RELAZIONE recante una proposta di raccomandazione del Parlamento europeodestinata al Consiglio su un mandato negoziale per un nuovo accordo rafforzato tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato e l'Ucraina dall'altro

8.6.2007 - (2007/2015(INI))

Commissione per gli affari esteri
Relatore: Michał Tomasz Kamiński

Procedura : 2007/2015(INI)
Ciclo di vita in Aula
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A6-0217/2007

PROPOSTA DI RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO DESTINATA AL CONSIGLIO

su un mandato negoziale per un nuovo accordo rafforzato tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato e l'Ucraina dall'altro

(2007/2015(INI))

Il Parlamento europeo,

–   vista la proposta di raccomandazione destinata al Consiglio presentata da Michał Tomasz Kamiński a nome del gruppo UEN sul mandato negoziale per un nuovo accordo rafforzato tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato e l'Ucraina dall'altro (B6‑0022/2007),

–   vista la decisione del Consiglio del 22 gennaio 2007 di aprire i negoziati con l'Ucraina su un nuovo accordo rafforzato,

–   viste le sue precedenti risoluzioni sull'Ucraina, in particolare quella del 13 gennaio 2005 sui risultati delle elezioni presidenziali[1] e quella del 6 aprile 2006 sulle elezioni parlamentari[2] e quella del 19 gennaio 2006 sulla politica europea di prossimità[3],

–   vista la comunicazione della Commissione del 12 maggio 2004 sulla politica europea di prossimità (COM(2004) 373) e la recente comunicazione della Commissione del 4 dicembre 2006 sullo sviluppo della politica europea di vicinato (COM(2006) 726),

–   visto il piano d'azione UE-Ucraina adottato congiuntamente il 21 febbraio 2005 e la recente relazione della Commissione sullo stato di avanzamento PEV del 4 dicembre 2006 sull'Ucraina (SEC(2006)1505/2,

–   viste la dichiarazione congiunta del Vertice UE-Ucraina del 1° dicembre 2005 e la dichiarazione congiunta del Vertice UE-Ucraina del 27 ottobre 2006,

–   vista l'assistenza che verrà prestata all'Ucraina nel quadro dello Strumento europeo di vicinato e partenariato al fine di sostenere l'agenda delle riforme nel paese,

–   visto l'articolo 49 del trattato UE,

–   visti l'articolo 114, paragrafo 3, e l'articolo 83, paragrafo 5, del suo regolamento,

–   vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A6-0217/2007),

A. considerando che l'Ucraina ha forti legami storici, culturali ed economici con l'UE e considerando che si tratta di uno dei principali dell'Unione nell'ambito del vicinato orientale, esercitando un'importante influenza sulla sicurezza, la stabilità e la prosperità dell'intero continente,

B.  considerando che alla fine del 2006, l'Ucraina ha adottato un importante pacchetto di tutti gli atti legislativi necessari a diventare membro dell'Organizzazione mondiale del commercio,

C. considerando che nella sua relazione del 2006 sullo stato di avanzamento PEV, la Commissione ha riconosciuto i considerevoli progressi effettuati dall'Ucraina verso il consolidamento del rispetto per i diritti umani e lo Stato di diritto, indicando, tuttavia, che gli sforzi in materia di riforme devono essere intensificati,

D. considerando che l'Ucraina ha dichiarato la sua volontà di procedere sul cammino dell'integrazione europea e di diventare uno Stato membro dell'UE e considerando che tale obiettivo continua ad essere sostenuto dal consenso di tutti gli attori coinvolti,

E.  considerando che il Parlamento ha invitato il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri a considerare l'eventualità di dare all'Ucraina una chiara prospettiva europea,

F.  considerando che l'Unione europea ha riconosciuto le aspirazioni europee dell'Ucraina ed ha accolto con favore la scelta europea dell'Ucraina nelle conclusioni del Consiglio del 21 febbraio 2005 e nel piano d'azione UE-Ucraina che non esclude, in futuro, una chiara prospettiva europea,

G. considerando che, nella sua decisione sul mandato negoziale, il Consiglio ha previsto la costruzione di un rapporto sempre più stretto con l'Ucraina; considerando, tuttavia, che sarebbe stato auspicabile che tale decisione prevedesse una prospettiva tangibile e specificasse la forma di rapporto che l'accordo andrà ad istituire,

H. considerando che il nuovo accordo dovrebbe motivare l'Ucraina a realizzare ulteriori riforme politiche, economiche e sociali e a potenziare la cooperazione tra le parti,

1.  si compiace per la decisione del Consiglio di aprire i negoziati su un nuovo accordo volto ad approfondire la cooperazione politica e a conseguire la graduale integrazione economica dell'Ucraina nel mercato interno dell'UE;

2.  esprime inquietudine per le attuali tensioni politiche ed invita tutte le parti in causa ad attenersi all'accordo concluso il 27 maggio 2007 ed a mettere in atto una soluzione politica globale e sostenibile che veda la partecipazione di tutti gli attori, mantenendo nel contempo l'Ucraina sulla via dell'integrazione europea;

3.  invita la dirigenza ucraina, nonché il Consiglio e la Commissione, a prendere ogni possibile provvedimento per garantire che i negoziati avviati nel mese di marzo possano continuare; ritiene, tuttavia, che prima che i negoziati siano conclusi e sia stata stabilita una nuova, stretta relazione tra l'UE e l'Ucraina, l'attuale crisi debba essere risolta pacificamente, debba essere ripristinato il quadro regolamentare e operativo e garantito lo stato di diritto;

4.  riconosce che l'Ucraina e l'Unione europea hanno espletato con successo quanto previsto nell'Accordo di partenariato e di cooperazione (APC) e si sono avvalse delle possibilità previste da tale formato; è convinto che il livello di cooperazione tra l'Ucraina e l'Unione europea, nonché il ruolo che spetta a tale paese negli affari europei contemporanei, rendano necessario un nuovo modello di relazioni che vada ben oltre gli impegni APC;

5.  consapevole dell'importanza fondamentale dei simboli e delle prospettive nell'assicurare un sostegno pubblico per l'attuazione di un'agenda di riforme ambiziosa, ritiene che i negoziati dovrebbero condurre alla conclusione di un Accordo di associazione che consenta all'Ucraina di utilizzare i suoi meccanismi per un ulteriore approfondimento dell'integrazione con l'UE e a preparare i prossimi passi per la realizzazione delle aspirazioni europee dell'Ucraina, con l'obiettivo a lungo termine di ottenere l'adesione all'UE;

6.  ritiene che la conclusione del nuovo accordo debba essere basata sull'articolo 310 del trattato CE;

7.  ritiene che l'accordo dovrebbe prevedere lo sviluppo delle relazioni in fasi progressive, stabilendo condizioni concrete e calendari da rispettare; chiede che venga previsto un riesame dell'accordo, per tener conto degli sviluppi dinamici in Ucraina e nelle relazioni bilaterali;

8.  invita la dirigenza politica ucraina ad impegnarsi a favore di un'energica attuazione delle riforme e invita tutti gli attori della scena politica e della società civile ucraine ad adoperarsi per raggiungere un ampio consenso politico a favore di una stabile composizione costituzionale e delle riforme che devono sostenere le aspirazioni europee del paese; raccomanda l'adozione e l'attuazione della nuova legislazione ucraina sui partiti politici e sul finanziamento della campagna politica in linea con la prassi UE;

9.  esorta i leader ucraini a rimanere fedeli al loro impegno a favore dei principi di libertà, democrazia, stato di diritto e rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, sostenuto dal popolo ucraino nel dicembre 2004;

10. esorta il governo ucraino a sottolineare l'importanza di intensificare la lotta contro la corruzione e la necessità di continuare la riforma del servizio civile sulla base degli standard europei, al fine di promuovere la trasparenza e rafforzare la responsabilità degli organi dell'amministrazione statale adottando il quadro legislativo adeguato;

11. sottolinea, a fronte delle sfide cui l'Ucraina si troverà confrontata in fase di attuazione degli impegni previsti dall'accordo, che sarebbe opportuno avvalersi della revisione delle prospettive finanziarie 2007-2013 e dello Strumento europeo di vicinato e partenariato, prevista per il 2008-2009, in modo tale da aumentare l'assistenza finanziaria dell'Unione europea a favore dell'Ucraina, attualmente piuttosto modesta in termini pro capite; incoraggia l'Ucraina a partecipare più efficacemente ai progetti europei;

12. sottolinea l'importanza di una cooperazione multilaterale nella regione del Mar Nero; sollecita la costituzione di una comunità UE-Mar Nero, sulla falsa riga della dimensione settentrionale, per rafforzare e incoraggiare un maggiore dialogo al fine di instaurare un vicinato più stabile, sicuro e democratico e riconosce il ruolo fondamentale che l'Ucraina dovrebbe svolgere nell'ambito di siffatte iniziative, soprattutto nei settori della cooperazione economica, della sicurezza energetica, della migrazione e dell'ambiente;

13. si compiace per la decisione dell'UEFA di affidare alla Polonia e all'Ucraina l'organizzazione congiunta dei Campionati europei di calcio del 2012; considera tale decisione come una forte espressione di fiducia nel confronti dell'Ucraina nella sua qualità di membro della comunità democratica europea e ritiene che ciò contribuirà ad accrescere la volontà della dirigenza ucraina di proseguire con le riforme;

14. sottolinea l'importante ruolo svolto dal comitato di cooperazione parlamentare UE-Ucraina nel favorire la cooperazione tra l'UE e l'Ucraina e sollecita un ulteriore rafforzamento della dimensione parlamentare delle relazioni UE-Ucraina; esorta le varie istituzioni dell'UE a migliorare il coordinamento delle loro politiche nei confronti dell'Ucraina;

15. sottopone le seguenti raccomandazioni al Consiglio e lo invita a chiedere alla Commissione di tenerne conto in fase di negoziato;

a)  attirare l'attenzione dei partner ucraini sulla necessità di consolidare ulteriormente le fondamenta della democrazia liberale, segnatamente per quanto riguarda un sistema costituzionale stabile, la protezione dei diritti umani e delle libertà individuali, compresi i diritti delle minoranze, il potenziamento dei meccanismi di controllo democratico, compresa una società civile forte, e la stabile integrazione dello Stato di diritto; ricorda a tale riguardo la raccomandazione figurante nei pareri della commissione di Venezia relativamente all'Ucraina, molti dei quali devono ancora essere attuati;

b)  esortare le autorità ucraine ad adempiere ai loro obblighi derivanti dal diritto internazionale in materia di diritti umani e ad adoperarsi diligentemente per garantire i diritti delle donne all'uguaglianza, alla vita, alla libertà e alla sicurezza, nonché la tolleranza zero nei confronti delle discriminazioni, delle torture e dei trattamenti crudeli, disumani e degradanti;

c)  sottolineare che la chiave per la stabilizzazione dell'Ucraina è rappresentata dallo svincolarsi dei poteri economici rispetto a quelli politici, dall'eliminazione della corruzione e dalla garanzia di un potere giudiziario indipendente; invita l'Ucraina ad attuare e a mettere in atto misure anticorruzione; sottolinea la necessità di assicurare la certezza giuridica e la prevenzione di competenze giuridiche concorrenti in seno al diritto ucraino; è favorevole all'adozione e all'attuazione di una riforma amministrativa globale; sottolinea la necessità di una efficace attuazione del piano d'azione rivisto nei settori della giustizia e degli affari interni;

d)  esprimere la sua preoccupazione per le asserzioni di maltrattamenti e torture dei detenuti da parte della polizia con l'obbiettivo di ottenere confessioni ed esortare le autorità ucraine ad attuare pienamente la Convenzione contro la tortura;

e)  approfondire il regolare dialogo politico sulle questioni bilaterali, regionali e internazionali in linea con gli impegni assunti dall'Ucraina a livello regionale e internazionale; prevedere una stretta partecipazione dell'Ucraina alla PESC come pure allo sviluppo di una cooperazione regionale nell'area del Mar Nero; cercare di potenziare il suo ruolo nella regione dell'Europa orientale ed incoraggiarla a continuare le proprie attività incentrate sulla promozione della stabilità, della sicurezza e della democrazia, nonché dello sviluppo sostenibile, nel vicinato comune, ponendo in particolare l'accento sulla composizione dei conflitti congelati in detta regione; attingere dall'esperienza della cooperazione ucraina con la missione EUBAM ai confini con la Moldova, tenendo conto del fatto che il Parlamento approva l'iniziativa di prorogare il mandato della missione di altri due anni;

f)   appoggiare la libertà d'impresa e il consolidamento dell'economia di mercato ucraina e lavorare a favore del ravvicinamento della legislazione verso l'acquis comunitario al fine di migliorare il suo clima di investimenti, con particolare riferimento alla direttiva 2004/17/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, che coordina le procedure di appalto degli enti erogatori di acqua e di energia, degli enti che forniscono servizi di trasporto e servizi postali[4] e alla direttiva 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi[5], introducendo una legislazione sul project financing, e contribuire al suo potenziale di crescita; sottolineare che la chiave per attirare investimenti esteri in Ucraina è l'instaurazione di un clima di investimenti solido, stabile e prevedibile e sollecitare il governo ucraino a proseguire l'attuazione delle sue previste riforme giuridiche e giudiziarie e ad affrontare in via prioritaria i problemi pendenti relativi al rimborso IVA e ai controlli delle esportazioni; esortare gli Stati membri che hanno avuto esperienze con funzionari pubblici con adeguate competenze linguistiche ad avviare gemellaggi al fine di consigliare meglio i loro omologhi ucraini in merito all'acquis comunitario dell'UE;

g)  sottolineare la necessità di creare un quadro regolamentare stabile che garantirebbe la creazione di un'economia di mercato competitiva basata sul principio dei diritti di proprietà, quale fattore inestricabilmente connesso con la prospettiva europea dell'Ucraina;

h)  accogliere con favore l'istituzione di una commissione di collegamento tra le agenzie per la lotta contro le acquisizioni illegali e la confisca di imprese; esortare il governo ad adottare azioni concrete, tramite le necessarie riforme della legislazione societaria e del potere giudiziario per eliminare la minaccia di acquisizioni illegali e confisca di imprese;

i)   definire un piano concreto per la graduale istituzione di una vasta area di libero scambio, fondata su una base normativa comune e destinata a coprire quasi tutti gli scambi commerciali in beni, servizi e capitali tra l'Unione europea e l'Ucraina; invitare tutte le parti ad includere quanto più possibile i prodotti agricoli; sottolineare a tale riguardo l'importanza di compiere ulteriori progressi nell'ambito del processo della riforma normativa, soprattutto nei settori della politica di concorrenza, degli aiuti di Stato, degli appalti pubblici, dell'imposizione fiscale e dei diritti di proprietà intellettuale;

j)   tenere pienamente conto del ruolo critico dell'Ucraina nel garantire la sicurezza energetica dell'UE e conferire la dovuta attenzione al fatto che il pieno controllo ucraino sulla sua sicurezza energetica è direttamente collegato alla sua stabilità politica e alla sua prosperità;

k)   insistere, quindi, affinché il settore energetico ucraino si attenga pienamente ai principi dell'economia di mercato e della trasparenza, segnatamente per quanto riguarda i prezzi, l'accesso alle reti e l'efficienza; appoggiare una rapida integrazione dell'Ucraina nella comunità energetica europea; sottolineare l'importanza del fatto che l'Ucraina firmi il trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia; a tale riguardo sollecitare l'accelerazione della procedura per la valutazione e la sicurezza nucleare di tutti gli impianti nucleari operativi in Ucraina in linea con il programma di lavoro del gruppo di lavoro congiunto per la sicurezza nucleare; assistere la diversificazione delle risorse ucraine, ad esempio con l'accesso agli approvvigionamenti diretti dell'Asia centrale; potenziare il suo ruolo strategico come paese di transito per la fornitura di petrolio e gas nell'UE, ad esempio favorendo l'inversione del gasdotto Odessa-Brody e la sua estensione nell'UE; sottolineare la necessità di coinvolgere l'Ucraina nello sviluppo del progetto del gasdotto, di completare il corridoio energetico Mar Caspio-Mar Nero-UE e di collegare la rete per l'elettricità dell'Ucraina alla rete UCTE; sollecitare un rafforzamento della cooperazione in materia di energia nel quadro del GUAM;

l)    sottolineare l'importanza di una strategia per l'energia sostenibile per l'Ucraina; sottolineare che, a seguito dell'esperienza della catastrofe nucleare di Chernobyl e alla luce dei problemi della crescente dipendenza dalle importazioni e della sfida dei cambiamenti climatici, l'Ucraina deve compiere sforzi importanti in relazione al risparmio energetico, all'esigenza energetica e alle energie rinnovabili; sottolineare che l'Ucraina è uno dei paesi più inefficienti sotto il profilo energetico a livello mondiale e che il raggiungimento di standard medi a livello di efficienza consentirebbe al paese di soddisfare la sua domanda interna in materia di energia senza far ricorso all'energia nucleare; sollecitare una cooperazione tecnica a tale riguardo tra l'UE e l'Ucraina e insistere affinché tale operazione sia inclusa nel nuovo accordo rafforzato;

m) rafforzare il potenziale dell'Ucraina come partner fondamentale nella gestione dei flussi migratori e delle frontiere; prevedere ulteriori provvedimenti congiunti nella lotta alla criminalità organizzata compresa l'eventuale conferma dello" status privilegiato" dell'Ucraina in relazione a Europol; garantire una effettiva applicazione delle agevolazioni per il rilascio dei visti e gli accordi di riammissione; prevedere l'obiettivo dell'introduzione di un regime di viaggio senza necessità di visto ed effettuare i passi necessari in tal senso;

n)  approfondire la cooperazione tra l'UE e l'Ucraina sulle questioni ambientali e rafforzare la capacità dell'Ucraina di affrontare le questioni relative alla qualità dell'aria e dell'acqua, alla gestione dei rifiuti, alla protezione della natura e alla contaminazione dalle radiazioni, taluni delle quali hanno gravi implicazioni transfrontaliere; fornire assistenza tecnica e finanziaria all'Ucraina nel processo di graduale ravvicinamento all'acquis UE in materia ambientale e agli standard ambientali basati sul diritto internazionale in materia di ambiente, comprese la Convenzione Espoo sulla valutazione dell'impatto ambientale in un contesto transfrontaliero e la Convenzione di Berna relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa; prevedere la costituzione di un meccanismo pienamente operativo e sostenibile per promuovere la consapevolezza ecologica e la protezione dell'ambiente fornendo un forum per la cooperazione tra i governi, la società civile/le ONG e il settore privato presso i vicini orientali dell'UE;

o)  esortare i dirigenti politici ucraini ad attuare le pertinenti disposizioni del protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro dell'UE sui cambiamenti climatici, soprattutto tenendo conto delle considerevoli possibilità per l'Ucraina di utilizzare meccanismi flessibili nell'ambito del Protocollo; sostenere un'azione congiunta dell'UE e dell'Ucraina sul futuro del protocollo di Kyoto;

p)  prevedere la partecipazione dell'Ucraina alle agenzie e ai programmi comunitari per aumentare l'accesso dei suoi politici e dei suoi esperti alla rete europea; aumentare ed ampliare le opportunità di contatti personali, segnatamente per gli attori della società civile, gli studenti e i ricercatori; rafforzare la cooperazione nel contesto del Settimo programma quadro per la ricerca e continuare i lavori per l'instaurazione/lo sviluppo di un dialogo strutturato UE-Ucraina in materia di scienza, tecnologia e ricerca spaziale;

q)  sottolineare che gli Stati membri che hanno aderito all'UE nel 2004-2007 dovrebbero svolgere un ruolo attivo nel ravvicinamento dell'Ucraina all'Unione europea, consentendo a tali paesi di beneficiare della loro esperienza in materia di riforme;

16. chiede al Consiglio e alla Commissione di tenere regolarmente e approfonditamente informati gli organi responsabili in merito all'andamento dei negoziati;

17. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio e alla Commissione, nonché al Verkhovna Rada, al governo e al presidente dell'Ucraina.

  • [1]  GU C 247 E del 6.10.2005, pag. 155.
  • [2]  GU C 293 E del 2.12.2006, pag. 307.
  • [3]  GU C 287 E del 24.11.2006, pag. 312.
  • [4]  GU L 134 del 30.4.2004, pag. 1.
  • [5]  GU L 134 del 30.4.2004, pag. 114.

PROPOSTA DI RACCOMANDAZIONE DESTINATA AL CONSIGLIO (B6-0022/2007) (22.12.2006)

presentata a norma dell'articolo 114, paragrafo 1, del regolamento

da Michał Tomasz Kamiński

a nome del gruppo UEN

sul mandato negoziale per un nuovo accordo rafforzato tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato e l'Ucraina dall'altro

Il Parlamento europeo,

–   viste le sue precedenti risoluzioni sull'Ucraina, in particolare quella del 13 gennaio 2005 sui risultati delle elezioni presidenziali e quella del 6 aprile 2006 sulle elezioni parlamentari,

–   vista la comunicazione della Commissione del 13 settembre 2006, concernente direttive di negoziato per un accordo rafforzato con l'Ucraina, attualmente in attesa di approvazione da parte del Consiglio,

–   vista la dichiarazione comune del vertice UE-Ucraina del 27 ottobre 2006 a Helsinki,

–   vista la comunicazione della Commissione del 12 maggio 2004 sulla politica europea di prossimità (COM(2004) 373) e quella del 4 dicembre 2006 sullo sviluppo della politica europea di vicinato (COM(2006) 726),

–   visto il piano d'azione UE-Ucraina nel quadro della politica europea di vicinato del febbraio 2005,

–   visto l'articolo 49 del trattato UE,

–   visto l'articolo 114, paragrafo 1, del suo regolamento,

A. considerando che l'Ucraina ha forti legami storici, culturali ed economici con gli Stati membri dell'UE e che è il principale partner dell'Unione tra i suoi vicini immediati dell'Europa orientale,

B.  considerando che occorre riconoscere gli sforzi compiuti dall'Ucraina per attuare i principi alla base dell'integrazione europea; considerando che la cooperazione con l'Unione europea, seguita all'accordo di partenariato e di cooperazione, è stata uno dei fattori chiave che hanno indotto l'Ucraina a definire l'adesione all'Unione europea quale obiettivo principale della propria politica estera e interna,

C. considerando che l'Ucraina sta attraversando un periodo di transizione decisivo per la stabilizzazione a lungo termine del paese, per la salvaguardia della democrazia, del pluralismo e dello Stato di diritto e per l'integrazione dell'Ucraina nella comunità democratica europea,

D. considerando che il nuovo accordo rafforzato dovrebbe avere lo scopo di fondare le relazioni tra l'Unione europea e l'Ucraina su nuove basi, che rispondano alla necessità di incoraggiare l'Ucraina ad attuare ulteriori riforme politiche, economiche e sociali e di potenziare la cooperazione tra le due parti,

1.  invita il Consiglio a tenere conto delle seguenti raccomandazioni al momento dell'adozione del mandato negoziale:

     (a) tenere conto della richiesta rivolta dal Parlamento al Consiglio di valutare la possibilità di offrire all'Ucraina una chiara prospettiva europea; in tale contesto, il nuovo accordo rafforzato dovrebbe creare un quadro idoneo ed efficace per la graduale integrazione dell'Ucraina nell'UE e aprire la strada alla sua adesione all'Unione;

     (b) garantire che uno dei principali obiettivi dell'accordo rafforzato sia di fondare le relazioni tra l'Unione europea e l'Ucraina sul comune rispetto dei valori europei fondamentali;

     (c) assicurare che la zona di libero scambio, che sarà compresa nell'accordo rafforzato dopo l'adesione dell'Ucraina all'OMC, sia accompagnata da un impegno ad adeguare il più possibile l'Ucraina all'acquis comunitario;

     (d) prestare la dovuta attenzione al ruolo dell'Ucraina nel garantire il trasporto di una parte significativa del fabbisogno europeo di energia, e sostenere la progressiva integrazione del mercato energetico ucraino con quello dell'UE;

2.  chiede al Consiglio e alla Commissione di informare regolarmente e in modo esauriente le commissioni responsabili sull'andamento dei negoziati;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio e, per informazione, alla Commissione, al parlamento (Verkhovna Rada) e al governo dell'Ucraina.

PROCEDURA

Titolo

Mandato negoziale per un nuovo accordo rafforzato tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato e l'Ucraina dall'altro

Numero di procedura

2007/2015(INI)

Proposta(e) di raccomandazione di base

B6-0022/2007

 

 

Commissione competente per il merito
  Annuncio in Aula

AFET
1.2.2007

Decisione di elaborare una relazione


17.10.2006

Commissione(i) competente(i) per parere
  Annuncio in Aula

ITRE

1.2.2007

INTA
1.2.2007

 

 

 

Pareri non espressi
  Decisione

ITRE
27.2.2007

INTA

24.1.2007

 

 

 

Cooperazione rafforzata
  Annuncio in Aula

no

Relatore(i)
  Nomina

Michał Tomasz Kamiński

28.11.2006

 

Relatore(i) sostituito(i)

 

 

Esame in commissione

12.4.2007

8.5.2007

4.6.2007

 

 

Approvazione

5.6.2007

Esito della votazione finale

+

-

0

54

4

1

Membri titolari presenti al momento della votazione finale

Roberta Alma Anastase, Christopher Beazley, Angelika Beer, Panagiotis Beglitis, Bastiaan Belder, André Brie, Philip Claeys, Giorgos Dimitrakopoulos, Hanna Foltyn-Kubicka, Bronisław Geremek, Alfred Gomolka, Klaus Hänsch, Anna Ibrisagic, Jelko Kacin, Michał Tomasz Kamiński, Georgios Karatzaferis, Bogdan Klich, Helmut Kuhne, Vytautas Landsbergis, Francisco José Millán Mon, Pasqualina Napoletano, Raimon Obiols i Germà, Vural Öger, Cem Özdemir, Ioan Mircea Paşcu, Alojz Peterle, João de Deus Pinheiro, Hubert Pirker, Samuli Pohjamo, Michel Rocard, Raül Romeva i Rueda, Libor Rouček, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Jacek Saryusz-Wolski, György Schöpflin, István Szent-Iványi, Charles Tannock, Inese Vaidere, Geoffrey Van Orden, Jan Marinus Wiersma, Josef Zieleniec

Supplenti presenti al momento della votazione finale

Laima Liucija Andrikienė, Alexandra Dobolyi, Árpád Duka-Zólyomi, Kinga Gál, Milan Horáček, Evgeni Kirilov, Jaromír Kohlíček, Erik Meijer, Doris Pack, Athanasios Pafilis, Józef Pinior, Dariusz Rosati, Aloyzas Sakalas, Inger Segelström, Adrian Severin, Csaba Sándor Tabajdi

Supplenti (art. 178, par. 2) presenti al momento della votazione finale

Mieczysław Edmund Janowski, Marcin Libicki

Deposito

8.6.2007

 

Osservazioni (disponibili in una sola lingua)