RELAZIONE sulla strategia politica annuale della Commissione per la procedura di bilancio 2008

3.4.2007 - (2007/2017(BUD))

Sezione III – Commissione
Commissione per i bilanci
Relatore: Kyösti Virrankoski
PR_BUD_Strategy


Procedura : 2007/2017(BUD)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
A6-0123/2007

PROPOSTA DI RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla strategia politica annuale della Commissione per la procedura di bilancio 2008, Sezione III – Commissione
(2007/2017(BUD))

Il Parlamento europeo,

–   vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Strategia politica annuale per il 2008 (COM(2007)0065),

–   visto l'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1],

–   visti l'articolo 272 del trattato CE e l'articolo 177 del trattato Euratom,

–   visto l'articolo 112, paragrafo 1, del suo regolamento,

–   visti la relazione della commissione per i bilanci e i pareri della commissione per gli affari esteri e della commissione per il commercio internazionale (A6‑0123/2007),

A. considerando che il bilancio dell'Unione europea per il 2008 sarà il secondo bilancio adottato nel quadro dell'Accordo interistituzionale (AII) sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria del 17 maggio 2006,

B.  considerando che il bilancio 2008 sarà il primo bilancio ad essere adottato dopo l'adesione all'Unione europea della Romania e della Bulgaria,

C. considerando che il processo di globalizzazione prosegue rapidamente, con tutte le relative opportunità e sfide a livello economico, sociale e ambientale; considerando che il bilancio 2008 deve garantire che l'Unione europea possa continuare a trarre vantaggio dalle opportunità, far fronte alle sfide della globalizzazione e affrontare le sue responsabilità di attore globale, attraverso una giusta combinazione di politiche interne ed esterne lungimiranti,

D. considerando che il 2007 sarà il primo anno di attuazione di molti nuovi programmi di spesa dell'Unione europea per il periodo di programmazione finanziaria 2007-2013, a seguito dell'adozione di numerose nuove basi giuridiche nel 2006; considerando che i dati relativi all'esecuzione del bilancio 2007, in particolare in termini di stanziamenti d'impegno, forniranno informazioni importanti sulla capacità della Commissione e degli Stati membri di attuare le priorità del Parlamento,

Contesto politico

1.  sottolinea che il bilancio 2008 sarà elaborato, presentato e discusso nel contesto del cinquantesimo anniversario della firma del Trattato di Roma e di un nuovo impulso a realizzare progressi per quanto riguarda il trattato costituzionale; osserva che il 2007 vedrà l'inizio dei lavori preparatori per il riesame completo e globale 2008-2009 (revisione intermedia) del quadro finanziario pluriennale 2007-2013 (QFP); prende atto altresì della sua risoluzione del 29 marzo 2007 sul sistema delle risorse proprie dell'Unione europea;

2.  sottolinea l'importanza che attribuisce alla capacità di un'Unione europea con 27 membri di fare della globalizzazione un'opportunità per i suoi cittadini e di svolgere un ruolo di primo piano a livello internazionale nel far fronte alle sfide della globalizzazione; evidenzia, a tale riguardo, l'importanza di garantire che le risorse finanziarie e umane dell'Unione siano stanziate in modo adeguato al fine di assicurare il buon funzionamento delle sue istituzioni;

3.  prende atto delle proposte presentate dalla Commissione sotto la designazione Prosperità, Solidarietà, Sicurezza e Iniziative all'esterno; concorda con il fatto che, nel contempo, l'Unione europea debba mantenere l'accento sull'agenda di Lisbona e in particolare sulla crescita e l'occupazione, sulla competitività e sulle PMI; ritiene che in molti casi, ad esempio nel settore della politica energetica e dei cambiamenti climatici, queste proposte indichino un approccio più flessibile da parte dell'Unione europea alle sfide reali alle quali i cittadini europei sono confrontati; sottolinea tuttavia che, a causa dei margini oltremodo ridotti lasciati sotto i diversi massimali di spesa, la capacità dell'Unione europea di reagire ai cambiamenti politici in termini di bilancio è estremamente limitata;

4.  ritiene che sia sua responsabilità, in quanto autorità di bilancio, garantire che i finanziamenti destinati al bilancio dell'UE siano utilizzati con la prospettiva di assicurare un buon rapporto costi/benefici, in particolare al fine di ottimizzare le risorse limitate; intende perseguire un bilancio orientato ai risultati basato sull’approccio iniziato con il bilancio 2007, in cooperazione con le commissioni specializzate;

5.  reitera il suo invito a presentare le priorità politiche annuali dell'Unione europea in un modo che possa essere comunicato efficacemente ai cittadini europei e sottolinea che la presente risoluzione espone il punto di vista del Parlamento europeo per quanto concerne la prossima procedura di bilancio; deplora vivamente che la Strategia politica annuale (SPA) non rifletta in modo adeguato le priorità del Parlamento; si attende che la presente risoluzione sia tenuta in debita considerazione nel progetto preliminare di bilancio (PPB) per il 2008; sottolinea che le varie iniziative proposte dalla Commissione nella Strategia politica annuale (SPA) per il 2008 dovrebbero essere considerate nel contesto dei programmi di spesa approvati di recente e delle priorità politiche che stanno alla base delle dotazioni finanziarie complessive decise per il QFP 2007-2013 nel quadro dell'AII del 17 maggio 2006;

6.  prende atto della presentazione da parte del Commissario Wallström alla Conferenza dei presidenti tenutasi l'8 febbraio 2007 del programma legislativo e di lavoro della Commissione per il 2007 ma si rammarica della mancanza di interazione tra il programma di lavoro legislativo e la procedura di bilancio; insiste, in linea con l'accordo quadro tra il Parlamento e la Commissione, sulla necessità di un legame rafforzato tra le due procedure; ricorda alla Commissione l'impegno preso nel corso della procedura di bilancio 2007 e la lettera del Presidente Barroso del dicembre 2006 concernente una maggiore corrispondenza tra le priorità legislative e le decisioni di bilancio; prende atto, a tale proposito, delle priorità presentate dalla Commissione nella sua comunicazione sulla Strategia politica annuale e si attende che essa adegui tali priorità in base alle decisioni che saranno adottate dall'autorità di bilancio durante la procedura annuale;

Un bilancio orientato ai risultati – presentazione trasparente, obiettivi chiari, esecuzione accurata

7.  sottolinea nuovamente l'importanza che attribuisce alla realizzazione efficace degli obiettivi politici assegnati ai programmi di spesa dell'Unione europea; ritiene che il conseguimento di tali obiettivi, chiaramente comprovato, sia sempre stato fondamentale per la legittimità dell'Unione europea agli occhi dei suoi cittadini; dichiara pertanto l'intenzione di basare i suoi lavori per il bilancio 2008 su una filosofia di bilancio orientata ai risultati; sottolinea che tali risultati non saranno valutati unicamente in base a criteri contabili e rileva che tale approccio sarà seguito in uno spirito di buona cooperazione interistituzionale;

8.  sottolinea l'importanza della chiarezza, della coerenza e della trasparenza nella presentazione del bilancio, quale primo passo verso un bilancio orientato ai risultati; appoggia l'approccio del bilancio per attività (ABB), che mira a garantire una maggiore corrispondenza tra le risorse finanziarie e umane e gli obiettivi politici per i diversi settori di intervento della Commissione; constata che non è facile conciliare la nomenclatura ABB con le rubriche del QFP; si rammarica inoltre del fatto che la classificazione della SPA, basata sulle rubriche Prosperità, Solidarietà, Sicurezza e Iniziative all'esterno, rappresenta un terzo sistema di classificazione che è piuttosto arbitrario per quanto riguarda la classificazione delle politiche nell'ambito dei diversi capitoli, non presenta un grande valore ai fini del bilancio e non può essere facilmente conciliato con le categorie dell'ABB e del QFP; chiede che la Commissione rispetti più fedelmente le strutture dell'ABB e del QFP e fornisca indicazioni chiare sulla corrispondenza tra tale terza classificazione e le rubriche di bilancio dell'AII;

9.  ritiene che le schede di attività realizzate dalla Commissione per ciascun settore nel PPB costituiscano un elemento chiave ai fini di un efficace controllo della spesa dell'Unione europea da parte dell'autorità di bilancio; sottolinea che, se gli obiettivi politici non sono chiari, non è possibile effettuare un'efficace valutazione delle attività; chiede una maggiore chiarezza nella presentazione delle schede di attività nel PPB 2008; chiede inoltre che venga prestata una maggiore attenzione agli obiettivi politici e alla misurazione dei risultati e siano fornite meno informazioni sul processo amministrativo, rispetto a quanto è spesso avvenuto nei precedenti documenti del PPB;

10. sottolinea l'importanza del controllo sull'esecuzione del bilancio quale strumento per esaminare l'efficacia delle azioni; accoglie con favore i miglioramenti apportati recentemente alla fornitura di dati sull'esecuzione da parte della Commissione, e in particolare il sistema di allerta per le previsioni di bilancio; constata che, grazie a tale sistema, i dati relativi all'esecuzione per il primo anno di spesa dei nuovi programmi per il periodo 2007-2013 saranno disponibili nel corso del 2007; ritiene che queste informazioni potrebbero rivelarsi utili per indurre la Commissione e gli Stati membri a rispettare appieno le priorità politiche del Parlamento definite nel bilancio 2007 e nella presente risoluzione;

Risorse umane – dotazione sufficiente, responsabilità personale, esternalizzazione controllata

11. è fermamente convinto che un sistema amministrativo efficace ed efficiente in termini di costi per l'Unione europea debba essere dotato del necessario livello di risorse; attende con interesse i risultati dell'analisi del reale fabbisogno di personale effettuata dai servizi della Commissione, che dovrà essere presentata il 30 aprile 2007; è convinto che tale analisi del personale della Commissione sia fondamentale per consentire a quest'ultima di identificare le proprie reali potenzialità e di mettere a disposizione maggiore personale per le nuove priorità politiche quali l'energia, il cambiamento climatico, l'immigrazione, l'attuazione di programmi pluriennali e il monitoraggio del recepimento della legislazione comunitaria negli Stati membri; valuterà i risultati di tale analisi in modo molto approfondito al fine di rispondere alle future sfide politiche a cominciare dalla procedura di bilancio 2008;

12. accoglie con favore le indicazioni contenute nella SPA 2008, secondo cui la Commissione intende proseguire gli sforzi volti a riorientare le sue risorse umane verso le priorità politiche, ma respinge l'articolazione di tali priorità nei capitoli Prosperità, Solidarietà, Sicurezza e Iniziative all'esterno; chiede pertanto alla Commissione di presentare chiaramente nel PPB, seguendo la struttura dell'ABB, ulteriori informazioni sulla politica delle risorse umane e sulla strategia di riassegnazione del personale per il 2008, tenendo conto dei risultati dell'analisi;

13. esprime preoccupazione per il fatto che l'espansione delle agenzie decentralizzate esistenti ridurrà i margini disponibili nelle rubriche del QFP; si dichiara inoltre preoccupato per il fatto che tale riduzione dei margini disponibili ridurrà le possibilità di finanziamento di nuove priorità, quali progetti pilota e azioni preparatorie, nonché i fondi disponibili per l'espansione di programmi esistenti; rileva che l’articolo 47 dell'AII del 17 maggio 2006 obbliga la Commissione a valutare le implicazioni di bilancio per la rubrica di spesa interessata al momento di elaborare una proposta di creazione di una nuova agenzia decentrata; cercherà di assicurare che il funzionamento delle agenzie decentrate apporti un valore aggiunto e sostenga gli interessi dei cittadini dell'Unione europea;

14. rileva che qualsiasi ulteriore espansione del numero di agenzie esecutive e di altri organismi dovrà essere finanziata per mezzo della dotazione di bilancio in questione; esprime pertanto preoccupazione per il fatto che qualsiasi ulteriore aumento delle agenzie esecutive e di altri organismi può ridurre i fondi operativi disponibili nell’ambito delle dotazioni dei programmi;

15. intende chiarire la definizione, il ruolo e il costo di tutti gli organismi definiti ai sensi dell'articolo 185 del regolamento finanziario, al fine di valutare l'efficacia in termini di costi di tali modalità di gestione e di garantire l'applicazione, su base sistematica e a livello interistituzionale, della procedura definita al punto 47 dell'AII del 17 maggio 2006, nel corso della procedura annuale di bilancio 2008;

16. ritiene che il decentramento delle responsabilità alle varie Direzioni generali e la responsabilità personale dei funzionari dell'Unione europea siano un elemento importante della strategia di gestione per attività (Activity-based management, ABM); osserva che potrebbero essere necessari ulteriori sforzi per chiarire alcune catene di responsabilità all'interno delle istituzioni dell'Unione europea; è del parere che tale questione rivesta una particolare importanza alla luce dell'evidente tendenza all'esternalizzazione di funzioni di esecuzione alle agenzie esecutive e ad altri organismi ad hoc;

17. teme che la creazione di agenzie esecutive e di altri organismi ad hoc possa comportare un aumento del numero dei funzionari e degli agenti contrattuali dell'Unione europea, a meno che l'organico della Direzione generale della Commissione competente non sia ridotto per compensare tale aumento, e che essa possa indebolire il controllo dell'amministrazione dell'Unione europea; chiede alla Commissione di spiegare nel PPB 2008 le modalità con cui i posti richiesti per le nuove agenzie esecutive e gli altri organismi ad hoc saranno compensati mediante una riduzione dell'organico all'interno della Direzione generale interessata; chiede inoltre alla Commissione di affrontare, nell'ambito del PPB 2008, la questione di un'adeguata sorveglianza delle agenzie esecutive e degli altri organismi ad hoc, in modo tale da garantire la responsabilità democratica; invita a osservare il Codice di condotta sull'istituzione di agenzie esecutive, specie per quanto riguarda il controllo parlamentare del finanziamento e dell'assegnazione del personale delle agenzie;

Quadro finanziario pluriennale - programmazione, margini, finanziamenti anticipati e posticipati

18. prende atto dell'ultimo aggiornamento della programmazione finanziaria per il 2007-2013; rileva i margini limitati, e in alcuni casi in via di riduzione, lasciati alle rubriche 1a e 3 e si oppone fermamente alla proposta della Commissione di utilizzare gli scarsi margini ancora disponibili nell'ambito di tali due rubriche per nuove iniziative; esprime viva preoccupazione per il fatto che la creazione di margini aggiuntivi avverrebbe principalmente posticipando il finanziamento dei programmi pluriennali esistenti; ritiene che i margini esigui limiterebbero la possibilità di affrontare in modo efficace qualsiasi priorità politica urgente o nuova; chiede alla Commissione di presentare, in occasione del prossimo dialogo a tre, una visione d'insieme dei margini delle diverse rubriche di bilancio, un aggiornamento della programmazione finanziaria, conformemente al punto 46 dell'AII, nonché le possibili conseguenze finanziarie delle proposte annunciate nel programma legislativo;

19. intende valutare la possibilità di una migliore presentazione, per consentire una comprensione migliore e più agevole dei diversi documenti di programmazione finanziaria e di bilancio trasmessi all'autorità di bilancio (programmazione finanziaria e documento annuale di strategia politica); rileva che attualmente non vi è una chiara indicazione né delle modifiche esatte apportate rispetto alla programmazione finanziaria precedente nelle tabelle ad essa allegate, né di come sono compensati gli aumenti o di come sono effettuati i finanziamenti anticipati e posticipati;

20. ricorda che, per quanto concerne i progetti pilota e le azioni preparatorie per la procedura di bilancio 2008, secondo l'allegato II, parte D, dell'AII "i due rami dell'autorità di bilancio informano la Commissione entro metà giugno delle loro intenzioni in materia"; esprime il timore che per alcune rubriche e sottorubriche del bilancio possano non esserci margini sufficienti per i principali nuovi progetti pilota e azioni preparatorie;

21. prende atto con preoccupazione del possibile impatto delle modifiche proposte dalla Commissione alla programmazione finanziaria nella sezione III della SPA 2008 sui margini già limitati e/o sui programmi operativi, specialmente in seguito all'aumento dei finanziamenti per le agenzie o alla creazione di nuovi fondi; si rammarica del fatto che tali proposte siano state presentate a meno di un mese dal più recente aggiornamento della programmazione finanziaria; si attende che la Commissione presenti tali proposte in tempo utile nel quadro del PPB 2008 e della prossima programmazione finanziaria, in particolare se esse implicano una modifica del QFP;

22. esprime preoccupazione per il proposto rinvio alla fine dell'esercizio del finanziamento di alcuni programmi nella SPA 2008 e per i problemi che ciò potrebbe creare per i prossimi anni del QFP, incluso quello dell'aumento dei RAL; constata inoltre che nel bilancio 2007, per i suoi settori prioritari, il Parlamento ha approvato livelli di impegno superiori al livello medio degli impegni previsto nelle dotazioni del programma pluriennale per una serie di programmi; osserva che potrebbe essere necessario un certo grado di cooperazione interistituzionale per quanto concerne il finanziamento anticipato o posticipato degli impegni nel bilancio, al fine di garantire una programmazione coerente degli impegni per l'intera durata del QFP, rispettando le priorità del Parlamento così come espresse nell'AII;

Aspetti specifici

23. appoggia l'intenzione della Commissione di includere il concetto "legiferare meglio" e quello di una semplificazione delle procedure in tutte le nuove iniziative, riforme e metodi di lavoro per renderli più comprensibili ai cittadini; ricorda, come dichiarato nella sua risoluzione del 13 dicembre 2006 sul programma legislativo e di lavoro della Commissione per il 2007[2], che l'applicazione del concetto "legiferare meglio" dovrebbe rispettare appieno i principi e le condizioni esposti nella risoluzione del Parlamento del 16 maggio 2006 su una strategia per la semplificazione del contesto normativo[3];

24. evidenzia che l'efficienza energetica rappresenta una strategia di lotta contro il cambiamento climatico notevolmente orientata al futuro; concorda sul fatto che tale politica richiede una strategia trasversale e chiede alla Commissione di continuare ad adottare azioni decisive a tal fine;

25. plaude all'intenzione della Commissione di intraprendere azioni chiave nel settore della ricerca e dell'innovazione per una celere attuazione della strategia di Lisbona nel 2008; sostiene, in particolare, il lavoro preparatorio volto a garantire che, nel corso del 2007, sia adottata una decisione relativa alla creazione di un Istituto europeo di tecnologia (EIT); invita la Commissione a presentare maggiori chiarimenti sul finanziamento dell'Istituto e si attende che tale finanziamento sia garantito mediante stanziamenti di bilancio aggiuntivi e non riducendo le risorse finanziarie del Settimo programma quadro; attende ulteriori informazioni sull'Agenzia esecutiva proposta per gli aspetti gestionali del Settimo programma quadro;

26. plaude all'esito del dialogo a tre tenutosi il 7 marzo 2007 sul finanziamento dell'impresa comune per il progetto ITER e sul futuro sviluppo della procedura prevista al punto 47 dell'AII, le cui conclusioni sono allegate alla presente risoluzione;

27. esprime la propria preoccupazione in merito alla proposta della Commissione di rinviare il finanziamento di molti nuovi programmi nell'ambito della rubrica 1a; ritiene che ciò non rappresenti una modalità appropriata di programmazione finanziaria; chiede alla Commissione di chiarire gli effetti di un tale rinvio sui programmi per i quali non è stata ancora adottata una base giuridica e sui margini disponibili nei prossimi anni; ricorda alla Commissione che, a norma del punto 37 dell'AII, l'autorità di bilancio si impegna a non discostarsi di oltre il 5 % dall’importo previsto nell’atto legislativo;

28. chiede alla Commissione europea, ai fini del rafforzamento della solidarietà e della prosperità, di chiarire le sue intenzioni in merito alla programmazione finanziaria del programma per l'apprendimento permanente e di considerarlo prioritario; ritiene che un aumento delle risorse finanziarie di quattro agenzie (ERA, EMSA, EASA, GSA) dovrebbe evitare qualsiasi riduzione al programma finanziario concernente la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) negli anni a venire, in modo da garantire l'attuazione della dotazione finanziaria complessiva concordata per le TEN-T nel quadro del QFP;

29. conviene con la Commissione che il 2008 sarà un anno cruciale per la politica di coesione europea, in quanto sarà il primo anno di piena attuazione dei nuovi programmi operativi 2007-2013; auspica pertanto che la politica di coesione resti una priorità per entrambi i rami dell'autorità di bilancio nel corso della procedura di bilancio 2008;

30. prende atto della proposta della Commissione di ridurre il margine della rubrica 2 di un importo pari a 2 milioni di euro, al fine di finanziare le attività supplementari dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA); prende atto inoltre dell'intenzione della Commissione, nell'ambito della rubrica 3a, di aumentare gli stanziamenti destinati all'agenzia FRONTEX di 10,9 milioni di euro nel 2008 e di aumentare i finanziamenti per EUROJUST di un importo supplementare pari a 2,5 milioni di euro all'anno per il periodo 2008-2013; ricorda alla Commissione che tutti questi aumenti devono essere approvati dell'autorità di bilancio nel quadro della procedura di bilancio annuale e/o dall'autorità legislativa se ciò implica un cambiamento negli importi di riferimento dei programmi approvati;

31. ricorda alla Commissione che, ai sensi dell'AII del 17 maggio 2006, la maggior parte delle risorse finanziarie destinate ai settori della politica ambientale sono concentrate alla rubrica 2; rileva la decisione dell'AII di stanziare 100 milioni di euro aggiuntivi alla rubrica 2, di cui 50 milioni sono destinati al nuovo strumento per l'ambiente LIFE+; ricorda che il 27 marzo 2007 è stato raggiunto un accordo definitivo su LIFE+ per il periodo 2007-2013; sottolinea l'importanza di lasciare margini sufficienti finché tutte le procedure legislative non siano state completate;

32. resta in attesa di proposte precise della Commissione in merito alla revisione intermedia della politica agricola comune; chiede pertanto di conoscere le modalità e l'ampiezza del bilancio intermedio che la Commissione intende tracciare per valutare i primi risultati della riforma del 2003;

33. ritiene che lo scopo principale della politica di comunicazione e di informazione sia quello di informare i cittadini dell'Unione europea sulle azioni e i programmi attuati dall'Unione europea e sui miglioramenti realizzati negli ultimi anni; è del parere che la campagna sulle priorità politiche dovrebbe essere definita in una fase successiva della procedura di bilancio, tenendo conto delle priorità del Parlamento e ponendo l'accento su alcuni settori di intervento debitamente individuati in sede di prima lettura;

34. ricorda che tutte le istituzioni hanno il diritto di attuare una politica di comunicazione nel quadro della loro autonomia istituzionale, come stabilito dall'articolo 49 del regolamento finanziario; invita la Commissione a continuare a difendere, così come fanno le altre istituzioni, la propria autonomia in materia; riconosce la necessità di un coordinamento delle diverse politiche di comunicazione attuate dalle istituzioni nell'ambito del gruppo interistituzionale sull'informazione e la comunicazione; invita il gruppo interistituzionale a presentare un piano di lavoro per il 2008 più concreto e meglio coordinato entro la fine di ottobre 2007; invita, a tale proposito, la Commissione a perseguire la sua politica ambiziosa di comunicazione destinata ai cittadini, tenendo conto del fatto che il 2008 è l'anno che precede le prossime elezioni europee e che occorre preparare il terreno per il previsto rilancio delle riforme istituzionali;

35. prende atto delle priorità per il 2008 indicate nella comunicazione della Commissione, che non cambieranno la programmazione finanziaria per la rubrica 3b;

36. appoggia ampiamente gli obiettivi delle azioni esterne definiti nella SPA, che sono stati sviluppati su una base di continuità e che devono essere attuati, per il secondo anno, attraverso una nuova serie di strumenti esterni dell'Unione europea adottati nel 2006; mette in maggiore evidenza l'efficace esecuzione e il rispetto dei diritti del Parlamento in tale quadro; chiede una prima valutazione già nella seconda metà del 2007;

37. attende con interesse una cooperazione fruttuosa con la Commissione nel quadro dei gruppi di lavoro istituiti dalla commissione per gli affari esteri e dalla commissione per lo sviluppo allo scopo di controllare la programmazione e l'attuazione dei nuovi strumenti di assistenza esterna; prende atto del previsto riesame a medio termine del funzionamento degli strumenti di assistenza esterna; ribadisce la volontà del Parlamento di essere pienamente associato a tale processo;

38. sottolinea l'importanza del multilinguismo quale elemento fondamentale del patrimonio europeo, così come la necessità di fornire ai cittadini informazioni nella loro lingua materna;

39. chiede un ulteriore rafforzamento della cooperazione con i paesi in via di sviluppo, in particolare negli ambiti del cambiamento climatico e della migrazione, con l’impegno permanente di realizzare gli obiettivi di sviluppo del Millennio, soprattutto per quanto riguarda la salute e l'istruzione di base;

40. prende atto dell'obiettivo della Commissione riguardante le "Iniziative all'esterno", come ad esempio il fondo mondiale per promuovere l'efficienza energetica e le energie rinnovabili (GEEREF) o l'alleanza politica e globale in campo climatico, e constata che queste nuove priorità della rubrica 4 richiedono un aumento di 23 100 000 euro nel 2008; insiste, tuttavia, sulla trasparenza per quanto concerne l'origine del finanziamento proposto per ciascuna azione;

41. constata che il margine complessivo previsto per la rubrica 4 è fissato a 334 milioni di euro, al fine di permettere di soddisfare in maniera adeguata i futuri fabbisogni, quali l'esito dei negoziati sullo status definitivo del Kosovo e il processo di pace in Medio Oriente; sottolinea con forza che il margine di 334 milioni di euro è in realtà artificialmente elevato, in quanto comprende 200 milioni di euro inizialmente previsti per il Fondo di garanzia per i prestiti, che dovrà essere finanziato solo a partire dal 2009 per motivi di transizione; sottolinea pertanto che un importo supplementare di 200 milioni di euro sarà disponibile in via eccezionale nel 2008 ed esorta ad assicurare che tale importo non sia automaticamente assegnato a fabbisogni a più lungo termine che potrebbero non essere necessariamente finanziati in esercizi successivi;

42. osserva la maggiore importanza attribuita nella SPA al collegamento tra obiettivi esterni e obiettivi interni e l'uso del termine "totale coerenza"; è del parere che la questione meriti un'analisi approfondita e una spiegazione da parte della Commissione, in particolare considerando che una delle principali critiche mosse alla politica dell'Unione europea in passato è stata la mancanza di coerenza tra le politiche esterne e quelle interne; sottolinea inoltre l'importanza della democrazia e di cambiamenti positivi nei paesi e nelle regioni partner;

43. chiede che le attribuzioni dei fondi nell'ambito di tutti gli strumenti di aiuto esterno e di aiuto all'allargamento riflettano la priorità data dall'Unione europea al sostegno alla democrazia e ai diritti umani, inclusi i diritti delle minoranze;

44. prende atto dell'intenzione della Commissione di concludere un accordo di partenariato economico (APE) con i paesi ACP nel 2007; chiede alla Commissione e agli Stati membri di fornire ulteriore aiuto per sostenere i paesi ACP durante la fase di transizione dall'attuale regime commerciale agli APE;

45. ritiene che la rapida evoluzione della situazione nel settore della PESC richieda un monitoraggio e una cooperazione costanti tra le istituzioni; sottolinea, a tale riguardo, l'importanza che accorda al rispetto delle disposizioni relative alla PESC contenute nell'AII del 17 maggio 2006 e agli strumenti in esso previsti; ritiene che la politica estera e le risorse finanziarie ad essa destinate possano essere valutate adeguatamente solo quando il Consiglio avrà consultato il Parlamento, entro il 15 giugno 2007, sui principali aspetti e sulle scelte fondamentali della PESC;

46. prende atto della proposta della Commissione relativa all'assegnazione delle risorse umane nel 2008, che prevede la creazione di 890 nuovi posti legati agli ultimi allargamenti; ricorda che il 2008 è il primo anno di attuazione del piano sulle risorse umane relativo all'allargamento 2004, in base al quale sono richiesti 640 posti supplementari per il 2008; ricorda inoltre che per il 2008 sono richiesti 250 nuovi posti in seguito all'allargamento a Bulgaria e Romania, e che per il 2009 si prevede un fabbisogno simile; osserva che solo il 50% dei posti supplementari per il 2008 saranno assegnati all'estensione delle attività legate ai recenti allargamenti; ritiene che la valutazione delle risorse umane della Commissione dovrebbe essere in linea con la strategia "legiferare meglio" avviata nel 2006, tenendo nel contempo pienamente conto della necessità di attuare in modo adeguato ed efficace i nuovi programmi di spesa per il periodo di programmazione finanziaria 2007-2013;

47. accoglie con favore il principio della riassegnazione del personale in base alle priorità politiche, ma ritiene che il tasso di riassegnazione dovrebbe essere più ambizioso dell'1%; ricorda che la riassegnazione deve tener pienamente conto delle priorità definite dal Parlamento; auspica che la Commissione colga l'opportunità dell'analisi in corso per operare un cambiamento significativo nella definizione delle priorità concernenti l'assegnazione del personale e la proporzione delle spese generali; valuterà il fabbisogno di personale da parte della Commissione nel contesto generale della rubrica 5 nel corso della procedura annuale di bilancio; prende atto della proposta della Commissione relativa alla riassegnazione di 565 membri del personale, vale a dire 287 riassegnazioni tra servizi diversi e 278 riassegnazioni all'interno dei servizi stessi; chiede alla Commissione di fornire informazioni più dettagliate nel PPB per quanto concerne la riassegnazione del personale, affinché il Parlamento disponga delle informazioni necessarie per valutare se l'obiettivo dell'1% sia un obiettivo appropriato; ritiene che la creazione di una riserva centrale per le riassegnazioni dovrebbe essere conforme al principio di semplificazione amministrativa e di una migliore attuazione dei programmi e delle azioni evitando nel contempo inutili oneri amministrativi;

48. rileva che i pareri della commissione per gli affari esteri e della commissione per il commercio internazionale sono allegati alla presente risoluzione; ritiene che detti pareri apportino elementi importanti da prendere in considerazione nel corso della procedura di bilancio 2008.

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29. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti.

MOTIVAZIONE

Documento di lavoro n.1 relativo a un bilancio orientato ai risultati

Introduzione

1.  Il presente documento di lavoro è il primo di una serie che sarà curata dal relatore generale nel corso della preparazione del bilancio 2008.

2.  I risultati che il Parlamento europeo otterrà nei confronti della Commissione e del Consiglio nei negoziati di bilancio che si svolgeranno nella seconda metà dell'anno saranno massimi se il Parlamento saprà trattare sulla base di finalità e obiettivi comuni sostanzialmente condivisi. Il relatore sottolinea pertanto il suo intendimento di consultare regolarmente i membri del Parlamento, le sue commissioni specializzate e, in particolare, i colleghi della commissione bilanci, in modo da costruire una solida piattaforma del Parlamento per il bilancio 2008.

3.  Il relatore fa osservare che il presente documento di lavoro ha beneficiato del dibattito e dei pareri espressi in occasione del primo scambio di opinioni sulle priorità per il bilancio 2009 tenutosi in seno alla commissione bilanci il 23 gennaio 2007.

4.  La struttura del documento di lavoro è la seguente. La prima sezione espone le idee del relatore per un bilancio orientato ai risultati. La seconda sezione si sofferma sulle prime fasi della procedura annuale di bilancio e sulle questioni legate alla struttura del bilancio UE e alle risorse umane. La terza sezione tratta delle priorità programmatiche.

5.  Il lavoro preparatorio sul bilancio 2008 non viene naturalmente condotto in modo decontestualizzato. Per quanto riguarda le politiche dell'Unione europea, il 2007 vedrà il 50° anniversario della firma del Trattato di Roma e una rinnovata spinta verso la realizzazione di progressi sul Trattato costituzionale. La globalizzazione, con tutte le opportunità e sfide – economiche, sociali e ambientali – che l'accompagnano sembra destinata a proseguire a ritmo elevato e temi quali la sicurezza energetica, i mutamenti climatici e l'immigrazione acquistano un rilievo sempre maggiore.

6.  Per quanto riguarda il finanziamento dell'Unione europea, è importante osservare che il 2007 è il primo anno del Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2007-2013. Il bilancio 2008 sarà pertanto il secondo ad essere approvato all'interno dei massimali complessivi di cui all'allegato 1 dell'accordo interistituzionale (AII) del 17 maggio 2006 (allegato 1 del presente documento di lavoro). Il 2008 sarà il penultimo anno della sesta legislatura del Parlamento e della Commissione Barroso. Conseguentemente il bilancio 2008 sarà predisposto nel contesto dell'ulteriore lavoro da svolgere in vista della revisione delle prospettive finanziarie, in relazione sia alle entrate che alle spese. Il bilancio 2008 prende le mosse dal bilancio 2007. Il relatore sottolinea il lavoro svolto rispettivamente dai relatori permanenti per le prospettive finanziarie e le risorse proprie, e dal relatore generale 2007, e fa osservare che l'allegato 2 del presente documento di lavoro espone sinteticamente i risultati della procedura di bilancio 2007 per rubrica finanziaria QFP. Le cifre riportate costituiscono lo scenario di fondo per il prossimo lavoro di preparazione del bilancio 2008.

I. Un bilancio orientato ai risultati

7.  Il relatore generale per il 2008 propone che il bilancio per questo esercizio sia un "bilancio orientato ai risultati". La filosofia generale che il relatore propone alla commissione di adottare è direttamente basata sull'approccio seguito dal relatore generale per il 2007. "Bilancio orientato ai risultati" significa che alla fine ciò che conta sono i risultati di una certa politica. L'autorità di bilancio dovrà adoperarsi con grande impegno per far sì che gli interventi siano seguiti da risultati corrispondenti agli obiettivi politici perseguiti dall'azione legislativa. Per esempio:

· Le politiche europee migliorano davvero la vita dei cittadini?

· La politica europea in materia di istruzione e formazione garantisce una matura comprensione della cultura e dei valori europei e il miglioramento delle competenze dei giovani, ed eleva così il livello di competitività dell'UE nella moderna economia globale?

· La ricerca e lo sviluppo supportano l'ammodernamento e l'incremento di efficienza delle aziende UE (che si riflettono ad esempio nell'aumento del numero di brevetti registrati dalle imprese dell'Unione)?

· La politica regionale fa aumentare il PIL pro capite nelle regioni meno sviluppate dell'UE?

· L'UE assolve i suoi obblighi di attore globale in modo efficace ed equilibrato?

8.  Per rispondere a tali domande, occorrono dati concreti sull'incidenza della spesa. Il relatore conta di invitare la Commissione a presentare alla commissione per i bilanci dati che suffraghino il conseguimento degli obiettivi politici a beneficio dei cittadini UE. Egli intende muovere dall'approccio adottato per la procedura di bilancio 2007 e servirsi degli studi e della documentazione forniti da esperti esterni per cercare di raccogliere dati che provino l'efficacia della spesa europea. Tale esercizio, volto a garantire che il denaro pubblico sia correttamente speso, dovrebbe a sua volta servire ad accrescere l'impatto del ruolo del Parlamento come ramo dell'autorità di bilancio. Il relatore vedrebbe con favore l'elaborazione di un certo numero di studi per conto della commissione bilanci, sulla cui base configurare le priorità durante i negoziati di bilancio. Nella seconda sezione del presente documento di lavoro saranno esposte al riguardo un certo numero di idee.

9.  Il relatore nota gli eccellenti risultati che il Parlamento ha saputo ottenere nel 2006 con la revisione del regolamento finanziario. Egli ritiene tuttavia che permangano casi in cui un approccio eccessivamente legalistico nell'esecuzione delle politiche UE finisca per contrastare l'efficacia e l'efficienza del processo. Raggiungere il giusto equilibrio fra, da un lato, la fiducia e, dall'altro, un apparato di norme finalizzate a prevenire gli illeciti, costituisce una delle maggiori sfide ai fini di un approccio efficace al monitoraggio e alla supervisione finanziaria.

II. Processo di bilancio e struttura del bilancio

La Strategia politica annuale

10. Il 22 febbraio la Commissione dovrà presentare la sua Strategia politica annuale (SPA) per il 2008. La SPA è un importante documento che definisce le finalità programmatiche della Commissione per il 2008. La proposta della Commissione per il finanziamento di tali obiettivi è rappresentata dal progetto preliminare di bilancio (PPB) per il 2008, che sarà probabilmente adottato il 2 maggio 2007. E' pertanto imperativo che il Parlamento sia in grado di indicare una serie coerente di priorità per il bilancio 2008 anteriormente al 2 maggio, in modo che la Commissione possa incorporarle nel PPB. Per la preparazione del suo progetto di relazione sulla SPA 2008, il relatore intende servirsi del presente documento di lavoro e delle successive osservazioni dei colleghi della commissione per i bilanci. La risoluzione SPA diverrà quindi lo strumento con il quale il Parlamento potrà esercitare la propria influenza prima che la Commissione adotti il PPB.

Bilancio per attività (Activity-based budgeting) e schede di attività

11. Il relatore è da tempo fautore del metodo dell'activity-based budgeting (ABB), che si fonda sull'obiettivo di far corrispondere fra loro risorse finanziarie/umane e priorità politiche. Egli ha fortemente caldeggiato l'introduzione da parte della Commissione dell'approccio ABB per le iscrizione delle risorse in bilancio. Queste vengono distribuite fra un certo numero di "settori" (denominati anche "titoli" di bilancio) che ricalcano direttamente le varie Direzioni generali (DG) della Commissione. La spesa per la politica ambientale, ad esempio, è coperta dal titolo di bilancio 07 (Ambiente) e i relativi stanziamenti sono assegnati alla Direzione generale Ambiente della Commissione. In generale, il metodo ABB ha permesso all'autorità di bilancio di acquisire maggior controllo sulla direzione della spesa.

12. Tuttavia, il relatore fa osservare che l'approccio ABB e la struttura in rubriche delle Prospettive finanziarie, con le sue dotazioni pluriennali (cfr. allegato 1), non sono facilmente conciliabili fra loro. Se le rubriche delle Prospettive finanziarie sono un'utile classificazione politica della spesa UE per il 2007-2013, la sovrapposizione dei titoli di bilancio ABB con le rubriche QFP può generare confusione. Per esempio nel PPB 2007, il settore/titolo di bilancio "Ambiente" è distribuito su quattro rubriche QFP (2, 3b, 4 e 5). Il relatore desidera sottolineare al riguardo che la chiarezza di presentazione delle proposte di spesa da parte della Commissione è importante ai fini di un corretto controllo della spesa da parte dell'autorità di bilancio.

13. Le schede di attività prodotte da ciascuna delle Direzioni generali della Commissione sugli obiettivi, le attività e i risultati delle politiche condotte sono per l'autorità finanziaria uno strumento essenziale per valutare in che misura il metodo ABB è valido. Le schede di attività delle varie DG delle Commissione sono incluse nel PPB. Il relatore saluta con favore tali documenti ma nota che in passato essi si sono troppo soffermati sulla descrizione dei processi e poco sul legame fra obiettivi programmatici e risultati conseguiti. Il relatore intende esaminare da vicino le schede di attività per il 2008.

Risorse umane

14. Prima di passare alle priorità politiche per il 2008, il relatore intende anche rilevare l'importanza delle risorse umane. Durante la procedura di bilancio 2007, il Parlamento ha sostenuto alcune delle argomentazioni addotte dalla Commissione contro drastici tagli al suo organigramma, ma ha richiesto alla Commissione un censimento delle sue esigenze reali in materia di personale, da ultimare entro il 30 aprile 2007. Il relatore attende il documento con un certo interesse.

15. Un tema legato al dibattito in merito alle strutture di bilancio QFP/ABB è che la rubrica 5 (Amministrazione) potrebbe non includere tutti i reali costi amministrativi della Commissione. Nel quadro del lavoro costantemente svolto dal relatore permanente per la commissione bilanci sulle agenzie, è opportuno in questa prima fase dell'analisi preparatoria per la procedura di bilancio 2009 soffermarsi su tre questioni specifiche. Innanzitutto la Commissione, a quanto sembra, fa sempre maggior ricorso alle agenzie esecutive per l'attuazione di determinate politiche. Nei casi in cui le agenzie esecutive si accollano compiti precedentemente svolti dalla DG "madre", a parità di altre condizioni, le esigenze di personale in questa DG dovrebbero diminuire. Le schede di attività del bilancio 2008 dovranno trattare questo aspetto. In secondo luogo, le agenzie esecutive sono solo un esempio dell'evidente diffondersi in seno alla Commissione di una cultura della '"esternalizzazione", in virtù della quale attività esecutive possono essere affidate ad "organismi ad hoc" non chiaramente identificati nel regolamento finanziario. Questa "esternalizzazione" potrà contribuire a un'esecuzione più efficace, ma ciò va fatto secondo modalità trasparenti per l'autorità di bilancio e tali da non portare a un'espansione dei costi "occulti" per le risorse umane, ovvero costi non facilmente identificabili nella rubrica 5 del bilancio. In terzo luogo, è importante che vi sia una supervisione efficace dei compiti di esecuzione svolti dalle agenzie, dalle agenzie esecutive e da altri organismi ad hoc, che impiegano tutti personale con contratti a tempo determinato in misura maggiore della stessa Commissione. Occorrono ulteriori informazioni sulla politica delle risorse umane di tali organismi onde valutare il livello di controllo ed assicurare che vi sia un idoneo livello di responsabilità individuale per il personale da esse impiegato.

III. Priorità programmatiche

16. Il relatore considera la risoluzione del Parlamento sulla Strategia politica annuale della Commissione l'occasione opportuna per la presentazione delle sue priorità politiche per il bilancio 2008. Il relatore non intende in questa sede stilare un elenco completo. Tuttavia, in linea con l'approccio del "bilancio orientato ai risultati" il resto del presente documento di lavoro esporrà alcune idee in merito ai temi e alle priorità principali. Le priorità sono presentate sotto forma di tematiche che potrebbero formare oggetto di analisi commissionate dalla commissione bilanci a esperti esterni. Se gli studi in questione potranno essere sottoposti alla commissione prima della pausa estiva, essi potranno fornire spunti per le fasi principali della procedura di bilancio (autunno). E' naturalmente importante assicurarsi che tali studi riflettano il lavoro condotto presso le commissioni specializzate.

I temi coperti potranno anche fornire spunti per progetti pilota e azioni preparatorie, per i quali l'allegato II.D dell'Accordo interistituzionale sancisce l'impegno del Parlamento a pronunziarsi per la metà di giugno.

17. Il relatore ha tenuto ad includere le idee suggerite dai colleghi deputati, in particolare durante il dibattito tenuto in commissione bilancio il 23 gennaio, ed auspica ulteriori discussioni in merito con i colleghi.

Priorità programmatiche e temi per ulteriore approfondimento

· Competitività dell'UE e apprendimento permanente

18. Gli elevati standard di vita dei cittadini dell'UE rispetto ad altre regioni del mondo si riflettono nei costi relativamente alti sostenuti dalle imprese europee. Per competere in un'economia globalizzata, le imprese UE hanno pertanto bisogno di adattabilità e di personale qualificato. Conseguentemente l'economia europea dipende in larga misura dalle competenze professionali delle sue risorse umane. In alcune delle regioni più prospere dell'UE il settore dei servizi dà lavoro a oltre il 70 per cento degli occupati e la tendenza generale, legata all'attuale processo di globalizzazione, sembra indicare un'ulteriore crescita del terziario in Europa. La competitività economica dell'Europa è troppo spesso definita in termini di dati industriali. Questi sono importanti, ma non esauriscono tutti gli aspetti. Il programma di apprendimento permanente è un elemento importante nel quadro degli sforzi volti ad aiutare i cittadini europei ad affrontare il mondo globalizzato. Lo studio potrebbe esaminare il valore aggiunto economico – a volte probabilmente trascurato – del programma, guardando alle opportunità che il programma contribuisce a creare per gli interessati.

· L'UE come partner globale / Valutazione delle incidenze finanziarie del crescente ruolo dell'UE nelle missioni di gestione delle crisi civili e militari

19. In anni recenti l'impegno dell'UE nelle missioni di crisi civili e militari si è notevolmente accresciuto. Tali missioni possono essere finanziate attraverso lo Strumento per la stabilità, il bilancio PESC, il meccanismo Atena o i contributi nazionali. Anche nella prospettiva della prossima missione nel Kosovo, lo studio da commissionare dovrebbe cercare di trarre insegnamenti da missioni precedenti per quanto riguarda i mezzi più idonei ed efficaci di finanziamento per le varie tipologie di missione. Lo studio dovrebbe inoltre esaminare il grado di controllo parlamentare che può essere esercitato a seconda del metodo di finanziamento e potrebbe anche istituire utili legami fra decisioni di finanziamento e "ciclo di vita" di una missione, dall'avvio alla valutazione ex post.

· Valutare la riforma amministrativa in seno alla Commissione europea

20. Lo studio dovrebbe cercare di valutare in che misura le riforme "Kinnock" siano servite a snellire l'amministrazione della Commissione europea ed esaminare in che misura le riforme hanno migliorato l'applicazione del principio meritocratico nelle assunzioni e nelle promozioni e le procedure di gestione delle risorse finanziarie ed umane in seno alla Commissione. L'approccio dell'Activity-based budgeting (ABB) è stato introdotto, anch'esso recentemente, come strumento atto a coordinare più efficacemente risorse della Commissione e obiettivi programmatici. Lo studio dovrebbe esaminare in che misura tale approccio si sia rivelato efficace ed analizzare eventuali reciproci addentellati fra le riforme Kinnock e l'introduzione dell'ABB.

· Migliorare l'impatto dei fondi strutturali ai fini del conseguimento degli obiettivi di Lisbona

21. I fondi strutturali hanno lo scopo di finanziare la politica strutturale e di coesione nelle regioni meno prospere dell'UE e vengono spesi sulla base di programmi presentati dagli Stati membri. Senonché tra gli Obiettivi di Lisbona figura l'impegno ad aumentare la spesa UE per la ricerca e lo sviluppo fino al 3% del PIL dell'UE. Il VII Programma quadro di ricerca è concepito per contribuire al raggiungimento di tale obiettivo, ma vi sono margini per un più consistente contributo da parte degli attuali fondi strutturali. La relazione annuale della Commissione su Lisbona del dicembre 2006 indica che gli Stati membri potrebbero fare di più in questo settore. Verosimilmente tale conclusione riguarda soprattutto gli Stati membri che hanno aderito all'UE nel 2004 e nel 2007. Lo studio dovrebbe pertanto esaminare in che misura gli attuali fondi strutturali contribuiscono davvero a potenziare la capacità dell'UE in materia di R&S e proporre interventi atti a migliorare l'apporto dei fondi.

· Valutazione sui fondi UE volti a finanziare il monitoraggio dell'immigrazione clandestina

22. Le frontiere esterne dell'UE sono costantemente soggette a una forte pressione immigratoria, in particolare sull'intero fronte meridionale. La necessità di un controllo più efficace dei confini esterni dell'UE è una delle maggiori priorità del Parlamento europeo. Lo studio dovrebbe pertanto analizzare le forme di finanziamento del monitoraggio dell'immigrazione clandestina da parte dell'UE e commisurare le risorse finanziarie assegnate ai nuovi strumenti, quali il Fondo per le frontiere esterne, il Fondo europeo per i profughi, il Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi e l'agenzia FRONTEX, con le finalità e gli obiettivi programmatici perseguiti da tali strumenti. Lo studio dovrebbe altresì valutare se i fondi e la loro distribuzione fra diversi strumenti diano risultati ottimali ai fini del conseguimento degli obiettivi programmatici e del sostegno da fornire agli Stati membri alle prese con il problema dell'immigrazione.

· Ha l'UE le disponibilità finanziare necessarie per conseguire gli obiettivi comuni in materia di politica energetica e mutamenti climatici?

23. Nel gennaio 2007 la Commissione ha presentato importanti Comunicazioni sui mutamenti climatici e su una politica energetica per l'Europa. Le Comunicazioni fissano obiettivi ambiziosi per la sostenibilità, la sicurezza e la competitività degli approvvigionamenti. Il bilancio UE, così come qualunque altro bilancio, è caratterizzato da priorità concorrenti per via delle limitate disponibilità finanziarie. Tuttavia, stante l'importanza assunta negli ultimi anni dalle politiche in materia di energia e di cambiamenti climatici, lo studio dovrebbe esaminare se le risorse finanziarie disponibili siano commisurate alle necessità. Lo studio dovrebbe pertanto valutare le risorse finanziarie disponibili rispetto alle necessità reali imposte dagli obiettivi programmatici perseguiti e sottoporre proposte che indichino in che modo eventuali fondi aggiuntivi ritenuti necessari possano essere impiegati nel modo più efficiente e trasparente.

· Finanziare la multifunzionalità dell'agricoltura europea

24. La politica europea riconosce da tempo la multifunzionalità del settore agricolo. Un importante elemento del pilastro "Sviluppo rurale" della politica agricola comune (PAC) è rappresentato dai programmi atti ad assicurare la sostenibilità dei terreni agricoli, delle campagne e delle economie rurali. L'Unione europea conta adesso 27 Stati membri e la PAC subirà in futuro altre riforme. In tale contesto, lo studio in questione potrebbe esordire descrivendo le modifiche finora apportate alla politica di sviluppo rurale, passando poi ad esaminare scenari di ulteriore sviluppo della politica di sviluppo rurale e le loro possibili implicazioni per il settore agricolo europeo: quale sarebbe l'impatto di tali scenari sulle attività e il reddito degli agricoltori? Quale spazio potrebbe esservi per le imprese agricole innovative, ad esempio quelle operanti nel settore della biotecnologia? Come si concilierebbero tali cambiamenti con gli obblighi internazionali contratti nel quadro dell'OMC e in altre sedi internazionali? Visto che la PAC conta per ca. il 40% della spesa UE, qualunque modifica alla politica agricola avrebbe importanti implicazioni finanziarie. Lo studio dovrebbe pertanto esaminare le ripercussioni finanziarie degli scenari esplorati.

· Politica dell'informazione e della comunicazione e "livello locale" (going local)

25. In un'epoca di costante espansione delle comunicazioni via Internet, l'Unione europea a 27 membri è confrontata a una grande sfida di comunicazione con i cittadini. Un tema emerso negli ultimi anni è l'importanza di comunicare con i cittadini in un modo che risulti facilmente comprensibile. Ciò non significa soltanto utilizzare la lingua da essi parlata, ma anche servirsi di un contesto comunicativo che metta in rapporto i temi europei con la vita e le preoccupazioni reali della gente nelle regioni in cui vivono. La Commissione sta destinando consistenti risorse al going local e il Parlamento ha approvato nel bilancio 2007 un progetto pilota sulle "Reti d'informazione pilota", finalizzato a migliorare la comunicazione fra i politici, i giornalisti e gli opinion leader nazionali con l'apparato brussellese. Lo studio potrebbe esaminare le esperienze acquisite in tale ambito: cosa funziona e cosa non? Dove vi è maggiore necessità di risorse? Come vanno utilizzate?

ANNEX I

FINANCIAL FRAMEWORK 2007-2013

 

 

 

 

 

 

 

 

(EUR million - 2004 prices)

COMMITTMENT APPROPRIATIONS

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

Total
2007-2013

1.            Sustainable Growth

51 267

52 415

53 616

54 294

55 368

56 876

58 303

382 139

1a               Competitiveness for Growth and Employment

8 404

9 097

9 754

10 434

11 295

12 153

12 961

74 098

1b              Cohesion for Growth and Employment

42 863

43 318

43 862

43 860

44 073

44 723

45 342

308 041

2.            Preservation and Management of Natural Resources

54 985

54 322

53 666

53 035

52 400

51 775

51 161

371 344

               of which: market related expenditure and direct

payments

43 120

42 697

42 279

41 864

41 453

41 047

40 645

293 105

3.            Citizenship, freedom, security and justice

1 199

1 258

1 380

1 503

1 645

1 797

1 988

10 770

3a.              Freedom, Security and Justice

600

690

790

910

1 050

1 200

1 390

6 630

3b.             Citizenship

599

568

590

593

595

597

598

4 140

4.            EU as a global player

6 199

6 469

6 739

7 009

7 339

7 679

8 029

49 463

5.            Administration(1)

6 633

6 818

6 973

7 111

7 255

7 400

7 610

49 800

6.            Compensations

419

191

190

 

 

 

 

800

TOTAL COMMITTMENT APPROPRIATIONS

120 702

121 473

122 564

122 952

124 007

125 527

127 091

864 316

as a percentage of GNI

1,10%

1,08%

1,07%

1,04%

1,03%

1,02%

1,01%

1,048%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TOTAL PAYMENT APPROPRIATIONS

116 650

119 620

111 990

118 280

115 860

119 410

118 970

820 780

as a percentage of GNI

1,06%

1,06%

0,97%

1,00%

0,96%

0,97%

0,94%

1,00%

Margin available

0,18%

0,18%

0,27%

0,24%

0,28%

0,27%

0,30%

0,24%

Own Resources Ceiling as a percentage of GNI

1,24%

1,24%

1,24%

1,24%

1,24%

1,24%

1,24%

1,24%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(1)       The expenditure on pensions included under the ceiling for this heading is calculated net of the staff contributions to the relevant scheme, within the limit of EUR 500 million at 2004 prices for the period 2007-2013.

2007 Budgetary Procedure

Parliament's Second Reading - 14 December 2006

Multi-annual Financial Framework - Margins

Cat.

2007 MFF

Council 2nd Reading

Parliament amendments

Parliament's 2nd Reading

Margins left by EP

Commitments

Payments

Commitments

Payments

Commitments

Payments

Commitments

Payments

Commitments

Payments

1

54.405.000.000

0

54.274.887.015

44.137.342.319

80.065.000

724.708.000

54.354.952.015

44.862.050.319

50.047.985

0

1a

8.918.000.000

0

8.788.328.511

6.772.076.511

79.839.000

299.708.000

8.868.167.511

7.071.784.511

49.832.489

0

1b

45.487.000.000

0

45.486.558.504

37.365.265.808

226.000

425.000.000

45.486.784.504

37.790.265.808

215.496

0

European Gobal Adjustment Funds

(outside the MFF & margin)

500.000.000

0

 

 

500.000.000

 

 

 

2

58.351.000.000

0

56.240.800.036

54.665.465.736

9.430.000

53.080.000

56.250.230.036

54.718.545.736

2.100.769.964

0

3

1.273.000.000

0

1.149.840.000

1.049.687.652

96.606.000

127.278.000

1.246.446.000

1.176.965.652

26.554.000

0

3a

637.000.000

0

561.695.000

400.145.000

62.138.000

73.538.000

623.833.000

473.683.000

13.167.000

0

3b

636.000.000

0

588.145.000

649.542.652

34.468.000

53.740.000

622.613.000

703.282.652

13.387.000

0

4

6.578.000.000

0

6.401.214.000

7.179.921.578

176.719.000

172.825.154

6.577.933.000

7.352.746.732

67.000

0

Emergency Aid Reserve (outside the MFF & margin*) 

234.527.000

0

 

 

234.527.000

 

 

 

5

7.115.000.000

0

6.849.570.101

6.849.470.101

92.793.929

92.793.929

6.942.364.030

6.942.264.030

172.635.970

0

6

445.000.000

0

444.646.152

444.646.152

0

0

444.646.152

444.646.152

353.848

0

Total

128.167.000.000

123.866.000.000

126.095.484.304

114.326.533.538

455.613.929

1.170.685.083

126.551.098.233

115.497.218.621

2.350.428.767

8.368.781.379

22.3.2007

PARERE della commissione per gli affari esteri

destinato alla commissione per i bilanci

sulla strategia politica annuale della Commissione per la procedura di bilancio 2008
(2007/2017(BUD))

Relatore per parere: Michael Gahler

SUGGERIMENTI

La commissione per gli affari esteri invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  insiste che il bilancio 2008 dovrebbe permettere all'Unione europea di portare avanti efficacemente le sue politiche e di rispettare tutti gli impegni con i suoi partner nel mondo; sottolinea che l'azione esterna dell'Unione dovrebbe disporre di mezzi adeguati per sostenere azioni attinenti ai processi di integrazione regionale, al consolidamento della democrazia e alla protezione dei diritti umani nei paesi terzi;

2.  sottolinea la necessità di disporre di mezzi finanziari sufficienti per rispettare le priorità dell'Unione, vista l'ampia gamma di sfide che essa affronta, si tratti della politica di vicinato o, più generalmente, delle relazioni di politica estera con altre regioni del mondo come l'Africa, l'Asia o l'America Latina; ribadisce l'esigenza di fornire un sostegno supplementare a tutte le iniziative attuate in paesi terzi per portare a buon fine le necessarie riforme democratiche, economiche e sociali;

3.  rammenta che il sostegno alla democrazia e ai diritti umani, compresi i diritti delle minoranze, è uno degli elementi chiave della politica estera dell'Unione europea; sottolinea la necessità di fornire finanziamenti sufficienti a tutti gli strumenti esterni e di allargamento per dare attuazione a tale priorità, soprattutto per portare avanti efficaci dialoghi dell'Unione europea in materia di diritti umani con paesi in cui il livello di rispetto degli stessi risulta molto preoccupante;

4.  sottolinea l'importanza di un progresso sostenibile nei Balcani occidentali e nota che la regione è da considerarsi una priorità nelle attività dell'Unione europea;

5.  sottolinea la necessità di fornire fondi sufficienti per il crescente numero di attività PESC; rileva l'esigenza di adeguati finanziamenti per le azioni in Kosovo e sottolinea che nel 2008 la dotazione della PESC sarà probabilmente sotto pressione a causa del notevole sforzo necessario per sostenere, nel quadro della PESD, la missione civile e il funzionamento dell'ufficio del Rappresentante civile internazionale; si attende che il Consiglio precisi quanto prima le implicazioni a breve e a medio termine di tale missione relativamente alla sostenibilità dell'attuale dotazione della PESC, e che lo tenga adeguatamente e regolarmente informato in merito alle azioni previste;

6.  accoglie con favore la decisione del Consiglio di ridurre la portata dell'operazione Althea in Bosnia ed Erzegovina, quale segno che le condizioni nel paese migliorano e si stabilizzano; nota che tutti i piani di riduzione devono valutare in maniera adeguata la situazione di sicurezza del paese;

7.  sottolinea l'importanza di continuare i negoziati di adesione sulla base dei meriti di ciascuno e secondo il consenso rinnovato sull'allargamento, espresso dal Consiglio europeo nel dicembre 2006;

8.  si compiace dell'impegno assunto dalla Commissione di effettuare progressi significativi verso uno sviluppo effettivo della Politica europea di vicinato (ENP) e sottolinea l'importanza cruciale di prevedere una dotazione finanziaria adeguata per lo Strumento europeo di vicinato e partenariato, al fine di promuovere la democrazia e i diritti dell'uomo nella regione;

9.  sottolinea la necessità di finanziare in modo più adeguato la Dimensione orientale e la Politica europea di vicinato e, in particolare, di porre ulteriormente l'accento sul miglioramento delle relazioni con l'Ucraina e la Moldavia e di stanziare maggiori risorse a tal fine;

10. reputa che l'adesione della Romania e della Bulgaria comporti una sempre maggiore necessità di porre ulteriormente l'accento sulla cooperazione tra l'Unione europea e la regione del Mar Nero; constata inoltre la necessità che l'Unione europea metta a punto un approccio complesso e preveda strumenti finanziari adeguati a favore di uno sviluppo congiunto in materia di economia, di trasporti e di ambiente nella regione del Mar Nero e del Danubio;

11. chiede che il bilancio 2008 tenga conto dell'urgente necessità di una ripresa economica e di ricostruzione nel Medio Oriente, in particolare in Palestina e in Libano, nonché, qualora le circostanze lo permettano, in Iraq;

12. è del parere che l'Unione europea dovrebbe iniziare a tradurre in atti concreti le sue precedenti dichiarazioni di principio, di ordine generale, relative al proprio ruolo nella ricostruzione politica ed economica dell'Iraq: una possibile opzione al riguardo potrebbe essere quella di avviare una politica attiva di cooperazione allo sviluppo che abbia come obiettivo l'intero paese e la cooperazione tra iracheni, traendo beneficio dalle realizzazioni democratiche e dalla situazione favorevole alla sicurezza in parti del paese; è convinto che tale approccio rappresenterebbe un esempio positivo per tutto il paese e al di là di esso e che contribuirebbe notevolmente a migliorare la visibilità di un'assistenza dell'Unione europea ancora inesistente;

13. ribadisce l'impegno assunto dall'Unione europea di mantenere l'Afghanistan fra le priorità dell'agenda politica; sottolinea l'importanza di finanziamenti adeguati, viste le continue necessità di ricostruzione del paese, collegate direttamente al miglioramento della sua situazione di sicurezza; pone l'accento sulla esigenza particolare di sostenere lo sviluppo e il consolidamento di un forte apparato statale, lo sviluppo economico, sociale e culturale del paese, il disarmo delle milizie private e la lotta contro la coltivazione e il traffico di stupefacenti; chiede di essere adeguatamente informato su tutti gli aspetti dell'impegno dell'Unione europea in Afghanistan e, in particolare, della prevista missione PESD;

14. si compiace dell'impegno assunto dalla Commissione di rafforzare le relazioni dell'Unione europea con l'Africa; sottolinea in particolare la necessità di sostenere l'Unione africana e il Parlamento pan-africano quali istituzioni in grado di far avanzare l'appropriazione africana del processo volto a trovare soluzioni ai problemi del continente; ribadisce la necessità di sostenere la Forza di pronto intervento africana nelle sue operazioni sul continente, in particolare in Sudan; sottolinea tuttavia l'importanza di rafforzare in parallelo le capacità amministrative delle organizzazioni sub-regionali, che sono operatori necessari nella prevenzione e risoluzione dei conflitti locali e regionali; ribadisce il proprio sostegno al Meccanismo africano di valutazione inter-pares, che riveste un ruolo importante nell'avvio del processo di riforme politiche, e sottolinea la necessità di rafforzarne le capacità amministrative;

15. si compiace dell'impegno assunto dalla Commissione di rafforzare, nel settore dell'energia, la cooperazione con i principali paesi produttori, di transito e di consumo; sottolinea che solo mettendo gradualmente a punto una politica estera comune nel settore dell'energia, che persegua attivamente gli interessi dell'Europa, è possibile garantire in tutta l'Unione un'energia sicura, sostenibile e competitiva;

16. accoglie con favore il fatto che la Presidenza tedesca, il Parlamento e il Consiglio diano avvio allo sviluppo di un dialogo mutuamente proficuo sulle priorità della politica estera e di sicurezza comune (PESC); si aspetta al riguardo la piena applicazione dell'Accordo Interistituzionale del 17 maggio 2006 sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1] , che prevede riunioni di consultazione comuni almeno cinque volte all'anno e un documento di prospettiva del Consiglio, trasmesso al più tardi il 15 giugno di ogni anno, in cui figurano i principali aspetti e le scelte fondamentali della PESC;

17. ribadisce, vista la necessità di essere informato prima dell'impegno di stanziamenti e dell'adozione di decisioni sulle missioni, che la trasparenza e un'informazione esaustiva si impongono prima di qualsiasi decisione relativa alle missioni;

18. chiede di essere informato sugli aspetti del finanziamento delle spese militari, in particolare il meccanismo Athena;

19. auspica una cooperazione fruttuosa con la Commissione nel quadro dei gruppi di lavoro creati per seguire la programmazione e l'applicazione dei nuovi strumenti di assistenza esterna; prende atto della prevista revisione a medio termine del funzionamento di questi strumenti; ribadisce la propria volontà di essere pienamente coinvolto in tale processo.

PROCEDURA

Titolo

Strategia politica annuale della Commissione per la procedura di bilancio 2008

Riferimenti

2007/2017(BUD)

Commissione competente per il merito

BUDG

Parere espresso da
  Annuncio in Aula

AFET

Cooperazione rafforzata – annuncio in Aula

 

Relatore per parere
  Nomina

Michael Gahler
27.2.2007

Relatore per parere sostituito

 

Esame in commissione

12.3.2007

20.3.2007

 

 

 

Approvazione

21.3.2007

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

49

4

4

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Vittorio Agnoletto, Roberta Alma Anastase, Robert Atkins, Panagiotis Beglitis, Monika Beňová, André Brie, Elmar Brok, Simon Coveney, Véronique De Keyser, Hanna Foltyn-Kubicka, Michael Gahler, Maciej Marian Giertych, Alfred Gomolka, Richard Howitt, Anna Ibrisagic, Bogdan Klich, Helmut Kuhne, Vytautas Landsbergis, Eugen Mihăescu, Philippe Morillon, Pasqualina Napoletano, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Baroness Nicholson of Winterbourne, Raimon Obiols i Germà, Janusz Onyszkiewicz, Ioan Mircea Paşcu, Alojz Peterle, Tobias Pflüger, Mirosław Mariusz Piotrowski, Hubert Pirker, Michel Rocard, Raül Romeva i Rueda, Libor Rouček, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Jacek Saryusz-Wolski, Marek Siwiec, István Szent-Iványi, Charles Tannock, Inese Vaidere, Geoffrey Van Orden, Ari Vatanen, Kristian Vigenin, Jan Marinus Wiersma

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Laima Liucija Andrikienė, Giulietto Chiesa, Alexandra Dobolyi, Carlo Fatuzzo, David Hammerstein Mintz, Tunne Kelam, Doris Pack, Inger Segelström, Adrian Severin, Jean Spautz, Csaba Sándor Tabajdi, Marcello Vernola

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

David Martin, Ria Oomen-Ruijten

Osservazioni (disponibili in una sola lingua)

 

  • [1]  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

PARERE della commissione per il commercio internazionale (27.3.2007)

destinato alla commissione per i bilanci

sulla strategia annuale della Commissione per la procedura di bilancio 2008
(2007/2017 (BUD))                                                                 

Relatore per parere: Peter Šťastný

SUGGERIMENTI

La commissione per il commercio internazionale invita la commissione per i bilanci, competente per il merito, a includere nella proposta di risoluzione che approverà i seguenti suggerimenti:

1.  sottolinea che la strategia politica annuale per il 2008 rispecchia chiaramente la portata delle sfide al commercio con cui è alle prese l'UE, le quali comprendono, oltre alla conclusione positiva del Ciclo di sviluppo di Doha quale priorità principale, la definizione, la negoziazione e infine l'attuazione di legami economici e accordi più stretti in un numero sempre più ampio di settori, quali i servizi, gli investimenti o i diritti di proprietà intellettuale con un numero sempre maggiore di partner in tutto il mondo - compresi i paesi ACP, l'Ucraina, la Corea, la Cina, l'India, i paesi dell'ASEAN, del Mercosur, dell'America centrale e della Comunità andina - e nuovi accordi di partenariato e cooperazione con la Russia, l'Armenia, l'Azerbaigian, la Georgia e la Moldavia;

2.  sottolinea a tale proposito la necessità che il Parlamento sia coinvolto in maniera significativa nel processo di negoziazione e di adozione degli accordi bilaterali e regionali di libero scambio; invita la Commissione a fornire alla commissione competente del Parlamento un aggiornamento regolare sullo stato dei negoziati e a sottoporre i risultati di tali negoziati al Parlamento per approvazione;

3.  sottolinea pertanto che il progetto preliminare di bilancio (PPB) dovrebbe fornire alla Commissione sufficienti risorse di bilancio e umane per affrontare adeguatamente il numero crescente di sfide riguardanti il commercio e permetterle di ottenere risultati conformemente agli obiettivi strategici definiti nella sua nuova agenda globale dell'Europa del 2007, in particolare nel campo delle relazioni economiche e commerciali bilaterali; invita la Commissione a tal riguardo a informare il Parlamento, prima della presentazione del PPB, sul numero e la natura del personale che attualmente si occupa di questioni commerciali presso le delegazioni della Commissione nei paesi terzi, unitamente a una valutazione delle loro capacità e delle risorse a disposizione di tali delegazioni per affrontare le sfide crescenti della politica commerciale, in particolare nei paesi in via di sviluppo e nelle economie emergenti;

4.  rileva che le proposte legislative che la Commissione dovrà presentare nel 2008, a seguito della revisione del mercato unico del 2007, per permettere ai cittadini e alle imprese, in particolare le PMI, di beneficiare pienamente del mercato interno, dovranno affrontare nello specifico la dimensione commerciale esterna delle nuove iniziative;

5.  prende atto dell'impegno di destinare ai paesi ACP una quota sostanziosa dei fondi promessi dall'UE e dagli Stati membri per portare entro il 2010 a 2 miliardi di euro l'assistenza in materia commerciale; rileva tuttavia con preoccupazione che soltanto il contributo collettivo degli Stati membri è inteso essere addizionale rispetto alle risorse del Fondo europeo di sviluppo; esorta vivamente il Consiglio e la Commissione a chiarire l'entità e la natura di bilancio di tale impegno quanto prima e con ampio anticipo rispetto alla conclusione dei negoziati relativi all'accordo di partenariato europeo;

6.  invita la Commissione a chiarire gli importi necessari al finanziamento delle iniziative orizzontali per l'assistenza in materia commerciale, comprese le iniziative bilaterali, regionali e multilaterali quali il quadro integrato;

7.  reitera alla Commissione la sua richiesta di mettere a punto un sistema di comunicazione periodica sulla programmazione e la spesa relative all'assistenza in materia commerciale e all'aiuto per il commercio affinché il Parlamento sia informato sulle misure finanziate e, se del caso, sui risultati degli esercizi di verifica e di valutazione, sulla partecipazione dei partner interessati e sull'attuazione delle promesse e degli impegni nonché sui pagamenti di bilancio, e ciò secondo una ripartizione rispettivamente per paese, regione e categoria di assistenza;

8.  rileva con preoccupazione che la commissione per il commercio internazionale non ha ancora ricevuto informazioni scritte specifiche sugli obiettivi, le strategie e gli elementi di carattere commerciale ed economico dei futuri accordi con paesi terzi quali l'accordo quadro UE-Cina, il nuovo accordo rafforzato con l'Ucraina, gli accordi commerciali con l'America centrale e la Comunità andina o i nuovi accordi di partenariato e cooperazione con la Russia e l'Armenia, l'Azerbaigian, la Georgia e la Moldavia;

9.  chiede che siano accantonati quanto prima finanziamenti adeguati a favore dell'elaborazione di valutazioni d'impatto sulla sostenibilità di tutti gli accordi commerciali proposti e, in ogni caso, con largo anticipo rispetto alla conclusione dei negoziati;

10. sottolinea che il Parlamento deve essere consultato in merito alle proposte relative all'assistenza macrofinanziaria con un margine di tempo sufficiente a consentirgli di esprimere le sue opinioni e adottare il suo parere secondo un calendario e una procedura normali; chiede a tale proposito alla Commissione di informare il Parlamento della programmazione relativa all'assistenza macrofinanziaria e del previsto calendario delle proposte della Commissione relative all'assistenza macrofinanziaria;

11. plaude alla decisione della Commissione di accordare un'elevata priorità alla politica energetica e alla lotta ai cambiamenti climatici, ma reputa essenziale che la politica commerciale esterna sia concepita in modo da sostenere tali obiettivi.

PROCEDURA

Titolo

Strategia annuale della Commissione per la procedura di bilancio 2008

Riferimenti

2007/2017 (BUD)

Commissione competente per il merito

BUDG

Parere espresso da
  Annuncio in Aula

INTA

Cooperazione rafforzata – annuncio in Aula

 

Relatore per parere
  Nomina

Peter Šťastný
28.2.2007

Relatore per parere sostituito

 

Esame in commissione

27.2.2007

 

 

 

 

Approvazione

21.3.2007

Esito della votazione finale

+ :
– :
0 :

22
4
0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Kader Arif, Graham Booth, Carlos Carnero González, Christofer Fjellner, Béla Glattfelder, Eduard Raul Hellvig, Jacky Henin, Syed Kamall, Ģirts Valdis Kristovskis, Caroline Lucas, Marusya Ivanova Lyubcheva, Erika Mann, David Martin, Godelieve Quisthoudt-Rowohl, Tokia Saïfi, Peter Šťastný, Daniel Varela Suanzes-Carpegna, Zbigniew Zaleski

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Panagiotis Beglitis, Danutė Budreikaitė, Elisa Ferreira, Małgorzata Handzlik, Jens Holm, Sepp Kusstatscher, Eugenijus Maldeikis, Zuzana Roithová, Corien Wortmann-Kool

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

 

Osservazioni (disponibili in una sola lingua)

 

ALLEGATO

Trilogo del 7 marzo 2007

Conclusioni

La riunione di trilogo è stata organizzata in applicazione del punto 47 dell’Accordo interistituzionale (AII) sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria del 7 maggio 2006.

Le presenti conclusioni intendono fare il punto della situazione concernente l’accordo raggiunto dalle tre istituzioni.

1.        Impresa comune europea per ITER

Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno convenuto che:

· l'Impresa comune europea per ITER va considerata un'agenzia comunitaria ai fini dell'applicazione del punto 47 dell'AII;

· spetterà al Parlamento europeo la responsabilità del discarico per l’attuazione del bilancio dell'Impresa comune europea per ITER.

Il Parlamento europeo e il Consiglio prendono atto del contributo comunitario a ITER risultante dal Settimo programma quadro dell'Euratom (986 milioni[1] di euro al massimo per il periodo 2007-2011) proposto dalla Commissione. Tenendo conto della previsione di proseguire il progetto ITER ben oltre il 2011, e della necessità di continuare fino al 2041, nella programmazione finanziaria vengono indicati gli importi corrispondenti per gli anni 2012 e 2013. Il finanziamento futuro formerà parte delle discussioni relative al prossimo quadro finanziario.

2.        Agenzie

Al fine di ottimizzare il funzionamento delle agenzie esistenti e delle procedure applicabili alla creazione di nuove agenzie, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione decidono di condurre una discussione approfondita, in particolare per quanto concerne una valutazione esaustiva del rapporto costi/benefici, compresi i costi amministrativi, prima dell’istituzione di nuove agenzie e l’applicazione delle clausole di revisione previste nei regolamenti specifici di quelle esistenti.

A tal riguardo le tre istituzioni si dichiarano disposte a lavorare a favore della continuazione e dell’approfondimento della discussione sull’ulteriore sviluppo della procedura prevista al punto 47 dell’AII.

Tali discussioni proseguiranno nel corso delle future riunioni di trilogo, la prima delle quali si terrà il 18 aprile 2007.

________________________

  • [1]  Su un bilancio complessivo indicativo di 1 290 milioni di euro destinati dall’UE all'Impresa comune europea per ITER e allo sviluppo dell’energia di fusione.

PROCEDURA

Titolo

Strategia politica annuale della Commissione per la procedura di bilancio 2008

Numero di procedura

2007/2017(BUD)

Commissione competente per il merito

BUDG

Commissione competente per parere
    Annuncio in Aula

Tutte

 

 

 

 

Relatore
    Nomina

Kyösti Virrankoski
13.12.2006

Relatore sostituito

James Elles

Decisione di elaborare una relazione

 

Esame in commissione

26.2.2007

21.3.2007

29.3.2007

 

 

Approvazione

29.3.2007

Esito della votazione finale

+ :
– :
0 :

32
3
-

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Laima Liucija Andrikienė, Richard James Ashworth, Reimer Böge, Simon Busuttil, Joan Calabuig Rull, Paulo Casaca, Gérard Deprez, Salvador Garriga Polledo, Neena Gill, Ingeborg Gräßle, Louis Grech, Nathalie Griesbeck, Catherine Guy-Quint, Monica Maria Iacob-Ridzi, Anne E. Jensen, Sergej Kozlík, Wiesław Stefan Kuc, Janusz Lewandowski, Nils Lundgren, Vladimír Maňka, Esko Seppänen, Nina Škottová, László Surján, Kyösti Virrankoski, Ralf Walter

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Thijs Berman, Hans-Peter Martin, José Javier Pomés Ruiz, Paul Rübig, José Albino Silva Peneda, Margarita Starkevičiūtė, Peter Šťastný

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Janusz Onyszkiewicz, Toomas Savi, Grażyna Staniszewska

Deposito

3.4.2007

 

Osservazioni (disponibili in una sola lingua)

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