RELAZIONE sulla proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1868/94 che istituisce un regime di contingentamento per la produzione di fecola di patate

13.4.2007 - (COM(2006)0827 – C6‑0046/2007 – 2006/0268(CNS)) - *

Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale
Relatore: Janusz Wojciechowski

Procedura : 2006/0268(CNS)
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A6-0137/2007
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A6-0137/2007
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PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO

sulla proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1868/94 che istituisce un regime di contingentamento per la produzione di fecola di patate

(COM(2006)0827 – C6‑0046/2007 – 2006/0268(CNS))

(Procedura di consultazione)

Il Parlamento europeo,

–   vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2006)0827)[1],

–   visto l'articolo 37 del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6‑0046/2007),

–   visto l'articolo 51 del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (A6‑0137/2007),

1.  approva la proposta della Commissione quale emendata;

2.  invita la Commissione a modificare di conseguenza la sua proposta, in conformità dell'articolo 250, paragrafo 2, del trattato CE;

3.  invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento;

4.  chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione;

5.  incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione.

Testo della CommissioneEmendamenti del Parlamento

Emendamento 1

CONSIDERANDO 3

(3) È necessario che gli Stati membri produttori per un periodo di due anni ripartiscano il loro contingente tra tutte le fecolerie sulla base dei contingenti fissati per la campagna 2006/2007.

(3) È necessario che gli Stati membri produttori per un periodo di quattro anni ripartiscano il loro contingente tra tutte le fecolerie sulla base dei contingenti fissati per la campagna 2006/2007.

Motivazione

Il sistema di contingentamento dovrebbe essere esteso a quattro anni per garantire la sicurezza dell'investimento. Inoltre, la fine del periodo costituirà una buona occasione per valutare la nuova situazione del mercato, destinata a evolvere nel corso dei prossimi anni, a seguito della riforma in corso dell'OCM dello zucchero. A causa dell'impatto sulla produzione di isoglucosio nell'Unione europea, questa organizzazione comune di mercato ha un importante effetto sul mercato della fecola e, di conseguenza, su quello della fecola di patate. Valutare la mutata situazione del mercato dopo la riforma dello zucchero, costituirà una valida base per rivedere l'attuale sistema di contingentamento.

Emendamento 2

ARTICOLO 1, PUNTO 1
Articolo 2, paragrafo 1 (regolamento (CE) n. 1868/94)

1. Agli Stati membri produttori di fecola di patate sono assegnati, per le campagne di commercializzazione 2007/2008 e 2008/2009, i contingenti indicati nell'allegato.

1. Agli Stati membri produttori di fecola di patate sono assegnati, per le campagne di commercializzazione 2007/2008, 2008/2009, 2009/2010 e 2010/2011, i contingenti indicati nell'allegato.

Emendamento 3

ARTICOLO 1, PUNTO 1
Articolo 2, paragrafo 2 (regolamento (CE) n. 1868/94)

2. Fatto salvo il secondo comma del presente paragrafo, ciascuno Stato membro produttore che figura in allegato ripartisce il contingente assegnatogli tra le fecolerie, affinché lo utilizzino durante le campagne di commercializzazione 2007/2008 e 2008/2009, sulla base dei sottocontingenti di cui ciascuna impresa disponeva per la campagna 2006/2007.

2. Fatto salvo il secondo comma del presente paragrafo, ciascuno Stato membro produttore che figura in allegato ripartisce il contingente assegnatogli tra le fecolerie, affinché lo utilizzino durante le campagne di commercializzazione 2007/2008, 2008/2009, 2009/2010 e 2010/2011 sulla base dei sottocontingenti di cui ciascuna impresa disponeva per la campagna 2006/2007.

Emendamento 4

ARTICOLO 1, PUNTO 1
Articolo 3 (regolamento (CE) n. 1868/94)

Entro il 1 gennaio 2009 la Commissione presenta al Consiglio una relazione sul funzionamento del sistema di contingentamento nella Comunità, corredata di opportune proposte. Tale relazione tiene conto dell'evoluzione del mercato della fecola di patate e di quello dell'amido di cereali.

Entro il 1° gennaio 2011 la Commissione presenta al Consiglio una relazione sul funzionamento del sistema di contingentamento nella Comunità, corredata di opportune proposte. Tale relazione tiene conto dell'evoluzione del mercato della fecola di patate e di quello dell'amido di cereali. Tuttavia, qualora un accordo nel quadro dell'OMC dovesse comportare una riduzione delle restituzioni all'esportazione e dei diritti d'importazione per l'amido di tapioca, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull'impatto prima della scadenza prevista.

Motivazione

Una modifica sostanziale del regime esterno a seguito di un accordo raggiunto nel quadro dell'OMC potrebbe avere importanti conseguenze per l'intero settore. In tal caso, è necessario che la Commissione effettui una valutazione della nuova situazione.

Traduzione esterna

  • [1]  Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.

MOTIVAZIONE

Il Consiglio Agricoltura e pesca e la Commissione non hanno approvato la posizione espressa dal Parlamento nella sua risoluzione dell'11 maggio 2005, nella quale affermava che il regime di contingentamento avrebbe dovuto essere rinnovato per quattro anni e che sarebbe stato opportuno introdurre un accordo di bilanciamento per i contingenti non ammessi, dando la preferenza ai nuovi Stati membri.

Alla riunione del Consiglio del 30 maggio 2005, la Commissione ha dichiarato la propria disponibilità a prendere in esame le proposte polacche e lituane relative ai contingenti di fecola di patate, da riesaminare in relazione agli accordi futuri dopo i due anni di validità dei contingenti attuali.

Per la quinta volta dal 1994, quando è stato introdotto l'attuale sistema di contingentamento, la Commissione propone di rinegoziare il sistema per soli due anni.

Il relatore ritiene che la proposta debba essere modificata in merito a due aspetti: il periodo temporale e le quantità.

Periodo temporale

I contingenti europei per la produzione di fecola di patate sono sempre stati attribuiti per un periodo di tre anni, con un'unica eccezione nel 2004. All'epoca, il Parlamento europeo aveva proposto un periodo di quattro anni, ma l'emendamento era stato respinto dalla Commissione, con il risultato che la Commissione ora deve definire un'altra proroga di due anni del sistema! In effetti, un periodo di due anni è molto breve. Il settore deve avere un'idea più precisa del quadro in cui dovrà svilupparsi in futuro. Si tratta di un aspetto importante anche per gli agricoltori, che devono poter prevedere i propri impegni di fornitura con almeno due anni di anticipo. La moltiplicazione di semi di patate in numero sufficiente richiede almeno due anni. I coltivatori devono disporre di un numero sufficiente di piante di patate da seme quest'anno, per avere poi materiale sufficiente a far fronte alla domanda prevista da qui a due anni. La pianificazione a lungo termine è ancora più importante perché le patate da fecola non si possono immagazzinare come i cereali. Sulla base delle decisioni prese oggi in merito alla coltivazione di patate da seme, i coltivatori di patate stabiliscono inoltre la rotazione delle colture per i prossimi 2-3 anni.

Quantità

Il contingente complessivo relativo alla produzione di fecola di patate ai sensi dell'attuale normativa ammonta a 1 948 761 tonnellate, di cui 1 762 148 tonnellate sono concesse agli Stati dell'UE-15 e 186 613 tonnellate agli Stati dell'UE-10. Ciò significa che il 90,4% del contingente complessivo viene concesso all'UE-15, mentre gli Stati dell'UE-10 ottengono solo il 9,6%. Tale distribuzione non rispecchia la ripartizione della produzione di patate: quella dell'UE-15 è pari al 70%, mentre la produzione dell'UE-10 rappresenta il 30%.

Nel 2004, per tenere conto degli effetti dell'adesione di dieci nuovi Stati membri, il contingente complessivo è stato aumentato da 1 762 148 tonnellate a 1 948 761 tonnellate. Ciò significa che non si è avuta alcuna riduzione delle quantità per l'UE-15 in seguito all'allargamento.

La Polonia dispone della maggiore superficie coltivata a patate d'Europa, eppure l'attribuzione dei contingenti di produzione non copre neppure la richiesta nazionale (il consumo pro capite di fecola di patate in Polonia è aumentato da 4,5 kg nel 1994 a 18,5 kg nel 2006), con il risultato che la Polonia, il maggiore produttore di patate in Europa, è diventata un paese importatore di fecola. Per tale ragione, il disavanzo commerciale che riguarda la fecola e i relativi prodotti sta crescendo in maniera visibile, in gran parte per effetto delle restrizioni applicate al volume di produzione ammesso dal diritto comunitario.

Questo esiguo contingente non solo limita la possibilità di soddisfare la domanda interna di fecola di patate, ma riduce anche le possibilità di sviluppare la produzione di tipi specifici di amido, provocando quindi una perdita di competitività nei confronti degli altri tipi di amido prodotto.

Nell'ambito della produzione complessiva di amido, emerge chiaramente che la fecola di patate, più pura e di qualità superiore, viene progressivamente soppiantata dall'amido di cereali. Le patate stanno perdendo terreno nei confronti di materie prime antagoniste nella produzione di amido quali il mais, il frumento e la tapioca.

Come si afferma nella relazione della Commissione:

"Benché la produzione di fecola di patate sia rimasta stabile in ragione del contingentamento, la produzione totale di amido (ottenuto dal frumento, dal mais e dalle patate) nella Comunità è cresciuta di circa il 4% all'anno nel 1995/96. Tale crescita dipende principalmente dalla crescita dell'amido di frumento, mentre la quota di fecola di patate sul mercato dell'amido nel suo complesso è diminuita progressivamente e ora rappresenta il 20% della produzione totale".

Un aumento della produzione di fecola di patate in Polonia e in Lituania non entrerebbe in concorrenza diretta con la produzione nel suo complesso, ma faciliterebbe lo sviluppo del settore della fecola in entrambi i paesi e di conseguenza la competitività dei produttori polacchi e lituani. Si tratta di un aspetto molto importante per l'economia di questi due paesi perché, come menzionato nella relazione della Commissione: "La struttura del settore differisce tra i vari Stati membri. La produzione è molto concentrata nella maggior parte dei vecchi Stati membri (circa 17 produttori si ripartiscono un contingente di 1,8 milioni di tonnellate), mentre nei nuovi Stati membri i produttori tendono ad avere dimensioni inferiori (circa 16 si ripartiscono un contingente di 0,2 milioni di tonnellate)". Ciò significa che:

le industrie di trasformazione sono molto piccole e ubicate in zone rurali, dove hanno un notevole impatto sull'economia locale e sullo sviluppo di tali aree. Queste aziende sono ubicate principalmente in regioni che soffrono di disoccupazione strutturale.

Un contingente eccessivamente basso per la Lituania ha portato all'interruzione della produzione e a un aumento del 36% nella disoccupazione. In Polonia, il minore contingente di produzione in vigore dall'adesione del paese ha comportato automaticamente un numero inferiore di contratti, con conseguente eliminazione dal mercato di numerosi coltivatori (il loro numero complessivo è diminuito da 20 000 a 7 000), che sono stati costretti a trovare sbocchi alternativi per le materie prime riguardanti contratti conclusi nel periodo precedente. L'aumento del contingente di produzione, invece, apporterebbe il margine di sicurezza richiesto per garantire il rispetto del contingente nell'eventualità, tra l'altro, di cattive condizioni climatiche come quelle che si sono verificate nella campagna 2005/2006.

In sintesi, il contingente di produzione di fecola proposto dalla Commissione non riflette la capacità produttiva degli stabilimenti di trasformazione della Polonia (1-1,1 milioni di tonnellate di patate lavorate durante la stagione della crescita, pari a 100 giorni), né le materie prime disponibili e la crescita della domanda di fecola e dei relativi prodotti. Non esiste alcuna giustificazione economica per ridurre la produzione di fecola attraverso la concessione di contingenti di produzione inferiori.

La definizione di contingenti inferiori per la Polonia e la Lituania renderà la produzione meno redditizia e impedirà lo sviluppo del settore della fecola di patate.

PROCEDURA

Titolo

Regime di contingentamento per la produzione di fecola di patate

Riferimenti

COM(2006)0827 - C6-0046/2007 - 2006/0268(CNS)

Consultazione del PE

16.1.2007

Commissione competente per il merito

       Annuncio in Aula

AGRI

18.1.2007

Relatore(i)

       Nomina

Janusz Wojciechowski

19.12.2006

 

 

Esame in commissione

23.1.2007

20.3.2007

12.4.2007

 

Approvazione

12.4.2007

 

 

 

Esito della votazione finale

+:

–:

0:

38

3

0

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Vincenzo Aita, Peter Baco, Katerina Batzeli, Sergio Berlato, Thijs Berman, Niels Busk, Luis Manuel Capoulas Santos, Giuseppe Castiglione, Dumitru Gheorghe Mircea Coşea, Joseph Daul, Albert Deß, Gintaras Didžiokas, Michl Ebner, Carmen Fraga Estévez, Duarte Freitas, Lutz Goepel, Friedrich-Wilhelm Graefe zu Baringdorf, Esther Herranz García, Elisabeth Jeggle, Heinz Kindermann, Diamanto Manolakou, Mairead McGuinness, Rosa Miguélez Ramos, Neil Parish, Radu Podgorean, María Isabel Salinas García, Agnes Schierhuber, Willem Schuth, Czesław Adam Siekierski, Marc Tarabella, Jeffrey Titford, Witold Tomczak, Donato Tommaso Veraldi, Janusz Wojciechowski, Andrzej Tomasz Zapałowski

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Herbert Bösch, Bernadette Bourzai, Béla Glattfelder, Gábor Harangozó, Astrid Lulling, Jan Mulder

Deposito

13.4.2007