l’accordo di associazione si concludessero prima della chiusura dei negoziati di Doha. Tale auspicio non si è tuttavia concretizzato. La riunione ministeriale UE-Mercosur tenutasi nel corso del vertice UE/ALC di Vienna del 12 e 13 maggio 2006, sembra aver confermato l’idea di subordinare i negoziati commerciali con il Mercosur alla chiusura del ciclo di Doha. Dati il ritardo registrato nei negoziati e l’urgente necessità di ottenere parametri giusti e condivisi su aspetti sensibili dell’accordo, il relatore si è permesso di insistere sulla necessità di un maggior impegno e impulso politico al livello più elevato e della fissazione di un calendario definitivo che permetta di concludere quanto prima i negoziati.
Interessi dell'UE in una zona di libero scambio con il Mercosur
Prima di passare allo stato attuale del negoziato commerciale per l’accordo con il Mercosur, il relatore sottolinea quali sono, ben al di là degli elementi strategici della politica esterna, i principali interessi dell’UE in una ZLS, nonché i principi che dovrebbero disciplinare i negoziati.
Una ZLS con il Mercosur, il più grande mercato dell’America latina, pari al 45% del PIL di quest’ultima, darebbe vita alla più vasta zona di libero scambio interregionale a livello mondiale, creando importanti opportunità in termini di commercio e di crescita economica per entrambe le parti, e accrescendo al tempo stesso la competitività internazionale dei due mercati. Tale ZLS rafforzerebbe inoltre la posizione leader dell’UE come primo co-investitore e partner commerciale del Mercosur, rispetto anche all’iniziativa ZLEA di liberalizzazione commerciale sul continente americano e all’eventualità di un’estensione del Mercosur e di una sua apertura ai mercati asiatici. A differenza di quanto avviene complessivamente in America latina, in cui le importazioni provenienti dagli Stati Uniti sono tre volte maggiori di quelle provenienti dall’UE, la quota di mercato del Mercosur detenuta dall’UE, che va rafforzata e ampliata, si attesta attorno al 25%, mentre quella degli Stati Uniti è pari al 20%. Pertanto, basandosi sull’esperienza degli accordi di associazione con il Messico e il Cile, il relatore sottolinea che una ZLS è fondamentale per rafforzare la presenza europea ed evitare un riorientamento del MERCOSUR verso altri mercati.
Più concretamente, gli studi sull’impatto della creazione di una zona di libero scambio
UE-Mercosur condotti dalla Cattedra Mercosur dell'Istituto di studi politici di Parigi per conto dell’MEBF, stimano i costi di una mancata conclusione dell’accordo ad almeno 3,7 miliardi di euro l’anno per il commercio di beni e a più di 5 miliardi se si considerano anche gli investimenti e i servizi.
I negoziati per una zona di libero scambio con il Mercosur
L’accordo commerciale con il Mercosur, accordo ambizioso e molto aperto, deve andare ben oltre i rispettivi obblighi esistenti in seno all’OMC e deve, nel modo meno restrittivo possibile, tener conto della specifica sensibilità di alcuni prodotti, senza escludere alcun settore.
Nonostante le raccomandazioni del Parlamento a favore di una dissociazione dei negoziati per l’accordo con il Mercosur da quelli dell’OMC sul ciclo di Doha, il ritardo registrato nei primi ne ha fatto dipendere il calendario dallo svolgimento e dalla conclusione dei secondi. È tuttavia opportuno sottolineare che i negoziati per la creazione di una zona di libero scambio UE-Mercosur e il ciclo di Doha non sono processi che si escludono a vicenda, ma che sono complementari.
Il relatore rileva che ai fini di una ripresa e di un buon proseguimento dei negoziati, è necessario ripartire dal livello più alto raggiunto nel 2004, in particolare con i miglioramenti apportati oralmente a seguito di quanto proposto a maggio 2004, e non sulla base delle offerte deludenti avanzate nel settembre dello stesso anno. Al tempo stesso, per un esito positivo, tali negoziati non devono essere unicamente centrati sulle questioni agricole; occorre trattare tutti gli ambiti e procedere parallelamente.
Una volta precisati i principi, la portata ed il collegamento tra l’accordo UE-Mercosur e il ciclo di Doha, il relatore affronta concretamente i principali capitoli del negoziato ed espone specifiche raccomandazioni per giungere ad un accordo di grande respiro nei seguenti ambiti: trattamento speciale e differenziato, agricoltura, AMNA, servizi, investimenti, appalti pubblici, proprietà intellettuale, misure sanitarie e fitosanitarie e altri ostacoli al commercio, meccanismo di risoluzione delle controversie.
Per quanto riguarda il capitolo sull’agricoltura, determinante per il successo dei negoziati, in quanto il Mercosur desidera migliorare il proprio accesso al mercato europeo, il relatore ritiene necessario ricordare, data la loro importanza, gli impegni assunti dall’UE nel quadro della riforma della PAC e durante i negoziati del ciclo di Doha. Egli propone, in base a quanto convenuto in seno all’OMC, che l’UE risponda alle richieste del Mercosur in materia di liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli, garantendo contemporaneamente un miglioramento significativo, reale ed effettivo nell’accesso dei prodotti agricoli del Mercosur al mercato europeo, nonché progressi in riferimento ad altri capitoli come l’AMNA e i servizi e ad altre questioni agricole, quali l’accordo sui vini e i liquori e l’effettiva tutela delle indicazioni geografiche.
Per quanto riguarda gli altri aspetti del capitolo sul commercio, il relatore insiste sulla necessità di giungere ad un accordo ambizioso e aperto che vada ben oltre gli obblighi sottoscritti nel quadro dell’OMC e che possa soddisfare i principali interessi delle due parti (principalmente l’agricoltura e il “mode 4” per il Mercosur; l’AMNA, gli investimenti e i servizi finanziari, le telecomunicazioni e il trasporto marittimo per l’UE), mostrando la flessibilità necessaria, ad esempio per quanto concerne la non reciprocità del calendario di applicazione.
Il relatore ritiene inoltre che gli aspetti relativi alla proprietà intellettuale e agli appalti pubblici apporterebbero un grande valore aggiunto all’accordo, in quanto si tratta di due ambiti in cui la liberalizzazione e la cooperazione bilaterale possono contribuire a superare i limiti imposti da un contesto multilaterale.
Ben oltre gli aspetti stessi del negoziato bilaterale, è importante sottolineare che il progressivo rafforzamento e approfondimento del Mercosur, realizzabile principalmente attraverso il completamento dell’unione doganale e lo sviluppo del mercato comune, ivi compresa l’effettiva libera circolazione dei prodotti importati, sono essenziali ai fini dell’abbattimento delle barriere esistenti e di un nuovo impulso agli scambi commerciali e di investimenti tra le due regioni.
La zona di libero scambio UE-Mercosur dovrebbe prevedere un meccanismo per la risoluzione delle controversie che permetta di evitare il ricorso eccessivo all'OMC e che fornisca garanzie giuridiche in tutti gli ambiti di applicazione dell’accordo.
Cooperazione tra l’UE e il Mercosur
Nella parte dedicata al capitolo sulla cooperazione UE-Mercosur, il relatore chiede alla Commissione di rafforzare gli strumenti finanziari della nuova strategia di cooperazione regionale con il Mercosur per il periodo 2007-2013, per poter risolutamente affrontare le numerose sfide che si profilano, soprattutto sul piano dell’istituzionalizzazione e dell’approfondimento del Mercosur e dell’applicazione rapida e completa del futuro accordo di associazione, e di attribuire una particolare importanza al completamento dell’unione doganale e del mercato comune.
In un contesto caratterizzato dall’incertezza e dalla confusione legate alla riforma degli strumenti finanziari di cooperazione dell’UE per il periodo 2007-2013, il relatore reputa molto opportuno precisare che la strategia di cooperazione con i paesi del Mercosur deve essere centrata sulla lotta alla povertà e alla disuguaglianza, senza tuttavia dimenticare la fondamentale importanza della cooperazione economica, e ciò per raggiungere gli obiettivi di sviluppo e aiutare i paesi del Mercosur a sviluppare economie competitive e ad integrarsi effettivamente nel sistema di commercio multilaterale.
Il relatore evidenzia inoltre il fatto che, tanto il capitolo cooperazione dell’accordo di associazione con il Mercosur, quanto il nuovo strumento di finanziamento della cooperazione allo sviluppo, devono, in tale contesto, incoraggiare e facilitare la cooperazione con il Mercosur per mezzo di misure ambiziose nell’ambito della cooperazione economica, dell’energia, della ricerca e della tecnologia.
Il ruolo del Parlamento
Nell’ultima parte viene menzionato il ruolo fondamentale svolto dai parlamentari democraticamente eletti, nel corso dei negoziati commerciali in generale e con il Mercosur in particolare. Più concretamente, il Consiglio e la Commissione sono invitati a consultare e informare correttamente e puntualmente il Parlamento, e specificatamente ad affidare ad un negoziatore di alto grado l’incarico di inviare a quest’ultimo, al termine di ogni ciclo negoziale o incontro, un documento che commenti l’esito dei negoziati, conformemente alle norme di riservatezza vigenti.
PARERE della commissione per lo sviluppo (31.5.2006)
destinato alla commissione per il commercio internazionale
sulle relazioni economiche e commerciali tra l’UE e il Mercosur in vista della conclusione di un accordo di associazione interregionale
(2006/2035(INI))
Relatore per parere: Filip Andrzej Kaczmarek
SUGGERIMENTI
La commissione per lo sviluppo invita la commissione per il commercio internazionale, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:
1. accoglie con favore la separazione dei negoziati per l’accordo di associazione UE-Mercosur dai negoziati di Doha dell’Organizzazione mondiale del commercio, come sollecitato Parlamento nella sua proposta di raccomandazione del 1° marzo 2001[1] sul mandato negoziale per un accordo di associazione interregionale con il Mercosur e deciso dal presidente Barroso e dal presidente Lula a Davos nel gennaio del 2005;
2. è dell'avviso che, nell’ambito dell’attuale accordo di cooperazione, il dialogo politico è rafforzato tramite meccanismi più dettagliati e l’accento è posto sulla necessità di rispettare i diritti umani e il buon governo, ma insiste che è ancora necessario garantire che il capitolo sulla cooperazione sia efficace ai fini dell'eradicazione della povertà e coerente con gli altri strumenti UE per la politica di sviluppo in America latina; sottolinea la necessità di mantenere, nell’accordo finale, un equilibrio tra il commercio e lo sviluppo, evitando che i capitoli sul commercio siano in contraddizione con quelli sullo sviluppo;
3. rileva che mediante un accordo di associazione, i parlamenti sono coinvolti nel quadro istituzionale e chiede, di conseguenza, l’istituzione di un comitato parlamentare di associazione con gli eurodeputati e i deputati dei parlamenti del Mercosur;
4. sottolinea che, se sotto il profilo dello sviluppo il Mercosur ha conseguito un successo iniziale nel favorire la crescita interregionale, in altre aree di sviluppo si è dimostrato meno capace: le economie dei paesi Mercosur sono già relativamente aperte e liberalizzate, in linea con il “consenso di Washington” che hanno scrupolosamente rispettato; osserva che l’obiettivo del Mercosur era di accelerare lo sviluppo economico unitamente alla giustizia sociale e che si pensava che la liberalizzazione avrebbe generato una crescita economica favorita dalle esportazioni che a sua volta avrebbe contribuito alla riduzione della povertà, sebbene a tale riguardo siano riscontrabili alcune carenze;
5. sottolinea che il buon governo, i diritti umani e la democrazia costituiscono parti fondamentali della dichiarazione comune del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio, del Parlamento europeo e della Commissione sulla politica di sviluppo dell'Unione europea: Il consenso europeo[2], e che sono necessari ulteriori sforzi per ovviare al malgoverno nei servizi commerciali e pubblici (principalmente la corruzione e l’inefficienza); invita quindi l'UE ad ovviare al deficit istituzionale e giuridico;
6. sottolinea la necessità di garantire che la clausola standard relativa ai diritti dell’uomo costituisca parte dell’accordo;
7. accoglie con favore il riconoscimento della solidarietà globale come principio guida delle varie politiche dell’UE e si compiace altresì del fatto che tale solidarietà ispirerà l’azione comunitaria in materia di aiuti umanitari e allo sviluppo; ritiene che, ponendo la solidarietà a un livello globale, si contribuirà a garantire la pace e la stabilità in tutto il mondo;
8. rileva che, nell'ambito dell’attuale accordo, la cooperazione dell’UE sostiene l’istituzionalizzazione del Mercosur e ritiene che ciò dovrebbe essere favorito e rafforzato;
9. giudica favorevolmente l’uso del dialogo politico in quanto strumento per la risoluzione delle controversie tra i membri del Mercosur;
10. rileva che la cooperazione UE dovrebbe rafforzare il suo sostegno allo sviluppo sociale dei membri del Mercosur (segnatamente tramite l’istruzione) e garantire in tal modo una riduzione delle disuguaglianze; i quattro paesi del Mercosur stanno migliorando in termini economici, ma il loro sviluppo sociale dovrebbe essere rafforzato, poiché ai risultati economici non ha fatto seguito una significativa riduzione delle disuguaglianze e la povertà rimane un problema da risolvere, visto che la distribuzione del reddito della regione permane tra le più inique al mondo e, inoltre, sono state tagliate le spese sociali e per l’istruzione;
11. ritiene che la cooperazione UE dovrebbe sostenere i piccoli produttori nonché le piccole e medie imprese in generale e incoraggia gli investimenti nelle piccole imprese; l’apertura di mercati europei recherà infatti vantaggi principalmente ai maggiori produttori, in grado di conformarsi alle norme sanitarie e fitosanitarie europee;
12. sottolinea la necessità che gli investimenti siano accompagnati da infrastrutture, la forza motrice dello sviluppo economico;
13. appoggia fermamente la tesi secondo cui gli strumenti economici e di cooperazione dovrebbero essere utilizzati anche per garantire la tutela dell’ambiente nei paesi del Mercosur, con particolare riguardo alla foresta amazzonica; sottolinea che anche lo sviluppo dell’agricoltura sostenibile nei paesi del Mercosur dovrebbe costituire un settore interessante per la cooperazione europea e che dovrebbero essere incoraggiati il commercio equo e l'agricoltura biologica, per esempio attraverso la negoziazione di una specifica tariffa comunitaria per il commercio equo e/o i prodotti biologici;
14. sottolinea che il turismo è l'industria più importante a livello mondiale e che costituisce una leva per la crescita economica; chiede alla Commissione di riservare la massima attenzione a progetti nei paesi del Mercosur volti allo sviluppo del turismo sostenibile che rechino vantaggi al maggiore numero possibile di persone;
15. ritiene che, oltre all'aspetto repressivo relativo alla lotta alla droga, l’accordo dovrebbe insistere sulla fornitura di aiuti agli agricoltori per aiutarli ad avviare nuove produzioni alternative;
16. si rende conto che, per quanto riguarda l’immigrazione illegale, non dovrebbero essere solamente previsti accordi di riammissione, ma che è altresì importante tener conto delle riflessioni attuali della comunità internazionale sul legame tra migrazione e sviluppo;
17. ritiene che, dopo che sarà entrato in vigore l’accordo, si dovrebbero promuovere altresì la cooperazione triangolare e biregionale, soprattutto con i Caraibi, nonché la politica per gli accordi sud-sud del Mercosur;
18. ricorda che il Parlamento ha sollecitato la creazione di un fondo di solidarietà biregionale sin dalla sua risoluzione su un partenariato globale e una strategia comune per le relazioni tra l’Unione europea e l’America latina del 15 novembre 2001[3] e che tale richiesta è stata reiterata più volte, da ultimo nella relazione su una cooperazione rafforzata fra l'Unione europea e l'America latina approvata dalla commissione per gli affari esteri il 13 marzo 2006[4];
19. ritiene che tale fondo tra l’altro:
- sarebbe uno strumento utile per la cooperazione biregionale, che potrebbe essere vantaggioso anche per la relazione UE-Mercosur;
- rappresenterebbe una trasposizione concreta dell’impegno dell’UE volto ad accrescere e amministrare meglio il suo aiuto alla cooperazione esterna e verrebbe concepito come strumento per la lotta alla povertà;
- concentrerebbe la cooperazione comunitaria su questioni fondamentali quali la coesione sociale e l’integrazione regionale.
PROCEDURA
Titolo |
Relazioni economiche e commerciali tra l’UE e il Mercosur in vista della conclusione di un accordo di associazione interregionale |
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Riferimenti |
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Commissione competente per il merito |
INTA |
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Parere espresso da |
DEVE |
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Cooperazione rafforzata – annuncio in Aula |
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Relatore per parere |
Filip Andrzej Kaczmarek |
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Relatore per parere sostituito |
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Esame in commissione |
24.4.2006 |
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Approvazione |
30.5.2006 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
18 1 0 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Margrietus van den Berg, Danutė Budreikaitė, Michael Gahler, Hélène Goudin, Filip Andrzej Kaczmarek, Glenys Kinnock, Ģirts Valdis Kristovskis, Maria Martens, José Javier Pomés Ruiz, Horst Posdorf, Frithjof Schmidt, Mauro Zani |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Marie-Hélène Aubert, John Bowis, Manolis Mavrommatis, Zbigniew Zaleski |
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Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
Sajjad Karim, Francisco José Millán Mon, Ralf Walter |
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Osservazioni (disponibili in una sola lingua) |
... |
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- [1] GU C 277 del 1.10.2001, pag. 21.
- [2] GU C 46 del 24.2.2006, pag. 1.
- [3] GU C 140 E del 13.6.2002, pag. 569.
- [4] A6-0025/2006.
PROCEDURA
Titolo |
Relazioni economiche e commerciali tra l'UE e il Mercosur in vista della conclusione di un accordo di associazione interregionale |
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Numero di procedura |
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Commissione competente per il merito |
INTA 16.2.2006 |
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Commissione(i) competente(i) per parere |
DEVE |
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Pareri non espressi |
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Cooperazione rafforzata |
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Relatore(i) |
Daniel Varela Suanzes-Carpegna |
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Relatore(i) sostituito(i) |
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Esame in commissione |
21.3.2006 |
11.7.2006 |
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Approvazione |
12.9.2006 |
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Esito della votazione finale |
+: −: 0: |
23 4 1 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Kader Arif, Jean-Pierre Audy, Jean-Louis Bourlanges, Daniel Caspary, Françoise Castex, Béla Glattfelder, Luis de Grandes Pascual, Jacky Henin, Luis Herrero-Tejedor, Filip Andrzej Kaczmarek, Alain Lipietz, Caroline Lucas, Erika Mann, Helmuth Markov, Georgios Papastamkos, Godelieve Quisthoudt-Rowohl, Bogusław Rogalski, Tokia Saïfi, Peter Šťastný, Johan Van Hecke, Daniel Varela Suanzes-Carpegna, Zbigniew Zaleski |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Panagiotis Beglitis, Margrietus van den Berg, Danutė Budreikaitė, Eugenijus Maldeikis, Antolín Sánchez Presedo, Mauro Zani |
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Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale |
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Deposito |
21.9.2006 |
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Osservazioni (disponibili in una sola lingua) |
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